Tutto così strano,eppure tutto così vero

di Naikecampanella_
(/viewuser.php?uid=809029)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Discoteca,alcool e sorelle ***
Capitolo 2: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 4: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Discoteca,alcool e sorelle ***


Mi trovavo ancora lì,in quella mansarda dove quel giorno trovai quella busta,ero seduta che mi abbracciavo le ginocchia e piangevo,perché dovevo rovinare sempre tutto?avevo trovato mia sorella e ora sono sicura che l'avrei persa. Sentì una porta aprirsi allora mi alzai di scatto asciugandomi le lacrime,era il nonno Nonno:Bea tutto bene?Lo sai che non voglio che sali Io:Nonno non è il momento,io qua ci sto quanto mi pare. Nonno:non puoi continuare stare attaccata al passato! Mi disse urlando ormai incazzato Io:Cazzo nonno non sono il passato sono i miei genitori,dio cristo! Dissi urlandoli con le lacrime agli occhi per poi correre via,via da quella casa,via da tutti quei problemi via da tutto. Camminavo per le strade buie di Los Angeles non sapevo dove andavo,mi ritrovai ben presto in una discoteca abbastanza affollata e con dei paparazzi che scattavano foto ovunque. Decisi di entrare per andarmi a bere qualcosa,volevo dimenticare e cosa meglio del alcool per farlo? Mentre mi dirigevo verso il bancone del bar notai la figura di Demi insieme ad un ragazzo ma non ci diedi molto peso infatti ripresi ben presto a camminare fino ad arrivare al piccolo bar Barista:Ehi bella ragazza cosa vuoi ordinare? Io:dammi qualcosa di forte Barista:Ai suoi ordini Disse prima di porgermi un bicchiere,il quale lo bevvi tutto d'un sorso,mi sentivo già la testa girare e far male ma non mi importava ne presi un altro e un altro ancora non so per quanto andai avanti so solo che ad un certo punto non vidi più nulla tutto buio. PARTE DEMI Avevo cercato Bea quasi tutto il pomeriggio per poi arrendermi all'idea che se ne fosse tornata a casa,quel bacio mi aveva sconvolto non sapevo cosa significasse,magari un gesto d'affetto? O d'amore?Non lo so,ma ciò che so è che ho bisogno di distrarmi,se vi starete chiedendo come l'ho presa per l'adozione non l'ho presa male ho sempre saputo di essere stata adottata ma ciò che non mi sarei mai immaginata è che fossi imparentata con Bea,non perché non è famosa cose così ma solo perché mi ha sorpresa molto questa cosa tutto qua. Decido di smetterla di farmi questi complessi mentali e chiamare Niall il mio migliore amico per andare a fare un giro in discoteca e non sorpresa lui disse di si,dico così perché lui non se lo farebbe ripetere due volte di andare in discoteca è praticamente casa sua. Alle 21:00 in punto Niall è sotto casa mia con la sua limousine,c'è mi chiedo dobbiamo andare in discoteca e tu ti porti una limousine?Bah l'ho sempre detto che Niall è un tipo strano ma gli voglio bene comunque Niall:Ehi Dems,tutto a posto? Io:Si tutto a posto come mai me lo chiedi? Niall:Perché ogni volta che te vuoi andare a ballare è perché hai avuto una giornata storta o vuoi dimenticare i tuoi problemi,quindi cosa è successo oggi che ancora non so? Io:Nulla Niall davvero ho solo voglia di distrarmi un po' Niall:Farò finta di crederti dai andiamo Il tragitto fu breve e appena scendemmo dalla macchina una grande folla di fan e paparazzi ci vennero incontro ma per fortuna riuscimmo ad entrare dalla porta sul retro,quella sera la discoteca non era molto affollata e meno male di solito non si respira nemmeno. Erano le 23:00 quando tornai a casa con Bea,si proprio con lei,era in discoteca e si è ubriacata ed è svenuta e lo portata a casa. Bea:Mhh Mugugno Bea appena la stesi sul letto era così tenera e bella anche con i capelli scompigliati e il trucco colato,infondo ero felice che lei fosse mia sorella ora però dovevamo recuperare tutto il tempo perso in questi anni Io:Shh,riposati piccola Bea:Non mi lasciare sola ti prego Mi disse aprendo gli occhi del tutto e mettendosi seduta iniziando a piangere,mi faceva così tenerezza Io:Io non ti lascio è una promessa Bea:Dormiamo abbracciate? Mi disse facendo gli occhi da cucciola,mi alzai e mi stessi alla sua sinistra cingendole la vita in un abbraccio. "Io non ti lascio" le sussurrai prima di vederle chiudere gli occhi e addormentarsi

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'inizio di tutto ***


Sono Beatrice Lovato una normale ragazza di 16 anni con dei genitori fantastici una vita fantastica e tanti soldi,no,ma cosa sto dicendo,ricominciamo.
Ciao sono Beatrice Lovato o come tutti a scuola mi chiamano "La sfigata" quella che nessuno vorrebbe mai avere come amica,il cattivo esempio da seguire ma io non sono così o meglio..non lo ero ma quando una persona soffre dopo diventa cattiva,sicuramente vi starete chiedendo quali stupidi problemi possa avere una ragazzina di soli 16 anni,purtroppo ho perso i miei genitori 3 anni fa in un brutto incidente stradale e da quel giorno ho perso tutto..voglia di vivere..bel carattere,tutto.
Non ho nessuno,o meglio questo è quello che credevo, sapete in casa mia c'è una mansarda dove tengo tutte le cose dei miei,mi piace andare lì,sentire il loro profumo,vedere i loro ricordi ,le foto nostre e del loro matrimonio,la maggior parte delle volte in cui salgo è perché ho avuto una brutta giornata e in questo periodo accade spesso,quel giorno,quel dannatissimo giorno scoprì di avere una sorella.
FLASHBACK 
Era il 16 novembre 2014,la giornata è andata male,beh come sempre d'altronde da quando loro non ci sono più,mi sento così sola,così abbandonata.
Meno Male sono arrivata a casa,do un bacio a nonno e poi con la scusa di dover andare a studiare salgo in mansarda,sapete a lui non fa piacere che io sia così legata col passato dice che mi fa male,ma non sa che questo passato a volte riesce a salvarmi.
Salgo su di fretta ed entro in quella stanza è subito mi metto a curiosare fra i loro ricordi,foto,vestiti,gioielli,profumi ma ciò che mi colpisce di più è una busta giallastra sembra anche abbastanza vecchia presa dalla curiosità la apro con delicatezza per far in modo che non si rompa non si sa mai potrebbe essere qualcosa di importante,estraggo il foglio e inizio a leggere subito non capisco ma appena leggo la parola "ADOZIONE" capisco ma ancora non voglio crederci non può essere vero lei non può essere mia sorella,lei,lei il mio idolo non può essere mia sorella Demetria Devonne Lovato non può essere lei mia sorella ci deve essere uno sbaglio.
In quel momento mille pensieri,lacrime iniziano a solcare il mio volto
È per questo che mamma e papà non volevano che io la seguissi?
E per questo che ogni volta che parlavo di lei loro se ne fregavano e cambiavano  discorso?
No,loro sangue del mio sangue non possono avermi tenuto nascosto una cosa del genere.
Fra le lacrime e singhiozzi pronunciai "ti troverò fosse l'ultima cosa che faccio,ti troverò"
FINE FLASHBACK 
Sono seduta su una sedia di fronte alla finestra,da fuori si vedono dei bimbi giocare con i propri fratelli o sorelle e mi viene da pensare che io e Demi saremmo potute essere così,magari il pomeriggio passarlo cantando e scatenarci oppure fare shopping tra i negozi di Los Angeles come a lei piace fare tutt'ora,ma no,forse colpa del destino,forse dei miei genitori ma lei mi manca anche se non lo mai conosciuta,infondo è mia sorella.
Sono stufa,mi alzo e mi metto qualcosa sono decisa oggi andrò a parlare con lei infondo vive a Los Angeles e per di più so dove è casa sua,sapete alcune volte pur di vederla la seguo e vederle quel bel sorriso sulla faccia penso sia la cosa più bella del mondo.
Indossai dei jeans attillati , una canotta nera e delle All Star bianche e uscì di casa con il foglio dove c'era scritta dell'adozione,sembra una cosa così stupida eppure io ci tengo così tanto.
Era ormai mezz'ora che camminavo ma pur di vederla avrei anche camminato giorni,non perché volevo vedere Demi Lovato la pop star nonché mio idolo,no ma volevo vedere mia sorella,l'unica persona di cui mi interessa,è l'unica mia opportunità per raccontarle la verità.
Eccomi sono qua sono davanti a casa sua,e ovviamente ci sono delle guardie del corpo,mi avvicino lentamente fino a essere a pochi centimetri da loro e dissi prendendo tutto il coraggio che avevo "Ho bisogno di vedere la signorina Lovato è urgente"
Guardia:Chi è lei?cosa vuole dalla Lovato?
Io:Devo parlarle,non sono una sua fan scatenata  ho solo bisogno di parlarle per favore
Dissi supplicandoli
Guardia:Ci dispiace tanto signorina ma non ci è permesso far entrare persone che la signorina Lovato non conosce
Io:Ma la pr..
Non mi lasciò finire che subito mi urlò un "NO" che scommetto avrebbero sentito pure quelli del nord-africa e difatti una porta si aprì lasciando intravedere la figura di una donna che mano a mano si avvicinava e non posso crederci,è veramente lei è mia sorella è così bella anche con una tuta,non truccata e con una piccola crocchia disordinata è così carina e dolce
Demi:Cosa succede qua?Steve perché hai urlato?
Guardia:C'è questa ragazzina che mi sta pregando di parlare con lei dice che è importante 
Lei si girò verso di me e io allora alzai lo sguardo che fino a quel momento era fisso verso il pavimento e mi persi nei suoi occhi,lei continuava a scrutarmi e appena mi guardò dritta negli occhi abbozzò un sorriso dolce
Demi:Ehi piccola come ti chiami?
Io:Beatrice..
Demi:Per caso hai un cognome 
Disse lei scherzando 
Io:Si..mi chiamo Beatrice Lovato 
Dissi tutto d'un  fiato e notai che a lei quasi uscirono gli occhi fuori dalle orbite per poi guardare le guardie e farli un cenno col capo a quel punto lei mi prese la mano e mi trascinò letteralmente verso la porta d'ingresso di casa sua,non era gigantesca ma nemmeno piccola con un arredamento molto moderno,nella sala c'erano un grande divano di pelle nero e difronte un mobile bianco lucido con la tv 
Demi:Accomodati pure,mi vado a cambiare non posso ricevere persone in queste condizioni
Io:Non ti preoccupare sei bella anche così 
Appena dissi ciò abbassai subito lo sguardo imbarazzata,cosa mi prendeva?diamine è mia sorella sembro quasi una ragazzina alle prese con la prima cotta 
Demi:Non ti dispiace allora se resto così?
Io:No davvero non ti preoccupare 
Le dissi facendole uno dei miei migliori sorrisi,la vidi avvicinarsi a me e a mettersi seduta proprio difronte a me 
Demi:Di che dovevi parlarmi?non dirmi che sei una delle mie fan stolkeratrici!
Io:Demi calmati,si sono una tua fan ma non fino al punto di dovermi inventare una stupidaggine pur di parlare con te
Vidi che fece un sospiro per poi tornare a sorridere come prima
Io:Beh,non è facile da dire,anzi a primo impatto potrà sembrare qualcosa di stupido,di sciocco o tu non mi crederai e penso che questo sia molto probabile.
Non mi accorsi nemmeno che il mio respiro si faceva sempre più affannato e gli occhi iniziavano a farsi lucidi,avevo così paura di perderla,avevo paura di poter essere considerata una pazza proprio dalla persona a cui tengo di più nella mia vita,a pensare a ciò infatti le lacrime iniziarono a scendere mi presi le testa fra le mani lasciando i singhiozzi liberi di uscire dalle mie labbra 
Demi:Ehi piccola,tranquilla non potrei mai considerarti una bugiarda so che ciò che mi dirai sarà la verità ma ti prego non fare così 
Io:È così difficile
Dissi alzando la testa e iniziando a fissare il vuoto
Io:È difficile vivere una vita che senti così distante da te,vivere una vita che non senti tua,per di più viverla senza nessuno che ti dia quella spinta per riuscir andare avanti tutti i giorni.
Io:sai..
Dissi girandomi per poterla finalmente guardare negli occhi 
Io:I miei genitori sono morti qualche anno fa,precisamente 3 anni fa,quando stavo male andavo nella mansarda in cui custodivo le loro cose e un giorno ho trovato questa busta,dentro questa c'è scritta tutta la verità,tutto ciò che purtroppo a parole non riuscirò a dirti,tieni,leggila con calma e poi chiamami su questo numero
Dissi scrivendolo su un pezzetto di carta
Demi: È una cosa brutta?riguarda me?
Io:Demi per me è stata forse la notizia più scioccante di tutte,allo stesso tempo una delle più belle ,ma per te sarà dura,ti prego chiamami appena finirai di leggerla...scusa
Dissi alzandomi e andando verso la porta e uscendo quasi di corsa,ho paura troppa.
Tornai a casa quasi 2 ore dopo che uscì da quella abitazione e di Demi ancora nessuna chiamata,niente.
Mi stesi sul letto e mi addormentai sommersa dai mille dubbi,dalle mille domande e sopratutto a pensare alla reazione di Demi.
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti! Beh questa è la mia prima storia quindi mi scuso in anticipo per glie errori grammaticali
Spero con tutto il cuore che la storia vi piaccia ci tengo molto 
Un bacio ike❤️

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 2 ***


Ormai sono le 7:00 del mattino e io stanotte non ho praticamente chiuso occhio. Mille pensieri e domande avevano preso nella mia testa il posto del sonno ma ovviamente non riuscivo a dare delle risposte a nessuna di esse. Decisi di alzarmi e andare in bagno,mi soffermai un momento davanti allo specchio ad osservarmi,quelle brutte occhiaie che ricoprivano il sotto del mio occhio erano bruttissime tanto quanto le mie braccia oramai piene di cicatrici biancastre che al solo tocco mi dava fastidio,iniziai a spogliarmi e ad andare sotto la doccia l'acqua era fredda ma non me ne fregava più di tanto le mille goccioline che attraversavano il mio corpo mi davano un senso di piacere e di benessere ma dovevo sbrigarmi altrimenti avrei fatto tardi. Uscì dalla doccia e andai in camera e per la millesima volta controllai lo schermo del cellulare e con mia sorpresa stavolta trovai un messaggio da Demi che diceva "Quando esci da scuola ti passo a prendere,dobbiamo parlare un bacio Demi." Ero da una parte felice perché magari avremmo risolto e avremmo avuto il rapporto da sorelle che avevo sempre sognato, ma da una parte ero anche spaventata , se lei non volesse più vedermi?se mi considerasse una delle sue fan che si inventerebbero di tutto pur ottenere qualcosa da lei? Non lo so non volevo pensarci. Aprì il mio armadio e da esso estrassi un paio di leggins neri,una maglia dei nirvana sempre nera, le Dr.Martens e la mia felpa nera con in spalla il mio zaino ovviamente nero anche esso. Uscì di casa con le cuffie nelle orecchie e casualmente partì Skyscraper di Demi,il tragitto fu breve e appena arrivai la paura di essere derisa e picchiata sì impossessò di me infatti sgattaiolai subito in classe mettendomi al primo banco per far in modo che durante le lezioni nessuno mi disturbasse dicendomi cretinate del tipo "Ti sei tagliata ancora?I tuoi genitori come stanno,immagino al settimo cielo" alla prima ora avevamo matematica l'ora più noiosa di tutte meno male le altre 4 ore passarono in fretta e finalmente sentì il suono della campanella che mi avrebbe fatto uscire da quel inferno,iniziai a camminare fino al mio armadietto e fu lì che Chelsea e Margaret mi attaccarono iniziandomi a tirare dei calci ovunque e un pugno sulle labbra,a fatica appena vidi che le due ragazze erano abbastanza lontane mi alzai e corsi fuori dalla scuola e appena vidi la figura di Demi fuori dalla portiera della macchina che mi guardava preoccupata non ce la feci e mi accasciai per terra piangendo odiando la mia vita più di qualsiasi altra cosa al mondo urlavo piangevo non mi importava di nulla,cosa avevo fatto di male?Perché se la dovevano prendere sempre con me? Cosa avevo di diverso da loro?Tutte queste domande vennero fermate da due braccia che mi aiutavano ad alzarmi,era Demi. Demi:Vieni andiamo a casa Appena detto ciò mi prese la mano e stette attenta a non farmi male e appena salite in macchina ecco le domande a raffica del tipo "Cosa è successo?Chi ti ha fatto male al labbro?Perché piangevi?"odio questa cosa allora d'istinto risposi "Cazzo basta non sei nessuno per farmi tutte ste domande a raffica basta!" Subito mi pentì di quello che le avevo detto e tutto questo senso di colpa venne ad essere maggiore quando vidi delle lacrime solcarle il volto appena arrivate davanti a casa sua. Io:No Demi io non volevo scusa scusa Dissi abbracciandola e sussurrandole tanti "scusa" Demi:Stai tranquilla va tutto bene,vieni in bagno che ti disinfetto quelle brutte ferite e dopo ti dò da mangiare okay? Mi disse lei il più dolcemente possibile ed io annuì. Eravamo nel suo bagno e lei mi stava disinfettando Demi:Alza le maniche devi disinfettarti anche le braccia No quello no,non volevo che l'unica persona a cui tenevo davvero vedesse quelle brutte ferite che mi ero provocata,allora prontamente risposi Io:No Demi stai tranquilla sulle braccia non mi hanno colpita Le dissi regalandole il sorriso più vero che riuscissi a fare Demi mi guardava un po' confusa,per poi alzarsi e dirmi di seguirla in cucina,ero seduta sulla sedia e penso che quello fosse il momento giusto per parlare Io:Demi noi dobbiamo parlare era questo il motivo del nostro incontro no? Demi:Si,volevo dirti che non ho letto il foglio al interno di quella busta,mi sembra giusto che se è una cosa così importante che la dovessi leggere insieme alla persona che me l'ha data Appena finì di dire quelle parole il panico si impossessò di me..ma annuì comunque. Ecco aveva in mano quella busta giallastra che mi avrebbe o avvicinata o allontanata da mia sorella,estrasse da essa il foglio per poi guardarmi,sono sicura quasi che avesse percepito la mia paura perché subito mi disse Demi:Dai non preoccuparti qualsiasi cosa sia la affronteremo insieme okay? Io:Okay. Stava leggendo e potevo notare i suoi occhi farsi lucidi,d'istinto mi alzai andandole di fianco abbracciandola forte Demi:lasciami. Disse con tono freddo Io:Ma...D-demi Demi:Sei arrivata fino al punto di inventare una cosa simile pur di starmi accanto,beh sei solo una piccola bugiarda che mente agli altri per arrivare ai suoi scopi A quel punto non ci vidi più dalla rabbia sputai tutto quello che pensai tutto quello che avevo tenuto dentro per anni Io:Pensi davvero che io sarei arrivata fino questo punto? Pensi che mi sarei inventata una cosa del genere per arrivare a te? Avrei potuto inventare di meglio se avessi voluto arrivare a te! Ma te lo sai quanti complessi mi faccio tutti i giorni? Quante lacrime ho versato sapendo che questo giorno,il giorno in cui avrei dato quel foglio alla persona che più ho cercato in tutti questi anni!Che tu sia Demi Lovato non me ne frega un cazzo!Io sto cercando mia sorella non una star per farle credere che sia imparentata con me! Per me poteva anche essere una zingara mia sorella! Sai cosa mi delude?Che tu pensi che io sia una bugiarda pur avendo le prove su quel foglio che io non lo sono!Ma va bene non ci speravo che tu mi credessi,speravo solo che dopo tutto quello che hai passato capissi il peso che hanno le parole ma quando hai pronunciato quelle parole sembrava che a te non fregasse niente di quello che ti hanno insegnato, ma va bene così infondo le lame le hai infilate nel cuore di un altra persone non nel tuo! Ero libera avevo detto quello che pensavo dopo tanto tempo,le lacrime scendevano dai miei occhi,come sempre in quel periodo,guardavo Demi con disgusto e lei mi guardò tristemente come se volesse chiedermi scusa Demi:Bea io.. Io:Tu cosa Demi?Tu cosa?! Se vuoi possiamo pure andare a fare degli esami così saprai che questa è la verità e se non vorrai....beh sappi che se non vorrai basta che me lo dici e io me ne andrò non ti romperò più,scusa ancora il disturbo Dissi prendendo lo zaino da terra e andando verso la porta stavo per aprire ma Demi mi bloccò il polso attirandomi a lei per abbracciarmi sussurrandomi un "scusa se non ti ho creduto" alzai leggermente il volto e la guardai Io:cosa vuol dire questo Le chiesi Demi:Che siamo una famiglia piccolina Mi guardò dolcemente e io allora non resistetti più le presi il viso fra le mani e la baciai,si la baciai cazzo,ne avevo così voglia da quando l'ho vista il primo giorno avevo sentito le farfalle nello stomaco,finalmente l'avevo baciata,ma subito mi staccai pentendomi di ciò che avevo fatto misi le mani davanti alla bocca e indietreggiai Io:D-demi...io....scusa Dissi prima di correre via da quella casa.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3186083