Star trek assemble: ep.4:Adam, il vampiro di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** attento a chi incontri nei bar ***
Capitolo 2: *** lo sceriffo pallido ***
Capitolo 3: *** il principe e il vampiro ***
Capitolo 4: *** i vampiri si affrontano ***
Capitolo 5: *** lotta all'ultimo sangue ***
Capitolo 1 *** attento a chi incontri nei bar ***
"Ecco il programma della serata, spettacolo di burlesque nel cabaret che ci ha consigliato Keenser, poi ho prenotato tre camere di lusso all'hotel Excelsior ." Kirk era entusiasta mentre si inoltrava nei vicoli affollati di Argelius II tenendo Loki per mano.
Loki aveva lasciato i morbidi capelli neri lunghi sulle spalle e indossava una camicia di lucida seta azzurra. Era particolarmente attraente. Infatti molti altri turisti lanciavano occhiate di apprezzamento alla sua figura slanciata. Non tutti però erano altrettanto felici di trascorrere una nottata di bagordi sul pianeta. Spock aveva messo su la sua tipica espressione annoiata e Uhura gli teneva il muso.
"Se non ti andava di venire potevi dirlo "lo rimbrottò furiosa.
"Ti saresti arrabbiata se non ti avessi accompagnata, ma noto che ti sei arrabbiata anche se ti ho accompagnata ....non riesco a trovare alcuna logica nel comportamento delle femmine umane!"
"Ma che vuoi dalla vita amico, la mia ragazza mi ha dato buca all'ultimo e ora sono solo come un cane"si lamentò McCoy.
"Oh piantala, guarda quante ragazze, c'è n' è per tutti i gusti" replicò Kirk. Erano entrati nel cabaret dove su un palco in fondo alla sala, delle ballerine coperte di piume e lustrini, si esibivano nei loro balletti. Tra i tavolini giravano cameriere di varie razze ma tutte inevitabilmente poco vestite. Distribuivano bicchieroni di bevande colorate e stuzzichini, alcuni dei quali ancora si muovevano. Spock aveva il naso arricciato, primo perchè era vegetariano, e secondo perchè gli odori corporali degli altri avventori, il fumo e i profumi delle cameriere urtavano il suo sensibile olfatto vulcaniano.
"Chi vuole ballare? '"chiese Loki afferrando Jim per un braccio.
I due piroettarono via mentre Spock colto dal panico all'idea che Uhura lo costringesse a ballare fingeva di essere molto occupato a trangugiare un beverone fosforescente.
"Ciao , sei solo? Ti ho notato appena sei entrato, e mi chiedevo se ti andrebbe di ballare" Una biondina umana fasciata in un abitino rosso luccicante si era seduta al posto lasciato libero da Loki e lanciava occhiate eloquenti al dottor McCoy. "Beh pare che la mia fortuna inizi a girare per il verso giusto" proclamò McCoy alzandosi e facendo un baciamano alla ragazza. I due volteggiarono lontani tra la folla di altri ballerini.
"Suppongo che per ballare dovrò aspettare che qualcuno mi rimorchi" borbottò Uhura acidamente.
Che persino McCoy si stesse divertendo era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
"Non ho mai capito l'utilità di sudare agitandosi in pubblico in modo scoordinato, trovo che la ginnastica in palestra sia molto più efficace." commentò Spock impassibile alle provocazioni.
"Credo che me ne andrò in albergo." dichiarò Uhura alzandosi offesa e sparendo tra la folla.
Spock emise un lieve sospiro, avrebbe dovuto inseguirla, fermarsi a comprarle della vegetazione recisa ornamentale e profondersi in scuse per almeno dieci minuti.Il vulcaniano cominciò a soppesare i vantaggi di tornare single.
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Il dottor McCoy aveva passato una notte orrenda, intontito dall'alcol ingurgitato, si era schiantato sul letto in preda agli incubi. Aveva fatto un sogno veramente terrificante. L'enterprise era rimasta intrappolata in un 'anomalia cosmica e l'equipaggio un pò alla volta era caduto in un coma profondo. Erano rimasti svegli solo lui e Spock. Un' eternità da passare col vulcaniano, e già dopo i primi cinque minuti non avevano più niente da dirsi. McCoy aprì gli occhi grato che fosse solo un incubo, era in un bagno di sudore e aveva la lingua impastata. Inoltre sentiva qualcosa di duro e freddo premergli contro la nuca. Forse stava ancora sognando. "Luci"ordinò al computer e una luce soffusa inondò la stanza. McCoy si stropicciò abbondantemente gli occhi e mise a fuoco la figura china su di lui. Era un ragazzo molto alto e magro dalla carnagione pallida, quasi spettrale. Aveva un cespuglio di capelli neri e crespi e impugnava un phaser. McCoy concluse che forse stava ancora sognando e chiuse di nuovo gli occhi, nell'attesa di risvegliarsi definitivamente dall'incubo. "Dottore" La voce del suo sogno suonava maledettamente reale. McCoy fu colto dalla paura. Aveva sentito di turisti rapinati o sequestrati e il tizio col phaser aveva veramente l'aspetto di un delinquente, del peggior stampo.
"Non possiedo nulla" dissè alzando le mani.
Il ragazzo rinfoderò la pistola e tirò fuori qualcosa dalla tasca . Era un distintivo olografico che proiettò davanti al dottore il suo curriculum. "Sono Adam , sceriffo federale, mi scusi se sono entrato con la chiave universale."
McCoy sospirò di sollievo.Tutto aveva pensato meno che quel tipo eccentrico fosse un poliziotto."Cosa posso fare per lei" balbettò il medico ancora intontito.
"So che lei è un medico, e il mio medico legale si è dato malato. Ho un caso urgente per le mani, mi chiedevo se fosse disposto a offrirmi la sua consulenza.."
McCoy annuì con un sospiro."Bene mi lasci il tempo di sistemarmi e di avvertire il mio capitano"
Adam fece un cenno magnanimo con la mano, ma non gli stacco gli occhi penetranti di dosso per tutto il tempo. McCoy si sentiva veramente a disagio, come se lo sguardo dello sceriffo potesse trapassarlo da parte a parte. |
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Capitolo 2 *** lo sceriffo pallido ***
La sala autopsie non era esattamente come quella dell'enterprise, era decisamente squallida e puzzava di disinfettante. Un corpo era abbandonato sul tavolo d'acciaio, coperto da un lenzuolo verde da cui spuntava un piede, di donna, ne dedusse McCoy osservando un 'unghia laccata di rosso. Adam si avvicinò al tavolo e spostò il lenzuolo sempre senza togliere gli occhi inquisitori dalla faccia di McCoy.Il dottore non potè fare a meno di sussultare quando riusci a vedere il volto della ragazza. Somigliava vagamente alla biondina che l'aveva rimorchiato al cabaret, ma doveva essere sua nonna. Era rugosa e avvizzita come una prugna secca. E pallidissima, color del gesso.
"La conosce dottore?" domandò Adam appoggiandosi pigramente al muro. “ Ruby Valdez,professione ,....uhm....diciamo escort.”
”Scherza? No ....non è possiible. Non può essere quella ragaza che ho conosciuto ieri sera” il dottore era senza parole.
“La sua collega Rachel ha detto che l'ha vista allontanarsi dal cabaret,dove lavorano, insieme a un federale. Ha detto che l'uomo stava a un tavolo con altri colleghi. Un vulcaniano, una brunetta, un biondino e un bellissimo ragazzo dai lunghi capelli neri. Rintracciarvi non è stato difficile"
"Beh si lei mi ha agganciato, abbiamo ballato e poi l'ho invitata a cena, ma quando siamo stati fuori,mi ha comunicato le sue tariffe.Io..."il dottore era chiaramente imbarazzato. "Insomma non è mia abitudine uscire con delle professioniste. Così l'ho lasciata,Certo lei non l'ha presa bene , ma non penserà mica che io........"
Adam sogghignava trattenendo a stento una risata. "Davvero lei non aveva capito che la signorina era una escort? Pensava che subisse il fascino della divisa?"
Nella voce di Adam c'era un malcelato disprezzo. Il dottore si tratteneva a stento perchè capiva che la situazione per lui non era delle migliori.
"Come è morta?"
"Me lo dica lei , è un medico no?"
McCoy trasse dalla borsa medica che si era portato dietro un tricorder. Dopo un esame superficiale si voltò verso Adam con la bocca spalancata, cercando di parlare ma senza riuscire a farlo per la sorpresa. Deglutì a fatica "E' la prima volta che vedo una cosa del genere. Ogni sua cellula è stata privata di energia, come se qualcuno gliela avesse risucchiata."
Adam annuì impassibile, pareva non fosse una sorpresa per lui."Una specie di vampiro,che invece di succhiare il sangue , succhia la vita."commentò.
"Parli chiaramente sceriffo. Sospetta di me?"chiese McCoy.
" Ha controllato le telecamere, l'ho lasciata poco dopo essere usciti dal cabaret e sono venuto in hotel deve pur risultare da qualche parte." il tono del dottore era quasi una supplica.
"Telecamere?Videosorveglianza?" ora Adam rideva di gusto. "Ma lei dottore, cosa sa di Argelius II? "
McCoy scosse il capo, non ne sapeva veramente nulla.
"Questo pianeta era una palla di sabbia inabitabile finchè la federazione non ha aperto la via esplorando il settore e ha pensato che fosse necessario avere un avamposto per le astronavi che transitavano di qui. Così ha deciso di terraformare Argelius. Ma non l'intero pianeta. Solo la vallata in cui ha costruito la città di Argila. Poi dopo la federazione, sono arrivati tutti gli altri. Così anche se questa città in teoria è sotto le leggi federali in pratica sopravvive nell'illegalità. La gente viene qua certamente non per ammirare il panorama, ma per un certo tipo di turismo. Turismo sessuale e contrabbando. Chiedendo in giro si può avere di tutto: prostitute , narcotici, armi e sa com'è , chi tratta queste cose non vuole essere ripreso da telecamere."
"Ma lei rappresenta la legge" obbiettò MCCoy scandalizzato.
"Mi limito a perseguire i crimini più efferati, sugli altri chiudo un 'occhio" confessò Adam stringendosi nelle spalle. Non pareva provare rimorso per questo suo comportamento. "Comunque l'omicidio brutale di una giovane è un crimine su cui non intendo passare sopra.Mi dia il polso."
"Come?"
"Il polso dottore. " ordinò lo sceriffo estraendo dalla tasca un bracciale d'acciaio. Con una mossa fulminea lo infilò al polso del dottore." E 'un inibitore, impedisce l'azione del teletrasporto. Se i suoi amici decidessero di prelevarla non avrei modo di correrle dietro."
"Quindi mi arresta?"
"Ma no dottore, che dice? La trattengo 48 ore come testimone chiave del caso, informi pure il suo capitano. Se mi vorrà fare da consulente, anche per il suo bene, ne sarò onorato".
McCoy si sfregò il polso rassegnato. Non aveva scelta.Quindi afferrò il comunicatore per informare il suo capitano che forse avrebbe fatto tardi. |
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Capitolo 3 *** il principe e il vampiro ***
Kirk si precipitò nell'ufficio di Adam con Loki al seguito. Appena Loki entrò nella stanza sentì un brivido percorrergli la spina dorsale. Odino gli aveva tolto tutti suoi poteri, eccetto uno, forse perchè era innato : il suo sesto senso. Loki avvertiva chiaramente che Adam era tutto fuorchè umano e quel che era peggio, Adam sapeva che non lo era neppure lui. Appena l'aveva visto aveva arricciato il naso come fosse in grado di fiutare che, il suo odore, non era umano .Poi l'aveva fissato con gli occhi scintillanti come un predatore pronto a spiccare un balzo. Ma Loki non era mai stato una preda facile per nessuno e non lo sarebbe stato neppure per questo misterioso individuo. In verità non era certo che le sue intenzione fossero ostili poichè Adam dopo qualche secondo parve rilassarsi e tornare al suo atteggiamento indolente. Sembrava ignorare anche le vibranti proteste del capitano Kirk che difendeva il suo migliore amico .A interrompere il soliloquio di Kirk fu l'arrivo del suo primo ufficiale vulcaniano.
"Capitano mi hanno appena comunicato un'emergenza. Sulla colonia di Cigno 9 si è verificata una catastrofe naturale , tutte le navi in zona sono precettate per evacuare i coloni, dobbiamo partire subito."
"Ha sentito .Mi restituisca il mio medico" ordinò Kirk allo sceriffo con piglio risoluto.
Ma ci voleva ben altro per impressionare Adam "Non sarà l'unico medico a bordo. partite pure, io mi prenderò cura di lui , e forse....forse quando ripasserete di qui ve lo restituirò-" Loki trattenne a stento Kirk per un braccio."Non penserà che lasci qui il mio medico, in questo pianeta di briganti e assassini ?"
Adam fece spallucce. "Gli guarderò io le spalle , ma se non si fida mi lasci anche uno dei suoi uomini"
Kirk annuì "Tranquillo Bones dirò a Sulu di guardarti le spalle."
Adam scosse il capo"Mi lasci il suo cadetto, così potrà fare esperienza."
Loki era stupito , quell' individuo aveva in mente qualcosa, ma il suo sesto senso gli diceva che forse era meglio assecondarlo.
"Per favore Jim..ehm capitano , sai che sono in grado di farlo.E il dottor McCoy si sente a suo agio con me "Lo pregò Loki .
Doveva assolutamente rimaner . Voleva scoprire il segreto di Adam .
McCoy annuì "Per me va bene.Loki è perfettamente in grado di guardarmi le spalle." dichiarò ormai rassegnato.
"Allora è deciso .Dottore lei può tornare in sala autopsie, voglio un rapporto dettagliato" ordinò Adam.
Rimasti soli Loki e Adam si fronteggiarono. Adam fissò il ragazzo con occhi ardenti per qualche secondo, poi spalanco le fauci mostrando i lunghi canini bianchissimi e affilati. Loki non si mosse anzi ostentò il collo candido offrendo la sua vena pulsante al vampiro. Lui si avvicino circospetto. Poi poggiò le sue labbra sul collo caldo, dapprima era solo un bacio, poi diventò doloroso ma Loki non mosse un muscolo. Adam assaggiò solo un sorso del suo sangue, poi si ritirò disgustato. Faceva schioccare la lingua in bocca come se avesse inghiottito del fiele.
"Tu non sei umano il tuo sangue non è commestibile " concluse.
"Neppure tu sei umano. Sei un vampiro.”
"Sono almeno due secoli che non attacco un umano per bere sangue,mi arrangio con i centri trasfusionali. Mi occorre solo una sacca alla settimana. L'infermiere che me lo fornisce pensa che io sia un' adepto di qualche culto satanico e lo usi per un macabro rituale. Ma in fondo, gli interessa solo di intascare i soldi." gli raccontò Adam.
"Da dove vieni ?"chiese Loki incuriosito.
"Dalla terra. Ci ho abitato per secoli , avevo anche una compagna, ma poi ci siamo lasciati. Così quando gli umani hanno iniziato a vagabondare nello spazio li ho seguiti. Ho fatto diverse cose, e da un pò lavoro qua. Mi ci trovo bene. Nessuno fa domande. La mia filosofia è vivi e lascia vivere."
"Ma ora a quanto pare hai concorrenza"obiettò Loki.
"Già non tutti i vampiri sono come me.Alcuni ancora uccidono per cibarsi. Ma ora dimmi di te"
"Se anche ti raccontassi la mia storia , non ci crederesti."
Adam lo guardò sbalordito"E' più assurda di quella di un vampiro-sceriffo? "
Loki annuì. "Provengo da un 'altro universo ,un re malvagio mi ha esiliato qui ,per privarmi del trono che mi spettava."
Fondamentalmente era la verità. Adam scosse il capo, decisamente questa storia era più fantasiosa della sua."
Forse è meglio che ci concentriamo sulla fonte dei nostri guai .Il vampiro abusivo"
"Se lo incontreremo saremo entrambi in grado di riconoscerlo.Dobbiamo solo restringere il campo"convenne Loki. |
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Capitolo 4 *** i vampiri si affrontano ***
"Ecco una cosa di cui dovremo tener conto. E' il primo delitto che si verifica qui su Argelius.Quindi iI vampiro è appena sbarcato" suggerì Loki.
"Giusto forse ha già compiuto delitti simili su altri pianeti,controllo i casi insoluti nell'archivio della federazione. "concluse Adam mettendosi al computer.
Dopo qualche minuto di ricerche riuscirono a mettere insieme una lista consistente. Loki osservava la mappa olografica che aveva generato il computer .
"Guarda, questi pianeti sono in linea tra loro.""Il vampiro viaggia in linea retta e si ferma un pò in ogni posto e li si ciba. Ovviamente gli investigatori non lo sospettano perchè nessuno crede all'esistenza dei vampiri."osservò Adam.
"Forse è una persona insospettabile, dal'apparenza innocua" suggerì Loki.
"Perchè io sembro pericoloso?"Adam lo guardava sogghignando.
Loki scosse il capo facendo oscillare i morbidi capelli neri. "Diciamo che non mi spaventi, ma certo incontrarti in un vicolo buio non deve essere un 'esperienza piacevole."
Adam sollevo un sopracciglio, c'era qualcosa di veramente affascinante in Loki , scommise con se stesso che al mondo c'erano poche persone in grado di resistere al suo fascino, insieme misterioso e tenero. In quel momento entro il dottor McCoy visibilmente eccitato
"Ce l'ho fatta!"gridò"Ho trovato una traccia di dna sotto le unghie della ragazza che, forse, ha tentato una timida difesa. Confrontandolo con le banche dati degli ospedali, ho un nome: Jon Hengist"
McCoy fece comparire la scheda dell'uomo sul computer. Era un ometto di mezz'età pelato e dall’aspetto innocuo.
"Non sembra Jack lo squartatore " commentò il dottore deluso.
"Ovviamente le sue vittime lo considerano innocuo. E' un commesso viaggiatore .Bella copertura" commentò Adam .
"Vittime? "Il dottore era confuso.
"Ce ne sono state altre, su altri pianeti"gli spiegò Loki.
MCCoy diventò rosso come se fosse sul punto di esplodere. "E perchè io ho ancora questo bracciale al polso se non sono più sospettato?"gridò offeso"
"Preferisco poterla localizzare sempre. La situazione potrebbe essere più pericolosa di quello che lei pensa."lo calmò Adam."Contatterò tutti i miei informatori , se Hengist è ancora in città lo troveremo."
Dopo che Adam aveva fatto circolare la foto di Hengist tra i malfattori che gli dovevano un favore, li avevano indirizzati a una piccola locanda nella zona. Era in periferia, frequentata più da contrabbandieri che da turisti. Adam precedeva il gruppetto armato di phaser, Loki era in allerta e McCoy arricciava il naso a causa degli odori non meglio identificati che provenivano dall'androne del fatiscente edificio. Alla reception c'era un ferengi seduto, indolentemente, davanti a un olotelevisore.
"Una striscia di latinum a serata , dovete uscire prima delle otto del mattino e non sporcate troppo." li informò senza staccare gli occhi dallo schermo.
Adam non si scompose, tirò fuori il distintivo e lo piazzò proprio davanti agli occhi del ferengi. Il piccolo alieno lo fissò perplesso, la legge non si faceva vedere spesso in quei paraggi. Cercò di ricordarsi se doveva pagare qualche tangente al poliziotto,
"Che posso fare per voi?" chiese distogliendo a malincuore lo sguardo dalla telenovela.
"Il tizio l'hai mai visto?" chiese Adam mostrandogli la foto di Hengist.
Il ferengi parve arrovelarsi per ricordare."Sapete, non è che guardo molto in faccia la gente. A molti di loro non va di essere riconosciuti." confessò.
"Sforzati è importante." Adam non aveva bisogno di suonare minaccioso, come aveva detto Loki, non sembrava esattamente un tipo raccomandabile.
"Ecco , mi pare proprio che sia il tizio nella stanza numero 18" concluse allungandogli la chiave elettronica . "Cercate di non fare buchi nelle pareti e di non schizzare il pavimento di sangue, che poi tocca a me pulire" aggiunse tornando a fissare lo schermo con aria scocciata
. Adam fece a i suoi compagni segno di stare in silenzio, mentre li precedeva sulla scala. Arrivarono davanti alla porta col numero parzialmente cancellato da quelle che potevano anche essere bruciature di phaser. Adam passò la chiave davanti allo scanner e la porta si spalancò. Hengist era seduto sul letto e li fissò a bocca aperta.
"Sceriffo federale. "si qualificò Adam tenendolo sotto tiro.
"Che volete da me ?"balbettò l'ometto spaventato per l'irruzione.
"Forse ci siamo sbagliati. "sussurrò McCoy perplesso all'idea che un 'omino così insignificante potesse essere un serial killer. Loki afferrò gentilmente il dottore per un braccio e lo spinse fuori da un lato, con fermezza, per evitare che vedesse la trasformazione di Adam |
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Capitolo 5 *** lotta all'ultimo sangue ***
Adam poteva fiutare la presenza malvagia dell'altro vampiro. Spalancò lentamente le fauci per scoprire i canini affilati. A quella vista anche Hengist subì la medesima metamorfosi rivelando la sua reale e spaventosa natura. I due vampiri si scagliarono l'uno contro l'altro ringhiando come lupi. Si affrontarono in una prova di forza, Loki avrebbe voluto intervenire, ma i due erano così avvinghiati l'uno con l'altro che se avesse usato il phaser avrebbe rischiato di colpire Adam. La forza dell'ometto sembrava essere davvero sovrumana tanto che ad un certo punto Adam parve avere la peggio, cadendo in ginocchio senza fiato mentre l'altro gli comprimeva la gola. Ma ad un tratto il volto di Hengist si contrasse in una smorfia e si schiantò a terra privo di vita. Adam si allontanò sorpreso, massaggiandosi la gola, e si chiese che diavolo fosse successo, visto che lui aveva a malapena avuto la forza di reagire. Poi una strana luminescenza parve avvolgere il corpo dell'ometto e all'improvviso un palla di luce si staccò per andare a levitare al centro della stanza. All'improvviso la palla di luce si scagliò con un movimento fulmineo verso Loki colpendolo prima, per poi avvolgerlo come un bozzolo luminoso. Loki si sentì pervadere dall'essenza malvagia della creatura. Cercò di combatterlo e di non farsi affascinare dalla forza oscura che sentiva insinuarsi nella sua anima. Ripensò a un tempo in cui si sarebbe lasciato andare a quei pensieri di violenza e dissolutezza che ora riempivano ogni angolo della sua mente. Poi richiamando alla mente tutti i momenti felici che aveva vissuto da quando era sull'enterprise riusci a espellerlo da se. Il globo di luce si ritrovò di nuovo a levitare poi si scaglio contro la sua nuova vittima: McCoy! L'attacco fu di breve durata, perchè la luce si allontanò quasi subito scomparendo. McCoy boccheggiò per un attimo.
"Che diavolo era quella cosa?"
"Una creatura di energia negativa, come un concentrato di tutta la malvagità umana" rispose Loki ancora scosso.
"Si ma per esistere pare abbia bisogno di un ospite."dedusse Adam.
McCoy si era ripreso e stava passando il tricorder medico su Hengist "Quest'uomo è morto d'infarto." sentenziò dopo un 'attimo.
"Questo spiega tutto. Lo sforzo della lotta contro Adam ha causato la morte di Hengist. Il vampiro di energia si è trovato all'improvviso senza il suo ospite. Quindi ha cercato di prendere la persona più vicina, cioè me. Ma io gli sono risultato indigesto. Allora ha tentato con McCoy ma ha desistito subito. Come mai ?" si chiese Loki meditabondo.
"Il bracciale!" esclamò Adam "L'inibitore del teletrasporto funziona come uno smorzatore di energia, la creatura ne è stata respinta."
McCoy annuì "E' possibile, nel qual caso ho quello che serve."
Rovistando nella sua borsa medica tirò fuori uno strumento che sembrava un ibrido tra un tricorder medico e un phaser."E' un emettitore di antiprotoni che si usa in alcuni casi di contaminazione da radiazioni. Forse la creatura non gradirà il trattamento."
"Io credo che non possa sopravvivere senza un 'ospite, visto che con noi ha fallito deve essere andata a cercarsi un'altra preda. Non credo che abbia fatto a tempo a lasciare l'albergo scommetto che si è insediata nel corpo di un 'altro ospite." ne dedusse Loki.
"Allora usiamo il tricorder per captare il residuo di energia finchè non si disperde."suggerì McCoy facendosi strada e seguendo le indicazioni del suo strumento. Il dottore analizzò le porte delle diverse camere, poi discese le scale verso l'ingresso.
"Se è uscito siamo in un bel casino. "commentò Loki nervoso.
"Forse non può andare lontano, perchè è molto legato al suo posto di lavoro!" esclamò McCoy facendo un cenno verso il portiere.
Adam e Loki videro il piccolo Ferengi che fingeva di guardare la sua telenovela e entrambi compresero subito che l'entità malvagia si era impadronita di lui.
"State indietro "ordinò McCoy, e contemporaneamente puntò su di lui il raggio del suo emettitore di antiprotoni, regolato alla massima potenza.Il ferengi subì un 'istantanea metamorfosi. Dalla sua bocca spuntarono i canini affilati e con un ringhio saltò sul bancone pronto a colpirli, ma il raggio stava assolvendo il suo compito:lo stava indebolendo. Il ferengi saltò giù dal bancone tentando di avventarsi contro Adam che era teso come una corda di violino, pronto a scattare.
"Tenga duro dottore "gridò Loki a McCoy che stava indietreggiando sorpreso dall'attacco del ferengi. Ad un tratto videro il corpo del piccolo alieno diventare luminescente. L'entita malvagia stava abbandonando il suo nuovo ospite. Loki strappò l'emettitore di antiprotoni dalle mani del dottore e si avvicinò il più possibile per evitare che l'entità tentasse di trovare un 'altro ospite. Colpita dal fascio di energia la luce pulso contraendosi e espandendosi un paio di volte poi si disperse in una fontana di scintille fosforescenti.
"E' andata "sospirò Adam dopo qualche secondo.McCoy si chinò sul corpo del piccolo ferengi a tastargli il polso.
"E' solo svenuto , si riprenderà.A proposito signor sceriffo...ora è arrivato il momento di liberarmi , non crede"aggiunse allungandogli il polso.Adam per la prima volta sorrise divertito.
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Loki bussò alla porta dell'ufficio di Adam. Il vampiro se ne stava con le lunghe gambe pigramente appoggiate alla scrivania. In mano teneva un gustoso cocktail, due dita di sangue, due dita di bourbon e due cubetti di ghiaccio. Adam Si alzò per andare incontro a Loki.
"Allora cosa hai scritto sul rapporto?" chiese Loki .
Adam sorrise "E che potevo scrivere "Sceriffo vampiro, elimina serial-killer vampiro? Non ho scritto nessun rapporto. La morte della povera Ruby resterà insoluta. Il tuo buon dottore terrà il becco chiuso?"
"Credo sia andato a sbronzarsi per dimenticare più in fretta. L'enterprise mi ha contattato, saranno qui in 20 minuti. "
"Allora è un 'addio, bel principe senza regno?"chiese Adam passando un dito su un ciuffo di capelli caduto dall'acconciatura di Loki.
Lui lo fissò malizioso. "Così pare principe delle tenebre. Toglimi una curiosità. Come pensi di giustificare il fatto che non invecchi?"
"Ad un certo punto dovrò andarmene, costruirmi una nuova identità con le mie conoscenze non sarà difficile. Cecherò un altro pianeta come questo, di frontiera, in bilico tra la legge e il crimine,dove nessuno farà troppo caso a un vampiro randagio."Loki non seppe resistere e lo abbracciò.
"In fondo noi due siamo uguali."
"Tu però ti sei sistemato." obiettò Adam.
Loki annuì "Finchè riesco a tenere la mia natura sotto controllo non lascerò la mia nuova famiglia, ma certo devo continuamente lottare per non finire vittima delle mie ambizioni. E' dura per me che ho sempre desiderato essere colui che dominava, prendere ordini da creature inferiori. Ma è una sfida che intendo combattere fino in fondo, per dimostrare a me stesso che ho veramente un carattere forte e che mio padre si è sbagliato a non lasciare a me il suo regno."
Adam avrebbe voluto dargli un bacio ma forse il sapore del sangue che aveva in bocca non avrebbe lasciato in buon ricordo di lui, quindi si limitò a carezzargli i capelli morbidi e a desiderare disperatamente di affondare i canini nel suo lungo collo diafano.Si lasciarono così con la speranza che un giorno si sarebbero rivisti , lo spazio, come aveva imparato Loki non era poi così vasto! |
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