Spie's Secrets

di _Madvis_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 Ricordi e incontri sotto la pioggia ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


[ Inghilterra - Ore 19:44:19 - Giorno ‎22/‎07/‎2015 ]

<< Perchè siamo qui..? >>

Dice lei che, mentre guarda quest'azienda dal finestrino del camioncino, alza un sopracciglio.

<< Ci hanno mandate, lo sai che non decido io i posti dove andiamo... In ogni caso, è un'azienda di cosmetici abbastanza losca, dicono che nei loro prodotti mettano roba che fa male alle persone. E qui mi servi tu: ho bisogno che tu prenda i fascicoli dedicati a creme per il viso e cose del genere così che io possa studiarne gli ingredienti, in più sono prove da dare alla polizia. >>

Afferma l'altra mentre macchineggia al pc, cercando forse di infiltrarsi in qualche sito privato di quell'azienda; si aggiusta una ciocca di capelli - che sono abbastanza lunghi - mettendola dietro l'orecchio, sposta poi lo sguardo verso la sua collega che la guardava già da una manciata di secondi.

<< Mi hai detto tutto tranne il nome, di solito non dimentichi mai niente. E comunque, Bon Bon, come speri che ti porti questi documenti senza che se ne accorgano? Mi scopriranno a due minuti circa dopo essere uscita da quel postaccio. E questo, dopo tutto, è un altro motivo per cui non uso creme e cremucce. Dovresti smettere anche tu. >>

Parla con tono quasi superiore, la riccia e, tra una parola e l'altra, si fa "sfuggire" - ma lo fa sicuramente di proposito - qualche ghigno.

<< Andiamo per ordine: il nome non ti deve interessare, tanto non ci torneresti se non sotto ordine del capo, o mio. Secondo, smettila di chiamarmi con quel nome Alex, lo sai perfettamente che mi irrita e sul lavoro sono solo "Jarvis". Punto terzo, ti ho dato un microcip che se appoggiato su questi fascicoli ne creerà una copia virtuale che sarà mandata automaticamente al mio pc, quindi tranquilla niente di difficile per una testolina piccola come la tua. E, punto quarto, continuo a dirti che quello che uso è interamente controllato. Per ultima cosa ti consiglio di fare attenzione alle telecamere e ad ogni sistema di sicurezza, cercando di passare inosservata nonostante io sia riusciuta a darti la loro divisa di lavoro. Il personale non autorizzato non può entrare in tutti i reparti quindi sarai coperta solo per un tot di tempo. >>

Parla Bonnie, spiegando nei minimi dettagli la situazione, porgendo alla cosiddetta Alex (O "Mad" sul lavoro.) il microcip che viene preso senza esitazione.

<< Io non prendo mai ordini da te, sappilo. E comunque io sono Mad sul lavoro quindi evita di dare tutta la colpa alla sottoscritta. Tsk, sapevo benissimo che avevi un tuo aggeggio elettronico da darmi, quindi evita insulti gratis, grazie. Lo so, lo so, è tutto controllato, prodotti farmaceutici e sani per la pelle, sisi. >>

Dice gesticolando, e ridacchiando a voce bassa, come se fosse una di quelle signorine che parlano alla tv in quegli spot pubblicitari di dubbia utilità. La riccia fa per uscire dal camioncino nero in cui si trovavano, per dare il via alla missione ma neanche il tempo di aprire la porta che "Jarvis" la ferma, prendendola per un lembo di maglia, "Mad" si gira, guardandola con sguardo interrogativo.

<< Senti... Fai attenzione. Non prendere sempre tutto alla leggera e per ogni cosa, lo sai, io ti parlo dall'auricolare e po-- >>

<< --"sso raggiungerti in qualunque momento", giusto? >>

Conclude per lei, continuando poi a parlare: << Lo so. So che sei qui, tranquilla, vado e torno, come sempre! >>

Dice con un sorriso rassicurante, accarezzando poi la testa a Bonnie che, come sempre, è peoccupata da morire. Dopo averla rassicurata, la riccia esce, infiltrandosi subito, evitando di dare nell'occhio.

[ Inghilterra - Ore 20:55:35 - Giorno ‎22/‎07/‎2015 ]

<< E' stato facile come al solito! Ci ho messo poco, è un nuovo record personale. Prima che tu me lo domandi: no, non mi ha visto nessuno. Sono stata attenta e ti ho mandato ogni cosa. >>

Dice rientrando in auto, Alex, con un sorriso contento, guardando nel frattempo la collega.

<< Sisi, brava, senti questa roba si deve mandare immediatamente alla centrale per poi far chiudere l'azienda, son tutti ingredienti nocivi per le persone non ci posso credere... Sono davvero pericolosi, dobbiamo evitare che li vendano, dobbiamo muoverci. So già qual è la nostra prossima missione, comunque, studiatela bene, tieni. >>
 Afferma Jarvis, porgendo un foglio con le direttive della prossima tappa alla riccia che inizia a leggere interessata, per niente sorpresa dalle prime parole della ragazza, insomma ha lavorato così tanto in questo lavoro che ormai non si stupsce più di niente.

<< Narcotrafficanti in conbutta con una banca..? Ma che cazzo... Mai qualcosa di normale. >>

Dice sospirando esasperata, lasciando quei fogli al loro destino, per terra in auto.

<< Raccoglili immediatamente. E comunque lo sai che per noi non c'è nulla di normale, lo hai sempre saputo. Pensa positivo, è in un altro quartiere inglese, hai tempo di dormicchiare mentre guido e dopo si va a mangiare qualcosa! >>

Perchè si, loro mangiano a qualsiasi ora del giorno, sono abituate a mangiare alle due di notte oppure più tardi del previsto.

<< Uh, allora li raccolgo subito signorina Bonnie! >> Dice ridendo, raccogliendo i fogli per terra.

<< Visto che alla fine esegui anche i miei di ordini..? >>

Afferma Bonnie guardando la collega con un sorrisetto compiaciuto, mettendo le mani sul volante, iniziando a mettere in moto l'auto. 

<< ...Smettila di parlare e guida! Svegliami quando siamo arrivate, se sarai stanca dimmelo che ti dò il cambio. >>

E, indignata, Alex si rigira sul sedile, reclinandolo leggermente all'indietro, cercando di prendere sonno.
   
                                                                                                                                                            Hiii, girls! Questa è la nostra prima FF e speriamo che già il                                                                                                                                                                       prologo vi piaccia! Abbiamo molte bellissime idee per                                                                                                                                                              questa storia e vi chiediamo di recensire perchè ci farebbe                                                                                                                                                                             molto piacere e ci incoraggerebbe anche molto... 
                                                                                                                                                        Bhe che dire, ci vediamo al prossimo capitolo! Un bacio a tutte!
                                                                                                                                                                                                                                  
                                                                                                                                                                                                                                       -Madvis                           
 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 Ricordi e incontri sotto la pioggia ***


E dopo vari cambi su chi guidava e dopo altrettanti spuntini notturni ecco che le due spie arrivano. Bonnie non aveva per niente dormito quella notte, mentre Alex guidava ha usato il suo tempo per scoprire maggiori informazioni sulla loro prossima missione, quel lavoro certe volte può diventare molto stressante, ma nessuna delle due ha intenzione di arrendersi. Hanno fatto la loro scelta e non hanno di certo intenzione di tirarsi indietro, sarebbe da vigliacchi.


<< Che ne dici di andare a mangiare qualcosa? E' ora di pranzo e tu hai bisogno di mangiare qualcosa, sei un cadavere peggio del solito, è la seconda notte che non dormi, dovresti riposare. >>

Dice Alex, mentre guida, evitando di togliere gli occhi dalla strada. Ha un tono di voce alquanto preoccupato, la maggior parte delle volte battibeccavano ma in verità sono migliori amiche da sempre, si conoscono da piccole e, anche se Bonnie ad un certo punto dell'adolescenza (A quattordic'anni e mezzo circa.) è dovuta andarsene perchè aveva dei parenti proprio in Inghilterra. Vi starete domandando perchè è dovuta andarsene beh perchè... Hanno perso i genitori entrambe: Le ragazze erano andate a casa di una loro amica per studiare per un'importante interrogazione, mentre i loro genitori erano fuori per il weekend. Stavano ritornando, quando una grande macchina nera li ha fatti uscire dalla corsia facendoli girare su se stessi... Morirono sul colpo. Qualche settimana dopo dall'accaduto, la polizia non riuscì a trovare nè la macchina, nè la persone che la guidava.. Allora le ragazze andarono sul luogo del delitto, speranzose di trovare qualcosa che riuscisse ad aiutare le ricerche, ma niente.. Trovare solo il segno degli pneumatici della macchina dei  loro genitori...
Alex ha continuato a vivere in Australia mentre Bonnie è dovuta andarsene. Ma si erano fatte una promessa...


FlashBack


[ Australia - Ore 11:15:45 - Giorno ‎01/‎09/‎1989 ]


L'estate stava scemando pian piano, ma c'era ancora quella piacevole temperatura che ti permetteva di andare a fare un ultimo bagno al mare. Bonnie e Alex erano al parco, come ogni domenica, peccato però che con loro non c'era anche la felicità che si portavano sempre dietro... Forse perchè avevano perso i genitori tre giorni prima. Erano cupe, nessuna parlava, solo piccole occhiate e con esse si scambiavano più di mille parole. Avevano bisogno di un po' di tempo per loro, per calmarsi, per trattenersi dal versare altre lacrime... Bonnie si domandava se Alex avesse davvero pianto. Lei non piange mai anche se vorrebbe farlo, vuole sempre dimostrarsi forte ... E' davvero orgogliosa. E a formulare quel pensiero a Bonnie sfugge un piccolissimo sorriso, le vuole davvero molto bene ed è proprio perchè le vuole molto bene che non vorrebbe dirgli ciò che però deve dire per forza. Si morde il labbro con fare nervoso e si ferma proprio sotto un albero con un semplice:


<< Senti parliamo... >>

Voce incerta, sguardo basso. E' davvero nervosa non vorrebbe dirglielo. No, non vorrebbe recarle ancora più dolore.

<< Di che cosa vorresti parlare, sentiamo... >>

Il tono di Alex è freddo, lei ha il coraggio di guardarla in faccia e si sta domandando perchè Bonnie invece non lo faccia. Ma non chiede. Non pretende niente. Aspetta semplicemente.


<< Uhm... Ecco io... Andrò direttamente al punto, so che odi aspettare però ti chiedo di non prenderla male... Si, cioè... Ho dei parenti in Inghilterra, ecco. Sono i miei zii e sono venuti a sapere della morte dei miei genitori, hanno scritto che mi vogliono prendere con loro. >>

Eccola che arriva, la verità, nuda e cruda, quelle parole capaci di fare malissimo, molto di più di un pugnale ben affilato. Bonnie alza lo sguardo sugli occhi spalancati della sua migliore amica, e per l'ennesima volta si morde il labbro e quasi si pente di aver alzato lo sguardo.


<< Cosa..? Mi stai forse dicendo che vuoi andare in Inghilterra?! Ti avevo detto che potevi restare a vivere da me, con i miei nonni! >>

Alza la voce lei, guardando Bonnie con rabbia eppure se si osservano bene quegli occhi si può notare anche tristezza e dolore. Quest'ultima sapeva che la riccia avrebbe alzato la voce, e si era ripromessa di risponderle a tono. Non poteva farle fraintendere una cosa del genere.


<< Io non voglio! Non voglio andarmene! Secondo te mi farebbe piacere andare in Inghilterra?! Mi hanno scritto e io gli ho risposto dicendo loro che qui ho già una casa, con te, con i tuoi nonni, però non hanno sentito ragioni! Continuano a ripetermi che non ho nemmeno diciassette anni e che non posso rimanere con te, senza familiari accanto..! Vorrei davvero rimanere qui... Ma pensi davvero che non le abbia già provate tutte, lo pensi davvero, Alex?! >>

E lo fa, le risponde a tono, lanciando un pugno non troppo forte al tronco di quell'albero. E' frustrata, in questo ultimo periodo sono successe troppe cose spiacevoli. E loro?! Loro non si meritano di essere felici?! Non sono delle sante, ma dopo tutti quei sacrifici, quelle decisioni, perchè la fortuna non gira anche dalla loro parte?! La vita è così ingiusta, certe volte fa fatica a gestirla, e le emozioni fanno ancora più schifo, quell'accozzaglia che ti trascina sempre più in basso... Sarebbe bello non provare più niente, ecco cosa pensa Bonnie.


<< ...Quindi devi andartene davvero..? Mi stai davvero dicendo che resterò da sola qui, senza nessuno..? Lo sai che non ho nessun'altro qui, sai perfettamente che col mio carattere non avrò mai amicizie, sai perfettamente che sei l'unica che mi capisce! Lo sai! Però te ne stai andando! Te ne stai andando comunque! >>

Esclama Alex, stringe gli occhi, forse è sul punto di trabboccare, forse no, eppure sta stringendo le mani fino a far sbiancare le nocche, ed ecco che però Bonnie fa allentare quella stretta con una carezza, trova la forza di sorridergli e tanto lo sa che Alex non piangerà, infatti la vede riaprire gli occhi dopo aver trionfato con le lacrime.


<< Lo so. So tutto. So ogni cosa... Eppure non posso fare niente. Non posso oppormi. Non ancora, almeno. E mi sorprende che tu pensi che ti lascerò da sola per sempre, non sto scomparendo, Alex! Parleremo, ci invieremo lettere e ti invierò le foto di tutto ciò che c'è di interessante lì... Anche se forse la macchina fotografica costerà parecchio! Ci rivedremo! E lavoreremo insieme! E faremo un lavoro di cui siamo fiere e saremo felici anche noi... Vedrai, devi solo aspettare, devi essere paziente! >>

E Bonnie ha un tono rassicurante, deciso, non troppo forte, quasi dolce, che accarezzava gentilmente le orecchie. Mantiene la calma. Sa che non può perderla, non può permetterselo.


<< Mi prometti che ci rivedremo..? >>

Domanda Alex, con sguardo arreso ormai, sa che non può fare nulla per fermare i parenti di Bonnie, lo sa, lo sa fin troppo bene.


<< Lo giuro! Anzi... Lo giuro proprio qui, sotto ques'albero, che al compleanno dei miei diciotto anni ci rivedremo! E non torneremo più! Riusciremo anche a scoprire qualcosa di piu su  >>

Dice Bonnie con un grande sorriso, sicura che avrebbe mantenuto quella promessa, sa che lo avrebbe fatto, e anche Alex lo sapeva. Perciò incomincia a guardarla con sguardo più contento, abbozzando un mezzo sorriso. 


Fine FlashBack


Ed ecco che ora, a ventiquattro anni, si trovavano in quell'auto. Avevano deciso di diventare spie per cercare di capire qualcosa sulla  morte dei loro genitori. Ormai sono sei anni che vivono da sole, in Inghilterra, orgogliose di aver tenuto fede alla loro promessa e ancora ora portano quei bei braccialetti che ornano i loro polsi, contenendo tutta la loro preziosa amicizia.


<< Si forse è meglio che ci fermiamo per mangiare qualcosa, devo anche darti il cambio per guidare, sarai stanca. >>

Dice Bonnie guardando Alex che, prudente, guardava la strada di fronte a sè.


<< No! Appena finito di mangiare tu dormi! Hai già macchinato abbastanza con quel pc, sono sicura che hai raccattato già molte informazioni, e io sto benissimo, ho dormito tutto il tempo stanotte e abbiamo altri quaranta minuti di auto prima di arrivare... Non saranno molti, ma almeno riposi un pochino. >>

Dice la riccia quasi orgogliosa del fatto che avesse dormito tutta la notte, Bonnie si lascia andare ad un sospiro, iniziando a guardare fuori dal finestrino aspettando di arrivare ad un autogrill dove poter mangiare qualcosa. Non potev ribattere e se lo avesse fatto non sarebbe serivito a nulla.


[ Inghilterra - Ore 16:45:17 - Giorno ‎23/‎07/‎2015 ]


E dopo aver mangiato qualcosa si rimettono in viaggio, e dopo essere arrivate al luogo incriminato, scendono finalmente dall'auto, e forse avrebbero fatto meglio a restarsene nel camioncino. Hanno appena finito di attraversare quando sono state travolte da una tempesta, ha incominciato a fare freddissimo eppure prima c'erano circa quaranta gradi all'ombra!


<< Dobbiamo tornare indietro! Non abbiamo l'ombrello, non potremmo mai raggiungere l'hotel! >>

Esclama Alex in preda al panico, zuppa d'acqua dalla testa ai piedi e si poteva dire altrettanto di Bonnie, con i suoi capelli lunghi fradici.


<< Ormai siamo fuori, dobbiamo andare, ho prenotato la nostra camera per oggi, se non ci presentiamo dovremmo pagare un prezzo aggiuntivo e io tutti quei soldi per un temporale non li caccio! >>

Ribatte a sua volta Bonnie, iniziando a camminare sotto un palazzo per proteggersi almeno un po' dall'acqua. Inizia a camminare all'indietro, per guardare anche Alex, iniziando a ridere.


<< Anche quando eravamo ragazzine successe una cosa del genere a scuola, ricordi..? >>

Domanda ridendo all'amica, assaporando quel momento, ricordando il primo anno di liceo... Prima che partisse...


<< Si. Che ricordi di merda. >>

Dice la riccia tra la risa, seguendo la più bassa, Bonnie, e neanche il tempo di avvisarla che quest'ultima va a sbattere di schiena con un ragazzo. Bonnie si gira di colpo iniziando a scusarsi, e a darsi della scema per non essersi girata a camminare per bene. E' un ragazzo bruno, tanti capelli, ciuffo verso sinistra, e un ottimo viso.

E' seguito da un altro ragazzo, rosso, occhi chiari, e un altro ottimo viso. Alex le si mette affianco per scusarsi anche da parte sua, ma sicuramente sarà attratta dal rosso, non si sarebbe mai scusata, non è da lei. Le ragazze notano che quei due hanno due ombrelli, ma sembrerebbe scortese chiedere una cosa del genere dopo essergli finita contro.


<< Siete fradice... Tranquilla non mi sono fatto male e stavamo rientrando a casa, non ci aspettavamo questo temporale improvviso. Dove state andando? >>


<< In un hotel... Hilton Garden.. Qualcosa- >>

Dice la riccia, grattandosi la nuca, ridendo nervosamente.


<< Hilton Garden Inn London Heathrow >>

Risponde poi Bonnie, dopo un sospiro, guardando l'amica come per dire "Non ricordi mai nulla."


<< Oh... E' abbastanza vicino, vi diamo i nostri ombrelli e domani mattina se accettate di venire a fare colazione con noi, potreste anche ridarceli, ci incontriamo sempre qui. >>

Dice il rosso, e il moro non ribatte, semplicemente fa un sorriso e Bonnie lo guarda ricambiando dolcemente, ed intanto Alex e il rosso si lanciavano diverse occhiate d'intesa.


<< Credo vada bene, no, Alex? >>

E la suddetta sussulta a sentirsi interpellata, secondo Bonnie manco sapeva cosa gli aveva chiesto, ma la vede annuire in segno di assenso, Bonnie si lascia andare ad un altro sospiro arreso. Quest'ultima prende gli ombrelli ringraziando, e dopo salutati quei ragazzi, prende Alex per un braccio, trascinanola via.


<< Togli quegli occhi a cuore e cammina..! >> Esclama ancora una volta Bonnie, pensando, ormai troppo tardi, che non hanno neanche chiesto il nome a quei due ragazzi...

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Hiiii, guys!

Questo capitolo ci spiega la vita delle due ragazze e della loro amicizia! Voi invece? Avete anche voi un'amicizia come quella di Bonnie e Alex? Scrivetelo nelle recensioni! Siamo curioseeee! Ci vediamo alla prossimaa

-Madvis

 

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