Anche le stelle cadono nelle ragnatele di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Arrivo ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Stelle e ragni ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Allenamento molto terreste e poco spaziale ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Ex ***
Capitolo 5: *** Cap.5 Approcci ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Secrets ***
Capitolo 7: *** Cap.7 Cupe cake ***
Capitolo 8: *** Cap.8 Uno strano primo appuntamento ***
Capitolo 9: *** Cap.9 Aria di tensione ***
Capitolo 10: *** Cap.10 La vedova e il signore delle stelle ***
Capitolo 1 *** Cap.1 Arrivo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Raccolta di drabble dedicata al compleanno di Princess Monster.
Scritta sentendo la musica Kitsune girl.
Cap.1 Arrivo
Natasha incrociò le
braccia sotto il seno e si piegò in
avanti, facendo ondeggiare le pistole.
“Steve, sei sicuro che non
sia pericoloso ospitare qui altri
super-eroi? Inoltre i Guardiani non mi sembrano molto …
onesti” sussurrò.
Rogers appoggiò dei fascicoli sopra la scrivania e
alzò il capo.
“Sono una banda di
disadattati con tendenze al furto e alla
rissa. Ricordo che Barton nasconde intere famiglie, tu ami uccidere e
Banner
diventa Hulk. Non possiamo giudicarli ed è Stark che li sta
ospitando” ribatté.
“Per questo chiedevo alla
voce della ragione e non a Stark”
ribatté la Romanoff.
“Peggio dei New Avengers
non sono” rispose Steve.
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Capitolo 2 *** Cap.2 Stelle e ragni ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Raccolta di drabble dedicata al compleanno di Princess Monster.
Cap.2 Stelle e ragni
Natasha assottigliò gli
occhi guardando lo sconosciuto nella
palestra. Strinse le labbra fino a farle sbiancare, avanzò
rasente al muro. Lo
raggiunse, guardandolo fare una serie di flessioni sul pavimento
accanto alla
panca.
“Credevo che a
quest’ora foste tutti da Stark” sibilò.
Peter
ghignò, piegò di lato il capo, bloccandosi con le
braccia in tensione e il
busto sollevato.
“Io non partecipo a noiose
riunioni. Star Lord è uno spirito
libero” spiegò. Si mise in ginocchio, il suo petto
nudo si alzava e abbassava.
Natasha si sedette sulla panca.
“Star Lord?”
domandò. Peter sbuffò, rimettendosi in piedi.
“Quill, Peter Quill, ok?
Perché diamine nessuno conosce il
mio nome figo?” domandò.
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Capitolo 3 *** Cap.3 Allenamento molto terreste e poco spaziale ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Raccolta di drabble dedicata al compleanno di Princess Monster.
Cap.3 Allenamento molto terreste e
poco spaziale
“Quindi ci avete portato
una gemma che ci attirerà Thanos?”
chiese Natasha. Guardò Peter saltellare davanti a lei sopra
il ring. L’uomo
diede una serie di pugni all’aria, ghignando.
“Mi sembrava che voi aveste
già quella nella testa del
vostro Vision” rispose. Cercò di raggiungere con
un pugno il viso della
Romanoff. La spia schivò, socchiuse gli occhi e fece la
ruota. Si raddrizzò
tornando in piedi e raggiunse il giovane uomo con un calcio alle
spalle. Con un
grido il ladruncolo spaziale cadde a faccia in giù.
“Ouch”
mugolò. Il naso gli pulsava, il viso gli doleva, le
braccia si erano arrossate abbattendosi sul ring.
“Ho vinto”
sussurrò Nat.
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Capitolo 4 *** Cap.4 Ex ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Raccolta di drabble dedicata al compleanno di Princess Monster.
Cap.4 Ex
“Ho saputo che stavi con
Hulk” sussurrò Peter. Aprì una
bottiglietta d’acqua e se la portò alle labbra.
“E tu non stavi con
Gamorra?” chiese. Star Lord sospirò e
roteò gli occhi.
“Ho degli amici che parlano
a vuoto, ma mai delle cose
importanti” brontolò. Natasha socchiuse gli occhi
e si portò una cannuccia alle
labbra. Quill incrociò le braccia sul petto muscoloso e
sudato.
“Lei è una
principessa aliena combattente, non poteva
perdere tempo dietro a una sfigato come me” spiegò.
“Banner ha deciso per
entrambi. Se n’è andato. Insomma, non
delle grandi relazioni” si lamentò la giovane.
Sorseggiò il contenuto gelido
della propria bottiglietta di integratore.
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Capitolo 5 *** Cap.5 Approcci ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.5 Approcci
Peter Quill alzava e abbassava la
testa a ritmo, la melodia
risuonava nella stanza. Allargò le braccia, continuando a
muovere la testa.
Lanciò un grido, saltò e tirò un paio
di calci in volo e riatterrò vicino al
letto. Si mise a correre, si gettò in ginocchio e
scivolò lungo il pavimento.
La melodia s’interruppe e Peter
s’immobilizzò, deglutì e si
voltò di scatto. La
Romanoff teneva una mano sopra lo stereo spento e l’altra
mano sul fianco. Il
vestito blu lungo a un pezzo solo lasciava scoperta la sua gamba nivea
con uno
spacco.
“Tu cosa ci fai qui?
Perché guarda, se è per il quasi
allagamento, è stato Groot. Io sono innocente”
disse. Natasha inarcò un
sopracciglio vermiglio.
“Ti rendi conto che quella
musica che senti è più che
antica, direttamente atavica?” domandò. Peter
sbatté un paio di volte le
palpebre, sbuffò ed incrociò le braccia sul
petto, tenendo il bacino verso l’esterno.
“Non ti piacciono le cose
antiche?” chiese. Natasha avanzò,
piegò di lato il capo ed i suoi capelli vermigli presero
riflessi aranciati.
“Solo se sono di classe.
Infatti, alla musica semplicemente
passata di moda, preferisco la musica classica”
ribatté con voce seducente.
Peter sciolse le braccia e ne appoggiò una contro la parete.
“A me piacciono le cose
passate di moda. Come ad esempio
innamorarmi di una donna all’antica e sperare di essere
ricambiato” disse con
voce rauca. Alzò ripetutamente un sopracciglio e
ghignò. Natasha socchiuse le
labbra carnose.
“L’amore
è per i bambini e le nostre esperienze con degli
esponenti senza cuore di pelle verde di sessi opposti dovrebbe avercelo
fatto
capire” ribatté. Peter le si avvicinò e
lei gli passò di fianco.
“Sono un
recidivo” si vantò Quill.
“Andiamo, il Capitano vuole
vederci”. Concluse la
discussione la Romanoff, rendendo il tono più gelido.
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Capitolo 6 *** Cap.6 Secrets ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.6 Secrets
Peter incrociò le braccia
al petto muscoloso e continuò a
fare i piegamenti. Si teneva appeso per le gambe muscolose a un palo di
ferro
attaccato con un imbracatura e dei sostegni di ferro al soffitto.
“Lo sa che se Thanos
arrivasse adesso morirei senza una
fidanzata?” chiese. Natasha sotto di lui faceva delle
flessioni, sfiorando con
i seni sodi il pavimento della palestra.
“Che tua sia fidanzato o no
è irrilevante. Piuttosto,
rimaniamo concentrati su quello che ha detto Rogers. Probabilmente
potrebbe
arrivare entro la fine dell’anno”
ribatté lei. Le sue iridi verdi erano
liquide.
“Eppure sembri cercare
disperatamente una donna al Capitano”
ribatté Quill. Un rivolo di sudore gli scese lungo la
schiena facendogli
pizzicare la pelle.
“Perché dal suo
carattere pensavo che si capisse che gli
servirebbe smettere di essere vergine. Vuoi dirmi che anche tu sei
illibato …
Peter?”. Pronunciando il nome del Guardiano della Galassia
Natasha usò un tono
più seducente e mise le labbra a cuore. Peter
rabbrividì, il battito cardiaco
gli accelerò ed avvertì una fitta al basso ventre.
“No, certo che
no” ribatté. Le sue orecchie avvamparono
bruciandogli. Nat ridacchiò ed alzò il capo,
osservandolo.
“Perciò davvero
vuoi farti chiamare Star-Lord?” chiese.
Peter si rizzò, strinse con le mani il palo di ferro,
abbassò le gambe e
continuò facendo degli esercizi con le braccia.
“L’idea
è quella” rispose. Natasha si mise in piedi ed
indietreggiò, lasciando libero il pavimento sotto di lui.
“Facciamo così.
Dammi un valido motivo e lo farò” disse.
Peter corrugò la fronte e si voltò.
“Mi ci chiamava mia madre.
E’ morta di cancro quando ero
bambino” disse con voce seria. Natasha socchiuse gli occhi,
si piegò in avanti
e gli baciò la guancia.
“Mi hai convinto”
disse gentilmente. Peter si voltò di
scatto e si allontanò di un paio di passi.
“Non ti abituare, non amo
essere così serio e personale”
ribatté brontolando.
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Capitolo 7 *** Cap.7 Cupe cake ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.7 Cupe cake
Natasha fece una spaccata, mise le
mani sul pavimento e si
diede la spinta sollevandosi. Piegò
le
braccia e si diede la spinta sollevandosi, fece una capriola in aria e
riatterrò in piedi. Si voltò verso la porta, la
vide aprirsi e Peter entrò
nella stanza.
“Rocket mi ha detto che mi
cercavi” disse. Natasha socchiuse
gli occhi ed avanzò verso di lui. Peter deglutì a
vuoto vedendo lo spacco all’altezza
del petto di lei che lasciava scoperta una porzione di seno.
“Sai, il tuo amico procione
…”. Iniziò la Romanoff.
“Rocket non ama essere
chiamato in quel modo”. La interruppe
Quill. Natasha alzò le mani e continuò ad
avanzare, mosse i fianchi facendo
ondeggiare le pistole.
“In ogni caso sembra molto
interessato a parlarmi male di te”
sussurrò. Fece vibrare le ciglia nere e sorrise.
“Mi ha detto che hai vinto
semplicemente ballando. Per non
parlare di come mi ha enumerato la tua incapacità di essere
un vero leader e un
combattente” sussurrò. Peter ghignò e
gonfiò il petto.
“Barton è il tuo
migliore amico, vero?” chiese.
Natasha prese il ciondolo a forma di
freccia, grande l’unghia
di un pollice, tra le mani; lo teneva al collo con una catenina.
“Sì,
perché?” domandò. Peter si
voltò e s’indicò la parte
sulla schiena della maglietta dove era disegnato un cupe cake rosa con
praline
rosse. C’era sopra la scritta dorata: ‘Amami e
mangiami’.
“Mi ha detto che ami quelli
che non amano la battaglia. Stark
ha aggiunto che ami gli uomini cupe cake. Rocket ed io siamo pronti a
un
perfetto piano per conquistarti!” gridò Star Lord.
Natasha si nascose la bocca
con la mano e scoppiò a ridere.
“Decisamente un metodo
innovativo di corteggiamento” disse con
voce squillante.
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Capitolo 8 *** Cap.8 Uno strano primo appuntamento ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.8 Uno strano primo appuntamento
La russa si mise in bocca una
masticante e la masticò
rumorosamente.
“Come fai a passare da una
donna di classe … a questo?”
chiese Peter. Guardò la vedova infilare entrambe le mani in
una tasca della
felpa grigia. La donna fece una bolla e la fece scoppiare
rumorosamente. Alzò
il capo e si voltò verso di lui, una ciocca rossa tendente
al riccio sfuggì da
sotto il cappuccio.
“Mi adatto a te”
ribatté. Sbatté il piede sopra un idrante
rosso, si abbassò, tolse le mani dalla tasca e si
legò i lacci della scarpa da
ginnastica. Peter le si affiancò.
“Non era esattamente questo
che intendevo per primo
appuntamento” si lamentò. Natasha lo
guardò in viso e sorrise.
“Ancora intenzionato ad
avermi come fidanzata?” domandò.
Quill si piegò in avanti e le baciò il naso.
“Stai tranquilla. Non sei
l’unica che sa adattarsi” ribatté.
Mise le mani nella tasca della giacca e ruttò rumorosamente.
La Romanoff
ridacchiò, scuotendo il capo.
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Capitolo 9 *** Cap.9 Aria di tensione ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.9 Aria di tensione
Natasha si portò la
bottiglia di birra alle labbra, affondò
nello schienale della poltrona e alzò lo sguardo.
“Ricapitolando. Stark e il
Capitano non fanno altro che
litigare. Rocket ha quasi scatenato l’ira di Wanda. I new
Avengers sono fuori
controllo e Groot va in giro a far spuntare fiori
dall’asfalto” disse. Chiuse
gli occhi, sentì un odore pungente sfiorarle le narici.
Sporse il capo e riaprì
gli occhi, trovandosi davanti al viso un contenitore tondeggiante colmo
di
patatine fritte.
“E questo?”
chiese. Alzò il capo e Peter le sorrise.
“La buona
notizia” rispose. Natasha mise la bottiglia tra le
gambe e la strinse, prese la ciotola con entrambe le mani e
l’appoggiò accanto
a sé. Peter si sedette dall’altra parte del
divano, passando il braccio intorno
alle spalle.
“La buona notizia
è che hai imparato a cucinare o che siamo
fidanzati?” chiese Natasha. Gli sussurrò le parole
all’orecchio con voce roca,
facendolo rabbrividire.
“Che ho imparato ad aprire
un pacchetto di patatine fritte.
Avermi come fidanzato una canaglia come me è tranquillo come
l’aria che tira in
casa ora” ribatté Peter.
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Capitolo 10 *** Cap.10 La vedova e il signore delle stelle ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.10 La vedova e il signore delle stelle
Natasha si abbassò la
cerniera della parte di sopra della
tuta nera, lasciando scoperti i seni sodi e pallidi.
"Non avrei mai creduto che saremmo
arrivati a questo giorno" sussurrò. Avanzò verso
Peter che la guardo in viso, osservò i capelli di lei e le
sue labbra fare contrasto con la sua pelle.
"Ti riferisci al fatto che non
pensavi saremmo mai andati a letto o che il tuo amato Capitano ci ha
fatto sapere che arriva l'imperatore galattico cul**eso?"
domandò, inarcò un sopracciglio.
Abbassò lo sguardo osservando i seni di lei, si
leccò le labbra scendendo lungo l'addome di lei fino
all'ombellico e risalì con lo sguardo.
“Domani potremmo morire in
battaglia” ribatté Natasha.
Peter fissò più
intensamente il petto nudo di lei e deglutì a vuoto un paio
di volte. Si passò la mano tra i capelli scarmigliati, si
sedette sul letto ed
allargò le gambe.
“Vedrai che faremo il c**o
a Thanos. Io, in fondo, l’ho già
fatto a suo figlio” rispose. Sentiva il membro premergli
contro il cavallo dei
pantaloni e un calore diffondersi per il basso ventre. La Romanoff
avanzò verso
di lui, era piegata in avanti e teneva le mani sui fianchi nudi,
sfiorando i
pantaloni attillati con le dita affusolate.
“In ogni caso, ci conviene
comportarci come se fosse
l’ultima notte” mormorò con voce
seducente. Peter chiuse gli occhi e si passò la mano sul
viso.
- Anche se siamo fidanzati, mi
prenderà per un pervertito - pensò.
Riaprì gli occhi, sentendo la gola secca e le sorrise.
"Con te, ogni notte vale come se
fosse l'ultima. In fondo, io sono il signore delle stelle, ma tu sei la
vedova che può uccidere persino lui" ribatté con
voce calda.
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