He's confident

di Iamdestructionme
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


E' il 10 luglio ed è piena estate, il caldo è quasi soffocante. 
Come ogni giorno entro nella doccia e faccio scivolare acqua fredda ovunque, sia per rinfrecarmi sia per scacciare via i piccoli pensieri che invadono la mia mente.
Manca poco alla partenza e non ho ancora preparato le valige. Sarò via da New York per circa due mesi, i miei genitori hanno prenotato un soggiorno a Los Angeles per una vacanza offerta dal datore di lavoro di mio padre.
Avvolgo l'asciugamano attorno al mio copro ed esco dal bagno per vestirmi il più in fretta possibile, le valige sono sul letto che aspettano di essere riempite.
Praticamente dovrò portare tutto il guardaroba, poi chissà... lo sostituirò con il nuovo che mi farò lì.

- Ross, noi usciamo un attimo. Prepara le valige che fra tre ore dobbiamo stare in aereoporto o perderemo l'aereo. -
- Si mamma ora inizio, dove andate? -
- I vicini ci hanno offerto un caffè, torniamo tra un'oretta tranquilla. Ciao a dopo. -

Ora che sono a casa da sola posso dedicarmi alle mie maledette valige.
Prendo in modo disordinato tutte le magliette, top, gonne ecc. e butto tutto dentro.
Dopo mezz'ora ho preparato tutto, ne approfitto per salutare la mia migliore amica. 
Non faccio in tempo a prendere il cellulare in mano che mi squilla, mi ha preceduto.

- Ross, allora? Come ti senti?! -
- Ashly calma, sai come la penso su questa dannata vacanza. -
- Ooooh andiamo! Andrai a Los Angeles! Sai cosa vuol dire?! Ragazzi, discoteche, cocktail, nottate... -
- Si lo so, ma... -
- Ma niente! Divertiti e aggiornami su tutto quello che succede, mi raccomando! Adesso vado, devo andare con Lola ad una svendita di scarpe qui vicino ci sentiamo appena arrivi, ciao cara! -
- Ciao Ash, mi mancherai! -

Odio ammetterlo, ma quella strega è l'unica ad essere riuscita a capirmi e sopportarmi in tutto questo tempo, mi dispiace un sacco lasciarla qui per due mesi, ma il pensiero di andare a Los Angeles è costante.

____________________________________

- Ross lascia qui i bagagli. Forza andiamo, l'aereo sta per partire. -

Poso le valige e in meno di cinque minuti siamo a bordo. 
Accanto a me c'è un'anziana signora molto carina che legge un rivista di gossip.
Ha un gran cappello color cipria in tinta con il vestito, le scarpe color panna e il rossetto di un rosso molto acceso. Ha gli occhi azzurri e mentre fissa la rivista accenna ogni tanto un sorriso, è una donna molto di classe.

- Tutto bene signorina? -
Oddio che figura di merda... ho questo odioso vizio di fissare le persone.
- Ohw ehm... Mi scusi, non volevo disturb... -
- Tranquilla cara, non ti preoccupare, mi piace quando voi giovani siete cosi naturali da non rendervi conto di ciò che state facendo, è una cosa che mi affascina molto, non è da tutti però avere questo pregio. -
Mi sorride costantemente, è felice ed è molto amichevole.
- Grazie, in effetti... -
- E' la prima volta che vieni a Los Angeles? -
- In realtà si, sono con i miei genitori. -
- Capisco. Il tuo nome? -
- Ross, signora. -
- Beh Ross, l'unica cosa che posso dirti è che Los Angeles è una città magica, piena di opportunità e fortuna ovunque. Sfrutta tutto quello che trovi al meglio e non aver paura di fare determinate cose, goditi ogni singolo momento, ti aiuterà a crescere. -
- Signora, davvero, la ammira moltissimo. - 
- Ti prego chiamami Natalie, mi fa piacere che ti abbia dato qualcosa su cui riflettere, spero di rincontrarti un giorno. - 
- Lo spero anch'io. -
_______________________________________

Sono le 10:00 del mattino e siamo appena arrivati. 
Raggiungiamo subito la nostra nuova casa e appena scendo dall'auto devo dire che è magnifica, sebra quasi una villa ed il quartiere è molto tranquillo. 
Entriamo ed è molto grande, a due piani e molto luminosa.

- Ross, di sopra c'è la tua camera, è la prima a destra. Va' a dare un'occhiata. -
mi dice mio padre mentre perlustra ogni singolo angolo dell'edificio insieme a mia madre.
Salgo di sopra e apro la porta di quella che sarà camera mia.
E' grandissima, letto a due piazze, pareti bianche, mobili sul nero e una gran finestra affacciata sull'entrata di casa.
Poso le valige sul letto ed inizio a disfarle.
Dopo un po' bussano alla porta.

- Avanti. -
E' una ragazza non molto più grande di me.
- Tu devi essere Ross, giusto? -
- Si, tu sei? -
- Sono Renae, la figlia dell'uomo con cui lavora tuo padre. - 
Mi spiega mentre mi porge la mano.
- Ah si capisco, beh è un piacere conoscerti. - 
- Anche per me certo. Stasera ti andrebbe di andare ad una festa? -
- Ad una cosa scusa? -
Va bene che sono arrivata qui da poco, però una cosa alla volta.
- La organizzano in spieggia, tutti ragazzi di alto livello, ti piacerà sicuramente. - 
- Ragazzi di alto livello?! -
- Si economicamente, insomma... persone ricche. - 
Mi guardo intorno un attimo e le cose da fare sono tante, non ho molta voglia di andarci, ma ho come la sensazione che me ne pentirò dopo. "Goditi ogni singolo momento, ti aiuterà a crescere." 
- Mh okay dai, perchè no... -
- Perfetto! Allora ci vediamo più tardi! -
- Devo mettere il costume? -
- Assolutamente si! - 

Mi farà bene conoscere nuove persone, così non avrò problemi sociali più in là. 
_____________________________________

- Sei pronta Ross? -
Sento Renae che urla dal piano di sotto.
- Si si, sto sistemando le ultime cose, adesso scendo. -
In realtà sto cercando di allacciare il costume da mezz'ora. Non avevo previsto di andare ad una festa sulla spiaggia prima di partire, ho solo questo costume nero a fascia, anche le la mutanda è un po' a brasiliana. Metto un copricostume bianco di pizzo, prendo il cellulare e corro da Renae che mi sta aspettando all'ingresso.

- Andiamo, sali in macchina. -
- Tu guidi? -
- A quanto pare haha. -

Mette in moto e mentre arriviamo alla festa chiacchieriamo un po'. Lei ha 19 anni e si è stupita del fatto che io ne abbia 16. E' stata fidanzata con un ragazzo per circa un anno, poi lui le ha detto che l'ha tradita per tutto questo tempo e che l'ha presa solo in giro, da lì mi ha spiegato che ha cambiato carattere e che ha deciso di non pensare più ai ragazzi fin quando non sarà più grande.

Arriviamo e Ren parcheggia la macchina. La musica è già altissima e dal parcheggio si intravedono ragazzi e ragazze che ballano scatenandosi.
Entriamo e il posto è bellissimo, luci colorate ovunque e un piccolo piano bar pieno di cocktail. 

- Beh divertiti, io raggiungo i miei amici, se hai problemi non esitare a chiamare. -
- Va bene, non preoccuparti. -

Non voglio subito entrare in pista, cosi mi guardo intorno e ci sono ragazzi vestiti in maniera molto snob e pieni di gioielli, pensavo che Ren scherzasse quando mi ha parlato di gente ricca.
Vado al bar per prendere qualcosa da bere, il barman è un ragazzo molto carino, forse della mia stessa età. 

- Ma ciao, il tuo nome? -
- Ross, mi dai qualcosa di leggero? Non vorrei ubriacarmi a inizio serata. - 
- Come vuole signorina. Io sono Ryan, piacere di conoscerti. -
- Piacere è mio. -
Non è male. in meno di cinque minuti mi porge un bicchiere con un liquido colorato ed una cannuccia.
- Mi posso fidare? -
- Certo che si! E' la prima volta che vieni qui? -
- In verità si, sono qui con i miei. -
- Con i tuoi? Ma quanti anni hai? -
- 16. Perchè ci sono problemi? -
- Ohw no no, solo ti facevo più grande. Sei venuta da sola? -
- No con una mia amica, Renae. -
- Ah ecco, capisco. -

Finisco di bere il cocktail e appoggio il bicchiere. Affianco a me si siede un ragazzo, anche lui molto carino, ha una canotta bianca, jeans a cavallo basso e delle infradito biache. Come tutti i ragazzi qui ha un rolex al polso, una catenina (suppongo d'oro) ed un orecchino.

- Ry, dammi il solito. -
- Si amico. Ross due secondi che gli do' il cocktail e continuiamo la nostra chiacchierata. -
Io annuisco e il ragazzo affianco si gira verso di me e mi fissa.
- Tieni Justin. Ross, lui è Justin Bieber, Justin lei è Ross. -
- Piacere mio bambolina. - dice facendomi l'occhiolino. 
- Justin non iniziare... -
Non volevo mettermi in questo tipo di situazioni già da ora, meglio andarmene.
- Io vado, ci vediamo Ryan. -
Gli dò un bacio sulla guancia e vado via, rivolgendo uno sguardo a quel "Justin".

POV. JUSTIN

- Io vado, ci vediamo Ryan. -
La guardavo mentre salutava il mio amico, mi ha praticamente sgobbato.
- Bella eh? - 
Mi dice lui guardandola mentre si allontana.
- Pff, ho visto di meglio. - 
- Oh si certo, come quella che ti ha fatto una sega una decina di minuti fa? -
- E' stata bravissima! -
- Frega un cazzo, lei è diversa. -

Lo pensavo anch'io. Non era sicuramente una di quelle ragazze da una notte a letto, e poi aveva anche un bel culo. Sicuramente non mi è indifferente, ma mai avrei detto quello che penso di lei a qualcuno, ho una reputazione da difendere.


Spazio autrice:
Non voglio annoiarvi.
Questa è la mia prima storia, cercherò di aggiornarla ogni giorno. 
Volevo semplicemente dirvi che mi piacerebbe sapere cosa ne pensate a riguardo, accetto critiche, 
consigli ecc.
Spero vi abbia incuriosito, sia la storia in sè che il primo capitolo.
Spero anche che la seguiate nei vari aggiornamenti!
Un bacio. :)

P.S. Se qualcuna di voi volesse leggerla su wattpad me lo dica, darò il link appena posso!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Sto cercando di mantenere gli occhi aperti mentre guardo fuori dal finestrino dell'auto di Renae, stiamo tornando a casa. 
La serata non è andata male, ho ballato e bevuto il giusto.

- Allora? Come ti è sembrata la festa? - mi chiede Ren mentre tiene gli occhi fissi sulla strada.
- Nienta male, sicuramente ci tornerò. -
- Hai conosciuto qualcuno? -
Dopo questa domanda mi vengono in mente i due ragazzi conosciuti poco prima.
- Si, due ragazzi, ma niente di speciale - cerco di sembrare il più infferente possibile.
- Come si chiamano? Magari li conosco! -
- Il prim Ryan, il barman, il secondo Justin, il tipico stronzetto figo. -
- Justin?! Cognome? -
- Non ne ho idea, non ci ho parlato con lui, non mi sembrava il caso. -

Dopo la conversazione arriviamo a casa, spero solo di non sentire la solita ramanzina.
Fortunatamente entriamo e non troviamo nessuno, staranno sicuramente dormendo.
Saliamo nelle rispettive camere e la prima cosa che faccio è togliermi tutto per poi entrare nella doccia, addosso ho ancora odore di spiaggia... avete presente quando tornate da una giornata di mare e avete uno strano odore sui capelli e su tutto il corpo? Quello è l'odore che sento in questo momento.
Ci metto pochissimo e avvolgo un asciugamano intorno al mio corpo, non ho intenzione di asciugarmi i capelli con il phono, fa troppo caldo.
Metto un pantaloncino, di quelli leggerissimi, mentre sopra nulla, solo in reggiseno.
Mi sdraio sul letto e mi addormento in meno di due minuti.
______________________________________________

- Ren, non dovevi comprarmi tutti questi vestiti... -
- Lo faccio con piacere, e poi non avevi visto ancora Los Angeles del tutto, no? -
- E' la prima volta che vengo qui, è una città bellissima. -
- Anche le persone non sono da meno, dipende poi chi frequenti... -
- Si ho notato... - 
Ricordo che alla festa c'erano ragazzi che si divertivano a strusciarsi e a rollare canne.
- Hai fame? - 
- Si, un pochino. -
Senza dire nulla svoltiamo la strada a sinistra e ci fermiamo davanti ad un piccolo ristorante.
Era molto accogliente, moderno e raffinato. La cosa che mi ha colpito di più di quell'edificio sono i lapadari, grandi lampadari pieni di luci e diamanti, ce n'era uno sopra ogni tavolo.
Ci accomodiamo in uno qualsiasi, aspettando che arrivi il cameriere per ordinare.
Entrambe prendiamo una pizza, vado matta per la pizza, potrei mangiarla in ogni momento della giornata, anche a colazione.

Torniamo a casa nel pomeriggio, lascio la borsa sul divano e vedo i miei seduti in cucina mentre discutono su non so cosa, "sicuramente cosa priva di senso come al solito" penso.

- Ciao... - dico mentre mi avvicino a loro.
- Ross, non adesso! - risponde mio padre.
- Ma perché litigate sempre?! Rendetevi conto una buona volta! -

E' una cosa che non sopporto, si urlano a vicenda peggio dei bambini di 3 anni.
Li lascio lì mentre si guardano cercando di capire come io mi senta in momenti del genere.
Salgo per andare in camera e prima di aprire la porta vedo Renae venirmi incontro.

- Volevo solo avvisarti che c'è mio fratello in giro per la casa, non preoccuparti non dà fastidio - dice ridendo.
- Non ti preoccupare. -

Entro in camera e inizio a cambiarmi, metto una tutina leggera e scollata, fa tanto caldo.
Lego i capelli ed esco fuori al balcone.
La vista non è un granché, però si vedono le varie villette e i parchi affollati.
Entro dentro e mi stendo sul letto con il cellulare, mando un messaggio ad Ashly, è un po' che non ci sentiamo.

A: Stronzetta
Ehi come và la vita senza di me? 

Da: Stronzetta
Benissimo! haha xx.

A: Stronzetta
Lo so, anche qui non c'è male!
Ho conosciuto due ragazzi ieri sera ad una festa, niente male...

Da: Stronzetta
Davvero?! Wow pensavo di peggio xx.

A: Stronzetta
Non è da me lo so, ma sono loro che mi hanno rivolto la parola. Uno è carino e simpatico, l'altro invece è un morto di tu sai cosa.

Da: Stronzetta
Sicuramente quello "morto di tu sai cosa" è più carino! Haha.

Leggendo quel messaggio rido involontariamente, perchè aveva ragione. Nonostante fosse stronzo aveva un gran fascino.
Sento dei rumori provenire dal bagno. Rimango concentrata su di essi e avviso Ashly di sentirci più tardi.
Lascio il cellulare sul comodino e mi avvicino piano piano alla porta del bagno, quando all'improvviso si apre.
Davanti a me c'è un ragazzo con solo un asciugamano avvolto al ventre.
E' moro, occhi scuri e fisico scolpito e pelle mulatta. Come al solito, lo fisso per circa due minuti e poi ritorno alla realtà.

- Ccchi sei?! - 
- Sono Chris, tu chi sei? - risponde con tono divertito.
- Ross, questa è camera mia. -
- No, è camera mia. -

Ok, inutile continuare ad insistere. Dopo parlerò con Renae e risolverò questa situazione.

- Tu devi essere il fratello di Renae, giusto? - 
- Si esatto, ti ha parlato di me? -
- Due secondi fa, mi ha solo avvisato che eri in giro per la casa. -

Sorride e rientra chiudendo la porta. Che problemi ha?!
Scendo di sotto e vado a parlare con Renae che è seduta sul divano.

- Fammi indovinare... hai conosciuto mio fratello? - domanda continuando a guardare la televisione.
- E' nel bagno di camera mia! - 
- Non preoccuparti, dopo gli dirò qual è la sua stanza. Impressioni su di lui? -
- Stupido. -
Alla mia affermazione inizia a ridere costantemente.
Nel frattempo vedo suo fratello scendere dalle scale. Lei mi guarda per un attimo e ho capito subito cosa ha intenzione di fare.

- Chris! - lo chiama tra una risata e l'altra.
- Ren, perché stai ridendo?! - chiede il ragazzo avvicinandosi.
- Ro, Ross, Ross ha detto che, ha detto che... - non riusciva nemmeno a parlare per quanto rideva.
Per evitare la figura di merda vado in cucina.
 
- Ren, sta venendo Justin qui, spero non ti dia fastidio, è importante. - 
A quell'affermazione rimango ad ascoltare la loro conversazione (so che non si dovrebbe fare).
Sento lei smettere di ridere in meno di un secondo, la cosa le dà veramente fastidio, ma perché?
- Chris, tra tutti gli amici che hai, proprio Justin dovevi far venire qui!? Mi chiedo... cosa cazzo hai nella testa?! Acqua fredda?! -
Lei si alza e va di sopra. Subito dopo sento suonare il campanello.
Prima che Chris potesse aprire inizio a camminare velocemente per andare in camera mia, ma non faccio in tempo che sento loro salutarsi.

- Ehi brò, come te la passi? - 
- Bene Bieber, tu invece? -
- Il solito. -
Inizio a camminare di nuovo cercando di non attirare l'attenzione, ma ovviamente vado a sbattere il dito del piede al mobile, il dolore è atroce.

- Tutto bene, Ross? - domanda Chris.
Mi volto leggermente per rispondere, sto pregando tutti i santi che l'amico non mi riconosca. 
- Tutto bene, tranquillo. -
Poso per un attimo lo sguardo su Justin ed è spettacolare. Ciuffo in disordine, maglia nera con scollo a V, jeans chiari a cavallo basso e delle supra nere ai piedi. 
- Ciao bambolina, adesso non saluti più? -

Ecco, lo sapevo.





Spazio autrice:
Eccooomi! Allora, inizio col dirvi che so che il capitolo è più corto rispetto al primo, 
il problema è che il mio computer non mi permette di editare in tempo.
Quindi... il prossimo è già pronto ed è più lungo e soprattutto ne vedrete delle belle!
Cosa ve ne pare della storia? Vi piace?
Fatemi sapere cosa ne pensate! 
Un bacio :).


P.S. Ribadisco: se qualcuna di voi volesse leggere la storia su wattpad me lo dica, darò il link appena posso!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


- Ciao bambolina, adesso non saluti più? -

Quel soprannome, quel maledetto soprannome.
Ci credete che in questo momento l'unica cosa che ho necessità di fare è scappare?

- Voi vi conoscete? - chiede Chris osservando noi due.

Io decido di voltarmi del tutto, ormai il danno è fatto.
Mi avvicino con aria disinvolta per evitare che si creino sospetti vari.

- Io non saluto persone che non conosco - rispondo facendo un sorrisetto strafottente e più finto delle tette di nicki minaj.

Stava per rispondere qualcosa, ma viene interrotto da Chris che si intromette nella conversazione.

- Ross, lui è Justin Bieber. Justin, lei è Ross Davis. - 
- Piacere è mio. -
Prende la mia mano destra delicatamente e ci da un bacio sopra.
Che galantuomo.

Io non rispondo e salgo in camera mia, non mi va di rimanere lì.
Quel Justin è un ragazzo strano, non perché sia strano il fatto che venga a corteggiare una come me, ma strano caratterialmente. 
Non riesco a capire i suoi atteggiamenti, un attimo prima ti fissa e rimane in silenzio, poi appena una persona gli fa' notare la cosa/persona che sta fissando parla. E' come se cercasse prima l'opinione degli altri per poi mettersi d'accordo con essa. 

Prima di andare in camera vado a trovare Renae, voglio parlarle un po' per avere dei chiarimenti, voglio conoscerla meglio.

Busso alla sua porta e come risposta ricevo un "Avanti".

- Posso entrare? -
- Certo, siediti pure lì - indicando il letto che aveva difronte.
- Condividi la camera con qualcuno? - chiedo mentre mi stendo sul letto.
La camera non è ne troppo femminile e ne troppo maschile, sicuramente la condividerà con Chris.
- Con mio fratello, anche se è un trauma averlo come compagno di stanza. -
Alla sua affermazione ridiamo entrambe.

Sinceramente ho un po' timore a chiederle quello che voglio sapere, potrebbe rimanerci male oppure potrebbe arrabbiarsi.

- Senti Renae, io sono venuta qui per parlare un po'. -
- In che senso? - chiede mentre giocherella con il suo cellulare. 
- Nel senso... vorrei conoscerti meglio. Insomma dobbiamo passare molto tempo insieme e io non sono una persona che si affezziona subito alle persone, però con te non vorrei avere questo tipo di problema. -
- Tranquilla, capisco il tuo pensiero. Non c'è molto da sapere su di me, caratterialmente sono molto alla mano, ossia non mi piace portare rancore oppure stare lì a piangere i problemi. -
- Si anch'io la penso così, però ho notato che da quando siamo tornate dalla festa sei... boh, strana (?). -
- Scusa ma non ti seguo. -
- Da quando siamo tornate dalla festa, precisamente quando stavamo in macchina, ti ho detto che avevo conosciuto un certo Justin e tu in quel momento hai assunto un comportamento diverso. Non voglio farmi i fatti tuoi, ci mancherebbe altro, però ecco... siccome non scorre buon sangue tra me e lui vorrei cercare di capire se è una cosa mia oppure ci sono persone che come me lo detestano. -
- Justin è un ragazzo che preferirei morisse sotto un treno, ecco tutto.

Dopo questa risposta mi sento un po' in colpa, forse non avrei dovuto chiederle queste cose.
Mi alzo immediatamente dal letto ed esco chiudendomi la porta alle spalle.
Meglio che vada a farmi una bella doccia fredda, tutto questo caldo mi stressa. 

Raggiungo la mia stanza e mi fiondo subito davanti all'armadio per prendere qualcosa di carino da mettere. 
Prendo una gonna a tubino di cotone nera corta, sopra ci abbino una t-shirt corta bianca con qualche stampa colorata e per quanto rigurda le scarpe decido di indossare delle converse nere basse.
Lascio tutto sulla sedia della scrivania ed entro subito in doccia.

Mi domando se in questi due mesi riuscitò mai a capire Renae, vedremo.

Mi insapono fino a riempire la cabina di schiuma e poi esco prendendo l'asciugamano.
Vado a prendere l'intimo nel cassetto in basso dell'armadio quando poi mi trovo, voltandomi, Justin Bieber sdraiato beatamente sul letto con gli occhi chiusi.
Non so se arrabbiarmi per il mega infarto che mi ha fatto prendere o perchè sono solo in asciugamano oppure perché è entrato in camera mia senza bussare o avvisare.

Apre gli occhi e mi fissa (a quanto pare non sono solo io ad avere questo vizio orrendo), inutile dirvi che sono rossa peggio di un peperone.

- Wow bambolina, non ricordavo che avessi delle gambe così sexy. -
Afferma guardandomi dalla testa ai piedi.
- Che cazzo ci fai in camera mia?! -
- Calma, evita di essere volgare con le parole, non ti si addice. -
- Perché tu sei un ragazzo molto di classe vero?! -
- Effettivamente... - risponde con quel solito sorrisino provocatorio.

Un giorno di questi appena lo incontro gli attaccherò le labbra con lo scotch, non sarebbe male come idea.

Si alza dal letto e si avvicina lentamente, mentre io inizio ad indietreggiare.
Prima o poi finirò appoggiata al muro, quindi per evitare di far accadere cose un po' spinte mi fermo di scatto stendendo il braccio in avanti per fermalo.

- Non fare un altro passo. -
- Hai paura forse? - 

Non riesco neanche a guardarlo neglio occhi, ho lo sguardo fisso sulla sua maglia nera.
Con un braccio tengo stretto l'asciugamano, in modo da non dar intravedere nulla.
C'è silenzio ed è alquanto imbarazzante.

- Esci, per favore. -
Anche qui non lo guardo negli occhi, non ci riuscirei comunque.
Ha una capacità di ipnotizzarti che neanche ti aspetti.

- No. -
Si risiede sul letto mettendo le braccia conserte, come i bambini.
Forse perché lo è?

- Justin, devo vestirmi, sicuramente non lo faccio davanti a te! -
- Vieni con me stasera. -
- Eh?! -

Non ci sopportiamo e mi porta ad una festa? Questo non ha un cervello nella testa.

- Non ci sarò solo io, ovviamente. Verrano anche i Brown. -
- E chi sono? -

Dopo avergli fatto la domanda scoppia in una fragorosa risata, che ho detto di male? 

- Cazzo ridi? -
Non riesce nemmeno a rispondermi che si gira e rigira sul letto piegato in due.

Dopo cinque minuti si calma (finalmente!) e risponde.
- Ross, i Brown sono Chris e Renae. -

Che figura di merda. 

____________________________________________________________

Ci è voluto un po' per farlo uscire da camera mia, ma alla fine ci sono riuscita.
Sto cercando di infilare i tacchi che mi ha dato Renae poco fa. 
Hanno una chiusura particolare, sono alti e neri.

Non so come sia questa festa, immagino (spero) come quella di ieri sera. 
Corro vicino allo specchio affianco alla porta per sistemarmi il trucco e via.

Sono tutti fuori che aspettano appoggiati alla macchina, come al solito sono io la ritardataria.
Ren aveva un vestito rosso a tubino corto, dei tacchi del medesimo colore e aveva legato i capelli in una treccia laterale. 
Io invece ho lasciato la gonna a tubino nera, ma ci ho abbinato sopra un top bianco di pizzo per dare un tocco di eleganza.
I capelli li ho lasciati lisci, sono castani però la sera diventano più scuri, più chiari di giorno.

Vedo Justin guardarmi con la coda dell'occhio, ma meglio non dire nulla.

- Finalmente! - Esclama Chris, un po' aveva ragione.

Entriamo in macchina e ci dirigiamo... dove

________________________________________________________________________

Durante il viaggio non abbiamo parlato un gran che, se non per dire quattro stupidaggini. 
Chris era all guida, Justin affianco a lui, mentre io e Ren nei posti dietro.

Ci fermiamo davanti ad una villa lussuosa, molto lussuosa. 
Qui a Los Angeles i soldi crescono dagli alberi.
Fuori al cancello principale c'è una fila di macchine parcheggiate, una più costosa dell'altre.

- Ti piace? - mi chiede Justin avvicinandosi e fissando lo stesso punto che stavo fissando io.
- Moltissimo. Ma dove siamo? - 
- A casa mia. -

Se sono rimasta scioccata? Si, e anche tanto. 
Non faccio in temp a rispondere che lui è già avanti con Chris e Ren, io non riesco nemmeno a camminare con queste scarpe.

- Vuoi una mano? - 
chiede Renae a qualche passo da me.
- Tranquilla, ce la faccio, vai pure. -

Non è vero, non ce la faccio per niente. Non entro neanche che mi siedo su una panchina sotto un albero del giardino. 
Bieber abita qui? E chi se lo aspettava!
La villa era bianca, ampie finestre e tantissime camere. 
Ero lì seduta e ogni volta che una persona entrava/usciva si sentiva la musica e le urla che c'erano all'interno.
Non mi piacciono le feste al chiuso, in più fa caldissimo.

Vedo uscire Justin che si dirige verso di me, vi prego qualcuno lo fermi.

- Perché sei qui? Non sei neanche entrata! - 
- Perché fa caldo, non mi piacciono le feste di questo genere e in più non riesco a camminare con questi tacchi. -

Non risponde e si siede affianco a me, invece di stare a ballare perché non mi lascia in pace?!

- Sei bellissima stasera. -
- Smettila di prendermi per il culo, tanto non ci casco. -
- Sto dicendo sul serio. -
Mi volto per guardarlo ed è bellissimo.
Il solito ciuffo che mi fa impazzire, canotta rossa, jeans neri a cavallo basso, supra rosse, collana dorata e orecchino. Mi manda fuori di testa.
Vedo avvicinarsi piano piano, io faccio lo stesso senza pensarci un attimo.
Dopo due secondi le nostre labbra sono unite, come se fossero state fatte per stare insieme.

- Ehi Justin! -
Un ragazzo si avvicina a noi, interrompendo l'atmosfera che si era creata, non riesc ancora a crederci.
Justin si alza e saluta il suo amico.

- E' la tua ragazza? - chiede il ragazzo.
Vedo Justin irrigidirsi per un momento, poi risponde.
- Pff, fidanzata? Sai che non sono il tipo, è solo una puttana che ho invitato qui stasera. -

Che cosa?!





Spazio autrice:
Holaaa a todos (?). Allora, eccomi con il terzo capitolo, sono riuscita ad aggiornare appena ho potuto.
Sono FELICISSIMA che ci sono state le prime recensioni, per me significa davvero molto.
Purtroppo però, a causa dei disagi che il mio pc presenta, ho dovuto "accorciare" il capitolo, ma...
DON'T WORRY, il seguito verrà pubblicato domani! 
Ho seguito i vostri consigli e ho deciso di postare delle foto per darvi un'idea più "completa" di questi personaggi iniziali,
soprattutto della protagonista!
E niente... fatemi sapere cosa ne pensate e, come ho detto nei precedenti capitoli, se qualcuno avesse bisogno o volesse leggere
la fanfiction su wattpad me lo dica e io darò il link appena posso! 
Detto questo vi lascio alle immagini e grazie ancora! 
Un bacio :).

P.S. Pian piano cercherò di migliorare anche la grafica ;).




ROSS:








RENAE:







JUSTIN:







CHRIS: (Si, Chris Brown, sono del suo fandom, lo adooooro! Come non poteva mancare nella mia storia? Eheh. )






 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


- E' la tua ragazza? - chiede il ragazzo.
Vedo Justin irrigidirsi per un momento, poi risponde.
- Pff, fidanzata? Sai che non sono il tipo, è solo una puttana che ho invitato qui stasera. -

Che cosa?!

Non credo alle mie orecchie, come mi ha chiamata?!

- Ah capisco... - dice il ragazzo rivolgendomi uno sguardo malizioso.
- Che mi racconti Will? - chiede Justin indifferente alla situazione.

Lo fulmino con gli occhi e senza curarmi di loro entro nell'edificio. 
Devo riuscire a non pensare a questa storia, prima o poi me la pagherà.
Cerco in mezzo a questa folla i capelli biondi di Renae, oppure i tatuaggi di Chris, ma di loro nessuna traccia.
Vado nella grande cucina e mi riempio un bicchiere con uno strano liquido rosso che è sul tavolo dentro ad una brocca. 
Inizio a sorseggiare e più butto giù più sento uno strano calore provenire dal petto.
Non sono una che beve, anzi, sono una di quelle che beve solo acqua minerale e coca cola.
Questa sensazione di calore mi piace, ma non voglio esagerare, non voglio trovarmi seduta a terra in un bagno con la testa piegata nel water.
Anche questa volta c'era gente snob, tutte persone tempestate di diamanti e gioielli, chi fumava erba e chi si strusciava mentre si ballava.
Non voglio rimanere qui a guardarmi intorno, la mia attenzione si sposta su una lunga scalinata sulla destra.
Salgo le infinite scale e davanti a me c'è un lungo corridoio pieno di camere, a destra e sinistra.
C'è silenzio, nonostante si senta la musica alta del piano di sotto.
Apro la prima ma è chiusa. Continuo ad abbassare maniglie ma nessuna porta si apre, tranne l'ultima.
Apro lentamente la porta per paura di trovarmi davanti scene spinte, ma per fortuna non c'è nessuno.
E' una camera da letto normale, maschile.
Ci sono dei poster attaccati alla parete sinistra, tutti di cantanti pop e di modelle seminude. 
Il letto è disfatto, probabilmente qualcuno ha soddisfatto i suoi bisogni qui.
C'è una scrivania con sopra mille fogli, tutti pieni di frasi.
Una in particolare mi ha colpito:

"Sono concentrato, ha un corpo come nessun'altra, non ho mai visto nulla di simile. Come una fantasia di fronte me, credo che stia succedendo qualcosa di speciale. Si davvero, credo sia straniera, ha il passaporto."

Mentre continuo a rileggere questa frase sento sei rumori alle mie spalle.

- Che ci fai qui?! -

Mi volto di scatto e vedo Ryan in piedi vicino alla porta.

- Dio santo Ryan, mi hai fatto venire un colpo! - 
Metto il foglio al suo posto e mi avvicino a lui.

- Ross? Oddio non ti avevo riconosciuta! Come stai? - 
Mi dà un bacio sulla guancia e usciamo entrambi da quella stanza.

- Bene, tu che ci fai qui? -
- Sono un amico di Justin, ha organizzato questa festa e mi ha invitato. Tu che ci facevi in camera sua? -
- Era camera sua quella?! - mi blocco e porto le mani alla bocca.
- Si, pensavolo lo sapessi. Che stavi facendo? -
- Sono venuta qui con Renae, la ragazza con cui ero alla festa sulla spiaggia, c'era anche suo fratello Chris che è amico di Justin. Siamo arrivati qui, ma a me questo tipo di feste non piacciono, così sono rimasta fuori seduta su una panchina. Justin è venuto, si è seduto accanto e mi ha baciato. Siamo stati interrotti da un certo Will, che ha chiesto a lui se fossi la sua ragazza, ma ha risposto che sono solo una puttana che ha invitato a questa festa. Sono entrata lasciandoli lì fuori, ho bevuto qualcosa e sono salita di sopra a fare un giro. Ho cercato di entrare in qualche camera, ma sono tutte chiuse tranne quella che a quanto pare è camera sua - dico indicando la porta da cui siamo usciti.
- Non ci posso credere. Ross, conosco Justin, è un tipo che sia per soldi sia per questioni sue personali non vuole avere relazioni se non solo sessuali con la prima che si trova davanti. Lascialo stare, non dargli più di tanta confidenza, potrebbe farti stare male. -
- In che senso per soldi? -
- Non posso dirti di più, io ti sto solo avvertendo. Non prendertela, ma ci tengo al fatto che non ti faccia soffrire. Si vede che sei una brava ragazza, non sei il tipo che fa per lui. -
- Va bene... -

Scendiamo entrambi di sotto e lui si unisce alla folla. Io invece scanso tutti ed esco fuori.
Voglio tornare a casa, ma non so dove sono finiti gli altri.
Mi siedo sul marciapiede davanti alla macchina. Anzi, mi stendo direttamente sul prato curato che c'è alla mie spalle, tanto quando vengono mi trovano qui e andiamo via. Tolgo i maledetti tacchi e li appoggio al mio fianco, spero facciano presto.

________________________________________________

Non so dove mi trovo, ma mi sento come se avessi dormito un giorno intero.
Sono scalza e indosso i vestiti della sera prima. L'unica cosa che ricordo è di essermi stesa sul prato, poi più nulla. 
Mi guardo intorno e sono in una stanza, che mi è familiare.
Appoggio il busto allo schienale del letto e strofino gli occhi che sono pieni di trucco.

- Buongiorno. -
Nella stanza entra Justin con un vassoio in mano. C'è una tazza di caffè ed un cornetto al cioccolato.

- Perché sono qui?! - 
Appoggia il vassoio sul comodino di fianco al letto e si siede accanto a me.

- Ti ho trovata morta sul prato sola soletta ieri sera. -
- E' impossibile, mi sono messa lì apposta affinchè Chris e Ren mi potessero vedere. -
- A quanto pare non ti hanno vista. -

Si alza ed esce dalla stanza, ma dopo due secondi rientra di nuovo. 
- Il bagno è nella porta difronte a questa. -

Non avevo fame, per niente. I fogli che erano sulla scrivania ieri sera non ci sono più, sicuramente non vuole che io li veda (OPS).

Esco dalla sua camera e vado in bagno. Lavo la faccia e il resto lo faccio a casa mia.
Scendo di sotto e vedo le mie scarpe vicino alla porta di ingresso. 
Mi siedo sul divano e le indosso, nel frattempo ecco che arriva lui.

- Che stai facendo?! -
- Non si vede? - 
- Non puoi andartene, ti accompagno io più tardi. - 
- Io voglio andarmene adesso, non voglio stare qui con te, nemmeno se mi dai tutti i soldi che hai! -
- Non ho intenzione di darti tutti i soldi che ho, mai lo farei. Però non ti lascio andare a piedi a casa tua, anche perché è troppo lontano e non ce la faresti mai. - 
- Esiste l'autostop. -

Finito di mettere le scarpe mi alzo e mi metto davanti a lui.
In quel momento aveva soltanto un pantalone di tuta addosso.

- E poi... - inzio a parlare guardandolo negli occhi - io non sono una puttana. -

Lui rimane in silenzio, immobile.
Io esco da quella casa e ci metto un po' per raggiungere il cancello.
Cammino e cammino, ma solo adesso ricordo che non conosco la strada.
Passa una macchina ogni dieci minuti, alla prossima giuro che mi fermo e chiedo un passaggio.
Nemmeno a farlo apposta, passa una ferrari gialla che accosta e si ferma a due centimetri da me.
Il finestrino si abbassa, alla guida c'è un ragazzo.

- Vuoi un passaggio per caso? -
 
Mi abbasso al livello del finestrino per guardare il ragazzo in faccia, è Will.

- Se sei affidabile e non disturbo volentieri. -
- Sali dai - dice sorridente.

Non ci penso due volte, la macchina è spettacolare sia fuori che dentro.
- Sono Will, tu sei la put... ragazza che era ieri con Justin giusto? -
- Ci tengo a precisare che non sono una puttana e che Justin mi viene dietro come un cagnolino da quango LUI mi ha rivolto la parola ad una festa qualche sera fa. -
- Uoh uoooh calma, come ti chiami? -
- Ross Davis. -
- Beh Ross, sei molto sexy. -
- Grazie Will, anche tu non sei male. -
- Detto da te è un onore! -

Infatti non è niente male davvero. E' moro, capelli rasati e labbra carnose, sorriso perfetto e occhi magnifici.
Tutta questa bellezza non l'ho notata ieri sera, chissà perché...!

Gli do' la via di casa, dopo una decina di minuti sono arrivata.

- Grazie Will, ci vediamo! -
- Spero di si, ciao Ross. -

Scendo dall'auto e sfreccia lontano.
Suono il campanello e ad aprirmi è Renae.

- Oddio Ross, che fine hai fatto?! - esclama abbracciandomi, ma veramente fa?
- Ren, mi avete abbandonata sdraiata su un giardino ieri sera! - dico entrando in casa.
C'era Chris sul divano che mi guardava.
- E tu! - indicando lui - la prossima volta guardati intorno prima di andartene! -
- Ross calmati... - 
- Ren, ieri è stata una serata di merda, non mi va che le persone pensino che io sia la puttana di turno di Justin Bieber lo stronzo, ok? Mi sono svegliata sul suo letto stamattina, vestita per fortuna, e per tornare qui ho fatto autostop in mezzo alla strada in queste condizioni! - rispondo infine indicandomi.

Loro non sanno che dire, ma non mi importa.
Vado in camera mia e trovo mia madre seduta sul mio letto.

- Mamma? Non sei a lavoro? - domando.
- No Ross, sono qui perché dobbiamo parlare... -
- Se è per ieri sera è tutto apposto, non è successo niente. Non mi sono drogata e sono ancora vergine. -
- Non è questo, l'argomento è un altro... -
- Sarebbe allora? -
- Tuo padre ed io ultimamente non andiamo d'accordo. Non dico che ci separeremo definitivamente, ma abbiamo deciso di prenderci una piccola pausa per chiarirci un po' le idee. -

Ci ho messo un po' per focalizzare la mia mente su quelle parole, ma non riesco a crederci del tutto.

- Che cosa...? -
- Ross, non preoccuparti si sistemerà tutto al più presto e... -
- No mamma! Non si sistemerà niente! Sono anni che continuate così e io mi sono stancata di sentirvi litigare ogni cazzo di giorno! Per cosa poi?! Per delle sciocchezze che neanche i bambini di 3 anni curano. Qui il problema è che voi non vi rendete conto di quanto siete ridicoli e immaturi. A 16 anni io capisco e ragiono meglio di voi due messi insieme, forse perché non ho un lavoro e degli impegni importanti come voi, ma io ho la metà dei vostri anni e certi discorsi riesco a farli meglio di voi. -

Mi sto innervosendo, inizio a fare avanti e indietro per la stanza mentre c'è lei seduta che segue ogni mio movimento.

- Io e tuo padre facciamo dei sacrifici per te Ross, tu non te ne rendi conto. -
- Andare a cena ogni sera con tutte le persone che conoscete è un sacrificio, mamma?! Stare 22 ore su 24 fuori casa è un sacrificio?! Da quando non parliamo noi due? Non lo so nemmeno io, l'ultima volta che mi hai chiesto come stavo o cosa facevo ecc. è stato quando avevo 7 anni e andavo alle elementari. Ci siamo trasferiti qui perché papà ha trovato lavoro e mi sta bene! Mi piace Los Angeles e in tre giorni ho conosciuto già varie persone! Se vi separate a me sta bene, perché quando capita che siete a casa litigate, con me non passate nemmeno un minuto del vostro tempo. Ma vi avverto: se divorziate, io rimango qui. -
- Non puoi rimanere qui, sei sotto la nostra responsabilità e sei nostra figlia! -
- Ho detto quello che dovevo dire, adesso per favore esci da camera mia, voglio stare da sola. -
______________________________________________________

- Posso entrare? -

Sento bussare alla porta e subito dopo la voce di Chris.

- Si entra. -

Sono sul letto ancora con i vestiti della sera prima, dopo aver litigato con mamma mi sono stesa e ho legato i capelli in una coda, sono anche senza trucco, spero non si spaventi.
Lo vedo entrare e venire verso di me, per poi sedersi vicino.

- Come stai? -
- Bene dire, successo qualcosa? -
- No, Renae mi ha detto che hai avuto una discussione con tua madre, così volevo vedere se stavi bene. -
Spiega sorridendomi.

Chris non lo conosco bene, questa sarà la seconda volta che parliamo in tre giorni e la prima impressione che ho avuto su di lui non è stata delle migliori.

- Sto bene, davvero. Scusami per prima, ero nervosa e non volevo urlarti contro seriamente... -
- Tranquilla lo capisco, Justin ha i suoi problemi e gli viene difficile gestirli. -
- Che tipo di problemi? -
- Problemi... economici ecco. -
- Economici?! Ma se è un ricco sfondato! -
- Haha non in quel senso! Ha problemi nel gestire il denaro e di conseguenza le ragazze. -
- In che senso? -
- Fatti suoi... sono contento che tu stia bene. Perché non vieni un cucina? Mia madre ha fatto le crepes, se vuoi unirti a noi... -
- Hai vent'anni e mangi le crepes?! Haha -
- Perché tu ne hai sedici e puoi mangiarle e io no? Ma vaffanculo! Hahah -

Si alza dal letto ed esce. Quel bastardo mi ha fatto venire voglia di crepes.
Decido di cambiarmi velocemente, metto giusto un pantaloncino di tuta nero ed una canottiera dello stesso colore, lascio anche i capelli legati. Metto anche un filo di matita agli occhi per sistemare un po' il mio aspetto e scendo di sotto.

Appena entro in cucina mi trovo davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere.






Spazio autrice
Ed ecco qui il quarto capitolo! Le cose iniziando a "prendere forma" in un certo senso.
Per la protagonista la situazione sta precipitando, con Justin soprattutto.
Sicuramente andando avanti con i capitoli riuscirete a capire meglio la trama e la storia in sè.
Che ne dite? Vi è piaciuto? Spero di si!
Molto presto caricherò il quinto capitolo e lì ne vedrete delle belle!
Fatemi sapere cosa ne pensate e ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia.
Nel frattempo vi lascio a delle foto di altri due personaggi, ovvero: Ryan e Will.
Un bacio :).





WILL:







RYAN:


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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Appena entro in cucina mi trovo davanti l'utima persona che avrei voluto vedere.

- Ehi ce l'hai fatta! Tieni, le ha fatte Renae, quindi non mi fiderei più di tanto... haha - dice Chris porgendomi una creapes alla nutella. Nel frattempo che gli altri ridevano e scherzavano tra loro
lui era lì che mangiava, che mi fissava.

- Cazzo guardi? - gli mimo con le labbra.

Lui subito dopo poggia dietro di sè il piatto che aveva in mano e viene verso di me.
Io lo ignoro completamente, non voglio avere niente a che fare con lui.

- Dobbiamo parlare - dice avvicinandosi al mio orecchio.
Non nego che una serie di brividi ha percorso il mio corpo per poi secondi.

- Non ho niente da dirti. -

Continuo a mordere la creapes, fin quando lui non me la toglie dalle mani, mi afferra per il polso e mi trascina fuori.

- Justin lasciami! -
Tolgo il polso dalla sua presa e si gira verso di me, si guarda intorno e si siede sul prato.

- Siediti, non ho molto tempo da perdere. -

Questo ragazzo è lunatico, la persona più lunatica di questo mondo.
Non riuscirò mai a capirlo.
Evito di fare discussione per il tono che ha usato e mi siedo accanto a lui, sperando che non dica le solite cazzate e che parli seriamente.

- Allora, quel bacio è stato... -
- E' stato un errore lo so, nient'altro? -
- Si... volevo solo spiegare... -
- Non c'è niente da spigare Justin. Con me, da solo, ti comporti in maniera "gentile", appena c'è qualcuno con te e ci sono anch'io inizi ad insultarmi, io non sono il tuo giocattolo! -
- Non ti ho mai insultato! -
- Ah no?! Hai anche il coraggio di negare, certo che sei incredibile! -
- Non ti ho mai detto niente di male, non dire stronzate! -
- Justin, cazzo, mi hai definita una puttana davanti a Will ieri sera, se questo non è insultare cos'è? Un complimento?! -
- In quel momento sono stato costret... aspetta, tu conosci Will? -
- Mi ha accompagnata lui a casa. -
- Ti ha fatto qualcosa? Ti ha detto qualcosa di male? -
- Justin, smettila. Will è un bravo ragazzo, qui lo stronzo sei tu! -
- Ross, parli senza ragionare! Se ti ho baciato è perché mi andava di farlo. -
- Ah si? E perché dopo due secondi sono la puttana di turno?! Le cose che dici non hanno un filo logico! -

Durante la discussione entrambi abbiamo iniziato ad urlarci contro, ma è normale! Persino Will è testimone del fatto che mi ha definito in quel modo, adesso si vuole anche giustificare?
Le urla hanno attirato l'attenzione di Renae che viene verso di noi.
Io e Justin ci scambiamo uno sguardo omicida e la nostra attenzione và sulla ragazza.

- Ragazzi tutto bene? -
- No, il signorino Justin mi ha... -
- ... respinto mentre mi voleva baciare. Scusa Ross, ma non sono il tipo di ragazzo che tu credi. -
Fa spallucce, si alza ed entra in casa.

No ma seriamente? L'ha fatto di nuovo!

- Renae, non è andata così, stavamo solo... -
- Non preoccuparti Ross, lo capisco. Justin è un ragazzo molto sexy, ma ti assicuro anch'io che non è tipo da una relazione, lascialo stare, lo dico per esperienza. -
- Sei stata con Justin?! -
- Si, è il mio ex. -
- E vi comportate normalmente? Come se non fosse successo niente?! -
- In realtà per arrivare a questo punto ci abbiamo messo un po', io lo evito totalmente. Se sono venuta adesso è solo per te, di lui me ne sbatto. E' un ragazzo particolare, non ne trovi così in giro, ma questo fino a due anni fa. -
- Perché cosa è successo? -
- Preferirei ti parlasse lui di questa cosa, non vorrei mettermi nei guai. Ci tiene molto ai soldi, ha 19 anni e per averne così tanti ne ha fatta di strada e sacrifici. Il suo carattere è cambiato anche per la sua situazione economica. L'ho lasciato io, perché non ne potevo più. -

Non sapevo che rispondere, non riesco a capire niente. Ryan, Will, Chris e adesso Renae parlano della stessa cosa ma senza specificare i dettagli.
Lei si accorge del mio essere pensierosa, così cambia argomento.

- Mh senti un po', ma tu sei americana? -
- Diciamo di si. -
- Come "diciamo di si"? Haha. -
- Sono nata in Brasile, America merdidionale, i miei genitori sono di lì, poi a un anno dalla mia nascita ci siamo trasferiti a New York, America settentrionale. -
- Ah ecco, beh in effetti hai la pelle mulatta, beata te! -
- Hahaha, lo prendo come un complimento, ovvio. -

Ora che ci penso, mi viene in mente quella frase:

"Sono concentrato, ha un corpo come nessun'altra, non ho mai visto nulla di simile. Come una fantasia di fronte me, credo che stia succedendo qualcosa di speciale. Si davvero, credo sia straniera, ha il passaporto."

Sarà sicuramente una coincidenza.
___________________________________________________________

Sono sul divano che cambio in continuazione canale. 

- Ross vieni con noi? - 
Chiede Chris mettendo un telo in una borsa.
- Dove? -
- Al mare! -
- Ma sono le sette di sera! -
- Non sei mai andata al mare di sera? - dice fissandomi in modo strano.
- No... -
- Allora vieni per forza con noi, se non hai il costume te lo presta mia sorella, fai veloce però che siamo tutti pronti! -
- Va bene. -

Mi alzo dal divano e vado in camera mia per cambiarmi. Indovinate?

- Justin, porca misera... - dico portandomi una mano al cuore. 
Immaginatevi mentre andate in camera vostra e vi trovate magicamente un ragazzo steso sul letto che fa una capriola solo in mutande.

- Ciao bambolina, come va? - domanda ricomponendosi.
- Che ci fai qui? Esci, mi devo cambiare. -

Sto cercando di mantenere la calma.
Si alza e si avvicina, io non dico una parola.
Si avvicina fin troppo, i nostri nasi potevano toccarsi.
Restiamo così per circa cinque secondi e rimango paralizzata.
I suoi tatuaggi risaltavano sulla sua pelle abbronzata e i suoi capelli biondi in disordine lo rendono molto più sexy di quanto lo è già.
All'improvviso si allontana e dice semplicemente - Ti aspettiamo giù. Non sbavare - facendomi l'occhiolino. 
Lo ODIO.
___________________________________________________________

Siamo appena arrivati in spiaggia e più avanti vedo Will venire verso di noi.
Io lascio la mia borsa per terra e corro verso di lui abbracciandolo.

- Will! -
- Ehi Ross! Come stai? - chiede scompigliandomi i capelli con la mano destra, mentre con l'altra teneva un asciugamano.
- Ciao ragazzi! - saluta anche tutti gli altri.

Io vedo Justin rivolgermi degli sguardi omicidi, ma non ci faccio caso.
Stendiamo gli asciugami sulla sabbia e ci spogliamo (almeno noi ragazze).
Anche Will ha una serie di tatuaggi.
Ora che ci penso non mi dispiacerebbe averne uno... prenderò la cosa in considerazione.
Ci andiamo a buttare tutti in acqua, chi si schizzava a destra e chi si tuffava a sinistra, il mare di sera era spettacolare.
Usciamo dall'acqua dopo una mezz'ora e ci andiamo a stendere sui teli. Io sono stanchissima e mi stendo a pangia in giù.
Renae mi aveva prestato un costume bianco, un po' trasparente dietro, ma o quello o niente.

- Ross, ti va di andare a fare un giro? -
Sento la voce di Will alle mie spalle, sono ancora un po' bagnata ma decido di andare. 
Al mio fianco ho Chris che giocherella con il cellulare, poi c'è Justin che ha le mani dietro la nuca e fissa il cielo (quel ragazzo è strano) e poi c'è Renae che credo abbia preso sonno.

Io e Will iniamo a camminare. Tra una risata e l'altra non ci accorgiamo del tempo che è passato.
- Ross, Justin ti piace? -
- No! Assolutamente no! Come ti viene in mente? Haha. -
- Ho visto che c'è attrazione tra voi. -
- No... cioè, lui continua e tormentarmi. -

Io ci scherzavo su, mentre lui era veramente serio.
- Ah si? E in che senso ti tormenta? -
- Beh... non lo so... -
- Dillo. -

Il suo tono è duro, non nego che sto iniziando a preoccuparmi.
Forse non dovrei dire niente, potrei mettere nei guai Justin. Ricordo anche le domende che mi ha fatto stamattina.

FLASHBACK

-  Non ti ho mai detto niente di male, non dire stronzate! -
- Justin, cazzo, mi hai definita una puttana davanti a Will ieri sera, se questo non è insultare cos'è? Un complimento?! -
- In quel momento sono stato costret... aspetta, tu conosci Will? -
- Mi ha accompagnata lui a casa. -
- Ti ha fatto qualcosa? Ti ha detto qualcosa di male? -
- Justin, smettila. Will è un bravo ragazzo, qui lo stronzo sei tu! -

FINE FLASHBACK

- No, in realtà volevo dire che... non c'è interesse ne da parte mia e ne da parte sua... -
- Non dire cazzate, lo vedo da come ti guarda! Avete avuto qualche rapporto? -
Si posiziona davanti a me afferrandomi per le spalle, cosa sta succedendo?
- No! Nessun rapporto! Lasciami Will, mi stai facendo male! -
- Non ti lascio fin quando non mi dici che cosa c'è tra voi. -

All'improvviso mi butta sulla sabbia mettendosi sopra di me.
Sento pian piano di non capire più niente e la vista diventa sempre più offuscata, sto per perdere i sensi.
___________________________________________________________

- Ross! Ross! Ross svegliati! -
Sento delle voci, ma aprendo gli occhi non riesco a focalizzare il viso della persona che mi è davanti.
Mi guardo intorno e capisco di stare in una macchina, quella di Justin.

- Justin... - riesco a dire solo questo, lui si avvicina e mi abbraccia.
Riuscivo a sentire i suoi capelli bagnati e il suo cuore che accellerava i battiti. E' a petto nudo e ha anche il costume addosso.

- Ross, stai bene?! Come ti senti? -
E' agitato, non riesco a capire niente e vorrei cercare di riprendermi meglio. Sono stesa sui posti anteriori della sua lamborghini nera, la stessa con la quale siamo andati alla festa a casa sua.

- Justin, calmati, sto bene, fammi riprendere... -
- Certo. -

E' seduto vicino le mie gambe che mi accarezza il ventre. Ma è il Justin che conosco io?

- Dove sono gli altri? -
- Sono andati a casa, prima che tu tornassi, ma non tornavi cazzo! - Iniziava ad alzare il tono di voce.
- Non urlare, per favore... -

Fossi stata cosciente gli avrei urlato cotro, ma non ho forze. Sembra che non dormo da giorni.
Poi ricordo che ero con Will... mi vengono i brividi.

- Justin... -
- Dimmi - dice voltandosi toccandosi il ciuffo.
- Cosa è successo? Dov'è Will? -
- Non nominare quello stronzo che se lo vedo gli stacco le palle! -

Tira un pugno al sedile difronte. 

- Devi stare lontana da me. -
    





Spazio autrice
Aloha! Come state? 
Ecco che il quinto capitolo è stato pubblicato, cosa ne pensate?
Si, lo so, è più corto rispetto agli altri, ma è di passaggio! Nel prossimo vi assicuro
che scoprirete di più riguardo il comportamento di Justin e il rapporto che ha con Ross.
Cosa vi aspettate dal sesto capitolo? Fatemelo sapere così magari mi date qualche idea!
Sarebbe una cosa carina dare un vostro contribbuto alla storia, o no?
Beh spero che vi abbia incuriosito e ringrazio infinitamente chi sta seguendo i vari aggiornamenti!
Un bacio :).


P.S. Vi lascio con una foto di Justin nell'ultima scena.



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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


POV JUSTIN

- Devi stare lontana da me. -

Odio trattarla così, non se lo merita. Ma che posso farci? Queto è il mio carattere, tutte le persone
che mi conoscono sanno che sono molto sicuro di me stesso... ma chi voglio prendere in giro?
Solo che ci penso... non avrei mai dovuto accettare quel patto in quella situazione, non so nemmeno se ho fatto bene o male.

FLASHBACK
*dueanniprima*

- Justin, o tutto o niente, devi prendere una decisione. -
- Will, per favore. Ho fatto sacrifici, tanti sacrifici per guadagnarmi tutti questi miliardi... insomma, guardami! Sono un fottuto diciannovenne ricco sfondato! Noi ci conosciamo da una vita, come puoi farmi questo? -

Ho il jeans strappato e sporco di fango, non cessa di piovere. Sento il sapore del sangue che continua ad uscire dal mio labbro inferiore, me la pagherà cara.
Alle mie parole inizia a ridere, a ridere con disgusto.

- Amico, pff... io ti odio, ti odio dal primo momento in cui mi hai rivolto la parola anche solo per dirmi "ciao". -
- Ma che cazzo ti ho fatto eh?! Cosa?! La verità è che sei uno stronzo Will, ti tirerei un calcio nelle palle fino a fartele uscire dal culo. Ma sai perché non lo faccio? Guarda qui - dico indicando il labbro inferiore rotto a causa del suo pugno - io non sono come te. -
Mi allontano per raggiungere la mia ferrari ormai in pessime condizioni, ma prima gli devo dire altre due parole. Mi volto un'ultima volta verso di lui.

- Ah e comunque - lui alza la testa iniziando a fissarmi - accetto il patto: Lascia i miei soldi e me e io non avrò nessuna relazione con nessuna ragazza. Però - la sua attenzione era concentrata sulle mie parole - non toccare i miei soldi e lasciami in pace. -

Lo lascio lì, gli dò le spalle e apro lo sportello della macchina, ma prima di entrare dice - Non ti lascerò mai stare Bieber. Ok hai accettato il patto, ma ti terrò d'occhio, quindi farai finta di niente e io sarò il tuo migliore amico agli occhi di tutti, altrimenti dì addio ai tuoi soldi. Ah, se per caso venissi a scoprire di una tua relazione sappi che la ragazza se la vedrà con me. -

Non gli rispondo neanche che entro nell'auto e schiaccio violentemente l'accelleratore per andare via.
Non sono egoista, non lo sono affatto. Il denaro è l'ultimo dei miei problemi adesso, ma perderlo sigificherebbe mettere in mezzo ad una strada anche la mia famiglia e non deve succedere assolutamente una cosa del genere. Ho lavorato in un'agenzia di moda per quattro anni, da quando avevo 14 anni, sono stato ricercato da più agenzie che mi hanno assunto come modello e ci ho guadagnato tantissimo. Adesso che ho 17 anni posso permettemi qualsiasi cosa, posso dare alla mia famiglia tutto quello di cui ha bisogno e viziarmi anche un po'.
Se dovrò far a meno di una relazione non m'importa, non sono questi i problemi della vita, di ragazze ce ne sono a volontà, una scopata e via.
Sono bagnato fradicio, dell'acqua gocciola dal mio ciuffo disordinato, sto tornando a casa e finalmente non avrò più nessun problema. 
Ah e dovrei anche cambiare la macchina, una lamborghini non mi dispiacerebbe.

FINE FLASHBACK

- Non voglio stare lontana da te. -

E' qui sdraiata sul retro della mia macchina assonnata. Non riesce nemmeno a fare un discorso che piano piano inizia a chiudere gli occhi lentamente, fino a dormire del tutto.
Sapevo che non dovevo lasciarla con Will, quel pezzo di merda non deve neanche osarla più toccare anche solo con un dito.

Scendo dall'auto per andare alla guida ed accompagnarla a casa, Chris e Renae saranno preoccupati.

Parcheggio la mia lamborghini nera nel cortile della loro villa e prendo Ross in braccio per portarla dentro.
Suono al campanello e viene ad aprire Chris.

- Justin cazzo che le è successo?! -
- Sh! Sta dormendo, ti spiego dopo. -

Entro con calma cercando di non svegliarla, salgo ed entro in camera sua. 
La sdraio delicatamente sul letto e spengo la luce. 
Scendo in cucina per spiegare tutto a Chris e Renae, che non mi ha neanche visto entrare.


_______________________________________________________________

POV ROSS

Apro gli occhi e mi accorgo di avere un mal di testa allucinante.
Stessa sensazione di quando ti ubriachi e il giorno dopo sei quasi vicino al suicidio.
Ho ancora il costume addosso e inizio a farmi mille domande, del tipo "perché sono qui".
Mi alzo dal letto e mi cambio in fretta e furia, voglio avere spiegazioni. 
Sono le dieci di mattina e non ho la più pallida idea di come... aspetta, ieri sera ero nella macchina di... Justin!
Metto la prima maglietta e il primo pantaloncino che trovo e scendo correndo al piano di sotto.
Vedo subito Renae seduta sul divano a giocare alla play con le cuffie nelle orecchie, per lei sono totalmente inesistente.
Entro in cucina e per fortuna ci sono Chris e Justin che mangiano delle patatine seduti al tavolo.

- Ross! - esclamano all'unisono appena mi vedono.
Si alzano e vengono a darmi un abbraccio. Justin che mi da' un abbraccio?!

- Ragazzi, sono viva. Mi spiegate cosa è successo, Will? Ieri io ero in macchina con te - dico indicando Bieber - e poi? Come, perché mi sono svegliata sul mio letto e soprattutto perché... -
- ZITTA! - Urla Chris, ok cazzo sto esagerando.
- Vieni. - Justin posa le patatine e mi prende per mano.

Arriviamo fuori e mi fa entrare nella sua auto.
- Justin non è il momento, ho il pigiama. -
- Non ti voglio portare a cena o ad un qualsiasi appuntamento, tranquilla bambolina. -

Rimango in silenzio e ammiro la capacità e i modi con cui si muove questo ragazzo. 
Non lo avrei mai detto, ma è molto bello.

C'è silenzio, per fortuna siamo arrivati.
- Scendi. -
- Ma qui è dove stavamo ieri sera con gli altri? -
- Si, qualche problema? -
- No no... -

Andiamo in spiaggia e ci sediamo appoggiati ad un albero all'ombra, fa molto caldo, soprattutto a quest'ora.

- Senti Ross, sarò breve. -
- Dimmi... -
- Will è un ragazzo di parola, proprio per questo ti avverto: non avvicinarti o affezzionarti a me, per nessun motivo, chiaro?! -
- Ma che stai dicendo?! Io non mi sono affezionata a te e nemmeno tu a me, qual è il problema? -
- Non iniziare ad incazzarti e ascolta, è molto importante. Will non deve nemmeno sapere che siamo stati qui adesso e soprattutto da soli, lo dico per te e anche per me. -
- Justin non sto capendo niente, spiegati meglio! E' da quando sono venuta qui che fate tutti i misteriosi, capisco che non mi conoscete e di conseguenza non vi fidate del tutto però in questa storia, da quanto ho capito, c'entro anch'io e... -
- Tu non c'entri un cazzo! Non c'entri niente fin quando non ti affezzioni a me, per questo ti sto avvertendo! Non fare la bambina Ross e ragiona, non lo dico perché tu non mi piaci, anzi, lo dico per questioni personali e per la tua salute. Più di questo non posso dirti. -

E' teso, i suoi muscoli lo sono moltissimo. Ha una canotte bianca, delle bermuda di jeans, un cappello nero e i soliti gioielli costosi.

- Io ti piaccio? - gli domando. Ross come ti è venuto in mente?!
- Che cosa?! - risponde rivolgendomi lo sguardo.
- Hai detto che ti piaccio. -
- No, non è vero. -
- Si, hai detto "non lo dico perché tu non mi piaci, anzi." -
- M.M.Ma l'ho detto solo per mettere in chiaro le cose. -
- Quindi io ti piaccio. -
- Smettila cazzo! Si! Si, mi piaci e quindi? Devi stare lontana da me! -

Si alza, mi afferra per il polso e noto subito un tatuaggio sul suo avambraccio: "He's confident".
Non gli chiedo niente a riguardo, è già molto nervoso e non vorrei tornare a casa a piedi.
Entriamo in macchina e torniamo indietro, ma non mi fa scendere.
Suona il clacson due volte e vedo arrivare Renae e Chris verso di noi, entrano anche loro.

- Salve! -
- Justin ogni volta che entro qui dentro mi sento una figa assurda. -
- Tranquilla Ren non lo sei - le risponde guardandola dallo specchietto retrovisore, noi iniziamo a ridere.

_______________________________________________________________

- Dove stiamo andando? - chiedo dopo mezz'ora di tragitto. 
- In un posto - risponde semplicemente Chris.

Mi viene in mente il tatuaggio di Justin, "He's confident", gli si addice parecchio. Sin dall'inizio ho pensato che è un ragazzo molto sicuro di sè, ma non credo sia questo il significato che ha dato lui.
Pensando a frasi, inizio a pensare a quella frase.

- Sono concentrato, ha un corpo come nessun'altra, non ho mai visto nulla di simile. Come una fantasia di fronte me, credo che stia succedendo qualcosa di speciale. Si davvero, credo sia straniera, ha il passaporto. -

Solo dopo averla detta mi accorgo dell'errore che ho appena fatto.
Renae, come al solito, è con le cuffie, Chris parla al telefono con non so chi e Justin, purtroppo, ha ascoltato quello che ho detto.

- Tu come... come... -
- Justin, amico, Ryan vuole sapere quanto tempo ci vuole per arrivare, lui è già lì. - 

Ringrazio Chris per aver interrotto la conversazione che stava per iniziare e facendo finta di nulla mi giro vero il finestrino a guardare fuori, cazzo c'è mancato poco.

_______________________________________________________________

- Ragazzi, sono stanca e ho fame, andiamo a mangiare? - 
Siamo a Los Angeles centro, abbiamo fatto un po' di compere e Renae sta per morire di fame, io con lei.
- Ren hai rotto le palle, sono tre ore che ti stiamo dicendo che adesso andiamo a mangiare. -
- Ryan caro, sono tre ore che aspetto! -

Sono come cane e gatto quei due, però vedo un certo feelling tra di loro, li vedo bene come coppia.
- Siamo arrivati Ren, tranquilla - dice Justin entrando nel Mcdonald.

Ci sediamo ad un tavolo e mandiamo i ragazzi ad ordinare anche per noi.
- Ross, ma fra te e Justin c'è... -
- Ren, no. -
- Sicura? Eppure vedo che ti piace parecchio! -
- Beh vedi male, Justin per me è solo un amico, così come lo siete tu, Chris e Ryan. -
- Va bene, non insisto. -

Porto alle labbra la cannuccia e inizio a sorseggiare la coca cola presa poco prima di prendere posto al tavolo.
In lontananza vedo i ragazzi parlare con un uomo che lavora lì, a momenti arriveranno.

- Ross, ma quello è Will? - mi chiede indicando un tavolo alla nostra sinistra.
Guardo nella direzione indicata dal suo dito e effettivamente era proprio lui, lì, a poca distanza dal noi.
- Chiama i ragazzi - dico semplicemente mantenendo la calma. Se solo ripenso a quello che mi ha fatto la sera prima in spiaggia mi viene una strana fitta allo stomaco.
- Tutto bene? - 
- Si Ren, tranquilla, chiama Justin. -
Annuisce e si alza dal tavolo per andare verso di loro.
Vedo Will guardare nella mia direzione e sto iniziando ad avere paura.
Si alza dal suo tavolo e si incammina verso di me, non posso alzarmi, gli darei solo sospetti.

- Ciao Ross, come stai? - 


POV JUSTIN

Siamo qui che parliamo con questo signore che scrive le nostre ordinazioni.
Ad un certo punto qualcuno tocca la mia spalla e mi giro per vedere chi sia.

- Ren, tranquille abbiamo finito. -
- No Justin, Ross mi ha chiesto se potevi venire lì. -
- Ma adesso arriviamo tutti, tranquille, abbiamo quasi finito di dare le ordinazioni. -
- Justin, cazzo, c'è Will! -

A quelle parole mi sale rabbia al cervello. Guardo nella direzione del nostro tavolo e vedo Ross terrorizzata che cerca di mantenere la calma e Will che le tocca i capelli.
Adesso se la vede con me.

- Ragazzi, continuate voi. -

Lascio gli altri lì e mi avvicino sempre di più a quello stronzo.

- CIAO WILL. -
- Ehi Justin, come te la passi? - domanda con quel solito sorriso strafottente sul viso.
Guardo per un attimo Ross che mostra una sensazione di sollievo, per fortuna sta bene.
- Benissimo direi, tu invece? Vedo che sei sempre nei dintorni. -
- Sempre. -

Lo odio, possa morire sotto un camion.

- Ehi Will anche tu qui? - Una voce alle mie spalle, Chris.
- Già. Beh ragazzi vi lascio, ci vediamo in giro! - 

Saluta tutti e mi fa un occhiolino. 
Mimo a Ross un - Stai bene? - e lei annuisce. 

Ci sediamo tutti e iniziamo a mangiare.

_______________________________________________________________

POV ROSS

Vedere Will mi ha fatto un certo effetto, ho il terrore di quel ragazzo nonostante l'abbia conosciuto da poco, quello che mi ha fatto è terribile. Ringrazio tutti i santi di aver fatto arrivare Justin in quel momento soprattutto Renae che lo ha convinto in tempo. 
Non voglio avere nulla a che fare con questa storia, sono qui per una vacanza, non voglio rovinarmela per colpa di un ragazzo che si comporta in maniera strana e di un altro che mi aggredisce, assolutamente no! 
Dovrei ascoltare il suo consiglio: devo stare lontana da lui.







Spazio autrice

Buonasera a tutti! 
Questo è il sesto capitolo della mia fanfiction che spero vi abbia dato dei chiarimenti.
Allora, successivamente avrete più informazioni, per il momento avete scoperto solo una 
parte della vita di Justin e della sua situazione. 
Siete curiose? Sicuramente si! 
Ma non preoccupatevi, continuando a leggere la storia avrete delle risposte a tutte 
le vostre domande.
Tornando a noi, a me soprattutto... ragazzi, non immaginate quanto tempo ci metto per 
aggiornare e scrivere un capitolo, non ne avete idea! 
Scusatemi se questi ultimi capitoli sono corti, ma l'importante è il contenuto no?
Il mio pc adesso mi permette di far poco, cercherò di sistemarlo il prima possibile, io ci metto
tutta la buona volontà.
Come sempre, fatemi sapere cosa pensate di questo "ricco" capitolo e soprattutto cosa vi 
aspettate da quello seguente!
Rigrazio con tutto il cuore chi sta seguendo la storia nei vari aggiornamenti e soprattutto 
chi recensisce! Vi voglio bene!
Ah dimenticavo! So perfettamente che Justin non ha un tatuaggio 
con scritto "He's confident", tranquilli!
Un bacio e alla prossima :).

P.S. Vi lascio con una foto del nostro Bieber!


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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Sono due settimane che io e Justin non ci parliamo, o meglio, lo evito.
Molto spesso viene a casa e cerco sempre di ignorarlo e di non averlo intorno.
L'altro giorno si è avvicinato per dirmi qualcosa, io gli ho dato le spalle e sono corsa via.
Non ha voluto spiegazioni, alla fine è stato lui a dirmi di allontanarmi e così sto facendo, è
la cosa migliore per tutti e due.
E' anche un po' che non vedo Will, a quanto pare quello che Justin mi disse quella mattina in spiaggia
era vero: io non c'entro nulla se non mi affezziono a lui.

Sono con Renae in un negozio d'intimo, ho bisogno anche di qualche costume nuovo, è venerdì
e stasera ci sarà un party in spiaggia.

- Ross che ne dici di questo? - mi domanda mostrandomi un costume verde smeraldo. 
- Non è male, provalo - le dico, annuisce ed entra nel camerino.

Io mi guardo un po' intorno e devo dire che questo negozio ne ha molti di costumi carini.
Mi hanno colpito due in particolare: uno è nero, con la parte superiore a fascia di un pizzo argentato, la mutanda è semplice; l'altro è sul rosso/fucsia a triangolo, con la mutanda sulla fantasia floreale.

- Come mi sta? - 
Odiavo ammetterlo, ma invidiavo il fisico di Ren.
- Sei bellissima, poi è molto particolare, prendilo! -
- Perfetto! -

Rientra nel camerino e io nel frattempo vado a pagare i due costumi.

_________________________________________________________

- Ross mi raccomando non fare tardi! -
- Che palle Chris, devo solo mettere il costume e sono pronta! -

Salgo in camera mia e scelgo di mettere il costume nero. 
Prendo un vestitino, di quelli leggerissimmi, quasi trasparente bianco e metto dei sandali 
con delle pietre colorate.
Non mi trucco molto, metto solo un filo di matita e un po' di mascara.
Tolgo gli indumenti che ho addosso e infilo la mutanda e la parte superiore del costume.
Indovinate? Non riesco ad allacciarlo dietro la schiena.

- Ross noi siamo pronti, muoviti! - 
Ecco Ren che inizia ad urlare ed io che vado sotto pressione.
Cammino avanti e indietro per la stanza mentre cerco di fare un fiocco decente.
Ad un certo punto vedo passare qualcuno, ne approfitto per farmi aiutare!

- Chiunque tu sia vieni qui! - urlo.
Sento dei passi avvicinarsi.

- Vuoi una mano bambolina? - 
- Justin, devi solo allacciarmi il costume, poi te ne vai. -

Rimane in silenzio e si avvicina prendendo le due estremità del costume, mentre io reggo il davanti
per cercare di non far intravedere nulla.

- Potrei anche togliertelo questo, sai? -
- Non ora Bieber, mi stanno bestemmiando al piano di sotto! -

Aveva un costume rosso, una canotta nera lunga, il solito ciuffo sparato all'insù e il rolex al polso.

- Fatto. -
- Oddio grazie sono sta... -

Non riesco a finire la frase che mi volta verso di lui, la distanza fra noi è minima.

- Non sai stare lontana da me bambolina... -
- J.J.Justin, dobbiamo andare... -

Non risponde, inizia a darmi baci sul collo e pian piano sale sempre più sù.
Non nego che mi sta piacendo da morire, sa come prendermi.

- Vedi? Non mi respingi... - sussurra al mio orecchio.

A quel punto si allontana ed esce dalla stanza.
Rimango immobile per un attimo, poi le urla di Chirs mi fanno tornare alla realtà. 

Prendo il cellulare e mi viene in mente Ashly, è molto che non la sento, più tardi le manderò un messaggio.

_________________________________________________________

Siamo appena arrivati alla festa. Questa volta, anche se è in spiaggia, è al chiuso. 
Il locale è decorato secondo il tema hawaiiano, solo io non ne sapevo niente? 
Intravedo Ryan dietro al pianobar, così decido di andarlo a salutare mentre gli altri cercavano 
un posto dove potersi sedere per bere qualcosa.

- Ehi Ry! -
- Ross, che piacere vederti qui! - esclama asciugango un bicchiere.
- Ma lavori a tutte le feste? - 
- No, solo a quelle organizzate in spiaggia. -
- Capisco... ti va di ballare? -

Non so come mi sia venuto in mente, ma lui non ci pensa due volte a scavalcare con un salto
il bancone e a venire verso di me.
Mi prende per mano ed entriamo in pista, dove ci sono i soliti strusciamenti e il solito odore alcolico.
Iniziamo entrambi a muoverci, il dj se la cava con la musica e iniziamo a scatenarci pian piano.
All'improvviso dal soffitto si aprono degli strani rubinetti dai quali inizia a spruzzare dell'acqua, la
cosa diventa sempre più divertente!
Intravedo Renae fissarci da un angolo del locale, poi collego il fatto che lei e Ryan hanno un certo
rapporto, così decido di andare da lei per incitarla a ballare al posto mio.

- Ren, Ryan ti sta cercando. -
- Davvero?! -
- Si, guarda è lì - le dico indicando il punto in cui ballava il ragazzo.

Mi guarda sorridendo e va dritta da lui. Vedo Ryan sorriderle e avvicinarsi a lei, se nascesse qualcosa tra loro io sarei la prima ad essere contenta.

Sono tutta bagnata, i capelli e il trucco sono andati a farsi fottere.
Chiedo ad una ragazza dov'è il bagno e mi dirigo subito lì per riprendermi un po'.
Appena apro la porta c'è la classica fila di lavandini attaccati al muro con degli specchi, difronte
cinque porte, in ciascuna di queste c'è il wc.
Non c'è molta luce, anzi, ci sono solo due neon blu, ma blu davvero.
Per fortuna sono sola e non sento nessun verso strano.
Apro il rubinetto del lavandino e inizio a bagnarmi il viso e a togliere la matita colata sotto gli occhi.
Bagno anche le mani cercando di dare una forma più presentabile ai miei capelli.
Mi guardo allo specchio ed il vestino è del tutto trasparente ormai e si vede il costume nero che ho indossato.
Ad un certo punto sento dei passi, non voglio avere a che fare con ubriachi o con puttane mezze nude.
Entro in fretta in una delle cabine e chiudo a chiave.

- Wow Chris, questa festa è da urlo! -

Questa è la voce di Justin. La porta sotto ha la fessura.

- Justin vedi se c'è qualcuno dentro. -

Oh cazzo.
La prima cosa che mi viene in mente è salire con i piedi sul wc, così da non farmi vedere.

- No, non c'è nessuno. Per fortuna che ci sono le fessure sotto, altrimenti avrei dovuto rischiare di 
trovare una scena di sesso davanti ai miei occhi - dice ridendo, facendo ridere anche l'amico.
- Passami la canna. -
- Non mi diventare coglione adesso Justin, solo una. -
- Ok va bene.  Come va con Margot? -
- Bene, hai visto il suo costume? Cazzo, le fa un culo da favola! -
- Che aspetti a portartela a letto? -
- Non voglio solo portarmela al letto, voglio provare qualcosa di serio con lei. -
- Davvero?! Oh andiamo amico, sappiamo tutti e due che non è vero! -
- Pensa quello che vuoi, ma io ho queste intenzioni. Non sono Justin Bieber. -
- Io non mi porto le ragazze a letto ogni sera! -
- Ma è quella l'intenzione! Soprattutto con una certa ragazza... -

L'odore delle canne si stava diffondendo nella stanza, riesco a sentire il fumo che cacciavano dalle loro bocche.

- Non voglio portarmela al letto, lo sai. -
- Ma non vuoi neanche avere una relazione. -
- Non posso avere una relazione, ne abbiamo già parlato! -
- Justin, Will è uno sbruffone, non farti condizionare da lui. -
- Non hai capito un cazzo allora! Se inizio ad avere una relazione con una ragazza, quel bastardo porta via i miei soldi, di conseguenza la mia famiglia finirà in mezzo ad una strada! -
- Cazzo... - 
- Eh! A me Ross piace, piace da impazzire. Ma meglio prevenire che curare, no? Ho un fratello e una sorella di tenera età, mia madre adesso si occupa di loro e mio padre ormai non lo vedo da quasi tre anni, ha preferito una "vita migliore", lasciandoci lì, perché non potevamo permetterci un pezzo di pane! Adesso se sono il ragazzo più ricco di questo mondo è solo grazie a quello stronzo di Will e alla sua agenzia di moda che mi ha assunto due anni fa, è lui ad avermi dato i soldi, quindi lui può togliermeli. -
- Amico, non mi avevi mai parlato di questa storia. Cioè sapevo solo che ti teneva appeso ad un filo, ma non sapevo cosa c'era dientro... -
- Non te ne ho mai parlato e mi dispiace, è una questione delicata e ormai ci conosciamo da abbastanza tempo, ho fiducia in te. -
- Grazie, ma una cosa non capisco - dice, dando però prima un tiro alla canna - perché ti ricatta così? Hai fatto qualche cazzata? -
- No, no... due anni fa la sua ragazza ci provò con me da ubriaco, io ci sono stato ed è successo un casino dopo. -
- Per una ragazza?! Ma questo è fuori di testa! -
- Lui e lei stavano insieme da quattro anni, Will ed io eravamo amici, molto amici, tanto da offrirmi un lavoro nella sua agenzia pagandomi più del dovuto, vista la mia situazione economica. -

Non ci posso credere... Nella mia testa adesso ho un disordine che difficilmente riuscirò a sistemare.
Ecco spiegate tutte le volte in cui Justin si avvicinava a me in un determinato modo e tutte le volte
in cui mi ha detto e ripetuto di stargli lontana. 
E Will... che verme! Ma perché non me ne ha mai parlato? Avrei potuto aiutarlo e fare qualcosa! 

- Ah capisco... ma se eri ubriaco poteva anche non prendersela! -
- Non ci credeva, la zoccola della ex poi ha negava tutto e ha dato tutta la colpa a me. Per questo adesso vuole impedirmi di avere una relazione, per farmi sentire come si è sentito lui quando ha scoperto tutto. -
- Che stronzo... sappi che per qualsiasi cosa io sono qui, così come Renae e Ross. A proposito, dovresti dirle tutto questo... -
- No meglio di no, non voglio farle pena o cose così. Se le devo piacere, le devo piacere per come sono e non perché ho questi problemi. -
- Non penso sia quel genere di ragazza, e poi ha un fisico arrapante da morire... -
- Queste affermazioni tienile per te, altrimenti ti infilo un palo in culo. -
- Ehi ehi ehi calma, stavo scherzando - dice ridendo.

Io metto una mano davanti alla bocca per non ridere, se mi scoprissero adesso Justin romperebbe con me in tutti i sensi.

- Sei geloso eh? -
- Ma che dici?! -
- Si, si... sei geloso! -
- Chris sembri una femminuccia, non sono geloso! Usciamo da qui, grazie per la canna. -
- Quando vuoi! -

Escono entrambi dal bagno e io finalmente posso scendere da lì.
Mi si è addormentata la gamba e non riesco neanche a camminare.
Mi do' un'ultima occhiata allo specchio e raggiungo la pista di nuovo.
Quanto tempo sono stata lì? C'è meno gente rispetto a quando sono andata in bagno.
Ho molta sete, così mi avvicino al bancone del bar sedendomi su uno sgabello, aspettando qualcuno che mi venga a servire.
Non voglio niente di esageratamente alcolico, qualcosa di semplice ma che comunque ti dia quella sensazione di freschezza.

- Che ti preparo? -

Si avvicina un uomo sulla trentina d'anni, aveva una camicia bianca ed una cravatta, un po' di barbetta e i capelli biondi.

- Un mojito. -
- Subito. -

Mi volto a guardare le persone che ballano in pista e vedo Ren e Ryan strusciarci in continuazione.
Scommetto tutto che quelli stasera vanno a letto insieme.

- Tieni. -

Prendo il bicchiere e inizio a sorseggiare dalla cannuccia, proprio quello che ci voleva.

- Non dovresti bere tu. -

Una voce proveniente dalla mia destra.
Mi giro e mi trovo un Justin concentrato nello scegliere cosa prendere.

- Perché non dovrei bere? -
- Perché hai 16 anni. -
- Come fai a sapere che ho 16 anni?! -
- Me l'ha detto Ren. -
- E come mai te l'ha detto? -
- Perché le ho chiesto io di dirmelo. -
- E per quale motivo? -
- E' un interrogatorio?! - dice guardandomi.

Non rispondo e lui chiama il barman per ordinare qualcosa.
Poi si gira di nuovo verso di me.

- Dove sei stata? -
- Qui?! -
- Non ti ho vista par niente, hai ballato? -
- Si, un po'. -
- Da sola? -
- Con Ryan - gli rispondo facendo segno con la testa verso Ren e lui che stavano ballando.
- Tu che hai fatto? - gli domando.
- Una canna e qualche servizio da una puttanella. -

Sapevo che non era vero, è stato tutto il tempo in bagno con Chris ed io ero lì.

- E Chris? - 
- Era con me. -
- Hai fatto servizi con una puttanella davanti a lui?! -
- No, lui si faceva soddisfare dalla sua mentre io mi facevo soddisfare dalla mia. -
- Mh, interessante. -

Lascio il bicchiere ormai vuoto sul bancone e scendo dallo sgabello.

- Dove vai? -
- A ballare, vuoi venire? -

Ci pensa un po', poi lascia il bicchiere lì e mi raggiunge andando in pista.
Iniziamo a muoverci vicini, molto vicini. Mi tiene per i fianchi e mi guida nei movimenti.
Non avendo ballato prima è asciutto, mentre io sono ancora bagnata fradicia.
E' dietro di me ed io inizio a fare su e giù con il corpo, poi mi gira verso di lui, trovandoci faccia a faccia.
Mi avvicina facendo scontrare i nostri corpi, mette le mani sul mio fondo schiena.
Inizia a darmi baci sul collo e picchietta con la lingua succhiando su alcune parti,  scende sempre di più con le mani. L'alcool inizia a farmi effetto e la musica mi sta facendo gasare sempre di più, non capisco più niente.
Mi guarda e ha un'espressione tra goduria e determinazione.
Ad un tratto mi prende in braccio e ci allontaniamo dalla pista.
Arriviamo nel bagno dove eravamo prima e mi poggia sul lavandino. 
Da quel momento iniziamo a baciarci sempre più con foga, non so descrivere le emozioni che sto provando. Le sue labbra sono come una droga e ci incitiamo a vicenda di volerne di più.
Con le mani inizia a toccarmi dappertutto, tanto da, ad un certo punto, alzarmi il vestitino che avevo.
All'improvviso sentiamo arrivare qualcuno, ci stacchiamo immediatamente ed in fretta ci chiudiamo dentro ad una delle cinque cabine.

- F.F.Forse è meglio tornare a casa... - dice respirando pesantemente. 
- S.Si, credo di si... -

___________________________________________________________________

A: Ashly
Se non mi facessi sentire io non mi penseresti nemmeno per un secondo! 

DA: Ashly
Carissima, io aspettavo un tuo messaggio! xx.

A: Ashly
Come mai sei ancora sveglia? xx.

DA: Ashly
Sono appena tornata dal cinema, film banalissimo! Se restavo a casa era meglio... tu invece?!

A: Ashly
Sono appena tornata da una festa... !!!

- Ross, ti dispiace prestarmi il tuo struccante? Il mio l'ho finito. -
- Si, Ren dovrebbe stare sopra la mensola del bagno, prendilo pure. -
- Grazie mille. -

DA: Ashly
Uohuoh che genere di festa?! Fatto conquiste? 

- Questo? - chiede mostrandomi lo struccante.
- Si proprio quello, ti dispiace chiudere la porta appena esci? -
- Si tranquilla, ma che fine hai fatto? -
- Domani ti racconto, adesso sto parlando con una mia amica di New York, dai la buonanotte a tutti da parte mia. -
- Quel sorrisone mi dice qualcosa, va beh... a domani! - dice uscend dalla mia camera.

Non mi sono nemmeno cambiata, scrivo ad Ashly e nel frattempo che risponde vado a mettermi il pigiama.
Ho ancora un po' i capelli bagnati, non mi va di asciugarli con il phono.
Metto una culotte e un toppino abbinato e lavo il viso per togliere quel poco di matita che mi è rimasta sugli occhi. Mi guardo allo specchio e noto sul collo dei segni violacei, involontariamente sorrido come una cogliona. Dopodiché torno a stendermi sul letto.

Racconto tutto ad Ahly e ci mettiamo d'accordo su come incontrarci un giorno di questi, è quasi un mese che mi sono trasferita a Los Angeles e mi manca tantissimo. Potrei farle conoscere Renae, Chris e Justin...

Sento bussare alla porta e subito dopo vedo entrare mia madre, così copro velocemente con i capelli i succhiotti.
Dopo quella brusca discussione non le ho rivolto la parola se non per dire "buongiorno" e cazzate varie.

- Ross, possiamo parlare? - 
Annuisco e si siede affianco a me.
- Voglio scusarmi per come ti ho trattata quella volta, non volevo che tu ti sentissi costretta a prendere determinate decisioni, anche perché non sono decisioni facili da prendere. Io e tuo padre stiamo cercando di andare d'accordo e la cosa sembra stia funzionando. Ho parlato con lui della nostra discussione e pensa che sia giusto chiudere questa storia e cercare di non avere più questo tipo di problemi. -
- Va bene mamma, non preoccuparti, è tutto apposto. -
- Non voglio che ci siano incomprensioni tra di noi, da quando ci siamo trasferiti non abbiamo avuto modo di passare del tempo insieme. E' vero che il lavoro ci tiene occupati più del dovuto, ma se non lo facessimo adesso non staremmo qui. -
- Si lo capisco, tranquilla, davvero, è risolto. -
- Apposto - dice abbracciandomi - che ne dici di andare a fare compere domani? -
- Magari! -
- Perfetto. Buonanotte piccola, sogni d'oro. -
- Buonanotte mamma. -

Odio vederla soffrire, se soffre lei soffro anch'io. Il nostro è un legame particolare, lei per me è la persona più importante della mia vita, così come papà, ma lei è mia amica, mia sorella, la mia coinquilina... è tutto! 
Spengo il cellulare e lo poso sul comodino. Sono le 4:00 di mattina e non faccio altro che pensare alla festa, a Justin. Quel ragazzo mi fa sentire diversa, viva!
E poi ho conosciuto un po' della sua storia, che non mi sarei mai aspettata di sapere.
Tutti qui a Los Angeles lo conoscono, è davvero ricchissimo e io già me ne accorsi dal primo giorno che sono venuta qui, alla festa sulla spiaggia. 
Justin è tutto da scoprire, questo mi attira di lui.
E poi la sua bellezza... è WOW. Oggi per esempio era illegale al massimo, il suo sguardo riesce a paralizzarmi.

Sento bussare ancora alla porta, Renae è venuta a riportarmi lo struccante.

- Entra Ren. -

La porta si apre, ma non è Ren ad entrare.





Spazio autrice
Ciaaaaaaaao! Non uccidetemi, so che la curiosità è in voi!
Haha, anyway! 
Ecco qui il settimo capitolo, avete scoperto qualcosa in più su Justin così come la protagonista.
Cosa ne pensate? Mi piace come sta procedendo la storia, ma soprattutto sono contenta
per tutte quelle persone che la stanno seguendo e che ringrazio infinitamente!
Presto avrà un ruolo più rilevante anche Ashly, ma non vi svelo niente!
Fatemi sapere le vostre opinioni riguardo questo capitolo e spero continuate a seguire gli aggiornamenti. 
Un bacio :).

P.S. Vi posto una foto di Ashly, giusto per darvi un'idea iniziale.



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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Sento bussare ancora alla porta, Renae è venuta a riportarmi lo struccante.

- Entra Ren. -

La porta si apre, ma non è Ren ad entrare.

- Scusa Ross, disturbo? -
- No Chris, entra pure. -

Mi sistemo appoggiandomi allo schienale del letto e vedo lui chiudere piano la porta e avvicinarsi a me.
Non ho mai parlato a lungo con Chris, le nostre conversazioni si sono sempre basate su battutine 
squallide.

- Stavi dormendo? -
- No, non ho per niente sonno sinceramente... -
- Mh strano, di solito voi ragazze dopo una serata del genere siete sempre stanche - dice ridendo. 
- Beh dipende, io personalmente non sono abituata molto a questo genere di feste, però mi piacciono e ogni volta che andate da qualche parte ne approfitto per venire con voi che avete qualche annetto in più di me. -
- Beh un anno, io ne ho 20, Justin 19 e Ren lo stesso. -
- Io ne ho 16 Chris, non 18 - gli rispondo ridendo.
- Ah, che figura di merda... -
- Tranquillo, non sei il primo! Come mai qui? -
- Volevo chiederti come va con Justin, se ti interessa, se avete stretto un legame... -
- E come mai questa domanda? -
- Perché vorrei conoscerti meglio, insomma... viviamo nella stessa casa e parliamo pochissimo, di me ti puoi fidare, se ti serve qualcosa io sono qui. -
- Grazie, ma con Justin non succede niente di particolare... -

Mi è venuta in mente la scena di qualche ora fa, lui che mi stringe e mi tiene ferma sopra il lavandino...
Inizio a sentire un certo calore sulle guance, sicuramente sto diventando rossa.
Mannaggia a me che dormo con la luce accesa!

- Niente di particolare eh.... guarda qui! - dice indicando le mie guance, come pensavo.
- No, cioè... tra di noi non so cosa ci sia, ha un comportamento strano, a volte mi tratta in un modo e altre volte in un altro. -
- Avrà i suoi motivi... -
- Si ma quali sono? Io non capisco. -

Sto mentendo, non posso dirgli di aver sentito la loro conversazione nel bagno del locale, mi ucciderebbe.

- Questo devi dirlo a lui, però di una cosa sono più che sicuro... -
- Ossia? -
- E' attratto da te, lo fai eccitare, non so se hai mai notato il suo ehm... beh hai capito, mentre cammini per casa in "pigiama". -
- Ma ti pare che vado a guardare lì dove non batte il sole?! -

Ma che sto dicendo? Come sto parlando? Tutti quanti sanno ormai che non sono una ragazza elegante nel parlare, anzi.

- Certo, ovvio! - dice con un cenno di ironia.
- Qualcos'altro? -
- Si, ti vuole in camera sua, ha detto che dovete parlare di quello che è successo stasera alla festa. -
- Quindi tu sapevi già tutto!! -
- Si... - risponde iniziando a ridere rumorosamente. 
- Shhh! Non urlare cazzo! Sei un fottuto stronzo Chris, vaffanculo - dico lanciandogli un cuscino in faccia.

Lo lascio lì a ridere da solo come un coglione e vado dritta in camera di Justin.
Busso ma non risponde nessuno, magari non c'è o è in bagno.
Sto per bussare di nuovo, ma la porta si apre mostrando un Justin in boxer e con i capelli alla cazzodicane.

- Ehi bambolina... - saluta strofinandosi un occhio.
- Stavi dormendo? -
- No, ti sembro uno che stava dormendo? -
- Sinceramente si... ma tralasciando questo discorso, di cosa mi vuoi parlare? -
- Io non ho niente da dirti - risponde strofinandosi l'altro occhio.
- Ma Chris mi ha detto che... -

Mi blocco un attimo, quel pezzo di merda mi ha fatto uno scherzo!

- Ehm... no niente, sono venuta solo per... per... -

Mentre cerco di trovare una scusa plausibile, lui mi incita a continuare a parlare.

- Niente, cercavo Renae e ho sbagliato stanza, torna pure a dormire! - dico infine facendo dei passi indietro. 

- Una cazzata più bella di questa non l'ho mai sentita. Vieni entra. -

Mi afferra per il polso e mi tira in camersa sua.
E' abbastanza disordinata, c'è roba ovunque.
Il letto è disfatto, sicuramente stava dormendo. Guardo fuori alla finestra spalancata e vedo l'alba, ormai saranno le cinque e mezza.

- Allora bambolina, come mai sei qui? E questa volta dici la verità. -

Si sistema sul letto coprendosi fino allo stomaco con il lenzuolo e mette un braccio dietro la nuca.
Io nel frattempo faccio avanti e indietro per camera sua seguita dal suo sguardo.

- Chris mi ha fatto uno scherzo dicendomi che volevi parlare di quello che è successo stasera, così sono venuta e l'ho lasciato lì mentre rideva come se non ci fosse un domani - spiego velocemente.
- Mh capisco... quindi vuoi parlare di quello che è successo alla festa? -
- N.N.No, Chris... oh dai non farmelo ripetere! -
- Tranquilla, e come mai sei in mutande e reggiseno? -
- Non è una mutana ma una culotte, e questo è un toppino non un reggiseno! -
- Non che la cosa cambi molto... - dice guardandomi dalla testa ai piedi.

Si alza dal letto e viene verso di me, io inizio a sentire un certo calore.
Una mano la poggia sul mio fianco e con l'altra sposta i miei capelli da un lato.
Scopre i succhiotti fatti qualche ora prima e ci passa un dito sopra. 

- Senti dolore? -
- No... -
- Ti va di dormire con me? -
- Justin, dormire non significa... -
- Tranquilla non faremo nulla. -
- Allora va bene... -

Sorride e va a mettersi sul letto, dove stava sdraiato poco prima. Lo raggiungo e mi sdraio affianco, con la sua mano mi accarezza le cosce facendo su e giù. Mi da' un bacio sulla fronte e dopo due minuti mi addormento. 


___________________________________________________________


E' una settimana che io e Justin stiamo andando d'accordo, anche se a volte fa finta di non conoscermi o si comporta come se volesse evitarmi, soprattutto alle feste.
Sono in aereoporto che aspetto da tipo mezz'ora, Ashly sta venendo qui a Los Angeles, starà circa due settimane, poi tornerà a New York.
Sono seduta che picchietto il piede per terra ripetutamente, odio aspettare.
In lontananza vedo una chioma bionda con due valige, la riconosco subito.
Mi alzo e corro per raggiungerla più velocemente, cercando di non far male qualcuno.

- ROSS! - urla.

Le salto letteralmente addosso e l'abbraccio fortissimo.

- Finalmente! Come mai così tanto tempo? -
- L'aereo è partito qualche minuto più tardi, ma fotte sega... allooora? Come vanno le cose? -
- Ti spiego tutto appena arriviamo, fuori ci sono i miei amici con le auto. -

Prendo una delle sue valige aiutandela ed usciamo dall'edificio raggiungendo le macchine.
Justin con la sua lamborghini e Chris con la sua ferrari gialla.

Appena Justin ci vede apre il cofano per mettere dentro le valige.

- Justin, lei è Ashly. Ashly, lui è Justin. -
- Piacere mio Justin, sei un gran figo! -

Vedo lui ridere al complimento della mia migliore amica, no non mi da' fastidio, no.

- Ash, lui invece è Chris, fratello di Renae che in questo momento non c'è. -
- Ciao Chris! -
- Credo sia arrivato il momento di entrare in macchina... - inizio dicendo.
- Uh si! Io con Justin! - esclama lei.

Ma che le prende?
Chris nota la mia espressione confusa e mi fa segno di andare con lui.
Non dico niente ed entro direttamente in macchina, sapendo di avere Ash e Justin dietro di noi.

- Carina la tua amica, anche lei è di New York? -
- Si, ci siamo conosciute appena mi sono trasferita lì, praticamente da quando avevo un anno. -
- Wow, vedo che avete un buon rapporto. -
- Si, assolutamente. Non abbiamo mai litigato, però questa cosa un po' mi preoccupa... -
- E' per Justin, vero? -
- No, no non è per questo. Non mi ha dato fastidio che lei sia andata in macchina sua, questo non vuol dire niente. E' solo che è strano che ci conosciamo da tanto tempo e non abbiamo mai avuto occasione per litigare... -
- Vuol dire che andate d'accordo, che vi trovate bene come amiche e che vi capite a vicenda. -
- Può anche essere... - rispondo guardando dallo specchietto la lamborghini nera dietro.
- Stai tranquilla, sembra simpatica! -
- Lo è infatti. -

Dopo una decina di minuti arriviamo a casa, scendiamo tutti dalle macchine e raggiungo Justin e Ashly.

- Vieni Ash, ti faccio vedere la casa! -
- In realtà Justin mi ha appena invitato ad uscire per vedere la citta, tranquilla la casa la vedrò appena torneremo. -

Appena sento quelle parole fisso Justin, che distoglie subito lo sguardo dal mio.
Non so se quello che provo adesso sia fastidio o boh...

- Ok ragazzi ci vediamo dopo, Ross entriamo dai. -

Chris mi prende per mano ed entriamo dentro, non rispondo neanche a quello che mi ha detto Ashly.
Appena entriamo sentiamo un profumo provenire dalla cucina, Renae sta cucinando hamburger e patatine, adoro come cucina!

- Ehi carissimi! - saluta lei mentre gira la carne in padella.
- Renae sai che ti adoro! - le dico dandole un bacio sulla guacia.
- Come mai tutta questa dolcezza?! Chris che le hai fatto, confessa! - 

A quel punto inizio a ridere, sia per la faccia di Chris in quel momento sia per come era vestita Ren.
Aveva un grembiule blu e dei pantaloncini con un reggiseno sopra.

- Dov'è la tua amica Ross? - domanda sbirciando nel salotto.
- E' con Justin... - risponde Chris.

A quelle parole sento dentro di me che qualcosa non va, inizio ad essere nervosa e rimango zitta fissando un punto fisso della cucina.

- Oh... - 
- Si Ren, continua a cucinare però...! - dice il ragazzo.

Esco dalla cucina con calma e vado in camera mia, voglio fare una bella doccia fredda.
Tolgo tutti gli indumenti ed entro immediatamente in doccia, facendo sì che l'acqua scorra sul mio corpo. Chiudo gli occhi e cerco di scacciare via l'immagine di Ash e Justin in giro per Los Angeles da soli, non so perché ci sto pensando e non so nemmeno perché provo questo fastidio.
Alla fine io e Justin non siamo niente se non amici, anche se abbiamo avuto delle circostanze particolari... ma sono situazioni banali e prive di significato.

Esco e di corsa vado in camera per mettere l'intimo ed un vestino corto morbido di colore nero.
I capelli li lascio sciolti, non mi va di attaccarli.
Scendo di sotto e ormai il pranzo è pronto, Ren è un'ottima cuoca e ha cucinato delle cose buonissime.

Dopo aver mangiato andiamo sul divano per vedere un film qualsiasi, decidimo Fast & Furious.

Siamo a metà film e andiamo a preparare i pop corn, nel frattempo che io e Ren siamo in cucina sento delle voci provenire dal salotto. 

- Penso siano arrivati - dice Ren mentre mette tutti i pop corn in una grande ciotola.

Usciamo dalla cucina e raggiungiamo Chris, che non era solo in quel momento.

- Ehi Ross! - esclama Ash raggiungendomi e abbracciandomi.

Ricambio l'abbraccio ma non dico una parola. Vedo Justin guardarmi dall'altra parte del divano,
ma non ricambio lo sguardo.

- Mettiamo play? - domanda Chris.

Noi annuiamo e riprendiamo a vedere il film. 
Con la coda dell'occhio vedo Ash fissare Justin sorridendo, mi iniziano a girare i coglioni.
Ho la mano dentro la ciotola e afferro ogni due secondi una manciata di pop corn.
Guardo la tv ma la mia mente è altrove.
Decido di andarmene in camera, ovviamente porto i pop corn con me.

- Ross dove vai? -
- Vado in camera Ren, dopo che finisce il film vieni che parliamo. -

Entro in camera e chiudo la porta.
Mi siedo in un angolo sul pavimento. Si è fatto buio e il caldo diminuisce sempre di più.
Ho la finestra aperta e guardando fuori ricordo la prima volta che sono venuta qui, sembra sia passata un'eternità. Forse perché sono successe tante di quelle cose...

Finisco i pop corn in pochissimo tempo, non per la fame ma per il nervoso. 
E' mia amica, come posso essere gelosa di lei? Non ricordo se le ho parlato di Justin, forse no, per questo ci sta provando liberamente come se non fosse niente.
Però ora che ci penso...

FLASHBACK

A: Stronzetta
Ehi come và la vita senza di me? 

Da: Stronzetta
Benissimo! haha xx.

A: Stronzetta
Lo so, anche qui non c'è male!
Ho conosciuto due ragazzi ieri sera ad una festa, niente male...

Da: Stronzetta
Davvero?! Wow pensavo di peggio xx.

A: Stronzetta
Non è da me lo so, ma sono loro che mi hanno rivolto la parola. Uno è carino e simpatico, l'altro invece è un morto di tu sai cosa.

Da: Stronzetta
Sicuramente quello "morto di tu sai cosa" è più carino! Haha.

FINE FLASHBACK

Ricordo di averle parlato di un ragazzo, ma non le ho detto il nome.
Va beh, alla fine non posso impedirle di frequentarsi con lui.

Sento bussare alla porta e subito dopo vedo entrare Ren.

- Che è successo? - domanda sedendosi per terra accanto a me.
- Ren, credi che io debba sopportare tutto questo? -
- Parli di Ash e Justin? -
- Si, cioè... è mia amica, ma se a lui piace... -
- Ro, ti stai facendo problemi inutilmente secondo me. Ashly è venuta qui solo oggi, Justin per gentilezza l'ha invitata ad uscire... ma non credo provi interesse verso di lei. -
- Lo spero... -

_____________________________________________________________

- Buongiorno... - dico a tutti sistemandomi i capelli.

Stavano tutti seduti attorno ad un tavolo che mangiavano un sacco di roba.

- Ross vai a metterti il costume, andiamo al mare! - 
- Ma davvero fate?! A quest'ora?! -

Sono le undici di mattina e fa un caldo pazzesco, ora che ci penso non sarebbe una cattiva idea andare al mare. Ashly mangia dei cereali, mentre tutti gli altri consumano cornetti, nutella...
Ma dov'è Justin?

- Qualunco sa dov'è Justin? - chiedo loro.
- Si, è di sopra a mettersi il costume - risponde Ash, pff.

Non dico niente e vado in camera sua. Busso alla porta.

- Un attimo! - sento urlare.

Dopo circa cinque minuti viene ad aprire.

- Oh, ehm... - inizia dicendo, era tutto bagnato e aveva un asciugamano avvolto in vita.
- Justin, dobbiamo parlare! - 

Senza dargli tempo di replicare mi fiondo dentro camera sua e mi siedo sul letto.
Mi guarda in modo strano.

- Di cosa dobbiamo parlare? -
- Di Ashly. -
- Hai messo il costume? Fra poco andia... -
- Non cambiare discorso! Anzi, dimmi, noi cosa siamo? -

A quella domanda rimane un po' impacciato, è evidente che non sa che rispondere.
Attendo una sua risposta e lui è davanti a me che guarda altrove, non sbatte neanche le palpebre.

- Justin ho bisogno di capire, io cosa sono per te? -
- I.I.Io... -

Distoglie lo sguardo da me per un secondo e io guardo nella direzione in cui guarda lui.
C'è un reggiseno bianco appoggiato sul comodino, io come una cretina non l'ho neanche notato prima di iniziare a fargli domande del genere.

Trattengo le lacrime, non voglio mostrarmi debole davanti ad un senza palle come lui.

- Ok, ho capito. - 

Mi alzo dal letto e mi avvicino velocemente alla porta per uscire, ma mi ferma.

- Ross non è come pensi! -
- Ah no? Quindi quel reggiseno è tuo?! Justin vaffanculo, non rivolgermi più la parola, anzi, ignorami completamente! -

Detto questo esco sbattendo violentemente la porta.
Adesso non mi resta che parlare con una persona, sono stanca di tutto questo.









Spazio autrice

Hola a todoooosss! Ecco l'ottavo capitolo, un po' cortino ma pieno di situazioni intriganti,
non trovate anche voi? E' di passaggio, quindi don't worry! 
Cosa ne pensate del comportamento di Ash e Justin? Cosa vi aspettate dal prossimo capitolo?
Fatemelo sapere, magari terrò conto anche delle vostre opinioni rendendovi partecipi!
Sto cercando di sistemare il mio pc, quindi spero che per i prossimi capitoli ci sia più contenuto
e che riesca a scrivere di più, io incrocio le dita!
Bene, detto questo, ringrazio come sempre tutti coloro che seguono la storia e... al prossimo capitolo!
Un bacio grande! :).

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Non sono una di quelle persone che fa scenate, però ho bisogno di capire ciò che sta succedendo.
Magari non adesso, aspetto che venga in camera mia per prendere il costume. Justin ha lasciato la valigia di Ash in camera mia quando sono tornati ieri sera.

Mi metto sul letto e non faccio altro che pensare a quel reggiseno, e se fosse di Ash?
Non so come la prenderei, però c'è da dire che non posso vietare loro di stare insieme.

Nel frattempo che aspetto mi metto il costume, non vorrei sentire le urla di Chris più tardi. Non piango perché mi sembra una cosa da sciocchi, anche se mancava poco che scoppiavo in lacrime davanti a lui.

- Rò posso entrare? -

Eccola, è arrivata. Cosa devo dirle? Non voglio litigare, magari è solo un malinteso.
Le dico di entrare e la vedo tutta entusiasta che si avvicina a me.

- Sono venuta a prendere la valigia. Cazzo Ross non hai idea di come mi sono divertita! -

Perché non riesco ad appoggiarla come sempre? Sono già un po' di volte che mi parla ma io non le
rivolgo la parola, non si è fatta due domandine?

- Che hai? -

Ah ecco, che tempismo!

- Niente. Sei uscita con Juss? -

Il mio tono di voce è freddo, distante e soprattutto privo di entusiasmo.

- Si! Mi ha portata in giro per Los Angeles e mi ha fatto vedere dei posti carinissimi. Siamo andati a mangiare e subito dopo siamo tornati qui. -
- Perfetto. La tua valigia è lì. -
- Okay... ma spiegami perché ti comporti così. Insomma... sono venuta qui per stare con te, perché ti comporti come se io fossi invisibile? -
- Non lo so... è che sono un po' così in questo periodo, sarà il ciclo... -
- Mah va beh, io prendo la mia roba e vado in camera. Vedi di tranquillizzarti e se hai qualche problema vieni a dirmelo, cercheremo di risolvere. -

Prende la sua valigia ed esce. 
Ho mille dubbi in testa e il solo pensiero di vedere Justin mi fa salire una rabbia che se ce l'avessi davanti probabilmente gli sputerei in un occhio.
Continuo a prepararmi e una volta finito aspetto Chris che inizia a chiamarmi dal piano di sotto.


POV JUSTIN

Non deve andare via così, mi fa girare le palle quando lo fa! Non ti da' nemmeno il tempo di spiegare che è già scappata chissà dove, nel mio caso in camera sua.
Dovrei andare lì e chiarire le cose, ma non ci vado per il semplice fatto che dovrebbe imparare a fidarsi.
Mi asciugo i capelli velocemente strofinandoli con l'asciugamano e metto il costume. So che è da persone strane lavarsi i capelli prima di andare al mare, però erano orribili e non ho saputo resistere.
Una volta pronto esco e per il corridoio incontro Ashly.

- Uh guarda chi c'è! -
- Ash, dove stai andando? - 
- Sono andata a prendere in camera di Rò a prendere il costume e adesso sto andando in camera mia. -
- Vuoi una mano? -
- No tranquillo, grazie. Tu dove vai? -
- Sto scendendo di sotto per aiutare Chris a preparare le cose. -
- Capisco. -
- Beh ci vediamo dopo. -
- Aspetta! -

Mi afferra per un braccio e mi avvicina a lei.

- Qualcosa non va? - le domando un po' titubante. 
- Ti va di venire in camera con me? - 
Ha lo sguardo malizioso, non nego che mi piacerebbe un sacco farmi una sana sco...perta nella sua camera, però non voglio combinare danni.
- Scusa Ash, ma ho da fare - dico superandola e scendendo le scale.

Vedo Renae che mette i panini dentro una borsa e Chris che mette gli asciugamani in un'altra.

- Eccoti finalmente, tranquillo ho finito. Dove sono le ragazze? -
- Ross penso in camera, Ash sta andando a mettersi il costume. -
- Ok, ma Ross se è pronta perché non scende? -
- Non iniziare Chris, già sta a cazzi suoi... -
- Ma a me vuole bene, quindi anche se la chiamaerò tremila volte lei mi perdonerà sempre. -

Mi fa ridere, un casino. Io e Chris sono anni che ci conosciamo e il nostro rapporto si sta rafforzando sempre di più.
Qualche giorno fa mi ha chiesto di trasferirmi per un po' qui a casa sua, le camere ci sono e io ho accettato volentieri.

- Roooosssssss!! Scendi!! Siamo tutti pronti!! -
- Chris, manca anche Ashly, non siamo tutti... -
- Sh! Lei ha delle reazioni più divertenti. -

Dopo cinque minuti di urla eccola che scende. Ha un fisico da paura, ve l'ho mai detto? Più di una volta, ma non mi stacherò mai di ripeterlo. Ha un costume rosso fuoco, si intravede per vie della tutina quasi trasparente. 
Mi rivolge uno sguardo omicidia e passandomi di fianco mi da' una spallata.
Amo quando si incazza, le ragazze in generale sono così sexy quando fanno le incazzate, io mi diverto a guardarle.

- Perfetto, siamo tu... -
- ASPETTATEMIIIII - sentiamo alle nostre spalle.

Ah già, c'è Ash.

- Scusate, ma non riuscivo a trovare la mutanda del costume e vi ho fatto aspettare. -
- Tranquilla cara, scusaci tu se è difficile ricordarsi di te, ma è solo questione di tempo! - dice Chris.

Mi viene da ridere per come l'ha trattata, ma non voglio fare la parte del ragazzo stronzo, anche perché ci è rimasta male e si è notato subito.

Nella mia macchina ho Ahsly e Renae, mentre Chris è con Ross come avevo immaginato.

Durante il viaggio abbiamo cantato e urlato a squarciagola tanto da far girare le persone nel momento in cui passavamo con la macchina.
Arriviamo in spiaggia dopo una decina di minuti e iniziamo subito a sistemare le nostre cose per poi andare subito a fare il bagno. Non ci sono nuvole e il sole è caldissimo, la giornata è perfetta.
Ho un costume azzurro accesso, Chris uno nero. 
Ci spogliamo tutti, compresa Ross, non smetto di guardarla.
A lei da' fastidio, infatti mi rivolge delle occhiatacce, ma non mi importa nulla.

- Ragazzi dai andiamo! - esclama Ren prima di correre in acqua come una pazza, gli altri la seguono a ruota, tranne Ross.

- Tu non vieni? -
- No, preferisco prendere il sole - mi risponde rivolgendomi il solito sorrisetto stronzo.

Non le rispondo ma le rivolgo uno sguardo strano, quindi la lascio lì e raggiungo gli altri in mare, non posso starle sempre intorno.


POV ROSS

Dopo che gli ho fatto quella sparata mi ha rivolto uno sguardo come dire "va beh non fa niente, non mi importa", ma non ci ho dato tanto peso, non posso perdere il mio tempo appresso a lui.
Qui fa molto caldo però è bello come posto, mi è sempre piaciuto dalla prima volta che ci sono venuta.
Li vedo che ridono e scherzano liberamente... e comunque io odio prendere il sole! 
Non ci sono andata per il semplice fatto che vorrei evitarlo, prima voglio capire come sta la situazione e quello che succede con Ash. A proposito di lei, appena esce le vado incontro e la porto in disparte, in modo da poter parlare tranquillamente e chiarire tutto. 
Non c'è molta gente, è tranquillo. 
Sono sdraiata sull'asciugamano all'ombra con gli occhiali da sole, mi guardo intorno e in lontananza riconosco Ryan, sta parlando con un altro ragazzo che è di spalle e che non riesco a capire chi sia.

- Ehi Ross, perché non vieni in acqua? -
- No Chris, non mi va sinceramente... -
- Come mai? Prendi un po' di sole almeno... - 
- Certa gente mi irrita e preferisco stare qui, non posso?! Perché non sei in mare? -
- Sono venuto a prendere il pallone per fare una partita, ma calmati oh! Se non volevi venire lo dicevi e rimanevi a casa! -

Non gli rispondo, mi guarda e va in acqua.
Ma davvero... perché non sono rimasta a casa?! 

- Guarda un po' chi c'è...! -
- Oddio Ryan! -

Mi alzo in piedi di scatto e lo abbraccio.

- Sei qui da sola? -
- No, sono tutti in mare e io sinceramente mi sto rompendo un po'... -
- Vuoi venire con me? Ci andiamo a mangiare qualcosa... -

Dato che gli altri sono per fatti loro... perché no!

- Va bene dai. -

Ryan è un ragazzo con stile, molto simpatico e alla mano. Ce lo vedo con Ren, sono una bella coppia e diciamo che io sono quella che lo aiuta a fare la prima mossa.
Mi mette un braccio sopra la spalla e ci incamminiamo penso verso la sua macchina.

- Come va' con Ren? - gli chiedo per rompere il ghiaccio.
- Benissimo direi, mi piace molto come ragazza e poi mi fa morire dal ridere. -
- A me piacete insieme, non so perché - dico ridendo.
- Beh grazie, per il momento ci stiamo conoscendo però spero che al più presto mi dica di si! -
- Ti aiuterò io tranquillo. Dove andiamo? -
- Boh, andiamo ad un ristorante al centro? -
- Si, basta che c'è la pizza! -


POV JUSTIN

E' stato provato che io e la pallavolo non siamo compatibili. 
Stanchi usciamo dall'acqua e io personalmente ho una fame tremenda.
Ci avviciniamo verso le nostre cose e mi accorgo subito del pezzo mancante.

- Dov'è Ross? -

Gli altri prima guardano me e poi il suo asciugamano steso sulla sabbia.

- Forse è andata in bagno - dice Ashly, spero proprio che sia così.
- Tranquillo Justin sarà qui da qualche parte. -
- Prima era incazzata, mi ha quasi mandato a quel paese. -

Non voglio che si ripeta quello che è successo l'ultima volta che siamo venuti qui.
Al solo pensiero mi vengono i brividi, lei stesa sul retro della mia auto poco coscente.
Prendo il cellulare e la chiamo, si sente una suoneria. 

- L'ha lasciato qui... - dice Ren mostrando il cellulare di Ross in mano.

Cazzo, e adesso?
Non sono tranquillo per niente e odio non sapere dov'è.
Mi siedo sulla sabbia con le mani nei capelli, sto cercando di pensare a dove potrebbe essere.
Sento qualcuno sedersi affianco ed è Ashly.

- Tutto bene Justin? - chiede.

Si poggia sulla mia spalla e con la mano accarezza il mio addome.

- Ashly smettila... -
- Dai! Non dirmi che non ti piace... -

Non le rispondo neanche che sono già in piedi a camminare verso non so dove.
Odio Ross quando fa così, appena la vedo la uccido.

POV ROSS

- E' buonissima cazzo! -

Forse non vi ho detto che io e la pizza siamo praticamente la stessa cosa.
E' sicuramente il cibo che preferisco, la mangio sei giorni a settimana.

- Visto? Aspetta un attimo, vado a salutare Will. -

Mi rivolge un sorriso e si alza dal tavolo... WILL?! QUEL Will?!
Perché ogni volta che vado in un ristorante/pizzeria/quelchesia c'è Will? Mi segue per caso?
Mi sta salendo l'ansia e sto iniziando a pentirmi di essere venuta qui...

Li vedo che chiacchierano amorevolmente e a volte Ryan si gira verso di me sorridendomi, ammetto che mi tranquillizza.

Dopo cinque minuti ritorna al tavolo, mentre Will si siede al suo e mi rivolge uno sguardo serio.

- Dai veloce che andiamo! -
- Perché vai di fretta adesso? - domando ridendo e tirando un morso al mio penultimo pezzo.
- Perché si. - 

E' diventato serio e freddo, sto inziando ad avere dei dubbi. 
I ragazzi si saranno accorti della mia assenza, meglio avvisarli.
Metto la mano in una tasca della tutina per prendere il cellulare ma non c'è, cazzo!

- Ry, mi presti il cellulare un attimo? -
- Per cosa ti serve? -
- Devo avvisare gli altri che sono con te. -
- Naah - dice finendo l'ultimo pezzo di pizza.

Mentre mastica si alza facendomi segno di andare. 
Lascio il mio ultimo pezzo di pizza nel piatto e lo seguo.

POV JUSTIN

Torno indietro non avendo trovato tracce di Ross.

- Ehi Justin! -

Una voce alle mie spalle e quando mi giro vedo Josh.

- Amico, da quanto tempo! -
- Si infatti, proprio mezz'ora fa ho incontrato Ryan, mi mancate eh! -

Josh è stata la prima persona che ho conosciuto da quando sono venuto qui a Los Angeles, grazie a lui ho conosciuto molte altre persone che tutt'ora sono molto importanti per me. Lui poi si è trasferito a Miami e rare volte torna qui a Los Angeles per venire a trovare la sua famiglia.

- Ryan? -
- Si proprio lui, poi è andato via con una ragazza, si è fidanzato? -
- Con una ragazza?! -
- Si... che c'è di male? -
- Com'era questa ragazza? -
- Non ricordo sinceramente, aveva i capelli scuri, bel fisico e indossava una specie di vestitino credo... -

Ross!

- Porca miseria... sai dove sono andati? -
- No, no... ma va tutto bene? Qualche problema tra voi? -
- No anzi... ci vediamo ok? Chiamami! -
- Va bene! -

Corro verso gli altri per avvisarli e prendo le mie cose. 
Corro anche verso la mia auto e inizio a chiamare Ryan, ma quello stronzo non risponde.
Ho ancora il costume bagnato, i capelli umidi e sto guidando in ciabatte.
Se la tocca con un dito, o lui o Will, se la vede con me.


POV ROSS

Saliamo in macchina e Ryan mi sembra... strano.

- Ry, è successo qualcosa? -
- No, perché? -
- Ti vedo... strano. -

Mi sorride in segno di conforto e poi torna a guardare la strana.

- Dove stiamo andando? -
- A casa mia. -
- A casa tua!? Perchè? -

Lo squillare del suo cellulare interrompe la conversazione. Guarda lo schermo e lo rimette in tasca senza rispondere.

- Perché non rispondi? -
- Perché non mi interessa. -

Dopo un po' ci fermiamo davanti ad una villa piuttosto grande. Stile classico e un giardino enorme con piscina.
Scendiamo entrambi dalla macchina ed entriamo, in casa non c'è nessuno.
C'è molto silenzio e si sta freschi. 
Lascia le chiavi su un mobile vicino al divano e mi prende per mano.
Non parla e mi tira verso una camera.

- Ti piace casa mia? -
- Si... -

Apre la porta di una stanza che sicuramente è camera sua.
Entriamo e chiude la porta a chiave.

- Che cazzo stai facendo?! -
- Wow sei bellissima Ross, di più senza quella tutina però... -











Spazio autrice

Saaaaalve! 
Allora, per prima cosa mi scuso per il capitolo corto, ma sono stata costretta a dividerlo 
per questione di tempo e perché il mio dannato pc da' un po' i numeri.
Questo capitolo serve solo per farvi capire un po' le situazioni che si stanno creando, ovvero:
- Ashly ci prova con Justin;
- Chris si sta avvicinando a Ross;
- Ross sta ignorando Justin;
- Justin ha incontrato un suo vecchio amico (che ricomparirà prossimamente);
- Ryan è con Ross;
Il tutto verrà chiarito nel prossimo capitolo, quindi, come dico sempre, don't worry!
Sono strafelice che la storia vi stia piacendo e non so come ringraziare tutti (o forse si?)!
Ma scherzi a parte... cosa ne pensate? Cosa vi aspettate dal prossimo capitolo?
Fatemelo sapere così potrei anche tener conto del vostro parere.
Sotto vi lascio qualche immagine di questo Josh e di Justin.
Vi voglio bene e vi mando un bacio! :).



JOSH: 




JUSTIN mentre va' via: 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Sono rinchiusa in una camera da letto con un ragazzo che credevo mio amico.
Non è una delle situazioni migliori di questo mondo, specialemente se non sai cosa fare in questi casi.
Mi guarda da sopra a sotto con occhi maliziosi, vedevo un pizzico di divertimento nel suo sguardo nel vedermi così. 
Che sia un pazzo come Will? Di certo non si comporta così per volontà sua, ricordo quando l'ho conosciuto e mi ha trattata come una sorella da quel momento. E' grazie a lui se ho conosciuto Justin, quindi gli devo anche un favore. 
Mi domando se tutto questo sta succedendo per colpa mia o per colpa di chi se no?

- Allora te lo togli o no quel coso? Dai... - 
- Ryan, stammi lontano. -
- Non ci penso neanche, guardati! -
- Se qualcuno ti ha fatto il lavaggio del cervello fatti un esame di coscienza... -
- Nessuno mi ha fatto il lavaggio del cervello, non dire cazzate. -
- Ah no? Pensi che io sia una puttana? Beh ti sbagli, se osi toccarmi ti stacco le palle, ok? -

Non so come, ma sto tirando fuori il mio lato peggiore. 
Non sono mai stata una che si permette di dire certe cose, specialmente se sono in difficoltà e se le dico ad un ragazzo più grande di me che ha cattive intenzioni.

- Ross, sei così ingenua... - dice toccandomi i capelli.
- No, sei tu l'ingenuo, io non mi faccio manipolare da uno stronzetto arrapato che minaccia le persone, non so se mi sono spiegata... -
- Ma che cazzo stai dicendo oh?! -

Si avvicina bruscamente a me, facendomi cadere sul letto e subito cerco di rialzarmi in piedi, ma me lo impedisce mettendosi a cavalcioni. E adesso?
Tutto questo è opera di Will, sicuramente gli avrà detto di comportarsi con me così al ristorante.

Sono bloccata sotto di lui, non riesco a muovermi e non so come farlo ragionare.
Ad un certo punto sento dei rumori provenire da fuori. Anche Ryan se ne accorge, ma fissa la finestra senza togliersi di dosso.

- Non ti muovere - dice guardandomi in modo severo, ma non ha capito che questi suoi modi di fare mi sono indifferenti. Sono settimane, quasi un mese che lo conosco e so com'è caratterialmente. 

Si alza e va dritto alla finestra per controllare se ci sia qualcuno.
Poi la apre ed inizia ad urlare.

- Justin vaffanculo! -

Justin? Justin è qui? 
Una serie di domande inizio a farmi mentalmente, come ha fatto a trovarci?

- Ryan apri e fammi entrare, muoviti! -
- Mi hai preso per un idiota? -

D'istinto mi alzo dal letto e vado alla finestra, frega un cazzo!

- Justin! - 
- Ross! Cazzo, che ti sta facendo? -
- Niente, non... - 

Non riesco a finire la frase che Ryan mi spinge facendomi cadere all'indietro.
Ma porca miseria che problemi ha?!

Vedo entrare dalla finestra un sasso, poi un altro e un altro ancora.
Ryan li schiva, però poi Justin lo centra dritto in viso.

- Ross, esci, corri! -

A quelle parole mi alzo da terra e cerco di uscire, ma la porta è chiusa a chiave.

- Justin è bloccata! - gli urlo.
- Dalla finestra! -

La casa di Ryan aveva un unico piano, però di altezza era abbastanza alta da non permettere a qualcuno di entrare dalle grandi finestre.

Devo saltare? Al solo pensiero mi sale il panico.
Però, considerando la situazione, è l'unica cosa da fare.

Mi affaccio alla finestra e vedo Justin con il costume e le infradito, la macchina ferma di fianco e guardava nella mia direzione.

- Dai ti prendo io! -

Nel frattempo mi volto e vedo Ryan che cerca di alzarsi nonostante abbia un occhio sanguinante.
Mi affretto e mi siedo letteralmente sul davanzale con le gambe "appese".

- Forza! -

Justin si mette sotto di me e dopo una piccola preghiera momentanea durata due secondi mi butto giù, cadendo tra le sua braccia (detto così sembra una cosa romantica, ma per poco non gli cadevo in testa).

Non dice niente che mi prende per mano e mi fa entrare nella sua auto. 
Entra anche lui e schiaccia l'accelleratore.

- Wow... - dico.

Non sono ancora cosciente di ciò che ho fatto, mi sono davvero buttata da una finestra?!
Guardo lui, è concentrato e ha i muscoli contratti, è molto teso. 
I miei occhi cadono di nuovo su quel tatuaggio, "He's confident", e mi ritorna in mente anche quella frase letta tempo fa. 
Non gliene ho ancora parlato, ma adesso non è il momento adatto per farlo.
Sui sedili posteriori c'è la sua sacca e il suo asciugamano, insieme alla maglietta e ai bermuda. 

- Come stai? - mi chiede poi.
- Bene, abbastanza. -
- Ti ha fatto qualcosa? - 
- No, apparte sedersi sopra di me... - 
- Come cazzo ti è venuto in mente di andare con lui?! - chiede colpendo il volante.
- Beh sinceramente stando lì sulla spiaggia mi stavo rompendo un po' e allora sono andata con lui! -

Perché deve fare sempre discussione? Deve sempre tornare sull'argomento!
Io sono una persona che se succede qualcosa e si litiga e si finisce di litigare, la cosa finisce lì. Lui invece no! 

- Ti stavi rompendo?! Venire con noi in acqua ti faceva schifo?! -
- Sinceramente? Si! -
- Perché?! -
- Perché c'eri tu, ecco perchè! -

A quelle parole rimane in silenzio. Se mi sto pentendo di averlo detto? NO.
Non posso stare ai suoi comodi, non può comportarsi con me in un modo e poi cambiare atteggiamento da un momento all'altro. Odio queste cose, è come una presa per il culo.

- Rimanevi a casa... - risponde poi con tono calmo e sottile.

No mi importa, vuole essere capito senza il suo aiuto. Ma come si fa?
Prima Will, poi Ryan... prima mi bacia e poi mi evita... Beh?! Non sono la sua bambola gonfiabbile!

Arriviamo finalmente a casa e dopo quelle sue parole non abbiamo più parlato. 
Scendo dall'auto sbattendo lo sportello ed entro direttamente in casa.

- ROSS! - 

Sento un urlo generale e vedo arrivare dal salone Chris, Ren e Ash.

- Che fine hai fatto? - chiede Renae.
- Con un amico... -

No, non le dirò mai che sono stata con Ryan e soprattutto quello che mi ha fatto, non voglio rovinare il loro rapporto.

- Potevi anche avvisarci però! - dice Chris avvicinandosi a me e abbracciandomi dopo.
- Lo so, scusate. Sono molto stanca, se non vi dispiace vado a cambiarmi... -

Non avevo voglia di parlare con nessuno, solo stendermi sul letto e magari dormire un po', anche se sono le quattro di pomeriggio.


POV JUSTIN

Entro in casa e sono tutti in cucina, stanno parlando di Ross, ma io preferisco non partecipare alla conversazione.

- Juss! Che è successo? - domanda Chris appena mi vede passare.

Ho gli occhi delle ragazze puntati addosso e non voglio che loro sappiano tutto quello che è successo.
Faccio un cenno con il capo a Chris di andare fuori per spiegare, mi capisce subito.

Una volta fuori mi accendo una sigaretta e aspetto che lui inizi a farmi domande.

- Allora? Dov'era? -
- Con Ryan. -
- Con Ryan?! Perché era con lui? -
- Stava lì in spiaggia anche lui, mentre noi stavamo in acqua loro si sono incontrati e sono andati via. -
- Ma lei sta bene? Non le ha fatto niente, vero? -
- No, almeno fin quando sono arrivato io a casa sua, erano lì. -
- Come facevi a saperlo? -

Faccio due tiri e cacciando il fumo gli rispondo.

- Hai presente Josh Green? -
- Il grande Josh! Cosa c'entra lui adesso? -
- E' qui a Los Angeles e ha incontrato Ryan, lui mi ha detto che poi si sono salutati e lui si è visto con una ragazza, me l'ha descritta ed ho capito subito che era Ross. -
- Quel bastardo... l'importante è che Ross sta bene, voi avete chiarito? -
- No, anzi... -
- Justin, cazzo, le devi delle spiegazioni! -
- Lo so, ma non voglio dirle niente... -
- Facendo così non starete mai insieme! -
- Ma lei non vuol stare insieme a me! Mettitelo in testa porca puttana! -
- Ah no?! E perché?! -
- Mi ha detto chiaro e tondo, poco fa in macchina, che vuole evitarmi e stare lontana da me. -
- Ma Justin, le hai detto tu tutto questo! -

Basta, sto al limite dell'esaurimento. Butto la sigaretta a terra ed entro in casa per andare in camera.
Odio quando hanno ragione, odio stare nel torto e sbagliare in continuazione!
Non sono uno debole, non sono uno che si abbatte e che si arrende, non sono il tipo che va' elemosinando affetto. Se qualcuno vuole stare con me deve dimostrarmelo, non stare ad ascoltare le cazzate che dico.
Il problema è che nessuna ragazza può avere una relazione con me, sinceramente sono stanco di questa storia senza fine, non voglio continuare ad assecondare gli altri e fare cose dalle quali io non ne ricavo niente.
La mia famiglia è la cosa più importante che ho, ho fatto sacrifici per diventare ricco, per dare loro pace e senerità. 

Mentre vado in camera incontro la mamma di Ross.

- Signora Davis? -
- Si, sono io. Tu devi essere il famoso Justin, giusto? -
- Si, come fa a conoscermi? -
- Mia figlia mi parla molto di te, devi essere proprio un bravo ragazzo! -

Ross che parla di me a sua madre? Che cosa?!

- Davvero? Beh... -
- Sono felice che lei si sia trovata bene qui, inizialmente non voleva partire... -
- Come mai? -
- Noi siamo una famiglia che viaggia molto per lavoro, a Ross ha iniziato a stancare questa cosa e allora a volte si lamenta. Ma ormai siamo qui e fra qualche settimana torniamo a New York, quindi smetterà di stare così giù. -
- C.C.Come... tornerete a New York?! -
- Certo, non lo sapevi? -
- No... -
- Su dai, vi terrete in contatto! -

Mi da' una pacca sulla spalla e va via.
Perché non me ne ha mai parlato?!
In quel momento passano Ren e Ash.

- Justin che fai qui? - chiede Ren.
- Sto andando in camera... voi? -
- Da Ross, per vedere cosa è successo. -
- Va bene... -

Dopo questa breve conversazione vado in camera mia, voglio staccare la spina per un po'.


POV ROSS

Sono sul letto che guardo il soffitto. Mi sono cambiata velocemente e ho spazzolato un po' i capelli.
Non voglio parlare con nessuno, ho bisogno di riflettere.
Sento la porta aprirsi e le voci di Ren e Ash. 
La prima cosa che mi viene in mente è chiudere gli occhi e fare finta di dormire.

- Credo stia dormendo Ash. -
- Si, penso di si... aspettiamo che si sveglia? -
- Ovvio, non voglio svegliarla adesso. Sicuramente ha passato una giornata abbastanza movimentata. -
- Già... -
- Ah Ash, ora che ricordo... che per caso hai visto qualche reggiseno, o più di uno, in giro per la casa? -
- Eh? - dice ridendo.
- Si, allora? -
- No! Perché avrei dovuto vedere in giro dei reggiseni? - chiede ancora ridendo.
- Perché il coglione di mio fratello ha nascosto tutti i miei reggiseni in giro per la casa. Me ne mancano ancora due e non so più dove guardare! -
- Hai provato in camera mia? -
- Si. -
- In quella dei tuoi genitori e dei genitori di Ross? -
- Anche. -
- In quella di Justin? -
- S... NO! Oddio è vero! Ash ti faccio una statua! -

Sento qualcuno uscire ed è Ren.
Quindi il reggiseno che era nella camera di Justin non era di Ash?
Cazzo. E adesso?

Faccio finta di svegliarmi e vedo Ash seduta sulla sedia della scrivania.

- Ehi... - mi dice.
- Ciao Ash... -
- Vuoi spiegarmi una volta per tutte che hai? Cosa è successo e soprattutto perché ti comporti così? -
- Perché sono una cogliona, ecco tutto. -

POV JUSTIN

Sono sotto la doccia che canticchio qualche parola sparata alla cazzo, ma sto solo cercando di distrarmi e di rilassarmi.
I miei tatuaggi sotto l'acqua risaltano di più. 
Sono fissato per queste cose e credo che se si devono fare devono avere un significato, altrimenti con il tempo stancano. 
Tutti i tuatuaggi che ho hanno un significato, ciascuno legato alla mia vita, alle persone a me vicine e a ciò che mi succede ogni giorno.

Sento il cellulare squillare ed esco in fretta dalla doccia coprendomi le parti intime e vado in camera per prendere il telefono sul letto.

- Pronto? -
- Justin, sono Josh! -
- Ehi amico, dimmi. -
- Ti va' se stasera ci vediamo e andiamo da qualche parte? Magari chiamo anche Ryan e usciamo tutti insieme... -

Ryan? Non ci penso neanche!

- Senti Josh, vuoi passare da casa? C'è anche Chris, prendiamo una pizza e beviamo qualcosa... ti va? -
- Si dai, perché no! -
- Perfetto, passa per le dieci. -
- Ok bro! -

Lascio il telefono sul letto di nuovo e torno in bagno in punta di piedi per evitare di fare impronte sul pavimento. 
Dopo neanche due secondi sento bussare alla porta.
Ma cosa cazzo sta succedendo?
Torno di nuovo indietro nello stesso modo e vado ad aprire la porta e ovviamente chi c'è?






Spazio autrice

Eccomi di nuovo! Wow non credevo di riuscire ad aggiornare così presto, ma... voilà!
Allooora, molte cose iniziano a "prendere forma" e fidatevi che più avanti si va più cose 
scoprirete!
Justin è molto confuso e molto indeciso, non sa come comportarsi e cerca in tutti
i modi di avvicinarsi a Ross senza dirle nulla, ma ovviamente questa cosa a lei da' molto 
fastidio...
La protagonista, invece, ha scoperto di essere molto sicura di se e sta tirando fuori un lato
molto forte del suo carattere. 
Ma, cosa più importante, finalmente ha scoperto che il reggiseno non era della sua
migliore amica Ashly! Tan tan taaaan, ok basta.
Ci tengo molto alla storia e sto cerco ogni volta di portarla avanti nel migliore dei modi.
Sono contentissima che apprezzate molto i capitoli e che seguite i vari aggiornamenti
Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate dal prossimo capitolo.
Secondo voi, chi è la persona che Justin ha trovato dietro la porta?
Vi voglio bene, un bacio grande! :).

P.S. Vi lascio con un'immagine di Chris, che adooooro!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Dopo neanche due secondi sento bussare alla porta.
Ma cosa cazzo sta succedendo?
Torno di nuovo indietro nello stesso modo e vado ad aprire e ovviamente chi c'è?

- Ross?! -
- Ehm... ciao... -

Perché è qui? E soprattutto... possibile che ogni volta che bussa in camera mia sono sempre in asciugamano?! E' divertente come cosa.
Le faccio segno di entrare e lei, come suo solito, si siede sul letto con gli occhi fissi sul pavimento, sarà per le mie condizioni?

- Come mai qui? - le chiedo.
-Justin, io non sono una di quelle persone che... che vuole litigare e che vuole rompere i rapporti con una persona. Se ci sono dei problemi da risolvere io preferisco parlarne e... -
- Arriva al punto. -
- Beh ecco... -

E' nervosa, continua ad intrecciarsi le mani e a muovere le gambe.

- Si... - la incito a parlare.
- Mi voglio scusare per la scenata che ho fatto per quel reggiseno, non avrei dovuto andarmene senza chiederti spiegazioni o... -
- Tranquilla, è acqua passata! -
- No, non è acqua passata! -

A questo punto si alza e si avvicina, mi stupisco sempre della sfacciataggine che può far uscire quando vuole, è un lato del suo carattere che adoro e che mi intriga parecchio.

- Non è acqua passata perché sto male quando mi ignori e quando ti ignoro io, ma lo faccio comunque perché sono una persona molto orgogliosa e non so come oggi sono venuta qui a scusarmi con te. Odio creare tensione in certe situazioni quando invece bisogna essere allegri e spensierati, soprattutto odio quando stai al mio gioco. Se io ti ignoro, da una parte spero che tu venga a cercarmi e a chiedermi spiegazioni, ma niente di tutto questo è accaduto perché tu sei più orgoglioso di quanto lo sia io. Adesso dimentichiamo tutto, non voglio essere invisibile per nessuno, amici? -

Mi porge la mano. Cazzo, chi se lo aspettava? Tutto quello che prova e che ha provato è lo stesso di quello che provo e ho provato io. 
Amici? Certamente! Anche se non nego che... va beh lasciamo stare, ne riparleremo più avanti.

- Amici. - 

Le stringo la mano e dopodiché esce dalla mia camera senza dire una parola.
Sono felice? Si, più di prima. 
Chissà perché le ha dato così tanto fastidio il fatto del reggiseno... però se non fosse stato per lui tutto questo non sarebbe successo, da ora in poi amerò i reggiseni (come se non li amassi già).


POV ROSS

Gli avevo chiesto scusa?! Dov'è la vecchia Ross?
Caspita... chi l'avrebbe mai detto, vedete come ci tengo a lui?
Cammino per il corridoio e finisco in cucina, mi è venuta una certa fame.
Mentre apro il frigo sento entrare qualcuno.

- Allora, come mai saresti una cogliona tu? Non che io non sia d'accordo... -
- Divertente Ash, comunque niente, avevo delle cose da risolvere. -

Non le voglio dare spiegazioni, anche perché farei una mega figura di merda per la questione del
reggiseno, come ho potuto pensare tutto ciò? Mah.
Mi rendo conto di essere stata abbastanza sciocca ad andare con Ryan, che tutt'ora non riesco a capire, ma questa situazione deve essere risolta e conclusa.
Quando? Non ne ho idea, spero il prima possibile. Io non voglio avere niente a che fare con Will, pensavo fosse diverso, mi sono fatta un'idea sbagliata su di lui sin dall'inizio.
Prendo un pacco di patatine dalla dispensa e mi siedo al tavolo per mangiare, nel frattempo vedo entrare anche Chris.

- Ehi Ross, ma cosa è successo? Stai bene? Con chi sei stata? -

Mi fa tutte queste domande e mi abbraccia in continuazione. Adoro Chris, lo considero come un fratello maggiore e adoro il suo essere sensibile e protettivo quando serve.

- Tranquillo Chris, magari ti spiegherò tutto più in là. Sto bene, stai tranquillo. -

Vedo entrare anche Justin con una tuta e a petto nudo, sicuramente stasera non c'è niente in programma. 
Lo osservo mentre cerca qualcosa nella dispensa. Gli altri vanno in salotto e lui è qui che continua nervosamente ad aprire e chiudere qualsiasi anta ci sia in questa cucina.

- Se stai cercando le patatine ce le ho io... - gli dico mettendone qualcuna in bocca.

Lui senza dire niente si gira, regalandomi uno sguardo minaccioso.
Vuole farmi paura e mettermi timore, ma a me viene solo da ridere quando fa così.

- Quelle sono le MIE patatine! - esclama avvicinandosi.

Prendo il pacchetto delle patatine che è sul tavolo e inizio a cercare su tutta la busta.

- Mh... strano però, qui non vedo scritto "Justin Bieber" da nessuna parte... - gli dico strafottente.

In più prendo un'altra manciata di patatine e lo metto lentamente in bocca fissandolo negli occhi.
Stava soffrendo e si incazzava sempre di più, peggio dei bambini.
Decido di dargli tregua e mi alzo dalla sedia andando in salotto con gli altri, lui non aspetta due secondi che prende subito il pacchetto delle patatine e inizia a mangiarle in quantità.

_______________________________________________________________________

- Ross tesoro, perché non inizi a preparare le valige? -
- Si, mamma... a che ora è l'aereo? -
- Domani mattina alle 6:00, dobbiamo essere puntuali lo sai. -

Ebbene si, è arrivato il momento di andare via.
Con me verrà anche Ashly, è stata qui a Los Angeles due settimane come previsto.
Odio dirlo, ma non ho avvisato nessuno. Chris, Renae e Justin non sanno della mia partenza e non so come la prenderanno.
Adesso sono qui in giardino con mamma, lei è sempre stata una donna dalle promesse mantenute. 
Da piccolina ho sempre desiderato venire qui in questa città, persino abitarci.
Anche se per poco tempo... però l'ho fatto e ci sono riuscita!
Non voglio andarmene, ma non posso fare altrimenti. Alla prima occasione che si presenta, tornerò qui, ma per rimanerci. Frequenterò il liceo, finirò qui gli studi e non abbandonerò coloro che sono diventate le persone più importanti per me. 
Siamo entrambe in giardino sdraiate su dei lettini.

- Mamma, io tornerò qui, vuoi o non vuoi - le dico guardando il cielo.
- Tesoro, sai come stanno le cose... -
- Prenderò l'aereo per conto mio, non mi interessa. Ho sopportato questa cosa per anni ed è ora di finirla, voglio godermi l'adolescenza al meglio, basta cambiare. -

Non risponde, sa' che lo farò e su questo non ci sono dubbi.
E' il 29 agosto e sono passati circa due mesi da quando sono qui. In tutto questo tempo ho conosciuto al meglio Justin Bieber, ma ho ancora molto da scoprire e sicuramente indagherò meglio sulla questione "Will" appena arriverò di nuovo qui. Mi mancheranno Chris e Renae come l'ossigeno, chi mi darà consigli e coccole adesso?
Ma prima di pensare a tutto questo, devo pensare a dir loro della mia partenza.
Adesso in casa non c'è nessuno oltre a me e mia madre.
Mio padre non è mai a casa ed è sempre occupato con gli affari della sua azienda.

- Vieni dai entriamo dentro ad apparecchiare la tavola. -


POV JUSTN

- Justin, rallenta cazzo! -

Sono in macchina con i fratelli Brown e siamo andati a fare la spesa. 
Amo la velocità, anche se Renae si caga sotto quando è in macchina con me.
Percorro le lunghe strade alla velocità di 200 km/h e, mentre io e Chris ci divertiamo, c'è lei che
si mantiene ai sedili davanti e inizia ad urlare dalla paura.
Arriviamo a casa e prendiamo le buste della spesa.

- Buongiorno! - esclamo entrando e posando le buste sul tavolo in cucina.

Ross e sua madre stanno sicuramente cucinando qualcosa di nuovo.
Lei ha un sguardo assente, ma continua a girare ciò che c'è in pentola sul fuoco.

- Buongiorno ragazzi, avete preso tutto? -
- Si, tutto qui dentro - risponde subito dopo Chris posando anche lui le buste.

Vediamo entrare Renae con un'espressione traumatica, non faccio a meno di ridere seguito da Chris.
Nonostante noi stessimo ridendo, Ross continua a girare e girare qualsiasi cosa ci sia lì dentro, ma che ha? 
All'improvviso mi viene in mente una cosa...

FLASHBACK 
Mentre vado in camera incontro la mamma di Ross.

- Signora Davis? -
- Si, sono io. Tu devi essere il famoso Justin, giusto? -
- Si, come fa a conoscermi? -
- Mia figlia mi parla molto di te, devi essere proprio un bravo ragazzo! -

Ross che parla di me a sua madre? Che cosa?!

- Davvero? Beh... -
- Sono felice che lei si sia trovata bene qui, inizialmente non voleva partire... -
- Come mai? -
- Noi siamo una famiglia che viaggia molto per lavoro, a Ross ha iniziato a stancare questa cosa e allora a volte si lamenta. Ma ormai siamo qui e fra qualche settimana torniamo a New York, quindi smetterà di stare così giù. -
- C.C.Come... tornerete a New York?! -
- Certo, non lo sapevi? -
- No... -
- Su dai, vi terrete in contatto! -

FINE FLASHBACK

La partenza... cazzo!
Come ho potuto dimenticarmene?! Dovevo parlarle ma non l'ho fatto, sarà sicuramente distrutta.
Ma perché non ce ne ha parlato? Se non fosse stato per sua madre io adesso non saprei neanche che tornerà a New York.
Senza dirle niente le prendo la mano e la porto di sopra, se non le ho parlato quando dovevo lo farò adesso. 

- Justin ma che fai?! - chiede dimenandosi dalla mia presa, ma la tengo stretta e la trascino in camera mia.

Una volta arrivati chiudo la porta e lei rimane in piedi, questa volta.

- Mi dici che ti prende?! -
- Quando tornerai? -

A quelle parole rimane sorpresa, ovviamente. C'è silenzio, sto aspettando una sua risposta mentre la fisso, lei però guarda in basso.

- Come lo sai? -
- Lo so e basta, rispondimi. -
- Non lo so, non so quando tornerò, ma farò di tutto per rivederti. -

Sentendole dire queste cose non posso far altro che rimanere stupito ed emozionato.
Non le rispondo che mi fiondo su di lei abbracciandola fortemente, lei stringe le sue braccia attorno al mio collo e inizia a piangere silenziosamente, sento la mia spalla diventare sempre più umida. 

- Shh, tranquilla... - le dico accarezzandole dolcemente i capelli.

Piano piano riesce a calmarsi e a calmare i singhiozzi dovuti al pianto.
 
- Avresti dovuto dirmelo Ross, le cose sarebbero andate diversamente. -
- Come hai fatto a sapere della mia partenza? -
- Giorni fa ho parlato con tua madre, è stata lei a informarmi su tutto, però aspettavo me lo dicessi tu. -
- Justin, se non ve ne ho parlato è perché non voglio rendere il tutto drammatico. Tu non sai come mi sono divertita a stare qui con voi e non sai tutte le emozioni che ho provato, soprattutto con te. -
- Lo stesso è stato per me, aspetterò il tuo ritorno, te lo prometto. -

Odio doverla lasciare andare. Mi mancherà, già so' quello che passerò.

- Che ne dici se scendiamo a pranzare? E' anche il momento giusto per dirlo agli altri, no? -

Lei annuisce e insieme raggiungiamo gli altri in cucina.


POV ROSS

E' incredibile quanto Justin riesca a tranquillizzarmi.
Appena arriviamo in cucina sono tutti seduti a tavola mentre mia mamma riempie i piatti.

- Eccovi qui ragazzi, sedetevi o si raffredderà tutto. -
- Tranquilla mamma, mangiamo lo stesso. -

Mi siedo accanto a Justin e prende la mia mano in segno di "fatti forza".
Iniziamo tutti a mangiare, io invece non faccio altro che pensare e giocare con la forchetta.

- Ross, mangia dai... - dice mia madre.

Io la ignoro totalmente e scelgo questo momento per dire tutto a Chris e Ren.

- Ragazzi, vi devo dire una cosa... -
- Cosa c'è Ross, qualche problema con il bastardo? - chiede Chris.
- No... qualcosa di più importante... -
- Non sei più vergine? - chiede Renae, ma si possono fare domande del genere davanti a mia madre?!
- Fatela parlare cazzo! -
- Calma Justin. Allora, io domani mattina prenderò un aereo e tornerò a New York... -
- CHE COSA?! - esclamano i due all'unisono.

Vedo Ashly abbassare lo sguardo in quel momento.

- Ma quando tornerai? Non ci rivedremo più?! -
- Si Chris, tranquillo. Tornerò il prima possibile, ve lo prometto... -
- Oddio Ross e ce lo dici solo adesso? - chiede Ren alzandosi e venendo verso di me per abbracciarmi.

Sono triste, arrabbiata, angosciata... tutte le emozioni negative le provo io in questo momento!
Non so più che dire e non posso fare altro che godermi gli ultimi momenti da passare con loro.

_________________________________________________________________

POV JUSTIN

- Andiamo ad una festa? -
- Ma Chris... sono le cinque di pomeriggio! -
- Lo so carissimo Justin, ma prima della partenza di Ross dobbiamo fare qualcosa di divertente, organizzarle qualcosa o comunque andare da qualche parte per renderla felice. -
- Del tipo? -
- L'ho appena detto! Stasera organizzano una festa nello stesso locale di quando venne lei la prima volta qui, ricordi? Fu lì che tu la conoscesti. -
- Non sarebbe una cattiva idea... -

Mi alzo velocemente dal divano e raggiungo Ross fuori al giardino.
Eccola che parla con Renae e Ashly mentre sono sdraiate sull'erba.
Mi avvicino a loro per informale della festa.

- Ragazze, scusate se vi interrompo, ma stasera vi va se andiamo ad una festa? -
- Ma Justin, io domani l'aereo lo prendo alle sei di mattina, se andiamo ad una festa poi cadrò in letargo...! -
- Daaaai, è nello stesso locale in cui ci siamo conosciuti! -
- Dai Justin ragiona un po' - interviene Renae.

Vedo Ross pensarci sopra, e alla fine accetta.
Dico loro di prepararsi e di essere pronte per le dieci. 
Sarà una festa indimenticabile. 

Entro in casa seguito da loro due, sento che ridacchiano e si sussurrano qualcosa, ma non sono il tipo che si intromette nei fatti altrui (anche se non mi dispiacerebbe sarepere di cosa stanno palrando).

- Noi andiamo a prepararci, così evitate di urlare come gatti in calore più tardi - dice Ross facendomi l'occhiolino, la solita stronzetta.
- Vuoi una mano, bambolina? -

Mi guarda in maniera omicida e va' di sopra dandomi le spalle, quella ragazza non la capirò mai!

______________________________________________________

POV ROSS

- Che ne dici di questo? -
- Bello, però un po' troppo lungo... -

E' da mezz'ora che io, Ren ed Ash cerchiamo qualcosa da mettere alla festa, ma sembra che non abbiamo niente di simile.

- Prova quello, ha un bel colore! - dice Ashly indicando un completo sul rosa e sul bianco.

Lo afferro e me lo metto davanti, per darmi un'idea di come mi sta addosso.

- Provatelo, è molto carino. -

Vado in bagno e velocemente tolgo il pigiama, infilo il vestitino ed esco per farglielo vedere a Renae.

- Wow Ross... -
- Mi sta bene? -
- Benissimo! Metti questo, assolutamente! -

Lei sceglie di metterne uno rosa shocking, le sta benissimo, mentre Renae un top bianco e una gonna lilla.

ROSS             RENAE          ASHLY



Sono le nove e mezza e siamo in tempo per la festa.
Scendiamo di sotto tutte vestite e sistemate e i ragazzi non ancora ci sono, che sia arrivata la vendetta?
Rivolgo uno sguardo complice a Ren e Ash e inisieme iniziamo ad urlare i loro nomi.

- JUSTIN, CHRIS, SCENDETE E' TARDII, MUOVETEVII! -

Loro increduli si affacciano sulle scale e ci fissano.

- Non ci posso credere... - dice Justin.
- Amico, dobbiamo muoverci - gli risponde Chris dandogli una pacca sulla spalla dopodiché corrono a sistemarsi.

__________________________________________________________

Mi fa uno strano effetto essere qui di nuovo, pensare che mesi fa ero qui che mi guardavo intorno alla ricerca di nuove esperienze e di nuove persone da conoscere.
Sono in piedi davanti all'entrata e fisso già la gente che è nel locale mentre balla, beve e si diverte. 

- Vieni, entriamo. -

Non mi sono accorta che di fianco a me c'era Justin. Mi prende la mano e mi sorride. 
Insieme entriamo lì dentro e ci facciamo trasportare dalla musica e balliamo senza fermarci mai.

__________________________________________________________

- Ross, Ross... svegliati dai, dobbiamo andare. -

Apro gli occhi e ho un forte mal di testa. Non ricordo a che ora siamo tornati ieri notte, ma è stata una serata fantastica.

Mi guardo intorno ed è appena l'alba, sono le cinque di mattina e ho un sonno assurdo.
Vedo mia madre che prende le mie valige e le porta probabilmente di sotto.
Mi alzo con calma dal letto e strofino gli occhi con le mani, non mi sono neanche stuccata.
Entro in bagno e faccio una doccia veloce, lavo i denti e asciugo i capelli.
Non metto niente di particolare, un paio di pantalonci e una maglia abbastanza larga sul grigio, ai piedi le mie adorate converse bianche.
Scendo in cucina con cautela cercando di non far nessun rumore per non svegliare gli altri, ma quando entro in stanza sono tutti qui che mi sorridono e che mi abbracciano.
Mi mancheranno, mi mancheranno tantissimo.
Faccio velocemente la colazione e sono già le cinque e mezza, è tardissimo.
Corro in macchina accompagnata dagli altri e sfrecciamo all'aereoporto il più veloce possibile.
Una volta arrivati prendo le valige e corro con mia madre all'interno dell'edificio. 
Però vengo fermata da Justin che mi prende per un braccio.
Senza dirmi niente mi mette nella mano un ciondolo, il suo ciondolo. 
Mi avvina a lui e mi abbraccia.

- Ricorda: io ti aspetto qui. -

Mi stampa un bacio sulla guancia e io, con gli occhi lucidi, corro dentro per prendere l'aereo.
Vedo Ashly aspettarmi vicino a mia madre e insieme ci dirigiamo sull'aereo.

Arrivederci Los Angeles, ci vediamo presto.







Spazio autrice:

Ciaaaaaaaaao, oddio credo debba dirvi un po' di cose.
Per prima cosa mi scuso infinitamente per la mia lunga assenza, ma in questo periodo
ho avuto molto da fare fra vacanze e cose personali, quindi vi prego di perdonarmi.
Secondo... no, non è finita la storia, ma fate come se tutti questi 11 capitoli siano un lungo
prologo, perché la vera storia inizierà adesso. 
Come vi ho sempre detto: man mano capirete tutto!
Ross è partita di nuovo per New York e... niente, vedrete tutto al più presto!
Ovviamente adesso aggiornerò più frequentemente, la fanfiction man mano che si va avanti
prenderà sempre più forma.
Spero che voi tutti abbiate passato un buon Ferragosto e delle buone vacanze, ormai siamo agli 
sgoccioli e fra poco inizierà di nuovo la scuola... che tistezza!
Sono contenta che vi stia piacendo e non mi stancherò mai di ringraziare tutte quelle persone che
apprezzano e che recensiscono e seguono i vari aggiornamenti.
Adesso ditemi... cosa ne pensate?? 
Dai, fatemi sapere cosa volete che accada nei prossimi capitoli o cosa vi aspettate che accada. 
Tengo conto delle vostre opinioni e delle vostre idee. 
Detto tutto ciò, non abbandonatemi e vi aspetto nel prossimo capitolo!
Vi mando un grossissimo bacio e alla prossima, ciao! :)




 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Ricordo quando ho preso l'aereo per venire qui, ricordo anche quella donna graziosa che credo non dimenticherò facilmente. Ed eccomi qui, adesso, a prendere lo stesso aereo per andarmene dalla bellissima LA, che tristezza... Ho promesso che ritornerò e così sarà, Justin è diventato troppo importante e ho alcune faccende in sospeso da risolvere...
Di fianco ho Ashly che sembra indifferente alla cosa, poi c'è mamma di fianco a lei che legge una rivista.
Non mi resta che mettere le solite cuffie nelle orecchie e aspettare, fra qualche ora sarò di nuovo a New York.

POV JUSTIN

- Justin, fratello, la rivedrai, stai tranquillo... -

Chris cerca di tranquilizzarmi inutilmente, sono incazzato e amareggiato, sento già la sua mancanza.
Sono stato uno sciocco a farmela scappare così, sono troppo orgoglioso per fare la prima mossa, ormai questo lo sanno tutti.
Sono seduto sul divano con le mani nei capelli, penso che avrei dovuto tenerla qui con me e non farla tornare a New York.
Forse così doveva andare... ma che sto dicendo! 
Di certo non posso aspettarla per sempre, odio aspettare. Ci tengo a lei, ma questo non vuol dire aspettare anni, assolutamente no.
Vado in cucina e prendo dal frigo una lattina di Pepsi. 
A casa mia ci siamo solo io e Chris, i miei sono da mia nonna a Miami.
Ora che ci penso è da molto tempo che non la vedo, quasi quasi passo a farle un salutino.

- Ehi Chris, ti va' di andare a Miami? -
- A Miami?! Per fare che?! -
- Devo andare a trovare mia nonna, vuoi venire? -
- Ehm, ok dai. Magari ci facciamo anche un giretto nei locali! -



POV ROSS

- Dai Ross, non fare così, puoi sempre sentirli tramite messaggi o internet... -
- Non è la stessa cosa mamma, è già tanto se sono tornata, non complicare le cose. -
- E' per lavoro Ross, quante volte te lo dobbiamo dire io e tuo padre che non è nostra la decisione? -
- Esci mamma, voglio stare da sola... -

Esce chiudendo piano la porta.
Mi ero dimenticata di quanto fosse povero e triste il soffitto della mia camera, semplicemente bianco.
Ho lo sguardo fisso su di esso e sto cercando un modo per non pensare alla partenza e al fatto che vorrei essere a casa dei Brown e non qui. 
Ashly ultimamente si è allontanata da me, la nostra amicizia non è come quella di una volta e penso sia meglio così, dopo tutte le cose che sono successe...
Mi manca molto Renae, forse a quest'ora starà mangiando qualcosa, quella ragazza mangia sempre!
Sono le otto di sera e non so se uscire o stare qui a cazzeggiare guardando un film.
Accendo il pc e navigo un po' su facebook, ora che ci penso potrei mandare un messaggio a Justin o a Renae e Chris...

A: Justin Bieber
Ehi Juss, sono appena tornata a casa, tu che stai a fare? 

*INVIO*
Non è online, nemmeno Chris e Renae, vorrà dire che mi risponderanno più tardi.
Nel frattempo accendo la tv e mi stendo sul letto, inizio a cambiare canale continuamente alla ricerca di qualcosa di interessante da vedere, ma per il momento niente.



POV JUSTIN

- Nonna! -

Eccola lì con il suo solito bastone marrone, ogni volta che la vedo mi fa tenerezza.

-Justin! Nipotino mio, come stai? -
- Bene nonna, tu invece? -
- Potrei stare meglio Justin lo sai, ma me la cavo - dice sorridendo - e questo giovanotto chi è? -
- Lui è Chris, un mio caro amico. -
- Salve signora... -
- Oh ti prego, chiamami pure Natalie. -

Ho sempre adorato il nome di mia nonna, non so il motivo. Mi piace perché le si rispecchia molto, è una donna forte e solare, anche molto saggia. Sin da piccolo quando avevo bisogno di qualcosa venivo qui, è come una seconda mamma per me e l'adoro da morire.

- Immagino che adesso andate a divertirvi con delle fanciulle, vero? -
- No, nonna. Io e Chris siamo soli adesso. -
- Mai dire mai caro, ricordatelo sempre! -
- Ovvio nonna, ci vediamo presto ok? Ah e mamma e papà dove sono? -
- Hanno detto che andavano ad una cena con un uomo importante, non so quando torneranno. -
- Va bene, non fa niente. Ci vediamo nonna, mi raccomando eh! -
- Mi raccomando a te Justin, non fare cose di cui poi potresti pentirtene! -

Le sorrido ed esco da casa sua. 
Adesso possiamo andare in giro a spassarcela.

- Tua nonna è una forte! -
- Lo so! -



POV ROSS

- Dai andiamo, così sei perfetta! -
- Dici? Ash ma io non voglio rimorchiare nessuno, è già tanto se vengo con te! -
- Ma dai Ross, non fare la guastafeste. Dai vai a metterti i tacchi e raggiungiamo gli altri. -

La odio. La odio. La odio.
E' capace di convincermi a fare qualsiasi cosa, persino ad andare ad una festa piena di persone che vorrei evitare di incontrare. Qui a New York i ragazzi sanno un po' il fatto loro...
Metto un paio di tacchi neri abbinati al mio vestito bianco e usciamo, raggiungiamo l'auto di Ash e ci dirigiamo al disagio.

- Siamo arrivate! -

E' più emozionata lei di un bambino che trova una scatola di caramelle.
Solita musica assordante e soliti ubriaconi sparsi per il locale, un locale carino direi.
Mi sento come se non fossi mai stata qui, nemmeno riesco a riconoscere qualcuno che dovrebbe essermi familiare, ma questi son dettagli.

- Ciao! -

Ecco, non faccio in tempo a mettere piede nel locale che mi spunta un ragazzo (abbastanza carino) alle spalle e mi rivolge la parola.

- Ehm, ci conosciamo? -
- No, ma potremmo conoscerci! - mi dice sorridendo.

E' ubriaco? Non è ubriaco? 
Nel dubbio mi allontano velocemente (scappo) verso il bagno.

- Cazzo! - impreco davanti allo specchio.

Non voglio stare qui, dov'è Ash? Come al solito mi ha abbandonata non appena siamo entrate dentro.

- Ah ecco dov'eri! -

Lo vedo entrare dalla porta pricipale e avvicinarsi pian piano con aria maliziosa. 
Perché tutti i ragazzi pensano solo e soltanto alla figa?! 

- Come ti chiami? -
- Ross. -
- Uh Ross... bel nome, ti rispecchia... -

Inizia ad accarezzarmi lentamente il braccio, non vorrei che quella mano scendesse agli arti inferiori.

- Io sono Jhon, non ti ho mai vista in giro. -
- Sono tornata da poco qui, in realtà. -
- Ah ecco, perché di solito conosco tutte le ragazze... belle e favolose come te. -

Diosantissimo se questa è una frase per rimorchiare, vi prego, sparatelo!

- Mh si interessante ma adesso devo andare che ho un impegno urgente e c'è il mio fidanzato che mi aspetta fuori è stato un piacere! - gli dico urlando e camminando verso l'uscita allo stesso tempo, credo di non aver mai parlato così veloce in tutti i miei sedici anni.

Spero solo di non trovarmelo più nei paraggi, non voglio avere niente a che fare con uno del genere.

Vedo Ash seduta su un divanetto con delle persone che nemmeno conosco, mi avvicino a lei afferrandola per il braccio e la trascino in modo da poterla costringere ad accompagnarmi a casa.

- Ash ti prego, andiamocene! -
- Che palle mamma mia, e divertiti un po'! -
- Beh non mi sto divertendo per niente! -
- Beh io si, quindi se vuoi andare a casa vacci da sola! -

Senza nemmeno darmi il tempo di risponderle, si volta ed entra di nuovo nel locale.
Con me ha chiuso, è andata fuori di testa! 
Non mi resta che togliermi i tacchi (che mi stanno distruggendo i piedi) e iniziare a camminare, penso che per le nove di domani mattina sarò a casa.
Vaffanculo Ash!



POV JUSTIN

Sono seduto su una poltrona in pelle con un cocktail in mano, qui i locali sono pazzeschi!
Vedo da lontano una ragazza che non fa altro che fissarmi costantemente, odio quando la gente mi fissa. Sta parlando con una sua amica e nel frattempo guarda me, io non la sto cagando di striscio.
In pista c'è Chris che balla con una pornostar in persona, se veniva nuda era la stessa cosa, ma contento lui! 

- Ehi... -

Ehi?! E adesso chi è? Mi volto alla mia destra e vedo la ragazza che fino a qualche secondo fa mi squadrava dalla testa ai piedi. La guardo, ma non le rispondo.

- Almeno salutami! -
- Ti conosco forse? -
- No... -
- Allora puoi anche andare a fartelo mettere in culo da qualcun altro tesoro. -

Dovevo, dovevo! 
Vorrei ridere, ma penso che ci sia già rimasta abbastanza male. 
Mi vibra il cellulare in tasca, un nuovo messaggio. 

DA: Ross Davis
Ehi Juss, sono appena tornata a casa, tu che stai a fare?

E' Ross, devo dirle del locale? No, meglio di no, potrebbe farsi i più bei film mentali di questo mondo.

A: Ross Davis
Ehi :) sono a casa con Chris. Novità da NY? 

Inviato. 

Mi manca, tanto.






Spazio autrice:

Holaaaa a todos!! Eccomi finalmente con il 12esimo capitolo!
Voi non potete immaginare cosa ho passato ragazzi, davvero, l'esaurimento a mille..
Ma per fortuna ce l'ho fatta!
Allora, capisco che non è lungo come capitolo, anzi è molto corto, ma volevo postare per forza 
qualcosa e il massimo che sono riuscita a pubblicare è questo!
I problemi sono tutti risolti, adesso SICURAMENTE aggiornerò più frequentemente e soprattutto
potrò anche rispondere alle vostre recensioni, mi riempiono di gioia in una maniera assurda!
Non pensavo di riuscire ad arrivare fino a quasto punto, quindi vi ringrazio con tutto il cuore
per la vostra permanenza nel leggere la storia.
Vi anticipo che Ross non starà ancora per molto a New York... ma non posso dirvi altro!
Cosa ne pensate di questo capitolo? Cosa vi aspettate dal prossimo? 
Fatemelo sapere, come avete visto tengo molto conto del vostro parere e delle vostre idee.
Vi mando un grande bacio e già che ci sono faccio un in bocca a lupo a tutti per questo nuovo
anno scolastico.
Alla prossima! 
:)




JOHN:
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


CAPITOLO 13


POV ROSS

Mi manca parlare con lui e fare i discorsi cretini, mi mancano persino i nostri litigi giornalieri. Quel ragazzo è entrato nella mia vita e non deve uscirne.

A: JUSTIN
Qui a New York c’è la solita monotonia che c’era prima che partissi. Mi manca LA e non vedo l’ora di tornare e rivedervi, rivederti. xx

DA: JUSTIN
Mi manchi Ross, quando tornerai?

A: JUSTIN
Non lo so, ma farò di tutto per tornare il prima possibile con Ashly, non voglio rimanere qui.

Da: JUSTIN
Ci sentiamo più tardi, torna presto. Manchi a tutti!
 
Non gli rispondo per non continuare il discorso. Voglio andare via di qui, ma come faccio se i miei sono qui e io non ho nessuno o modo per mantenermi? Ho solo 16 anni, non penso mi assumano da qualche parte.
Sono fuori al locale dove mi ha portato quella stronza di Ashly, non so nemmeno perché ho detto a Justin che sarei tornata con lei, al massimo ci torno da sola. Non voglio più avere a che fare con persone del genere.
Mi incammino lentamente verso casa a piedi, non voglio cercare passaggi, dopo le esperienze in LA ho deciso di evitare di entrare in macchina con uno sconosciuto.
Manca ancora un po’ prima di arrivare a casa, così decido di chiamare Renae anche solo per sentire come sta o cosa sta facendo, come vanno le cose con Ryan e se tratta bene la mia camera a casa Brown.
Dopo tre squilli risponde.

- ROSS! Oddio mi manchi! Come stai? –
- Ren, qui è un disastro. Sono in mezzo alla strada che cammino verso casa. –
- Nel bel mezzo della notte? Sei fuori! –
- Sono stata scaricata da Ash in un locale, voglio tornare a casa. –
- Ti ha scaricato?! Che lurida stronza … Comunque muovi il tuo culo qui perché hai rotto un cuoricino. –
- So’ di chi parli, l’ho sentito poco fa per messaggi. –
- Manchi a tutti. Justin si comporta in modo strano ultimamente ed è abbastanza arrogante, peggio di quanto non lo sia già. –
- Immagino, dagli un ceffone allora! –
- Metterei a rischio la mia vita così – dice ridendo.
- Chris come sta? –
- Lui bene, si vede con una ragazza ogni tanto, molto carina anche lei. –Parlando con Renae il tempo è volato e sono arrivata finalmente a casa.

- Ren, ci sentiamo appena posso. Torno presto, lo giuro. –
- Fai bene tesoro, altrimenti vengo io a prenderti! Buonanotte. –

Apro la porta con le chiavi e vedo i miei ancora svegli a guardare la tv seduti sul divano. Mi salutano e io vado dritto in camera mia per togliermi questo coso di dosso.
Che giornata.
 
POV JUSTIN

Stanotte dormo dai Brown, voglio parlare un po’ con Chris di alcune cose e sono troppo stanco per tornare a casa mia.
Guido fino alla villa e suono al campanello, viene ad aprirmi Renae.
Mi saluta con un sorriso stampato sul viso, cosa strana visto che stiamo parlando della ragazza più seria e acida di LA.

- Comprato un nuovo giocattolo? –
- No, ha telefonato la mia bellissima e cara amica di NY. –
- Ha chiamato Ross? –
- Mhmh. Stavo pensando di andarla a trovare in questi giorni. Che dici? –
- No, non mi va …
- Come non ti va! Tu stai andando fuori di testa, riprenditi Justin e non fare il coglione. – 

Con un’espressione esasperata sale in camera sua. Io non la capisco.
Si, mi manca, ormai tutto il mondo lo sa. Ma essendo nelle mie condizioni, condizioni difficili aggiungerei, prima si allontana da me meglio è.
Mi sono dimenticato di chiederle di Chris, dove casso è e se è in casa. Vado in camera sua per vedere se è sveglio o dorme, ma arrivato davanti alla porta sento dei versi perversi, sia maschili che femminili … ok devo togliermi dalle palle.
Dove dormo? Ovviamente sul divano. Sto pensando a quella oca che si è avvicinata a me nel locale, ‘ehi’, mia nonna mi saluta così quando vado a mangiare a casa sua durante il periodo di vacanze.
Che giornata di merda.
 
DOPO UN PO’ DI SETTIMANE
 
- E’ orribile, non me lo metterò mai. –

Classica frase di quando vado a fare compere con mamma. 16 anni di vita e ancora deve capire come mi vesto e il mio stile. Ditemi che è una cosa normale.
Giriamo per negozi per tutta la mattina e ci fermiamo in un bar per mangiare qualcosa.

- Allora … ti sei sentita con i tuoi amici di LA.
- Si ogni tanto li sento. -

In realtà non sento Justin da quando litigai con Ash.

- Ti mancano, vero? –
- Già, ma che posso farci. –
- Sai, fra qualche giorno tuo padre deve tornare lì per consegnare un documento importante al suo datore di lavoro, che dici se … -
- ODDIO ODDIO ODDIO MAMMA DICI DAVVERO? – 

Tutte le persone presenti nel bar mi guardano in maniera strana, ma non me ne frega un cazzo!   Tornerò in LA, non ci posso credere.
Pensavo di odiare i miei genitori, o meglio, pensavo loro mi odiassero.
Rivedrò tutti fra qualche giorno, magari faccio loro una sorpresa.
Non dirò niente a nessuno, mi vedranno lì all’improvviso.
NON VEDO L’ORA.

_____________________________________________________________________________________________

 

- Papà lasciami pure qua, sentiranno il rumore del motore dell’auto e se ne accorgeranno. Grazie. – 

Saluto mio padre e vado verso l’ingresso della villa. Miracolosamente il cancello è aperto, quindi non devo spacciarmi per qualcuno per entrare. Mi trovo davanti a quella che una volta era l’entrata di casa mia e che adesso lo è di nuovo.
Suono il campanello. Ho l’ansia. Dopo qualche minuti qualcun viene ad aprire.

- Ma guarda chi c’è qui, ciao Ross.

Ma stiamo scherzando? Ditemi che non è vero. 





SPAZIO AUTRICE: Sorpresa!


 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


CAPITOLO 14
 


Sapete, pensavo di arrivare qui in LA e fare una bella sorpresa a i miei amici. Ma la sorpresa l’ho ricevuta io, non loro …
Mi trovo davanti l’unica persona che non mi aspettavo mai di vedere qui. Se vi state chiedendo chi …

- Ashly?! Che ci fai qui?! –
- Come stai Ross? Vedo che te la spassi.  -

E’ qui davanti a me, con il “pigiama” e i capelli disordinati.
Sono qui ferma fuori alla porta d’ingresso che non ancora riesco a realizzare la sua presenza, non connetto più e sono proprio confusa. Dopo qualche minuto sento alle sue spalle una voce maschile, riconoscibile anche da lontano.

- Ash, chi è alla … -

Mi vede, smette di parlare e continua a fissarmi incredulo e preoccupato allo stesso tempo. Si, insomma, lei è ormai una troia e lui avendo questa reazione non me la racconta giusta.

- S.S.Sei qui! –

Non riesce a fare la persona entusiasta fingendo, sembra quasi fatto apposta.
Nessun bacio, nessun abbraccio, solo un finto sorriso di merda che non mi aspettavo di trovare.

Che faccio?
Entro?
Me ne vado?


Non voglio rimanere qui fuori come una mongoloide per sempre.
Facciamo così. Anche un bambino di tre anni capirebbe che c’è qualcosa tra i due, quindi bravo Justin! Sei uno stronzo di merda che mi ha fatto volare da New York fino a LA solo per vedere la tua faccia di cazzo.

- Posso entrare?! O devo rimanere qui per sempre? –

In realtà non sto chiedendo loro niente, ho solo deciso di assumere l’atteggiamento da presuntuosa e strafottente che molte volte viene a mancare nel mio carattere, meglio tirarlo fuori il prima possibile.
Entro evitando anche il minimo contatto fisico con loro e vado dritto nella camera di Renae per salutarla.
Entro e vedo che esce dal bagno proprio in quel momento.

- Oh mio Dio! Ross! –

Viene subito da me e mi abbraccia, questa è la reazione che mi aspettavo da Justin, non quel sorrisetto di cazzo che mi ha rivolto.
- Come stai? Non ci credo, sei tornata per sempre o ripartirai un’altra volta? –
- Dipende da voi e da come vi comportate  … ! –

Alzo un po’ il tono di voce sulla fine della frase, mi ha capito al volo.
Inizia a spiegarmi di Ashly che è venuta qui circa una settimana fa, che ha fatto la finta amichetta con tutti e che si è fiondata subito su Justin. Lui, ovviamente, disperato per la mia assenza (secondo Renae) ha deciso di non pensarmi distraendosi.
Insomma, la solita scusa banale che i ragazzi trovano quando non sanno come giustificarsi.
Ho saputo che Chris da qualche giorno è a Miami per delle serate, quindi lo vedrò non appena tornerà, spero presto …

Decidiamo, in serata, di andare in un ristorante cinese, giusto per cambiare un po’ ambiente, non mi va di frequentare locali già da ora.
Siamo solo noi quattro, non nego che la situazione è abbastanza imbarazzante.
Ci sediamo ad un tavolo vicino alla finestra, senza motivo. Ordiamo e iniziamo a chiacchierare, o meglio, io e Renae iniziamo a chiacchierare. Ashly e Justin stanno in silenzio, chi guarda il cellulare e chi invece continua a guardarsi intorno evitando la conversazione.

- Allora … raccontaci un po’ Ross, a New York com’era l’aria? –

Ren rompe il ghiaccio, meglio così.

- In realtà NY è sempre una città molto movimentata, trovi gente dappertutto sempre, ogni ora ed ogni giorno, tranne ovviamente nei quartieri meno frequentati. Diciamo che ho dovuto sopportare mia madre che mi urlava contro perché non facevo le faccende di casa; la sera uscivo con qualche amico di vecchia data e nulla … niente di particolare. –
- Noi qui abbiamo sentito molto la tua mancanza, vero Justin? –

Ho sempre saputo che Ren fosse una grande bastarda, ma in questo momento mi sento leggermente in imbarazzo.

- Si … si. –
- Non hai nient’altro da dire? –

Insiste lei. Cosa può dire? Che si è scopato una mentre ero via e allo stesso tempo sentiva la mia assenza?

- Che cosa vuoi che ti dica? Mi è mancata, adesso è qui e stop.

Le sue parole fanno ridere Ashly, che appena vede lo sguardo mio e di Ren fisso su di lei smette.
Non volevo sentirmi dire certe cose, sono venuta qui per costruire un rapporto, qualsiasi esso potesse essere, non per subirmi certe pugnalate al cuore.

- Posso dire una cosa? –

Non so con che coraggio sto iniziando a parlare ma … ora o mai più. Mi alzo di scatto dalla sedia e sbatto le mani sul tavolo violentemente.

- Sono venuta qui per un motivo, per una ragione e per una persona in particolare. Volevo farvi una sorpresa perché pensavo vi avrebbe fatto piacere rivedermi dopo un po’ di tempo e dopo che mi avete rotto i coglioni con messaggi e chiamate. Tu, Justin, sei uno stronzo di merda che non si è degnato neanche di guardarmi negli occhi e di abbracciarmi o comunque di dirmi qualcosa di carino. E invece cosa hai fatto? Ti sei presentato davanti alla porta con la mia ex migliore amica che adesso considero una troia sfondata mille volte, che se la prendo per bene la apro in due, e l’unica cosa che sai dirmi con un sorrisetto di cazzo sulla tua faccia di cazzo è: “ Sei qui! ”.
Ma mi stai prendendo per il culo Justin? Perché io sono rimasta accanto a te fino ad ora sopportando ogni tuo minimo sbaglio e non dicendoti neanche nulla, perché ti voglio troppo bene per farlo. Sono tornata qui per te, per te Justin. Non so cosa ti sia preso in questi giorni, ma sinceramente mi fa girare le palle il fatto di averti trovato con questa cogliona di merda che non ha saputo far altro che fare la falsa e il visino davanti a tutti. Sapete che vi dico a tutti e due? VAFFANCULO, e non osate cercarmi, anzi, tu Justin non osare cercarmi! Perché io di Ashly me ne sbatto i coglioni. –

Ho urlato, forse anche troppo, perché la poca gente che stava ha assistito allo spettacolo. Renae mi guarda incredula e con la bocca spalancata, Justin ha gli occhi lucidi (ma non mi fa nessuna pena, non la farebbe nemmeno ad un bambino) e Ashly evita il mio sguardo con aria sicura e allo stesso tempo paurosa.

Esco dal locale, è stata una cattiva idea tornare.
Odio dirlo, ma sto male, veramente male. Pensavo di poter avere un buon rapporto con lui, ma è esattamente come tutti gli altri. Poi ricordo ancora di quella faccenda in sospeso con Will, di cui volevo saperne di più ma adesso penso proprio che non saprò mai niente. Il suo tatuaggio, quella frase … troppe cose non portate a termine.
Tutto per colpa sua.
Cammino verso nessuna destinazione, semplicemente cammino e cammino …
Mi ricorda un po’ i primi giorni che sono stata qui.

Una macchina si accosta vicino al marciapiede e si ferma, il finestrino si abbassa ed eccolo lì.

- Bambolina … -

Lo ignoro, continuo a camminare.

- Dai sali, dobbiamo parlare. –
- Vattene Justin, non rompere i coglioni. –
- Ross, è importante. –
- Per me era importante! Se non lo fosse stato credi che io sarei venuta qui da New York tartassando i miei genitori di voler tornare? Tutto questo l’ho fatto per te, ma evidentemente a te non frega niente. –

Mi guarda, ha un’espressione dispiaciuta e volta lo sguardo. Era vestito elegante, a modo suo. Giacca e pantaloni bianchi e una camicia a fantasia grigia. Ho sempre adorato il suo stile, ma non devo cedere e devo essere forte.
- Lo so, sono uno stronzo e non ti merito, ma almeno dammi la possibilità di spiegarti come stanno e come sono andate le cose. –
- No, ormai il danno è fatto e anche se sapessi le tue giustificazioni non cambierei idea su di te. –
- Che idea hai su di me? –
- Che è finito tutto Justin, dimenticati di me, della mia esistenza. Infondo è quello che dicevi tu a me no? Ricordi? E’ meglio così, nessuno dei due soffrirà se stiamo lontani l’uno dall’altra. –
- Cazzo, Ross, non sai nulla! –
- Non mi serve sapere niente! Continua la tua vita con Ashly, io domani mattina prendo il primo volo per New York e non tornerò più. –
- Non puoi andartene senza avermi almeno perdonato. –
- Se ciao, non ti perdonerò Justin. E poi per cosa dovrei perdonarti? Noi non siamo niente, tu puoi vivere la tua vita e io posso vivere la mia, liberamente. Mi aspettavo da te un maggiore interesse nei miei confronti e non è così, quindi pace amore e gioia infinita. –

Contino a camminare su questo dannato marciapiede e lui continua ad avanzarmi vicino con l’auto. Sto perdendo la pazienza, più insiste e più divento nervosa.

- C’è il maggiore interesse Ross, io ti amo! Ti amo cazzo, odio ammetterlo perché so che dirtelo non servirà a niente perché vorrei stare con te sempre, ma non mi è concesso.



 
 
 

SPAZIO AUTRICE: Una ragazza, in una recensione, mi ha scritto che non aggiorno da un mese e che ormai non si ricorda le varie vicende. Lo so, le do’ ragione e penso che non sia l’unica ad essersi trovata in questa situazione. Ho le mie ragioni e chiedo scusa per la mia lunga mancanza e più di questo non so come dimostrarvi in altro modo che ci tengo affinché la storia venga apprezzata e seguita. Sto aggiornando più frequentemente perché, adesso, me lo posso permettere. Non sto qui a dirvi il motivo della mia assenza, una parte la sapete già, l’altra è per questioni private e ritengo non sia opportuno dirvi.
Se, come ha detto la ragazza, preferite non seguire più la ff perché non ricordate la storia o per altri motivi allora fate come vi sentite di fare. Come ho detto a lei, io non costringo nessuno, anzi, invito a leggerla e mi fa piacere che poi venga apprezzata.
Detto ciò non voglio dilungarmi molto, se volete dirmi qualcosa o parlare con me per un x motivo, potete tranquillamente mandarmi un messaggio o scrivere una recensione.
Al prossimo capitolo, vi mando un bacio!




 

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