Il mio errore più bello

di hermionegranger18
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


 

Capitolo I


La risata cristallina di Dominique Weasley risuonò nella stanza e parecchie teste si girarono per ammirare la ragazza.
Quest’ultima era seduta su una poltroncina mentre chiacchierava amabilmente con la cugina Rose Weasley, le lunghe gambe accavallate e i capelli biondi, che normalmente le arrivavano alla vita, erano raccolti in un’elegante treccia laterale.
Gli occhi blu della ragazza erano concentrati sul viso della cugina e la bocca rosea distesa in un sorriso.
- Donzelle – ad interrompere la loro conversazione era arrivato- James Potter, il loro cugino Grifondoro – James – sorrise Dominique – Avete intenzione di starvene qua sedute tutta la sera o pensate di venire a ballare? – Arriviamo – rispose Rose alzandosi e sistemandosi il vestito.
La rossa quella sera indossava un vestito rosso che le arrivava a metà coscia, con uno scollo a cuore che non lasciava nulla all'immaginazione e un cerchietto con due corna nere sui lunghi boccoli per completare il costume da diavolo.
Rose si avviò ancheggiando verso il centro della pista, seguita da molti sguardi maliziosi e subito si lasciò trasportare dal ritmo della musica, i suoi fianchi ondeggiavano sensualmente e lei girava su se stessa con sicurezza finchè due forti braccia non l'afferrarono e la fecero scontrare contro il petto muscolo di un ragazzo biondo.
La bocca di Rose si sciolse in un sorriso prima di baciare Scorpius e iniziare a danzare con lui.
Da lontano Dominique osservava la scena scuotendo la testa, ancora non riusciva a capire come sua cugina potesse stare con Scorpius Malfoy, non che avesse dei pregiudizi, anzi, ma avevano dei caratteri troppo diversi e secondo lei non sarebbero durati molto insieme, ma se Rose era felice, anche lei lo era.
- Dominique? - la voce di James la riscosse per la seconda volta - Tu cos'hai intenzione di fare? - Sono un po' stanca, mi sa che me ne tornerò al dormitorio - Dai Dominique, è la festa di Halloween, divertiti - la incitò il cugino - Hai ragione, andiamo a ballare - sorrise grata a James e lo prese per mano trascinandolo in mezzo alla pista da ballo, nonostante le sue obiezioni.
Anche Dominique attirò parecchi sguardi, indossava un vestito color acquamarina lungo fino ai piedi con uno scollo a cuore e aderente sui fianchi, per completare l'effetto aveva intrecciato dei fiori dello stesso colore del vestito nei capelli raccolti in una treccia.
- James, ho sete - disse la ragazza dopo parecchie canzoni, l'altro annuì e insieme si diressero verso il tavolo delle bevande. Dominique fece per versarsi del Whisky Incendiario, ma fu bloccata dalla mano di James - Che c'è? - domando la bionda con aria interrogativa - Sei troppo piccola per bere - la rimproverò, lei scoppiò a ridere - Jamie, ho solo un anno meno di te, non mancano molti mesi e sarò maggiorenne - Sei piccola lo stesso - James mise il broncio, Dominique sbuffando si limitò a versarsi dell'Acquaviola.
Si sedettero ad un tavolo continuando a chiacchierare - Allora Jamie, nessuna ragazza stasera? - lo provocò Dominique conoscendo benissimo la fama del cugino - No, stasera sono tutto per la mia cuginetta preferita - le rivolse un sorriso smagliante e lei capì benissimo cosa tutte le ragazze ci trovassero in James.
Suo cugino era uno stronzo, è vero, usava le ragazze per una notte e poi passava ad un'altra, poi un'altra ancora, ma aveva degli occhi marroni luminosi, un sorriso sempre sulle labbra ed era la persona più affidabile che Dominique conoscesse.
Cercò di ricambiare il sorriso del cugino ma fu interrotta da uno sbadiglio - Forse è il caso che ti riaccompagni al dormitorio - le disse James - Non ti preoccupare, vado con Rose - rispose cercandola con lo sguardo.
La trovò appoggiata ad una colonna intenta a baciarsi appassionatamente con Scorpius - Sei sicura? - ghignò il cugino - Mi sembra piuttosto impegnata - James fece una smorfia - Va bene, accompagnami, che se aspetto Rose faccio mattina -  Dominique si alzò e, seguita da James uscì dalla Stanza delle Necessità.
Camminarono lenti, in silenzio, stando ben attenti a non farsi scoprire da nessuno, finchè arrivarono davanti al dormitorio di Corvonero, Dominique risolse in fretta l'indovinello e la porta si aprì per farla entrare, lei si voltò verso suo cugino, gli scoccò un bacio sulla guancia e gli augurò la buonanotte - Buonanotte Dom - poi si girò e se andò.


 

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Capitolo II

Raggi di luce filtravano dalla finestra del dormitorio di Corvonero, Rose Weasley cercava di sgattaiolare in camera senza svegliare la cugina, senza successo - Complimenti - Dominique si alzò dal letto e andò incontro alla rossa che indossava ancora il vestito della sera precedente - Dom, credevo dormissi ancora - disse Rose con aria colpevole - Ci speravi - sorrise la bionda - Allora com'è andata la serata? O dovrei dire la nottata? - il rossore imporporò le guance della cugina - Molto bene - rispose quella scappando in bagno con la scusa di doversi fare una doccia - Non pensare di averla scampata, appena esci dal bagno mi racconti tutto - le gridò dietro Dominique ridendo.
Dopo un racconto dettagliato della notte passata con Malfoy, le due cugine Corvonero fecero il loro ingresso in Sala Grande ridendo e andarono a sedersi al tavolo di Grifondoro.
- Rose, Dom - un tornado dai capelli rossi le investì - Lily - salutarono in coro le due, Lily era una Grifondoro fatta e finita, aveva due anni meno di loro ed era un concentrato di allegria e di vitalità - Com'è andata la festa ieri sera? - essendo ancora piccola Lily non aveva potuto partecipare - Bene, a Rose è piaciuto particolarmente il dopo festa - ghignò Dom zittita dall'occhiataccia della cugina che aveva visto che Scorpius e Albus si stavano avvicinando.
- Cuginette - le salutò Albus, Rose si gettò fra le braccia di Scorpius senza degnare il cugino di un'occhiata e si scambiarono un rapido bacio - Sono diventato il terzo in comodo fra la mia cugina preferita e il mio migliore amico - si lamentò Albus facendo ridere Dominique, poi si sedettero tutti insieme a fare colazione.
Un rumoroso sbadiglio fece alzare parecchie teste pochi minuti dopo - Cugini - salutò un James Potter ancora addormentato - Serpi - si rivolse ghignando ad Albus e Scorpius - Ciao fratellone - ricambiò Albus battendogli il pugno.
Quando Albus era stato smistato a Serpeverde ci era rimasto male, pensava di aver deluso i suoi genitori e James e che non avrebbe mai trovato un amico, ma quando Scorpius si era presentato dopo essersi seduto vicino a lui era cominciata un'amicizia indistruttibile; James ci aveva messo un po' ad accettare la cosa, ma ora lui, Albus e Scorpius formavano un bel terzetto.
Dopo colazione ognuno si diresse verso un'aula diversa, Rose, Scorpius, Dominique e Albus si diressero verso il cortile della scuola per la lezione di Volo - Io non voglio venire - si lamentò la bionda - Dai Dom, non puoi saltare Volo un'altra volta, sono quasi tre settimane che non ti fai vedere - la rimproverò Rose - Lo so, ma ho questa fobia per le scope ­- da bambina Dom aveva provato a volare sulla scopa del padre, ma era caduta e si era rotta un polso, da quel momento non voleva più avere a che fare con le scope - Mi dispiace, non ce la faccio - Dominique si mise a correre verso il castello.
Corse finchè non andò a sbattere contro qualcuno - Scusa - disse alzando il volto - Weasley, stai un po' attenta - Zabini - riconobbe il ragazzo contro con cui si era scontrata - Tutto bene? - le domandò dopo essersi staccato - Sì, scusa, non guardavo dove stavo andando - si scusò nuovamente - Ho notato - le sorrise - Dove stavi andando così di fretta? - Cercavo di evitare la lezione di Volo, e tu non dovresti essere in classe? - Che fai Weasley mi controlli? - ghignò, Zabini frequentava l'ultimo anno di Serpeverde ed era noto perchè la sua faccia in classe si vedeva raramente - Dominique - lo corresse lei - Weasley è anonimo, ce ne sono troppi - rise - Raphael - ricambiò lui - Raphael - si sorrisero.
- Beh Dominique, non vorrai andare a chiuderti nel tuo dormitorio, vero? - le chiese - E dove altro potrei andare? - Vieni con me - la prese per mano e la portò al settimo piano, davanti alla Stanza della Necessità, camminò avanti e indietro tre volte e una porta si aprì davanti a loro.
- Prima le signore - Raphael le fece segno di precederlo e lei entrò con sicurezza nella stanza, il ragazzo aveva pensato ad una stanza enorme con un divano con i colori di Serpeverde, una moquette con gli stessi colori e un tavolo con vari cibi per fare colazione.
Dominique si sedette sul divano allungando le gambe  - Allora Raphael.. - cominciò fermandosi ad ammirare il ragazzo che si stava sedendo di fronte a lei, i capelli neri corti, gli occhi verdi che sembravano due calamite e il fisico niente male - Finito di farmi la radiografia? - le chiese ghignando - Sì, credo di sì - poi si misero a parlare del più e del meno, non accorgendosi del tempo che passava finchè gli occhi di Dominique non si posarono sull'orologio attaccato alla parete.
- Raphael! Sono quasi le sei di sera, non è possibile che sia passato così tanto tempo - Dominique era nel panico, aveva saltato l'intera giornata di lezioni - Calma Dom, hai saltato solo un giorno, penseranno tutti che sei malata - la rassicurò lui - Sono calma - fece un respiro profondo - Dai andiamo - Raphael si alzò dal divano tendendole la mano che lei afferrò senza neanche farci caso.
Appena usciti sentirono una voce - Dom! Dove sei stata? Ti abbiamo cercato dappertutto e.. - Rose si interruppe vedendo le mani di Dominique e Raphael intrecciate - Capisco - disse infine - No, no - Dominique scosse la testa - Non farti idee strane Rosie - l'altra annuì - Raphael - la bionda si rivolse al ragazzo - Grazie per la giornata, mi sono divertita - Anche io - lei fece per salutarlo, quando lui la bloccò - Verresti con me ad Hogsmeade sabato prossimo? - le domandò imbarazzato - Volentieri - si sorrisero e si salutarono.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Capitolo III

- Raphael Zabini? - l'urlo di Rose si propagò per tutto il dormitorio delle ragazze - Non gridare - la rimproverò la cugina  - Ma è Raphael Zabini - ripetè l'altra sognante - Ho capito - Dominique alzò gli occhi al cielo sbuffando - Cosa ti metterai sabato? - Non lo so Rosie, mancano cinque giorni e di certo non ho intenzione di deciderlo adesso, ora possiamo andare a mangiare? Ho fame - Certo - e scesero fino in Sala Grande.
- Dom dove sei stata tutto il giorno? Nessuno ti ha più vista da stamattina - chiese suo fratello Hugo - Era con quel gran figo di Raphael Zabini - rispose Rose  - Guarda che io sono qui - si lamentò Scorpius - Ma amore, lo sai che per me esisti solo tu - la rossa si girò in direzione del suo ragazzo e si scambiarono un bacio appassionato - Mi fate venire il vomito - James fece il suo ingresso sedendosi vicino a Dominique - Allora cuginetta.. Raphael Zabini? - le chiese malizioso - Rose, adesso ti ammazzo - la minacciò la bionda, l'altra alzò le spalle sorridendo - E dai Dom, racconta tutto a Jamie, cos'avete fatto? - Abbiamo parlato Jamie - sbuffò - E sabato vanno ad Hogsmeade - aggiunse sua cugina - Ma la smetti? - la rimproverò l'altra - Andate ad Hogsmeade? - James fece una smorfia - Allora è una cosa seria - Ma che cosa seria, siamo amici! Punto! E adesso mangiamo - mangiarono parlando di vari argomenti - Dom, venendo qui ho incontrato Madama Bumb  che mi ha chiesto se stai bene, è parecchie settimane che manchi alle sue lezioni, quindi mi sono permesso di raccontarle della tua fobia e mi ha proposto di "darti ripetizioni" - James interruppe il chiacchiericcio di Dominique con la cugina - No, James, lo sai che non voglio salire sulla scopa - ribattè - Dom se non lo fai quel voto inciderà negativamente sulla tua media perfetta - D'accordo - si arrese - Cominciamo sabato? - propose James - Sabato non posso, te l'ho appena detto - Giusto - fece una smorfia - Facciamo domenica - si misero d'accordo.
- Salite con noi? - chiese Hugo alle due cugine quando ebbero finito la cena, Dominique accettò, mentre Rose disse che doveva andare a trovare Scorpius nei sotterranei.
Dominique, James, Hugo e Lily si diressero verso la Torre di Grifondoro ridendo e scherzando e, una volta pronunciata la parola d'ordine, si sedettero davanti al camino.
- Giochiamo a scacchi? - propose James a Dom che annuì alzandosi e andando a prendere la scacchiera.
Un paio d'ore dopo la Sala Comune era quasi vuota, erano rimasti James e Dom, che erano ancora concentrati sulla partita, e Lily che leggeva sul divanetto - Va bene ragazzi - disse quest'ultima dopo pochi minuti mentre si alzava - Vado a dormire, buonanotte - non ricevendo alcuna risposta alzò gli occhi al cielo e sparì sulle scale.
Un'altra ora dopo - Scacco matto! - urlò vittorioso James, Dominique mise il broncio - Ma che ore sono? Non c'è più nessuno in Sala Comune - il ragazzo fece vagare lo sguardo e si accorse che effettivamente era così.
- Sono le due passate, come ci torno adesso in dormitorio? - si lamentò Dom - Non ci torni, dormi con me - disse James, Dom fece spallucce e seguì il cugino fino alla stanza che divideva con Fred Weasley e Mike Jordan.
- Metti questa, non vorrai dormire con la divisa - James le lanciò una maglietta rossa con lo stemma di Grifondoro, Dominique l'afferrò e si diresse verso il bagno.
Ne uscì qualche minuto dopo con solo la maglietta che le arrivava a metà coscia e si stese sul letto del cugino che la raggiunse pochi minuti dopo - Buonanotte Jamie - disse sbadigliando - 'Notte Dom - e si addormentarono immediatamente.
Il mattino dopo Dominique si svegliò sentendo una mano sul fianco, si girò e vide James che dormiva profondamente abbracciandola.
- Jamie - lo chiamò dolcemente, questo mugugna qualcosa infastidito e distende le gambe - Ehm.. James? - riprova Dominique sentendo che la situazione sta diventando imbarazzante - Dom? - chiede insonnolito - James, se sposti il braccio magari mi alzo - Dom perchè sei tutta rossa in faccia? Non dirmi che sei imbarazzata, dormiamo insieme da quando siamo bambini - Sì, Jamie, ma quando eravamo piccoli questo non succedeva - indicò l'evidente erezione del cugino.
Capendo a cosa Dominique si riferisse, la bocca di James si aprì in un ghigno - Fisionomia - disse semplicemente facendo spallucce e infilandosi nel bagno.
Non appena la porta fu chiusa la ragazza tirò un sospiro di sollievo, non si era mai sentita a disagio con suo cugino, non capiva cosa fosse cambiato quella notte.
Si voltò cercando i vestiti che erano sparsi sul pavimento, si era rimessa le calze e la gonna e stava recuperando la camicetta quando la porta del bagno si aprì e un James con solo un asciugamano in vita ne uscì - Però cuginetta - sghignazzò vedendo Dom solo in reggiseno, lei in tutta risposta gli lanciò in faccia il maglione con lo stemma di Corvonero sussurrando un - Idiota -
Una volta pronti scesero in Sala Grande per la colazione.

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Capitolo IV

Una volta pronti scesero in Sala Grande per la colazione - Dominique - l'urlo di Rose risuonò per tutta la sala - Possibile che in questi giorni non ti si trova mai? - Calma rossa - intervenne James - Sono rimasta a dormire da Jamie - spiegò Dom - Voi due non me la raccontate giusta - lanciò un'occhiata sospettosa ad entrambi che si guardarono interrogativamente, poi alzarono le spalle e si sedettero tra i Corvonero.
Le lezioni del giorno passarono velocemente e così per tutto il resto della settimana, finchè giunse sabato.
Dominique aveva puntato la sveglia presto, in modo da avere il tempo di fare una doccia e scegliere con cura come vestirsi ma, quando questa suonò, la ragazza la spense e si riaddormentò.
Si sveglio quasi un'ora più tardi, quando ormai mancava solo mezz'ora all'appuntamento con Raphael - Rose - Dominique urlò nell'orecchio della cugina che si svegliò di soprassalto e cadde dal letto facendo ridere l'altra - Dominique è sabato, cosa vuoi? - biascicò mentre cercava di risalire sul letto - Tra mezz'ora devo incontrarmi con Raphael e non sono assolutamente pronta - Calma, vai a farti la doccia, ti tiro fuori i vestiti - la rassicurò - Ecco perchè sei la mia cugina preferita - le scoccò un bacio sulla guancia, poi entrò in bagno.
Si immerse sotto l'acqua calda e cercò di lavare via l'ansia per quell'appuntamento, ma senza successo, uscì dalla doccia più stressata di prima.
Tornando in camera vide i vestiti che Rose le aveva appoggiato sul letto, una gonna molto corta bianca con dei disegni neri e un top nero con del pizzo trasparente sulla scollatura - Rose - si lamentò Dominique - ci saranno zero gradi fuori, è Dicembre. Ti aspetti che vada in giro così? - domandò inarcando un sopracciglio - Certo che no, strega di poca fede - la rossa tirò fuori dall'armadio uno splendido giubbotto nero, molto elegante che si intonava perfettamente al look - Che ne dici? - Dico che è perfetto - approvò Dom.
In pochi minuti si vestì, infilò gli stivaletti neri con il tacco, si legò al collo una sciarpa con lo stemma della sua casa e finalmente era pronta.
Guardò l'orologio, era in ritardo di soli cinque minuti, poteva andare; si diede un'ultima guardata allo specchio, afferrò al volo un cappellino nel caso facesse troppo freddo e uscì dal dormitorio.
Una volta giunta davanti alla Sala Grande individuò Raphael che, quando la vide, le sorrise calorosamente - Scusa il ritardo - disse Dominique quando l'ebbe raggiunto - La sveglia è suonata ma io mi sono riaddormentata lo stesso - spiegò, lui scoppiò in una fragorosa risata che contagiò anche lei - Anche a me succede spesso - e ridendo si avviarono verso il cancello della scuola.
- Allora che vuoi fare? - le domandò Raphael una volta arrivati a Hogsmeade - Andiamo a Mielandia? - lo pregò sorridendo, lui annuì entusiasta.
Passarono parecchio tempo a Mielandia, comprando ogni sorta di strani dolci esistendo, quando uscirono stavano ancora ridendo per una battuta fatta da Raphael sulle Cioccorane.
- Possiamo passare un attimo dai Tiri Vispi che è tanto che non vedo zio George? - chiese Dominique una volta che si furono calmati - Certo, devo anche fare scorta di Merendine Marinare - lei gli scoccò un'occhiataccia - Non pensi di saltare un po' troppe lezioni? - lo rimproverò - Le lezioni sono noiose - spiegò Raphael - Non c'è motivo per cui io debba stare seduto ad un banco ad ascoltare qualcuno che mi spiega esattamente cosa c'è scritto nel libro, preferisco fare da solo - Dominique lasciò cadere il discorso con la promessa che, se avessero continuato ad uscire, ne avrebbero riparlato presto.
Entrarono nel negozio dei Tiri Vispi e subito furono raggiunti da George - Zio George - esclamò contenta la ragazza - Dom! Come sta la mia nipote preferita? - domandò aprendo le braccia in modo che Dominique potesse abbracciarlo - Tutto bene zio - gli rispose, poi gli presentò Raphael.
George lo squadrò da capo a piedi intensamente poi disse minaccioso - Tratta bene la mia nipotina preferita, o te la vedrai con me - vedendo però lo sguardo shockato del ragazzo, scoppiò in una fragorosa risata - Scherzavo ragazzo, divertitevi - e si congedò dando una pacca sulla spalla a Raphael - Lascialo stare - sorrise Dom - Fa sempre così con qualunque ragazzo io gli presenti - Raphael tirò un sospiro di sollievo e il suo volto contratto si sciolse in un dolce sorriso.
Quando uscirono dal negozio si diressero verso I Tre Manici di Scopa per mangiare qualcosa e ci trovarono l'intero clan Weasley-Potter che li invitò a sedersi con loro -Ci sediamo con i tuoi cugini? - le propose il ragazzo vedendo che li chiamavano - Se per te non è un problema - tentennò, ma ad un diniego del ragazzo si rilassò e andarono a sedersi con gli altri.

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Capitolo V

Mentre stavano ordinando, la porta del locale  si aprì nuovamente ed entrò James con una ragazza di Tassorosso che gli stava incollata al braccio - Oh no - gemette Lily - Che c'è? - domandò Dom - Quella è Henriette Dylan, l'oca peggiore che io abbia mai avuto la sfortuna di sentir parlare - indicò la mora appesa al braccio del loro cugino - Speriamo non si siedano con noi - sussurrò Roxanne, ma le sue speranze furono vane, infatti James e la ragazza si diressero verso di loro.
- Come andiamo banda? - l'ultimo arrivato si sedette al tavolo - Lei è Henriette - presentò la ragazza - Piacere - mormorò qualcuno, la maggior parte n cercò neanche di essere educata - James - lo richiamò la sua accompagnatrice - mi prendi qualcosa da bere? - chiese con voce stridula - Certo - di alzò e si diresse al bancone.
- Allora Dom, da quanto state insieme tu e Raphael? - Henriette si era sporta sul tavolo e guardava fisso la bionda a cui aveva rivolto la domanda - Non stiamo insieme - rispose quella - Questa è soltanto la prima uscita - concordò Raphael, la mora lasciò cadere il discorso con un sorrisetto di chi la sapeva lunga, poi James tornò con in mano due Burrobirre.
- Grazie Jamie - strillò quella attaccandosi al braccio del povero ragazzo - Ma sei una piovra? - sbottò Roxanne - Come scusa? - Guarda che se gli lasci il braccio Jamie non scappa, anche se dovrebbe - ghignò e a tutti i presenti scappò un risolino.
- Jamie, hai sentito che ha detto? E lasci che mi parli così? - la voce divenne ancora più stridula - Non prenderla sul serio, stava scherzando - rispose James con un sorrisetto - Ma Jamie... - Hai finito? - la domanda nacque spontanea dalle labbra di Dom che, guardando quell'oca appiccicata a James, provava una strana sensazione, come se volesse staccarla da suo cugino e prenderla a sberle; James le rivolse un'occhiata di disapprovazione, che lei ignorò.
Henriette prese la borsa e con violenza spostò lo sgabello, poi infuriata uscì dalla locanda - Grazie mille, Dominique - anche James si alzò seguendo la ragazza.
Il resto della compagnia finì il pranzo e poi si separarono - Ti va di tornare al castello? - le chiese Raphael una volta usciti dai Tre Manici di Scopa - Sì, sto morendo di freddo - sorrise e lo prese per mano, dirigendosi verso il castello.
Una volta arrivati si rifugiarono nella Sala Comune dei Corvonero, essendo d'accordo che i sotterranei fossero un po' troppo umidi; si sedettero sul divano davanti al camino acceso, abbracciati, parlando di vari argomenti, finchè all'improvviso si ritrovarono a guardarsi negli occhi, le labbra a pochi millimetri di distanza.
Quando Raphael eliminò quella distanza e le sue labbra si appoggiarono su quelle di Dom, fu come un'esplosione.
Dominique ricambiò il bacio con passione, allacciando le braccia dietro il collo del ragazzo, finchè furono costretti a staccarsi per riprendere fiato - Wow - fu il sussurro di Raphael, Dominique ricambiò con un sorriso dolce.
- Devo andare - disse un paio d'ore dopo il Serpeverde - Va bene - rispose intristita - Non ti preoccupare, ci vediamo a cena - la rassicurò e, dopo un veloce bacio a stampo, si congedò.

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