kitsune no akuma

di Gaia Earthshade
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Pov Laila
La mia camera fu invasa dalle note della canzone “Rebel love song” la mia canzone preferita della band che adoro di più al mondo. Mi avvicinai scocciata al cellulare con ancora la mia chitarra elettrica al collo, risposi al telefono era la mia migliore amica Mizuky.
-Laila dove sei? Ti sto aspettando da un’ora davanti al negozio di musica mi avevi promesso che mi avresti aiutato a trasportare le casse per il mio basso!!!!!
Sbiancai. Cavolo, me ne ero completamente dimenticata.
-Mizuky scusami tantissimo arrivo subito me ne ero dimenticata.
Non aspettai neanche che lei mi rispondesse attaccai e mi diressi verso il mio armadio lo aprii di scatto. Presi un vestitino nero che consisteva in una gonna a pieghe voluminosa con righe verticali e sottili bianche e una camicetta con le maniche corte a sbuffo sempre nera ai piedi indossai un paio di calze lunghe fin sopra al ginocchio ed un paio di stivaletti di pelle nera che arrivavano fino a sotto il ginocchio, il mio stile di abbigliamento era spesso definito antiquato o fuori moda il mio stile è steampunk deve essere un po’ antiquato. Non mi guardai neanche allo specchio sapevo che avrei visto: un viso ovale color porcellana con una bocca carnosa, un naso piccolo e all’insù e due occhi color verde smeraldo per le mie lenti a contatto il tutto contornato da una chioma ci capelli castano rossiccio. Poi in quel periodo avevo delle caratteristiche in più che avrei tanto voluto dimenticare come il braccio sinistro tutto avvolto da una benda o l’occhio nero che mi dava un aspetto un po’ trasandato o da bulletta combina guai come diceva sempre Mizuky. Scesi le scale di corsa per poi fermarmi sul pianerottolo per sentire se c’era qualcuno… silenzio. Tirai un sospiro di sollievo, non c’era nessuno mi precipitai a prendere le chiavi di casa, il mio portafogli e il biglietto per la metro. Abito da poco nella grande mela per la precisione a Manhattan vicino a Central  Parck in un super attico a due piani con terrazzo con piscina con vista sulla città e sul parco esagerato vero? Ma i miei genitori adottivi sono ricconi con la puzza sotto al naso ma sono tutti amorevoli o quasi… ma in quel momento non c’era nessuno a cui fare rapporto quindi ero a posto. Appena arrivata al negozio di musica entraii fui invasa da tutti i tipi da strumenti che suonavano alcuni per essere accordati, altri per essere provati quella era la mia vita. Poi fui accolta da una Mizuky furiosa.
-Finalmente ti sei degnata di arrivare!!!
-Mizu me ne sono dimenticata scusami…
-Adesso per farti perdonare dovrai accompagnarmi al Pandemonium…
Sbiancai, io odio il pandemonium alias la discoteca più famosa tra noi adolescenti e il luogo che odio di più al mondo. Ma per fare contenta la mia migliore amica acconsentii anche se di malavoglia. Mizuky esultò felice. Mizuky è l’opposto di me in tutto. Ha i capelli nero pece dritti come spaghetti che hanno quell’effetto “svishhhh” che hai ragazzi piace tanto, i suoi occhi sono color ghiaccio naturale ed ha un corpo perfetto. Slanciato, magro con curve che farebbero invidia perfino ad una top model poi lei è solare espansiva insomma la ragazza dei sogni di ogni ragazzo. Io invece sono sempre l’amica brutta che non viene cagata di striscio. Gli unici che mi danno retta sono i miei compagni di band gli Akuma siamo cinque ragazzi tutti diversi l’uno con l’altro ma con un piccolo segreto in comune…
-Ovviamente al Pandemonium verranno anche gli altri…- sorrisi sapevo che per gli altri Mizuky intendeva soprattutto Fabian il suo “ragazzo” perché lui ama lei e lei ama lui ma sono così stupidi da non capirlo anche un estraneo guardandoli lo capisce. - … ti vengo a prendere per le nove non mancare.
Affermò Mizuky prima di sparire come suo solito. Non avevo capito ancora come faceva. Io feci spallucce e mi diressi verso la biblioteca dovevo studiare se volevo ottenere la borsa di studio  per il colleg e per quello dove volevo andare io non si poteva far altro visto che la mia famiglia adottiva non voleva sborsare un centesimo per la mia istruzione. Appena arrivai alla bibloteca mi diressi a passo spedito verso la sezione di medicina. Ripensai ai miei genitori adottivi che si rifiutavano di pagarmi pochi fottuti anni di università e al mio fratellastro a tutto il mare che mi fa… sentii un leggere prurito ai lati della testa e al coccige. “Merda” pensai. Non potevo trasformarmi in quel momento. Mi alzai di scatto dal tavolo sul quale stavo studiando e mi diressi verso central parck li almeno non avrei avuto grandi problemi. Appena arrivata al più grande spazio verde di new York mi rifugiai nel mio angolino preferito quello di shakepere. In quel ora del giorno non c’era nessuno così mi rilassai e lasciai che la mia trasformazione avvenga. Sentii le mie orecchie sparire per poi apparire in mezzo ai miei capelli più lunghe ricoperte di pelo potevo sentire tutti i suoni che prima non potevo sentii la coda crescermi. I miei sensi si fecero più acuti potevo sentire l’odore degli scoiattoli li vicino, il loro mangiucchiare di noci quasi li riuscivo a vedere. C’era una pace assoluta la rabbia che avevo conservato prima era sparita, sorrisi, quel posto era in grado di ridarmi la serenità. In breve tornai umana ed accorgendomi mi precipitai a casa per cambiarmi per la serata che mi avrebbe aspettato.
Appena arrivata a casa sentii lo sguardo del mio fratellastro, Tobias, addosso. Io mi feci piccola ed andai dritta alla mia stanza mi spogliai per cambiarmi, non potevo andare con il mio amato vestito soprattutto dopo l’ultima volta … quindi optai per dei pantaloni aderenti neri con un motivo a righe verticali uguale a quello della gonna con una cintura di cuoio marrone poi, indossai un corpetto sempre in cuoio marrone con cucito sotto il pezzo superiore di una magliettina color crea con le maniche a sbuffo. Ai piedi misi un paio di stivali in cuoio alti, alla mano sinistra indossai un guanto senza dita nero alla destra un guanto simile ma più lungo sormontata da una specie di pezza color crema scuro. Per i capelli feci una semplice treccia laterale che mi ricadeva sulla spalla per tenere fermi i capelli ribelli presi la mia amata riproduzione di occhialini da aviatore del XIX secolo.  Guardai l’ora erano le 20.25 così mi misi a suonare ed a comporre nuovi pezzi per la band. Passò in fretta trenta cinque minuti e ben presto dovetti andare con i miei amici. Salii di corsa sul nostro pulmino del gruppo che partì a tutta tutta birra. Ovviamente al volante c’era fabian e di fianco a lui Mizuky notai subito che mancavano due persone.
-Ma Esperanza e Marco dove sono?
-I due piccioncini sono al garage a pomiciare… Marco ci vuole dare dentro stasera … -affermò il mio amico per poi ricevere una gomitata dal Mizuky
- Che ho detto di male mii-chan?- chiese per poi dare un bacio in bocca alla mia amica.
Li guardai con faccia interrogativa
-mi sono persa qualcosa?- chiesi.
- in effetti … io e fabian ci siamo fianzati
-finalmente non ne potevo più di sentirvi in alternanza “ma che carino/a… pensi che mi ami o mi considera solo un’ amico/a?”
Entrambi mi fulminarono con lo sguardo poi io scoppiai a ridere seguita a ruota da loro.
ANGOLO ANTI ANATRA
Questo cap più che altro serve a darvi una prospettiva sulla vita della protagonista e sugli altri personaggi che fanno parte della sua storia. Gli altri personaggi appariranno nel prossimo cap spero che vada bene
Kiss gaia

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Pov Laila
Appena entrata nella discoteca fui travolta da una moltitudine di odori e rumori. Potevo sentire l’odore di alcool, di fumo e quant’altro. Subito i miei amici mi abbandonarono per andare a ballare in pista, io odio la folla, odio il paesaggio che c’è nelle discoteche odio quei posti. Ma soprattutto odio il pandemonuim si riuniscono maggiormente i demoni e di prospettiva anche di shadowhunter o nephelim io li odio. Non tentai neanche di andare in pista a ballare mi diressi direttamente al bar. Per fortuna che mi ero portata il documento finto che Marco mi ha procurato che affermava la mia “maggiore” età. Non mi preoccupai molto delle quantità di alcolici che ingerivo, ero più resistente io agli alcolici che un eschimese con il freddo. In tutta la mia vita non mi sono mai ubriacata e voglio sempre superare il limite ma quel giorno conoscendo Mizuki e Fabian dovevo guidare io quindi presi solo un cocktail di colore rosso sangue con dentro del ghiaccio, lo sorseggiai piano osservando la pista annoiata. Individuai quasi subito dei demoni muta-forma che avevano agganciato delle mondane per fasi i loro comodi, nella folla individuai anche dei nascosti: vampiri, licantropi, fate e perfino qualche mago e strega, del mondo delle ombre mancavano per mia grande felicità i nephelim quella sera probabilmente erano troppo occupati a farsi i cavoli loro per entrare in quella discoteca. Iniziai a bere ma per mia sfortuna qualcosa di analcolico dovevo guidare non potevo fare altro. Nella band io ero la più responsabile forse perché sapevo i pericoli che quelli come me e i ragazzi andavamo in contro e andiamo tuttora. Strinsi in modo spontaneo la chiave in ottone che ho da sempre. Alla fine stanca di fare solo da spettatrice e non poter neanche bere alcolici in modo decente mi alzai e uscii dall’uscita posteriore … non notando i nephelim che erano appena entrati …
Pov jace
Io, Clary, Izzy, Alec e Simon eravamo arrivati al pandemonum. Quella sera non eravamo alla caccia di demoni comuni ma di due demoni che in quel periodo stavano provocando un po’ di rogne alla polizia mondana di New York e la notizia era passata anche sui giornali e telegiornali quindi quando i monadani passano le notizie e il momento per noi shadowhunter di metterci al lavoro sul serio. Li avevamo visti subito una ragazza con tratti somatici orientali e un ragazzo con tratti somatici occidentali con una zazzera di capelli neri e due occhi di color smeraldo molto simili a quelli di Clary. I due non ci videro subito troppo impegnati a strusciarsi l’uno sull’altra. Poi i due demoni ci videro subito si precipitarono all’uscita sul retro noi li seguimmo …
Pov  Laila
Ero all’uscita ad aspettare Fabian e Mizuki nel frattempo mi ero accesa una sigaretta, lo sapevo che era un cattivo vizio e compagnia bella ma mi faceva staccare dal mondo soprattutto dopo che mio fratello era morto … fui riscossa dai miei pensieri quando sentii i tacchi di Mizuki battere sull’asfalto. Notavo dal suo sguardo che c’erano problemi. Poi guardai dietro di lei e Fabian. Shadowhunter. Un ringhio mi arrivo dalla gola. Subito chiesi ai miei amici
-che succede?
-beh, forse nelle ultime sere abbiamo fatto un po’ di casini nella città e loro sono qui per noi.- affermò fabian un po’ brillo.
Li guardai tutte e due come se fossero pazzi. Poi mi misi a sbraitare contro di loro infuriata.
-Ma siete due cretini?!?!? Quante volte vi ho detto di non mettervi nei guai?!?!?! Ho già perso mio Alphi per cavolate simili.- non potei più continuare la mia sfuriata che una frusta tentò di colpire Fabian. Io non ragionai molto. Quando c’è, qualcuno per me importante in pericolo non ragiona e basta. Mi trasformai. In breve sentii quella sensazione ormai familiare di prurito alla testa e al didietro. Mi spuntarono coda e orecchie, sentii anche i canidi farsi più lunghi e appuntiti. Notai che anche Fabian si era trasformato mentre Mizuki aveva preferito mantenere un basso profilo e starsene in disparte. Osservai fabian nella sua forma mezzo gatto. Io e lui eravamo una coppia perfetta in combattimento se solo fossimo stati nephelim (cosa che entrambi non vogliamo) di sicuro saremmo stati parabitai. Lui estrasse subito la sua katana e fermò subito la frusta. Su di lui si fiondarono la proprietaria della frusta e un'altra shadowhunter dai capelli rosso fuoco. A me toccarono invece i due parabitai. Un biondo ossigenato con gli occhi a 24 carati e un ragazzo dai capelli neri. Non aspettai una loro mossa, lanciai una fiammata contro il biondo che schivò subito. Per poi partire all’attacco con il suo parabitai. Il biondo mi attaccò con la sua lama angelica o chiamatela come volete. Io schivai subito, ma era una finta così fui ferita al fianco rompendomi la mia maglietta, ringhiai. Lui continuava ad attaccarmi io a schivare e venire ferita. D’un tratto mi fermai di colpo. Io quello stile di combattimento lo riconoscevo ma avevo paura di sbagliarmi, così guardai fabian per fortuna la sua sbronza non era durata tanto quindi era in vantaggio sulle due ragazze. Mizuki invece era dietro di noi non so bene a far che. Feci un cenno a fabian lui capì subito. Mi lanciò la sua katana e come se fosse, niente si fece crescere degli artigli stile X-Man. Subito partii all’attacco del biondo tinto. Lui parò. Tentai una finta come immaginavo lui, ci casco cos feci un affondo che lo ferì al fianco. Ma non si arrese mi attaccò io pensai che fosse una finta mi scansai di corsa. Fece una cosa che non mi aspettavo, mi toccò. Un tocco semplice quasi una sfiorata. Subito sentii del fuoco nascere da quella porzione di pelle che lui aveva toccato. Mi sentii bruciare il braccio. Gemetti dal dolore.  Guardai il mio braccio sinistro era completamente ricoperto di fuoco blu che si stava rapidamente espandendo. Mi voltai un attimo verso Mizuki. Lei stava cercando di tenere il più lontano possibile da lei il vampiro e la shadowhunter con i capelli rossi.
- Mizuki dobbiamo andare …
Il biondo tinto e i suoi amici non capirono immediatamente quello che stavo dicendo, ovviamente, ma lei si quindi in breve ci ritrovammo nel nostro furgone a un isolato di distanza. Non aspetti neanche che i miei amici si sistemassero sui sedili misi in moto il furgoncino e mi diressi verso Central Parck. Intento il fuoco si stava espandendo lentamente metà petto era completamente ricoperto di quel fuoco. Appena arrivati a central parck, uscii dalla macchina e inizia a controllare quel fuoco. Anche se quello era fuoco celeste, ero in grado di controllarlo in quanto a forma non era poi tanto diverso dal fuoco fatuo che controllavo normalmente. Nel frattempo Fabian e Mizuki erano scesi e si erano avvicinati a me preoccupati. Dopo cinque minuti il fuoco celeste si era ridotto a una piccola fiammella sul palmo nel mio dito indice della mano sinistra che spensi schiacciandola contro il pollice. Poi mi girai e mi rivolsi a Mizuki e a fabian incavolata nera.
-Ma siete impazziti?!?! - Potevamo morire tutti e tre!!!- ero furiosa non potevo pensare che dopo tutte le raccomandazioni che loro mi avevano fatto loro le avevano infrante tutte. Ero arrabbiata perché mi sentivo tradita. Avevo paura di perderli erano la mia unica famiglia. Intorno a me iniziarono ad apparire piccoli fuochi fatui. Mi fermai di colpo. La mia coda continuava ad agitarsi. Poi iniziai a sentirmi debole la vista si stava appannando. Sentii che stavo tornando umana. Mi accasciai al suolo e poi buio …

ANGOLO ANTI-ANATRA
in questo cap Laila e i suoi amici hanno incontrato i nostri eroi. chiedo scusa per possibili loro ooc ma solo in questo cap faranno la figura dei cattivi. nei prossimi cap faranno i bravi cacciattori di demoni. alcune parti sono puramente inventate da me e per Mizuki e compagnia bella spegherò meglio cosa sono nel prossimi capitoli. spero che il capitolo dal punto di vista grammaticale vada bene l'ho riletto un sacco di volte. al prossimo cap
kiss gaia

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