Our Destiny.

di Aky San
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo ~La Campionessa. ***
Capitolo 2: *** Capitolo ~Non ho altra scelta ***
Capitolo 3: *** Capitolo ~Voci nel Buio. ***
Capitolo 4: *** Capitolo ~La vera Touko ***
Capitolo 5: *** Capitolo ~Chi è il nemico? ***
Capitolo 6: *** Capitolo ~Sola ***
Capitolo 7: *** Capitolo ~Cuore di Ghiaccio ***
Capitolo 8: *** Capitolo~ Crudeli Verità ***
Capitolo 9: *** Capitolo ~Tempesta ***
Capitolo 10: *** Capitolo ~Ghiaccio e Fuoco ***
Capitolo 11: *** Capitolo ~Il Nostro Legame ***
Capitolo 12: *** Capitolo ~Non ti lascerò ***
Capitolo 13: *** Capitolo ~Piacere e Desiderio ***
Capitolo 14: *** Capitolo ~Aspetterò ***
Capitolo 15: *** Capitolo ~Follia ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ~Pericolo ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ~Wonderful Rush ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ~Il Nostro Destino ***



Capitolo 1
*** Capitolo ~La Campionessa. ***


Capitolo 1 ~La Campionessa

 

Distesa ul giardino di casa mia, fissando il nulla. Le giornate si susseguivano lentamente una dietro l'altra da quando ero diventata Campionessa di Unima, battendo N nello scontro finale. 

Ricordavo perfettamente quel giorno: scariche di adrenalina invadevano il mio corpo mentre ordinavo ai miei Pokemon di attaccare senza pietà gli avversari: era una strana sensazione, ma mi sentivo.. Viva. Sì, lottare contro avversari forti e potenti era un grande piacere per me. Ma ora? Ora cosa avrei dovuto fare? N era fuggito chissà dove insieme al suo Zekrom, abbandonandomi al mio ruolo di "Campionessa"

"Campionessa un cazzo" dissi a voce bassa.

Ero seduta sotto un albero, e stavo osservando i miei Pokemon che si divertivano rincorrendosi. 

Ad un certo punto Serperior incrociò il mio sguardo assente e mi si avvicinò. 

"Ehi, mi dispiace se ultimamente sto trascurando te e i tuoi compagni, ma non mi sento in vena di combattere.." spiegai con voce flebile.

A quelle parole Serperior si adirò e mi lanciò una fustata in pieno volto. Mi guardava con gli occhi fiammeggianti, e io mi sentii profondamente umiliata e in imbarazzo per il suo atteggiamento.

"S-Serperior! Come ti permetti di fare questo alla tua allenatrice?!"- Ero su tutte le furie. Mi sentivo fredda e ditaccata, non avevo più voglia di combatte, e ora? Ora perfino i miei Pokemon si ribbellavano a me.. 

Feci rientrare tutti nelle loro Pokeball e iniziai a correre verso casa.

"Cosa mi sta succedendo? Perchè sono così.. Fredda?" pensai tra me e me.

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"Sono tornata" annunciai aprendo la porta.

"Ah, Touko cara! Cosa ha fatto oggi la nostra piccola grande Campionessa?" disse mia madre.

"N-Niente di che.. Mi stavo allenando in giardino.."

"Allenando? Ma tu non hai bisogno di nessun allenamento Tesoro! Piuttosto, perchè non torni alla Lega e provi a batterti con Nardo? Prima dell'arrivo di N era lui il Campione, per cui potresti sfid-"

"NO. Non mi batterò con Nardo."

"Ma perchè? Sei la Campionessa, non puoi rimanere tutto il giorno dentro casa, Touko!"


La nostra conversazione non continuò, perchè improvvisamente bussarono alla porta. Non avevo voglia di incontrare nessuno, per cui speravo di liquidare in fretta chiunque fosse al di là della porta.

Invece quando mia madre aprì ci ritrovammo dentro casa un uomo alquanto sospetto: non riuscivo a definirgli un'età precisa, aveva occhi marroni, capelli nero pece e un lungo impermeabile nocciola sporco e consumato. Ero perplessa.

"Salve, inanzitutto scusatemi per non avervi avvertito del mio arrivo.." iniziò il corvino "Potete chiamarmi Bellocchio, sono un agente della Polizia Internazionale, e sono qui per chiedere il vostro aiuto, o meglio, l'aiuto dell'Allenatrice più forte di tutta Unima, la Campionessa Touko!"

Oh, no. Di nuovo quella storia ridicola della Campionessa. Non prometteva bene.

"Touko" riprese a parlare lui "Come ben sai il Team Plasma è stato sconfitto, ma c'è ancora un grave problema, ovvero quello dei Sette Saggi. Ghecis è stato arrestato, ma gli altri sei sono ancora latitanti.. Ed è qui che entri in gioco tu! Devi aiutarmi a catturarli tutti quanti, solo così il Team Plasma si potrà dire definitivamente sconfitto."

Per qualche minuto rimasi in silenzio, mentre un turbine di emozioni attraversava la mia mente.

Le sole parole "Team Plasma" non potevano che condurmi a lui, a N. Una fitta dolorosa mi colpì in pieno petto al solo nominare il suo nome. E' stata tutta colpa mia, sono stata io a farlo scappare..

In quella battaglia scelsi un destino che non mi apparteneva, e ora ne sto pagando le conseguenze.

"Io non voglio essere la Campionessa, sono stufa di tutto questo! Per colpa mia ho perso l'unica persona al mondo a cui tenevo.. Io.. Non voglio più avere a che fare con il Team Plasma, per cui creca qualcun'altro che ti possa aiutare.."

"Touko, ma cosa dici.."

Mia madre era visibilmente scioccata per il mio comportamento, ma io non le diedi tempo di dire altro e mi diressi in camera mia, dove, lontano da tutto e da tutti, iniziai a piangere silenziosamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

{Note dell'autrice: Salve a tutti, minna~ Qui vi scriverò i miei pensieri e vi terrò aggiornati sull'andamento delle storie.. Volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto il primo Capitolo della mia FanFic.. E' stato un lavoro lungo ed impegnativo, per cui vi pregherei di scrivermi le vostre impressioni in una recensione! Accetto di buon grado commenti positivi e critiche! Cercherò di essere presente e di aggiornare il prima possibile. 

Buona lettura dalla vostra Aky San

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Capitolo 2
*** Capitolo ~Non ho altra scelta ***


Capitolo 2 ~Non ho altra scelta


Passai il resto della giornata in camera mia. Sola, guardando il cielo dalla mia finestra.

Ripensavo continuamente alle parole di quell'agente, al suo "Abbiamo bisogno dell'aiuto della Campionessa". 

"Che stronza.. Possibile che non me ne freghi proprio niente di Unima?" bisbigliai, mentre un sorriso amaro comparì sulla mia bocca. Sì, era così. Non mi interessava minimamente la storia Sette Saggi, come se degli stupidi uomini senza una giuda e un capo potessero mettere in pericolo la mia regione.. Poi però mi ritornarono in mente tutte le atrocità che il Team Plasma aveva compiuto e per un attimo sentii un nodo alla gola. Ma durò esattamente un attimo.

"Di cosa dovrei aver paura se ho Reshiram e gli altri con me?" conclusi sarcastica, sdraiandomi sul letto.

----

Mi appisolai, ma riuscii a sentire delle voci che provenivano dal piano di sotto: "Davvero, non dovreste andare, non è dell'umore giusto ora.." Era la voce di mia madre.

"Ma se continua così non sarà mai il momento giusto! Dobbiamo aiutarla, perchè anche lei ha bisogno del nostro aiuto!". Una voce.. maschile? Non riuscivo a riconoscerla..

"E' vero!" si intromise una terza persona "Lei è l'allenatrice più forte, ma soprattutto la nostra migliore amica!"

"Ed è per questo che dobbiamo andare.. La situazione potrebbe diventare critica da un momento all'altro!" spiegò l'altro.

"O-ok, capisco.. Salite pure allora" concluse mia madre. 

Aspetta.. Salite?  Avevo un bruttissimo presentimento. Li sentii salire le scale in retta e furia e vidi la porta della mia camera aprirsi rovinosamente. Sì, erano proprio loro.. Belle e Komor, i miei migliori amici, nonchè compagni di viaggio.

"Touko! Si può sapere cosa diavolo stai facendo?! Conosci il Team Plasma, sai quanto possono essere pericolosi quei tizi.." Komor era furioso, non l'avevo mai visto così.

"K-komor ha ragione.." si intromise la bionda "Perchè non vuoi aiutare Bellocchio?"

"Ragazzi, pensate davvero che quelli stupidi Saggi possano essere una minaccia per la pace di Unima?" sospirai chiudendo gli occhi.

"Ma come puoi dire una cosa del genere?! Non sai di cosa possono essere capaci dei tipi loschi come loro!" urlò il corvino.

"La smettete di gridare come dei cretini? Vi ho già detto di non preoccuparvi.. Se la situazione degenererà vedrò di intervenire.." e detto questo mi diressi verso la porta.

"Facciamo così: se ti batto in una sfida 1 contro 1 ci aiuterai, va bene?".  Le parole di Belle colserò alla sprovvista me e Komor, ma guardando la bionda negli occhi capii che non stava affatto scherzando. Trattenni a stento le risate.

"Stai scherzando? Lo sai meglio di me di non avere nessuna speranza.."

"Bene, se non hai nulla da perdere allora battiti contro me!" concluse lei.

"Belle.. Sei davvero sicura di volerlo fare? Lei è pur sempre la Campionessa.." Komor sembrava davvero preoccupato

"Certo!" ribattè lei "Riuscirò a vincere, e a quel punto lei dovrà aiutarci!" 

----

"Samurott, scelgo te!". La Pokeball si aprì, e il maestoso Pokemon Dignità si rivelò a noi. Non avevo voglia di combattere, sapevo già che sarebbe stata una battaglia facile.

"Vai, Serperior."

Oh, aspetta, Serperior era ancora infuriata con me. Non ci avevo affatto pensato. Anche il Pokemon Regale uscì dalla sua Pokeball e quando si rese conto della situazione mi lanciò uno sguardo deciso e si preparò alla lotta. Quel comportamento inaspettato della mia compagna mi lasciò perplessa: perchè Serperior stava dando così tanta importanza a questo monotono combattimento? 

"Bene, potete cominciare." Le parole di Komor interruppero i miei pensieri.

"Samurott, vai con Idropompa!"

"Serperior, schiva, e contrattacca con Fendifoglia." 

Il mio Pokemon si mosse con una velocità sorprendente e sferrò un attacco pulito, preciso ed estremamente potente. Tipico di Serperior. Samurott era già stremato, e Belle si era fatta prendere dal panico, come al solito. 

Un pensiero perverso attraversò la mia mente. "..Approfittane" disse una vocina nella mia testa. 

Uno strano sorriso si disegnò sul mio volto. "Serperior, vai con Verdebufera. Attacca, senza nessuna esitazione."

 Anche gli occhi di Serperior brillavano per l'eccitazione, mentre colpiva senza sosta l'avversario.

 "Ti prego, Touko, adesso basta!" Belle mi stava implorando, il suo Pokemon era già al limite.

Ma io non rispondevo, continuavo a godermi lo spettacolo, a guardare Samurott che veniva attaccato ripetutamente. 

Mi piaceva! Mi piaceva! Adoravo quella sensazione, quell'eccitazione nel vedere la mia superiorità.. A volte avrei voluto nascere come Pokemon per godere di tutto ciò in prima persona. Invidiavo tantissimo la mia Serperior, in fondo era lei quella forte, e non io. Io non facevo altro che darle ordini..

"Touko.. Cosa stai facendo?" Quelle parole rimbombarono nella mia mente. Non c'erano dubbi. Era la sua voce. N.

Ma come facevo a sentire la sua voce se lui non era lì? 

"N, dove sei?" urlai all'improvviso. Poi mi resi conto di cosa stava succedendo. I miei amici mi stavano fissando, paralizzati dal terrore.

"Serperior, fermati subito." ordinai con il fiato corto.

Cosa.. Cosa avevo fatto al Pokemon della mia migliore amica?

Belle si precipitò dal suo compagno, e io la seguii. "Samurott, ti prego, dimmi che stai bene!" La bionda era in lacrime.

"Dobbiamo portarlo subito in un Centro Pokemon! Dannazione, seguitemi!" intervenne Komor.

No.. Non potevo andare con loro..

"Io non vengo.." dissi senza esitare.

"Touko.." 

"Ho una missione.. Devo proteggere Unima, no? Vado a raggiungere quel Bellocchio." 

"COOOSA?!" urlarono loro all'unisono.

"Sì, ho deciso di farlo. Belle, perdonami.. Questa sfida mi ha fatto capire diverse cose: quando lotto tendo a perdere il controllo, a far uscire una parte di me che neppure io conosco.. Eppure, durante questo combattimento ho sentito la voce di N, e lui mi ha aiutato a tornare in me, a riprendere il controllo. Sono sicura che i Saggi sapranno condurmi da lui, per cui non ho altra scelta, giusto..?".

I miei amici annuirono. "Sono felice che tu abbia preso questa decisione, Touko" disse la bionda.

"Anch'io." rispose di rimando il corvino.

"Mh. Ora però sbrigatevi, portate Samurott al Centro Pokemon.." 

"Ci rincontreremo quando tutto questo sarà finito.. Lo prometti?" 

E io promisi, promisi senza alcuna esitazione.

 

 

 

 

 

 

{Note dell'autrice: Ecco qui il secondo Capitolo! Sto iniziando a caratterizzare meglio i personaggi, e in particolare proprio Touko, la protagonista. Ho cercato anche di aumentare la lunghezza del testo. Se avete qualsiasi consiglio o domande non esitate a contattarmi~

Buona lettura dalla vostra Aky San.


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Capitolo 3
*** Capitolo ~Voci nel Buio. ***


Capitolo 3 ~Voci nel Buio


Bellocchio chiese ospitalità a ogni Capopalestra di Unima, ma solamente Camelia gliela concesse, liquidandolo con un "Trova un edificio libero e sistemati lì, ma la cosa non deve andare per le lunghe, mi raccomando.."  Quella donna lo spaventava terribilmente: lei aveva fan da ogni parte della regione, era amata, e per di più la sua bellezza era paragonabile a quella di una Dea. Ma era impossibile guardarla negli occhi, per via del suo sguardo glaciale.

Comunque l'agente segreto ringraziò e si stabilì con alcuni suoi compagni in quella che pensava fosse la migliore base segreta della storia: un tendone a forma di Pikachu, che oltretutto si trovava nel LunaPark della città!

"Ok, qui il Team Plasma non ci troverà mai!" Bellocchio si mise subito alla ricerca dei Saggi con i suoi aiutanti, anche se dopo il rifiuto categorico della Campionessa le sue speranze si erano ridotte notevolmente.

----

"...Non ci posso credere." sospirai quando venni a sapere del nascondiglio. Non riuscivo a credere che un agente della Polizia Internazionale si fosse stabilito.. in un LunaPark. Pazzesco.

"Eheh, quel tipo è davvero interessante.." disse mia madre trattenendo a stento una risata.

"Interessante? Sì, certo.. Ok, credo di aver preso tutto, ora vado mamma."

"Approposito, Touko.. Sei sicura di star bene? Di volerlo fare? La tua reazione mi ha spaventato molto, per cui io-"

"Va tutto bene. Tornerò presto, te lo prometto." 

"Se lo dici tu, Tesoro.. Allora fa buon viaggio, e divertiti!".Mia madre mi saluto con un lungo e caloroso abbraccio.

Il viaggio verso Sciroccopoli fu rapido e piacevole, sul dorso di Reshiram. Il suo modo di volare era davvero rilassante, e il suo corpo bianco come la neve risultava soffice e caldo.

Amavo alla follia il mio Pokemon, era perfetto: imbattile, spietato e allo stesso tempo docile e regale. Cosa potevo desiderare di più?--

La grande città dei divertimenti non era cambiata di una virgola: la Stazione Ruotadentata era gremita di aspiranti allenatori, il Pokemon Musical di giovani e promettenti Idol e il LunaPark.. Beh, nel LunaPark vi erano uomini e donne di qualsiasi età. 

Dopo aver visitato velocemente la città passai davanti alla Routa Panoramica. Fu un attimo. Mi ritornò in mente il mio incontro con N, lì, su quella giostra. Già da allora non riuscivo a capire i suoi Ideali, ciò a cui aspirava. Liberare i Pokemon? Assurdo.

Noi non li facciamo soffrire, perchè sono proprio loro a sceglierci: ho sempre pensato che se un Pokemon non volesse viaggiare insieme a noi e condividere i nostri pensieri e ideali allora non entrerebbe mai in quella Pokeball, non si farebbe mai catturare. E poi non capivo, se lui predicava tanto di liberarli allora perchè non-

"Touko! Non ci credo, allora sei venuta alla fine!" Bellocchio interruppe i miei pensieri. Mi guardava con gli occhi che luccicavano per l'emozione.

"Ecco, in realtà io-"

"Avanti, vieni, entra nella "Base Segreta", abbiamo grandi novità!" Non mi diede il tempo di aggiungere altro, e mi trascinò dentro quello strano tendone.

In effetti avevano sistemato per bene quel luogo, trasformandolo in un vero e proprio covo. 

"Touko, ti ringrazio per averci offerto il tuo indispensabile aiuto. Ragazzi, lei è la Campionessa di Unima, accoglietela con il dovuto rispetto, avanti!"

Tutti i presenti iniziarono a battere le mani convulsivamente, e la cosa stava iniziando a irritarmi.

"Ok, penso possa bastare.." dissi agitando le mani.

"Bene, entriamo in azione!"iniziò lui. "La tua prima missione sarà recarti alla Cava Pietrelettrica.. Devi sapere che non sei l'unica ad averci offerto il suo aiuto: anche dei giovani allenatori lo hanno fatto! Tra di loro vi era un certo Touya, che è riuscito ad identificare la posizione del Saggio Moreno da solo! Il ragazzo si è poi offerto di andare a catturarlo, vista la sua abilità gli ho dato via libera, ma.. A distanza di 3 giorni non ci ha dato più alcuna notizia. Siamo tutti molto preoccupati, ed è per questo che ti chiediamo di andare a verificare le sue condizioni.."

Conoscevo Touya più che bene. Quando ero ancora un'allentrice inesperta mi insegnò parecchie cose, e per di più ci allenammo insieme alla Stazione Ruotadentata, ma quando partii da Sciroccopoli non lo rividi più.

Era un allenatore in gamba, per cui mi sembrava strano che il Team Plasma lo avesse catturato.. Eppure una voce dentro di me mi disse di andare, e anche in fretta. Ero stranamente preoccupata ora. 

"D'accordo. Allora se non c'è altro mi dirigo subito lì." 

"Oh, lo farai sul serio?! Grazie ancora Campionessa!"

Ma io non li ascoltavo più, ero già fuori dal tendone, pronta a partire.

----

Strane pietre cariche di elettricità. Rumori sinistri e misteriosi. Sì, ero di nuovo lì, nella Cava Pietrelettrica.. Lo stesso luogo dove tempo prima incontrai N. Oh, N, ancora lui.. Basta, dovevo rimanere concentrata! Ora la mia priorità era trovare Touya il prima possibile. Ma chi era lui per me? Un amico? Un.. maestro? Neanch'io riuscivo bene a capirlo, ma ero sicura di doverlo aiutare.

E con questi pensieri mi incamminai all'interno della grotta.

Dopo qualche minuto sentii delle voci in lontananza, dunque mi nascosi dietro ad una roccia e cercai di origliare la conversazione.

"Ma perchè dobbiamo rimanere qui? Il ragazzo è stato catturato, no?"

Ragazzo? Possibile che si riferisse a Touya?

"Hai ragione, ma il Sommo Moreno pensa che la prescelta si recherà qui per salvarlo, e solo allora potremmo attuare il nostro piano.."

Non riuscivo a crederci. Il Team Plasma aveva di nuovo qualcosa in mente, la scomparsa del loro capo non era servita a nulla. 

Erano tornati ad incudere terrore ad Unima. 

"..Ma perchè ti trattieni ancora?" 

"..Vai. Distruggi."

Una voce dentro di me. Poi tutto Bianco.

Al mio risveglio vidi solo delle piccole fiammelle rosso sangue che si ergevano tutt'intorno a me. Mi alzai di scatto, e al mio movimento esse scomparvero. Ero preoccupata.

Cos'era successo? Dov'erano le reclute? 

Cercai di fare qualche passo, ma un giramento di testa mi buttò a terra.

Poi notai che i miei Pokemon erano tutti fuori dalle loro Pokeball, e stavano affrontando molti uomini del Team Plasma, da soli. Ma la cosa più strana era che non si limitavano a colpire Pokemon, ma attaccavano senza alcun problema anche gli Allenatori. Avevo insegnato loro ad attaccare gli esseri umani solo in casi di estrema difficoltà, quindi l'ansia aumentò ancora di più.

Feci appello a tutte le mie forze e, con immensa fatica, mi rialzai in piedi e iniziai a correre verso i miei Pokemon: i loro occhi brillavano di eccitazione, era come se si divertissero a colpire gli avversari. Li capivo, avevo voglia di unirmi a loro.. Volevo distruggere. Volevo uccidere tutti i membri del Team Plasma, nessuno di loro era degno di avvicinarsi al Principe, nessuno di loro era abbastanza forte. Nessuno. 

"Touko.. Touko perchè l'hai fatto..? Perchè sei venuta!?". Una voce maschile mi bloccò.

La stessa voce che mi salutava allegramente la mattina, e che ora urlava disperata. La voce di Touya.

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Capitolo 4
*** Capitolo ~La vera Touko ***


Capitolo 4 ~La vera Touko 

 

Il ragazzo moro mi guardava terrorizzato, mentre due brutti ceffi lo tenevano immobilizzato a terra. Sudava freddo, lo guardo perso. Tremava.

"T-Touya.." 

Ero paralizzata dal terrore, e non riuscivo a muovermi. Cosa avrei dovuto fare? I miei Pokemon stavano ancora combattendo ferocemente, per cui ero completamente sola.

Ad un certo punto sentii dei passi in lontananza. Si avvicinavano sempre di più. Poi all'improvviso una voce ruppe il silenzio:

"Molto bene.. Allora avevo ragione, sei arrivata.."  

Non c'erano dubbi, era il saggio Moreno. Dietro di lui notai due figure esili che rimasero però nascoste nell'ombra. Chi diavolo erano?!

"MALEDETTO..  Libera immediatamente Touya!" urlai con tutto il  fiato che avevo in gola.

"Calma, calma.. Non scaldiamoci troppo signorina.." e detto questo schioccò le dita.

In in attimo due membri del Team Plasma mi buttarono a terra e mi bloccarono.

"BASTARDI, LASCIATEMI ANDARE!" ero furiosa, cercavo di liberarmi ma il mio corpicino fragile non era nulla in contronto al loro.

"Si calmi, prescelta.." iniziò il Saggio "Se lei deciderà di collaborare potremo concludere in fretta, e nessuno si farà del male.."

"Cosa?! Di cosa diavolo state parlando?!"

"E' inutile negare che lei ha un rapporto "speciale" con il nostro capo.. Ma in realtà sono tutte fandonie: sono i Pokemon leggendari Reshiram e Zekrom che hanno sancito un legame tra di voi! E noi del Team Plasma lo sfrutteremo per far tornare qui N, per riportarlo dove è giusto che sia, e per riprendere la nostra missione.."

Non riuscivo a seguirli. Secondo loro il legame tra me e N dipendeva dai nostri Pokemon?! Assurdo. 

Il nostro legame dipendeva da.. In effetti, da cosa dipendeva veramente? Dall'amore? Dai combattimenti? O semplicemente da Noi?

"Dunque, ti propongo un accordo, prescelta: il Pokemon leggendario Reshiram in cambio del tuo amico."

"..E vi aspettate che io stia al vostro gioco?" un sorriso beffardo comparì sul mio volto.

"Molto bene.. Allora temo che dovremo passare alle maniere forti.. Voi, reclute! Fate vedere alla signorina cosa è in grado di fare il Team Plasma.."

Gli uomini che tenevano fermo Touya iniziarono a premere contro la sua schiena. Più forte, sempre più forte.

"Cosa cazzo state facendo?! Lo volete uccidere!?" 

"Sì, se necessario.. Il nostro sovrano ci ha proibito di ferirti gravemente, ma nessuno ci vieta di far del male ai tuoi amici.." 

Touya stava soffrendo. Teneva gli occhi chiusi e gemeva, ma cercava di non farlo vedere.

"N-Non preoccuparti per me, Touko.. S-Sto bene.." 

Cazzo. Cosa stavo facendo?! Rischiavo di farlo ammazzare sul serio.. 

"Basta, fermatevi! Farò quello che volete, ma lasciatelo stare!" le parole uscirono da sole dalla mia bocca. Mi sentivo uno schifo, una persona debole.. Ma che altro avrei dovuto fare? 

 "Molto bene, allora consegnaci subito il Pokemon." lo sguardo compiaciuto di Moreno mi diede sui nervi. Possibile che il Team Plasma avesse vinto questa volta?

"T-Touko, non lo fare, ti prego.." mi supplicò il moro.

Ma io avevo già chiamato il mio Pokemon, e, dopo che le reclute mi lasciarono andare, mi diressi verso il Saggio. Cercai di capire chi fossero le due persone nascoste dietro di lui, ma senza alcun risultato: non c'era un briciolo di luce, e oltretutto sembrava che si stessero nascondendo da me. Lasciai perdere.

"Prima di tutto libera Touya, altrimenti scordati il nostro patto.." iniziai a parlare guardando l'anziano con odio.

"Mh, d'accordo.." 

Il ragazzo venne liberato, e si avvicinò a me.

"E ora.. Consegnaci il Pokemon!"

Silenzio.

Un lungo silenzio.



Poi si scatenò l'inferno.

"Reshiram, vai con Incrofiamma.. E non trattenerti, usa la tua mossa alla massima potenza.." 

Mentre il mio Pokemon accumulava energia sentii in lontananza le reclute che iniziarono ad urlare, Moreno che imprecava, e Touya che mi diceva di scappare.

Scappare? E perchè mai avrei dovuto perdermi quello spettacolo?

Sorridevo, gli occhi che luccicavano, lo sgurdo perso nel nulla. Sì, era questo quello che volevo! Attacare per ferire, attaccare per uccidere

Poi il mio Pokemon sferrò il devastante attacco e persi conoscenza, anche se avevo un sorriso compiaciuto in volto.

----

"Quindi è questa la vera Touko.. Interessante.."


 Queste furono le parole che sentii prima di riprendere conoscenza, prima di svegliarmi e di rendermi conto un'altra volta di quello che avevo fatto.

Molte reclute non erano riuscite a fuggire, troppe. Davanti a me vi era una distesa di corpi senza vita. E tutto quello era opera mia.

Touya! Chissà se era riuscito a salvarsi almeno lui..

Iniziai a cercarlo, e fortunatamente lo trovai poco lontano, sano e salvo.

"Touko! Per fortuna stai bene.. Ho catturato Moreno, si era rifugiato da qualche parte e-"

"Come.. Come fai a rivolgermi la parola dopo tutto quello che ho fatto?" Ero incredula.

"B-Beh, credo che non ci fosse altra scelta.. Sì, penso che tu abbia agito così solo per proteggerci!" e detto questo arrossì.

Mi sentivo in colpa.. Pensava che io lo stessi.. Proteggendo? In quel momento io non ci pensavo neanche a lui, per me poteva benissimo morire. Volevo solo vedere con i miei occhi la furia distruttrice di Reshiram.

".. Ascoltami Touya: Non devi assolutamente raccontare in giro di quello che è successo qui. Nessuno deve sapere di questo disastro, chiaro?"

"Chiarissimo" rispose lui impaurito.

"Torniamo a Sciroccopoli ora." 

Per tutto il viaggio non faci altro che pensare alle parole che sentii quando persi conoscenza: N.. N mi aveva parlato di nuovo.. Ma dov'era in quel momento? Come faceva a comunicare con me? Mi scervellai per tutto il viaggio, cercando di trovare una risposta a quelle domande. Ma invano.

----

"Non ci posso credere, siete riusciti a catturare Moreno! Siete incredibili ragazzi!" Bellocchio faceva i salti di gioia. Erano oramai da più di mezz'ora che non faceva altro che complimentarsi con me e Touya.

"Raccontatemi cosa è successo, avanti!"

"E-Ecco.." balbettò il ragazzo.

"..Lo abbiamo semplicemente catturato. Era in fondo alla grotta e non faceva altro che piagnucolare come un bambino, per cui è stato facile bloccarlo e portarlo qui." cercai di concludere così la conversazione.

"Oh.. Incredibile!" fece lui "Beh, comunque ora dobbiamo festeggiare! Avanti, unitevi a noi ragazzi, vi meritate un po' di riposo dopo questa stancante missione!

"In realtà io-"

"Avanti, non essere timido, signorino! In fondo è anche merito tuo se abbiamo catturato Moreno!"

"Beh, il meritò è soprattuto di Touko, io non ho fatto nulla di eccezionale.." Era evidende che Touya stesse cercando in tutti i modi di scappare.  Ma non aveva il coraggio di dirlo all'agente segreto, che continuava a tartassarlo di domande.

"Io non vengo.. Scusate, ma non sono dell'umore giusto ora." e detto questo girai i tacchi e uscii dal ridicolo tendone giallo.

Era calata la notte, e la luna brillava in cielo. Non c'erano stelle, ma era comunque piacevole rimanere a fissare il cielo color blu notte.

All'improvviso mi ritornarono in mente le reclute ammassate a terra e in quell'attimo un brivido mi percorse dal basso verso l'alto. 

Mi sentivo stranamente osservata.. Scossi la testa cercando di allontanare quei pensieri negativi, e iniziai a camminare senza una meta precisa.

Ma non potevo andare da nessuna parte, non potevo scappare, perchè le due figure esili che mi stavano fissando all'interno della grotta ora mi seguivano passo dopo passo.

Ma io non me ne accorsi, e feci un grave errore.

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Capitolo 5
*** Capitolo ~Chi è il nemico? ***


Capitolo 5 ~Chi è il Nemico?

 

Quella notte non riuscii a dormire. Sentivo strane voci che mi chiamavano, avevo gli incubi e facevo fatica a respirare.

Rimasi per tutto il tempo sdraiata sul letto dell'albergo. Volevo tornare a casa, ma Bellocchio aveva insistito perchè secondo lui era meglio rimanere vicini e in contatto.

Verso le 8 di mattina il telefono si mise a squillare e, anche se a fatica, mi alzai e lo afferrai.

"Pronto?"

"Buon giorno Touko, dormito bene?" la voce di Bellocchio era squillante come al solito.

"..Una meraviglia." commentai io ironica.

"Senti.. Potresti raggiungerci qui al covo il prima possibile? Ti aspetto!" e detto questo mi chiuse il telefono in faccia. ..Che modi.

Non avevo voglia di andare. Non avevo voglia. Non avevo voglia.

Ma quali erano le alternative? Rimanere tutto il giorno dentro quella piccola e triste camera d'albergo? Oddio, ancora peggio..

Dunque mi vestii e mi incamminai verso il grande tendone giallo.

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"Touko! Sei arrivata finalmente!" L'agente segreto era seduto davanti al suo computer e stava bevendo una tazza di caffe fumante.  Probabilmente aveva passato l'intera notte davanti allo schermo, cercando nuove informazioni sui Saggi.

"Emh, scusami per il ritardo, mi sono sentita poco bene questa notte, quindi-"

"Tranquilla, tranquilla.. Piuttosto, sembra che Moreno non abbia finito di crearci problemi.. Da quando lo abbiamo portato nella cella di isolamento continua a farfugliare cose assurde, del tipo "Quella che voi credete sia una Campionessa in realtà è un'assassina!" oppure "Ha sterminato tutte le nostre reclute con i suoi Pokemon!"

Sentii i miei battiti aumentare vertiginosamente. No, dovevo mantenere la calma, altrimenti avrebbe sospettato qualcosa..

"..Spero che voi siate abbastanza svegli da capire che sta dicendo solo cazzate." cercavo di sembrare decisa, ma il mio tono di voce mi tradì.

"C-Certo! Ma, sai com'è, se una voce del genere iniziasse a circolare in giro la tua reputazione potrebbe risentirne, per cui.."

"Non c'è nulla di cui preoccuparsi. Moreno è solo un pazzo che sta cercando attenzioni, lasciatelo perdere."

"Mah, se lo dici tu.. Forse per sicurezza sarebbe meglio mandare una pattuglia nella cava e-"

"ASSOLUTAMENTE NO. Piuttosto.. Ci sono aggiornamenti sui Sette Saggi?" chiesi io velocemente. Dovevo ad ogni costo cambiare discorso.

"C-Cosa? Ah, giusto, i Saggi! Dunque.. Secondo alcune voci uno di loro è stato avvistato nel Cantiere Dei Sogni, ma non sappiamo se queste fonti siano attendibili.."

"Allora controllerò io di persona!" e detto questo corsi via il più velocemente possibile, senza lasciare a Bellocchio il tempo di replicare.

----

Quando entrai nel Cantiere dei Sogni un Musharna mi salutò venendomi incontro affettuosamente.

"Musha, musha ♥" fece il Pokemon tutto contento.

"Ma tu.. Tu sei il Munna che salvai qui tempo fa! Quindi ti sei evoluta, eh piccolina?" dissi io accarezzandogli la testa.

Musharna mi fece cenno di seguirla all'interno del cantiere: ora sembrava stranamente preoccupata.

Silenzio. All'interno anche i Pokemon selvatici sembravano scomparsi nel nulla. Il cantiere era sempre in condizioni peggiori: ora anche le pareti iniziavano a sgretolarsi, strani liquidi erano stati versati a terra, e i rami degli alberi erano cresciuti così tanto da impedire alla luce del sole di filtrare. Era davvero inquietante.

Musharna mi condusse in un angolo completamente buio, dove anche respirare diventava difficile.

"Perchè mi hai portata qui? Cosa c'è che non va?"

".. Quella voce.." 

"Chi.. Chi ha parlato?" scattai subito fulminea. Ero pronta a far uscire Serperior dalla sua Pokeball.

"Non ci sono dubbi.. E' lei!" disse un uomo uscendo dall'ombra. Era piuttosto anziano, aveva due lunghi baffi bianchi e un grande cappello nero. I suoi abiti erano molto sporchi e rovinati, dunque potevo dedurre che si stava nascondendo lì da parecchi giorni. Aveva una faccia già vista.. Era.. Uno dei Saggi?

"Prescelta.. Non so se lei si ricorda di me, io sono Celio, uno dei Sette Saggi.. La prego di arrestarmi e di portarmi via."

Ok, ero carica per il combattimento, l'adrenalina scorreva a mille e...


.. Cosa? COSA? Celio si stava costituendo?

No, ci doveva essere un errore. Era tutto un sogno, probabilmente.

Lo guardavo perplessa. Non riuscivo a muovermi, le sue parole mi avevano completamente spiazzata.

"..Si può sapere cosa cazzo avete in mente questa volta? Credete davvero che io sia così stupida da credervi?"

"Molto bene signorina" fece lui "Se lei non ha intenzione di portarmi alla Polizia allora io resterò qui, nell'attesa che qualcuno abbia il coraggio di farlo.."

Mi stava provocando, lo sapevo. E io avevo un punto debole: non riuscivo a non cedere alle provocazioni.

"Di cosa pensi che io abbia paura, BASTARDO?!" urlai con tutto il mio fiato.

Mi avvicinai a lui velocemente e gli presi le mani con violenza.

"Ora ce ne andiamo dal tuo amichetto Moreno" bisbigliai.

"..Non direi proprio."


..Eh? Cosa?

In un attimo lo spazio intorno a me inizio a girare. Sentii degli urli, delle risate.. E caddi a terra. Era di nuovo tutto Bianco.

----

Quando mi risveglaii notai soltanto delle grandi sbarre color nero pece. Le testa mi stava scoppiando, mi sentivo debole e impotente, ma soprattutto.. Ero in gabbia, e questo mi faceva rabbia e paura allo stesso tempo.

"Dove.. Dove sono?" riuscii a bisbigliare.

"Eheh.. A quanto pare non sei così sveglia come fai credere alla gente.."

"Chi diavolo sei? Fatti vedere!"

"Riformula la tua frase e evita di essere così volgare. Volevi chiederci gentilmente chi siamo.. Giusto?"

Cosa? Due voci.. femminili? Le avevo già sentite da qualche parte, ma i miei ricordi sembravano offuscati, anche per via del dolore che mi stava martellando il cervello.

Lentamente le due donne si avvicinarono a me e si mostrarono.

La prima aveva dei lunghi capelli rosa candido, come gli occhi, e indossava un morbido abito bianco latte che aveva dei motivi tendenti al rosso.

L'altra invece teneva i capelli raccolti in una treccia, anche se due grandi ciuffi biondi si innalzavano sulla sua testa. Aveva un vestito identico alla rosa, ma senza spalline e con strani disegni arancioni.

Sembravano.. Delle Dee. Erano incantevoli.

"Non dirmi che non ti ricordi di noi, Touko.." disse la prima sorridendo.

"E dire che ti abbiamo seguita per tutto questo tempo.. Eravamo anche nella Cava Pietrelettrica, sai? si intromise l'altra.

In un attimo mi ritornò tutto in mente.

Nello scontro con N, al suo palazzo.. C'erano anche loro.

Antea e Concordia, le Dee del Team Plasma. 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo ~Sola ***


Capitolo 6 ~Sola.

 

Le due Dee mi fissavano sorridendo, le mani giunte e l'aria regale. Il tutto risultava davvero inquietante.

"Finalmente hai capito chi siamo, Tou-Tou~" disse allegramente Concordia.

Tou-Tou? Come facevano ad avere così tanta confidenza da chiamarmi con un soprannome? Sembrava che mi conoscessero già da molto tempo, eppure io non avevo mai fatto caso a loro.. Infondo le avevo viste una o due volte al massimo, e dato che erano chiamate con i Titoli di "Dea dell'Amore" e "Dea della Pace" avevo sempre pensato che le loro intenzioni fossero amichevoli. Mi sbagliavo, eccome se mi sbagliavo.

"Touko, dovremmo raccontarti la nostra storia, sono sicura che ora ti starai facendo molte domande.." iniziò la ragazza dai capelli rosa. "Io e mia sorella siamo state abbandonate fuori dalla porta di casa quando eravamo delle neonate.. Saremmo morte lì se Ghecis non ci avesse trovate e portate al sicuro, nella sua dimora. Siamo cresciute con lui, tra l'affetto dei Saggi e di un ragazzo molto speciale.. Capelli color the verde, occhi come smeraldi, e un'intelligenza sovrannaturale. N."

"Eravamo come delle sorelline minori per lui, sai?" s'intromise la bionda facendo l'occhiolino "Ci trattava come delle piccole principesse e giocavamo sempre insieme.. Pensa, ci promise anche che il giorno dell'incoronazione saremmo diventate le sue regine, per sempre. E noi eravamo così felici, così entusiaste di poter passare il resto della nostra vita con lui! N ci fece quella promessa a soli 6 anni, ma quando il fatidico giorno arrivò lui non se n'era affatto scordato, stava per portarci via con se, ma poi.." 

Concordia non riuscì a finire la frase, il suo viso si scurì e si fece stranamente silenziosa.

La sorella sospirò e continuò al suo posto: ".. N ebbe il permesso di uscire dalla nostra casa, e, per ironia del destino, ti incontrò. In quell'istante tutti i nostri sogni, tutte le nostre speranze vennero distrutte. Tu presi il nostro posto, e lui ci dimenticò."

Ascoltaii la loro incredibile storia in silenzio, solo quando terminarono di parlare mi intromisi nella discussione.

"Che dire.. E' una storia assurda, ma in tutto questo cosa centro io?! Volete darmi la colpa per quello che è successo? Ok, me la prendo, ma resta il fatto che N se n'è andato e non tornerà più per nessuna di noi tre." la mia volce risuonava decisa e incredibilmente seria.

"..Lo sappiamo. Lo sappiamo fin troppo bene." rispose la bionda, guardandomi schifata. "Ma vedi, piccola Tou-Tou, dato che N se n'è andato ora non c'è più nessun Re, nessuna giuda per il Team Plasma.. Quelli stupidi dei Saggi volevano sfruttare il legame tra Reshiram e Zekrom per riportare qui N, ma che senso ha se lui ha deciso di andarsene, di fuggire come un codardo?

 Abbiamo deciso che prenderemo noi il controllo, saremo noi le nuove regine del Team~"

"..Hai capito ora perchè ti abbiamo catturata? Tu sei l'unica in grado di fermarci, con te fuori gioco niente e nessuno potrà impedirci di prendere il controllo su Unima." Antea sorrideva, mentre diceva quelle parole sorrideva e mi guardava.

La sorella si avvicinò alle sbarre che mi tenevano prigioniera, mi mise seduta davanti a me e sibilò con voce tagliente: "..Tanto lo sai meglio di noi che senza i tuoi Pokemon sei inutile, Tou-Tou."

Poi mi sorrise e mi mostrò una piccola pietra Bianca, che brillava incessantemente.

"Lo riconosci? Infondo l'hai tenuto con te per molto tempo, no?"

Quella pietra.. Aveva qualcosa di strano, qualcosa di famigliare. C'era come una forza invisibile che mi spingeva verso di essa, sembravo legata a quella pietra.

..Un momento. Legata?

No, non c'erao dubbi. Quello era il Chiarolite. Sentivo la presenza di Reshiram al suo interno

 Come.. Come avevano fatto a sigillarlo dentro quella pietra di nuovo!? 

Fissavo Concordia con uno sguardo truce, e mi dimenavo furiosamente, cercando di liberarmi dalle catene che tenevano ferme le mani e i piedi.

"Maledetta, ridammi il Chiarolite, RIDAMMI RESHIRAM!" urlavo con tutto il fiato che avevo in gola.

"Solo Reshiram? Avanti Tou-Tou, pensavo che tu avessi un po' più di rispetto per gli altri tuoi Pokemon.." e detto questo mi mostrò 5 Pokeball, dove vi erano in ognuna uno dei miei Pokemon.

Non potevo crederci.. Quelle due mi avevano portato via non solo Reshiram, ma anche tutti gli altri miei amici.

La bionda si alzò e si diresse verso la porta con la sorella, ma, prima di varcare la soglia, Antea bisbigliò: "..Mi chiedo come faccia la gente ad avere paura di una "Campionessa" del genere.."

Concordia annuì e girandosi verso di me mi fece "ciao ciao" con la mano. Poi tutte le luci si spensero, e io rimasi lì, al buio.

Sola


Iniziai a piangere, anche se le mie erano soprattutto lacrime di rabbia: ero inutile, quelle due avevano ragione. Senza i miei Pokemon, senza i miei strumenti di guerra non ero in grado di combattere.

E la cosa peggiore era che io non volevo fare niente, non mi interessava minimamente di salvare Unima. Antea e Concordia volevano diventare le regine della regione? Bene, facessero pure quello che volevano. 

Io avevo accettato quella missione solo per illudermi di poter incontrare di nuovo N.. Ma poi, ripensandoci, N se n'era andato, mi aveva lasciato, perchè mai avrebbe voluto rivedermi? Infondo sono stata io a distruggere i suoi sogni, e l'ho fatto anche contro il mio volere!

Io.. pur di non farlo soffrire, pur di evitare tutto disastro, avrei preferito arruolarmi nel Team Plasma, o magari perdere di proposito lo scontro finale. No, quest'ultima ipotesi sarebbe stata improbabile, perchè N sapeva benissimo che quando combattevo con i miei Pokemon non riuscivo a trattenermi, dovevo liberare tutto il potere latente dei miei compagni, fino all'ultimo respiro.. 

Un attimo. N.. N sapeva del mio problema, lui sapeva tutto. Ma.. nonostante tutto mi ha chiesto di sfidarlo. 

E se.. e se lo avesse fatto di proposito? N voleva che diventassi Campionessa, voleva che fossi io a batterlo.. No, non posso crederci. 

Non è possibile.

Non..


"E se invece lo fosse?" la sua voce risuonava nel buio.

Di nuovo lui.. Oramai ero completamente impazzita, lo sentivo anche nei miei pensieri.

"Touko, tu non sei pazza.. Noi due siamo legati, ricordi?"

Sì, era vero, eravamo legati, ma questo non significava che potevo sentire la sua voce anche se lui si trovava a chilometri di distanza.. Ma infondo, cosa importava? Oramai era tutto finito, quelle due mi avevano portato via i miei unici amici, gli unici che mi capivano davvero.. Se ero impazzita non c'era altro da fare che abbandonarmi alla mia follia..

"Touko, sentirti dire certe cose mi fa davvero rabbrividire.. Tu non sei pazza.. Tu sei speciale. Una perfetta principessa, sai?"

"..Vaffaculo N.." dissi a voce bassa, tra i singhiozzi. "Dove sei, perchè non vieni qui ad aiutarmi? Anzi, perchè non vieni qui per stare con me?! ..E' perchè ti ho battuto, perchè ho infranto il tuo sogno?"

Nessuno rispose.

Solo il sibilo del vento e il rumore stridulo delle catene ad ogni mio movimento.

---- 

"..Hai visto sorella? Sembra stia impazzendo sul serio, ora parla per fino da sola.." Concordia guardava attenta il monitor, e fissava la piccola ragazza dai capelli castani che urlava e si dimenava.

"Touko è troppo sveglia e intelligente per perdere il senno così, Concordia."

"Cosa.. Cosa intendi dire? Pensi che stia parlando veramente con il nostro N?"

"Chissà.. In fondo c'è veramente qualcosa che li tiene uniti.." Antea si era fatta pensierosa, e fissava il vuoto.

"Ascolta sorella.. Sto ripensando a tutto quello che stiamo facendo.. Cosa penserebbe di noi N se lo venisse a sapere? Io.. Io non voglio che lui ci odi.. "

"Non lo farà, stai tranquilla. Sono sicura che lui non ci odierebbe mai, infondo siamo le sue sorelline.. Non è così?"

La bionda annuì, e le due Dee si abbracciarono. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

{Note dell'Autrice: Salve gente. Scusate se questo capitolo è più corto rispetto agli altri, ma mi andava di farlo così per approfondire meglio la storia di Antea e Concordia.

La trama sta prendendo una piega totalmente diversa da quello che mi ero immaginata all'inizio, e la cosa mi sta preoccupando, perchè non so come andare avanti (?)

Cerco sempre di aggiornare il prima possibile, e di rispondere a tutti quelli che mi scrivono una recensione!

Buona lettura a tutti

Aky san.







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Capitolo 7
*** Capitolo ~Cuore di Ghiaccio ***


Capitolo 7 ~Cuore di Ghiaccio.


E'.. è davvero finita?

La grande Campionessa Touko sconfitta da due semplici ragazze senza nemmeno aver lottato contro di loro.

..Ma non è umiliante una cosa del genere? Cosa penserà la gente di me?

 

Pff, infondo.. Cose me ne importa? Anzi, senza la storia della Campionessa sarò libera di fare ciò che voglio, e quindi non dovrò più dipendere dagli altri.. Sì, in effetti è meglio così, dovrei ringraziare quelle Dee anzichè prendermela con loro! Se vogliono dominare Unima che lo facciano pure, basta che lascino in pace me e la mia famiglia.

"Touko.. Smettila. So che è difficile, ma devi rialzarti e continuare a combattere, come hai sempre fatto. E' stata questa tua determinazione, questa tua forza d'animo che ti ha permesso di sconfiggermi, e di diventare la Migliore."

"Sta zitto! Non osare più dire una cosa del genere! Lo sai meglio di me che mi hai fatto vincere di proposito.. Ti odio, ti odio N! Smettila di ascoltare i miei pensieri, se sei davvero tu.."

Ero furiosa. Non sapevo con certezza quanto tempo avevo passato urlando e piangendo. Era come se mi trovassi dentro una bolla d'aria, dove lentamente quest'ultima inizia a mancare, fino a soffocarmi.

Improvvisamente la porta si spalancò, ma io non avevo più la forza di aprire gli occhi.

"Ma guarda in che stato ti sei ridotta.." la voce altezzosa di Antea mi diede i brividi, tuttavia continuai a tenere gli occhi chiusi.

"Noi non siamo mostri assassini come te, non arriveremo certo a uccidere i nostri nemici, e inoltre prima di andarsene N ci ha imposto l'obbligo di non ferirti in nessun modo.. Per questo io e mia sorella abbiamo deciso di lasciarti andare.. Oramai non sei più una minaccia per noi."

Sì. Il passo falso che aspettavo. Chiusi i pugni e cercai di contenere l'eccitazione. Probabilmente la Dea si accorse di questa mia reazione, quindi riprese a parlare con una nota di malizia: "..Ovviamente tutti i tuoi Pokemon verranno liberati, e Reshiram rimarrà con Concordia, rinchiuso nel Chiarolite. Non possiamo permettere che un Pokemon leggendario rimanga nelle mani di una pazza." Sentii un ghigno beffardo.

Era.. Troppo. Davvero troppo da sopportare. Volevano liberare i miei compagni. Gli unici che riuscivano a capirmi, gli unici che condividevano il mio modo di combattere. Gli unici che si eccitavano vedendo un nemico gemere dal dolore.

Se fossi stata libera da quelle catene sarei immediatamente saltata al collo di Antea, l'avrei strangolata con le mie stesse mani. E poi.. Poi sarei passata alla sua sorellina. Le avrei fatto provare tutto il dolore immaginabile prima di ucciderla.. Sì, le avrei torturate e mi sarei divertita con loro. 

Ma non potevo. 

Io ero debole, impotente. Ero solo una ragazzina in gabbia, che di li a poco avrebbe perso i suoi compagni.

"Dannazione.." sussurrai.

"Touko, smettila di disperarti, non è ancora finita." La sua voce.. Era forte. Decisa.

Aprì gli occhi lentamente.

E lui.. Era lì, davanti a me, che mi proteggeva coprendomi.

I lunghi capelli si muovevano selvaggiamente, gli occhi verde smeraldo, accesi e misteriosi. Lo sguardo deciso e tranquillo allo stesso tempo. Era accovacciato davanti a me, e mi teneva stretta tra le sue braccia.

Improvvisamente sentii una fitta al cuore, la quale però durò solo qualche secondo. Lo guardavo stupefatta, avevo la gola secca, non riuscivo ad aprir bocca. D'altra parte, cosa avrei potuto dirgli?

Ci guardammo negli occhi per un tempo che a me sembrò infinito. Nessuno parlava. Ci guardavamo e basta.

"Non.. Non è possibile. Sovrano.. Sovrano N.. Non dovresti essere qui.." la voce tremante della Dea ruppe il momento magico che si era creato fra noi due. 

Lui chiuse gli occhi per qualche istante, poi si girò verso la donna.

"Antea.. Si può sapere cosa state facendo tu e Concordia? Non.. Non mi sarei mai immaginato una cosa del genere da parte vostra.." N sembrava davvero deluso, guardava la sorella adottiva con lo sguardo triste e addolorato.

"N-No, ti sbagli N, non è come pensi! Noi abbiamo agito a fin di bene, volevamo solo esaudire il tuo desiderio! In fondo.. Sei stato proprio tu a prometterci che saremmo diventate le tue regine, no?" La donna tremava, lo sguardo di N l'aveva sconvolta.

"E ti sembra questo il modo di agire? Catturando Touko e imprigionandola?" 

"N, ci conosci, noi non le avremmo mai fatto del male.. Quelle catene erano solo una precauzione, tu non sai di cosa è capace quella ragazza.. Dovresti starle lontano!"

A quelle parole il ragazzo di fece scuro in volto. Chiuse i pugni e fissò gelido Antea.

"Ti prego.. Non.. Non guardarmi in quel modo.. Per favore.." la rosa si accovacciò a terra e iniziò a piangere silenziosamente.

"N!! Sei davvero tu, N?" Concordia aveva aperto la porta furiosamente, e respirava a fatica. "Quando.. Quando ti ho visto nel monitor della Sala di Controllo.. Non potevo crederci! Mi solo precipitata qui correndo come una pazza! Oh, non sai quanto mi sei mancato mio Principe.." la bionda fece per avvicinarsi, ma lui la bloccò con un gesto della mano.

"Non ci provare. Non voglio più vedervi.. Siete state un'altra grande delusione, dopo mio padre, dopo i Sette Saggi.. Voi.. Siete tutti falsi, i vostri cuori sono completamente corrotti."

A quelle parole la ragazza si mise la mani tra i capelli, fissando il ragazzo sbigottita.

"No.. No.. Non doveva andare così.. PERCHE'!? PERCHE' CI FAI QUESTO N!?" urlava isterica, mentre le lacrime scendevano copiosamente sul suo volto.

Lui non la degnò di uno sguardo: si avvicinò a me, e mi liberò dalle catene; poi si guardò intorno e mi prese in braccio, facendomi avvampare.

"Posso.. Posso farcela anche da sola." mormorai.

"Certo, tu sei Invincibile, ma per una volta posso offrirti il mio aiuto, Campionessa?" sorrise lui.

Era strano.. N mi stava guardando dritto negli occhi, ma io.. Non riuscivo a sentire nulla. Solo quando lo vidi ebbi una fitta al cuore, ma ora mi sentivo stranamente a disagio con lui.

"N, davvero, non c'è bisogno che tu-"

"Shh, silenzio. Ora ti riporto a casa."

"Casa? No, aspetta un attimo.. I miei Pokemon ce li hanno ancora Antea e Concordia, per non parlare di Reshiram, che è ancora rinchiuso nel Chiarolite e io non so come-"

"Ora sono troppo sconvolte per parlare" iniziò lui guardando le due ragazze, che erano a terra e fissavano il vuoto "Ti prometto che torneremo, e ci faremo consegnare i tuoi compagni.. Sono sicuro che loro due farebbero di tutto pur di riconquistare la mia fiducia, per cui credo proprio che non faranno nulla ai tuoi Pokemon."

Le sue parole sembravano convincenti, per cui cercai di rilassarmi e mi abbandonai alla stetta poderosa delle sue braccia.

E.. mi addormentai.

"Buona notte Principessa."furono le ultime parole che sentii.

----

"Non puoi amarlo. Può rimanere lì con te tutto il tempo che vuoi, anche per l'eternità, ma tu non sarai mai in grado di amarlo." Concordia mi guardava con l'aria annoiata.

Dove.. Dove mi trovavo? Come faceva lei ad essere lì con me? Non riuscivo a parlare, per cui mi limitai a fissarla spaventata. 

"Ha ragione.. Se vuoi puoi anche portarti via il nostro Principe, ma non riuscirai a provare i nostri stessi sentimenti." disse la sorella, comparendo da una nube rosea.

Di cosa stavano parlando? Perchè non potevo amare N?

"Ti chiedi perchè, Tou-Tou?" fece la bionda mettendosi alla mia sinistra.

"Beh, è semplice.." rispose l'altra mettendosi a destra.

Le due si avvicinarono di più, e mi sussurrarono all'unisono: "Perchè i tuoi sentimenti ce li abbiamo noi.."

Ero sconvolta.

"L'amore.. Ti è stato privato da me, Antea."

"E la pace con te stessa e con gli altri.. Da me, Concordia."

"..Sei come un guscio vuoto che non può provare emozioni ora, mi dispiace."

Lentamente le due svanirono tra la foschia e non riuscii più a distinguere nulla.

----

Mi svegliai di soprassalto, grondavo di sudore. 

Mi trovavo.. Nella mia camera.. A casa.

N mi aveva davvero portato a casa, e ora stava dormendo nel mio letto.

..

No, aspetta.

N stava dormendo di fianco a me?

Lo fissai incredula, sentivo come una forte oppressione al cuore: non era dolore, ma faceva male.

C'era un ragazzo più o meno della mia età che stava dormendo tranquillo nel mio letto, eppure io.. Sì, mi sentivo a disagio, tuttavia non provavo nient'altro.

Iniziai a preoccuparmi: forse quelle voci che avevo sentito in sogno erano vere, forse l'amore e la pace erano sentimenti che non mi appartenevano più. 

Mi alzai di scatto, cercando però di non svegliare N, e mi diressi a grandi passi verso il giardino.

"Aspetta un attimo signorina! Penso che tu mi debba delle spiegazioni.." la voce decisa e pungente della mamma mi fece trasalire.

A quel punto non riuscii più a trattenere le lacrime e mi abbandonai alla sua stretta calorosa.

Ma anche quell'abbraccio era estremamente freddo, gelido.

 


 


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Capitolo 8
*** Capitolo~ Crudeli Verità ***


Capitolo 8 ~Crudeli Verità

 

A quel punto non avevo altra scelta: decisi di raccontare tutto a mia madre. Alla fine del mio racconto lei sembrava molto scioccata, e mi disse solamente:"T-Touko, non riesco a credere alle tue parole.." Poi fece una breve pausa e si limitò a fissarmi.

"Beh, potrebbe essere possibile, infondo ti sono capitate cose così assurde ultimamente.. Davvero, io non so come aiutarti, ma sappi che per qualsiasi cosa puoi contare sulla tua mamma!" e detto questo sorrise e mi abbracciò forte.

"G-Grazie" mormorai io.

"Approposito! Mi vuoi dire cosa dobbiamo fare con il signorino dai capelli verdi? Ti ricordo che lui è il Capo del Team Plasma.. Ieri l'ho lasciato entrare solo perchè ti aveva portata in salvo, ma ero piuttosto scettica.. Mi ha detto che avrebbe dormito sul divano. E' andata così, vero?"

Mia mamma mi stava fissando con uno sguardo truce.

"S-Sì, ha dormito sul divano.. Tranquilla." dissi accennando un sorriso nervoso.

"Ah, mi raccomando mamma, non devi dire raccontare nulla a N: non voglio che venga a sapere di questo disastro, è una cosa che devo risolvere da sola."

"Cos'è che non dovrei sapere?" 

Mi girai di scatto: N stava scendendo le scale con l'aria assonnata, ma continuava a sorridermi.

"Nulla. Piuttosto, cosa ci fai ancora qui? Dovresti andartene.."

Lui si avvicinò con un movimento fulmineo e i nostri visi si ritrovarono a pochi centimetri di distanza. Fu una strana sensazione.

"Non posso ancora andarmene Principessa, ricorda che abbiamo una missione da compiere noi due~"

M-Missione? Un momento.. Certo, si riferiva ai miei Pokemon.. I miei compagni erano ancora nelle grinfie di quelle arpie delle Dee. Chissà se stavano bene?

Dovevo raggiungerli il prima possibile.

"Bene, allora direi che possiamo metterci subito in viaggio e-"

"Non se ne parla Touko!" s'intormise mia madre "Non ti lascerò andare così dopo quello che è successo! Ovviamente devi ancora riprenderti, e poi ti aspetti che io ti faccia partire con.. con lui?"

"Mamma, ma sto benissimo, non ho bisogno di rimanere a letto.."

"Touko, dovresti fare come dice tua madre.. Infondo un giorno in più o un giorno in meno non ci cambia la vita."

"Ma come puoi dire una cosa del genere?! Tu non sai cosa potrebbero fare quelle due ai miei Pokemon! In questo momento i miei compagni hanno bisogno di me!"

"Mh, permettimi di dissentire su questo.. Loro non hanno bisogno di te, si sanno benissimo difendere da soli, sei Tu che hai bisogno di loro. Senza i tuoi Pokemon ti senti debole, vero?" fece lui fissandomi con uno sguardo enigmatico.

D'istinto pensai che non era vero, che ogni Pokemon aveva bisogno del proprio allenatore, ma riflettendoci bene.. Aveva ragione, eccome se ne aveva. Senza di loro non riuscivo a fare nulla, se non fosse intervenuto lui non sarei stata neppure in grado di difendermi da Antea e Concordia.

"T-Ti sbagli,non è così.." bisbigliai guardando il pavimento.

Lui sorrise e mi scompigliò i capelli: "Sei proprio buffa quando ti comporti in questo modo.."

Buffa? Io? Il suo atteggiamento mi dava sui nervi, ma decisi di non dire nulla e mi limitai a fissarlo seccata.


Per tutta la mattinata rimasi draiata nel mio letto, mentre N ogni tanto entrava in camera per chiedermi come stavo. Mi chiedevo che cosa stesse facendo con mia madre al piano di sotto, perchè ogni tanto li sentivo chiacchierare e ridere. Assurdo.

Comunque, verso le 2 di pomeriggio qualcuno entrò in casa e dopo qualche secondo scoprii che gli ospiti erano Belle e Komor, dato che si precipitarono in camera mia.

"TOUKO! Stai bene, vero? Non sei ferita? Cosa ti è successo?"

"B-Belle, Komor.. Sto bene, tranquilli."

"Touko!" sentii chiamare dal piano di sotto.

Quella voce.. Era familiare.

Il ragazzino dai capelli castani entrò in camera e finalmente lo riconobbi. 

"Touya.." sussurrai stupefatta.

"Si può sapere che diavolo ci fa N con tua madre? Quando l'ho visto per poco non mi è venuto un infarto.. E' pericoloso averlo qui, dobbiamo chiamare subito Bellocchio e farlo arrestare!" ringhiò il moro.

"Non ci provare." 

"Ma Touko, lui è il Capo del Team Plasma, non può rimanere qui! Cosa penserebbe la gente di te se venisse a sapere che lo tieni nascosto?" s'intromise Komor.

"Non me ne importa minimamente. N rimane qui, punto. Io non lo sto nascondendo, per ora ho solo bisogno del suo aiuto.. E' una situazione difficile, non potrei spiegarvela ora come ora."

"COOOOOOSA?!" esclamò la biondina "N-Non mi dire che hai intenzione di metterti in viaggio con un criminale del genere.."

"Adesso smettila Belle, sei patetica. N non è mai stato un criminale, ha ricevuto quella brutta nomina solo per colpa di Ghecis. Lui è così puro e buono d'animo che non farebbe male neanche ad un Lillipup." conclusi chiudendo gli occhi.

"Dovreste ascoltare le parole della vostra amica.." 

"N?! Quando sei salito qui in camera?"

"Oh, qualche minuto fa, giusto in tempo per ascoltare la vostra amorevole conversazione~" fece lui sorridendo.

Ricambiai con un sorissetto furbo, e quindi mi rivolsi a tutti i miei amici: "Ragazzi, davvero, state tranquilli.. Non c'è nulla di cui preoccuparsi."

"Se lo dici tu.." mormorarono Belle e Komor, ancora poco convinti.

La reazione di Touya fu di tutt'altro tipo. "No, io non mi fido, non ti lascerò andare con lui!" 

"E sentiamo, quale sarebbe l'alternativa? Pensi di essere abbastana forte da partire tu insieme a Touko?" disse il ragazzo dai capelli verdi.

"Beh, ecco.. S-Sì, ne sarei sicuramente in grado!" ribattè lui arrossendo.

Touya stava cercando in tutti i modi di proteggermi da N, per cui era evidente che gli piacessi.. Già tempo prima Belle mi aveva illuminato con questa affermazione, ma mi sembrava assurdo che fosse interessato ad una come me; Ora invece tutto iniziava a combaciare, eppure.. E' triste da dire, ma mi faceva pena. Sì, pena perchè non poteva neanche lontanamente competere con la squadra di N, pena perchè era innamorato di una ragazza che non avrebbe potuto in alcun modo ricambiare i suoi sentimenti, pena perchè mi sentivo un mostro capace solo di distruggere le sue illusioni.

"Hai sentito Touko? Il tuo amichetto dice di essere più forte di me.. Cosa consiglieresti di fare?" 

"Consiglierei di smetterla ad entrambi. Touya, capisco le tue buone intenzioni ma.. ecco.. Penso che N sia più adatto a farmi da compagno.." 

"Touko, ma-"

"Mi dispiace, non sono.. Non sono la persona giusta." conclusi con un sorriso triste.

Lui rimase totalmente spiazzato da quella mia risposta, e continuò a fissarmi con la bocca aperta per un po'.

"..Touya, stai bene?" fece Komor vedendo l'amico in quello stato pietoso.

Lui si scurì in volto, chiuse i pugni e se ne andò via correndo.

Mi sentivo così in colpa.. Sembrava davvero ferito. Lui, che per molti mesi è stato il mio maestro, il mio compagno di viaggio ora non si meritava questo colpo basso da parte mia.. Mi sentivo davvero uno schifo, e stavo per mettermi a piangere davanti a tutti. N se ne accorse dunque riuscì a liquidare Belle e Komor con la scusa che ero ancora scossa e avevo bisogno di riposare.

"Non aveva senso continuare a mentire, Principessa." mormorò N una volta che i due amici se n'erano andati.

"N.. Tu non puoi capire.. Lui mi è stato accanto per così tanto tempo.. Ah, smettila di chiamarmi così, io non sono la tua Principessa."

"Lo sarai, tranquilla~ Comunque, potevate essere anche i perfetti Migliori Amici, ma Amore e Amicizia sono sentimenti così diversi, concetti simili ma allo stesso tempo lontani e distanti anni luce-"

Chissà se aveva ragione.. Non riuscivo a capire appieno le sue parole, poichè una di quelle sensazioni non era altro che una parola senza significato per me, eppure.. Le sue parole erano sempre così convincenti, riusciva sempre a tirarmi su di morale.

"Grazie N.. Grazie per tutto.." dissi a bassa voce, guardando dritto negli occhi verde smeraldo.

Quegli occhi mi avevano sempre affascinato: così misteriosi, così intensi.. 

"Touko!" esclamò lui, riportandomi alla realtà "Vedi di riposarti questa notte, domani si parte presto, e sarà un viaggio molto lungo e faticoso.."

"Aspetta.. Sei riuscito a convincere persino mia madre a farci partire?"

"E' stato più semplice del previsto, lei è proprio identica a te!" spiegò lui con un sorrisetto furbo, mentre usciva dalla mia stanza, senza lasciarmi il tempo di replicare.

Mi sentivo molto più sollevata, e cercai di rilassarmi..

Ma gli incubi ebbero la meglio, e mi perseguitarono per tutta la notte.


La mattina dopo il ragazzo dai capelli color thè busso alla mia porta alle 5 del mattino, puntualissimo.

Io, reduce da una notte in bianco, non riuscivo nemmeno a tenere gli occhi aperti, quindi lagnai per rimanere altro tempo a letto, ma dopo il suo rifiuto categorico mi feci forza e mi alzai.

"Approposito.. Dove siamo diretti?" feci io con gli occhi socchiusi per la stanchezza.

"Quando ti ho trovata Antea e Concordia si trovavano in una stanza sotterranea della Torre Dragospira, per cui dovremmo andare lì.. Pronta a partire?"

Mi diedi dei piccoli colpetti alle guance e annuii convinta. Ero pronta.

I miei amici mi stavano aspettando.


---

L'investigatore privato non si era lasciato andare, nonostante non avesse più avuto notizie di Touko da qualche giorno.

"Lei è la Campionessa, se la caverà sicuramente! Come al solito vorrà strafare e si presenterà qui con ben due dei Saggi!" ridacchiò lui, mentre osservava i computer e sorseggiava un'altra enorme tazza di caffè.

Bellocchio stava cercando più informazioni possibili per facilitare il lavoro dei suoi Assistenti e si concedeva pochissimo tempo per riposare, quindi andava avanti solo con quantità industriali di caffeina.

"Pronto?" fece lui, rispondendo al cellulare. "Sì, sono io, Bellocchio.. Ah, bene, allora avete inviato una pattuglia nella Cava.. Quindi, cosa avete scoperto?"

Il suo viso si fece bianco come un lenzuolo, e l'agente iniziò a tremare.

"Tutte le reclute.. Una cinquantina.. N-Non è possibile, dev'esserci sicuramente qualcosa sotto.. N-Ne siete sicuri?.. Si.. Capisco, vi farò sapere qualcosa il prima possile, grazie."

L'agente terminò la chiamata e uscì dalla "Base Segreta" per riflettere sulle parole che aveva sentito al telefono.

Era davvero possibile? Tutti quei membri del Team Plasma erano stati trovati letteramente carbonizzati.. E dalle indagini la loro morte era stata causata da gravissime ustioni, ustioni conducibili a terribili mosse fuoco come Lanciafiamme, o Incendio.

Bellocchio stentava a crederci, non riusciva a capacitarsi che la giovane Campionessa, la stella di Unima fosse in realtà assetata di morte e distruzione, una perfetta bomba ad orologeria, pronta ad esplodere in qualsiasi momento.

Possibile che le parole di quel saggio fossero vere? Possibile che la verità su Touko fosse così.. Crudele?





 

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Capitolo 9
*** Capitolo ~Tempesta ***


Capitolo 9 ~Tempesta


Io e N, sul dorso di Zekrom. Guardando verso il basso potevo scorgere le grandi città di Unima, che si alternavano una dopo l'altra.

Alla fine avevamo deciso di raggiungere Mistralopoli in volo, per impiegare meno tempo: ci avremmo messo a malapena un'ora sfruttando l'incredibile velocità del Pokemon leggendario.

Seduta dietro ad N mi limitavo ad osservare la terraferma, così piccola e priva di significato da lassù. Per un attimo mi abbandonai alla brezza del vento che sferzava allegramente i miei capelli. Sorrisi.

"Guai in vista.." mormorò N, distruggendo quel piccolo momento di pace che si era creato.

"Cosa succede?"

"Guarda." disse lui facendo un cenno con la mano, indicando l'orizzonte "Vedi quelle grandi nuvole nere laggiù? Nei pressi di Libecciopoli è in corso una terribile tempesta."

"E tu non avrai intenzione di attraversarla, spero."

"Mi dispiace, ma questa è l'unica strada percorribile!" rispose lui con uno strano sorriso.

"N, cosa diavolo sorridi?! Andare lì equivale a suicidarsi!" 

"Osserva attentamente il cielo.. Quella tempesta non ha origini naturali.. E' opera di Tornadus, il Pokemon leggendario."

"Tornadus? S-Sì, ora ricordo.. Ne ho sentito parlare molto durante il mio viaggio.. Dalle immagini sembra un Pokemon davvero spaventoso, e per di più è in grado di volare a 300 chilometri orari.. Perfino Zekrom non sarebbe in grado di avvicinarsi a lui, per cui cosa pensi di fare?" 

"Beh, se quel Pokemon si diverte a creare scompiglio che lo faccia pure, noi passeremo di lì alla massima velocità, e non se ne accorgerà neppure. Vedrai Principessa, sarà divertente!"

Potevo vedere negli occhi verdi la sua incontenibile eccitazione, sembrava un bambino pronto a salire su una motagna russa. N era sempre stato così: sotto la maschera del figlio perfetto si celava un bambino triste e apatico, che aveva bisogno di godere della vita in tutte le sue sfaccettature. Per questo non si faceva mai da parte, ed era sempre pronto ad affrontare qualsiasi difficoltà.

Ero ancora molto indecisa, sapevo che il "piano" di N era tutt'altro che sicuro, ma dall'altra parte ero certa che non mi avrebbe protetta, e questo.. mi infondeva coraggio.

"Avanti, si parte!" fece lui afferrandomi la mano "Tieniti stretta a me, mi raccomando" 

"C-Cosa?!"

In quell'istante la coda di Zekrom si illuminò di un giallo intenso, attirando molti fulmini, e qualche secondo dopo il Pokemon rilasciò tutta l'energia sfrecciando per il cielo come un missile.

Fu l'istinto di sopravvivenza. Mi aggrappai con tutte le mie forze ad N, che intanto spronava l'amico ad andare sempre più veloce. Il cuore mi batteva all'impazzata, mentre tuoni e fulmini padroneggiavano. Fortunatamente quest'ultimi vennero deviati da Zekrom, il quali li assorbiva con la coda e li sfruttava per aumentare la propria velocità.

Cercai di aprire gli occhi e vidi una strana figura nera alle nostre spalle. Non avevo dubbi. 

"N.. Ci.. Ci sta inseguendo!" urlai, anche se il vento copriva la mia voce.

"Dannazione.. Coraggio Zekrom, più veloce! So che puoi farcela!"

I fulmini aumentarono di intensità e Tornadus si avvicinò sempre di più, fino a quando lo ritrovai di fianco a me. Un'ombra nero pece che mi fissava con lo sguardo truce. Rabbrividii.

"Cazzo, ti prego fai qualcosa N!" 

Il Pokemon si preparò a lanciare l'Iper Raggio, e d'istinto il ragazzo mi tirò a sè, come per proteggermi.

Zekrom aumentò velocità e riuscì fortunatamente ad evitare l'attacco.

"Ora Tornadus avrà bisgno di tempo per ricaricare le energie, dobbiamo approfittarne!"

"Hai ragione.. Zekrom.. Incrotuono, vai!"

Chiusi gli occhi, e sentii solo uno spaventoso boato, seguito dagli incessanti fulmini e tuoni.


Poi all'improvviso.. Il nulla. 

Nessun suono, nessun rumore, solo il mio respiro affaticato unito a quello di N. Aprii lentamente gli occhi e trovai il suo sguardo preoccupato.

"Stai bene? Questa volta c'è mancato davvero poco.."

"N.. Non ci posso credere.. Siamo davvero riusciti a sconfiggerlo?"

"No, ma penso che vedendo la nostra tenacia Tornadus abbia optato per la ritirata. Chi l'avrebbe mai detto che un Pokemon grande e grosso come lui si sarebbe spaventato per due ragazzini, eh?"

"Già.." rimasi a guardarlo per qualche secondo, poi mormorai: "Grazie.. Se non fosse stato per te.."

"Non ti preoccupare. Avanti, manca ancora un po' per Mistralopoli, dobbiamo sbrigarci!"

Annuii e mi preparai a ripartire. N mi aveva salvata un'altra volta, per cui mi sentivo in debito nel suoi confronti. Era una sensazione odiosa, l'idea di essere un passo indietro a lui.. Mi irritava. Terribilmente. 

Il bestione nero riprese le energie e ripartì dopo qualche secondo.

----

Mistralopoli era diversa dalla prima volta che la visitai. Ricordavo il caldo afoso di agosto, le pozzanghere di fango bollenti per via del sole, e i Pokemon di tipo Ghiaccio che si rinfrescavano dentro alla palestra {Che non so come, ma rimaneva completamente ghiacciata.}

Ora, a inverno inoltrato, la città aveva un aspetto completamente diverso, per via della neve che ricopriva tutto il territorio. I bambini giocavano a palle di neve, e alcuni avventurieri coraggiosi si inoltravano nella Palude Mistralopoli, ora ricoperta dalla neve e dal ghiaccio.

"E' incredibile.." dissi a voce bassa.

"Già, d'inverno si scopre il fascino nascosto di questa città, eh?" 

Ci dirigemmo verso il Centro Pokemon per riposarci, ma all'entrata le porte si aprirono e un ragazzo ci venne incontro.

"Touya? Cosa.. Cosa ci fai qui?" dissi stupefatta.

"Come cosa ci faccio?! Sono qui per aiutarvi, ovviamente!"

"Ti abbiamo già detto e ridetto che non abbiamo bisogno di-" 

"Ma portare una persona in più con voi non sarà di certo un problema! E poi.. Touko non ha nessun Pokemon con se, per quanto tu possa essere forte non riuscirai a farcela da solo con tutte le reclute che ci potrebbero essere.."

"Ma io sono il Capo del Team Plasma, mi basta schioccare le dita per avere tutte le reclute al mio servizio!" ribattè N alzando gli occhi al cielo.

"Beh.. Non direi proprio, dato che hai deciso di allearti con Touko."

Improvvisamente ebbi una fitta al cuore. Era vero. Pur di proteggermi N si era messo contro la sua stessa gente, e per di più contro le sue sorelle adottive.

"N.. Touya ha ragione, non sappiamo come tutti possano reagire.. Infondo è un aiuto in più per noi, no?" conclusi sfoderando uno dei miei sorrisi falsi.

Il ragazzo dai capelli verdi si avvicinò e mi guardò fissa negli occhi. "Ti prego, non mi mentire più. Se c'è qualcosa che non va me lo devi dire, promesso?"

"..Promesso." bisbigliai dopo un attimo di indecisione. Poi il mio sguardo si spostò su Touya, che fissava N con uno sguardo di ira e di gelosia. Lui sembrò accorgersene e come per risposta si avvicinò ancora di più mi accarezzò i capelli con malizia.

"N, smettila dai.." 

"Perchè, ti da fastidio, Principessa?"

"No.. è che.." E' che non riesco a sentire nulla. Puoi avvicinarmi ancora di più, mi puoi anche baciare, ma non sentirò che un piccolo brivido, nulla di più.  Avrei tanto voluto rispondergli così, dirgli tutta la verità, ma non ci riuscii e mi limitai ad arrossire come una stupida.

"Allontanati subito da lei, hai sentito cosa ha detto?!" urlò furioso il moro.

"Ok, ok.. Calma" sorrise N.

Perchè, perchè doveva capitare tutto a me?! Non potevo sentire delle emozioni così belle come l'amore e la pace, e tutto per opera di quelle due maledette Dee. Rabbia, una terribile rabbia prese il posto della mia tristezza, e in un attimo non capii più nulla.

"Smettetela, idioti." dissi con lo sguardo gelido. "Io vado a farmi un giro, quando avete finito di comportarvi da scemi raggiungetemi alla Torre Dragospira."

"Touko.. Cosa hai intenzione di fare, i tuoi Pokemon-"

"E adesso finiscila Touya! I miei Pokemon qui, i miei Pokemon là.. Pensi che io sia così debole e indifesa?! Va bene, ti farò vedere chi sono.. Mi riprenderò i miei amici da sola. Non provate a venire o vi ammazzo."

Pazzesco, un istante prima N mi stava coccolando, l'istante dopo ero diventata una furia. Non riuscivo più a ragionare, la rabbia aveva offuscato tutto.

Con fare minaccioso mi diressi verso la Torre e, dopo essermi accertata che quei due non mi avessero seguita, entrai a passi veloci, pronta a fare di tutto per riavere i miei amici.








{Note dell'autrice: Ciao a tutti ♥ 

Inanzitutto ci tenevo a ringraziare tutti coloro che hanno continuato a leggere fino a questo capitolo, grazie davvero! Questa è la mia prima FanFiction, ma sto cercando di scrivere al meglio delle mie possibilità.. Comunque, volevo avvisarvi che da qui alla prossima settimana probabilmente non usciranno nuovi capitoli, perchè dovrei andare in vacanza~ {Un po' di riposo ci vuole anche per me, sembra facile, ma scrivere è davvero stancante in realtà D:}

Per quanto riguarda la storia.. Che dire, sta prendendo una piega inaspettata anche per me, all'inizio Touya doveva avere un ruolo del tutto secondario, ma il mio amore proibito da Chessshipper [?] mi ha portato a riinserirlo con un ruolo ancora più importante *W* {Non preoccupevi, sono anche una Ferriswheelshipper sfegatata, eheh.}

Per il resto vi chiedo solo di avere pazienza, e di aspettare fino al prossimo Capitolo, cercherò di essere il più rapida possibile negli aggiornamenti!

Buona lettura dalla vostra Akysan.









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Capitolo 10
*** Capitolo ~Ghiaccio e Fuoco ***


Capitolo 10 ~Ghiaccio e Fuoco.


La Torre Dragospira si innalzava davanti a me in tutta la sua immensità, nonostante parte del muro fosse stata distrutta tempo prima dai membri del Team Plasma. Alla fine il Capopalestra aveva deciso di non ricostruire ciò che era stato distrutto, ma piuttosto di erigere un ponte per permettere a tutti di entrare nella Torre.

"Gran bella mossa, per quelle due deve essere stata una passeggiata entrare.." mormorai fra me e me, ancora piuttosto agitata.

Attraversai velocemente quel piccolo ponte nero e in un attimo mi ritrovai all'interno. La Torre.. Era totalmente diversa dalla prima volta che la visitai: il soffitto stava letteralmente cadendo a pezzi, le piastrelle verdeacqua che costituivano il pavimento ora si erano del tutto scolorite, assumendo una tonalità grigiastra. La cosa più inquietante era però che l'enorme distesa di acqua presente da centinaia di anni era del tutto scomparsa. Prosciugata dal nulla. 

Mi avvicinai lentamente all'enorme buca che si era formata, le gambe tramarono un po'. Era davvero profondo, non si riusciva neanche a percepire dove finisse quell'enorme vuoto.

"Cazzo.. N aveva parlato di un rifugio sotterraneo, ma non avrei mai pensato ad una cosa del genere.." mi guardai intorno allarmata, crecando qualsiasi cosa che avrebbe potuto aiutarmi, ma invano.

In un istante tutta la mia sicurezza iniziò a vacillare.

"Dove pensavo di andare da sola?! Sono una stupida.. Forse dovrei schieder loro scusa e-" No. Scossi la testa per scacciare via quel pensiero patetico: dovevo farcela da sola, altrimenti avrei dimostrato ancora una volta di essere un'incapace.

Ok, ma che alternative mi rimanevano? Buttarmi nel vuoto? Rabbrividii al solo pensiero. 

Rimasi per un po' a fissare il nulla, cercando disperatamente un'idea. No, non c'era nient'altro da fare che affidarsi alla sorte.

Feci un lungo respiro e mi soffermai per un'ultima volta sul grande precipizio di fronte a me. Ce la dovevo fare.

Presi una grande rincorsa e.. 

"Cosa diavolo stai facendo?!" 

Un'uomo anziano, con un lungo kimono azzurro cielo e una benda dello stesso colore sugli occhi mi stava guarando incredulo. 

"S-Silvestro.." sospirai con un tono a metà fra l'imbarazzo e la seccatura. Ero un po' delusa che fosse stato lui a fermarmi, ma d'altra parte cosa mi starei dovuta aspettare, sono stata io ad allontanare N e Touya.

I suoi occhi si ridussero a due piccole fessure, poi fece uno strano gesto con la mano ed esclamò:" Ma.. Ma è incredibile, tu sei la Campionessa! Quindi hanno informato anche te sul Team Plasma.."

"Sì, ma diciamo che sono qui per un motivo differente ora.." mi limitai a dire.

"Beh, qualunque esso sia non credo che riuscirai a raggiungere il fondo così, senza alcun aiuto.. Perchè non stai usando i tuoi Pokemon?" 

"Non sono affari che ti riguardano." risposi acida. "E comunque.. Non c'era affatto bisogno del tuo intervento, posso cavarmela benissimo da sola.."

"Non darti troppe arie signorina.. Si da il caso che Mistralopoli è la mia città, ed è mio dovere da Capopalestra difenderla con tutti i mezzi necessari! Comunque.. Da quello che ho capito sei venuta qui senza i tuoi Pokemon, vero?"

"Ti sbagli, è che-" Pensai velocemente ad una scusa credibile, ma infondo che senso aveva? "..No, loro non sono qui con me." 

"Bene, allora ti lascerò usare uno dei miei Pokemon, così potrai ragguingere il rifugio sotterraneo in men che non si dica.. Io invece andrò verso l'alto, per controllare la zona."

Rimasi a riflettere un po' sulla sua offerta, e capii che con l'aiuto di un Pokemon sarebbe stato tutto più facile, non avrei rischiato di perdere la vita per lo meno.

"..Va bene. I tuoi Pokemon sono Beartic, Cryogonal e.. Vanillish, giusto?"

"Vanilluxe. I Pokemon si evolvono, sai?"

"Mmh, Capisco.. Prenderò Beartic allora. Gli altri due sanno fluttuare, ma non riuscirebbero a sollevarmi, per cui prenderò il Pokemon più forte." e detto questo presi in mano la Pokeball. "Grazie.." mormorai a denti stretti.

"Di nulla! Hai sempre avuto un carettere difficile, ma lo so che sotto sotto sei buona, signorina!" disse lui rivolgendomi un sorriso amichevole. Poi fece un cenno con la mano e si diresse verso il piano superiore.

"Ok Beartic, esci fuori!"

L'imponente orso glaciale uscì dalla Pokeball con un ringhio. "Ciao bestione, ti ricordi di me?"

Lui annui lentamente, quindi capii che aveva ascoltato la conversazione tra me e il suo Allenatore.

Dopo aver osservato a lungo il precipizio ebbi un colpo di fulmine. "Ma certo.. Beartic, usa geloraggio, devi cercare di creare un lungo scivolo per permetterci di scendere, proprio come quello nella Palestra!"

La mia si rivelò un'ottima idea, e in men che non si dica io e Beartic ci ritrovammo a scivolare sulla lunga lastra di ghiaccio per un tempo che mi sembrò infinito.

"..Finalmente siamo arrivati" commentai non appena i miei piedi toccarono terra. "Ah, grazie mille bestione!"

Il Pokemon mi guardò con uno sguardo truce e mi resi conto che qualcosa non andava. "Emh.. Cos'è successo ora?"

Beartic continuava a fissarmi, e dopo qualche secondo ebbi un'illuminazione. "Ma certo!" esclamai "Tu sei una femmina, vero?" 

Lei annui seccata e io non riuscii a trattenere le risate. "Oddio, perdonami! Il fatto è che hai un aspetto così.. Insomma, nessuno penserebbe che tu sia una femmina! Perdonami..

Piuttosto, dove siamo finiti? Qui non si vede quasi per niente.." 

Lanciai un'occhiata verso l'alto. "Siamo scesi un bel po'.. Qui si gela.."

Beartic mi fece un cenno e mi invitò a seguirla. "Beh, suppongo che non abbiamo altra scelta.." e detto questo ci dirigemmo in un lungo ed oscuro tunnel.

Camminammo per un po', e alla fine ci ritrovammo in una grande stanza, illuminata solo da due torce poste ad entrambi i lati. "Ma dove diavolo siamo?" 

"La tua corsa finisce qui, intrusa." 

"Già.. Non possiamo permetterti di passare oltre."

In un attimo mi ritrovai circondata da reclute del Team Plasma pronte al combattimento.

"Fareste meglio ad arrendervi subito.. Lo dico per voi." dissi con un ghigno.

"Arrenderci, noi? Mai e poi mai. Combatteremo fino allo stremo per le nostre Regine!"

"Per le vostre.. Regine? Che assuridità.."

Loro non mi ascoltarono neanche, e fecero uscire i loro compagni dalle rispettive Pokeball.

Tre Liepard, due Garbodor e due Krookodile. Uh, non era granchè, ma considerando che avevo solo Beartic con me era uno scontro abbastanza equo.. Non vedevo l'ora di iniziare il combattimento, la mia astinenza dalle lotte era durata fin troppo.

"Beartic, preparati." bisbigliai sorridendo.


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"Avremmo fatto bene a mandare Silvestro da lei?! Era furiosa, ha addirittura minacciato di ucciderci.. Cosa facciamo? Non posso rimanere qui senza fare nulla, io devo assolutamente andare da lei!"

"Rilassati un attimo, Touya. Conosco fin troppo bene la mia Principessa, e so che quando è agitata non bisogna starle troppo col fiato sul collo.. Il Capopalestra di questa città è un uomo in gamba, e quando Touko si sarà calmata un po' la raggiungeremo. Antea e Concordia non le farebbero mai del male, infondo sono le mie sorelline."

N e Touya si trovavano nel Centro Pokemon di Mistralopoli, seduti su una grande poltrona. Dopo la fuga della ragazza il moro si era fatto prendere dal panico e le era subito corso dietro, ma N lo aveva prontamente fermato e aveva deciso di adottare un'altra strategia, chiedendo dunque l'aiuto del Capopalestra.

"Guarda che io non mi fido ancora di te, sto seguendo il tuo piano solo perchè tu conosci Touko meglio di me.." mormorò acido Touya.

"Me ne farò una ragione." rispose l'altro con uno sguardo fin troppo allegro. "Non è che tu mi vada proprio a genio, ma se la mia Principessa ha sprecato le sue energie per salvarti allora significa che ci tiene a te, per cui rispetterò le sue decisioni.. Ma ricorda.. Lei. E'. Mia."

Touya restò sbigottito da quell'ultima frase e si fissò N a bocca aperta.

"Come.. Come puoi dire una cosa del genere con così tanta sicurezza? Ah, smettila di chiamarla "Principessa", sei patetico.. Prima ti ha respinto, o sbaglio?" reagì il moro dopo lo shock iniziale.

N si limitò a sorridere e accennò un "Lo vedremo.."

Dopo qualche minuto di snervante silenzio le porte del Centro Pokemon si apriroro, e un uomo si avvicinò a Touya.

"B-Bellocchio! Cosa ci fai qui?"

Al sentir pronunciare quel nome N sbiancò e cercò di coprirsi la faccia rubando il cappello del moro.

"Ciao Touya.. Dovrei parlarti, è abbastanza urgente." il suo sguardo si soffermò poi sul ragazzo dai capelli color thè verde "Cos'ha il tuo amico?" 

"A-Ah.. Niente, tranquillo, si sente poco bene da stamattina.. Dovresti andare in bagno N.. Niko."

Il ragazzo annuì frettolosamente e si allontanò il più possibile dall'agente segreto, restando però ad una distanza che gli permettesse di ascoltare la loro conversazione.

"Che strano il tuo amico.." commento Bellocchio.

"T-Tranquillo, non pensare a lui.. Piuttosto, come mai sei venuto fin qui? Touko non ti ha detto che c'è stato un piccolo.. contrattempo?"

"Ecco, si tratta proprio di lei.. Vedi, ho ricevuto una telefonata da un mio collega di Libecciopoli: hanno ricevuto delle strane segnalazioni dalla Cava Pietrelettrica, per cui hanno mandato un gruppo di uomini a perlustrarla e.. Beh, hanno trovato dei corpi, i quali appartenevano a dei Membri del Team Plasma. So che è terribile anche parlarne, ma dato che tu eri con Touko mi puoi spiegare cosa diavolo è successo là dentro?!"

Touya iniziò a sudare freddo. Non ce l'aveva fatta, non era riuscito a mantenere neanche quella promessa: Bellocchio era venuto a sapere di quel terribile incidente. Ora l'unica cosa da fare era cercare di coprire Touko.

"Pensi davvero che lei sia capace di fare una cosa del genere? Andiamo Bellocchio, lei è la Campionessa.."

"Lei no, ma i suoi Pokemon si. Dalle nostre fonti sembrerebbe che Touko possieda un legame con il Pokemon leggendario Reshiram, e facendo due più due sono saltato alle conclusioni.."

"M-Ma cosa dici! Pensavo che almeno tu ti fidassi di lei, ci sta mettendo anima e cuore per catturare tutti i Saggi, e lo sta facendo solo per il bene di Unima!" urlò il moro con tutto il fiato che aveva in corpo.

"Sì, ti capisco, ma allora chi è stato? Se non è stata lei dimmi chi ha compiuto quell'orribile strage, perchè siamo di fronte ad un criminale, ed è bene fermarlo prima che una cosa del genere si ripeta di nuovo!"

Prima che una cosa del genere.. Si ripetesse di nuovo?

"Bellocchio, ascoltami, ti prometto che ti darò tutte le informazioni che cerchi, ma prima devo andare immediatamente alla Torre Dragospira!"

"Alla Torre Dragospira? E perchè?"

"Ora non posso spiegarti, ma io e il mio amico dobbiamo recarci lì, e alla svelta! Ti prometto che ti spiegherò tutto non appena torneremo!" disse mentre si dirigeva verso l'uscita, seguito da N.

"Ehi, aspettate!-" 

Ma nessuno rispose, i due ragazzi erano già troppo lontani per sentire la sua voce.




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Capitolo 11
*** Capitolo ~Il Nostro Legame ***


Capitolo 11 ~Il Nostro Legame


I due ragazzi correvano, senza mai fermarsi: quando la Torre Dragospira era ormai visibile accelerarono il passo, spingendo al limite la propria resistenza.

"Dannazione, non avrei mai dovuto darti retta.." continuava ad imprecare Touya, gli occhi socchiusi per la fatica.

"Ehi, vedi di calmarti.." rispose l'altro "Se ci fossimo precipitati da lei come Tu avevi intenzione di fare avrebbe potuto reagire in qualsiasi modo.. E ovviamente non ci sarebbe saltata al collo per abbracciarci. Comunque non c'è bisogno di essere così preoccupato, c'è anche il Capopalestra con lei.."

A quelle parole il moro si girò di scatto, e con lo sguardo basso urlò: " Cazzo, N!! Tu non hai la minima idea di quello che stai dicendo.. Tu non sai cosa è in grado di fare Touko! Tu non c'eri nella Cava Pietrelettrica.. Non hai visto quello che-"

"Proprio per questo è stata la scelta giusta non avvicinarsi a lei quando era furibonda. Touya, so quello che stai dicendo, anch'io ho avuto modo di assistere a.. quell'incidente."

"C..Come? Tu eri lì.. E non hai fatto nulla per fermarla?! Ti rendi conto che quella gente, anzi, la tua gente è finita letteralmente.. Carbonizzata?! Allora è tutto vero, sei proprio un vigliacco.."

"Ti piace proprio saltare alle conclusioni senza alcuna spiegazione, eh?" sibilò N con uno sguardo gelido.

"No, non ero lì, e No, non sono affatto un vigliacco. Io e Touko, a differenza tua, siamo legati.. Posso vederla e parlarle in qualsiasi momento, anche se mi trovassi in un'altra Regione." e terminò la frase con un mezzo sorriso.

Touya avvampò di rabbia a quel gesto, ma non riusci a controbattere in alcun modo. Si limitò a girarsi dall'altra parte e a mormorare "..Dobbiamo spicciarci, lei potrebbe comunque essere in pericolo."

"Come vuoi tu, signorino.." sogghignò N, soddisfatto per il duro colpo che aveva inflitto al rivale.

----

"Questo posto è cambiato parecchio.." furono le prime parole del ragazzo dai capelli color thè verde. N ricordava perfettamente la prima volta che era entrato nella Torre Dragospira.. Era stata quell'occasione a segnare il suo legame con Zekrom, il Pokemon Leggendario. "Certo che ne è passato di tempo.." mormorò a bassa voce, cercando di non farsi sentire da Touya. 

"Questo posto sta cadendo a pezzi.. Dove saranno Touko e Silvestro?"

Nessuna risposta, il ragazzo era completamente perso nei suoi pensieri, ricordando con nostalgia quando era tutto perfetto, quando non sapeva nulla di suo padre e del vero intento del Team Plasma. Lui ci credeva, ci aveva creduto fin da piccolo alla liberazione dei Pokemon.. Infindo era stato educato dalla nascita a quello. Ghecis aveva fatto un lavoro davvero perfetto. Quel brutto bastardo.. 

"N, insomma! Si può sapere a cosa diavolo stai pensando?!

La fastidiosa voce di Touya lo riportò bruscamente alla realtà. Sì, questa volta aveva ragione lui, non c'era tempo per il nostalgico passato. Ora la sua unica priorità era trovare la sua Principessa, e strapparla a quel rivale che odiava tanto.

"Seguimi, Touko si trova nel rifugio sotterraneo.." mormorò con lo sguardo perso chissà dove.

All'improvviso chiuse gli occhi e respirò profondamente.

"Da quello che riesco a sentire.. I battiti di Touko sono molto accelerati.. Molto probabilmente starà combattendo in questo momento." concluse aprendo i grandi occhi verdi.

"Dobbiamo sbrigarci allora.. Dove si trova questo rifugio?"

"Lì." rispose N indicando la grande voragine nera.

Il moro deglutì e si avvicinò al precipizio. "E'.. E' molto profondo.. Ci serviranno dei Pokemon di tipo volante per scendere, e dovremo stare attenti a non ferirci.. Come diavolo avrà fatto Touko a scendere di sotto?"

"Lei è un genio, non lo sai? Si sarà inventata qualcosa.." sorrise furbo N. 

"Ok.. E' il momento di andare. Archeops, esci fuori!"

"Unfezant, vai!"

I due Pokemon uccello uscirono dalle rispettive Pokeball e si avvicinarono con agilità ai propri allenatori.

"Amici, dobbiamo raggiungere il fondo di questo precipizio.. E' molto buio, perciò vi chiedo di fare attenzione e di muovervi con cautela.. So che potete farcela, ho fiducia in voi!" 

Le parole incoraggianti di N spronarono al massimo i due Pokemon, che anniurono con decisione e si prepararono a partire.

Touya lo guardava con ammirazione e gelosia allo stesso tempo. Era inutile negarlo, N con i Pokemon ci sapeva proprio fare.

"Ragazzi, cosa ci fate voi qui?" la voce di Silvestro rimbombò in tutto il piano.

I due, presi alla sprovvista, si girarono e lo guardarono increduli. "Cosa.. Cosa ci fai qui, Silvestro?" chiese Touya pallido in volto.

"Non dovresti essere con Touko ora?"

"Quella ragazza non accetta mai l'aiuto di nessuno.. La conoscete, no? Comunque le ho dato la mia Beartic, e sono salito a perlustrare i piani superiori.. Del Team Plasma neanche l'ombra.."

"Certo che no, il Team Plasma si trova nel Rifugio Sotterraneo!" esplose Touya con prepotenza.

"Quindi.. Ora Touko è lì da sola? Noi abbiamo chiesto il tuo aiuto, e tu l'hai mandata lì con solo un Pokemon?" chiese N rivolgendo al Capopalestra uno sguardo gelido.

A quelle parole Silvestro si sentì a disagio, anche se faceva fatica ad ammetterlo: quel semplice ragazzino era riuscito a metterlo alle strette, nonostante la notevole differenza d'età.. E proprio quel ragazzo.. Aveva qualcosa di.. familiare. Ma Silvestro non riusciva a ricordare, aveva visto troppe poche volte il suo viso per ricordarsi di lui, N, il Capo del Team Plasma.

"Gradirei una risposta." continuava a dire, sempre con uno sguardo glaciale sul volto. 

"Mi.. Mi spiace davvero ragazzi. Ma infondo cosa avrei dovuto fare? Lei è pur sempre la Campionessa, la sua potenza è di gran lunga superiore alla mia.. Sarei stato solo d'intralcio, no?"

"Avanti Silvestro.. Sei uno dei Capopalestra più forti, e Touko non aveva i suoi Pokemon con se! Comunque, ormai quel che è fatto è fatto, vieni con noi e aiutaci a trovarla ora" suggerì Touya cercando di allentare un po' la tensione.

"Per te va bene ragazzino? Farò di tutto per farmi perdonare.." fece Silvestro, sentendosi anche parecchio a disagio nel pronunciare quelle parole.

N fece spallucce e si sistemò sopra il suo Archeops. "Andiamo." sussurrò al compagno.

I due Pokemon si mossero con attenzione e agilità, anche se i movimenti di Unfezant erano più delicati, dato che era spettato a lui il compito di trasportare sia Silvestro che Touya.

Quando i tre arrivarono a terra l'aria si fece più pesante, e il freddo gli fece battere i denti.

"Ci sono.. Due strade?" chiese sconsolato Touya.

"Direi che la scelta più ovvia sia di dividerci e seguirle entrambe." constatò il ragazzo dai capelli verdi.

Gli altri due annuirono e preserò una decisione: N sarebbe andato a sinistra, mentre Touya e Silvestro a destra.

I vicoli erano stretti e bui, ma la volontà di ritrovare Touko superava qualsiasi paura. Ed N aveva una certezza: sapeva che la strada a sinistra lo avrebbe portato dalla ragazza per via del suo legame con lei, e nonostante tutto aveva deciso di mandare gli altri due a destra, in modo da allontanarli definitivamente dalla sua Principessa.

----

"Beartic, vai con Geloraggio!"

Il Pokemon carico l'energia e rilasciò il terribile raggio di ghiaccio, congelando completamente un Liepard.

"Ottimo lavoro" gli occhi mi brillavano, ma non mi sentivo eccitata come speravo. "Forse è perchè non ci sono i miei Pokemon con me.."

Cercavo di mentire a me stessa: In realtà sapevo di non essere eccitata perchè non stavamo lottando con violenza, era una semplice sfida tra Beartic e tanti Pokempon inutili. Solo che ora stava andando troppo per le lunghe, ormai era un continuo via vai di reclute e dei loro banalissimi Pokemon.

Basta. Ero stufa, volevo riavere subito i miei Pokemon.

"Sentite stupide reclute, vi do un ultimatum: Ditemi dove si trovano Antea e Concordia e vi lascerò in pace."

"E se noi non volessimo farlo?" mi provocò una ragazzina. Era più piccola di me, e aveva l'uniforme che le copriva parzialmente il viso, dato che era di una o due taglie più grande.

"In tal caso.. Beh, penso che non mi limiterò ad attaccare solo i vostri Pokemon." sorrisi beffarda.

A quelle parole, però, Beartic mi guardò incredula, con uno sguardo misto tra la sorpresa e la paura. Oh, no. Mi ero scordata che i Pokemon non sono abituati a colpire gli esseri umani, figuriamoci quelli di un Capopalestra, allenati solo con amore e lealtà.

"Ahahah, ma l'avete sentita?! Pensa di spaventarci dicendoci simili assurdità!"

Strinsi i pugni e mi rivolsi con rabbia a Beartic: "Ascoltami, so che non sei quel tipo di Pokemon, ma ho bisogno del tuo aiuto: fa quello che ti dico e andrà tutto bene. Osserva le reclute.." dissi indicandole con la mano "..Fai finta che siano dei Pokemon malvagi, pronti a farti del male. Cosa fai se un nemico ti attacca? Ti difendi, no? Ecco, è proprio questo quello che devi fare ora.. Vai, attaccali tutti con Bora."

Il Pokemon mi guardava con gli occhi spalancati.. Ora sembrava davvero terrorizzato. D'instinto fece alcuni passi indietro e prese le distanze da me.

"Beartic? Cosa stai facendo, ti ho detto di attaccare!"

Nessuna risposta.

Sospirai, e con lo sguardo basso dissi: "Beartic.. Mi dispiace, ma forse ti sei fatta un'immagine sbagliata di me. Non fraintendermi, io adoro i Pokemon, farei qualsiasi cosa per i mei compagni. Il problema è.. che ho un'idea di combattimento diversa dalla norma.. A me piacciono combattimenti violenti, e se c'è bisogno di spingersi oltre il limite.. Beh, lo faccio. Ora i miei amati Pokemon sono in pericolo, per cui io farò qualsiasi cosa pur di riaverli, ricorrerò perfino alla violenza se necessario. Ma lo faccio a fin di bene, capisci?"

Forse Beartic aveva compreso le mie parole, ma si rifuitava di accettare la realtà. 

Forse Beartic non riusciva a capire la mia logica.

Sta di fatto che se ne andò via, fuggendo velocemente. E io ero di nuovo sola ed infuriata.

"Pff, ma l'avete vista?! Perfino il suo Pokemon se n'è andato!" fece un ragazzo vedendomi vicino.

"Non riesco ancora a credere che hai ordinato al quell'orso gigante di attaccarci.. Ci credo che poi i Pokemon scappano via!" disse un'altra recluta.

"..State zitti.."

"Ah, sentite, sentite ragazzi: dovremmo farla entrare nel Team Plasma, con lei liberare i Pokemon sarà una passeggiata~"

"Adesso.. Basta."

Con uno scatto fulmineo tirai fuori dalla borsa un piccolo oggetto blu dalla forma rettangolare. Un coltellino svizzero. Ne tenevo sempre uno con me, sin da quando ero piccola. Ero una maestra nel maneggiare quelle piccole armi, anche se non le avevo mai provate realmente.

"Dobbiamo fermarla, è armata!" 

Una recluta mi venne incontro di potenza. Io feci un salto in aria e precipitai proprio sulle sue spalle, stringendogli il collo con le gambe, mentre brandivo con la mano destra il coltellino. Fu un attimo.

L'arma si conficcò nella sua schiena, facendolo cadere a terra mentre si contorceva dal dolore. 

Sentivo una strana sensazione che cresceva.. cresceva sempre di più. Volevo far loro del male, dovevano pentirsi di quello che avevano detto.

Una donna cerco di prendermi alle spalle, ma io me ne accorsi e con un calcio la bloccai a terra. Mi guardava: lo sguardo terrorizzato, gli occhi lacrimanti. Sorrisi per un istante, e spinsi l'arma nel suo petto con tutte le mie forze. 

"Quando lo fanno i miei Pokemon è più eccitante, ma anche così.. E' piacevole, estramente piacevole." pensai, mentre la donna urlava e cercava inutilmente di liberarsi.

Una dopo l'altra le reclute caddero a terra in una pozza di sangue. 

Alcune di loro erano palesemente morte, altre invece cercavano l'aiuto dei compagni, ma invano.

Non mi importava che morissero, volevo solo vederli soffrire un po'. Uccidere non mi dava piacere, anzi. Avevo sempre preferito che fossero i miei Pokemon a macchiarsi di quegli orribili peccati, ma ora mi resi conto che il mio era solo egoismo.

"Ora non ha più importanza.. Ora sono come loro.. Siamo perfetti." sussurrai distendendomi per terra, mentre il sangue bagnava i miei capelli e i miei vestiti. 

Era rilassante.


"..Brutta puttana.. Questo è per quello che hai fatto ai nostri compagni."  

Comparve in un attimo un uomo con un grande buco nero al posto dell'occhio sinistro. In mano un pugnale affilato, con la lama rivolta verso il mio cuore. 

Chiusi gli occhi d'istinto, e sentii solo qualcuno che mi afferrò per un braccio e mi strinse a sé. 

Avevo la faccia completamente schiacciata contro il petto dell' "uomo misterioso." Sentivo calore e c'era un profumo fin troppo familiare familiare in lui.

Aprii lentamente gli occhi.

Lo sapevo. 

Per la seconda volta mi aveva salvato. N.


 

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Capitolo 12
*** Capitolo ~Non ti lascerò ***


Capitolo 12 ~Non ti lascerò


Aprii gli occhi lentamente, e una forte luce bianca mi accecò per un istante. Ero sdraiata su una superficie incredibilmente morbida e calda.

"Strano." pensai. Sollevai le braccia e.. sorpresa! Indossavo dei guanti bianco latte che mi arrivavano fino ai gomiti. Confusa e ancora stordita per via della luce mi alzai in piedi e mi guardai intorno. Ero in una grande stanza con un imponente soffitto decorato minuziosamente. Davanti a me c'era un letto matrimoniale con coperte di seta bianche e rosa candido. "Dove.. Dove diavolo sono finita?" mormorai sconvolta. 

Lo schock più grande, però, fu guardarmi allo specchio.. Ero irriconoscibile: indossavo un abito color pesca con gonna ampia, decorato con pizzo e pietre preziose, delle calze bianche finemente ricamate e scarpe con tacco vertiginosamente alto. I capelli che di solito tenevo raccolti in una coda ora erano sciolti e incredibilmente lisci, lasciando intravedere solo degli orecchini con perle rosa. 

Mi avvicinai allo specchio e appoggiai una mano sulla mia immagine riflessa. Ero.. Ero davvero io?

"Certo che no, idiota. Tu sei solo un mostro." rispose l'altra me allo specchio.

"Cosa..?" Non ebbi il tempo di replicare poichè lo specchio diventò nero pece e davanti a me comparve una Touko completamente diversa. Gli abiti malconci, sporchi di sangue, lo sguardo gelido e un ghigno spaventoso sul volto. 

Feci qualche passo indietro, mi tremavano le gambe. "Cosa c'è? Hai paura di te stessa? Sei davvero ridicola!" fece lei deridendomi.

"Sta zitta.. Io non sono così!" ulrai chiudendo gli occhi.

"Oh, certo.. Ma con che coraggio dici una cosa del genere? Non sei stata forse tu a uccidere questa gente?" e detto questo mi invitò a guardare verso l'alto.

Alzai lo sguardo perplessa e.. Rimasi paralizzata. Tutte le reclute che avevo ucciso, tutte loro si si trovavano sospese sul soffitto. Alcune avevano parti nel corpo mozzate, altre erano ridotte a semplice cenere che iniziò a cadere dall'alto. 

In un attimo mi ritrovai completamente sommersa da quest'ultima e dal sangue. 

Caddi a terra e iniziai a piangere, mentre dallo specchio sentivo dei ghigni spaventosi.

"Smettila.. Ti prego.. Io.. Io non sono un mostro.." urlavo tra i singhiozzi.

"Touko.."

..

La voce di.. N? No, non lui, non doveva vedermi in questo stato. Alzai lo sguardo e incrociai i suoi occhi verdi, sbarrati per la paura.

"N.. Ti prego.. Non mi abbandonare almeno tu.. Posso.. Posso spegarti.." dissi a voce bassa.

"Touko.. Tu sei pazza. Se perdessi il controllo anche in mia presenza cosa accadrebbe? Mi salteresti addosso e mi uccideresti? No, non posso permettere che accada una cosa del genere.

Mi dispiace ma.. Addio."

..Addio? No, no, maledizione! Non è così che doveva andare!

"N aspetta! Io ti.." le parole non uscivano dalla bocca.

"Io cosa?!" continuava ridere l'altra me come una pazza. "Non vorrai forse dire.. Ti A-M-O? Oddio, Touko! Ma allora non hai capito niente.. Tu non Ami nessuno, non provi più alcun sentimento!"


"NOOO!"

Aprii gli occhi di scatto, grondande di sudore. La prima cosa che vidi fu il viso di N, che mi guardava preoccupato. Ero in braccio a lui e il mio seno si trovava schiacciato contro il petto del ragazzo. Avvampai.

"Stai bene Touko? Sembra che tu abbia avuto un incubo terribile, non facevi altro che urlare e dimenarti.." disse lui guardandomi perplesso.

"S-Sì, ora va meglio.. Potresti.. Potresti lasciarmi camminare da sola? Sono un po'.. Scomoda." bisbigliai abbassando lo sguardo. 

Lui sorrise e mi strinse ancora di più. "Nossignore! Sei ferita ed esausta, per cui ti porterò io, fine della discussione."

"Cosa? No, sul serio N-"

"Shh. Silenzio. Cerca di riposarti piuttosto." mi interruppe lui poggiandomi un dito sulla bocca.

"N.. Finiamola con questa scenata." replicai allontanandolo. "Faresti bene a lasciarmi qui e andartene il prima possibile."

"Cosa? Ma come ti viene in mente una cosa del genere?" rispose lui con un tono molto serio e irritato.

"Ma insomma, guardami!" continuai io alzando la voce. "Sono un mostro, una pazza fuori controllo! Ho ucciso tutte quelle reclute senza un vero motivo! Io non merito di-"

"Non provare mai più a dire una cosa del genere. Io non ti abbandonerò Mai, hai capito Touko? Sei la mia Principessa, e io ho giurato che ti avrei protetta ad ogni costo."

La sua Principessa? Oh, N..

"Ascoltami." lo intimai guardandolo fisso negli occhi. "Io.. Io non sono la stessa ragazzina che hai conosciuto a Quattroventi, non sono più la piccola e innocente Touko che allenando amorevolmente i suoi Pokemon è riuscita a diventare Campionessa, anzi, credo di non esserlo mai stato. Ho insegnato ai miei Pokemon a lottare con violenza, a uccidere. E ora anch'io mi sono fatta strascinare in tutta questa merda. Sei consapevole di tutto questo?"

"Oh, Touko io l'ho sempre saputo fin dall'inizio che tu eri una persona "speciale". Sai, quando ci incontravamo per sfidarci parlavo spesso con i tuoi Pokemon.."

"D-Davvero? E cosa ti dicevano?"

"Beh, all'inizio obbedivano più per paura, tant'è che pensavo sarebbe stata una passeggiata liberarli, ma col tempo sembra che i tuoi ragionamenti e le tue scelte li abbiano convinti tutti, perfino Reshiram."

Rimasi per un po' in silenzio. 

"Mi sento così in colpa.. Anche loro devono essere stati considerati "anormali" come Pokemon.." sospirai fissando il vuoto.

"Hai ragione, ma sai una cosa? Loro se ne fregavano di quello che dicevano gli altri.. Perchè erano superiori. Erano più potenti. Hai reso quei Pokemon imbattibili fisicamente ed emotivamente, quindi chi dice che i tuoi insegnamenti siano sbagliati? Per me sono soltanto diversi."

"Non ho bisogno che tu mi compatisca, scemo." dissi guardandolo intensamente.

A quello sguardo lui si fermò e si avvicinò a me.. Le nostre bocche erano ormai a pochi centimetri, ma sentivo che le cose non andavano per il verso giusto.. Mancava qualcosa, o meglio, qualcuno.

"N, dov'è Touya?" chiesi allarmata.

"Oh, penso che a questo punto sia già arrivato dalle mie sorelline.." rispose lui scocciato per quella domanda. "Spero che i suoi Pokemon siano davvero forti come diceva, altrimenti saranno guai.."

"Reclute? Approposito.. Prima quell'uomo aveva intenzione di uccidermi.. Giusto? Cosa è successo, come hai fatto a salvarmi?"

"Principessa, ti ricordo che io sono il vero Capo del Team Plasma, nessuno può opporsi al mio volere. Nemmeno Antea e Concordia. Le faremo ragionare, e ti prometto che riavrai i tuoi Pokemon." 

Già, loro erano ancora con quelle due maledette Dee. Speravo con tutto il cuore che stessero bene e che si fossero messi in salvo. 

N continuò a cammianare in silenzio, attraversando grandi e oscure gallerie. Io ero ancora tra le sue braccia, e riflettevo sulle sue parole: possibile che lui non fosse spaventato da quella parte di me che tanto odiavo? 

Era tutto così spaventoso in quell'incubo, e avevo il terrore di essere abbandonata a me stessa anche nella realtà.

"Quel Pokemon era molto spaventato.. Cosa è successo?" N interruppe i miei pensieri.

"..Quale Pokemon?"

"Beartic. Mentre stavo correndo a raggiungerti l'ho vista fare il mio stesso percorso, ma all'inverso. Stava scappando da te?"

Non riuscivo a rispondergli. Mi sentivo davvero a disagio. 

"Ho capito, non hai voglia di parlare ora.. Spero solo che sia riuscita a ritrovare il suo Allenatore, questi cunicoli sono un vero inferno."

"..Dobbiamo raggiungere subito Touya, potrebbe aver bisogno di noi.." 

Dopo aver sentito quelle parole lo sguardo di N si fece più teso e rabbioso. 

"Cosa c'è?" chiesi seccata.

"Non riesco a capirti.. Anche se ci siamo solo noi due tu non fai altro che pensare a quel ragazzino.. Si può sapere cosa significa lui per te?"

"N, non sarai mica geloso?" Sorrisi per la prima volta.

"No, ma penso solo che lui non sia adatto a fare il Principe. Hai bisogno di qualcuno che ti capisca veramente, e che-"

"Ok, ok Principino, ora stai esagerando! Lui.. è uno dei più cari amici che ho, anzi, l'unico apparte Belle e Komor che mi sia rimasto accanto nonostante tutto. E' mio dovere aiutarlo, se gli succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai." terminai la frase con freddezza.

"Un amico, eh? E allora.. Chi sono io per te?" 

La domanda arrivò, e fu una delle più dolorose che mi furono mai rivolte.

Cosa.. Cosa avrei dovuto rispondergli?

"Tu? Beh, tu sei.. Un punto interrogativo per ora. Sei colui che mi ha salvato tante e tante volte, sei il mio rifugio, tra le tue braccia mi sento al sicuro, eppure.." Lo guardai dritto negli occhi.

"Eppure non provo nient'altro. Solo vuoto. Mi dispiace N." conclusi chiudendo gli occhi e appoggiandomi al suo petto. "..Mi dispiace." mormorai, mentre le lacrime iniziarono a scendere dolorosamente.

Lui mi accarezzò la testa, e continuò a camminare in silenzio, senza più rivolgermi la parola.







{Note dell'Autrice: Salve a tutti, minna~

Inanzitutto mi scuso se questo capitolo è un po' più breve rispetto agli altri, ma avevo deciso di inserirne uno incentrato solo su Touko e N, per approfondire il loro rapporto e anche per rallentare un po' il ritmo della narrazione. 

Premetto che il prossimo Capitolo sarà davvero ricco di emozioni, per cui vi consiglio di abbandonarvi ai Feels per ora. [?]

Ah, fra qualche settimana inizierà la scuola, quindi spero di poter finire la FanFiction prima del 14 settembre, altrimenti credo che gli aggiornamenti ci saranno con meno frequenza. 

Per il resto ringrazio tanto tutti coloro che stanno seguendo la storia, per me il vostro supporto è davvero importante ♥

Non mi resta che augurarvi buona lettura!

Akysan

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Capitolo 13
*** Capitolo ~Piacere e Desiderio ***


Capitolo 13 ~Piacere e Desiderio


"Avanti Silvestro, dobbiamo sbrigarci!". La voce di Touya rimbombava lungo i bui cunicoli che i due stavano attraversando.

"Silvestro? Si può sapere a cosa stai pensando? E' da quando ci siamo separati che continui a fissare il vuoto senza dir nulla.. C'è qualcosa che non va?"

"No, tranquillo, va tutto bene.." fece il Capopalestra alzando gli occhi da terra. "E' che.. Stavo pensando a quel ragazzino.. Nico."

"Oh, ti prego non iniziare a parlare di lui anche tu.."

"Scusami, è che c'è qualcosa di strano in lui.. Ho come l'impressione di averlo visto da qualche parte.."

"Ti starai sicuramente confondendo.. Non è possibile che tu l'abbia incontrato, perchè.. Beh, perchè Nico viene da un'altra regione!" si affrettò a dire il moro. 

"Cosa? Dici sul serio?"

L'altro annuì dunque i due ripresero a camminare silenziosamente. 

"Touko.. Ti prego dimmi che stai bene.." sussurrò il ragazzo chiudendo gli occhi. Touya aveva davvero bisogno di parlarle dopo quello che era successo a casa sua: si sentiva terribilmente imbarazzato, ma non poteva permettere che il ragazzo dai capelli verdi potesse portargliela via. Non poteva assolutamente.

Stavano camminando ormai da un bel po' di tempo, quando, guardandosi intorno, Touya e Silvestro si resero conto che il paesaggio attorno a loro era cambiato drasticamente: la lunga strada che stavano percorrendo si era fatta via via più larga e areata, vi erano dei piccoli cristalli argentei che uscivano dal terreno, e molte luci colorate erano state accese. Per quanto oscuro e tenebroso potesse essere quel luogo i due si sentirono più tranquilli nell' ammirare quel meraviglioso paesaggio.

"E' stupendo.." commentò il Capopalestra guardando un grande cristallo. "Possibile che il Team Plasma abbia fatto una cosa del genere?"

"Hai ragione, è davvero strano.. Restiamo in guardia." rispose il moro scurendosi in volto. 

Il lungo e tortuoso percorso terminò con una grande porta di cristallo che ovviamente era chiusa a chiave.

"Dannazione! Ci mancava solo questa." La prima reazione di Touya fu di prendere a pugni la porta, ma Silvestro lo fermò prontamente.

"Stai calmo ragazzino.. Ti faresti solo del male se agissi così." lo fulminò con lo sguardo.

"Hai.. Hai ragione Silvestro, scusami. Ovviamente il Team Plasma non ci aprirà mai, per cui dobbiamo a tutti i costi trovare un altro modo per superare questo ostacolo.." e detto questo si avvicinò alla porta e la esaminò bene: non vi era alcuna serratura, per cui sembrava impossibile entrare usando una chiave.

"Forse si servono di un riconoscimento vocale, o qualcos'altro più moderno.." pensò ad alta voce il Capopalestra.

Touya annuì, poi appoggiò un orecchio alla porta, come per captare qualche suono proveniente dall'altra parte. Ma niente, non si sentiva nulla apparte il sibilo del vento.

"E' strano.. Sembra che non ci sia nessuno.." mormorò perplesso il ragazzo.

All'improvviso i due sentirono un forte rumore, seguito da degli incessanti "Bip, Bip".

"Cosa diavolo sta succedendo?!"

"Accesso Consentito." una voce robotica scandì quelle parole e la grande porta di cristallo si aprì, lasciando Touya e Silvestro a bocca aperta dallo stupore.

"Cosa? La porta.. Si è aperta?"

"Ma come è possibile? Dev'essere sicuramente una trappola, perchè mai il Team Plasma dovrebbe-" ma il ragazzo non riuscì a dire altro, poichè davanti a lui comparvero due ragazze con indosso una divisa grigia. La prima era alta e slanciata, con lunghi capelli neri nascosti dal cappuccio e occhi azzurro intenso. L'altra invece era più piccola e paffuta, avrà avuto 11 o 12 anni circa, ma il suo sguardo gelido riuscì ad incutere timore ai due. Le loro uniformi avevano un piccolo particolare che le contraddistingueva dalle precedenti: sul petto di ognuna era presente una piccola spilla a forma di goccia, metà giallo splendente e metà rosa candido. 

"La porta non si è aperta per caso, e le nostre intenzioni non sono cattive, credeteci." disse la donna corvina guardandoli negli occhi.

"Le nostre Regine hanno intenzione di parlare con te, ragazzino." s'intromise la più piccola.

Era davvero ironico: quella bambina gli stava dando del ragazzino nonostante fosse molto più piccola di lui.

Dopo essersi soffermato sulle sue parole, Touya realizzò: "Cosa significa che le vostre Regine vogliono parlarmi? Chi diavolo sono?"

"Stai tranquillo, verrai a conoscenza di tutto appena le incontrerai. Ora, se vuoi scusarmi, io e Shiori ci prenderemo cura del Capopalestra.." e detto questo la donna fece per avvicinarsi, ma i due arretrarono cercando una via difuga. In un istante la piccola arrivò alle spalle del moro e con un gesto lo bloccò a terra, putandogli un coltello sulla gola. Silvestro rimase immobile, paralizzato per la paura.

"Ti conviene seguire gli ordini, altrimenti non ci andò leggero con te." sibilò lei.

"L-Lasciami, maledetta.."

"Shiori, smettila. Le nostre Lady ci hanno impedito di fargli del male, e noi dobbiamo seguire i loro ordini."

"Questo ragazzino mi sta antipatico" fece la piccola riponendo il coltello nella sua federa. "Per quale motivo le Regine vorrebbero parlare con lui?".

"Non lo so, ma quello che è certo è che non possiamo disobbedire, per cui prendi il Capopalestra e portalo con te."

"Sissignora.." borbottò Shiori, avvicinandosi all'uomo con un balzo.

Lo guardò negli occhi con l'aria annoiata, poi gli prese le mani con violenza, bloccandogliele.

"Lasciami andare, piccolo demonio!" urlò Silvestro cercando invano di liberarsi.

A quelle parole lei s'infuriò e iniziò a fare pressione sul suo corpo con violenza, tanto che il povero Capopalestra gemette dal dolore. Poi lo trascinò via, mentre Touya li guardava impotente.

"Beh, cos'è quella faccia?" gli chiese l'altra recluta guardandolo con un sorriso malizioso. "Avanti, le regine ti stanno aspettando.. Seguimi."

Il ragazzo si alzò in piedi ancora dolorante e decise di stare al gioco per il momento. La piccola Shiori si era rivelata molto più pericolosa di quello che sembrava, e lui non poteva sapere come avrebbe potuto reagire la corvina ad un suo rifiuto.

I due camminarono per molto tempo, alttraversando quelle che sembravano le stanze di un grande castello: dietro ad ogni porta Touya intravide dei letti e delle reclute che lo scrutavano con la faccia di chi aveva visto un fantasma. Alcuni uomini arrivarono addirittura a deriderlo, ma bastava uno sguardo gelido della sua accompagnatrice per farli scappare a gambe levate.

"Mi chiedo chi diavolo sia.." pensò il moro guardando la donna che si muoveva con grazia ed eleganza davanti a lui "Le basta un solo sguardo per incutere paura alle altre reclute.. Forse ho fatto bene a seguirla per il momento."

"Siamo arrivati." disse lei, interrompendo le sue riflessoni.

Touya alzò lo sguardo e vide davanti a sè una grande stanza con muri decorati sui colori dell'oro e del rosa chiaro; dal soffitto pendeva un grande lampadario prezioso, che emanava una luce quasi accecante. Un grande tappeto rosso scarlatto condusse il ragazzo verso due troni, i quali si trovavano al centro esatto della stanza.

"Benvenuto." lo salutarono con grazia le due donne sedute sui piedistalli rossi.

Antea e Concordia erano davvero eleganti: la prima aveva i capelli lunghi e morbidi, e un vestito bianco che le arrivava fino ai piedi. L'altra invece teneva i capelli raccolti in una treccia che scendeva da un lato. Il suo vestito le arrivava fino alle ginocchia, ma era più ampio e vaporoso della sorella.

"Ti stavamo aspettando, Touya." esordì Antea.

"Eh, sì!" le rubò la parola la sorella. "Shiori e Kuroi hanno fatto davvero un ottimo lavoro! Non a caso sono le nostre due migliori reclute~"

A quelle parole il ragazzo si girò di scatto verso la donna, Kuroi dunque.

Lei rispose con un piccolo inchino e, dopo aver fatto un sorrisetto al moro, fece per andarsene.

Quando la porta si chiuse alle loro spalle, Antea riprese a parlare: "Ragazzo, hai qui davanti a te le nuove Regine del Team Plasma, nonchè coloro che fra poco avranno il pieno controllo della regione."

"Cosa diavolo-"

"Shh, silenzio!" lo ammonì Concordia. "Non sai che è maleducazione interrompere una persona mentre parla?"

"Come stavo dicendo.. Noi, le Regine, ti abbiamo condotto qui per un motivo ben preciso: Touko."

A quelle parole il ragazzo non potè più trattenersi.

"Brutte bastarde, cosa le avete fatto?!"

"Noi? Oh, assolutamente nulla. In questo momento Tou-Tou è tra le braccia del nostro N, e quei due sono diretti proprio qui.

"C-Cosa? Quindi Touko si trovava dalla parte opposta.."

"Ma naturalmente!" lo schermì la biondina "Pensavi che N ti avrebbe lasciato tutto soletto con lei? Lui sapeva già che Touko era lì, per cui non ci ha pensato due volte a liquidare te e quello stupido Capopalestra~"

Touya era sconvolto. Ma certo, come aveva fatto a non pensarci prima? N poveva sapere la posizione esatta di Touko in qualsiasi momento. Quell'ipocrita lo aveva fregato per bene..

"Ascoltaci Touya, Il tuo problema è anche il nostro.. Quella ragazzina ci sta portando via il nostro Re, colui che dovrebbe essere qui accanto a noi, su questo trono."

"E quindi.. Cosa centro io in tutto questo?!

"Eheh, è semplice! Anche se siamo nemici potremmo stringere un accordo segreto, non trovi? Noi faremo di tutto per allontanare Touko da N e tu farai lo stesso, così ognuno sarà libero di stare con la persona che ama.." spiegò Concordia sorridendo.

"Non è così facile come pensate.. E' difficile da dire, ma.. Credo che quei due si amino."

"Ti sbagli." lo fermò la donna dai capelli rosa. "In questo momento Touko è incredibilmente fragile, neanche lei sa di cosa ha bisogno, ma sopratutto di Chi ha bisogno.."

"Capisci ora? Quella che ti stiamo offrendo è un'opportunità che non ti ricapiterà mai.. Hai la possibilità di cambiare a tuo piacere i sentimenti di Tou-Tou, non è fantastico?"

Detto questo le due si alzarono in piedi e si avvicinarono al ragazzo, che le guardava con gli occhi spalancati. Antea gli mise le mani sulle spalle e gli sussurrò ad un orecchio: "Avanti.. Lo so che non aspetti altro.."

La sorella invece gli accarezzò le guance e lo guardò intensamente. 

Touya si sentì in uno stato di piacere assoluto, mentre i suoi pensieri e i suoi sentimenti vagavano senza meta.

Era.. Era bellissimo. Si sentiva come in un sogno.

Concordia avvicinò i seni prosperosi al petto del ragazzo e lentamente gli coprì gli occhi con le mani.

"Allora.. Siamo d'accordo.. Vero?"

Cosa gli stavano dicendo? Touya non riusciva più a sentire le loro parole, era invaso dal piacere e dal desiderio che stava provando. Le parole uscirono automaticamente dalla sua bocca.

"Sì."







{Note dell'Autrice: Salve, minna~ Spero che il Capitolo sia stato di vostro gradimento! Uso questo piccolo spazio per fare alcune precisazioni:

-Shiori appare molto più piccola di Touya poichè nella FanFiction sia lui che Touko hanno 17 anni. N invece ha 19 anni, come le sue sorelle adottive. Questo cambiamento delle età è dovuto alla presenza delle scene di violenza {E anche perchè, diciamocelo, chi direbbe mai che Touko abbia 14 anni? D:}

-I nomi delle due reclute, Shiori e Kuroi, non sono stati inseriti senza alcun criterio: infatti derivano rispettivamente da "Shiro" {Bianco} e "Kuro" {Nero}.

Bene, come al solito ci tengo a ringraziare tutti coloro che stanno seguenda la storia, spero di non deludervi! ♥

Ci vediamo al prossimo capitolo,

Akysan.

 

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Capitolo 14
*** Capitolo ~Aspetterò ***


Capitolo 14 ~Aspetterò


"Avanti vecchio, non riesci ad andare più veloce? Secondo me dovresti ritirarti, non hai più l'età per fare il Capopalestra, caro mio." 

La piccola Shiori camminava velocemente davanti a Silvestro, il quale la seguiva a testa bassa, con le mani bloccate da delle manettte color argento: dopo aver visto la sua terribile reazione il Capopalestra si era rassegnato e aveva deciso di seguirla, sperando che la promessa delle due ragazze "Non gli faremo nulla di male." fosse veritiera.

"Ok, siamo arrivati!" annunciò lei guardando l'uomo con un sorrisetto.

"Arrivati? Dove esattamente?" domandò il Capoplestra preoccupato.

Non ricevette alcuna risposta, per cui non gli restò che guardarsi intorno: Shiori l'aveva portato in un'ampia stanza con il soffitto decorato; dall'alto pendeva un grande lampadario bianco, e lo spazio era occupato principalmente da un grande letto matrimoniale e due armadi. Sembrava una semplice camera da letto.

"Ti piace? Io e Kuroi viviamo qui da quando è stato creata la Base Sotterranea delle Regine." spiegò la bambina sedendosi con agilità sul letto.

"Kuroi?"

"Sì, hai presente la ragazza corvina con cui stava parlando prima il ragazzino? Beh, lei è Kuroi, la mia compagna di stanza. Vivere qui in due è un po' scomodo, ma ci piace tanto stare insieme sotto lo stesso tetto, eheh-" dopo aver detto queste parole la ragazza diventò rossa in volto e replicò velocemente "N-Non farti strane idee, vecchio. Noi due siamo le reclute più forti, e se viviamo qui insieme è solo per servire al meglio le nostre Regine!"

"Ok, ma.. Perchè mi hai portato qui? E cosa hanno intenzione di fare quelle due pazze ora che si sono autoproclamate Regine?" 

In un secondo Shiori balzò in piedi e si avvicinò al Capopalestra estraendo minacciosamente il suo pugnale. "Non provare mai più ad offendere le mie Lady, altrimenti non ci penserò due volte a conficcare questa lama nel tuo petto.. Hai capitò bene?" ringhiò chiudendo a fessura gli occhi gelidi.

Silvestro alzò le mani in segno di resa e cercò di far ragionare la ragazza: "Ho.. Ho capito, ma rimetti a posto quel pugnale ora, non è un gioccattolo." 

Lei lo guardò inclinando la testa, e con calma rinfoderò l'arma, senza mai distogliere lo sguardo dall'uomo. "So che non è un giocattolo, con il mio pugnale ho ucciso così tanta gente da averne perso il conto, ormai. Ma almeno io e Kuroi in cambio abbiamo ricevuto aiuto e un letto per dormire.."

"Cosa? Vi hanno costretto.. Ad uccidere?"

"Mmh.. Non proprio. Quando abbiamo chiesto di arruolarci al Team Plasma ci hanno ordinato di-

"Un momento, perchè mi fai una domanda del genere? Stai cercando di persuadermi in qualche modo, vecchio?!"  

"No, non lo farei mai." rispose con calma il Capopalestra "E poi, dove potrei mai andare se ci siete tu e il tuo pugnale qui? Volevo solo capire cosa ci fa una bambina della tua età in un postaccio del genere.."

"Quello che tu chiami "Postaccio" è la mia casa da quando sono entrata nel Team Plasma. Comunque non ti sorprendere, qui ci sono ragazzi e ragazze di tutte le età.. Credo che la più piccola recluta sia stata una ragazzina di 8 anni."

"Stata?"

"Mmh, sì. E' partita in missione nella Cava Pietrelettrica, ma sembra che nè lei nè gli altri abbiano fatto ritorno. Sai cosa si dice in giro? Che sia stata la Campionessa ad ucciderli tutti!"

"Voi siete matti. Come potete anche solo pensare che la Campionessa di Unima abbia fatto una cosa del genere?" replicò Silvestro.

Shiori aprì la bocca, come per risponergli qualcosa, ma non potè dire nulla perchè la porta si aprì e una donna entrò nella stanza a grandi passi.

"Kuroi!" esclamò la bambina quando la vide "Allora? Cos'è successo? Cosa volevano le Regine dal quello stupido ragazzino?"

Quando la corvina vide il Capopalestra sbiancò in volto e prese la piccola per un braccio. "Dannazione, Shiori, cosa ci fa lui qui? Avevamo ricevuto degli ordini precisi: dovevi portarlo nella cella!" sibilò.

"Ahi, mi fai male! Stai tranquilla Kuroi, quel vecchio non potrà mai essere un problema per noi! Anzi, è divertente passare del tempo con qualcuno che vive al di fuori della Base.. Mi annoio troppo qui, uff." 

Lei la fissò con uno sguardo gelido e poi si rivolse al Capopalestra. "Vieni con me, avanti." gli ordinò.

"No, non te lo permetterò!" fece la piccola mettendosi fra i due. "Prima voglio che mi spiegi cosa è successo dalle Regine!"

Shiori non farmi perdere la pazienza.."

Niente. La piccola rimaneva immobile e fissava Kuroi con lo guardo inbronciato.

"..E va bene, siediti e ti racconterò tutto." sospirò la donna alzando gli occhi al cielo.

"Quando le Regine mi hanno congedata io mi sono nascosta e sono riuscita ad origliare la loro covnersazione.. Purtroppo non ho sentito nulla di buono."

"Che.. Che intendi dire?" chiese preoccupata Shiori.

"Vedi.. Le Regine hanno.. Hanno proposto un accordo segreto a Touya, secondo il quale avrebbero fatto di tutto per allontanare Touko da N."

"Cosa? Stai scherzando?! Questo significa che le Lady sono ancora fissate con quel traditore di N.. Cosa ha risposto il ragazzino?"

Kuroi si limitò a fissarla con lo sguardo addolorato. La bambina comprese all'istante e non riuscì a trattenersi: "Non è possibile! Come diavolo ha fatto ad accettare? Se è nostro nemico non dovrebbe essere contrario alla riunione tra N e le Regine?"

"Calmati Shiori.. Anch'io non riuscivo a capire, ma successivamente ho realizzato. Quel ragazzo, Touya, probabilmente prova qualcosa per la Campionessa e quanto pare quel sentimento è stato così forte da spingerlo a collaborare con il nemico.. Comunque ora la nostra priorità è proteggere le Regine ad ogni costo, non sappiano a cosa potrebbero andare incontro."

"Dannazione.. Giurò che farò il possibile per proteggerle, se quel traditore di N proverà ad alzare un dito su di loro dovrà vedersela con me." ringhiò Shiori chiudendo i pugni.

"Scusate.." s'intromise il Capopalestra dopo aver ascoltato la conversazione "Non riesco a capire bene quello che avete detto ma.. Continuate a parlare di questo N, e io credo di averlo già sentito nominare.."

"Pff, ok che sei in là con l'età, ma davvero non ti ricordi di N, il Capo del Team Plasma?" la bambina riuscì a stento a trattenere le risate.

"Cosa? Oh, ora che mi ci fai pensare mi ricordo di lui.." 

"Alto, misterioso, lunghi capelli verdi e stesso colore per gli occhi.. Ora ricordi?"

"..Touya mi aveva detto che quel ragazzo si chiamava Nico, ma ora che mi ci fai pensare.. Sì, è proprio lui! Non.. Non ci credo.. Quei due mi hanno ingannato.." Silvestro era sconvolto. 

"Eheh, a quanto pare quel ragazzino non era così innocente come sembrava.." ridacchiò la più piccola.

"Adesso basta voi due. Shiori, portalo subito nella cella, poi raggiungimi alla sala di controllo, dobbiamo tenere d'occhio le Regine ad ogni costo."

"Sissignora.." annuì controvoglia la bambina. Poi si rivolse al Capopalestra "Andiamo vecchio, le celle non sono proprio il miglior posto della Base, ma potrai incontrare i tuoi amichetti lì!" 

"Shiori, chiudi quella bocca!" l'ammonì la corvina.

"Cosa.. Cosa significava quello che hai detto?"

"Oh, beh, ormai è fatta, quindi perchè mantenere il segreto? Io e Kuroi abbiamo già catturato tutti gli altri Capopalestra, i Superquattro e perfino il vecchio Campione Nardo! Hanno fatto molto male a sottovalutare il nuovo Team Plasma.." sibilò Shiori.

"Non.. Non è possibile.." 

"Oh, e invece ti conviene crederci! Avanti, vieni, è il momento della riunione di famiglia~"

----

"N.. Siamo arrivati?" mormorai, mentre le lacrime scendevano lentamente sul mio volto. Avevo passato un po' di tempo piangendo silenziosamente, ma non riuscivo più ad alzare lo sguardo e ad incrociare il suo viso sofferente. N stava soffrendo molto per via delle mie parole e io mi sentivo terribilmente in colpa.

"Ti prego rispondimi.. Non fare così.." 

"Touko, sto cercando di orientarmi, ma se continui a parlarmi non riuscirò mai a trovare la giusta strada.." sospirò lui.

"..Ok" risposi debolmente, poggiando la testa sul suo petto. I suoi battiti erano forti e veloci, come una sorta di ninnananna per me. Chiusi gli occhi.

"Siamo arrivati." annunciò lui dopo un po'. "Riesci a camminare?"

"Sì.. Penso di sì."

 Lui mi poggiò lentamente a terra e mi aiutò a rimettermi in piedi. Alzai lo sguardo e vidi davanti a me una grande porta di cristallo.

"Oh, sembra che abbiano fatto le cose in grande.." commentai ironica.

"Conosco queste porte, erano presenti anche nella vecchia Base del Team Plasma.. Si servono di un riconoscimento vocale."

"Grandioso. Come facciamo ad entrare?" 

N si avvicinò alla porta e dopo averla osservata attentamente disse: "Natural Harmonia Gropius, Capo del team Plasma."

Trattenni il respiro per qualche minuto, poi sentii una voce elettronica: "Accesso Consentito." Il mio cuore riprese a battere.

"Come diavolo hai fatto? Non era registrato solo il timbro vocale di quelle due?" chiesi perplessa.

"Antea e Concordia non sono stupide.. Se non hanno eliminato il mio timbro vocale significa che stavano aspettando il nostro arrivo.."

"N.. Cosa dobbiamo aspettarci?"

"Non ne ho idea." rispose semplicemente lui. "Andiamo ora."

Lui si incamminò, ma io rimasi lì, immobile.

"Cosa c'è, non riesci ancora a camminare?" mi chiese lui spazientito.

"N.. Perchè ti comporti così con me?"

"Così' come? Sei stata tu a dirmi di non provare nulla per me, per cui spiegami come mi dovrei comportare.." i suoi occhi verdi mi fissavano con una strana luce.

"Dannazione N! Non ti ho detto questo, è solo che.. Ho bisogno di tempo, ora sono troppo confusa per risponderti!" Iniziai a piangere.

"Confusa? Cosa significa?"

"Ascoltami" dissi fra i singhiozzi "Ora non posso dirti il perchè, ma ti prometto che quando ce ne saremo andati via da qui e tutto sarà finito ti saprò dare la risposta giusta. Ti chiedo solo di aspettare un po'.." 

"Aspettare.. Touko, ho aspettato per più di un anno, in una regione lontata da qui. Dopo il nostro incontro a Quattroventi la mia vita è cambiata, e io ho rinunciato a tutto pur di stare con te." dopo aver pronunciato quelle parole si avvicinò e mi guardò dritto negli occhi.

"Ho rinunciato perfino al mio più grande sogno, all'Ideale per cui stavo combattendo.. Capisci ora?"

"Oh, N.. Io.."

Lui mi fissò per qualche secondo, poi annuì convinto.

"Shh, non dire nulla. Ho capito."

Si avvicinò velocemente e mi diede un lungo bacio sulla bocca, chiudendo gli occhi.

Spalancai gli occhi per l'emozione, ma non riuscii a sottrarmi alle sue labbra ricambiai il suo gesto con passione.

"Ho aspettato tutto questo tempo per te, Principessa. Posso aspettare ancora." sussurrò abbracciandomi forte. 

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Capitolo 15
*** Capitolo ~Follia ***


Capitolo 15 ~Follia

{Rating Rosso}


Io e N attraversammo senza esitazione il portone di cristallo, e quello che trovammo davanti a noi ci lasciò senza parole.

Sembrava.. Una sorta di castello sotterraneo, dotato di stanze su stanze per le reclute; quest'ultime stranamente non ci saltarono addosso, ma si limitarono a scrutarci da lontano. Ovviamente a me erano rivolti solo sguardi d'odio e paura, ma la cosa che mi stupì fu il loro atteggiamento nei confronti di N: alcuni sembravano colmi di rabbia e odio, mentre altri risultavano piuttosto preoccupati e in ansia per lui. D'altra parte neanche io avrei saputo cosa fare al loro posto.. Il loro capo se n'era pur sempre andato con il "nemico".

Ciò mi fece riflettere veramente su quello che aveva fatto.. Era arrivato addirittura a tradire i suoi compagni per me? Mi sembrava così assurdo.. E tremendamente ingiusto.

"N.. Mi dispiace.." sussurrai guardandolo negli occhi per un'istante.

Lui mi rivolse il più caloroso dei sorrisi e mi risposte: "E per cosa? Stai tranquilla, non mi pento di nulla.. So che è stata la scelta giusta."

"Ma.. Ma per colpa mia tu-" non mi lasciò il tempo di replicare e mi strinse in un dolce e lungo abbraccio. 

"Shh, non dire nulla." 

In quell'istante sentii tutti gli occhi e i mormorii delle reclute addosso. "Pare che avessi delle ammiratrici segrete qui, eh?" mormorai ironica.

"Non solo ammiratrici, credimi."

"C-cosa? Stai scherzando?" esclamai staccandomi d'istinto da lui.

".. Ma certo, scema." rispose lui sorridendomi.

Sospirai.

"Bene, penso che dopo questo pietoso siparietto dovremmo andare.."

"D'accordo."

E riprendemmo a camminare, non curandoci di tutte le reclute che ci guardavano impietrite. Era incredibile: nonostante la situazione fosse critica N riusciva a farmi.. Sorridere. Sì, dalla nostra ultima conversazione sentivo che era cambiato qualcosa, sentivo il il mio cuore più leggero. Era una bella sensazione.

----

"Dannazione, questo posto è immenso."

"Hai ragione, le sorelline si sono date da fare.."

Stavamo camminando da un po', ma non avevano nessun indizio nè sulle Ancelle, nè su Touya e Silvestro. Stavo iniziando ad agitarmi.

All'improvviso una voce.

"Da questa parte, prego." 

Mi girai di scatto e inquadrai la donna che aveva appena mormorato quelle parole: era alta, capelli nero lucente e occhi di un azzurro misterioso. Indossava una divisa del Team Plasma che le calzava a pennello, mettendo in mostra le sue curve prosperose. Sul suo petto era ornata una spilla dorata che faceva risaltare il suo enorme seno.

"Puttana." pensai d'istinto.

"Le Regine vi stavano aspettando, Lady Touko e.. N." pronunciò il nome del ragazzo con forte disgusto.

"Si può sapere chi sei?" chiesi guardandola dall'alto verso il basso.

"Kuroi, Recluta No.1 al servizio delle Regine Antea e Concordia." rispose meccanicamente lei, quasi come stesse ripetendo una cantilena.

"Cos'hanno in mente le mie sorelle? Da quando in qua sarebbero diventate.. Regine?" intervenne N.

Lei gli lanciò un occhiataccia e si morse il labbro con violenza. Probabilmente era tentata dal rispondergli a tono, ma per qualche motivo doveva trattenersi.

"Avrà.. Avrà modo di scoprirlo quando si troverà davanti a loro." e detto questo disegnò uno strano simbolo a forma di goccia sulla porta che si trovava davanti a lei, facendola aprire di scatto.

La luce eterea proveniente dall'interno fu accecante, al punto che fui costretta chiudere gli occhi.

"Cosa.. Cosa diavolo?"

Quando li riaprii quello che mi torvai davanti mi lasciò pietrificata. 

Due troni, sui quali sedevano con grazia le due Dee, ma al centro.. al centro c'era qualcun'altro. Due occhi marroni mi guardavano con malizia. Due occhi che conoscevo bene.

Touya.

"Touya? Ma cosa.. Non capisco.. Cosa ci fai qui, e dov'è Silvestro?"

Lui mi sorrise e si alzò lentamente, continuando a guardarmi fisso negli occhi. Ero spaventata.

Antea e Concordia lo imitarono e in un attimo io e N ritrovammo i tre davanti a noi.

"Ciao, Tou-Tou~" mi salutò la bionda alzando la mano.

"N.. Sono felice che tu sia venuto." disse l'altra invece.

"Sorelle.. Cosa avete fatto? E tu Touya, cosa ci fai lì con loro?" chiese N. Anche lui era visibilmente scioccato, ma stava facendo il possibile per rimanere calmo e concentrato.

A quel punto il moro prese la parola: "Oh.. Certo che sei proprio uno stupido.. Queste due bellissime ragazze ti hanno offerto tutto, anima e corpo, ma tu hai deciso di abbandonarle e andartene.. E tutto questo per stare con la prima ragazza che ti sei trovato davanti, vero?"

"Non dire cazzate." sibilò N stringendo i pugni.

"Cazzate? A me non sembra proprio. Sei stato capace solo di far soffrire Touko da quando l'hai conosciuta. Tu non meriti di starle accanto, Non è questo il tuo destino."

"Touya.. Ma che ti prende? Io ti conosco fin troppo bene, e so che non diresti mai cose del genere! Cosa gli avete fatto, meledette?" urlai rivolgendomi alle Dee.

"Noi? Oh, assolutamente nulla. Touya ha solamente capito quello che è giusto per il nostro futuro, e sta agendo di conseguenza."

Improvvisamente il ragazzo si avvicinò e mi mise le mani sui fianchi. 

"T-Touya, cosa stai-" 

In un attimo mi ritrovai in braccio a lui e non riuscii più a muovermi.

"L-Lasciami, Touya!

"Maledetto bastardo!" urlò N preparandosi a colpirlo.

"Gothitelle, usa Psichico." 

Fu una mossa completamente inaspettata. Il ragazzo dai capelli verdi si bloccò immediatamente, sotto gli effetti di quella terribile mossa. Stava facendo il possibile per liberarsi, ma sembrava tutto inutile.

"Mi dispiace N.. Forse ora soffrirai un po', ma non posso permettere che tu interferisca." gli spiegò Antea.

"Comunque non preoccuparti, rimani sempre meraviglioso, anche quando sei in difficoltà.." aggiunse Concordia avvicinandosi a lui. Le loro labbra si toccarono, e la bionda si lasciò travolgere da un'irrefrenabile voglia di Lui. 

"Concordia, un po' di contegno." l'ammonì la sorella, guardandola male.

Poi si rivolse a Touya: "I nostri patti sono stati sanciti, ora ognuno faccia quello che reputa giusto." 

Il moro annuì e la grande stanza rimase deserta.

----

"Touya, ti prego, lasciami andare.. Cosa ti hanno fatto quelle stronze, dimmelo!" piangevo e lo imploravo, ma senza ottenere alcuna risposta.

Mi stringeva complusivamente le mani sul corpo, fino a lasciarmi dei segni rossi. "Ti prego, Touya, ti prego.. Mi stai facendo male.."

"Siamo arrivati." furono le uniche parole che pronunciò.

"A-Arrivati, dove?"

Entrammo in una stanza completamente buia e lui mi gettò di peso sul letto, tenendomi fermi i polsi con le mani. 

Nel buio riuscivo solo a vedere i suoi occhi che brillavano spaventosamente.

"Touya.." 

Lui posò lo sguardo più in basso, molto più in basso. No, non poteva essere vero, era tutto uno scherzo.. Giusto? 


Touya mise una mano dentro i miei pantaloncini e iniziò a toccare senza fermarsi.

Cacciai un urlo e cercai di dimenarmi, dunque lui prese una corda e legò le mie braccia al letto, privandomi ogni libertà di movimento. Mi tolse i pantaloncini con violenza e tirò la maglietta al punto che si strappò di nettò. Ora ero lì davanti a lui, in reggiseno e mutande. Ansimavo.

Touya sorrise sadicamente, poi si tolse i pantaloni e iniziò a baciarmi dal viso, poi verso il collo, tra il seno, fino.. a quel punto. 

Si infilò tra gli slip e.. Fu un attimo. Sentii qualcosa di diverso, come una pressione dall'esterno verso l'interno, ed era estremamente doloroso. Il moro andava lentamente avanti e indietro, lasciandomi senza fiato.

Piangevo, piangevo e cercavo invano aiuto, ma ero così sconvolta che anche la voce faceva fatica ad uscire.

".. Ti diverti, piccola?"

"T-Touya.. Cosa.. Cosa stai facendo.." sussurrai tra le lacrime. Avevo finito tutto il fiato, e ora non potevo far altro che soffrire in silenzio, travolta da quella lenta e spaventosa agonia.

Quindi.. Questa era la vera me stessa.. in realtà io ero solo una stupida ragazzina fragile e indifesa. Ora avevo la certezza che senza i miei Pokemon, senza di loro ero.. ero.. 

Patetica.

Insignificante. 

Zero.

Fu con questi pensieri che smisi si dimenarmi e di combattere, e decisi di lasciarmi andare. Chiusi gli occhi, sperando di non doverli aprire mai più.

Ormai avevo perso tutto, ma il mio ultimo pensiero fu lui.

"..N" 

 

 


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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ~Pericolo ***


Capitolo 16 ~ Pericolo


"Touko.. Che succede piccola, perchè non mi parli?"

La sua voce sembrava così dolce, così.. Pura.

Forse.. Forse mi sbagliavo, potevo essermi immaginata tutto..

Aprii gli occhi lentamente. Touya era seduto davanti a me con le gambe accavallate e mi guardava sorridendo. 

Feci per alzarmi dal letto, ma mi resi conto di non riuscire più a muovermi. Ero bloccata: le mani e i piedi era stati legati con degli spaghi al letto, impedendomi qualsiasi movimento.

"Touya, ma cosa diavolo-"

"Shh" fece lui avvicinandosi "Non dire nulla, piccola. Sapevo che non ci avresti pensato due volte a scappare, per cui ho preso delle piccole precauzioni.."

Si sedette accanto a me e iniziò ad me ed iniziò ad accarezzarmi i capelli. "Sei bellissima." sussurrò.

"Lasciami andare, Touya! Ti rendi conto di.. Di quello che stai facendo?" urlai trattenendo le lacrime.

"Sì, me ne rendo conto.. E sono sicuro che in fondo anche tu lo vuoi.."

"Ma come cazzo ti permetti?! Hai.. Hai davvero superato il limite questa volta.. Giuro che appena mi libererò te la farò pagare cara" sibilai chiudendo gli occhi a fessura.

"Calmati Touko. Che ne dici di lasciarti andare ai tuoi veri sentimenti invece di continuare a mentire a te stessa? Antea e Concordia mi hanno svelato come stanno le cose, e tu non puoi continuare a illudere N di amarlo quando in realtà non provi assolutamente nulla per lui."

"Sta zitto, sta zitto! Io mi stavo riavvicinando a N, stavo riscoprendo dei sentimenti che mi erano stati portati via, e voi non avevate alcun diritto di separarci!"

"Ma smettila, sei ridicola!" urlò lui prendendomi con violenza il viso "Tu non provi più niente per quello stronzo. Lui appartiene ad un altro mondo, ed è giusto che stia con le Regine."

"N-No.. Non è vero.. Io.."

"Oh, non disperarti, piccola! Tu non sei sola, hai Me ora. Ti starò sempre accanto, ti proteggerò giorno e notte, e non ti lascerò avvicinare a nessuno all'infuori di me. Sarai solo mia."

Ero sconvolta, non riuscivo a dire nulla. Cosa aveva in mente Touya? Era fuori di sè, sembrava un'altra persona..

"Vuoi sapere la verità? Io sono sempre stato ossessionato da te, ti ho sempre amato e desiderato follemente. Per tutto questo tempo ho cercato di nascondere questa parte di me, ma le Regine mi hanno aiutato a liberarla, mi hanno reso una persona forte e potente.. La persona perfetta per te."

"Cosa.. Cosa stai dicendo?! Touya.. Ti rendi conto di quello che hai fatto? La persona perfetta per me non mi stuprerebbe mai contro il mio volere, cazzo! Sei.. Sei solo un porco pervertito"

A quelle parole lui si vece rosso in viso per la rabbia e mi mise le mani addosso, come per ripicca.

"Stai zitta, e ammettilo che ti è piaciuto perdere la verginità così.. E poi.. Io sto aspettando per il secondo round.." ghignò lui.

"S-Secondo round?" balbettai sbarrando gli occhi.

Non poteva essere vero, quella tortura non poteva ricominciare un'altra volta..

"Ascoltami bene Touko.. A questo punto hai solo due possibilità: puoi decidere di andartene, di scappare da tutto e da tutti e avermi tutto per te."

"O-Oppure?"

"Beh, l'altra scelta non è molto piacevole.. Devi sapere che ho raccontato tutto su di te a Bellocchio, e credo proprio che a quest'ora sarà già arrivato qui nei sotterranei con i suoi stupidi agenti.. Insomma, le scelte sono due: o vieni via con me, o vai dritta in carcere con l'accusa di pluriomicidio. So che sei una ragazza sveglia, per cui penso che non avrai problemi a fare la scelta giusta."

"Non è possibile.. Ti avevo detto di mantenere il segreto.. Perchè l'hai fatto Touya?!"

Lui non rispose, si limitò a sorridermi ingenuamente.

"Smettila di sorridere, smettila di trattarmi come un oggetto, Smettila Touya! Mi stai facendo impazzire.. Non pensi di aver fatto già abbastanza?!"

"Oh, ma questo è solo l'inizio.."

All'improvviso sentii una mano gelida dentro gli slip, e quell'impatto mi fece sussultare.

"Smettila.." mi dimenavo inutilmente, cercando di sottrarmi a quella lenta e interminabile tortura: lui si muoveva velocemente e mi guardava con una strana luce negli occhi. In un attimò però si bloccò.

"Cosa cazzo è stato?" urlò balzando in piedi.

La porta si congelò all'istante, andando in frantumi. Un potente Geloraggio invase la stanza, colpendo in pieno Touya.

"Non.. Non è possibile.. Sei tu, Beartic?"

Il Pokemon Polare entrò lentamente nella stanza, continuando a tenere lo sguardo fisso sul ragazzo moro, il quale giaceva a terra privo di sensi. Beartic lo colpi ripetutamente con il Geloraggio, colgelandolo completamente. 

"Adesso fermati Beartic, lo ucciderai se continui così!" la imploravo tra le lacrime. 

A quelle parole lei si avvicinò e con un semplice gesto riuscì a liberarmi. D'istinto avrei voluto abbracciarla e lasciarmi andare alla sua pelliccia morbida, ma poi mi resi conto di quello che era successo prima: probabilmente lei era ancora spaventata da me, e come potevo darle torto?

"Sei tornata qui nonostante tutto.. Perchè?! Perchè l'hai fatto, Beartic?"

Come per risposta lei mi prese a se e mi strinse forte, abbracciandomi. Scoppiai in lacrime.

Quel Pokemon era estremamente dolce e generoso, era riuscita a perdonarmi ed era tornata indietro per salvarmi, nonostante tutto.. Le dovevo la mia vita.

"Oh, Beartic.. Ti chiedo di aiutarmi un'ultima volta.. Devo riuscire a riprendermi i miei compagni, e dobbiamo salvare N dalle Regine.. Posso contare su di te, vero?"

Lei mi guardò dritta negli occhi, poi fece un cenno con la testa e mi invitò a seguirla.

Prima di raggiungerla mi girai di scatto verso Touya: il ragazzo aveva il corpo bloccato da una lastra di ghiaccio, ma riusciva a respirare e sembrava non aver riportato ferite gravi. "Touya.." sussurrai "Prometto che quelle bastarde pagheranno per quello che ti hanno fatto.. Lo prometto."

Detto questo uscii velocemente dalla stanza, nel buio del castello sotterraneo.

----

"Shiori, liberaci immediatamente!" 

Silvestro urlava senza sosta da quando la piccola lo aveva rinchiuso in cella insieme agli altri Capopalestra. 

"Silvestro, per favore, Calmati.. Agitarti così non ti aiuterà di certo." cercò di calmarlo Aloè, la capopalestra di Zefiropoli.

"Eheh, la nonnina ha ragione! Segui i consigli delle persone anziane Silvestro~" lo prese il giro la recluta.

"Dannazione.. Ti tendi conto di cosa sta facendo il team Plasma? Ti rendi conto del disastro al quale stiamo andando incontro?!"

"Stai tranquillo Silvestro, non accadrà nulla.." una voce rimbombò nel buio.

Shiori balzò in piedi, pronta a estrarre il pugnale, ma un oggetto metallico si posò sulle sue tempie.

"Non muoverti o sparo." la voce fredda di Bellocchio arrivò alla piccola come un segnale d'allarme che la paralizzò. 

"Bellocchio! Come sei riuscito a scendere qui?"

"Diciamo che sono stato informato.. Ehi, voi" disse rivolgendosi ai suoi compagni "Liberate immediatamente tutti. Abbiamo bisogno di maggior supporto."

"Hai ragione Bellocchio. Contro quelle tizie non c'è da scherzare.. Sono riuscite perfino a catturarci!"

"Purtroppo non è di loro che ci dobbiamo preoccupare.. C'è un pericolo più grande. Molto più grande."








 


{Note dell'Autrice: Salve a tutti! Lunedì è ripartita la scuola, e avendo iniziato il Liceo non avrò più molto tempo libero.. Spero di riuscire a pubblicare almeno un Capitolo a settimana, anche perchè non dovrebbe mancare molto alla fine di questa FanFiction {Piccolo spoiler, ma infondo credo di era già capito, no?} Ringrazio tutti coloro che stanno leggendo la storia, e vi invito a scrivermi le vostre opinioni qui sotto! Sarò più che felice di leggere e rispondervi uno ad uno ♥

Grazie ancora per tutto.

Aky San.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ~Wonderful Rush ***


Capitolo 17 ~Wonderful Rush. 


 

"Beartic, si può sapere dove stiamo andando?" 
La stavo seguendo da un po' di tempo, anche se non riuscivo a capire dove fossimo diretti. Beartic correva senza sosta, come se avesse in mente una metà ben precisa.
All'improvviso si fermò davanti ad una grande porta color argento, caricò il Geloraggio e la mandò in frantumi nel giro di qualche secondo. 
Mi fece un cenno con la testa, come per invitarmi ad entrare. "Cosa c'è qua dentro?" chiesi titubante, lanciando un'occhiata: La stanza era completamente buia, se non fosse per una piccola lucina bianca che emanava luce dall'alto. Non sembrava ci fossero persone all'interno.
Guardai il Pokemon negli occhi, e dal suo sguardo capii che mi aveva portata fin qui per un motivo ben preciso. Annuii convinta e decisi di entrare.
"Beartic.. Si può sapere perchè mi hai portata qui? Non c'è nussuno, e oltretutto--"
Mi bloccai di colpo. Davanti a me c'era un grande tavolo, sopra il quale era poggiate delicatamente 5 Pokeball. Mi mancò il respirò per qualche istante.
"I.. I miei Pokemon!" esclamai avvicinandomi.
Serperior, Unfezant, Chandelure, Jellicent e Zebstrika. Sì, c'erano tutti i miei compagni che avevo catturato e allenato con tanta falica. Oh, meglio, quasi tutti. 
"Dannazione.. Dov'è Reshiram? Ho bisogno del suo aiuto, altrimenti sarei in netto svantaggio.." Mi guardai intorno, nella speranza di riuscire a scorgere quel maledetto Chiarolite. 
"Cosa cerchi, Tou-Tou?"
Sussultai. Scattai fulminea verso la porta, e vidi una figura appoggiata alla parete. La donna aveva uno sguardo divertito, e giocherellava con la collana che aveva al collo, girandola e rigirandola fra le dita. 
"Oh, forse ho capito! Cerchi questa, veee~ro?" mi canzonò lei, sorridendo.
"Concordia.. Brutta bastarda..  Ridammelo, ridmmmi Reshiram! Anche se la terrai lì con te non ti obbedirà mai, per cui è praticamente inutile che tu la tenga imprigionata.."
"Ohh, stupida, stupida Touko. Cosa vuoi che me ne importi di questo bestione? L'unica cosa che conta è che non sia tra le tue mani.. Se poi se ne sta buono dentro il Chiarolite, tanto meglio!~"
Strinsi i pugni, cercando di tenere a freno la rabbia che mi stava invadendo; anche Beartic era furiosa, e righiava contro la bionda. 
"Nervosetti, eh? Strano, pensavo che Touya sarebbe riuscito a rilassarti un po' Tou-Tou.. Approposito! Che fine ha fatto il tuo sposino?" ghignò lei trattenendo a stento le risate.
A quelle parole avvertii come una scarica che mi attraversò dall'alto verso il basso. Spalancai gli occhi, terrorizzata.
"Eheh.. Cos'è quella faccia? Sembri davvero spaventata.. Oh, aspetta! Non mi dire che era la tua prima volta?! Pff, eri ancora vergine?! O mio dio, Tou-Tou, mi fai morire dalle risate!"
 

"Beartic, si può sapere dove stiamo andando?" 

La stavo seguendo da un po' di tempo, anche se non riuscivo a capire dove fossimo diretti. Beartic correva senza sosta, come se avesse in mente una metà ben precisa.

All'improvviso si fermò davanti ad una grande porta color argento, caricò il Geloraggio e la mandò in frantumi nel giro di qualche secondo. 

Mi fece un cenno con la testa, come per invitarmi ad entrare. "Cosa c'è qua dentro?" chiesi titubante, lanciando un'occhiata: La stanza era completamente buia, se non fosse per una piccola lucina bianca che emanava luce dall'alto. Non sembrava ci fossero persone all'interno.

Guardai il Pokemon negli occhi, e dal suo sguardo capii che mi aveva portata fin qui per un motivo ben preciso. Annuii convinta e decisi di entrare.

"Beartic.. Si può sapere perchè mi hai portata qui? Non c'è nussuno, e oltretutto--"

Mi bloccai di colpo. Davanti a me c'era un grande tavolo, sopra il quale era poggiate delicatamente 5 Pokeball. Mi mancò il respirò per qualche istante.

"I.. I miei Pokemon!" esclamai avvicinandomi.

Serperior, Unfezant, Chandelure, Jellicent e Zebstrika. Sì, c'erano tutti i miei compagni che avevo catturato e allenato con tanta falica. Oh, meglio, quasi tutti. 

"Dannazione.. Dov'è Reshiram? Ho bisogno del suo aiuto, altrimenti sarò in netto svantaggio.." Mi guardai intorno, nella speranza di riuscire a scorgere quel maledetto Chiarolite. 

"Cosa cerchi, Tou-Tou?"

Sussultai. Scattai fulminea verso la porta, e vidi una figura appoggiata alla parete. La donna aveva uno sguardo divertito, e giocherellava con la collana che aveva al collo, girandola e rigirandola fra le dita. 

"Oh, forse ho capito! Cerchi questa, veee~ro?" mi canzonò lei, sorridendo.

"Concordia.. Brutta bastarda..  Ridammelo, ridmmmi Reshiram! Anche se la terrai lì con te non ti obbedirà mai, per cui è praticamente inutile che tu la tenga imprigionata.."

"Ohh, stupida, stupida Touko. Cosa vuoi che me ne importi di questo bestione? L'unica cosa che conta è che non sia tra le tue mani.. Se poi se ne sta buono dentro il Chiarolite, tanto meglio!~"

Strinsi i pugni, cercando di tenere a freno la rabbia che mi stava invadendo; anche Beartic era furiosa, e righiava contro la bionda. 

"Nervosetti, eh? Strano, pensavo che Touya sarebbe riuscito a rilassarti un po' Tou-Tou.. Approposito! Che fine ha fatto il tuo sposino?" ghignò lei trattenendo a stento le risate.

A quelle parole avvertii come una scarica che mi attraversò dall'alto verso il basso. Spalancai gli occhi, terrorizzata.

"Eheh.. Cos'è quella faccia? Sembri davvero spaventata.. Oh, aspetta! Non mi dire che era la tua prima volta?! Pff, eri ancora vergine?! O mio dio, Tou-Tou, mi fai morire dalle risate!" 

"Stai.. Stai zitta.." sussurrai mettendomi le mani tra i capelli. "Stai zitta."

"Eh? Stare zitta, dici? Oh, mai e poi mai, sei uno spasso~

Chi l'avrebbe mai detto, eh? La grande campionessa Touko era ancora vergine!" continuò lei, piegandosi dalle risate.

"BASTA, SMETTILA!" urlai accovacciandomi per terra. 

Cosa diavolo stavo facendo? Era la mia occasione, tutto quello che dovevo fare era prendere i miei Pokemon e andarmene, eppure non riuscivo a muovermi. Ero lì, immobile, in preda a dei terribili ricordi che Concordia aveva portato alla luce: era inutile fingersi forte, far finta che non fosse successo nulla. Touya aveva sfruttato il mio corpo, mi aveva trattata come un oggetto.. Iniziai a tremare, nonostante stessi facendo il possibile per rimanere lucida.

Sentivo che Concordia si stava avvicinando, ma non riuscii a muovermi. 

"Povera piccola Tou-Tou.. Ho toccato un argomento delicato, vero?" disse con una nota di sarcasmo.

"Sai, a vederti così sembri una semplice bambina spaventata.. Chi l'avrebbe mai detto che dietro a questo dolce visino si nasconde una pazza assassina?~"

".. Adesso basta.. Smettila. Sei solo una brutta stronza." risposi continuando a tenere lo guardo fisso a terra.

"Ma insomma, cosa sono queste parole?! Le buone maniere non te le ha insegnate nessuno?"

"Oh, sì.. E tu e tua sorella mi avete chiesto il permesso prima di rapirmi, portarmi via i Pokemon, e sopratutto--" non riuscii a dire altro, ero troppo scossa e infuriata perfino per parlare.

"Eheh.. Ho capito.. Ti riferisci ai tuoi sentimenti, Tou-Tou?"

Alzai il viso e la guardai dritta negli occhi. Aveva uno sguardo divertito e le brillavano gli occhi. 

"Non so come tu abbia fatto a fare una cosa del genere.. Ma ridammeli. Subito." sibilai.

"Non vedo perchè dovrei.. Anche se lo facessi pensi che le cose tornerebbero come prima? Beh, ti sbagli di grosso perchè N non sarà mai più come tu lo conosci."

"Cosa.. Cosa significa?" 

"Pensavi che io fossi venuta qui per chiacchierare amorevolmente con te? Antea in questo momento sta facendo il possibile per far ritornare il nostro Principe.. E l'unico modo è far si che lui ti dimentichi per sempre."

Ebbi una fitta al cuore. Avevano intenzione di cancellare la memoria ad N? No.. Non ora che mi stavo riavvicinando.. Non ora..

N aveva sempre fatto il possibile per aiutarmi, c'era sempre stato per me.. Ora io non potevo starmene qui a piangere come una bambina. No, era mio dovere salvarlo.


"Beartic.. Vai con Geloraggio." 

Il getto ghiacciato esplose dalla bocca del Pokemon verso la bionda, ma qualcosa deviò l'attacco.

O meglio, qualcuno. Un Liepard.

"C'è mancato davvero poco.." sospirò Concordia "Ottimo lavoro come sempre, Kuroi."

..Kuroi? Dove avevo sentito quel nome?

Dal buio della stanza uscì una figura femminile, e quando i nostri sguardi si incrociarono capii a chi si stava riferendo.

"Dannazione, ci mancava solo lei.." imprecai a voce bassa.

Osservandola meglio notai che aveva un'aria strana, sembrava fosse preoccupata per qualcosa.

"Regina Concordia.. Siete sicura di quello che state facendo?" le chiese.

"Ma che domande sono queste? Piuttosto, vedi di sistemare questa stupida, io vado a vedere come procede il lavoro di Antea."

"..Sì, signora." annuì lei a fatica, poi si girò verso di me e mi si portò un dito sulle labbra, come per intimarmi a stare in silenzio; L'istinto mi diceva di attaccare e di elimianarla, ma da quel che avevo capito anche lei non era a favore del piano delle due Dee, per cui decisi di fidarmi.

"Regina.. Aspetti, le devo dire una cosa di vitale importanza." le corse dietro e le prese le mani, portandole al petto.

"K-Kuroi.. Ma cosa stai-"

"..Mi dispiace, Regina." sussurrò la recluta prima di abbandonarsi ad un lento e travolgente bacio.

Concordia era totalmente spiazzata, e non riusciva a separarsi dalla presa dell'altra, che la teneva ferma. Kuroi approfittò di quel momento di debolezza e con uno scatto fulmineo staccò di netto la collana dal collo della bionda.

Ero ancora in ginocchio, e osservavo la scena a bocca aperta: Era questa l'occasione giusta, il momento che stavo aspettando. 

Balzai in piedi e presi di fretta e furia mie Pokeball, poi corsi verso l'uscita e afferrai al volo il Chiarolite che Kuroi mi stava porgendo.

Fuggii via da quella stanza il più velocemente possibile, nella speranza che Concordia o qualche altra recluta mi avessero seguita. Ma invano.

A pochi passi dalla stanza dove si trovava Antea un numero spropositato di reclute si sbarrò la strada.

"Cosa credi di fare?"

"Dovrai passare su di noi prima di raggiungere la regina Antea!"

Era passato molto tempo dall'ultima volta che avevo combattuto con i miei Pokemon, ma dovevo dare il meglio di me, e sconfiggerli il prima possibile.

Mi ripromisi che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei ucciso con loro. 

E poi.. Presi il mano il Chiarolite. Diedi un piccolo bacio alla Sfera d'argento e quella iniziò a brillare e ad emanare calore. 

Era giunto il momento. "Dimostrerò al mondo con chi hanno a che fare.. E quando avrò finito la gente avrà paura perfino a pronunciare il mio nome." sussurrai, mentre alle mie spalle delle lingue di fuoco si espandevano per tutto il castello. Con un'ultima violenta esplosione Reshiram uscì dal Chiarolite con un potente ruggito. 

"Finalmente insieme." commentai guardando l'imponente Pokemon Verità. "E' passato molto tempo, Reshiram."

Mi avvicinai e accarezzai la sua folta pelliccia bianca. I nostri sguardi infuocati si incontrarono per qualche istante.

"..Diamo inizio alle danze." sussurrai con un sorriso sul volto. 


{Wonderful Rush: Termine usato per indicare un ultimo round, ultima oppurtunità prima dello scadere del tempo.}

 




 

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ~Il Nostro Destino ***


Capitolo 18 ~ Il nostro Destino.


Capitolo ~
"Antea.. L-Lasciami andare.."
"Oh, N, come sei impaziente.. Stai tranquillo, fra poco sarà tutto finito.." 
"F-Finito? Cosa intendi dire?"
"Lo vedrai presto, mio Principe.."
Un ghigno malvagio comparve sul volto della Dea, che continuava ad armeggiare con delle strane fiale piene di liquidi colorati. N era sospeso nell'aria, soffriva. Ormai era da parecchie ore che si trovava sotto l'effetto dello Psichico di Gothitelle, e anche il Pokemon stava accusando i segni della stanchezza. 
"Coraggio, Gothitelle, ormai manca poco.." la incitava Antea, accarezzandole la testa "Hai una grande responsabilità ora, sai? Confido in te, mi raccomando."
Il Pokemon ricambiò la carezza e annuì debolmente.
"Antea, non vedi che il tuo Pokemon sta soffrendo? Non so cosa tu abbia intenzione di fare con me, ma ti prego, non permettere che i Pokemon soffrano, specialmente i tuoi.."
"Oh, ma Gothitelle non sta affatto soffrendo! Si sta impegnando, e lo sta facendo solo per te.. Dovresti sentirti onorato e ringraziarla, piuttosto." ribattè secca lei.
"A-Antea.. Cosa è successo a te e Concordia? Dove sono finite le mie sorelle dolci e premurose?"
"Non ci sono mai state, N. O meglio, avremmo potuto continuare a fignere, ma tu hai preferito andartene con la prima ragazza che hai trovato per strada.."
"Adesso basta, smettila! Non sopporto che continui a parlare di Touko in questo modo.."
"Anch'io non lo sopporto. Infatti sto aspettando con trepidante attesa il momento in cui quel nome scomparirà per sempre dalla tua mente, mio Principe.. Ma farse la nostra piccola Touko ci sorprenderà entrambi, eheh."
"Cosa.. Cosa intendi dire?"
"Beh, mi è giunta voce che la tua cara fidanzatina se la stia spassando con quel Touya.."
"C-COSA? Antea, smettila di prendermi in giro.."
".. Pensi che io sia capace di mentirti, N? No, non posso e tu lo sai perfettamente." replicò lei pacatamente.
Il ragazzo dai capelli verdi non rispose. Guardava la donna con gli occhi granati, in balia dei suoi pensieri. La sua Principessa l'aveva tradito con un altro? No, non era possibile, Touko gli aveva detto chiaro e tondo di non provare nulla nei suoi confronti.. O forse l'aveva fatto solo per tranquillizzarlo. 
Delle lacrime scivolarono automaticamente sul volto di N, cadendo a terra. 
"Oh, N, non fare così.." disse Antea, dando a Gothitelle l'ordine di fermars: quella con un ultimo sforzo poggiò delicatamente il corpo di N tra le braccia della Dea, che nel frattempo si era seduta su una grande poltrona.
Lei iniziò ad accarezzare la testa del ragazzo, passando le mani delicate fra i suoi lunghi capelli verdi. "Capisco come ti senti, anche io e tua sorella ci siamo sentite così quando hai conosciuto Touko.. Ma devi stare tranquillo, farò in modo che tu non soffra più per colpa sua.." gli sussurrò. 
"Promettimi.. Promettimi che non le farai del male, Antea." 
Le vacillò per qualche secondo, poi gli disse: "D'accordo N, non le farò nulla, ma in cambio ho bisogno che tu beva questa."  La donna prese in mano una fiala azzurra che aveva poggiato precedentemente sul tavolo. 
"Cosa c'è lì dentro?" chiese allarmato il ragazzo.
"Shh, stai tranquillo.. Fidati di me, io non farei mai nulla che ti possa far star male.. Perchè io e ti sorella Concordia ti amiamo veramente.."
Gli occhi dei due si incrociarono per qualche secondo. Antea aveva uno sguardo rilassato, e sorrideva al ragazzo, che al contrario sembrava teso e spaventato. Quegli occhi.. Quel rosa candido era così diverso da quello di Touko, ma riusciva a rilassarlo e ammaliarlo allo stesso modo. 
"E va bene.." disse infine N, prendendo in mano la fiala.
"Mio Principe, stai facendo la cosa giusta.."
Qualche secondo di silenzio. 
Di pace.
Poi la porta si incendiò all'istante, e le fiamme avvolserò l'intera stanza. 
Dall'inferno di fuoco avanzai lentamente: sembrava che le fiamme fossero un tutt'uno con me. Sorridevo, gli occhi splendenti, i vestiti strappati. 
"Butta via quella fiala, N."
"Touko.. Cosa ci fai qui? Sei ferita?!" N si liberò immediatamente dalla presa di Antea, e balzò in piedi. 
"Tu. Come diavolo hai fatto a raggiungerci?" la Dea mi guardava con uno sguardo truce.
"Sai, penso proprio che da sola non ce l'avrei mai fatta, ma a quanto avevo un'Alleata che non avrei mai pensato mi avesse aiutato.."
"Di chi stai parlando?"
"Della tua migliore recluta super~potente eccetera. eccetera. Sì, sto parlando di Kuroi."
"K-Kuroi?! Non è possibile, lei è.. lei.." Antea era sotto shock, di certo non si sarebbe mai aspettata un colpo basso del genere. 
"Stai mentendo!" 
"Oh, puoi anche non crederci se vuoi, ma sta di fatto che ora sono qui, e tu me la pagherai cara." sibilai avvicinandomi a grandi passi.
"Touko, adesso calmati." disse N, afferrandomi per un braccio. "Veod che hai riavuto i tuoi Pokemon, ma ora non sei nella giusta condizione per poter affrontare Antea. E poi.. Noi dobbiamo parlare."
"N, come puoi dirmi di fermarmi dopo quello che ha fatto?! Lei deve pagare, dannazione!" gli occhi mi si appannarono, ma non potevo assolutamente permettermi di piangere. Dove essere forte, dovevo farlo per N soprattuto per me stessa.
Lui fece per abbracciarmi, ma si accasciò improvvisamente a terra, gemendo.
"N!"
Dal fondo della stanza comparvero due Pokemon: un Musharna e un Reuniclus.
"Non sarei mai voluta passare alle maniere forti.." esordì Antea "Ma temo di non avere più altra scelta. Psichico è una delle mosse di tipo Psico più potenti.. Come pensi che possa essere l'effetto di questa possa triplicato? Beh, è questo quello che sta patendo N adesso. E nè io nè te vogliamo che lui soffra, giusto?"
"Cosa.. Perchè?! Perchè lo fai soffrire così!? Smettila, lui non c'entra niente!"
"Esatto, lui non c'entra niente. Sei tu il problema. Vattene, sparisci, o sarò costretta a eliminarti definitivamente." fece lei fissandomi con odio.
"Touko.. Non lo.. Non lo fare.." mi implorò N, in preda a terribili dolori.
"Antea, io.. Io non ti perdonerò mai."
Mi avvicinai a lei lentamente. Stringevo i pugni, l'ira offuscava tutto il resto. Doveva pagare, quella maledetta doveva pagare. 
"Cosa.. Cosa stai--"
Non riuscì più a dire altro. Le mie mani si strinsero attorno al suo collo. Più forte, sempre più forte. 
I suoi Pokemon cercarono di intervenire, ma dovevano rimanere concertrati su N, per cui non poterono muoversi di un millimetro.
"Eheh.. Non vi conviene muovervi, Reshiram è proprio dietro di voi.." dissi a bassa voce, mentre le mie mani stringevano compulsivamente il collo della Dea. Lei si dimenava furiosamente, ma i suoi occhi iniziarono a roteare verso l'alto, segno che ormai ogni resistenza sarebbe stata vana.
"Lasciala andare, o sparo."
Quella voce.. La coloscevo.
Mi girai di scatto, e vidi l'agente seguito dalla sua scorta. 

 Capitolo ~


"Antea.. L-Lasciami andare.."

"Oh, N, come sei impaziente.. Stai tranquillo, fra poco sarà tutto finito.." 

"F-Finito? Cosa intendi dire?"

"Lo vedrai presto, mio Principe.."

Un ghigno malvagio comparve sul volto della Dea, che continuava ad armeggiare con delle strane fiale piene di liquidi colorati. N era sospeso nell'aria, soffriva. Ormai era da parecchie ore che si trovava sotto l'effetto dello Psichico di Gothitelle, e anche il Pokemon stava accusando i segni della stanchezza. 

"Coraggio, Gothitelle, ormai manca poco.." la incitava Antea, accarezzandole la testa "Hai una grande responsabilità ora, sai? Confido in te, mi raccomando."

Il Pokemon ricambiò la carezza e annuì debolmente.

"Antea, non vedi che il tuo Pokemon sta soffrendo? Non so cosa tu abbia intenzione di fare con me, ma ti prego, non permettere che i Pokemon soffrano, specialmente i tuoi.."

"Oh, ma Gothitelle non sta affatto soffrendo! Si sta impegnando, e lo sta facendo solo per te.. Dovresti sentirti onorato e ringraziarla, piuttosto." ribattè secca lei.

"A-Antea.. Cosa è successo a te e Concordia? Dove sono finite le mie sorelle dolci e premurose?"

"Non ci sono mai state, N. O meglio, avremmo potuto continuare a fingere, ma tu hai preferito andartene con la prima ragazza che hai trovato per strada.."

"Adesso basta, smettila! Non sopporto che continui a parlare di Touko in questo modo.."

"Anch'io non lo sopporto. Infatti sto aspettando con trepidante attesa il momento in cui quel nome scomparirà per sempre dalla tua mente, mio Principe.. Ma forse la nostra piccola Touko ci sorprenderà entrambi, eheh."

"Cosa.. Cosa intendi dire?"

"Beh, mi è giunta voce che la tua cara fidanzatina se la stia spassando con quel Touya.."

"C-COSA? Antea, smettila di prendermi in giro.."

".. Pensi che io sia capace di mentirti, N? No, non posso e tu lo sai perfettamente." replicò lei pacatamente.

Il ragazzo dai capelli verdi non rispose. Guardava la donna con gli occhi granati, in balia dei suoi pensieri. La sua Principessa l'aveva tradito con un altro? No, non era possibile, Touko gli aveva detto chiaro e tondo di non provare nulla nei suoi confronti.. O forse l'aveva fatto solo per tranquillizzarlo. 
Delle lacrime scivolarono automaticamente sul suo volto, cadendo a terra. 

"Oh, N, non fare così.." disse Antea, ordinando a Gothitelle di fermarsi; quella con un ultimo sforzo poggiò delicatamente il corpo di N tra le braccia della Dea, che nel frattempo si era seduta su una grande poltrona.

Lei iniziò ad accarezzare la testa del ragazzo, passando le mani delicate fra i suoi lunghi capelli verdi. "Capisco come ti senti, anche io e tua sorella ci siamo sentite così quando hai conosciuto Touko.. Ma devi stare tranquillo, farò in modo che tu non soffra più per colpa sua.." gli sussurrò. 

"Promettimi.. Promettimi che non le farai del male, Antea." 

Le vacillò per qualche secondo, poi gli rispose: "D'accordo N, non le farò nulla, ma in cambio ho bisogno che tu beva questa."  La donna prese in mano una fiala azzurra che aveva poggiato precedentemente sul tavolo. 

"Cosa c'è lì dentro?" chiese allarmato il ragazzo.

"Shh, stai tranquillo.. Fidati di me, io non farei mai nulla che ti possa far star male.. Perchè io e tua sorella Concordia ti amiamo veramente.."

Gli occhi dei due si incrociarono per qualche secondo: Antea aveva uno sguardo rilassato, e sorrideva al ragazzo, che al contrario sembrava teso e spaventato. Quegli occhi.. Quel rosa candido era così diverso da quello di Touko, ma riusciva a rilassarlo e ammaliarlo allo stesso modo. 

"E va bene.." disse infine N, prendendo in mano la fiala.

"Mio Principe, stai facendo la cosa giusta.."

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Qualche secondo di silenzio. 

Di pace.

Poi la porta si incendiò all'istante, e le fiamme avvolserò l'intera stanza. 

Dall'inferno di fuoco avanzai lentamente: sembrava che le fiamme fossero un tutt'uno con me. Sorridevo, gli occhi splendenti, i vestiti strappati. 

"Butta via quella fiala, N."

"Touko.. Cosa ci fai qui? Sei ferita?!" N si liberò immediatamente dalle braccia di Antea, e balzò in piedi. 

"Tu. Come diavolo hai fatto a raggiungerci?" la Dea mi guardava con uno sguardo truce.

"Sai, penso proprio che da sola non ce l'avrei mai fatta, ma a quanto pare avevo un'Alleata a mia insaputa.."

"Di chi stai parlando?"

"Della tua migliore recluta super~potente eccetera. eccetera. Sì, sto parlando di Kuroi."

"K-Kuroi?! Non è possibile, lei è.. lei.." Antea era sotto shock, di certo non si sarebbe mai aspettata un colpo basso del genere. 

"Stai mentendo!" 

"Oh, puoi anche non crederci se vuoi, ma sta di fatto che ora sono qui, e tu me la pagherai cara." sibilai avvicinandomi a grandi passi.

"Touko, adesso calmati." disse N, afferrandomi per un braccio. "Vedo che hai riavuto i tuoi Pokemon, ma ora non sei nella giusta condizione per poter affrontare Antea. E poi.. Noi dobbiamo parlare."

"N, come puoi dirmi di fermarmi dopo quello che ha fatto?! Lei deve pagare, dannazione!" gli occhi mi si appannarono, ma non potevo assolutamente permettermi di piangere. Dove essere forte, dovevo farlo per N soprattuto per me stessa.

Lui fece per abbracciarmi, ma si accasciò improvvisamente a terra, gemendo.

"N!"

Dal fondo della stanza comparvero due Pokemon: un Musharna e un Reuniclus.

"Non sarei mai voluta passare alle maniere forti.." esordì Antea "Ma temo di non avere più altra scelta. Psichico è una delle mosse di tipo Psico più potenti.. Come pensi che possa essere l'effetto di questa possa triplicato? Beh, è questo quello che sta patendo N adesso. E nè io nè te vogliamo che lui soffra, giusto?"

"Cosa.. Perchè?! Perchè lo fai soffrire così!? Smettila, lui non c'entra niente!"

"Esatto, lui non c'entra niente. Sei tu il problema. Vattene, sparisci, o sarò costretta a eliminarti definitivamente." fece lei fissandomi con odio.

"Touko.. Non lo.. Non lo fare.." mi implorò N, in preda a terribili dolori.

"Antea, io.. Io non ti perdonerò mai."

Mi avvicinai a lei lentamente. Stringevo i pugni, l'ira offuscava tutto il resto. Doveva pagare, quella maledetta doveva pagare. 

"Cosa.. Cosa stai--"

Non riuscì più a dire altro. Le mie mani si strinsero attorno al suo collo. Più forte, sempre più forte. 

I suoi Pokemon cercarono di intervenire, ma dovevano rimanere concertrati su N, per cui non poterono muoversi di un millimetro.

"Eheh.. Non vi conviene muovervi, Reshiram è proprio dietro di voi.." dissi a bassa voce, mentre le mie mani stringevano compulsivamente il collo della Dea. Lei si dimenava furiosamente, ma i suoi occhi iniziarono a roteare verso l'alto, segno che ormai ogni resistenza sarebbe stata vana.

"Lasciala andare, o sparo."

Quella voce.. La coloscevo.

Mi girai di scatto, e vidi l'agente seguito dalla sua scorta. Stringevano tutti rigorosamente una pistola; il problema è che sembrava le stessero puntando contro di me.

"Ma cosa.. Ragazzi, cosa diavolo state facendo? E' lei quella a cui dovete mirare!"

"Ho detto di lasciarla andare.." rispose invece Bellocchio, stringendo più forte l'arma.

Quasi inconsciamente lasciai la presa, e Antea scattò in piedi, allontanandosi il più possibile da me. Sorrisi beffarda, alla fine ero riuscita a spaventarla, dunque.

"Touko, è difficile pronunciare queste parole, ma.. Devi abbandonare questo caso e seguirci in commissariato.. Non preoccuparti, ci occuperemo noi di tutto, tu però non puoi rimanere qui, mi dispiace."

Rimasi per qualche secondo in silenzio, gli occhi granati, la bocca ridotta ad una linea dura.  "Quindi Touya vi ha detto tutto.. Non mi sarei mai immaginata di finire arrestata dalla stessa persona per cui stavo lavorando.. Sai una cosa Bellocchio? Ce l'ho a morte anche con te. Dopo tutto il casino che hai combinato, dopo che sei venuto fino a casa mia per chiedermi il tuo aiuto, ora cosa fai? Ero ad un passo dal mettere la parola "fine" a questa storia, ma tu mi fermi dicendomi che sono in arresto.. Pa-te-ti-co." scandii lentamente ogni singola sillaba. 

"Come pensi mi sarei dovuto comportare? Non credi che un agente dovrebbe affidarsi alla Campionessa della Regione? Davvero, ancora mi chiedo come abbia fatto ad essere stata proclamata.. Ho perso tutta la fiducia e la stima che avevo per te, mi dispiace. E ora, se vuoi seguirmi.." si avvicinò e mi bloccò le mani.

Avvampai di rabbia, e con un gesto rapido mi liberai. "Ma dico, sei impazzito? Dovresti mettere la manette prima a quelle Dee! E poi.. Non vedi come sta soffrendo N?! Dobbiamo fare qualcosa per aiutarlo!"

"Non vedo perchè dovremmo, dato che anche lui finirà dietro le sbarre.." 

"Cosa? S-Stai scherzando? Cosa diavolo c'entra lui in tutto questo!?" Ero furiosa. Alcuni agenti si avvicinarono con fare minaccioso, ma Reshiram comparve alle mie spalle e con una Fiammata riuscì a tenerli tutti a debita distanza. Tutti tranne Bellocchio, che approfittando della confusione riusci a farmi cadere a terra, bloccandomi.

"M-Maledetto.. Lasciami." siblai, mentre lui mi teneva ferme le braccia e le gambe. 

"Non posso, mi dispiace, Campionessa."


Una piccola figura nera atterrò velocemente sopra l'agente, facendogli perdere l'equilibrio. 

"Eheh, scusami Bellocchio, ma dovevo pur vendicarmi in qualche modo~ C'era una festa qui e tu non mi hai neanche chiamata, che cattiii~vo!" 

La piccolina dai capelli castani si muoveva con agilità tra gli agenti, mettendoli al tappeto uno dopo l'altro.

Nel giro di qualche secondo la stanza venne sommersa da altre reclute, che si accanirono contro i poliziotti.

"Ehi, Tu." disse la bambina guardandomi dritta negli occhi "Ti conviene sbrigarti e liberare il tuo sposino.. Ci penseremo io e le altre reclute a tutto il resto, tranquilla~"

"T-Tu.. Sei Shiori, giusto?"

"Sì, in persona! E tra poco sarò la futura moglie di Antea~" e detto questo non mi diete il tempo di replicare, perchè balzò via dall'altro lato della stanza. 

Mi diedi qualche buffetto sulle guance per ritornare in me, poi mi rialzai da terra e uscii di corsa dalla stanza. Feci uscire Serperior e Chandelure dalle loro Pokeball. 

"Occupatevi dei Pokemon di Antea." ordinai loro, mentre mi accovacciavo vicino ad N: lui sudava freddo e stringeva i denti per il dolore.

"Resisti N.. Ora sono qui, e non ti lascerò andare."

Lui mi guardò negli occhi, e dopo qualche secondo il suo sguardo si fece più rilassato. I miei Pokemon erano stati veloci e perfetti, come sempre.

"Touko.. E' bello vederti.. Dobbiamo andarcene da qui.." 

"A-Andarcene? Ma sei impazzito? Siamo ricercati dalla polizia, e non so per quanto tempo Shiori e Kuroi riusciranno a tenere a bada le sue sorelle.."

"Proprio per questo dobbiamo approfittare del momento, e fuggire via."

"F-Fuggire? E dove?" gli chiesi perplessa. L'idea della fuga mi sembrava assurda e infattibile.

"C'è davvero bisogno di una meta? Per me l'importante è rimanere con te, mia piccola Principessa." 

Non riuscii più a trattenermi, e poggiai con delicatezza le mie labbra sulle sue; rimanemmo uniti in quel lungo e profondo bacio per dei secondi che sembrarono eterni.

"Ci sono riuscita, N.." sussurrai non appena le nostre bocche si separarono.

"A fare cosa?"

"A ritrovare i miei sentimenti.. Io come una stupida pensavo di poterli riavere indietro da Antea e Concordia, ma ora ho scoperto che solamente rivivendoli e riscoprendoli tutto sarebbe tornato alla normalità.."

"Non riesco a seguirti, ma sono felice che tu abbia ritrovato te stessa. Ora, se vostra altezza vuole seguirmi.." mi porse la mano, e io ricambiai con un sorrisetto furbo. 

N mi portò in un piccolo ascensore dai vetri trasparenti. "Antea mi ha spiegato che questo ascensore sarebbe stata la loro via di fuga in caso di pericolo.. Credo che sia giunto il momento di usarlo."

"Oh, N, ma sei sicuro che sia la scelta giusta? Voglio dire.. Stiamo abbandonando tutti qui in questo inferno.."

Lui non rispose, ma si limitò a guardarmi negli occhi e a sorridermi. Quello sguardo.. Non potevo resistergli.

"Ho capito, ma devo riprendere i miei Pokemon prima, aspettami qui." e detto questo corsi via velocemente.

 Il cuore mi batteva a mille mentre attraversavo i lunghi cunicoli del castello: non c'era anima viva, anche se in lontananza si sentivano urli e forti boati. Dovevo essere cauta e cercare di prendere i miei Pokemon il prima possibile.

"Stai cercando loro?"

Touya comparve davanti a me. Aveva uno strano sorrisetto sul volto, gli occhi lucidi, e una grande ferita sul petto. In mano stringeva due Pokeball e.. Una Masterball, la mia Masterball.

"Touya.. Cosa ci fai qui?" Non sapevo cosa dirgli, ero terrorizzata dalla paura. 

Lui si avvicinò e mi porse le Pokeball. "Non sono qui per fare altri danni. Ho capito cosa avete intenzione di fare tu ed N, per cui.. Ho deciso di aiutarti, e ho richiamato di nascosto Serperior, Chandelure e Reshiram."

".. Non è possibile. Dopo.. Dopo quello che mi hai fatto loro non si fiderebbero mai più di te." risposi con rabbia.

"Beh, se li ho portati a te significa che le mie intenzioni non erano così cattive, no?"

"N-No, ma.. Insomma, Touya, ho bisogno di spiegazioni: perchè hai fatto una cosa del genere?!"

"Perchè ti amo. Ma il mio era ed è tutt'ora un amore malato, e io so che da questa relazione non potrei che portarti sofferenza; inoltre quelle Dee hanno fatto pressione sul mio punto debole.. Mi hanno fatto credere di essere il migliore, il più forte. Mi hanno illuso di poterti trasformare a mio piacere, e io come uno stupido ci ho creduto.. So che probabilmente non vorrai vedermi più, ma io ci tenevo a spiegarti come stanno le cose. Ora sbrigati, prendi i tuoi Pokemon e vai.. Campionessa."

"Touya.." 

Era un addio, vero? Perchè mi sentivo male nell'abbandonarlo nonostante quello che aveva fatto? Cos'era quella forte sensazione opprimente che sentivo al cuore?

Iniziai a piangere a dirotto.

"Touya.. Mi dispiace. Dispiace tanto anche a me.. " mormorai fra i singhiozzi.

Si avvicinò e mi diede un piccolo bacio sulla fronte. 

"Ti aspetta un futuro meraviglioso, Touko."

Gli sorrisi, presi le Pokeball e iniziai a correre a perdifiato verso l'ascensore. Mi voltai un'ultima volta: Touya era lì, in piedi, e mi salutava agitando la mano. Quello era il mio ultimo sguardo al passato. 

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"Finalmente sei tornata, stavo iniziando a preoccuparmi." 

N era sul dorso di Zekrom, i capelli scompigliati per il forte vento, gli occhi che gli brillavano di un verde intenso e misterioso.

"N.. E' davvero questa la scelta giusta?" chiesi perplessa. Ero ancora in balia i mille dubbi e preoccupazioni.

"Oh, Touko, non eri forse tu quella che si lamentva perchè non voleva essere una Campionessa?"

Quella frase mi colpì profondamente. 

Sì, era vero.

Ero stufa di dipendere dagli altri. 

Gli presi la mano e con un salto mi ritrovai in braccio a lui.

Tuoni e boati rimbombarono dal cielo, e dopo un'ultimo sguardo alla Torre Dragospira, Zekrom raccolse le energie e sfrecciò via alla velocità della luce.


"Avevo deciso di non decidere. Avevo abbandonato la mia Regione al suo Destino. 

Non mi importava nulla, perchè infondo io lo sapevo. 

Era questo il Mio Destino. Il mio e quello di N."



 

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