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Era
seduto in cucina, un gomito poggiato sulla tavola e una mano che sorreggeva la
testa, stancamente.
Si
poteva dire che avesse passato la notte in bianco, in quanto il suo fidanzato lo
aveva tenuto sveglio fino alle tre, terrorizzato dal film visto poche ore
prima.
Come
gli era venuto in mente di fargli vedere Inception?
Non pensava che potesse essere così
sensibile, ma doveva immaginarlo.
Aveva
continuato a ripetere frasi senza senso, come “Non voglio addormentarmi perché entreranno
nei mei sogni”, aggiungendo ogni volta un “veh” disperato.
Mai più thriller… Solo film
d’animazione. Si ripeteva Ludwig, mentre si appellava a
tutte le sue forze per non crollare sul tavolo.
Angolo dell’autrice
Ed ecco il mio
ritorno glorioso (o forse no?) sul fandom di Hetalia, questa volta con una
bella raccolta su alcune delle mie coppie preferite. Un’intera settimana di
drabble, quindi una al giorno, cominciando oggi dal lunedì, il giorno più bello
della settimana, neh?
Per iniziare con il
botto ho scelto una GerIta. Ispirata ai miei lunedì mattina traumatici, di
quando la sveglia suonava alle sei in punto e facevo la maratona per preparami
in un tempo decente, per non perdere la corriera, e ad Inception. Chi di voi
l’ha visto giovedì?
Per chi non lo
sapesse, giusto per dare una o due informazioni al fine di capire meglio la
drabble, parla di un gruppo di persone, colleghi, che tramite strane
apparecchiature si infiltrano nei sogni della gente, riuscendo a modificarli o
cancellarli del tutto (se non vi è chiaro sotto vi lascio il link di Wikipedia).
Con questo ho finito,
noi ci rivediamo domani con la seconda drabble.
Tangila♥
Ecco il link di
Wikipedia:https://it.wikipedia.org/wiki/Inception
Osservava
soddisfatto le due tazze di cioccolata calda, fumanti.
Nell’aria
si sentiva l’inconfondibile aroma del cacao, così forte e inteso che richiamò Berwald
in cucina. Questi osservò con espressione impassibile Tino, che si stava
preoccupando di aggiungere della panna montata nella sua tazza.
Il
più piccolo, sentendo lo sguardo gelido dello svedese addosso, si immobilizzò
per un attimo, per poi girarsi verso di lui, sorridendo.
-Su-san
ho preparato la cioccolata calda. Vuoi anche tu della panna?- Chiese, gentile.
Dopo
qualche minuto di silenzio il più alto si avvicinò al ragazzino, e gli cinse la
vita con un braccio.
-Va
bene moglie- Disse, fissando il leggero rossore sul viso del finlandese.
Angolo dell’autrice
Secondo capitolo di
questa raccolta, che vede come protagonista ovviamente una SuFin. Ci avrò
pensato su almeno due ore per scrivere questa drabble di 110 parole, avevo (ed
ho ancora) una paura matta di rendere Svezia OOC, quindi gentilmente potreste
farmi notare se è così o meno? Ve ne sarei molto ma molto grata.
Non ho altro da dire
su questo capitolo, quindi ci rivediamo domani con la terza drabble.
-Lovinito,
mi amor, no te enojes(*)-Lo supplicò Antonio, mentre cercava di riabbracciare
il suo fidanzato, fin troppo sfuggente.
-Non
chiamarmi “mi amor”, bastardo!- Urlò di rimando l’italiano.
-Ma…
Lovinito, ¡yo te quiero!(**)- Si giustificò.
-Non
mi interessa! E non parlare spagnolo, lo odio!- Sbraitava sempre più forte.
-Va
bene, ma… Smettila di tenermi il broncio- Addolcì il tono di voce e
l’espressione.
Lovino
lo guardò con la coda dell’occhio, vacillando.
Gioca sporco. Sbuffò.
-Okay!
Non ce l’ho con te! Adesso cambia subito il nome a quella palla di pelo!-
Indicò il gatto steso sul divano.
-Ma
Lovino è un nome adorabile- Sorrise Antonio, scatenando nuovamente la furia del
meridionale.
Angolo dell’autrice
Terzo capitolo della
raccolta out! Il mercoledì è tutto della Spamano, che è personalmente la coppia
che preferisco dopo la FrUK.
Prima che mi dimentichi vi lascio le traduzioni in
italiano di ciò che dice Antonio.
(*):non arrabbiarti/non prendertela
(**): ti amo (il “yo” significa “io” e l’ho
messo per rafforzare il concetto, dato che in una frase di solito è sottintesa
la prima persona singolare).
Una drabble di 110
parole, un po’ “stupidotta” se devo dirla tutta. Non chiedetemi come mi sia
venuta in mente perché non ne ho assolutamente idea, mi son messa ascrivere e…
PUF! E’ saltata fuori questa cosa, ma mi piace in qualche modo. La trovo
carina.
Ah, un'altra cosa!
Per chi non l’avesse capito Antonio ha chiamato il gatto “Lovino”, e da ciò è
nata questa piccola lite.
Finite le mie solite
note post-capitolo vi saluto, e vi do appuntamento a domani con il capitolo
numero quattro.
Guardava
le vetrine come un bambino in un negozio di caramelle, con due grandi occhioni
verdi e un sorriso a trentadue denti.
Toris
sorrise nel vederlo così felice. Gli faceva piacere vederlo con quell’espressione
in viso, che, secondo lui, lo rendeva ancora più bello di quanto non fosse già.
-Toris,
vero che tipo entriamo in questo negozio?- Chiese il polacco, spostando lo
sguardo sul castano.
Il
lituano teneva già in mano quattro borse, i precedenti acquisti di Feliks.
Forse il suo ragazzo aveva superato il limite, ma, nonostante ciò, non sarebbe mai
riuscito a dirgli di no.
-Certo-
Disse semplicemente, lasciandosi prendere a braccetto ed entrando nel negozio.
Angolo dell’autrice
Ed è andato anche il
quarto capitolo! Una LietPol, pairing su cui non ho
nulla da dire, a parte che è uno dei miei favoriti ovviamente. Se dovessi fare
una classifica sarebbe tipo al terzo posto. Semplicissima drabble di 108
parole.
Non ho altro da
aggiungere per oggi, sono stata meno logorroica del solito per la vostra gioia.
Anche
con quel biscotto, danese, in bocca continuava a sorridere.
Irritante… E idiota. Pensava
Lukas, seduto di fronte a lui.
Lo
fissava, impassibile, mentre cercava disperatamente di convincerlo ad addentare
l’altra estremità del dolcetto che teneva tra i denti.
-Dai
Lukas! Ti piasherà, fidati di me!-
Disse, con qualche difficoltà, il più alto.
-No-
Rispose secco il norvegese. Non voleva dargliela vinta.
-Non
essherecoshì noioso- Borbottò il danese, rimanendo nella stessa posizione.
Si
guardarono in silenzio, per minuti interminabili.
-Se
lo faccio… Smetterai di infastidirmi?- Chiese il più piccolo, all’improvviso.
-Shì!- Trillò eccitato.
Finalmente
Lukas addentò quel biscotto, ritrovandosi subito le labbra di Mathias premute
sulle sue.
Angolo dell’autrice
Quinto capitolo della
raccolta e quinto giorno della settimana. Ci voleva una DenNor
per prepararsi al meglio per il week-end. Sempre una drabble, questa volta di
108 parole.
Un po’ “stupidotta”
come la Spamano (terzo capitolo), ma mi sembrava carina come idea e, per colpa
di Den e Nor, ho iniziato a
shippare come un’ossessa questa coppia, quindi
attribuisco la colpa di questo piccolo sclero a voi due. Spero che siate
felici.
Una precisazione: per quando riguarda ciò che dice
Mathias, so che non è grammaticalmente corretto com’è scritto, infatti ho evidenziato
quelle parole, ma era per rendere l’idea che avesse il biscotto in bocca.
Concludo qui e ci
vediamo al prossimo capitolo domani!
Accarezzava
con tocco delicato la testa bionda poggiata sulle gambe, spostando qualche ciuffo
fastidioso dalla fronte.
-Cher,
non hai mai pensato di cambiare taglio di capelli? Il tuo ormai è così démodé- Chiese Francis al suo ragazzo.
Questi gli regalò uno sguardo di fuoco.
-E
tu non hai mai pensato di cambiare quell’orrendo accento francese, frog?- Disse
in risposta, con un tono vagamente acido.
-Il
mio accento non è affatto orrendo!- Rispose, offeso, il francese.
-E
nemmeno i miei capelli lo sono- Controbatté l’inglese, sicuro di averlo messo a
tacere.
-Certo
cher- Concluse, sarcastico, tornando ad accarezzare quelle ciocche bionde che, per
quanto potessero essere antiestetiche,
aveva imparato ad amare.
Angolo dell’autrice
Penultimo capitolo
ufficiale della raccolta. Ho voluto mettere la mia coppia preferita nel mio
giorno preferito della settimana. Mi sembrava giusto, no?
Una drabble di 110
parole, dalla trama semplice e stupida. Quando mi è venuta in mente questa idea
pensavo che fosse appunto stupida, ma continuava a ronzarmi per la testa e a
infastidirmi, e alla fine non ho potuto fare altro se non scriverla.
Domani pubblicherò
l’ultimo capitolo, anche se molto probabilmente lunedì inserirò un piccolo
extra, un’ottava drabble su un pairing…Strano. È l’unica parola per definirlo.
Teneva
lo sguardo fisso su quel vaso da quasi un’ora.
Sono abbastanza sicuro che gli
piacerà… Anzi ne sono convinto! Pensava, non
distogliendo nemmeno per un attimo gli occhi da quel pezzo d’arredamento.
Erano
giorni che pensava al regalo da fargli per il loro primo anniversario.Ancora non riusciva a credere che era già
passato un anno. Sembrava tutto un sogno, dal quale mai avrebbe voluto
svegliarsi.
Finalmente
sentì la sua voce.
-Sono
tornato-Disse semplicemente il russo che, arrivato sulla porta del soggiorno,
si bloccò, dopo aver visto quel vaso pieno di girasoli.
-Spasibo(*)-Ricambiò il sorriso, per poi avvicinarsi al suo ragazzo.
Angolo dell’autrice
Prima ti tutto vi lascio in nota ciò che dice Ivan in
russo.
(*): grazie
E finalmente siamo
arrivati all’ultimo capitolo di questa piccola raccolta… Forse. Come vi ho già
anticipato ho intenzione di pubblicare domani, o martedì in extremis, un
piccolo extra, su una coppia alquanto bizzarra e strana.
Oggi ho concluso
ufficialmente con i miei pairing, e l’ultimo è una semplice RusAme
di 109 parole. Ringrazio il gruppo di whatsapp GDR Hetalia per avermi
consigliato come “trattare” con Russia, perchè, come è successo per altri
personaggi, ho una paura di matta di averli resi OOC.
Noi ci rivediamo per
l’ultima volta domani, nel 90% dei casi, con il mio piccolo sclero extra.
Uno starnuto risuonò nella stanza,
rimbombando sulle pareti.
-Fottuta influenza!- Urlò il più piccolo, per
poi cominciare a tossire a causa dello
sbalzo di voce improvviso.
-Non dovresti urlare, non fa bene alla tua gola-
Disse Ivan, seduto sul bordo del divano per stare più vicino a Romano. Quest’ultimo
sbuffò sonoramente e cercò di calmarsi, sprofondando con la testa nel
cuscino.
Il russo si alzò improvvisamente ed uscì
dalla stanza, per poi tornare dal ragazzo con una sciarpa in mano, simile alla
sua.
-La prossima volta ricordati di mettere questa,
per stare caldo- Sorrise, porgendogli l’indumento.
-Grazie…- Mugugnò infine il castano
accettando il regalo, con un leggero rossore in viso.
Angolo dell’autrice
Questa volta siamo davvero giunti alla fine. Mi mancherà
molto questa raccolta, mi ci ero affezionata. In ogni caso per prima cosa
ringrazio tutte le persone che hanno sempre trovato qualche minuto per lasciare
una recensione, fa sempre piacere. Poi ringrazio anche quelle 8 anime che hanno
inserito la mia storia tra le seguite.
Ora passiamo al capitolo che, come avete potuto vedere è
una… Rusmano! Coppia insolita e bizzarra, ma
ultimamente ho iniziato a shipparlacom se non ci fosse un domani. Una drabble di 110 parole
che come al solito è una vera e propria stupidata. Come ho già detto non so
trattare con Russia, non lo so caratterizzare e penso che sia venuto fuori
terribilmente OOC. Perdono!
Ho finito i miei sproloqui post-capitolo. Grazie ancora a
tutti voi che mi avete seguito in questa piccola follia!