An ice heart

di Fvt2002
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Beginning (L'inizio) ***
Capitolo 2: *** Troubles ( Guai ) ***
Capitolo 3: *** Bad news ( Cattive notizie ) ***
Capitolo 4: *** Lemons ( Limoni ) ***
Capitolo 5: *** Other Lemons ( Altri Limoni ) ***
Capitolo 6: *** Mind Wars ( Guerre mentali ) ***
Capitolo 7: *** I'm coming ( sto arrivando ) ***
Capitolo 8: *** Fire and ice ( Fuoco e ghiaccio ) ***
Capitolo 9: *** Dog's departure ***
Capitolo 10: *** Oath ( giuramento ) ***
Capitolo 11: *** Wake up ( svegliati ) ***
Capitolo 12: *** Confession ( confessione ) ***
Capitolo 13: *** The return ( il ritorno ) ***
Capitolo 14: *** A flame's story ( storia di una fiamma ) ***
Capitolo 15: *** The final chapter ( il capitolo finale ) ***
Capitolo 16: *** Epilogue ( Epilogo ) ***



Capitolo 1
*** Beginning (L'inizio) ***


FINN
«Conte Limoncello!»
«Uh?»
«Sei licenziato!»
«Naaaaahhhhhh!!!»
Gommarosa rivolse all'eroe un timido sorriso, quasi forzato, velando dell'ansia piuttosto evidente.
"C'è qualcosa che non 
va" pensó l'eroe.
Fece per cingerle i fianchi:
«Non è che mi daresti un'altro abbraccio?»
Nell'appoggiarle la mano sulla sciena Finn sentì la rosea pella flaccida e cadente, grigia.
La principessa scostó il suo braccio con fermezza, si alzó e corse via timorosa dicendo: «Non fare il bambino Finn! Sarà successo almeno cinque anni fa» e poi scomparve.
L'eroe rimase allibito.
"Molto strano".
 
           RE GHIACCIO
Quella mattina si alzó alla solita ora, si alzó, si tolse il pigiama di ruvida stovva azzurra e si vestì.
Salutó Gunther e fece colazione con toast e marmellata.
Si lavó i denti e guardó in tv le notizie del regno su TGD - Telegiornale Dolcelandia - e lesse un libro per tirare l'ora di pranzo.
A mezzogiono apparecchió la tavola per due persone, nonostante fosse da solo.
A volte si stupiva di queate cose ma poi si diceva: "Nel caso arrivasse qualcuno a mangiare...".
Dopo pranzo inizió a fare tutte quelle piccole cose che faceva per non morire di noia, le piccole cose, le sue armi contro la solitudine: scrisse il nuovo capitolo del terzo libro della saga di Fionna e Cake, lavoró a maglia un maglione per Gunther, rapì una principessa e così via.
Era pa routine.
Stava lavando i piatti della cena quando si trovo alle spalle una strana figura incappucciata, avvolta in laceri stracci grigi, lasciava intravedere una maglia nera.
"Rock style" pensó Simon.
Poi si rese conto di quello che stava succedendo e chiese ridacchiando:« Oh, non aspettavo ospiti. Gradisci qualcosa da mangiare prima che lavi i piatti?».
L'Incappucciato scosse la testa e poggió la mano destra sulla spalla sinistra del Re ed estrasse una pergamena da una tasca nascosta.
Si tolse il cappuccio.
 

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Capitolo 2
*** Troubles ( Guai ) ***


FIAMMA Era ora di parlare. Come aveva fatto ad essere così cieca? Non lo sapeva dire. Si vedeva perfino dal regno di fuoco che Gommarosa era innamorata di Finn. "Ne sono sicura" si convinse la principessa "Ora non mi posso più tirare indietro". Più andava avanti, più il castello di Dolcelandia sembrava più piccolo e meno imponenente. Giunta a destinazione, l'erede al regno di Fuoco spalancó il portone di rami di vaniglia del castello e quando entró venne travolta da un piacevole odore di zucchero e cannella. Una volta individuata Gommarosa, la prese per un braccio e la tiró in disparte. Sentiva odore di gomma strinata e caramello provenire dal punto in cui aveva afferrato la sovrana. «Dobbiamo parlare. Subito» Disse Fiamma « Tu non puoi fargli questo. Ha sofferto troppo a causa dell'amore non ricambiato per te e ora cosa fai? Ti innamori di lui?» Gomma le rivolse un sorriso enigmatico e la fece accomodare nella stanza. "Idiota perfettina" pensó Fiamma. Una volta chiusa la porta, la dolce principessa cambió espressione e butto fiamma sul pavimento.Il tappeto vicino a lei inizió a fumare e poi prese fuoco. «Come osi insultarmi ragazzina?! Non parlarmi più con quel tono! Io amo chi voglio!». Ricevette un calcio. Poi un altro e un altro ancora. Il suo cuore fiammeggiante cominció a bruciare con più intensità e la pianta vicino a cui era accasciata inizio ad appassire e il soffito si riempì di fuliggine. Fiamma raccolse le energie e si rialzó.Accecata dalla rabbia, l'incontrollabile regina del fuoco tiró un pugno sul petto di Gommarosa con tanta forza che attraversó la carne, se così si la si puó definire, che lasció un enorme buco nel suo petto. Mentre Gomma si accasciava, probabilmente morta, Fiamma urló di dolore.Sentiva come aghi acuminati trafiggergli la mano. La osservó e vide che una patina di ghiaccio la stava avvolgendo. Era questo io freddo? Ad un certo punto Gomma si sveglió e fremette. Poi urló:«Devi dire... Finn... Limone...Ghiac-ghiaccio...pergamena...»E poi crolló a terra. Di nuovo. "Pensa a lui anche prima di morire" pensó Fiamma. Avrebbe voluto poter piangere.

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Capitolo 3
*** Bad news ( Cattive notizie ) ***


BMO
Lo stava perdendo. Non c'era più alcuna speranza di farlo sopravvivere.Povero Guerriero di Mais.
«Beccati l'attacco del mio maiale, Bmo!» gli urló Finn.
«Nooooooooo!!!»urló lui di tutta risposta.
"Fortuna che Jake se n'è andato con Lady Iridella oggi" pensó il robottino "altrimenti non avremmo potuto giocare a Carte bellicose.
Finn stava per ruotare il maiale quando inizió a squillare il telefono.
Finita la chiamata Finn cose via preoccupato lasciando Bmo completamente sconcertato.
Pochi secondi dopo arrivó Jake.
«Ehi Bmo, cosa è successo? Dove stava andan...Aspetta! Sciabolette, stavate giocando a Carte Bellicose?!»
«Assolutamente no»
 
LIMONCELLO 
Era seduto vicino alla sala operatoria della principessa Gommarosa quando arrivó Finn.
Maggiormenta lo prese in disparte.
«Dopo l'incidente con Fiamma, la principessa sarebbe dovuta morire, invece...» origlió il conte «Il suo corpo rifiuta di morire» continuó il maggiordomo abbassando così tanto la voce che Limoncello riusciva a sentire solo poche parole: « Miracolo...  Fiamma...Ghiacciata...calore...Gommarosa...cuore...ha detto...parole...indaga..».
Poi non sentì più nulla.
"Senza Gommarosa il regno sarà finalmente mio" pensó il conte.
«Ora devo solo far sparire quell'idiota di eroe» sussuró, forse a voce troppo alta, dato che si becco un pugno in faccia.
Cadde a terra, socchiuse gli occhi e vide Finn con le lacrime agli occhi.
Sentì la faccia bruciare.
Non di dolore, ma di rabbia.
« Mille anni nelle segreteee!!!»urló sperando di ricevere attenzione.
Ricevette solo un calcio in mezzo alle gambe.Sentì le lacrime salirgli agli occhi.
"Questo comportamento è veramente..." pensó "Inaccettabile".

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Capitolo 4
*** Lemons ( Limoni ) ***


FINN
"Limone, ghiaccio, pergamena, ...Finn"
Erano le parole che Gommarosa aveva detto prima di cadere nella specie di coma dove ora era costretta, mentre i migliori medici del regno cercavano di ricucire il suo cuore gommosello.
"Miracolo" lo aveva definito Maggiormenta, "Gomma non ne vuole proprio sapere di andarsene. Il suo corpo rifiuta la morte." aveva detto e poi aveva lasciato la parola al Dr. Cono Gelato, medico di fiducia della principessa: "Bonnibel" disse il dottor Cono "beh, Bonnibel è in pessime condizioni, eppure sembra che il suo corpo continui imperterrito con il suo lavoro.
Se non riusciamo a re-inserire il cuore nel corpo la principessa probabilmente morirà".
Finn avrebbe dovuto essere triste, ma quel "probabilmente" gli dava speranza.
Ed ora eccolo lì, seduto di fronte alla Sala Operatoria dell' Ospedale dove era ricoverata Gommarosa. Bonnibel.
Immerso nei suoi pensieri, Finn si ritrovó a camminare verso il castello Limoncello.
"Limone... Limone, ghiaccio, pergamena, Finn"
Magari il conte centrava qualcosa con quella storia.
"È una buona pista" sentezió mentalmente l'eroe.
Giunto al Giallo Castello, Finn si arrampicó furtivamente sulle mura difensive e si lascio cadere dall'altra parte.
Entró quatto quatto nel castello e richiuse la porta alle sue spalle. 
"Limone"

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Capitolo 5
*** Other Lemons ( Altri Limoni ) ***


LIMONCELLO 2 ( Bianco )
Non si ricordava più da quanto tempo era lì.
Sarebbero potuti essere giorni, come mesi, come anni. Boh. Aveva perso il conto.
La sua vita era la prigione del castello, ridotta a: svegliati e renditi conto di essere in catene, insulta tuo fratello quando ti porta il cibo, mangia, sputa su tuo fratello quando ti porta il pranzo,mangia, tenta di uccidere tuo fratello mentre di porta la cena, mangia, dormi.
Per lui oramai c'erano solo sonno, cibo e ingiurie.
Gli mancava tutto: il cielo, il sole, la gente.
Stava conteplando la bellezza dei mattoni gialli di cui era composta la sua cella quando vide, attraverso le sbarre, un tizio che sgattaiolava su per il corridoio.
«Ehi tu.» sussurró Limoncello 2.
Il tizio si voltó verso di lui.
Era Finn l'Avventuriero.
«Limoncello?»
«Sono io, liberami»
«Come mai tuo fratello ti ha chiuso qui?»
«Voleva governare da solo come Dittatore e io ero un'ostacolo, credo, sono qui da così tanto tempo che ho smesso di pensare a certe cose.»
Si sentì un fruscio provenire dal fondo del corridoio.
«Sta arrivando» disse Limoncello 2 «nasconditi»
Arrivó il Conte Limoncello originario per portargli da mangiare.
Finn intanto era scivolato nella cella dopo Limoncello 1 e si stava avvicinamdo di soppiatto a lui.
Tentó di non guardarlo, ma non ci riuscì.
Il suo Carceriere si voltó e ricevette un pugno in faccia, così forte che perse i sensi.
Una volta intrappolato Limoncello 1, Finn liberó limoncello 2 e gli chiese: «Sai se negli ultimi tempi tuo fratello ha avuto contatti particolari con la principessa Gommarosa?»
Chiese l'eroe.
«Mi dispiace Finn, ma sono rimasto tutto il tempo nella cella. Se ti fa piacere peró posso cercare nei registri economici e dei commerci. Ti faccio sapere.»
Detto questo Finn uscì dal castello e Limoncello 2 tornó nella sua vecchia camera da letto.
Era ora di cambiare.

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Capitolo 6
*** Mind Wars ( Guerre mentali ) ***


BONNIBEL
Preda. Ecco che cos'era. Preda di se stessa. Rovina di se stessa. Prigionera nella sua mente.
Dal giorno dell'incidente stava vagando per la brumosa terra che è l mente. La sua mente.
Ci aveva messo un po', ma poi si era resa conto di essere in una sorta di coma, di sonno, in cui era precipitata per sfuggire alla morte. Ed ora fuggiva. 
Era braccata da una bestia orribile: un lupo di fuoco, rosso con orribili venature nere. Enorme. Un abominio.
Solo che non poteva nascondersi; tutto quello che restava da fare era arrendersi alla morte, sotto forma di grosso cane.
Ma lei non avrebbe rinunciato, no, lei voleva vivere.
Si voltó indietro e vide la gigantesca creatura avanzare verso di lei, lenta, rabbiosa.Desideró ardentemente ucciderla,o almeno sperare di avere il coraggio per provarci.
Fu il suo ultimo pensiero prima che la belva si accanisse su di lei.
Il suo ultimo desiderio era di vivere, sopravvivere.
Piegó le gambe per ammortizzare la caduta, il lupo la fece cadere e le posó una zampa sullo stomaco, quasi a vantarsi della sua vittoria; chiuse gli occhi e sognó che la creatura morisse, quando li riaprì impugnava una spada e il mostro le stava graffiando il volto.
Raccolse le sue ultime energie e spinse la lama nella gola dell'abominio.
Senti la carne squarciarsi fino alle ossa e uno schizzo di sangue bollente le sgorgo sul voto e sulle labbra.
"Amaro" pensó.
Stette un momento a rimirare la sua vittora e poi si alzó.
"Ho del lavoro da fare"

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Capitolo 7
*** I'm coming ( sto arrivando ) ***


FINN
"Ghiaccio... Ghiaccio, limone, pergamena, Finn"
Il ghiaccio era l'unica altra cosa su cui si potesse indagare.
L'umano pensó subito di andare da Re ghiaccio.
"Un'altra ottima pista" si convinse Finn, e si incamminó verso il castello di Simon.
In quel periodo dell'anno le montagne di ghiaccio diventavano ancora più fredde e già il cammino era duro da fare con Jake, figurarsi da solo.
"Jake!!!" Pensó Finn "Non gli ho detto niente,sarà preoccupatissimo! Sciabolette!"
Prese il telefono dallo zaino e chiamó Jake, rassicurandolo e spiegandogli il motivo della sua scomparsa, poi riprese a camminare.
Camminó fino a sera, ma il castello non sembrava essersi avvicinato molto, così decise di accamparsi in una grotta per la notte.
Dormì poco, preda all'ansia ed al freddo, non essendo riuscito ad accendere il faló.
In un paio di giorni raggiunse le montagne di ghiaccio ed il castello di Simon.
Bussó al portone di spesso ghiaccio, ma non venne nessuno.
Così inizió ad arrampicarsi sulle sporgene formatesi sulla superficie del castello. Procedeva lentamente, di poco alla volta, prestando attenzione a non scivolare; una volta raggiunta la cima della montagna-castello, si infiló nella sala principale da una finestra.
Le mani erano così fredde che le sentiva bruciare.
Vide Re Ghiaccio, vestito da neonato che saltellava allegramente davanti alla TV, guardando con attenzione il film "Baby Ballet".
«Simon» chiamó «Dobbiamo parlare»

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Capitolo 8
*** Fire and ice ( Fuoco e ghiaccio ) ***


FIAMMA
Il ghiaccio si era espanso.
Ora tutto il braccio era avvolto come da una coperta di ghiaccio.
Il ghiaccio le diceva di lasciarsi andare, di abbandonarsi, che non c'era più niente da fare.
Dopo qualche giorno l'avevano spostata dalla sala operatoria; Fiamma temeva che l'avrebbero portata direttamente all'obitorio. "È finita" pensó,
Ma invece la portarono in un'altra stanza, più grande, ben arredata con mobili risalenti all'Epoca del Dopoguerra, con una splendida carta da parati di un misto tra un colore arancione e un'ocra.
Dal lato opposto delle die enormi finestre c'era un enorme caminetto sempre acceso. Le portarono da mangiare fino a quando il ghiaccio non intrappoló anche il braccio sinistro, allora un'infermiera inizió ad imboccarla.
Non resistendo più aveva tentato più volte di buttarsi nel camino, ma nonostante tutto quel calore, lei continuava ad aver freddo.
Una sera, dopo che l'infermiera le aveva dato da mangiare, inizió a pensare seriamente: " cosa sono diventata?" si chiese "Oramai sono solo un cagnolino ubbidiente che si fa imboccare. Ma cos'altro posso fare in questo stato? E se provassi a fuggire? No, non andrei lontano."
Sentì dei mormorii fuori dalla porta e spió attraverso il buco della serratura.
Il Dottor Cono stava parlando con un'infermiera:
«Ora non ci resta molto da fare.» disse lui, grave « possiamo provare solo con l'ultima operazione e.... Beh, se non funzionasse poi....» 
Fiamma non ci mise molto a capire che stavano parlando di lei.
L'infermiera scoppió a piangere.Anche Fiamma.
Non voleva morire in un letto d'ospedale, nè chiusa da sola in una stanza.
Si decise e scivoló lentamente fuori dalla finestra.

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Capitolo 9
*** Dog's departure ***


JAKE
Squilló il telefono.
«Pronto?»
«Buongiorno Jake, Sono il Dottor Cono, Finn è in casa?»
«Mi dispiace Dottore, Finn mi ha chiamato un paio di giorni fa per dirmi che sarebbe partito con le indagini. Ho intenzione di raggiungerlo al più presto.»
«Perfetto. Potresti portagli un messaggio da parte mia?»
«Certo Dottore.»
«Digli che abbiamo scoperto perchè Fiamma si è congelata.
Abbiamo trovato un Frammento di rubino di ghiaccio nel cuore di Gommarosa, che in realtà era soltanto ricoperto di tessuto muscolare,mentre l'interno era fatto solamente di componenti elettronici ed alimentato a magia di ghiaccio.»
"Sciabolette" pensó il cane "Devo subito dirlo a Finn".
Riattaccó il telefono senza nemmeno rispondere al dottore.
Prese uno zaino dalla sua camera. Fece scorta di cibo, prese un pugnale ed il suo telefono, salutó Bmo e poi partì alla volte delle montagne di ghiaccio.

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Capitolo 10
*** Oath ( giuramento ) ***


SIMON
« No, Finn, devi credermi»
Ridacchió.
«Simon.» lo rimproveró « Stai mentendo. Dimmi quando è stato l'ultimo vero contatto con Gommarosa, rapimenti e trattative escluse.»
« Non posso! Ho giurato di non dire niente!» disse Re ghiaccio.
"Con la mia perfetta tecnica da bugiardo non riuscirà a capire niente " pensó il vecchietto azzurro.
« E poi non sono stati affari segreti o strambi» continuó Simon.
« Ghiaccio! Non farmi perdere la pazienza. So che stai mentendo!» disse Finn.
"Cubetti! Come fa saperlo?! " si chiese re Ghiaccio.
«Stai incrociando le dita dietro la schiena» riprese l'eroe.
Il re del Freddo si mise la mano in tasca.
« Non è vero! »
 
FINN
"Se adesso non la smette, dó fuoco alle sue chiappe azzurre".
« Simon!!!!»
« Va bene Finn. Cedo. Circa un anno fa ho fatto un favore a Gommarosa e lei mi ha dato un oggetto molto importante, ma non posso dirti di più perchè ho fatto giurin giurello sul mio mignolino.»
Gli sventoló il mignolo davanti alla faccia, ridacchió e cominció a saltellare in tondo.
"Ora basta"
Finn estrasse lo spadone, afferró la mano di Simon e la poggió sul tavolo.
«Dimmi tutto, altrimenti quello su cui hai giurato te lo amputo e po butto in mere! Hai tre secondi.»
«Tre»
« No Finn, non farlo, non posso dirti niente! »
«Due»
Finn alzó lo spadone.
Re ghiaccio chiuse gli occhi e strinse se gambe.
«Ho giurato!!!»
« Uno »
Re Ghiaccio chiuse gli occhi e si morse la lingua.
"Mi dispiace".
La lama caló.

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Capitolo 11
*** Wake up ( svegliati ) ***


BONNIBEL
Ora, lei era la regina.
Nonostante fosse ancora intrappolata nella sua mente, aveva il completo controllo delle sue funzioni interne.
Dopo che i chirurghi avevano ricucito il cuore, Gommarosa aveva riattivato la circolazione e fatto ripartire il battito,mentre ora si atava occupando di far chiudere del tutto la ferita.
Probabilmente una volta tornata nel suo corpo non ci sarebbe rimasta a lungo.
Il rubino del ghiaccio aveva raccolto le sue energie su Fiamma e quindi una volta svegliatasi il suo corpo avrebbe lentamente cominciato a scogliersi.
Valeva la pena provare.
La ferita si era chiusa.
"È ora di svegliarsi".
 
MARCELINE
Andava a farle visita tutti i giorni e restava con lei quasi tutti i giorni.
Quella mattina si presentó in Ospedale più tardi del solito.
«Ciao Gommina. Come va?»
Le cambió i vestiti e le lavó la faccia.
« Come è andata la notte?»
Le salirono le lacrime agli occhi.
« Non ti va di svegliarti? Di aprire gli occhi?»
Pianse e si afflosció sul corpo della principessa.
Quando si rialzó vide che la ferita si stava rimarginando e alla fine si chiuse.
Gomma aprì gli occhi.
«Ciao Marceline»

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Capitolo 12
*** Confession ( confessione ) ***


FINN
Jake entró volando dalla finestra:
«Ciccio! Credevo fossi rimasto a casa!»
« Il dottore mi ha detto di cercarti per dirti una cosa.
Dice che il cuore di Gommina era elettronico ed era alimentato da un frammento una sorta di rubino magico del ghiaccio.
Pensava che ti sarebbe tornato utile per le indagini.
A proposito: dov'è Re ghiaccio?»
« È lì » disse Finn indicando un muro, dove Simon era accucciato e da dove proveniva uno strano rumore, simile a un ticchettio.
« Cosa sta facendo?» sussurró Jake.
« Gioca con il suo nuovo mignolo» rispose l'eroe.
Re ghiaccio lo sentì e si voltó a guardare.
« Oh, paccheri! Jake, non ti avevo neanche sentito entrare. Benvenuto» salutó re Ghiaccio felice. Gli mancava la parte superiore del mignolo della mano destra ed al suo posto c'era un mignolino di ghiaccio.
« Stavo testando l'areodinamiticità del mio nuovo mignolo contro il muro» riprese Simon ridacchiando.
« Simon» disse l'umano « dicci tutto quello che è successo con Gommarosa. La verità.»
« Va bene» acconsenti.
« Un anno fa circa la Principessa Gommarosa si è presentata da me tutta incappucciata dicendomi che, dopo essere ritornata diciottenne dopo l'incidente nel pozzo del Lich, il suo cuore era rimasto troppo piccolo perchè non aveva abbastanza dolci. 
Quella sera aveva una brutta cera: la sua pelle era grigiastra e flaccida e il suo sguardo spento.
Mi ha chiesto un frammento della mia corona per alimentare il cuore meccanico che aveva costruito e in cambio mi ha dato una pergamena»
Gli mostró la corona, il cui rubino di destra era scheggiato e ne mancava un frammento.
« E che cosa c'era scritto sulla pergamena?» chiese eccitato Finn.
« Non me lo ricordo» ammire se Ghiaccio arrossendo « Colpa dell'Alzheimer. Peró se ti interessa posso darti la pergamena»
« Grazie Simon» disse Jake.
Re ghiaccio li condusse in una grossa stanza piena di grossi tomi di maltematica.
Da uno di loro estrasse una vecchia pergamena sgualcita.Finn la prese eccitato tra le mani.
Era Bianca.

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Capitolo 13
*** The return ( il ritorno ) ***


BONNIBEL
Arrivarono due ore dopo di lei.
Entrati nel casa sull'albero Finn e Jake stavano discutendo:
« Cosa pensi possa significare?»
« boh ciccio, non so.»
Quando la videro seduta al tavolo che stava riempiendo tre tazze di tè, urlarono.
« Gommarosa!!! Ti sei svegliata finalmente! Ora potremo ricominciare tutto!»
« No ragazzi, vi sbagliate.
Sono venuta a salutarvi prima che io... Insomma, volevo dirvi che vi voglio bene,ma io mi... Scioglieró... Il mio cuore è...»
« Sappiamo tutto Gommina. Siamo stati da Simon e ci siamo fatti dare questo» disse Jake mostrandogli un'altro frammento di rubino.
Gomma parve commossa.
« Vi ringrazio per il pensiero ragazzi, ma il tempo non basterà a ri-costruire il sistema di alimentazione del cuore.» scoppió a piangere. 
Quando si fu calmata Finn le mostró la pergamena bianca di Re ghiaccio.
«Gomma, sai qualc...»
«Scusa Finn, ma si è fatto davvero tardi e devo tornare a casa» lo interruppe Gommarosa e corse via.
"Come hanno fatto a scoprirlo?" Si chiese Gomma.
"Ghiaccio ha parlato"

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Capitolo 14
*** A flame's story ( storia di una fiamma ) ***


FIAMMA
Arrivó alla Casa sull'Albero a mezzanotte passata.
Sgusció furtivamente dall'ingresso principale ed entró nella camera da letto di Finn. 
« Chi va là?» urló Finn sentendo i passi di Fiamma.
Si alzó dal letto e si stropicció gli occhi.
« Fiamma? Perchè sei qui?» chiese.
« Volevo vederti un'ultima volta prima di morire per dirti che ti amo. Tanto»
Finn arrossì.
« Grazie Fiamma» sussurró e poi disse:« perchè l'hai fatto? Sta morendo. Cosa ti aveva fatto?»
Fiamma sbottó:« Se non lo hai notato sto morendo anch'io!» Scoppió a piangere e cadde per terra.
Il ghiaccio le si era avviluppato lungo le gambe ed ora stava procedendo verso il collo molto velocemente.
Finn si scusó e la bació appassionatamente, come se non notasse nemmeno le sue labbra bruciare e ustionarsi, poi si sdraió vicino a lei e le tenne la mano fino a quando il ghiaccio non l'ebbe ricoperta completamente.
"Un buon modo per morire" pensó.
Poi spiró.
 
FINN
Riportó il corpo di Fiamma al regno di fuoco quella notte stessa ed assistì al suo funerale dicendo anche qualche parola.
Tornó a casa e si sdraió sul suo letto.
Realizzó quello che era successo e poi pianse a lugo.
Quando il sole sorse gli occhi gli bruciavano e la testa scoppiava.
Si alzó e prese in mano il telefono.
«Pronto?» chiese Gommarosa assonnata.
«Voglio la verità»

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Capitolo 15
*** The final chapter ( il capitolo finale ) ***


JAKE
Gommarosa arrivó su invito di Finn qualche ora dopo.
La sua pelle rosa ora tendeva al rosso e la principessa pareva febbricitante.
Finn la fece sedere, le versó dell'acqua fresca e la esortó a parlare.
Prima che iniziasse squilló il telefono.
Era il conte Limoncello. Jake attivó il vivavoce.
« Finn, ho controllato i registri del commercio e l'unico commercio che abbiamo mai avuto è una boccetta di inchiostro al limone per la principessa Gommarosa.»
Gomma abbassó lo sguardo.
L'eroe ed il cane si scambiarono uno sguardo.
Finn accese una candela e Jake corse a prendere il foglio.
Lo posizionarono sulla fiamma e comparirono delle scritte.
 
" Con questo contratto io, Bonnibel Gommarosa, nel pieno delle mie facoltà mentali, lascio il possesso delle montagne di ghiaccio a Simon Petrokov, alias Re ghiaccio.
         Firmato_Gommarosa"
 
« Questo significa che re ghiaccio occupava le montagne di ghiaccio illegalmente?» chiese Jake.
«No» rispose Gommarosa.
La sua pelle si stava sciogliendo ed emanava molto calore. La principessa bevve avidamente un bicchiere di acqua e disse « siete sicuri di volere la verità?».
I due annuirono.
«Seguitemi»
 
FINN
Gommarosa li portó nei sotterranei del castello di Dolcelandia.
«Qui siamo al sicuro da orecchie indiscrete» disse Gommarosa «Qualche tempo dopo la fine della Guerra dei Funghi, Re Ghiaccio aveva iniziato a tormentare Dolcelandia e, non avendo dove vivere era sempre in mezzo ai piedi.
Inoltre nella zona dove ora sono le montagne di ghiaccio si trovava un gruppo di ribelli, spregevoli banditi che dopo aver fatto la guerra con i loro fratelli pretendevano di conquistare pure Dolcelandia così ho chiesto a Simon di congelarli e gli ho permesso di vivere lì, ma non gli ho mai dato l'Atto di proprietà»
Gommarosa non aveva più le braccia , che erano ridotte a una pozza rosacea per terra ed anche le sue gambe stavano cedendo.
« E chi erano questi banditi?» chiese Finn.
"Devo sapere perche quei banditi sono stati uccisi così...freddamente".
Gommarosa cadde a terra.
«Non è importante Finn, credimi» Gomma non avrebbe resistito ancora molto.
«Dimmelo!» urló Finn.
«Erano... Umani.Sopravvissuti alla guerra... Uomini, donne, vecchi, bambini. Mi dispiace»
Jake non resistette allo spettacolo e se ne andó.
A casa probabilmente.
Finn rimase per un po'in ginocchio lì davanti.
Stava per andarsene quando udì un rumore provenire dalla pozza.
Si voltó e vide una bambina che poteva avere si e no quattro anni.
Finn la prese per mano ed insieme uscirono dai sotterranei.
«Sei il mio papà?» chiese la bambina.
« Si Gomma. Sono io»

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Capitolo 16
*** Epilogue ( Epilogo ) ***


                EPILOGO
FINN
Preparó lo zaino e salutó Jake, Bmo e la piccola Gomma.
Tre ore di cammino dopo giunse alle montagne di Ghiaccio, passó a salutare Simon e si accampó sotto al suo castello.
Camminó alla ricerca del punto adatto.
Trovó uno spesso muro di ghiaccio, estrasse il piccone dallo zaino ed inizió a scavare.
Dopo un'ora si vedeva attraverso il ghiaccio una donna umana bionda.
Finn scavó il contorno del suo corpo facendo attenzione a non danneggiare il suo cadavere conservato.
Estratto il corpo lo portó vicino al fuoco del suo accampamento.
Aveva intenzione di seppellirla il giorno seguente. Si appisoló e quando si sveglió aveva un coltello puntato alla gola. La donna era ancora viva.
Allora c'erano ancora altri umani. Finn esplose di gioia.
«Chi sei?» chiese la donna e lo aiutó ad alzarsi.
«Finn» rispose il ragazzo.
« Io sono Fionna. Fionna Mertens»

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