Mirrus, un nome, mille avventure

di Dr Mirrus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'arrivo ***
Capitolo 2: *** Nuovi incontri, Vecchi amici ***
Capitolo 3: *** L'avvertimento di Shadowblade ***
Capitolo 4: *** Capitolo extra: Ti regalerò una rosa ***
Capitolo 5: *** Sviluppatori al supporto! ***



Capitolo 1
*** l'arrivo ***


Scappavo, qualcuno mi stava inseguendo, non sapevo dove andare, sapevo solo di dover scappare il più lontano possibile.
Ad un certo punto mi fermai sotto un lampione e mi voltai per vedere se lo avevo seminato… Non lo avessi mai fatto, quell’essere era ad una cinquantina di metri da me, e si avvicinava molto velocemente.
Ricominciai a correre, preso dal terrore, voltando la testa ogni tanto per controllare dove fosse, ma così facendo non mi accorsi che stavo correndo verso un buco, e ci caddi dentro.
Ero terrorizzato, erano cinque minuti buoni che continuavo a cadere e alla fine ero svenuto per la paura, adesso mi trovavo nella mia mente davanti ad un essere identico a me, stessi capelli metà bianchi e metà neri per via di un difetto di generazione della melanina, stessi occhi di un marrone castagna, e stessa corporatura robusta, c’era una sola cosa che ci differenziava, la sclera dei suoi occhi, così come la sua pelle, era di un nero pece.
Il mio sosia aprì la bocca per parlarmi, mostrando i suoi denti appuntiti come quelli di un lupo: “allora, sei disposto a lasciare tutto quello che hai qui per ricominciare da zero?” disse, sfoderando un sorriso tutt’altro che amichevole.
Io, a quelle parole, mi spaventai non poco: “Lasciare tutto? Aspetta cosa intendi? E chi sei tu?” chiesi, nella mia voce si notava un pizzico di paura.
“Io sono Mirrus, e sono la personificazione del tuo subconscio. Per lasciare tutto intendo abbandonare tutto e ricominciare tutto da zero, nuovi amici, nuovi nemici… Capisci cosa intendo.” Mi rispose lui, sempre con quel sorriso inquietante.
Io pensai per un po’ alla sua proposta e, dopo aver deciso, gli risposi: “Si, sono disposto, anche perché non ho nulla di importante da perdere, dopo l’incidente dei miei genitori…” ripensando a quell’evento mi intristii, ma ritornai subito serio e lui, sorridendo, Mi disse: “Bene, sembra che stiamo per atterrare, Preparati all’impatto!”
Mi svegliai poco prima di colpire il terreno, l’atterraggio non fu dei migliori, ma me la cavai senza nessun osso rotto. Fortunatamente.
 
...ehi…senti…Mi senti?....Ehi, mi senti? Finalmente ti sei svegliato!” mi ritrovai in una stanza di ospedale, qualcuno mi stava parlando, non riuscivo a capire cosa fosse, ma non sembrava un umano, perché distinguevo nella sua forma sfocata un’escrescenza sulla fronte. “Dove… Dove sono?” chiesi io, ancora stordito dall’impatto. “Sei a Ponyville, ma comunque, chi sei tu?” chiese lei.
In quel momento la visuale si definì, e vidi che chi mi stava davanti, come pensavo, non era una persona, ma un… pony? Si, direi di sì, era troppo piccolo per essere un cavallo… Aspetta, cosa? Un pony che parla? “AAAAAAAAAAAAAAAAAH, ma tu sei un pony! E stai parlando!” Urlai io sorpreso, non è cosa di tutti i giorni trovarsi davanti un pony parlante, eh!
“Come si dice… Ah, già! Il toro che dà del cornuto all’asino! Guarda che anche tu sei un pony!” Rispose lei un po’ stranita, era una puledra con il manto porpora, e il crine viola scuro con due ciuffi, uno rosa e uno viola chiaro, era un unicorno, o almeno credo si chiamassero così, perché aveva un corno che le spuntava dalla testa.
Riflettei su quello che mi aveva detto, “aspetta, cosa? Potresti darmi uno specchio?” Chiesi io, non ero spaventato, ma ero molto sorpreso, mi sembra strano di essere diventato un pony, e poi, era questo il “ricominciare da zero” di cui mi parlava Mirrus?
La pony prese uno specchio con la magia e me lo mise davanti, aveva ragione, ero diventato un pony, ero un pony alato… credo si chiamassero pegasi, avevo il manto completamente bianco, con la criniera e la coda per metà bianche e per metà nere, bene… il mio difetto di colorazione si è mantenuto pure qui…
Ero ancora incredulo, scesi dal letto dell’ospedale e provai a stare in piedi su due zampe, ma non ci riuscì “Comunque mi chiamo Twilight Sparkle” disse lei “e tu?" Mi chiese lei.
“Io mi chiamo… Mirrus"




Angolo medico del presidiomedicochirurgico (?)
Eeeeeeeeeeeeeehilà!
Sono il vostro dottore di fiducia, ma potete chiamarmi anche Doc.
Per questa storia dovete ringraziare Thelucas97, [passateci, è un bravo ragazzo, e potrete trovarlo qui ( http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=708705)], che con la sua serie MlB mi ha fatto entrare nel fandom di MlP...
E anche perchè si è offerto di revisionare i miei capitoli prima di postarli... si potrebbe dire che è una storia a quattro zoccoli!

ok, detto questo vi saluto, e recensite in tanti, voglio sapere le vostre opinioni!

Il vostro dottore di Fiducia, Mirrus






Attenzione, è un presidiomedicochirurgico, ilfarmacopotrebbeavereeffetticollateralianchegravi

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Capitolo 2
*** Nuovi incontri, Vecchi amici ***


Premessa: Sto scrivendo questo capitolo alle 2 di notte, ascoltando 3 diverse versioni di “Love the way you lie” (una rock, una in italiano, e quella originale) … quindi non so come potrà uscire… detto questo, Buona lettura!
 
 Io e Twilight eravamo appena usciti dall’ospedale, e io non mi ero ancora abituato a camminare su quattro zampe; quando Twilight se ne accorse: “ehi, tutto apposto? Da come cammini sembra che tu sia appena diventato un pony!” Disse lei, con un’aria stranita.
Io ero leggermente inquieto, ma decisi di dirle la verità: “senti Twilight, lo so che ci siamo appena incontrati, ma voglio dirtelo subito… Io…” non finii la frase che subito lei mi rispose: “Mi dispiace Mirrus, ma sono sposata e con una figlia, quindi non posso essere la tua pony speciale.”
Io rimasi stranito, ma che stava dicendo? “Ma che dici? Io non dicevo questo!” Dissi io, con una nota di imbarazzo nella voce: “Volevo dirti che io non sono mai stato un pony! O almeno, non fino ad adesso…”
Twilight si fece immediatamente rossa come un pomodoro: “Ah… Aspetta, hai detto che non sei mai stato un pony? Anche tu?” mi chiese lei.
“Aspetta, come anche io? C’è già stato un umano qui?” Chiesi io, incuriosito al massimo, c’è stata un’altra persona a subire il mio stesso destino? “Wow, allora non sono l’unico!” esultai io
"Già” disse lei “c’è un altro umano che è arrivato ad Equestria prima di te, si chiama Daniel, ma molti lo conoscono come Lucas, Capo della Lucas Force! Se vuoi te lo faccio conoscere! È un ragazzo di buon cuore e molto simpatico!” disse lei, perdendo il suo colorito rosso peperone e ritornando violetta “ed è il marito di Applejack” Terminò lei con un sorriso a 32 denti.
“Va bene, sono curioso di conoscere questo Lucas!” dissi io, entusiasta di incontrare l’altro umano arrivato qui prima di me. –E poi… aspetta, dove avevo già sentito questo nome? Daniel… Daniel… Aspetta! Avevo un alunno alla mia scuola all’orfanotrofio… Naaaaah, non può essere l’aracnofobico timidone che conosco io… vabbè, lo scoprirò vedendolo! -
Dopo 20 minuti di cammino ero abbastanza stanco… ma ancora non vedevo niente… ma dove diamine stava quella base di cui mi aveva parlato Twilight?
 
“Twilight” la chiamai io, affaticato, “Ma quanto diamine manca alla Base di questa Lucas Force?” Ormai ero abbastanza stanco, ma cercai di stare al suo passo.
“Tranquillo Mirrus, Mancano almeno altri 20 minuti alla base, però se ti va possiamo fare una pausa.” Disse lei, si notava che anche lei era abbastanza stanca.
“Si, assolutamente, categoricamente… SI! Sono stanco morto… Ehi, lì c’è una quercia! Potremmo metterci sotto la sua ombra!” Dissi io, subito correndo verso la quercia, seguito a ruota da Twilight
Dopo 10 minuti di riposo Twilight mi chiese: “Allora Mirrus, dimmi, dato che sei un umano, come sei finito ad Equestria?”
“Vediamo… l’ultima cosa che ricordo è che mentre scappavo da un nonsochetipodiesserepotesseesserequello, sono caduto in un buco, e poi BAM, mi sono ritrovato a terra, dove mi hai trovato tu.”
“Mmh, Interessante, e dimmi, puoi dirmi cosa facevi prima di arrivare ad Equestria? Ad esempio che lavoro facevi… o cose così?” Mi chiese lei, mentre si alzava per rimettersi in moto, ormai avevamo riposato abbastanza, quindi potevamo ripartire.
“Certo, ero un uomo di 35 anni, professore di informatica nella scuola dell’orfanotrofio della mia città e scienziato nel tempo libero... Che dire, facevo una vita semplice.” Dissi io, ricordando tutte le lezioni che ho fatto da quando avevo 25 anni, mi mancano i miei alunni, chissà cosa faranno senza di me…
… “WOOOOOOOOOOOHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!! COWABUNGAAAAAAA!! Oh, ciao Twilight!” Un tizio in calzamaglia nera e rossa con maschera anch’essa nera e rossa stava cavalcando un missile che ci sorvolò, e ci salutò con la mano, accompagnato da un essere stranissimo, testa di capra, busto di pony coda di drago, due corna, una di alce e una che non sto a descrivere... Insomma, si poteva considerare una specie di chimera
“Ma che cazz… Ma chi erano quei folli?” Dissi io, con lo sguardo a metà tra il terrorizzato e l’incazzato, ma notai che Twilight stava sorridendo… “Loro sono Deadpool e Discord, i due folli del gruppo, e se li vedi, significa che siamo quasi arrivati!” Disse lei, tranquillizzandomi, ma non più di troppo…
Infatti, poco dopo arrivammo alla base della Lucas Force, Twilight bussò, e alla porta venne ad aprire un uomo biondo, con un giacchetto rosso, pantaloni militari e fascia: “Oh! Ehi, Twilight! Eccoti finalmente! Dove ti eri cacciata? E Chi è questo qui?” disse lui, puntandomi una pistola addosso, ma che diamine, cosa ho fatto di male per beccarmi una pistola in faccia?
“Tranquillo Marco, lui è Mirrus, un Umano arrivato ad Equestria in non so quale motivo” Disse lei, abbassandogli la pistola… meno male, non volevo affatto diventare un colabrodo!
“Ok… Vado a chiamare Lucas…” …… “LUCAS!! C’è UN TIPO CHE è STATO TRASFORMATO IN PONY CAPITANDO AD EQUESTRIA!!” urlò lui, perforandomi un timpano.
“Ok, ok, arrivo… Dammi un secondo!” Si senti un casino tremendo all’interno della base, e subito dopo ci si presentò davanti un ragazzo biondo, con degli occhiali che coprivano gli occhi castani “Ciao! Posso fare qualcosa per te?”
Io ero sconvolto… “Non ci posso credere… sei proprio tu… Daniel! Da quanto tempo!” dissi io sorridendo come un ebete.
“Ehm… ci conosciamo?” Lui era abbastanza confuso, lo si vedeva dalla faccia
“Sono io! Il professor Russo!” Dissi io Abbracciandolo, non ci potevo credere, il mio alunno prediletto era ancora vivo, e io che pensavo fosse morto… Ero felice come una pasqua… 
“Aspetta, Doc? Sei tu?” Disse lui, finalmente cominciava a capire, e un sorriso cominciava a spuntargli sulla faccia…
“Ancora con quel nomignolo? E va bene, te lo farò usare solo perché sei tu, ma dimmi, Tutta questa roba è tua?” dissi io sorpreso, non ci potevo credere che l’alunno che per un minuscolo ragnetto scappava terrorizzato era diventato proprietario di tutta quella roba!
“Certo Doc, ma adesso miglio chiamare una persona, SAM! C’è UN VECCHIO AMICO ALLA PORTA!”
Un altro ragazzo, dell’età di Daniel, si presentò alla porta, era alto quanto Marco, e aveva i capelli marroni e occhi castani.
“Un pony?” disse Lui con aria leggermente seccata “tutto questo casino per un pony?”
Io lo riconobbi subito, e fingendomi offeso, gli risposi “Andreas Szekely Mihai, è così che si tratta il professore a cui devi tutte le tue abilità di hacker? Mi aspettavo almeno un po’ di rispetto!”
Sam spalancò gli occhi “Professor Russo? È lei?”
“In carne ed ossa!” risposi io, sorridendo e abbracciando anche Sam.
“Il Trio Tecnico si è finalmente ricongiunto!” Disse Sam pieno di entusiasmo.



Angolo Tecnologico

Ehilà! Ecco il secondo capitolo della storia! Che ne pensate? Spero vi piaccia... Ehi! è apparsa la lucas Force! Speriamo che i vari componenti nonchè scrittori non mi facciano causa....

Vabè, detto questo, ci vediamo alla prossima!

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Capitolo 3
*** L'avvertimento di Shadowblade ***


Daniel, dopo una sana chiacchierata, mi fece fare il giro della base e mi fece conoscere tutti i suoi amici, ero veramente sorpreso da come un ragazzo aracnofobico come lui potesse essere diventato tanto forte, riusciva addirittura a contrastare il ragazzo albino, che da quanto avevo capito era uno dei più forti del team ed era capace di cambiare aspetto a suo piacimento.
Dopo la sua dimostrazione si sedette vicino a me e mi fece una proposta che mi spiazzò
“Ehi doc, ti andrebbe di unirti a noi della Lucas Force?”
Quella domanda mi lasciò spiazzato, veramente Daniel mi aveva chiesto di unirsi a lui?
Io, ancora un po’ sorpreso per quella domanda, feci scappare un sospiro di tristezza “E a cosa servirei? Non sono mai stato bravo a combattere, ne nelle armi da fuoco… e poi vi sarei solo di intralcio…”
Daniel sorrise, e mi diede una pacca sulla groppa dicendomi “Suvvia Doc! Non fare così, se è per questo anche Twilight prima non era per niente brava con le armi da fuoco, ma adesso grazie al cecchino è diventata molto abile nell’utilizzo dei fucili da cecchino!”
Detto questo mi indicò un poligono di tiro dove una ragazza con i capelli viola e qualche meche rosa stava facendo cadere tutte le sagome una dopo l’altra…
Wow, era veramente brava, non c’è che dire.
“E poi” continuò lui “Un esperto di tecnologia come te ci servirebbe proprio!”
Io sorrisi, aveva ragione, con le mie abilità in fatto di computer e quelle di Sam, nessun computer sarebbe stato al sicuro!
“E va bene!” Dissi io, carico di un nuovo entusiasmo “Però adesso vorrei rilassarmi un po’, ehi Daniel, hai un computer con su sopra Steam? Sai, vorrei farmi una partita. Ah, e potresti fare qualcosa per il mio aspetto? Non è tanto comodo giocare con questi zoccoli”
“Nessun Problema!” Daniel mise una mano sopra la mia testa, e dieci secondi dopo, mi ritrasformai in umano.
Mi sgranchii le gambe e le braccia, e Daniel mi disse “il portatile si trova in camera mia, l’ultima a destra! Rilassati pure, perché domani dovrai decidere in cosa specializzarti e allenarti con il rispettivo mentore!” Disse lui, indicandomi un corridoio in cui c’erano circa una decina di porte, e su ognuna c’era un cartello con su scritto il nome del proprietario della stanza.
Arrivai poco dopo nella sua stanza, era semplice, ma molto spaziosa, con un letto matrimoniale e una scrivania con su sopra il portatile, un Windows 8.
Sorrisi aprendo il portatile e facendo l’accesso con il mio account su Steam, finalmente potevo farmi una bella partita a Terraria in santa pace, fortunatamente tutti i salvataggi erano sul cloud, così non avrei dovuto riiniziare tutto.
Dopo aver giocato per un’oretta, mi alzai dalla sedia un po’ indolenzito, e andai a fare una passeggiata fuori.
“Aaaaah, che bell’aria fresca che tira qui fuori! Non sentivo dell’aria così sana da quando ero piccolo!” Dissi io, respirando a pieni polmoni quell’aria.
Mi misi a fare un giro per quel paesino, quando ad un tratto mi imbattei in una… Clessidra? Con braccia e gambe? Wow, abbastanza bizzarro…
“Ahia! Oh, scusa, non ti avevo visto, ero perso nei miei pensieri” Dissi io, ridacchiando un po’.
“Tranquillo, l’importante e che nessuno dei due si sia fatto male…” Disse lui sorridendo, Poi mi tese la mano e mi diede una mano ad alzarmi “Io sono Clessidrus, Clessidriano, cavaliere di platino, e fidanzato di Princess Twilight Sparkle, o almeno nel mio universo, In questo faccio parte della Lucas Force… Tu invece? Come ti chiami?”
“Io sono Mirco Russo, Sulla terra ero un professore di tecnologia in un orfanotrofio, poi mi sono trovato qui ad Equestria e ho rincontrato due miei vecchi alunni, Daniel e Sam, e Daniel mi ha proposto di entrare anche io nella Lucas force, quindi in pratica siamo colleghi!”
Dissi io, scuotendogli la mano.
“Ma dimmi un po’ di te, hai detto di venire da un altro universo?”
“Si, ci sono tantissimi universi diversi, in quello da dove vengo io, Oltre a pony e grifoni esiste una razza in più, quella dei Clessidriani, di cui io faccio parte.”
Continuammo a camminare per un po’, parlando dei vari universi, e anche delle nostre passioni, scoprì che nel suo universo era un Dj rinomato, e che il suo cappello era un contenitore senza fondo da cui poteva prendere quello che voleva.
Dopo un po’ decidemmo di tornare alla base, anche perché si era fatto buio, e dopo aver mangiato una bella lasagna vegetariana preparata dalla moglie di Daniel -Incredibile, Lui e Sam si erano sposati e avevano anche una figlia a testa!- Decidemmo di andare tutti a letto.
Purtroppo non potemmo dormire più di tanto perché verso le 3 di notte partì un allarme che svegliò tutti quanti, ci dirigemmo verso la sala base, e notammo che sul megaschermo c’era una strana figura, completamente nera, con solo gli occhi e la bocca, che era aperta in un sorriso inquietante, visibili.
Tutti cominciarono ad allarmarsi, quando Daniel di mise in testa al gruppo e disse “ShadowBlade! Cosa vuoi da noi?”  Il suo tono di voce era più alto della norma, e pareva molto arrabbiato.
“Niente che ti interessi, mio caro Lucas” Disse lui, con aria beffarda “Per farla breve, Voglio divertirmi un po’ con voi, Quindi ho deciso di mandare contro di voi quattro dei miei aiutanti; si ho fatto rifornimento, e scommetto che il nuovo arrivato li riconoscerà subito, ahahahahahahahaha!” E con questa risata la sua figura comparì, lasciando il posto a quattro mostri, uno era un occhio gigante, con l’iride azzurra, la testa gigante di uno scheletro, con le braccia che fluttuavano attorno, Un cervello gigante con dei piccoli occhietti che gli giravano attorno, e infine un verme gigante fatto a segmenti, con occhi su ogni segmento.
Quel tipo aveva ragione, li riconobbi subito, e sbiancai con la stessa velocità con cui li riconobbi.
“Ragazzi, siamo nella merda…” Dissi io, prima di avere un mancamento.

Angolo Tecnico
...Uff, è stato un parto, ma spero lo apprezzerete lo stesso!
Adesso vi saluto che ho tante cose da fare, Ciao!

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Capitolo 4
*** Capitolo extra: Ti regalerò una rosa ***


Lucas e Dz stavano combattendo per vedere chi fosse il migliore, con Applejack e Lucinda a tifare per Lucas e Rainbow Dash e Gwen a tifare per Dz, lucas combatteva con il fuoco, Dz invece con i raggi laser.
A fine battaglia, che era finita in parità, decisero di andare in cucina a farsi entrambi un panino, ma passando per il corridoio delle camere sentirono un suono di chitarra.
Incuriositi cercarono la fonte del suono, e si accorsero che il suono proveniva dalla sala di Mirrus.
Stava suonando una canzone romantica ma allo stesso tempo molto triste. (Per chi la volesse sentire, eccola http://www.youtube.com/watch?v=x8RiA5ZRKMs&feature=youtube_gdata_player) Lucas, che conosceva meglio degli altri il professore, bussò.
"Ehi doc, possiamo entrare? Sempre se non ti dispiace"
La voce di mirrus sembrava triste, quasi singhiozzante, ma rispose "entrate, entrate... Avete il mio permesso."

Quando entrarono, videro mirrus seduto sul letto, con una faccia molto triste, e la chitarra di Lucas in mano.
"Doc! Cosa succede? Come mai sei così triste?"
Lucas era preoccupato, non aveva mai visto il suo professore triste.
"È una storia molto lunga e triste, ma se volete ve la racconterò...

Tutto è iniziato in una giornata di Luglio di due anni fa,andai al Romics, e li incontrai una ragazza, si chiamava Laura, cominciammo a parlare, e scoprii che avevamo praticamente le stesse passioni, amava i videogiochi, ascoltare la musica... In più scoprii che era orfana e che aveva vissuto nell'orfanotrofio fino a 18 anni, quando poté uscire autonomamente da quell'edificio.
Posso dire che quello fu amore a prima vista, ci tenemmo in contatto tramite telefono e facebook, e piano piano ci fidanzammo, ero la persona più felice del mondo quella volta, e le promisi che non... Non l'avrei mai lasciata andare...
Ma non riuscii a mantenere questa promessa...
Un giorno lei dovette partire per andare a Sabaudia ad una SPA per lavorare, io le chiesi se potevo venire ma lei, tristemente, mi disse che non mi avrebbero fatto entrare.
Quel giovedì a sabaudia nevicò, e la strada era congelata, lei non aveva le catene alle ruote... Così per la strada del ritorno sfortunatamente durante una curva scivolò sulla strada e fece incidente.
Era ferita gravemente, e io le rimasi accanto tutto il tempo all'ospedale, purtoppo le condizioni erano critiche, e i dottori mi dissero che ormai non c'era più nulla da fare.
Laura era li, io non avevo potuto fare nulla per aiutarla, ma lei, prima di esalare l'ultimo respiro mi disse che finché io sarei stato in vita, lei sarebbe rimasta nel mio cuore.
Mi fece promettere che, dato che era una fan dei queen e di Simone Cristicchi, le avrei lasciato un giglio sulla tomba ogni giorno e, se non avessi potuto per qualche motivo, le avrei cantato questa canzone così come la aveva conosciuta, cantata da me con la chitarra...
Quanto mi manca...
Era l'unica che mi accettava per quello che ero, senza badare a i miei capelli e ai miei occhi..."
Finito il racconto Mirrus fissò i due e disse "Spero di non avervi annoiato" con il volto rigato di lacrime...
Lucas e Dz si erano intristiti, ma non lo diedero molto a vedere, e appena usciti dalla stanza si fiondarono da Applejack e Rainbow Dash e fecero promettere loro che non le avrebbero mai abbandonati.

 

Angolo tecnico

Ehilà! Questo capitolo mi è venuto in mente ascoltando Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi, è un capitolo extra, lontano dagli avvenimenti della storia... E spero vi sia piaciuto!

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Capitolo 5
*** Sviluppatori al supporto! ***


“Ragazzi, siamo nella merda…” Dissi io, prima di avere un mancamento.
 
Mi risvegliai nella mia stanza e, dopo essermi alzato, notai un bigliettino sulla scrivania.
“Doc, appena ti sarai risvegliato sei pregato di recarti nella sala allenamenti. Voglio parlarti.”
Mi stiracchiai, e mi diressi direttamente nella sala degli allenamenti, non prima di aver schivato un fantoccio infuocato che si stava dirigendo a tutta velocità verso di me.
“Ops, credo di averci messo un po’ troppa forza, ehehehehe… Oh, Ehi doc! finalmente ti sei svegliato!”
“Già… per quanto tempo sono svenuto?” Chiesi io, ancora leggermente intontito.
“… Per circa 3 ore. Cooooooooomunque, potresti dirmi chi, o cosa, fossero quei mostri?”
Io presi un respiro profondo, e gli spiegai tutto.
“Allora, quei mostri sono 4 dei 14 boss di un videogioco 2D per computer chiamato TERRARIA (*Coff Coff* Pubblicità occulta *Coff Coff*). In ordine di apparizione erano: L’occhio di chtulu, Lo Skeletron, Il Cervello Di Chtulu, e infine Il Divoratore Di Mondi.
Sono 4 creature molto potenti, ma non mi aspettavo di vederli in 3d, così sono molto più inquietanti, e sicuramente molto piu potenti.
Avrei una vaga idea di come sconfiggerli, ma devo aspettare dopodomani, perché solo di Giovedì sono disponibili.”
“Disponibili? Di chi stai parlando Doc? è qualcuno che conosciamo?” Lucas era visibilmente incuriosito, e come dargli torto.
“Tranquillo Daniel, dopodomani vedrai con i tuoi stessi occhi.”
Dopo aver finito la discussione, ci dirigemmo nella stanza delle riunioni dove spiegai anche agli altri chi erano quei mostri.
“Allora ragazzi, sicuramente shadowblade avrà cambiato i modi di attaccare di quei 4, ma non gli avrà cambiato gli attacchi speciali.
Allora, partendo dall’occhio di chtulu: Lui può sparare degli occhi più piccoli dalla pupilla, e quando si trova in difficoltà, inizia a roteare su se stesso, in quel momento è molto vulnerabile, dopo questo giro l’iride scompare lasciando il posto ad una bocca spalancata dotata di denti acuminati, in questa forma l’agilità e la velocità aumentano di molto, ed è capace di attaccare ad una velocità supersonica.
Lo skeletron: Il suo punto debole sono le mani, dopo averle distrutte potete colpire senza problemi la testa, ma state attenti quando si mette a girare, diventa molto più resistente agli attacchi.
Il cervello di chtulu: Gli occhietti che lo circondano sono circa 200, e attaccano tutti insieme, Il cervello è invulnerabile finché non ne rimane almeno uno vivo, Poi comincerà ad attaccare in modo ravvicinato, pian piano che prende danni, comincia a creare sue immagini speculari che piano piano diventano più nitide.
Infine c’è il Divoratore di mondi, Ogni segmento ha vita propria, e se uno muore, le due parti si staccano e diventano due entità diverse, è capace di sputare materia velenosa dalla bocca principale. Io lo considero uno dei più semplici”
 
I ragazzi erano rimasti sbalorditi dalla mia conoscenza, e il primo a parlare fu un ragazzo moro, riccioluto, con un braccio meccanico “Ehi mirrus, Ma questi mostri sono vulnerabili alle armi da fuoco? Perché se lo sono allora siamo a cavallo!”
“Mi dispiace” dissi io “ma l’unica arma capace di danneggiarli è il Megashark, e non è per niente facile da costruire… Ma per vostra fortuna, conosco delle persone capaci di crearlo! Il problema è che dovremmo aspettare fino a giovedì per contattarli… Intanto potremmo allenarci tra noi!” Dissi io, con le scintille agli occhi.
Un coro di “a me sta bene” e “Voglio testare una nuova tecnica” accompagnò la mia ultima frase…
 
Questi due giorni passarono in allenamenti intensivi… fortunatamente il Medico della squadra mi aveva messo un “dizpozitivo di rianimazione” o almeno lui lo chiamava così, così se fossi morto durante gli allenamenti sarei ritornato in vita senza problemi.
 
Il giorno arrivò, e io potei finalmente chiamarli.
“Tuuuuuu… tuuuu… Hello? It’s Andrew Speaking!”
“Hey Andrew! I’m Mirco, do you remember me?”
“Mirco? Mirco Russo? Mirco! Old friend! What do you need?”
“Are you, Whitney, Ted, Yorai and David working now”
“Yes, why?”
“I need a favor, could you tell me the coords of the office where you five Work? I need you all”
“Yes! No problems, but may I ask you why?”
“Ooooh, you’ll see, you’ll see.” *
 
Andrew mi diede le coordinate e grazie alla principessa di Equestria Riuscì a teletrasportarli qui.
 
 Il primo, Andrew, era un ragazzo alto, capelli rossi coperti da un cappellino verde con visiera, La moglie, Whitney, era una bella ragazza, capelli lunghi e biondi, David e Ted erano molto simili, ma avevano capigliatura e colore di capelli diverso, uno era biondo con i capelli a spazzola, l’altro era castano con la frangia, e per ultimo, ma non meno importante, c’era Yorai, ragazzo israeliano con i capelli castani riccioluti, assomigliava un po’ a Litios.
 
Celestia aveva anche fatto in modo che fossero poliglotti, così non avrebbero avuto problemi a comunicare con noi.
“Ragazzi, Vi presento Andrew e Whitney Spinks, alias Redigit e Cenx, poi ci sono Ted Murphy, alias Loki; David phelps, Alias D-Town; e infine Yorai Omer, alias Yoraiz0r…
Loro sono coloro che possono aiutarci nella battaglia, Loro sono…

                                                             LA RE-LOGIC
 
Angolo del dottore
 
*“tuuuu… tuuuu… Pronto? Qui andrew!”
  “Hey Andrew! Sono Mirco, ti ricordi di me?”
  “Mirco? Mirco russo? Mirco! Vecchio amico mio! Cosa ti serve?”
  “Tu, Whitney, Ted, Yorai e David state lavorando ora?”
“Si, perché?”
“Ho bisogno di un favore, potresti dirmi le coordinate dell’ufficio dove lavorate voi cinque?”
“Certo, nessun problema, ma posso chiederti perché?”
“oh, vedrai, vedrai…”
 
Eccomi qui! In questo capitolo appaiono alcuni della re-logic, credo che chi ha giocato a Terraria li conosca… Spero.
Vabbè, comunque, l’idea di inserire gente di terraria ce l’avevo in mente già da tempo… quindi mi sono sentito soddisfatto ad averli finalmente messi!
 
Detto questo ci vediamo Al prossimo capitolo, sempre se ci riuscite e non vi addormentate prima…

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