Star trek assemble: ep.6:il ritorno degli arconti

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sono reese, john reese ! ***
Capitolo 2: *** la folla impazzita ***
Capitolo 3: *** prigionieri di Landrù ***
Capitolo 4: *** una scelta insolita ***



Capitolo 1
*** sono reese, john reese ! ***


"Diario  del Signor Spock  primo ufficiale dell'USS Enterprise. La dottoressa Elisabeth Chandler, archeologa, riferisce il  ritrovamento  sul pianeta Ofidius 5, di un curioso  artefatto. La dottoressa stava esplorando il pianeta desertico  e totalmente disabitato  quando è incappata in un monolite di pietra ,a forma di  anello, chiaramente, non una formazione naturale. La cosa affascinante è  che, secondo  la dottoressa, l'anello ha emesso, durante l'analisi, una forma di  energia che lei  con le sue apparecchiature, poco  precise, non è riuscita ad analizzare. Per questa ragione abbiamo  raggiunto il  pianeta e  stiamo  sbarcando una squadra che indagherà più  approfonditamente su  questo  inspiegabile fenomeno."

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La dottoressa Elisabeth  Chandler era una biondina magra ma energica, con un cappello  a tesa larga calato in testa per difendersi dai  raggi  solari. Avanzò nella sabbia fino  a raggiungere l'artefatto  con  cui  stava riempiendo la testa ai  suoi  ospiti  da quando  erano  sbarcati."Eccolo, non è  favoloso?"
"Imponente. "commento  Kirk osservando l'anello di pietra di  almeno 5 metri  di  diametro che si  stagliava davanti  a loro.
"Su  una cosa ha ragione dottoressa: non c'è  alcuna possibilità  che sia una formazione naturale. Anche se, su questo pianeta non c'è nessuna evidenza di una passata civiltà,  che possa averlo  costruito." intervenne Spock.
"Io  non l'ho  trovata, ma l'età  di  questo  artefatto  non è stimabile potrebbe essere stato costruito  anche un milione di  anni  fa. Su  questo  pianeta non ci  sono  perturbazioni o  venti cosi  forti  da   eroderne la superficie" concordò Chandler.
"Secondo  il  mio  tricorder è  una formazione di  granito, come è  possibile che abbia emesso  energia? " chiese Loki  osservando le letture del  suo  apparecchio.
La maglietta rossa che era  sbarcata con loro,Garcia, stava  predisponendo una serie di  sensori intorno  all'anello, su  istruzioni  di  Spock.
"Eppure è  successo , ve lo  assicuro, purtroppo non avevo  le apparecchiature sofisticate che avete voi  sull'enterprise ,così non ho  potuto  registrare il  fenomeno. In più sono solo  un 'archeologa non un'astrofisica."si  giustificò Chandler.
"Ha pensato  a un malfunzionamento  dei  suoi  strumenti?"chiese Loki.
Chandler sospirò ."Tutto  è  possibile. "
"Dottoressa ci  accamperemo  qui sul pianeta, il  signor Spock  ha predisposto una rete di  sensori a guardia del  monolite. Se ci  sarà qualche cambiamento,  anche minimo,  ci  precipiteremo  immediatamente qui!" La rassicurò   Kirk.
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"Jim, Spock." Le grida concitate di Loki, fecerò  sobbalzare gli altri  che si erano  assopiti  nelle loro  tende, nel  campo  allestito poco  lontano dal  monolite." Kirk  sgusciò  fuori  dalla tenda per andargli incontro.
”Cosa è successo?" chiese mentre veniva raggiunto  da Spock  e Chandler.
"Ero andato  a dare il  cambio a Garcia, ma quando sono arrivato, l'anello  era illuminato, c'erano come degli ologrammi  al  suo interno. Ho  visto  Garcia saltarci dentro poi si è spento. Non ho potuto farci  niente."
Spock inarcò un sopracciglio nell'udire una storia così assurda."Andiamo  a vedere "ordinò dirigendosi con decisione verso il monolite." Qui sembra tutto tranquillo. "osservò deluso,vedendo l'anello  di pietra giacere immobile e silente così come era stato nei millenni passati.
"Spock, l'analizzatore che abbiamo  predisposto ha effettivamente registrato un forte picco di  energia." lo informò Loki che stava leggendo i  dati registrati del  computer di uno  dei  sensori piantati  nel terreno.
Spock  si  avvicinò  a controllare."In effetti ....una forte emissione di  cronotoni. "dedusse dopo un'attenta analisi ."
"Quindi  avevo  ragione!" esclamò Chandler entusiasta.
"Così pare ma non si spiega come un blocco  di pietra possa emettere energia, ne per quale ragione lo  faccia."rispose Spock.
"Insomma che diavolo  è  successo  a Garcia?"chiese Kirk  girando intorno  al  monolite inerte.
"Una domanda...."La voce che proveniva dal  nulla fece gelare il  sangue a tutti  i presenti. Il monolite si illuminò ."Aspettavo  da un milione d'anni una domanda...."
"Chi  sei ?"chiese Kirk .
"Io  sono il  guardiano  dell'eternità.Io veglio  sul  tempo, passato, presente e futuro"rispose il  monolite. "E mentre lo  diceva degli  ologrammi  presero  a scorrere l  suo interno  mostrando scene tratte dalla storia passata della terra.
"Sei un portale!"esclamò  Loki  che in materia aveva una discreta conoscenza visto  che  Asgard ne aveva uno.
"Esatto."confermò il  guardiano.
"Se io  ora ti  varcassi  finirei  nel passato  della terra ?"chiese ancora Loki.
"E'  così !"
"E'  straordinario ...."commentò  Spock  fissando  affascinato le immagini  che mostravano eventi  di cui aveva solo  letto  sui  libri  di  storia.
"Spock, c'è un altra questione più importante."Kirk  lo  riportò  bruscamente alla realtà."Garcia è nel passato  della terra, cosa  può aver  combinato?”

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Capitolo 2
*** la folla impazzita ***


"Questa città  è inquietante." commentò Kirk mentre passeggiavano  per le vie semideserte in cerca di un indizio.
"Cosa sappiamo  di  Beta III?"chiese.
"E' un avamposto  federale come ce ne sono  tanti sul  confine estremo  dello  spazio  della federazione. Anche se gli edifici sono  di  gusto  vintage, è  recentissima .Ha meno  di una cinquantina d'anni. Ho  spulciato  in tutti  gli  archivi a disposizione della nostra sezione ma non c'è mai nessun rapporto  su  Beta III , è  come se la gente fosse stata portata qui  e dimenticata." rispose Reese.
"Questo  è  strano, e anche questa gente è  strana"commentò  Kirk mentre salutava con un cenno  del  capo una coppia che stavano incrociando sul  marciapiede. Loro ricambiarono il  cenno per nulla incuriositi  o  preoccupati  dalla vista di  facce sconosciute nella loro piccola comunità.
"Hanno lo  sguardo  vitreo, sembrano immersi in uno  stato  di trance. "commentò Loki fissando  altre persone che ora si  assiepavano  nella piazza."Sta per accadere qualcosa, me  lo  sento." aggiunse avvertendo lo  tensione ormai  palpabile.
Poi in lontananza si udirono i  rintocchi di una campana e questo  per gli abitanti fu  come  un segnale prestabilito. In un  secondo esplose la violenza. I  miti  cittadini  cominciarono a urlare frasi  senza senso, ad agitarsi e persino  a strapparsi gli  abiti.
"Cerchiamo un riparo "Urlò Kirk sorpreso  dall'improvvisa ondata di  follia. Un sasso  passò sopra di lui sfiorandogli  la testa.
I  tre si  misero  a correre cercando  di  evitare gli ingiustificati attacchi  degli indigeni.
"Guardate una locanda. "gridò Kirk dopo  aver notato l'insegna. La porta però era bloccata. Reese Fece cenno a Kirk  di  scostarsi  e la aprì con una decisa spallata. All'nterno  due vecchietti li  fissavano terrorizzati. Parevano  essere vicini  all'ottantina, entrambi  magri  e pallidi .
"Perchè non siete fuori  per il  festival?" chiese timidamente uno  dei  due.
"Non vi  ho  mai  visto  qui" aggiunse l'altro.
"Siamo  visitatori."spiegò Kirk cercando di  assumere un 'aria innocente per non spaventare ulteriormente i  loro anfitrioni. "Cerchiamo una camera dove stare per la notte. Ci  scusiamo per il  modo con cui  siamo entrati  ma la confusione che è  scoppiata li fuori  ci  ha colto  di  sorpresa."
"Confusione? Ma è il  festival! Tutti i  giovani  vi  devono  partecipare."replicò uno  degli  anziani.
"Hacom, hai sentito, hanno  detto  che sono  visitatori, non seguono le nostre regole."
"Ma Regem,  Landrù non ammette eccezioni."ribatte l'altro  vecchietto che stranamente si  guardava attorno  come se i muri potessero udire le sue parole.
"Avanti  Hacom, sono  stanchi .Lasciali  riposare per la notte. Domani,  se decideranno  di  fermarsi, gli  spiegheremo le regole e loro  si  adegueranno....come tutti!"
Il  vecchio  chiamato  Hacom sembrava assai  poco  convinto  delle rassicurazioni dell'amico.
"Venite di  sopra c'è una stanza libera in cui  potrete riposarvi." Regem  li invitò  con un cenno  a seguirli  su  per le scale.Regem li condusse in una cameretta piuttosto spartana arredata da due letti e un armadio.
"Rimanete qui fino  all'alba. A quell'ora il  Festival  sarà finito." si  raccomandò Regem.
Kirk lo trattenne gentilmente per la manica della veste. "Può darci qualche risposta? Che cosa è il  festival e chi è Landrù?"
L''uomo parve sbiancare dalla paura."Voi venite davvero da molto lontano, se non sapete chi  è Landrù." e nel pronunciare il  nome si  guardò attorno come per sincerarsi che nessun'altro lo ascoltasse.
Kirk alzò le spalle."Siamo  capitati qui per caso."si giustificò.
" Landrù è colui che ci governa e noi siamo il suo Corpo .Gli arconti mantengono l'ordine e Landrù in cambio ci da pace e prosperità. E ogni  mese il  Festival permette ai più giovani  di  sfogare i loro impulsi violenti."
I tre federali  accolsero con stupore le spiegazioni  di  Regem.
"Ci dica di più. Abbiamo bisogno  di  altre informazioni." intervenne Reese.
Ma l'omettto si svincolò dalla presa di Kirk.
"Non posso. Landrù è in ascolto."sussurrò terrorizzato allontanandosi.
I tre federali erano rimasti soli nella stanza a tirare le somme della loro bizzarra esperienza. Kirk sbirciò dalla finestra vedendo che gli indigeni  avevano  letteralmente messo  a ferro e fuoco la piazza. Mentre Loki si  era steso sul  letto e aveva tirato fuori il suo tablet per fare delle ricerche.
"Sono molto preoccupato per Harold, specie se è la fuori." commentò Reese.
"Ascoltate non trovo niente su Landù, ma ho trovato qualcosa che potrebbe avere a che fare con gli arconti." li informò Loki.
Gli  altri due si  sedettero sul bordo  del letto per ascoltarlo.
"La USS Archons era un astronave federale dedicata al trasporto prigionieri. 35 anni fa era diretta verso la colonia penale di  Cigno 4 con a bordo  50 tra marinai e guardie di sicurezza e 450 galeotti colpevoli di reati molto gravi, omicidi, violenza, reati  verso la persona in generale. La nave, secondo il  rapporto entrò in avaria a poca distanza dalla sua meta ed esplose per cause ancora indeterminate. Morirono  tutti."
"E  tu pensi  che quella nave abbia qualcosa a che fare con gli  abitanti  di  Beta III?" chiese Reese.
"Se quelle 500 persone fossero in realtà  state sbarcate qui  avrebbero  potuto avere figli e in questi  35 anni raggiungere approssimativamente il  numero  dei  coloni  che abbiamo  rilevato  dall'enterprise. Gli  arconti, coloro che mantengono  l' ordine, potrebbero  essere l'equipaggio originale della Archon e gli  altri  i  detenuti ..Landrù potrebbe essere colui che effettua questa sorta di  lavaggio  del  cervello  che mantiene le persone sottomesse e impaurite. Ovviamente le mie sono  solo  congetture."
Kirk annuì "Dobbiamo  trovare delle conferme." aprì il comunicatore. "Vediamo  se Spock  può localizzare la centrale energetica che rifornisce la cittadina. Enterprise, mi  sentite?"
In cambio  Kirk  ricevette dei  rumori  confusi"Capitano ....qualcosa sul pianeta ...interferisce con i  nostri strumenti....sensori .....comunicazione....teletrasporto ....tutto fuori uso...."
"Maledizione .Spock  cercheremo  di  fare qualcosa noi  per tirarvi fuori  dai  guai." gli  assicurò Kirk ."Ricordati che prima di  tutto  viene la sicureza della nave e del suo  equipaggio. Non correre rischi  per noi." in cambio  delle sue rassicurazioni  Kirk  ricevette un' inquietante rumore di  statica.

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Capitolo 3
*** prigionieri di Landrù ***


"Non è più solo Harold ad essere in pericolo  ma anche l'equipaggio  della mia astronave ."Kirk aveva deciso che era tempo di  passare all'azione ma il trambusto  proveniente dal piano  di  sotto attirò la sua attenzione .
Reese non era certo il  tipo  da attendere gli ordini  e si precipitò al piano  di  sotto. C'erano  due uomini  incappucciati con in mano due tubi  apparentemente cavi ."Hacom, ha chiamato  gli  arconti.Fuggite. " gridò  Regem, mentre l'altro vecchio era a terra e implorava il perdono  di Landrù.
Ne Reese, ne Kirk  erano certamente tipi  da fuggire di fronte a una minaccia, ma Loki afferrò  entrambi per un braccio.
"Non ci  opponiamo, se gli  arconti  ci portano  da Landrù per sottoporci  al  lavaggio  del  cervello, sarà  la nostra occasione di attaccarlo." sussurrò ai  due.
 Kirk e Reese si fermarono  di  colpo. Entrambi  convennero  che Loki  aveva ragione, essere portati  nella tana del  nemico  come prigionieri  era forse la loro  migliore occasione per attaccarlo.
"Landrù vi attende, voi  sarete parte del  corpo e vivrete nella pace di  Landrù."affermò uno  degli  arconti mentre li  spintonavano, coi  tubi  di  ferro ,fuori  dalla locanda.
"E' Landrù che ha finito  di  stare in pace "replicò  Reese a denti  stretti, ma poi si  assoggettò  di  buon grado  seguendo i  suoi  compagni  verso il  quartier generale degli  arconti.

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Gli  arconti condussero Reese, Kirk  e Loki nei  soterranei  di un edificio spingendoli senza troppe cerimonie e senza spiegazioni,  dentro  a una cella nella quale c'era già un prigioniero disteso su  una brandina. Harold inforcò  gli  occhiali che si  era tolto  per riposare e mise a fuoco,  con sorpresa, i  tre nuovi compagni  di prigionia. "Reese "esclamò  felice.
"Sei  tutto intero."constatò l'altro  abbracciandolo.
"Capitano  Kirk , signor Loki, mi  fa piacere vedervi, anche se avrei  preferito non foste finiti  in cella anche voi."li  salutò con amarezza.
"Signor Finch, se ha delle informazioni su  ciò  che sta succedendo, sarebbe il  caso  di  cominciare a parlare, prima che tornino  i tizi  incappucciati."rispose Kirk,  che da quando  aveva saputo  della situazione in cui  versava l'enterpise, non era più in vena di  convenevoli.
"D’ accordo , ma è una storia che affonda le sue radici nel tempo, per la precisione 35 anni  fa. All'epoca ero un laureando  all'università e collaboravo  per la mia tesi  con due professori il  dottor Langston e il  dottor Drumond...."
"Aspetti  lo  interruppe Loki ."Lan-gston e Dru-mond ...Landrù?"
Harold ridacchiò ."Mi  avevano detto che lei  era intelligente signor Loki. Si , il  Landù  è  una macchina , un supercomputer per la precisione che abbiamo  creato insieme. A mia discolpa posso  dire che credevo  si  trattasse di un progetto teorico e ho  continuato  a crederlo  fino  a pochi  giorni fa"
"Il  Landrù doveva essere un alternativa i penitenziari, capace di inviare impulsi in grado  di  attenuare la violenza e mantenere la pace."
"Questa gente non è pacifica, sono  zombi "obbiettò  Kirk.
"Ovviamente nel progetto  a cui  io  ho  collaborato la dose di  impulsi  doveva essere minima, doveva solo  indurre un senso  di  benessere in persone tendenzialmente violente. Ma qui il  macchinario  viene usato  alla massima potenza per questo  i  coloni  sono  ridotti  a marionette nelle mani  della macchina."Spiegò  Harold."Io ero entusiasta di  questo progetto, poteva essere un 'alternativa etica ai penitenziari. Poi non ne seppi più niente, fino ai rapporti che ricevetti  da Jon"
"Però  ci  sono persone capaci  di  resistere, quell'uomo  Regem  sembrava libero dal  condizionamento. "intervenne Loki.
"Persone con un livello di  ESP molto  alto  ad esempio  sono  difficilmente  influenzabili."spiegò Harold .
"Chi ha messo in piedi tutto questo e perchè ?"si chiese Kirk.
"Sicuramente la federazione,o  almeno  una branca della federazione "ipotizzò Finch ."Forse hanno  cambiato lo  scopo  dell'esperimento, forse cercano  di  scoprire se si  può sottomettere una popolazione in modo permanente. Magari indigeni  su un pianeta su  cui  vogliono  mettere le mani .Non ve lo so  dire , ma il  mio  intento  venendo  qui  era di  scoprirlo  e di porre fine a questo  terribile  esperimento."
"E' mostruoso,Finch .Dobbiamo  fare qualcosa." replicò Reese stringendo i pugni.
"Se solo riuscissi a raggiungere il centro  nevralgico  della macchina potrei  disattivarla."
Ad interrompere la loro  conversazione arrivarono  due arconti  armati di  tubi cavi , che  irruperò  nella cella .
"State indietro , è  tempo  per voi  di incontrare Landrù  e sottomettervi  alla sua volontà."dichiarò uno  di loro  aprendo  la cella.
Reese gettò un 'occhiata agli  altri e senza attendere conferma si  lanciò  contro  l'arconte.L’individuo  incappucciato punto  verso  di  lui il  tubo che emise  una  scarica di  scintille. Lo  colpì in pieno  petto facendolo  rovinare al  suolo. Finch  si  inginocchio  subito  accanto  a lui  per soccorrerlo.
"Tu  vieni " ordinò  l'arconte puntando il  tubo  verso  Kirk .
"No  vengo io  "si  intromise Loki parandosi  davanti  al  capitano.
L'arconte annuì "Tutti  dovrete sottomettervi  al  volere di  Landù."
"Loki !"gridò  Kirk, ma lui  gli  fece un cenno  con una mano  per rassicurarlo  e seguì docilmente i  suoi  carcerieri.

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Capitolo 4
*** una scelta insolita ***


La bruciatura sul  torace di  Reese era assai  dolorosa, ma niente che il  dottor McCoy  non avrebbe curato facilmente uan volta tornati  a bordo.Se fossero  tornati!.Reese era già pronto  a tornare in azione quando  gli  arconti  fossero  tornati  a prenderli.Kirk invece  era in pensiero  per Loki  che era sparito  con gli  arconti da almeno una mezz'ora.
"Cosa gli  staranno  facendo ?"si  chiese
."Credo  lo  stiano sottoponendo  al  trattamento per renderlo  schiavo  di  Landrù" rispose Finch  sinceramente addolorato.
Kirk tirò un calcio alla grata della cella per sfogare la tensione. Finalmente due figure incappucciate si avvicinarono  alla cella. Kirk  e Reese si  tennero  pronti  a scattare per metterli  fuori  gioco.
"Tocca a voi , sottometervi  alla volontà  di  Landrù"disse una voce da sotto il  cappuccio.
Kirk  si immobilizzò  pietrificato:l'aveva riconosciuta."Loki ?" La figura abbassò il  cappuccio, mostrando  il  suo  volto.
Lo  sguardò  di Loki  era fisso  come quello  di  tutti  gli  altri  abitanti del  pianeta. Landrù si era impossessato  della sua volontà!
"Venite. " ordinò  con voce atona puntando loro  contro il  tubo  cavo .
I  tre non avevano  altra scelta che obbedire, dovevano  trovare un' occasione per fuggire  ma senza far del  male al  loro  compagno. I due carcerieri li  condussero in una stanza, vuota con la sola eccezione di  due sedie sul  cui  dorso  erano  montati  dei  caschi  trasparenti , quelli  che molto probabilmente servivano  a condizionare la mente degli indigeni. Reese stava valutando come muoversi, quando inaspettatamente Loki  decise di  calare il  tubo  che teneva in mano sulla testa del  suo  compagno. Il  colpo  fu  attutito  dal cappuccio, ma fu sufficientemente forte da far afflosciare l'uomo  al  suolo.
"Credevate sul  serio  che quell'apparecchio potesse influenzarmi?"chiese  Loki con un sorriso.
Kirk  lo  abbracciò d'impulso.
"In effetti  signor Loki  pensavo  che se qualcuno fosse stato  in grado  di  resistere al  trattamento quello  doveva essere lei. "dichiarò Finch sollevato.
Loki  punto il  suo  tubo  cavo  contro  il  pannello  di  controllo  della porta e esplose un colpo che bloccò  l'apertura della porta chiudendoli  all'interno. Poi  tirò  il  suo  tubo  a Reese , mentre Kirk  aveva già  afferrato  quello  dell'altro  arconte.
"Secondo il tricorder dietro  a quella parete c'è un 'anormale consumo  di  energia .Io  credo  che là troveremo  il  Landrù"spiegò .
"Datevi  da fare , credo  che Landrù  abbia già  avvertito  gli  arconti del pericolo  che corre. Se riesco  a entrare, potrò  disattivarlo  facilmente."assicurò  Finch.
Reese  e Kirk  puntarono  i  tubi  cavi  verso la parete  e questi  cominciarono  a emettere fasci  di  energia. In breve tempo  il  sottile strato  di  cemento  che separava le due stanze fu  disgregato  a sufficienza da poter passare.
"Dovete sbrigarvi ." li  avvertì  Loki ."Gli  arconti  sono  già  qui."La porta infatti  si  stava visibilmente surriscaldando , segno  che qualcuno  cercava di  fonderla dall'esterno.

La stanza in cui  Finch  era entrato  era occupata da alcuni scaffali  che contenevano  l'hardware del  computer noto  come Landrù. Finch  si  sedette subito  alla consolle per lavorare alla sua riprogrammazione.
"Non ci  giocare Harold, spegnilo  e basta."gli urlò Reese vedendo che ormai la porta aveva ceduto  e un gruppo  di  arconti era entrato  nella stanza.
"Va bene Reese, datemi  solo  qualche minuto."
"Non so se ce li abbiamo " rispose Reese ormai impegnato in un serrato  corpo  a corpo  con gli  arconti,insieme a Kirk  e Loki. Finch lavorava freneticamente cercando  di ricordare il software del  computer che lui  stesso aveva scritto  35  anni  fa.
"Ci  sono. " esclamò trionfante mentre lo  schermo  annunciava lo  shutdown della macchina.
Reese ,Kirk  e Loki osservarono  con meraviglia gli arconti rimanere per un attimo immobili, con i  tubi sollevati in aria come se il  loro  cervello  fosse in attesa di dati  che al  momento non erano disponibili, poi abbassarono  le armi guardandosi  attorno  confusie.
"Sono liberi !"esclamò Finch  soddisfatto.
Loki  e Reese  si  apprestarono  a soccorrere gli uomini  che ora vagavano per la stanza chiedendosi cosa stessero  facendo lì, mentre Kirk  rispondeva al  comunicatore. Era Spock  che lo  chiamava. "Capitano, l'interferenza è  svanita, tutti i sistemi  sono  nuovamente funzionanti, ora possiamo prestarvi assistenza.""Bene, ci  occorrono uomini  della sicurezza per mantenere l'ordine e il  dottor McCoy  con la sua squadra per assistere i  coloni. Ho idea che dovremo  dare molte spiegazioni   a questa gente!"gemette Kirk  all'idea che quasi 700 coloni si aggirassero per la città chiedendosi cosa fosse successo  negli ultimi  35 anni.

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L'equipaggio  dell'enterprise era finalmente tornato  sull'astronave dopo  aver passato  alcuni  giorni  a riportare l'ordine su  Beta III. Ma l'ordine non era tornato  sulla nave dove Finch  e il  dottor McCoy battibeccavano in sala  ricreazione da  un bel pò  di  tempo. Reese e Kirk  che sorseggiavano un bicchiere al bancone decisero  che era venuto il  momento  di riportare la pace tra  i due.
"Che succede ragazzi?" chiese Kirk.
"Quest'uomo ha riacceso  quella macchina infernale prima di  andarsene! "sbottò  McCoy.
" Il  Landrù?Davvero? "Kirk  era lui  stesso  stupito.
"Me l'ha chiesto  Regem. Hanno  indetto un 'assemblea cittadina e, votando  hanno  deliberato  di  riaccendere la macchina nella sua impostazione originale, cioè a bassa emissione di impulsi."
"Ma perchè? Hanno  vissuto  35 anni  schiavi  della macchina e  ora invece di  godersi  la libertà, vogliono  tornare a essere delle marionette. Questa si  chiama sindrome di  stoccolma! "replicò  McCoy infuriato.
"Dottore cerchi  di  capirli. Hanno  vissuto per 35 anni, una vita pacifica che senza il  Landrù non avrebbero potuto  avere. Non dimentichi  che molti  di loro  erano  destinati  alle colonie penali. Non se la sentono  di  vivere senza una guida. E  la macchina per come è  stata inizialmente progettata non è pericolosa."
"Scopriremo  mai  chi ha architettato  questo esperimento?"si  chiese Kirk.
"Non credo è passato  troppo  tempo  e  i vertici  al comando  delle varie sezioni  della federazione saranno  cambiati  decine di  volte e a ogni cambio  i  documenti  saranno  stati  distrutti."rispose Reese. MCCoy  sbuffò.
"Almeno mi  prometta che continuerà  a monitorare la situazione."
"Lo farò  dottore,i o  non dimentico  mai  le persone che hanno bisogno  d'aiuto ,non è vero John."
Reese annuì "E' la sua specialità preoccuparsi  degli altri"confermò l'uomo  dal volto impassibile.
"E la sua signor Reese"chiese McCoy
"La  mia è risolvere  i guai in cui  di  solito mi mette lui!"

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