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di VampireHeart121
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Presentazioni ***
Capitolo 3: *** Complicazioni ***
Capitolo 4: *** Rimorso ***
Capitolo 5: *** La notte seguente ***
Capitolo 6: *** A cena con il conte ***
Capitolo 7: *** Incubi ***
Capitolo 8: *** Caccia ***
Capitolo 9: *** La musica della notte ***
Capitolo 10: *** Sogni ***
Capitolo 11: *** Preparativi per il ballo ***
Capitolo 12: *** Confusione ***
Capitolo 13: *** Ultimi preparativi ***
Capitolo 14: *** Finalmente il ballo! ***
Capitolo 15: *** Mai più sola ***
Capitolo 16: *** Il duello dell'amato ***
Capitolo 17: *** Il potere della musica ***
Capitolo 18: *** Una pagina del suo passato ***
Capitolo 19: *** Un invito che non può essere rifiutato ***
Capitolo 20: *** Vecchi amici... ***
Capitolo 21: *** Chi era veramente ***
Capitolo 22: *** Il viaggio di Sofia ***
Capitolo 23: *** Un viso familiare ***
Capitolo 24: *** In maschera! ***
Capitolo 25: *** La notte speciale ***
Capitolo 26: *** Impossibile resistere ***
Capitolo 27: *** In biblioteca ***
Capitolo 28: *** Un addio...e un tradimento ***
Capitolo 29: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 30: *** Un passato in comune ***
Capitolo 31: *** La battaglia finale ***
Capitolo 32: *** Un'ultima speranza ***
Capitolo 33: *** Di nuovo insieme...per sempre ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Capitolo 1: Introduzione
Dracula era seduto nel suo studio,davanti allo scoppiettante fuoco del camino,impegnato a leggere,per l'ennesima volta,lo stesso libro. Sospirò pesantemente,chiuse il libro e lo gettò dall'altra parte della stanza.
 
"C'è qualcosa che non va Maestro?"  Chiese nervosamente una giovane serva, di nome Emily, mentre raccoglieva il libro.

"No,niente!" Gridò il conte congiungendo le mani "Il finale del libro mi ha infastidito di nuovo"

"Maestro,ecco...potrei sapere...il motivo per cui siete così arrabbiato ultimamente?" Dracula sospirò infastidito.

"Non hai niente di meglio da fare?" rispose a denti stretti, non avendo intenzione di parlare della sua vita privata con una serva.

"Bè Maestro...è solo che...tutti noi  l'abbiamo notato e...siamo preoccupati"

"Non sono affari vostri. E ora se vuoi scusarmi vado al villaggio a cacciare" detto questo il conte si avviò verso la porta rovesciando tutte le sedie che intralciavano il suo cammino. Emily sospirò e le raccolse lentamente, mentre guardava Dracula volare sempre più alto nel cielo.

Il conte atterrò in silenzio vicino al cimitero e attese pazientemente l'arrivo della sua preda. Dopo pochi istanti vide avvicinarsi un uomo piuttosto anziano e robusto,probabilmente il becchino,che finito il lavoro si stava avviando verso casa. Dracula apparve davanti a lui e lo afferrò per la camicia.

"Ma che!? No! Aiuto!" urlò l'uomo sperando che qualcuno lo sentisse.

"Non mi devi combattere..." disse lentamente il conte, poco prima di affondargli le zanne nel collo e di bere fino all'ultima goccia di sangue.
Dopo aver terminato il suo pasto Dracula decise di fare un piccolo giro per calmarsi. Mentre camminava si guardava attorno con tristezza,sbirciando all'interno delle case,e vedendo ciò che non poteva avere.
Una moglie.
Qualcuno da amare...
Con una smorfia il conte ricordò l'ultima persona che aveva amato.

"Helena..." sussurrò Dracula,mentre lei cercava di allontanarsi.
"Ti amo Helena, perchè 
non vuoi darmi ciò che voglio?"
"Tu non provi amore,solo lussuria...voglio essere libera...per favore"  il conte accarezzò il suo corpo,ma Helena lo respinse e corse verso la porta. Lui ringhiò e le afferrò il braccio.
"Perchè? Ti ho dato tutto quello potevo...perchè non mi ami?"
"Io amo un altro..." gemette lei evitando di guardarlo.
"è colpa mia? Io posso cambiare per te! Dimmi cosa devo fare! Per favore!"  Dracula si inginocchiò davanti a lei.
"Mi dispiace Vlad...non puoi fare niente"
"Dimmi chi è!"  lei lo guardò confusa "Dimmi chi ami!"  Helena non rispose.
"Dimmelo! Adesso!"  gridò con le lacrime agli occhi.
"Amo Gabriel Van Helsing..." sussurrò. Il conte ruggì dalla rabbia.
"Accidenti a te Gabriel! Mi hai preso tutto! Tu..."  non finì la frase. "Non lo amerai più quando ti trasformeò in un vampiro! Tu sarai MIA!"
"Preferisco morire!" Helena gli sputò in faccia e poi corse verso il balcone... Per Dracula fu come se il tempo si fosse fermato per un istante...La vide tuffarsi in quell'abisso che pareva infinito...Sentì quel grido straziante,che ancora oggi lo tormenta...


Dracula ritornò alla realtà sentendo uno strano rumore,che attirò la sua attenzione. Guardò in alto e vide una giovane ragazza seduta sul tetto di una casa. Aveva gli occhi gialli,simili all'oro,e indossava strani abiti neri. I capelli castani ricadevano dolcemente sulle spalle,ricoperti da alcuni fiocchi di neve. Il conte la osservò a lungo,prima di decidere che sarebbe diventata sua. Saltò sul tetto proprio dietro di lei,ma prima che potesse afferrarla,la ragazza lo colpì in pieno viso; poi saltò dal tetto e corse nella la foresta ad una velocità incredibile. Il conte si riprese subito dopo, si trasformò e  la inseguì,volando attraverso la cupa foresta.
Quando la vide stava correndo verso il lago,ma prima che vi potesse arrivare Dracula piombò su di lei,facendole perdere l'equilibrio. Mentre cadeva picchiò la testa su una roccia e il sangue cominciò a scendere dalla ferita. Il conte atterrò accanto a lei,la prese tra le braccia e volò alto nel cielo verso il suo castello.

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Capitolo 2
*** Presentazioni ***


Capitolo 2: Presentazioni
Dracula posò dolcemente la ragazza sull'enorme letto a baldacchino nella camera degli ospiti,sembrava così traquilla mentre dormiva. Lei gemette piano quando il conte le poggiò la mano sulla ferita ,che, dopo pochi secondi,guarì. Guardò fuori dalla finestra e vide un fievole raggio di sole che faceva capolino da dietro le cime  innevate dei Carpazi,così uscì dalla stanza,e con passo svelto si diresse verso la sua camera, lasciando la ragazza completamente sola.

Il conte si svegliò di soprassalto,aprì il coperchio della bara e corse velocemente attraverso il lungo corridoio, illuminato dalle numerose torce appese ai muri. La porta della camera degli ospiti era socchiusa;si era svegliata prima di lui. Dracula ringhò infastidito,quando improvvisamente sentì un rumore provenire dalla porta principale. Si meterializzò sulle scale che portavano all'ingesso e vide la ragazza che cercava di sfondare l'immenso portone di legno.
"Accidenti è enorme...come posso fare?" mormorò sottovoce,e con un'ultima spinta riuscì ad aprire la porta quanto basta per sgusciare fuori. Cominciò a correre più veloce che poteva verso il grande ponte innevato,ma arrivata alla fine si rese conto che non c'era via d'uscita. Si voltò e vide il conte camminare lentamente verso lei con un sorriso beffardo sul volto.
"Ti diverti mia cara?"  Chiese distrattamente, guardando gli scheletri impalati lungo il bordo del ponte.
"Fa freddo qui fuori,dovresti entrare" Lei lo fissò.
"Chi diavolo sei tu?!" Urlò facendo un passo verso di lui.
"Perchè non entri e poi parliamo?" Dracula le porse la mano,ma la ragazza si allontanò.
"No,lasciami andare!" Lui sospirò infastidito.
"Ti avverto,tu non vuoi vedermi arrabbiato..." Lei rise.
"Hai idea di chi io sia?" La ragazza tese la mano di lato,come in attesa di qualcosa. Dracula sollevò un sopracciglio.
"Stai aspettando qualcosa?" Chiese beffardo.
"Accidenti, hai preso i miei poteri! Ecco perchè sono così debole! Dove sono le mie armi?"
"Sono sottocontrollo,ora vieni con me"
"Io non vengo da nessuna parte!" Lei gli sputò sugli stivali ,in segno di sfida.
"D'accordo,come vuoi..." Dracula le afferrò il colletto della camicia,tirandola più vicino,poi la prese in braccio.
"Andiamo mia cara" La portò nella sala da pranzo e la fece sedere di fronte a lui.
"Perchè mi hai rapito mostro?!" Urlò lei "Io non ti conosco! Non ti ho mai incontrato! Mi stavo facendo gli affari miei!" Il conte rise piano.
"Qual'è il tuo nome mia cara?" Chiese cercando di sembrare calmo.
"Vedi! Non mi conosci nemmeno!  Perchè sono qui?" Lui sospirò.
"Perchè mi piaci,sei bella,sei forte e vedo qualcosa di oscuro nel tuo cuore. Ora dimmi il tuo nome" La ragazza rimase in silenzio.
"Dimmi il tuo nome!" Premette.
"Quale?" Chiese innocentemente. Adesso Dracula stava perdendo la pazienza.
"Cosa intendi?" Scattò.
"Beh,la gente mi chiama in modi diversi." Osservò lei. Il conte sorrise malignamente.
"Come dovrebbe chiamarti qualcuno se ...avesse un rapporto intimo con te?" Alzò gli occhi seducente e le sfiorò leggermente la gamba con la sua.
"Io non ho questo tipo di rapporti bastardo!" Gli calciò la gamba e carcò di alzarsi,ma Dracula la teneva ferma sulla sedia.
"Ora ce l'hai"
"Non puoi costringermi!" Urlò lei cercando di liberarsi dalle forti braccia del conte.
"Certo che posso,e presto imparerai ad amarmi"
"Mai!" Sbottò. Dracula sospirò profondamente.
"Facciamo così,se mi dici il tuo nome ti lascerò alzare" Lei ringhiò sottovoce.
"Beh posso stare qui tutto il giorno!"
"Anche io posso" Disse avvolgendo le braccia intorno a lei  "Tu mi piaci molto,e presto,ti piacerò allo stesso modo."  Spostò indietro i morbidi capelli ondulati,scoprendo il collo,e sfiorandolo con le zanne,prima di baciarla dolcemente. Lei indietreggiò,ma presto cominciò a rilassarsi,finchè non si ricordò dove si trovava.
"Basta!" Scattò.
"Vuoi veramente che smetta?" Le sussurrò in un orecchio,prima di baciarle dolcemente il collo,e di spostare le mani lentamente lungo i fianchi.
"Ti dirò il mio nome!" Gridò.
"Sei sicura di volere che tutto questo finisca?" Disse il conte seducente senza togliere le mani.
"Certo che sono sicura! Il mio nome è Sofia!" Si alzò alla prima occasione e si allontanò da lui.  "Adesso dimmi il tuo nome se non vuoi che ti chiami Bastardo!" Dracula sorrise.
"Io sono il conte Vladislaus Dragulia,meglio conosciuto come Dracula; però tu puoi chiamarmi Signore o Maestro"  Rise interiormente  "Puoi andare solo nelle mie stanze private e per qualunque cosa puoi chiedere ai miei servi. Ti consiglio di fare un bagno e di cambiarti prima di cena;tutti i vestiti nell'armadio sono tuoi"
"Se stai aspettando un ringraziamento Conte,beh scordatelo!" Detto questo Sofia si precipitò nella sua stanza,si gettò sul letto e iniziò a piangere.

Nota dell'autrice:
Ciao a tutti,spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Questa è la mia prima storia perciò recensioni,critiche e consigli sono bene accetti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Complicazioni ***


Capitolo 3: Complicazioni
Sofia si svegliò circa un'ora dopo,ritrovando il cuscino bagnato,a causa delle lacrime versate poco prima. Si alzò lentamente,strofinandosi gli occhi,e si diresse verso il bagno,la stanza accanto alla sua. Aprì la porta e spalancò gli occhi per lo shock. Era enorme! Le pareti erano di colore oro,riccamente decorate con splendidi disegni, ritraenti figure umane ed astratte, mentre il pavimento era ricoperto da semplici,ma impeccabili, piastrelle bianche. Il centro della stanza era occupato da una grande vasca da bagno in marmo. Senza pensarci due volte Sofia accese il rubinetto,si spogliò e si immerse nell'acqua calda,sospirando di piacere. Non aveva fatto un bagno decente da quando se n'era andata da casa.Le cose erano cambiate molto da quel giorno.
"Se non me ne fossi andata non sarei qui adesso...non avrei mai incontrato il conte...non avrei più quegli orribili...incubi" Si rimproverò. Gli incubi erano cominciati  un anno e mezzo fa,poco prima che se andasse; le annebbiavano la mente,la confondevano...erano orribili. Vedeva strane immagini,sentiva strani suoni...riviveva antiche battaglie,udiva le urla strazianti dei soldati trafitti da spade e frecce...
Improvvisamente Sofia riaprì gli occhi,ripensando ad un orribile incubo di poche notti prima. Non riuscendo più a rilassarsi uscì dalla vasca,si avvolse un asciugamano attorno al corpo e uscì dal bagno.

Tornata nella sua camera a prendere i vestiti scoprì che non c'erano più.
A malincuore si diresse verso l'armadio e l'aprì,esaminando con cura tutti gli abiti.
'Accidenti...' I suoi pensieri furono interrotti da un rumoroso cigolio,proveniente dalla porta. Una domestica,piuttosto minuta,attendeva sulla soglia. Fece un leggero inchino e si presentò.
"Buongiorno Milady,io sono Emily.Sarò la vostra serva finchè soggiornerete qui" Sofia fissò la piccola ragazza.
"Lavori per il conte?" chiese distrattamente.
"Sì,da molto tempo ormai"
"MI dispiace" Emily la guardò incredula.
"Perchè sei dispiaciuta?"
"Ti piace lavorare per lui?" Ribattè Sofia con un pizzico di disgusto nella sua voce,senza smettere di cercare i suoi vestiti.
"Mi piace qui... Mia Signora cercate qualcosa?" Chiese la giovane serva avvicinandosi a Sofia.
"Sto cercando i miei vestiti" Rispose alzando le soffici lenzuola di seta per guardare sotto.
"Oh,il Maestro mi ha ordinato di spostarli e di non farveli trovare" Sofia sbuffò infastidita e spalancò l'armadio, cercando un vestito decente da indossare.
"Odio indossare questo genere di vestiti" dichiarò, posando sul letto uno splendido abito di pizzo nero.
"Il Maestro dice che saresti splendida con indosso uno di questi" disse Emily esaminando il vestito poggiato sul letto.
"Non mi interessa cosa dice!" Sbottò Sofia.
"Tu gli piaci molto"  Aggiunse Emily dopo un lungo e imbarazzante silenzio.
"Il sentimento non è reciproco" Ribattè mentre cercava di indossare l'abito.
"Forse...dovresti dargli una possibilità..potrebbe piacerti..." Sofia scoppiò a ridere interrompendo Emily.
"Dargli una possibilità? Dopo che mi ha rapito e rinchiuso qui? Non credo proprio! Alla prima occasione levo le tende..."  Disse lei guardandosi allo specchio incerta,poi si accasciò sul letto sconsolata.
" Accidenti,cosa ho fatto per meritarmi questo?" Mormorò a sè stessa nascondendo il viso tra le mani.
"Il Maestro dice che sarai punita se arriverai in ritardo per la cena" Sofia trattenne un singhiozzo.
"Mi dispiace,non volevo sconvolgerti" Si scusò Emily.
"Non importa...non dovrei essere così debole" La rassicurò Sofia guardando fuori dalla finestra.  Tutto lì sembrava così triste...persino il cielo. Nevicava ogni giorno senza sosta,l'unica sua consolazione era il sole,che raramente riusciva a vedere.

Poco dopo  Dracula entrò nella stanza,attirando l'attenzione di entrambe le ragazze.
"Sei in ritardo per la cena mia cara. Ho pensato che ti fossi persa così sono venuto ad accompagnarti." Spiegò.
"Purtroppo non mi sono persa..."  Borbottò Sofia infastidita,facendo sorridere il conte.
"Sei splendida questa sera" Disse lui prendendole il braccio. Sofia cercò di respingerlo,ma Dacula strinse più forte. " è ora di cena ...andiamo" Disse a denti stretti mentre la trascinava dietro di lui.
"Rivoglio i miei vestiti Conte" Chiese Sofia lungo la strada per la sala da pranzo.
"Ma sei stupenda con quel vestito,anche se non indossi il mio preferito" Concluse il conte.
"Non ti piace questo perchè è meno rivelatore. Idiota!"
"Oh...non parlerei così se fossi in te. Mostra le buone maniere" La ammonì mentre si sedevano al tavolo,uno di fronte all'altro.
Subito dopo due servitori  entrarono nella sala portando un grande vassoio d'argento pieno di leccornie per Sofia,e un calice d'oro riccamente decorato per il conte.
"Sembra che tu non abbia mangiato molto negli ultimi giorni. Prendi quello che vuoi" La invitò Dracula tendendo la mano,incoraggiandola a mangiare. Sofia fissò il vassoio pieno di cibo,e in pochi minuti divorò quasi tutto. Rimanevano solo due carote e un piccolo pezzo di pollo,che stava già masticando.
Dracula sollevò un sopracciglio.
"Qualcuno ha fame" Osservò bevendo fino all'ultima goccia di sangue nel calice. Sofia lo fulminò con lo sguardo.
"Ero in viaggio...cercavo risposte. Non avevo tempo di fermarmi a fare un pasto decente,e poi non avevo soldi..." Si giustificò appoggiando la forchetta sul tavolo.
"Risposte? Posso sapere la domanda?" Lei scosse il capo.
"Io non mi fido di nessuno,e ho le mie ragioni,quindi no." Il conte la fissò con curiosità,ma la lussuria era evidente nei suoi occhi.
"Beh,puoi almeno dirmi se ti è piaciuto il cibo?" Lei sospirò.
"Sì,era buono,ma ero così affamata che avrei mangiato qualsiasi cosa" Fece per alzarsi,sorpresa di poterlo fare.
"Mi lasci così presto?" Chiese Dracula innocentemente.
"Sì! Hai qualche problema?" Scattò Sofia.
"In realtà sì" Disse il conte alzandosi.  "La serata è appena inziata" continuò seducente,avvicinandosi a lei e posandole le mani intorno alla vita.
'Se lo colpisco posso correre,ma se mi prende...potrebbe andare peggio'  Pensò Sofia,prima di essere interrotta dall' ipnotica voce del conte.
"Certo che potrebbe andare peggio mia cara,soprattutto se fai una cosa del genere"
"Come potrebbe peggiorare? Hey! Mi hai letto nella mente! Hai mai sentito parlare di privacy?" Lei cercò di liberarsi dalla sua presa,ma Dracula la teneva stretta.
"Pensi di essere in una brutta situazione? Io credo di averti trattato piuttosto bene" Affermò lui con fermezza.
"Come puoi pensare di avermi trattato bene?! Non ho privacy. Mi hai tolto i poteri e mi hai imprigionata qui,con TE!"  All'ultima osservazione gli occhi del conte si illuminarono.
"Stai mettendo alla prova la mia pazienza"  La avvertì tirandola più vicino a lui. Sofia trasalì,sentendo le lacrime formarsi nei suoi occhi.
"Perchè mi fai questo?"  Gridò con amarezza  "Non sarei qui se non avessi lasciato casa ..."
"Perchè te ne sei andata?" Chiese Dracula, cercando di cambiare argomento.
"Sto cercando qualcosa" Sofia sospirò frustrata,guardando per terra.
"Un oggetto?"
"No,io..."  Lui la fissò con curiosità  "Perchè ti sto dicendo questo?" 
"Ti ho trattato come un ospite,ti ho dato da mangiare,ti ho dato una delle mie migliori camere..." Si difese.
"Mi stai tenendo qui contro la mia volontà! Perchè?! Perchè sei un idiota..." Prima che potesse continuare  Dracula le afferrò la gola.
"Pensi che sia un idiota? Io ho amato qualcuno! Io..." Sofia lo interruppe.
"Cosa le è successo?"  Chiese senza fiato  "E poi se l'amavi così tanto perchè sono qui?" Gli occhi del conte brillavano,mentre allentava la presa sulla sua gola.
"Non...non sono affari tuoi..." Mormorò sottovoce prima di afferrarle il polso.
"Pensi di essere prigioniera qui? Bene,ora lo sarai sul serio..."  Disse Dracula mentre trascinava Sofia lungo i cupi corridoi dei sotteranei. Arrivato davanti ad un'enorme cella la spinse dentro e le incatenò le braccia al muro.
"Aspetta...Non è necessario! Perchè mi fai questo?"  Lo implorò, senza guardare nei suoi gelidi occhi blu.
"Imparerai ad amarmi Sofia. D'ora in poi mi rispetterai!"  Lei era paralizzata dalla paura.
"C'è una differenza tra il rispetto che vuoi e quello che otterai facendomi questo"  Il conte sorrise.
"Vedremo mia cara...Vedremo..."  E detto questo le prese il viso con entrambe le mani e la baciò. Gli occhi di Sofia si spalancarono per lo shock,mentre cercava di liberarsi,ma Dracula la teneva stretta,esplorando ogni centimetro della sua bocca con la lingua. Dopo pochi minuti si allontanò da lei,chiudendo la porta della cella alle sua spalle,lasciando Sofia completamente sola e impaurita.
 
 

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Capitolo 4
*** Rimorso ***


Capitolo 4: Rimorso
Sofia piangeva sommessamente,ancora incatenata nelle segrete del castello di Dracula.
'Quest'uomo mi ucciderà'  Pensò tristemente, guardando il viscido pavimento ammuffito. Poteva rimanere bloccata lì per giorni,settimane...tutto dipendeva dal conte.
"Idiota,stupido,bastardo.." Mormorò piano,per paura che Dracula riuscisse a sentirla.
'Ha detto che era innamorato di qualcuno prima. Sembra che lo sia ancora...ma allora perchè sono qui? Forse ama il suo nemico...mi chiedo chi sia,dovrebbe averne tanti vista la sua personalità affascinante.'  Si spostò leggermente,facendosi sanguinare il polso.
"Perchè sono qui... Rimpiango il giorno in cui me ne sono andata da casa..." Sospirò,ricordando quel momento.

'Sofia si trovava davanti alla porta di casa,mentre la sua famiglia la fissava.
"Se te ne vai Sofia,noi non saremo più qui quando tornerai piangendo!" Tuonò suo padre,cercando di intimidirla. Lei scrollò le spalle.
"Non mi importa! Io non tornerò mai!"
"Sofia perchè? Come puoi farci questo?Ti prego resta..." La supplicò la madre,ormai in lacrime.
"Devo trovare me stessa...mi manca qualcosa...e voglio scoprire cosa. E poi quei sogni..." Non finì la frase,si voltò e cominciò ad incamminarsi,ma sua cugina corse da lei.
"Sofia..." Cominciò,ma non riusciva a trovare le parole.
"Mi dispiace Jessica...ci rivedremo un giorno...forse."  Detto questo Sofia si allontanò,lasciandosi alle spalle la sua vecchia vita...'

Sospirò di nuovo.
'Come vorrei dormire...ma se lo faccio...avrò un altro incubo'  Trasalì,ricordando le orribili scene che ogni notte riviveva.
'Devo calmarmi...Devo pensare ad altro'  Si disse per rassicurarsi. Sapeva che aveva bisogno di dormire,ma odiava quegli incubi,e doveva stare in guarda,nel caso il conte avesse qualcosa in mente. Pensò a lui. Dio quanto lo odiava!
'è arrogante,permaloso,splendido...oh mio Dio no! Non devo pensare queste cose!' Scosse la testa freneticamente.
Beh,Dracula è bello,certo,ma è il più grande stupido che avesse mai incontrato!
'Però bacia così bene...NO! No,lui è un idiota...un bellissimo idiota...'  Sofia chiuse gli occhi, e per addormentarsi,invece di contare le pecore,contò con quanti nomi brutti poteva chiamare il conte.

Dracula era seduto nella sua biblioteca privata,a contemplare i numerosi dipinti affissi al muro. La maggior parte di essi ritraevano Helena,ma erano coperti con un lenzuolo.
Fissò la tela vuota davanti a lui,prese il pennello e lo intinse nella tempera.
'Sto facendo la cosa giusta? Forse dovrei andare a vedere come sta Sofia...No! Deve essere punita...credo'  Iniziò a dipingere,non avendo però idea di cosa raffigurare.
'Devo contollare la mia rabbia...se solo la vita fosse così semplice...'  Sospirò pesantemente,i suoi freddi occhi blu fissavano la tela intensamente. Poi un grido agghicciante lo fece sobbalzare.
'Sofia...' Pensò,mentre scendeva le scale che portavano ai sotterranei.
"Che cosa ho fatto..." Mormorò sottovoce correndo attraverso i lunghi corridoi delle segrete. Emily arrivò dietro di lui.
"Cosa c'è Milord? Che cosa succede?" Dracula non rispose,paralizzato nel vedere Sofia sdraiata a terra che si dimenava freneticamente. I polsi e la bocca sanguinavano,aveva i capelli arruffati e numerosi lividi su tutto il corpo.
Il conte aprì la porta della cella,si precipitò dentro e prese Sofia tra le braccia, cullandola dolcemente,mentre risaliva le scale.
"Maestro! Che cosa posso fare?" Chiese Emily spaventata.
"Portami uno straccio bagnato...Veloce!"  Dracula aprì la porta della sua camera,e posò Sofia sul letto. Le scostò i capelli dal viso e le poggiò sulla fronte il panno bagnato che Emily gli porgeva. Poi le guarì i tagli e le abrasioni,sul corpo,cercando di non farle male. Finalmente lei si addormentò,mentre il conte continuava a sussurrargli in un orecchio 'Mi dispiace', finchè anche lui non si assopì.

 

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Capitolo 5
*** La notte seguente ***


Capitolo 5: La notte seguente

"Mi dispiace tanto...mi dispiace...mi dispiace..." Sussurrava Dracula mentre dormiva. Sofia si stofinò dolcemente contro il suo petto,e aprì gli occhi lentamente; Aveva paura di quello che avrebbe visto: le segrete o un altro orribile incubo? 
Fu sorpresa di non trovare niente di tutto questo,ma semplicemente la sua camera. Mentre i suoi occhi si abituavano al buio sentì un paio di forti braccia attorno a lei. Non le importava di chi fossero,si sentiva al sicuro, avvolta in quel caldo abbraccio. Stava per richiudere le palpebre,quando sentì la voce del conte.

"Mi dispiace tanto... " Sofia si voltò di scatto,per trovare Dracula lì,accanto a lei ,che borbottava la stessa frase nel sonno. Sapeva di cos'era capace l'uomo di fianco a lei,ma pensava che con gli occhi chiusi si sarebbe rivelato una persona diversa. Non volendo disturbarlo si coricò e cercò di riaddormentarsi,ma il suo movimento svegliò il conte,che dopo essersi strofinato gli occhi la guardò. Ringhiò piano; aveva bisogno di mangiare. Spostò leggermente Sofia e si alzò.

"Tornerò presto" sussurrò prima di baciarle dolcemente la fronte. Si avvicinò alla finestra e le diede un' ultimo,veloce,sguardo prima di trasformarsi e volare sempre più in alto nel cielo scuro.
Dopo alcuni minuti Sofia si mise a sedere e,con un piccolo sforzo,si alzò. Decisa ad esplorare il castello, dopo essersi vestita, uscì dalla camera e attraversò,a passo svelto, il lungo corridoio.

'Spero di non perdermi...' Pensò,esaminando i numerosi dipinti appesi al muro. La maggior parte di essi ritraevano il conte in diversi momenti della sua vita; Uno in particolare attirò la sua attenzione. 

'Vlad l'Impalatore...' Lesse Sofia su una piccola etichetta accanto al dipinto. Lo fissò per un po', poi riprese a camminare. Non c'era niente da fare in quell'enorme castello?  Continuò a girare finchè non entrò nella biblioteca; Era enorme,piena di libri e pergamene che riempivano ogni scaffale. Nel lato destro della stanza,di fronte al camino, c'erano due sedie di legno rivestite in pelle,intorno ad un piccolo tavolino in marmo,sul quale era poggiata una pila di fogli bianchi, accanto ad una matita.

'Non disegno da un po'...questo mi sembra il momento buono per ricominciare...' Sofia si sedette e cominciò a disegnare,senza sapere cosa. Dopo aver terminato il disegno alzò il foglio e lo esaminò.

'Oh mio Dio,ho disegnato il conte!'  Infatti sulla pagina c'era il ritratto in bianco e nero di Dracula; sembrava quasi una foto. I suoi pensieri furono interrotti da un rumore di passi lungo il corridoio. Girò rapidamente il foglio,per nascondere il disegno.

"Ti senti meglio mia cara?" Chiese il conte dirigendosi verso di lei.

"Perchè ti preoccupi?" Ribattè Sofia amaramente,stringendo il foglio tra le mani.

"Quante volte devo ripeterlo? Tu sei mia ospite, devo preoccuparmi per te"  Lei aprì la bocca per urlare, ma si controllò, pensando che fosse meglio evitare di provocarlo. 

"Cos'hai in mano?" Chiese lui,tendendo la mano per prendere il disegno. Sofia si alzò e fece un passo indietro.

"Non sono affari tuoi!" Scattò,continuando ad indietreggiare.

"In realtà lo sono,perchè questa è la mia carta e quella la mia matita." 

"Conte,io non ho niente di privato qui,neanche i miei pensieri. Per favore lasciami almeno questo." Lo supplicò.

"D'accordo,ma posso almeno sapere che cos'è?"  Adesso il conte era molto vicino a lei.

"Un disegno..." Rispose Sofia a disagio,cercando di allontanarsi da lui.

"Io...ehm...mi dispiace per ieri sera"  Riuscì a dire Dracula. Lei lo guardò sorpresa.

"Stai chiedendo scusa?"  Il conte abbassò lo sguardo.

"Sì...io ho sbagliato...non pensavo che le segrete ti avrebbero ridotta così..."  Sofia sbuffò.

"Quello non è stata colpa tua...non riesco a controllare quegli incubi senza i miei poteri"  Rabbrividì al solo pensiero di quelle orribili immagini  "Ora se vuoi scusarmi,mi piacerebbe disegnare ancora un po' "  Chiese gentilmente, cercando di muoversi,ma Dracula la teneva stretta.

"Lasciami andare,ti prego!"  Gridò stringendo il foglio tra le mani  " Voglio disegnare ancora..." 

"Disegna qui. Mi piacerebbe guardare"

"No...non voglio!"  Dracula le mise le braccia attorno al collo e la strinse contro di sè.  "Per favore,lasciami andare conte..."

"Non credo che lo farò. Vedi,mi è piaciuto molto il bacio della notte scorsa...quindi ne voglio un altro"  Si chinò,la sua faccia era vicinissima a quella di Sofia. Le prese il viso tra le mani e premette con forza le labbra sulle sue. Si allontanò un attimo solo per dire:

"Oh...coraggio tesoro..."  Sofia scosse la testa,ma lui la baciò più forte. Cercò di spingerlo via,ma invano,finchè non decise lui di allontanarsi.

"Ti aspetto a cena mia cara..."  Detto questo la lasciò sola nella stanza. Sentiva gli occhi riempirsi di lacrime,ma si trattenne,e decise di riprendere a disegnare.  Si coricò sul letto con la pagina bianca davanti a lei,pensando ad un soggetto da ritrarre. Dracula era l'unica persona che le veniva in mente,ma non voleva dargli la soddisfazione di posare per lei.

'Potrei intrufolarmi nella sua stanza...Sì sarà divertente'  Sorrise a quel pensiero e si precipitò in corridoio,per raggiungere la stanza del conte. Una volta arrivata rimase in silenzio davanti alla camera,pensando ad un modo per entrare. Non avendo altre idee aprì leggermente la porta,tanto quanto basta per guardare dentro,e lo vide,seduto accanto al camino,mentre leggeva. Fissava così intensamente le pagine del libro,da non accorgersi neanche di Sofia,che nel frattempo aveva già iniziato a disegnare. Terminato un disegno ne fece un subito un altro,e per tutta la giornata rimase lì a ritrarre il conte mentre suonava,leggeva,dipingeva... C'era qualcosa in lui che l'affascinava,anche se non sapeva cosa.
Disegnò alla perfezione ogni centimetro del suo petto quando si cambiò la camicia per la cena. Era incredibile a petto nudo,non troppo muscoloso,ma neanche troppo magro. All'improvviso si ricordò che il conte sarebbe venuto presto a chiamarla per la cena,così raccolse i disegni,tornò nella sua stanza e si preparò per l'ennesimo incontro con Dracula.
 

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Capitolo 6
*** A cena con il conte ***


Capitolo 6: A cena con il conte

Sofia era seduta in biblioteca,come se non avesse mai lasciato la stanza. Dracula entrò con uno sguardo compiaciuto sul suo volto e si sedette accanto a lei. 

"Hai passato una buona giornata,amore mio?" Sofia alzò gli occhi dal libro che stava fingendo di leggere.

"Io non sono il tuo amore"  Scattò,affrettandosi a nascondere i disegni.  Il conte sorrise,mentre la guardava coprire freneticamente le pagine.

"Stasera vorrei che tu indossassi il mio vestito preferito..."  Lei lo fulminò con lo sguardo.

"Scordatelo! Lo sai che odio quegli abiti!"  Urlò. Dracula si limitò a ridere.

"Oh,mia cara,ma sei così bella quando li indossi" Si complimentò,facendola bruciare dalla vergogna.

"Non mi interessa,non lo farò,mi fanno sentire a disagio"

"Solo per questa sera..." Premette.

"Indossalo tu visto che ti piace tanto!" Ribattè,balzando in piedi. 

"D'accordo,vorrà dire che ti vestirò io..."  La avvertì,sorridendo maliziosamente.

"Accidenti a te! Va bene,qual'è il vestito?"   Chiese,incrociando le braccia sul petto  "Ti odio..."

"Vuoi essere punita di nuovo? Io non credo"  Sofia trasalì e si allontanò. Il solo pensiero della cella e delle catene,le face correre un brivido lungo la schiena.

"Basta che mi dici dov'è il vestito" Disse,ora intimorita dalla figura imponente del conte.

"Emily si è presa la libertà di portarlo nella tua camera" 

"Ti odio sempre di più!"  Sbottò.

"Oh,ma io ti amo. E ben presto imparerai ad amarmi allo stesso modo" 

"Non ne sarei così sicura,se fossi in te"  Lo avvertì Sofia,facendo solo aumentare le sue risate.

"Ci vediamo tra poco. Hai bisogno che ti accompagni di nuovo?" 

" No!"  Gridò,mentre si precipitava fuori dalla stanza,stringendo forte i disegni.

Entrò nella sua camera,per trovare il vestito disteso sul letto. Era nero e oro,con una lunga spaccatura alla base del collo,e una lungo un fianco.

'Perfetto...Bè,almeno non mi deve vestire lui...'  Rabbrividì al pensiero  ' Scommetto che gli piacerebbe...Forse anche a me...Uffa! Smettila di pensare queste cose!'  Si rimproverò con rabbia. Decise di lavarsi prima di cena,così andò in bagno,riempì la vasca e si immerse nel mare di bolle. Aveva portato il vestito con sè,per cambiarsi subito,una volta uscita dalla vasca,al riparo da occhi indiscreti.  Non le piaceva quell'abito,ma poi pensò a quello che le aveva detto il conte.

'Sei così bella quando li indossi' 

Quelle parole riecheggiavano nella sua mente. Era vero? Oppure stava solo giocando con lei,per ottenere quello che voleva?  I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Dracula.

"Va tutto bene?" Chiese,bussando alla porta.  Sofia sbuffò.

" Sì...stavo solo facendo un bagno. Esco tra un attimo"  Rispose, uscendo dalla vasca. Sentiva il conte camminare freneticamente fuori dalla stanza,mentre si vestiva. L'abito non era così scomodo come pensava,ma ancora non le piaceva. Guardò le scarpe; erano color rosso sangue,con i tacchi alti. Sapeva che non sarebbe mai riuscita a camminare con quelle,così le raccolse e uscì dalla camera. Dracula era appoggiato alla ringhiera del balcone,a contemplare il meraviglioso cielo stellato di quella notte. Si voltò di scatto,udendo i leggeri passi di Sofia. Sembrava incredibilmente a disagio,eppure fu proprio a lei a rompere l'imbarazzante silenzio che nel frattempo aveva invaso la stanza.

"Perchè mi guardi in quel modo? Mi metti in imbarazzo"  Continuò a fissarla.

"Perchè ti vergogni così? Hai paura di qualcosa?"  Chiese,sollevandole il mento.

"Non devi sentirti a disagio,non ne hai motivo"  Guardò in basso  "Non ti piacciono le scarpe? Fanno parte del vestito..."

"Non so camminare con quelle"  Dracula annuì.

"D'accordo,vorrà dire che andremo a cena scalzi"  Detto questo si tolse gli stivali  "Vieni, mia cara?"  Tese il braccio a Sofia,che accettò l'invito. Arrivati nella sala da pranzo si sedettero negli stessi posti dell'ultima volta. Un uomo alto,dall'aspetto piuttosto trasandato,entrò nella stanza portando un enorme vassoio d'argento. Porse a Sofia un invitante e delizioso piatto a base di pollo e verdure,e al conte il solito calice. Il pasto era silenzioso; Dracula aveva lo sguardo fisso nel vuoto,mentre Sofia era completamente immersa nei suoi pensieri.

'Voglio sapere chi è Helena. Ma come posso fare?'  Considerò le varie opzioni. Poteva intrufolarsi nella sua biblioteca privata e trovare un giornale,una lettera o qualcosa del genere. Scartò subito quest'idea,non volendo essere punita di nuovo.  Poteva chiedere ai servi...
Sofia non riusciva più a trettenersi; chiuse gli occhi e dalle sue labbra uscì la fatidica domanda. 

"Chi è Helena?" Gli occhi del conte si spalancarono per la sorpresa. 

"Non sono affari tuoi..."  Cominciò,ma lei lo interruppe.

"Conte,tu vuoi che io stia qui e ti ami; ma io non so niente di te,per me tutto questo è solo un grande segreto. Voglio sapere..."  In un primo momento sembrava furioso,ma poi il suo sguardo si addolcì. Sospirò e posò il calice sul tavolo.

"Da dove vuoi che inizi?"  Chiese piano,abbassando tristemente gli occhi.

"Chi è?"  Prese un profondo respiro prima di cominciare.

"L'ho amata, più di qualsiasi altra cosa al mondo. Anche lei mi ha amato. Vivevamo qui,insieme. Quando le chiesi di sposarmi,lei accettò. Stavo per trasformarla in quello che ero e sono tuttora...un vampiro.  Le andava bene,ma mi chiese di andare fuori durante il giorno per l'ultima volta. Non le negai certo questo favore. Così il giorno dopo,mentre dormivo,andò in città. Quando tornò,notai subito che stava succedendo qualcosa. Si sentiva a disagio quando la toccavo e rifiutava di baciarmi."  Sofia guardò tristemente il suo volto. Per la prima volta provava compassione per lui.

"Rinviava sempre il giorno in cui l'avrei morsa e continuava a chiedere di andare in città. Ovviamente glielo permisi, chi ero io per negarle la libertà? Una sera ho cercato di dormire con lei; avevamo parlato prima,ma lei era...spaventata. Mi ha detto che amava un altro...Gabriel Van Helsing...l'uomo che mi ha ucciso"  Le sue mani erano strette a pugno e il suo sguardo era pieno di odio puro.

"Non sapevo cosa fare,non ero mai stato in una situazione simile prima d'allora,così cercai di essere forte. Si gettò dal mio balcone...quella notte..."  Nascose il viso tra le mani,cercando di mascherare la vergogna e il dolore che provava.

"Mi...mi dispiace..."  Dracula scosse la testa.

"No... tu non hai fatto niente"  Si alzò e si diresse verso la finestra  "Non mi importava più di nessuno,sono diventato crudele e spietato...finchè non ho incontrato te"  Sofia lo fissava,incantata dalle sue parole.

"Ho sentito qualcosa nel momento in cui ti ho visto,mentre osservavi le stelle su quel tetto. Era diverso dal quello che ho provato per Helena,qualcosa di più."  Non distolse mai lo sguardo dalla finestra; Si voltò di scatto quando Sofia gli sfiorò il braccio. 

"Conte,non lo sapevo. Ti prego perdonami"

"Per cosa? Non hai fatto niente di male" Disse sorpreso.

"Ti ho giudicato male. Per questo mi dispiace"  Rispose stringendogli la mano.

"Di solito non faccio una buona impressione"  Ammise tristemente.

"Ricominciamo allora. Diventiamo amici..."   Dracula sollevò un sopracciglio.

"Amici?" 

"Sì...Qualcosa non va?"   Chiese,sorpresa dalla sua domanda.

"Bè...io non ho molti amici"  Confessò ridacchiando.  "Comunque,io direi di finire la cena"   Disse,prima di bere fino all'ultima goccia di sangue rimasta nel calice.

"Allora,com'è stata la tua giornata?"  Sofia si strinse nelle spalle.

"Abbastanza bella,considerando il fatto che sono esausta"  Rise debolmente.

"Hai fatto altri disegni?"  

"Molti. Ho passato tutto il giorno a disegnare"  Disse,prima di inghiottire l'ultimo boccone.  "E tu cos'hai fatto tutto il giorno,mio caro conte?"   Chiese, dopo una breve pausa.

"Ho fatto alcune cose in camera mia"   Sofia rise.

"Oh,e non puoi dirmi cosa? Forse stavi cercando di sedurre altre giovani donne. Così nel caso in cui non riuscissi ad avere me, potresti formare un esercito di ragazze"   Dracula scoppiò a ridere.

"Potrebbe essere una buona idea"  Rispose,strofinandosi il mento.  Dopo alcuni momenti di silenzio riprese a parlare.

"Sai Sofia...tu mi invii messaggi piuttosto contrastanti"  Aprì la bocca per urlargli,ma lui alzò la mano per zittirla.  "Vedi...a volte mi guardi con odio puro,mentre altre volte mi guardi suggestivamente..."  

"Io non ti guardo suggestivamente"  Scattò,facendolo ridere di nuovo.

"Lo stai facendo ora"  Sottolineò,incrociando le braccia sul petto.  "Vedi,ho ragione"  Disse allegramente. Poi si alzò e si avvicinò a Sofia.

"Perchè neghi quello che vuoi?"  Le chiese,stringendole la spalla leggermente.

"Tu non sai quello che voglio!"  Lo accusò.

"Perchè hai lasciato casa tua?  Per cercare quello che volevi?"  Annuì.  "Cosa vuoi allora?"

"Sto cercando il mio posto"  Dracula inclinò la testa.

" Non capisco..." 

"Non mi aspettavo che capissi..." Sottolineò frustrata.

"Prova a spiegarmi"  Premette. Sofia sospirò;  Il conte era stato sincero con lei,ora doveva fare lo stesso.

"Fin da quando ero bambina...ho sempre trovato difficoltà nel mostrare i miei sentimenti. Anche verso la mia famiglia. Mia cugina,Jessica,era l'unica a capirmi. Da quando me ne sono andata ho cercato un posto in cui essere accettata"  Fece una pausa  "Non so più dove andare!"  Urlò,sbattendo il pugno sul tavolo.  "E quei sogni non aiutano..."

"Come sono questi...incubi?"  Chiese Dracula,curioso.

"Sono solo...immagini. Scene che ho già visto. Qualcosa che voglio ricordare, ma non ci riesco; e quando ci provo il dolore è incontrollabile."  

"Bè,scommetto che ti ricorderai presto"  La rassicurò.

"Ti conviene sperarlo,altrimenti la mia rabbia verso quegli incubi si riverserà su di te"  Disse sorridendo.

"Quando accadrà, avrò paura per la mia vita."  Lei scoppiò a ridere.

"Ma tu sei morto..."

"Sono comunque spaventato"  

"Sai...potresti cavartela se decidessi di restituirmi i miei vestiti"   Suggerì.

"Ma sei bellissima con quell'abito,quante volte te lo devo ripetere?"   Disse seccamente.

"Ma a me non piace!"  

"D'accordo,ti ridarò i tuoi vestiti. Ma non subito. Va bene?"  Sofia ci pensò un po'.

"Va bene"  Dracula guardò verso la finestra.

"Il sole sorgerà presto"  Osservò infastidito.

"Come puoi dirlo? Ci sono un sacco di nuvole"  Chiese incuriosita.

"Resta qui per 400 anni e lo capirai"  Si alzò e tese la mano per aiutarla.

"Mi permetta di accompagnarla alla sua camera, Milady"  

"Riesco a camminare anche da sola"  Disse prendendogli il braccio. 

"Lo so,ma i miei stivali sono ancora là."  

Arrivata davanti alla sua stanza Sofia entrò in fretta,afferrò gli stivali e li porse al conte.

"Ecco qui"  Dracula esitò prima di prenderli. 

"Allora...ti piace la tua camera?"  Chiese, cercando di iniziare una conversazione.

"Certo! Soprattutto il bagno,è enorme"  Il conte rise.

"Abbastanza grande per due persone..."  Alzò la mano per schiaffeggiarlo.

"Devi sempre fare così!"  Lo accusò.

"Stavo solo facendo notare un dato di fatto..."  Si giustificò.  Sofia lo fulminò con lo sguardo.

"Dimenticavo...sei un uomo"  

"Sai,sei stupenda con quel vestito"  Disse maliziosamente,avvicinandosi a lei.

"No...stai lontano da me"  Dracula ignorò le sue suppliche.

"Ma Sofia,ti sono piaciuti i miei baci vero?  Non ne vuoi ancora?"  Lei scosse la testa freneticamente.

"Hai detto che saremmo stati amici...perchè non mi lasci in pace?"  Lo pregò  "Stavamo passando una bella serata,perchè devi rovinare tutto?"  

"Io..." Si bloccò improvvisamente e si avvicinò di nuovo a lei  "Posso almeno avere l'onore di questo ballo?"  Chiese,con un profondo inchino.

"Io...io non so...ballare"  Confessò esitante.

"Davvero? Da dove vieni esattamente?" 

"Da molto,molto,molto lontano da qui"  Rispose,facendo spallucce.

"Ti insegnerò io,sarà divertente."  

"Niente scherzi..."  Lo avvertì.

"Credi che io approfitterei di questo momento? Mai!"  Disse,alzando le mani.

"Va bene.  Dove balliamo?" 

"Qui va bene"  Rispose tranquillamente.

"Bè...è un po' piccola"  Sottolineò.  Il conte sorrise.

"Se cadiamo sul letto..."  Sofia non gli lasciò terminare la frase.

"Non è divertente,cretino!"  Lui si limitò a sorridere.

"Sto solo scherzando"  Si giustificò,avvolgendole una mano attorno alla vita,e sostenendole la schiena con l'altra.

"Ora metti il braccio attorno al mio collo,sì così, e l'altra mano dietro la mia schiena,perfetto"  Poi le spiegò la danza.

"Devi solo fidarti del tuo partner"  Iniziò,mostrandole lentamente i passi.

"Smettila di essere così tesa. Andiamo...rilassati"  
"Ti aspetti che io mi fidi di te dopo che mi hai rapita,gettata in cella e baciata senza il mio persmesso?" 

"Non dimenticare che ti ho anche fatto girare liberamente per il mio castello,ti ho lasciato mangiare al mio tavolo,ti ho confortato quando ne avevi bisogno e ti ho permesso di sgattaiolare in camera mia per farmi un ritratto. Anzi diversi ritratti"  Il volto di Sofia si illuminò.

"Io...Io..." 

"Bè,Sofia,potevi chiedermi di posare per te..."  La girò e avvicinò la bocca al suo orecchio  "Soprattutto senza camicia..."  Lei era silenziosa,completamente imbarazzata.

"Non devi essere sconvolta,mia cara"  La lasciò.  "Ecco,questo è il ballo" 

"Piuttosto breve..."  Osservò.

"Oh,ti piace così tanto il mio tocco?"  Lei aggrottò la fronte.

"No,ora vado a letto,buona notte"  Disse,spingendolo fuori dalla porta.

"Oh,non vuoi che rimanga? Sei sicura? Bè,sono in camera se hai bisogno di un po' di compagnia" Sofia alzò una mano per colpirlo,ma lui la afferrò e la baciò,prima di allontanarsi.

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Capitolo 7
*** Incubi ***


Capitolo 7: Incubi

Sofia giaceva nel suo letto. Non riusciva a dormire; Continuava a pensare al conte.

"Provo qualcosa per lui? Sarebbe così sbagliato?"  Non conosceva la risposta a nessuna di queste domande. Non era mai stata così confusa in tutta la sua vita. I suoi pensieri furono interrotti da un improvviso dolore al centro del petto.  Urlò,mentre si contorceva involontariamente per il dolore. Immagini raccapriccianti balenavano nella sua mente.

"Fa male...Fa male..."  Poi il freddo si unì al dolore,rendendolo ancora più insopportabile. 

"No...Fallo smettere!"  Gridò,al nulla  "Voglio morire,non ce la faccio più..."   I suoi pensieri tornarono di nuovo a Dracula.  Gli importerebbe se lei morisse? Aprì gli occhi; non riusciva a mettere a fuoco le cose,la stanza girava. Ricordò l'incubo dell'altra sera.  Il conte sarebbe riuscito ad aiutarla di nuovo?  Decise di rischiare; si trascinava pesantemente lungo i corridoi,appoggiandosi ad ogni parete,per sostenersi. Gemette,quando finalmente arrivò davanti alla stanza di Dracula,e bussò debolmente.

Il conte era seduto su una poltrona davanti al fuoco; Il sole sarebbe sorto presto,ma lui non aveva sonno. Si era tolto la giacca e la camicia,per stare più comodo. Cercava di pensare ad altro,ma nella sua mente c'era sempre Sofia.

'Mi odia davvero così tanto?'  Si chiese  'I suoi occhi dicono di no,ma la sua mente dice di sì'  Sospirò pesantemente,mentre raccoglieva un libricino rilegato in pelle,posato sul tavolino. Lo nascose sotto il cuscino; Non voleva che qualcuno lo leggesse,tutti i suoi pensieri erano scritti lì. Si alzò e si diresse verso la sua bara,ma si bloccò sentendo un debole picchiettio provenire dalla porta. Rimase immobile; Nessuno lo disturbava mai a quell'ora. Aprì la porta,per trovare Sofia appoggiata al muro.

"Ti manco di già?"  Lei cadde ai suoi piedi senza fiato  "Sofia! Cosa c'è che non va?"  Si chinò e cercò di tirarla su. Era così tesa,che non riusciva neanche a muoversi.

"Aiutami...per favore"  Lo pregò,afferrandogli la gamba. Il conte la prese in braccio e la portò dentro. Posò Sofia sull'enorme letto dietro di lui e cominciò ad allontanarsi per prendere un panno bagnato,ma lei lo fermò.

"Non lasciarmi..." Dracula si sedette accanto a lei e le poggiò la mano sulla fronte.  Stava bruciando! Ordinò ad Emily di portargli immediatamente uno straccio bagnato. Non appena arrivò,posò il panno sulla testa di Sofia,per abbassare la temperatura. 

"Posso fare qualcos'altro per te?"  Chiese a bassa voce. 

"Non andare..."  Respirò profondamente.

"Non lo farò,te lo prometto" Sorrise,prima avere un altro forte scoppio di dolore.

"Non ce la faccio più..."  Dracula avvolse il braccio intorno a lei e si le si coricò accanto. Sofia si rilassò immediatamente,ma tremava ancora. Avvicinò la testa al suo orecchio e le sussurrò paroline dolci per farla addormentare. Il conte sospirò felicemente quando finalmente chiuse gli occhi,le baciò la fronte e si assopì vicino a lei.

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Capitolo 8
*** Caccia ***


Capitolo 8: Caccia

il mattino dopo Sofia si svegliò di buon'ora.  Il corpo dolorante,la mente confusa,i capelli arruffati. Sentì un braccio avvolto saldamente attorno a lei; girò la testa per scoprire di chi fosse. E di chi se non di Dracula? Dormiva tranquillamente accanto a lei,respirando leggermente. Aveva gli occhi chiusi,ma gli altri sensi erano completamente svegli. Infatti appena Sofia si spostò  più vicino a lui,aprì le palpebre di scatto. 

"Ti senti meglio?"  Chiese sinceramente preoccupato. Lei si mise a sedere.

"Sì...e ti ringrazio"  Si strinse nelle spalle.

"Capitano spesso quegli...episodi,mia cara?"    

"Bè,senza i miei poteri,non posso bloccarli"  Dracula si accigliò.

"Vuoi parlarne? Hai detto che vedi delle immagini. Cominciano ad avere un senso?"  Sofia chiuse gli occhi e trasalì.

"Io...ricordo..."  Ringhiò per la frustrazione  "Il sangue,la guerra e...tu eri lì"  Il conte inclinò la testa.

"Io? Ecco...sono onorato"  Lei si strofinò le tempie.

"Questo è tutto quello che riesco a ricordare"  Sospirò tristemente  "Ti sono davvero grata,conte. Nessuno era mai riuscito a placare i miei incubi. E scusami se ti ho disturbato"  Sussurrò.

"Non devi chiedere scusa,mia cara"   La rassicurò,stringendole la mano.  "Comunque,ieri sera ho dormito splendidamente. Credo di non aver mai dormito così bene"  Sofia sorrise.

"Sono felice di poter essere di qualche utilità"  Commentò,facendolo ridere. 

"Sei molto più utile di quanto credi..." Si alzò dal letto e infilò la camicia.   "Sei bellissima come sempre Sofia"   Si complimentò,facendola arrossire furiosamente. Seguì un lungo silenzio imbarazzante. Sofia era completamente ipnotizzata dagli occhi del conte. Le piacevano molto,erano di una tonalità di blu più scura delle profondità marine. 

'Se gli occhi sono le porte dell'anima,la sua non può essere così malvagia...'  Pensò,sospirando sognante.  Si alzò,si avvicinò a lui e lo baciò dolcemente sulla guancia.

"Perchè l'hai fatto?"  Chiese Dracula,meravigliato da quell'azione così insolita.

"Consideralo come un ringraziamento per quello che hai fatto per me"  Sussurrò,facendo un passo verso la porta  "Io vado a vestirmi...Ci vediamo in biblioteca,suppongo"  Annuì,ancora sbalordito. 

"Sofia?"   Si voltò.

"Sì?" 

"Ecco...ho intenzione di fare un bagno...se vuoi unirti a me"  Suggerì,con il suo tipico sorriso sensuale.

"Ci vediamo più tardi,conte"  Uscì dalla stanza frustrata,ma allo stesso tempo sorridente. Era incredibile come quell' uomo riuscisse a confonderla.  Arrivata in biblioteca si accasciò con grazia sul piccolo divano accanto al camino.  Dacisa a fare un altro disegno da aggiungere alla sua già ricca collezione,prese il foglio e la matita sul tavolino ed iniziò.  Questa volta il soggetto non era il conte,ma la sua famiglia. Dopo dieci minuti,durante i quali Sofia aveva terminato solamente un abbozzo del disegno,entrò Dracula. 

"Io vado a caccia,tornerò presto,promesso"  Lei si alzò e lo guardò.  I suoi capelli erano ancora bagnati,ma ben raccolti nella solita coda di cavallo. Fece per andarsene,ma Sofia attirò la sua attenzione.

"Aspetta!Pensavo che uccidessi solo due persone al mese"  Osservò.

"Non li ucciderò all'istante,li terrò come scorta."  Le si avvicinò lentamente,il suo viso era a pochi centimetri dal suo.   "Perchè me lo chiedi? Ti mancherò?"  Aggrottò la fronte.

"Certo che no!"  Si voltò ancora per andarsene.

"Aspetta!"  Lo chiamò di nuovo.

"Sì,mia cara? Vuoi un bacio d'addio?"  Lo fulminò con lo sguardò.

"No,portami con te"  Dracula sollevò un sopracciglio.

"Perchè?"

"Sono stata bloccata in questo castello e non ho visto neanche la metà di esso. Voglio andare fuori!"  La fissò per un po',prima di replicare.

"Bene,ma non allontanarti da me e fai in modo che non ti perda di vista" 

"Non sono una bambina,ma se questo significa uscire lo farò"  Lui sorrise maliziosamente.

"Ma prima...devi darmi un bacio"  Sofia spalancò gli occhi.

"Devo?"  Si lamentò con amarezza.

"Sì..." 

"D'accordo..."  Gli afferrò il colletto della camicia e lo tirò più vicino,finchè le sue labbra non incontrarono quelle del conte. Il bacio era morbido e sensuale. Sofia si ritrasse subito,prendendolo alla sprovvista. 

"Va abbastanza bene?"  Chiese speranzosa. 

"Credo di sì...vieni ti prendo in braccio" 

"Assolutamente no,io sto sulla schiena"  Si trasformò e fece salire Sofia,che si aggrappava disperatamente al suo collo mentre  volavano in alto nel cielo,sopra le nuvole. Dracula atterrò in una piccola radura al centro della foresta,dove alcuni cacciatori attendevano pazientemente l'arrivo dei lupi mannari. Si ritrasformò in fretta; Sofia rimaneva ancora aggrappata a lui. 

"Senti,so di essere irresistibile,ma sono molto affamato d'accordo?"  Saltò giù immediatamente e alzò una mano per colpirlo,ma il conte la bloccò.

"Lo so che vuoi toccarmi ancora,ma devo insistere,mia cara"  Si avvicinò di soppiatto ai cacciatori,nascosto nella fitta boscaglia,attendendo il momento giusto per colpire. Gli uomini litigavano furiosamente tra di loro.

"Dov'è andata quella bestia? Perchè siamo ancora qui?" Chiese l'uomo più giovane.

"Zitto figlio! Stiamo facendo questo per il bene di tutti,mentre Boris e gli altri si occupano del Nosferatu..."   Sofia udì un ringhiò basso in lontananza. 

"Conte..." Lo avvertì,sapendo di non essere più il cacciatore,ma la preda.

"Taci!"  Sibilò,non prestandole attenzione. 

"Ma conte..."  Disse di nuovo,guadagnando un semplice 'shh' da lui.

Mentre gli uomini erano impegnati a litigare,un lupo mannaro saltò fuori dai cespugli,superando i cacciatori e dirigendosi dritto verso Dracula. Sofia si alzò di scatto e lo spinse lontano,prima di cadere a terra accanto alla bestia. Il conte si rialzò stordito,realizzando ciò che era appena successo. 

"Sofia! Sofia dove sei?!"  Si precipitò nella boscaglia e vide Sofia seduta a terra,appoggiata ad un albero. Il suo braccio sanguinava copiosamente,facendola gemere dal dolore. Corse da lei e le strinse la mano. 

"Sofia stai bene? Ti ha morso? Sei ferita?"  Cercò di alzarsi,ma Dracula la trattenne  "Non muoverti,rispondimi"  Comandò.

"Sto bene,ma non so quanto sto sanguinando..."  Rispose. Stava diventando sempre più pallida.

"Hai perso troppo sangue" Commentò. Sofia sentiva il mondo iniziare a scivolare via lantamente.  Il conte si morse il polso e lo avvicinò alla sua bocca. 

"Bevi..."  Lei fissava la mano insaguinata,intimorita "Fallo!"  Ordinò.  Afferrò il polso e lo portò alle labbra. Iniziò a bere,dapprima timidamente,poi con avidità. Una volta che si sentiva più viglie,lasciò la mano di Dracula e cercò di rialzarsi,ma invano. Il conte le guarì il braccio e l'aiutò a rimettersi in piedi. 

"Grazie" Ansimò,ancora sbigottita. "Vai a caccia,così possiamo tornare a casa e riposare..."  Lui si voltò, sentendo ululare il lupo mannaro, mentre si ritrasformava in umano. 

"Stai attenta" Lei annuì debolmente. 

"Fai in fretta,va bene?"  Le face un cenno col capo, prima di inseguire il gruppo di cacciatori che nel frattempo avevano lasciato la radura. Sofia si accasciò contro un albero,sentendosi ancora debole. Dracula ritornò presto. 

"Vieni,torniamo al castello"  La prese in braccio e dopo essersi trasformato,volò verso l'immensa fortezza scavata nel ghiaccio.  Entrò dalla finestra della biblioteca e la posò dolcemente sul divano accanto al fuoco. 

"Pechè l'hai fatto Sofia?"  Lei si strofinò la fronte.

"Fatto cosa?" 

"Hai rischiato la tua vita,per salvare la mia dannata. Perchè?"  Rimase in silenzio.  "Perchè Sofia? Potevi lasciarmi morire,ma non l'hai fatto!" 

"Non lo so!"  Scattò,incapace di trattenersi.

"E poi hai chiamato casa questo castello." 

"Conte io..." 

"Devo saperlo Sofia! Perchè mi hai salvato?" Premette.

"Non lo so!"  Urlò   "Non so perchè! Mi hai rinchiuso qui contro la mia volontà,mi hai trattata come un oggetto e prima non mi hai ascoltato quando ho cercato di metterti in guardia! Ma no,tu sei un uomo! Non hai bisogno dell'aiuto di una donna! Lasciami in pace conte,vado a letto e non ho bisogno di te!"  Scese dal letto, barcollando ad ogni passo. Dracula tese il braccio verso di lei per aiutarla,ma lo respinse.

"Lasciami sola e non aspettarmi per la cena..."

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Capitolo 9
*** La musica della notte ***


Capitolo 9: La musica della notte

Una cupa e triste melodia riecheggiava in ogni angolo del castello,accompagnata da una timida,ma piacevole voce. Dracula era seduto nel suo studio a scrivere l'ennesimo invito per l'annuale 'Ballo di Fine Estate',organizzato ovviamente al Vilkova Palace,una magnifica villa costruita a Budapest,donata al conte tre secoli prima ed eletta,nello stesso anno, a sua residenza estiva. Quei gradevoli suoni non sfuggirono certo al suo udito impeccabile,anzi,si insinuavano nei più profondi meandri della sua mente perversa. Posò la piuma d'oca nel calamaio,si alzò e si precipitò nella sala da ballo,dove si trovava l'unico pianoforte. 
Sofia sedeva davanti allo strumento,con gli occhi socchiusi mentre suonava la medesima melodia. Dracula si avvicinò lentamente a lei,che non si accorse della sua presenza,tanto era concentrata; Poi cominciò a cantare sommessamente. 

"Where do we belong? In this huge,dark world,where there are so many places?

I search for the place,i can call home...

My destination is so far away,but i feel it drawing close...

Where will i turn next? For the place i can call home...

For the place,in a land,where i am completed...

For now and forever...

Forever...

It's so very far away...

But where do i stand? 

Where do i go?

I feel so lost...

I lost the hand that guided me...

Where will i go?" 

Smise di suonare e sospirò profondamente.  Il conte applaudì,facendola sobbalzare. 

"Sei stata bravissima,amore mio"  Si complimentò. La calma espressione di Sofia,svanì in una smorfia.

"Io non sono il tuo amore,Dracula..."  Ringhiò amaramente. 

"Ti senti meglio?"  Abbassò lo sguardo.

"Sono molto stanca..."  Dracula annuì.

"Era prevedibile"  Si sedette accanto a lei e cominciò a suonare la stessa canzone. Le sue dita premevano leggermente i tasti,producendo una magnifica melodia,che invase rapidamente l'intera stanza. Poi cantò; il suo ricco accento,contribuiva a rendere la sua voce ancora più cupa e misteriosa. 

"A place to find...

To call my home...

For this i have searched...

So far and wide...

And once i had it,it would be swept away...

Like a ship in the sea,caught in the tide.

Not knowing where one is going,but unable to let go..."  Sofia iniziò a cantare con lui.

"The sea...

It leads to many places

Far and wide...

And back to home...

But you have to let go,of the things

That have kept you,so busy

The past casts your shadow,across the wall...

But fear not...

The darker,the shadow...

The lighter,the path...

You know the way..."  Dracula sorrise tra sè;  da secoli non si era mai sentito così felice.

"Break the chains,and be free,fly to home...

Fly to where you belong...

Sail away...

From the things that kept you,so busy...

Fly away...

Far...

Far...

Far...

Away..." 

Il conte sospirò pesantemente. 

"Scusa se ti ho disturbato"  Disse Sofia dolcemente.

"Non ti preoccupare...ne è valsa la pena"  La rassicurò.  "Comunque...se volessi fare altri disegni,sarei fiero di posare per te...soprattutto senza camicia"  Sussurrò suadente.

"Sei così egoista e vanitoso!"  Lo accusò,allontanandolo. 

"Se pensi così,mia cara" 

"Non lo penso...lo so!"  Sottolineò.  "E sai cos'altro penso? Che sei un idiota! Rovini sempre tutto!"  

"Ah,davvero?!"  Scattò. Gli occhi scintillavano pericolosamente. 

"Sì,davvero! Ma a te non interessa quello che penso e neanche quello che voglio!"

"Sto cercando di darti quello che vuoi!" Replicò il conte,balzando in piedi. 

"Non è vero!" 

"Allora dimmi cosa vuoi!"  Ordinò.

"Voglio essere libera!"  Sbottò Sofia,correndo fuori dalla stanza.

"Torna qui,non abbiamo finito di parlare!"  Lei lo ignorò completamente,e continuò a correre lungo i cupi corridoi di quell'immensa fortezza,con le lacrime agli occhi.

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Capitolo 10
*** Sogni ***


Capitolo 10: Sogni


"Per quanto tempo hai intenzione di ignorarmi eh?"  Sbottò Dracula,mentre bussava furiosamente alla porta della camera di Sofia.
Dopo la discussione di alcuni giorni prima si era completamente rifiutata di parlare con il conte.


"Allora!?" Premette,evidentemente frustrato.


Sofia restava dall'altro lato della porta immobile,con le braccia conserte e lo sguardo fisso nel vuoto. Non aveva alcuna intenzione di rivolgergli la parola,ma ormai conosceva il conte, e sapeva che era poco ragionevole quando voleva qualcosa. 
Così,a malincuore,si avvicinò alla porta,girò la maniglia e l'aprì. 


"Finalmente!!" Urlò Dracula aprendo le braccia. Sofia roteò gli occhi. 


"Allora...quando mi perdonerai?" Chiese più dolcemente. 


"Quando mi lascerai andare! Perchè continui a tenermi qui? Voglio andarmene" 


"Dove andrai? Non puoi tornare a casa..." Replicò a bassa voce.


"Ovunque è meglio di qui!"  Il viso di Dracula si contorse in rabbia. 


"Potrebbe essere peggio,mia cara..." 


"Ti odio...Vuoi che io ti rispetti,ma tu non rispetti me! " Detto questo,Sofia si voltò e se andò senza dire una parola. 
Rassegnato il conte sospirò e decise di tornare nella sua stanza. Aprì  la porta e si accasciò nella sua bara. Chiuse gli occhi e,lentamente, scivolò tra le braccia dell'oscurità. 
Ma accadde qualcosa di strano...Una piccola luce esplose nella sua mente.

'Potrebbe essere...un sogno?' Pensò,mentre le numerose immagini che in quel momento invadevano i suoi pensieri si unirono formando la sagoma di una persona. La figura era sfocata,ma il conte la riconobbe comunque...Sofia. 
Restava in piedi davanti a lui con un sorriso splendente sul viso. Gli si avvicinò lentamente e l'abbracciò stretto. 


Sembrava tutto così reale; All'improvviso vide la scena dissolversi nel nulla...e riaprì gli occhi.
Guardo la luce della luna filtrare attraverso le tende;era già notte?
Si alzò e si precipitò fuori dalla sua stanza. Scese le scale e trovò Sofia appoggiata al muro,davanti alla sala da pranzo. 


"Sofia?" Lei alzò gli occhi per la sorpresa,ma non disse niente. Dopo alcuni minuti di silenzio Dracula continuò. 


"Hai ragione...non ti sto trattando come dovrei"  Sofia aggrottò la fronte. "Sai...ho sognato questa notte" 

"Allora? Tutti sogniamo"  


"Io no" Ammise tristemente,abbassando lo sguardo.


"E...dimmi conte,che cosa hai sognato?"  Chiese,mostrando un certo interesse. Dracula sorrise leggermente e incrociò le braccia dietro la schiena. 


"Cosa sogni tu?"  


"I miei sogni sono incubi"  Sottolineò. Il conte le si avvicinò.


"Ma avrai pur fatto un vero sogno" Premette. 


"Certo,è stato uno dei motivi per cui ho deciso di lasciare casa mia" Sospirò profondamente.


"Puoi raccontarmelo? "


"Puoi raccontarmi il tuo?" Dracula fece una smorfia.


"Un giorno dovremo essere più onesti l'uno con l'altra"  Sofia sbuffò. 


"Continua a sognare conte..." Disse allontanandosi.


"Oh,lo spero" Sospirò sognante,guardandola dirigersi con grazia nella sua camera. 

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Capitolo 11
*** Preparativi per il ballo ***


Capitolo 11: Preparativi per il ballo 

Sofia era seduta in biblioteca a contemplare i numerosi scaffali colmi di libri. Avrebbe tanto voluto leggerli,ma erano tutti in rumeno.
I suoi pensieri furono interrotti da un rumoroso cigolio proveniente dalla porta. Dracula varcò lentamente la soglia,chiuse la porta dietro di sè e si sedette accanto a Sofia. 

"Per leggere un libro devi prima aprirlo,non basta fissarlo, mia cara" Osservò sarcastico. Lei gli lanciò un'occhiataccia.
 
"Sono tutti in rumeno..." Lui inclinò la testa.

"Allora?" 

"Non sono di qui,ricordi? Non conosco il rumeno..." Il conte fece un cenno col capo.

"Già,dimenticavo..." 

"Non hai libri in italiano?" Chiese speranzosa,dando un'ultima veloce occhiata agli enormi scaffali.

"No,mi dispiace,solo il mio diario..."  Sofia ridacchiò.

"Posso leggerlo?" 

"Posso vedere i tuoi disegni?"  Lei borbottò sottovoce e incrociò le braccia sul petto. Dopo alcuni attimi di silenzio Sofia continuò.

"C'è qualcosa di divertente da fare qui?" Domandò,con tono evidentemente annoiato. 

"Bè,mi puoi aiutare" Suggerì il conte.

"A fare cosa? Scordati che io ti aiuti a..." Dracula scoppiò a ridere.

"Tranquilla,non ha niente a che fare con quello che pensi. Vedi,come ogni anno è mio compito organizzare il classico 'Ballo di Fine Estate' ed ho bisogno di aiuto con i preparativi" Sofia sospirò.

"D'accordo...di che cosa hai bisogno esattamente?" Il conte riflettè un attimo prima di parlare.

"Innanzitutto, va scelta e scritta la musica,vanno appese la varie decorazioni...cose del genere"  Sofia iniziò a pensare. 

"Visto che si festeggia la fine dell'estate, la musica dovrebbe essere più triste e cupa..." Azzardò.

"Ottima idea! E le decorazioni di colore dovrebbero essere?" 

"Visto che devono rappresentare l'autunno e l'inverno,credo che i colori freddi siano più adatti" Dracula annuì e cominciò a prendere appunti.

Discussero a lungo sui piani per il ballo e Sofia scrisse una splendida melodia che sarebbe stata utilazzata durante la festa. 

"Conte?" 

"Sì?" Chiese,senza alzare lo sguardo dal foglio.

"Ci sarà da mangiare?"  Dracula sorrise dolcemente.

"I vampiri non mangiano..." Spiegò.

"Fantastico...l'unica mia consolazione... svanita" 

"Bè...potrei  sempre morderti e farti diventare come me"  Suggerì maliziosamente.  Sofia lo fulminò con lo sguardo.

"Ti ricordi la danza che ti ho insegnato?" Continuò il conte. Lei annuì. "Bene,perchè saremo i primi a ballare"  

"D...Davanti a tutti?"  Domandò timorosa. 

"Non è così terribile,tu sei bravissima" Sofia arrossì.

"Non voglio ballare con tutti gli sguardi fissi su di me" Dracula le posò una mano sulla spalla.

"Non ti preoccupare...saranno così occupati a guardare quanto sono attraente,che non presteranno attenzione a come balliamo." Sofia sorrise.

"Credi di essere divertente?" Chiese ridendo.

"Mi piace pensarlo..." Rispose sorridendo leggermente,lo sguardo fisso su di lei. 

"Non guardarmi così,sai benissimo che mi da fastidio" Disse abbassando il capo.

"Non posso farne a meno... " Dichiarò innocentemente,prima di alzarsi in piedi.

"Sto morendo di fame,se vuoi scusarmi..." Detto questo si slacciò il mantello e lo appoggiò sopra lo schienale della sedia.
Non appena il conte ebbe lasciato la stanza,Sofia lo raccolse,lo indossò e,decisa a fare una passeggiata,uscì dalla camera. Mentre attraversava lentamente i lunghi corridoi del castello,vide Emily in sala pranzo,impegnata a sparecchiare il tavolo. 

"Mia Signora! Cosa sta indossando?!" Esclamò la serva,non appena si accorse di lei. 

"E' il mantello del conte. Che ne dici? Mi sta bene?" Chiese Sofia facendo una veloce giravolta.

"Ma...Ma se vi scopre?" 

"Rilassati,cosa vuoi che succeda?" La rassicurò,riprendendo la sua passeggiata.

Continuò a camminare per una buona mezz'ora,finchè,mentre scendeva le scale, si trovò faccia a faccia con il conte. 

"Cosa fai con il mio mantello?" Chiese aggrottando la fronte.

"Ecco...l'ho trovato e..." Rispose con un sorriso innocente sul viso.

"Non importa...Posso riaverlo?" Chiese tendendo il braccio verso di lei. Sofia scosse la testa.

"Non posso tenerlo ancora per un po'?" Supplicò.

"Riadammelo,coraggio..." Premette.

"E se io non lo facessi?" Detto questo cominciò a correre lungo il corridoio. Dracula sospirò ed iniziò a inseguirla.
Subito dopo si materializzò davanti a lei e l'afferrò per le braccia.

"Non vale!" Urlò,lottando per liberarsi.

"Ora dammi il mantello..." La avvertì.

"Ti prego voglio tenerlo ancora" Supplicò,facendolo ridere.

"Perchè lo vuoi così tanto?" Domandò.

"Non lo so...è comodo" Dracula sorrise. "Allora conte,quand'è questo ballo?" Chiese cambiando discorso.

"Circa tra una settimana..." 

"Bene...ho tutto il tempo per scappare da qui" Rispose ridendo.

"Sei così terrorizzata?" 

"Direi che è il minimo visto che devo ballare con TE,davanti a un sacco di persone" Dracula aggrottò la fronte.

"Mi trovi così insopportabile?" 

"Hai i tuoi momenti" Disse,voltandosi per andarsene. "Ci vediamo a cena" Lo rassicurò con un sorriso,prima di ritirarsi nella sua camera.

Una volta entrata,sbattè la porta alle sue spalle e prese in mano un piccolo taccuino nero. Lo aprì e nella prima pagina bianca iniziò a scrivere: 

'Non capisco cosa mi stia succedendo...Come posso odiare ed amare il conte allo stesso tempo? Mi sta facendo impazzire! Ci sono un sacco di domande a cui non so rispondere. Perchè gli ho salvato la vita quel giorno? In realtà lo amo? Ho lasciato casa mia per trovare il mio posto...

                                                                                           Che sia questo il mio posto?

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Capitolo 12
*** Confusione ***


Capitolo 11: Confusione

Dracula poteva vedere chiaramente la confusione sul viso di Sofia,mentre si sedeva a tavola, di fronte a lei. 

"C'è qualcosa che non va,Sofia?" Chiese Dracula,portando il classico calice alle labbra.

"No..." Rispose lei,continuando a giocherellare con le posate. 

"Non devi mentire...per favore dimmelo" Le disse dolcemente.

"Sono confusa,conte" Ammise.

"A proposito di cosa?" 

"Di molte cose,che preferirei tenere per me"  Rispose,alzando lo sguardo.

"A volte è meglio parlare..."  Sofia rise debolmente. 

"Ho passato tutta la mia vita senza nessuno con cui parlare. Perchè cominciare ora?"  Il conte la guardò tristemente.

"So benissimo come ci si sente"  

"Sono successe molte cose da quando me ne sono andata di casa,e non ho ancora trovato quello che cerco."  Dracula annuì.

"Il tuo posto,giusto? E' questo che cerchi..."  Sofia fece un cenno col capo.

"Almeno adesso so che mi ascolti..." Sorrise debolmente.

"Sicuramente ci provo" Il conte cercò di strapparle un sorriso,ma invano. Sembrava ancora sconvolta.

"Non capisco" Cominciò "Non capisco niente!" Urlò sbattendo i pugni sul tavolo. Il conte le prese la mano tra le sue.

"Va tutto bene..." La rassicurò dolcemente. 

"Mi dispiace...Mi sto comportando da sciocca. Era una serata tranquilla  e io ho rovinato tutto" 

"Non ti preoccupare" Sofia scosse la testa.

"Perchè mi hai portato qui?" Chiese improvvisamente.

"Quante volte te lo devo ripetere? Perchè mi piaci,sei..." Lo interruppe.

"Ma perchè io?Ci sono milioni di donne là fuori! Perchè proprio io? Io non sono bella..." Iniziò a piangere.

"Penso che tu sia bellissima" 

"Lo stai dicendo solo per ottenere quello che vuoi veramente" 

"Quello che voglio veramente? Tu non sai quello che voglio!"  Sofia abbassò lo sguardo.

"Allora...cosa vuoi?" Chiese lentamente.

"Quello che vuoi tu" Disse infine.

"Possiamo cambiare argomento?" Chiese lei impaziente.

"Hai cominciato tu..."  Sofia lo guardò in cagnesco.

"Allora... come sto con indosso il tuo mantello?" Gli domandò cominciando a sorridere.

"Benissimo,come sempre. Ma...potrei riaverlo?" 

"No,mi piace.Tiene caldo,ed è utile visto che qui fa sempre freddo" Dracula sorrise seducente,mentre si avvicinava a lei.

"Farebbe meno freddo se potessi avvicinarmi a te..." Sofia lo respinse.

"D'accordo puoi riavere il mantello" Detto questo glielo porse.

"Che cosa hai fatto prima nella tua stanza?" Chiese il conte incuriosito.

"Ho scritto alcuni miei pensieri sul mio diario" 

"Immagino che questo diario sia segreto..."  Sofia annuì e sospirò.

"Allora...chi verrà a questo famoso ballo?"  Dracula si strinse nelle spalle.

"Vampiri e le loro spose provenienti da Romania e Ungheria"  Si voltò verso la finestra "Il sole sorgerà presto" Osservò, alzandosi in piedi.

"Se hai bisogno di qualcosa,io sono in camera" 

"Lo terrò a mente"  Fece per andarsene,ma si voltò "Conte?" 

"Sì?" 

"Ho passato una bella serata" Dracula sorrise.

"Lo stesso vale per me" Detto questo tornarono entrambi nelle loro camere.

Appena entrata,Sofia tirò fuori il suo diario e pensò a cosa scrivere.

" E' tutto così confuso. Cosa penso del conte? Lo odio davvero?" Decise infine di fare una lista di pro e contro:

                                                                                                       Dracula

Contro: 

Arrogante

Egocentrico

Perverso

Troppo orgoglioso

Manipolatore

Pro:

Bello

Buon ballerino

Occhi splendidi

Bella risata

Accento favoloso

Una volta terminato di scrivere esaminò il foglio.

"Questo non aiuta affatto" Mormorò a sè stessa,gettandosi sul letto. Dopo pochi minuti si addormentò profondamente.

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Capitolo 13
*** Ultimi preparativi ***


A/N : Lo so,lo so. E' passato tanto tempo dall'ultima volta vero? Già,mi dispiace.
Ma adesso basta indugiare,ecco il prossimo capitolo. Ma prima tutti a guardare questa foto perchè è la perfezione!!
http://vk.com/photo-30221082_372790381

Capitolo 13: Ultimi preparativi

Dracula entrò nella stanza di Sofia,trovandola profondamente addormentata con un libricino rosso, rilegato in pelle,aperto sul petto. Si sedette accanto a lei e sfogliò accuratamente le pagine del quadernino,scoprendo che in realtà era il suo diario. Soffocò una risata mentre leggeva la lista dei pro e contro che lo riguardava. Improvvisamente Sofia si irrigidì ed iniziò a gemere. 

"Non un altro incubo..." Sussurrò tristemente. Le scostò i capelli randagi dal viso e le accarezzò dolcemente la guancia. Si voltò verso la finestra e vide un fievole raggio di sole filtrare attraverso le tende. Fece per andarsene,ma non appena si allontanò il volto di Sofia si contorse in orrore.
Così si sdraiò accanto a lei e inevitabilmente si addormentò. 

Sofia si svegliò dopo alcune ore e aprì gli occhi lentamente. Appena vide il conte sdraiato nel letto con lei balzò in piedi,facendolo sussultare. 

"Cosa stai facendo qui?!" Urlò ancora intontita. Dracula si mise immediatamente a sedere. 

"Beh,questa è casa mia quindi..." 

"Non fare l'innocente! Cosa stai facendo nel mio letto!? Con me!" 

"Questo letto è pur sempre mio,perciò mi permetto di dormirci..."

"Non abbiamo fatto..." Il conte rise leggermente.

"Francamente...se l'avessimo fatto te lo ricorderesti" Sofia lo fissò con rabbia.

"Tu arrogante..." Iniziò.

"Egocentrico,perverso,troppo orgoglioso e manipolatore?" Dracula finì la frase per lei.

"Hai anche letto il mio diario!" 

"Solo quella pagina...pensi davvero tutte quelle cose di me?" Chiese sogghignando.

"Certo che lo penso!" Scattò.

"Questo significa che secondo te sono bello,sono un buon ballerino,ho degli occhi splendidi,una bella risata e un accento favoloso" Sofia lo fulminò con lo sguardo.  "Comunque...mi dispiace di essere rimasto,hai avuto uno di quegli incubi così mi sono sdraiato con te"

"Ancora non ti perdono per aver letto il mio diario"

"D'accordo...Allora che ne dici se scrivo una lista dei pro e contro  su di te e poi le confrontiamo?" Lei annuì,sospirando.
Una volta terminato di scrivere porse il libretto a Sofia,che lo esaminò accuratamente.

                                                Sofia

Contro:

Arrogante

Spericolata

Impulsiva

Lunatica

Ingrata

Non sa ballare

Pro:

Bellissima

Sa cantare

Sa disegnare

Occhi stupendi

Spiritosa

Le piace il mio mantello

Sofia rise all'ultimo commento,ma dopo un'ultima occhiata alla pagina il sorriso svanì.

"Io non sono lunatica!" Puntualizzò.

"Però sei d'accordo con il resto?" Lei sospirò profondamente,pronta a protestare,ma decise di non farlo.

"Sì,ho i miei difetti" Ammise. Dopo alcuni minuti Dracula si alzò in piedi.

"Dobbiamo finire i preparativi per il ballo e tu devi ancora scegliere un vestito" Sofia sbuffò.

"Non ne vedo necessità..." Il conte la interruppe prima che potesse protestare.

"Non sarà così terribile" Assicurò,dirigendosi verso la porta  "Emily ti aiuterà con il vestito. Io sarò a Budapest per sistemare le ultime cose" Sofia annuì e lo raggiunse.

"Di colore dev'essere?" 

"Del colore che vuoi,perchè me lo chiedi?"  

"Pensavo che volessi avere il completo controllo di tutto che indosso,che faccio e che dico" Sorrise leggermente. Emily sbucò all'improvviso.

"Venga con me Milady! Abbiamo tanto da fare oggi" Disse,trascinando Sofia lungo i cupi corridoi.

"Ma...hai mai fatto qualcosa di divertente?" Chiese improvvisamente 

"Prego?" 

"Lavori sempre,non ti diverti mai?"

"Oh no! Il dovere viene prima di tutto! Cosa c'è di più importante?" Sofia sospirò,rassegnata.

"Allora...Il vestito mi piacerebbe nero,lungo fino alle caviglie." Emily annuì,scrivendo ogni cosa che diceva su un piccolo taccuino.

"E la parte superiore?" 

"Beh...con una scollatura piuttosto lunga,visto che al conte sembra piacere così"

"Stai cercando di piacergli?" Chiese ridacchiando.

"No,ma è suo il ballo" Emily la guardò sospettosa.

"D'accordo. Allora...il Maestro ha detto che voi non sapete camminare sui tacchi, giusto?" Sofia arrossì.

"Già" Ammise.

"Dovrò insegnarvi allora!" Disse felicemente.

"Oh Signore..." Sussurrò,roteando gli occhi  "Quanto lo odio..."

"Hai detto qualcosa?" Chiese la serva. Sofia scosse la testa e seguì Emily nella sua stanza.

Dopo aver impiegato tutto il giorno per insegnarle a camminare sui tacchi,Sofia,dopo un pasto veloce,si precipitò nella sua camera e si buttò sul letto distrutta. Sapeva che la seguente sarebbe stata una lunga giornata.

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Capitolo 14
*** Finalmente il ballo! ***


A/N : Hey hey hey,come andiamo? Ok ok non interessa a nessuno, tagliamo corto. Due capitoli in un giorno,e poi dite che non vi sto viziando. In questo capitolo SI BALLA! Quindi "Here we go!"  (la felicità nell'animo proprio).

Capitolo 14: Finalmente il ballo!

Sofia era da sola al tavolo del rinfresco,sorseggiando un bicchiere di vino che Emily le aveva gentilmente portato. Era talmente impegnata a osservare le numerose decorazioni,da non prestare attenzione alle tre vampire che pian piano avanzavano verso di lei.

"Che cosa stai bevendo?" Chiese la donna dai capelli rossi. Sofia sobbalzò e deglutì prima di rispondere.

"Vino..." La ragazza dai capelli neri inclinò la testa.

"Il tuo cuore batte...?" Le chiese,attirando l'attenzione delle altre due.

"Sì,io non sono un vampiro" Rispose, con voce tremante.

"Sei qui con qualcuno?" Domandò la bionda.

"Oh beh...in un certo senso sì" Le donne notarono il suo nervosismo.

"Non c'è bisogno di essere spaventata mia cara,se sei con qualcuno allora sei la benvenuta qui" Sofia annuì.

"Che bel vestito che indossi!" Esclamò la ragazza dai capelli rossi,facendola arrossire.

"Grazie...Io sono Sofia" Si presentò.

"Io sono Verona" disse la donna dai capelli neri  "Lei è Aleera" Continuò indicando la rossa "E lei è Marishka" Terminò tendendo il braccio verso la bionda.

"Il tuo accompagnatore dev'essere l'uomo più fortunato del mondo!" Si complimentò Aleera,facendo arrossire di nuovo Sofia.

"Grazie...e anche voi siete bellissime comunque" Le tre ringraziarono educatamente.

"Allora...come sono andate le cose per voi vampiri?" Chiese,cercando un qualsiasi argomento per fare conversazione.

"Oh le cose sono diventate eccellenti da quando il Maestro si è ripreso" Spiegò Marishka.

"Maestro? Beh sono felice per voi" Disse sorridendo  "E voi siete qui con qualcuno?" Le tre si fissarono.

"Certo siamo tutte e tre spose" 

"Lo dite come se le spose fossero di proprietà del marito" Sottolineò disgustata.

"Beh certo! I nostri uomini ci possiedono" Esclamò Verona.

"E voi lasciate che vi controllino? Vi usano come oggetti?" Chiese stupita.

"A te non sta bene?" Mormorò piano Marishka,notando il fuoco negli occhi di Sofia.

"NO! Anche noi donne abbiamo i nostri diritti! Non siamo inferiori agli uomini!" Le tre donne la fissavano,paralizzate dalla sorpresa.

"Lo pensi sul serio?" Lei annuì,sicura di sè.

Erano così occupate a chiacchierare che non si accorsero della presenza del conte,finchè non tossì debolmente per attirare l'attenzione di Sofia.

"M-Maestro!" Esclamarono le tre ragazze, inchinandosi a lui. Sofia si voltò e sospirò di sollievo.

"Oh conte...sei solo tu" Le tre vampire spalancarono gli occhi,colpite dalla sua incredibile mancanza di rispetto appena dimostrata nei confronti di Dracula.

"Sì,sono solo io" Rispose sorridendo  "Ah Sofia...una volta terminato di intrattenere gli ospiti,mi farai l'onore di un ballo?" 

"Me lo stai chiedendo?" Domandò sorpresa.

"Certo,non ti costringo a fare quello che non vuoi" Sofia sorrise.

"In questo caso accetto" Il conte,non cambiò espressione,ma la felicità era evidente nei suoi occhi.

"Bene ci vediamo tra poco allora" Salutò,prima di scomparire in mezzo alla folla.

"Tu...tu sei venuta con il Maestro!" Strillarono le tre ragazze.

"Oh volete dire il conte? Sì,sono con lui" 

"E gli parli in modo così irrispettoso?" Verona rimase a bocca aperta.

"No" Sospirò prima di continuare "Di solito ci sono molte più urla e discussioni" Ammise.

"Vivi con lui? E com'è? Bacia bene?Siete intimi voi due?" Chiese Aleera pazza di curiosità.

"Sì vivo con lui,mi ha rapito e mi ha costretto a baciarlo. E non siamo intimi. Per niente!" 

"Sai quanto donne ucciderebbero per essere al tuo posto?" Strillò Marishka.

"Non vedo perchè,è un tale idiota in certe occasioni" 

"Come puoi parlare di lui in quel modo? Non ti punisce?" Chiese Verona incredula.

"L'ha fatto una volta,ma di solito mi tratta normalmente" 

"Nessuno ha mai visto quel lato del Maestro! Credo che si sia innamorato di te!" Urlò Aleera.

"Non capisco perchè dovrebbe" Confessò Sofia.

"Come?! Tu sei bella,gentile non mi sorprenderei se l'avessi conquistato" Continuò la rossa.
Prima che potessero dire altro Dracula ritornò.

"Pronta a ballare,mia cara?" Disse inchinandosi e tendendo la mano verso di lei. Sofia la afferrò titubante e si lasciò condurre sulla pista da ballo. Si guardò nervosamente intorno,notando le altre coppie disposte in file perfettamente ordinate,che come loro due si preparavano per la danza. Subito dopo iniziò una lenta e triste melodia,che Sofia non seppe riconoscere.

"Non so ballare questa canzone,non è quella che abbiamo provato" 

"Non preoccuparti te lo spiego,è semplice" Sofia annuì. Gettò un veloce sguardo alla sua sinistra e imitò le altre coppie; Posò una mano sulla spalla del conte e con l'altra gli tenne la mano di lato.

"Fai un passo indietro. Due,tre,uno e adesso avanti,due,tre,uno..."  Mentre le spiegava la danza,Sofia guardava le coppie accanto a loro ed iniziava a comprendere il ballo. Dopo aver ripetuto gli stessi passi per quattro volte bisognava fare un giro completo.

"Non posso farlo..." Mormorò,respirando profondamente.

"Sì che puoi,ascolta. Fai un passo indietro,no,il piede destro..." Fece come il conte le comandava e dopo altri due giri trovò finalmente il coraggio di staccare lo sguardo da terra e di guardarlo. Chiuse gli occhi,facendosi trasportare dalla musica,e li riaprì soltanto una volta terminata la canzone. Si guardò intorno,tutte le altre coppie si baciarono appassionatamente.

"Non dobbiamo baciarci vero?" 

"No,a meno che tu non voglia" Sofia lo ringraziò per la comprensione. Pochi secondi dopo il direttore d'orchestra agitò la bacchetta e un'altra canzone cominciò.

"Questa danza è molto più veloce ed appassionata,quindi presta attenzione" Annuì mentre si posizionava per il prossimo ballo. Già dai primi accordi del pianoforte Sofia capì che quella era la canzone scritta da lei appositamente per questo ballo; il suo cuore batteva a ritmo della musica,mentre ripassava i passi mentalmente: tre,due,tre,quattro...quattro,due,tre,quattro...
Il conte le fece passare il braccio sopra la testa, facendola girare e la strinse a sè. Sofia chiuse di nuovo gli occhi,cercando di concentrarsi sulla danza e non sui desideri emersi dentro di lei,che Dracula alimentava ogni secondo che passava. Il conte sentì il suo cuore battere più forte man mano che la loro danza si evolveva in movimenti sempre più complessi e passionali. Si allontanarono lentamente,per poi riavvicinarsi mentre il pianista suonava l'ultima nota della melodia.

"E' stato splendido Sofia..." Mormorò piano Dracula.

"Non è stato così male come pensavo" Confessò.

"Tolgo il 'non sa ballare' dalla mia lista" Le disse, senza fiato,mentre si spostavano in un posto più tranquillo.

"Non sapevo di poterlo fare" Ammise,cercando di riprendere fiato. Si voltò sentendo strillare dietro di lei; Le tre vampire correvano verso di loro.

"E' stato incredibile Sofia!" Urlarono,battendo le mani. Dracula cominciò ad allontanarsi.

"Sofia,vado a parlare con gli ospiti,ci vediamo dopo" Detto questo se ne andò.

"Avevi detto che non ti piaceva lui!" Esclamò Verona.

"Eravate così vicini..." Sussurrò Aleera ridacchiando.

"Accidenti! Mi sta facendo impazzire!" Urlò Sofia.

"Ammettilo ti piace" Premette Marishka.

"NO!" Obbiettò.

"Sì invece,si capisce dal modo in cui lo guardi e da come gli parli" Sofia si voltò e vide Dracula parlare con il compositore. 

"Vedi,lo stai guardando di nuovo in quel modo" Sottolineò Aleera.

"Penso che dovresti dargli una possibilità,non è cattivo in fondo e con te sembra molto gentile" Dracula si girò e notò Sofia. Per un momento i loro sguardi si incrociarono; i suoi occhi erano così freddi e nostalgici. Ben presto si voltò di nuovo verso il suo interlocutore.

"Io...non posso...." Si fermò,iniziando a sentire uno strano formicolìo nella sua testa.Cominciava ad avere le vertigini. Faceva fatica a respirare.

"Tutto bene Sofia?"  Chiese Verona, preoccupata.

"S-Sì grazie..." Disse lentamente. Non sembrava molto convincente,la sua voce era tremante e la sua pelle pallida. 

'Non qui...sono sveglia...come...' Improvvisamente sembrò esplodere dal dolore. Cadde a terra,seppellendo il viso tra le mani.

"Sofia!" Verona si chinò accanto a lei seguita dalle altre  "Cosa ti succede?" 

"Chiama il conte..." Riuscì a dire tra i gemiti. Le tre donne si guardarono.  "Per favore chiamalo..." Pregò. 
Senza pensarci due volte Marishka corse da Dracula,che ancora stava chiacchierando con gli ospiti. Gli si precipitò a fianco e gli strinse il braccio.

"Ma che diavolo!" Urlò ,ma prima che potesse fare altro Marishka gli indicò il punto in cui Sofia si era rannicchiata. Subito corse verso di lei.

"Sofia! E' un altro incubo?" Le chiese disperatamente,tenendola tra le braccia. Fece cenno alle altre donne di scostarsi,mentre sollevava da terra il corpo tremante di Sofia.Tutti gli ospiti non osavano muoversi,paralizzati dallo stupore. 
Dracula si precipitò su per le scale ed entrò nella sua stanza. Posò Sofia sul letto e le accarezzò amorevolmente la fronte.

"Sofia non capisco...sei sveglia" Lei gemeva sommessamente,ma la febbre stava lentamente scendendo.

"Conte...?" Chiese debolmente.

"Stai bene?" Domandò,profondamente preoccupato.

"Mi dispiace tanto...conte io...non volevo avere un incubo...mi vergogno" Dracula la zittì.

"E' tutto a posto,non puoi farne a meno" La rassicurò.

"Ho visto altre immagini,ma ancora non riesco a capire..." Disse,mettendosi a sedere.

"Per fortuna stavi parlando con quelle donne" Sospirò.

"Sì,pensano che tu sia fantastico" Disse sorridendo.

"Davvero? La mia personalità affascinante prevale di nuovo eh?" 

"Dico sul serio" Lui si alzò in piedi  e allargò le braccia. 

"E' la prima volta che sei seria,devi sentirti davvero male!" Esclamò,facendola ridere.

"Mi sento meglio ora,grazie a te" Il conte la fissò dolcemente. 

"Sei sicura? Non dobbiamo tornare alla festa se non vuoi" La rassicurò,ma lei scosse la testa.

"No,è importante per te" 

"Magari qulcosa ti ha turbato prima,per questo hai avuto un incubo" Azzardò.

"Starò bene conte,davvero" Lui annuì esitante e la aiutò ad alzarsi.

"Grazie conte" Disse sorridendo,mentre rientravano nella sala da ballo. Appena entrata le tre vampire si precipitarono da lei.

"Sofia stai bene !?" Lei si strinse al braccio di Dracula.

"Sì,è passato subito" Le rassicurò.

"Eravamo preoccupate per te!" Non poterono terminare la chiacchierata perchè furono chiamate dai loro mariti. Dracula ritornò dal compositore,seguito da Sofia.

"AH! Maestro! La melodia che il vostro amico ha scritto per il ballo ha scatenato milioni di idee nella mia testa" Sofia rise debolmente.

"Beh,lei è l'amica che ha scritto quello splendido pezzo. Sofia,questo è Sir Wagner,arrivato direttamente dalla Germania appositamente per dirigere l'orchestra che stasera ci ha deliziato con quelle splendide melodie composte da lui in persona"  Spiegò.

"Voi siete l'amica del conte? Aveva detto che eravate bella,ma nessun aggettivo basterebbe per descrivere cotanto splendore" Sofia arrossì e sorrise.

"Il vostro pezzo è geniale! Non sarei mai stato in grado di comporlo. Hai talento mia cara!" Le accarezzò dolcemente la spalla,guadagnandosi uno sguardo amaro dal conte.

"Mi è piaciuto molto il walzer da lei composto Sir Wagner" Si complimentò lei.

"E' stata la tua melodia ad ispirarmi. E per favore,chiamami Andreas." Disse baciandole delicatamente la mano,ottenendo un altro sguardo di disgusto dal conte. Sofia se ne accorse e sorrise malignamente.

"Qualcosa non va, conte?" Dracula scosse la testa. 

"Meglio sbrigarsi,il sole sorgerà tra poco" Risero entrambi.

"Già,già conte. Il sole sorgerà presto meglio andare. Sofia spero di avere l'onore di lavorare con te prima o poi" Detto questo si congedò,così come la maggior parte degli invitati. Subito dopo il conte prese in braccio Sofia,si trasformò e volò verso il castello.
Improvvisamente le tornarono in mente le parole di Verona:
                                                                                   'Dovresti dargli una possibilità'

A/N: Eh già ci sono anche Aleera,Verona e Marishka. Mi sembrava giusto inserirle nella mia storia,ma visto che non mi piacciono alla follia non si meritano di essere le spose di Vlad. Ecco!

 

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Capitolo 15
*** Mai più sola ***


A/N: Attenzione,attenzione lettore richiesto alla cassa 4 per un importante comunicazione: 
Livello di dolcezza eccessivo in questo capitolo (IT'S OVER NINE THOUSAND!!) Ok basta. Ecco il capitolo...io me ne vado che è meglio eh.

Capitolo 15: Mai più sola

Dracula accompagnò Sofia fino alla sua stanza e rimase in attesa sulla soglia.

"Grazie conte,è stata una bella serata" Gli disse sorridendo.

"Grazie per avermi dato una possibilità"  Fece una pausa prima di riprendere "Starai bene?"  Sofia annuì.

"Sì,tranquillo" Lui fece un cenno col capo e rimase lì. I suoi occhi erano colmi di una profonda tristezza.

"C'è qualcosa che non va,conte?"  Dracula si limitò a fissarla; La sua espressione non cambiò.

"Cosa trovi di così ripugnante in me?" Le chiese,abbassando lo sguardo.

"Non capisco..." 

"Beh...tu non usi mai il mio nome,per evitare di avere un rapporto troppo intimo con me e non volevi baciarmi prima al ballo" Sofia sembrò più confusa di prima.

"Perchè? Adesso ti da fastidio?" 

"No,me lo stavo solo chiedendo" Mormorò sottovoce.

"Senti,io non ti trovo ripugnante va bene?" Lui non si mosse.

"Allora perchè?"  Domandò  "Sto facendo qualcosa di sbagliato? Io ci provo Sofia...ci provo..." Lei gli toccò il viso dolcemente.

"Non sei tu..." 

"E' la tua missione vero? Perchè è così importante viaggiare? Perchè non dai una possibilità ai luoghi prima di andartene? Hai paura di qualcosa?" 

"Forse sì" Ammise.

"E di cosa hai paura?" Continuò 

"Del dolore,della delusione,del tradimento,del rimorso e di molte altre cose" Confessò tristemente.

"Hai lasciato che il tuo orgoglio prendesse il sopravvento" Sottolineò il conte.

"Senti chi parla..." 

"Vedi?! Ecco perchè siamo così perfetti insieme! Siamo uguali!" 

"Io...Io..." Lui annuì leggermente e si voltò. Sofia si accasciò lentamente contro il muro e la voce di Verona riecheggiò nella sua mente. 

'Dagli una possibilità'

"Vladislaus..." Riuscì a dire tra i singhiozzi,ma lui aveva già lasciato la stanza. "Cosa devo fare..." Seppellì il viso tra le mani e lasciò che le lacrime scorressero liberamente lungo il suo giovane viso. 
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Dopo qualche ora ricominciò a pensare a lui.

'Devo dargli una possibilità?' Si alzò e diede un'occhiata lungo il corridoio. Pochi minuti dopo era davanti alla porta della biblioteca,dove Dracula stava tranquillamente leggendo. Era talmente immerso nel libro che non si accorse di Sofia. Lei non riusciva più a sopportare il silenzio. Non riusciva più ad ignorare i suoi sentimenti. Il silenzio era straziante,ma nonostante ciò Sofia non riuscì ad aprire bocca,completamente paralizzata dalla preoccupazione e dall'incertezza.

Improvvisamente un urlo inquietante,proveniente dai sotterranei,riecheggiò in ogni sala del palazzo. Era la voce di Emily! Subito Dracula si precipitò giù dalle scale,seguito da Sofia. Emily era rannicchiata in un angolo,aveva il vestito ridotto a brandelli e singhiozzava dalla paura.

"Milady,non dovreste essere qui! La creatura è fuggita! Vi ucciderà!" Urlò,rivolta a Sofia. Dracula prese un paletto d'argento e si guardò intorno freneticamente.

"Quale creatura? Emily dimmelo!"  Gridò. La serva non aveva bisogno di parlare,la creatura si ergeva in tutta la sua maestosa potenza alla fine del corridoio.

"Un licantropo..." Sofia rimase a bocca aperta,mentre aiutava Emily a risalire al piano di sopra. La spinse oltre la soglia e chiuse la porta. Dracula era immobile con il paletto in mano,senza paura,mentre il lupo avanzava lentamente verso di lui,digrignando i denti. 

"Tu mi appartieni,dannazione!" Gridò alla bestia  "Tu sei MIO! Come osi disobbedire al tuo padrone?"  La creatura ringhiò e lo colpì furiosamente,procurandogli una profonda ferita sulla fronte. Sofia soffocò un urlo,facendo voltare il conte. Il lupo approfittò di questa opportunità e balzò dritto su di lui. 

"No! VLAD!" Dracula riuscì,all'ultimo momento,ad allungare il braccio con cui teneva il paletto e a trapassare il cuore della bestia balzatagli addosso. Sofia si precipitò immediatamente al suo fianco, spinse da parte il corpo morto del licantropo e rimase senza fiato per l'orrore. 
Il suo petto sanguinava copiosamente e aveva degli enormi squarci sul viso. Lo aiutò ad alzarsi e lo accompagnò nella sua camera. Gli diede una mano a sdraiarsi e andò subito a prendere uno straccio bagnato,un secchio d'acqua e alcune erbe. 

"Puoi guarire?" Scosse la testa.

"No...sono graffi di lupo mannaro" Sofia annuì.

"D'accordo...allora questo farà male" Immerse il panno bianco nell'acqua e una volta tiratolo fuori lo strizzò  "Emh...devi toglierti il cappotto e la camicia,così posso pulire bene le ferite" Lo aiutò a spogliarsi,poi premette delicatamente lo straccio contro i tagli. Il conte gemette dal dolore e strinse i pugni per la frustrazione.

"Ti avevo detto che avrebbe fatto male" Disse immergendo di nuovo il panno,ora rosso,nel secchio d'acqua.Quando lo premette contro le ferita per la seconda volta,il conte fece una smorfia. Dopo aver pulito i tagli prese le erbe e le strofinò dolcemente contro le ferite aperte.In un primo momento Dracula sibilò dal dolore,che ben presto si trasformò in sollievo.

"Grazie Sofia..." Riuscì a dire tra i sospiri. Lei era a pochi centimetri da lui,mentre gli accarezzava il viso con le erbe. 

"Ti senti meglio?" Lui annuì dolcemente. Sofia sorrise.

"Grazie al cielo" Disse allegramente,sedendosi accanto a lui.

"Eri preoccupata? Per me...?" 

"Beh certo,tu ti preoccupi per me quindi..." Dracula annuì e volse lo sguardo altrove.

"Cosa stavi leggendo in biblioteca?" Gli chiese Sofia improvvisamente. Prese il cappotto accanto a lui e prese il libro. 

"Dracula di Bram Stoker"  Lei ridacchiò.

"E' uno dei miei libri preferiti" Ammise Sofia.

"Odio il finale,ogni volta la stessa cosa!"  Urlò,colpendo la copertina. 

"Se ti può consolare...tu sei molto più attraente di quello del libro" Gli disse alzandosi  e camminando lentamente verso di lui.

"Cosa stai facendo?" Non rispose,si limitò a camminare.  "Stai giocando con me?" 

"No..." Rispose lei sottovoce. Poi fece l'imprevedibile. Gli si avvicinò,gli prese il viso tra le mani e lo baciò. Leggermente e lentamente,sostenendo le labbra del conte con le sue. Dracula si sedette sul bordo del letto e le avvolse le braccia attorno alla vita,mentre posava dolci e caldi baci alla base del suo collo. La sua lingua si lanciò nella bocca di Sofia,facendola gemere di piacere. Dopo alcuni minuti si staccarono l'uno dall'altra,entrambi senza fiato. Si guardarono profondamente negli occhi....

"Mi dispiace..." Iniziò Sofia,ma il conte la zittì.

"No...Non scusarti" La rimproverò dolcemente.

"Non voglio essere più sola..." Disse,appoggiandosi contro il suo petto glabro.

"Non lo sarai...io ci sarò sempre..." La rassicurò,accarezzandole i capelli amorevolmente.

"Leggi per me...Leggi il libro" Gli chiese. Il conte annuì ed iniziò a leggere. Continuò per ore,finchè entrambi non si addormentarono,uniti in un caldo e dolce abbraccio...

A/N: Awwwwwww,ma quanto sono dolci??  By the way ci vediamo al prossimo capitolo !
See ya! ;)

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Capitolo 16
*** Il duello dell'amato ***


Capitolo 16 :Il duello dell'amato 

Sofia si svegliò lentamente,trovandosi davanti il rilassato viso del conte. Dormiva pacificamente accanto a lei,con un piccolo sorriso sul volto. Aprì gli occhi e incrociò lo sguardo con quello di Sofia.

"Buongiorno..." Disse,liberandola dal suo abbraccio.

"Sai...non ho avuto un incubo stanotte...ho sognato" Gli rispose,avvolgendogli le braccia attorno al collo.

"Ma è meraviglioso,Sofia" 

"Ho una canzone per te" Disse lei all'improvviso.

"Questo significa che canterai per me?" Chiese speranzoso,chiudendo gli occhi. Sofia si schiarì la gola,ed iniziò:

'No one know what it's like

To be the bad man

To be the sad man

Behind the blue eyes.

No one know what it's like

To be hated

To be fated

To telling only lies

But my dreams

They aren't as empty

As my coscience seems to be

I have hours,only lonely

My love is vengeance 

That's never free.

No one knows what it's like

To feel theese feelings 

Like i do

And i blame you

No one bites back as hard

On their anger

None of my pain and woe

Can show trought 

But my dreams 

They aren't as empty

As my coscience seems to be

I have hours,only lonely

When my first clenches,crack it open

Before i use it and lose my cool

When i smile,tell me some bad news 

Before i laugh and act like a fool 

If i swallow anything evil 

Put your finger down my throat 

If i shiver,please give me a blancket 

Keep me warm,let me wear your coat.

No one knows what it's like 

To be the bad man

To be the sad man

Behind blue eyes...'

"Mi rispecchia proprio"  Ammise Dracula tristemente.

" Amo i tuoi occhi..." Gli disse Sofia,scostandogli i capelli randagi dal viso.

"Hai una canzone per te stessa,invece?" Chiese incuriosito.

"Forse" Confessò,sorridendo maliziosamente  "Magari un giorno te la canterò" Il conte sospirò e si mise a sedere; le cicatrici della scorsa notte erano quasi completamente sparite.

"Beh,ci vediamo più tardi Sofia. Ho alcune faccende da sbrigare." 

"Oh...D'accordo,io sarò in giro" 

"Per favore non andare nella mia biblioteca privata,ci sono molte cose personali" Le ricordò gentilmente,prima di lasciare la stanza e di scomparire nei bui corridoi. 

Dopo alcuni minuti di silenzio,passati a riflettere, Sofia si alzò e si precipitò nell'armeria,una della tante sale nei sotterranei. Appena entrata fissò estasiata la pareti,coperte da diversi strumenti di tortura e da armi di ogni genere e dimensione. La sua attenzione fu attirata da un giovane ragazzo che,rapidamente ed in silenzio,stava ripulendo la stanza.

"Ciao!" Gli disse Sofia avvicinandosi a lui. Solo quando finì di lucidare la spada che aveva in mano,si voltò verso di lei.

"Ti dispiace? Sto cercando di lavorare qui" Scattò,prima di ricominciare il suo lavoro.

"Ma qui siete tutti contro il divertimento?"  Sbuffò infastidita.

"No,ma ho del lavoro da fare..." Rispose il giovane, senza alzare lo sguardo.

"Oh andiamo! Che ne dici di un duello?" Suggerì Sofia,puntando verso di lui la spada appena lucidata.

"Non ci penso nemmeno..."  Disse,scrollando le spalle.

"Dai...ehm...come ti chiami?"  Il ragazzo alzò gli occhi.

"Sono Eric. E comunque combattere contro di te sarebbe una perdita di tempo" 

"Oh...perchè sei sicuro di perdere..." Lo accusò.

"Non credo proprio..." Rispose Eric,sollevando una spada accanto a lui  "Combattiamo" Gridò,prima di balzare di lato per schivare un micidiale affondo di Sofia. Partì subito al contrattacco e,con un abile gioco di gambe,si scagliò contro Sofia,che prontamente parò l'attacco,facendogli perdere l'equilibrio. Colse l'occasione e con un rapido movimento gli puntò la spada al collo.

"Non me l'aspettavo..." Sofia sorrise compiaciuta,ma la sua espressione cambiò quando Eric,per liberarsi,le procurò un piccola ferita sulla gamba destra,facendola barcollare. Nonostante il dolore Sofia riuscì a parare la seguente serie di colpi.

"Niente male..." Si complimentò il ragazzo,balzando da una parte all'altra,per schivare i terribili affondi di Sofia.

"Ho fatto un sacco di pratica" Sussurrò,cercando di riprendere fiato. La porta sbattè improvvisamente.

"Che sta succedendo qui?!" Tuonò Dracula,mentre varcava la soglia lentamente. Nessuno dei due giovani osava muoversi. 

"Un duello?"  Azzardò,studiando la situazione  " Mi dispiace rovinare il divertimento...ma c'è del lavoro da fare,Eric." Il ragazzo annuì e tornò al lavoro,senza dire una parola.

"Devi sempre rovinare tutto,vero Vlad?" Lo accusò Sofia roteando gli occhi.

"Oh davvero?"  Rispose,sollevando pigramente una spada poggiata accanto a lui. "In guardia mia cara!"  Sofia lo fissò sorpresa.

"Credi di potermi battere?" Gli chiese,divertita.

"Hai idea di quante battaglie io abbia vinto? La vera domanda è: TU credi di potermi battere?"  Sofia sorrise malignamente e puntò la lama contro di lui.  "E...qual'è il premio per il vincitore?" 

"Il perdente...dovrà fare tutto quello che l'altro gli ordina" Rispose,il suo viso era contorto in lussuria pura. 

"D'accordo,mio caro conte. Pronto a perdere?" Gli gridò,prima di attaccare senza pietà.

"Non sarà così facile battere me!" Rispose,parando ogni affondo,prima di contrattaccare. Sofia balzò di lato rapidamente,e lo attaccò,ferendolo al braccio. 

"Credi sul serio di potermi battere?" Domandò il conte,nonostante la ferita. 

"Non lo credo. LO SO!" Rispose Sofia,prima di scagliarsi contro di lui. Dracula riuscì a parare ogni colpo,ma con grande difficoltà.

'è solo una donna...ma non riesco a tenere il passo...' 

"Andiamo conte,mi aspettavo di meglio dal grande Vlad l'Impalatore" Gli occhi del conte brillavano pericolosamente,mentre,con tutte le sue forze,cercava di colpire Sofia.

"Stanco Vlad?" Gli chiese,con un ghigno arrogante sul viso.  "Non ho nemmeno i miei poteri...dovresti vergognarti"  Lo provocò di nuovo. Con un ultima mossa,il conte riuscì a procurarle un piccolo taglio sul braccio,prima che Sofia gli trapassasse il centro del petto senza pietà. 

"Fortuna che non puoi morire così..." Disse lei,ritraendo la spada.

"Hai vinto..." Sussurrò il conte senza fiato.

"Come? Puoi ripetere non ho sentito bene" Lo schernì.

"HAI VINTO!" Esclamò con rabbia,facendo ridere Sofia.

"Già,al contrario di te!" Gridò,mentre risaliva le scale. Dracula sospirò,avrebbe dovuto fare tutte quello che lei voleva.  A malincuore tornò al piano di sopra,trovando Sofia,appoggiata al muro,con un sorriso beffardo sul volto.

"Mi puoi guarire il braccio?" Chiese innocentemente,tirandosi su la manica. Dracula le afferrò il braccio pigramente e passò una mano sulla ferita aperta,che immediatamente guarì.

"Adesso vieni. Devi ancora fare quello voglio..."

A/N: Già,non è stato uno dei miei migliori capitoli,lo ammetto,ma rifarò con il prossimo! Preparatevi!Se qualcuno se lo stesse chiedendo la canzone in questo capitolo e "Behind blue eyes" dei The Who.  Non mi piace molto come canzone,ma credo che il testo rispecchi perfettamente il nostro caro conte. Detto questo...Al prossimo capitolo!!!! ;)

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Capitolo 17
*** Il potere della musica ***


Capitolo 17: Il potere della musica

Sofia condusse Dracula fino alla sala da ballo,sede dell'unico pianoforte nel castello. 

"Hai mai scritto musica Vlad?" Gli chiese,premendo alcuni tasti.

"Sì,ma solo i testi,sono negato nel comporre melodie.Nonostante io sappia suonare" 

"Bene...Allora cantami una canzone che hai scritto" Il conte fece una smorfia.

"Vuoi sentirla sul serio?" Domandò,quasi timidamente. 

"Certo,perchè non dovrei?" 

"Non voglio che qualcuno la senta,non credo sia abbastanza bella..." Sussurrò,abbassando lo sguardo.

"Andiamo...per favore" Lo supplicò.

"Ma...non è bella..." Cercò di dissuaderla con quest'ultimo,disperato tentativo. 

"D'accordo...se mi canti la tua canzone,farò anch'io quello che vuoi" Il volto del conte si illuminò.

"Promesso?" 

"Certo..." Rispose,sorridendo.

"Va bene allora" Detto questo si schiarì la gola e cominciò...

"Night time sharpens
Heightens each sensation
Darkness stirs and wakes imagination
Silently the senses abandon their defences...

Slowly,gently night unfurls its splendor 
Grasp it,sense it,tremolous and tender.
Turn your face away
From the garish light of day
Turn your thoughts away 
From cold,unfeeling light...
And listen to the music of the night...

Close your eyes and surrender 
to your darkest dreams!
Purge your thoughts of the life 
You knew before !
Close your eyes,
let your spirit start to soar!
And you'll lived 
As you've never lived before...

Softly,deftly,
music shall caress you,
Hear it,feel it,
Secretly possess you...
Open up your mind ,
let your fantasies unwind,
In this darkness that you 
know you cannot fight...
The darkness of the music of the night...

Let your mind start a journey,
to a strange new world! 
Leave all thoughts of the life 
You knew before! 
Let your soul take you where 
you long to be! 
Only then can you belong to me...

Floating,falling
Sweet intoxication.
Touch me,trust me,savor each sensation.
Let the dream begin,
let your darker side give in,
to the power of the music that i write...
The power of the music of the night...

You alone can make my song take flight...
Help me make the music of the night..." 

Sofia lo fissò a bocca aperta.

" E' stupenda Vlad..." Gli disse stringendogli il braccio. 

"Lo credi davvero?"  Chiese,piuttosto imbarazzato.

"Certo!" 

"Ehi,adesso tocca a te fare quello che voglio" Le ricordò.

"D'accordo. Scordati,però,che io faccia..." Si interruppe sentendolo ridere.

"Tranquilla...Possiamo incontrarci qui tra un'ora?"  Suggerì.

"Cos'hai in mente?" Domandò sospettosa.

"Niente..." Rispose innocentemente.

"Va bene. Tra un'ora allora. Il tempo di fare un bagno e di cambiarmi."  Il conte annuì e tornò nella sua camera,proprio come Sofia. 
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                                                                        (Un'Ora Dopo)

Dracula era appoggiato alla porta della sala da ballo,guardandosi intorno nervosamente,mentre aspettava Sofia. Indossava una camicia di seta nera,aperta davanti,che esponeva la maggior parte del suo petto. Spalancò gli occhi quando la vide scendere le scale,con la grazia di un angelo. Indossava un vestito cremisi,rivestito di pizzo dorato all'estremità delle maniche. Una generosa scollatura esponeva buona parte del collo e del petto. Sofia gli sorrise felicemente non appena lo vide.

"Sei felice adesso?"  Gli disse allegramente  " Cosa c'è che non va? Sembri...strano. E' perchè ti ho battuto prima a duello?" 

"No..." Rispose semplicemente. Lei si strinse nelle spalle e gli si avvicinò.

"Sei stupendo stasera"  Si complimentò  "Allora,cos'hai programmato?" Continuò.

"Da questa parte Milady" La invitò tendendo il braccio. La condusse fino alla sala da pranzo,perfettamente decorata per qualunque cosa avesse preparato. Prese una sedia e si sedette di fronte a lei. 

"Oh,perchè tutto questo?Qual'è l'occasione?" Chiese entusiasta. Il conte sembrava piuttosto imbarazzato. 

"Io...io devo...chiederti una cosa..." Sussurrò debolmente. Emily ed Eric servirono la cena ed uscirono rapidamente. 

"Bene,chiedi pure" Disse Sofia,portando il bicchiere alle labbra. Dracula stava respirando profondamente.

"Sofia...quando ti ho rapito...il mio piano era di portarti qui,di sedurti e...di farti diventare la mia sposa" Confessò,il suo viso era più pallido del normale.

"Le cose non sono andate come immaginavo...tu sei diversa dalle altre..." Sofia lo fissò attentamente.

"Mi hai insegnato che le donne non sono oggetti...ed è per questo che io...volevo chiederti..." Disse infilando una mano in tasca. Sofia trattenne il respiro.

"So che forse è troppo presto ma..." Continuò,tenendo una piccola scatola nera tra le mani. 

"Vuoi...Vuoi...Sposarmi?"  Riuscì a sussurrare. Aprì la scatola. Conteneva un anello con inciso il simbolo della sua famiglia.

"Io...Io...non so cosa dire..." Mormorò Sofia.

"Dimmi almeno che ci penserai" Premette speranzoso. Lentamente prese l'anello e glielo mise al dito dolcemente.

"Io...ci penserò Vlad. Va bene?" Rispose nervosamente.

"Sai...c'è una cosa che non capisco" Disse Dracula all'improvviso.

"Che cosa?" 

"Se mi hai sconfitto così facilmente in duello...come ho fatto a catturarti, quel giorno nella foresta?"  Sofia sospirò.

"Beh,posso dirti cos'è successo dal mio punto di vista. Da dove vuoi che cominci?" 

"Dal tuo arrivo in Transilvania..." Sofia fece un respiro profondo e cominciò...


A/N: Awww uno dei miei capitoli preferiti. La canzone è "The music of the night" del film "The Phantom of the Opera". Ho preferito scriverla in inglese perchè quella versione è davvero bellissima! Vi consiglio di ascoltarla perchè è STUPENDA!!

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Capitolo 18
*** Una pagina del suo passato ***


Capitolo 18: Un pagina del suo passato

                                                                                                          (Flashback)

Sofia entrò, trascinandosi faticosamente, nel piccolo villaggio; Ogni muscolo del suo giovane corpo era dolorante. Non si riposava da parecchio tempo. Camminava lentamente attraverso la cupa città;l'ammasso di nuvole in cielo non permetteva nemmeno il passaggio di un singolo raggio di sole. Sentì il bisogno di afferrare il manico della spada,vedendo una folla di omoni rudi e grezzi,accerchiarla lentamente. Entrò rapidamente in un'osteria,volendo evitare problemi già dall'inizio,e si sedette ad un tavolo completamente isolato da tutti gli altri. 

"Cosa vuoi?" Grugnì il barista,mentre puliva un bicchiere utilizzando uno straccio ancora più sporco. 

"Assenzio..." Sussurrò Sofia. L'oste sollevò un sopracciglio.

"E' roba forte per una donna" Lo fulminò con lo sguardo,era stanca di tutti questi atteggiamenti maschilisti. 

"E tu credi che me ne importi qualcosa? Hai intenzione di portarmi quella bevanda maledetta o no?!"  Ringhiò Sofia. I suoi occhi parevano due fuochi ardenti in quel momento. 

"Attenta alle parole dolcezza..." Le disse sbattendo la bottiglia di assenzio sul bancone. Sofia gli porse i soldi e senza proferir parola si allontanò,bevendo avidamente. Poco dopo il gruppo di omoni, incontrati all'entrata della città,entrarono nell'osteria. 

"Ecco il visitatore misterioso..." Disse uno dei tanti,mentre l'accerchiavano.

"Benvenuta in Transilvania" Le gridò un altro allargando le braccia.

"Oh,che gran bella accoglienza..." Rispose sarcastica,prestando più attenzione alla sua bevanda che al gruppo di uomini.

"Quella bocca ti porterà solo problemi,soprattutto se avrai la 'fortuna' di incontrare il...conte" Sofia alzò gli occhi.

"Non c'è situazione che io non sia in grado di gestire" Sbottò  " E ora levatevi dai piedi e lasciatemi in pace!" 

"Sai...a noi non piacciono molto gli stranieri,ma puoi guadagnarti la nostra fiducia se ci consegni le tue armi...e ci dici il tuo nome" 

"Il mio nome non ha importanza e le mie armi non hanno motivo di essere confiscate...a meno che voi non mi provochiate" Disse fieramente,poggiando la bottiglia sul tavolo. Il capo del gruppo le toccò il viso dolcemente. 

"Sei così carina..." La adulò,facendole scivolare le mani lungo i fianchi  "E' un vero peccato doverti uccidere" Sofia si limitò a ridere.

"Potete provarci..." Rispose. E prima che l'uomo riuscisse ad estrarre la pistola,Sofia sguainò prontamente la spada e gli tagliò una mano,prima di puntargli la lama alla gola. Improvvisamente un'altro uomo varcò la soglia del bar...Portava una minacciosa benda sull'occhio destro,e ancor più minacciosa era la sua espressione.

"Che significa tutto questo?"  Tuonò,avvicinandosi lentamente a Sofia. 

"Boris! Guarda che cosa ha fatto!" Lei rimase immobile.

"Mi stava molestando così gli ho tagliato una mano...dovrebbe ringraziarmi per non essere scesa più in basso" Si giustificò.

"Questo è inaccettabile qui!" Urlò l'uomo. Sofia alzò lo sguardo.

"Non volevo farlo...domani mattina me ne andrò,ho solo bisogno di un posto in cui passare la notte..." Spiegò.

"Assolutamente no! Non ci fidiamo degli sconosciuti! Chiunque potrebbe essere una spia del conte" Sofia fissò il braccio insanguinato dell'uomo a cui aveva amputato la mano poco prima.

"Vuoi bere il mio sangue non è così?" Piagnucolò lui  "Vuoi bere tutta la nostra linfa vitale fino all'ultima goccia vero?!" 

"E' disgustoso! Perchè mai dovrei farlo?"  Chiese disgustata  "E chi è questo conte di cui tutti avete paura?" 

"Il conte Dracula" Mormorò il becchino del villaggio. Sofia scoppiò a ridere.

"Non è divertente!" Tuonò Boris  "La mia famiglia lo ha cacciato per secoli...e finchè non lo uccidiamo non potremo mai entrare in Paradiso. Un cacciatore di nome Van Helsing si unirà presto a noi per aiutarci nella nostra missione" 

"D'accordo,questo è davvero ridicolo. Sono una grande appassionata del libro di Stoker,ma questo è davvero assurdo!" Disse tra le risate,mentre si avviava verso l'uscita. Boris ringhiò e si precipitò verso di lei.

"Vuoi combattere?" Chiese lei,sfoderando di nuovo la spada  "Allora...in guardia,Boris!"

" Io sono RE Boris,dannata sgualdrina! Anima maledetta!" Urlò lui,puntando la lama verso Sofia.

"Su una cosa hai ragione...Io sono dannata! Ma non nel modo in cui pensi tu..." Boris indietreggiò lentamente.  

"Hai paura della morte? Il re della Transilvania ha paura?" Gli diede un calcio al centro nel petto,facendolo cadere a terra. L'osteria era invasa dal silenzio.

"Non temere...Non intralciarmi e ti lascerò vivere" Lo minacciò,cominciando ad allontanarsi.

"Chi sei? Che cosa sei?" Sofia si voltò per l'ultima volta.

"Puoi chiamarmi Angelo della Morte..." Sussurrò,prima di andarsene.

Si arrampicò velocemente su un tetto e ringraziò gli Dei di non aver donato le ali agli uomini,altrimenti l'avrebbero subito scovata. Si accovacciò lentamente; Era così stanca...E le serviva un posto in cui passare la notte. Abbandonò i suoi pensieri e volse lo sguardo al cielo stellato di quella notte...era così bello...

Improvvisamente sentì un paio di braccia afferrarla da dietro. Con un rapido movimento,riuscì a divincolarsi e a saltare giù dal tetto. Senza pensarci due volte,si precipitò nella cupa foresta,sperando di sfuggire a quell'uomo misterioso. Sentì un potente battito d'ali dietro di lei e si voltò,per scoprire di cosa si trattasse. Quello che vide le fece perdere l'equilibrio; un enorme bestia simile ad un pipistrello stava piombando su di lei. L'ultima cosa che sentì furono un paio di affilati artigli che lentamente gli si conficcavano nella schiena.

Poi tutto diventò buio...

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Capitolo 19
*** Un invito che non può essere rifiutato ***


Capitolo 19: Un invito che non può essere rifiutato...

Dracula fissava Sofia con la bocca spalancata.

"Cosa?" Chiese lei  "Ho detto qualcosa di male?"  Il conte si ricompose e sorrise.

"No...è una storia stupenda. Non sembri il tipo di persona che beve assenzio e scatena le risse da bar"  Sofia sollevò un sopracciglio.

"Che te ne importa? Faccio quello che devo per sopravvivere" 

"Qui non agisci in quel modo...Perchè?" Osservò.

"Beh...tu non mi provochi...almeno non eccessivamente" Rispose sinceramente,sorridendo.

"Qual'è la vera Sofia?" Lei abbassò lo sguardo.

"Io...non lo so più!" Urlò,seppellendo il viso tra le mani,mentre le lacrime scorrevano liberamente lungo il suo giovane volto. Il conte si bloccò.

'Oh...perchè l'ho detto?' Si rimproverò mentalmente,mentre avvolgeva le braccia attorno a Sofia.

"Mi dispiace...non avrei dovuto dirlo,io so benissimo qual'è la vera te...non devi più fingere" Le sussurrò dolcemente. Lei si asciugò le lacrime rapidamente.

"Scusa Vlad...Sono così stupida" Il conte la strinse più forte a sè.

"No...è normale piangere quando si è tristi. Non devi sforzarti di sembrare forte. Io so che lo sei." Le accarezzò il viso amorevolmente,pensando a qualcosa di spiritoso da dire per tirarle su il morale.

"Sai...mi piacerebbe vederti bere assenzio. Scommetto che saresti davvero...eccitante" Disse,baciandole il collo sensualmente. Sofia lo spinse via.

"Vlad!" Gli urlò.

"Almeno ti ho rallegrato...più o meno" 

"E se accettassi? Il tuo piano è di farmi ubriacare e poi portarmi a letto?" Lo accusò. 

"Non ti fidi di me?" Domandò suadente.

"Alcune volte no" Il conte abbassò lo sguardo e si alzò,ma Sofia gli stringeva il braccio.

"Andiamo Vlad...non fare così" Disse amorevolmente. Dracula fece finta di niente.  "D'accordo allora io vado a letto..." Continuò,cominciando ad allontanarsi.

"No...no non andare. Non mi sono offeso" Ammise sorridendo.

"Lo so..." Rispose Sofia,avvolgendogli le braccia attorno al collo.

"Scherzavo...mi fido di te Vlad" 

"Io invece non scherzavo...mi piacerebbe davvero vederti bere assenzio" Il viso di Sofia era a pochi centimetri da quello del conte.

"Scommetto di sì..." Disse baciandolo appassionatamente sulle labbra. Dracula stava per togliersi la camicia quando Emily spalancò la porta.

"Maestro! Io...Oh,mi dispiace..."  Sofia si allontanò immediatamente dal conte e si ritrasse in un angolo, imbarazzata.

"Che cosa c'è Emily?"  Chiese Dracula con voce seccata.

"C'è un invito da..." Lui le strappò la busta dalle mani e l'aprì; Il suo viso sprofondò non appena ebbe finito  di leggere.

"Vogliate scusarmi..." Emily si precipitò fuori dalla stanza,sbattendo la porta dietro di sè.

" Di chi è la lettera?" Domandò Sofia incuriosita. Dracula si strinse nelle spalle e se ne andò,senza dire una parola.  Rassegnata,lei si buttò sul letto e sospirò.

"Qualcosa mi dice che non è una bella notizia..." 

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Capitolo 20
*** Vecchi amici... ***


Capitolo 20: Vecchi amici...

Sofia si svegliò la mattina seguente,si mise a sedere e si strofinò le tempie. Per qualche strana ragione si sentiva confusa. Si alzò rapidamente e,decisa a fare una veloce colazione,si diresse in sala da pranzo,trovando Emily ed Eric discutere animatamente.

"Ciao..." Disse Sofia intontita. I due servi si inchinarono rispettosamente  "Dov'è il conte?" Emily sospirò.

"Non ha mai lasciato il suo studio da ieri sera"  Eric annuì.

"Stavamo proprio parlando di lui" Confessò.

"Del conte? Beh è un uomo interessante..." Osservò Sofia.

"Anche il suo passato è interessante,anche se non ama parlarne..." Mormorò Emily sottovoce. Eric le lanciò un'occhiataccia e si congedò,lasciando sole le due ragazze.

"Tutti noi abbiamo un passato di cui non vogliamo parlare" La giovane serva la guardò confusa. "Beh,meglio che vada a vedere come sta il conte..." Continuò,cominciando ad allontanarsi.

"Fai attenzione a non farlo arrabbiare..." La avvertì Emily rabbrividendo. Sofia annuì e si precipitò nella stanza di Dracula. Bussò alla porta e attese una risposta.

"Chi è?! Ho da fare..." 

"Sono io,lasciami entrare" Seguì un lungo periodo di silenzio,prima che il conte si decidesse a rispondere. 

"D'accordo...vieni pure"  Sofia entrò velocemente. Non aveva mai visto il suo studio. La parete sinistra era occupata da una piccola libreria,colma di libri e pergamene,mentre dall'altro lato della stanza si trovava una grande scrivania in legno,ricoperta di fogli sparsi ovunque. Il conte era seduto,con le mani congiunte, davanti allo scoppiettante fuoco del camino; Il suo sguardo era fisso nel vuoto. 

"Cos'è successo ieri sera,conte?" Chiese a bassa voce.

"Dobbiamo prepararci...abbiamo ospiti domani"  La informò.

"Chi verrà?" 

"Due...vecchi amici." Fece una pausa e la guardò tristemente  "Dovrai rispettarli,non importa cosa succeda...loro sono i legittimi figli di Satana...Sangue del suo sangue" Sofia si limitò a sorridere.

"Hai paura di loro,Vlad? Credevo che il Principe delle Tenebre non avesse paura di nessuno" Lo schernì.

"Non è il momento di scherzare! Devo anche iniziare a preparare il ballo per la vigilia di Ognissanti..." Lei continuò a ridere.

"Sei troppo stressato,Vlad. Hai fatto il passo più lungo della gamba...di nuovo" Dracula sospirò.

"Hai ragione..." Sofia si spostò accanto a lui.

"Non hai mangiato ieri sera..." Osservò,iniziando a massaggiargli le spalle   "Vlad,io mi preoccupo per te " Il conte sorrise quando Sofia si mise a sedere sulle sue ginocchia e strofinò la testa contro il suo petto;  Lentamente si voltò e lo baciò profondamente ed appassionatamente sulle labbra. 

"Ogni cosa accada domani sera...io sarò con te" Lo rassicurò  "Posso fare qualcosa per aiutarti?" 

"No...ricordati solo di essere rispettosa nei loro confronti..." Lei annuì.

"Vuoi restare da solo?"  Dracula annuì e tornò alla sua scrivania,mentre Sofia lasciava la stanza. 

Sapeva che le cose sarebbero andate storte la notte seguente...il suo passato avrebbe creato non pochi problemi...

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Capitolo 21
*** Chi era veramente ***


Capitolo 21: Chi era veramente

Dracula camminava nervosamente per i corridoi del palazzo; Sofia non l'aveva mai visto così stressato. Un improvviso picchiettìo proveniente dalla porta fece sobbalzare il conte.

"Sofia!" La chiamò,facendola rabbrividire. Il portone si aprì ed entrarono due uomini,seguiti da tre giovani donne.

"Aleera! Verona! Marishka!" Urlò Sofia,guadagnandosi un'occhiataccia dal conte. 

"E' questa la donna che ha riempito le vostre patetiche testoline con quelle folli idee? Sono sorpreso di trovarla con il nostro caro amico Vladislaus...Non le hai insegnato le buone maniere? Non ha ancora capito qual'è il suo posto?" Disse uno dei due ospiti rivolgendosi alle tre donne. L'uomo in questione era molto alto e piuttosto snello. Aveva gli occhi color nocciola,gli zigomi taglienti e una folta chioma di capelli castani. Suo fratello,di pochi anni più giovane di lui,era leggermente più basso,magro e portava un paio di occhiali da vista. Aveva i capelli neri e gli occhi color smeraldo. Erano entrambi obbiettivamente affascinanti,ma la loro arroganza non aveva confini. 

"Come stai Vladislaus? Quanto tempo è passato?" 

"Direi parecchio." Rispose Dracula,senza alcuna emozione nella sua voce. 

"Beh,chi è la ragazza?" Chiese il fratello maggiore,indicando Sofia.

"Si chiama Sofia..." I due uomini si guardarono divertiti e al contempo disgustati.

"Dovresti insegnarle le buone maniere" Osservò il più giovane. Sofia strinse i pugni,ma prima che potesse fare altro Dracula intervenne.

"Perchè non andiamo a cenare?" Propose il conte,facendo strada verso la sala da pranzo. 

"Ottima idea! Ragazze...che ne dite di andare a prepararci qualcosa?" Ordinò il fratello più grande. Sofia seguì a malincuore le tre donne. 

"Che cosa significa tutto questo?!" Urlò appena entrata in cucina. 

"E' strano per te? Forse il Maestro è davvero cambiato,come hanno detto i nostri Padroni..." Rispose Verona tristemente.

"Temo di non capire..." Disse Sofia confusa.

"Non c'è niente da capire. Dracula e i nostri Maestri sono uomini maledetti..." 

"Quali sono i nomi dei vostri...Padroni?" 

"Il fratello maggiore è Marcus,mentre il più giovane è Norman"  Spiegò Marishka.

"E...in che senso sono maledetti?" Chiese,sempre più incuriosita.

"Hanno venduto l'anima a Satana per avere l'immortalità. Ma adesso...non provano nessuna emozione. La cosa che più si avvicina all'amore per loro è la lussuria..." Continuò Verona.  "Sono donnaioli,cercano di rivivere le vecchie emozioni,ma niente può curarli dalla maledizione. L'ultima volta che Dracula ha trattato una donna come sua pari è stato con Helena. Ma purtroppo Marcus e Norman non sono cambiati e vogliono che il conte ritorni con loro." 

"Stai dicendo che...Vlad è un donnaiolo?" Domandò piano,Sofia.

"Sì,mi dispiace" Lei scosse la testa.

"E voi avete fatto...beh lo sapete...con lui?" Annuirono tristemente. Sofia sentì una terribile fitta al cuore,come se qualcuno l'avesse appena pugnalata.

"Forse è cambiato però! Non sembra più il vecchio Vlad" La rassicurò Aleera.

"Vedremo,speriamo solo che quei bastardi non riaccendano la vecchia fiamma..." Mormorò Sofia,prendendo uno dei piatti da servire in tavola. Le quattro ragazze ritornarono in sala da pranzo e servirono la cena,mentre gli uomini discutevano tra loro.

"Vlad,sembri piuttosto stressato...è da un po' che non ti diverti,vero?" Sottolineò Marcus. 

"Non sono affari tuoi" Ribettè il conte,spazientito.

"Mi preoccupo per te,Vladislaus,e mi dispiace che la tua donna non faccia il suo lavoro" Sofia non resisteva più; sentiva una voglia irrefrenabile di colpirlo in pieno viso. 

"Verona! Vieni qui!" Ordinò Norman. "Aiuta il conte..." Sofia abbassò lo sguardo tristemente,quando Verona iniziò ad adularlo. Dracula rimase immobile,il suo viso sembrava triste e sconfortato. 

"Guarda Vlad...la tua donna sembra un po' gelosa. Forse adesso farà il suo lavoro" Senza pensarci due volte,Sofia si avvicinò a lui e gli sferrò un pugno,ma prima che potesse colpirlo,Norman le afferrò il braccio e la schiaffeggiò in pieno viso. 

"Stai al tuo posto,miserabile sgualdrina!" Gridò. Lei non si mosse,si limitò a guardare il conte. Sembrava completamente perso nel suo mondo. Rapidamente e senza dire una parola,Sofia lasciò la stanza e si precipitò da Emily. 

"Vladislaus ci sono andato piano..." Il conte abbandonò i suoi pensieri e tornò alla realtà.

"Non sono più quello di una volta...Dov'è andata Sofia?" 

"Che importa? Staresti meglio con una donna più obbediente" Dracula si alzò per andarsene.

"Dove vai?" Ringhiò Marcus.

"A cercare Sofia...e a risolvere tutto questo" 

"Non credo proprio Vlad...Sai cosa ti farebbe nostro Padre se ci provochi..." Sussurrò Norman sogghignando. Un brivido corse lungo la schiena del conte, al solo pensiero di cosa gli avrebbe fatto passare Satana,se l'avesse saputo. 

"Non lo faresti..." 

Sofia corse a tutta velocità attraverso i lunghi corridoi del castello. Non aveva tempo da perdere!

"Emily! Eric!" Chiamò. Il primo ad arrivare fu Eric.

"Che c'è? Non dovresti essere al piano di sotto?" 

"Dove sono le mie armi?" Emily accorse poco dopo, sentendola urlare.

"Perchè Sofia? Che cosa succede?" 

"Me ne vado! Adesso!" La giovane serva annuì.

"Norman e Marcus,vero? D'accordo,ti ridarò le tue cose. Ci vediamo nella tua camera" Stava per andarsene quando Eric gridò:

"E il Maestro?" 

"Sofia è mia amica...Non voglio che venga trattata in questo modo" Rispose prima di sparire lungo i cupi corridoi. Sofia corse nella sua stanza per cambiarsi,seguita da Eric.

"Come faccio ad andarmene da qui?" Chiese,riprendendo le armi che Emily le porgeva. 

"Devi volare...Ti porterò io" Rispose Eric,sicuro di sè.

"D'accordo...Aspetta! Tu sei un vampiro?!" Domandò lei,più che confusa.

"Certo,anche Emily lo è. Il conte ci ha trasformato quando abbiamo iniziato a lavorare per lui" Detto questo si trasformò e volò alto nel cielo, portando Sofia sempre più lontano.

Dracula sapeva che qualcosa non andava.

"Se n'è andata..." Mormorò,alzandosi per andarsene.

"Dove vai Vladislaus? Non abbiamo finito qui!" Il conte si bloccò.

"Sto vivendo la mia vita finalmente...non ho più bisogno...di voi" Sussurrò debolmente.

"Prego?" Domandò Marcus.

"Sofia significa tutto per me... e io...non vi lascerò distruggere tutto quello che ho"

"E' troppo tardi Vlad. Ma noi ti lasceremo andare,il danno è stato fatto. Quando cambierai idea...noi saremo qui ad aspettarti. Tornerà tutto come un tempo!" Detto questo si congedarono,seguiti dalle loro spose. Dracula corse fuori velocemente e si trasformò. Doveva trovare Sofia...

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Capitolo 22
*** Il viaggio di Sofia ***


Capitolo 22: Il viaggio di Sofia 

Sofia correva a tutta velocità,attraverso il piccolo villaggio. Si voltò di scatto per vedere se il conte la stesse già inseguendo,ma nel frattempo andò a sbattere contro una giovane donna. 

"Guarda dove vai!" Le urlò,facendo notare il suo spesso accento rumeno  " Aspetta...tu sei la donna che ha incontrato mio padre,poco prima che Dracula ti catturasse...come fai a..." 

"Taci! Non ho tempo da perdere. Lui mi sta cercando e non voglio mettere in pericolo questa miserabile città"  Mormorò  "Sei la figlia di Boris? Ho saputo della vostra patetica missione e ti consiglio di nasconderti. Dracula arriverà presto e non è di buon umore" Disse precipitandosi nel bosco. 

Dracula volava alto nel cielo sopra la l'oscura foresta...e improvvisamente la vide. Subito si lanciò su di lei. Sofia lo vide arrivare con la coda dell'occhio e riuscì a tuffarsi di lato appena in tempo per schivarlo. Si rialzò immediatamente e gli puntò la spada alla gola.

"Lasciami in pace,Dracula!" Comandò.

"Permettimi di spiegarti,per favore..." 

"Non c'è niente da spiegare!" Urlò Sofia,trapassandogli il petto con la lama e inchiodandolo ad un albero dietro di lui. Il conte fissò la spada sconvolto.

"Dove l'hai presa? Quella è..." 

"La mia spada!" Gridò lei,la furia evidente nei suoi occhi.

"Mi hai fatto credere che mi amavi! Io ti ho amato...!" Aprì la bocca per parlare,ma Sofia lo interruppe.

"Volevo il tuo amore,Dracula,non solo lussuria! Assomiglio forse ad Helena?! Beh io non lo sono! Non puoi continuare a pensare al passato,devi andare avanti!" Le lacrime cominciavano a formarsi lentamente nei suoi occhi,tristi e sconvolti.  "Lasciami andare..." Sussurrò.

"Non ti sto trattenendo..." 

"Non fare l'innocente! Smettila di controllare la mia mente! Non sarò mai più tua!" Sentì un formicolìo nella parte anteriore della testa,quando i suoi poteri ritornarono. Guardò in quei freddi occhi blu per l'ultima volta.

"Addio conte Vladislaus Dracula" Mormorò,cominciando ad allontanarsi. 

Dopo alcune ore,passate a correre attraverso la foresta,notò una giovane ragazza accampata in una radura lì accanto. Visto che Dracula non la inseguiva, decise di avvicinarsi.

"Mi scusi..." 

"Ferma! Non fare un altro passo..." Urlò la giovane,puntandole una balestra.

"Ehi,piano. Non c'è bisogno di combattere..." La donna non si mosse.

"Chi sei?" Domandò impassibile.

"Mi chiamo Sofia...Non sono di queste parti e...al momento non so dove mi trovo" 

"In circa una settimana dovresti arrivare a Budapest." Spiegò. " Comunque io mi chiamo Rachel e sono una cacciatrice di lupi mannari" Si presentò.

"Sul serio? Gli unici cacciatori che ho visto sono uomini" 

"Già...In realtà volevo diventare un cavaliere,ma finchè non ci sarà una guerra...mi accontento della caccia. Per la mia famiglia sono una vergogna,così sono costretta a viaggiare costantemente" Sofia sorrise.

"Anche a me piacerebbe andare in guerra..." Affermò,facendo ridere Rachel  "Allora...potremmo viaggiare insieme fino a Budapest" Propose.

"Buona idea! Mi farebbe piacere un po' di compagnia" Sofia annuì e si sedette su un tronco d'albero caduto.

"Che cos'hai al dito?" Le chiese riferendosi all'anello che Dracula le aveva regalato. 

"Non è niente..." Rispose amaramente,sfilandolo dal dito e mettendolo in tasca. " Da dove vieni,Rachel?" Domandò,cercando di cambiare discorso. La giovane cacciatrice se ne accorse,ma decise di darle corda,vedendo il suo sguardo supplicante.

"Vengo da un piccolo villaggio dell'Ungheria. Quando rifiutai di sposarmi e cercai di andare a combattere in guerra,la mia famiglia mi cacciò di casa" Ammise tristemente.

"Cosa ti spinge a voler combattere?" 

"L'onore,la gloria e il desiderio di proteggere le persone a cui tengo. Tu non lo faresti?" Chiese Rachel incuriosita.

"L'ho già fatto"  La giovane la guardò sconvolta  "In guerra si perde più di quanto si guadagna...l'onore e la gloria non hanno più molta importanza alla fine" Sussurrò,completamente persa nei suoi pensieri.

"Tu...hai già combattuto in battaglia? Ma com'è possibile?! Qui non scoppiano guerre da anni!" Urlò,facendo ritornare Sofia alla realtà.

"Cos'hai detto?" 

"Hai appena detto che...Non importa" Disse,sospirando pesantemente  "E tu da dove vieni,Sofia?" 

"Da molto lontano. Hai mai sentito parlare del nuovo mondo?" 

"Sì,ho sentito delle voci riguardo alle scoperte dei navigatori occidentali" 

"Beh io vengo da lì,dall'America. Lì c'è casa mia e...la mia famiglia" Rachel la fissò per un po'.

"Sei davvero strana,ma mi piaci"  Ammise,prendendo il suo zaino "Beh sbrighiamoci. La strada è lunga..." 
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Il conte era seduto nel suo studio a scrivere gli ultimi inviti per l'annuale "Ballo in Maschera",organizzato da lui stesso,in onore della celebre festa di Ognissanti. Non aveva alcuna voglia di intrattenere gli ospiti,ma era suo compito. Una volta terminato di scrivere,si accasciò,esausto,sul divanetto davanti al camino. Provò ad addormentarsi ma la sua mente era invasa da un' unico pensiero...

                                                                                    "Sofia...Torna da me..." 


A/N: Piccola avvertenza: Niente Vlad nel prossimo capitolo. Già,dispiace molto anche a me :(

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Capitolo 23
*** Un viso familiare ***


Capitolo 23: Un viso familiare

Durante il tragitto per Budapest Sofia e Rachel diventarono grandi amiche. La giovane cacciatrice le svelò tutti i segreti della guerra e del combattimento e in cambio Sofia le raccontò qualcosa in più sul suo passato,tralasciando tutti i momenti passati con il conte. Dopo il tempo trascorso insieme,notò una cosa di Rachel a cui non aveva mai fatto caso: portava un enorme dente di licantropo attaccato alla cintura dei pantaloni. 

Un giorno,mentre erano accampate in una piccola radura nei pressi di un villaggio locale,un uomo robusto e dall'aspetto piuttosto trasandato si avvicinò a loro e avanzò una strana richiesta.

"Quello è un dente di licantropo?" Le due ragazze lo fissarono impassibili.

"Che te ne importa?" Ringhiò Rachel.

"Ne ho bisogno...Ho giurato di uccidere...un uomo. L'unico modo per farlo è con un dente di lupo mannaro" Sofia rise.

"Dai daglielo,è solo un idiota" A malincuore la giovane glielo porse. "Divertiti" E detto questo varcarono l'entrata della città di Budapest.

"Io vado a prendere qualcosa da bere,vieni con me?" Chiese Sofia,guardandosi intorno,estasiata dagli splendidi paesaggi e dalle magnifiche costruzioni che occupavano l'intero centro città.

"No,ti aspetto qui" 

"D'accordo,non ci metterò molto." Disse, entrando in una piccola osteria,lì accanto. Rachel si sedette sul marciapiede e non prestò attenzione alla giovane donna che nel frattempo le si era avvicinata.

"Scusa...Per caso conosci la ragazza che è appena entrata in quel bar?"  Le chiese la sconosciuta.

"Perchè vuoi saperlo?" 

"Mi sembra di conoscerla...per caso si chiama Sofia?" 

"Come lo sai?" Il volto della donna si illuminò di gioia.

"Sono sua cugina,Jessica! Non la vedo da...Sette anni!" Rachel spalancò gli occhi per la sorpresa.

"Sette anni?! Da quanto tempo se n'è andata da casa?" 

"E' ancora in viaggio? Speravo che avesse trovato un posto in cui vivere, dopo tutto questo tempo" Ammise tristemente. Sofia uscì poco dopo dall'osteria, con una bottiglia di assenzio in mano.

"Sei sicura di non voler prendere niente,Rachel? Jessica!?" Rimase a bocca aperta,vedendo la cugina immobile davanti a lei.

"Non sei cambiata in tutti questi anni" Disse la cugina,abbracciandola.

"Anni? Da quanto tempo me ne sono andata?" 

"Sette anni! E vedo che non hai ancora trovato un posto in cui stare" Sottolineò amaramente.

"Già..." Confessò sospirando. Rachel tossì debolmente,con l'intento di attirare l'attenzione delle due ragazze.

"Io vado a prendere una camera in albergo,così puoi restare con tua cugina" 

"Grazie Rachel" Disse Sofia,prima di incamminarsi insieme a Jessica.

"Allora,...come sono andate le cose da quando me ne sono andata da casa?" Lei si strinse nelle spalle.

"Beh...Mi sono sposata!" Strillò,all'improvviso. Sofia non sembrava così entusiasta. "E vedo che tu non hai ancora trovato marito..." 

"No...esatto. Ma dimmi,cosa ti porta qui a Budapest?" Chiese,cercando di cambiare discorso.

"Siamo in luna di miele." Sofia annuì.

"Davvero sono passati sette anni da quando me ne sono andata?" 

"Certo! Come fai a non saperlo? Che cosa ti è successo?" Domandò,più che confusa.

"Molte cose..." Si limitò a rispondere. Rachel notò un piccolo anello che sbucava dalla tasca della cugina. 

"Che cos'è quello?" Chiese,afferrandolo,prima che Sofia potesse protestare. 

"Non ti importa" Scattò. 

"Te l'ha dato un uomo?" Domandò,sempre più incuriosita.

"Sì,e preferirei non parlarne!" Sbottò Sofia.

"Oh,qualcosa di brutto,presumo" Osservò Jessica.

"Complimenti! Come l'hai capito?!" Rispose sarcastica.

"Dimmi cos'è successo. Forse posso aiutarti" 

"Nessuno può aiutarmi" Confessò tristemente,Sofia.

"Non essere così testarda!" Premette la cugina.

"D'accordo...te lo dirò" Prese un respiro profondo e iniziò. Le raccontò ogni dettaglio della sua storia,a partire dal suo arrivo in Transilavania. Una volta terminato il racconto,Jessica sorrise dolcemente.

"Sembra ancora innamorata di lui" Sofia la fulminò con lo sguardo.

"Non più,dopo quello che ha fatto!" La cugina le posò una mano sulla spalla.

"Vedrai che riuscirà a riconquistarti" 

"Io non voglio essere riconquistata! Lo odio!" Scattò.

"Per fortuna che io so come tirarti su il morale" Disse Jessica allegramente  "Questa sera io e mio marito andremo ad un ballo in maschera,perchè non vi unite a noi?" Sofia si prese un minuto per pensarci. 

"Volentieri!" Rispose infine.

"Eccellente! Ci vediamo domani sera allora..." Disse Jessica,prima di congedarsi. Sofia decise di fare due passi per calmarsi...una strana sensazione stava lentamente riaffiorando dentro di lei...

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Capitolo 24
*** In maschera! ***


Capitolo 24: In maschera! 

Sofia e Rachel restavano immobili davanti all'enorme portone del Vilkova Palace,sede di un famosissimo ballo in maschera, organizzato per celebrare la vigilia di Ognissanti. 

"Allora?! Vi decidete ad entrare?" Gridò Jessica,prima di precipitarsi all'interno del palazzo.

"Arriviamo..."  Rispose Sofia,guardandosi intorno nervosamente. Indossava uno splendido vestito rosso sangue,con una generosa scollatura,che esponeva la maggior parte del petto. Rachel,al contrario,portava un meraviglioso abito blu,con dei ricami d'oro lungo i fianchi. Le due ragazze si fecero coraggio ed entrarono.  
Subito si fiondarono al tavolo del rinfresco e cercarono di isolarsi il più possibile dal resto degli invitati. Passarono le ore e Sofia era sul punto di andarsene quando lo vide...Dracula. Stava ballando con Anna Valerious! Ancora un volta provò quella strana sensazione...come se qualcuno l'avesse appena pugnalata al cuore... non poteva farne a meno: Era così bello! 

Dracula si voltò di scatto e notò Sofia sparire tra la folla. Ballare con Anna non era così divertente come aveva immaginato... Si girò di nuovo verso la principessa.

"Puoi andare..." Le disse a bassa voce.

"Come? Mi hai rapito,mi hai obbligato a ballare con te e adesso mi lasci andare come se nulla fosse?" Sbottò,evidentemente infastidita.

"Vattene,prima che cambi idea" Sibilò il conte. Anna afferrò il concetto e corse immediatamente verso la porta. Subito dopo Dracula si precipitò tra la folla.

"Sofia?" Chiamò  "Sofia?!" Era impossibile trovarla in mezzo a quel mare di persone. La musica si fermò improvvisamente e tutti gli ospiti si bloccarono,paralizzati dalla paura. 

"Gabriel?" Mormorò il conte,sicuro di sè. 

"Dov'è Anna?!" Dracula rimase immobile; Percepiva l'odore del veleno di lupo mannaro. 

"L'ho lasciata andare. Non è più qui" Van Helsing si avvicinò a lui con cautela,brandendo fieramente il dente di licantropo.

"Morirai stasera,Dracula! Adesso sappiamo come ucciderti...e indovina un po',la tua fidanzatina ci ha aiutati" Il volto del conte sprofondò nel dolore e nella disperazione. La voglia di vivere lo stava lentamente abbandonando. 

"Che cosa hai fatto ad Anna?! L'hai violentata? L'hai picchiata? Solo perchè la tua donna non ti soddisfa abbastanza?! " Urlò il cacciatore,prima di sferrare un potente calcio dritto nel petto di Dracula,che cadde a terra senza combattere.

"Allora?!" Il conte fissò il dente di licantropo.

"Non le ho fatto niente..." Riuscì a dire  "E...non parlare di Sofia in quel modo perchè...io la amo" Gabriel scoppiò a ridere.

"Tu non puoi amare,sporco bastardo!" Gridò,puntandogli l'arma dritta al cuore.
Sofia guardò Van Helsing schernire Dracula...Lo aveva aiutato ad ucciderlo? Gli aveva scavato la fossa...

'Non volevo farlo' 

No,lei lo amava...non voleva che morisse.

"Io...La amo!" Urlò il conte. Sofia fissò con orrore il cacciatore,mentre sollevava lentamente il dente di lupo,pronto a colpire.

Dracula attese pazientemente la morte...se lo meritava dopo tutto quello che ha fatto passare a Sofia. Chiuse gli occhi e aspettò il colpo...che mai arrivò. Sentì un paio di braccia stringergli il collo.

"Non farlo!" Il conte si voltò,per trovare Sofia accovacciata accanto a lui.

"Spostati...lui è malvagio!" Lei scosse la testa fieramente.

"Non mi muoverò da qui!" Il viso di Dracula era più che sconvolto.

"Ho bisogno di te,Vlad..." Gli sussurrò all'orecchio. I suoi occhi si illuminarono di gioia.

"Mi dispiace Sofia...Mi dispiace tanto..." Lei l'abbracciò stretto. 

"Ho preso la mia decisione" Afferrò l'anello che aveva in tasca e se lo mise al dito. 

"Ti amo,Sofia" Disse il conte,sorridendo amorevolmente. 

"Ti amo anch'io..." Rispose lei,prima di baciarlo dolcemente e appassionatamente sulle labbra.

"Torniamo a casa..." Disse Dracula,prima di prendere Sofia tra le braccia e di volare alto nel cielo verso il suo castello...

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Capitolo 25
*** La notte speciale ***


Capitolo 25: La notte speciale

Dracula si materializzò nella sua stanza insieme a Sofia;  Lei iniziò a ridacchiare quando il conte cominciò a baciarle dolcemente il collo.

"Aspetta...Vlad..." Si fermò immediatamente.

"Cosa c'è amore mio?" Sussurrò,senza alzare la testa.

"Dopo avermi trasformato...non potrò più bere altre bevande,giusto?" Lui annuì,preoccupato che potesse cambiare idea.

"Allora...mi piacerebbe un bicchiere di..." Cominciò,sorridendo maliziosamente  "Assenzio" 

"Come desideri,mia signora" Rispose Dracula con un inchino. Si precipitò in cucina e ritornò poco dopo con una bottiglia di assenzio in mano.

"Questi ultimi giorni senza di te,sono stati un inferno..." Sofia,sorrise amorevolmente,prima di iniziare a bere avidamente. Il conte la fissava,desideroso.

"Qualcosa non va?" Gli chiese,ridendo.

"Sei ancora più eccitante di quanto avevo immaginato..." Mormorò seducente,prima di abbracciarla dolcemente. 

"Sei pronta,tesoro mio?" Le chiese con voce roca,posandola sul letto lentamente. Sofia sembrava piuttosto spaventata ed insicura; Dracula lo notò e le accarezzò amorevolmente il viso,per calmarla.

"Non c'è nulla di cui preoccuparsi,io ti amo...non ti farei mai del male"  La baciò appassionatamente sulle labbra. Sofia si fece coraggio e inclinò leggermente il collo; fece una smorfia quando sentì le zanne del conte perforare la pelle rosea e delicata della giugulare. Una volta finito di bere,Dracula si morse il polso e glielo avvicinò alla bocca.

"Bevi..." La istruì. Lei sembrava confusa  "Se bevi il mio sangue saremo uniti per l'eternità. Io sarò tuo e tu sarai mia." Sofia iniziò a bere timidamente. Sentì il ricco,sapore metallico del sangue invadere ogni angolo della sua bocca. Nonostante non volesse,sapeva che era giunto il momento di smettere. A malincuore si allontanò dal conte,sorridendo malignamente. Dracula vide i suoi occhi diventare azzurri e freddi, vide la sua pelle impallidire sempre di più...

                                                                "Adesso sei mia,tesoro...per sempre"

A/N: Mi scuso per il capitolo più corto del solito,ma un po' di dolcezza serve in questa storia *_*

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Capitolo 26
*** Impossibile resistere ***


Capitolo 26: Impossibile resistere

Sofia si svegliò lentamente; non si era mai sentita più felice in vita sua. Si strofinò gli occhi e volse lo sguardo sul corpo addormentato del conte. Lo baciò dolcemente sulla fronte e gli avvolse le braccia attorno al collo. Fece per riaddormentarsi quando sentì un basso ringhio...Stava morendo di fame! Improvvisamente Dracula si spostò leggermente.

"Buongiorno..." Mormorò assonnato.

"Ti ho svegliato?" Chiese Sofia,ridendo.

"No,ma il tuo stomaco sì. Hai fame?" Annuì.  "Vai al piano di sotto e chiedi a Emily un bicchiere di sangue. Noi...ci vediamo dopo"  Sofia fece un cenno col capo e,dopo essersi vestita,si precipitò nella sala da pranzo. Emily stava pulendo le finestre,quando lei entrò.

"Sofia! Sei tornata! Che cosa è successo?" Le raccontò tutta la storia per filo e per segno; la giovane serva cercò di non entrare troppo nei particolari e si limitò ad annuire.

" Grazie al cielo...pensavo che il Maestro sarebbe impazzito senza di te." Affermò sospirando.

"Non è che potresti darmi un bicchiere di sangue?" Chiese,non riuscendo più a sopportare la fame.

"Certo,dammi un minuto" Emily poggiò lo straccio sul tavolo e corse in cucina. Ritornò pochi secondi dopo, con in mano una bottiglia piena di sangue; la porse a Sofia,che iniziò a bere avidamente. Dopo aver terminato il suo pasto, decise di ritornare al piano di sopra,per vedere cosa stesse facendo il conte. Mentre saliva le scale sentì un rumore provenire dal bagno. Decisa ad indagare,aprì silenziosamente la porta ed entrò lentamente. Dracula era mezzo addormentato nella grande vasca in marmo che occupava il centro della stanza; era completamente coperto di bolle,l'unica cosa visibile era la testa,poggiata di lato. Sofia si avvicinò a lui di soppiatto,ed iniziò a massaggiargli la schiena,facendolo sobbalzare.

"Oh! Sofia sei solo tu...perchè non hai bussato?" Lei lo zittì e gli baciò il collo dolcemente. 

"Rilassati Vlad..." Rispose,facendo scorrere le dita tra i suoi lunghi capelli bagnati. Sorrise maliziosamente e avvicinò la labbra al suo orecchio.

"Ti dispiace se mi unisco a te?" Sussurrò.

"Pensavo che non me l'avresti mai chiesto..." Disse Dracula,ridendo. Sofia si spogliò lentamente e si immerse nel mare di bolle. Subito gli avvolse le braccia attorno al collo e cominciò a baciarlo appassionatamente sulle labbra. Rimasero lì per diverse ore,ma a nessuno dei due importava; a loro importava solo restare insieme. 

"Forse dovremmo uscire adesso..." Mormorò Sofia,strofinando la testa contro il petto del conte  "I tuoi servi inizieranno a chiedersi dove siamo" 

"Possiamo restare qui..." Gemette Dracula,sorridendo.

"Ma poi verranno a cercarci..." Continuò lei.

"Oh d'accordo." Disse,uscendo dalla vasca. Rapidamente indossò l'accappatoio; non riusciva a distogliere lo sguardo da Sofia e prima che lei se ne potesse accorgere,il conte l'aveva già inchiodata al muro. Ricominciarono a baciarsi,sempre più selvaggiamente,quando qualcuno bussò alla porta. Dracula cercò di ignorarlo e rivolse la sua attenzione di nuovo a Sofia.

"Maestro?! Siete lì dentro?" Lo chiamò una giovane serva.

"Dovresti vedere chi è" Disse Sofia. Il conte si allontanò da lei amaramente e andò ad aprire la porta. 

"Oh ,Ashley sei tu. Che cosa c'è?" Chiese, evidentemente frustrato. Ashley lo fissò con gli occhi spalancati. Non l'aveva mai visto in questo stato...

"M-Maestro state bene? Eravamo preoccupati per lei"  Riuscì a dire.

"Sto bene,davvero. Sono solo un po' stanco" La serva continuò a fissarlo a bocca aperta.

"Siete...molto...ehm...bello oggi,Maestro" Sussurrò,arrossendo furiosamente. 

"Grazie..." Rispose Dracula,alzando un sopracciglio. Ashley sorrise timidamente e corse via. Il conte si voltò e chiuse la porta dietro di sè.

"Oh Vlad...sembra che qualcuno si sia innamorato di te" Osservò Sofia, abbracciandolo amorevolmente.

"Lascia perdere..." Disse lui,sospirando.

"Che ne dici di andare in biblioteca? Potremmo continuare a leggere Dracula di Bram Stoker" Suggerì Sofia.

"Mi piacerebbe molto" Rispose Dracula,sorridendo.

"D'accordo,allora vado a vestirmi. Ci vediamo lì"  Disse lei,cominciando a dirigersi verso la sua stanza,pronta a passare una splendida serata con il conte...
Non si era mai sentita più felice in vita sua...

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Capitolo 27
*** In biblioteca ***


Capitolo 27: In biblioteca

Sofia attendeva pazientemente l'arrivo di Dracula,seduta elegantemente sul piccolo divanetto di fronte al camino. Il conte entrò in biblioteca pochi minuti dopo; Si avvicinò a Sofia e l'abbracciò stretta,tenendo il libro tra le mani.

"Allora...dov'eravamo rimasti?" Chiese,sedendosi accanto  lei.

"Mi sembra al punto in cui il conte aveva appena tagliato il viso di Jonathan Harker durante la rasatura" Gli ricordò,accomodandosi sulle sue ginocchia e appoggiando la testa sulla sua spalla. Dopo qualche ora di lettura,Dracula si agitò infastidito.

"Puoi scusarmi...ho bisogno di usare il bagno..." Disse,lasciando la stanza. Pochi secondi dopo entrò Ashley,fissando Sofia disgustata.

"Chi sei tu?" Chiese.

"Sono Sofia..." Si presentò lei,sorridendo.

"Stai lontana da Dracula! Hai capito?! Mi piace molto e ben presto ho intenzione di confessargli il mio amore per lui e...e..."  Sofia scoppiò a ridere  "Non è divertente!" Sbottò,la giovane serva.

"Sì invece,hai le stesse possibilità di una palla di neve all'inferno" Sottolineò. Improvvisamente Emily corse in biblioteca e rimproverò Ashley.

"Mi dispiace Sofia...lei è arrivata da poco..."

"Il Maestro è solo e io sono qui per consolarlo..." Questa volta era Emily a ridere.

"Sai con chi stai parlando?" Chiese lei,indicando Sofia.

"Certo! Con una stupida ragazzina,che cerca solamente di andare a letto con il Maestro!" La accusò Ashley.

"Lei è la sposa del Padrone" Le spiegò Emily dolcemente. Subito dopo rientrò il conte.

"Che succede qui?" Domandò. Ashley abbassò lo sguardo,imbarazzata; 

"Ho un telegramma per lei,Maestro!" Strillò,pochi secondi dopo,porgendogli la busta. "Posso fare qualcos'altro per voi?" Chiese speranzosa.

"Lasciateci soli,per favore" Emily annuì e trascinò con lei la giovane serva; Dracula e Sofia,dopo aver terminato di leggere la lettera,ripresero a discutere animatamente.

"Quindi Marcus e Norman sono i veri figli di Satana,giusto? E ora che li hai provocati Lucifero è arrabbiato con te..." Il conte annuì tristemente.

"Non volevo metterti in pericolo..." Le disse dolcemente. 

"Lo affronterò con te,Vlad" Rispose Sofia,abbracciandolo stretto  "Qualunque cosa accada...io sarò con te" Dracula sorrise dolcemente e la strinse a sè.

"Vlad?" Chiese lei,improvvisamente.

"Sì?"

"Puoi entrare nei sogni?" Domandò a bassa voce.

"Certo,che posso. Perchè?" 

"No...niente" Rispose,evitando di entrare troppo nei dettagli...

A/N: Mmmmh Sofia nasconde qualcosa...di cosa si tratterà? ;)

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Capitolo 28
*** Un addio...e un tradimento ***


Capitolo 28: Un addio...e un tradimento

Sofia dormiva tranquillamente sul divanetto della biblioteca,con la testa poggiata contro il petto del conte. Aprì improvvisamente gli occhi,avvertendo una strana sensazione di nausea.

"Qualcosa non va?" Chiese Dracula.

"Ho ancora molta fame..." Rispose Sofia,stringendosi lo stomaco.

"E' normale...non hai mangiato molto. Vieni con me,c'è ancora tempo prima che il sole sorga" Disse il conte,avvicinandosi alla finestra.

"Vuoi che ti porti in braccio? O preferisci stare sulla schiena?" Ci pensò un momento.

"Non posso volare da sola?" 

"No, ti ci vorrà un po' per imparare. E poi...sei troppo affamata"

"D'accordo...allora mi puoi portare sulla schiena?" Dracula sorrise.

"Ma certo" Detto questo si trasformò e la fece salire. Sofia strillò felicemente quando Dracula scese in picchiata,verso il villaggio. Atterrò al centro della piazza e si ritrasformò subito.

"E' stato fantastico!" Gridò Sofia.

"Sono contento che ti sia piaciuto..." Disse il conte,riprendendo fiato  "Adesso aspetta qui" Comandò,avvicinandosi di soppiatto ad un uomo,probabilmente sbronzo,che si trascinava a fatica lungo la via principale della città. Sofia abbassò lo sguardo,quando Dracula affondò le zanne nel collo dell'uomo,uccidendolo all'istante; 

"Non ti senti in colpa dopo aver ucciso delle persone innocenti?" Il conte soffocò una risata.

"Io uccido per sopravvivere. E ora mangia" Disse,indicandole il cadavere poggiato lì accanto. Sofia fece una smorfia e affondò i canini nella vena già danneggiata. Dracula sorrise orgoglioso,quando lei finì di bere. Sofia si pulì la bocca con la manica della giacca e lanciò una veloce occhiata in una locanda lì vicino.

"C'è Jessica là..." Osservò,puntando il braccio verso il balcone dell'albergo.

"Vuoi salutarla?" Chiese il conte sorridendo.

"Posso?" Dracula annuì debolmente. Subito dopo Sofia balzò sul terrazzo della locanda,facendo sobbalzare Jessica.

"Sofia! Sei qui! Come...come stai?" 

"Bene e avevi ragione...mi ha riconquistato" La cugina sorrise dolcemente.

"Sei felice con lui?" 

"Mai stata più felice,ma...quegli incubi mi perseguitano ancora. Lui ha detto che può entrare nei sogni,ma non posso chiedergli di aiutarmi" Jessica scosse la testa.

"Quando imparerai a fidarti delle persone? Lui è tuo marito..." 

"Mi fido di Vlad...è solo che...non voglio che veda quelle immagini orribili,o peggio...che rimanga intrappolato nei miei incubi" 

"Sono sicura che lo farà in ogni caso" Disse Jessica,guardando il conte.  "Sembra innamorato pazzo" Sofia sorrise felicemente.

"Anche io lo sono" Improvvisamente la sua espressione cambiò.  "Questa potrebbe essere l'ultima volta che ci incontriamo"

"Già..." Mormorò Jessica,abbassando lo sguardo. Dopo pochi minuti di imbarazzante silenzio,continuò.  "Non manca molto all'alba...dovresti andare" 

"Hai ragione...Addio Jessica" Rispose Sofia,lasciandosi sfuggire una lacrima. Si riprese subito e tornò da Dracula.

"Possiamo andare Vlad..." Il conte annuì e prima che potesse fare altro sentì un forte dolore al braccio.

"Cosa c'è?!" Urlò Sofia; Si voltò verso il tetto di un'abitazione lì vicino e rimase a bocca aperta...Rachel restava in piedi sopra al camino,puntando la balestra contro di loro.

"Non muovetevi disgustose creature!" 

"Rachel! Sono io,Sofia!" La cacciatrice balzò giù dal tetto.

"Sofia? Oh no...io non voglio ucciderti" Si bloccò e guardò Dracula  "Però gli ordini sono ordini. Non posso deludere gli altri..." Detto questo,sparò un altro colpo,dritto alla spalla del conte.

"Fermati,ti prego!" Rachel la guardo stupita.

"Tu non capisci! Sto finalmente vivendo il mio sogno...adesso combatto contro i mostri come te" Le spiegò,gettandola a terra con un potente calcio.

"Vedi...Van Helsing mi ha concesso una grande opportunità...lavoro con lui ora" Disse puntandole la balestra.

"Gabriel..." Mormorò Dracula,crollando a terra per il dolore.

"Siamo nemici adesso,Rachel?" Chiese amaramente Sofia,fissando la cacciatrice dritta negli occhi.

"Non volevo che accadesse questo...ma non mi lasci altra scelta" Prima che Rachel potesse fare altro,Sofia,con incredibile agilità,riuscì liberarsi dalla sua presa; Subito corse dal conte,ancora disteso a terra,che si contorceva per il dolore.

"Vieni Vlad,dobbiamo andare!" Con grande fatica,Dracula riuscì a rialzarsi; Subito si trasformò e volò alto nel cielo insieme a Sofia.
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Rachel gettò la balestra per terra,in preda alla frustrazione e al senso di colpa. Van Helsing corse verso di lei.

"Sono scappati,non è vero?" La cacciatrice annuì debolmente.

"Non importa. Ho trovato un vampiro che ci aiuterà a sconfiggerli" Disse Gabriel,sorridendo.

"Davvero? Chi?" Chiese Rachel a bassa voce. Era preoccupata per Sofia...ma ormai era acqua passata.

"Marcus..." 

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Capitolo 29
*** L'inizio della fine ***


Capitolo 29: L'inizio della fine

Dracula atterrò su una piccola collina nei pressi del villaggio; Si accasciò a terra e tirò un sospiro di sollievo.

"Vlad,stai bene?" Chiese dolcemente Sofia,sedendosi accanto a lui.

"Il mio braccio non smette di sanguinare per colpa della tua piccola amica,ti sembra che io stia bene?"  Scattò,per poi rimproverarsi mentalmente a causa di quella risposta irritante. 

"Non posso controllare quello che fanno gli altri..." Sottolineò lei.

"Se non ti fossi fermata a salutare tua cugina..." 

"E' vero,Vlad! E' tutta colpa mia! Non posso controllare tutto!" Urlò,balzando in piedi.

"Mi dispiace...non volevo." Sofia lo guardò amorevolmente e si accovacciò di fianco a lui. Gli prese il braccio e iniziò ad esaminare la ferita.

"Non ho niente per medicarti..." Disse tristemente.  "Ma devo fermare il sangue"  Detto questo si strappo la manica della giacca e la avvolse attorno alla ferita aperta.

"Grazie..." Mormorò il conte,sottovoce. Sofia poggiò la testa sulla sua spalla e iniziò a cantare sommessamente.

"What would i do without your smart mouth
drawing me in and you kicking me out
Got my head spinning,no kidding 
i can't pin you down.

What's going on in that beautiful mind?
I'm on your magical,mistery ride
And i'm so dizzy,don't know what hit me
But i'll be alright...
My head's underwater
but i'm breathing fine.
You're crazy,and i'm out of my mind...

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges 
All your perfect imperfections.
Give your all to me,i'll give my all to you
Your my end and my beginning 
Even when i lose,i'm winning.

Cause i give you all of me...
And you give me all of you..."

Dracula sospirò profondamente e strinse Sofia a sè.

"Ti amo,Sofia..." 

"Ti amo anch'io,Vlad" 
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Van Helsing sedeva a capo di un'enorme tavolo nel castello Valerious. Si schiarì la voce ed iniziò a parlare.

"Ci siamo finalmente! Marcus,vieni avanti" Il vampiro emerse dalle ombre,facendo sobbalzare tutti i presenti.

"Perchè tradisci il tuo Padrone?" Domandò Gabriel.

"Vladislaus non è il mio Padrone. Io sono il vero figlio di Satana! Mi ha umiliato...e per colpa sua Lucifero ha ucciso il mio unico fratello,in preda alla frustrazione. Me la pagherà per questo..." 

"Domani sera entreremo nel suo castello..." Iniziò il cacciatore  "Adesso che sono un licantropo posso ucciderlo...nel frattempo voi altri ruberete l'antidoto che Dracula tiene nell'ala est del palazzo,per farmi ritornare umano."  Fece una pausa e abbassò lo sguardo lentamente.

"Vlad l'Impalatore...morirà" 

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Capitolo 30
*** Un passato in comune ***


Capitolo 30: Un passato in comune...

Il sole stava lentamente iniziando a salire,quando Dracula e Sofia varcarono la soglia dell'enorme fortezza.

"Sofia,perchè mi hai chiesto se potevo entrare nei sogni?" 

"Vlad,lascia perdere..." 

"Scordatelo,hai ancora quegli incubi?" Sofia annuì.

"Sono ricominciati dalla notte in cui me ne sono andata da qui"

"Vuoi che io li cancelli? Non posso...mi dispiace" 

"Volevo chiederti se...potevi entrare nei miei sogni e cercare di capirne il senso" Mormorò lei,abbassando lo sguardo.

"Perchè esitavi a chiedermelo? Non ti fidi di me?" Sofia gli strinse il braccio dolcemente.

"No...non voglio che tu rimanga intrappolato nei miei ricordi." Spiegò,abbracciandolo stretto.

"Posso aiutarti..." Rispose il conte,mentre entravano nella sua camera. A malincuore,Sofia si sdraiò sul letto e dopo un buona mezz'ora riuscì ad addormentarsi. Dracula le poggiò una mano sulla fronte,fece un respiro profondo ed entrò nei suoi sogni...

XXX Dracula's POV XXX

La scena davanti a me era fin troppo familiare,un mio lontano ricordo...Il campo di battaglia disseminato di corpi senza vita,il sangue cosparso ovunque su quella terra,una volta splendida,che adesso pareva un inferno. E poi vidi...me stesso,giovane e spietato,in sella al mio cavallo nero. Accanto a me combatteva...Gabriel! Cercai in tutti i modi di ricordare quel giorno,che in passato avevo sperato di dimenticare...

"Eccellente lavoro figlio!" Gridò,mio padre compiaciuto.

"Grazie padre..." Risposi. La mia voce era così fredda e apatica. Perchè ero così triste? 

"Che cosa ti turba,figliolo?" 

"E' solo arrabbiato perchè non può sposare la sua giovane donna" Intervenne,Gabriel.

"Quando hai deciso di far parte dell'Ordine sapevi che non ti saresti potuto sposare" Mi rimproverò mio padre. 

"L'ho conosciuta dopo essere diventato cavaliere..." Di chi stavo parlando? Non poteva essere Helena...lei era morta già da diversi anni. Abbandonai i miei pensieri e ritornai alla scena davanti a me. Vidi un cavaliere turco correre a tutta velocità verso di me. Con un potente affondo riuscì a farmi cadere da cavallo.

"Vlad! Alzati!" Urlò Gabriel,balzando davanti a me. Mi rialzai subito...Parai con abilità ogni colpo del cavaliere. Improvvisamente una freccia mi colpì dritto alla schiena...Nonostante fossi solo uno spettatore,sentii il dolore percorrere ogni centimetro del mio corpo. Caddi a terra; Un cavaliere misterioso,probabilmente quello che aveva lanciato la freccia,mi puntò la spada alla gola.

"Adesso muori,Vladislaus Valerious!" 

"Non ci provare Derek! La tua battaglia è con me!" Spalancai gli occhi. Era la voce di Sofia! Come poteva essere qui,in questo giorno orribile?

"Sofia! Cosa fai?! Non dovresti essere qui!" Lei ignorò le mie suppliche e si avvicinò minacciosamente al cavaliere chiamato Derek.

"La nostra ultima battaglia,non è così?" Gli gridò,sguainando la spada.

"Certo! Ma fammi il piacere di non usare la magia questa volta!" Detto questo iniziarono a combattere. Ecco dove Sofia ha imparato a padroneggiare l'arte della scherma...Pochi minuti dopo riuscì a trafiggere senza alcuna difficoltà il petto del cavaliere.

"Per questa volta hai vinto...Addio,Sofia" E con queste parole si accasciò a terra,senza vita. 

"Vlad! Lei è una donna! Ha disonorato il nostro esercito!Uccidila!" Gridò mio padre,infuriato.

"Non posso farlo...io la amo" 

"Quindi è lei la tua piccola sgualdrina!? Uccidila e dimostra di essere degno del mio esercito" La furia era evidente nei miei occhi.

"FALLO!" Scossi la testa.

"NO!" Guardai Sofia e le sorrisi debolmente. 

"Uccidili entrambi e sii fedele a Dio"  Ordinò a Gabriel.

"Lo farai Gabriel? Mi ucciderai?"  Adesso capisco perchè avevo deciso di dimenticare questo giorno orribile.

"Tu sei malvagio Vlad...E' da un po' che mi hanno ordinato di farti fuori,ma io non volevo uccidere il mio migliore amico. Però...tu meriti di morire. Ti ucciderò per l'Ordine e per l'onore" 

"Dio mi perdonerà!" Urlai. Lo pensavo sul serio? Perchè Dio ha perdonato lui...e non me?

"Mi dispiace..." Sussurrai.

"Lo so. Ma adesso...Ti condanno a bruciare per sempre tra le fiamme dell'inferno,affogando nei sensi di colpa e nel dolore. Addio...amico mio" E con queste parole,Gabriel mi trafisse il cuore senza pietà. Sofia si avvicinò a me lentamente,con le lacrime agli occhi. A malapena riuscii a sussurrarle queste parole:

"Ti amo...Sofia" E poi tutto diventò nero. Come dimenticare quello che viene dopo?

XXX

"Benvenuto all'inferno,Vladislaus Valerious!" Annunciò Satana,allargando le braccia.

"Il mio nome non è più Valerious!" Gridai,facendo ridere il Diavolo.

"Già...la tua famiglia ti ha rifiutato dopo che hai deciso di contrastare Dio" 

"Perchè sono qui? Dovrei essere...in Paradiso"  Chiesi,stupito. Davvero ero così ingenuo?

"Credevi che Dio perdonasse i tuoi peccati?" Mi chiese Lucifero sorridendo malignamente.

"Dio perdona tutti"  

"Ma...tu hai perdonato te stesso?"  Abbassai la testa. Vivo ancora adesso con il rimorso...

"Ti faccio una proposta interessante...Io prenderò la tua anima e in cambio ti darò una nuova vita. Sarai il primo di una nuova razza..."

"No,la vita non avrebbe senso senza Sofia..." 

"Ma lei tornerà..." Disse Satana,con un ghigno malefico dipinto sul volto.

"Come? Che cosa le hai fatto?" 

"Sono intervenuto nel suo destino...ma questa cosa non ti riguarda. Ecco le mie condizioni: tu mi doni la tua anima e io ti farò vivere per sempre. Incontrerai di nuovo Sofia,ma nessuno dei due avrà memoria dell'altro. Oh,un'ultima cosa...non sarai più in grado di provare emozioni" 

"Non lo so..." Cominciai,facendo infuriare Satana.

"Coraggio,cos'hai da perdere?" 

"Cosa diventerò?" Chiesi timoroso.

"Una nuova creatura...un vampiro. Vivrai di notte e succhierai il sangue delle persone per sopravvivere" 

"D'accordo...lo farò,per Sofia" 

XXX AUTHOR'S POV XXX

Dracula ritornò al presente,facendo sobbalzare Sofia.

"Vlad...Ce l'hai fatta" 

"Sì..." Rispose il conte,prendendo fiato.

"Dimmi,cos'hai visto?" 

"Non adesso,Sofia...non adesso"  E detto questo si sdraiò accanto a lei,chiuse gli occhi e scivolò lentamente tra le braccia dell'oscurità.

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Capitolo 31
*** La battaglia finale ***


Capitolo 31: La battaglia finale

Sofia si svegliò di soprassalto,sentendo urla di angoscia e di trionfo. Dracula stava guardando fuori dalla finestra,il suo viso era contorto in orrore.

"Vlad,cosa sta succedendo?"  Chiese,strofinandosi gli occhi.

"Ci hanno trovato...ci hanno trovato..." Mormorò. Sofia si avvicinò a lui e si coprì la bocca,per soffocare un urlo. Gli abitanti del villaggio erano penetrati nel castello e stavano massacrando tutti i servi di Dracula,senza pietà.

"Cosa facciamo?" Gli domandò. Sapere che il conte era spaventato quanto lei,la terrorizzava ancora di più.

"Rimani qui" 

"No,voglio aiutarti! Lo sai che posso combattere!" Dracula le poggiò una mano sulla spalla.

"Lo so,ma non voglio perderti" La baciò dolcemente sulla fronte,prima di avvicinarsi all'armadio,posizionato nell'angolo più scuro della camera. A malincuore aprì l'ultimo cassetto e afferrò la spada al suo interno...La spada con cui ha combattuto la sua ultima battaglia da vivo...La spada dell'Impalatore.

XXX

Dracula si precipitò giù dalle scale,uccidendo chiunque intralciasse il suo cammino. Si bloccò,vedendo il suo obbiettivo davanti a lui. Marcus,che nel frattempo stava bevendo il sangue di un'altro vampiro.

"Disgustoso..." Osservò il conte,avanzando lentamente.

"Vladislaus,ti stavo cercando." Confessò Marcus,sorridendo.

"Morirai qui,miserabile traditore!" Gridò il conte,colpendolo senza pietà. A fatica il vampiro riuscì a parare l'affondo.

"Bere il sangue della propria specie...sei la vergogna di tutti noi!"  Urlò Dracula,continuando ad attaccare.

"Stai zitto,Vlad! E' tempo che io prenda il tuo posto come Principe delle Tenebre" Rispose Marcus partendo al contrattacco.

"Io sono il Re delle Tenebre!" Lo corresse.

"Non puoi uccidermi Vladislaus" Sibilò,prima che il conte gli trafisse il cuore.

"Sì che posso" Marcus aprì la bocca per dire qualcosa,ma Dracula lo colpì in pieno viso,zittendolo. "E credo di averlo appena fatto..." E detto questo abbandonò il vampiro al suo destino e si preparò allo scontro finale con Van Helsing.

XXX

Gabriel si trascinava a fatica lungo il laboratorio del castello. Il veleno di licantropo stava prendendo il controllo. Dracula era vicino...

"E' bello rivederti Gabriel...Ma la prossima volta bussa prima di entrare" 

"Dracula! Pagherai per tutti i tuoi peccati" Il conte lo guardò divertito.

"Sono terrorizzato,ma dimentichi una cosa...io non posso morire" Rispose beffardo.

"Non ne sarei così sicuro se fossi in te..." Disse Van Helsing voltandosi verso la finestra. La luna fece subito la sua comparsa e Gabriel iniziò a trasformarsi. 

"No,questo è impossibile..." Mormorò,prima di iniziare a ridere nervosamente.

"Facciamo parte dello stesso,grande gioco Gabriel...ma non è necessario trovarsi ai lati opposti della scacchiera" Il lupo non gli prestò attenzione e si scagliò su di lui,senza pietà. Così la battaglia iniziò. Tuoni,lampi e fulmini contribuivano a rendere la scena ancora più orribile e terrificante. Entrambi combattevano con le unghie e coi denti,come veri animali. Ci fu un momento di pausa,durante il quale sia il cacciatore,sia il conte si trasformarono di nuovo in umani.

"Non capisci? Noi potevamo...potevamo essere amici! Compagni! Fratelli d'armi!" Si ritrasformò e cercò di prendere il volo,ma Gabriel era più veloce. Con un abile balzo il licantropo lo afferrò per la gamba e lo tirò giù di nuovo. Prontamente afferrò la gola di Dracula,che disperatamente cercava di liberarsi. Gli occhi del vampiro pregavano il cacciatore di avere un po' di misericordia per il suo vecchio amico. Improvvisamente le nuvole si spostarono,tornando a coprire la luna e dando al conte un'ultima speranza.

"Ti ho accennato mai...al fatto che sei stato tu ad uccidermi?" Fece una pausa per riprendere fiato  "Dev'essere un tale peso,una tale maledizione...essere la mano sinistra di Dio" Un'espressione timorosa e al contempo curiosa comparve sul viso di Gabriel. Sapeva che Dracula era l'unica persona che poteva riaccendere i suoi ricordi...Questa era la scelta.
Pensare al passato e ricordare tutto ciò che aveva prima...oppure lottare per ciò che aveva adesso?

"Non temere Gabriel,non avere paura. Io ti ridarò la vita e la memoria..."  Van Helsing rimase immobile per un momento prima di prendere la sua decisione.

"Certe cose è meglio non ricordarle..." E detto questo si scagliò contro Dracula,che colto di sorpresa,non fece in tempo a schivarlo...

XXX

Sofia arrivò pochi secondi dopo,insieme ad Anna e Carl. Mentre gli altri due si precipitarono dal cacciatore,lei si avvicinò lentamente al corpo del conte,ormai quasi morto,che combatteva per raspirare. 

"Mi dispiace Sofia...sto per morire..." Riuscì a sussurrare,tra i profondi respiri.

"Vlad...Per favore non lasciarmi...per favore...ho bisogno di te..." 

"Sofia...Ti amo..." Mormorò,prima di crollare tra le sue braccia.

"Ti prego non mi lasciare...Per favore...no" Si voltò lentamente,trovando Gabriel in lacrime,mentre stringeva il corpo senza vita di Anna. 
Entrambi avevano perso qualcuno quella notte...ma lei non l'accettava. Non poteva vivere senza Vlad. No! 
  Lei l'avrebbe riportato indietro

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Capitolo 32
*** Un'ultima speranza ***


Capitolo 32: Un'ultima speranza

Il corpo di Dracula giaceva immobile tra le braccia di Sofia; Le lacrime scorrevano liberamente sul suo giovane viso. Non sapeva quanto tempo aveva passato seduta lì...Non le importava. Vlad era morto,nulla aveva più un senso per lei. Improvvisamente sentì una terribile fitta alla testa...non era la fame...non era la stanchezza...era una sensazione che non provava da diverso tempo.
Incubi...

XXX

Sofia riconobbe questo posto dal suo ultimo incubo...L'inferno. Perchè la sua mente l'aveva portata qui? L'avrebbe scoperto presto... Si trovava in un'enorme stanza,in cui aleggiava uno strano alone di mistero. Il pavimento era coperto di impeccabili piastrelle color rosso sangue e dal soffitto pendevano i cadaveri di alcuni degli uomini più importanti del mondo antico. In fondo alla sala,su un imponente e maestoso trono,sedeva,fiero e spavaldo,il diavolo in persona. Dracula era incatenato al centro della camera,all'interno di un terrificante cerchio di fuoco.

"Ciao Vladislaus...Quanto tempo è passato dall'ultima volta?" 

"Non abbastanza..." Riuscì a mormorare il conte,tra i respiri affannosi. Faceva fatica a reggersi in piedi, nonostante le catene,a causa delle numerose ferite e bruciature su tutto il corpo. 

"Sei nei guai Vlad...Disobbedisci ai miei figli...e per colpa tua ho ucciso uno di loro..." 

"Li hai mandati a distruggere tutto quello che avevo" 

"Faceva parte del nostro patto...non saresti stato più in grado di provare emozioni...e adesso quella piccola..." 

"Non provare a terminare la frase!" Urlò Dracula.

"Sarai punito per questo affronto,Vladislaus" Disse Satana,prima di prendere la frusta legata alla sua cintura.  "Povero Vlad...Finalmente dopo 400 anni ha ritrovato la sua amata...e l'ha lasciata scappare di nuovo...Come un idiota!" E con l'ultima frase,lo frustò senza pietà.

"Oh guarda...la tua ragazzina è venuta a dirti addio" Gli occhi del conte si illuminarono,mentre cercava di reprimere una lacrima di dolore.

"Vlad..." Sussurrò lei,lentamente. Il conte si voltò,ma non vide nessuno.

"Sofia?" Chiese speranzoso,sorridendo debolmente.

"Sì...Io ti riporterò indietro,te lo prometto...Io..." 

"Non devi rovinarti la vita per salvare la mia..." L'espressione di Dracula cambiò quando la frusta di Satana si scontrò di nuovo contro la sua pelle. Sofia chiuse gli occhi e si tappò le orecchie,non poteva sopportare tutto questo un minuto di più...

XXX

Emily e Ashley corsero nel laboratorio e rimasero senza fiato,per l'orrore.

"Sofia...Maestro...Oh mio Dio" Mormorò la serva più giovane,abbracciando Sofia per confortarla.

"Lasciami stare!" Ashley si ritrasse subito e passò una mano sul dolce viso del conte.

"Non toccarlo!" Le urlò Sofia,allontanandola.

"Sofia non puoi fare niente...mi dispiace tanto..." Sussurrò Emily,dolcemente.

"Io lo riporterò indietro! Lo giuro su Dio!" E detto questo si precipitò fuori dal castello,decisa a fare una passeggiata per calmarsi. Improvvisamente,dopo una buona mezz'ora di cammino,andò a sbattere contro giovane uomo. Indossava uno strano camice bianco e portava in mano una misteriosa valigia di pelle. A causa dell'improvviso scontro lasciò cadere la valigetta e un sacco di fogli si sparsero sul terreno; Erano disegni...disegni e appunti sul corpo umano. 

"Mi dispiace..." Si scusò Sofia,asciugandosi le lacrime.

"Non si preoccupi è stata colpa mia..." Rispose l'uomo,raccogliendo tutti i fogli il più in fretta possibile. 

"Lei non è di queste parti vero?" Chiese lei,cercando di distrarsi.

"No...sono un...dottore, o meglio uno scienziato in cerca di finanziamenti per la mia nuova scoperta" Ammise il giovane,sorridendo.

"Interessante...come vi chiamate?" 

"Victor...Victor Frankenstein..."

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Capitolo 33
*** Di nuovo insieme...per sempre ***


Capitolo 33: Di nuovo insieme...per sempre

"Mi dica...quale nuova scoperta avete fatto?" Chiese Sofia,mentre lei e il dottore si incamminavano verso il castello.

"Oh ehm...dopo numerosi studi sull'anatomia umana e grazie ad alcune nuove tecnologie credo di aver trovato un modo per...far rivivere i morti,in poche parole" Il volto di Sofia si illuminò improvvisamente. 

"Far rivivere i morti? Sta dicendo sul serio?" Domandò speranzosa. Aveva veramente trovato un modo per riportare Vlad in vita?

"Sì...almeno credo. Sono in viaggio per scoprirlo...mi serve solo un finanziere. Qualcuno che possa ospitarmi nel suo laboratorio. Ah e...mi serve una cavia,per il mio primo sperimento,ma dubito di riuscire a trovare una persona disposta a fare tutto questo"  Ammise,alzando lo sguardo al cielo.

"Io...Lo farei..." Disse Sofia, reprimendo una lacrima. Il dottore la fissò stupito.

"Sul serio? Perchè?"  Sospirò pesantemente prima di rispondere.

"Mio marito...è morto la notte scorsa. Voglio tornare con lui..." Victor le poggiò una mano sulla spalla.

"Capisco..." Sofia lo guardò, speranzosa.

"Lei è sicuro di riuscirci?" 

"Non sarà facile...ma posso provarci..." 

XXX

Alcune ore dopo tutto era pronto per l'esperimento. I macchinari erano accesi e il corpo morto del conte era legato ad un lettino al centro della stanza. Sofia restava fuori dalla sala, in attesa,mentre Eric ed Emily aiutavano il dottore.

"D'accordo...ora,azionate quella leva quando ve lo dico io" Ordinò Victor,poggiando due piccole lastre di metallo sul petto di Dracula.

"Ora!" E a quel comando,quando i due servi tirarono la leva,l'elettricità si riversò in tutto il corpo del conte,facendolo tremare leggermente.

"Alzate la potenza a 100!" Gridò il dottore.  "Dannazione...Toglietegli la camicia,mi serve più attrito" 

"Ci siamo quasi...Alzate la potenza a 150!" Continuò a urlare Victor,determinato a portare a termine il suo primo esperimento. Dopo circa un'ora,Sofia vide la porta aprirsi leggermente...Erano soltanto Emily ed Eric. Pochi minuti dopo uscì anche il dottore...i loro volti non trasmettevano alcuna emozione.

"Allora?! Dite qualcosa..." Gridò Sofia,in preda al panico.

Nessuno dei tre aprì bocca. Improvvisamente la porta si aprì di nuovo...Dracula restava in piedi sulla soglia,immobile,con un sorriso stampato sul viso. Non sembrava affatto cambiato...Eccetto per due cose: la sua pelle non era fredda e pallida come al solito...e i suoi occhi color zaffiro,non sembravano più così vuoti.

"Vlad..." Riuscì a sussurrare Sofia.

"Ti avevo detto che non ti avrei lasciata mai più sola..." 

A/N: Ed eccoci qui...LA FINE! Spero che il racconto vi sia piaciuto e...che altro dire? Stavo pensando di scrivere un'altra storia,ma devo ancora riordinare le idee...Vedremo. E detto questo...BYE ;)

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