la stella indesiderata

di mana_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il clan della stella e la stella indesiderata ***
Capitolo 2: *** separazione e adozione ***
Capitolo 3: *** i giorni passano ***
Capitolo 4: *** Shibusen ***



Capitolo 1
*** il clan della stella e la stella indesiderata ***


LA STELLA INDESIDERATA
capitolo 1:

IL CLAN DELLA STELLA E LA STELLA INDESIDERATA
(punto di vista di Erā*star)


Io sono Erā*star. Preferisco essere chiamata semplicemente Erā:
Io mio nome significa ERRORE ed io preferisco non avere niente a che fare con le persone che me lo hanno dato. Io provengo dal clan della stella.
Quando nacqui e "loro" videro che ero una femmina mi diedero questo maledettissimo nome. Appena cui in grado di camminare mi sottoposero a duri allenamenti. Ero piccola ma avevo sviluppato la mentalità di un adulto a causa del dolore e della sofferenza che provavo. Nessuno mi voleva. Io non avevo alcuna ragione di continuare a vivere. Non prima della nascita di Black*Star. Tutte le attenzioni le aveva lui ma a me di questo non importava: nella sua ingenuità di bambino... mi capiva... mi compativa... mi consolava... mi difendeva... sì. Mi voleva bene. Io anche, gli volevo bene. Lui mi credeva forte ed io credevo forte lui. Un giorno mi disse:
«Sorellona! Anche io mi allenerò duramente!! Voglio diventate forte! Come te!!»
«Tranquillo... vedrai che diventerai anche più forte della tua sorellina!»
«COSA? Ma allora sarò imbattibile! Sarò il più forte di tutti!»
«Sì Black*Star... Più forte di un dio
Il giorno del mio settimo compleanno ci fu un gran trambusto. Ovviamente non per il mio compleanno ma perché il "nemico" aveva scoperto il nascondiglio del clan e stava sterminando tutti (per la cronaca, adesso, il nemico è la mia famiglia).
Aveva ucciso tutti, mancavano White*Star, io e Black*Star. Ovviamente quel cretino di mio padre, egoista com'era, non pensò nè a me nè a mio fratello. Venne ucciso anche lui.
Trovai Black*Star e lo presi in braccio per portare almeno lui in salvo.
Riuscirono a cattiurarci. Entrai nel panico. Sentivo quasi la morte che ci correva incontro. No. Non volevo far morire mio fratello. Di me stessa mi importava fino ad un certo punto, tanto viva o morta sarei sempre rimasta un errore. Ma quel bimbo innocente che aveva solo tre anni, quel bimbo pieno di sogni che aveva un cuore grande quanto il suo desiderio di superare le divinità, quel bimbo che non sapeva l'orribile significato del tatuaggio a forma di stella che aveva sulla spalla destra... lui no. Non doveva morire. Non lo avrei mai permesso.
Mi misi davanti a lui.
Avrei fatto da scudo a quel povero bambino.
«Sorellona... perché. mi sei davanti?»
«Sta tranquillo Black*Star...IO TI SALVERÒ»
«non capisco...   chi sono quei signori? perché ora tutti quanti sono
addormentati nel sangue? SANGUE? CHE SUCCEDE!?SORELLONAAAA»
Ecco che la morte era ad un passo da noi...
«Neigus, loro sono solo dei bambini...»
disse un signore, vedendo me con le lacrime agli occhi che cercavo disperata una via di fuga.
«RISPARMIAMOLI»
La morte svoltò e ci sorpassò. Salvi. Eravamo salvi.

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Capitolo 2
*** separazione e adozione ***


LA STELLA INDESIDERATA
capitolo 2:

SEPARAZIONE E ADOZIONE
(punto di vista di Erā*Star e Black*Star)

ERĀ

Anche se ci risparmiavano questo non voleva dire che eravamo salvi. Che cosa avremmo fatto dopo?
«Black*Star...»
Mi si spezzò la voce. Non volevo dire quello che stavo per dire.
«Io e te... ci separiamo qui... forse non ci rivedremo più...»
«Cosa stai dicendo?»
Con le lacrime agli occhi gli diedi un liquido che faceva dimenticare alle persone il loro passato. Sarebbe stato troppo pesante per lui vivere con i ricordi atroci dei suoi parenti in un lago di sangue.,
«Ah! Chi sono io!? Chi sei tu? Oh già, io sono colui che supererà gli dei... Perché non ricordo niente di più?»
Piangevo disperata, singhiozzavo...
Mi voltai verso il signore e dissi:
«SALVALO!»
Lui prese Black*Star capendo che gli avevo chiesto di portarlo con lui e di prendersi cura di quel bambino.
«Lui e Black*Star. Discende dal clan della stella, un gruppo di assassini che desideravano solo il denaro. È solo un bambino indifeso e quindi viene risparmiato e portato in una casa dove potrà vivere sereno»
Queste parole le dicevo più a me e a Black*Star che al tipo che lo teneva in grembo.
«Lui è Black * Star... COLUI CHE SORPASSERÀ GLI DEI!»
Detto questo abbracciai mio fratello un'ultima volta e corsi via in lacrime, sapendo che anche se ci saremo rivisti lui non si sarebbe ricordato di me,l'unico modo per far tornare, alle persone che hanno perso la memoria, la memoria è quello di ridare il liquido al soggetto in questione.
Mi promisi che glielo avrei ridato, un giorno.

BLACK*STAR

Mi portarono via da quella persona che non conoscevo.
Non ricordavo nulla. Potevo solo sperare che le parole di quella persona fossero vere. Intorno a me c'era solo sangue. Dove mi portavano? Avrei dovuto saperlo? Bho. "Cos'è questo tatuaggio sulla spalla destra? Che rabbia... voglio tornare a casa. Ma dov'è la mia casa? Sto capendo poco, molto poco... forse...ora devo solamente farmi portare chissà dove da questo signore... dove? In salvo, ? In salvo da cosa?
devo smetterla di farmi domande. Ho sonno. Sono stremato. Perché?".
Mi addormentai e quando mi svegliai ero a casa. Quale casa?
«Piccolo Black*Star... da oggi... questa è la tua casa e questa la tua famiglia»
dissero delle persone.

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Capitolo 3
*** i giorni passano ***


LA STELLA INDESIDERATA
capitolo 3:

I GIORNI PASSANO
(punto di vista di Black*Star)

"È passato molto tempo da quando ho perso la memoria. Con il tempo la mia grandezza è aumentata. Comunque ora vivo a Death  City.
Ho una weapon: Tsubaki.
Ho degli amici e dei compagni vivo felice e ovviamente tutti sono sconcertati dalla mia grandezza superiore a quella degli dei.
Per quanto riguarda il mio passato... nessuno sa nulla. Certo, tutti sanno, ormai che discendo dal clan della stella e che la Shibusen mi ha adottato e allenato ma nient'altro. Che io ho perso la memoria, che quella persona mi teneva in braccio piangendo disperata, che poi mi ha abbracciato ed è scappata non lo sa nessuno. È passato così tanto tempo che forse neanche Sid e Neigus se la ricordano... forse è il momento di dirlo a qualcuno? Quella bambina... Accipicchia ora ha 20 anni, credo! Non è più una bambina! O forse ne ha di più o di meno? Allora...dunque..."
non riuscendo a calcolare chiamai Tsubaki.
«Tsubaki!»
«Si?!»
«Se quando io avevo 3 anni una persona ne aveva 7/8...ora che io ne ho 13... lei quanti ne ha?»
«direi che ha tra i 17 e i 18 anni! Perché questa domanda?»
«Gli dei sanno tutto, no? Prima o poi avrei dovuto chiederlo a qualcuno!»
«Sì, hai ragione, Black*Star»
"Tsubaki...quel suo dare sempre ragione all'altro... essere sempre gentile con tutti... non ridere quando dico che sono più grande di un dio...glielo dico...in fondo...io la considero più di una semplice weapon..."
«Tsubaki»
«dimmi, Black*Star
«...»
«Black*Star
«In realtà... c'è una cosa... il mio arrivo alla Shibusen...»



                                                             . . .


«Ho capito. Quindi è stata lei, quella persona con i capelli blu ed una ciocca bianca, a salvarti»
«sì, ma io ho perso la memoria. Non so chi sia»
«non so aiutarti, comunque è tardi anche per un dio, dobbiamo andare a dormire...»
«Sì, andiamo, ma prima devo allenarmi! ultimamente mi sento meno big del solito »
«Va bene,Black*Star»


        
                                                             . . . 


«123,124,125...»
Tsubaki era come al solito seduta vicino a me.
«131,132,133...»
Stavolta però era diverso, era come se fosse assente, se stesse riflettendo...
«146,147,148... TSUBAKI?»
Alla 149° volta che sollevai i pesi lei mi abbracciò forte, come quando aveva sconfitto Masamune, solo che...lì era disperazione, ma in quel momento c'era qualcos'altro...amore?Bho.m
«Tsubaki...»
«Scusa Black*Star...ma vedi...io...»
Poggiati i pesi a terra la abbracciai anch'io, perché Tsubaki era... speciale?mi piaceva? la amavo? Probabile che fossero giuste tutte e tre le ipotesi
«Black*star...»
«...Ti amo...»

















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Capitolo 4
*** Shibusen ***


LA STELLA INDESIDERATA
capitolo 4:

SHIBUSEN
(punto di vista di Erā)

Ora ho diciassette anni. Sono passati dieci anni da quel giorno. Dal giorno della fine del clan della stella. Dal giorno in cui ho compiuto sette anni. Dal giorno in cui mi sono separata da Black*Star.
Da quell'orribile giorno non ho farro altro che cercare un posto dove stare. Ho sempre conservato la bottiglietta con il liquido che mi sarebbe servita per far recuperare la memoria a mio fratello.
Trovai solo dopo dieci lunghissimi anni una scuola chiamata "Shibusen"
Avevo sentito parlare di questa scuola. Ho pensato: "se è per il bene dell'umanità, forse ci sono quei tipi che hanno adottato Black*Star..."
Come ero sicura che lo avrebbero adottato e non ucciso? Lo si leggeva nei loro occhi. E poi, altrimenti, perché ci avrebbero risparmiati?
Comunque riuscii ad entrare alla Shibusen come meister, anche se non mi diedero un'arma dato che non erano "disponibili".
Tutti (purtroppo) iniziarono subito a parlare di me. 
Il giorno del mio primo giorno come studentessa...
«Ehi tu!»
C'era una persona in un posto alto, non riuscii ad individuarla (non perché non ne fossi capace, ma perché avevo una marea di gente intorno che voleva sapere tutto di me.
Comunque sentendo quella voce tutti si dileguarono. Io no. Volevo sapere chi era. Dovevo esaminare attentamente ogni studente, se volevo trovare Black*Star.
«Si?»
«Come osi rubare la scena all'illustre sottoscritto?»
«Rubare la scena...?»
«Devo osservati meglio»
Saltò giù.
Aveva i capelli celesti e con una strana forma, era muscoloso, aveva un tatuaggio a forma di stella sulla spalla destra...un tatuaggio a forma di stella sulla spalla destra...tatuaggio a forma di stella sulla spalla destra... tatuaggio...stella... spalla destra...capelli blu...
«BLACK*STAR!»
«Come fai a sapere io mio nome? Hai sentito parlare della mia 
grandezza?»
«Ti ricordi di me?»
chiesi speranzosa.
«Dunque vediamo...no...chi sei?dovrei ricordarmi?»
le mie speranze crollate.
«Alla fine... è passato tanto tempo...mi hai vista solo di sfuggita, poi, quella volta...»
«Aspetta, Black*Star!»
questa volta a parlare fu una ragazza alta, magra e.. sì, bella.
Era forse la sua weapon?
«Che c'è, Tsubaki?»
«Vedi i suoi capelli?»
«Si, ma... UOOO TU SEI...!»
«Ti ricordi di me?»
«Sii! Tu sei quella che mi ha detto chi sono!! »
«Sì, ho anche il modo per farti tornare la memoria...»
«COSA? Tu sai qualcosa che l'illustre sottoscritto non sa? Devi dirmelo assolutamente!!!»
«Okay, va bene, bevi questo»



                                                            . . . 


«Non è che avesse un buon sapore... però mi sta tornando in mente qualcosa...»
«Perfetto, ora io devo andare da Shinigami-Sama»
Corsi alla Camera Della Morte con le lacrime di gioia che scendevano felici anche loro. Avevo ritrovato mio fratello. Ora non mi sarei più separata da lui.

















spazio autrice ;3
questa è
 la mia prima fan fiction, spero vi piaccia :3★★
ad ogni modo... recensite anche se in modo negativo, così posso sapere le vostre opinioni ♪
ci vediamo alla mia prossima fan fiction perché questa è finita così. Spero non sia un finale troppo inadatto... grazie per aver letto fin qui

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