Star trek assemble: ep.3:figlio di un dio minore di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** gelosia ***
Capitolo 2: *** bagliori sinistri ***
Capitolo 3: *** il dio è furente ***
Capitolo 4: *** sono morto! ***
Capitolo 5: *** il tramonto degli dei ***
Capitolo 1 *** gelosia ***
Attorno a un tavolo in sala ricreazione c'erano i tre uomini più infelici dell'enteprise: Spock, Loki e McCoy. La causa della loro infelicità era un certo Gary Mitchell. Costui era stato compagno di accademia di Jim Kirk , compagno non solo di studi, ma anche di sbronze e di malefatte ed era stato trasferito a bordo dell'enterprise come timoniere. Da quel giorno aveva monopolizzato l'attenzione del capitano, che tutte le sere rievocava i tempi che furono, sbronzandosi col suo vecchio amico. Loki era infelice perchè aveva perso le attenzioni del suo ragazzo. McCoy era infelice perchè aveva sempre pensato di essere lui l'unico ad aver diritto di sbronzarsi con Kirk.Spock era infelice perchè giocando a scacchi tridimensionali con Kirk vinceva sempre, mentre con Loki la sconfitta era assicurata. "Scacco matto" annunciò Loki.
"Perchè non facciamo una partita a Kal-toh?" suggerì Spock .
"Oh avanti, perchè insisti tanto ti ha già battuto a scacchi,kal-toh e pure a tresette!" commentò McCoy acido
"Chiamiamo il signor Scott e giochiamo a poker" suggerì Loki.
"Bravo furbetto, non ti basta di averci ripulito l'ultima volta."replicò MCCoy seccato.
Loki si produsse nella sua migliore imitazione di un cucciolo innocente."Non è colpa mia se sono fortunato"
"Come fai sempre a sapere quando l'avversario bluffa?"chiese McCoy sospettoso.
Loki , che nella sua vita precedente era stato il dio dell'inganno, sapeva distinguere una bugia lontano un miglio, ma naturalmente non poteva farlo sapere al dottore impiccione. "Sarò un pò telepatico, non hai detto che dal tuo test risultava che ho un 'ESP altissimo?"
McCoy lo trapassò con lo sguardo. “Non mi prendere in giro ragazzino, io non credo a queste sciocchezze"
"Ma come Spock legge nella mente, non è vero?" obiettò Loki stupito dalla reazione del dottore.
"La chimica del cervello vulcaniano può giustificare queste loro capacità, ma non c'è niente che lo giustifichi negli umani.Telepatia, telecinesi, pirocinesi, preveggenza. Nel corso dei secoli nessuno è mai riuscito a dimostrare di possedere queste capacità durante un 'esperimento controllato e ripetibile.Tutti coloro che milllatavano queste abilità si sono rivelati truffatori o abili illusionisti".
Loki ripensò al suo universo. Lì aveva conosciuto individui che possedevano tutte le capacità menzionate dal dottor McCoy e anche altre ben più spettacolari. Si facevano chiamare gli X-Men. Ma dovette convenire sul fatto che quelle persone era aberrazioni genetiche, che non avevano nulla in comune con dei normali esseri umani e si ritrovò a pensare che cosa avesse causato la loro nascita nel suo mondo visto che in questo non ve ne era traccia. |
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Capitolo 2 *** bagliori sinistri ***
Il giorno dopo era iniziata la missione per la quale avevano raggiunto quella remota zona dello spazio. Spock ,in piedi sul ponte di comando, era si incantato a osservare la barriera di energia, un fenomeno di origine ancora sconosciuta che riluceva nello spazio, davanti a loro. Avevano mandato delle sonde ma l'unica che aveva fatto ritorno era troppo danneggiata per fornire dei dati utili. Spock aveva concluso che l'unico modo di studiare la barriera era attraversarla con un mezzo pesante e fortemente schermato, come l'enterprise. Avevano discusso delle possibili conseguenze del loro gesto. McCoy, soprattutto era preoccupato che la barriera potesse emettere radiazioni nocive, ma la schermatura della nave avrebbe dovuto tenerli al riparo. Ora Spock attendeva trepidante(per quanto potesse esserlo un vulcaniano) che il capitano kirk desse al timoniere l'ordine di procedere all'interno della barriera. Il timoniere però non sembrava prendere molto sul serio il suo compito. Il signor Gary Mitchell pareva molto interessato a un unica cosa:la dotoressa Elisabeth Dehner. L'ultima arrivata era una psicologa, inviata dalla federazione per monitorare lo stress di un equipaggio, in missione di esplorazione lontano da casa. La Dehner era una bionda slavata, dallo sguardo glaciale, e non sembrava molto lusingata dalle attenzioni dell'uomo ma Spock non era il più grande esperto di relazioni umane e forse si sbagliava. Avrebbe voluto rimproverare il signor Mitchell perchè le sue chiacchere gli impediva di concentrarsi sul suo lavoro, ma, considerando che il capitano kirk non pareva dargli molto peso, decise di soprassedere e tornare al suo monitoraggio.
"Timoniere, avanti adagio"ordinò il capitano.
La luce violetta della barriera, che veniva proiettata dal monitor centrale, aveva avvolto il ponte in un atmosfera irreale. Tutti trattenevano il respiro,in attesa del contatto con quella misteriosa forma di energia. Il dottor McCoy e la dottoressa Dehner monitoravano,attentamente , le reazioni degli uomini sul ponte .L'ingresso nella barriera fu piuttosto traumatico e la nave fu scossa da dei violenti sussulti . Tutti si reggevano alle loro postazioni.
"Gli scudi tengono ,ma stanno calando" avvertì Spock
"Timoniere acceleriamo dobbiamo uscire di qua al più presto "ordinò kirk .
"Gary?" gridò il capitano quando vide che l'uomo non si muoveva.
Poi all'improvviso cadde al suolo in preda alle convulsioni. MCCoy si chinò per assisterlo, ma nel frattempo anche la dotoressa Dehner era piombata al suolo e sembrava in preda a un attacco epilettico . McCoy osservò gli occhi di Gary Mitchell : erano rovesciati all'indietro. Questo era normale in un 'attacco del genere, ma parevano anche luccicare di un bagliore sinistro e questo non era per niente normale.
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Loki dormiva . Non era di turno quella mattina e aveva deciso di riposare. Quando il suo sonno si era fatto più profondo aveva iniziato a sognare. Sognava della sua vita passata, di Asgard e Midgard. Ad un certo punto il sogno si era fatto più concitato e sopratutto realistico.Vedeva i vendicatori , quelli che aveva affrontato a New York, più altri che non aveva mai conosciuto e c'era anche suo fratello. Stavano combattendo un nemico molto potente che chiamavano Ultron. Thor era in difficoltà, ma Loki non ne gioiva, in fondo suo fratello gli mancava. Lo vide sprofondare al suolo sotto i colpi del robot e allora si chinò su di lui per sorreggerlo e aiutarlo a rialzarsi. In quel momento gli occhi di Thor incontrarono i suoi "Fratello , ti credevo morto!" Il dolore e lo stupore che lesse nel suo sguardo era così realistico che Loki si risveglio di colpo. Ci mise un pò a realizzare che si trovava nella sua minuscola cabina sull'enterprise. Si sentiva strano,come se un 'energia sconosciuta percorresse ogni vena del suo corpo, osservò delle scariche di elettricità formare piccoli archi voltaici tra le sue dita.L'esperimento di Spock, la grande barriera energetica ! Ma certo, in qualche modo quell'energia di natura sconosciuta si era scaricata nel suo corpo quando avevano attraversato la barriera. E ora Loki si sentiva carico di potere. Rimase per un attimo immobile a contemplare la sua nuova condizione. Cosa avrebbe dovuto fare ora? L'energia che possedeva sarebbe stata sufficente per aprire il portale che avrebbe potuto ricondurlo ad Asgard?E una volta lì avrebbe automaticamente riacquistato le sua arti magiche? Ma sopratutto voleva veramente tornare? Voleva davvero lasciare queste persone che si erano prese cura di lui e parevano( chissà perchè) essersi affezionate a lui,il tutto ,solo per compiere la sua vendetta? Non era forse nutrito di odio per tutti gli anni passati, non ricavandone in cambio che malasorte? Non era forse giunto anche per lui il tempo di un cambiamento radicale? Mentre pensava a i suoi compagni sull'enterprise, si accorse che riusciva ad avvertire i loro pensieri.Si lasciò andare, vagando fra le menti e toccandole con leggerezza, percependo terrore e preoccupazione. Individuò la mente di Jim, contemplando soddisfatto l’amore che percepiva nei suoi confronti. Finchè vagando incontro qualcosa di ben diverso. Qualcosa di terrificante. Su quella nave non era solo.C'era un 'altra mente potenziata dall'energia della barriera. Loki si ritrasse spaventato. Quelli che aveva appena sfiorato erano pensieri decisamente malvagi,più malvagi di quelli che lui stesso era mai riuscito a formulare. Doveva assolutamente scoprire che cosa era successo e se l'altro individuo poteva rappresentare un pericolo per lui
NdA
Ho scritto questa storia più di anno fa, non ho visto Age of Ultron , non so di che parli , lo messo così ...tanto per far sognare a Loki qualcosa che scuotesse la sua coscienza. |
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Capitolo 3 *** il dio è furente ***
Kirk, Spock, McCoy e la dotoressa Denher osservavano da lontano Gary Mitchell. Steso nel lettino dell'infermeria sembrava intento a leggere manuali di ingegneria a velocità del tutto innaturale per un essere umano. I suoi occhi continuavano a luccicare rendendolo ancora più spaventoso.
"Bones che è successo ?" chiese kirk sottovoce.
"Qualunque cosa abbia provocato questo fenomeno,pare abbia colpito solo due persone Mitchell e la dottoressa, ma lei in misura assai minore, infatti l'ho dimessa" sussurrò McCoy indicando con un cenno della testa la ragazza.
"Capisce davvero quello che sta leggendo ?"chiese Kirk preoccupato.
"Così pare, e ha anche dimostrato doti telepatiche e telecinetiche "rispose Spock e nella sua voce si udiva una nota di preoccupazione che era davvero insolita per l'impassibile vulcaniano.
"La causa?"
"Io ho formulato una teoria" intervenne la Denher."In questi giorni che ho passato a bordo dell'enterprise ho studiato il quoziente di ESP dell'equipaggio e io e Gary Mitchell abbiamo quello più alto .Quell'energia potrebbe aver liberato e scatenato le capacità extrasensoriali latenti mie e del signor Mitchell"
"Interessante teoria " replicò subito McCoy" Ma devo smontarla. Il signor Mitchell non è l'individuo col più alto quoziente di ESP a bordo. Lei non ha ancora visto tutti i membri del nostro equipaggio,specialmente l'ultimo arrivato"
Kirk sbiancò in volto."L..Loki?" balbettò. "Vuoi dire che potrebbe essere stato colpito ?"
"Colpito da cosa?" chiese Loki facendo proprio in quell'istante il suo ingresso in infermeria.
Tutti parvero rilassarsi all'istante.
"Come stai?" chiese Kirk passandogli rapidamente una mano su un ciuffo di capelli sfuggiti alla sua treccia.
"Bene perchè come dovrei stare" Loki faceva il vago, ma tutta la sua attenzione era attirata da Gary Mitchell .Tentò di sondare nuovamente i suoi pensieri, ma quando vide che si girava verso di loro, ne fu terrorizzato e si ritirò immediatamente. Poi si concentrò per erigere una barriera che lo isolasse dall'essere a sua volta sondato. Aveva paura che Mitchell potesse smascherarlo. Gettò un'occhiata alla dottoressa Dehner e valutò che era troppo debole per costituire un problema.
"E' pericoloso?" chiese facendo cenno con la testa a Mitchell.
"Perchè dici questo è pur sempre il mio amico Gary" replicò kirk.
"Dovremo considerare l'idea di trasferirlo temporaneamente in un luogo in cui non possa fare del male a nessuno, neanche accidentalmente, in attesa di tornare con degli specialisti in grado di analizzarlo e curarlo." suggerì Spock.
Kirk era scioccato"E dove vorresti trasferirlo?"
"Su delta vega .C' è una stazione per la lavorazione del dilitio abbandonata , come lo è il pianeta. Lì il signor Mitchell potrebbe dare sfogo alle sue nuove capacità senza nuocere?"
"Questo tuo atteggiamento non mi è nuovo Spock, quando eravamo a quell'asta , mentre cercavamo i Lomax, hai proposto di abbandonare Loki al suo destino"
"In quella circostanza ho sbagliato.resta il fatto che Loki non è mai stato un pericolo per noi, ma Mitchell potrebbe diventarlo.Il potere assoluto corrompe assolutamente".
Loki pensò che il vulcaniano aveva ragione, lui l'aveva sperimentato sulla sua pelle quanto la sete di potere e la sensazione di essere superiori a chiunque corrompesse l'animo rendendo crudeli e spietati.
"E' inutile che parliate sottovoce, io sento i vostri pensieri ancora prima che li formuliate." La voce di Mitchell risuonò alle loro spalle, ma forse era solo nelle loro menti.
Si girarono di scatto a fronteggiare Mitchell che si era alzato e li fissava con gli occhi che lanciavano letteralmente lampi violetti
, come l'energia di cui la barriera era costituita. "Mi voelte eliminare, con la scusa della legittima difesa "proclamò alzando una mano e stringendola su qualcosa di invisibile.
Gli umani avvertirono una morsa alla gola e cominciarono a boccheggiare in cerca d'aria. La maglietta rossa che era di guardia in infermeria fece il gesto di afferrare il phaser che teneva al fianco. Ma Mitchell, con un gesto lieve della mano, lo fece fluttuare in aria come fosse una marionetta, poi si udì uno schiocco sinistro : era il collo del malcapitato che si spezzava in due. Il corpo senza vita ricadde al suolo con un tonfo. Fu allora che Loki si lanciò sul phaser ,con la rapidità di un fulmine lo puntò su Mitchell e fece fuoco alla massima potenza. Il dio emergente dovette concentrare tutta la sua energia nel contrastare il raggio del phaser e a poco a poco la sua riserva si esaurì, finchè, stremato dalla fatica, svenne e ricadde sul letto. Loki lo fissava incerto se continuare a fare fuoco e vaporizzarlo, ma mentre rifletteva Jim Kirk si era ripreso e gli tolse il phaser di mano.
"Grazie, ."
Loki annuì, ma aveva la netta sensazione che quello fosse solo l'inizio.
"Hai cambiato idea jim ?" Gli chiese Spock.
"Forse potremo lasciare Gary su delta Vega, con tutto il necessario per sopravvivere finchè non troviamo una soluzione al suo problema" convennè il capitano ."Procedi Spock, portiamolo giù prima che riprenda i sensi"
"Vengo anche io " proclamò Loki. Era la sua unica possibilità di tenerlo d'occhio.
Kirk lo fissò incerto "Ho già un sacco di cose a cui pensare , non voglio preoccuparmi anche della tua incolumità"
Loki lo fissò indignato "Mi pare di essere stato io a salvarvi. Dimmi la verità , se fossi io al posto di Mitchell , mi abbandoneresti?"gli chiese poi d'un tratto facendosi serio.
Kirk lo fissò perplesso"Non ho intenzione di abbandonare nessuno.Torneremo a prendere Gary "lo rassicurò"Dimmi ....Come ti viene in mente un'idea del genere?"
Loki scosse il capo "Essere abbandonato , è una costante nella mia vta "gli confessò intristito. Ed era la verità.Kirk gli strinse una mano dolcemente.
"Non hai voluto raccontarmi il tuo passato , ma ora smettila di preoccuparti per ciò che è stato "
Loki annuì ma nella sua testa c'era una gran confusione rispetto al suo futuro. |
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Capitolo 4 *** sono morto! ***
Delta Vega era un pianeta desolato. C'era l'impianto di raffinazione del dilitio, ma niente altro, solo sabbia e rocce. Loki sentì lo stomaco che si stringeva: gli ricordava il pianeta di fuoco su cui suo padre Odino lo aveva esiliato per ucciderlo. McCoy aveva imbottito Mitchell di tranquillanti e lo monitorava di continuo insieme alla dotoressa Dehner. Loki e Jim l'avevano sistemato in una cella e avevano azionato il campo di forza che teoricamente l'avrebbe dovuto tenerlo prigioniero. Ma Loki, in proposito, aveva i suoi dubbi.
"Allontaniamoci finchè siamo in tempo"suggerì McCoy .
Kirk lanciò un 'occhiata alla dottoressa Dehner e prese sottobraccio MCoy portandolo lontano . "Sei sicuro che la ragazza non ci darà gli stessi problemi di Mitchell?" gli chiese sottovoce. "Per ora sembra stabile"
" Per ora non è rassicurante, forse sarebbe meglio lasciare anche lei qui"
MCoy lo fissò combattuto . Loki percepì che la ragazza riusciva a leggere i loro pensieri e si era resa conto che i due umani non nutrivano buone intenzioni nei suoi confronti. Avvertì il panico montare nella sua testa e sapeva che una persona spaventata poteva essere molto pericolosa.Sentiva che l'adrenalina potenziava i suoi poteri ma mentre si concentrava così intensamente sulla ragazza non si avvide che Mitchell aveva ripreso conoscenza e si era ricaricato di energia.Fu un attimo :Mitchell assorbi il campo di forza che lo imprigionava nella cella e scaricò la sua potenza contro Loki e gli umani risparmiando solo Elisabeth.I tre stramazzaro al suolo privi di coscienza.Mitchell non aveva bisogno di parlare con Elisabeth , sentivano l'uno i pensieri dell'altra.Lui sentiva la sua paura, paura della diversità e del potere che sentiva scorrere nel suo corpo e paura di non poterlo controllare.Mitchell si volto verso i corpi inerti dei federali e Elisabeth urlò"No, non ucciderli"
"Stavano per farlo a noi , perchè hai ancora pietà di loro?"
Elisabeth era confusa ma l'omicidio non era nelle sue intenzioni ,dopotutto era un medico."Andiamo via"
"Ci seguiranno ...."
"Forse non saranno così stupidi ,in caso contrario ci penseremo..."concluse trasciando via il suo compagno.
"Dove pensi di vivere , su questo pianeta desolato?" le chiese Mitchell osservando quella distesa di sabbia brulla.
"Perchè no?E' disabitato , se non diamo fastidio a nessuno forse ci lasceranno in pace.
Mitchell pensò che Elisabeth era una povera illusa , ma era l'unica compagna che aveva e col tempo l'avrebbe convinta che loro erano destinati a grandi cose, che l'universo era lì fuori per essere dominato.
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Il primo a risvegliarsi fu Jim Kirk. Era stordito e dolorante. In un attimo ricordò. Osservò con orrore e smarrimento la cella vuota. Si chinò sui corpi inerti dei suoi amici, col terrore di scoprire che a causa della sua indecisione fossero morti. Invece entrambi respiravano ancora, quindi decise che la sua priorità era dare la caccia a quello che era stato il suo migliore amico e che ora era una minaccia per l'umanità. Imbracciò il fucile phaser e azionò il tricorder. Gettò un ‘ultima occhiata ai suoi compagni assicurando loro, che tutto sarebbe andato bene. Analizzando i dintorni riuscì facilmente a isolare dei segni vitali. Il tricorder li registrava ancora come umani , ma dopo quello che Kirk aveva visto faceva fatica a catalogare Mitchell e Denher come facenti parte della loro razza. Cominciò a correre, non aveva un piano, sapeva che la morte poteva essere la conseguenza più probabile del suo scontro con Mitchell , ma sapeva anche che non aveva altra scelta. Doveva proteggere le persone che amava, prima, e il resto dell’umanità, dopo.
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Quando Loki riprese i sensi si accorse che era solo con McCoy e fu colto dal panico. Forse Mitchell aveva ucciso Jim. Aprì la mente e si accorse che poteva captare i pensieri del suo compagno, ma quello che udì non gli piacque. Jim Kirk stava affrontando Mitchell e pensava di poterlo fare da solo. Sentiva chiaramente anche i pensieri di quello che ormai era diventato una specie di semidio: non c'era alcuna pietà, per lui gli esseri umani erano diventati poco più che formiche, fastidiose, da calpestare. Loki ne ebbe orrore e si chiese se anche lui fosse stato così crudele in passato e se una volta tornato ad asgard e tornato in possesso delle sue arti magiche avrebbe dimenticato la compassione che questi esseri umani gli avevano insegnato. Se sarebbe tornato avido di potere e di vendetta come era sempre stato in passato. Non era tempo di domande si disse mentre correva a perdifiato verso il posto dove avvertiva la presenza del suo compagno e dei due potenziati, era tempo di agire.
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Jim Kirk da dietro una roccia osservava quello che era stato il suo amico Gary Mitchell modificare l'habitat brullo della radura, facendo sgorgare l'acqua da una fonte e facendo germogliare miracolosamente l'erba dall'arida sabbia. Elisabeth lo guardava incantata. Jim tolse la sicura al fucile e puntò esitante sul suo amico. Ora pareva così innocuo. Che doveva fare ?
"Nel momento in cui avrai deciso sarà comunque troppo tardi . "
La voce di Gary Mitchell risuonò direttamente nella sua testa. Sapeva che era lì .Il prossimo pensiero di jim fu "Sono morto"
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Capitolo 5 *** il tramonto degli dei ***
Kirk si sentì sollevare da terra mentre il suo fucile phaser volava lontano, strappatogli da una forza invisibile.
"Non penserai sul serio che voglia vivere il resto della mia vita su questa palla di sabbia. Ho gloriosi propositi. Guarda." Mitchell alzò una mano al cielo e un minuto dopo Kirk sentì il suo comunicatore cinguettare.
Con sua enorme sorpresa avvertì che poteva muovere la mano.
"Rispondi."lo incoraggiò Mitchell
"Capitano. " era la voce di Spock e non era calma come al solito. "I sistemi vitali della nave sono all'improvviso inattivi"
"Allontanatevi presto" gridò Kirk con voce strozzata
"Impossibile non abbiamo più il controllo del timone,se non riusciamo a riattivare il sistema vitale saremo morti soffocati in poco più di 4 ore e 45 minuti."
"L'enterprise mi serve, ma quegli insetti che la governano,no! Posso farlo da solo!"puntualizzò Mitchell .
"Elisabeth" gracchiò Kirk ormai allo stremo, sperando che lei lo potesse aiutare .Negli occhi della ragazza, parve brillare per un attimo un barlume di umanità ma anche lei ormai era troppo evoluta per provare pietà per esseri così inferiori. Kirk comprese che era la fine e nel suo ultimo istante di vita si chiese chi mai avrebbe potuto fermare un 'essere così potente e spietato.
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Loki vide il suo amante fluttuare nell'aria poi ricadere al suolo col collo piegato innaturalmente come già era capitato alla maglietta rossa in infermeria.In un istante tutta la furia che aveva represso, per adattarsi alla sua nuova esistenza, colmò la sua anima e come un fiume che rompeva gli argini, si riversò all'esterno. L'intero corpo di Loki brillava della stessa energia violetta che costituiva la barriera, come un lampadina incandescente. Archi voltaici uscivano dalle sue dita, con un urlo agghiacciante indirizzò tutta l'energia del suo corpo verso i due potenziati. Loro colti di sorpresa da tanta furia opposero tutta la resistenza che potevano e per un attimo la piccola valle brillò di luce viola come una stella sul punto di collassare.Poi entrambi si accasciarono al suolo privi di vita. Loki si appoggiò a uno spuntone di roccia tremando per lo sforzo che aveva sostenuto. Si sentiva svuotato .Capì, che aveva usato, quasi , tutta l'energia di cui disponeva, ma con quella piccola scintilla che ancora sentiva bruciare dentro di lui,doveva fare un 'ultima cosa. Barcollò fino al corpo inerte di Jim Kirk e gli posò una mano sul petto e si concentrò per riversare dentro di lui tutta l'energia vitale che possedeva. Poi si accasciò al suo suolo privo di conoscenza.
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Loki si risveglio in infermeria. Si sentiva debolissimo, come svuotato di ogni briciola di energia. Il dottor McCoy osservava i suoi dati vitali sullo schermo e Jim Kirk era seduto accanto al suo letto.
"Ehi, ben svegliato, passi un troppo tempo in infermeria per i miei gusti , sei la persona a bordo che mi fa faticare di più"commentò McCoy acido come al solito.
"Cosa è successo, te lo ricordi ?"gli chiese il capitano.
Loki lo fissò per un attimo negli occhi celesti, doveva inventare una storia credibile e per uno che nella sua vita passata era stato il dio dell'inganno non era poi un grande sforzo. "Ricordo che sono corso verso la radura, quando sono arrivato tu eri a terra svenuto. Elisabeth e Mitchell stavano scaricando l'uno contro l'altro la loro energia, l'ultima cosa che ricordo è una specie di esplosione, poi ho perso i sensi."
"Quindi è chiaro , si sono distrutti a vicenda! Neppure gli dei possono andare d’accordo tra loro"concluse amaramente MCoy .
Loki penso che se avesse potuto parlare gli avrebbe raccontato storie di dei ben più capricciosi di quelli che aveva affrontato oggi.
"L'ultima cosa che ricordo io ,è di aver implorato l'aiuto di Elisabeth , ma mi era parsa ormai disinteressata al destino di noi semplici umani.Forse ha avuto un barlume di pietà"aggiunse Kirk ."Abbiamo recuperato i loro corpi e McCoy potrà studiare gli effetti dell'energia della barriera sui loro cervelli e quali meccanismi abbia attivato per trasformarli in modo così radicale." McCoy scosse il capo"Da scienziato sono incuriosito e capisco che non si può semplicemente ignorare ciò che è accaduto, ma da essere umano ho il terrore di quello che potrebbe implicare conoscere un segreto del genere. Dopo la vicenda di khan non voglio contribuire alla creazione di altri superuomini."
Kirk annuì."Sono d' accordo e se dal tuo rapporto emergerà che il cervello di Gary e Elisabeth è troppo danneggiato per essere analizzato io non ti chiederò di indagare oltre"concluse facendo l'occhiolino al dottore"Dirò a Spock di lanciare delle boe di avvertimento perchè nessuno si avvicini alla barriera e gli chiederò anche di studiare un modo per neutralizzarla.Pensi che Loki possa essere dimesso?"
"Se qualcuno si prende cura di lui..."
"Mi offrò volontario"suggerì Kirk .
Loki gli sorrise, doveva ancora fare il bilancio di quell'incredibile giornata.In meno di 24 ore aveva riacquistato un potere che forse avrebbe potuto riportarlo ad Asgard e nel giro di poche ora lo aveva perso ritornando un semplice mortale.A dire il vero lo aveva sacrificato per salvare Jim Kirk e gli altri umani. Decise che per quella sera non si sarebbe fatto domande , non si sarebbe chiesto se aveva fatto la scelta giusta.Rimandò a domani le riflessioni, richiedevano un' energia che ora non aveva si lasciò afferrare la mano e seguì il suo ragazzo lontano da li e dai suoi pensieri.
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