Star trek assemble: ep.5:Frammenti di uno specchio oscuro

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** alice attraverso lo specchio ***
Capitolo 2: *** uno sguardo nell'anima ***
Capitolo 3: *** un aiuto insperato ***
Capitolo 4: *** riflessi ditorti ***
Capitolo 5: *** lo specchio infranto ***



Capitolo 1
*** alice attraverso lo specchio ***


"Capitano il  consiglio  e io  ci  riuniremo in mattinata , ma già  le posso  dire che è  ben  difficile che la richiesta della federazione sia approvata."
A parlare era il  governatore di  Halkans un umanoide, dall'aspetto di un venerabile vecchio, fasciato in una toga bianca dai  bordi  rossi.
"Ma perchè  governatore?" chiese Kirk  stupito.
Era sbarcato sul  pianeta Halkan insieme a una delegazione formata da Bones ,Uhura e Scott aspettandosi  un 'accoglienza più calorosa. La sua missione era stipulare un contratto  con  gli  Halkans per l'estrazione del  dilitio,  di  cui  il pianeta era ricco e che alla federazione serviva come l'ossigeno.
"La fronda ecologista è molto  potente ì, credono  che l'estrazione del  dilitio  comporterebbe consistenti  danni  ambientali e si oppongono con tutti i loro  mezzi. L'opinione pubblica è  abbastanza sensibile al  problema della conservazione dell'ambiente e li  appoggia in pieno."
"Vi prego  di  ripensarci , la federazione è  molto  sensibile a questo  tipo  di problemi , sono  sicuro  che che adotterà  tutte le precauzioni possibili."
Le rassicurazioni  di  Kirk caddero  nel  vuoto.
"Cercherò  di  sostenervi  ma non fatevi  illusioni." rispose il  governatore, poi, dopo  un cenno  del  capo scomparve nella stanza del  consiglio, chiudendosi  la pesante porta alle spalle.
"Non mi  aspettavo un 'accoglienza così  gelida. Come la prenderà  l'ammiragliato?"
chiese MCCoy  mentre uscivano  all'aperto. Kirk osservò il  cielo limpido di Halkan e meditò  sul  fatto  che un 'ambiente così incontaminato  meritava davvero  di  essere preservato.
"Non saranno  contenti, manderanno  qualcun 'altro, un diplomatico  e ovviamente metteranno una nota di  demerito  nel  mio  fascicolo. "rispose sconsolato.
"Il  vero problema però  non è   nostro  ma degli  Halkan."
"Che vuoi dire  capitano?" chiese Uhura.
"Che questi  cristalli di dilitio non fanno gola solo a noi  ma anche a romulani  e klingon e loro di solito non chiedono il permesso, prendono  e basta ! Se avessero dato i  diritti minerari  a noi  almeno  sarebbero  stati sotto la nostra protezione."spiegò Kirk mentre si avviavano  verso una radura sgombra per farsi  teletrasportare  a bordo  dell'enteprise
."Ma  lo  hai spiegato  al  govenatore e lui  non sembrava molto  preoccupato." intervenne Scott.
"Da quello che ho  letto nel  loro dossier gli  Halkan sono molto religiosi, probabilmente credono  che la loro  divintà li proteggerà da ogni pericolo." Kirk era  assolutamente ateo,non credeva che qualcuno potesse  influenzare il  suo  destino  se  non lui  stesso.
"Contro Klingon e romulani  non c'è  dio  che tenga." obiettò Scott scuotendo il  capo.
"Speriamo  non devano sperimentarlo  sulla loro pelle" commentò McCoy cinico.
Kirk  aprì il  suo  comunicatore per segnalare all'enterprise che era tempo  che tornassero  a bordo, ma stranamente fu  la voce di  Spock  a rispondergli. Kirk  aveva,ormai , imparato  a conoscere  il  vulcaniano  e  riusciva a colgiere  impercettibili  sfumature nella sua voce che sfuggivano  ad altri. E in quel  momento gli  pareva che  il  suo primo  ufficiale fosse  preoccupato.
"Capitano una tempesta ionica sta perturbando gli strati più esterni  dell'atmosfera del pianeta e potrebbe interferire col teletrasporto."
Kirk si  voltò  verso  Scott per  una consulenza.
"Credo  che si possa compensare l'interferenza riconvogliando il  surplus di  energia ai  buffer del  teletrasporto." affermò l'ingegnere con sicurezza.
"Lo farò io personalmente, sono in sala teletrasporto.Tenetevi pronti" Li  avvertì il  vulcaniano.
I quattro avevano molta fiducia nelle abilità di  Spock,ma sin  dall'inizio il  teletrasporto  fu  anomalo. In realtà  era un processo  molto  veloce e non era mai  stato  scientificamente provato che si  mantenesse uno  stato  di  coscienza durante la smaterializzazione. Ma quando  la rimaterializzazione fu  sul  punto  di  terminare tutti e quattro i  federali  avvertirono un forte senso  di  vertigine e stentarono  a mantenere l'equilibrio. Appena Kirk  riuscì  a mettere a fuoco  la sala teletrasporto vide che c'era qualcosa di  sbagliato. Spock indossava una divisa assai  curiosa, senza maniche, con una fusciacca dorata in vita e accanto  a lui  c'era un ometto con i  capelli dritti  e dei  buffi  occhiali  d'antiquariato. Kirk  lo conosceva, se non avesse avuto  la testa così confusa si  sarebbe certamente ricordato  di  lui. Cyrano  Jones.....Cyrano  Jones lo  spacciatore di  triboli  di  Deep  Space K-7.(1)! Che diavolo  ci  faceva a bordo  della sua nave e come c'era arrivato?
"State bene ero  sicuro che la tempesta ionica avrebbe influito sul  teletrasporto. Devo  esseremi sbagliato sembra che siate tutti interi."costatò  Spock  in un  tono  che non esprimeva certo  una sincera preoccupazione per il  loro  stato..
Uhura era già  con la bocca spalancata probabilmente per chiedere al  suo  fidanzato  cosa ci facesse così conciato  , ma Kirk riuscì a darle una gomitata e a farla tacere.
"Io  veramente non mi  sento molto  bene." Ed era la verità. Kirk  aveva intuito  che forse non era uno  scherzo  di  cattivo gusto.Insomma se qualcuno  avesse voluto  far loro  uno scherzo  certamente non sarebbe stato  Spock!
"Sarà  meglio  che andiate in infermeria e il  dottor McCoy vi esamini , per  un controllo." suggerì il  vulcaniano.
"Un  momento , come è  andata con gli  Halkan. " si  intromise l'ometto con gli occhiali.
" Dottor Finch , ne parleremo  dopo."lo  redarguì  Spock.
"Niente affatto, mi  avevate promesso  di  farmi  sperimentare la macchina sul  pianeta degli  Halkan qualunque cosa avessero  deciso. "
Finch  era furente.
"Gli  Halkan  non vogliono  collaborare." improvvisò  Kirk  non sapendo  di cosa Finch  stesse parlando.
"Questo è  irrilevante, non abbiamo  bisogno  del  loro  permesso ...non è vero  capitano?" replicò  il  vulcaniano.
 Kirk  annuì  alla disperata ricerca di una valida scusa."Agirò  come riterrò più opportuno  ,ora voglio  che io  e i miei  uomini  siano  esaminat.i"
Ciò detto abbandonò con decisione la sala teletrasporto  seguito da Uhura ,Bones e Scott, sotto lo sguardo perplesso di Spock.

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Capitolo 2
*** uno sguardo nell'anima ***


Una volta giunti in infermeria, McCoy  bloccò l'apertura automatica della porta perchè nessuno potesse entrare.
"Che succede e dove diavolo siamo  capitati?"chiese osservando alcuni  strumenti medici su un mobiletto.
Non li  aveva mai visti in vita sua e neppure sapeva a che potessero servire.
"Spock ha parlato  di una tempesta ionica che poteva interferire col  teletrasporto. L'effetto  potrebbe essere stato  quello  di  materializzarci in una sorta di universo  parallelo, simile al  nostro  ma non identico." ne dedusse Kirk.
Lo  sguardo dei  suoi  compagni  gli  fece capire che anche  gli  altri  condividevano i  suoi  sospetti."Come torniamo indietro?” chiese Uhura.
"Scott si può replicare l'azione del  teletrasporto ,invertendola?"chiese Kirk all'ingegnere.
Lo  scozzese annuì "Ne sono  quasi  sicuro, certo se ci  fosse il  signor Spock ad aiutarmi con i calcoli, voglio  dire il  nostro  Spock...ma anche Loki, Spock  dice che è un genio in astrofisica."
Kirk  ebbe un sussulto, quante probabilità c'erano  che anche in questo universo  ci  fosse un Loki  ad aspettarlo  nella sua cabina e sopratutto se poteva ingannare Spock  quante probabilità  aveva di ingannare Loki?. La risposta era ovvia : nessuna!
"Scott comincia a fare i  calcoli,io  studierò i  diari  di  bordo  della mia controparte, Bones tu  e Uhura studiate la storia di  questo universo, voglio  capire che cosa lo  ha generato. E  dobbiamo fare in fretta,Spock  non aspetterà  al  lungo ,sarà in attesa di  ordini  e io  non so  cosa fare."

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Seduto  sulla poltroncina del  capitano  sul  ponte di  comando Spock  aveva assunto la classica posizione di  meditazione. Meditava sul  comportamento  di  Kirk, gli  effetti  della tempesta ionica dovevano  essere stati molto pesanti, sul  cervello  del  suo  capitano. In condizioni  normale sarebbe stato  furente e avrebbe ordinato  di  radere al  suolo gli  Halkan istantaneamente. Forse, se lui  avesse potuto dimostrare che Kirk  era inabile al  comando  avrebbe potuto prendere il  suo  posto. Doveva rifare i  calcoli sul  surplus di  energia incanalato  nel  teletrasporto, fortunatamente sul ponte c'erano  Sulu  e Chekov i suoi  due uomini più  fedeli , quindi  non correva pericoli. Si  adagiò contro lo  schienale della poltroncina e si immerse  nei  suoi  calcoli.

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"Ho  trovato"  esclamò Uhura sollevando lo  sguardo  dal  computer." La storia del nostro universo è coerente con quella di  questo fino  alla guerra di indipendenza americana. Poi Washignton parla nei  suoi diari personali  di esseri venuti  dal  cielo, demoni scomparsi nella luce. La credenza in questi  esseri superiori ha influenzato le sue azioni  nel  corso  del  tempo, creando un discrepanza che ha generato questo universo."(2)
"Interessante" commentò Mcoy " Forse questi  esseri  erano  viaggiatori  nel  tempo."
"Può  darsi  ma non è  quello di  cui  dobbiamo  preoccuparci, da quello  che ho  letto, questa è  gente spietata, gli  ordini  della mia controparte erano  di  radere al  suolo  gli  Halkan  se avessero  opposto  resistenza.e ora Spock  si  starà domandando perchè io  non abbia ancora dato  l'ordine".
Kirk aveva capito che  non solo  le  loro  vite erano in pericolo ma anche quelle dei milioni  di  abitanti  del  pianeta intorno  al  quale  orbitavano."Voglio  che manteniate un basso profilo, non discutete con nessuno, non date a nessuno il  motivo per attaccare briga con voi, qui  girano tutti  armati. Scott vai in sala macchine e vedi  come puoi  fare a modificare il  flusso  di  energia senza che nessuno  se ne accorga, tu  Bones resta in infermeria, e stai  calmo, Uhura, purtroppo  devo  chiederti  di  andare sul  ponte e prendere il  tuo posto. Daremo  troppo  nell'occhio  se non lo  facessi. Riferisci a Spock  che stiamo  bene e che gli  parlerò  quanto prima."
"E tu  che farai ?"chiese MCCoy.
"Vado  nella mia cabina devo  verificare una cosa, che potrebbe fare la differenza per la nostra situazione."rispose Kirk  sibillino. Poi  si  allontano  guardingo  dall'infermeria, ogni  volta che incontrava qualcuno  riceveva un saluto militare che si  limitava a ricambiare con un cenno  del  capo. Giunto  nella sua cabina Kirk si  guardò  attorno  circospetto, non sapeva cosa sarebbe stato meglio  per lui , essere solo o  trovare qualcuno  ad aspettarlo? La cabina sembrava deserta, Kirk  suo  malgrado  emise un sospiro  di  sollievo  e si  sedette sul  letto. Dopo qualche secondo udì un fruscio  alle sue spalle. Qualcuno  si  sedette dietro  di lui ,Sentì un respiro  caldo  sul  suo  collo.Poi braccia lunghe e muscolose lo  cinsero.Loki  gli  diede un bacio  leggero  sul  collo."Come sei  teso, è  andata male?" gli  chiese il  suo  amante accarezzandogli la nuca. Kirk  era non solo  teso  ma anche spaventato .Sapeva che Loki  era più agile e forte di  quello  che il  suo  corpo  sottile faceva intuire. Non era certo  di poterlo  sopraffare se avesse tentato  di ucciderlo e non era neppure sicuro di  volerlo. Questo Loki  era identico  al  suo.
"Gli  Halkan hanno  rifiutato." rispose secco.
Loki  lo  fissò intensamente negli  occhi "Chi  sei ?" domandò  dopo  qualche secondo,con estrema semplicità. Aveva capito!.Un pugnale dalla lama  affilatissima scintillava sul  comodino, era quello  di  ordinanza che tutti  portavano. Kirk  sapeva che nel  tempo  che gli  fosse occorso  per prenderlo Loki  avrebbe potuto  facilmente ucciderlo, così rimase immobile. Ora era  arrivato il  momento di  rischiare  il  tutto  per  tutto. Forse questo Loki non somigliava al  suo  solo  nell’aspetto, ma anche nell’animo. E l’avrebbe aiutato.
"Se te lo  racconto  non so  quanto potresti  credermi. Non sono  qui  per farti  del  mal ,ma per chiedere il  tuo  aiuto."
Loki  lo  fissò perplesso, ma certamente  non preoccupato. Non aveva alcuna paura di lui. "Raccontami  tutto  dall'inizio ,e non nascondermi  niente , sai  che lo  capirei."

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Capitolo 3
*** un aiuto insperato ***


Loki  ascoltò  la storia del  Jim  Kirk  che gli  stava davanti. E non gli  parve così  assurda, dopotutto lui  stesso  proveniva da un universo  parallelo.A dire  il  vero  non l'aveva mai  confessato  a nessuno, ma era certo  che si  potesse viaggiare tra gli universi,  non solo  con la magia, ma anche grazie alla tecnologia.
"Ti prego  dimmi  di  te come hai  conosciuto ...il  mio  alter-ego?" chiese Kirk, quando  si  accorse che Loki non stava reagendo male alla sua storia.
"Tu ...lui , mi  ha comprato  a un asta. Credo  volesse tenermi  come suo  schiavo, ma si  è  accorto  subito  che potevo essergli  utile nel governare la nave. Qui  ci  sono  persone che vorrebbero  farlo  fuori, primo  tra tutti il  vulcaniano  e i  suoi uomini  più  fedeli."
Kirk  pensò  che il  suo  rapporto con Spock  era sempre stato un pò  burrascoso  quindi  non era sorpreso di  questa notizia." Perchè  vuole eliminarmi?"
"I  vulcaniani  vogliono  il potere. Tu  sei un 'ostacolo. Ma dimmi,  avrai  intenzione di  tornare nel  tuo  mondo, come conti  di  farlo?"
"Scott sta cercando  di replicare l'incidente del  teletrasporto che ci  ha portato  qui, ma ha bisogno  del  tuo  aiuto. E' per quello  che ho  rischiato  venendo  qui"confessò  Kirk.
Era  il momento  della verità .Di scoprire se Loki l’avrebbe aiutato   o denunciato. Lui allungò una mano e gli  accarezzò i  capelli ." Che dolce in un universo  o  nell'altro  ti  fidi  di me. Hai  fatto  bene ,sento ...anzi  so  che sei  sincero, inoltre se tu  torni  a casa io  riavrò il  mio  Jim."
“Lo ami?"chiese Kirk un pò  stupito.
"La cosa ti sorprende ?"
"Dopotutto  ti  ha acquistato  come schiavo."
"Ma ora mi  tratta come suo pari, e non è  una cosa comune in questo universo, credimi.da ciò  che mi  hai  raccontato ci  sono profonde differenze e credo  che tu  e i tuoi  amici  qui  non sopravvivereste a lungo.Ti  aiuterò,  ma occorre rendere Spock  inoffensivo, lui  farà  di  tutto  per non farvi  tornare se vi  scopre. Non  potrebbe mai  avere la meglio  sul  Jim  Kirk  di  questo universo,  ma con  te è  tutta un 'altra storia."
"Mi  offendi ,io  so come difendermi"replicò Kirk con un sorriso benevolo.
Loki ridacchiò "Cerco  solo di  farti comprendere la gravità della situazione."
"Con rendere inoffensivo spero che tu non intendessi in modo definitivo.Non voglio essere responsabile della morte di  nessuno."Kirk appariva risoluto nella sua convinzione.
"Potresti dover essere responsabile dello sterminio degli  Halkan, Harold Finch farà  pressioni  in questo  senso." replicò Loki.
"Il  dottor Finch  ? Ma chi è  esattamente?"
"E' un inventore che lavora per i  servizi segreti.Ha costruito una macchina estrattrice di minerali che si basa su una tecnologia mista che incorpora quella dei  sensori , del  teletrasporto e del raggio  traente. In pratica è in grado di localizzare il  minerale prezioso , di  estrarlo e di trasportarlo  nella stiva della nave.Vuole sperimentarla su  Halkan  perchè è ricco  di dilitio." La spiegazione di  Loki  chiariva  ogni  dubbio  residuo  nella mente di  Kirk .

"Questa tecnica di  estrazione comporta dei  rischi ambientali?" chiese Kirk .
"Ovviamente, rimuovere minerale arbitrariamente dal  suolo  o  dai fondali  marini può causare terremoti  e tzunami. Per questo  andrebbe usata su pianeti disabitati , ma si  dal  caso  che in questo  settore solo  Halkan  abbia un giacimento  di  dilitio così  grande e così  puro. Per Finch  è un' occasione imperdibile per sperimentare la sua macchina e per il  mio  Jim un 'occasione per servire l'impero."
"Ma gli  Halkan non ne uscirebbero  vivi "replicò  Kirk  amareggiato.
"Non puoi  farci  niente, sii realista, e questo  non è  neppure il  tuo universo. Credo  ci  sia una regola che impedisce ai  viaggiatori nel  tempo  di interferire col passato.la stessa regola dovrebbe essere applicata ai  viaggiatori  degli universi!"
Kirk  si  chiese se Loki  fosse serio."Sono  tra l’incudine e  il martello. Se me ne vado , condanno  a morte gli Halkan,ma anche restare per  impedirlo, non è un opzione. Noi non apparteniamo  a questo universo."
Loki  annuì "Sono lieto  che tu  l'abbia capito. Ora sarà  meglio  che agiamo. Vai  sul ponte e di al  signor Spock  che ti  senti bene e che gli  dai  il  cambio. Io, insieme agli  uomini  che ti sono più  fedeli  mi  occuperò  di lui e ti prometto  che non gli  farò del  male. Lo  terrò  fuori  gioco  finchè  Scott non avrà  finito  col  teletrasporto e voi  sarete andati  via. "
"E dopo?" chiese Kirk  preoccupato.
"Ricominci? Dopo  che sarai  andato  via se ne occuperà il  mio  Jim."
Ed era proprio  quello  che lui  temeva, ma si  rendeva anche conto  che doveva fare una scelta. "E questo  Finch?"
"Lui  è  dalla nostra parte, non preoccuparti." Loki  lo  spinse gentilmente fuori dalla cabina augurandosi che non si  metesse nei  guai. Poi  decise di  andare a trovare i  suoi  luogotenti.

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Giunto sul ponte Kirk si preoccupò subito di Uhura che però pareva avere la situazione sotto controllo. Dopotutto  Nyota era una dura e il povero  Spock (quello  del  suo universo)  ne sapeva qualcosa. Loki  gli  aveva detto  di  diffidare di Chekov e Sulu poichè erano  le persone più fedeli  a Spock. Il  vulcaniano  uscì  spedito dalla sala tattica e vedendolo inarcò un sopracciglio con sorpresa.
"Spock riprendo servizio." lo informò Kirk  secco."Può  andare a riposarsi."aggiunse in un tono  che non ammetteva repliche, ma il  vulcaniano  in un universo  o nell'altro  non era il  tipo  da accettare ordini  senza spiegazioni.
"Non ne sento  la necessità, inoltre c'è in sospesa la situazione con gli  Halkan."
"Proprio  per questo , ho  deciso  di  tenerli  sulle spine.Sulu punti  i  phaser sulla loro capitale  e lei  Uhura chiami il  loro  governatore, gli  dica che se non si  arrendono  spareremo una raffica ogni ora sulla loro città"
Uhura lo  fissò per un 'attimo inorridita poi si  disse che forse il  capitano  aveva un piano  e annuì. 

NdA
Batuffoloki aveva messo una nota nel  precedente capitolo poi se l'è dimenticata 
1) Kirk incontra Harold Finch in "Le tribolazioni  del  giovane Kirk " , ma  non sa  chi è perchè è sotto  copertura
2)E' un riferimento  a  "For the want  of a nail" episodio di  Starship  Farragut che spiega la creazioe dell'universo  dello  specchio.

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Capitolo 4
*** riflessi ditorti ***


"Perchè mi  ha costretto  a venire qui , sono un uomo  di  scienza non d'azione "protesto Finch.
 Si  trovava nascosto  nell'ombra della cabina di  Spock in compagnia di Loki in attesa che il  vulcaniano  tornasse. Loki  gli  fece cenno  di  tacere, lanciandogli un'occhiata severa.
"Siamo  soci, no? Voglio  sapere che posso  contare su  di  lei in qualsiasi  frangente. "gli  sussurrò con un sorriso  maligno.
Spock  aveva lasciato il  ponte di  cattivo umore. Il  suo piano  era fallito. Non poteva più  destituire Kirk puntando  sull'infermità  mentale perchè il  capitano, con la minaccia di  bombardare gli  Halkan  era  tornato  perfettamente sano  di  mente, o perlomeno  tale e quale a prima. Avrebbe dovuto  decidersi  a eliminarlo.Era la cosa pi logica da fare. Decise che finita la questione degli  Halkan  avrebbe radunato Sulu , Chekov e tutti  gli  uomini  che gli  erano  fedeli  e avrebbe dato  loro  istruzioni in tal  senso. Mentre formulava   questi   pensieri  era entrato  nella sua cabina ed era distratto  al  punto  che non si  accorse della presenza di Loki  alle sue spalle. Loki lo  afferrò  con braccio  alla gola. Spock  aveva una forza sovrumana come tutti  vulcaniani, ma nulla che potesse impensierire Loki . Nonostante il  vulcaniano  si  dibattesse tenne salda la sua presa finchè Spock  asfissiato non crollò  al  suola privo  di  conoscenza. Loki  soddisfatto   mise la testa fuori dalla cabina e fece cenno  a due dei  suoi  scagnozzi Kelso  e De Falco,che dietro  suo  ordine,  girellavano  nel  corridoio,   di  entrare.
"Prendetelo, avete controllato  che la starda sia libera?" I  due annuirono.
"Dove lo portiamo ?" chiese Finch  curioso. Loki gli  elargì un sorriso crudele e allo  stesso  tempo divertito."In un posto  dove potrà schiacciare un pisolino ....un pisolino  eterno"

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Quando  gli uomini  di  Loki  entrarono in infermeria trasportando il  corpo privo  di  sensi  di  Spock,  a McCoy  venne un mezzo  accidente.
"E'  morto ?" balbettò  sbiancando.
"Apra un tubo  di  stasi  dottore "gli ordinò  Loki. "No, non si preoccupi  lo  mettiamo un pò  a nanna, diciamo per  una mezz'oretta, il tempo  che voi  ve ne torniate a casa e che  il  mio  capitano  Kirk  torni  a ripristinare l'ordine. "
McCoy   annuì  sollevato  e aprì  la camera di  stasi  dove Kelso  e DeFalco sistemarono il  corpo  di  Spock .
" Bene ora lei  dottor Finch  resti  a presidiare l'infermeria.Voi  due andate sul ponte di  comando e seguite il  nostro piano.Noi  dottore andiamo  a vedere se Scott è pronto"ordinò  Loki  con decisione.

Loki entrò in ingegneria,col  dottore, e spianato  il phaser fece fuoco  contro  Keenser. Il piccolo  alieno cadde  a terra privo  di  sensi. Scott lo  fissò  addolorato: il  piccoletto gli  ricordava un pò  troppo  la controparte nel  suo  universo.
"Il  signor D'Agosta che lavora per me, mi  ha riferito che il  signor Keenser aveva capito  che c'era qualcosa di  strano e voleva informare Spock "spiegò Loki.
Poi  fece cenno  al  guardiamarina D'Agosta di prendere il  piccolo  alieno
"Chiudilo  nel  ripostiglio  e se si  sveglia rimettilo  a dormire. A che punto  siamo  Scott?"
"E' tutto pronto, manca solo  che qualcuno  devii  l'energia dalla sala macchine al teletrasporto  e potremo  simulare l'effetto  della tempesta ionica che ci  ha portato  qui."spiegò lo scozzese.
"Lo  farà  il  signor D'Agosta su  mio  comando. Andiamo in sala teletrasporto."
"E  Jim e Uhura?"chiese McCoy  perplesso.
"Se ne stanno  occupando  Kelso  e De Falco" lo  rassicurò  Loki.

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Kelso e De Falco  uscirono dal turbo  ascensore come se fosse una giornata di lavoro  qualunque. Kelso  si piazzò  a un lato della porta e prese servizio  come addetto  alla sicurezza. De Falco  invece andò  da Uhura .
"Ciao  bellezza " la salutò  facendole l'occhiolino. "Mi  dicono  che hai  avuto una brutta giornata, mi  offro  di  finire il  turno  per te se poi beviamo  qualcosa insieme."
Uhura stava per rimetterlo in riga con una risposta a tono, poi  si  chiese se questo non facesse parte del piano .Con fare ammiccante si  alzò  dalla sedia.
"Se insisti a sgobbare al posto mio, fa pure. Per il  drink, vediamo  se dopo  sarò  di umore migliore. "rispose e si  allontanò  ancheggiando  maliziosamente fino  al turbo ascensore.
Kirk  lanciò un 'occhiata ai  due nuovi venuti  sul  ponte che ricambiarono con un impercettibile cenno  del  capo. Rimase immobile ad attendere tormentandosi l'orlo della casacca per l'ansia. Aveva fiducia in Loki . Sapeva che se c'era uno in grado  di riportarli  a casa era lui. All'improvviso il comunicatore sul bracciolo  della poltrona emise un fischio e Kirk lo  attivò con un pugno.
"Capitano  sono il  guardiamarina D'Agosta dall'ingegneria. Scott dice che la tempesta ionica ha causato  qualche danno, potremo  aver problemi  con  i phaser, può  venire qui?"
Kirk corrucciò la fronte calandosi  nei panni  della sua controparte."Maledizione, quanto manca al primo  colpo  di  avvertimento  agli  Halkan?"chiese con rabbia "20 minuti  circa” rispose Sulu"Spero  che Scott risolva il problema o  glielà farò pagare"sibilò Kirk con un ghigno.
 "Sulu prenda il  comando ,io  vado giù a vedere cosa sta succedendo" Si  alzò  di  scatto sotto lo  sguardo sospettoso  di  Sulu  che tuttavia ne approffitò subito per sistemarsi sulla sedia del  comando , mentre Kelso prontamente lo  sostituiva alla consolle.

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Capitolo 5
*** lo specchio infranto ***


Loki  attendeva Jim  Kirk  in sala teletrasporto  con McCoy , Uhura e Scott. Quando  arrivò, inaspettatamente, lo afferrò  per  un braccio,poi  gli  diede  un bacio  d'addio.Kirk lo  ricambiò con tristezza, sentiva che andandosene voltava le spalle a questo Loki  e al  crudele universo in cui  viveva. Nello stesso tempo era impaziente di  ritornare a casa e rivedere  i  suoi  cari.
"Sei  certo che non avrai problemi  quando Spock  si  sveglierà  e scoprirà  quello che è  successo ?" chiese mentre salivano sulla pedana del  teletrasporto.
"Stai  tranquillo  ce la caveremo,non avere rimorsi, non puoi  sempre salvare tutti!" Lo  rassicurò  Loki  con un sorriso  dolce.
Poi aprì il  suo  comunicatore sintonizzato  su  un canale dove lo  potevano udire solo  i  suoi  uomini ."Adesso"ordino secco."Addio "mormorò  mentre  la luce del  teletrasporto avvolgeva i  corpi  dei  quattro uomini  smaterializzandoli.

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All'ordine di Loki, Kelso, che l'aveva udito essendo alla consolle di Uhura, e avendo indossato il  suo  auricolare, fece un 'impercettibile cenno col capo   a De Falco.
"Sulu "gridò  allarmato  Chekov vedendo una spia che si  accendeva sulla sua consolle.
"Qualcuno  sta usando il  teletrasporto "
Sulu balzò in piedi per dare l'allarme ma un colpo di  phaser alla schiena gli perforò il  torace facendolo  stramazzare al  suolo senza vita. Contemporaneamente De Falco  aveva estratto il suo  pugnale d'ordinanza e con una mossa fulminea aveva trapassato il petto del  ragazzo  russo che era ricaduto boccheggiante sulla consolle.
"Qualcuno  vuol  fare l'eroe ?" chiese Kelso  ad altri due uomini sul ponte che si  affrettarono a scuotere il  capo  e far  finta di  niente."Fatto"rispose poi  seccamente al  comunicatore.
"Tenete il ponte "ordinò  Loki  di  rimando.”Arrivo”

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La luce riprese a brillare sulla pedana segno  che qualcosa si  stava rimaterializzando. Loki  attese impaziente finchè i  suoi  quattro  compagni  furono ricomposti. Poi fissò intensamente Jim Kirk. Lui  lo  fissò  a sua volta diffidente. Loki  vedeva sul  suo  volto i  segni  dello choc che il  suo compagno  aveva subito,  ma era lui, non si  sbagliava, era tornato. I due si abbracciarono.
 "Ero  preoccupato "gli confesso Kirk.
"Tu eri preoccupato per me ?"gli chise Loki incredulo. "Non è il  caso, ho  tutto  sotto  controllo. Kelso  e De Falco  hanno preso possesso del ponte e io ho  tenuto un regalino  per te in infermeria"

Giunti in infermeria, Loki rese trasparente il  tubo  di  stasi  mostrando  a Jim  il  corpo  di  Spock, che giaceva addormentato  al  suo interno. Kirk  appoggiò le mani  al  tubo, poi scoppiò in una risata un pò folle."Basta un gesto"mormorò passando le dita sul  comando che azionava la regolazione dell'aria all'interno  della capsula. Loki gli  andò  più vicino.
"Fallo. "gli  sussurrò in un orecchio.
Kirk rabbrividì sentendo le sue labbra sfioragli l'orecchio e spinse con decisione il  tasto. L'aria venne risucchiata istantaneamente dalla capsula. Il  corpo  di  Spock  non ebbe nessuna reazione, passò silenziosamente dal  coma, indotto  dal  macchinario,  alla morte. Loki si  sentì molto  eccitato vedendo  la vita che svaniva dal  corpo  del  vulcaniano. Gli  ricordava i  tempi in cui  era un dio e gli  esseri più potenti  del  suo  universo lo  temevano quasi  quanto la morte stessa. Si  chiese se i  vulcaniani  avessero un 'anima e quale tipo  di  inferno  avesse accolto  quella di  Spock. Strusciò il  naso  sul  collo  di  Jim.
"Il primo passo  verso  la conquista dell'impero. " sussurrò sconvolto  da tutte quelle senzazioni.
"Non fermiamoci  proprio ora."convenne Kirk.
Loki  ritornò in se. "Giusto, dottor Finch è  ora di  sperimentare la macchina."L'ometto  con gli  occhiali  d'antiquariato  sorrise, finalmente il  sogno  della sua vita si  stava realizzando, la macchina del  giudizio universale avrebbe preso  vita.

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Kirk  aveva ripreso  possesso  del  ponte di  comando mentre Uhura era tornata alla sua postazione. Loki ora occupava orgogliosamente quella di  Spock. Kirk aveva già  ordinato  di  giustiziare chiunque non gli giurasse fedeltà incondizionata.
"Dottore tocca lei ."
Finch non se lo  fece ripetere e tramite il  tablet  che teneva in mano  azionò la macchina.Un oblò si spalanco sotto la stiva dell'enterprise e ne uscì una sonda che da cui parti un raggio luminoso  diretto  proprio  sulla capitale degli  Halkan.
"Quanto  ci vorrà perchè  l macchina cominci ad estrarre il dilitio."chiese Kirk  osservando sullo  schermo principale il  pianeta sotto  di loro.
"E' un processo istantaneo. Sta già  riempendo  la nostra stiva"spiegò Finch  orgogliosamente mostrando  al  capitano  i  dati  sullo  schermo  del  suo  tablet. "Capitano sto  monitorando  le trasmissione degli  Halkan  sulla superficie. Dei  terremoti stanno  causando  gravi  danni alla loro  capitale. "lo  avvertì  Uhura, ma il  tono  non era particolarmente allarmato. Loki sogghignava.
"Dottore ci  faccia vedere cosa sa fare la macchina alla massima potenza".
"Con piacere"rispsose Finch  azionando il  comando.Il  raggio si intensificò brillando  sulla città  degli  Halkan. Dopo  circa un minuto tutto il pianeta parve avvolto  nella luminescenza e poco  dopo implose nel  silenzio assoluto  dello  spazio. L'onda d'urto  generata colpì l'enterprise facendola tremare e l'equipaggio barcollò  afferrandosi  al sostegno  più  prossimo. Halkan ormai  era solo un dato  da aggiornare sulle carte di  navigazione astrale.
"Funziona ..."costatò Finch  orgoglioso come un padre alla nascita del  suo primogenito.
"Abbiamo il  dilitio , abbiamo l'arma più potente del  quadrante ora non ci  resta che prenderci il  cuore dell'impero."annunciò Jim Kirk.
"La terra."concluse Loki.I suoi occhi brillavano verdi come  il veleno. Quello  che non gli  era riuscito nel suo universo l'aveva ottenuto in questo: avrebbe governato sulla terra e gli umani  sarebbero  stati suoi  schiavi!

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