Come la notte e le stelle

di Fede_Werewolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap.3 ***
Capitolo 4: *** Cap.4 ***
Capitolo 5: *** Cap.5 ***
Capitolo 6: *** Cap.6 ***
Capitolo 7: *** Cap.7 ***
Capitolo 8: *** Cap.8 ***
Capitolo 9: *** Cap.9 ***
Capitolo 10: *** Cap.10 ***
Capitolo 11: *** Cap.11 ***
Capitolo 12: *** Cap.12 ***
Capitolo 13: *** AVVISO ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Cap.1 ***


Cap.1

Trasferirsi da New York, la città dove sei nata, cresciuta, dove c’è la tua famiglia i tuoi amici, in una cittadina sperduta vicino Seattel di  nome Forks, una piccola città di 3.221 abitanti non di più, ma ormai avevo deciso, non potevo più vivere nella grande metropoli dopo tutto il dolore che ho subito, allontanarmi da li è la cosa migliore che posso fare,  e Forks mi è sembrata perfetta, immersa nella natura come piace a me, tranquilla senza continui suoni di clacson che ti trivellano il cervello. In quella cittadina avevo una cugina, con cui ci vedevamo spesso, la maggior parte delle volte su Skype, anche lei si sarebbe trasferita dall’Arizona dove abitava con sua madre a Forks con suo padre, e io sarei andata ad abitare con loro.

-Signorina, siamo arrivati a Seattel

Una  hostess mi risveglio dal mio sonno profondo scuotendo leggermente la mia spalla

-Oh la ringrazio

Sorrisi alla ragazza che ricambio, mi affrettai a prendere la mia borsa e scesi dall’aereo, andai verso i rulli per prendere la mia valigia e mi incamminai verso l’uscita, subito notai zio Charlie che mi aspettava con accanto mia cugina che era arrivata tre giorni prima di me, e questa mi corse in contro stritolandomi.

-Finalmente sei arrivata, sono così felice che vivremo insieme

Io ricambiai la stretta

-Anche io sono felice di vivere con te Bella

Mi staccai da lei e andai ad abbracciare mio zio

-Sono contento che bella avrà anche te qui a Forks oltre a Jacob, almeno non starà sempre sola in casa

-Papà..

Lo richiamò lei, e io scoppiai a ridere per la faccia scandalizzata di Bella

-E’ da tanto che non vedo Jacob

-Dopo se vuoi andiamo a casa sua così saluti anche Billy, Rachel e Rebecca
-Va bene

Acconsentii subito

-Dai su andiamo, così ti faccio sistemare la tua roba in camera mia

Disse bella,  così ci dirigemmo verso l’auto della polizia di Charlie, dopo il lungo tragitto arrivammo davanti ad una casa in legno a due piani bianca. Scesi con Bella dalla macchina e salimmo le scale lei mi condusse in camera sua dove c’erano du letti messi uno accanto all’altro uno con le coperte viola, e l’altro con le coperte verde acqua, quello verde era sicuramente il mio

-Dai ti aiuto a sistemare le tue cose così andiamo da Jake

Io annuii solamente per poi aprire la valigia e sistemare tutte le mie cose insieme a bella, dopo mezz’ora finimmo così uscimmo e con il pick up di Bella andammo alla riserva. Ci fermammo davanti alla piccola casa Black, andammo a bussare e fu Rachel ad aprire la porta, quando mi vide mi stritolo gridando dalla felicità facendo accorrere anche Jake e Billy, quando Rachel si spostò abbracciai Billy

-E’ bello rivederti piccola Ley

-Anche per me è un piacere rivedervi tutti

Alzai lo sguardo e guardai Jacob che mi fissava ancora sorpreso

-Dovresti tagliarti i capelli si Jac…..

Non riuscii a finire la frase che fui stretta dalle braccia di Jake, ricambiai la stretta e mi allontanai sorridendo a tutti

-Come mai da queste parti Ley?
Mi chiese Il piccolo di casa Black 

-Ho deciso di trasferirmi qui, con Bella e Charlie, ero stanca di vivere a New York

Jake mi abbracciò di nuovo sollevandomi  in aria io mi misi a ridere seguita da Bella e Billy, passammo il pomeriggio a parlare con Jacob che era felice di avere me e Bella qui a Forks. Verso sera tornammo a casa e cenammo con Charlie per poi andare in camera.

-Hai conosciuto qualcuno in questi tre giorni?
Le chiesi curiosa


-Nessuno, lo sai come sono fatta, non sono molto sociale

-Oh questo lo so, ma stai sicura che domani incontreremo qualcuno

-Per forza ?

-Si

Lei mi lanciò un’occhiata di sbieco e sbuffo facendomi ridere, parlammo ancora un po, ma ero a pezzi per il viaggio così andammo a letto dopo aver preparato i vestiti e le cose per domani.

-Buonanotte Ley

-Buonanotte Bella

Appena sfiorai il cuscino caddi in un sonno profondo.


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Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Cap.2

Dopo aver fatto colazione io e Bella salimmo sul suo pick up e andammo a scuola, quando scendemmo tutti gli studenti ci puntarono gli occhi addosso, cosa che mi mise un certo nervosismo, davanti le porte della scuola un ragazzo asiatico ci raggiunse

-Voi siete Isabella Swan e Hayley Evans quelle nuove, ciao, io sono Eric sono gli occhi e le orecchie della scuola e se avete bisogno di qualsiasi cosa, una guida, una spalla su cui piangere io ci sono

-Diciamo che sia i tipi di ragazze che preferiscono soffrire in silenzio

-Titolo forte per il vostro articolo, in prima pagina

Bella si volto di scatto verso di lui e lo guardò allarmata

-No, per favore niente articolo

-Tranquille, allora niente articolo

Lo ringraziammo e andammo a lezione.

-Hai fatto colpo in palestra

Le dissi ridacchiando e lei mi rifilò un’occhiataccia

-Dai scherzavo Bell

Lei fece un piccolo sorriso e ci andammo a sedere con Eric e i suoi amici

-Ehi Mike conosci Bella la mia ragazza?

Lui prima di sedersi con occhi spalancati

-L..La..t..tua…ragazza?

Disse sedendosi, ma prima che potesse rispondergli arrivò Tyler.

-La mia ragazza

Disse dando un bacio in guancia a Bella e fregando la sedia da sotto il didietro di Mike che lo rincorse gridando

-Oh mio dio, voi siete il giocattolino nuovo


-Sorridi

Una ragazza ci fece una foto,e noi la guardammo stranite

-Mi serviva uno scatto per l’articolo

-L’articolo è morto Angela non se ne parla più

Disse Eric andandosene, Bella, Jessica ed Angela si misero a parlare del nuovo probabile articolo, ma un gruppo di ragazzi che stava entrando catturò la mia attenzione, diedi una gomitata al braccio di Bella che si girò anche lei verso i ragazzi che stavano entrando dopo aver seguito la direzione del mio sguardo.

-Chi sono?

Chiese lei stessa alle due ragazze che sorrisero guardando anche loro i nuovi arrivati

-Loro sono i Cullen, figli del Dottor.Cullen e signora, Quella bionda si chiama Rosalie e il ragazzone bruno è Emmet e credo abbiano una storia, ma non credo sia legale

-Jess, loro non sono davvero parenti

-Lo so, ma è strano, comunque il ragazzo biondo dietro di loro si chiama Jasper ed è il classico emo con l’aria di chi muore di agonia

Io posai lo sguardo sul biondino, che era veramente strano, aveva un’espressione che era agonia pura, mi accorsi di fissarlo da troppo perché si girò verso di me e mi guardò, fissando i suoi occhi neri come la pece nei miei, io distolsi lo sguardo imbarazzata, ma sentivo il suo bruciare su di me

-Quello è Edward Cullen, ed è il ragazzo più figo della scuola, ma a lui nessuna di noi sta bene

Vidi Bella fissarlo e sorrisi sorniona, quando lei distolse lo sguardo dal ragazzo mi guardò sentendo il mio sguardo su di se

-Che c’è?

Mi chiese imbarazzata

-No niente

Dissi trattenendomi dal ridere, Mi alzai per andare a prendere una mela dal bancone, mi sentivo osservata così voltai la testa e vidi Jasper fissarmi in modo strano, distolsi lo sguardo velocemente, e velocizzai il passo per andar a prendere la mia mela. Mike ci portò nella classe di biologia e il professore ci diede i nostri libri, lei dovette sedersi accanto ad Edward Cullen, a me era toccato sedermi accanto a Newton, per tutta la lezione Newton mi lanciava occhiate, ma io neanche mi accorgevo della sua presenza, quando vidi bella nervosa fissare con insistenza la lavagna, ed il motivo era Edward che la fissava come se stesse per sbranarla. Andammo fuori dove mi sentii  nuovamente osservata, mi girai e vidi sempre Jasper fissarmi, io velocizzai il passo e mi appoggiai al pick up di bella con le cuffie nelle orecchie bella era accanto a me e lanciava occhiate verso i Cullen, il motivo?, Edward Cullen la stava fissando

“Ma lui e suo fratello si sono messi d’accordo?”

-Andiamo Bell, sto morendo di fame

Salimmo in macchina e andammo al ristorante dove ci aspettava zio Charlie. Dopo cena tornammo a casa e facemmo i compiti per il giorno dopo

-Certo che i Cullen sono strani
Dissi io mentre eravamo stese nel letto con le cuffie nelle orecchie


-A chi lo dici, quell’Edward non ha smesso  un solo secondo di fissarmi, era inquietante

-Anche suo fratello Jasper, sia in mensa che fuori non smetteva di fissarmi

-Mah! Valli a capire, comunque andiamo a dormire va

-Notte Ley

-Notte Bell



Mentre le due ragazze dormivano, due ragazzi nel bosco le osservavano
 
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Capitolo 3
*** Cap.3 ***


Cap.3

Passavano i giorni e Edward Cullen non si faceva vedere, e così vedevo Bella rabbuiarsi e darsi la colpa, Jasper continuava a fissarmi senza rivolgermi la parola, anche nelle lezioni che avevamo in comune, come adesso a lezione di storia, lui era nel banco dietro di me, e sentivo il suo sguardo sulla mia nuca, mi voltai a guardarlo, lui era li che mi fissava con i suoi occhi dorati

“Aspetta, dorati? MA non erano neri l’altra volta?”

Ero molto nervosa a causa del suo sguardo insistente

“Perché sta sorridendo?”

Senza farsi vedere dal professore sposto le sue cose nel posto vicino al mio, e in quel  momento il mio cuore perse un battito, sentii qualcuno ridere piano così mi girai verso la fonte e vidi il fratello di Jasper guardarci con un ghigno, sono sicura di esser diventata rossa come un peperone, così mi girai verso la lavagna senza prestare attenzione alla persona accanto a me che continuava a fissarmi. Quando la campanella suonò scappai letteralmente da quella classe e andai al mio armadietto per posare le mie cose nell’armadietto, sentii una presenza alle mie spalle così mi girai di scatto trovandomi davanti Jasper.

-Dio! Mi hai spaventata

Dissi con una mano sul petto e sicuramente rossa in viso

-Scusami, non volevo spaventarti

Rimasi per un attimo imbambolata nel sentire la sua voce, poi scossi piano la testa avvertendo un senso di calma innaturale che respinsi non so come, alzai il viso e vidi Jasper fissarmi con le sopracciglia aggrottate, e la mascella tesa, cosa che ho sempre notato dal primo giorno, come se si stesse trattenendo dal fare qualcosa.

-Devo andare

Disse e se ne andò lasciandomi li inebetita dal suo comportamento

“Mah, valli a capire i Cullen”

-Ehi Evans, ti va di andare a mangiare qualcosa insieme ?

mi chiese Newton vicino alla macchina di Bella, prima di rispondere il mio sguardo fu catturato da Jasper che guardo male Newton per poi girarsi a parlare con Emmet

-No Newton, non mi va, prova a chiedere a Jessica, non me la sento proprio scusa

-Tranquilla

Se ne andò dirigendosi verso Jessica che dopo cinque secondi annuiva come una pazza alla proposta di Mike, povera, non sa che per lui è solo la seconda scelta, dopo un po arrivò Bella e tornammo a casa ma Charlie non c’era così cucinai qualcosa per poi andare in camera a fare i compiti con Bella che parlò con sua madre, mi addormentai per prima seguita da Bella, ma non potevamo sapere che alla centrale elettrica un guardiano veniva ucciso da strane creature.


Il giorno dopo Edward era ricomparso e stranamente rivolse la parola a Bella dopo la sua reazione la prima volta che la vide, era stranamente felice, ma non ci feci molto caso, neanche ascoltavo Newton che mi parlava, quando uscimmo Bella era già accanto al suo Pick Up e mi stavo avvicinando anche io, quando vidi il furgone di Taylor sbandare verso Bella cercai di correre verso di lei ma due braccia mi strinsero la vita quando il furgone si fermò senza schiacciare Bella ed………

”Edward?Ma che cosa?”


Lo vidi allontanarsi da Bella che venne accerchiata da tutti, io mi voltai verso il mio “salvatore”


-Jasper……ma che ?

Senza rispondere se ne andò verso la sua macchina per poi salirci ed andarsene con gli altri, accompagnai Bella in ospedale e li conoscemmo il Dottor.Cullen che ci guardò in modo strano per poi visitare Bella, lei uscii prima di me perché Charlie mi chiese se stavo bene e lo rassicurai

-Sta tranquillo zio Charlie il figlio del Dottor.Cullen mi ha fermata prima

Sentendo il suo nome il medico alzò la testa

-Mio figlio?

-Si suo figlio Jasper

Allargò leggermente gli occhi prima di rispondere

-Allora anche tu sei stata molto fortunata

 disse prima di uscire e Charlie raggiunse Bella fuori seguito da me, notai immediatamente che Bella era strana ma non volle dirmi niente. Quella notte mi sentii osservata così mi svegliai e vidi davanti a me Jasper che mi guardava, mi voltai verso Bella e la scossi.

-Bella! BELLA!

-Cosa c’è ?

Mi chiese con la voce impastata dal sonno, mi girai dove avevo visto Jasper ma lui non era più li.

-Niente, scusa se ti ho svegliata

-Tranquilla

Mi disse prima di crollare di nuovo nel sonno.

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Capitolo 4
*** Cap.4 ***


Cap.4


Dopo un giornata a scuola senza i Cullen, io, mia cugina, Angela e Jessica siamo andate a Port Angeles per comprare dei vestiti per il ballo, io scelsi un vestito verde Tiffany corto davanti e lungo dietro, fui la più veloce a scegliere, Jessica ed Angela ne stavano provando un miliardo, invece Bella neanche uno

-Ehi Bell

-Già scelto?

Mi chiese sovra pensiero

-Vuoi andare in quella libreria vero?

Lei mi guardò ed annuii

-Vengo con te, anche io sono curiosa, ragazze noi andiamo a prendere quel libro, ci vediamo al ristorante

-Va bene

Dissero in coro le due, io andai a pagare il mio abito ed andammo a prendere il libro. Ringraziammo il commesso e ci incamminammo verso il ristorante per una strada poco trafficata, cosa che non piacque affatto, infatti

-Ehi bamboline, dove state andando?

Ci chiese un ragazzo completamente ubriaco, e con mio disgusto notai che eravamo accerchiate da altri suoi amici ubriachi

-Siamo di fretta, levatevi di mezzo

Dissi scontrosa spintonando il primo che mi trovai davanti, che mi bloccò le braccia strattonandomi più vicina a lui e prese ad alitarmi sul collo

-Mi fai venire da vomitare, togliti

-Stupida ragazzina, come ti permetti

Mi strinse la gola con la mano per poi far appoggiare la mia schiena sul suo petto, io mi agitavo peggio di un’anguilla

-Ragazzi, non vi sembra un bel bocconcino? E neanche l’altra non è tanto male
 
Disse guardando mia cugina

-BELLA!! Va via di qui

Le gridai, ma il ragazzo mi strinse la gola col braccio facendomi mancare l’aria

-Vediamo come griderai dopo che……

Si blocco al suono di una macchina che entrava nel vicolo a tutta velocità e si fermò proprio davanti a noi

“non sono mai stata così felice di vedere qualcuno in vita mia”

Dalla macchina scese Edward Cullen che ordinò a Bella di salire in macchina, per poi avvicinarsi a me e al ragazzo che mi stava lentamente soffocando

-Lasciala immediatamente

Disse con la voce piena di rabbia e disgusto, e potei giurare di aver sentito un basso ringhio uscire dalla sua gola, ma visto che il tizio non accennava a mollarmi anzi strinse la presa facendomi uscire un gemito di dolore dalla gola, sentendo quel verso vidi Edward scattare e prese il braccio che mi stringeva la gola e lo allontano torcendolo, mentre tossivo e ansimavo sentii il ragazzo gridare, ma non me ne curai anzi ero felice di quello che gli era capitato, senti due mani prendermi le braccia e alzarmi lentamente

-Ley, vieni sali in macchina, veloce

Mi disse Bella preoccupata, io annuii e mi misi nei posti dietro lei in quello al lato del guidatore, si girò verso di me e guardò il mio collo, Edward salì come una furia in macchina e se ne andò a tutta velocità

-Stai bene?

Mi chiese, la sua voce era ricolma di rabbia lo si capiva benissimo

-Si, sto….

Non potei continuare a parlare perché cominciai a tossire, Edward si arrabbiò ancora di più a tal punto da voler tornare indietro per “Staccare la testa a tutti”, ma Bella riuscì a calmarlo, mentre guidava il suo cellulare squillò, quando rispose divenne ancora più teso, cercava di non farsi sentire, ma io e mia cugina lo sentimmo chiaramente

-Sta bene, sta calmo, ho detto che sta bene, No! Non venire, cosa? In un ristorante, no la riporto io a casa sta calmo, no aspetta…..

Chiuse il telefono con rabbia, arrivammo al ristorante proprio nel momento in cui Jessica ed Angela ne stavano uscendo, scendemmo dalla macchina e loro ci corsero in contro

-Ragazze, ma dove siete state

-Vi abbiamo lasciato mille messaggi

-E’ colpa mia, le ho incrociate per caso e abbiamo parlato

Si scambiarono uno sguardo e poi sorrisero

-Ci dispiace non avervi aspettato, ma stavamo morendo di fame

-Tranquille, non fa nulla

Dissi io con la voce roca

“Tutta colpa di quel deficiente”

-Stai bene Hayley? Hai la voce strana

-Mi è venuto un po di mal di gola tranquille

Loro annuirono, prima che potessero rispondere un macchina posteggiò dietro quella di Edward e ne uscì Jasper che sembrò sorpreso di vederci li

-Fratello, non pensavo di trovarti qui

Vidi Edward lanciare uno sguardo duro a Jasper che fece finta di niente

-Noi andiamo

Disse Jessica, per poi allontanarsi verso la sua auto con Angela

-Avete fame?

Ci chiese Edward io negai, ma mia cugina fu tradita dal rumore del suo stomaco,ci mettemmo a ridere

-Sicura di non avere fame?

Mi richiese Edward, io annuii

-Jazz la puoi accompagnare tu a casa?

-D’accordo

“Oh no, no no no no no, Cazz….”

Pensai, e sentii Edward ridere, ma feci finta di niente

-Andiamo?

-Si
Mi fece salire sulla sua Jeep per poi metter in moto e andare verso casa mia

“Come fa a sapere dove abito? Non ricordo di averglielo detto”

-Come fai a sapere dove abito?

-Intuizione

-mmh

-Che c’è?

-Niente

Arrivammo a casa di mia cugina e scesi seguita a ruota da lui

-Grazie di avermi accompagnata, vuoi qualcosa da mangiare?

-Niente, grazie comunque

Lo vidi avvicinarsi al mio viso, si fermò ad un centimetro dalle mie labbra per poi sussurrare

“Oh, ma che, HAYLEY SMETTILA DI FISSARE LE SUE LABBRA!, okay non respiro più, che figura di m… sono sicuramente rossa come un peperone, mi eclisserò in camera mia per un mese dopo questo”

-Buonanotte Hayley

“CHE COSA! BUONANOTTE HAYLEY? No okay mi calmo che è meglio”

Si allontanò e salì sulla sua macchina per poi allontanarsi, ripresi a respirare e mi passai una mano sul viso

“Oh mio dio, cazz..,  ma che cosa, oddio, Okay mi devo calmare, non sto facendo pensieri molto coerenti”

Entrai dentro casa e andai in camera, ma prima che potessi sdraiarmi suonò il campanello, scesi di sotto e andai ad aprire

-Jake! Come mai da queste parti?

-Non avevo niente da fare così ho pensato di venire a rompere a e a Bella, ah lui è Seth Clearwater, un mio amico

Li feci entrare

-Volete la pizza?

-SIIII!

“Maschi”

Ordinai la pizza e mi sedetti sul divano con Jake e Seth che continuava a lanciarmi occhiate

-Dov’è Bella?

-E’ al ristorante, dove avrei dovuto cenare anche io, con Edward Cullen.

Lo vidi rabbuiarsi per poi tornare sorridente, prima che potesse dire qualcosa suonò il ragazzo della pizza che pagai per poi tornare sul divano a mangiare con i ragazzi, la serata passò tra le nostre risate e chiacchiere, anche se la mia testa non era proprio li.


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Il vestito di Hayley


 

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Capitolo 5
*** Cap.5 ***


Cap.5

Mi dispiace per Charlie, il suo migliore amico è stato ucciso dalla stessa creatura che ha ucciso il sorvegliante alla centrale elettrica, e devo ammettere che incomincio ad avere paura visto che è sempre più vicino alla città, Jasper dopo quella sera ha continuato a fissarmi sempre di più e a rivolgermi la parola, le cose tra Bella ed Edward vanno sempre meglio a quanto vedo, ma credo che Bella mi nasconda qualcosa, qualcosa di molto importante

-Bell, sei sicura che non devi dirmi niente?

-I..io…n-no-non posso dirti niente Hayley

-Niente su cosa?

Sentii uno spostamento d’aria, mi voltai e davanti a me c’erano Edward e Jasper

-Ma come cavolo siete entrati?

-Ed, glielo dirò io, tu sta con Bella

-No Jasper, lo sai che…..

-Tranquillo, saremo qui sotto e se ci sarà qualche problema potrai intervenire

Jasper fece passare il suo braccio intorno alla mia vita e mi strinse a se, facevo leggermente fatica a respirare ma non perché la stretta era troppo forte

-Tieniti a me

-Perché devo…… aaaaaaaaaaaah

Non feci in tempo a finire la frase che Jasper si era buttato giù dalla finestra atterrando in piedi, mi stava guardando con uno strano sorrisetto

-Che c’è?

-Sei bella quando arrossisci

“Okay, ora sono ancora più rossa, che figura, mi seppellisco viva ora”

-Devo dirti una cosa, è molto importante e mi devi promettere di non dirlo a nessuno

-Qualsiasi cosa sia è al sicuro con me

Si stacco da me e mi raccontò tutto,  di quando si arruolò nell’esercito della guerra civile, di come una donna lo ha abbindolato trasformandolo, in vampiro come lei, sotto i suoi ordini uccideva vampiri appena nati, e a quel tempo beveva le persone, ora solo gli animali, mi parlò dei suoi poteri e di quelli del fratello, spiegandomi che alcuni vampiri avevano doti speciali.

Avevo la bocca spalancata, non riuscivo a proferire parola, lui è un vampiro, e…..non so che pensare, ma una cosa è certa, non ho paura di lui, anche questa rivelazione non me la sarei mai aspettata

-Mi credi un mostro vero?

-no per niente, non ho neanche paura di te perché mi fido

 - Non so me fai a fidarti di me, soprattutto ora

-Perché?

-Perché l’odore del tuo sangue mi attira, ma non voglio farti del male, non me lo perdonerei mai, ma una cosa la voglio fare

-Cosa?

Non mi rispose si avvicinò soltanto e mi baciò, rimasi sorpresa all’inizio, per poi sciogliermi rispondendo al bacio, con delicatezza poggiò la mia schiena al muro mettendo le mani ai lati della mia testa, e io le mani nei suoi capelli, il bacio non durò molto perché Jasper scattò all’indietro, molto lontano da me facendomi perdere leggermente l’equilibrio per il repentino distacco

-Stavo perdendo il controllo, scusa

-Tranquillo, non mi hai fatto del male

-Non me lo sarei perdonato se  te ne avessi fatto

Si avvicinò di nuovo facendo passare le dita sul mio collo, dove ancora si intravedeva il livido

-Quel giorno, quando Edward mi ha detto quello che ti avevano fatto, e quello che ti volevano fare, ho perso la testa, mio padre ed Emmet mi hanno trattenuto a mala pena, ho ucciso tre orsi e sradicato degli alberi prima di venire da te per riportarti a casa

Parlammo ancora un po, poi suo fratello scese e lui mi riportò su, Bella dormiva profondamente

-Volevo chiederti una cosa

-Cosa?

-Domani io e la mia famiglia andremo a giocare a baseball, ci sarà anche Bella, vuoi venire?

-Certo

Sorrise, prese il mio mente tra le dita e mi baciò a stampo

-Notte Hayley

-Notte Jasper

In un battito di ciglia lui era già sparito, così mi misi a letto e mi addormentai sorridendo
 
-CHE COSA ? E ME LO DICI COSI’?

Urlai contro Bella che mi aveva appena raccontato di essersi baciata con Ed

-Anche tu, ti sei baciata con Jasper e me lo stai dicendo in questo modo Ley quindi siamo pari

Io le lanciai un’occhiataccia e finii di vestirmi, per poi scendere con mia cugina per avvisare Charlie che i due Cullen stavano arrivando per portarci alla partita

-Sono qui

Dissi a Bella e a Charlie

-Bene falli entrare

Disse chiudendo il fucile, mi scappo una risata e feci entrare i due ragazzi, Jasper mi circondo subito la vita col braccio, mio zio ci fece delle raccomandazioni e i due ragazzi promisero di proteggerci. Salii in macchina e Jasper mi baciò per poi accendere la macchina ridendo della mia faccia stralunata e sconvolta, per seguire Edward nel bosco fino ad uno spiazzo enorme in mezzo al bosco

-Sta tranquilla, andrà tutto bene, già sanno di te

-o-ookay

Lui sorrise e mi baciò per poi scendere e aprirmi la portiera, mi prese per mano e mi  condusse dalla sua famiglia, che a quanto pare conosceva già Bella, Rosalie mi lanciò un’occhiataccia

-Ecco l’altra

Disse esasperata e forse arrabbiata,  Una donna dai capelli rossi le lanciò un occhiata

-Smettila Rose

-Piacere di conoscerti io sono Esme, la moglie di Carlisle, sono felice che Jasper abbia trovato qualcuna, sapete giocare a Baseball?

Prese me e Bella sottobraccio mentre ci porgeva la domanda

-Io diciamo che so lanciare

Le risposi, invece mia cugina negò

-Allora mia cara Hayley tu farai il lanciatore, va bene?

Io annuii e mi misi sulla collinetta, Bell era invece era con Esme dietro i battitori

-Dai si comincia, tutti ai vostri posti

Tutti si posizionarono, la prima a battere era Rosalie che guardava male sia me che Bella

“Che cosa ho fatto per farmi odiare così tanto da le?”

-Tu non hai fatto niente è il suo carattere scontroso

Gridò Edward dietro di me beccandosi un’occhiata di sbieco da parte di Rosalie, dopo Rose venne Carlisle e poi Jasper, che mi guardò con un ghigno mentre mi squadrava facendo roteare la mazza con maestria

“Cazzo”

Pensai

-Jasper, calma i tuoi pensieri e smettila di provocare  Hayley

Disse ridendo e facendo ridere gli altri, quando Jasper batté fece volare la pallina molto lontano, ma mentre Emmet andava a riprenderla ritornò indietro correndo

-Nascondete Bella e Hayley

Disse prendendomi  portandomi tra le braccia di Jasper che mi nascose dietro di se

-Ci hanno sentito mentre giocavamo e ora stanno venendo qui

-Chi?

Chiese Esme allarmata

-Nomadi

Rispose Edward nascondendo Bella, tre figure si stagliarono nella nebbia, due uomini e una donna, uno era di colore con le treccine, l’altro bianco con i capelli biondi, la ragazza, che presumo sia la compagna di uno dei due, era rossa con la pelle bianchissima come tutti i vampiri del resto.

-Credo che le vostre attività venatorie ci diano qualche guaio

-Oh scusateci volevamo fare una partita, spero che ci sia qualche posto libero, io sono Laurent e loro sono James e Victoria

-Alcuni di noi se ne stavano andando quindi se volete unirvi a noi

Mentre parlava una folata di vento ci investii, James annusò l’aria e guardò me e Bella famelico

-Avete portato degli spuntini

Disse il biondino pronto a saltarci addosso, Esme prese me e Bella e ci mise dietro di se, Si erano messi tutti davanti a noi a mo di scudo

-E’ meglio se ce ne andiamo, James

Lui scattò indietro dopo due volte che l’altro vampiro lo chiamava e strinse a se la rossa

-Portatele via

Ordinò Carlisle, Jasper mi prese e mi mise in macchina portandomi a casa sua

-Che cosa vuole, perché non posso tornare a casa?

-Lui non si fermerà finché non avrà preso te e Bella, e io non posso permetterlo, sei  troppo importante per me

Disse mettendomi le mani dietro il collo, dopo un po arrivarono Bella ed Edward, da sopra scese Carlisle con Laurent, Jasper e Edward scattarono mettendoci dietro i loro corpi

-Lui è solo qui per avvertirci

-James, non si fermerà, dovete portare le ragazze molto lontano da qui, perché non solo lui le cercherà ma anche la sua femmina, se non volete che loro muoiano dovete allontanarle

Disse per poi andarsene, scendemmo giù dove c’erano molte macchine  tra cui quella di Jazz

-Bella e Hayley andranno con Emmet e Rose, che le porteranno via da Forks, gli altri rimarranno qui per allontanare i segugi ed eventualmente ucciderli, Jasper ed Edward potranno raggiunge Hayley e Bella quando tutto si sarà calmato

Presi la borsa che Jasper era andato a prendere a casa mia con alcune delle mie cose, salii in macchina Bella era dall’altra parte che parlava con Edward, Jasper mi baciò la tempia facendomi girare verso di lui, nei suoi occhi era ritornata l’agonia del primo giorno che lo avevo visto, ma questa volta non era per il sangue, era per me, mi prese il viso tra le mani e mi baciò

-Non sai quanto è difficile per me, ma devo farlo, se voglio rivederti viva, non mi darei pace se tu morissi, troverei un modo per morire anche io

-Non ti azzardare a dirlo capito? Andrà tutto bene, e se succederà quello che dici dovrai andare avanti, senza ucciderti, perché non te lo perdonerei

Lui mi baciò di nuovo

-Andate

Disse Carlisle e la macchina partì, rimasi a guardare Jasper finché non scomparì dalla mia vista.

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Capitolo 6
*** Cap.6 ***


-Io mi occupo della ragazza di Whitlock, tu dell’altra

Due figure stavano discutendo in capanno abbandonato con accanto a loro dei corpi esanimi

-D’accordo, questa caccia sarà davvero divertente
 
******
 
Andai in bagno lasciando mia cugina da sola in camera, Rose ed Emmett erano di sotto per chiedere informazioni, stavo incominciando a svestirmi per farmi la doccia quando il mio cellulare posato sul mobiletto del bagno squillò, il numero impresso era di mia sorella più piccola, la mia piccola pulce

-Pronto Emily

-HAYLEY, HAYLEYYY

-Emily? Emily che succede? EMILY?

-Sta tranquilla ragazzina, la tua sorellina sta bene, perora, sai è molto invitante ha un buonissimo odore

Era una ragazza che aveva sostituito la voce di mia sorella che gridava in sottofondo, e potevo anche immaginare a chi appartenesse la voce che mi stava parlando ora

-OSA SOLTANTO A TOCCARLA E GIURO CHE….

-Giuri cosa? Che chiamerai il tuo fidanzatino per uccidermi? Quando lui sarà arrivato qui tua sorella sarebbe già morta e io lontana

-Che cosa vuoi?

-Voglio che tu venga qui

-Qui dove? Perché sai com’è non sono nella tua testa malata e quindi non posso sapere dove sei
 
Sentii un ringhio provenire dalla gola della vampira alla cornetta

-Non prenderti gioco di me umana, tua sorella potrebbe morire per questo
 
Tornai seria e con voce leggermente tremante risposi

-Dove siete?

-Nel capannone abbandonato che si trova nel bosco

Neanche il tempo di rispondere che chiuse la chiamata, l’unica cosa che potevo fare era salvare mia sorella

“Mi dispiace Jasper”

Mi fermai davanti al capanno, era un ammasso di legno marcio che non so come si regga ancora in piedi, la porta era divelta e all’interno non si vedeva niente per colpa del buio, camminai incerta verso il capanno

-HAYLEY

Sentii le grida di mia sorella e scattai dentro il capanno, ma non vedevo niente, sentivo solo la sua voce che gridava il mio nome

-EMILY DOVE SEI ?

Ma le continuava a gridare il mio nome come un disco rotto, stavo per chiamarla di nuovo quando una forte luce illuminò il capanno, davanti a me c’era un telo su cui stava per partire un filmato, vidi i miei genitori e i mio fratello e mia sorella legati al soffitto per le braccia, gridavano e si dimenavano

-Cara piccola Hayley, se stai vedendo questo filmato vuol dire che Victoria ti ha convinto ad andare da lei, tra le braccia della morte, ma prima senti la tua famiglia gridare il tuo nome prima di morire

Tirò giù mia madre e le strinse la mano intorno alla gola prima di sbranarla letteralmente mentre gridava il mio nome per poi lasciarla a terra morta in una pozza di sangue con il volto irriconoscibile, stessa cosa successe a mio padre e a mio fratello, il mio volto era inondato dalle lacrime, non riuscivo più a guardare, ma quando sentii l’urlo disumano di mia sorella per poi sentire il mio nome mi fece accasciare a terra singhiozzante

-Spero che il video ti sia piaciuto piccola Hayley, preso li raggiungerai anche tu

Il video finì ma il proiettore emanava ancora una fievole luce nella stanza, io ero ancora a terra che singhiozzavo col cuore a pezzi per aver visto la strage della mia famiglia, con l’urlo di mia sorella ancora impresso nella mente

-Povera piccola umana, sta tranquilla anche tu proverai il loro stesso dolore quando avrò finito con te e li raggiungerai

La voce di Victoria rimbombava per il capanno, non capivo da dove provenisse, ricolma di rabbia mi alzai e gridai a pieni polmoni la mia rabbia e il mio dolore

-CHE COSA VUOI DA ME? CHE COSA HO FATTO PER MERITARMI QUESTO, PERCHE’, LA MIA FAMIGLIA NON C’ENTRAVA NIENTE

-Tu mia cara non hai fatto nulla, voglio solo il tuo sangue, e uccidere la tua famiglia e farti sentire l’urlo della tua sorellina ti ha portata qui, lontana dai tuoi amici vampiri e lontana da Jasper, il tuo amato Jasper, che quando verrà qui ti troverà morta e io sarò li a guardare mentre si ucciderà per raggiungerti, NON E’ VERO JASPER? NON E’ VERO CHE TI UCCIDERAI DOPO CHE IO L’AVRO’ FATTA FUORI? Ma prima divertiamoci un po

Me la ritrovai davanti, mi prese per il collo e mi scaraventò contro la parete del capanno e potei sentire distintamente le mie costole rompersi, si avvicinò a me prendendomi la gamba, con un ghigno maligno mi ruppe la gamba urlai a pieni polmoni per il dolore che si propagava dalla gamba fino al cervello, mi torturò per quella che per me era un'eternità il mio corpo chiedeva pietà ovunque c'erano tracce delle sue unghie che si erano conficcate nella mia carne.

-Povera stupida umana, il tuo caro Jasper non è qui ad aiutarti, ora morirai nel modo più atroce

Si stava avvicinando, io ormai mi ero abbandonata a me stessa sapendo di non poter far niente, con o senza le costole e la gamba rotte, sentii uno spostamento d’aria e qualcosa che veniva scaraventato dall’altro lato del capanno, schiusi gli occhi e potei vedere Jasper avvicinarsi e prendermi in braccio, con lui c’era anche Emmett ed Esme.

-Oh Hayley

Disse Esme con la voce rotta dal dolore

-Lei dov’è?

Chiesi con voce tremante, mi guardavo intorno frenetica col terrore nel cuore

-E’ scappata dopo che l’ho scaraventata dall’altra parte del capanno, stavo per attaccarla ma lei era già corsa via

-Bella?

-Lei è in ospedale, anche James l’ha ingannata

-Ha ucciso anche sua madre?

Chiesi con le lacrime che scendevano sul viso al ricordo del filmato

-No lei sta bene è in ospedale con lei, perché?

-JAMES HA UCCISO LA MIA FAMIGLIA

Dissi gridando e singhiozzando dal dolore, sentii la presa di Jasper farsi più ferrea e con voce dura disse

-Allora è un bene che lo abbiamo fatto a pezzi e bruciato

Io lo guardai, ma nei miei occhi continuavano a passare le immagini del filmato così mi contrai su Jasper che mi stava fissando, si chinò su di me e mi baciò con trasporto, il bacio era pieno d’amore ma anche di dolore e angoscia, si staccò e poggio la sua fronte sulla mia

-Ero così preoccupato, ti abbiamo cercata ovunque stavo diventando disperato, quando Edward aveva trovato ho pensato che tu fossi con lei, ma quando ho visto Bella sola senza percepire niente di te sono impazzito dalla paura e dall’angoscia così sono corso fuori a cercarti seguito da Esme, per poi essere raggiunti da Emmett, stavamo passando davanti al bosco quando ho sentito le tue e li che sono morto veramente, o seguito le tue grida fino a qui sono arrivato mentre quella schifosa si stava avvicinando a te per morderti, ma la cosa che mi ha fatto più paura è stato non sentire le tue emozioni ho avvertito solo un grande senso di abbandono e di dolore e ora posso capire il perché.

-Ho trovato il proiettore col nastro

Si avvicinò Emmett con in mano il registratore che io non osai guardare per non rivivere quello che c’era al suo interno

-Riposa, tra un po saremo in ospedale e ti aiuteranno e puoi stare tranquilla non ti lascerò nemmeno per un secondo non lo farei per nulla al mondo

Io sorrisi e poggiai la testa nell’incavo del suo collo lo sentii inspirare profondamente, sorrisi e strinsi ancora le braccia per stringermi ancora di più a lui, l’ultima cosa che sentii furono le risate di Emmett ed Esme, e li capii che avevo trovato una nuova famiglia, anche il vuoto lasciato da quella vecchia non se ne sarebbe mai andato.



Mi svegliai in ospedale, accanto a me vi era Esme che mi teneva la mano, dietro di lei c’erano Rose, Emmet, Jasper e Carlisle che mi stava controllando la gamba e le costole, quando videro che mi ero svegliata si avvicinarono.

-Come ti senti Nena?

Mi chiese Jasper

“Aspetta…Nena?”

-Nena?

Chiesi infatti perplessa, tutti scoppiarono a ridere della mia faccia confusa

-Significa piccola in spagnolo

Sentii la mia faccia andare in fiamme e tutti risero di nuovo. Passarono tre giorni e finalmente potei uscire dall’ospedale per tornare a casa, in questi tre giorni vennero a farmi visita Jacob e Seth che era notevolmente imbarazzato soprattutto dallo sguardo omicida di Jasper che era accanto a me, da parte di zio Charlie e zia Renee che mi diede la triste notizia della morte dei miei familiari per via di un incendio, e da Edward e Bella che mi abbracciò con delicatezza per via delle costole, ma una cosa in comune l’avevamo la gamba rotta.

“Ma quei due si sono messi d’accordo per caso?”

Nel sentire i miei pensieri Edward scoppiò a ridere beccandosi un’occhiata confusa da Bella e Jazz.
Ero distesa sul letto quando Jazz entrò dalla finestra per sdraiarsi accanto a me.

-Come ti senti?

-Un po dolorante ma bene

-Bella è al ballo?

Annuii guardandolo, scrutai le diverse cicatrici che riuscivo ad intravedere sul collo e ci passai un dito sopra, la mano di Jasper prese la mia e se la portò alle labbra baciandola, lo guardai negli occhi e li vidi un po troppo scuri

-Hai mangiato?

-Si perché?

-I tuoi occhi sono scuri

-Questo e il tuo effetto mia cara

Mi sussurrò sulle labbra per poi  baciarmi approfondendo subito il bacio

-Ti amo Hayley

-Anche io ti amo Jasper







FINE PARTE TWILIGHT

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Capitolo 7
*** Cap.7 ***


-Jazz devo andare

-Mmh mmh

-Sul serio, oggi è il compleanno di Bella e voglio farle gli auguri

Non che fossi così lontana da casa, ero sotto la finestra di camera mia e di mia cugina, completamente attaccata alla parete con Jasper che continuava imperterrito a baciarmi il collo, non che mi dispiacesse ma volevo dare il mio regalo a Bella e farle gli auguri, anche se odiava essere festeggiata

-Lo hai voluto tu

Mi aggrappai al collo di Jasper  facendolo sbilanciare e cadere con la schiena per terra, io ero a cavalcioni su di lui chinata sulla sua faccia baciandolo, scattai quando infilò le mani sotto la maglietta ma prima che potessi alzarmi  mi ritrovai sotto di lui, che riprese a torturarmi il collo e le labbra.

-Ci vediamo a casa mia per il compleanno di Bella

-Io ci rinuncio

Lo sentii ridere ma lo lasciai perdere, quando le sue mani mi bloccarono per i fianchi facendomi girare verso il suo viso, lo guardai dura ma quando mi baciò mi sciolsi

“Maledezione, possibile mai che divento burro appena mi sfiora?”

-Ci vediamo a scuola

Me ne andai lasciandolo interdetto sulla porta per il bacio mancato, ghignai per poi chiudere la porta, peccato però che la finestra fosse aperta….

-Non me ne vado senza un bacio

Disse appoggiandomi alla porta

-Mi era sembrato di avertene dati molti fino a pochi secondi fa

-Per me non sono mai abbastanza, lo sai quanto è difficile per me rimane solamente a guardare quando dormi?

-Stalker

-Non sono di certo io che dormo sul mio petto e con le braccia strette alla mia vita

Gli feci la linguaccia cercando di svignarmela, ma bloccò ogni mio tentativo di fuga

-Prima un bacio e poi forse ti lascio andare

Mi avvicinai al suo viso e lo baciai con trasporto, mi sentii cingere la vita dalle sue braccia e sollevarmi in aria, strinsi ancora di più le braccia al suo collo,  per poi approfondire il bacio

-Ehm ehm

Alzai la testa e vidi Bella guardarci divertita, Jasper mi fece scendere così mi fiondai su mia cugina

-BUON COMPLEANNO DICIOTTENNEEE

Lei mi guardò male per poi sorridere dolcemente

-Auguri Bella

Ci girammo verso Jasper che mi stava fissando

-Che c’è?

-Niente..Ci vediamo a scuola

Disse per poi andarsene

-Che è successo?

-Non lo  so nemmeno io, a che era tranquillo a che è scappato come hai visto

-Tranquilla se ci fosse qualcosa che non va te lo avrebbe detto

-Si……..Comunque sta sera festa a casa e non puoi rifiutare, ti ho fatto pure un regalo vieni con me

-Ley non c’era bisogno che......

-Vieni!

Salimmo in camera e dal mio cassettone presi una busta

-Ti ho comprato un vestito, spero che ti piaccia

-Hayley, non c’è ne era bisogno davvero

-Invece si, devi festeggiare

-Per me è come festeggiare un altro anno in cui mi avvicino alla morte

-Bella smettila con queste paranoie

-No, perché se io non fossi stata umana avrei potuto difendermi da James, e tu ti saresti potuta proteggere da Victoria

-Bella, io per adesso sono felice così, Jasper è con me lui mi proteggerà, e poi non mi trasformerebbe perché vuole che io viva la mia vita da umana il più possibile e io accetto la sua decisione, e anche tu dovresti accettare quella di Edward, non permetterebbero alla morte di prenderci

-Ma se da vecchia io non gli piacessi più? E se mi lasciasse?

-Oh mio dio, Bella finiscila, lui non ti lascerà mai, perché dovrebbe farlo? Ora basta con queste paranoie e andiamo a scuola

-Ok

Ci vestimmo e andammo a scuola senza fare colazione. Nell’atrio Bella radunò Jessica, Mike, Angela,Eric e me per farci una foto ricordo visto che era il nostro ultimo anno, appena mia cugina abbassa la telecamera arrivano Jasper ed Edward, Jasper mi trascina letteralmente via ghignando della faccia contrariata di Mike

-Che avevi stamattina che sei scappato via?

-Niente, dovevo fare una cosa a casa per la festa

-Sicuro?

-Si

Si girò verso di me e mi baciò con passione

-Mi sei mancata

-Ma se ci siamo visti neanche un’ora fa

-Anche se passo un solo minuto senza di te mi manchi

Mi strinse la vita con un braccio ed andammo a lezione. La scuola passò velocemente, grazie anche al fatto che Jasper non aveva smesso di fissarmi e punzecchiarmi per tutto  il giorno facendomi distrarre ogni cinque secondi, ora ero a casa dei Cullen e aiutavo Esme e Rosalie a sistemare la sala, quando sentimmo la macchina fermarsi e la festeggiata entrare corsi di sopra e portai Bella nella sala, per prima fu Rose a porgerle il regalo

-E’ una collana

Poi Emmett che le aveva comprato un’autoradio già installata nel Pick Up, e poi il regalo di Eme e Carlisle

-E’ un biglietto aereo per andare a trovare tua madre in Florida, sei un po troppo pallida ultimamente

-Grazie

Mentre apriva il regalo si tagliò con il filo del fiocco, mi voltai verso Jasper e lo vidi cambiare espressione per poi scattare

-JASPER NO

Provai a gridare inutilmente, Edward spinse via Bella e scaraventò Jasper sul piano, stava per riattaccare ma fu bloccato da Emmett che lo teneva fermo, io mi avvicinai cauta, mi guardava con uno sguardo di pura follia non riusciva a vedere chi aveva davanti sentiva solo l’odore di sangue umano, gli misi le mani sulle guance e lo guardai negli occhi

-Hayley forse è meglio che….

Non prestai ascolto ad Emmett e continuai a guardare Jasper negli occhi

-Shhh, Jasper guarda me shhhh, calmati, non è niente, guarda i miei occhi e basta, non respirare.

Sembrò tranquillizzarsi tornando a guardarmi normalmente, ma appena capì cosa stava per fare mi allontanò

-No Hayley, stammi lontana non voglio farti del male

-Jasper!!!

-Tranquilla ci penso io

Guardai Emmett seguire Jasper per poi essere seguito da Edward, Bella era con Carlisle che le stava mettendo dei punti per la ferita al braccio che si era fatta quando Ed l’aveva scaraventata contro il tavolo pieno di vasi, senti una mano sulla schiena

-Sta tranquilla tesoro, appena avrà cacciato tornerà da te

-Non credo, ha paura di farmi del male

-Ma quello che prova per te è più forte

Abbracciai Esme che mi strinse con fare materno, lei era la mia seconda madre da quando James aveva ucciso la mia biologica, i Cullen erano la mia famiglia, insieme a Bella e zio Charlie

-Vado a casa e vedo se Bell sta bene

-Puoi prendere una macchina dal garage se vuoi visto che non hai nessuno che ti può accompagnare

-Grazie Esme

-Sono io che devo ringraziarti, per quello che stai facendo a Jasper

Io sorrisi e scesi di sotto prendendo la vecchia Volvo di Edward, tornai a casa Bell era già a letto così mi coricai anch’io addormentandomi per la prima volta dopo mesi senza Jasper.
La mattina dopo fu noiosa e grigia senza Jasper tutto il giorno mi ero annoiata a morte, e mia cugina era pure uscita prima di me quindi ero completamente a parte Angela ed Eric che mi fecero compagnia, Jessica e Mike erano chissà dove e onestamente non me ne fregava nulla, finalmente uscì da scuola e salì in macchina, che Esme mi aveva praticamente obbligato a tenere spalleggiata anche dagli altri, tornai a casa e stranamente mia cugina non c’era ma il suo pick up era li, mah, passarono le ore e ancora non si faceva vedere.

-Quand’è stata l’ultima volta che l’hai vista?

-Stamattina a scuola è uscita un’ora prima di me

Lo zio chiamò dei suoi colleghi per cercarla, venne anche Jacob preoccupato, mentre stavamo parlando vidi una sagoma che si avvicinava verso di noi con una ragazza tra le braccia

-Jake!

Si volto di scatto verso dove stavo guardando

-Eccola!

Tutti accorsero verso quel ragazzo che reggeva Bella svenuta

-Grazie Sam

Disse Charlie e potei sentire distintamente Harry Clearwater dire

-Meno male che quei Cullen se ne sono andati, che liberazione!

Sentendo quelle parole mi crollò il mondo addosso

-Che cosa?

Dissi col fiatone come se avessi corso

-Ma come il tuo ragazzo non te lo ha detto? Se ne sono andati tutti, dal primo all’ultimo

Mi sentì svenire e l’ultima cosa che sentii fu Jacob chiamarmi mentre mi prendeva tra le sue braccia, poi il nulla.

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Capitolo 8
*** Cap.8 ***


Era passata una settimana, UNA SETTIMANA SENZA UNA SUA CAVOLO DI NOTIZIA, NEANCHE UN SMS UNA EMAIL UNA CHIAMATA NULLA, IL NULLA PIU’ ASSOLUTO, mi aveva lasciata senza dirmi niente, come se non contassi nulla tutto quello che avevo detto a Bella era solo una mia illusione, la notte la passavo insonne, e se provavo ad addormentarmi avevo gli incubi, Charlie era sempre più preoccupato ogni notte accorreva al suono delle nostre urla.


-Jasper


Dissi sollevata, corsi tra le sue braccia ma lui mi tenne lontana


-Che vuoi umana


-Che cosa?


-Non lo hai capito, per me sei stata solo un giocattolo niente di più


-Ma Jasper…


Dissi con gli occhi pieni di lacrime


-Jazz, dai vieni


Dall’oscurità spuntò Victoria, che si strusciava su Jasper e lui ci stava,  sentivo come un coltello impiantato nel mio cuore e nei miei polmoni, nello stomaco, ovunque, quando Jasper portò gli occhi su di me notai che erano rossi come rubini.


-Jazz hai portato la cena?


-Certo amore mio è tutta tua


A quelle parole sbiancai e cercai di correre via, ma mi trovai la strada sbarrata da Victoria che mi bloccò le braccia e mi addentò il collo, infilzo le sue dita nel mio stomaco, urlavo, urlavo fino a sentir bruciare i polmoni, ma Jasper non veniva ad aiutarmi, anzi guardava con un ghigno la scena. Victoria continuava ad infierire fin quando non vidi il mondo agitarsi e sentire qualcuno chiamarmi. Mi alzai di scattò dal letto  e vidi davanti al mio viso quello preoccupato di mio zio, Bella era accanto a me dal lato opposto di Charlie.


-Niente incubi stavolta?


Le  chiesi con voce gracchiante a cause di una settimana di urli causati sempre dallo stesso incubo.


-No, anche io sono stata svegliata da Charlie per lo stesso motivo, ma quando stava per uscire hai incominciato tu ad urlare, così ha cercato di svegliarti


Io annuii rivolgendo lo sguardo verso mio zio


-Scusa


-Non ti devi scusare di nulla tesoro


Mi accarezzò la testa per poi uscire dopo aver baciato la testa di Bella


-Sempre lo stesso?


Mi chiese la suddetta dopo che suo padre chiuse la porta, i miei occhi si riempirono immediatamente di lacrime


-Si..


Incominciai a singhiozzare e Bell mi abbracciò di slancio accarezzandomi la schiena


-Non so come tu faccia


-Come?


-A scuola, non capisco come tu faccia a mostrarti come se ci fossi passata sopra e non fosse accaduto nulla, e poi a casa piangere e la notte gridare per gli incubi


-Ho sempre odiato mostrarmi debole, a scuola con la mia poca  forza rimasta tengo in piedi quella maschera  che tutti vedono, per poi esplodere a casa, preferisco fare così


-Ti  capisco


-Domani Seth mi ha chiesto di andare in spiaggia, che faccio ci vado?


-Io ti direi di andarci anche se  non ti va, io domani sera vado al cinema con Jake e Mike


-Ma complimenti, vedo che ti dai da fare


Dissi ridendo veramente dopo una settimana


-Non mi sto dando da fare,  solo che volevo andare al cinema e gli unici che hanno accettato sono stati loro


-Potevi chiedere a me


-Il genere non ti sarebbe piaciuto


-Qual è il film?


-Face Punch


-Oh ma che schifo di film vai a vedere


-In questo momento le commedie d’amore non fanno per me


Abbassai la testa senza rispondere capendo da me il perché


-Io provo a dormire,  tu che fai?


Guardai la sveglia, le cinque del mattino, fantastico


-Io ascolto un po di musica e poi provo a dormire anche io


Lei annuii e si mise a letto girandosi verso la finestra, quando sentì il suo respiro regolarizzarsi presi il telefono con le cuffie e feci partire  la musica, mi bloccai a guardare lo sfondo del telefono,che ritraeva me e Jasper, lui era dietro di me e mi circondava la vita con le braccia, io guardavo l’obbiettivo mentre lui guardava me, avrei dovuto assolutamente cambiarla, ma non ne avevo la  forza.


-So che probabilmente questo messaggio lo leggerai domani mattina, ma volevo confermarti che verrò alla spiaggia, dimmi se devo mettermi il costume XD
Sorrisi leggermente per poi bloccare il telefono e poggiai la testa sul cuscino ascoltando la musica fissando il vuoto, stavo per addormentarmi quando il mio telefono vibrò, frenetica sbloccai il telefono, ma era solo Seth.


-Sono felice che tu venga, ci sarà anche Jacob e mia sorella Leah, spero che non ti dia fastidio, e se vuoi congelare mettiti pure il costume allora XD


-No no, va benissimo, allora niente costume XD


-okay, a dopo XD


-A dopo


Bloccai il telefono


“Non voglio far soffrire Seth, ma credo che si stia illudendo troppo, non sono per niente pronta a dimenticare Jazz, e non so per quanto tempo non lo sarò”
Dopo cinque minuti mi addormentai  con la musica nelle orecchie.

 
Arrivai alla spiaggia, dove fui travolta da  un ragazzone che aveva il nome di Jacob Black, e che mi stava abbracciando.


-Jake così soffoco


Lui si staccò ridendo seguito a ruota da Seth e una ragazza


-Oh, lei è Leah


-Leah lei è Hayley


-Piacere


-Dai andiamo


Ci dirigemmo verso la riva, a tradimento io e Leah spingemmo i ragazzi in acqua, che appena si alzarono ci ins
eguirono


-NO NO NO, JAKE TI PREGO NO, TI VOGLIO BENE SCUSA SCUSA, NON BUTTARMI TI PREGO


Mi dimenavo sulla spalla di Jacob ridendo come una pazza, per poi ritrovarmi, insieme a Leah col culo a mollo, mentre ridevamo un gruppo di ragazzi a petto nudo uscì dalla foresta.


-Black, Clearwater


Il ragazzo in testa al branco salutò Jake e gli altri due con un cenno della testa per poi guardarmi accigliato, sentì al mio fianco Leah irrigidirsi, ci alzammo e Leah si mise davanti ai ragazzi, in modo da distogliere l’attenzione da me che stavo incominciando ad innervosirmi.


-Leah…


-Che vuoi Sam?


-Non posso neanche più stare sulla nostra spiaggia?


-Basta che state lontani da noi


Il ragazzo alzò le braccia e se ne andò più lontano incominciando a giocare a pallone con i suoi amici.


-Ragazzi io devo andare


Disse Jake dandomi un bacio in guancia, facendo un cenno col capo a Leah e battendo il pugno al fratello della ragazza, rimanemmo solo noi a scherzare e a rincorrerci sulla spiaggia, sotto gli occhi attenti del ragazzo di prima, che notai non staccava gli occhi di dosso da Leah, sorrisi e la presi da parte


-Leah, ma tra te e quel ragazzo è successo qualcosa?


-Cosa te lo fa pensare?


-Uno: Hai risposto con un’altra domanda, due: Hai cambiato tono e tre:Non mi stai guardando negli occhi


Lei sbuffò tornando a guardarmi negli occhi


-Siamo stai insieme, ma poi lui si è innamorato di un’altra e così siamo diventati come estranei, lui però continua a guardarmi e a fare il geloso quando sono con un ragazzo


-Allora mi sa che è innamorato anche di te


-Non si può essere innamorati di due persone


-Si che si può, è il così detto cuore diviso in due, lui prova ancora qualcosa per te, ma prova anche qualcosa per quella ragazza


Lei mi guardò un po scettica


-Dai su, torniamo da mio fratello che non smette di fissarti da quando ci siamo allontanate


-Tuo fratello non deve farsi castelli in aria che poi potrei distruggere senza il mio volere e farlo soffrire


-Ancora innamorata di quel Cullen?


-Troppo


-Ma come fai a saperlo?


-Jake ha la bocca larga


-Lo ammazzo


Dissi ridendo contagiando anche la ragazza al mio fianco


-Chiediamo se possiamo giocare con loro? Tre contro tre?


-Ma sei impazzita, io con quello non ci…


-Devi fare finta che non te ne freghi nulla e che non provi più nulla, e poi vediamo la sua reazione


Dissi ghignando


-Mi fai leggermente paura, ma va bene


Ci dirigemmo verso il gruppo che accetto di fare una partita con noi, Io Seth e Leah contro Embry, Paul e Quill, Sam era in panchina e fissava Leah che si era tolta la felpa ed era rimasta in canotta, stessa cosa feci io, mi senti osservata mi voltai e vidi Seth con lo sguardo puntato su di me che appena vide che lo avevo beccato abbassò la testa arrossendo, ma mi sentivo ancora osservata, girai la testa in ogni direzione ma non vidi nessuno.
Ma non potevo sapere che tra gli alberi a pochi centimetri dalla riserva c’era qualcuno appostato tra i rami che mi osservava con dolore e guardava con rabbia il giovane futuro lupo dietro di me.

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Capitolo 9
*** Cap.9 ***


Cap.9

Stava già passando un mese dalla sua partenza, la notte era sempre tormentata dagli incubi, la mattina invece era tranquilla, grazie a Seth e a Leah riuscivo a stare bene almeno di giorno, la notte non c’era nessuno ad aiutarmi, solo Bella che era nella mia stessa situazione, zio Charlie cercava di fare quello che poteva ma non capiva gli incubi che ci tormentavano, e per Bella erano aumentanti da quando Jacob si era allontanato da noi senza una spiegazione. Ero appena rientrata dalla riserva dove mi ero vista con Seth, oggi Leah aveva da fare, all’inizio lui era in imbarazzo, però si sciolse cominciando con le sue battute stupide, mentre camminavamo vidi passare Sam e la combriccola, e tra lo c’era…

-Jake..ma che?

Lo vidi guardarmi con occhi strani, per poi essere richiamato da Sam

-JACOB

Lui si voltò verso di me con aria vagamente arrabbiata


-Che c’è?

-Come scusa? Non ti fai ne vedere, ne sentire da settimane, e mi chiedi pure che c’è? Credevo che fossi nostro amico

-Le cose sono cambiate, perché tu e Bella non tornate dai vostri preziosi Cullen, oh vero se ne sono andati

Sentì un dolore sordo al petto e un nodo alla gola, ma non lo diedi a vedere

-Jacob basta, non mi sembra il caso di infierire

-Seth non ti intromettere

-Io mi intrometto ancora, perché si dia il caso che sono suo amico e vedo che ci sta ancora male, cosa che non vedi tu

Jake spostò lo sguardo su di me, mi guardò dritto negli occhi cosa che cercavo di evitare

-Hayley mi dispiace io….

-Ti dispiace? E’ meglio se te ne vai, hai già infierito abbastanza, ti consideravo mio amico

-E lo sono, solo che mi manda in bestia vedere te e Bella stare male, detesto che la causa siano quei Cullen, so che tu e Bella avete gli incubi, Charlie lo ha detto a mio padre

Guardai meglio Jacob, aveva tagliato i capelli, ed intravedevo un tatuaggio sulla spalla

-Vedo che ti sei deciso a tagliarti i capelli

Lo vedo sorridere, feci un piccolo sorriso, lo vidi avvicinarsi per poi abbracciarmi, li scoppiai a piangere, lui mi strinse più stretta e sentii una mano sulla spalla, girai la testa e vidi Seth guardarmi con uno sguardo triste, gli feci un piccolo sorriso per poi tornare a poggiare la fronte sulla spalla di Jake

-Dio Jacob sei bollente, e dico letteralmente bollente, hai la febbre?

Lui scoppiò a ridere

-No sto benissimo tranquilla nanetta

-NON CHIAMARMI NANETTA

I ragazzi si misero a ridere

-Si si ridete

Feci la finta offesa e mi allontanai da loro, ma venni subito raggiunta dal Black che mi mise sulla sua spalla a mo di sacco di patate

-Jacob Black mettimi subito giù

Senti Jake e Seth ridere

-Seth aiutami, ti prego

Guardai il ragazzo con occhi da cucciolo, che lo lasciò imbambolato per un atimo

-Eh no mi dispiace

-Stronzo

Dissi a bassa voce ma mi senti lo stesso infatti si mise a ridere

-Dai Evans ti accompagno a casa, SAM CI VEDIAMO DOPO

Il moro si voltò verso di noi annuendo soltanto, ma mi sembrò di vedere Sam rivolgere uno sguardo duro a Jake, ma lui neanche se ne accorse, mi portò alla mia volvo seguiti da Seth

-Finalmente! Cominciavo ad avere il mal di mare

Risero di nuovo

“Ma perché ridono ad ogni cosa che dico o faccio? Che sono diventata una comica?”

-Guido io che sia chiaro

Dissi ai ragazzi che annuirono, salimmo in auto ed andammo a casa mia, dove c’era anche Bell che da giorni non usciva da casa

-Arrivo subito

Disse Jake per poi dirigersi verso il bosco accanto alla casa

-Mah

Entrammo dentro ed ordinammo cinese

-BELLA HO ORDINATO CINESE, PER TE VA BENE?

-SI

-AH, C’E’ ANCHE SETH A CENA E FORSE ANCHE JAKE
 
Sentì un tonfo dalla nostra stanza così salì in camera di corsa trovandoci Jake e Bella abbracciati

-Ma dove cavolo sei spuntato?

-Dalla finestra

“Anche lui co sta mania?”

-Ah bene, rimani a mangiare?

-No, devo andare, Sam mi aspetta

-Uff, e da quando Sam è così importante?

-Non è importante, è solo che dobbiamo fare una cosa

-Cosa?

-Sono cose da ragazzi non posso dirvelo

-Eh dopo questa tua uscita non lo voglio più sapere

Ridemmo tutti insieme

-Cerca di ricordare Bella

Disse per poi uscire sempre dalla finestra

-Di che parlava?

-Di una vecchia leggenda del suo popolo, che mi aveva raccontato una volta

-Me la puoi dire?

Lei all’inizio tentennò però me la raccontò, finì un secondo prima dell’arrivo del cibo a domicilio

-Non so che dirti Bell, dopo quello che sappiamo sui Cullen non so se credere alla leggenda o no

Lei alzò le spalle, scendemmo a mangiare Seth aveva già messo tutto a tavola mentre parlavamo

-Grazie Seth

Dissi dandogli un bacio in guancia, Bella rise le rivolsi uno sguardo interrogativo e lei mi indicò con la testa Seth che era imbambolato e rosso in faccia

-Seth?

Dissi schioccando le dita davanti alla sua faccia

-Si ci sono

Ridemmo per la sua reazione e lui divenne, se era possibile ancora più rosso, la serata passò così tra le risate e devo ringraziare Seth per questo.


*******


Diedi un pugno al muro sfondandolo, e distruggendo tutto quello che avevo attorno

-Calmati o ci farai scoprire così

-Calmarmi? QUEL LUPO CI STA PROVANDO CON LEI E IO POSSO FARE NULLA
 
-Tu hai deciso di venire, potevi rimanere con lei

-NO!, senza qualcuno che mi bloccasse avrei potuto ucciderla anche al minimo taglietto, e non lo avrei mai sopportato mi sarei bruciato da solo pur di raggiungerla

La donna dinanzi a me non proferì parola

-Allora spiarla è l’unico modo che hai per vedere se sta bene? Lei sta soffrendo e tu pure

-Il lupo la sta aiutando, non soffre più di tanto

-Tu dici?

Senza neanche risponderle corro via, in poche ore sono davanti a quella finestra, lei era li stesa sul letto che si agitava nel sonno, sentivo tutto, il suo dolore la sua angoscia, tutto, e stavo male anche io, sentivo il mio nome uscire dalle sue labbra pronunciato con dolore come se, nel suo sogno, le stessi facendo del male, ma come poteva pensare che io le facessi del male

-No……Victoria…..no, Jasper ti prego aiutami

Sentirle sussurrare quelle parole mi aveva paralizzato, guardavo il vuoto senza capire

“Quanto vorrei avere i poteri di mio fratello”

Un urlo disumano mi distrasse dai miei pensieri, riportai lo sguardo su di lei, aveva la schiena inarcata, la bocca aperta nel grido e le mani che stringevano le lenzuola, non smise di gridare finchè suo zio non entrò e la scosse per svegliarla, io me ne andai quando Charlie entrò nella stanza, quando fui abbastanza lontano diedi un pugno ad un’albero sradicandolo, gridai per la frustrazione.

“E’ colpa mia, è soltanto colpa mia”

Me ne tornai dagli altri che mi guardarono preoccupati.

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Capitolo 10
*** Cap.10 ***


Neanche ascoltavo più la professoressa, avevo la testa sulle braccia incrociate sul banco, era l’ora di storia, l’ora che preferivo perché c’era lui, ma invece non c’era, quando suonò la campanella mi catapultai fuori, andai fuori e senza guardare nessuno salii in auto, partì, ma non andai a casa, ma alla riserva, mi sedetti sulla spiaggia e fissai il mare con aria assente. Sentì una mano picchiettare sulla sua spalla, alzai la testa, davanti a me c’era Seth, che si sedette al mio fianco, mi sorrise lievemente.

-Ehy Ley, come stai?

-Bene, tu Seth?

-Bene. Non sembra che tu stia bene

Mi guardò, lo sguardo preoccupato

-Oggi sono due mesi

-Parli di lui che se ne è andato?

Annuii, la testa bassa, un coltello che penetrava nel mio cuore martoriato, la mano di Seth mi rialzò il volto e lo voltò verso di se

-Non odiarmi

Lo guardai interrogativa, poi le sue labbra si poggiarono sulle mie, lo spostai velocemente, mi alzai in piedi, le lacrime mi rigavano il viso

-Seth ma che ti passa per la testa?

Lo vidi alzarsi e mettersi davanti a me, lo sguardo basso, mi incamminai verso l’auto, lui mi fermò per il braccio

-Ti prego perdonami io…

Si bloccò guardando dietro di me, mi voltai e vidi lui davanti a me, lo sguardo furioso, dentro  di me sentivo gioia mista a rabbia, e quest’ultima prevalse, lo vidi prendere Seth per il colletto della maglia e sbatterlo contro l’albero

-NON DEVI Più AZZARDARTI A TOCCARLA

Urlò contro Seth

-Chi sei tu per decidere cosa devo fare o no?

Lo sfidò Seth

-Sono il suo ragazzo e…

-Tu ti reputi ancora questo?

Chiesi io infuriata

-Dopo essere mancato per due mesi, dopo essertene andato senza dire una parola, senza farmi sapere niente tu pretendi che io ti consideri ancora il mio ragazzo?
 
Lo vedo lasciare Seth e voltarsi verso di me, la faccia una smorfia di dolore, sapevo che sentiva le mie emozioni, doveva star male anche lui, come lo ero stata io

-Hayley
 
-Hayley niente, ci vorrà di più per farti perdonare, con me non attacca

 Sale in auto e mette in moto tornando a casa, sale in camera sua e sbatte la porta, Bella non c’era, sbattè la porta, una folata di  vento le arriva sul volto, sposta lo sguardo sulla finestra e lo vede

-Va via

-No

Lo vedo avvicinarsi, indietreggio fin quando la porta non aderisce alla mia schiena,lui era davanti a me, mi fissava, poggiò una mano sulla mia guancia, ma la spostai, negandogli il tocco della mia pelle, il suo sguardo era sofferente, poggiò le mani ai lati della mia testa

-So cosa hai passato in questi mesi, io ti osservavo e proteggevo di nascosto, so dei tuoi incubi, so tutto, ed è colpa mia, ti prego perdonami, non c’è la faccio senza di te, starti lontano è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto

Mi guardava negli occhi, io sostenevo il suo sguardo, sapevo di piangere ma non me ne importava, il suo viso si avvicinò, scattai in avanti e lo baciai, strinsi i suoi capelli, lui mi prese in braccio, legai le gambe alla sua vita e mi fece aderire la schiena contro la porta, gli morsi il labbro anche se sapevo di non potergli fare nulla aprì un attimo gli occhi e vidi Edward e Bella entrare, mi staccai da Jasper  e li guardai

-Bells

Lei  alzò la testa, io arrossì, scese dalle braccia di Jasper e andò verso Bella, che le raccontò cosa era successo e perché in qui giorni non c’era stata, spalancai gli occhi

-Wow

Mi senti la vita stringere, voltai la testa e guardai Jasper

-Noi vi lasciamo la stanza così potete stare soli

Disse lui sorridendo, mi prese tra le braccia e in poco ci trovammo nella sua camera, scesi e mi guardai intorno, prese a baciarmi il collo, mi voltai verso di lui che ghignava

-Mettitelo in testa, sono ancora arrabbiata

-Lo so

Mi sedetti sul suo letto e guardai la camera, mentre riportavo lo sguardo su di lui lo vidi sdraiarsi accanto a me, mi misi a cavalcioni su di lui e lo guardai

-Lo sai che non dovresti ,potrei non controllare le mie azioni

Dice dopo aver ribaltato la posizione

-Mi sei mancata

Poggia la fronte contro la mia
 
-Anche tu

Si stende accanto a me e mi tira sopra di lui, lo bacio, sento le  sue mani stringere i miei fianchi, sento un brivido lungo la schiena quando le sue dita si insinuano sotto la mia maglia, lo bacio  ancora, poi lui mi allontana piano, gli occhi neri
 
-Tu non sai quello che mi provochi
 
La voce cupa, si alza e mi prende in braccio baciandomi di nuovo, mi appoggia al muro continuando il bacio, poi mi fa scendere e si allontana

-Non andartene

esce velocemente dalla finestra, sento in lontananza un verso di un animale morente, poi lo rivedo comparire, gli occhi dorati, mi appoggio al muro continuando guardarlo, in un battito di ciglia me lo ritrovo davanti, si china su di me e mi bacia, stringo le braccia al suo collo, mi sentii sollevare, strinsi di più le braccia, le mani di Jasper erano sulle mie cosce, lo baciai intensamente e lui mi spinse di più contro il muro, senza farmi del , male

-Jazz

Sentendo il mio tono di voce, mi rimise a terra delicatamente

-Non posso Hayley, ti farei del male

Divenni rossa, me lo sentivo, lui mi guardava con un sorrisetto divertito, mi baciò di nuovo

-Non sai quanto mi sei mancata, quanto è stato difficile guardarti da lontano, e vederti con quel lu….ragazzo

Nel pronunciare il finale della frase fece un piccolo ringhio, sorrisi

-Ti dava fastidio?

-Più di quanto immagini, tu sei mia e di nessun’altro

-Oh ma davvero?

-Si

Mi spinse di nuovo contro il muro baciandomi il collo, lo inclinai

-Che sia chiaro, se sparisci di nuovo giuro che non so che ti faccio

-Il solo sentire il tuo dolore per me è stato una castigo atroce

Sorrisi e sgattaiolai via stendendomi sul letto, Jasper mi raggiunse e si sdraiò accanto a me, io mi strinsi a lui subito stretta dalle sue braccia, mi sentivo protetta, e per la prima volta da due mesi feci sogni tranquilli.

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Capitolo 11
*** Cap.11 ***


Cammino per le strade mezze deserte di Forks, le mani nelle tasche della felpa, le cuffie a tutto volume nelle orecchie ed i capelli castani  raccolti in un cipollotto scombinato, erano giorni che evitavo Jasper, anche se quando era tornato ci eravamo baciati, ancora non lo avevo perdonato, lo evito come la peste, ma lui mi segue, anche dopo i miei vani tentativi di allontanarlo lui ancora mi seguiva, e lo faceva tutt’ora, ma io facevo finta di nulla, anzi, uscivo con Seth, per dargli fastidio, e so che gli dava fastidio, dopo quel bacio non ho parlato con Seth per due settimane, anche se lui continuava a chiamarmi, ora stavo andando al luogo dove avrei dovuto vederlo, stavo attraversando, ma per mia sfortuna l’auto che mi prese in pieno non mi vide, sentivo dolore ovunque, sentivo Jasper chiamarmi ma nulla, non riuscivo a svegliarmi, sentivo Bella, Charlie, tutti quelli che mi venivano a trovare, ma non cambiava nulla, sentivo a poco a poco l’energie lasciarmi. Una sera sentì Jasper sussurrarmi qualcosa che non capii, poi sentì il dolore, un dolore lancinante al polso, poi il mio corpo bruciava, ma non per il fuoco, sentivo ogni parte di me bruciare, volevo urlare, ma ero bloccata, urlavo internamente e sentivo Jasper stringermi la mano, sentiva il mio dolore e ne soffriva, ed anche se volevo odiarlo non ci riuscivo, continuavo ad amarlo con tutta me stessa e non volevo che stesse così male. Quando aprii gli occhi vedevo tutto diverso, più nitido, vedevo ogni minima cosa, sentivo il minimo suono ed il minimo odore, mi guardai intorno e vidi Rose, Emmett, Carlisle, Esme, Edward e Bella, ma non vedevo Jasper, mi voltai ed era dietro di me, mi fissava, io feci un passo avanti e mi ritrovai avvolta tra le sue braccia, lo strinsi a me.

-Hay…ley *rise* mi…fai male

allentai la stretta e lo guardai stranita
 
-Ti…ti faccio male?

chiesi stranita, lui mi voltò verso lo specchio, spalancai gli occhi, che erano rosso rubino, ero molto confusa, guardai tutti, quello che mi spiegò tutto fu Edward, mi disse che un pirata della strada mi aveva investito e che Jasper era arrivato solo un secondo dopo, disse che ero in una pozza di sangue e respiravo a pena, in ospedale mi diedero per spacciata, era ormai un mese che ero in coma quando Jasper mi trasformò e mi portò qui, mi voltai verso lo specchio e mi osservai, piano piano tutti uscirono tranne Jasper.

-Come ti senti?
 
Mi chiese cauto, fissai gli occhi nei suoi, mi voltai verso di lui, mi avvicinai lentamente al suo viso e lo baciai, mi era mancato come l’aria, strinsi i suoi capelli quando lui mi cinse la vita stringendomi a se non avendo più paura di farmi male fisico, avrei voluto continuare ma un bruciore alla gola mi costrinse a staccarmi.
 
-Vieni
 
Disse solo, mi prese per mano e corremmo nel bosco, mi guardai intorno ridendo, era tutto più bello, lo guardai, correvamo l’uno affianco all’altra, mi fermai quando vidi un orso, senza far il minimo rumore lo attaccai e lo uccisi bevendo il suo sangue, quando mi staccai dal collo dell’animale ormai morto avevo il vestito strappato in più punti, mi guardai il vestito fino a quando due braccia non mi cinsero da dietro, sorrisi e mi appoggiai al suo petto.
 
-Sai, sei molto provocante così
 
Sussurrò contro il mio collo, mi morsi il labbro scossa da brividi ed inclinai il collo che stava baciando lentamente.
 
-Jazz, siamo nel bosco *ridacchiai, ma senza spostarmi*

-Lo so, ma la tua mancanza è la cosa più orribile che abbia mai provato, mi hai fatto passare le pene dell’inferno, odiavo quando uscivi con Seth ed odiavo come ti guardava, e il non poter far nulla, il non poterti toccare, baciare, era ancora più orribile, poi l’incidente è stato il periodo più lacerante della mia esistenza, vederti su quel letto, inerme, era la cosa più straziante al mondo, sentire il tuo cuore rallentare ogni giorno di più lo era ancora di più, io…

Mi voltai verso di lui e lo baciai, stavo piangendo, sentire quelle parole mi faceva star male, sentii le sue mani accarezzarmi i fianchi, e non so come ci ritrovammo in camera sua, mi appoggiai al muro e lui premette il suo corpo sul mio, se fossi stata ancora umana sarei diventata rossa ed il mio cuore starebbe battendo a mille, ma adesso ero diversa, ero più sicura di me stessa, poco a poco i nostri vestiti si sparpagliarono per la camera, ci stendemmo sotto le coperte mentre ci baciavamo con passione crescente, fremevo quando le sue mani vagavano su di me, lo sentivo trattenersi quando lo accarezzavo a sua volta, gli accarezzai gli addominali sino alla V, li i nostri occhi divennero neri  e ci baciammo affamati, affamati l’uno dell’altra, quando lo sentii dentro di me spalancai gli occhi, strinsi le lenzuola sussurrando il suo nome mentre mi baciava il collo e si muoveva, quella notte ci amammo all’inverosimile, distruggemmo il letto, le coperte erano bruciate e non ci spiegavamo il perché, quando ci stendemmo stretti l’uno all’altra, non lo fecimo perché eravamo stanchi, quello non lo saremmo mai stati, ma perché volevamo star così, in pace l’uno tra le braccia dell’altro, gli baciai piano il petto mentre mi accarezzava delicatamente il braccio, sorrisi, mi sentivo felice, rilassata ed amata, finalmente ero libera da ogni preoccupazione umana, finalmente ero con la persona che amavo e che dolorosamente evitavo per rabbia, finalmente ero ciò che volevo, con chi volevo, ora i Cullen erano davvero la mia famiglia, e lo sarebbero stati in eterno, come l’amore che io e Jasper provavamo l’uno per l’altra, alzai il viso e lo baciai con dolcezza ed amore, mi strinsi tra le sue braccia, strinsi la sua mano che aveva le dita intrecciate alle mie, tornai ad appoggiare il viso sul suo petto, guardai la foresta buia, sentii un ululato in lontananza, non sapevo che quel suono apparteneva a Seth, che aveva ricevuto la notizia del mio cambiamento, e che incominciava ad odiare Jasper per questo.
 
-Ti Amo Ley
 
-Ti Amo Jasper

Lo baciai di nuovo, poggiai la testa sulla spalla ed insieme guardammo le montagne in attesa che il sole sorgesse.

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Capitolo 12
*** Cap.12 ***


Quando i miei occhi divennero il classico color dorato che vedevo ogni giorno negli occhi dei Cullen uscì di casa, ma dopo aver fatto un passo mi trovai davanti Seth, sembrava distrutto, più grande e mal ridotto, anche se il mio cuore non batteva più potei sentire che si spezzò vedendolo in quel modo, era uno dei miei amici più cari insieme a Jake e Bella, solo in quel momento capii cosa provasse per me Seth, mi maledii per la mia cecità e per averlo fatto così tanto soffrire, ritornai a guardarlo e lui era ancora li, immobile a fissarmi distrutto interiormente, sapendo che Jasper era dietro di me lo abbracciai, ma con mio sommo dolore venni respinta e lo guardai tristemente.

-Tu

Disse Seth rivolgendosi a Jasper che mi si era affiancato quando Seth mi aveva allontanata, io d’altro canto oltre ad essere triste, ero confusa, aveva un odore così strano, sollevai lo sguardo su di lui e notai Jacob mettere una mano sulla spalla del ragazzo che stava per perdere la calma.

-Guarda cosa le hai fatto!

La voce si alzava ad ogni parola attirando altri membri di casa Cullen, iniziai ad indietreggiare non riuscendo più a sopportare la vista di ciò che avevo fatto a quel povero ragazzo che era mio amico, e che mi amava, anche se lo capii troppo tardi, sentivo in lontananza le voci di tutti, ma come quando da umani ti fischiano le orecchie per il troppo nervosismo, stava accadendo anche adesso, solo che, io non ero umana, sentii la terra sotto le mie ginocchia e le mani coprirmi le orecchie, sentì in lontananza la mia voce che emetteva un urlo disumano, poi il calore. Quando mi risvegliai ero nella stanza di Jasper, che era anche la mia ormai, vicino a me c’era il sopracitato e Seth affiancato da Jake, Bella ed Edward, mi guardavano sconvolti ed io non ne capivo il motivo, guardai bella avvicinarsi a me e sedersi sul bordo del letto stringendo la mia mano mentre mi guardava negli occhi.

-A quanto pare hai un dono Ley

Disse sorridendo ed io mi accigliai spostando lo sguardo su Jasper che mi sorrise.

-Hai presente le fenici?

Disse lui, io annuii restando ancora in silenzio per poter capire meglio.

-Beh, il tuo potere è molto simile, solo che il fuoco è reale

Fece una breve risata.

-Credo che la litigata fra me ed il lupetto ti abbia innervosita e così ha risvegliato in te questo dono

Lo guarda negli occhi e feci una domanda che però non riguardava l’argomento sul mio dono.

-Lupetto?
I miei occhi corsero verso Seth che quando notò che lo stavo guardando a mia volta spostò lo sguardo.

-Vieni

Disse solamente lui per poi uscire, io, insieme agli altri presenti in quella stanza, lo seguimmo fino al bosco, quando lo vidi trasformarsi indietreggiai, ma poi tornai sui miei passi ed accarezzai quel muso, che guardandolo meglio, aveva le forme del viso di quel ragazzo a cui volevo tanto bene, lo vidi chiudere gli occhi e stare fermo mentre riceveva le carezze, sentii su di me lo sguardo di Jasper così mi girai verso di lui e notai che il suo sguardo era pieno di gelosia, così sorrisi e diedi un bacio sulla fronte di Seth per poi allontanarmi, non sapendo, che da li a poco, sarebbero successe tante cose.

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Capitolo 13
*** AVVISO ***


LA STORIA STA CONTINUANDO SU WATTPAD!!

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Erano passati alcuni mesi ormai da quando si era trasformata, da quando Era entrata definitivamente nella famiglia Cullen. Ma non tutto era rose e fiori, durante tutto questo periodo accaddero molte cose, tra cui il potenziale rischio che non mi diplomassi, ma per fortuna riuscì a scamparla e a prendere quel pezzo di carta. Ed ora alla festa organizzata da me, e c'erano davvero tante persone, forse troppe, e si diede della stupida perché sentiva Jasper soffrire, ma gli stette accanto per dargli forza, delle figure inaspettate spuntarono nella mia visuale, ma il loro odore me li fece riconoscere dopo alcuni secondi, così mi avvicinai per ascoltare cos'aveva da dire Jacob, quando un improvvisa fitta alla testa mi fece bloccare e chiudere gli occhi. Non badai a Jasper che mi chiamava, la sua voce era troppo lontana, anche se sentivo il suo corpo vicino a me, quello che stavo vedendo era più importante, come uno squarcio creato da un artiglio infuocato vidi un ragazzo del posto, Rayley mi sembrava che si chiamasse, incitare dei giovani vampiri e passarsi la camicetta di bella, cosa che mi fece sussultare e irrigidire allo stesso tempo. Pochi secondi dopo riaprì gli occhi ed ero in un'altra stanza, i Cullen erano li insieme ai lupi, e tutti mi guardavano preoccupati, così iniziai a spiegare ciò che era successo, come e cosa avevo visto, tutti iniziarono a guardarsi e poi guardarono me. -Il fatto di come tu abbia fatto perora non è rilevante. Disse Carlisle facendo un passo avanti ed incrociando le braccia al petto. -So che è una cosa sconvolgente il fatto che Hayley abbia visto quello che ha visto, ma appunto, l'ha visto, quindi dobbiamo preoccuparci di questo ragazzo, e dell'armata di neonati che sta mettendo in piedi, perché in fin dei conti è questo, un armata, creata molto probabilmente per distruggerci, e solo Jasper sa come affrontare i neonati, però siamo sempre pochi, anche se nella famiglia è appena entrata Hayley, quindi, avremmo bisogno dei lupi. Disse spostando lo sguardo su Jacob, Seth e gli altri due. Seth guardò me in silenzio mentre Bella e Jacob battibeccavano sul fatto che i lupi non dovevano farlo, ma comunque Bella perse lo scontro, visto che Jake era fermo nella sua decisione, e così sarà, si combatterà contro altri vampiri, la cosa non mi allettava, per niente, non mi era mai piaciuto uccidere, non che ci avessi mai provato, ma la sola idea mi dava repulsione, però andava fatto, e lei non si sarebbe tirata indietro. Il mattino dopo un uomo girava per casa parlando con Carlisle. -E' un cugino del clan Denali. Disse Jasper comperando alle sue spalle e avvolgendole la vita con le braccia, lei sorrise, visto che lo aveva sentito arrivare, così, pochi secondi dopo, interruppe i piccoli baci che il ragazzo le stava dando sulla spalla e si girò verso di lui. Il sorriso le si allargò sul viso quando notò i capelli scombinati di Jasper, ed era ancora più perfetto aggiungerei, ma di certo non aveva dormito, anzi, fecero un certo allenamento la notte precedente, che comportò la distruzione del terzo letto del mese, la cosa la fece ridere, soprattutto quando vide la faccia esasperata di Emmett, che passando davanti alla loro camera dovette tornare indietro per vedere se aveva capito male o meno, li guardò male prima di ridere e scendere, cosa che fece anche lei dopo aver spinto un Jasper sorridente verso la camera per farlo vestire meglio, visto che aveva solo i boxer addosso. Quel pomeriggio l'uomo si presentò a lei, spiegandole che era li per cercare di comprendere il suo potere e per aiutarla a svilupparlo, così insieme uscirono in giardino e lei si mise al centro e guardò l'uomo, man mano tutti i Cullen uscirono in giardino per assistere. Lei sciolse i capelli e scosse i capo per sistemarli mentre sollevava le maniche, gli spiegò cosa era successo le uniche due volte che il potere era manifestato. -Facciamo una prova, allora, prova a rilassarti completamente, e vediamo cosa succede. Lei fece come le era stato detto, chiuse per qualche secondo gli occhi muovendo un po' le spalle per rilassarsi, dopo qualche secondo avvertì in tutto il corpo una sorta di calore, cosa che non credeva più di poter sentire, però il calore aumentava, e la cosa la stava spaventando, così spalancò gli occhi e vide tutti sussultare guardandola, Jasper stava per avvicinarsi quando dal proprio corpo si sprigionò un'ondata di fuoco, fortunatamente si era girata verso la foresta. Quando tutto finì sentiva la gola bruciare per la fame, e sapeva di essere rannicchiata a terra per la paura, avvertiva tutti mormorare qualcosa, e stavolta non voleva capire, così con uno scatto entrò nel bosco alla ricerca di qualche animale da bere.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Correva, correva verso qualcosa, la mente completamente vuota, sentiva solo la fame, una fame bruciante, l'intera gola in fiamme, non riusciva quasi più a controllare se stessa. Quando due braccia forti le bloccarono la corsa la lucidità ritornò, anche se parzialmente, ma con un semplice scatto riuscì a liberarsi, d'altronde non si era trasformata da molto, quindi aveva ancora, anche se in piccolissima quantità, del sangue umano nei tessuti e ciò la rendeva più forte, colui che l'aveva fermata si rivelò essere Jasper, con un espressione seria venata di preoccupazione. -Hay...amore....cerca di calmarti, si questo passo se trovi un umano rischi di ucciderlo. Lo disse con tono calmo e amorevole, sapendo che ciò avrebbe potuto aiutarla, infatti quello stato ipnotico si attenuò sempre di più, facendole tornare lentamente la lucidità. -J-Jasper....pe-perdonami. Disse rammaricata da ciò che era successo, ma tornò alla tranquillità quando lui le sorrise dolcemente, però non di una dolcezza normale, una dolcezza che era riservata solo a lei, le si avvicinò stringendole delicatamente il braccio prima di portarle un braccio sulle spalle incamminandosi verso casa, la lasciò ai margini scomparendo per qualche secondo prima di ricomparire con la carcassa di un orso che aveva ucciso sicuramente da poco, la gola si infiammò velocemente e lei scattò verso il collo dell'animale iniziando a cibarsi, cosa che fece anche Jasper dall'altro lato. Quando ebbero finito Jasper nascose il corpo dell'animale, le dispiaceva tanto per quell'orso, ma aveva bisogno di mangiare. Una volta dentro tutto gli occhi dei presenti si posarono su di lei, uno sguardo pieno di divertimento, con delle note di stupore, ma negli occhi di Seth...negli occhi di Seth aveva visto delle note di orrore, che stava cercando in tutti i modi di mascherare. - Se volete scusarmi... Disse ridendo per smorzare la situazione pesante che si era venuta a creare quando aveva incrociato gli occhi di Seth. - vado a cambiarmi. Sentì delle risatine da parte della maggior parte di loro, ma notò anche lo sguardo truce che Jasper rivolse a Seth prima di seguirla al piano superiore. - prima o poi l'ammazzo, dice di essere tanto un tuo amico, cosa che ancora mi infastidisce, fra parentesi, e poi ti guarda come se fossi un mostro, neanche capisce che così non ti aiuta a stare bene con la tua nuova natura. Sentiva il suo fastidio e in parte riusciva a capirlo, ma Seth era sempre un suo amico, l'aveva aiutata quando Jasper era sparito dalla sua vita per un po', e questo lui non poteva negarlo e sapeva che ciò lo infastidiva. - per prima cosa, capisco cosa intendi e cosa stai pensando, ma ti ricordo che ora è un lupo e ti sente, seconda cosa, tu non ucciderai nessuno Jasper. Lo guarda negli occhi seria incrociando le braccia sotto al seno, lo vede annuire frustrato così accenna un dolce sorriso e gli si avvicina baciandolo dolcemente in guancia prima di togliersi la maglietta allontanandosi da lui, avverte il suo sguardo che diventava sempre più caldo sopra alla propria pelle, sorride di nascosto mordendosi una parte di labbro mentre toglieva anche i pantaloni, lo sguardo che ora sentiva era lava pura, sentiva il suo desiderio per lei crescere sempre di più finché lui non cedette avvicinandosi a lei, iniziò con l'accarezzarle lentamente i fianchi con la punta delle dita baciandole con altrettanta lentezza la spalla fino a salire lentamente sul collo, in quell'istante chiude gli occhi inclinando la testa per lasciargli più spazio, sentendo le mani di lui stringerle di più di fianchi alternando i baci a piccoli morsi che le fecero emettere un mugolio, quel suono lo fece scattare come una molla e la fece poggiare al muro iniziando ad abbassarle lentamente la spallò a con le dita, seguendone però il percorso con le labbra fino ad arrivare al suo seno, che iniziò a baciare con lentezza estenuante, quando le lambì l'estremità del seno con le labbra portò indietro la testa emettendo un piccolo e basso gemito stringendogli piano i capelli della nuca, gli sollevò poi però la testa baciandolo con passione mentre sentiva sulle sue labbra il suo classico sorrisetto divertito, finì però di toglierle il reggiseno con le mani accarezzandoglielo poi con delicatezza che rasentava la venerazione. Anche lei lo spogliò e alla fine entrambi si ritrovarono nudi, sentì le mani di lui afferrarle le cosce sollevandola da terra e prenderla in braccio senza smettere di baciarla neanche un secondo e sempre un secondo dopo lo sentì entrare, così gemette sulle sue labbra stringendogli i capelli con entrambe le mani mentre la foga del bacio aumentava sempre di più. Si ritrovò sul letto mentre lui continuava a muoversi, con una velocità che andava aumentando man mano, finché lei non riuscì ad invertire le posizioni inchiodandolo al materasso e fermandosi, cosa che lo fece mugolare di disappunto e frustrazione, ma lei continuò ed iniziò ad accarezzargli i fianchi mentre il proprio petto strusciava contro quello marmoreo di lui, cosa che lo fece vigilmente vibrare di piacere, salì e a poco a che poco fino al suo collo, che baciò e morde delicatamente, quando però gli leccò lentamente il labbro inferiore si ritrovò di nuovo sotto di lui iniziando a seguire i ritmi veloci imposti dai fianchi di lui iniziando a mugolare e ad emettere piccoli gemiti, quando lui le strinse una coscia per poi sollevargliela il corpo venne scosso da un enorme fremito di piacere facendo arrivare entrambi al culmine. Quella fu la prima di svariate volte in cui lo fecero quel giorno, infatti decisero di uscire a notte fonda, avendo rotto il loro quarto letto, iniziò a ridere immaginando già le lamentele di Emmett, si sistemò il lenzuolo sul petto mentre guardava lui vestirsi, sarebbe uscito per aspettarla fuori, dato che se l'avesse vista nuda avrebbero ripreso a fare l'amore, già che aveva faticato quando l'aveva baciata prima di uscire dal letto. Una volta fuori si alzò anche lei e si vestì velocemente con un sorrisetto sulle labbra, una volta raggiunto Jasper uscirono e andarono nel bosco per poter bere il sangue di qualche animale, e lo fecero, ma c'era anche qualcosa che non andava, un odore troppo familiare, troppo familiare soprattutto per Hayley. Lei era lì, e lo sapevano entrambi.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


La battaglia imperversava con ferocia, vedeva neonati uscire da ogni dove, i lupi che ne travolgevano e uccidevano altrettanti combattendo al loro fianco, affianco al clan dei Cullen, quasi le venne da ridere data l'ironia che si celava dietro a quella situazione, ma non era decisamente il momento di ridere, se si fosse distratta, anche solo per un secondo, avrebbe rischiato la sua vita immortale. Ma per quanti neonati uccideva, per quante vite dell'esercito di Victoria stroncava, la sua sete di vendetta non si placava, cercava la rossa ogni dove, la cercava con la smaniosa voglia di farla a pezzi, non avrebbe bruciato la vampira con i propri poteri, troppo rapida sarebbe stata la sua disfatta e la sua sete di vendetta per la morte della sua famiglia, per mano della suddetta, doveva essere placata. Avvertì un odore strano, sangue, sangue di Bella, così, senza nemmeno guardarsi intorno, scomparve, ignorando Jasper che prese ad urlare cercandola. Quando giunse sulla montagna, Edward stava per ucciderla, ma alla sua vista si fermò e la lanciò verso di lei dal collo, come se fosse una semplice bambola e non una donna fatta e finta, la prese dalla nuca e le strinse con forza sovrumana i capelli tirandoglieli costringendola ad urlare, sentiva Ryley che veniva fatto a pezzi da Seth, ne aveva riconosciuto l'odore, ma non era il suo pensiero principale al momento, sollevò gli occhi ormai dorati sulla figura di Edward che, dopo averle letto la mente, le fece un cenno di assenso sollevando Bella portandola via, anche se ella si dibatteva volendo rimanere al fianco della cugina. Abbassò lo sguardo sulla rossa e un ghigno agghiacciante le si formò sulle labbra. -Tu hai ucciso la mia famiglia, ora preparati, perché patirai di peggio, molto peggio. Sussurrò con voce glaciale al suo orecchio e le torse indietro le braccia facendola urlare nuovamente e diede fuoco alle suddette, ma lasciò che le fiamme imperversassero sollo sugli arti superiori con un livello di fuoco talmente alto che avrebbe sciolto l'acciaio, sentire urlare la vampira le ricordò il video che le costrinse a vedere un anno e mezzo prima durante le torture, provocandole più ferite dolenti con quello che con le torture stesse. Le staccò le braccia, che erano diventate quasi inesistenti e le si mise davanti prendendola per la gola e sollevandola, impedendole di parlare, vedeva però il dolore nei suoi occhi e anche la supplica, cercava di comunicarle che voleva vivere, cercava di convincerla a risparmiarla, un ringhio di ribrezzo proruppe dalla sua gola e strinse più forte quella dell'altra avvicinandola al proprio viso. -Mi chiedi pietà? Cerchi davvero pietà da parte mia? Dopo che hai ucciso la mia famiglia? Ridicola. Le rise in faccia e le fiamme avvolsero Victoria dalla testa ai piedi, così la lasciò cadere al suolo con una mano rivolta verso di lei, ascoltando quelle urla finché non tramutò il suo corpo in polvere. Vuoto, il vuoto era tutto quello che sentiva nel petto, un assordante ed affilato vuoto la stavano straziando da dentro senza alcun riguardo, così cadde in ginocchio con le mani sul terreno ricoperto da un morbido strato di neve, che nemmeno avvertiva talmente quel vuoto la invadeva, ma romperlo, a distruggere quello stato in cui era caduta, era stato il suo stesso uro, urlo di disperazione e dolore, non per la sua famiglia, non per se stessa e men che meno per la rossa, ma per il vuoto che avvertiva dentro, nonostante avesse ucciso la donna che aveva distrutto la sua famiglia e la sua vita, non sentiva niente, niente di niente. Avvertì qualcosa sfiorarle il corpo, ma non sussultò, aveva riconosciuto il suo odore e la sua stretta, era sempre riuscito a trovare il modo per confortarla, a prescindere dai suoi poteri. Si passò le mani sulle guance girando il corpo fra le sue braccia poggiando il capo contro la sua spalla chiudendo gli occhi avvertendo il suo capo sul suo per qualche secondo, prima che avvertissero Carlisle, che li avvertiva che i Volturi si stavano avvicinando. Una volta giunti nella radura si mise al fianco della sua famiglia infilando le mani nelle tasche posteriori dei pantaloni fissando con aria risolute le quattro figure incappucciate che stavano avanzando nella loro direzione. La discussione non fu poi così lunga, furono stupiti di vedere lei, forse avrebbero avuto qualcosa da ridire se non avessero notato l'unica neonata rimasta, tenne gli occhi fissi in quelli di Jane cercando di ignorare Felix che stava facendo a pezzi quella povera ragazza, era una sorta di sfida anche, la infastidiva il modo in cui la stava fissando, non li conosceva poi così bene, non si era soffermata più di tanto a studiarli, dato come li aveva descritti Bella. Si divisero, dato che la cugina e il patriarca del clan Cullen si diressero a casa di Jacob, cosa che la fece tentennare, ma sapeva cosa doveva fare. Prese il viso di Jasper fra le mani baciandolo, e si svincolò con un sorriso dalla sua stretta che aveva tutto tranne la castità. Scomparve dalla vista della sua famiglia e in poco tempo si trovò davanti casa Black, sapeva che tutti la stavano fissando, ma non le importava minimamente in quel momento, la cosa più importante per lei era vedere Jacob, così, quando Bella fu fuori, entrò anche lei tenendo le mani nelle tasche posteriori, un dolce sorriso le solcava le labbra, cosa che a quanto pare contagiò il giovane lupo, così si sedette al suo fianco stringendogli piano la mano accarezzandogli le nocche notando quanto fosse sudato e accaldato, purtroppo non era stata presente, avrebbe potuto aiutarlo, invece era rimasto ferito da un neonato che gli aveva spezzato le costole, chinò il capo emettendo un leggero sospiro. -Mi dispiace..non so nemmeno per cosa dispiacermi prima, ma mi dispiace, soffro nel vedere come ti.. -Hay, non devi, okay? Non è colpa tua, non è colpa di Bella ne dei Cullen, avete fatto il vostro dovere, come noi il nostro, siamo lupi e noi ammazziamo vampiri....vampiri cattivi. Aggiunse accennando, cosa che la fece ridere, ma alcuni secondi dopo dovette fermare Jake che stava cercando di sollevarsi, forse per abbracciarla, ma, sorprendendo anche se stessa, riuscì a dominare la sua stessa forza così da farlo rimanere con la schiena contro il materasso, si alzò dal letto e si chinò su di lui baciandogli fraternamente la fronte chiudendo gli occhi prima di raddrizzare la schiena guardandolo con un sorriso. Uscì di casa e lo sguardo su Billy, che le prese gentilmente la mano stringendogliela mentre la guardava con un sorriso gentile, che ella ricambiò, quando risollevò lo sguardo incrociò quello di Seth, e rimasero così per alcuni secondi prima che ella stessa sparisse grazie alla sua velocità, si ritrovò nella stanza che divideva con Bella e si sedette sul letto con un sospiro passandosi una mano sul viso e una mano fra i capelli in seguito. Sorrise sollevando lo sguardo sulla figura di Jasper, sentiva lo zio che russava al piano di sotto, così si alzò tranquillamente dal letto dirigendosi verso di lui poggiando la fronte contro la sua scrutando i suoi occhi per un tempo che parve infinito. -Ti vieto di far battute sul fatto che puzzo di cane, e si ti ho prevenuto mister Hale. -O ma davvero? Ho una compagna preveggente allora. Un mezzo ghigno si formò sulle labbra del giovane maggiore che le prese il mento fra le dita prima di chinarsi sulle sue labbra prendendo a baciarla lentamente, ma con intensità, ad interrompere quell'attimo, che non sarebbe sfociato in un semplice dormita, fu un colpo di tosse femminile, si staccò dalle labbra del soldato e sorrise divertita in direzione della cugina lasciando il suo uomo nelle mani del fratello Edward, entrambe li guardarono in silenzio mentre parlottavano, poco prima di salutarle prima di sparire diretti a casa Cullen, si stese a letto, solo per far compagnia ad una bella esausta, che crollò in un sonno profondo poco dopo, così la giovane neo vampira si perse a guardare l'alba che sorgeva e i lievi, e unici raggi che vide, le fecero brillare la pelle di alabastro per qualche secondo, prima di essere inghiottito dalla solita e fredda coltre di nubi che caratterizzava Forks, la sua città, la sua casa.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


- Jasper..dovremmo andare.. - Shh....Hayley non rovinare il momento. La giovane vampira dai lunghi capelli rise prima di emettere un piacevole sospiro per caldi baci che il compagno le stava lasciando sul caldo, decise di invertire le posizioni e lo inchiodò contro il materasso levandosi la leggera maglia a mezze maniche nera che indossava per stare sdraiata a letto con Jasper, dato che loro non avevano bisogno di dormire, la loro famiglia aveva voluto costruir loro una piccola casetta nel bosco, non lontana da quella che invece tutti loro stavano costruendo per Bella ed Edward, ma il solo pensare a come la gravidanza stava riducendo la sua amata cugina la distruggeva e quello non era proprio il momento adatto. Il piccolo e candido seno venne esposto alla lieve luce lunare che filtrava dalla finestra alle loro spalle, tutto ciò che aveva addosso erano delle povere e piccole fragili brasiliane nere di pizzo, che sotto alle mani di Jasper erano sotto un grave pericolo, difatti, mentre lo sguardo pieno di desiderio del suo amato era impegnato ad osservare ogni singolo centimetro della sua pelle, come se non l'avesse mai vista nuda, ed era ciò che più amava di lui, la faceva sempre sentire come una perla rara, in qualsiasi momento, come se ella fosse la persona più importante che esistesse nell'intero universo. Il lieve rumore di mutandine strappate la riscosse e un sorriso pieno di malizia le incurvò le labbra carnose, i loro occhi ambrati che si cercavano come un assetato, si incatenarono, lei passò lentamente le dita sugli addominali di Jasper tracciandone i lievi contorni, ma dovette tornare a guardarlo, quando si sollevò per mettersi seduto e le avvolse la vita con un braccio, mentre con l'altro si sosteneva, Ley fece per parlare, ma il suo adorato compagno che adorava torturarla e prenderla di sorpresa, entrò di scatto in lei facendole emettere un gemito mentre si aggrappava a lui mantenendo le labbra vicine alle sue respirando affannosamente contro di esse senza mai concedergli il bacio che lui stava decisamente agognando mentre i loro movimenti si facevano più rapidi e profondi e lui la puniva con spinte più profonde ogni volta che si rifiutava di baciarlo, ma entrambi ghignarono sapendo quanto entrambi fossero testardi, così ella prese a muovere sinuosamente il bacino come l'amato amava alla follia, difatti lo vide portare indietro la testa così ne approfittò per baciare il suo collo e mordicchiarlo. - Ley.. Sorrise contro le sue labbra sentendolo mugolare il suo nome, ma non le lasciò molto tempo, perché infilò le dita fra i lunghi capelli neri di lei e li tirò per portarle indietro il capo e fare ciò che lei stava facendo a lui qualche secondo prima, con l'aggiunta che la sua mano le stava sfiorando la pelle facendola vibrare come una corda di violino ben accordata e perfettamente suonata dalle sue mani agili. Continuarono per tutta la notte e anche per mezza mattinata e avrebbero continuato per chissà quanto altro tempo se Emmett non avesse avuto la gentile idea di bussare alla loro porta e richiedere la presenza di Jasper per la caccia e quella di lei per stare con Rosalie, Edward e Jacob a controllare Bella e che nessuno venisse a disturbare, così entrambi si baciarono a lungo e con passione prima di usare tutte le forze che avevano in corpo per separarsi l'uno dall'altra, diede un pugno sulla spalla di Emmett che se la rideva e con la velocità da vampiro arrivo sino in casa e si avviò sulle scale fino al piano ove si trovavano gli altri rivolgendo un sorriso a tutti ignorando che Edward percepiva i suoi pensieri, aiutò Bella ad alzarsi mentre parlavano dei nomi che avrebbe avuto il piccolo o piccola finché....finché non si scatenò un disastro. La notte frenetica passò fra i tentativi di Ley di non crollare nelle spire della sete per il sangue di Bella e il combattere contro Rosalie che inizialmente vi aveva ceduto, ma tutto venne sovrastato dal dolore di vedere Bella....morta, un dolore sordo le dilaniava il petto e i suoi poteri minacciavano di esplodere incontrollati per poter disperdere parte di quel dolore, ma la speranza venne per spennellare un unguento curativo, sentiva il battito, avvertiva il battito di Bella, lei era viva. Uscirono fuori dalla casa, i lupi erano arrivati e volevano sterminarli, sia per la sua stessa trasformazione che per quella che loro consideravano la morte di Bella, vi fu una lotta, i lupi rischiavano di sovrastarli, così decise di attingere a suoi poteri. - ORA BASTA! Urlò e un muro di fiamme separò i vampiri dai lupi, Jasper, Esme e gli altri li avevano da poco raggiunti nella lotta quando ella aveva deciso di erigere il muro, ma la chiave di volta che quietò le acque, fu scoprire che Jacob aveva avuto l'imprinting con sua nipote, così i lupi furono costretti a ritirarsi, non potendo andar contro alla loro legge suprema. - Abbiamo una novità. La voce di Carlisle la riscosse e adagiò i suoi occhi ambrati su di lui per poi spostarsi sulla figura minuta appena comparsa, che stava decisamente fin troppo vicina a Jasper, ma lei stessa decise di allontanarsi chinando il capo in segno di scuse, mentre Jasper se la rideva, cosa che gli costò un pugno fra le costole, ma servì solo a farlo ridere di più prima che le baciasse il capo. - Lei è Alice, dice di aver avuto una visione di se stessa mentre ci incontrava a caccia, e così è stato, per il momento sarà accolta fra noi, poi sarà lei a decidere se vorrà rimanere o meno. Il tempo passava tranquillo, Bella era divenuta una meravigliosa vampira e, anche se con qualche difficoltà, accettò il fatto che Jacob aveva avuto la sua roba da lupi su sua figlia, ancora rideva per la sua faccia quando lo aveva scoperto. Reneesme cresceva e noi tutti eravamo pieni di ansie, non sapendo se sarebbe stata un immortale o se sarebbe precocemente scomparsa a causa degli effetti collaterali del suo sangue misto, ma una visione di Alice, la nuova arrivata, gettò una nera cappa di sconforto e terrore sulle loro spalle. Uscì fuori in giardino con la mente piena di pensieri, ma i suoi sensi avvertirono dei movimenti alle sue spalle, così si voltò rivolgendo lo sguardo su un suo caro amico. - Seth..! Mormorò felice di vederlo e si avvicinò a lui per abbracciarlo, premurandosi di moderare la forza per non fargli male, e stranamente, lui ricambiò, una parte di se ancora pensava che sarebbe stato per sempre in collera con lei, ma si sbagliava. - Bel trucco pirotecnico Ley, hai spaventato persino me. Risero entrambi e la mora scompigliò i capelli del più piccolo prima di notare la figura minuta di Alice che si avvicinava e avvenne qualcosa di inaspettato, potè assistere a qualcosa di inaspettato e onestamente non sapeva nemmeno come rimanerci tanta era la sorpresa. - Seth..lei è Alice....Alice lui è Seth. La bruna inserì le mani nelle tasche e spostava lo sguardo fra i due, prima di fissarsi solamente su Seth sollevando le sopracciglia in cerca di spiegazioni, che però gli vennero date da una voce profonda proveniente alle sue spalle, lo aveva avvertito aggirarsi li vicino, ma aveva deciso di non farci caso, almeno finché non le si avvicinò. - Seth ha avuto il suo imprinting..è molto raro che avvenga con i vampiri....ma a quanto pare il nostro ragazzino è speciale. Hayley volse lo sguardo sulla figura di Jacob al suo fianco e sorrise divertita scuotendo il capo mobilitando i lunghi e lisci capelli neri. - Voi e le vostre cose da lupi, voglio il posto in prima fila per la reazione di Leah eh, con tanto di popcorn! Seth la guardò mentre il suo volto prendeva un elevata colorazione di rosso ferrari, come quella che le aveva regalato Jasper. Jacob e lei scoppiarono a ridere prima che Alice si riscuotesse, era stati così impegnati a ridere del povero piccolo Seth che non si erano resi conto che la nuova aveva appena avuto una visione e quando si voltò, tutta la sua famiglia era lì, Edward doveva aver assistito ad essa attraverso la lettura della mente. - I volturi, stanno arrivando, più precisamente quando la neve attecchirà al suolo, ci saranno tutti. Aro, Marco, Caius, la guardia e una certa Irina. Tutti si guardarono ad occhi spalancati, pietrificati da quelle parole e dalle immaginazioni di ciò che sarebbe potuto accadere, così quasi tutti, fatta eccezione per lei, Jasper, Alice, Bella, Edward, Reneesme, Jacob e i branchi, si recarono tutti in cerca di testimoni, ma quando rientrò da una caccia con Bella, Jasper e Alice erano svaniti, nessuno sapeva dove si erano diretti, solo che avevano chiesto di poter attraversare le terre del branco a Sam, tutti la guardavano, senza però esprimere parola, ma lei si fidava di Jasper e sapeva bene cosa legava Alice a Seth. Ma la rabbia venne da se, cocente come un incendio, di fatti molto spesso le sue mani venivano avvolte dalle fiamme per ore ed erano quelli i momenti in cui tutti preferivano lasciarla sola ai loro pensieri, anche perché con quelle fiamme avrebbe potuto ucciderli tutti senza volerlo davvero. Il Clan Denali, i nomadi e tanti altri si unirono alla loro casa, anche alcuni mandati da Jasper stesso, ma senza alcuna informazione che potesse riguardarla o altro, per cui la sua mente cadde nel più nero sconforto, l'unica cosa che l'aiutava erano i suoi allenamenti con Benjamin, un vampiro che padroneggiava gli elementi, con Kate, vampira dalle capacità elettrocinetiche e con Bella, che a quanto pareva era uno scudo. Passarono anche le feste e con esse anche la neve e non vi era scampo, la battaglia era alle porte. Una grande vallata si aprì d'innanzi ai suoi occhi immortali, essa era dolcemente imbiancata dalla neve che era caduta in quelle settimane e soprattutto la notte prima, essa scricchiolava sotto ai loro piedi, unico rumore che essi potevano produrre e alle loro spalle i due branchi fieri e pronti di lottare contro il comune nemico, dato che, per quanto anche i componenti del loro gruppo fossero dei vampiri, loro non erano il vero nemico, non quel giorno e soprattutto non lo era la famiglia Cullen. Si fermarono quasi a metà della vallata, gli occhi fissi d'innanzi a loro, da dove, qualche secondo dopo, comparvero i Volturi e la loro guardia, osservarono il loro incedere finché anche loro non decisero di fermarsi poco distante, avvertiva gli occhi famelici di Aro su di se, durante la battaglia contro Victoria Jane e gli altri l'avevano vista e a quanto pare avevano visto anche i suoi poteri, visto che si erano limitati a congratularsi con lei, soprattutto per aver ucciso colei che aveva creato tanti scompigli, Edward le aveva lasciato l'onore di ucciderla, e lo aveva fatto con piacere, sia per se stessa che per la propria famiglia, ma ora sapeva di essere un'oggetto d'interesse per Aro, il capo del Clan Denali era stato chiaro, se Aro trova qualcuno che non ha mai avuto nella sua guardia, lo desidera a tal punto che prima o poi trapela qualcosa sul clan di cui fa parte e nello sterminio di esso viene salvato solo colui o colei che hanno suscitato interesse nel moro, ma non voleva solo lei, voleva anche Edward, per la sua abilità di leggere la mente a distanza, cosa che lui non poteva fare, o meglio poteva, ma solo tramite il tocco sull'epidermide altrui. Guardarono Edward venir chiamato al cospetto del suddetto per essere esaminato e non passò poco che anche Bella e la piccola venissero chiamati, ma come scorta la cugina chiamò anche Jacob, Emmett e lei. Avanzò al fianco della cugina con espressione seria disgustata, poco propensa a farsi toccare da lui. Ma invece di curarsi prima della bambina, principale causa di tutta quella guerra, egli guardò sia lei che Bella, ghignando soddisfatto. - Due giovani meravigliose creature, l'immortalità vi calza meravigliosamente. E senza chiederle il permesso, Aro prese la mano di Hayley, esaminando ogni cosa, soprattutto i poteri della donna. - Stupefacente. Fu tutto ciò che disse mentre la guardava famelico, ma il fratello alle sue spalle lo costrinse a tornare sul suo obbiettivo principale, così vide la verità dalla stessa bambina che era il loro obbiettivo. Tornarono dagli altri e guardò Bella, che si concentrò nell'innalzare la barriera. Dovettero fermare Kate e Tanya quando i volturi decisero di uccidere Irina, loro sorella nonché colei che, senza sapere la verità, li aveva denunciati portando loro sul piede di guerra. - Come avrai visto Aro, la bambina non è una minaccia, e se necessiti di ulteriori prove, i nostri testimoni sono qui per questo. - Certo Carlisle, ma noi come.. Vennero distratti da due figure che dalla boscaglia si dirigevano verso i tre "sovrani" dei vampiri, essi erano proprio Jasper ed Alice, Hayley piantò gli occhi sul marito mentre la rabbia le ribolliva nelle vene come fuoco e sapeva che lo percepiva, perché la guardò, ma lei distolse immediatamente lo sguardo troppo in collera e quello non era il momento adatto. Guardarono Alice procedere fino ad Aro per porgergli la mano per farsi leggere. - Io sono Alice, un nuovo membro del clan Cullen e possiedo le prove che la bambina non sarà una minaccia per la nostra razza. Aro senza farselo ripetere le prese la mano per vedere tutto, assetato di conoscenza potere e voglia di comprendere chi fosse quella giovane e che poteri ella possedeva. Ma qualcosa andò storto, perché Alice colpì Aro e venne presa dalle guardie e allontanata, Carlisle corse verso di lei per aiutarla, ma venne ucciso. Fu una rivolta, a quella morte, nessun freno li tenne più e scattarono, pieni di rabbia e doloro. Con un urlo saltò atterrando su un membro della guardia staccandogli di netto la testa e procedette così, accecata dalla rabbia, dall'odio e dal dolore, riusciva solo ad uccidere per cercare di quietare quel dolore che la invadeva come un tumore, due mani la fecero voltare e si ritrovò d'innanzi a Jasper, ma Hayley si liberò della sua stretta scuotendo il capo. - Non è il momento Jasper. Disse dura, ma Jasper la prese di nuovo per scansarla e uccidere un vampiro che era alle sue spalle, ma nel farlo, Jane colpì lui al posto della mora, il tempo fu come rallentato, il tempo che Hayley potesse tornare dal suo amato, egli giaceva a terra privo di vita e testa, gli occhi le si spalancarono, le orecchi le fischiavano e sembrava che un paletto le fosse stato conficcato nel petto, nemmeno notava che Bella la stava proteggendo da Jane. Urlò, semplicemente urlò crollando in ginocchio e l'aria esplose di fiamme, Benjamin avvolse i vampiri dalla lor parte e i lupi in delle cupole i roccia mentre la vallata veniva investita dalle fiamme infernali del suo dolore uccidendo qualsiasi cosa incontrasse. Si alzò in piedi mentre le fiamme imperversavano e raggiunse Jane che ancora fuggiva dal fuoco e la prese dal collo, le fiamme sulla valle cessarono e il combattimento riprese, ma a lei importava di uccidere la puttana che aveva davanti. - Tu hai ucciso l'uomo che amavo puttana, ora sperimenterai cos'è il vero dolore, il dolore delle fiamme che ti divorano lentamente e dalla quale non troverai sollievo. Prima che Jane potesse fare qualcosa Hayley le avvolse il collo con le mani e la incendiò, le sue urla riecheggiavano fino alla vallata, ma quando arrivò qualcuno, ella era ormai cenere, la bruna si voltò e si trovò d'innanzi a Felix, la vampira era ancora in parte neonata, quindi momentaneamente più forte di qualsiasi altro vampiro, quando Felix provò a colpirla, ella bloccò semplicemente il suo pugno affondando le falangi in essa provocandogli un forte dolore, dolore che si quadruplicò quando anche lui venne avvolto dalle fiamme fino ad essere ridotto in cenere. Con la velocità da vampiro tornò alla battaglia, Marcus e Caius erano morti, una voragine era stata aperta nel bel mezzo della vallata e a quanto pare Seth e Leah erano morti, altro dolore la investì come un camion in piena corsa, quello che l'aveva portata a trasformarsi, che cosa ironica. Corse fino a raggiungere Bella ed Edward ed insieme, uccisero Aro. Hayley guardava Edward che sembrava divertito da chissà cosa, chissà cosa Alice stesse mostrando ad Aro, non si sapeva, ma dalla sua faccia terrorizzata, si poteva ben comprendere. Giunsero anche altre due persone e uno dei due, un ragazzo, a quanto pareva era esattamente come Reneesme, e soprattutto, era immortale, cosa che allietò tutta la famiglia. - Non vi sarà alcuna guerra oggi....andiamo fratelli. Guardarono Aro e la sua guardia dileguarsi com'era venuta e finalmente poterono esultare di gioia. Ma al momento Hayley aveva altro per la mente e incedeva verso Jasper come una furia non badando alle risate degli altri. - Brutto idiota! Urlò la bruna infuriata, soprattutto dal ghigno del biondo. - Come cazzo hai potuto farmi una cosa simile? Io mi chiedo se tu abbia voglia di morire per mano mia. Mentre gli urlava contro lo colpiva e sapeva di fargli male, avendo ancora sangue umano nei tessuti per cui era più forte di lui al momento, ma nonostante la rabbia, comprendeva che lo aveva fatto per una giusta causa. - Se solo ci riprovi, soprattutto senza avvisarmi, senza mandarmi notizie E SENZA PORTARMI CON TE, giuro su tutto ciò che possiedo che ti uccido con le mie mani Jasper Hale. - Mi sei mancata tanto anche tu mio giglio di fuoco. Disse lui contro le sue labbra avvolgendole la vita con le braccia per baciarla con trasporto e urgenza, troppo tempo era passato e troppa era stata la distanza, avevano entrambi rischiato di impazzire senza l'altro, ma il solo pensiero che prima o poi si sarebbero ricongiunti aveva permesso lor di tirare avanti a fatica, Jasper era andato con Alice solo perché la suddetta aveva visto che le sarebbe stato d'aiuto nella sua ricerca e poi Jasper poteva mandar loro i testimoni che incontravano sul loro cammino, testimoni che a quanto pare riferivano ogni notizia possibile di Hayley al biondo. I due si baciarono a lungo, sapendo bene che, d'innanzi a loro, vi era solo la loro eternità insieme, sempre e per sempre.

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