Star trek assemble: ep.6:il ritorno degli arconti di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sono reese, john reese ! ***
Capitolo 2: *** la folla impazzita ***
Capitolo 3: *** prigionieri di Landrù ***
Capitolo 4: *** una scelta insolita ***
Capitolo 1 *** sono reese, john reese ! ***
"Diario del Signor Spock primo ufficiale dell'USS Enterprise. La dottoressa Elisabeth Chandler, archeologa, riferisce il ritrovamento sul pianeta Ofidius 5, di un curioso artefatto. La dottoressa stava esplorando il pianeta desertico e totalmente disabitato quando è incappata in un monolite di pietra ,a forma di anello, chiaramente, non una formazione naturale. La cosa affascinante è che, secondo la dottoressa, l'anello ha emesso, durante l'analisi, una forma di energia che lei con le sue apparecchiature, poco precise, non è riuscita ad analizzare. Per questa ragione abbiamo raggiunto il pianeta e stiamo sbarcando una squadra che indagherà più approfonditamente su questo inspiegabile fenomeno."
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La dottoressa Elisabeth Chandler era una biondina magra ma energica, con un cappello a tesa larga calato in testa per difendersi dai raggi solari. Avanzò nella sabbia fino a raggiungere l'artefatto con cui stava riempiendo la testa ai suoi ospiti da quando erano sbarcati."Eccolo, non è favoloso?"
"Imponente. "commento Kirk osservando l'anello di pietra di almeno 5 metri di diametro che si stagliava davanti a loro.
"Su una cosa ha ragione dottoressa: non c'è alcuna possibilità che sia una formazione naturale. Anche se, su questo pianeta non c'è nessuna evidenza di una passata civiltà, che possa averlo costruito." intervenne Spock.
"Io non l'ho trovata, ma l'età di questo artefatto non è stimabile potrebbe essere stato costruito anche un milione di anni fa. Su questo pianeta non ci sono perturbazioni o venti cosi forti da eroderne la superficie" concordò Chandler.
"Secondo il mio tricorder è una formazione di granito, come è possibile che abbia emesso energia? " chiese Loki osservando le letture del suo apparecchio.
La maglietta rossa che era sbarcata con loro,Garcia, stava predisponendo una serie di sensori intorno all'anello, su istruzioni di Spock.
"Eppure è successo , ve lo assicuro, purtroppo non avevo le apparecchiature sofisticate che avete voi sull'enterprise ,così non ho potuto registrare il fenomeno. In più sono solo un 'archeologa non un'astrofisica."si giustificò Chandler.
"Ha pensato a un malfunzionamento dei suoi strumenti?"chiese Loki.
Chandler sospirò ."Tutto è possibile. "
"Dottoressa ci accamperemo qui sul pianeta, il signor Spock ha predisposto una rete di sensori a guardia del monolite. Se ci sarà qualche cambiamento, anche minimo, ci precipiteremo immediatamente qui!" La rassicurò Kirk.
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"Jim, Spock." Le grida concitate di Loki, fecerò sobbalzare gli altri che si erano assopiti nelle loro tende, nel campo allestito poco lontano dal monolite." Kirk sgusciò fuori dalla tenda per andargli incontro.
”Cosa è successo?" chiese mentre veniva raggiunto da Spock e Chandler.
"Ero andato a dare il cambio a Garcia, ma quando sono arrivato, l'anello era illuminato, c'erano come degli ologrammi al suo interno. Ho visto Garcia saltarci dentro poi si è spento. Non ho potuto farci niente."
Spock inarcò un sopracciglio nell'udire una storia così assurda."Andiamo a vedere "ordinò dirigendosi con decisione verso il monolite." Qui sembra tutto tranquillo. "osservò deluso,vedendo l'anello di pietra giacere immobile e silente così come era stato nei millenni passati.
"Spock, l'analizzatore che abbiamo predisposto ha effettivamente registrato un forte picco di energia." lo informò Loki che stava leggendo i dati registrati del computer di uno dei sensori piantati nel terreno.
Spock si avvicinò a controllare."In effetti ....una forte emissione di cronotoni. "dedusse dopo un'attenta analisi ."
"Quindi avevo ragione!" esclamò Chandler entusiasta.
"Così pare ma non si spiega come un blocco di pietra possa emettere energia, ne per quale ragione lo faccia."rispose Spock.
"Insomma che diavolo è successo a Garcia?"chiese Kirk girando intorno al monolite inerte.
"Una domanda...."La voce che proveniva dal nulla fece gelare il sangue a tutti i presenti. Il monolite si illuminò ."Aspettavo da un milione d'anni una domanda...."
"Chi sei ?"chiese Kirk .
"Io sono il guardiano dell'eternità.Io veglio sul tempo, passato, presente e futuro"rispose il monolite. "E mentre lo diceva degli ologrammi presero a scorrere l suo interno mostrando scene tratte dalla storia passata della terra.
"Sei un portale!"esclamò Loki che in materia aveva una discreta conoscenza visto che Asgard ne aveva uno.
"Esatto."confermò il guardiano.
"Se io ora ti varcassi finirei nel passato della terra ?"chiese ancora Loki.
"E' così !"
"E' straordinario ...."commentò Spock fissando affascinato le immagini che mostravano eventi di cui aveva solo letto sui libri di storia.
"Spock, c'è un altra questione più importante."Kirk lo riportò bruscamente alla realtà."Garcia è nel passato della terra, cosa può aver combinato?”
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Capitolo 2 *** la folla impazzita ***
"Questa città è inquietante." commentò Kirk mentre passeggiavano per le vie semideserte in cerca di un indizio.
"Cosa sappiamo di Beta III?"chiese.
"E' un avamposto federale come ce ne sono tanti sul confine estremo dello spazio della federazione. Anche se gli edifici sono di gusto vintage, è recentissima .Ha meno di una cinquantina d'anni. Ho spulciato in tutti gli archivi a disposizione della nostra sezione ma non c'è mai nessun rapporto su Beta III , è come se la gente fosse stata portata qui e dimenticata." rispose Reese.
"Questo è strano, e anche questa gente è strana"commentò Kirk mentre salutava con un cenno del capo una coppia che stavano incrociando sul marciapiede. Loro ricambiarono il cenno per nulla incuriositi o preoccupati dalla vista di facce sconosciute nella loro piccola comunità.
"Hanno lo sguardo vitreo, sembrano immersi in uno stato di trance. "commentò Loki fissando altre persone che ora si assiepavano nella piazza."Sta per accadere qualcosa, me lo sento." aggiunse avvertendo lo tensione ormai palpabile.
Poi in lontananza si udirono i rintocchi di una campana e questo per gli abitanti fu come un segnale prestabilito. In un secondo esplose la violenza. I miti cittadini cominciarono a urlare frasi senza senso, ad agitarsi e persino a strapparsi gli abiti.
"Cerchiamo un riparo "Urlò Kirk sorpreso dall'improvvisa ondata di follia. Un sasso passò sopra di lui sfiorandogli la testa.
I tre si misero a correre cercando di evitare gli ingiustificati attacchi degli indigeni.
"Guardate una locanda. "gridò Kirk dopo aver notato l'insegna. La porta però era bloccata. Reese Fece cenno a Kirk di scostarsi e la aprì con una decisa spallata. All'nterno due vecchietti li fissavano terrorizzati. Parevano essere vicini all'ottantina, entrambi magri e pallidi .
"Perchè non siete fuori per il festival?" chiese timidamente uno dei due.
"Non vi ho mai visto qui" aggiunse l'altro.
"Siamo visitatori."spiegò Kirk cercando di assumere un 'aria innocente per non spaventare ulteriormente i loro anfitrioni. "Cerchiamo una camera dove stare per la notte. Ci scusiamo per il modo con cui siamo entrati ma la confusione che è scoppiata li fuori ci ha colto di sorpresa."
"Confusione? Ma è il festival! Tutti i giovani vi devono partecipare."replicò uno degli anziani.
"Hacom, hai sentito, hanno detto che sono visitatori, non seguono le nostre regole."
"Ma Regem, Landrù non ammette eccezioni."ribatte l'altro vecchietto che stranamente si guardava attorno come se i muri potessero udire le sue parole.
"Avanti Hacom, sono stanchi .Lasciali riposare per la notte. Domani, se decideranno di fermarsi, gli spiegheremo le regole e loro si adegueranno....come tutti!"
Il vecchio chiamato Hacom sembrava assai poco convinto delle rassicurazioni dell'amico.
"Venite di sopra c'è una stanza libera in cui potrete riposarvi." Regem li invitò con un cenno a seguirli su per le scale.Regem li condusse in una cameretta piuttosto spartana arredata da due letti e un armadio.
"Rimanete qui fino all'alba. A quell'ora il Festival sarà finito." si raccomandò Regem.
Kirk lo trattenne gentilmente per la manica della veste. "Può darci qualche risposta? Che cosa è il festival e chi è Landrù?"
L''uomo parve sbiancare dalla paura."Voi venite davvero da molto lontano, se non sapete chi è Landrù." e nel pronunciare il nome si guardò attorno come per sincerarsi che nessun'altro lo ascoltasse.
Kirk alzò le spalle."Siamo capitati qui per caso."si giustificò.
" Landrù è colui che ci governa e noi siamo il suo Corpo .Gli arconti mantengono l'ordine e Landrù in cambio ci da pace e prosperità. E ogni mese il Festival permette ai più giovani di sfogare i loro impulsi violenti."
I tre federali accolsero con stupore le spiegazioni di Regem.
"Ci dica di più. Abbiamo bisogno di altre informazioni." intervenne Reese.
Ma l'omettto si svincolò dalla presa di Kirk.
"Non posso. Landrù è in ascolto."sussurrò terrorizzato allontanandosi.
I tre federali erano rimasti soli nella stanza a tirare le somme della loro bizzarra esperienza. Kirk sbirciò dalla finestra vedendo che gli indigeni avevano letteralmente messo a ferro e fuoco la piazza. Mentre Loki si era steso sul letto e aveva tirato fuori il suo tablet per fare delle ricerche.
"Sono molto preoccupato per Harold, specie se è la fuori." commentò Reese.
"Ascoltate non trovo niente su Landù, ma ho trovato qualcosa che potrebbe avere a che fare con gli arconti." li informò Loki.
Gli altri due si sedettero sul bordo del letto per ascoltarlo.
"La USS Archons era un astronave federale dedicata al trasporto prigionieri. 35 anni fa era diretta verso la colonia penale di Cigno 4 con a bordo 50 tra marinai e guardie di sicurezza e 450 galeotti colpevoli di reati molto gravi, omicidi, violenza, reati verso la persona in generale. La nave, secondo il rapporto entrò in avaria a poca distanza dalla sua meta ed esplose per cause ancora indeterminate. Morirono tutti."
"E tu pensi che quella nave abbia qualcosa a che fare con gli abitanti di Beta III?" chiese Reese.
"Se quelle 500 persone fossero in realtà state sbarcate qui avrebbero potuto avere figli e in questi 35 anni raggiungere approssimativamente il numero dei coloni che abbiamo rilevato dall'enterprise. Gli arconti, coloro che mantengono l' ordine, potrebbero essere l'equipaggio originale della Archon e gli altri i detenuti ..Landrù potrebbe essere colui che effettua questa sorta di lavaggio del cervello che mantiene le persone sottomesse e impaurite. Ovviamente le mie sono solo congetture."
Kirk annuì "Dobbiamo trovare delle conferme." aprì il comunicatore. "Vediamo se Spock può localizzare la centrale energetica che rifornisce la cittadina. Enterprise, mi sentite?"
In cambio Kirk ricevette dei rumori confusi"Capitano ....qualcosa sul pianeta ...interferisce con i nostri strumenti....sensori .....comunicazione....teletrasporto ....tutto fuori uso...."
"Maledizione .Spock cercheremo di fare qualcosa noi per tirarvi fuori dai guai." gli assicurò Kirk ."Ricordati che prima di tutto viene la sicureza della nave e del suo equipaggio. Non correre rischi per noi." in cambio delle sue rassicurazioni Kirk ricevette un' inquietante rumore di statica. |
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Capitolo 3 *** prigionieri di Landrù ***
"Non è più solo Harold ad essere in pericolo ma anche l'equipaggio della mia astronave ."Kirk aveva deciso che era tempo di passare all'azione ma il trambusto proveniente dal piano di sotto attirò la sua attenzione .
Reese non era certo il tipo da attendere gli ordini e si precipitò al piano di sotto. C'erano due uomini incappucciati con in mano due tubi apparentemente cavi ."Hacom, ha chiamato gli arconti.Fuggite. " gridò Regem, mentre l'altro vecchio era a terra e implorava il perdono di Landrù.
Ne Reese, ne Kirk erano certamente tipi da fuggire di fronte a una minaccia, ma Loki afferrò entrambi per un braccio.
"Non ci opponiamo, se gli arconti ci portano da Landrù per sottoporci al lavaggio del cervello, sarà la nostra occasione di attaccarlo." sussurrò ai due.
Kirk e Reese si fermarono di colpo. Entrambi convennero che Loki aveva ragione, essere portati nella tana del nemico come prigionieri era forse la loro migliore occasione per attaccarlo.
"Landrù vi attende, voi sarete parte del corpo e vivrete nella pace di Landrù."affermò uno degli arconti mentre li spintonavano, coi tubi di ferro ,fuori dalla locanda.
"E' Landrù che ha finito di stare in pace "replicò Reese a denti stretti, ma poi si assoggettò di buon grado seguendo i suoi compagni verso il quartier generale degli arconti.
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Gli arconti condussero Reese, Kirk e Loki nei soterranei di un edificio spingendoli senza troppe cerimonie e senza spiegazioni, dentro a una cella nella quale c'era già un prigioniero disteso su una brandina. Harold inforcò gli occhiali che si era tolto per riposare e mise a fuoco, con sorpresa, i tre nuovi compagni di prigionia. "Reese "esclamò felice.
"Sei tutto intero."constatò l'altro abbracciandolo.
"Capitano Kirk , signor Loki, mi fa piacere vedervi, anche se avrei preferito non foste finiti in cella anche voi."li salutò con amarezza.
"Signor Finch, se ha delle informazioni su ciò che sta succedendo, sarebbe il caso di cominciare a parlare, prima che tornino i tizi incappucciati."rispose Kirk, che da quando aveva saputo della situazione in cui versava l'enterpise, non era più in vena di convenevoli.
"D’ accordo , ma è una storia che affonda le sue radici nel tempo, per la precisione 35 anni fa. All'epoca ero un laureando all'università e collaboravo per la mia tesi con due professori il dottor Langston e il dottor Drumond...."
"Aspetti lo interruppe Loki ."Lan-gston e Dru-mond ...Landrù?"
Harold ridacchiò ."Mi avevano detto che lei era intelligente signor Loki. Si , il Landù è una macchina , un supercomputer per la precisione che abbiamo creato insieme. A mia discolpa posso dire che credevo si trattasse di un progetto teorico e ho continuato a crederlo fino a pochi giorni fa"
"Il Landrù doveva essere un alternativa i penitenziari, capace di inviare impulsi in grado di attenuare la violenza e mantenere la pace."
"Questa gente non è pacifica, sono zombi "obbiettò Kirk.
"Ovviamente nel progetto a cui io ho collaborato la dose di impulsi doveva essere minima, doveva solo indurre un senso di benessere in persone tendenzialmente violente. Ma qui il macchinario viene usato alla massima potenza per questo i coloni sono ridotti a marionette nelle mani della macchina."Spiegò Harold."Io ero entusiasta di questo progetto, poteva essere un 'alternativa etica ai penitenziari. Poi non ne seppi più niente, fino ai rapporti che ricevetti da Jon"
"Però ci sono persone capaci di resistere, quell'uomo Regem sembrava libero dal condizionamento. "intervenne Loki.
"Persone con un livello di ESP molto alto ad esempio sono difficilmente influenzabili."spiegò Harold .
"Chi ha messo in piedi tutto questo e perchè ?"si chiese Kirk.
"Sicuramente la federazione,o almeno una branca della federazione "ipotizzò Finch ."Forse hanno cambiato lo scopo dell'esperimento, forse cercano di scoprire se si può sottomettere una popolazione in modo permanente. Magari indigeni su un pianeta su cui vogliono mettere le mani .Non ve lo so dire , ma il mio intento venendo qui era di scoprirlo e di porre fine a questo terribile esperimento."
"E' mostruoso,Finch .Dobbiamo fare qualcosa." replicò Reese stringendo i pugni.
"Se solo riuscissi a raggiungere il centro nevralgico della macchina potrei disattivarla."
Ad interrompere la loro conversazione arrivarono due arconti armati di tubi cavi , che irruperò nella cella .
"State indietro , è tempo per voi di incontrare Landrù e sottomettervi alla sua volontà."dichiarò uno di loro aprendo la cella.
Reese gettò un 'occhiata agli altri e senza attendere conferma si lanciò contro l'arconte.L’individuo incappucciato punto verso di lui il tubo che emise una scarica di scintille. Lo colpì in pieno petto facendolo rovinare al suolo. Finch si inginocchio subito accanto a lui per soccorrerlo.
"Tu vieni " ordinò l'arconte puntando il tubo verso Kirk .
"No vengo io "si intromise Loki parandosi davanti al capitano.
L'arconte annuì "Tutti dovrete sottomettervi al volere di Landù."
"Loki !"gridò Kirk, ma lui gli fece un cenno con una mano per rassicurarlo e seguì docilmente i suoi carcerieri.
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Capitolo 4 *** una scelta insolita ***
La bruciatura sul torace di Reese era assai dolorosa, ma niente che il dottor McCoy non avrebbe curato facilmente uan volta tornati a bordo.Se fossero tornati!.Reese era già pronto a tornare in azione quando gli arconti fossero tornati a prenderli.Kirk invece era in pensiero per Loki che era sparito con gli arconti da almeno una mezz'ora.
"Cosa gli staranno facendo ?"si chiese
."Credo lo stiano sottoponendo al trattamento per renderlo schiavo di Landrù" rispose Finch sinceramente addolorato.
Kirk tirò un calcio alla grata della cella per sfogare la tensione. Finalmente due figure incappucciate si avvicinarono alla cella. Kirk e Reese si tennero pronti a scattare per metterli fuori gioco.
"Tocca a voi , sottometervi alla volontà di Landrù"disse una voce da sotto il cappuccio.
Kirk si immobilizzò pietrificato:l'aveva riconosciuta."Loki ?" La figura abbassò il cappuccio, mostrando il suo volto.
Lo sguardò di Loki era fisso come quello di tutti gli altri abitanti del pianeta. Landrù si era impossessato della sua volontà!
"Venite. " ordinò con voce atona puntando loro contro il tubo cavo .
I tre non avevano altra scelta che obbedire, dovevano trovare un' occasione per fuggire ma senza far del male al loro compagno. I due carcerieri li condussero in una stanza, vuota con la sola eccezione di due sedie sul cui dorso erano montati dei caschi trasparenti , quelli che molto probabilmente servivano a condizionare la mente degli indigeni. Reese stava valutando come muoversi, quando inaspettatamente Loki decise di calare il tubo che teneva in mano sulla testa del suo compagno. Il colpo fu attutito dal cappuccio, ma fu sufficientemente forte da far afflosciare l'uomo al suolo.
"Credevate sul serio che quell'apparecchio potesse influenzarmi?"chiese Loki con un sorriso.
Kirk lo abbracciò d'impulso.
"In effetti signor Loki pensavo che se qualcuno fosse stato in grado di resistere al trattamento quello doveva essere lei. "dichiarò Finch sollevato.
Loki punto il suo tubo cavo contro il pannello di controllo della porta e esplose un colpo che bloccò l'apertura della porta chiudendoli all'interno. Poi tirò il suo tubo a Reese , mentre Kirk aveva già afferrato quello dell'altro arconte.
"Secondo il tricorder dietro a quella parete c'è un 'anormale consumo di energia .Io credo che là troveremo il Landrù"spiegò .
"Datevi da fare , credo che Landrù abbia già avvertito gli arconti del pericolo che corre. Se riesco a entrare, potrò disattivarlo facilmente."assicurò Finch.
Reese e Kirk puntarono i tubi cavi verso la parete e questi cominciarono a emettere fasci di energia. In breve tempo il sottile strato di cemento che separava le due stanze fu disgregato a sufficienza da poter passare.
"Dovete sbrigarvi ." li avvertì Loki ."Gli arconti sono già qui."La porta infatti si stava visibilmente surriscaldando , segno che qualcuno cercava di fonderla dall'esterno.
La stanza in cui Finch era entrato era occupata da alcuni scaffali che contenevano l'hardware del computer noto come Landrù. Finch si sedette subito alla consolle per lavorare alla sua riprogrammazione.
"Non ci giocare Harold, spegnilo e basta."gli urlò Reese vedendo che ormai la porta aveva ceduto e un gruppo di arconti era entrato nella stanza.
"Va bene Reese, datemi solo qualche minuto."
"Non so se ce li abbiamo " rispose Reese ormai impegnato in un serrato corpo a corpo con gli arconti,insieme a Kirk e Loki. Finch lavorava freneticamente cercando di ricordare il software del computer che lui stesso aveva scritto 35 anni fa.
"Ci sono. " esclamò trionfante mentre lo schermo annunciava lo shutdown della macchina.
Reese ,Kirk e Loki osservarono con meraviglia gli arconti rimanere per un attimo immobili, con i tubi sollevati in aria come se il loro cervello fosse in attesa di dati che al momento non erano disponibili, poi abbassarono le armi guardandosi attorno confusie.
"Sono liberi !"esclamò Finch soddisfatto.
Loki e Reese si apprestarono a soccorrere gli uomini che ora vagavano per la stanza chiedendosi cosa stessero facendo lì, mentre Kirk rispondeva al comunicatore. Era Spock che lo chiamava. "Capitano, l'interferenza è svanita, tutti i sistemi sono nuovamente funzionanti, ora possiamo prestarvi assistenza.""Bene, ci occorrono uomini della sicurezza per mantenere l'ordine e il dottor McCoy con la sua squadra per assistere i coloni. Ho idea che dovremo dare molte spiegazioni a questa gente!"gemette Kirk all'idea che quasi 700 coloni si aggirassero per la città chiedendosi cosa fosse successo negli ultimi 35 anni.
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L'equipaggio dell'enterprise era finalmente tornato sull'astronave dopo aver passato alcuni giorni a riportare l'ordine su Beta III. Ma l'ordine non era tornato sulla nave dove Finch e il dottor McCoy battibeccavano in sala ricreazione da un bel pò di tempo. Reese e Kirk che sorseggiavano un bicchiere al bancone decisero che era venuto il momento di riportare la pace tra i due.
"Che succede ragazzi?" chiese Kirk.
"Quest'uomo ha riacceso quella macchina infernale prima di andarsene! "sbottò McCoy.
" Il Landrù?Davvero? "Kirk era lui stesso stupito.
"Me l'ha chiesto Regem. Hanno indetto un 'assemblea cittadina e, votando hanno deliberato di riaccendere la macchina nella sua impostazione originale, cioè a bassa emissione di impulsi."
"Ma perchè? Hanno vissuto 35 anni schiavi della macchina e ora invece di godersi la libertà, vogliono tornare a essere delle marionette. Questa si chiama sindrome di stoccolma! "replicò McCoy infuriato.
"Dottore cerchi di capirli. Hanno vissuto per 35 anni, una vita pacifica che senza il Landrù non avrebbero potuto avere. Non dimentichi che molti di loro erano destinati alle colonie penali. Non se la sentono di vivere senza una guida. E la macchina per come è stata inizialmente progettata non è pericolosa."
"Scopriremo mai chi ha architettato questo esperimento?"si chiese Kirk.
"Non credo è passato troppo tempo e i vertici al comando delle varie sezioni della federazione saranno cambiati decine di volte e a ogni cambio i documenti saranno stati distrutti."rispose Reese. MCCoy sbuffò.
"Almeno mi prometta che continuerà a monitorare la situazione."
"Lo farò dottore,i o non dimentico mai le persone che hanno bisogno d'aiuto ,non è vero John."
Reese annuì "E' la sua specialità preoccuparsi degli altri"confermò l'uomo dal volto impassibile.
"E la sua signor Reese"chiese McCoy
"La mia è risolvere i guai in cui di solito mi mette lui!"
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