Doctor

di cipsy pix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Insulti ***
Capitolo 2: *** Paure ***
Capitolo 3: *** strano ***
Capitolo 4: *** Pensieri ***
Capitolo 5: *** zucchero ***
Capitolo 6: *** cotto ***
Capitolo 7: *** Definizione ***
Capitolo 8: *** imbarazzante ***
Capitolo 9: *** simpatie ***
Capitolo 10: *** minacce-part.1 ***
Capitolo 11: *** Minacce parte 2 ***
Capitolo 12: *** normali ***
Capitolo 13: *** niente ***
Capitolo 14: *** Angelo ***
Capitolo 15: *** contatti ***
Capitolo 16: *** difetti ***
Capitolo 17: *** ingiustizie ***
Capitolo 18: *** gelosia ***
Capitolo 19: *** tipo ***
Capitolo 20: *** Freddie ***
Capitolo 21: *** horror ***
Capitolo 22: *** ti amo ***
Capitolo 23: *** momenti ***
Capitolo 24: *** limite ***
Capitolo 25: *** troppo ***



Capitolo 1
*** Insulti ***


INSULTI

"Ma che razza di...di...Mascalzone!"
Will fissò Nico come se gli fosse fiorito un tentacolo sulla fronte:"Mascalzone?-scandì lentamente-hai davvero dato del 'mascalzone' a Connor Stoll?".
Nico lo fissava confuso e imbarazzato:"Non va bene come insulto?"domandò spaesato. Connor Stoll aveva imbrattato il muro esterno della cabina tredici con un grosso cuore di pittura glitterata e adesso stava subendo l'ira degli insulti(?) Del figlio di Ade.
Will scosse piano la testa mentre un sorriso gli si allargava sul viso:
"No,va bene è....carino" e lo pensava su serio,era adorabile il modo in cui usava un linguaggio che , negli anni '40, doveva essere davvero trasgressivo.
"Idiota" bofonchiò Nico, rosso in viso. Will rise.

NOTA AUTRICE:
Ed ecco un 'altra "pillola di Solangelo"!
Come potete vedere *non frega a nessunoo* *zitto cervello*
Fluff come se piovesse e un Nico più rosso che mai saranno la mia nuova ispirazione poetica,
Grazie ai pochi posteri che recensiranno !

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Capitolo 2
*** Paure ***


PAURE

Nico osservava le mani esperte di Will tagliare le bende destinate al suo fianco ferito. Gli piaceva vederei gesti sicuri con cui svolgeva il proprio lavoro,faceva sentire sicuro anche lui :"Ecco qua-disse il figlio di Apollo tirandosi su dal suo operato-bende per il mio cucciolo di zombi preferito!" 
"Non sono un cucciolo di zombi " Nico era certo che quel dannato biondino avesse qualche problema con il suo nome , oppure un'insana ossessione per i nomignoli .
"Come vuoi Casper" ribattè angelico l'altro mentre si avvicinava per bendarlo a dovere. Di istinto Nico si scostò leggermente mentre will lo fissava stranito:"Sai,mister Morte,mi chiedo di cosa tu abbia paura"
"Sai, raggio di sole, sono abbastanza stufo che le persone continuino a chiederlo,vuoi sapere di cosa ho paura?Ho paura di rimanere solo con i fantasmi ,ho paura a svegliarmi ogni mattina e anche di andare a dormire perchè so che avrò solo incubi.Abbastanza soddisfatto della lista?". Nico Si pentì del suo scatto non appena vide la faccia seria e addolarata di Will mentre si alzava e portava il viso vicinissimo al suo, sembrava così solenne che non osò scostarsi ....e per poco non cadde dal lettino quando il biondo gli sussurò complice:"Io ho paura dei clown".


NOTA AUTRICE:
ehm...salve *ma chi saluti che non ti caga nessuno?*
Zitto,cervello nessuno ha chiesto la tua opinione.
Allora ho sempre amato la coppia Will+Nico e visto che oggi sentivo di essere particolarmente fuori di testa ho iniziato questa raccolta.
p.s.
Will per me è un personaggio molto dinamico e ironico e glio ho regalato anche la mia fobia,perciò vi chiedo clemenza *ma a chi che non ti si fila neanche un cane?*.
 

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Capitolo 3
*** strano ***


Nico era giunto alla conclusione che Will Solace fosse strano.
In realtà non ci voleva un grande osservatore per capirlo,Jason sosteneva che era lui a essere troppo critico ma  chiunque  l'avesse visto in quel Momento non avrebbe potuto che dargli ragione: Il Figlio di Apollo si teneva le mani sulle orecchie e canticchiava quella che assomigliava ad una canzoncina su come riconoscere le fratture scomposte da quelle composte mentre teneva gli occhi meticolosamente serrati:
"Will?" Provò esitante il moro;
"Mi dispiace piccolo Mangiamorte, non-ti-seeento!"cantinelò l'altro
"Come mi hai chiamato?!? No, aspetta ,non importa...però potresti darci un taglio? Fai paura"
"La smetterò Solo quando usciremo di qui!".
Nico sospirò pesantemente maledicendo mentalmente Chirone, come gli era venuta l'idea di regalargli dei biglietti per il circo? Ma sopratutto,perchè cavolo non poteva innamorarsi di qualcuno di normale per una volta?


NOTA AUTRICE:
TAM-TAM-TAAAM e il ritorno dei clown (e dei nomignoli orrendi) è arrivato!
Ho scritto questa schifezzuola perché mi sentivo giù di corda e avevo bisogno di un po' di Solangelo per tornare in pista,perciò siate clementi.
Tanto love per voi, dolcezze*quella è la mia battuta!* *torna nel tuo fandom Haymitch!*

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Capitolo 4
*** Pensieri ***


Quando camminava le persone lo evitavano. Nessuno riusciva a guardarlo negli occhi e se lo facevano distoglievano subito lo sguardo,spaventati. Non poteva dargli torto,a nessuno di loro, cosa faceva lui lì? Era questo il motivo per cui odiava le persone, cosa pensavano che avesse bisogno della pietà delle folle? Che...
"Ahi,Will! Mi hai pizzicato!"
"Dovevo farlo,Tu stavi facendo pensieri cupi!"
"Non è vero".
"Sì,che è vero, te l'ho letto in faccia" il tono accusatorio di Will misto alla faccia indignata di Nico creava una buffa tensione,simile a quella tra gli antagonisti dei vecchi telefilm: esagerata a tal punto da essere finta .
"Ah sì, me l'hai letto in faccia? -sbuffò offeso il pargolo del dio degli inferi-Presuntuoso detto da uno che è appena inciampato contro una statua alta quasi un metro,nel bel mezzo del cortile!" Ma Solace non demorse:"non cambiare argomento! Devi piantarla di fare pensieri cosi....cosi...Nicheschi,ecco!" 
"Se no che fai? -si imbronciò l'avversario-Mi pizzichi di nuovo?" Non aveva intenzione di lasciarli passare liscio quel "pensieri Nicheschi"
"Mmm...no, direi di no." E con uno scatto fulmineo  il ragazzo si chinò in avanti premendo le sue labbra contro quelle del più piccolo.


NOTA AUTRICE:
*Annega nel Fluff e poi riemerge*
Salve a tutti gente! So che ormai ne avrete piene le scatole di me,ma ormai è troppo tardi , adesso vi tormenterò a vita.
A parte gli scherzi oggi mi sento mooolto ispirata perciò abbiate paura e temetemi.
Pace e amore ,
La vostra autrice



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Capitolo 5
*** zucchero ***


Nico si stava godendo un pomeriggio in santa pace nel silenzio della sua cabina. Oh il silenzio! Da quanto non si immergeva in qualcosa di tanto delizioso? Da quanto non riusciva a sentire il rumore dei suoi pensieri? Da quanto....
"NICO APRI , LO SO CHE SEI LÌ DENTRO!" ...Will Solace stava strillando davanti alla sua porta?!?. 
Cercando di mantenere un dignitoso contegno (ossia cercare di non gridare istericamente dallo spavento )aprì la porta,trovandosi di fronte il  guaritore del campo che gli sorrideva allegro. Il figlio di Ade si trattene a stento dal tirargli la lampada in faccia.
"Will potrei sapere perchè cavolo stai gridando come se un'arpia ti stesse scuoiando? Ma sopratutto , perchè lo stai facendo davanti alla mia porta?"il moro aveva parlato in tono tagliente ,senza prendere fiato e chiunque con un briciolo di materia grigia sarebbe ammutolito , terrorizzato. 
"Bè ,volevo vedere se ti serviva qualcosa-rispose pimpante l'altro salutando con la manina il suo buonsenso- e poi se venissi scuoiato da un'arpia vorrei averti accanto nei miei ultimi momenti,luce dei miei occhi!" Nico cercò di mantenere la calma:"E potrei sapere,secondo il tuo grande ingegno,di cosa potrei avere bisogno?"
"Bah e che ne so? Di tutto: un cerotto,un cubetto di ambrosia,dello zucchero..."
"Dello zucchero?"
"Certo! Per quanto ne so lo zucchero non è mai abbastanza!"in effetti il figlio di Apollo aveva l'aria di uno con un sacco di zuccheri in corpo:"Ehm....certo"
"Ehi dico sul serio,tieni!" E con questo gli porse una bustina di zucchero di canna. Sopra campeggiava l'immagine di un gattino nero che beveva il caffè in una tazza con sopra scritto 'you are my sweetie ' .
"Will..."
"Sì, zucchero?"
"Corri".

Nota autrice:
Oh dei quante schifezze melense che scrivo oggi...
Ormai mi sono rammolita. Comunque voglio ringraziare chi continua a recensire
Nonostante la roba che scrivo.
Pace e amore,
l'autrice.

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Capitolo 6
*** cotto ***


Quella mattina Jason si era offerto di dargli una mano a rimettere a posto i manichini dopo la lezione di scherma,Nico non così stupido da disdegnarlo. Da quando aveva deciso di rimanere al campo il figlio di Giove si faceva vedere spesso per scambiare due parole e doveva ammettere che non gli dispiaceva poi così tanto.
"Allora- cominciò il biondo,con aria sospettosamente noncurante-come sta Will?" 
"Uhm, bene.credo, l'ultima volta che l'ho visto era collassato sul tavolo della colazione per aver guarito tutti ragazzi delle cabine di Nike e Ares con la sua magia da fatina buona". Il figlio di Ade non potè fare a meno di sorridere  ripensando all'immagine del guaritore con un pancake spiaccicato sulla guancia ma sentiva che qualche cosa non quadrava....
"Jason perchè me lo chiedi?" 
"Oh bè,sai e che stavo seguendo il filo dei miei pensieri-balbettò il ragazzo con aria vagamente isterica-e poi mi sono ritrovato a pensare al fatto che Piper forse avrebbe voluto dei...cerotti...e quindi,io..."Nico decise di compiere un atto di carità fermando i farneticamenti dell'amico:" E quindi tu cosa?"
"EquindiomichiedevosetipiacesseWill!" Ci mise un secondo a elaborare quello che l'altro gli aveva chiesto(con aria parecchio terrorizzata). E poi esplose:
"COSA?!? Ma ti pare che uno cosi potrebbe mai piacermi?  Magari non conosciamo lo stesso Will Solace , perchè quello che conosco io è testardo,logorroico, irritante,costantemente in ansia per la mia salute , sempre allegro, gentile con tutti, rassicurante, buffo e carino. NON CREDO NEANCHE CHE SIA UNA PERSONA DEL TUTTO NORMALE!, voglio dire ma tu quante persone conosci che restano svegli tutta la notte per restare insieme a dei ragazzini feriti e piagnucolanti , che si inventano filastrocche assurde per ricordarsi le cose e che si indigna se nei film horror l'assassino non si dimostra pentito?!? A -ME-NON-PIACE-WILL" e senza respiro per lo sfogo mollò amico e manichini a cavarsela da soli.

"Oh santi numi! È totalmente cotto"

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Capitolo 7
*** Definizione ***


Will non era una persona che amava le definizioni. Capitava troppo spesso che cambiassero o che facessero male alle persone e qualche volta anche alle cose. Forse lo pensava solo perchè a lui nel corso degli anni ne avevano date almeno un centinaio: Will il ragazzino senza un padre, Will il tipo che aveva cambiato scuola 5 volte, quello-psicopatico-che -va-in-giro-armato-di-ferri-per-l'-uncinetto (ehi, era la sua prima missione di salvataggio ok? Che ne sapeva lui di cosa potevano vedere i mortali?)...insomma le definizioni non portano mai a qualcosa di buono e riguardo a questo non aveva  mai avuto Dubbi. Eppure,al momento, avrebbe pagato per avere un'etichetta da una persona:più precisamente da Nico Di Angelo e ancora Più precisamente l'etichetta avrebbe dovuto portare il nome di 'ragazzo di Nico Di Angelo' . Sapeva che uscivano da poco e che il figlio di Ade non era un tipo da certe intraprendenze ,però ,dentro di lui , iniziava ad insinuarsi il sospetto che l'altro non fosse poi così sicuro del fatto che uscissero insieme:una terrificante visita al circo e una al cinema(anche quella piuttosto spaventosa) contavano come appuntamenti , no?
"Nico?" Chiese Will improvvisamente angosciato.
"Mhh...che c'è?" Il ragazzo era disteso sul molo godendosi un po'di pace con gli occhi chiusi
"Tu sai che noi usciamo insieme vero?". Il moro a questa domanda raggiunse una sfumatura molto simile al porpora senza aprire gli occhi:
"Sì,io...ehm...lo so,non sono scemo lo sai?" Rispose in tono di burbero imbarazzo
"Oh,lo so,è solo che pensavo che per te non fossero vere uscite-lo rassicurò il biondo di nuovo sereno -sai,non è facile capire quello che ti passa per la testa, scheletruccio".
Nico era diventato di 10 sfumature di rosso diverse,ma non era niente in confronto alla faccia di Will quando l'altro gli fece scivolare la mano nella sua e gli scoccò un bacio sulla guancia.
"Bè, mi sa che ti toccherà imparare, a capirmi, in fondo sei il mio ragazzo no?"


NOTA AUTRICE:
Buongiorno , sono tornata!
Dopo una giornata al mare sono tornata più sentimentale e zuccherosa che mai.
Dios, questa drabble mi ha fatto dannare parecchio perchè ho cercato di non affogare nel fluff.
Pace e amore ,
La vostra autrice.







 

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Capitolo 8
*** imbarazzante ***


Frank era sicuro che niente sarebbe mai potuto essere imbarazzante come essere conosciuto come "l'uomo-carpa". Aveva appena scoperto che invece una cosa esisteva:trovarsi in infermeria di insieme a Nico Di Angelo . In realtà anche quella volta era stata tutta una questione di incredibili(quanto sfortunate) circostanze:chi poteva immaginare che durante una visita all'altro campo i semidei romani sarebbero riusciti a organizzare,in combutta con i figli di Ermes,un torneo clandestino di giavellotto?e chi poteva immaginare che i petardi potessero avere tutta la potenza per far saltare in aria una delle suddette lance mentre era ancora in aria?ma sopratutto chi poteva credere che le schegge potessero fare così male anche indossando l'armatura?.
Così , per questa serie di sfortunate circostanze(che avevano compreso lui e il figlio di Ade che passavano per caso proprio mentre esplodeva il fatto),adesso si ritrovava in una delle situazioni più imbarazzanti della sua vita. Nico,d'altro canto aveva l'aria incavolata e nessuna voglia di parlare (cose cose che capitano con una grossa scheggia di legno infilata nel braccio),quindi cos'era che rendeva il tutto così imbarazzante? Forse il fatto che il medico del campo,tale Will Solace, stesse facendo la paternale a una fila di guerrieri ben addestrati che tenevano la testa china come scolaretti appena sgridati dalla maestra.
" ...e adesso andate,ma sappiate che non intendo curarvi altre ferite causate dalla vostra idiozia!" A quanto pare il biondino aveva concluso la sua arringa perchè  fece cenno a Nico di accomodarsi su un lettino:
"Dov'è il punto in cui si è infilata la scheggia più grossa?"chiese pragmatico.
Frank non potè fare a meno di guardare la scena,era strano vedere come le persone più inquietanti del mondo possano sembrare così a proprio agio in certe situazioni: Will continuava a ciarlare allegro e Il figlio di Ade non lo stava fulminando con lo sguardo o meglio sì,lo faceva eccome ma...sembrava sereno,quasi rilassato,lì,seduto con quello strano ragazzo che gli medicava il braccio e faceva battute assurde. In effetti era buffo vedere lo spaventoso 'figlio degli inferi' che lasciava a qualcuno di prendersi cura di lui. E finalmente,guardando Nico arrossire e rispondere indignato a una domanda del guaritore, capì cosa  era la sensazione che gli solleticava il cervello, comprensione.
Chi l'avrebbe mai detto che Nico Di Angelo fosse innamorato?









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Capitolo 9
*** simpatie ***


Le cacciatrici di Artemide erano di nuovo in visita al campo. Che gioia.
Nico poteva dire che i suoi rapporti con le ancelle della dea della luna fossero davvero migliorati da quando gli avevano impedito di finire ucciso una volta,o due. Ma dato che prima le considerava al livello di simpatia di un palco di corna conficcato nello stomaco il loro miglioramento di posizione consisteva nel passaggio da 'corna nello stomaco' a 'volpe idrofoba attaccata al polpaccio'; un grande cambiamento per lui,insomma la sua scala della simpatia arrivava al massimo gradino di 'piacevole come un coltello in mezzo agli occhi,ma forse non lo/a farò fuori'. Comunque l'arrivo delle volpi idrofo-perdono,delle cacciatrici aveva portato al campo il solito senso di competizione misto a follia dato dall'insopportabile aria di superiorità delle graziose pazzoidi argentate. L'unica che si salvava,anche se minimamente, agli occhi del figlio di Ade era la luogotenente della dea: Talia Grace. Probabilmente solo per il fatto che passava quasi tutto il suo tempo chiusa nella sala grande a discutere con Chirone riducendo al minimo le interazioni con il resto del campo e con lui. Chiarite le agghiaccianti circostanze,quella sera il piccolo Di Angelo camminava verso il padiglione della mensa per cenare  quando si imbattè in una scena parecchio bizzarra:
Nel mezzo del campo da basket un'enorme cacciatrice dai capelli neri stava accasciata per terra con una grossa sbucciatura sanguinante sul ginocchio , ma la ragazza non sembrava in difficoltà dato che stava imprecando sonoramente contro un Will Solace parecchio seccato che cercava ,invano,di medicarla e aiutarla ad alzarsi. 
"Non toccarmi!-strillava irata la fanciulla-posso curarmi da sola,non ho bisogno dell'aiuto di un ragazzo,tanto meno di un figlio di Apollo!"
"Oh dei! Voglio solo aiutarti,sono un medico non un...maniaco pervertito ossessionato dalle ragazze ferite!"cercava di farla ragionare Will.
"Ah ah ah, che divertente,voi semidei siete tutti uguali:idioti,rozzi,boriosi..."
"Sì , certo certo,non è che potresti finire di insultarmi quando avrò finito di medicarti?" .Prima che la cacciatrice potesse ribattere qualcosa Nico decise di intervenire:
"Ehi Will ,tutto ok?" Chiese con grande tatto
"No,senti potresti controllare un secondo che non scappi mentre vado a prendere delle garze?"rispose agitato il biondo additando la cacciatrice infuriata.Naturalmente scappò via prima che potesse rispondere qualunque cosa.
"Il tuo amico è uno che non molla vero? É da quasi mezzora che gli grido contro,l'ho anche picchiato" 
" Già ,credo che abbia la sindrome della crocerossina o qualcosa del genere" e il figlio Di Ade non potè non sorridere.
"Odio i ragazzi come lui.insomma cosa crede di essere indispensabile all'umanità? Me la cavavo benissimo senza aiuto,scommetto che gli piace attirare l'attenzione facendo il buon samaritano."
Il tono sprezzante della cacciatrice causò uno strano moto di fastidio nel moro:come si permetteva quella tipa di dire cose del genere?chi era quella piccola arrogante per...oh Ade,ma da quando lui si scaldava per Solace?a lui non interessava niente di lui! Già niente...allora perchè aveva solo voglia di prendere a schiaffi quella cacciatrice ingrata?
"Sai,credo che il suo problema sia solo che è troppo buono con le persone come te" non aveva idea di dove gli era uscita quella frase , insomma a lui non interessava se quel biondino era così estremamente buono con tutti,non gli interessava che fosse così dannatamente testardo e premuroso...lui non sentiva il bisogno di difenderlo,no. E non sentiva le farfalle nello stomaco guardandolo concentrarsi per medicare quella stupida.E non si sentiva arrossire davanti al suo sorriso grato.E mai e poi mai sentiva la voglia di creare un nuovo grado di simpatia 'adorabile'. Assolutamente No.

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Capitolo 10
*** minacce-part.1 ***


"Di Angelo!"
I toni celestiali di Clarisse La Rue  fluttuarono attraverso l'arena e lo raggiunsero spaccandogli i timpani. Nico si ritrovò a pregare che la ragazza non fosse lì per chiedergli aiuto per occultare un cadavere.
"Clarisse" la salutò cauto,con sollievo notò che non si trascinava dietro nessun corpo senza vita
"Senti Di Angelo non ho tempo da perdere con te-aveva una smorfia feroce sul viso e gli occhi stretti a fessura-quindi taglierò corto,stai con Solace?".
Il figlio di Ade per poco non si strozzò con la sua stessa saliva:da quando i figli di Ares si interessavano della sua vita sentimentale? 
"Io non credo che..." ma non riuscì a concludere la frase che l'altra perse la pazienza:
" ...siano affari miei?-completò burbera-ascoltami bene perchè non te lo ripeterò una seconda volta:Will Solace è una delle poche persone che rispetto; lui mi ha...aiutato quando nessuno poteva o voleva farlo"
A quel punto il ragazzo sentiva una certa curiosità,insomma chi lo sapeva che Clarisse La Rue provava sentimenti che non fossero odio e rabbia?
"Quindi sono venuta ad avvertirti che se lo farai soffrire, in qualunque modo, ti spaccherò la faccia e farò in modo di sperimentare quanto tempo ci mette un figlio di Ade a crepare, ci siamo capiti o ti faccio un disegnino?"
E scoccandogli uno sguardo di maligno trionfo se ne andò a passo di marcia.
"Io non sto con Will!" Riuscì a gridargli Nico dopo un momento di shock
"Ma certo,come no!" .



NOTA AUTRICE:
Buongiorno!
Vorrei scusarmi per la mia fiacchezza di ieri dovuta alla febbre;oggi mi sento meglio perciò vi ho scritto questa sciocchezzuola per farmi perdonare. So che nelle mie ultime drabble i momenti dove ci sono solo Will e Nico scarseggiano ma vedrò di farmi perdonare!
Allora per chiarivi qualche dettaglio: non so perchè ma ho sempre pensato che Clarisse e Will fossero la coppia di amici perfetta e zio Rick   ha disseminato qualche indizio durante la saga che potrebbe darmi ragione,la seconda parte arriverà domani.
 Ve se ama balenghi,
Alla prossima.




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Capitolo 11
*** Minacce parte 2 ***


"Solace!" Il tono affannato di Hazel Levesque prese Will di sorpresa,assordandolo. "Ehi,Hazel ,è tutto ok?"chiese il più gentile possibile cercando di darsi un briciolo di autocontrollo,la ragazza lo fissò in tralice per un lungo momento: "Senti Will-proruppe in fine-so che non sono affari miei...però vorrei sapere,stai con mio fratello?" A quella domanda il figlio di Apollo sentì il cuore fargli una capriola.come si risponde a una domanda del genere fatta dalla sorella del ragazzo che gli piaceva? "No" disse infine e si trattene a stento dall'aggiungere un "purtroppo". La semidea sembrò pensierosa: "Però lui ti piace vero?" "È così evidente?" "Sì-proclamò allegra-comunque tu gli piaci,anche se è troppo cocciuto per ammetterlo,perciò era solo venuta ad avvertirti che non conviene far arrabbiare i Romani e tanto meno i figli di Plutone. Perciò prima di ferire mio fratello ricordati che non saprò evocare scheletri ma ho sistemi molto fantasiosi per far fuori gli idioti." E sorridendogli cordiale se andò, "Io non intendo ferire nessuno" riuscì a sussurrare rassegnato.

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Capitolo 12
*** normali ***


Dicono che quando ti abitui a una persona alla fine anche le cose più assurde che la caratterizzano sembrano normali. Bè non è affatto vero: Nico non si era abituato a Will in generale e lui era una stranezza unica. Tutti sostenevano che i figli di Apollo fossero i tipici bellocci senza cervello,lui sosteneva che fossero una banda di squilibrati pericolosi capeggiati da un pazzoide. Non c'era altra spiegazione. "Nicoo, mi stai ascoltando?"il pazzoide pericoloso gli stava sventolando la mano davanti alla faccia. Ma come poteva rispondere alla sua domanda di poco prima? "Certo- rispose,atono-ma che vuoi che ti dica?" "Dei immortali,casper! Non ti facevo così lento...mica devi dirmi qualcosa!" Il moro sbattè confuso le palpebre mentre l'altro lo afferrava per la maglia intrappolandolo in un abbraccio "Anche se devo ammettere-continuo allegro Solace-che un sì non mi dispiacerebbe" "Mmm...diciamo che posso pensarci" "Dei,fai il misterioso?" Si lamentò il biondo lasciandogli un bacio sulla tempia" ti ho solo detto che mi piaci e che voglio uscire con te,non che voglio diventare un venditore di pellicce di babbuini." "Ti posso assicurare che per me sarebbe stato meno strano..."

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Capitolo 13
*** niente ***


Will che butta indietro la testa ridendo. Will che gli fa una linguaccia quando si volta. Will che inciampa sui gradini del padiglione della mensa. Will che discute con i nuovi arrivati sul fatto che no non è "un manicomio all'aperto". Will che sbatte Malcom,il figlio di Atena,fuori dall'infermeria dopo che ha spiegato a dei bambinetti cosa succede all'organismo se si viene avvelenati strillandogli dietro di non farsi più vedere se non in punto di morte. "Ma che guardi Nico? A che stai pensando?" "A niente."

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Capitolo 14
*** Angelo ***


Prima di arrivare al campo Will era stato visitato da un bel po'di psicologi:sua madre essendo una di essi era molto sensibile riguardo alla sanità mentale del figlio. Ma lui era perfettamente normale. Sul serio! Certo,non tutti gli strizzacervelli erano stati d'accordo su questo, però sapeva che non era così socialmente impedito come sostenevano quei gran professoroni. Solo che era difficile per lui capire certi meccanismi della vita quotidiana e non,questo non era mai stato un problema per lui. Tranne ,forse,per quella volta in cui lo cacciarono dalla parrocchia : che ne sapeva lui che in chiesa non poteva imprecare in greco antico o usare termini come 'dei immortali?. Ma chiese a parte era convintissimo di saperci fare con le occupazioni 'normali'. Bè, adesso era sicuro che le code alla cassa dei supermercati non rientrassero in quelle occupazioni. Ancora un minuto ed era sicuro che avrebbe tirato a quegli esseri antropomorfi con i jeans a vita bassa che avevano davanti tutte le bottiglie di alcolici che avevano nel carrello "Will ti senti bene? Sembra che tu stia per scoppiare." Nico Di Angelo , unica luce dei suoi occhi nei momenti bui come quello, lo fissava con le sopracciglia inarcate "Sto benone,ma credo di ricordarmi perchè non mi sono piu offerto volontario per andare a comprare rifornimenti per l'infermeria" doveva avere proprio un'aria afflitta perchè il più piccolo gli scoccò un'occhiata comprensiva appoggiandogli una mano sulla spalla, oh!quanto era dolce il suo angioletto! "Sai,non è tanto male-cercava di consolarlo intanto -ho scoperto un sacco di cose...interessanti su questo secolo in una sola volta!" "Compreso il fatto che il prezzo delle bende si è alzato in modo vergognoso?" Nico fece quella che poteva assomigliare a una risata. "Sì,anche quello" Improvvisamente la fila non gli sembrò più tanto interminabile,aveva fatto ridere il piccolo Di Angelo, doveva considerarla una vittoria! Così appoggiò il mento sulla sua spalla ( facendolo arrossire) e aspetto che i tizi davanti a loro smettessero di commentare la scollatura della cassiera troppo lenta. NOTA AUTRICE: Ma buonasera amori miei! Indovinate dove sono? A Venezia! Il luogo natio del 'piccolo Angelo' ,quindi mi sento ispiratissima. Qui la connessione va così così ,ma non datemi per dispersa! cia' balenghi ,vi saluto dai canali.

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Capitolo 15
*** contatti ***


"È inutile,non riesco a capire." Nico Di Angelo nella sua breve e travagliata vita aveva affrontato molte prove che richiedevano una certa prontezza mentale. E adesso si ritrovava bloccato di fronte a uno stupidissimo cellulare mentre Will che cercava di spiegargli come funzionava. Era un affronto al suo intelletto! "Ok,ricominciamo da capo:per fare una chiamata devi scorrere il dito su questa icona qui,vedi?" con infinita pazienza il figlio di Apollo rifece ,con gesti lenti, l'atto di scorrere la rubrica per fare una chiamata. "Ma non c'erano dei tasti per quello?- sbuffò Nico cambiando posizione sul letto della sua cabina per stiracchiarsi-ero sicuro di sì" "Bè...in effetti hanno smesso di esserci da un bel pezzo. Adesso è molto più comodo e veloce fare una telefonata o..." "È questo il punto Will!-sbottò esasperato il moro-mi spieghi perchè dovrei imparare a usare un cellulare? Non ho nessuno a cui chiamare!" per un'attimo nella sua mente si era formata l'immagine della sua ipotetica lista dei contatti: Essere infernale 1; Ade/papi<3; Furia 1; Furia2; Furia3. Semplicemente spaventoso. Ma Will non voleva demordere:"come chi dovresti chiamare?-strepitò offeso-me! Ecco chi devi chiamare,ti voglio continuamente sotto controllo quando non sono con te:il mondo è un posto piene di pericoli e possibili psicopatici!" "Ora mi sento davvero tranquillo..." "E io invece no. Non mi sfuggirai con la scusa che non 'potevi avvisarmi' ,intesi? Quindi adesso impareremo come si fa una chiamata!" Il piccolo Di Angelo avrebbe potuto sentirsi commosso se non fosse stato ancora così turbato dal commento sugli psicopatici, così si limitò a sospirare: "Sei l'insegnante peggiore del mondo,usi il tuo potere solo per un tornaconto personale." "Sì e quel tornaconto sei tu,perciò fai andare la tua bella testolina e prova a inviare un messaggio..."

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Capitolo 16
*** difetti ***


Will non era perfetto. Will era disordinato,ansioso e complessato...era la tipica persona che riusciva a non farsi prendere dal panico di fronte a ragazzi feriti gravemente , ma che si faceva un miliardo di problemi se si accorgeva che aveva balbettato mentre parlava. Will parlava da solo e arrossiva sempre al solo nominare la parola 'benjo' perché era stato l'unico strumento che aveva mai provato a suonare ed era andata a finire con lo strumento sfasciato e l'occhio del ragazzo tumefatto. Will era goffo quanto rumoroso e forse un pochino fragile,a volte. Nico aveva pensato che l'amore fosse qualcosa di freddo e lontano,di perfetto ma fuori dalla sua portata. Ora si rendeva conto che l'amore poteva anche fissarti seduto per terra mentre rideva scosso dai singhiozzi.

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Capitolo 17
*** ingiustizie ***


Leo Valdez credeva di averle viste tutte ormai. Insomma,aveva ingannato la morte, era riuscito a tornare una seconda volta ad Ogigia,era sopravvissuto agli abbracci di bentornato di Piper senza soffocare...era riuscito a mangiare la pizza ai peperoni che cucinavano a Detroit,per la miseria! Niente avrebbe dovuto più stupirlo a quel punto. Eppure quando si ritrovò davanti Nico Di Angelo con indosso la maglietta arancione del campo intento in quello che aveva tutta l'aria di essere un bacio parecchio coinvolgente con un ragazzo biondo che ricordava vagamente gli avesse fatto fare il suo primo giro al campo: Bill? No ,Will, sì ecco... il figlio di Ade stava stringendo tra i pugni il suo camice ed era teso sulle punte dei piedi per riuscire a raggiungerlo meglio e intanto Leo riusciva a pensare solo a una cosa 'da quando Di Angelo accetta di farsi sbaciucchiare in pubblico? A me ha minacciato di spedirmi negli inferi solo per avergli toccato un braccio! Non è giusto...'

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Capitolo 18
*** gelosia ***


Nico Di Angelo ,alla veneranda età di quattordici anni e mezzo,era giunto alla conclusione di essere una persona sorprendentemente gelosa. No,non gelosa,solo...vagamente possessiva. Ma la colpa,era più che sicuro,non era sua,ma del suo stupido ragazzo: Will Solace. Se quel ragazzo non fosse stato così maledettamente bello e testardo e dolce e....oh,insomma avete capito! Comunque se non fosse stato 'così' lui non si sarebbe mai innamorato e si sarebbe messo l'anima in pace con il mondo intero...E INVECE NO! Ormai la frittata era fatta e lui era costretto a rimanere a guardare due ochette idiote che si sussurravano a vicenda incoraggiamenti per andare a parlare con il SUO ragazzo,mentre lui si sentiva la testa ribollire di voglia di sangue. Stava giusto stilando i pro e i conto di uccidere le due barbie tutte sceme quando una delle due si mise a ridacchiare: "Chissà se ha una ragazza...scommetto che deve essere del tutto idiota a lasciare tutto solo e incustodito quel bel bocconcino!" Ok,quello era davvero troppo. Con uno scatto rabbioso superò quelle che per lui erano già cadaveri ambulanti e raggiunse il figlio di Apollo,troppo concentrato a scribacchiare su un taccuino per accorgersi di qualunque altra cosa, lo afferrò per un braccio e lo baciò. Quando il suo povero cervellino riprese a ragionare(cosa non scontata con il sapore dell'altro ancora sulle labbra) si ritrovò faccia a faccia con un Will totalmente calmo: "Non che mi stia lamentando Nico,ma credo che avresti potuto zittire quelle due anche con un metodo meno...esplicito!" .

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Capitolo 19
*** tipo ***


Percy osservava Nico seduto su una sedia vicino alla porta dell'infermeria. Aveva la stessa aria cupa e imbronciata di sempre ma in lui c'era qualcosa di diverso...forse era il fatto che stava sorridendo. Già,incredibile,ma vero: Nico Di Angelo sa come si sorride,chi lo avrebbe mai detto? In effetti non era uno di quei sorrisi enormi e tutto denti quello che stava facendo ma un piccolo ,accennato sorrisetto...e a provocarlo era un affaccendato Will Solace che trottava da una parte all'altra borbottando improperi contro chissà quale 'idiota scervellato', Percy doveva ammettere che faceva decisamente paura quando era arrabbiato. Ma il figlio di Ade seguiva il suo profilo snello fasciato dal camice verde con gli occhi che gli brillavano. A un certo punto gli disse anche qualcosa che assomigliava vagamente a "sembri un sociopatico" ma il figlio di Poseidone non riusciva a non notare il modo in cui non riusciva a smetterlo di guardarlo e sorridere...sembrava così felice. Felice e basta. E Percy non poté fare a meno di pensare che no,lui non era il proprio il suo tipo,il suo tipo era quel 'sociopatico' che riusciva a farlo sorridere.

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Capitolo 20
*** Freddie ***


"Sono felice che tu sia passato" Will stava pestando qualche erba dall'odore pungente mentre parlava "solitamente nei turni pomeridiani siamo solo io e Freddie" continuò allegro mentre gettava un'occhiata critica alla polverina giallastra nel contenitore che stava usando. Nico cercò di non alzare gli occhi al cielo al nome che il suo ragazzo aveva dato allo scheletro finto che soggiornava,decorato con tanto di boa di struzzo verde acido e adesivi colorati,nell'angolo più estremo dell'infermeria: dopo quattro anni di onorato servizio ai novellini che volevano imparare i principi del pronto soccorso,Freddie,stava iniziando a perdere la mascella e gli smile disegnati sulle sue costole non aiutavano il suo aspetto. "Sai,Will, quel coso è veramente inquietante. Ma dove avete trovato una cosa del genere?" il figlio di Ade non era riuscito a trattenersi dall'arricciare il naso in una smorfia,ma Will non sembrò farci caso perché alzò lo sguardo serissimo "Bè...teoricamente non lo abbiano trovato...diciamo che è stato lui a trovare noi circa tre anni fa...sulle sue gambe." Il tono macabro del biondo era così convincente che Nico ci mise qualche secondo a capire che scherzava:"quanto sei scemo..."borbottò infine cercando di tirargli un pugno sulla spalla,l'altro lo intercettò ,ridendo, e lo afferrò per la vita lasciandoli un bacio sul collo "Will e dai! Non davanti a Freddie..." il Figlio Di Apollo sbuffò sonoramente:"ma per favore! Freddie è un buon amico....non farebbe mai la spia!" E quando si rilanciò sulle sue labbra Nico non ebbe niente da ridire.

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Capitolo 21
*** horror ***


La cosa che Nico trovava più divertente,al campo,erano le storie horror. I figli di Ermes sembravano nati per riempire i loro racconti di dettagli sempre più macabri e il fuoco raggiungeva sempre una bella tonalità di porpora intenso che creava la giusta atmosfera: alla fine anche i figli di Atena più scettici non potevano fare a meno di guardarsi le spalle nervosamente. Da parte sua ,Nico, trovava che quelle storielle fossero quasi dei piacevoli aneddoti ( ehy,era un figlio di Ade sopravvissuto al tartaro! ) ma non voleva rinunciare all'occasione di vedere Will in ansia e costantemente armato (esatto,il figlio di Apollo credeva che se si fosse portato dietro una forchetta della mensa i serial killer lo avrebbero evitato). Era una cosa un pochino cattiva in effetti...ma ,credetemi,un Solace spaventato era uno spettacolo davvero unico: iniziava quello che il figlio di Ade aveva definito,malignamente, 'il circolo del terrore di un biondino impressionabile',il quale iniziava con la fase da 'se parlo a raffica non avrò paura' e terminava con la fase 'quel maledetto a ucciso il cane! Adesso mi armerò della mia forchetta e lo vendicherò!'. in più nessuno al campo si era ancora scordato della volta in cui il medico del campo aveva 'accidentalmente' tirato un vassoio di alluminio in faccia a un povero figlio di Iride che stava tentando di cantare una serenata a una sua sorella perché convinto che fosse ' l'assassino notturno di Long Island' (in molti sospettavano che in realtà Will fosse solo stanco dalle note stonate del povero innamorato). SÌ, Nico adorava quelle storie e adorava anche vedere quel biondino spaventato...e no,il fatto che Will si acciambellasse in modo contorto in modo da poterlo stringere e appoggiarsi nel buio a lui non c'entrava per niente,ok?

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Capitolo 22
*** ti amo ***


Se c'era una cosa che Nico aveva imparato era che nessuno,nessuno, poteva entrare in infermeria senza il permesso di Will Solace. Quel ragazzo diventava davvero spaventoso se provavi a violare le sue regole riguardo a questo. Lui lo aveva appreso nel suo breve periodo in infermeria,quindi era stato decisamente fortunato rispetto a tutti gli altri ragazzi del campo che ,invece, lo avevano imparato nel modo più doloroso. A volte il figlio di Ade aveva la vaga impressione che il medico sarebbe riuscito a tenere fuori anche Zeus in persona: già se lo immaginava con le braccia conserte e gli occhi azzurri furiosi e inflessibili mentre faceva notare al re degli dei che 'poteva fare visita ai pazienti solo negli orari stabiliti'. Nico non riusciva a fare a meno di pensare che Will fosse davvero carino quando era arrabbiato...con quell'aria omicida e i capelli biondi che gli ricadevano sugli occhi , solo quando era così furioso gli sembrava di vedere il lato precluso a tutti gli altri, il lato che probabilmente era l'unico ad apprezzare e a trovare entusiasmante. Era stato subito dopo che il suo ragazzo aveva appena traumatizzato per bene un paio di figli di Ipno che gli aveva detto il suo primo 'ti amo',strano? Forse,ma mai quanto la scena:" ci sono persone che cercano di riposare,si può sapere che cavolo vi salta in mente?! FUORI,SUBITO!" e niente. Il ragazzo moro non si era trattenuto lo aveva preso per mano e si era sporto verso l'orecchio del più grande "ti amo". Al suo fidanzato non era venuto un infarto per poco,ne era valsa decisamente la pena...

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Capitolo 23
*** momenti ***


Le persone erano troppo fragili. Nico non sapeva come 'maneggiarle' in modo da non romperle, era troppo complesso per lui. In alcuni momenti aveva paura che sarebbe riuscito a rompere qualcuno senza nemmeno accorgersene. Più esattamente aveva paura che quel qualcuno fosse will: il lunatico e frizzante Will,che sembrava non prendersela mai per niente. Lui però riusciva sempre a scorgere la piega incerta che le sue labbra assumevano per un secondo quando sorrideva ma non se la sentiva; riusciva anche a ricordare la terribile sfumatura cupa e ferita che solo una volta(quando un ragazzino lo aveva accusato di non impegnarsi abbastanza nel curare la gemella ferita perché lei era solo 'altra carne per il macello divino') gli aveva visto in volto. Il figlio di Ade teneva davvero a quella specie di uragano biondo e chiacchierone e non voleva farlo sentire male solo perché era un incapace di relazioni umane. Il punto era,però,che non intendeva tornare ad allontanare le persone da lui, almeno...non adesso che stava comodamente acciambellato accanto al corpo caldo e immobile,se non per il respiro leggero e regolare,del suo ragazzo.

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Capitolo 24
*** limite ***


"Credo che Frank stia per andare in autocombustione." Will lo disse con il tono tra l'affascinato e il curioso che spesso distingueva gli scienziati Sadici. "Bah,probabilmente si sente a disagio" commentò annoiato Nico giocherellando con il suo anello a forma di teschio,aveva allungato la gamba sullo sedia davanti a lui. Sulla pancia di Will. "Non vedo perché dovrebbe,non ho fatto niente!" Protestò il figlio di Apollo sgranando gli occhi; il moro lo fissò scioccato:" scherzi vero? Scusa se te lo dico,Will, ma hai superato il limite del 'niente' quando ti sei messo a parlare dei ragazzini senza alcun rispetto per il sesso sicuro."

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Capitolo 25
*** troppo ***


Will era sicurissimo che se avesse ascoltato anche solo un'altra parola di quella stupida lezione avrebbe preso in considerazione l'idea di buttarsi giù dalla finestra. Lui non era neanche di quella scuola! Perché ,allora,doveva seguire uno stupido corso di recupero estivo? Semplice,per evitare che un semidio ancora ignaro della sua natura venisse ammazzato. Il che equivaleva a fare lunghe 'puntatine in bagno' e prendersi un sacco di morsi/unghiate/tentacolate(?) Al posto del suddetto ragazzino. Un cartello non sarebbe potuto essere più esplicito:'Will Solace, prende bastonate per voi gratis!'. Perlomeno il ragazzo che doveva proteggere era un piuttosto socievole e collaborativo; l'unica cosa che gli aveva impedito di impazzire era stato il sostegno del suo adorabile ragazzo,Nico lo aspettava fuori da scuola ogni giorno. Il suo piccolo casper....il figlio di Apollo per poco non finisce per schiantarsi per terra quando suona la campanella e di nuovo quando si accorge che Marcus,il ragazzo che deve proteggere,è già uscito senza di lui:perchè le nuove generazioni sono così veloci?. correndo il più velocemente possibile (e pregando che a nessun mostro fosse venuto in mente di farsi uno spuntino proprio in quel momento) will si ritrova davanti alla scena più sbagliata che possa esistere: Marcus che parla con Nico. E. Gli. Tocca.la.schiena. Con la massima calma ( marciando furioso) si dirige verso il suo 'caro protetto' e trascina letteralmente via uno scioccato Nico. "Tsk,dovrò anche evitare che venga fatto a pezzi dai mostri ma così si sta DECISAMENTE allargando troppo!" Borbotta sanguinoso il biondo mentre il figlio di Ade cerca di evitare di venire stritolato dal braccio che il suo ragazzo gli ha stretto attorno alle spalle.

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