Star trek assemble: ep.5:Frammenti di uno specchio oscuro di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** alice attraverso lo specchio ***
Capitolo 2: *** uno sguardo nell'anima ***
Capitolo 3: *** un aiuto insperato ***
Capitolo 4: *** riflessi ditorti ***
Capitolo 5: *** lo specchio infranto ***
Capitolo 1 *** alice attraverso lo specchio ***
"Capitano il consiglio e io ci riuniremo in mattinata , ma già le posso dire che è ben difficile che la richiesta della federazione sia approvata."
A parlare era il governatore di Halkans un umanoide, dall'aspetto di un venerabile vecchio, fasciato in una toga bianca dai bordi rossi.
"Ma perchè governatore?" chiese Kirk stupito.
Era sbarcato sul pianeta Halkan insieme a una delegazione formata da Bones ,Uhura e Scott aspettandosi un 'accoglienza più calorosa. La sua missione era stipulare un contratto con gli Halkans per l'estrazione del dilitio, di cui il pianeta era ricco e che alla federazione serviva come l'ossigeno.
"La fronda ecologista è molto potente ì, credono che l'estrazione del dilitio comporterebbe consistenti danni ambientali e si oppongono con tutti i loro mezzi. L'opinione pubblica è abbastanza sensibile al problema della conservazione dell'ambiente e li appoggia in pieno."
"Vi prego di ripensarci , la federazione è molto sensibile a questo tipo di problemi , sono sicuro che che adotterà tutte le precauzioni possibili."
Le rassicurazioni di Kirk caddero nel vuoto.
"Cercherò di sostenervi ma non fatevi illusioni." rispose il governatore, poi, dopo un cenno del capo scomparve nella stanza del consiglio, chiudendosi la pesante porta alle spalle.
"Non mi aspettavo un 'accoglienza così gelida. Come la prenderà l'ammiragliato?"
chiese MCCoy mentre uscivano all'aperto. Kirk osservò il cielo limpido di Halkan e meditò sul fatto che un 'ambiente così incontaminato meritava davvero di essere preservato.
"Non saranno contenti, manderanno qualcun 'altro, un diplomatico e ovviamente metteranno una nota di demerito nel mio fascicolo. "rispose sconsolato.
"Il vero problema però non è nostro ma degli Halkan."
"Che vuoi dire capitano?" chiese Uhura.
"Che questi cristalli di dilitio non fanno gola solo a noi ma anche a romulani e klingon e loro di solito non chiedono il permesso, prendono e basta ! Se avessero dato i diritti minerari a noi almeno sarebbero stati sotto la nostra protezione."spiegò Kirk mentre si avviavano verso una radura sgombra per farsi teletrasportare a bordo dell'enteprise
."Ma lo hai spiegato al govenatore e lui non sembrava molto preoccupato." intervenne Scott.
"Da quello che ho letto nel loro dossier gli Halkan sono molto religiosi, probabilmente credono che la loro divintà li proteggerà da ogni pericolo." Kirk era assolutamente ateo,non credeva che qualcuno potesse influenzare il suo destino se non lui stesso.
"Contro Klingon e romulani non c'è dio che tenga." obiettò Scott scuotendo il capo.
"Speriamo non devano sperimentarlo sulla loro pelle" commentò McCoy cinico.
Kirk aprì il suo comunicatore per segnalare all'enterprise che era tempo che tornassero a bordo, ma stranamente fu la voce di Spock a rispondergli. Kirk aveva,ormai , imparato a conoscere il vulcaniano e riusciva a colgiere impercettibili sfumature nella sua voce che sfuggivano ad altri. E in quel momento gli pareva che il suo primo ufficiale fosse preoccupato.
"Capitano una tempesta ionica sta perturbando gli strati più esterni dell'atmosfera del pianeta e potrebbe interferire col teletrasporto."
Kirk si voltò verso Scott per una consulenza.
"Credo che si possa compensare l'interferenza riconvogliando il surplus di energia ai buffer del teletrasporto." affermò l'ingegnere con sicurezza.
"Lo farò io personalmente, sono in sala teletrasporto.Tenetevi pronti" Li avvertì il vulcaniano.
I quattro avevano molta fiducia nelle abilità di Spock,ma sin dall'inizio il teletrasporto fu anomalo. In realtà era un processo molto veloce e non era mai stato scientificamente provato che si mantenesse uno stato di coscienza durante la smaterializzazione. Ma quando la rimaterializzazione fu sul punto di terminare tutti e quattro i federali avvertirono un forte senso di vertigine e stentarono a mantenere l'equilibrio. Appena Kirk riuscì a mettere a fuoco la sala teletrasporto vide che c'era qualcosa di sbagliato. Spock indossava una divisa assai curiosa, senza maniche, con una fusciacca dorata in vita e accanto a lui c'era un ometto con i capelli dritti e dei buffi occhiali d'antiquariato. Kirk lo conosceva, se non avesse avuto la testa così confusa si sarebbe certamente ricordato di lui. Cyrano Jones.....Cyrano Jones lo spacciatore di triboli di Deep Space K-7.(1)! Che diavolo ci faceva a bordo della sua nave e come c'era arrivato?
"State bene ero sicuro che la tempesta ionica avrebbe influito sul teletrasporto. Devo esseremi sbagliato sembra che siate tutti interi."costatò Spock in un tono che non esprimeva certo una sincera preoccupazione per il loro stato..
Uhura era già con la bocca spalancata probabilmente per chiedere al suo fidanzato cosa ci facesse così conciato , ma Kirk riuscì a darle una gomitata e a farla tacere.
"Io veramente non mi sento molto bene." Ed era la verità. Kirk aveva intuito che forse non era uno scherzo di cattivo gusto.Insomma se qualcuno avesse voluto far loro uno scherzo certamente non sarebbe stato Spock!
"Sarà meglio che andiate in infermeria e il dottor McCoy vi esamini , per un controllo." suggerì il vulcaniano.
"Un momento , come è andata con gli Halkan. " si intromise l'ometto con gli occhiali.
" Dottor Finch , ne parleremo dopo."lo redarguì Spock.
"Niente affatto, mi avevate promesso di farmi sperimentare la macchina sul pianeta degli Halkan qualunque cosa avessero deciso. "
Finch era furente.
"Gli Halkan non vogliono collaborare." improvvisò Kirk non sapendo di cosa Finch stesse parlando.
"Questo è irrilevante, non abbiamo bisogno del loro permesso ...non è vero capitano?" replicò il vulcaniano.
Kirk annuì alla disperata ricerca di una valida scusa."Agirò come riterrò più opportuno ,ora voglio che io e i miei uomini siano esaminat.i"
Ciò detto abbandonò con decisione la sala teletrasporto seguito da Uhura ,Bones e Scott, sotto lo sguardo perplesso di Spock. |
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** uno sguardo nell'anima ***
Una volta giunti in infermeria, McCoy bloccò l'apertura automatica della porta perchè nessuno potesse entrare.
"Che succede e dove diavolo siamo capitati?"chiese osservando alcuni strumenti medici su un mobiletto.
Non li aveva mai visti in vita sua e neppure sapeva a che potessero servire.
"Spock ha parlato di una tempesta ionica che poteva interferire col teletrasporto. L'effetto potrebbe essere stato quello di materializzarci in una sorta di universo parallelo, simile al nostro ma non identico." ne dedusse Kirk.
Lo sguardo dei suoi compagni gli fece capire che anche gli altri condividevano i suoi sospetti."Come torniamo indietro?” chiese Uhura.
"Scott si può replicare l'azione del teletrasporto ,invertendola?"chiese Kirk all'ingegnere.
Lo scozzese annuì "Ne sono quasi sicuro, certo se ci fosse il signor Spock ad aiutarmi con i calcoli, voglio dire il nostro Spock...ma anche Loki, Spock dice che è un genio in astrofisica."
Kirk ebbe un sussulto, quante probabilità c'erano che anche in questo universo ci fosse un Loki ad aspettarlo nella sua cabina e sopratutto se poteva ingannare Spock quante probabilità aveva di ingannare Loki?. La risposta era ovvia : nessuna!
"Scott comincia a fare i calcoli,io studierò i diari di bordo della mia controparte, Bones tu e Uhura studiate la storia di questo universo, voglio capire che cosa lo ha generato. E dobbiamo fare in fretta,Spock non aspetterà al lungo ,sarà in attesa di ordini e io non so cosa fare."
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Seduto sulla poltroncina del capitano sul ponte di comando Spock aveva assunto la classica posizione di meditazione. Meditava sul comportamento di Kirk, gli effetti della tempesta ionica dovevano essere stati molto pesanti, sul cervello del suo capitano. In condizioni normale sarebbe stato furente e avrebbe ordinato di radere al suolo gli Halkan istantaneamente. Forse, se lui avesse potuto dimostrare che Kirk era inabile al comando avrebbe potuto prendere il suo posto. Doveva rifare i calcoli sul surplus di energia incanalato nel teletrasporto, fortunatamente sul ponte c'erano Sulu e Chekov i suoi due uomini più fedeli , quindi non correva pericoli. Si adagiò contro lo schienale della poltroncina e si immerse nei suoi calcoli.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
"Ho trovato" esclamò Uhura sollevando lo sguardo dal computer." La storia del nostro universo è coerente con quella di questo fino alla guerra di indipendenza americana. Poi Washignton parla nei suoi diari personali di esseri venuti dal cielo, demoni scomparsi nella luce. La credenza in questi esseri superiori ha influenzato le sue azioni nel corso del tempo, creando un discrepanza che ha generato questo universo."(2)
"Interessante" commentò Mcoy " Forse questi esseri erano viaggiatori nel tempo."
"Può darsi ma non è quello di cui dobbiamo preoccuparci, da quello che ho letto, questa è gente spietata, gli ordini della mia controparte erano di radere al suolo gli Halkan se avessero opposto resistenza.e ora Spock si starà domandando perchè io non abbia ancora dato l'ordine".
Kirk aveva capito che non solo le loro vite erano in pericolo ma anche quelle dei milioni di abitanti del pianeta intorno al quale orbitavano."Voglio che manteniate un basso profilo, non discutete con nessuno, non date a nessuno il motivo per attaccare briga con voi, qui girano tutti armati. Scott vai in sala macchine e vedi come puoi fare a modificare il flusso di energia senza che nessuno se ne accorga, tu Bones resta in infermeria, e stai calmo, Uhura, purtroppo devo chiederti di andare sul ponte e prendere il tuo posto. Daremo troppo nell'occhio se non lo facessi. Riferisci a Spock che stiamo bene e che gli parlerò quanto prima."
"E tu che farai ?"chiese MCCoy.
"Vado nella mia cabina devo verificare una cosa, che potrebbe fare la differenza per la nostra situazione."rispose Kirk sibillino. Poi si allontano guardingo dall'infermeria, ogni volta che incontrava qualcuno riceveva un saluto militare che si limitava a ricambiare con un cenno del capo. Giunto nella sua cabina Kirk si guardò attorno circospetto, non sapeva cosa sarebbe stato meglio per lui , essere solo o trovare qualcuno ad aspettarlo? La cabina sembrava deserta, Kirk suo malgrado emise un sospiro di sollievo e si sedette sul letto. Dopo qualche secondo udì un fruscio alle sue spalle. Qualcuno si sedette dietro di lui ,Sentì un respiro caldo sul suo collo.Poi braccia lunghe e muscolose lo cinsero.Loki gli diede un bacio leggero sul collo."Come sei teso, è andata male?" gli chiese il suo amante accarezzandogli la nuca. Kirk era non solo teso ma anche spaventato .Sapeva che Loki era più agile e forte di quello che il suo corpo sottile faceva intuire. Non era certo di poterlo sopraffare se avesse tentato di ucciderlo e non era neppure sicuro di volerlo. Questo Loki era identico al suo.
"Gli Halkan hanno rifiutato." rispose secco.
Loki lo fissò intensamente negli occhi "Chi sei ?" domandò dopo qualche secondo,con estrema semplicità. Aveva capito!.Un pugnale dalla lama affilatissima scintillava sul comodino, era quello di ordinanza che tutti portavano. Kirk sapeva che nel tempo che gli fosse occorso per prenderlo Loki avrebbe potuto facilmente ucciderlo, così rimase immobile. Ora era arrivato il momento di rischiare il tutto per tutto. Forse questo Loki non somigliava al suo solo nell’aspetto, ma anche nell’animo. E l’avrebbe aiutato.
"Se te lo racconto non so quanto potresti credermi. Non sono qui per farti del mal ,ma per chiedere il tuo aiuto."
Loki lo fissò perplesso, ma certamente non preoccupato. Non aveva alcuna paura di lui. "Raccontami tutto dall'inizio ,e non nascondermi niente , sai che lo capirei."
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** un aiuto insperato ***
Loki ascoltò la storia del Jim Kirk che gli stava davanti. E non gli parve così assurda, dopotutto lui stesso proveniva da un universo parallelo.A dire il vero non l'aveva mai confessato a nessuno, ma era certo che si potesse viaggiare tra gli universi, non solo con la magia, ma anche grazie alla tecnologia.
"Ti prego dimmi di te come hai conosciuto ...il mio alter-ego?" chiese Kirk, quando si accorse che Loki non stava reagendo male alla sua storia.
"Tu ...lui , mi ha comprato a un asta. Credo volesse tenermi come suo schiavo, ma si è accorto subito che potevo essergli utile nel governare la nave. Qui ci sono persone che vorrebbero farlo fuori, primo tra tutti il vulcaniano e i suoi uomini più fedeli."
Kirk pensò che il suo rapporto con Spock era sempre stato un pò burrascoso quindi non era sorpreso di questa notizia." Perchè vuole eliminarmi?"
"I vulcaniani vogliono il potere. Tu sei un 'ostacolo. Ma dimmi, avrai intenzione di tornare nel tuo mondo, come conti di farlo?"
"Scott sta cercando di replicare l'incidente del teletrasporto che ci ha portato qui, ma ha bisogno del tuo aiuto. E' per quello che ho rischiato venendo qui"confessò Kirk.
Era il momento della verità .Di scoprire se Loki l’avrebbe aiutato o denunciato. Lui allungò una mano e gli accarezzò i capelli ." Che dolce in un universo o nell'altro ti fidi di me. Hai fatto bene ,sento ...anzi so che sei sincero, inoltre se tu torni a casa io riavrò il mio Jim."
“Lo ami?"chiese Kirk un pò stupito.
"La cosa ti sorprende ?"
"Dopotutto ti ha acquistato come schiavo."
"Ma ora mi tratta come suo pari, e non è una cosa comune in questo universo, credimi.da ciò che mi hai raccontato ci sono profonde differenze e credo che tu e i tuoi amici qui non sopravvivereste a lungo.Ti aiuterò, ma occorre rendere Spock inoffensivo, lui farà di tutto per non farvi tornare se vi scopre. Non potrebbe mai avere la meglio sul Jim Kirk di questo universo, ma con te è tutta un 'altra storia."
"Mi offendi ,io so come difendermi"replicò Kirk con un sorriso benevolo.
Loki ridacchiò "Cerco solo di farti comprendere la gravità della situazione."
"Con rendere inoffensivo spero che tu non intendessi in modo definitivo.Non voglio essere responsabile della morte di nessuno."Kirk appariva risoluto nella sua convinzione.
"Potresti dover essere responsabile dello sterminio degli Halkan, Harold Finch farà pressioni in questo senso." replicò Loki.
"Il dottor Finch ? Ma chi è esattamente?"
"E' un inventore che lavora per i servizi segreti.Ha costruito una macchina estrattrice di minerali che si basa su una tecnologia mista che incorpora quella dei sensori , del teletrasporto e del raggio traente. In pratica è in grado di localizzare il minerale prezioso , di estrarlo e di trasportarlo nella stiva della nave.Vuole sperimentarla su Halkan perchè è ricco di dilitio." La spiegazione di Loki chiariva ogni dubbio residuo nella mente di Kirk .
"Questa tecnica di estrazione comporta dei rischi ambientali?" chiese Kirk .
"Ovviamente, rimuovere minerale arbitrariamente dal suolo o dai fondali marini può causare terremoti e tzunami. Per questo andrebbe usata su pianeti disabitati , ma si dal caso che in questo settore solo Halkan abbia un giacimento di dilitio così grande e così puro. Per Finch è un' occasione imperdibile per sperimentare la sua macchina e per il mio Jim un 'occasione per servire l'impero."
"Ma gli Halkan non ne uscirebbero vivi "replicò Kirk amareggiato.
"Non puoi farci niente, sii realista, e questo non è neppure il tuo universo. Credo ci sia una regola che impedisce ai viaggiatori nel tempo di interferire col passato.la stessa regola dovrebbe essere applicata ai viaggiatori degli universi!"
Kirk si chiese se Loki fosse serio."Sono tra l’incudine e il martello. Se me ne vado , condanno a morte gli Halkan,ma anche restare per impedirlo, non è un opzione. Noi non apparteniamo a questo universo."
Loki annuì "Sono lieto che tu l'abbia capito. Ora sarà meglio che agiamo. Vai sul ponte e di al signor Spock che ti senti bene e che gli dai il cambio. Io, insieme agli uomini che ti sono più fedeli mi occuperò di lui e ti prometto che non gli farò del male. Lo terrò fuori gioco finchè Scott non avrà finito col teletrasporto e voi sarete andati via. "
"E dopo?" chiese Kirk preoccupato.
"Ricominci? Dopo che sarai andato via se ne occuperà il mio Jim."
Ed era proprio quello che lui temeva, ma si rendeva anche conto che doveva fare una scelta. "E questo Finch?"
"Lui è dalla nostra parte, non preoccuparti." Loki lo spinse gentilmente fuori dalla cabina augurandosi che non si metesse nei guai. Poi decise di andare a trovare i suoi luogotenti.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Giunto sul ponte Kirk si preoccupò subito di Uhura che però pareva avere la situazione sotto controllo. Dopotutto Nyota era una dura e il povero Spock (quello del suo universo) ne sapeva qualcosa. Loki gli aveva detto di diffidare di Chekov e Sulu poichè erano le persone più fedeli a Spock. Il vulcaniano uscì spedito dalla sala tattica e vedendolo inarcò un sopracciglio con sorpresa.
"Spock riprendo servizio." lo informò Kirk secco."Può andare a riposarsi."aggiunse in un tono che non ammetteva repliche, ma il vulcaniano in un universo o nell'altro non era il tipo da accettare ordini senza spiegazioni.
"Non ne sento la necessità, inoltre c'è in sospesa la situazione con gli Halkan."
"Proprio per questo , ho deciso di tenerli sulle spine.Sulu punti i phaser sulla loro capitale e lei Uhura chiami il loro governatore, gli dica che se non si arrendono spareremo una raffica ogni ora sulla loro città"
Uhura lo fissò per un 'attimo inorridita poi si disse che forse il capitano aveva un piano e annuì.
NdA
Batuffoloki aveva messo una nota nel precedente capitolo poi se l'è dimenticata
1) Kirk incontra Harold Finch in "Le tribolazioni del giovane Kirk " , ma non sa chi è perchè è sotto copertura
2)E' un riferimento a "For the want of a nail" episodio di Starship Farragut che spiega la creazioe dell'universo dello specchio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** riflessi ditorti ***
"Perchè mi ha costretto a venire qui , sono un uomo di scienza non d'azione "protesto Finch.
Si trovava nascosto nell'ombra della cabina di Spock in compagnia di Loki in attesa che il vulcaniano tornasse. Loki gli fece cenno di tacere, lanciandogli un'occhiata severa.
"Siamo soci, no? Voglio sapere che posso contare su di lei in qualsiasi frangente. "gli sussurrò con un sorriso maligno.
Spock aveva lasciato il ponte di cattivo umore. Il suo piano era fallito. Non poteva più destituire Kirk puntando sull'infermità mentale perchè il capitano, con la minaccia di bombardare gli Halkan era tornato perfettamente sano di mente, o perlomeno tale e quale a prima. Avrebbe dovuto decidersi a eliminarlo.Era la cosa pi logica da fare. Decise che finita la questione degli Halkan avrebbe radunato Sulu , Chekov e tutti gli uomini che gli erano fedeli e avrebbe dato loro istruzioni in tal senso. Mentre formulava questi pensieri era entrato nella sua cabina ed era distratto al punto che non si accorse della presenza di Loki alle sue spalle. Loki lo afferrò con braccio alla gola. Spock aveva una forza sovrumana come tutti vulcaniani, ma nulla che potesse impensierire Loki . Nonostante il vulcaniano si dibattesse tenne salda la sua presa finchè Spock asfissiato non crollò al suola privo di conoscenza. Loki soddisfatto mise la testa fuori dalla cabina e fece cenno a due dei suoi scagnozzi Kelso e De Falco,che dietro suo ordine, girellavano nel corridoio, di entrare.
"Prendetelo, avete controllato che la starda sia libera?" I due annuirono.
"Dove lo portiamo ?" chiese Finch curioso. Loki gli elargì un sorriso crudele e allo stesso tempo divertito."In un posto dove potrà schiacciare un pisolino ....un pisolino eterno"
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Quando gli uomini di Loki entrarono in infermeria trasportando il corpo privo di sensi di Spock, a McCoy venne un mezzo accidente.
"E' morto ?" balbettò sbiancando.
"Apra un tubo di stasi dottore "gli ordinò Loki. "No, non si preoccupi lo mettiamo un pò a nanna, diciamo per una mezz'oretta, il tempo che voi ve ne torniate a casa e che il mio capitano Kirk torni a ripristinare l'ordine. "
McCoy annuì sollevato e aprì la camera di stasi dove Kelso e DeFalco sistemarono il corpo di Spock .
" Bene ora lei dottor Finch resti a presidiare l'infermeria.Voi due andate sul ponte di comando e seguite il nostro piano.Noi dottore andiamo a vedere se Scott è pronto"ordinò Loki con decisione.
Loki entrò in ingegneria,col dottore, e spianato il phaser fece fuoco contro Keenser. Il piccolo alieno cadde a terra privo di sensi. Scott lo fissò addolorato: il piccoletto gli ricordava un pò troppo la controparte nel suo universo.
"Il signor D'Agosta che lavora per me, mi ha riferito che il signor Keenser aveva capito che c'era qualcosa di strano e voleva informare Spock "spiegò Loki.
Poi fece cenno al guardiamarina D'Agosta di prendere il piccolo alieno
"Chiudilo nel ripostiglio e se si sveglia rimettilo a dormire. A che punto siamo Scott?"
"E' tutto pronto, manca solo che qualcuno devii l'energia dalla sala macchine al teletrasporto e potremo simulare l'effetto della tempesta ionica che ci ha portato qui."spiegò lo scozzese.
"Lo farà il signor D'Agosta su mio comando. Andiamo in sala teletrasporto."
"E Jim e Uhura?"chiese McCoy perplesso.
"Se ne stanno occupando Kelso e De Falco" lo rassicurò Loki.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Kelso e De Falco uscirono dal turbo ascensore come se fosse una giornata di lavoro qualunque. Kelso si piazzò a un lato della porta e prese servizio come addetto alla sicurezza. De Falco invece andò da Uhura .
"Ciao bellezza " la salutò facendole l'occhiolino. "Mi dicono che hai avuto una brutta giornata, mi offro di finire il turno per te se poi beviamo qualcosa insieme."
Uhura stava per rimetterlo in riga con una risposta a tono, poi si chiese se questo non facesse parte del piano .Con fare ammiccante si alzò dalla sedia.
"Se insisti a sgobbare al posto mio, fa pure. Per il drink, vediamo se dopo sarò di umore migliore. "rispose e si allontanò ancheggiando maliziosamente fino al turbo ascensore.
Kirk lanciò un 'occhiata ai due nuovi venuti sul ponte che ricambiarono con un impercettibile cenno del capo. Rimase immobile ad attendere tormentandosi l'orlo della casacca per l'ansia. Aveva fiducia in Loki . Sapeva che se c'era uno in grado di riportarli a casa era lui. All'improvviso il comunicatore sul bracciolo della poltrona emise un fischio e Kirk lo attivò con un pugno.
"Capitano sono il guardiamarina D'Agosta dall'ingegneria. Scott dice che la tempesta ionica ha causato qualche danno, potremo aver problemi con i phaser, può venire qui?"
Kirk corrucciò la fronte calandosi nei panni della sua controparte."Maledizione, quanto manca al primo colpo di avvertimento agli Halkan?"chiese con rabbia "20 minuti circa” rispose Sulu"Spero che Scott risolva il problema o glielà farò pagare"sibilò Kirk con un ghigno.
"Sulu prenda il comando ,io vado giù a vedere cosa sta succedendo" Si alzò di scatto sotto lo sguardo sospettoso di Sulu che tuttavia ne approffitò subito per sistemarsi sulla sedia del comando , mentre Kelso prontamente lo sostituiva alla consolle.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** lo specchio infranto ***
Loki attendeva Jim Kirk in sala teletrasporto con McCoy , Uhura e Scott. Quando arrivò, inaspettatamente, lo afferrò per un braccio,poi gli diede un bacio d'addio.Kirk lo ricambiò con tristezza, sentiva che andandosene voltava le spalle a questo Loki e al crudele universo in cui viveva. Nello stesso tempo era impaziente di ritornare a casa e rivedere i suoi cari.
"Sei certo che non avrai problemi quando Spock si sveglierà e scoprirà quello che è successo ?" chiese mentre salivano sulla pedana del teletrasporto.
"Stai tranquillo ce la caveremo,non avere rimorsi, non puoi sempre salvare tutti!" Lo rassicurò Loki con un sorriso dolce.
Poi aprì il suo comunicatore sintonizzato su un canale dove lo potevano udire solo i suoi uomini ."Adesso"ordino secco."Addio "mormorò mentre la luce del teletrasporto avvolgeva i corpi dei quattro uomini smaterializzandoli.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
All'ordine di Loki, Kelso, che l'aveva udito essendo alla consolle di Uhura, e avendo indossato il suo auricolare, fece un 'impercettibile cenno col capo a De Falco.
"Sulu "gridò allarmato Chekov vedendo una spia che si accendeva sulla sua consolle.
"Qualcuno sta usando il teletrasporto "
Sulu balzò in piedi per dare l'allarme ma un colpo di phaser alla schiena gli perforò il torace facendolo stramazzare al suolo senza vita. Contemporaneamente De Falco aveva estratto il suo pugnale d'ordinanza e con una mossa fulminea aveva trapassato il petto del ragazzo russo che era ricaduto boccheggiante sulla consolle.
"Qualcuno vuol fare l'eroe ?" chiese Kelso ad altri due uomini sul ponte che si affrettarono a scuotere il capo e far finta di niente."Fatto"rispose poi seccamente al comunicatore.
"Tenete il ponte "ordinò Loki di rimando.”Arrivo”
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
La luce riprese a brillare sulla pedana segno che qualcosa si stava rimaterializzando. Loki attese impaziente finchè i suoi quattro compagni furono ricomposti. Poi fissò intensamente Jim Kirk. Lui lo fissò a sua volta diffidente. Loki vedeva sul suo volto i segni dello choc che il suo compagno aveva subito, ma era lui, non si sbagliava, era tornato. I due si abbracciarono.
"Ero preoccupato "gli confesso Kirk.
"Tu eri preoccupato per me ?"gli chise Loki incredulo. "Non è il caso, ho tutto sotto controllo. Kelso e De Falco hanno preso possesso del ponte e io ho tenuto un regalino per te in infermeria"
Giunti in infermeria, Loki rese trasparente il tubo di stasi mostrando a Jim il corpo di Spock, che giaceva addormentato al suo interno. Kirk appoggiò le mani al tubo, poi scoppiò in una risata un pò folle."Basta un gesto"mormorò passando le dita sul comando che azionava la regolazione dell'aria all'interno della capsula. Loki gli andò più vicino.
"Fallo. "gli sussurrò in un orecchio.
Kirk rabbrividì sentendo le sue labbra sfioragli l'orecchio e spinse con decisione il tasto. L'aria venne risucchiata istantaneamente dalla capsula. Il corpo di Spock non ebbe nessuna reazione, passò silenziosamente dal coma, indotto dal macchinario, alla morte. Loki si sentì molto eccitato vedendo la vita che svaniva dal corpo del vulcaniano. Gli ricordava i tempi in cui era un dio e gli esseri più potenti del suo universo lo temevano quasi quanto la morte stessa. Si chiese se i vulcaniani avessero un 'anima e quale tipo di inferno avesse accolto quella di Spock. Strusciò il naso sul collo di Jim.
"Il primo passo verso la conquista dell'impero. " sussurrò sconvolto da tutte quelle senzazioni.
"Non fermiamoci proprio ora."convenne Kirk.
Loki ritornò in se. "Giusto, dottor Finch è ora di sperimentare la macchina."L'ometto con gli occhiali d'antiquariato sorrise, finalmente il sogno della sua vita si stava realizzando, la macchina del giudizio universale avrebbe preso vita.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Kirk aveva ripreso possesso del ponte di comando mentre Uhura era tornata alla sua postazione. Loki ora occupava orgogliosamente quella di Spock. Kirk aveva già ordinato di giustiziare chiunque non gli giurasse fedeltà incondizionata.
"Dottore tocca lei ."
Finch non se lo fece ripetere e tramite il tablet che teneva in mano azionò la macchina.Un oblò si spalanco sotto la stiva dell'enterprise e ne uscì una sonda che da cui parti un raggio luminoso diretto proprio sulla capitale degli Halkan.
"Quanto ci vorrà perchè l macchina cominci ad estrarre il dilitio."chiese Kirk osservando sullo schermo principale il pianeta sotto di loro.
"E' un processo istantaneo. Sta già riempendo la nostra stiva"spiegò Finch orgogliosamente mostrando al capitano i dati sullo schermo del suo tablet. "Capitano sto monitorando le trasmissione degli Halkan sulla superficie. Dei terremoti stanno causando gravi danni alla loro capitale. "lo avvertì Uhura, ma il tono non era particolarmente allarmato. Loki sogghignava.
"Dottore ci faccia vedere cosa sa fare la macchina alla massima potenza".
"Con piacere"rispsose Finch azionando il comando.Il raggio si intensificò brillando sulla città degli Halkan. Dopo circa un minuto tutto il pianeta parve avvolto nella luminescenza e poco dopo implose nel silenzio assoluto dello spazio. L'onda d'urto generata colpì l'enterprise facendola tremare e l'equipaggio barcollò afferrandosi al sostegno più prossimo. Halkan ormai era solo un dato da aggiornare sulle carte di navigazione astrale.
"Funziona ..."costatò Finch orgoglioso come un padre alla nascita del suo primogenito.
"Abbiamo il dilitio , abbiamo l'arma più potente del quadrante ora non ci resta che prenderci il cuore dell'impero."annunciò Jim Kirk.
"La terra."concluse Loki.I suoi occhi brillavano verdi come il veleno. Quello che non gli era riuscito nel suo universo l'aveva ottenuto in questo: avrebbe governato sulla terra e gli umani sarebbero stati suoi schiavi!
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3194055
|