Star trek assemble: ep.3:figlio di un dio minore

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** gelosia ***
Capitolo 2: *** bagliori sinistri ***
Capitolo 3: *** il dio è furente ***
Capitolo 4: *** sono morto! ***
Capitolo 5: *** il tramonto degli dei ***



Capitolo 1
*** gelosia ***


Attorno  a un tavolo in sala ricreazione c'erano i  tre uomini  più infelici  dell'enteprise: Spock, Loki  e McCoy. La causa della loro  infelicità  era un certo Gary  Mitchell. Costui  era stato  compagno  di accademia di  Jim  Kirk , compagno  non solo  di  studi, ma anche di  sbronze e di  malefatte ed era stato  trasferito  a bordo  dell'enterprise come timoniere. Da quel  giorno  aveva monopolizzato l'attenzione del  capitano,  che tutte le sere rievocava i    tempi che furono, sbronzandosi  col  suo  vecchio  amico. Loki  era infelice perchè aveva perso  le attenzioni del  suo  ragazzo. McCoy era infelice perchè aveva sempre pensato di  essere lui l'unico  ad aver diritto  di sbronzarsi con Kirk.Spock  era infelice perchè giocando a scacchi tridimensionali con Kirk vinceva sempre, mentre con Loki la sconfitta era assicurata. "Scacco matto" annunciò Loki.
"Perchè non facciamo una partita a Kal-toh?" suggerì Spock .
"Oh  avanti, perchè insisti tanto ti ha già battuto a scacchi,kal-toh e pure a tresette!" commentò McCoy acido
"Chiamiamo il signor Scott e giochiamo a poker" suggerì Loki.
"Bravo furbetto, non ti basta di averci ripulito l'ultima volta."replicò MCCoy seccato.
Loki si produsse nella sua migliore imitazione di un cucciolo innocente."Non è  colpa mia se sono  fortunato"
"Come fai  sempre a sapere quando l'avversario bluffa?"chiese McCoy  sospettoso.
Loki , che nella sua vita precedente era stato il  dio  dell'inganno, sapeva distinguere una bugia lontano un miglio, ma naturalmente non poteva farlo  sapere al  dottore impiccione. "Sarò un pò  telepatico, non hai detto che dal tuo  test risultava che ho un 'ESP altissimo?"
McCoy lo trapassò con lo  sguardo. “Non mi prendere in giro ragazzino, io non credo  a queste sciocchezze"
"Ma come Spock  legge nella mente, non è  vero?" obiettò  Loki stupito dalla reazione del  dottore.
"La chimica del  cervello vulcaniano può  giustificare queste loro  capacità, ma non c'è  niente che lo  giustifichi  negli umani.Telepatia, telecinesi, pirocinesi, preveggenza. Nel  corso  dei  secoli  nessuno  è  mai  riuscito  a dimostrare di possedere queste capacità  durante un 'esperimento  controllato  e ripetibile.Tutti coloro  che milllatavano  queste  abilità  si  sono  rivelati  truffatori  o  abili  illusionisti".
Loki ripensò al  suo universo. Lì aveva conosciuto individui  che possedevano  tutte le capacità menzionate dal dottor McCoy  e anche  altre ben più spettacolari. Si  facevano  chiamare gli  X-Men. Ma dovette convenire sul  fatto  che quelle persone era aberrazioni  genetiche, che non avevano  nulla in comune con  dei normali  esseri umani e si  ritrovò  a pensare che cosa avesse causato  la loro nascita nel  suo  mondo  visto  che in questo  non ve ne era traccia.

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Capitolo 2
*** bagliori sinistri ***


Il giorno  dopo  era  iniziata la missione per la quale avevano  raggiunto  quella remota zona dello  spazio. Spock ,in piedi  sul ponte di  comando,  era si   incantato a osservare la barriera di  energia, un fenomeno  di origine ancora sconosciuta che riluceva nello  spazio, davanti a loro. Avevano mandato delle sonde ma l'unica che aveva fatto  ritorno  era troppo  danneggiata per fornire dei  dati utili. Spock  aveva concluso  che l'unico  modo di  studiare la barriera era attraversarla con un mezzo  pesante e fortemente schermato, come l'enterprise. Avevano  discusso delle possibili  conseguenze del  loro  gesto. McCoy, soprattutto  era preoccupato  che la barriera potesse emettere radiazioni nocive, ma la schermatura della nave avrebbe dovuto  tenerli  al  riparo. Ora Spock attendeva trepidante(per quanto potesse esserlo un vulcaniano) che il  capitano  kirk desse al  timoniere l'ordine di procedere all'interno  della barriera. Il timoniere però non sembrava prendere  molto sul serio il suo compito. Il signor Gary Mitchell pareva molto interessato a un unica cosa:la dotoressa Elisabeth Dehner. L'ultima arrivata era una psicologa, inviata dalla federazione per monitorare lo  stress di un equipaggio, in  missione di  esplorazione lontano  da casa. La Dehner era una bionda slavata, dallo  sguardo  glaciale, e non sembrava molto  lusingata dalle attenzioni  dell'uomo ma Spock  non era il  più  grande esperto di relazioni  umane e forse si  sbagliava. Avrebbe voluto rimproverare il  signor Mitchell perchè le sue chiacchere gli impediva di concentrarsi sul  suo lavoro, ma, considerando che il  capitano kirk non pareva dargli molto peso, decise di  soprassedere  e tornare al  suo monitoraggio.
"Timoniere, avanti  adagio"ordinò il  capitano.
La luce violetta della barriera, che veniva proiettata dal  monitor centrale, aveva avvolto il ponte in un atmosfera irreale. Tutti  trattenevano il  respiro,in attesa del contatto con quella misteriosa forma di  energia. Il  dottor McCoy  e la dottoressa Dehner monitoravano,attentamente , le reazioni degli uomini sul ponte .L'ingresso nella barriera fu piuttosto traumatico e la nave fu  scossa da dei violenti sussulti . Tutti si reggevano alle loro postazioni.
"Gli scudi tengono ,ma stanno  calando" avvertì Spock
"Timoniere acceleriamo  dobbiamo  uscire di  qua al più  presto "ordinò kirk .
"Gary?" gridò  il capitano  quando  vide che l'uomo non si  muoveva.
Poi all'improvviso  cadde al  suolo in preda alle convulsioni. MCCoy si  chinò  per assisterlo, ma nel  frattempo  anche la dotoressa Dehner era piombata al suolo e sembrava in preda a un attacco epilettico . McCoy osservò gli  occhi  di  Gary  Mitchell : erano  rovesciati  all'indietro. Questo  era normale in un 'attacco  del  genere, ma parevano  anche luccicare di un bagliore sinistro  e questo  non era per niente normale.
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Loki dormiva . Non era di  turno quella mattina e aveva deciso  di riposare. Quando il  suo  sonno  si  era fatto più profondo  aveva iniziato  a sognare. Sognava della sua vita passata, di  Asgard e Midgard. Ad un certo punto il  sogno  si  era fatto più concitato  e sopratutto  realistico.Vedeva i  vendicatori , quelli  che aveva affrontato  a New York, più  altri  che non aveva mai  conosciuto e c'era anche suo  fratello. Stavano combattendo  un nemico  molto potente che chiamavano  Ultron. Thor era in difficoltà, ma Loki  non ne gioiva, in fondo  suo  fratello  gli  mancava. Lo vide sprofondare al  suolo sotto i colpi  del  robot e allora si  chinò  su  di lui per sorreggerlo  e aiutarlo  a rialzarsi. In quel   momento gli  occhi  di  Thor incontrarono   i  suoi "Fratello , ti  credevo  morto!" Il  dolore e lo  stupore che lesse nel  suo  sguardo era così realistico  che Loki  si  risveglio  di  colpo. Ci  mise un pò a realizzare che si  trovava nella sua minuscola cabina sull'enterprise. Si sentiva strano,come se un 'energia sconosciuta percorresse ogni  vena del  suo  corpo, osservò delle scariche di  elettricità formare piccoli  archi  voltaici  tra le sue dita.L'esperimento di Spock, la grande barriera energetica ! Ma certo, in qualche modo  quell'energia di  natura sconosciuta si  era scaricata nel  suo  corpo  quando  avevano attraversato  la barriera. E ora Loki  si  sentiva carico  di  potere. Rimase per un attimo immobile a contemplare la sua nuova condizione. Cosa avrebbe dovuto  fare ora? L'energia che possedeva sarebbe stata sufficente per aprire il portale che avrebbe potuto  ricondurlo  ad Asgard?E  una volta lì avrebbe automaticamente riacquistato le sua arti  magiche? Ma sopratutto voleva veramente tornare? Voleva davvero  lasciare queste persone che  si  erano prese cura di lui e  parevano( chissà  perchè) essersi  affezionate a lui,il  tutto ,solo per compiere la sua vendetta? Non  era  forse  nutrito  di  odio  per tutti  gli  anni  passati, non ricavandone  in cambio che malasorte? Non  era  forse giunto  anche per  lui  il  tempo  di un cambiamento  radicale? Mentre pensava a i  suoi  compagni sull'enterprise, si  accorse che riusciva ad avvertire i loro pensieri.Si lasciò andare, vagando  fra le menti e toccandole con leggerezza, percependo terrore e preoccupazione.  Individuò  la mente di  Jim, contemplando soddisfatto  l’amore che percepiva nei  suoi  confronti. Finchè vagando incontro qualcosa di ben diverso. Qualcosa di  terrificante. Su  quella nave non era solo.C'era un 'altra mente potenziata dall'energia della barriera. Loki si ritrasse spaventato. Quelli che aveva appena sfiorato erano pensieri decisamente malvagi,più malvagi di quelli che lui stesso era mai riuscito  a formulare. Doveva assolutamente scoprire che cosa era successo e se l'altro individuo poteva rappresentare un pericolo per lui
NdA
Ho  scritto  questa storia più di  anno fa, non ho  visto  Age  of  Ultron , non so  di  che parli , lo messo così ...tanto per far sognare a Loki  qualcosa che scuotesse la sua coscienza.

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Capitolo 3
*** il dio è furente ***


Kirk, Spock, McCoy e la dotoressa Denher osservavano da lontano Gary  Mitchell. Steso nel  lettino  dell'infermeria sembrava intento  a leggere manuali  di  ingegneria a velocità del  tutto innaturale per un essere umano. I suoi occhi continuavano  a luccicare rendendolo ancora più spaventoso.
"Bones che è successo ?" chiese kirk sottovoce.
"Qualunque cosa abbia provocato questo fenomeno,pare abbia colpito solo due persone Mitchell e la dottoressa, ma lei in misura assai minore, infatti l'ho dimessa" sussurrò McCoy indicando con un cenno della testa la ragazza.
"Capisce davvero  quello  che sta leggendo ?"chiese Kirk  preoccupato.
"Così pare, e ha anche dimostrato doti  telepatiche e telecinetiche "rispose Spock e nella sua voce si udiva una nota di  preoccupazione che era davvero  insolita per l'impassibile vulcaniano.
"La causa?"
"Io ho formulato una teoria" intervenne la Denher."In questi giorni che ho passato  a bordo  dell'enterprise ho studiato il quoziente di  ESP dell'equipaggio e io e Gary Mitchell abbiamo  quello più alto .Quell'energia potrebbe aver liberato  e scatenato le capacità extrasensoriali latenti mie e del signor Mitchell"
"Interessante teoria " replicò subito McCoy" Ma devo smontarla. Il  signor Mitchell non è l'individuo col più alto quoziente di ESP a bordo. Lei non ha ancora visto tutti i membri del  nostro equipaggio,specialmente l'ultimo arrivato"
Kirk sbiancò in volto."L..Loki?" balbettò. "Vuoi dire che potrebbe essere stato colpito ?"
"Colpito  da cosa?" chiese Loki facendo proprio in quell'istante il suo ingresso in infermeria.
Tutti parvero rilassarsi all'istante.
"Come stai?" chiese Kirk passandogli rapidamente una mano su un ciuffo di capelli sfuggiti alla sua treccia.
"Bene perchè come dovrei  stare" Loki faceva il  vago, ma tutta la sua attenzione era attirata da Gary  Mitchell .Tentò  di  sondare nuovamente i suoi pensieri, ma quando  vide che si  girava verso  di loro, ne fu  terrorizzato e si  ritirò immediatamente. Poi  si  concentrò per erigere una barriera che lo isolasse dall'essere a sua volta sondato. Aveva paura che Mitchell  potesse smascherarlo. Gettò un'occhiata alla dottoressa Dehner e valutò che era troppo  debole per costituire un problema.
"E' pericoloso?" chiese facendo  cenno  con la testa a Mitchell.
"Perchè dici  questo è pur sempre il  mio  amico  Gary" replicò kirk.
"Dovremo  considerare l'idea di  trasferirlo  temporaneamente in un luogo in cui  non possa fare del  male a nessuno, neanche accidentalmente, in attesa di  tornare con degli  specialisti in grado  di  analizzarlo  e curarlo." suggerì Spock.
Kirk  era scioccato"E  dove vorresti trasferirlo?"
"Su  delta vega .C' è una stazione per la lavorazione del  dilitio  abbandonata , come lo è il pianeta. Lì il  signor Mitchell  potrebbe dare sfogo  alle sue nuove capacità  senza nuocere?"
"Questo tuo  atteggiamento non mi  è nuovo Spock, quando  eravamo  a quell'asta , mentre cercavamo i  Lomax, hai proposto  di  abbandonare Loki  al  suo  destino"
"In quella circostanza ho  sbagliato.resta il  fatto che Loki  non è mai  stato un pericolo per noi, ma Mitchell  potrebbe diventarlo.Il potere assoluto  corrompe assolutamente".
Loki pensò che il  vulcaniano  aveva ragione, lui l'aveva sperimentato  sulla sua pelle quanto la sete di potere e la sensazione di  essere superiori a chiunque corrompesse l'animo  rendendo crudeli  e spietati.
"E' inutile che parliate sottovoce, io  sento i vostri pensieri  ancora prima che li  formuliate." La voce di Mitchell  risuonò alle loro  spalle, ma forse era solo  nelle loro  menti.
Si  girarono di  scatto  a fronteggiare Mitchell  che si  era alzato e li  fissava con gli  occhi  che lanciavano letteralmente lampi violetti
, come l'energia di  cui la barriera era costituita. "Mi  voelte eliminare, con  la scusa della legittima difesa "proclamò alzando una mano  e stringendola su  qualcosa di  invisibile.
Gli  umani  avvertirono una morsa alla gola e cominciarono a boccheggiare in cerca d'aria. La maglietta rossa che era di  guardia in infermeria fece il  gesto  di  afferrare il phaser che teneva al  fianco. Ma Mitchell, con  un  gesto lieve della mano, lo fece fluttuare in aria come fosse una marionetta, poi  si udì uno  schiocco sinistro : era il  collo  del  malcapitato  che si  spezzava in due. Il  corpo  senza vita ricadde al  suolo con un tonfo. Fu  allora che Loki  si  lanciò  sul  phaser ,con la rapidità  di un fulmine lo  puntò  su Mitchell e fece fuoco  alla massima potenza. Il dio  emergente   dovette concentrare tutta la sua energia nel  contrastare il  raggio  del  phaser e a poco  a poco  la sua riserva si  esaurì, finchè,  stremato  dalla fatica, svenne e ricadde sul  letto. Loki lo  fissava incerto  se continuare a fare fuoco e vaporizzarlo, ma mentre rifletteva Jim  Kirk si  era ripreso  e gli  tolse il  phaser di  mano.
"Grazie, ."
Loki  annuì, ma aveva la netta sensazione che quello  fosse solo  l'inizio.
"Hai  cambiato idea jim ?" Gli  chiese Spock.
"Forse potremo  lasciare Gary  su  delta Vega, con tutto il  necessario per sopravvivere  finchè  non troviamo una soluzione al  suo  problema" convennè il  capitano ."Procedi Spock, portiamolo  giù prima che riprenda i  sensi"
"Vengo anche io " proclamò Loki. Era la sua unica possibilità di  tenerlo  d'occhio.
Kirk  lo  fissò  incerto "Ho  già  un sacco  di  cose a cui pensare , non voglio preoccuparmi anche della tua incolumità"
Loki  lo  fissò indignato "Mi pare di  essere stato io a salvarvi. Dimmi la verità , se fossi io  al posto di  Mitchell , mi  abbandoneresti?"gli  chiese poi  d'un tratto facendosi  serio.
Kirk  lo  fissò  perplesso"Non ho intenzione di  abbandonare nessuno.Torneremo  a prendere Gary "lo  rassicurò"Dimmi ....Come ti  viene in mente un'idea del  genere?"
Loki  scosse il  capo "Essere abbandonato , è una costante nella mia vta "gli  confessò intristito. Ed era la verità.Kirk gli  strinse una mano dolcemente.
"Non  hai  voluto raccontarmi  il  tuo passato , ma ora smettila di  preoccuparti per ciò  che è  stato "
Loki  annuì ma nella sua testa c'era una gran confusione rispetto  al  suo  futuro.

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Capitolo 4
*** sono morto! ***


Delta Vega era un pianeta desolato. C'era l'impianto di raffinazione del dilitio, ma niente altro, solo sabbia e rocce. Loki sentì lo stomaco che si stringeva: gli ricordava il pianeta di  fuoco su cui suo padre Odino lo aveva esiliato per ucciderlo. McCoy aveva imbottito Mitchell di tranquillanti e lo monitorava di continuo insieme alla dotoressa Dehner. Loki e Jim l'avevano sistemato in una cella e avevano  azionato il  campo di  forza che teoricamente l'avrebbe dovuto tenerlo prigioniero. Ma Loki, in proposito,  aveva i  suoi dubbi.
"Allontaniamoci finchè siamo in tempo"suggerì McCoy .
Kirk lanciò un 'occhiata alla dottoressa Dehner e prese sottobraccio MCoy portandolo lontano . "Sei sicuro che la ragazza non ci  darà gli stessi problemi di Mitchell?" gli chiese sottovoce. "Per ora sembra stabile"
" Per ora non è rassicurante, forse sarebbe meglio lasciare anche lei qui"
MCoy lo fissò combattuto . Loki percepì che la ragazza riusciva a leggere i loro pensieri e si  era resa conto che i due umani non nutrivano buone intenzioni nei suoi confronti. Avvertì il panico montare nella sua testa e sapeva che una persona spaventata poteva essere molto pericolosa.Sentiva che l'adrenalina potenziava i suoi poteri ma mentre si concentrava così intensamente sulla ragazza non si avvide che Mitchell aveva ripreso conoscenza e si era ricaricato  di  energia.Fu un attimo :Mitchell assorbi il campo di forza che lo imprigionava nella cella e scaricò la sua potenza contro Loki e gli umani risparmiando solo Elisabeth.I tre stramazzaro al suolo privi di coscienza.Mitchell non aveva bisogno di parlare con Elisabeth , sentivano l'uno i pensieri dell'altra.Lui sentiva la sua paura, paura della diversità e del potere che sentiva scorrere nel suo corpo e paura di non poterlo controllare.Mitchell si  volto verso i  corpi inerti dei  federali e Elisabeth urlò"No, non ucciderli"
"Stavano  per farlo  a noi , perchè  hai  ancora pietà  di loro?"
Elisabeth era confusa ma l'omicidio non era nelle sue intenzioni ,dopotutto era un medico."Andiamo via"
"Ci seguiranno ...."
"Forse non saranno così stupidi ,in caso contrario ci penseremo..."concluse trasciando via il  suo  compagno.
"Dove pensi  di  vivere , su  questo pianeta desolato?" le  chiese Mitchell osservando quella distesa di  sabbia brulla.
"Perchè no?E' disabitato , se non diamo  fastidio  a nessuno  forse ci  lasceranno  in pace.
Mitchell pensò che Elisabeth era una povera illusa , ma era l'unica compagna che aveva e col  tempo  l'avrebbe convinta che loro  erano  destinati  a grandi  cose, che l'universo  era lì fuori per essere dominato.
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Il primo  a risvegliarsi  fu  Jim  Kirk. Era stordito e dolorante. In un attimo  ricordò. Osservò con orrore e smarrimento la cella vuota. Si  chinò sui corpi inerti  dei  suoi amici, col  terrore di scoprire che a causa della sua indecisione fossero morti. Invece entrambi  respiravano ancora, quindi  decise che la sua priorità  era dare la caccia a quello  che era stato il  suo  migliore amico  e che ora era una minaccia per l'umanità. Imbracciò il  fucile phaser e azionò il tricorder. Gettò un ‘ultima occhiata ai  suoi compagni assicurando loro, che tutto  sarebbe andato  bene. Analizzando i  dintorni  riuscì facilmente a isolare dei  segni  vitali. Il  tricorder li  registrava ancora come umani , ma dopo  quello che Kirk  aveva visto faceva fatica a catalogare Mitchell  e Denher come facenti parte della loro razza. Cominciò  a correre, non aveva un piano, sapeva che la morte poteva essere la conseguenza più probabile del  suo  scontro con Mitchell , ma sapeva anche che non aveva altra scelta. Doveva proteggere  le persone che amava, prima, e  il  resto  dell’umanità, dopo.

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Quando Loki  riprese i  sensi si  accorse che era solo  con McCoy e fu  colto  dal  panico. Forse Mitchell  aveva ucciso  Jim. Aprì la mente e si  accorse che poteva captare i pensieri del suo compagno, ma quello  che udì non gli  piacque. Jim  Kirk  stava affrontando Mitchell  e pensava di poterlo  fare da solo. Sentiva chiaramente anche i pensieri di  quello  che ormai  era diventato una specie di  semidio: non c'era alcuna pietà, per lui gli  esseri  umani  erano  diventati poco più  che formiche, fastidiose, da calpestare. Loki  ne ebbe orrore e si  chiese se anche lui  fosse stato così crudele in passato e se una volta tornato ad asgard e tornato in possesso  delle sue arti  magiche avrebbe dimenticato la compassione che questi  esseri  umani  gli  avevano insegnato. Se sarebbe tornato  avido di potere e di  vendetta come era sempre stato in passato. Non era tempo di domande si disse mentre correva a perdifiato verso il posto dove avvertiva la presenza del suo  compagno e dei due potenziati, era tempo di  agire.

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Jim  Kirk  da dietro una roccia osservava quello  che era stato il  suo  amico  Gary  Mitchell modificare l'habitat brullo  della radura, facendo  sgorgare l'acqua da una fonte e facendo  germogliare miracolosamente l'erba dall'arida sabbia. Elisabeth lo guardava incantata. Jim tolse la sicura al  fucile e puntò esitante sul  suo  amico. Ora pareva così innocuo. Che doveva fare ?
"Nel momento in cui avrai deciso sarà comunque troppo tardi . "
La voce di  Gary Mitchell risuonò direttamente nella sua testa. Sapeva che era lì .Il prossimo  pensiero  di  jim fu  "Sono  morto"

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Capitolo 5
*** il tramonto degli dei ***


Kirk si sentì sollevare da terra mentre il  suo  fucile phaser volava lontano, strappatogli  da una forza invisibile.
"Non penserai  sul  serio che voglia vivere il resto della mia vita su  questa palla di  sabbia. Ho gloriosi propositi. Guarda." Mitchell alzò una mano  al  cielo e un minuto  dopo Kirk  sentì il suo  comunicatore cinguettare.
Con sua enorme sorpresa avvertì che poteva muovere la mano. 
"Rispondi."lo incoraggiò Mitchell
"Capitano. " era la voce di  Spock e non era calma come al  solito. "I sistemi  vitali  della nave sono all'improvviso inattivi"
"Allontanatevi presto" gridò Kirk  con voce strozzata
"Impossibile non abbiamo più il  controllo  del timone,se non riusciamo  a riattivare il sistema vitale saremo  morti  soffocati in poco più di 4 ore e 45 minuti."
"L'enterprise mi  serve, ma quegli insetti  che la governano,no! Posso  farlo  da solo!"puntualizzò Mitchell .
"Elisabeth" gracchiò Kirk  ormai  allo  stremo, sperando  che lei lo  potesse aiutare .Negli occhi della ragazza, parve brillare per un attimo un barlume di umanità  ma anche lei ormai  era troppo  evoluta per provare pietà  per esseri  così inferiori. Kirk  comprese che era la fine e nel  suo ultimo istante di  vita si  chiese chi  mai  avrebbe potuto  fermare un 'essere così potente e spietato.

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Loki vide il suo  amante fluttuare nell'aria poi ricadere al  suolo col  collo piegato innaturalmente come già  era capitato alla maglietta rossa in infermeria.In un istante tutta la furia che aveva represso,  per adattarsi alla sua nuova esistenza, colmò  la sua anima e come un fiume che rompeva gli argini, si  riversò  all'esterno. L'intero  corpo  di  Loki  brillava della stessa energia violetta che costituiva la barriera, come un lampadina incandescente. Archi voltaici uscivano  dalle sue dita, con un urlo agghiacciante indirizzò tutta l'energia del  suo corpo  verso i due potenziati. Loro  colti  di  sorpresa da tanta furia opposero  tutta la resistenza che potevano e per un attimo la piccola valle brillò di luce viola come una stella sul  punto  di  collassare.Poi entrambi  si  accasciarono al  suolo privi  di  vita. Loki si  appoggiò a uno spuntone di  roccia tremando  per lo  sforzo che aveva sostenuto. Si  sentiva svuotato .Capì, che aveva usato,  quasi , tutta l'energia di  cui  disponeva, ma con quella piccola scintilla che ancora sentiva bruciare dentro di  lui,doveva fare un 'ultima cosa. Barcollò fino  al  corpo inerte di  Jim Kirk  e gli posò una mano  sul  petto e  si  concentrò per riversare dentro  di lui tutta  l'energia vitale che possedeva. Poi si  accasciò  al  suo  suolo privo  di  conoscenza.
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Loki si risveglio in infermeria. Si sentiva debolissimo, come svuotato di ogni  briciola di  energia. Il dottor McCoy osservava i suoi dati vitali sullo schermo  e Jim  Kirk  era seduto accanto al  suo letto.
"Ehi, ben  svegliato, passi un troppo  tempo  in infermeria per i  miei  gusti , sei la persona a bordo  che mi  fa faticare di più"commentò McCoy  acido  come al  solito.
"Cosa è successo, te lo ricordi ?"gli chiese il capitano.
Loki lo fissò per un attimo  negli occhi celesti, doveva inventare una storia credibile e per uno che nella sua vita passata era stato il dio dell'inganno  non era poi un grande sforzo. "Ricordo che sono corso verso la radura, quando sono  arrivato tu eri a terra svenuto. Elisabeth  e Mitchell stavano scaricando l'uno  contro l'altro la loro energia, l'ultima cosa che ricordo è una specie di  esplosione, poi ho perso i sensi."
"Quindi  è chiaro , si sono  distrutti a vicenda! Neppure gli  dei possono andare d’accordo tra loro"concluse amaramente MCoy .
Loki penso che se avesse potuto parlare gli avrebbe raccontato storie di dei ben più capricciosi di  quelli  che aveva affrontato oggi.
"L'ultima cosa che ricordo io ,è di  aver implorato l'aiuto di Elisabeth , ma mi  era parsa ormai disinteressata al destino  di noi semplici  umani.Forse ha avuto un barlume di  pietà"aggiunse Kirk ."Abbiamo recuperato i loro corpi e McCoy potrà studiare gli effetti dell'energia della barriera sui loro cervelli e quali meccanismi  abbia attivato per trasformarli in modo così radicale." McCoy scosse il  capo"Da scienziato sono incuriosito e capisco che non si può semplicemente ignorare ciò che è accaduto, ma da essere umano ho il terrore di quello  che potrebbe implicare conoscere un segreto  del  genere. Dopo  la vicenda di  khan  non voglio  contribuire alla creazione di  altri  superuomini."
Kirk  annuì."Sono  d' accordo  e se dal  tuo  rapporto  emergerà  che il  cervello  di  Gary  e Elisabeth  è troppo danneggiato per essere analizzato  io non ti  chiederò  di  indagare oltre"concluse facendo l'occhiolino  al  dottore"Dirò  a Spock  di  lanciare delle boe di  avvertimento  perchè nessuno  si  avvicini alla barriera e gli  chiederò  anche di  studiare  un modo  per neutralizzarla.Pensi  che Loki possa essere dimesso?"
"Se qualcuno si  prende cura di  lui..."
"Mi  offrò  volontario"suggerì  Kirk .
Loki gli sorrise, doveva ancora fare il  bilancio di  quell'incredibile giornata.In meno  di  24 ore aveva riacquistato un potere che forse avrebbe potuto riportarlo  ad Asgard e nel giro di poche ora lo  aveva perso ritornando un semplice mortale.A dire il  vero lo  aveva sacrificato per salvare Jim Kirk  e gli  altri umani. Decise che per quella sera non si  sarebbe fatto domande , non si  sarebbe chiesto  se aveva fatto  la scelta giusta.Rimandò a domani le riflessioni, richiedevano un' energia che ora non aveva si lasciò afferrare la mano  e seguì il  suo  ragazzo  lontano  da li  e dai  suoi pensieri.

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