Non lasciarmi andare

di luce98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata come tante ***
Capitolo 2: *** Una strana serata ***
Capitolo 3: *** Incidenti notturni ***
Capitolo 4: *** Baby sitter ***
Capitolo 5: *** Atteggiamenti strani ***
Capitolo 6: *** Capodanno pt 1 ***
Capitolo 7: *** Capodanno pt 2 ***
Capitolo 8: *** Appuntamento ***
Capitolo 9: *** Sorriso da ebete ***
Capitolo 10: *** Serata al bowling ***
Capitolo 11: *** Una pessima giornata forse.. ***
Capitolo 12: *** Problemi all'orizzonte ***
Capitolo 13: *** Arriviamo al punto ***
Capitolo 14: *** Incidente ***
Capitolo 15: *** Di male in peggio ***
Capitolo 16: *** Ragione o cuore ? ***
Capitolo 17: *** Alti e bassi ***
Capitolo 18: *** Riappacificazioni ***
Capitolo 19: *** Aria di novità ***
Capitolo 20: *** Finalmente ***



Capitolo 1
*** Una giornata come tante ***


~~Mi trovo in una sala circondata da specchi indosso un tutù e sente la musica scorrermi nelle vene arrivo alla fine della canzone la Carmen di Bizet e finisco il mio assolo con dei fouetté  e mi sento così libera e leggera finché : DRIINN DRIINN
Sento un rumore assordante rimbombare nelle mie orecchie, apro lentamente gli occhi e guardo il cellulare, sono le 6:30 un altro giorno di scuola .
Mi alzo con cautela sapendo che un giramento di testa potrebbe farmi cadere sul letto se non per terra , prendo i vestiti scelti il giorno prima e vado a farmi una doccia.
Sono le 7.00 faccio colazione mi lavo i denti saluto mamma e papà e vado verso la fermata del bus.
Il tempo non è dei migliori e contrariamente alla mia amica Cande ho preso un ombrello , la vedo sotto la pensilina affannata dalla corsa ad aspettarmi, entrambe siamo delle ritardatarie e ci capita spesso di perdere l’autobus ; abitiamo in periferia e quindi non né passano molti rispetto al centro.
Fortunatamente non lo abbiamo perso ed arriviamo in classe in orario , frequentiamo il liceo delle scienze umane e alla prima ora abbiamo inglese, entriamo in classe e dopo aver parlato con alcune delle mie compagne di come passeranno il Natale ci mettiamo ai nostri posti perché notiamo che la professoressa è entrata.
La giornata scorre tranquilla e quindi esco da scuola abbastanza rilassata, da domani iniziano le vacanze di Natale e io devo ancora finire di fare i regali, prevedo che questo pomeriggio lo passerò nei negozi e poi a danza .
Sono le 18:30 e ho appena finito di incartare i regali , mi è arrivato un messaggio da parte di papà che mi dice di uscire di casa perché mi sta aspettando per portarmi a lezione , quindi mi affretto prendo il borsone ed esco di casa.
L a lezione è appena finita e l’insegnate ci ha fatto lavorare come dei muli , vado in spogliatoio mi cambio e aspetto la mia amica Lodo nella sala relax.
Lodo è una delle mie migliori amiche con Cande, è una ragazza solare  che è sempre con te nel momento del bisogno e quando sei triste riesce a strapparti un sorriso , lei viene dall’America e infatti ha scelto di fare il liceo linguistico , è molto brava a scuola e proprio come me ama divertirsi a passi di danza.
Qualche volta usciamo insieme ma non vado spesso a casa sua , di solito è lei che viene da me o da Cande perché casa sua è sempre occupata da suo fratello più grande e dai suoi amici che cerco di evitare perché non li sopporto con il loro modo di credersi chissà chi.
Vedo Lodo uscire finalmente dallo spogliatoio e venire verso di me , così mi alzo dal divanetto e insieme andiamo a preparaci per  la festa di stasera.
Lei decide di mettersi un tubino nero con delle paillettes e degli stivaletti con un po’ di tacco e le sta molto bene visto che ha davvero un fisico perfetto ,lascia i suoi capelli lisci e mette un po’ di mascara e di eyeliner anche se non né ha bisogno; io invece lascio i miei capelli un po’ mossi e mi metto un vestito con la gonna a palloncino e lo abbino con degli stivaletti di camoscio, infine mi trucco con un leggero smokey eyes.
Siamo andate a prendere Cande che ha accettato di venire anche se non è tipo da festa e ora siamo in fila tutte appiccicate all’entrata della discoteca.
Ho scoperto da poco che ci sarà anche il fratello di Lodo assieme ai suoi amici e alle sue ochette , così le chiamo io ; sento strattonarmi da una parte e noto che finalmente siamo riuscite ad entrare.
Appena metto piede dentro il locale la musica si fa strada fra le mie orecchie e ho una gran voglia di mettermi  a ballare , ma noto con dispiacere che la pista è ancora vuota e che le persone sono raggruppate al bar o vicino ai divanetti; ad un certo punto io guardo Lodo che ha avuto la mia stessa idea ed insieme sotto lo sguardo di tutti compreso quello di Cande che ci sta guardando divertita , ci siamo messe a ballare sulle note di limbo.
Alla fine della canzone si alza un gruppo di applausi e io guardo Lodo che ormai è diventata rossa in viso proprio come me , poi alzo lo sguardo e vedo che finalmente la gente balla e io e la mia amica ci diamo un batti cinque soddisfatte.
Dopo raggiungiamo Cande e insieme balliamo a ritmo di musica e non so come ci ritroviamo davanti al palco e vedo l’ultima persona che volevo vedere.
ANGOLO AUTRICE :
Questa è una nuova storia quella precedente non sono più riuscita a continuarla perché sono successe delle cose e non ho avuto più inspirazione ,spero che questa storia via piaccia , comunque visto che sono ancora inesperta ,e che voi vogliate aiutarmi dando consigli attraverso le recensioni ,fatemi sapere al più presto baci .
 

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Capitolo 2
*** Una strana serata ***


~~ Eccolo li alla console che mi guarda con quegli color smeraldo, il suo sguardo è così intenso che sembra pietrificarmi poi però mi fa l’occhiolino e mi dà un bacio volante, ma chi si crede di essere, mi  giro disgustata mentre  tutte le altre ragazze fanno dei gridolini di gioia.
Sbuffo e mi giro verso Lodo dicendole che suo fratello è davvero uno stupido, lei si mette a ridere e poi le chiedo se possiamo andare a prendere qualcosa da bere, tutte e tre prendiamo una coca cola mentre vedo una ragazza che barcolla e ride come una scema perché è ubriaca, a volte vorrei provare anche io a bere per dimenticare ,poi però mi ricordo che non voglio vomitare e che ho sempre mio padre che mi viene a prendere e non posso di certo farmi vedere in quello stato.
La musica cambia e mi accorgo che quel demente di Jorge è sceso per lasciare posto ad un altro dj, lo vedo avvicinarsi verso di noi e così decido di guardare da un'altra parte.
Ed eccola li la sua voce irritante :  < Hei ragazze vi state divertendo ? >  mentre lo dice punta lo sguardo su di me e mi rivolge il suo sorriso che  di solito usa per conquistare le ragazze ma con me non funziona.      
Lodo :  < Si ci stiamo divertendo molto  >  poi Cande per  non essere sgarbata aggiunge :  < Si è davvero una bella festa >  il suo sguardo vacilla da Lodo a Cande per poi tornare fisso su di me .
Jorge : < E tu hai per caso perso la lingua ? > mi chiede continuando a fissarmi ridendo sotto i baffi e io allora penso “ ma che cavolo vuole “, così gli rispondo :  < Di solito non spreco tempo a parlare con gente come te quindi che ne dici di tornare dai tuoi amichetti ? Che c’è non ti sei trovato ancora un’amichetta con cui spassartela e quindi vieni a dare fastidio a noi ? > ora si che sono decisamente arrabbiata.
Lui sembra essere irritato visto il suo respiro e io mi aspetto una sclerata invece ..
Jorge : < Forse hai ragione ma sai sono venuto a vedere come stava mia sorella e poi non illuderti che tu possa piacermi anzi è esattamente il contrario , e preferisco cento mila volte stare con “ le mie amichette “ ,come le chiami tu , che passare del tempo con un acida come te>.
Lo guardo e non faccio neanche in tempo a controbattere che se ne va dandomi una spinta sulla spalla , mi rivolgo a Lodo  : < Ma io dico ci fa apposta ? Non posso ancora crederci che sia tuo fratello ! >
Lodo mi guarda un po’ dispiaciuta forse per le parole che mi ha detto suo fratello , ma a me non importa proprio di quello che pensa quell’essere.
Allora interviene Cande dicendo : < Tini dai lascialo perdere e godiamoci questa festa che fra un po’ dobbiamo andare via >.
Penso che Cande ha ragione e quindi torniamo a ballare, finché sulle note di Bailando mi sento afferrare per la vita e incontro due occhi verdi, sono di un ragazzo che mi osserva e mi tiene stretta fra le sue braccia, mi chiede : < Ti va di ballare ? > io allora lo guardo storto, ma lui riprende a parlare : < Ti giuro che non ho cattive intenzioni , voglio solo ballare con una bella ragazza > penso di essere diventata rossa in viso , ignoro il suo complimento da playboy  e decido di lasciarmi andare e divertirmi.
Ballo due canzoni con questo ragazzo di cui non so neanche il nome e poi però gli dico che devo andarmene e torno di corsa dalle mie amiche che mi rivolgono dei sorrisini stupidi e mi accorgo che è veramente ora di andare.
Mi guardo intorno e mentre sto per uscire vedo Jorge attaccato anzi devo dire avvinghiato a una ragazza, che indossa un vestito che arriva quasi sotto il suo di dietro ,e si stanno dando una bacio davvero troppo passionale.
“Ma io dico non si vergona ?” sposto il mio sguardo altrove mentre vengo presa da un senso di nausea.
Una volta uscite le mie amiche iniziano a rivolgermi un sacco di domande sul ragazzo con cui ho ballato ma fortunatamente non ho fatto in tempo a rispondere a una domanda che arriva mio padre e così in macchina evito l’interrogatorio.
Quando sono finalmente a casa distesa sul mio letto mi arriva un messaggio da Lodo: < Solo perché stasera te la sei cavata non pensare che domani a danza non ti tempesterò di domande , voglio sapere tutto, notte >.
Guardo il cellulare per l’ultima volta per poi addormentarmi in un sonno profondo.
TOC TOC …
Sento qualcuno bussare alla porta e mi sveglio di colpo poi vedo mio padre German entrare di corsa con una faccia preoccupato chiedermi : < Martina non ti sei svegliata farai tardi a scuola ! >
Rivolgo una sguardo assassino a mio padre per poi dirgli : < Non sono in ritardo infatti si da il caso che oggi non ci sia scuola perché sono iniziate le vacanze di Natale > lo dico quasi urlando e allora mio padre per migliorare la situazione mi chiede : < Cosa vuoi per colazione ? >.
Sono le 14:00 e sono stesa sul divano a guardare un po’ di tv , sento due telefoni in contemporanea squillare e vedo due nomi : “Cande casa “ e “Lodo“.
Sono sicura che si sono messe d’accordo ,rispondo e vengo immediatamente tempestata di domande.
Lodo: < Quindi chi è ? Come si chiama ? >
Cande: < Si dai dicci come si chiama ? >
Io : < Sinceramente non lo so abbiamo solo ballato e lui mi ha detto che ero carina , tutto qui ?
Cande: < Ma non hai ancora imparato niente ? Come fai a ballare con un ragazzo e non sapere il suo nome >
Lodo: < Lisa ma non hai capito niente le ha detto che è carinaa ! > urla Julie
Cande: < Dai sicuramente lo vedrai ad un'altra festa >
Io : < Non ne sono tanto sicura >
Lodo: < Non ti preoccupare e comunque hai visto quanto era carino ? >
Io : < Era un ragazzo normale >
Cande e Lodo: < Ma sei matta ! Era BELLISSIMO >
Io : < Va bene era carino ma adesso non esagerate > sto ridendo come una matta
Lodo: < Va bene adesso devo andare che devo guardare mio fratello Luke e mia sorella Abby ci vediamo dopo >.
Cande: < Va bene vado anche io e ti lascio pensare al tuo ragazzo senza nome >
Io : < Ma non è il mio ragazzo >
Cande: < Sisi come dici tu ci vediamo stasera da Julie ciaoo >.
Oddio è vero stasera stiamo a cena e dormiamo a casa di Lodo, come ho fatto a dimenticarlo ?
Preparo le cose per stasera e le metto nel borsone di danza e mi faccio accompagnare da papà a lezione .
Oggi abbiamo fatto riscaldamento per trenta minuti fitti con addominali di tutti tipi e una diagonale non molto facile , infine abbiamo ripassato la coreografia per il concorso a oltranza per tutta la durata della lezione.
Posso dire di essere sfinita e anche Lodo lo è.
Passiamo a prendere Cande e poi andiamo a casa di Lodo, che mi dice : < Non ti preoccupare mio fratello è fuori con gli amici quindi non ci darà fastidio > faccio un sospiro di sollievo.
Per cena mangiamo una pizza e delle patatine per poi metterci a guardare un film “La risposta è nelle stelle”, una volta finito il film è abbastanza tardi ma i genitori di Lodo sono fuori assieme  al fratellino e alla sorellina più piccola , quindi decidiamo di rimanere sveglie un altro po’.
Sono le 3 :00 e ormai stanche andiamo a dormire.
Mi sveglio con la gola secca e con la fronte sudata ,ho avuto un altro incubo, guardo la sveglia e sono le quattro  vedo in cucina a prendermi un bicchiere d’acqua e mentre sto per tornare in camera sento un imprecazione provenire da fuori e vedo la porta di casa che si apre , devo dire che ho un po’ paura perché non so chi potrebbe essere e quindi utilizzo la prima cosa che ho fra le mani e la lancio contro la sagoma nera facendo un urletto ; la figura impreca sotto voce per poi afferrarmi per un polso e accendere la luce.
Ora si che vorrei sparire. 

ANGOLO AUTRICE : 
Che ne dite vi piace l’idea di questa storia ? Per favore fatemi sapere cosa ne pensate e se avete dei consigli da darmi  un bacio.

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Capitolo 3
*** Incidenti notturni ***


~~Apro gli occhi che avevo chiuso per la paura e mi ritrovo due occhi verdi scuro che mi scrutano  pensierosi e sembra quasi preoccupati, alzo lo sguardo e capisco di avere di fronte Jorge.
Lo guardo e lui tiene ancora stretto il mio polso , è bagnato fradicio e devo dire che nonostante sia tutto bagnato il suo fascino non è svanito.
Aspetta ma cosa dico lui è solo uno stupido ecco cosa è , chi si crede di essere per entrare in casa a quest’ora della notte e fare tutto questo casino e soprattutto di far spaventare me .
Lo vedo ancora ammutolito lasciare il mio polso e sta per dire qualcosa ma io lo blocco prima urlandogli contro : < Ma sei impazzito forse ? Mi hai fatto prendere un colpo ! > adesso sta ridendo sotto i baffi.
Così faccio l’ultima cosa che potessi fare , presa dalla rabbia alzo la mia mano e gli do un sonoro schiaffo.
Ora nei suoi occhi vedo stupore e poi rabbia e mi pento subito di quello che ho fatto , non so perché ma quando sto vicino a lui i miei pensieri pacifici si vanno a far benedire.
Lui furioso mi prende per il polso e questa volta mi causa un leggero dolore, poi si avvicina e me e dice : < Non so cosa ti prende ne perché mia sorella sia amica tua ma prova solo a toccarmi un'altra volta e giuro che te ne pentirai >.
Poi si allontana e inizia a ridere , e io che mi sono ripresa dallo shock iniziale gli dico : < Ma che cavolo hai da ridere mi hai anche lasciato il segno sul polso >.
Lui contraccambia dicendo : < Ah si vogliamo parlare del segno che mi hai fatto in faccia ? > in effetti adesso che lo guardo mi accorgo che ha tutta la guancia rossa.
Lui continua ridendo : < E poi se fossi stato veramente un ladro pensavi che saresti riuscita a fermarlo con un bicchiere d’acqua ? Sei ridicola >.
Adesso si sta prendendo davvero gioco di me , ma anche se in fondo non ha tutti i torti non voglio dargli la soddisfazione di dirgli che ha ragione.
Quindi decido di rispondergli : < Di sicuro se fosse stato un ladro avrebbe fatto meno casino di te , sembravi un gatto dentro un cassonetto della spazzatura, ormai a diciassette anni dovresti aver imparato ad aprire almeno la porta di casa , tu che dici ?>.
Jorge : < Ah si parla quella che se l’è fatta sotto sapendo che non ero un ladro e che adesso cerca di cavarsela con delle pessime battute, e se lo vuoi sapere ero  troppo preso nel ricordare il bacio che mi ha dato “ la mia amichetta” l’altra sera e questa sera per concentrarmi ad aprire la porta con la luce delle scale spenta.
E devo dire a questo punto di essermela cavata piuttosto bene , avresti potuto tirarmi un vaso.>
Io : < Pensala come vuoi io mi ero solo alzata per prendere un po’ d’acqua quindi adesso se non ti dispiace torno a dormire , e un consiglio prima di dire a me che me la sono fatta sotto , guarda i tuoi pantaloni e poi vediamo chi è il vero fifone>.
Lui si avvicina minaccioso e non so proprio cosa abbia intenzione di fare.
Jorge : <  Ti do un consiglio principessa qui siamo a casa mia e quindi tieni bene a mente che qui vinco sempre e solo io >.
Con questa frase mi lascia spiazzata e prima che possa andargli contro se ne  va in bagno.
Continuo a pensare che sia proprio uno stupido buffone , principessa, mi ha chiamata principessa , ma come si permette ,chi gli ha dato il permesso.
Basta sono stanca e cercherò di dimenticare il fatto che devo dormire con un buffone per casa.
Detto questo vado in camera e cado in un sonno profondo.
Mi sveglio e sono sicura che sia mattina visto i raggi del sole che illuminano la stanza, mi alzo e vedo che Cande sta ancora dormendo mentre il letto di Lodo è vuoto.
Non ho più sonno e quindi prendo le mie cose e vado a vestirmi in bagno , una volta lavata vestita truccata e pettinata raggiungo Lodo in cucina, sento un odore dolce e una volta entrata vedo Lodo che posiziona dei cupcake sul tavolo.
Lodo: < Buongiorno dormigliona ti sei svegliata >.
Io : < Buongiorno anche a te > indico i cupcake  e chiedo .
Lodo: < Sisi noi intanto mangiamo poi quando Cande si sveglia li magia anche lei >.
Assaggio un cupcake e sono veramente buonissimi, così mi congratulo con Lodo, poi sento la porta scorrere e penso che sia Cande ,invece sento di nuovo quella voce irritante.
Jorge : < Vedo che ti piacciono i miei cupcake > e mentre lo dice ride.
Lo guardo storto mentre Lodo ride , però gli guarda la faccia e si fa subito seria e mentre io bevo un po’ di succo lei domanda : < Jorge ma cosa hai fatto alla faccia ? > si vede che è abbastanza preoccupata e io per paura di sapere cosa ha intenzione di fare per poco non mi stozzo con il succo.
Jorge mi guarda con un sorriso furbo e poi mentre sento che sto per cadere dice : < Sai come è ieri sono stato con Andres e gli altri e abbiamo giocato a fare la lotta e ci siamo un po’ lasciati prendere, ma non ti preoccupare anche se mi è rimasto il segno non fa male >.
Io lo guardo sollevata ma ho paura di sapere cosa vorrà in cambio del suo silenzio, perché sono sicura che mi ricatterà.
Si sente aprire una porta ed è Cande che si è svegliata.
Ora la situazione torna normale e dopo aver fatto colazione Jorge si veste saluta la sorella con un bacio sulla testa ed esce.
Sono le 12 Cande è già andata via perché aveva una visita e io visto che non avevo voglia di rimanere a casa di Lodo e di rivedere Jorge  sono alla fermata ad aspettare un autobus visto che papà non mi può venire a prendere e visto che Lodo abita in centro ci vorrà un po’ prima di arrivare a casa.
Sto aspettando un autobus da venti minuti ma ancora non passa e sono preoccupata  perché oggi stesso parto per andare da nonna visto che domani è la vigilia di Natale.
Sento un rombo provenire dalle mie spalle e vedo una moto rosso fiamma fermarsi davanti a me, il ragazzo che la guida si toglie il casco e vedo quel sorriso sghembo che tanto odio.
Jorge : < Hei che ci fai qui tutta sola, aspetti il principe azzurro ? >
Io :  < Il principe azzurro non esiste tu invece non hai altro da fare che importunare le ragazze indifese  come me ?> lui mi guarda storto e ribatte : < Indifesa ? Stai scherzando o ti devo ricordare quello che mi hai fatto questa mattina ? A proposito io credo che tu mi debba un favore per non avere detto a mia sorella che sei stata tu a ridurmi così > lo dice con il suo solito ghigno  indicandosi la guancia rossa .
Io : < Sentiamo cosa dovrei fare per  sdebitarmi ? >
Jorge:  < Non ti metter in testa chissà che , ma ho bisogno per il 6 gennaio di una ragazza che balli sul palco mentre noi suoniamo e mia sorella ha detto che sei brava e ho visto l’altro giorno come ballavi quindi devi farmi da ballerina per la serata >.
Io : < Penso che non si possa proprio fare >
Jorge : < Perché scusa a te piace ballare , potevo chiederti di peggio e poi non penso che voglia che io dica a Lodo cosa mi hai fatto >.
Io : < Non è questo , è solo che io mi vergogno da sola a ballare lassù , non potresti trovare qualcun’altra ? >
Jorge : < Ti ho già detto che mi servi tu ma se ti farà sentire meglio chiederò anche a mia sorella di ballare con te, ma sia chiaro lo faccio non per fare un favore a te ma perché mia sorella è più brava di te ok ? >
Io : < Allora perché non lo fai fare a lei ? >
Jorge : < Perché si ok , basta discutere questo è il nostro patto o lo rispetti ho io dirò tutto >
Io : < Ok ora però vattene >.
Mi giro dall’altra parte e vedo la sua ombra sul marciapiede, segno che non se ne è ancora andato.
Jorge : < Ma chi stai aspettando > mi chiede con una faccia da incredulo.>
Io : < Quanto sei stupido , ma secondo te cosa sto aspettando ? L’autobus no ?!>.
Jorge si mette a ridere e io lo guardo male.
Io : < Che c’è da ridere chiedo ? >
Jorge : < La stupida qui sei tu che non sa leggere gli orari, oggi gli autobus non passano >
Rimango scioccata da questa affermazione “ e ora come torno a casa” ?
Jorge : < Dai sali ti riaccompagno a casa >.
Io : < Cosa nemmeno morta ci salgo in quella moto con te >.
Jorge : < Andiamo non fare la bambina capricciosa e sali >.
Io : < Perché vuoi darmi un passaggio ? E poi chi mi dice che non vorrai un altro favore in cambio >.
Jorge : < Lo faccio perché se ti succedesse qualcosa mia sorella ce l’avrebbe a morte con me e no non voglio nessun favore in cambio quindi ora sali che mi stai scocciando >.
Io : < Ok lo faccio ma non perché prendo ordini da te ma perché sto veramente facendo tardi >
Jorge mi porge il casco e mi dice di tenermi forte e io mi tengo forte ma di certo non ha lui ma alla moto.
Sono arrivata a casa ringrazio Jorge  e lui mi dice : < Farei di tutto pur di discutere con te >
È un vero ….
Sto facendo le scale di casa quando sento un clacson e Jorge mi urla : < Ci vediamo in giro principessa >per poi sgommare via.
Lo odio ,l’ho già detto che lo odio.
Ora per colpa sua passerò l’Epifania a ballare per una festa ,non che avessi chissà cosa da fare ma mi dà fastidio che lui decida al mio posto .
Chiudo la porta di casa dietro di me e mi preparo a fare le valigie.

ANGOLO AUTRICE :
Allora siamo ancora all’inizio della storia quindi molto probabilmente non avete ancora le idee chiare sui personaggi, ma non vi preoccupate piano piano nei prossimi capitoli spero di farvi chiarire le idee.
Come sempre se avete suggerimenti da darmi ne sarei contenta, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo baci.

 

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Capitolo 4
*** Baby sitter ***


~~Oggi è Natale e siamo tutti riuniti a casa di nonna a mangiare ,che per l’occasione ha cucinato i tortellini in brodo ,la faraona con le patate arrosto ,l’insalata russa , delle tartine , un po’ di insalata e per  finire il suo dolce speciale , che d'altronde è il dolce preferito da me e mio padre.
Dopo pranzo abbiamo giocato a tombola e ora siamo tutti sotto l’albero di Natale a scartare i regali.
Io ho ricevuto un nuovo vestito verdeacqua  , una valigia che mi servirà per andare al concorso di danza, una busta con un po’ di soldi e un libro “After”.
La notte la passo a casa di nonna e il giorno dopo dobbiamo andare a casa di zia Angie, di solito il 26 andavamo a casa dell’altra mia nonna ma da quando è venuta a mancare la tradizione è cambiata.
Sinceramente non ho tanta voglia di andarci ,preferisco rimanere a casa , ma i miei mi hanno praticamente obbligato quindi..
Mi sono svegliata da poco e noto due messaggi su wastapp : uno è di Cande e dice : < Buon Natale mi manchi tanto non vedo l’ora di passare il capodanno con te >.
Il secondo è di Lodo ,anche lei mi fa gli auguri di Natale e poi mi manda una foto dove ci sono lei e Jorge con i cerchietti da renna, è una foto veramente buffa dato che Jorge è imbronciato ,probabilmente perché non voleva fare la foto.
Il pranzo è passato abbastanza velocemente e devo dire che sono stata bene , adesso sono in macchina e sto ritornando a casa ,il tempo non è dei migliori e penso che tra un po’ pioverà quindi decido di farmi prendere dal momento e mi addormento mentre vedo il cielo diventare sempre più scuro.
A risvegliarmi dal mio sonno è un rumore di una porta che sbatte ed il suono incessante della pioggia, apro gli occhi e vedo che siamo arrivati a casa.
Prendo la valigia e raggiungo mamma e papà correndo dentro al garage e per poco non inciampo e cado a terra.
Una volta in casa salgo subito in camera e vado in camera a disfare la valigia, perché so che se non la disfo adesso non la disferò più.
Quando tutto è finalmente in ordine decido di mettermi seduta sui divanetti che affiancano la finestra e mi metto a guardare la pioggia che scende.
Lo so che potrebbe essere visto come un gesto stupido , ma mi piace pensare che mentre fuori si sta scatenando la tempesta e tutti sono in fuga da qualche parte ,qualcuno guarda la tv , qualcun altro ritira i panni , altri dormono e altri ancora come me stanno guardando la pioggia e sapere di essere in casa mi dà un senso di sicurezza e allo stesso tempo è un modo per vedere oltre quello che succede tra queste quattro mura ed ampliare il nostro punto di vista.
A distogliermi dai miei pensieri è il cellulare che squilla “ numero sconosciuto “ .
Che faccio rispondo o non rispondo , dopo tre squilli il cellulare smette di suonare e quindi smetto di pensarci.
Dopo due minuti però ricomincia a suonare e questa volta chiunque sia dopo tre squilli non riattacca così decido di rispondere.
Io : < Pronto >
Sconosciuto : < Hei principessa ti stai preparando per il 6 o mi vuoi far fare una brutta figura ? >
Subito non capisco , ma poi analizzo quelle parole e mi soffermo su una in particolare “ principessa “ .
Io : < Jorge cosa vuoi ? >.
Jorge : < Finalmente ci sei arrivata ! Comunque volevo solo sapere se ti sei messa già d’accordo con mia sorella per  fare le prove >.
Io : < Le prove ? > Gli domando non molto convinta.
Jorge : < Si sei sorpresa che te lo chieda ? Non penserai di venire impreparata e di improvvisare qualcosa lì sul momento >.
Io : < In realtà sì >.
Jorge : < Stai scherzando spero. Adesso tu chiami mia sorella e ti metti subito d’accordo con lei per provare >.
Io : < Ma chi pensi di essere per darmi degli ordini ! >
Jorge : < Vedo che sei smemorina , forse non ti ricordi più quello che diceva il patto > .
Io : < Qui quello che non ricorda sei tu , il patto non includeva delle prove > .
Jorge : < Quindi vorresti venire impreparata ? >
Adesso che ci penso magari qualche coreografia facile si potrebbe fare .
Io : < Senti parlerò con tua sorella e vedremo , però tu devi smetterla di impicciarti in cose che non ti riguardano >.
Jorge : < Se si parla di te mi riguardano di sicuro . Ci sentiamo  “principessa “ > .
Poi appare la scritta “ chiamata terminata “.
Come ho già detto e non finirò mai di ripeterlo è un cafone.
Chiamo Lodo per sapere se ha voglia di fare qualcosa stasera .
BIP BIP BI…
Lodo : < Oi Tini come va ? >
Io : < Andrebbe meglio se tuo fratello la smettesse di tormentarmi  >.
Lodo : < Lo so scusa ma non ci posso fare niente, ormai si è fissato con te >.
Io : < Già , comunque ti ho chiamato per chiederti se stasera usciamo > .
Lodo: < Vorrei tanto ma stasera devo badare a Luke e a Abby  > .
Io : < Uffa ma non può farlo per una volta tuo fratello > .
Lodo : < No oggi non può ha una riunione >.
Io : < Va bene allora non importa > .
Lodo: <  No aspetta ! Se ti va visto che ami stare con i bambini puoi stare qui da me aiutarmi con loro e poi quando si addormentano magari vediamo un film e rimani a dormire qui > .
Io : < Sicura che non disturbo ? >
Lodo : < Si non ti preoccupare tanto mamma e papà sono a una cena e torneranno tardi >.
Io : < Ok il tempo di preparare le cose e sono li da te >. 

A casa di Lodo
Sto salendo le scale e si sente un grande frastuono provenire dalla porta di casa di Lodo.
Suono e aspetto che qualcuno venga ad aprire.
La porta si apre e vedo una Lodo tutta spettinata.
Lodo: Finalmente sei arrivata , ma quanto ci hai messo ? > mi guarda come se fossi un eroina .
Non faccio in tempo a rispondere che vedo una pallina di carta volare in aria.
Lodo : < Abby basta lanciare le pallina di carta a Luke , ma chi te lo ha insegnato ! > Lodo sembra fuori di se.
Entro e vedo il pavimento ricoperto da palline di carta.
Abby si mette a ridere e indica la figura che è appena uscita da una camera.
Come si voleva dimostrare Abby sta indicando Jorge.
Lo guardo e vedo che mi sorride, ma non è il solito ghigno sembra un sorriso sincero.
Non appena Lodo capisce chi è il responsabile Jorge alza le mani in aria per dimostrarsi innocente e poi quando Lodo inizia a ridere lui si rivolge  ad Abby dicendo : < Lo sai che è maleducazione indicare le persone >.
Abby  : < Si però me lo hai insegnato tu . > lo dice con un tono mortificato e sento che fra un po’ si metterà a piangere > .
Vedo Jorge intenerirsi e prendere la sorella in braccio per poi farla girare su se stessa e lei si mette a ridere .
Nel frattempo Lodo è andata con Luke a preparare la merenda e quindi sono rimasta da sola a osservarli, mentre dalle mie labbra mi sfugge un tenero sorriso.
Jorge mi guarda , appoggia delicatamente a terra la sorella che corre da Lodo in cucina , e viene verso di me.
Si è avvicinato e adesso è veramente troppo vicino, mi scruta con quegli occhi così freddi che ti intimoriscono.
Sento il suo fiato caldo sul collo , e mi provoca mille brividi.
Lui si allontana leggermente , e poi appare di nuovo quel suo ghigno.
Jorge : .
Mi allontano da lui come se avessi preso la scossa per poi dirgli : < Non so a che gioco stai giocando , ma con me non attacca >. 
Lui mi guarda e sembra quasi che io l’abbia ammutolito, ma poi..
Jorge : < Veramente fino ad ora non stavo giocando ma adesso che mi ci fai pensare credo che mi divertirò a giocare con te > .
Si avvicina troppo velocemente che non faccio in tempo a scansarmi e prima di chiudere la porta dietro di sè mi lascia un bacio sulla fronte facendomi rimanere di stucco.
Ritorno alla realtà e sento ancora quelle morbide labbra premere sulla mia fronte  come se avessero impresso un marchio, mi sento bollire , e non capisco proprio perché mi faccia questo effetto.
Insomma sono stata baciata tante volte da mamma, da papà ,da nonna…
E mentre penso a queste cose vedo un Julie affacciarsi dalla cucina con tutto il viso sporco di farina .
Lodo :  < Hei mi daresti una mano con i biscotti ? >
Lodo mi scruta per poi avvicinarsi e chiedermi : < Va tutto bene sembri sconvolta >.
Io : < Sisi tutto bene è solo che mamma mi aveva promesso di portarmi a fare shopping domani e adesso mi ha appena scritto che non può perché l’hanno messa di turno a lavoro >.
E mentre dico tutto ciò cerco di fare uno dei miei migliori sorrisi .
Lodo : < Dai non ti rattristare , ti ci accompagneremo io e Cande  >.
Io : < O  si grazie Lodo  >.
Seguo Lodo in cucina e mi domando “ perché le ho mentito ? “  “ perché non le ho detto del bacio ? “
Ora siamo tutti e quattro seduti sul divano a guardare la tv mentre mangiamo i biscotti , che devo dire sono venuti benissimo .
Ad un certo punto  Lodo mi dà una gomitata e mi fa notare che sia Abby che Luke si sono addormentati.
Sentiamo schiudersi la porta di casa e sono i genitori di Julie , loro ci danno la buonanotte , portano i loro figli a letto e vanno a dormire .
Io e Lodo decidiamo di andare in camera sua e di spettegolare un po’.
Verso  1:00 mi è venuto sonno e così vado in bagno a sciacquarmi i denti apro la porta e mi ritrovo un Jorge
 a torso nudo tutto bagnato coperto solo da un asciugamano nella zona del bacino.
Mi giro di scatto mettendomi le mani sugli occhi e aspetto che lui mi sgridi ,invece sento delle braccia avvolgermi la vita .
Lui mi cinge la vita e mi lascia un bacio sulla spalla che la maglia lasciava scoperta, poi mi fa girare mi guarda negli occhi e mi dice : < Buonanotte Martina  > lo vedo sciogliere la presa sulla mia vita per poi chiudersi in camera.
Dopo essermi lavata i denti torno in camera e Lodo mi domanda : < Ma come mai ci hai messo tutto questo tempo ? >
E io le rispondo : < Non riuscivo a scaricare > .
Lei sembra crederci e si corica sotto le coperte.
Io invece mi sento uno schifo per aver mentito un'altra volta alla mia migliore amica.
Mentre sto per cadere tra le braccia di Morfeo sento Lodo dire : < Buonanotte Tini >
Ha usato il mio nomignolo , questo significa che ci ha creduto, e io con un macigno nello stomaco le sussurro : < Notte > .

ANGOLO AUTRICE :
Hei spero che questo capitoli vi piaccia , fatemi sapere se avete idee o preferenze sul continuo di questa storia baci .

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Capitolo 5
*** Atteggiamenti strani ***


~~Perché l’ho fatto ? Perché le ho mentito, di sicuro se non l’avessi fatto adesso non sarei costretta ad una giornata di shopping.
Sono le 11:00 e insieme a Lodo stiamo aspettando che Cande arrivi per andare a fare un po’ di spese.
Vediamo una chioma bionda scendere dall’autobus ed eccola li la nostra  Cande.
Lei ci saluta , ci viene incontro  e così iniziamo il nostro giro per negozi .
Andiamo subito da Stradivarius e lì io compro un vestito nero interamente di pizzo morbido ma che si stringe nei punti giusti , Lodo compra dei pantaloncini a vita alta e li abbina con un top a righe , mentre Cande compra una gonna verde scuro e l’abbina con una maglia argentata.
Passiamo tutto alla cassa per poi dirigerci in un altro negozio e già sono sfinita.
Una volta aver pensato agli indumenti passiamo agli accessori, io prendo un collana rosa da bijou brigitte , Lodo un braccialetto di perle e Cande una pochet da abbinare al vestito.
Dopo un’ intera mattinata a fare shopping  ho una fame da lupi così decidiamo di andare  a mangiare i un ristorante abbastanza economico.
Ci guardiamo intorno e vediamo arrivare una cameriera.
Cameriera : < Buongiorno avete già scelto cosa ordinare ? >.
Noi rispondiamo di si e ordiniamo.
Io : < Io vorrei i ciabattoni allo scoglio > lo dico tutta convinta perché è il mio piatto preferito.
Lodo : < Io invece prendo le pennette al  fumè  >.
Cande : < Per me le tagliatelle al ragù >.
Dopo aver ordinato Lodo dice : < Io vado un secondo in bagno >.
E Cande subito aggiunge : < Anche io devo andare in bagno a lavarmi le mani perché non ho l’ amuchina >.
Così entrambe si alzano e spariscono dietro il separè.
Poi sento delle voci maschili provenire dal tavolo a fianco e mi giro per vedere chi sono i cafoni che stanno facendo questo casino.
Ed eccolo li Jorge con il suo gruppetto intenti a scherzare su chissà cosa, mi rimetto composta prima che mi possono vedere .
Andres : < Hei Jorge ma quella non è l’amica di tua sorella ? Quella che ti ha dato lo schiaffo ? > .
Troppo tardi penso , poi allungo l’occhio per vedere l’espressione di Jorge e mi aspetto che lui mi dica qualcosa, invece mi ignora completamente, tanto che i suoi amici cambiano subito discorso.
Ci rimango un po’ male dato che di solito mi stuzzica sempre e invece questa volta fa finta che io non esista.
Ma se è questo che vuole bene ,anche io farò finta che non esista.
La cameriera arriva con i nostri piatti e appena Lodo e Cande tornano al tavolo incominciamo subito a mangiare.
Abbiamo appena finito di pranzare e nel frattempo che ci dirigiamo verso l’uscita sto mettendo dentro la borsa il portafoglio.
Ad un certo punto mentre cammino non guardando avanti sento il mio piede inciampare su qualcosa e perdo l’equilibrio.
Sento che sto cadendo di schiena a terra e che fra poco sentirò l’impatto della mia testa con il pavimento ed istintivamente chiudo gli occhi.
È passato un po’ di tempo e stranamente non ho sentito niente, quindi questo significa o che sono morta o che sono in coma anche se mi sembra strano visto che si è trattata di una banale caduta.
Apro titubante gli occhi e mi accorgo che delle braccia mi stanno stringendo la vita così da sostenermi.
Alzo lo sguardo e incontro quello di Jorge.
Sto pensando che questo ragazzo sia davvero strano, prima non mi rivolge la parola come se avessi la peste , poi mi salva da un imminente caduta, “ ma che gli prende ? “.
Jorge apre la bocca e mi dice : < Hai intenzione di rimanere tra le mie braccia ancora per molto bambolina ? > .
Ero così presa a pensare al suo strano atteggiamento  da non ricordarmi di essere ancora tra le sue braccia.
“ Aspetta mi ha chiamato bambolina ? E no un altro soprannome proprio non lo voglio “.
Mi rivolgo a Jorge in modo freddo dicendogli un “ grazie “ non molto convinta e mi incammino di fretta verso l’uscita.
Vedo Lodo e Cande guardare una vetrina mentre probabilmente mi stanno aspettando , ma non faccio in tempo a fare un altro passo che vengo scaraventata contro il muro di un vicoletto.
Mi ritrovo Jorge d’avanti che mi scruta con uno sguardo furente .
Allora io penso “ E adesso che vuole ? “.
Adesso  aumenta la pressione sul mio polso e mi attacca ancora di più al muretto.
Jorge : < Ma che ti prende ti ho appena salvato la vita e l’unica parola che esce dalle tue labbra è un “grazie” detto senza convinzione ? >.
Io : < Scusa ma cosa avrei dovuto fare ? Ti sarei dovuta saltare addosso e ringraziarti cento mila volta come fa una bambina quando il papà le compra il giocattolo che desidera ? >.
Lui mi guarda storto e poi risponde : < Sai che queste tue battute non fanno ridere >.
Continua a tenermi  per i polsi e io continuo a fissarlo dicendogli : < Io non sto scherzando è la pura realtà  >.
Strattono il mio polso dalla sua presa e riesco a liberarmi così mentre sto raggiungendo le mie amiche per la prima volta lo lascio lì ammutolito.
Ora siamo nel parco della città a provare dei pezzi per il 6 e mentre io e Lodo improvvisiamo delle coreografie Cande ci dice quale le piace di più .
Alla fine della giornata ne abbiamo fatte quattro poi abbiamo deciso di rivederci un’altra volta per farne altre quattro e che il resto le improvviseremo.
Sono quasi le 18:00 e sta iniziando a farsi buio , quindi decidiamo di tornare in città e ci sediamo in un bar a prendere una cioccolata calda.
Mentre ci riscaldiamo con questa bevanda dolcissima , Lodo prende la parola : < Allora ragazze domani sera sarà capodanno quindi la mattina dobbiamo assolutamente andare a fare la spesa mentre Jorge e gli altri puliscono la casa e sistemano l’impianto stereo.
“ He sì avete capito bene per colpa di Lodo che non sa dire di no al fratello dobbiamo condividere la loro casa al mare  e quindi passare il capodanno con quei buffoni “.
Cande : < Ok mia madre domani non lavora quindi ci porta lei >.
Io : < Perfetto per che ora mi devo far trovare pronta ? >.
Cande : < Per le 9:30 >.
Lodo : < Ok io però per non farti arrivare fino in centro mi faccio portare da Jorge a casa di Tini per quell’ora >.
Io : < O va bene >.
Sono finalmente arrivata a casa , saluto i miei genitori mi infilo il pigiama e visto che alla fine siamo rimaste a cene fuori e siamo rientrate per le 22: 00 decido di andare a dormire pensando alla lunga giornata che mi aspetterà domani .
Mi sveglio sentendo le urla dei vicini e poso il mio sguardo sulla sveglia, sono le 9:00.
“ Aspetta le nove ???  “ Mi alzo talmente veloce che mi gira la testa e cado a terra .
“ Che male “ sono caduta appoggiando tutto il peso sul polso e adesso vedo le stelle.
Ignoro il dolore e mi rialzo e vado a prepararmi.
Ho appena finito di mettere il mascara che sento il citofono squillare.
Vado a sentire chi immaginando di sentire la voce di Lodo e invece sento quella del suo stupido fratello.
Jorge : “ Hei bambolina apri o ci farai congelare “ .
Sento la risata di Lodo di sottofondo e apro la porta.
Jorge si infila di corsa nello spazio lasciato dalla porta appena aperta e si avvicina con uno sguardo abbastanza pietoso , poi mi chiede : < Posso andare in bagno ? >.
Io mi metto a ridere guardando la sua faccia disperata e gli indico la seconda porta a sinistra.
Intanto anche Lodo è entrata e come se fosse a casa sua si è già posizionata sul mio divano e ha acceso la tv.
Io le sorrido per poi andare a prendere la borsa in camera mia e lì con sorpresa trovo Jorge disteso sul letto ad osservare una mia foto.
Mi schiarisco la voce e lui balza subito in piedi, “ penso di averlo spaventato “.
Jorge guarda me e poi guarda di nuovo la foto , fa un sorrisetto e chiede : < Sei tu quella nella foto vero ? >.
Io : < Gli rispondo titubante di sì >.
Lui senza staccare gli occhi dalla foto mi chiede : < Dove eri ? >.
Io : < Ero in una stanza a riscaldarmi prima di un concorso >, e indico me che indosso un tutù e sto facendo dei grand batman  alla sbarra.
Jorge mi rivolge un  sorriso che sembra quasi sincero e mi dice : < Sembravi molto felice >.
Poi penso fra me che lo ero veramente e prima di perdermi nei ricordi e di confidarmi con lui ,gli rispondo a tono : < Ma non dovevi andare in bagno ? >.
Jorge si sfrega un braccio e si tocca i capelli , sembra imbarazzato , ma si riprende subito e si chiude in bagno.
Io anche devo andarci e quindi vado in quello più piccolo.
Esco dal bagno e mi ritrovo una Lodo che scherza con suo fratello e devo pensare che si vogliano molto bene.
A riscuotermi dai mei pensieri è il cellulare, dove appare una scritta con il nome di Cande .
È un messaggio , Cande : sono arrivata .
Io riferisco il messaggio a Lodo che prende suo fratello a braccetto e insieme raggiungiamo Cande al parcheggio.


ANGOLO AUTRICE :
Scusate per il ritardo , ma in questi giorni non ho avuto la possibilità di aggiornare, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo baci .

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Capitolo 6
*** Capodanno pt 1 ***


~~Abbiamo da poco lasciato Jorge  da solo al parcheggio e adesso siamo dentro al centro commerciale.
I negozi sono pieni di gente , e io odio andare a fare la spesa in posti affollati .
“ Siamo state davvero stupide a pensare di fare la spesa il 31 di dicembre “.
Per fare prima abbiamo deciso di divederci le cose da prendere , a me è toccata la carne e quindi sto aspettando al bancone che qualcuno mi serva.
Dopo ore di attesa e bambini urlanti finalmente  raggiungo Lodo e Cande alla cassa.
Adesso che le cose essenziali sono state prese possiamo dedicarci hai vestiti.
Siamo entrate da pimkie e Cande ha deciso di prendere un vestito corto con la gonna a palloncino di colore giallo, mentre Lodo un abito rosso di pizzo con la scollatura a cuore che le arriva fino al ginocchio .
Passando in libreria poi ho preso alcune cose come le matite con il brillantino sopra da utilizzare per la scuola non appena sarebbe ricominciata.
Ora sono tornata a casa e abbiamo deciso di partire da qui verso le 18:00 per andare alla casa al mare, quindi dato che sono le 15:00 posso rilassarmi almeno due ore prima di iniziare a prepararmi.
A casa mamma e papà si stanno preparando per andare a cena fuori con i loro amici , quindi potete immaginare in quale stato sia ridotta la casa.
Il mio cellulare inizia a squillare e sopra appare il nome di Jorge.
Rispondo : < Jorge che vuoi ? >.
Jorge : < Hei si trattano così gli amici ? > me lo chiede con quella voce da “ adesso ti prendo in giro “.
Io : < In realtà non ricordo di avere un amico che si chiama così, mi sa che hai sbagliato persona. >
Jorge : < Tini a parte gli scherzi sono serio , c’è un problema >.
Io : < Non mi chiamare Tini solo gli amici possono chiamarmi così e come ti ho detto tu non sei uno di loro. >
Rifletto un attimo a quello che ha detto e mi soffermo sulla parola “problema” .
Oddio è successo qualcosa magari a Lodo o a uno dei suoi amici mentre pulivano.
Io : < Che è successo ? > chiedo con voce titubante.
Jorge : < Nessuno ha pensato ad andare a comprare i fuochi d’artificio > .
Tiro un sospiro di sollievo perché non è successo nulla di grave anche perché io ho paura dei fuori d’artificio , ma poi mi rivolgo a Jorge : < Lo sai che mi hai fatto prendere un colpo pensando che fosse successo qualcosa a qualcuno e a te invece salta fuori che mancano gli spari ! Ma come ti viene in mente di rivolgerti con quel tono a una persona ? >.
Jorge sta ridendo da cinque minuti e se non la smette penso che gli chiuderò il telefono in faccia.
Finalmente ha smesso di ridere.
Jorge : < Ok allora visto che non lo reputi tanto grave , questo problema lo risolvi tu, ci vediamo dopo bimba. >
Io : < No Jorge non puoi farmi questo .>
Bip ..
Chiamata terminata.
È adesso come faccio ?
Vado da papà e con la faccia da cucciolo bastonato gli chiedo : < Papino ti posso chiedere un favore ? >.
Lui mi guarda con la faccia di uno che ti dice che non ha intenzione di fare nulla.
German : < Dimmi che c’è ? >.
Io : < Mi servirebbero dei fuochi d’artificio per stasera >.
German : < Se vai di sotto in garage c’è uno scatolone pieno di quelli che non abbiamo consumato l’anno scorso. >
Dopo avermi dato questa bellissima notizia vado verso di lui e lo stringo in un forte abbraccio , per poi prendere le chiavi e andare di sotto.
Manca meno di un ‘ora ed è tutto pronto a parte io .
Metto un po’ di musica con il cellulare e mi catapulto sotto la doccia, una volta asciutta raccolgo un po’ di capelli con una treccia attaccata alla testa e con il restante faccio dei boccoli, come trucco opto per uno smokey eyes  sui toni del grigio e un rossetto abbastanza acceso, infilo il mio vestito verdeacqua  ,lungo con la collatura a cuore , e ci abbino dei tacchi di color argento.
Sto aspettando nel parcheggio che Lodo mi venga a prendere e non appena la vedo dentro la macchina faccio un salto dalla felicità , perché mi stavo veramente congelando.
Siamo da poco arrivate alla casa al mare e devo dire che da fuori sembra fantastica .
Per entrare bisogna passare da un grande cancello e seguire la strada di ghiaia , intorno alla strada c’è un grande giardino decorato con delle siepi di varie forme, da un lato del giardino ci sono altalene , due amache e uno scivolo , dall’altro lato ci sono due grossi capannoni : uno, mi ha detto Lodo,  contiene la serra l’altro la piscina.
La macchina si è fermata quindi suppongo che siamo arrivati .
Scendo e aiuto Lodo e Cande a prendere i sacchi contenenti tutto il necessario e andiamo a suonare il campanello.
Aspettiamo un po’ e finalmente la porta si apre mostrandoci un Andres in giacca e cravatta.
Ci saluta a tutte e tre con un bacio sulla guancia per poi chiudere la porta dietro di noi e sparire in una stanza.
Vedo Lodo seguire Andres  e quindi lo facciamo anche noi.
Siamo entrate nella cucina e abbiamo depositato tutte le cose , adesso Lodo ci sta facendo il giro turistico della casa.
Alla fine di questo giro posso riaffermare che la casa è fantastica : è suddivisa su tre piani , il  seminterrato , il primo piano e il secondo , ci sono quattro bagni , una grossa sala da pranzo , una sala relax, una cucina , una grande cabina armadio e sette camere da letto.
Sembra di essere in una loggia , adesso stiamo abbiamo lasciato i giubbetti nella camera di Lodo e stiamo scendendo le scale per andare di sotto.
Ad un certo punto lungo il corridoio una porta si apre di colpo e si ferma appena in tempo , prima che mi colpisca la faccia.
Ed eccolo spunta un Jorge con una camicia bianca e dei bellissimi jeans.
Sembra appena uscito da un servizio fotografico.
Intanto mentre le altre sono andate in cucina Jorge mi vede e mi saluta.
Jorge:  < Hei bimba > .
Ancora ma non l’ha capito che non mi deve chiamare così.
Io : < Non devi continuare a chiamarmi così >.
Jorge : < Scusa ma come ti dovrei chiamare ?  Principessa non ti sta bene , Tini nemmeno, quindi ho deciso di chiamarti bimba e non si discute. >
Io : < Uff fa un po’ come ti pare . >
Mi dirigo stizzita con grosse  falcate verso la cucina per dare una mano a Lodo perché sia lei sia Cande non sono molto brave.
Non faccio in tempo a mettere piede in cucina che la vedo in un pessimo stato.
È evidente che Lodo e Cande sono proprio negate .
Io : < Non vi preoccupate andate a pulirvi che qui ci penso io >.
Cande : < Veramente Tini non devi , ce la facciamo . >
Lodo : < Tini se non ti disturba per ma va bene , a patto che noi però ti aiutiamo a sistemare e ad apparecchiare la tavola . >
Io : < Ok va bene però adesso andate a sistemarvi >.
Apro un cassetto e prendo il primo grembiule che trovo per non sporcarmi , prendo tutti gli ingredienti che mi servono e faccio i pomodori arrosto, poi metto a cuocere la carne che abbiamo comprato nel forno e successivamente preparo il dolce.
Una volta che la carne è pronta metto dentro al forno i pomodori e accendo il timer.
Ora devo solo fare la polenta.
Sto cercando da ore la farina per fare la polente finché  una voce non mi fa sobbalzare : < Cercavi questa >.
Mi giro e vedo Jorge tutto sorridente che tiene in mano la farina.
Mi avvicino per prenderla ma lui sposta il pacco di farina dietro di lui. 
Allora un po’ irritata gli chiedo : < Ma a che gioco stai giocando ? > .
Jorge : < Non sto giocando a nessun gioco è solo che me la cavo in cucina e preferisco farla io la polenta , tu pensa al sugo. >
Sto cercando la pentola per scaldare il sugo ma vengo interrotta da un braccio che mi cinge la vita .
Jorge : < Spostati dai che te la trovo io la pentola >.
Jorge apre il mobiletto che si trova sopra di me e mi passa la pentola, poi prima di tornare a cucinare mi fissa e mi dice : < Ti sta davvero bene questo grembiule bimba >.
Mi giro sapendo di essere diventata rossa e non ci rivolgiamo la parola finché non abbiamo finito.
La cena è andata bene e il cibo era perfetto , tranne per Jorge che mi lanciava occhiatine in continuazione , ora sono in bagno e mi sto ritoccando il trucco .
Non faccio in tempo ad uscire e mi ritrovo addossata al muro con un corpo che preme sul mio.
Non capisco di chi si tratta visto che è buio fino a quando non vedo due occhi color smeraldo.
Jorge si stacca un po’ da me e guardandomi fisso negli occhi mi dice : < Dobbiamo parlare >.
Sono un po’ confusa e proprio non mi viene in mente la motivazione per cui io e lui dobbiamo parlare .
Jorge si sta avvicinando di nuovo , questa volta però con un po’ di insicurezza, sta per parlare ma ad interromperlo è la luce che si accende e Lodo che ci guarda con una faccia sbigottita.
Jorge si allontana subito da ma come se la vicinanza con il mio corpo l’avesse scottato, gira i tacchi e si chiude in una stanza.
Lodo invece viene verso di me e mi trascina in un'altra camera .
Sto pensando “ Ma allora è proprio di famiglia il vizio di prendere per il polso le persone e trascinarle dove si vuole “.
Lodo è seduta sul letto di fronte a me e non mi dice niente , dopo svariati minuti di silenzio apre la bocca e mi domanda : < Che facevate da soli tu e mio fratello al buio e così vicini ? >.
Io sto pensando a qualcosa da dire e so che se non rispondo subito Julie penserà che sia successo qualcosa.
Mi invento la prima scusa e rispondo : < Ero appena uscita dal bagno e ho incontrato Jorge che me la voleva far pagare per avergli sporcato le scarpe mentre cucinavamo , quindi stavo per rientrare in bagno ma lui mi ha afferrato con l’intenzione di farmi il solletico e poi per fortuna sei arrivata tu .
Lodo mi guarda e non so se ci ha creduto , comunque si alza e mi fa cenno di tornare dagli altri , prima di aprire la porta però mi guarda con aria combattuta e mi dice .
 Lodo : < Sai quando ti voglio bene Martina quindi non farti abbindolare da mio fratello perché so che ti farebbe soffrire >.
Io la guardo con aria seria e poi le dico : < Lodo non ti devi preoccupare io per tuo fratello non provo assolutamente niente e mai mi potrà piacere, non è il mio tipo , è solo un pallone gonfiato che pesa di piacerà a tutte , ma non è così, o almeno non lo è per me. >
Lodo sorride contenta della mia risposta e insieme torniamo in sala.
Stanno tutti sul divano a guardare un film , anche Jorge che è seduto vicino ad Andres e quindi Lodo va a sedersi vicino a lui mentre io mi posiziono vicino a Cande.
Il film è appena finito e per tutta la sua durata ho sentito lo sguardo di Jorge fisso su di me , sembrava quasi farmi prendere fuoco.
Non sopporto più questa pressione così mi alzo e vado in cucina a prendere un bicchier d’acqua .
Sto mettendo l’acqua nel mobile quando sento qualcuno schiarirsi la voce .
Mi giro ed è Jorge.
“ Ma porca miseria dico io , deve essere sempre nel posto in cui mi trovo , non può lasciarmi sola, ci manca solo che Lodo entri in cucina “ .
Jorge : < Possiamo uscire ti devo parlare >.
Io : < No , scusa Jorge ma io non voglio parlare con te >.
Jorge : < O andiamo è importante , vieni di fuori con me >.
Si sta avvicinando e prova a prendermi per il polso , ma io prevedo la sua mossa e sto già uscendo dalla cucina, l’unica cosa che non prevedevo era che la sala fosse vuota.
Jorge : < Sono andati tutti di fuori a sistemare i fuochi d’artificio >.
Io : < Beh allora credo che dovremmo andare anche noi a dare una mano >.
Jorge mi guarda storto e prima che io possa aggiungere qualcos’altro, sento le sue labbra sulle mie .
Si tratta di un bacio casto ma allo stesso tempo molto dolce , è il mio primo bacio e devo dire che è una sensazione bellissima .
Jorge si stacca di poco da me e appoggia la sua fronte sulla mia, ora mi sta guardando e i suoi occhi mi stanno facendo sciogliere .
Se non fosse per le sue braccia che mi cingono la vita ora sarei per terra.
Noto che i suoi occhi sono un po’ lucidi e probabilmente anche i miei visto che non so il motivo ma mi viene da piangere.
Jorge capisce il mio stato d’animo ovvero che sono confusa e mi abbraccia.
Io mi lascio prendere da questo abbraccio e appoggio la testa sull’incavo del suo collo.
Lo sento darmi mille baci sulla mia testa e devo dire che mi sento benissimo, annuso ancora un po’ il suo collo perché ha un odore così buono.
Poi alzo la testa per guardalo di nuovo.
Jorge apre la bocca e mi dice : < Ora dobbiamo assolutamente parlare . >
Io accenno un sì con la testa , ma subito dopo veniamo interrotti da un Andres che apre la porta di casa.
Ci stacchiamo subito tanto in fretta che Andres non si accorge di niente e quando ci vede accenna un sorriso per poi dirci : < Ma dove eravate , forza uscite fuori che dobbiamo fare il conto alla rovescia. >
Io Jorge e Andres usciamo e raggiungiamo gli altri , ci mettiamo in fila vicino a loro e iniziamo a contare.
10.. 9 .. 8.. 7.. 6.. 5..
Sento la mano di Jorge cercare la mia e le sue dita stringersi alla perfezione con le mie.
Ci guardiamo con un sorriso complice e ci teniamo la mano senza farci notare dagli altri.
4.. 3.. 2.. 1..
Buon anno !!

ANGOLO AUTRICE :
Scusate per il ritardo ma questi giorni non sono stata quasi mai ha casa e non ho avuto il tempo di aggiornare, comunque l’importante è che ce l’ho fatta.
Allora nuovo capitolo che ne pensate. Secondo voi  Lodo avrà ragione a voler tenere lontana Tini da Jorge ?
Fatemi sapere cosa ne pensate alla prossima baci 

 

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Capitolo 7
*** Capodanno pt 2 ***


~~Ormai sono le 4.00 e dopo aver  festeggiato siamo tutti andati a dormire , io e Cande nella camera di Lodo insieme a lei , mentre i maschi si sono divisi , un po’ nella camera di Jorge e un po’ nella camera degli ospiti.
Sto guardando le lancette dell’orologio ma il tempo sembra non passare mai, poi se aggiungiamo il polso che mi fa male da quando sono caduta, le cose non migliorano affatto.
Dato che non riesco a prendere sonno decido di andare in cucina e mettere il ghiaccio sul polso.
Sto scendendo le scale quando vedo la porta del bagno lungo il corridoio aprirsi.
Cerco di allungare di più lo sguardo perché con la luce spenta non riesco a vedere , dopo aver sforzato abbastanza la vista riesco a vedere la figura di Jorge chiudere la porta del bagno dietro di se.
Jorge che fino adesso teneva lo sguardo basso , lo alza e mi vede.
In questo momento guardandolo, non sento più il polso farmi male, ma solo ansia perché ci ho riflettuto bene sul bacio e mi sono ricordata le sue parole “ Mi divertirò molto a giocare con te “.
Quindi è questo quello che vuole, giocare con me, per lui quel bacio non ha significato niente.
“E invece per me quel bacio ha significato qualcosa ? Io credo proprio di si “ .
Jorge mi fa cenno di avvicinarmi , così lo ascolto e insieme ci dirigiamo in sala .
Non appena metto piede in questa stanza le emozioni dell’altra sera mi ritornano in mente come un tornado.
E mentre sono presa nel ricordare , Jorge mi fa una domanda : < Allora come ti senti ? > .
Io non so precisamente come rispondere , però alla fine opto per la verità : < Confusa > .
Jorge : < Fra tutti i sentimenti che potevi scegliere tu mi dici “ confusa “ ? .
Lo sai che sei proprio matta .>
Perfetto ora mi sento confusa e in imbarazzo, infatti mi sono ammutolita.
Jorge si avvicina a me a con la mano mi alza il mento per far incontrare i nostri occhi.                                 
Jorge : < Dimmi perché sei confusa . >
Io : < Tu l’altro giorno hai detto che sono un acida , che vuoi giocare con me e quindi non riesco a capire il perché di quel bacio . >
“Sapendo già che sta giocando con me e che userà le mie parole per ferirmi, decido di farlo prima io per chiudere finalmente questa storia”.
Io : < Insomma noi due ci odiamo , non abbiamo niente in comune , siamo come lo zucchero e il sale , io voglio una storia seria mentre tu hai una ragazza diversa per ogni giorno dell’anno , a me piace organizzare tutto nei minimi dettagli poi però arrivi tu e come una tempesta scombussoli tutti i miei piani , non hai rispetto per nessuno ti prendi  ciò che vuoi e lo usi come se fosse un oggetto ,baci le ragazze senza la loro volontà , sei permaloso , arrogante e qualche volta anche meschino, io non vedo proprio il perché  fra me e te potrebbe nascere qualcosa. >
Spero di essere riuscita a ferirlo così smetterà di giocare con me e mi lascerà in pace .
Guardo la sua faccia sconcertata e penso che ci abbia creduto , peccato che per fare del male ha lui l’ho fatto anche a me stessa.                         
Ora è ferito ma soprattutto arrabbiato , sta pensando a cosa fare e questo mi spaventa molto .
Lo vedo avvicinarsi a me come una saetta , mi strattona per il polso , e mi fa vedere le stelle.
Quando ha capito di vermi fatto male seriamente lascia la presa , ma io cado a terra sbattendo la testa sul tavolino.
Continua a guardarmi come se fossi spazzatura poi apre la bocca e decide di parlarmi e io lo ascolto anche se so che mi spezzerà il cuore.          
Jorge : < Hai ragione voglio solo giocare con te , perché mi diverto a illudere le persone , quel bacio per me non ha significato niente perché tu per me sei niente e mai portò provare qualcosa per te .
Sei acida , scontrosa , una perfettina so tutto io , vuoi averla sempre vinta su tutti , ti comporti come una bambina capricciosa , irriti le persone in un modo che solo tu sai fare e te ne stai sempre per i fatti tuoi non parli con nessuno che non sia Lisa o mia sorella , ti nascondi dietro quella maschera che chiami faccia per paura che qualcuno possa ferirti, ma apri gli occhi perché qualcuno a quanto pare ci è già riuscito . >
Dopo avermi detto queste parole Jorge se ne va e mi lascia solo accasciata al tavolino, mi viene da piangere , voglio farlo , ma non gli darò questa soddisfazione.
Con le ultime forze che mi sono rimaste cerco a tentoni di andare in cucina per prendere il ghiaccio che è l’unica cosa che può alleviare uno dei  due dolori che mi stanno squarciando , ovvero quello fisico .
Apro gli occhi e leggo l’orario sulla sveglia , le undici .
Mi guardo intorno e non vedo nessuno , quindi presumo che Cande e Lodo siano andate a fare colazione .
Cerco di alzarmi ma non appena appoggio un po’ di peso sul polso un dolore lancinante mi trapassa il petto e ricordo tutto quello che è successo poche ore prima .
Una lacrima solitaria scende sulla mia guancia , ma io la asciugo subito , avevo detto che non sarei scoppiata a piangere e quindi non lo farò .
Mi alzo con la testa che mi fa ancora male dopo averci sbattuto e vado in bagno a farmi una doccia .
Esco dal bagno già vestita e truccata e raggiungo gli altri in cucina anche se non ho per niente fame , anzi vorrei solo vomitare .
E pensare che Lodo me lo aveva detto , ma io sono fatta così , quando qualcuno mi dice di non fare una cosa io la faccio .
“ Vi chiederete perché . Beh la risposta è semplice , perché sono una stupida “ .
Entro in cucina salutando tutti e poi mi metto seduta con lo sgabello tra Lodo e Cande .
Cande non si accorge di niente mentre Lodo sì e mi fa cenno di andare in sala.
Io la seguo sbuffando , pensando a quale scusa mi potrei inventare per il mio umore .
Lodo mi guarda seriamente e mi chiede : < Tini cosa hai non ti senti bene , hai una faccia .. >
Io : < In verità non mi sento molto bene , stanotte mi è arrivato il ciclo e quindi ho la nausea, ma non ti preoccupare quando torno a casa prendo l’oki e mi passa tutto .
Lodo : < Ok va bene , comunque se vuoi ho moment , anche se l’altra volta non ha funzionato , magari oggi qualcosa ti fa .>
Io : < No no grazie Lodo ma preferisco prendere l’oki quando torno a casa. >
La nostra conversazione viene interrotta da una porta che sbatte .
Entrambe ci giriamo verso la porta e vediamo un Jorge con una faccia devastata quasi peggio della mia che cammina con un aria che non mi fa prevedere nulla di buono .
Lodo fa per parlare ma Jorge la zittisce subito con un fare da acido dicendole : < Sisi tutto bene , sto bene , non ce bisogno che me lo chiediate tutti , ho solo bevuto troppo ieri sera ma tanto fra un po’ mi passa.>
Detto questo Jorge non mi degna di uno sguardo e si fionda in cucina.
Io e Lodo ci guardiamo per poi salire al piano di sopra a sistemare le cose.
Sono da poco tornata a casa , sono stanchissima così prendo l’oki per il polso  e vado a dormire.
A risvegliarmi dal mio sonno è il cellulare.
Messaggio da Lodo : “ Hei dormigliona come stai , ti volevo chiedere non appena ti senti meglio , quando possiamo fare le ultime prove per il sei .”
È  vero mi ero scordata il sei dobbiamo ballare alla festa perché devo un favore a Jorge , non ci posso proprio pensare di dover passare una serata a ballare davanti a lui mentre suona .
Io : “ Possiamo fare domani a casa mia ? “
Lodo : “ Ok perfetto poi da lì andiamo direttamente a danza “
Io : “ Si va bene a domani “.
Lodo : “ Ciaoo “.
Sono le quattro e fra un po’ arriva Lodo , ho passato quasi tutta la notte a leggere perché non riuscivo a prendere sonno quindi adesso sono distrutta .
Il polso si è sfiammato , ma continua a farmi un po’ male quindi è meglio che non lo affatichi , spero che oggi ha danza non mi facciano fare il balletto con la ruota altrimenti sono finita.
A riportarmi alla realtà è il citofono .
Io : < Chi è ? >
Lodo : < Sono io > .
 Apro la porta ed ecco una Lodo che sprizza energia da tuti i pori , mentre io sembro uno zombie .
Lodo : < Che brutta cera Tini . Stai ancora male ? >
Io : < Un po’ > .
Lodo mi guarda come se fossi un cane bastonato , ma dopo cinque minuti ritorna l’allegria che alleggia di solito sul suo viso.
Abbiamo appena finito  la lezione di danza e fra queste prove e quelle precedenti non mi sento più il polso , quando durante la coreografia ho dovuto fare la ruota l’ho fatta un po’ storta per alleviare il peso , ma l’insegnante mi ha trucidato con lo sguardo e quindi le altre volte ho dovuto farla bene per forza .
Con Lodo abbiamo deciso di andare al cinema , Cande non viene perché è a cena dai nonni e visto che nessuno ci poteva portare ci viene a prendere Jorge , che a sua volta ha deciso di venire al cinema con i suoi amici .
Stiamo aspettando da dieci minuti quando finalmente vediamo Jorge con la sua 500 fermarsi d’avanti a noi.
Noi entriamo subito in macchina perché stiamo morendo di freddo , e mentre  Jorge alza la musica a palla noi rimaniamo in silenzio finché non arriviamo .
Mentre Jorge sta cercando parcheggio noi intanto siamo scese e adesso stiamo in fila alla cassa .
Io e Lodo abbiamo scelto di andare a vedere un film romantico mentre Jorge e gli altri un horror.
Arriviamo alla cassa e chiediamo alla commessa due biglietti per la visione delle 21:00 .
Dopo parecchi minuti la cassiera ci dice che i posti sono tutti finiti e che dobbiamo scegliere un altro film e visto che l’unico film che inizia alle 21:00 è quello che vogliono andare a vedere i ragazzi ci tocca anche a noi vedere il film horror con loro .
Ci dirigiamo in sala e Jorge continua a non considerarmi come se fossi uno scarafaggio .
Per tutta la durata del  primo tempo Lodo non ha fatto altro che appiccicarsi o a me o a Jorge  , mentre un amico di Jorge ,  Diego , non ha fatto altro che provarci con me .
Io inizialmente ho evitato di parlare con lui , poi però quando il film ha iniziato a farmi paura ho preferito parlare con lui piuttosto che urlare dalla paura.
All’intervallo sono corsa in bagno , e poi sono andata a prendere gli smarties .
Durante il secondo tempo non ho fatto altro che passare il pacchetto di smarties  da me a Diego a Lodo  Jorge .
Alla fine del film gli smarties erano finiti .
Ora siamo all’ old wild west e io sono seduta tra Diego e Lodo .
Devo dire che dopo averci passato un po’ di tempo Diego è simpatico ed è anche molto carino , non ha fatto altro che farmi ridere durante la cena , mentre gli altri lo prendevano in giro per provarci così spudoratamente con me , tranne Jorge che era serio e rispondeva male a tutti .
A fine cena mi sono messa d’accordo con Diego per uscire insieme il giorno dopo e prima di andare via mi ha dato un bacio sulla guancia.
Poi mi sono girata e non vedendo più Jorge ho chiesto a Lodo : < Ma dove è tuo fratello ? > .
Lodo : < Ha detto che ci aspettava in macchina > .
Così io e Lodo adesso siamo in macchina con Jorge che continua a non proferire parola .
Jorge si ferma nel parcheggio di casa mia  io scendo  e Lodo mi segue .
Io : < Grazie del passaggio Jorge >.
Lui sbuffa un prego e io mi avvio verso il portone insieme a Lodo che mi segue .
Sto aspettando che papà apra il portone e Lodo dice : < Per caso tu sai cosa ha Jorge ? >
Io : < Non so forse ha litigato con uno dei suoi amici o forse si è solamente svegliato male >.
Lodo : < Sarà  va bene ci vediamo il sei sera , poi domani ci organizziamo per l’andata e il ritorno > .
Io :  < Ok ciaoo Lodo >.
Lodo : < Ciao Tini > .
Entro in casa e mi stendo sul letto aspettando il sonno , intanto penso che Lodo sia veramente preoccupata per il comportamento di suo fratello altrimenti a questo punto mi avrebbe fatto il terzo grado su Diego e l’appuntamento che ho con lui domani .
Pensando non capisco proprio perché Jorge abbia quell’atteggiamento , un conto è con me , ma un altro con Lodo e i suoi amici .
“Forse anche lui sta soffrendo come me ?  No non ci credo , sarà sicuramente per qualcos’altro “.
E con questo cado in un sonno profondo .

ANGOLO AUTRICE :
Scusate ma ormai penso che abbiate capito che non riesco ad aggiornare ogni giorno .
Comunque mentre nel capitolo precedente la storia fra Tini e Jorge sembrava aver preso una giusta piega , in questo capitolo invece è proprio il contrario.
Non mi odiate per questo se lo faccio c’è un motivo .
Comunque sono contenta che la storia vi piaccia e spero che continui a piacervi , baci a presto .

 

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Capitolo 8
*** Appuntamento ***


Mi sto preparando per uscire con Diego ed è da circa un ora che mi sto chiedendo “ Perché l’ho fatto ? Perché gli ho detto di sì ? “ .
Insomma si Diego è carino , ma io sono abbattuta per quello che è successo con Jorge e non credo di essere pronta ad impegnarmi sentimentalmente con qualcuno , soprattutto se quel qualcuno è amico di Jorge.
Anche lui sembra stare male , ma non capisco il perché .
Insomma è abituato a cambiare ragazza ogni giorno , quindi non dovrebbe reagire così.
Comunque mentre lui si chiude in se stesso ed è scontroso con tutti io ho pensato di reagire in un altro modo , ovvero uscendo con Diego.
Spero solo di non illuderlo , chissà magari va a finire che mi piace .
Sto andando a prendere l’autobus e finalmente dopo una giornata di silenzio Lodo si fa sentire.
Lodo : < Allora sei pronta per l’appuntamento ? >
Me lo chiede urlando , fra un po’ mi rompeva un timpano .
Io : < Si sto aspettando l’autobus non ti preoccupare .>
Lodo : < Ma scusa non sei agitata per niente , io al posto tuo lo sarei , insomma Diego è davvero bello ed è anche simpatico .>
Io : < Si Lodo ho capito ma per una volta che non sono agitata mi ci vuoi far diventare tu ? >.
Sto letteralmente morendo dalle risate .
Lodo : < OK va bene la smetto . >
Io : < Grazie >.
Finalmente è arrivato l’autobus.
Salgo e mi metto nei posti da quattro in fondo .
Lodo :
Io : < Un paio di jeans e una camicetta con un cardigan >.
Lodo :  < Ma come niente gonna o vestito , ma tu esci sempre con i vestitini >.
Io : < Lodo io li metto se so che poi dopo sto in un posto chiuso , come a scuola , in un ristorante o in discoteca. >
Lodo : < Va bene ma per questo appuntamento potevi fare anche un eccezione > .
Io : < Ormai sono in autobus quindi .. >
Lodo : < Va bene però mi raccomando non fare la scontrosa come al tuo solito >
Io : < Ok ci proverò , adesso però ti devo lasciare che sto entrando in galleria >.
Lodo : < Ci sentiamo dopo e vorrò sapere tutti i dettagli , buona fortuna Tini > .
CHIAMATA TERMINATA
Bene ora devo solo aspettare di arrivare in centro , quindi prendo le mie cuffiette e per tirarmi su il morale ascolto la canzone Roma Bangkok .
Sono quasi arrivata quindi stacco le cuffiette e prenoto la fermata.
Diego mi ha detto di vederci davanti alla gelateria , così inizio a camminare lungo il corso .
Non faccio in tempo a fare altri due passi che lo vedo da lontano con un mazzo di rose .
Ha un sorriso smagliante e i suo occhi verdi smeraldo non potrebbero brillare di più .
È proprio il contrario di Jorge .
Diego è simpatico , Jorge è scontroso , Diego è dolce , Jorge è freddo , Diego è sicurezza , Jorge è un buco nero.
“Aspetta perché sto paragonando Diego a Jorge a me di lui non importa niente , vero ? “
E mentre faccio queste situazione mi accorgo di essere di fronte a Diego e lui mi sorride porgendomi il mazzo di fiori .
Diego : < Ciao Martina >.
Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia .
Io un po’ imbarazzata sapendo di essere diventata rossa come un peperone accenno un ciao .
Diego : < Allora dove vuoi andare >.
Io : < Sinceramente non lo so , tu avevi in mente qualcosa ? >
Diego : < Al dire il vero sì >.
Diego mi sorride e poi con cautela come se fossi di cristallo intreccia le mie dita con le sue e insieme tenendoci per mano ci avviamo non so dove .
Sono al telefono con Lodo che mi sta tempestando di domande .
Lodo : < Allora dove ti ha portato ? >.
Io : < In un bar molto chic > .
Lodo : < Una volta lì cosa avete fatto ? >
Io : < Abbiamo preso entrambi una cioccolata calda e poi abbiamo parlato del più e del meno > .
Lodo : < E poi non è successo niente ? > .
Io : < No cosa sarebbe dovuto succedere ? > .
Lodo : < Almeno un bacetto > .
Io : < Beh in realtà mentre aspettavo l’autobus  si avvicinato e ha cercato di baciarmi ma io ho girato la testa e quindi mi ha baciato la guancia . >
Lodo : < Oddio Tini , ma perché ? >
Io : < Lo conosco da due giorni e sinceramente non me la sentivo , è simpatico e gentile ma non so se provo qualcosa per lui . >
Lodo : < Proprio per questo ti saresti dovuta lasciar baciare , così avresti capito se lo vedi come più di un amico > .
Io : < Ormai è andata > .
Lodo : < La prossima volta però dammi retta e fallo > .
Io : < Vedremo ora vado a cena che mamma è da quindici minuti che mi sta chiamando > .
Lodo : Ci sentiamo dopo per organizzarci su come andare in discoteca domani sera bacio > .
Io : < Ciao Lodo > .
Sto ripassando i balletti per domani sera e sono molto agitata visto che devo ballare davanti a tante persone che conosco e mi vergogno da matti , un conto è ballare tra la massa un conto su un palco dove tutti possono vederti .
Alla fine ho deciso di indossare il vestito nero che avevo comprato da Stradivarius e abbinarlo a degli stivaletti con un po’ di tacco .
Mentre sto sistemando il vestito lavato dentro all’armadio sento il telefono vibrare e leggo sullo schermo
CHIAMATA da Lodo
Io : < Lodo allora ? > .
Lodo : < Per domani sera tutto apposto ci accompagna e ci riporta a casa Jorge >.
Mi basta sentire il suo nome che mi sembra di sentire mille spine che mi pungono lo stomaco .
Lodo : < Tu cosa ti metti ? io pensavo di mettere quella salopette di jeans con degli stivaletti .
Mi riprendo dalla notizia e rispondo : < Io ho deciso di mettere il vestito nero nuovo che avevamo comprato insieme .
Lodo : < Oddio quello che ti stava benissimo !! Ma vuoi proprio farlo ingelosire a Diego Eh ?! >
Io : < Ma che dici è solo che mi piace molto quel vestito , e poi perché mai Diego dovrebbe essere geloso non stiamo nemmeno insieme e poi te l’ho detto che io non so come vederlo > .
Lodo : < Come dico sempre è questione di tempo , ora devo andare che si è fatto ci vediamo direttamente domani sera , ti passiamo a prendere per le 20:30 , sai Jorge deve essere li prima per aiutare gli altri a sistemare le cose .
Io : < Si perfetto a domani >.
Chiudo lo sportello dell’armadio causando un tonfo e mi butto a peso morto sul letto e mi lascio prendere dal sonno .
Mi sto preparando da un ora e sono quasi pronta devo solo finire di piastrare i capelli e infilarmi gli stivaletti.
Questa mattina al risveglio ho trovato un sacco di cioccolatini e caramelle nella sacca della befana , quindi a cena mi sono regolata con il mangiare altrimenti mentre ballo c’è il rischio di sembrare un elefante.
Comunque tutti quanti mi dicono che sono una ritardataria ma anche Jorge non è da meno .
Dopo dieci minuti finalmente è arrivato , saluto mamma e papà mi metto il giacchino e vado nel parcheggio di sopra .
Vedo la 500 ferma in mezzo alla strada con le quattro frecce e quindi mi muovo e salgo .
Chiudo la porta e saluto sia Lodo che Jorge poi dico : < Grazie del passaggio >.
Jorge : < Di niente >.
Continuiamo a rimanere in silenzio finché non arriviamo .
Jorge ci dice di accomodarci ai tavolini e lui invece si mette ad aiutare gli altri e maneggia sulla console posizionata sul palco dietro al posto riservato per noi ballerine .
Sono le 22:00 e finalmente fra un po’ apriranno le porte , fino a adesso io e Lodo abbiamo parlato del famoso ragazzo misterioso che la scorsa volta mi aveva chiesto di ballare e lei non ha fatto altro che ripetermi che secondo lei stasera verrà  e in tutto ciò Jorge non ha fatto altro che lanciarmi delle occhiate.
C’è  ma io dico abbiamo litigato , non ci rivolgiamo più la parola da una settimana e adesso mi lancia delle occhiate , ma cosa vuole ? Quel ragazzo è proprio lunatico .
Stanno iniziando ad entrare le prime persone così io e Lodo ci avviamo ai divanetti vicino al palco e non appena ci sarà più gente inizieremo a ballare .
Le ragazze stanno andando tutte vicino al palco dove si trova Jorge e stanno gesticolando come delle ochette , alcune gli chiedono addirittura se possono fare delle foto con lui .
A mio parere tutto ciò è disgustoso.
Lodo mi scuote le spalle  e mi distrae da questa raccapricciante visione , poi mi indica l’angolo bar e insieme ci dirigiamo lì .
Prendiamo entrambe un analcolico , poi Lodo mi accompagna in bagno e quando esco devo dire che la pista è decisamente affollata , l’impianto luci è fantastico e lo è anche la musica , ma la gente non fa che guardarsi in torno , probabilmente a disagio dal fatto che nessuno sta ballando , così Lodo mi prende per il polso , fortunatamente quello sano e insieme ci dirigiamo sul palco affianco a Jorge .
Lodo dice qualcosa all’orecchio di Jorge e lui le fa un cenno di consenso con la testa.
Subito dopo parte la canzone El taxi ed io e Lodo ci iniziamo a scatenare seguendo i passi della nostra coreografia .
Durante il ritornello distolgo lo sguardo da Lodo e vedo tutta la gente che balla imitandoci , ragazzi che ci guardano come se ci volessero mangiare con gli occhi e poi mi giro verso Jorge che ha sua volta mi guarda e mi fa un tenero sorriso.
Mi rigiro continuando a ballare fino a quando non vedo un ragazzo salire sul palco prendermi la mano e iniziare a ballare .
Alzo lo sguardo e vedo che si tratta del ragazzo dell’altra volta .
Inizialmente balliamo un po’ poi lui mi prende in disparte e ci andiamo a sedere nei divanetti .
Il ragazzo lascia la mia mano e si presenta : < Hei scusa se l’altra volta non ho fatto in tempo a presentarmi, io sono Tomas , ma tu puoi chiamarmi anche Tom > .
Mentre parla mi perdo nel suo sorriso , e mi accorgo che è contagioso visto che anche io sto sorridendo come un ebete.
Mi riprendo da questo stato e mi presento : < Beh ciao io sono Martina , ma tu puoi chiamarmi anche Tini >.
Tomas : < Sei veramente brava a ballare , ho visto come ti muovevi sul palco insieme alla tua amica , complimenti ! >.
Io : .
Tomas : < Io invece credo proprio di sì e le cose migliorano  visto che sei stupenda .>
Bene ora sta davvero esagerando con i complimenti credo che se continua così la mia faccia prenderà fuoco e dovremmo chiamare i vigili .
Io : < Beh anche tu non sei niente male , non me lo sarei mai aspettato che un ragazzo come te sapesse ballare > .
Tomas : < Perché che genere di ragazzo sono ? >.
Io : < Se non mi sbaglio credo che tu sia uno di quei ragazzi strafighi che non aspettano altro che farti soffrire. >
Oddio credo di aver bevuto decisamente troppo durante la pausa.
Tomas si mette a ridere , ed io sono ancora più imbarazzata .
Poi però lui mi mette un braccio sulle spalle e mi attira a se .
Tomas : < Non ti preoccupare , in molte pensano questo di me , ma ti dimostrerò che sotto a questo bellissimo ragazzo si nascondono altre sorprese.
Io sto per ribattere , quando lui lascia cadere il suo braccio dalla mie spalle e mi prende la mano .
Tomas : < Dai torniamo a ballare >.
Mi lascio trascinare da Tomas e andiamo in pista , guardo verso il palco e vedo che anche Lodo è scesa , mentre Jorge sta parlando con un suo amico dj .
Poi posa lo sguardo su di me e poi su Tomas e infine fra le nostre mani intrecciate.
Vedo il suo petto gonfiarsi e abbassarsi in maniera troppo veloce e il suo viso ha assunto dei toni abbastanza duri .
Ora sta guardando Tomas e lui ricambia , vedo Tomas dire qualcosa con il labiale a Jorge ma non capisco, cosi gli tiro un po’ il braccio e la sua attenzione ritorna su di me .
Per il resto della serata non ho fatto che ballare con Tom e alla fine della serata ci siamo scambiati i numeri di telefono  e mi ha salutato con due baci sulla guancia.
Adesso sono in macchina con Lodo e Jorge che non proferisce parola, di nuovo.
Lodo mi sta facendo l’interrogatorio e non ne posso più sinceramente.
Per fortuna Jorge la interrompe dicendomi che siamo arrivati , così saluto entrambi velocemente ed entro in casa.
Sono distesa nel letto e sto per addormentarmi quando sento il telefono vibrare          .
Da Tom : < Buona notte principessa >.
E mi basta quella parola per addormentarmi e sognare degli occhi verde smeraldo tormentati, anche se non so perché .
 
ANGOLO AUTRICE :
Mi scuso in anticipo per il fatto di non aver pubblicato , ma ultimamente non ho avuto il computer con me , comunque sono tornata con un nuovo capitolo che darà una svolta alla storia , fatemi sapere cosa ne pensate , baci :D

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Capitolo 9
*** Sorriso da ebete ***


~~Driin Driin
La sveglia …
Che pizze ma le vacanze non potevano durare di più ?
Per non parlare del fatto che ieri sera siamo tornati alle 3 dalla festa , sono distrutta.
E tutto questo perché ? Perché dovevo fare un favore a Jorge .
Adesso sono appena entrata in autobus e Cande che mi ha preceduto mi sta tenendo il posto vicino a lei .
Mi siedo vicino a lei e prendo la cuffietta che mi ha gentilmente passato.
Ormai è diventato un nostro rito entrare in autobus e dividerci le cuffiette.
Siamo appena arrivate in classe con il fiatone visto che per arrivare a scuola dalla fermata dobbiamo fare una salita , io e Cande ci accomodiamo ai nostri posti e tiriamo fuori il libro di testo di matematica .
Mentre aspetto che arrivi la professoressa controllo il cellulare e vedo che mi è arrivato un messaggio.
Tom : < Buongiorno principessa come stai ?>
Io : < un po’ stanca e tu ? >
Tom :  < Fresco come una rosa … >
Tom : < No scherzo sto dormendo sul banco >
Io : < Ahah mi sa che ti faccio compagnia >
Tom :  < Se è la tua è sempre gradita >
Io : < Ahah , sei troppo dolce adesso devo andare che è arrivata la prof >
Tom : < A ok a dopo. >
Poso il cellulare sotto il banco e inizio ad ascoltare la lezione di matematica , anche se so già che non capirò niente.
TORNANDO A CASA
Cande : < Tini mi vuoi dire che cosa hai ? è  tutta la mattina che hai questo sorriso da ebete stampato in faccia >
Guardo Cande  che è abbastanza scocciata di non sapere il perché sono felice , così mi giro verso di lei e le dico: < Questa mattina mi ha scritto Tom e all’uscita di scuola mi ha chiesto se oggi pomeriggio ho voglia di uscire con lui per conoscerci un po’ >.
Cande : < Non ci credo … perché non me lo hai detto subito ? >
Io : < Perché non ci potevo credere >
Cande mi guarda e adesso ha anche lei un sorriso smagliante, poi io le sorrido e lei si fionda fra le mie braccia .
Cande : < Sono contentissima per te . Ma con i compiti poi come fai ? >
Io : < Beh per questo contavo su di te >.
Cande sembra pensarci su poi mi dice : < Ok va bene li faccio e poi ti invio la foto, ma solo perché oggi è un giorno importante per te . >
Io : < Grazie Cande sei fantastica >.
Cande : < Lo sapevo già , ahah >.
Io : < Va bene ora vado ci sentiamo stasera >.
Cande : < A dopo Tini >.
Sono le 16:00 e sto scegliendo cosa mettermi , alla fine opto per dei jeans aderenti a vita alta , un top con sopra un cardigan e gli stivaletti alti .
Sono in piazza e sto aspettando che Tom arrivi , mi guardo intorno ma non vedo nessuno così mi metto ad aspettare seduta vicino alla fontana .
Ad un certo punto sento delle mani coprirmi gli occhi e una voce chiedermi : < Chi sono ? >
Io : < Tom ? >
Jorge : < Ma quale Tom , sono io >.
Mi giro e vedo Jorge che mi guarda con una faccia disgustata e sembra anche offeso.
Jorge : < Così ti devi vedere con Tom eh >.
Io : < Si e tu che ci fa qui >.
Jorge : < Stavo andando dai miei amici , poi ti ho visto tutta sola e volevo farti un po’ di compagnia ma a quanto pare non ce ne è bisogno > lo vedo indicare dietro di me e mi accorgo che Tom sta venendo qui.
Non faccio in tempo a controbattere che lui se ne sta già andando via.
Guardo Tom davanti a me e gli sorrido, lui invece mi saluta e mi lascia un bacio sulla guancia, poi intreccia le sue mani con le mie e incominciamo a camminare.
Dopo un po’ si ferma e guardandomi negli occhi mi chiede : < C’è qualcosa fra te e Jorge ?>
Io : < No è solo il fratello di una delle mie migliori amiche e quindi ogni tanto il mio gruppo esce con il suo >.
Tom : < Sicura ? >
Io : < Sicurissima >
Una volta chiarita la situazione mi porta in un bar e ci mettiamo a prendiamo dei biscottini con tè.
Quando sono ormai le sei mi accompagna alla fermata dell’autobus e prima di salutarmi si sporge verso di me , penso che mi voglia dare il solito bacio sulla guancia ma invece cambia direzione e mi da un bacio in bocca.
Dura un secondo , dopo di che si stacca subito e mi chiede scusa , dicendomi che forse non doveva.
Ma io che sono presa dall’euforia mi avvicino di più e gli rispondo con un altro bacio.
Adesso lui mi guarda con una faccia tra il confuso e il felice , così ci scambiamo un ultimo bacio e poi io salgo sull’autobus con il mio sorriso da ebete.


ANGOLO AUTRICE :
Comincio subito scusandomi per aver lasciato la storia senza aver dato segni di vita per quasi tre mesi , ma questo anno per me la scuola è davvero tosta e fra compiti e impegni pomeridiani non ho avuto tempo per scrivere .
Cumunque approfittando dei giorni festivi vi prometto che d'ora in poi aggiornerò ogni fine settimana .
Detto questo lo so che la storia ha preso una piega strana ma è tutto calcolato e alla fine tutti i nodi vengono al pettine.
Fatemi sapere se continuate a seguire la storia e se vi piace questo capitolo .
Baci

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Capitolo 10
*** Serata al bowling ***


~~È passato un mese dal mio primo appuntamento con Tom  e le cose non potrebbero andare meglio.
Quel giorno quando ho raccontato tutto a Cande e Lodo quasi mi strozzavano con tutti quegli abbracci.
In questi giorni quasi ogni pomeriggio Tom passava a prendermi o da scuola o dopo danza per passare un po’ di tempo insieme , e devo dire che mi sta veramente incominciando a piacere anche se qualche volta è come se mi mancasse qualcosa .
I sabati sera io Lodo e Cande abbiamo continuato ad uscire con il gruppo di Jorge e fra me e Diego è nata una bellissima amicizia .
Stasera abbiamo deciso di andare al bowling così mi sono messa dei leggings , una maglia con i brillantini e le mie amatissime converse nere.
Siamo arrivate da poco e stiamo facendo la fila per le scarpe.
Il commesso mi chiede : < Quale numero di scarpe porti ? >
Io : < 38 >.
Dietro di me sento muovere qualcosa e vedo che è Jorge che sta litigando con Diego.
Non appena mi giro i due si azzittiscono , così prendo le scarpe e vado a mettermi seduta sulle poltroncine.
La partita è appena iniziata e non vorrei vantarmi ma ho fatto già due strike , anche Cande è molto brava infatti per ora è in testa , mentre io sono seconda.
Jorge invece è proprio negato , infatti se la sta prendendo .
Mi avvicino a lui e lo stuzzico un po’ : < Qualcuno qui non sa perdere .. >
Jorge : < Non sto perdendo , sono solo un po’ stanco e quindi non riesco a dare il meglio di me >
Diego : < Strano , non dicevi così l’altra sera quando volevi rimanere a fare chiusura >
Io e Diego ci mettiamo a fare i coretti e poi alla fine scoppiamo a ridere .
Jorge è diventato tutto rosso e con una mossa bruca si leva le scarpe , prende il giubbetto e esce di fuori.
Sto per seguirlo ,ma Diego mi blocca dicendomi che è meglio di no e così mentre lui lo va a cercare io rimango dentro e finisco la partita.
Dopo circa quindici minuti rientrano ed entrambi stanno ridendo , non so perché ma mi sento sollevata.
Una volta finita la discussione per decidere dove mangiare, andiamo da America Graffiti e chiediamo un tavolo per  sei .
Il cameriere ci fa aspettare diversi minuti , ma alla fine ci conduce al nostro tavolo.
Mentre tutti si sono già seduti, io ero andata in bagno e adesso l’unico posto disponibile è tra Jorge e Diego “ fantastico “ .
Mi metto seduta e cerco di prendere il menù ma non ci arrivo perché è troppo lontano, così Jorge che sta ridendo della scena me lo porge e io gli dico : < Grazie >.
Jorge : < Non c’è bisogno che mi ringrazi , era una scena più che divertente da vedere >
Lo incenerisco con lo sguardo e sposto un po’ la mia sedia verso Diego.
Jorge sbuffa e dice : < Adesso fai anche la bambina offesa ? Hai bisogno del ciuccio ? >
Adesso mi sta veramente irritando : < Il bambino qui sei tu che non sai perdere >.
Jorge : < Io so perdere è solo che non capita quasi mai >
Io : < Ma sentitelo , sei proprio un bambino >
Jorge : < Smettila >
Io : < Di fare cosa? >
Jorge  : < Di ripetere quella parola >.
Io : < Quale bambino ? >
Jorge  : < Si >
Io : < Strano perché è proprio quello che sei >.
E dopo questo entrambi ci giriamo da un'altra parte e io mi accorgo che fra un po’ l’intero ristorante ha sentito la nostra conversazione , se così si può chiamare .
A spezzare il silenzio è Diego dicendo al cameriere di voler ordinare .
Per tutta la sera io e Jorge non ci rivolgiamo la parola così evitiamo altre liti .
Quando è ora di andare a casa Jorge non mi chiede nemmeno se ho bisogno di un passaggio e così mi riporta a casa Diego .
Sto per scendere dalla macchina ma Diego mi ferma per la spalla e mi domanda : < Tini stai bene ? >
Io : < Sì perché ? >
Diego : < Non mi sembra affatto che sia così >
Io : < Perché dovrei farmi rovinare la serata da un deficiente come Jorge >
Diego : < Tini non lo giudicare , tu non lo conosci bene , non sai tutta la storia >
Ora si che sono sconvolta c’è una storia su Jorge che non so .
Io : < Di che storia stai parlando ? >
Diego : < Non sta a me dirtela , tu sappi che se Jorge si comporta i un modo c’è un motivo e magari evita di aggredirlo sempre e lasciagli spiegare .
Se riuscirai ad ottenere la sua fiducia molte cose ti saranno più chiare .>
Io : < Grazie Diego mi serviva un'altra motivazione per sentirmi in colpa >.
Diego : < No Tini non ti preoccupare vedrai che Jorge si aprirà anche con te >.
Io : < Va bene grazie del passaggio , buona notte >.
Diego : < Notte Tini >.
Scendo dalla macchina di Diego ancora più confusa di prima e non vedo l’ora di infilarmi sotto le coperte.


ANGOLO AUTRICE :
Eccoci qua con il nuovo capitolo, qui le cose si fanno più interessanti, chissà di quale storia parla Diego ?
Ci sarà un riavvicinamento per i Jortini , oppure un oscuro segreto metterà alla prova i loro sentimenti ?
Eh questo per ora lo posso sapere solo io , intanto però spero che il capitolo vi sia piaciuto e che al più presto mi possiate dire cosa ne pensate.
Baci

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Capitolo 11
*** Una pessima giornata forse.. ***


~~CHIAMATA LODO
Io : < Ciao Lodo >
Lodo : < Ehi Tini ti sento un po’ giù >
Io : < In effetti non è una buona giornata >
Lodo : < Ah no ? Come mai ? >
Io : < Diciamo che questa giornata non è iniziata nel migliore dei modi.
Questa mattina mi sono svegliata con un forte mal di testa e non volevo proprio alzarmi dal letto , ma visto che avevo la verifica di matematica mi sono detta “ forza e coraggio “ , ho preso un aspirina e sono andata scuola.
In autobus mi sono ritrovata da sola perché Cande aveva la febbre “ fortunata lei “.
Come immaginavo la verifica è andata male perché nelle materie scientifiche sono una frana e  all’ultima ora ho dovuto sopportare quello di chimica che spiega per tutti gli interi 60 minuti.
All’uscita di scuola non mi sono potuta vedere con Tom perché lui usciva alle due e per questione di un secondo ho perso l’autobus , quindi ho dovuto aspettare altri quaranta minuti prima che passasse il prossimo.
Poi ho pensato adesso non potrà succedere più nulla , ma appena sono scesa alla fermata ha iniziato a piovere  e naturalmente nel tragitto fino a casa mi sono bagnata tutta .
Quindi posso affermare che questa non è una delle mie giornate migliori > .
Lodo : < O povera Tini che ne dici se stasera dopo danza resti a dormire da me ? >
Io : < Mmh non lo so .. >
Lodo : < Dai Tini fallo per me ti prego >
Come faccio a dirle di no se me lo chiede con questo tono .
Io : < Va bene >
Lodo : < Evviva >
Io : < Adesso vado a fare i compiti ci vediamo a danza >.
Sto ormai facendo da un ‘ora i compiti e ho quasi finito quindi decido di poter fare una pausa così vado in cucina e prendo dalla credenza dei biscotti al cioccolato.
Prendo un tovagliolo e mi metto a mangiare sul divano in sala con la tv accesa .
È sempre stato un mio vizio da quando ero piccola , ormai i miei genitori ci hanno fatto l’abitudine.
Sono le sei è ora di andare a danza , mi cambio e prendo il borsone con dentro i libri per il giorno dopo e l’occorrente per rimanere da Lodo .
Mi arriva un messaggio di papà che mi avvisa che mi sta aspettando nel parcheggio , così mi carico il borsone in spalla e chiudo la porta di casa.
La lezione di danza è stata come al solito molto intensa e sono distrutta e lo è anche Lodo.
Forse ho parlato troppo presto perché all’uscita della scuola di danza vedo un 500 a me familiare .
Fa che non sia lui, fa che non sia lui .
Vedo Lodo andare proprio in direzione di quella macchina e credo che ormai la catastrofe sia inevitabile.
Qualcuno apre la portiera  e dalla macchina esce il suono della musica a tutto volume , la sua musica .
Ed eccolo con tutto il suo splendore che ci sorride e io mi incanto a guardarlo.
All’inizio si sporge verso Lodo e prende il suo borsone poi mentre lei entra in macchina , lui si avvicina a me e si ferma a guardarmi .
Ecco lo sapevo che dovevo rifiutare ,che dovevo rimanere a casa , penso di non essere mai stata così impresentabile.
E mentre continuo a pensare lui apre la sua bellissima bocca : < Tini allora cosa volgiamo fare ?
 Vuoi rimanere a fissarmi fino a domani mattina ? >.
Io : <  No certo che no , andiamo > .

A casa di Lodo
Siamo tutti e tre seduti sul divano , Jorge si è voluto mettere in mezzo perché voleva tenere i popcorn , così mi sono avvinghiata al bracciolo per non sfiorarlo , ma sembra inutile visto che lui non ha la concezione dello spazio vitale .
Lodo si stava addormentando così ha deciso di andare a letto e io le ho detto che fra un po’ la raggiungevo .
Adesso almeno Jorge si è messo seduto un po’ più in là e posso rilassarmi.
Ad un certo punto va via la luce e ci ritroviamo al buio completo , e io ho un po’ paura del buio .
Jorge si è alzato dal divano e io sto cercando a tentoni il cellulare.
Finalmente lo trovo e metto la torcia , mi guardo in torno sperando di vedere Jorge ma a quanto pare non è più in questa stanza .
Apro la porta di casa e vado a cercarlo visto che no voglio rimanere da sola  .
Sento un rumore provenire dal sotto scala  e punto la torcia nell’angolo buio .
Qualcuno urla e io mi spavento e urlo .
Vedo Jorge che ha appena riattaccato la luce , tenersi la mano appoggiata alla testa e una smorfia di dolore sul viso.
Jorge : < Che cavolo ti urli >.
Io : < Scusa mi sono spaventata . Ma che hai fatto alla testa ? >.
Jorge : < Ho sbattuto contro la centralina >.
Io : < Fammi vedere .. >
Mi avvicino verso di lui e gli prendo la testa fra le mani , sembra che non si sia fatto nulla .
Io : < Non ti sei fatto niente ma per sicurezza andiamo a metterci un po’ di ghiaccio >.
Jorge : < Si mammina >.
Io : < Come mi hai chiamata ? >.
Jorge : < Mammina , perché ti comporti come se fossi un bambino che si è fatto la bua >.
Io : < O andiamo scherzi ricominciamo con la storia del bambino >.
Jorge : < Hai ragione meglio parlare del perché mi fissavi tanto quando dovevi salire in macchina >.
Io : < Cosa , non è affatto vero >.
Jorge : < Non preoccuparti tanto lo so che ti piaccio e pure tanto >.
Io : < L’importante è crederci >.
Era da tanto che non avevo una conversazione civile con Jorge e devo dire che non mi dispiace la cosa .
Ora siamo tornati sul divano e lui però ha in testa la borsa del ghiaccio , è talmente buffo.
Non me ne sono nemmeno accorta ma credo di essermi addormentata , sento qualcuno prendermi  tra le braccia e tirarmi su , poi vengo appoggiata su qualcosa di morbido , penso il letto ma non ho voglia di aprire gli occhi e infine una voce la sua voce mi dice : < Buonanotte principessa >  e prima di andarsene mi lascia un bacio sulla fronte .

ANGOLO AUTRICE :
Finalmente fra un po’ iniziano le vacanze e così potrò aggiornare più spesso ; come promesso ecco il nuovo capitolo , spero che vi sia piaciuto , fatemi sapere le vostre opinioni su questa storia per me è molto importante.
Baci

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Capitolo 12
*** Problemi all'orizzonte ***


~~Sto correndo anzi no , adesso sto ballando e mi sento così leggera come se potessi spiccare il volo e arrivare dove voglio, inizio a fare delle piroette su questa bellissima musica che non mi sembra di avere mai ascoltato , ad un certo momento c’è un inciso e io mi volto di scatto e vedo lui con un sorriso a trentadue denti venire verso di me a braccia aperte e io decido di liberarmi dalle mie insicurezze e corro verso di lui , sono quasi arrivata, mi do un ultimo slancio e …
Lodo : < Buon  giorno Tini >.
Vedo la mia amica che si è appena lanciata sopra di me e la sto trucidando con gli occhi per avermi svegliata in questo modo e per aver interrotto il mio sogno .
Lodo capisce che sono abbastanza infastidita e indietreggia .
Io mi stiracchio e mi decido ad uscire dal letto e a lasciar perdere quel sogno.
Lodo intanto si è vestita e ha ripreso il suo solito atteggiamento da  “sono felice e nessuno mi potrà rovinare la giornata” .
Io la guardo e non posso far a meno di sorridere vedendo la mia amica così felice .
Lei apre la porta della camera e mi domanda : < Vado a fare colazione vieni ? >.
Io : < Si arrivo subito >.
Chiudo la porta del bagno dietro di me e vado in cucina , ma sono sorpresa di vedere soltanto Lodo .
Io : < Dove sono tutti ? >
Lodo mi guarda con una faccia da “ma che domande sono “.
Lodo : < Mi sembra chiaro i miei genitori sono a lavoro e i miei fratelli a scuola >.
Ok ora sono ancora più confusa .
Io : < E perché noi non siamo a scuola ? >.
Lodo : < Forse perché sia il tuo professore di chimica sia la mia professoressa di italiano non ci sono ed entriamo entrambe alle 9:00 >.
Ma che sta dicendo se non ci fosse quello di chimica lo saprei sono la rappresentante  :  < Lodo ma cosa stai dicendo ? >.
Lodo sembra perdersi fra le nuvole poi torna nel mondo dei comuni mortali e dalla sua testa esce un punto esclamativo : < Forse non lo sapevi perché proprio come quando stai con me e Cande stai sempre in bagno e ti perdi il succo del discorso >.
Ecco adesso le cose iniziano a prendere forma , in effetti è molto probabile che io fossi in bagno e dato che Cande non c’è stata perché ha avuto la febbre , la altre si sono scordate di avvisarmi.
Io : < Va bene allora adesso che tutto è stato chiarito mangiamo che ho una fame da lupi >.
Lodo : < Lo sapevo tu hai sempre fame > .
Si parla proprio lei che mangia come un buzzico ed è magra come uno stecchino.
Io : < Vogliamo parlare di te ? >.
Lodo inizia a ridere e io la seguo perché ha la risata contagiosa e quasi mi strozzo a forza di ridere mentre finisco la mia colazione .
Adesso sto camminando con Lodo per andare e scuola visto che la sua casa è in centro e le nostre scuole sono vicine .
Accompagno Lodo fino al cancello della scuola e la saluto dicendole che ci saremmo viste poi il pomeriggio a danza.
Sto per andarmene quando sento delle urla provenire dal parchetto , e visto che sono troppo curiosa di sapere da chi provengano mi avvicino di più per vedere .
Le voci mi sono familiari fin troppo chiare , ma spero di sbagliarmi , sorpasso l’ultimo cespuglio e da dietro l’angolo vedo Tom  e Jorge che stanno litigando e quest’ultimo dà una spinata sulla spalla dell’altro .
Jorge sta gridando : < Devi lasciarla in pace , nessuno di noi due se la merita, non puoi farla soffrire a causa mia per quello che è successo in passato  ! >
Non riesco a capire a cosa si sta riferendo .
Tom : < Rosalie non c’entra niente la questione è tra me e te che non ti vuoi mai fare i fatti tuoi, smettila di intrometterti in tutte le mie relazioni , devi piantartela >.
Guardo Jorge che è rosso dalla collera e ho paura che possa fare del male a Tom o peggio che lui del male a se stesso .
Prima di aspettare ad osservare la prossima mossa di Jorge , esco dal mio nascondiglio e tossisco sperando di attirare la loro attenzione .
I due si girano verso di me , Tom non sembra essere colto di sorpresa anzi tutt’altro , mentre Jorge è completamente sbiancato .
Faccio un passo in avanti e cerco di sembrare il più autoritaria possibile quando domando : < Che sta succedendo , perché litigate e chi è Rosalie ? >.
Già chi sarà mai questa Rosalie .
Jorge è ammutolito e capisco che non ha intenzione di dirmi niente  , Tom invece lo lascia perdere e prendendomi la mano mi dice : < Vieni ti accompagno a scuola o farai tardi , ma ti giuro che oggi dopo scuola ti passo a prendere vieni a pranzo a casa mia e ti racconto tutto , però non devi preoccuparti è una cosa passata non mi riguarda più >.
Io lo guardo un po’ insicura e annuisco .
Lui mi accoglie fra le sue braccia e mi sussurra : < Non voglio che tu ci stia male , veramente quello che ti racconterò non cambierà nulla > .
Alla fine Tom mi ha accompagnata fino al cancello di scuola mi ha rassicurata e prima di andarsene mi ha dato un bacio.
Durante tutta la mattinata non ho fatto altro che pensare alle parole che sono uscite dalla bocca a lui e a Jorge , sono così confusa , di che storia stavano parlando , per la milionesima volta chi è Rosalie e che è successo con lei , perché se quei due si stavano comportando così e cosa centra lei con me?
Non posso essere tranquilla sapendo che c’è qualcosa che Jorge non vuole dirmi e che per Tom invece non significa nulla e ne parla come se fosse qualcosa che in realtà non è mai successa.
Ho bisogno di risposte ma non voglio che sia Tom a darmele, non so perché ma è la verità voglio che sia Jorge a dirmi di cosa stavano discutendo e del perché.
Ma per ora guardando Tom che mi aspetta appoggiato alla sua golf posso solo accettare le sue di risposte .
ANGOLO AUTRICE :
Ecco il nuovo capitolo , un segreto sconcertante ben presto metterà alla prova i nostri Jortini .
Voi cosa ne pensate ? Quale sarà il grande segreto di Jorge ?
Se volete scoprirlo continuate a leggere i prossimi capitoli , alla prossima .
Baci

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Capitolo 13
*** Arriviamo al punto ***


~~Sono seduta sul letto di Tom e sto aspettando che lui sparecchi la tavola per poi raggiungermi in camera sua.
Sono parecchio agitata di scoprire forse una parte del motivo per cui Jorge è così chiuso con me , ma devo sapere la verità , ne ho bisogno e se lui non me la vuole dire perché non si fida ancora di me , sarà Tom a dirmela.
Sento lo sportello della credenza sbattere , evidentemente Tom non è così calmo come vuole farmi credere.
La lavastoviglie è partita , significa che Tom ha finalmente finito di mettere a posto .
Ascolto in silenzio il rumore della suola delle sue scarpe mentre si avvicina alla porta e nel frattempo mi torturo le mani .
La porta scricchiola, alzo lo sguardo e incrocio il suo ; è arrivato il momento delle spiegazioni .
Tom fa un respiro forzato e dopo un minuto di silenzio si viene a sedere sul letto vicino a me .
La tensione è alle stelle , nemmeno all’esame di terza media mi sono sentita così agitata, è come se dalle risposte che Tom  mi darà dipendesse la mia sopravvivenza.
Sono in bilico fra il cadere dal burrone o fare un passo indietro e salvarmi.
Se otterrò le risposte che mi sono immaginata per tutta la mattinata mi salverò , ma se non sarà mi perderò .
Quando entrambi ci accorgiamo di essere arrivati al culmine , Tom apre la bocca e inizia a parlare : < Per cominciare voglio che tu stia calma e serena, tutto quello che ti dirò non ha nulla a che vedere con noi e per questo non cambierà nulla , si tratta di una cosa passata che non influenza più le mie decisioni ma per la quale Jorge prova ancora rancore.
Tutto è iniziato tre anni fa , al primo anno di superiori , sia io che Jorge facevamo parte della squadra di basket e per questo molto spesso ci frequentavamo come compagni di squadra , ma non c’è stata mai una vera amicizia.
Un giorno al bar vicino la scuola vidi una ragazza , aveva i capelli di un biondo dorato e degli occhi in cui potevi vedere il mare ;  era bellissima .
Stavo per andare ad ordinare qualcosa , quando per sbaglio lei inciampò e le caddero tutti i libri per terra, così lasciai perdere il mio caffè e andai ad aiutarla.
Non appena incontrai i suoi occhi mi venne da sorridere, perché lei era fatta così , il suo obbiettivo era quello di regalare sorrisi alla gente .
Quando le toccai la mano per aiutarla ad alzarsi , scoprii di essere fottuto perché i suoi occhi e la sua voce angelica mi avevano stregato .
Lei mi chiese informazioni su una scuola , che poi è la stessa che fai tu , io l’accompagnai e nei giorni seguenti ci demmo appuntamento ogni mattia al bar .
Dopo un mese gli appuntamenti diventarono più frequenti e non ci vedevamo solo al bar ,passavo metà delle mie giornate con lei , per me era tutto.
Così ci fidanzammo e le mie giornate furono interamente occupate da lei .
Questo fu uno dei tanti motivi per cui iniziai a litigare con Jorge , lui disse che questa mia relazione avrebbe portato degli esiti negativi alla squadra e che quindi avrei dovuto scegliere tra Rosalie e il basket.
Naturalmente io innamorato perso scelsi Rosalie , a quel tempo pensavo che fosse la scelta giusta, ma poi ne pagai il prezzo.
Infatti quando la relazione fra me e Rosalie sembrava andasse a gonfie vele , lei iniziò a essere meno presente.
Quando le chiedevo di uscire aveva sempre da fare oppure cambiava discorso.
All’inizio pensavo che fossero la scuola o i corsi pomeridiani a impegnarla così tanto , finché un giorno decisi di rientrare nella scuola lei sembrava un po’ turbata da questa mia decisione , ma finse di esserne contenta.
Era primo pomeriggio e Rosalie mi aveva avvisato che avrebbe avuto da fare con dei corsi, così io ne approfittai per andare a parlare con il coach per chiedere di rientrare.
La segreteria mi aveva detto che si trovava in palestra , così scesi al piano di sotto , ma non vidi nessuno e allora mi diressi verso gli spogliatoi.
Non c’era traccia del coach nemmeno lì così me ne stavo andando , ma proprio mentre stavo per richiudere la porta degli spogliatoi udii  dei versi.
All’inizio pensavo che fosse uno dei miei vecchi compagni di squadra che se la stava spassando con una ragazza , ma ad un certo punto sentii una risata , la sua risata, e allora non ci vidi più.
Avanzai spedito a falcate verso quell’angolo buio e ricevetti la delusione più grande della mia vita .
Non ci potevo credere che la mia Rosalie era aggrappata al bacino di Jorge ed era semi nuda.
Non ci vidi più dalla rabbia e iniziai a scaraventare tutto a terra partendo dalle panchine fino agli armadietti e quando non rimaneva più niente guardai Rosalie dritto negli occhi e le dissi che era una puttana e che mi faceva schifo.
Da quel giorno pensavo che lei sarebbe tornata in ginocchio da me , però non fu così.
La continuai e vedere abbracciata a Jorge e anche seduta sugli spalti a fare il tifo per lui, sembravano entrambi molto innamorati e questo faceva accrescere la mia rabbia.
Tutto andava bene per quei due fino a quando un giorno Jorge stanco di lei la lasciò dicendole che era stato insieme a lei solo per fare un dispetto a me e che era stata una stupida a pensare ce provasse qualcosa per lei.
Due giorni dopo Rosalie addolorata decise di trasferirsi e lasciò la città.
L’ultima volta che la vidi fu quel giorno in cui Jorge la umiliò davanti a tutti e quando lei si voltò a guardarmi vidi nei suoi occhi che lui l’aveva distrutta > .
Tom ha finalmente chiuso la bocca e io sto cercando di elaborare tutto quello che mi ha appena detto.
Non so da dove cominciare , questa storia mi ha così sconvolta , ma non riesco a trovare un nesso con quello che ha detto prima Jorge .
Lui pensa che Tom voglia ferirmi ma non ne vedo il motivo , insomma è una cosa passata e poi io non farei mai una cosa del genere a Tom , non sono quel genere di persona.
Tom mi sta fissando mentre aspetta che io dica qualcosa .
Continuiamo a guardarci e mentre io penso a quali parole usare lui prende le mia mani nelle sue e me le stringe , facendomi pensare che forse è impaziente di sapere cosa mi frulla nella testa in questo momento.
In fondo ha pienamente ragione , la nostra storia con questo non centra niente , per cui non capisco il motivo di questa sua insicurezza.
Per tranquillizzarlo gli sorrido e poi mi butto fra le sue braccia e ci abbracciamo, il suo calore è così confortante.
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro : < Non devi avere paura di niente con me , io non farei mai una cosa del genere e mi dispiace che tu ci sia dovuto passare .
Comunque hai ragione , sono felice che tu ti sia confidato di me e per questo le cose tra noi non cambieranno.
E di Jorge non mi stupisco che abbia fatto una cosa del genere > .
Lui annuisce dicendomi : < Sì probabilmente è vero e proprio per questo preferirei vederti lontana da lui , non mi sembra che si comporti bene con te e comunque non voglio che tu soffra per colpa sua .>
Mi fa così tanta tenerezza vederlo preoccupato per me , ma deve capire che Jorge è il fratello di una delle mie migliore amiche e non potrei evitarlo nemmeno facendoci apposta : < Di sicuro è vero che Jorge spesso non si comparta bene con  le ragazze ma è pur sempre un mio amico e non posso allontanarmi così da lui senza motivo >  .
Tom sembra essere arrabbiato e sta fissando con odio la parete davanti a sé : < Il motivo te l’ho appena detto non voglio che ci faccia soffrire e tu dovresti essere d’accordo se è vero che provi qualcosa per me >.
Non ci posso credere Tom sta insinuando che io non gli voglia bene , ma come gli salta in mente; però è anche vero che non voglio allontanarmi da Jorge , ormai lui fa parte della mia vita che gli piaccia o no .
< Senti Tom non puoi chiedermi questo , non vedere Jorge significherebbe di conseguenza non vedere tutti gli altri miei amici e non è perché non mi piaci ,ma non posso accontentarti > .
Tom sembra non capire infatti dopo poco mi attacca dicendo : < Beh se è questo che pensi , cioè che io non ti basto e che i tuoi amici sono più importanti di me forse allora è meglio che te ne vai e che chiudiamo tutto qui > .
Non posso credere alle mie orecchie lui che mi ha sempre ripetuto di volermi bene e di non voler vedermi soffrire mi sta facendo questo , mi sta lasciando.
Una lacrima solitaria scende lungo la mia guancia , ma non voglio che mi veda piangere perciò prendo in fretta il mio giubbetto e esco fuori di casa sbattendo la porta dietro di me , lasciando Tom con lo sguardo a fissare il muro mentre lacrime copiose ricoprono il mio viso .

ANGOLO AUTRICE  :
Eccomi di nuovi qui , mi scuso per la mia assenza ma in questi giorni non ho avuto modo di aggiornare .
Comunque finalmente scopriamo per quale motivo Tom e Jorge stavano litigando o forse non è proprio così , chissà cos’altro verrà fuori in futuro.
Come avete potuto vedere Tom e Tini a quanto  pare hanno avuto delle divergenze e ora Tini sta soffrendo, forse qualcuno riuscirà a consolarla .
Le vostre opinioni su questo e i precedenti capitoli sono sempre ben accette, ci sentiamo al prossimo capitolo.
Baci

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Capitolo 14
*** Incidente ***


~~Sto correndo da quindici minuti ormai , non mi sento più le guance e ho il petto in fiamme , non sono riuscita a smettere di piangere , però le mie lacrime si confondono con la pioggia.
Ripenso a tutti i momenti passati insieme a lui e non posso credere che abbia preso questa decisone.
Cioè io capisco che Jorge non si è comportato correttamente nei suoi confronti e che ha un carattere un po’ scontroso ,ma se è vero che Tom mi vuole bene dovrebbe riuscire a fidarsi di me .
Mentre penso continuo a correre e attraverso la strada senza accorgermi che il semaforo è diventato rosso.
Sento uno stridio di freni e vedo due fari a pochi centimetri da me , so già che non riuscirò mai ad attraversare senza che la macchina mi prenda , così colta dal panico faccio l’ultima cosa che non dovrei fare , mi accascio per terra continuando a piangere sperando che non faccia poi così male e che possa andarmene da qui senza sentire dolore.
Sono passati diversi secondi e questo può significare due cose : o che sono in paradiso o che la macchina che incombeva su di me è volatizzata .
Apro gli occhi sperando di riuscire a capirci qualcosa , anche se non riesco a vedere bene perché sono appannati dalle lacrime.
Della braccia stingono il mio esile corpo e mi sollevano dalla strada ; devo dire che sono un po’ spaesata , giro la mia testa verso sinistra e incontro quegli occhi che con uno sguardo ti fanno sentire protetta e che ti dicono che sei nel posto giusto.
Guardo Jorge  con le lacrime agli occhi , gli si legge la paura in faccia , anche io ho avuto paura ma adesso che sono fra le sue braccia non tempo più niente e sollevata di essere con lui gli butto le braccia al collo e inizio a piangere sul suo petto , stringendomi a lui.
Jorge lascia uscire dalla sua bocca un singhiozzo e mi stringe ancora di più .
Posso sentire ogni suo muscolo contrarsi sotto di me , riesco anche a percepire il suo respiro e se mi concentro il battito cardiaco per quanto è forte.
Deve essersi spaventato molto , immagino la situazione inversa e avverto una fitta al cuore .
Sciolgo l’abbraccio , anche se devo dire che forse era più una morsa e prendo il suo viso fra le mani, sembra un bambino al quale è stata portata via la mamma , i suoi occhi sono fissi su di me e non accenna a voler distogliere lo sguardo dai miei occhi , come se  concentrandosi su qualcos’altro potessi svanire.
Continuo a tenere il suo viso fra le mie mani , sembra così fragile, devo fargli capire che sto bene e che non è successo niente , perché vederlo così mi fa stare male .
Jorge apre la bocca prima di me : < Avrei potuto ucciderti >.
Ha lo sguardo perso come se stesse ripensando a qualcosa.
Non è esattamente quello che pensavo che dicesse , anzi è proprio una affermazione deficiente , visto che io sono qui con lui e non sono morta.
Vedo il panico e il dolore che lo investono e devo fare qualcosa prima che la situazione degeneri e che lui si faccia strane idee : < Che hai detto ?  > .
Jorge : < Ho detto che è mancato poco che ti uccidessi >.
Io : < Hai detto bene , è mancato , perché non è successo e se non ci fossi stato tu a guidare questa auto ma qualcun altro probabilmente si , a quest’ora sarei morta .
Quindi non ti colpevolizzare , perché io ti devo ringraziare di esserci stato , di aver incontrato te per strada e non un pazzo maniaco o un ubriaco che probabilmente se ne sarebbero fregati altamente di me , non avrebbero tentato nemmeno di schivarmi.
Ti devo ringraziare perché se non ci fossi stato tu a quest’ora di sicuro non sarei qui > .
Mentre lo stavo rimproverando per averci solo pensato a una cosa del genere , non mi sono accorta di aver avanzato verso di lui e adesso siamo vicinissimi.
Vedo il modo in cui il suo petto si alza e si abbassa e  stavolta non è per la paura ma per la rabbia, è arrabbiato con se stesso e questo non doveva accadere.
Jorge fa uno scatto irruento e mi prende per la vita , scatenandomi mille brividi , mi stringe forte tanto da provocarmi un po’ di dolore , fissa i suoi occhi nei mei e mi dice : < Hai ragione , probabilmente sarebbe potuto accadere di peggio, ma questo non significa che tu sia stata fortunata ad incontrare me , io sono un disastro , sono egoista , prepotente, cocciuto e ho la capacità di distruggere ogni cosa buona e bella che mi sta attorno , per cui si sei stata fortunata ma sei sicura che in questa tua fortuna non ci sia qualcosa di sbagliato ? Perché come puoi vedere in me ci sono mille cose sbagliate > .
Ha il fiato corto , si sta passando almeno da un’ora la mano fra i capelli e vedo qualcosa in lui rompersi , fino a adesso è stato sincero con me e sembrava volermi davvero bene ma ora sembra essere tornato quello di una volta che mi lanciava sguardi gelidi e a cui non importa niente di nessuno , una persona che è al centro del mondo e secondo la quale se una cosa succede, accade per colpa o per merito suo .
Si sta di nuovo distaccando e io non voglio, ho già perso Tom non voglio perdere anche lui.
Le lacrime cominciano a corrermi sul viso di nuovo e non riesco a fermarle , lui mi guarda con disprezzo , quasi non riuscisse a reggere la mia vista , sospira un ultima volta e conclude il suo discorso dicendomi : < Non voglio distruggere anche te > .
Non capisco a cosa si riferisce come potrebbe mai farmi del male se ogni volta che sto per cadere lui è sempre li a raccogliere i miei pezzi e poi con “ anche te “ a chi vuole alludere ?
Mi vergogno un po’ a dirlo ma ho talmente paura di perderlo : < Ti prego non lasciarmi, non chiudermi fuori anche tu , posso sopportare la verità ma solo se tu resti con me >.
Jorge sembra colpito dalle mie parole ,ma il fascio di emozioni che avevo notato in lui si dissolve lasciando solo la sua freddezza : < Forza sali in macchina ti riporto a casa >.
Detto così sembra un ordine , per cui salgo in macchina con la consapevolezza che dopo questo accaduto nulla sarà più come prima.

ANGOLO AUTRICE  :
Ehi eccomi con il nuovo capitolo , ho deciso di aggiornare prima visto che domani sarò tutto il giorno fuori casa , spero che non vi dispiaccia.
Allora in questo capitolo succede l’inevitabile , non bastava che Tini si lasciasse con Tom adesso deve fare i conti anche con il senso di colpa di Jorge che è apparso esplicitamente proprio nelle sue parole “ Non voglio distruggere anche te “ e qui direi che bisogna un po’ riflettere su quel anche .
Questi sono capitoli un po’ turbolenti per i Jortini  ma si sa che dopo la tempesta arriva la quiete .
Chissà arriverà presto oppure si dovrà scavare un po’ più a fondo ?
Ringrazio coloro che recensiscono  i capitoli , perché per me è molto importante sapere cosa ne pensate , spero che continuiate a farlo .
Baci

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Capitolo 15
*** Di male in peggio ***


~~Sono sul letto distesa e sto fissando da circa tre minuti le stelline attaccate al soffitto , le avevo messe quando ero piccola poi però non le ho più tolte perché durante la notte mi davano un senso di sicurezza e tranquillità
In questo momento la mia vita non è affatto tranquilla  e mi sento insicura su ogni fronte , a parte Lodo e Cande che ci sono sempre state.
Anche adesso che è da due giorni che sto a casa perché ho avuto la febbre loro sono qui , e quando dico che sono qui intendo proprio qui fisicamente.
Lodo pensava che visto che ho saltato le ultime lezioni di danza lei potesse venire a casa per farmele vedere così che io le apprenda subito dato che a fine mese abbiamo un concorso ,mentre Cande si è offerta volontaria per aiutarmi a rimettermi al paro con le materie.
Così adesso sono entrambe sedute sul mio letto a fare merenda mangiando biscottini e bevendo tè .
Lodo sta raccontando a me e Lisa di aver iniziato a vedere un ragazzo, che prima considerava solo un amico, come qualcosa di più e forse ho anche capito chi.
Si da il caso che la signorina non appena io ho confessato di vedere Diego solo come un amico , ha incominciato a scherzare molto più del solito con lui e a diventare rossa per ogni suo complimento, inoltre si è offerta volontaria per aiutarlo nell’inglese e lui ha accettato anche se sapeva benissimo che avrebbe potuto chiedere al suo migliore amico Jorge .
Adesso lei ci sta girando intorno e Cande deve ancora capire a quale ragazzo Lodo sta facendo riferimento , così dopo un po’ visto che nessuna delle due si adopera per arrivare alle conclusioni , intervengo io per arrivare al punto : < è Diego Cande chi vuoi che sia ? Non hai visto come si guardano con quell’aria da piccioncini e come ogni scusa è buona per stare insieme ? > .
Cande spalanca la bocca e inizia a saltellare insieme a Lodo sul mio letto , così che dopo dovrò rifarlo , mentre io le guardo finendo di bere l’ultima goccia di tè .
Stanche di esultare si fermano e vedono me che sto immobile aspettando che si calmano  , Lodo allora fa una faccia un po’ confusa e mi domanda : < Tini  che cosa hai ? Non sei contenta per me perché ti piace Diego ? >.
Scoppio in una risata amara e le dico : < Assolutamente no Diego per me è solo un amico te l’ho sempre detto dalla prima volta che l’ho conosciuto > .
Cande si intromette e mi domanda : < E allora cosa c’è che non va ? >.
Non ho avuto modo di dire loro quello che è successo con Tom e con Jorge e sinceramente non ne ho molta voglia , ma so che si arrabbierebbero se non glielo dicessi .
Io : < Io e Tom ci siamo lasciati , beh lui ha lasciato me >.
Cande esclama : < Ma come ! Era così preso da te >.
Non riesco a dire nulla perché scatta l’ira di Lodo : < E no così non va bene , dimmi dove abita che lo uccido >.
Rido un po’ e dico a Lodo che non ce ne è bisogno , ma lei subito dopo chiede : < Ma perché ? Cioè visto che le cose tra voi andavano a gonfie vele perché l’ha fatto ? >.
Mento perché non ne voglio parlare adesso e le dico : < Sinceramente non lo so >.
Cande interrompe la conversazione guardando l’orologio e dicendo che adesso deve andare via ma che ci vediamo domani.
Ora siamo rimaste solo io e Lodo e so già che lei non mi ha creduto , così fa il faccino da gatto degli stivali e mi chiede : < Dai ti prego mi dici il perché > .
La guardo e annuisco pronta per raccontare quello che Tom ha detto a me : < Tom mi ha raccontato la storia di Rosalie e adesso dice che non si fida di Jorge e vuole che io tagli ogni rapporto che ho con lui >.
Lodo fa una faccia stupita segno che anche lei sa della storia di Rosalie e poi mi chiede : < Che cosa ti ha detto su Rosalie ? > .
Io faccio un riassunto e le dico che era la ragazza di Tom , però lei lo ha tradito per stare con Jorge, che lui poi l’ha umiliata e che lei poi se ne è andata.
Lodo dopo aver ascoltato le mie parole commenta : < Già raccontata così Jorge sembra proprio una persona orribile > .
Io non capisco perché Lodo dice così in che altro modo può essere raccontata : < Scusa Lodo ma la storia non è vera ? >.
Lodo : < Non dico che non è vera ma ci sono delle cose che sono un po’ distorte dalla realtà ? >.
Adesso si che sono curiosa e anche un po’ arrabbiata con Tom : < Lodo qual è la storia veramente ? > .
Lodo fa un sospiro : < Non te lo posso dire >.
Io : < Che cosa stai scherzando spero ? >:
Lodo : < No affatto Jorge si è confidato con me a patto che non lo dicessi a nessuno quindi io non posso dirti nulla ma puoi sempre chiederlo a lui e sperare che si confidi con te > .
Sbuffo : < Sì certo . Ne dubito > .
Lodo : < Lo so detta così è un po’ difficile , ma non arrabbiarti con me , devi capire che Jorge è mio fratello non posso tradirlo > .
Io : < Si non ti preoccupare non ce l’ho con te sono solo confusa > .
Lodo : < Adesso io devo andare ok ci sentiamo domani dopo scuola in centro > .
Aspetta domani ? …
A sì giusto domani è sabato ,uff ma non potevo rimanere a casa anche domani così ritornavo a scuola lunedì .

DRIN DRIN
Maledetta sveglia , prima o poi la lancio fuori dalla finestra , prendo il cellulare e lo stacco dal carica batterie , vado a fare colazione e noto che mamma ha lasciato la finestra aperta , stranamente non è freddo così per andare a scuola decido di mettermi una gonna con una camicetta e le ballerine e poi mi trucco con calma visto che il sabato mi accompagna papà a scuola.
Oggi pomeriggio andrò in centro con Lodo e Cande per poi andare in una nuova discoteca aperta da poco, intanto però mi devo concentrare sulle cinque ora di scuola che mi aspettano.
Sfortunatamente oggi la prof di inglese ha ridato le verifiche e io come al solito ho preso sei , non riesco a capire perché di orale vado bene e di scritto no .
A pranzo c’era il mio piatto preferito pasta al pesce , e adesso sto guardando amici sul letto , mentre aspetto il messaggio di Lodo per sapere a che ora vederci in centro.
Messaggio da Lodo : Tini ci vediamo alle 17:00 in centro a dopo.
Perfetto ho tempo per finire a guardare amici .
Sono le 17:10 e io e Cande siamo appena arrivate in centro , vediamo Lodo salutarci dal lato opposto della piazza e la raggiungiamo.
Facciamo una serie di vasche per il corso , poi affamate decidiamo di prenderci un gelato , io rigorosamente alla fragola , e poi decidiamo di fare un giro per negozi.
Alla fine tutte e tre ci ritroviamo con almeno una busta in mano.
A cena stiamo da me così subito dopo aver finito di mangiare ci andiamo a preparare in camera mia.
Lodo indossa gli stivaletti una gonna con sopra un top e tiene i capelli legati con una coda, Cande si è fatta i boccoli e indossa in vestito blu con le ballerine , io invece ho lasciato i capelli lisci e indosso una tutina aderente assieme a delle scarpe con un po’ di tacco .
Ora siamo in macchina  e stiamo cantando da tre ore , povero papà .
Sono le undici e finalmente hanno aperto le porte .
Lodo : < Tini alla fine vengono anche Jorge e i suoi amici  >.
Io : < Ah bene >.
Cande resta in silenzio.
Lodo: < Non è un problema per te vero ? >.
Io : < No nessun problema >.
Cande : < Ma perché dovrebbe esserci un problema ? >
Io : < è Lodo che si fa strane idee lasciala perdere che è meglio >
Lodo : < Tini se hai un problema con Jorge non devi prendertela con me > .
Io : < Non me la sto prendendo con te dico solo che non c’è alcun problema per me se loro vengono >.
Lodo : < Ok come vuoi >.
Cande : < Oh finalmente tocca a noi > .
Entriamo dentro al locale che è già strapieno di gente , alzo lo sguardo e vedo una grande scalinata , sempre di essere nel film di Cenerentola , e sul soffitto un grande lampadario.
Le ragazze sono tutte vestite molto eleganti e devo dire che questo locale mi piace molto .
Dopo aver esplorato anche il piano di sopra decidiamo di rimanere lì perché la musica ci piace di più e ci lanciamo in pista a ballare tra la folla.
Ad un certo punto vedo Lodo salutare qualcuno per poi lanciarsi ad abbracciarlo , è Diego e dietro di lui ci sono i suoi amici compreso Jorge che sembra cercar qualcuno.
Quando in nostri sguardi si incontrano sorride e mi saluta avvicinandosi, sta per parlare quando i suoi amici lo prendono per il gomito per andare verso il bar e allora Jorge li segue non prima di avermi sfiorato l’orecchio con la sua bocca sussurrando : < Sei magnifica mia principessa >.
Gli lancio uno sguardo il cui significato non può essere non compreso e lo lascio andare con i suoi amici .
Il resto della serata passa con tranquillità fino a quando sento due braccia avvolgermi la vita  e pensando che sia Jorge mi giro con un sorriso in faccia dicendo il suo nome , purtroppo però non si tratta di Jorge , ma di Tom e a sentire quel nome va su tutte le furie , sembra ubriaco , mi prende per un polso facendomi male , mi tracina con se fino a quando non vede Jorge che sta bevendo con i suoi amici e richiama la sua attenzione dandogli uno spintone , Jorge si volta e non fa in tempo a reagire che Tom gli ha già dato un pugno in faccia .
Lo vedo vacillare poi però recupera l’equilibrio e la serenità che era dipinta sul suo volto viene sostituita dalla rabbia.
Tom mi strattona e mi lascia cedere contro un divanetto , Jorge preoccupato per me si distrae e viene colpito alla mascella , lancio un urlo e vedo la gente farsi avanti per allontanare quei due , Jorge nonostante il sangue che gli sta colando dalla guancia afferra Tom e gli sferra un pugno nello stomaco , Tom si riversa a terra e geme di dolore.
Non riesco a guardare , mi viene da piangere e allo stesso tempo da vomitare, riapro gli occhi e vedo che i due sono stati separati e adesso si stanno attaccando solo verbalmente.
Tom : < Non l’avrai mai lei è mia >.
Jorge : < Forse non ti ricordi che sei stato tu a lasciarla e lei è corsa da me >.
Tom : < Farà la stessa fine di Rosalie >
Jorge : < Lo sai che è stato un incidente >.
Tom : < Si un incidente causato da te e se non ci fosse stato lei sarebbe ancora qui con noi >.
Vedo Jorge abbassare lo sguardo e non rispondere alla provocazione di Tom .
I due vengono finalmente separati e Jorge  si allontana dai suoi amici per andare chissà dove .
Io decido di seguirlo questa volta non mi ferma nessuno , così raggiungo l’uscita e vedo Jorge seduto sotto una palma tenersi le mani con le nocchie sbucciate.
Mi avvicino a lui e vedo che una lacrima gli riga il viso  , inizialmente con un dito l’asciugo e poi di scatto lui mi abbraccia e mi tiene stretta a se come in una morsa ,  ma è una morsa piacevole.
Sento il suo fiato sul mio collo , rimaniamo così per alcuni minuti , ma poi Jorge si allontana di scatto e mi guarda con i suoi occhi gelidi.
Jorge : < Martina è meglio che tu torni dentro >.
Aspetta mi ha chiamata Martina ? Ma dove sono andati a finire tutti quei soprannomi ?
Io : < No non me ne vado , tu hai bisogno di me >.
Jorge : < No non  è vero io non ho bisogno di nessuno specialmente di una principessa capricciosa >.
Sento il petto che è in procinto di scoppiare e gli occhi prendere fuoco, gli rivolgo uno sguardo disperato e gli chiedo : < Non è questo che vuoi realmente, sei solo arrabbiato e allora te la prendi con me come fai sempre , però domani tornerai a essere il solito Jorge >.
Jorge : < No affatto , voglio che tu te ne vada e per quanto si può non voglio più avere a che fare con te >.
Non può aver detto queste cose , non è vero .
Jorge : < Ho detto vattene , vattene subito >.
Mi sta urlando da tre ore e ogni volta che apre quella bocca mi uccide .
Io : < Ok se è questo che vuoi me ne vado , ma non cercarmi più perché tu per me non conti più niente e non puoi influenzare più le mie scelte, addio Jorge .
Jorge : < Addio Martina >.
Mi volto dandogli le spalle e anche se fa male riesco a darmi un contegno e a tornare dentro come se non fosse successo niente , e  mentre la porta si sta chiudendo dietro di me , sento il pugno di Jorge  sbattere contro il muro.

ANGOLO AUTRICE :
Inizio scusandomi per la mia lunga assenza , ma verso Gennaio si è rotto il computer , quando finalmente è stato aggiustato non potevo mai usarlo perché era sempre occupato da qualcuno e infine sono successe delle cose che mi hanno tolto anche la voglia di scrivere.
Però adesso che sto un po’ meglio e che finalmente posso mettere mano al computer ho capito che sarebbe stato veramente brutto lasciare la storia così e anche se con più difficoltà a concentrarmi ho ricominciato a scrivere .
Come avevo già detto spero di riuscire ad aggiornare almeno una volta a settimana  e se ciò non accade prendetevela con i miei professori che non mi lasciano neanche il tempo di respirare.
Nonostante  la mia lunga assenza spero che ci sia ancora qualcuno intenzionato a continuare a leggere questa storia.
Ci sentiamo molto presto con il nuovo capitolo BACI .

 

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Capitolo 16
*** Ragione o cuore ? ***


~~È passato più di un mese da quando lui non fa più parte della mia vita , da quando nessuno riesce a donarmi un sorriso sincero .
Da quella sera non sono più riuscita ad essere felice , felice veramente , è come se stessi vivendo in una bolla ,la vita va avanti e io mi lascio trascinare.
Le mie amiche sembrano essersi accorte del mio comportamento ma non mi hanno mai chiesto nulla a riguardo e giusto per stare con qualcuno mi sono rimessa con Tom che sembra essere tornato quello di una volta al contrario di Lodo e Cande lui spesso domanda il perché del mio comportamento , ma sa già che non gli darò una risposta.
Nemmeno la danza riesce a  farmi sentire come prima e mi sta passando per la mente l’idea di lasciare, in fondo la danza moderna non è lo stile che voglio fare veramente , lo sanno tutti che sono portata per la classica ma che dopo l’incidente al ginocchio non sono più riuscita a mettere le punte per paura di non poter ballare più.
Sono anche dimagrita di 5 chili ,ma alla fine non sono troppo magra quindi non c’è bisogno di preoccuparsi, L’ultima volta che l’ho visto è stato durante le vacanze di Pasqua quando io e Cande siamo andate in aeroporto per salutare Lodo che partiva per andare dai suoi parenti in America e lui era li con il suo sguardo fiero a guardare le vetrate .
Da poco ho scoperto che si è mezzo fidanzato con una ragazza e sembra una storia seria , così io mi sono detta perché lui si e io no ?
E adesso mi ritrovo al cinema con Tom per i nostri tre mesi .
Ho le mani intrecciate con le sue e stiamo mangiando i popcorn mentre ci godiamo il film Alleggiant.
Da quando siamo tornati insieme Tom è stato sempre molto gentile con me  e insieme abbiamo condiviso tanti ricordi , potrebbe essere il ragazzo perfetto ma quando sono con lui non mi sento completa , forse per essere giusta con lui dovrei lasciarlo ma non riesco perché per ora è l’unico fra tutti che riesce a darmi la sicurezza di cui ho bisogno in questo momento.
Il film è appena finito e Tom mi sta riaccompagnando a casa , siamo in macchina e lui ha acceso il riscaldamento perché io sentivo freddo , questa serata è stata piacevole come tutte le altre e a me va bene così.
Siamo arrivati , scendo dalla macchina e sento le braccia di Tom avvolgermi la vita , appoggia la sua fronte sulla mia e ci guardiamo negli occhi, quanto vorrei che fossero color  smeraldo, una lacrima fuoriesce dal mio occhio e Tom svelto come è me la asciuga subito, e prontamente mi bacia.
Non è un bacio come i soliti , sempre pieno di passione e io mi lascio trasportare in esso .
Tom mi intrappola tra lui e il muretto e continua a baciarmi , e fa scendere la sua mano un po’ più giù della mia vita, continua ad accarezzarmi mentre mi lascia dei dolci baci sul collo.
Sentiamo una macchina arrivare e dandomi un ultimo bacio Tom si stacca da me .
Mi sento spaesata , ma il suono della sua voce mi fa ritornare alla realtà : < Notte principessa ci vediamo domani dopo scuola >.
Tom si allontana definitivamente da me lasciandomi spazio , entra in macchina e io lo saluto per poi rientrare in casa.
Quando apro la porta di casa trovo mio padre seduto ad aspettarmi, non ha un ‘espressione molto serena.
Io : .
Papà : < Dove sei stata ? > .
Io : < Te l’ho detto che uscivo con Tom e che lui mi avrebbe riaccompagnata a casa >.
Papà : < E io ti ho già detto che quel ragazzo non mi piace > .
Io: < Beh a me si , quindi vedi di fartelo piacere o di non dire più niente di negativo su di lui >.
Papà : < Martina vedi di non alzare la voce con me e vai subito in camera tua >.
Sento una porta aprirsi ed mamma che è stata svegliata dalle nostre urla , ci dice di abbassare la voce e se ne torna a dormire.
Io vado a mettermi il pigiama e vado a dormire senza aggiungere un’altra parola.
Il giorno dopo sono stanca morta per aver fatto tardi la sera prima e così a colazione bevo una tazza di caffè in più del solito.
La mattinata a scuola trascorre tranquilla e a ginnastica la prof ci lascia mettere la musica e così facciamo un po’ di zumba.
All’uscita di scuola c’è Tom che mi sta aspettando nel parcheggio  e ha in mano delle rose .
È davvero dolce, qualunque ragazza al mio posto sarebbe strafelice e io devo farlo capire a Tom quanto gli sono riconoscente per quello che fa per me.
Oggi pranzo da lui e stiamo insieme fino ala 16.30 perché poi lui ha gli allenamenti , mentre io oggi ho deciso di non andare a danza e di prendermi un giorno per me.
Io e Tom siamo nel divano abbracciati e lui mi riempie di coccole , i suoi genitori non ci sono e lui è molto più affettuoso del solito  e forse ho già capito dove vuole andare a parare.
Se pensa che mi lascerò andare così facilmente si sbaglia di grosso.
Non appena Tom mi sfiora il fondoschiena mi irrigidisco.
Tom : < Ehi principessa c’è qualcosa che non va ? >.
Io : < No assolutamente >.
Continuo a guardare davanti a me e tengo lo sguardo fisso.
Sento le labbra di Tom lasciare dei baci umidi sul mio collo e le sue mani stringere più forte la mia vita.
Mi stringe ancora più forte suscitandomi dolore, e allora la mia attenzione ritorna su di lui, sembra contento che la mia attenzione sia tornata su di lui e io glielo lascio credere.
È come se fossi una bambola di pezza , pronta per essere usata.
Lui si stende sopra di me e mi bacia con trasporto io faccio lo stesso anche se non ho gran voglia, ad un certo punto le sue mani arrivano sotto la mia maglia e inizia ad accarezzarmi il ventre, i suoi occhi sono colmi di desiderio mentre io vorrei solo alzarmi andare via e non farmi più toccare da lui.
Ma la mia mente è come distaccata dal mio corpo e così rimango sotto di lui che continua a toccarmi fino a quando arriva al mio orecchio e mi chiede : < Se non vuoi basta dirlo e mi fermo > , già è proprio così non voglio e infatti subito dopo mi riprendo dal mio stato di trans e gli dico : < In effetti non mi sento molto bene , sono molto stanca , magari un’altra volta >.
Lui mi sorride e mi attira a sé facendomi mettere seduta sulle sue gambe e come prima lui continua a guardare la tv e io il vuoto davanti a me.

POV JORGE
Sono le 16: 00 fra mezz’ora iniziano gli allenamenti sarà meglio che mi sbrigo, scendo dal letto con indosso solo gli shorts e prendo il cellullare per vedere se ci sono dei messaggi, sento un mugolio e mi giro a guardare  Ludmilla che si alza e si riveste.
Già è la mia nuova conquista ,è bionda un fisico da modella e fa parte delle cheerleader ,agli occhi di qualcun altro potrebbe essere la ragazza perfetta ma per me non lo è perché non è lei .
Dalla sera che le ho detto di non cercarmi più è cambiata , ma non solo con me , con tutti e mi sono sentito anche in colpa per questo , ma cosa potevo fare ?
Non volevo per nessuna ragione al mondo che lei facesse la fine di Rosalie e pur  di non darle lo stesso destino che era capitato a Rosalie avrei fatto di tutto per tenerla lontano , persino farla innamorare di un altro.
Forse potrebbe sembrare stupido ma per chi come me sa cosa è successo capisce che questa è la decisione giusta e visto che non posso avere lei ho deciso di divertirmi con una bella ragazza che non faccia troppe domande e che abbia occhi solo per me , ed eccomi accontentato , inoltre ne ho tutto il diritto visto che lei si è messa con il mio peggior nemico.
D’altronde Ludmilla non fa domande, accontenta tutti i miei desideri e non cerca di cambiare quello che sono per cui per ora è abbastanza.
Prendo il borsone la bacio e poi la spingo fuori dalla porta insieme a me per andare agli allenamenti.
Una volta arrivato potevo immaginare qualsiasi cosa tranne di dover vedere lei.
POV TINI
Lo sapevo che non sarei riuscita a dirgli di no e infatti eccomi qua a vedere i suoi allenamenti .
Ma perché non è caduto nulla addosso poco prima che ho detto a Tom che non sarei andata a danza e quindi che avevo il pomeriggio libero.
Lui è andato a cambiarsi e io mi ritrovo sugli spalti a dover osservare delle ochette fare dei piccoli salti, se questa per loro è danza allora non ne capiscono proprio niente.
Sento il suono del fischietto dell’allenatore  e una schiera di ragazzi in uniforme entra in campo tra cui Tom che alza subito la mano per salutarmi e io contraccambio .
Il mio sguardo poi è catturato da una cheerleader che saltella euforica prima di abbracciare il suo ragazzo.
Beh complimenti il ragazzo è davvero bello , non appena lei allenta la stretta che aveva su di lui , il ragazzo si gira e mi vede come io sfortunatamente lo vedo e capisco di chi si tratta.
Ma certo quanto sono stata stupida a non pensare che agli allenamenti ci sarebbe stato anche Jorge.
Anche la biondina si accorge di me e di Jorge che è  rimasto di stucco , così per attirare l’attenzione del suo ragazzo lo bacia appassionatamente e io distolgo lo sguardo da quella scena che mi ha fatto venire la nausea.
Dopo un paio di minuti gli allenamenti iniziano e il mio sguardo ritorna sui giocatori .
Non so dire se l’allenamento sia andato bene o male perché sinceramente non ho seguito molto la partita e inoltre non ci capisco niente di basket  però ho capito perché Lodo va a vedere quasi sempre le partite di suo fratello , visto che i maschi stanno sempre a torso nudo.
Scendo dagli spalti e Diego mi vede e mi viene subito incontro abbracciandomi e facendomi girare per aria.
Diego : < Sbaglio o sei sempre più leggera ? Bisogna mettere un po’ di carne qua >.
Sorrido all’affermazione di Diego e gli dico : < E allora che aspetti ad invitarmi a cena ? >.
Diego : < Hai ragione , questo sabato sei invitata a vedere la nostra partita così da fare compagnia a Julie e poi a venire a cena con noi , ci stai ? >.
Io : < Si ci sto ! >.
Sento qualcuno tossire ed è Tom che mi reclama , mi stringe un fianco e dice che possiamo andare  così saluto Diego e mi lascio il campo alle spalle.
Dico a Tom di lasciarmi nel parco vicino casa e lui si scusa di no poter fare una passeggiata con me perché deve andare a casa a fare la doccia , ma io anche se potrò sembrare cattiva , ne sono sollevata.
Così incomincio a camminare con la musica nelle orecchie fino a quando non sento la canzone che davano alla tv quando io e Jorge ci siamo baciati la prima volta e non riuscendo a resistere inizio a piangere e piango tutte le lacrime che finora non avevo mai pianto.
Piango per l’incidente , per come sono andate le cose dopo, per la morte di nonna , per la rottura del rapporto con Jorge e per tutte le cose che lui non mi ha mai voluto dire.
Piango così tanto da non riuscire neanche più a parlare e quando finalmente riesco a riprendere in mano il cellulare mi accorgo che sono le 21:00 e che ho dieci chiamate perse da mamma e papà , cinque da Lodo e due da Jorge .
Fantastico e adesso ai miei che gli racconto ?
Sono all’uscita dei giardini e vedo un fanale illuminare la strada davanti a me , è di una moto.
La moto si ferma e a scendere è proprio il mio cavaliere oscuro , vedo Jorge preoccupatissimo farsi strada e non appena le distanze si accorciano con uno slancio lo abbraccio e lui mi prende al volo.
Ricomincio a piangere come una matta e mi aggrappo al suo giubbetto  , lui nel frattempo mi sgrida per essere stata così bambina e mi accarezza la schiena lasciandomi di tanto in tanto un bacio in fronte per farmi calmare.
Quando finalmente riesco a parlare senza piangere mi fa scendere ma rimaniamo comunque abbracciati fronte contro fronte e calmiamo i nostri respiri.
Alzo lo sguardo incrociando i suoi occhi : < Mi dispiace tanto > , è quello che sono riuscita a dire singhiozzando .
Jorge : < E di cosa ? qui l’unico che deve chiedere scusa sono io perché ti ho trattata di merde quando tu volevi solo aiutarmi >.
Io : < A quanto pare non sono molto brava visto come è andata a finire >.
Jorge : < Ssh non piangere >.
Jorge continua a tenermi stretta mentre io mi lascio scappare dei pensieri che dovevo tenere per me :
 < Mi manchi >.

ANGOLO AUTRICE :
Allora vi è piaciuto questo capitolo ?
Come richiesto ho inserito il Pov di Jorge e finalmente riusciamo a capire cosa gli passa per la testa anche se le domande a cui non sappiamo dare risposta sono molte.
Come vedete nonostante il volere di Jorge i due sono destinati a riavvicinarsi , chissà adesso cosa risponderà Jorge dopo che Tini gli ha confessato di sentire la sua mancanza ?
Ci vediamo presto con il prossimo capitolo.

 

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Capitolo 17
*** Alti e bassi ***


Jorge mi guarda con occhi che esprimono tutto il suo dolore , e quasi mi sono pentita di aver parlato quando anche lui dice qualcosa : < Mi manchi anche tu bimba >.
Lo abbraccio ancora più forte e anche lui , ma nel frattempo Jorge continua a parlare : < Mi manchi ma lo sai che non possiamo >.
Io lo guardo confusa : < Non possiamo cosa ? >.
Jorge : e indica lui e me .
Io : < Non possiamo nemmeno essere amici ?>.
Jorge : < Amici ? >.
Io : < Si come me e Diego >.
Jorge : < Non so se riuscirei ad essere tuo amico >.
Io : < Ti prego Jorge è l’unico modo >.
Jorge : < E va bene ci penserò >.
Io : < Ok >.
Jorge: < Ok >.
Sciogliamo definitivamente l’abbraccio e sto per andarmene quando Jorge mi chiede : < Amici ? >.
Io gli sorrido e gli rispondo : < Sì Amici >.
Jorge : < Che cosa dirai ai tuoi genitori una volta tornata a casa ? >.
Io : < Sinceramente è proprio una gran bella domanda >.
Jorge : < E se io avessi la risposta .. >.
Io : < Sentiamo >.
Jorge : < Puoi dire ai tuoi che mentre tornavi a casa mi hai incontrato e siamo andati a cena insieme , ti si è scaricato il telefono  e visto che i tuoi tornavano tardi e non avevi le chiavi sei venuta a dormire da me .
Ti piace come idea ? >.
Io : < Si è fantastica >.
Jorge : < Bene allora mando un messaggio ai tuoi per dirgli che sei con me e andiamo a casa >.
Io : < Perfetto >.
Se non ci fosse lui non so cosa farei .
Jorge : < Ok fatto possiamo andare , mettiti il casco >.
Sto per prenderlo ma Jorge e più veloce di me e decide di infilarmelo lui, e quando deve chiuderlo si sofferma un po’ di più e mi accarezza il mento .
Jorge : < Sarà davvero dura esserti amico >.
Mi metto a ridere alla battuta di Jorge perché so che in fondo mi vede solo come sua sorella e salgo in moto cingendo la sua vita per  tenermi.
Arriviamo a casa sua e ormai tutti stanno dormendo così Jorge mi prende per mano e mi conduce in camera sua , una volta chiusa la porta accende la luce e io mi siedo sul suo letto mentre lo guardo cercare qualcosa tra i cassetti.
Quando li richiude ne fuoriesce una maglia e un paio d shorts davvero buffi , dovevano essere di lui qualche anno fa , così ridendo gli domando : < E per chi sono quelli ? >.
Jorge mi sorride : < Sono per te ? >.
Io rido dicendo : < Ma come per me ? >.
Jorge : < Si lo so che volevi dormire nuda la mio fianco ma siamo amici e non mi sembra il caso che ..
Non lo lascio finire di parlare che gli tiro un cuscino in piene faccia , mentre nel frattempo sono diventata rossa dalla vergogna.
Entrambi scoppiamo a ridere poi però ci ricordiamo che non siamo soli e abbassiamo la voce.
Riflettendoci era da quella sera al locale che non ridevo così.
Jorge si avvicina e si siede sul letto con me , e prendendomi il mento fra le mani mi chiede : < A cosa stai pensando bimba ? >.
Io rispondo : < Al fatto che sono felice di essere tua amica >.
Jorge si gira dall’altra parte e entrambi ci cambiamo , poi spegne la luce  e si infila sotto le coperte , anche io faccio lo stesso ,ma dopo un po’ ammetto di aver alcune difficoltà a dormire.
Come al solito Jorge che si accorge di tutto si avvicina e mi abbraccia da dietro sussurrando : < Buona notte bimba >.
E io mi addormento così fra le sue braccia.
 
La mattina dopo..
Mi sveglio sentendo il respiro di qualcuno sfiorarmi la pelle e quando il mio cervello si connette , ricordo tutto quello che è successo ieri sera e infine Jorge che mi abbraccia per farmi addormentare.
Evidentemente siamo rimasti in questa posizione per tutta la notte.
Cerco di staccarmi le braccia di Jorge che mi stringono come una morsa , ma appena accenno ad allontanarmi sento la presa farsi più forte e Jorge dire : < Ti prego non andartene ho bisogno di te , non lasciarmi Rosalie >.
Sentire pronunciare quel nome è come ricevere uno schiaffo in pieno viso .
Mi allontano bruscamente da Jorge svegliandolo e adesso sembra di cattivo umore .
Jorge : < Ma che cazzo ti prende ? >.
Io : < Ma a te cosa prende , mi rinchiudi in una morsa e quando cerco di allontanarmi mi scambi per lei >.
Jorge : < Lei chi ? >.
Io : .
Esco dalla stanza senza ascoltare quello che mi deve dire Jorge e corro in cucina .
Ecco adesso sono proprio una stupida , andare in cucina davanti a tutta la famiglia di Lodo indossando i vestiti di Jorge e senza che loro sappiano della mia presenza migliora proprio le cose , Lodo mi guarda e quasi si strozza con il latte , mentre i fratellino e sorellina litigano , e i genitori sembrano già sapere della mia presenza.
Ma la ciliegina sulla torta è Jorge che come una furia corre in cucina chiamandomi e quando entra si accorge della figura che sta facendo davanti alla sua famiglia e inoltre deve essere andato in bagno perché adesso è a torso nudo.
Clara la mamma di Jorge e Lodo mi fa posto a tavola mentre suo figlio si siede davanti a me con aria arrabbiata , i bambini si alzano e assieme ai genitori vanno a prepararsi , adesso a tavola siamo solo io Jorge  e Lodo che pretende delle spiegazioni.
Jorge sta addentando un toast e intanto mi sfida con lo sguardo e io faccio altrettanto , fino a quando la porta di casa non si chiede , segno che i bambini e i genitori sono usciti.
A spezzare il silenzio è Lodo : < Ma vi sembra normale che io a prima mattina debba vedere queste scene ?
Ora voi due mi dite cosa sta succedendo >.
Lodo non sembra essere mai stata così severa.
Jorge interviene dicendo : < Fattelo spiegare dalla pazza della tua amica > e fa per andarsene , ma Lodo lo fa rimettere seduto dicendo : < Di qui non esce nessuno finché non mi dite che è successo  .
Prima di tutto perché Tini ha dormito qui ?
Jorge sbuffa e risponde : < Ieri io ed Martina abbiamo fatto pace e così siamo andati a cena fuori però a lei si è scaricato il telefono e visto che i suoi non erano a casa e lei non aveva le chiavi è venuta a dormire qui >.
Lodo : < E perché proprio in camera tua ?  >.
Jorge: < Perché tu dormivi già e non potevo farla dormire sul divano >.
Lodo : < Mmh e invece perché tu sei così arrabbiata ? >.
Io : < Si da il fatto che tuo fratello mentre dormiva mi ha scambiato per Rosalie e non è una cosa da poco >.
Jorge : < Stavo dormendo cosa ne potevo sapere ? >.
Lodo : < Aia questa è brutta >.
Jorge guarda me e sua sorella , e poi si alza dicendo : < Sapete non ho intenzione di passare un altro minuto a subire il tuo interrogatorio e la tua ira > .
Così si alza e se ne va .
Lodo  sbuffa frustrata e io faccio altrettanto .
Visto che ormai la mattinata era bella che passata io e Lodo siamo rimaste a casa a guardare un film mentre Jorge è uscito a fare un giro in moto.
Ora stiamo facendo zapping mentre Jorge prepara il pranzo , ma Lodo mi fa un cenno e insieme andiamo in camera sua.
Lodo chiude la porta e si siede sul letto con me , mi guarda seriamente e mi chiede : < Cosa provi per Jorge ? >.
Io : < Assolutamente niente  >.
Lodo mi osserva con un sopracciglio alzato : < Ma fai sul serio ? >.
Io : < Che ti devo dire , per lui sono come una sorellina >.
Lodo : .
Io: < Per favore Lodo smettila altrimenti mi fai venire strane idee >.
Lodo : < Ahah l’avevo detto io che ti piaceva, modestamente ho un fratello molto figo >.
Io : < Lodo e se anche fosse non cambierebbe niente anche perché lui mi sembra seriamente preso da questa Rosalie >.
Lodo : < Che era preso si ma adesso è un idiozia , se solo sapessi la storia capiresti >.
Io : Così non ci sto più .
Lodo : < Che cosa vorresti dire ? >.
Io : < Dico che sarà meglio che la prossima volta che mi chiamate mi diciate la verità altrimenti con me avete chiuso >.
Lodo : < Stai scherzando spero ? >.
Io : < Mai stata più seria >.
Mentre Lodo mi insegue per tutta casa io mi dirigo verso la porta fino a quando dalla cucina esce Jorge che mi afferra per la vita e mi tiene stretta a se.
Inizio a scalciare e a urlare : < Lasciami Jorge , lasciami subito o non siamo più amici >.
Jorge : < Lo sai anche tu che se ti lascio andare via adesso fra noi finisce tutto >.
Io : < Beh forse è meglio così almeno potrai passare più tempo con la tua Rosalie >.
Jorge mi lascia di scatto e fa un passo indietro , sembra ferito : < Bimba vattene subito se non vuoi che io mi arrabbi >.
Guardo Lodo che si sta quasi mettendo a piangere e mi rivolgo un ultima volta a Jorge dicendo : < Sì me ne vado con grande piacere e  avevi ragione , non potremmo mai diventare amici >.
Esco di corsa dall’appartamento e mi precipito in strada , ho bisogno di un po’ d’aria e decido di andare  nell’unico posto dove sono tranquilla, al mare.
 
ANGOLO AUTRICE :
Eccomi con il nuovo capitolo tra alti e bassi i Jortini sembrano non aver un minuto di pace , ma infondo Tini ha ragione a voler sapere la verità su Jorge e lui sembra sempre più vicino a dirle la verità.
Chissà come si evolveranno le cose ? Vi lascio vado a studiare chimica alla prossima .

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Capitolo 18
*** Riappacificazioni ***


~~Sono in riva al mare seduta su uno scoglio e mi faccio calmare dalle onde del mare , tira un vento leggero ma non è freddo al contrario è veramente piacevole.
Ripenso a quello che è appena successo e sono convinta di aver fatto bene a chiudere tutto qui in fondo che rapporto si può costruire se basato su segreti e bugie.
Sono sorpresa da Lodo che nonostante sa quanto la storia di Rosalie mi faccia male non si ostina a spiegarmi il perché Jorge è così affezionato a lei .
E poi non capisco perché proprio adesso , insomma per tutti questi anni dove è stata ?
Come sempre la scelta migliore è quella di tornare da Tom e fare finta di niente e così farò.
Il cellulare non ha fatto altro che squillare e come previsto sono tutte chiamate da parte di Lodo , ma non ha capito che finché non mi diranno la verità io non vorrò avere nulla a che fare con loro .
Cerco di alzarmi dallo scoglio perché voglio tornare a casa , ma scivolo e un dolore lancinante mi squarcia la caviglia.
Non ho il coraggio di guardare perché dal dolore capisco che ci sarà di sicuro tanto sangue.
Adesso chi posso chiamare ? Lodo e Jorge non se ne parla , Tom farebbe troppe domande .
A sì Diego.
Compongo subito il numero di Diego e dopo tre squilli m risponde : < Ehi Tini , è bello sentirti , ma anche strano , c’è qualcosa che non va ? >.
Io : < In effetti si , sono al mare e scendendo da uno scoglio mi sono fatta male alla caviglia e ora non riesco ad alzarmi in piedi e mi sta uscendo parecchio sangue , non è che potresti venire ad aiutarmi ? >.
Diego : < O porca miseria , Tini ma certo arrivo subito , tieni il telefono acceso in caso non ti trovassi , arrivo subito >.
Io : < Ok grazie >.
Guardo la caviglia e quasi mi sento male per tutto quel sangue, così porto lo sguardo dall’altra parte e riesco persino a vedere casa di Jorge.
Prendo il cellulare e vedo altre dieci chiamate perse da Lodo, strano pensavo si fosse stufata.
Mentre cerco di pensare a qualcos’altro  sento delle voci familiari e allungando il collo riesco a vedere Diego , sbraccio per farmi vedere e subito Diego mi raggiunge , peccato che non è da solo .
Logicamente doveva chiamare anche Jorge e Lodo , perché non ci ho pensato prima .
Jorge interviene per primo dicendo : < Che cosa è successo ? >.
Io ancora arrabbiata gli rispondo : < Che ti importa , io e te non siamo più niente >.
Mentre Lodo e Diego si godono la scena Jorge  si avvicina e mi prende in braccio : < Anche se a te non importa più niente di me non è detto che per me sia lo stesso >.
Spiazzata rimango in silenzio per tutto il tragitto fino a quando non arriviamo in ospedale.
Logicamente dopo poco ci raggiungono anche i miei genitori chiedendo spiegazioni e Diego sapendo che non ho voglia di parlare risponde al posto mio .
Alla fine mi hanno messo i punti e ingessato per cui dovrò portare le stampelle per un mese e niente danza.
Non poteva andarmi meglio.
Per tutto il periodo di convalescenza Tom si è preso cura di me , ho evitato ogni contatto con Jorge , mentre rispondevo ai messaggi di Lodo che chiedeva come stavo e passavo i pomeriggi a studiare con Cande ; inoltre non sono più potuta andare a cena con Diego per cui lui l’ha rimandata a non prima della mia guarigione.
Alla fine dopo tre settimane ho deciso di fare pace con Lodo e stasera facciamo un pigiama party a casa mia.
Cande si è occupata delle cose da mangiare in particolare i dolci , io di scaricare dei film , e Lodo di preparare i posti letto.
Adesso siamo tutte a casa mia sul divano a mangiare schifezze e stiamo scegliendo quale film guardare.
Lodo : < Io propongo Resta anche domani > .
Io : < Io opto per un film d’azione “ In Time “ >.
Cande : < Allora io per unire i due generi propongo di guardare “ Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio “ >.
Io e Lodo ci pensiamo un attimo e poi in coro gridiamo : < Ok >.
Il film scorre veloce e quando finisce si sono fatte le undici e mezza , così giochiamo a sigaretta e poi a Lodo viene la fantastica idea di giocare a obbligo o verità .
Lodo : < Ok inizio io a fare le domande , Cande ti interessa qualcuno ? Obbligo o verità ? >
Cande : < In realtà si è un ragazzo che ho visto sull’autobus e una volta per sbaglio gli sono finita addosso e adesso ci scriviamo , si chiama Alan >.
Io : < Cande !! Perché non me l’hai detto ? >.
Cande : < Perché vedevo che stavi male per  Jorge e non volevo soffrissi di più >.
Io : < COSA  ? Aspetta io non sto male per Jorge ! >.
Cande : < Ok ok se lo dici tu >.
Lodo : < Va bene , la prossima domanda è per Tini , provi qualcosa per Jorge? Obbligo o verità ?
Io : < Obbligo >.
Se è questo che vogliono , che dica che mi piace Jorge sono fuori strada.
Lodo : < Bene , l’obbligo consiste nel chiamare Jorge e dirgli che lo perdoni >.
Io : < No e NO ma che ti sei bevuta ? >.
Lodo : < O questo o la verità >.
Sbuffo e annuisco : < Ok vado a prendere il cellulare , ma questa me la pagate >.
Digito il numero di Jorge mentre Cande e Lodo aspettano vicino a me , dopo tre squille finalmente risponde.
Jorge : < Martina ? ! Mi hai chiamato ? Sei davvero tu ? >.
Io : < Si Jorge sono io ma adesso non montarti la testa , ti ho chiamato perché sono stata vittima di un obbligo >.
Jorge : < Un obbligo ! Chi ti ha obbligata a fare qualcosa che non volevi ? Ti hanno fatto male ? Giuro che se ti hanno fatto male io li ammazzo >.
Sto morendo dalle risate per la sua reazione e con me anche Lodo e Cande.
Joege: < Mi spieghi cosa c’è tanto da ridere >.
Io : < Per obbligo intendevo il gioco e consiste nel doverti perdonare , per cui ti dico che ti perdono ma tu ricordati che sono stata obbligata a farlo >.
Jorge : < Posso sapere chi devo ringraziare per questo ? >.
Lodo mi strappa il telefono dalle mani e urla il suo nome , poi mi ripassa il cellulare .
Io : < Va bene noi adesso torniamo al nostro gioco , ciao Jorge  > .
Jorge : < Ciao bimba >.
Chiudo la telefonata con gli occhi di Lodo e Cande puntati addosso e rifletto sul fatto che le sue parole mi provocano ancora dei sentimenti.
Lodo : < Si si ti piace ancora >.
Scioccata dalla sua affermazione le tiro un cuscino in faccia e da lì incomincia una battaglia di cuscini .
Alla fine esauste non sapendo nemmeno chi ha vinto andiamo a dormire.
La mattina dopo ci svegliamo verso le undici e mentre Cande si prepara perché deve andare a pranzo dai nonni , Lodo rimane con me perché poi da casa mia va direttamente a danza , che oggi ci sono le prove per la gara a Roma .
Io penso che andrò a vedere giusto per dare un po’ di supporto , anche se so già che per la gara non sarò ancora guarita.
Dopo pranzo guardiamo un po’ di Tv e poi mentre io rifaccio il letto , Lodo si cambia e raggruppa tutte le sue cose.
Alle 16:30 usciamo di casa e saliamo al parcheggio , dove ci aspetta Jorge.
Logicamente prima di arrivare mi ci vuole un po’ visto che sto ancora con le stampelle e inaspettatamente quando devo fare le scale mi sento cingere per i fianchi e non sento più la terra sotto i piedi .
Caccio un urletto e sento la sua voce : < Non mi ricordavo che fossi così paurosa bimba >.
Mi giro di poco e incontro lo sguardo di Jorge : < Mi hai solo colto alla sprovvista e poi riesco a fare le scale non c’è bisogno che ci pensi tu >.
Jorge  mi lascia di scatta e io per poco non cado , cerco di fare le scale ma con le stampelle è più difficile del previsto .
Jorge : < Si vedo proprio come ce la fai da sola >.
Io : < Ok mi arrendo , contento ? >.
Jorge : < No , non mi piace vederti in queste condizioni >.
E detto ciò mi riprende in braccio e mi appoggia sul sedile della macchina.
Lodo intanto da dietro si gode la scena e dallo specchietto vedo che sta sorridendo, come se a suo fratello importasse veramente qualcosa di me .
A danza mentre tutte provano il pezzo di moderno , io con un'altra ragazza che dovrà sostituirmi cerco di farle imparare il pezzo e la correggo quando sbaglia.
Quando la musica finisce sento bussare e alla porta trovo la mia vecchia insegnante di danza classica Angie , è anche per lei che ho lasciato classica , perché quando se ne è andata in Spagna non volevo avere più nessuna insegnante se non lei che mi ha vista crescere dentro questa scuola.
Mi viene ad abbracciare e io la stringo a me , è come una seconda madre per me e mi è mancata moltissimo , per la felicità mi esce pure qualche lacrima.
Io : < Angie  come mai sei tornata ? >.
Angie : < Mi mancava l’italia e poi devo comunicarti una notizia >.
Io : < Oddio di che si tratta ? Non è che sei in cinta ? >.
Angie  : < Cosa ? No non si tratta di questo , vediamoci stasera a cena nel nostro ristorante preferito e poi ne parliamo , ok ? >.
Io : < Mmh….  Ok a stasera >.
Angie : < Va bene ora vado a salutare le altre , vi lascio lavorare > .
Non ci posso credere che Angie sia tornata , se non fosse per le stampelle salterei dalla gioia , chissà cosa mi dirà questa sera ? Non mi resta che andare a cena e scoprirlo .

ANGOLO AUTRICE :
Finalmente riesco ad aggiornare , sono stata in Grecia con la scuola e quindi non ho avuto la possibilità di collegarmi per abbastanza tempo ad internet ,e poi sono tornata e magicamente la pennetta dove tengo la storia è scomparsa, ho messo sopra tutta casa e dopo giorni di ricerca questa mattina l’ho trovata.
Quindi ecco il nuovo capitolo , con un nuovo personaggio Angie , che stranamente è tornata dalla Spagna per dare una notizia a Tini , chissà di cosa si tratta ?
Intanto io farei un applauso  Lodo che è riuscita a far riavvicinare i Jortini .
Ci sentiamo a presto baci .

 

 

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Capitolo 19
*** Aria di novità ***


Mi sto preparando per la cena con Angie , e visto che sta iniziando a fare caldo , non ho voglia di coprire il gesso con i pantaloni, così indosso una gonna a fiori con un top sul rosa e un cardigan.
Prima ho sentito Lodo e Cande  e mi hanno detto di riferire loro subito la notizia che Angie mi darà , anche Jorge che l’ha saputo da Lodo , mi ha detto che vuole essere il primo a sapere di cosa si tratta.
Papà mi lascia proprio davanti all’entrata del ristorante e io mi faccio strada con le mie stampelle.
Entro e non c’è bisogno che mi rivolga al cameriere che vedo subito la chioma bionda di Angie e la mano che sbraccia nella mia direzione.
Vado da lei e un po’ impaziente di scoprire cosa ha da dirmi mi metto seduta.
Entrambe ordiniamo il nostro piatto preferito  e mentre aspettiamo che arrivi parliamo del più e del meno .
Angie mi chiede se ho il ragazzo e io le rispondo di sì , come va la scuola e che corsi di danza frequento .
Lei sa del mio ginocchio e della paura che ho nel tornare sulle punte e sperava che dopo tutti questi anni avessi cambiato idea , ma così non è stato.
Mi racconto della sua vita in Spagna , che ha aperto una scuola tutta sua e che le cose vanno molto bene , anche la sua relazione con Patrizio va alla grande e hanno idea di sposarsi .
Nel frattempo che parliamo abbiamo finito di magiare e stiamo aspettando il conto.
Angie si fa più seria e capisco che è giunto il momento  di ascoltare ciò che deve dirmi.
Angie : < Inizio , partendo dal fatto che non immaginavo che tu avessi lasciato la classica , e che sono tornata perché devo comunicarti una proposta.
Mentre ero in Spagna ci sono state delle volte in cui ho tirato fuori  i video di danza della mia ballerina preferita e il tuo modo di ballare è piaciuto davvero a molte persone , in particolare la Compagnia Nazionale di Danza  in Spagna .
La compagnia sapendo che io sono in contatto con te , ti ha proposto uno stage quest’estate di due settimane con loro, dove potrai cimentarti in tanti stili , ma ti ricordo che ti hanno scelto per  come balli bene la classica.
Dunque devi prendere una decisione e io sarò qui ad aiutarti , se hai intenzione di accettare , dovrai con il mio aiuto rimettere le punte e ricominciare a ballare >.
Oddio non ci posso credere il mio sogno di quando ero bambina si sarebbe potuto realizzare se no fosse per il mio ginocchio.
Ma parchè succede proprio adesso ?.
Angie mi guarda aspettando una risposta , ma io non voglio deluderla , è tornata in Italia solo per me , come potrei ?
Io :  < Non ti prometto nulla , ma un tentativo si può fare >.
Angie : < Perfetto allora domani chiamiamo il dottore e prenotiamo una visita per il tuo ginocchio, così per stare tranquilli >.
Io : < OK >.
In realtà non ho molto voglia di tornare in quel ambulatorio ,ma se è l’unico modo per capire se ce la posso fare allora ci andrò .
Angie  mi accompagna a casa e mentre lei riferisce la notizia ai miei genitori , vado in camera e faccio una video chiamata con Lodo e Cande per dare loro la notizia .
Lodo : < Ma è fantastico ! Non vedo l’ora di vederti di nuovo sulle punte >.
Cande : < Ti dobbiamo accompagnare a comprare delle nuove punte , dei body e delle calze >.
Lodo : < Domani pomeriggio sono libera e voi ? >.
Cande : < No io devo fare i compiti , però voi andate lo stesso , poi mi mandate le foto >.
Io : < Ragazze aspettate , io non sono sicura di farcela >.
Lodo : < Ma che stai dicendo , tu hai fatto i tuoi primi passi sulle punte ! >.
Io : < Adesso non esageriamo , e poi domani ho la visita per il ginocchio quindi non posso neanch’io >.
Lodo : < Se vuoi ti accompagno >.
Io : < Se ti va per me va bene >.
Lodo : < Ok allora domani vieni a pranzo da me e poi ci facciamo accompagnare da Jace ? >.
Io : < Si va bene >.
Cande : < Io vado a dormire , a domani ragazze >.
Io e Lodo in coro : < A domani >.
La mattina seguente in autobus
Sono seduta affianco a Cande che sta ripassando chimica che oggi vuole interrogare , intanto io digito il numero di Tom , perché ieri è tornato dalla gita scolastica e a parte qualche messaggio sono da sei giorni che non lo sento.
Tom : < Principessa >.
Io : < Ciao Tom >.
Tom : < Come stai ? >.
Io : < Abbastanza bene tu ? >.
Tom : < Bene , ma come mai abbastanza e non benissimo ? >.
Io : < Perché ieri è tornata la mia vecchia insegnante di danza ,Angie ,per chiedermi  di tornare a ballare la classica e per offrirmi uno stage estivo a Barcellona >.
Tom : < Wow ma è fantastico >.
Io : < Si , adesso vado che devo scendere alla fermata >.
Tom : < Ok , ci sentiamo principessa >.
Io : < Ok , ciao >.
Guardo Cande che ha messo nello zaino il libro e le dico : <  Si non ha capito come mi sento , come al solito >.
Cande : < Forse non è quello giusto per te ? >.
Io : < Sentiamo e chi sarebbe quello giusto per me ? Io so solo che lui non mi ferisce e non cambia idea da un giorno all’altro >.
Cande : < Ok ma tu non credi che alla nostra età bisogna seguire il cuore e non il cervello ? Adesso non abbiamo bisogno di trovare la stabilità , ma di fare nuove esperienze , sbagliare e sbagliare di nuovo , perché se non lo facciamo adesso che siamo ancora giovani poi da grandi non potremmo più farlo >.
Io : < Wow che discorso filosofico >.
Cande : < Lo so sono brava >.
Io : < Si e anche modesta >.
Io e Cande ci mettiamo a ridere e scendiamo dall’autobus , ad aspettarci ci sono cinque belle ore di scuola .
Come deciso sono sotto casa di Lodo , lei e Jorge dovrebbero essere già arrivati visto che tornano a casa con la macchina.
Suono il citofono e a rispondermi è Lodo : < Chi è ? >.
Io : < Sono io >.
Lodo : < Ok vieni su >.
Apro il portone e mi precipito per le scale , oggi ho dimenticato la merenda e ho molta fame.
Entro dentro casa e trovo Lodo distesa sul divano e Jorge probabilmente in cucina , si sente odore di pasta al fumé , la mia preferita , io e Lodo ci andiamo a lavare le mani e poi andiamo in cucina.
Come immaginavo entriamo in cucina e ad accoglierci c’è Jorge con un grembiule che cucina la pasta .
Lui si gira per vedere chi è entrato in cucina e appena mi vede mi regala un meraviglioso sorriso.
Mentre mangiamo non fa altro che fissarmi , è come se fossi dentro una bolla , le voci di Lodo e Cande che parlano sembrano così distanti.
Forse Cande ha ragione , forse devo seguire quello che mi dice il cuore,  però io voglio bene a Tom e non voglio perderlo.
A distrarmi dai miei pensieri è Cande che ha fatto cadere l’acqua sul tavolo , Jorge e Lodo si alzano per pulire mentre io e lei scoppiamo in una sonora risata.
Oggi pomeriggio prima di visitarmi il ginocchio mi leveranno il gesso e non vedo l’ora , Angie mi aspetterà là e ad accompagnarmi invece ci saranno Lodo e Jorge.
Mentre Lodo chiude casa io e Jorge intanto entriamo nell’ascensore , Jorge continua a guardarmi e non appena mi volto verso di lui fa finta di niente così curiosa gli chiedo : < Come mai mi fissi tanto ? Ho qualcosa che non va ? >.
Jorge si fa appena rosso in viso , come se fosse imbarazzato , e risponde : < è che oggi sei più bella del solito e sembri molto felice >.
E mentre lo dice accorcia le distanze e arriva ad un millimetro dalla mia faccia .
Con una mano mi prende una ciocca di capelli che è uscita dalla coda e la mette dietro l’orecchio, intanto ho il cuore che batte all’impazzata e non riesco quasi a respirare.
I nostri nasi si sfiorano e prima che le nostre labbra si tocchino , sentiamo il suono dell’ascensore che è arrivato in garage.
Le porte si aprono e ci ritroviamo davanti una Lodo sconvolta .
Io presa dal panico , mi stacco bruscamente da Jorge e  esco dall’ascensore che si era fatto tropo piccolo per starci in due .
Jorge si schiarisce la voce e ci segue in macchina.
Per tutto il tragitto Lodo non fa altro che parlare , evidentemente perché aveva capito che altrimenti io e Jorge non avremmo proferito parola per tutto il tragitto.
Arriviamo allo studio del dottore che fortunatamente è al primo piano, quindi niente ascensori, ci accomodiamo nella sala d’attesa dove Angie ci fa cenno di metterci seduti vicino a lei , ad un certo punto quando sento che fra un po’ sarà il mio turno vado in ansia , e Jorge senza farsi vedere dalle altre, dietro la sedia mi stinge la mano nella sua e non la lascia finché non è ora di alzarsi.
La prima parte della visita è andata abbastanza bene , mi hanno tolto il gesso e la mia caviglia è come nuova, poi per quanto riguarda il ginocchio mi hanno fatto fare delle prove di resistenza e delle lastre.
Adesso mentre Angie è di là con il dottore sto aspettando il referto con Lodo e Jorge , ma questa volta tutte e tre ci teniamo per mano .
Sento la voce del dottore dire il mio nome , tutte e tre alziamo la testa e ci incamminiamo verso la porta dello studio.
Il dottore apre una busta e dice : <  Signorina Martina la informo che le condizioni del suo ginocchio sono …..
 
 
ANGOLO AUTRICE  :
Eccomi con il nuovo capitolo , vi ho fatto aspettare eh , però vi è andata bene sono riuscita ad aggiornare per il semplice motivo che sono a casa con l’influenza , quindi premetto che a questo punto prima di domenica o lunedì prossimo non credo di riuscire ad aggiornare di nuovo , adesso vi lascio che mi aspettano dei compiti da fare .
Un bacio alla prossima .

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Capitolo 20
*** Finalmente ***


Guardai la bocca del dottore che si apriva e chiudeva, era come se fossi in una bolla ma una stretta di mano mi riportò alla realtà.
Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi rassicuranti di Jorge.
Il dottore continuò a parlare : << Quindi viste le condizioni del suo ginocchio la informo che potrà ritornare a fare sport a patto che non si affatichi troppo , per non rischiare di danneggiare il ginocchio >> così concluse.
Dopo la visita salutai Angie con la quale mi misi d’accordo per iniziare le prove il giorno dopo, e poi andai in centro con Jorge e Lodo per comprare le punte e tutto l’occorrente.
Passai più di un’ora a provare body , erano tutti fantastici e credo che anche a Jorge piacevano , visto la faccia che faceva tutte le volte che uscivo dal camerino, infine provai le punte e capii che d’ora in poi le cose sarebbero andate nel verso giusto.
Finalmente sarei tornata sulle punte e avrei potuto realizzare i miei sogni , a lezione il giorno dopo Angie ebbe molta pazienza con me e con un po’ di fiducia riuscii a camminare sulle punte , Angie disse poi che era ancora presto per andare avanti e così camminai tutta l’ora.
A fine lezione avevo i piedi che urlavano di dolore , ma in fondo ero contenta dei miei risultati.
Il giorno dopo prima di entrare a scuola vidi Tom e gli raccontai della danza trascurando il fatto di Jorge e mi misi d’accordo per andare a casa sua dopo la scuola.
Alla fine delle lezioni  Tom si fece trovare fuori scuola e insieme andammo a casa sua, ma non avrei mai immaginato quello che mi aspettava.
Ero seduta sul letto di Tom e stavo aspettando che lui finisse di sistemare la cucina per poi raggiungermi , stufa di aspettare seduta mi alzai e iniziai a curiosare tra le varie cose appoggiate sulla scrivania , tra cui diverse foto di lui da piccolo e ne vidi una posta a testa in giù , curiosa la sollevai per vedere di quale fotografia si trattava e quando scoprii i due soggetti raffigurati mi scivolò via dalle mani e cadde a terra rompendo il vetro della cornice.
Tom urlò preoccupato dalla cucina probabilmente pensando che mi fossi fatta male, in effetti anche se non mi ero tagliata veramente dentro di me sentii come se qualcuno mi avesse infilzato una lama nel petto.
Non potevo credere a quello che mi si presentava davanti gli occhi , sapevo che si conoscevano per via della stessa squadra ma non me lo sarei mai aspettato che avessero questo rapporto.
Mi sentii all’oscuro di tutto , nessuno che mi diceva la verità perché avevano paura di ferirmi o che io non fossi in grado di sopportarlo ma in questo modo rimandarono solo l’inevitabile.
Quindi alla domanda di Tom  su come stessi , potei rispondere sinceramente di essere a pezzi.
Tom dopo aver visto che in realtà il vetro non mi aveva ferita, mi scasò per vedere cosa effettivamente avevo rotto e vide la foto li a terra , in quel mare di bugie che fino ad ora mi aveva raccontato.
La foto raffigurava due amici sorridenti che si tenevano a braccetto e volete sapere chi erano , ma è facile indovinare no ? Jorge e Tom.
Tom si voltò con il viso adirato dalla rabbia e allo stesso tempo sconvolto.
Io ero così confusa , un groviglio di sentimenti si stavano sviluppando in me.
Lo guardai e gli urlai << Cosa significa questo ? Avevi voglia di tenermelo segreto ancora per tanto ! Come ho fatto a fidarmi di te ? Sei solo un falso ! >>.
Tom mi afferrò per un braccio e mi scaraventò contro il muro , sbattei talmente forte la testa che mi accasciai a terra dal dolore.
Tom si avvicinò e si abbassò in ginocchio << Tu sei solo una stupida !  Hai rovinato tutto , e ora vai dal tuo Jorge fatti prendere in giro anche da lui .
Vuoi sapere la verità ? bene la verità è che farai la stessa fine di Rosalie >> lo disse tutto in una volta e poi con uno scatto si alzò .
Io provai a fare lo stesso ma fu difficile non barcollare.
Aveva offeso me , aveva offeso Jorge che alla fine era stato l’unico a non mentirmi e che aveva preferito non dirmi nulla , e io avrei aspettato fino a quando sarebbe stato pronto di raccontare la verità.
Presa dalla furia e dall’amarezza mi aggrappai alla maniglia della porta e gli urlai <<  Sei solo uno stronzo, non avrei mai immaginato che potessi essere così e non voglio stare con una persona che mente e che diventa violenta ogni volta che perde la pazienza >> .
Lui mi ferì ancora di più << Ma come , vista l’esperienza con Jorge pensavo che gli stronzi ti andassero a genio >>.
Io mi avviai verso la porta di casa e ce lo mandai alla grande a quel paese.
Lui mi prese sulla soglia della porta e mi sussurrò all’orecchio con una voce che non avevo mai sentito : << Vattene pura tanto prima o poi che tu lo voglia o no sarai mia >>.
Strattonai il braccio dalla sua mano e corsi giù per le scale con il cuore a mille , continuai a correre finché non arrivai davanti casa di Lodo e suonai il citofono sperando che non fosse ancora uscita per andare a danza.
La voce di Lodo chiese : << Chi è ? >>  e io con le lacrime agli occhi e la voce che non usciva le risposi : << Lodo sono io apri >>.
Salii le scale e la prima cosa che feci fu quella di buttarmi tra le braccia di Lodo, poi lei mi fece accomodare sul letto in camera sua .
Tremavo tutta e la testa mi faceva malissimo , le raccontai tutto tra un singhiozzo e un altro e lei mi rassicurò fino a quando non mi addormentai .
Al mio risveglio Lodo era ancora lì con un’aspirina in mano , me la porse e poi con aria quasi sconfitta mi disse : << So che forse adesso sei stanca , arrabbiata e confusa me visto come stavi ho preso la decisione di chiamare Jorge , è appena arrivato e sta aspettando che tu sia pronta a parlare con lui >> sospirò alla fine Lodo.
<< Ok fallo entrare >> risposi .
Non appena Lodo uscì dalla camera , la testa di Jorge fece capolino dalla porta .
<< Posso ? >> chiese .
<< Si certo , entra >> risposi io con estrema tranquillità.
Lui si avvicinò a me incerto e alla fine si mise seduto sul letto e prese la mia mano fra le sue .
Io mi sistemai meglio sul letto pronta ad ascoltarlo , il gesto che fece subito dopo mi lascio senza fiato .
Di getto mi abbracciò e delle calde e lente lacrime iniziarono a scorrere sul suo viso .
Dopo un minuto che cercavo di rassicuralo dicendo che stavo bene e che ero un po’ indolenzita , presi il suo viso sulle mani e gli dissi : << Raccontami tutto , sono pronta , se anche tu lo sei ,sono pronta a sapere la verità su Rosalie >>.
 
ANGOLO AUTRICE :
Allora ecco qua finalmente il nuovo capitolo , non potrete crederci ma dopo una settimana che non avevo più l’influenza  sono stata a contatto con i bambini e l’ho ripresa si nuovo.
A quanto pare questi batteri sono più forti del previsto.
Come potete vedere sto cambiando l’impostazione del capitolo e piano piano lo farò anche con in capitoli passati , intanto guastatevi questo capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate.
Chissà se Jace dirà la verità sulla storia di Rosalie ? I Jortini troveranno un po’ di pace ?
Un bacio alla prossima.
 
 
 

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