alice accademy love

di ladysofy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una serata movimentata ***
Capitolo 2: *** un pomeriggio insolito ***
Capitolo 3: *** un'improbabile coppia ***
Capitolo 4: *** problemi a scuola ***
Capitolo 5: *** un mesaggio anonimo ***
Capitolo 6: *** salvataggio ***
Capitolo 7: *** sajan -parte prima- ***
Capitolo 8: *** sajan - parte seonda- ***
Capitolo 9: *** sorellina ***
Capitolo 10: *** traformazioni ***
Capitolo 11: *** scoperte sconcertanti ***
Capitolo 12: *** un bacio improvviso ***
Capitolo 13: *** discoteca ***



Capitolo 1
*** una serata movimentata ***


Buon giorno a tutti sono Mikan Sakura ho quindici anni e frequento la scuola superiore “ Alice Academy”. Questa scuola dall’esterno può sembrare una scuola normale, ma in realtà oltre alle classiche lezioni ci sono anche quelle per il controllo degli alice: poteri sovrannaturali di cui sono dotati i bambini prodigio. Come ogni mattina mi preparo per una lezione del professor Narumi, un uomo molto simpatico che io considero come un padre. Dopo che mi sono alzata dal letto, con molta fatica, faccio colazione e indosso la divisa super bella della scuola. Uscita di corsa dalla mia camera mi dirigo correndo verso l’ingresso del dormitorio. Attraverso l’ampio giardino di rose nere e rosse, quando vedo davanti a me, dall’altra parte della strada un grosso cancello e alle sue spalle una grande edificio imponente su cui c’è scritto “ Alice Academy”. Entro nel grande edificio e vado incontro alle mie amiche: Bulma, Yuuki e Miyu, che stanno parlando dell’ultimo gossip. < Hey sempre in ritardo vero ? > urla Miyu appena mi vede e tutte le altre simultaneamente ridono. Abbiamo iniziato a parlare quando la campanella ci riporta alla realtà e così insieme ci dirigiamo verso il quarto piano, quello della night class. Infatti la nostra scuola è formata da quattro sezioni: night class composta da tutti coloro che possiedono un alice oscuro o i vampiri o i saiyan, la day calss composta da coloro che possiedono un alice buono e quindi di luce, la angel class composta dagli angeli e infine la devil class composta da i diavoli neri ovvero i ribelli ma con potere inferiori alla night class. Io faccio parte della night class e ho l’alice dell’annullamento e del furto ma sono anche una vampira e come tale ho due doni controllo mentale e posso leggere nei pensieri delle persone. La nostra classe è la peggiore di tutto l’istituto perché regna l’egemonia maschile guidata da Nastume, kaname, Akito, Vegeta e kanata; i cinque ragazzi più belli della nostra scuola ma anche i più stupidi. Finite le lezioni io e le mie amiche ci dirigiamo verso la mensa scolastica per pranzare e intanto che mangiamo e parliamo di ragazzi carini vediamo i “ cinque stupidi” avvicinarsi al nostro tavolo e sedersi tranquillamente senza neanche chiedere il permesso. Kaname inizia a parlare con il su solito modo spavaldo < ragazze che ne dite di venire alla festa d’inizio anno con noi ? >, noi ci guardiamo e senza degnarli di uno sguardo ci alziamo e ci dirigiamo verso l’uscita ma loro pur troppo  sono più veloci e ci si posizionano davanti sbarrandoci il passaggio.< dai ragazze tanto lo so che morite dalla voglia di venire con noi > iniziò Akito < chiunque lo sarebbe > continuò Vegeta < siete solo dei brutti scimmioni> urla Bulma fuori di sé < uuu ma che audacia > scherza ironico Vegeta fiero di vedere una minima attenzione della ragazza. < lasciateci stare siete solo dei bambini che devono crescere > dico io con quel minimo di coraggio che trovo e sana mi appoggia < già se crescete forse potremmo anche pensare di uscire con voi > dice sicura di se e tutte noi annuiamo sicure di noi e convinte di averli lasciati senza nient’altro da dire. < come ti permetti brutta gallina spennacchiata!> urla furioso Akito contro Sana. Lei diventa rossa dalla rabbia  gli da uno schiaffo in pieno viso, Akito con un balzo si allontana mentre con una mano si tiene la guancia pulsante. Mi scappa un ghigno che mi costa caro dato che Nastume se ne accorge e mi dice sbraitando < cosa hai da ridere stupida ? > con il suo solito tono rabbioso da chi ce l’ha con il mondo intero, mi avvicino e gli urlo contro < stupida a me non lo dici mister cel’hoconilmondointero.> e mi allontano con uno scatto prima che lui possa prendermi a pugni ma un soffio di vento proveniente dalla finestra mi alza la gonna quel poco che basta per far vedere la mie mutandine rosa con le fragole. Non so neanche di che colore sono diventata rossa, bordeux  o viola sicuramente no rosa carne come dovrei essere normalmente. Nastume inizia a urlare < Mikan mutandine color fragola > per tutto il corridoi e inutile sperare che non lo sentisse nessuno perché proprio in quel momento suonò la campanella che segnava la fine della pausa pranzo e di conseguenza tutti gli studenti si spostavano dalla mensa alle varie aule e dovevano per forza passare dal corridoi dove eravamo noi. Un enorme folle ci invade, però questo non fa smettere di cantare Nastume e smettere di litigare Sana e Akito. Dopo un buon quarto d’ora i ragazzi decidono di andarsene e cosi io e le altre andiamo nella camera di Sana, piena di ogni capo d’abbigliamento possibile immaginabile con tutti gli accessori trucchi scarpe da abbinarci, per preparaci per la festa di sta sera. Io indosso un vestitino corto aderente e senza spalline a fascia colore verde acqua con un paio di scarpe tacco dodici sempre verde acqua mentre i capelli gli ho piastrati con l’arriccia capelli e gli ho lasciati sciolti con un piccolo fermaglio tempestato di diamantini. Sana indossa un vestito anch’essa corto ma legato dietro il collo blu con dei brillantini sulla fascia laterale destra e con un paio di ballerine blu, Bulma un paio di shorts neri con un topo rosso e un paio di stivaletti neri, Yuuki dei pinocchietti bianchi con una camicetta rossa e un paio di ballerine rosse e infine Miyu un vestitino nero con un paio di scarpe con tacco dodici verdi e una cintura verde in vita tanto per richiamare il colore delle scarpe. Quando abbiamo finito di prepararci siamo scese giù nell’atrio del nostro dormitorio e abbiamo raggiunto tutti gli altri nella grane sala dove si sarabbe dovuta fare la festa. La sala era tutta illuminata e un grande tavolo imbandito di ogni genere di schifezze e drink analcolici, la pista da ballo era già tutto piena di persone che ballavano chi in modo sensuale, chi in modo strambo ma alloro modo ballavano e si divertivano. Io e le altre prendiamo dei drink e mi accorgo di aver lasciato l’alone del rossetto sul bicchiere cosi dico alle altre che sto andando in bagno un secondo di aspettarmi lì, così mi dirigo verso la parte nord della sala e entro dentro il bagno il quale era deserto e quindi predo dalla borsetta a tracolla il glos rosso che mi ero portata per i ritocchi serali, lo inizio a passare sulle labbra partendo da qualla superiore dopo aver finito richiudo il glos e lo rimetto nella bosetto, esco dal bagno dirigendomi verso il tavolo dei drink quando mi sento afferrare ad una mano e quando mi giro vedo che si tratta di Nastume che con sguardo amaliato mi fissa senza dire una parola così decido di aprire la conversazione < che vuoi ? > dico con un tono il più duro possibile < io … ecco io … volevo invitarti a ballare e poi … > racchiustando il suo solito tono da duro < io devo comunque farmi perdonare per lo spiacevle incontro di oggi > disse ridendo e quando stavo per dire grazie mi ferma mi posa un dito sulla bocca e avvicinandosi al mio orecchio mi sussura in modo sensuale un flebile < vuoi ? > per poi aggiungere con un ghigno < mutandine color fragola > e iniziando a ridere si piega in due mentre io divento sempre più rossa di rabbia e gli urlo contro < brutto stupido come ti permetti > e lo superai dirigendomi dalle altre. La serata trascorse in modo tranquillo, io e le ragazze abbiamo parlato dei vestiti delle altre ragazze o dei ragazzi con cui sono venuti alla festa. Verso le 12:30 siamo tornate ognuna nella propria stanza e dopo essermi cambiata mi sono sdraiata e mi sono addormentata con un unico pensiero. LUI.

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Capitolo 2
*** un pomeriggio insolito ***


< Hei Mikan vieni con me fuori> mi dice Nastume nel bel mezzo della lezione prendendomi per la mano e trascinandomi con se < hei Nastume fermo, lasciami dove mi stai portando ? > dico appena usciti dall’aula < sul tetto > dice ammiccando il suo raro sorriso mozzafiato mentre sale di corsa le scale trascinandomi. Appena siamo sulla piazzetta davanti alla porta che da sul terrazzo mi piego, appoggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato per poi rialzarmi e guardare Nastume in cerca di spiegazioni, ma lui in cambio mi prende dolcemente la mano e lentamente apre la porta per poi incitarmi con gli occhi a seguirlo; per una volta decido di seguirlo cosi inizio a camminare nella sua direzione per poi ritrovarmi sul terrazzo della scuola con i capelli che danzano leggeri nella l’aria aiutati e sostenuti dal leggere vento primaverile. Mi sento abbracciare da dietro e girandomi trovo i suoi bellissimi occhi neri fissarmi così profondamente da sembrare due oceani senza fondo in cui poter navigare all’infinito e con una lentezza estenuante avvicina il suo viso al mio e soffia delicatamente sulle mie labbra per poi baciarmi in modo dolce ma passionale con una delicatezza che non credevo possibile da parte sua. Per poi staccarsi piano e sussurrarmi a un mm dalle mia labbra … < SVEGLIA ! >. Apro piano gli occhi e faccio il punto della situazione, dunque, di fianco al mio letto c’è una Sana al quanto infuriata che mi impone di alzarmi dal letto e vestirmi per uscire pur essendo domenica e pur essendo le 7: 33 del mattino e non Nastume che mi bacia dolcemente < hei calma … nottataccia ? > cerco di sdrammatizzare la situazione fin troppo tragica per i miei gusti < no cara ma sarà una giornataccia se tu non ti alzi da quel letto e non mi accompagni a fare shopping SUBITO! > mi urla praticamente nelle orecchie. Decisi di assecondarla almeno per una volta cosi con una svogliatezza estenuante mi dirigo verso la cucina per bere un buon caffè per poi andarmi a lavare, uscita dal bagno prendo i vestiti nell’armadio: una maglietta molto leggera bianca e dei shorts blu con le All Star bianche e una borsa a bauletto rossa in cui metto le chiavi della camera, della vespa, il portafogli e l’iphone, raccolgo i capelli in una coda alta e dopo essere uscita con Sana mi richiudo la porta dietro e la chiudo a chiave per poi metterle nella borsa. Mentre scendiamo le scale Sana mi parla di cosa deve comprare ma sinceramente non le presto molte attenzioni perché la mia mente è nel mondo Nastume. Stiamo per varca la soglia del grande portone del dormitorio quando sentiamo due voci ormai famigliari chiamarci, erano Nastume e Akito. Quando i miei occhi incontrarono quelli di lui le mie gote si colorarono di un evidentissimo color rosso e le mie mani sudavano i una maniera incredibile,solo in quel momento mi resi conto della sua innata bellezza e solo in quel momento mi resi conto di essere incondizionatamente e infinitivamente innamorata di Nastume Yuuga. In quel momento mi resi conto che i tre stavano facendo una conversazione al quale io non badai più di tanto. < tanto veniamo anche noi > < no caro noi con dei bambini non usciamo te l’ho già detto > < e noi saremmo dei bambini ? ma se siamo i ragazzi più adorati di tutta la scuola > < quelli infatti sono ancora più stupide di voi > < loro al contrario di te sanno riconoscere la buona classe e non come te che frequenti quel Alex della day class > < la mia vita privata non ti riguarda > < se è per quello neanche a te > < a me non frega proprio nullo e ora io e Mikan dobbiamo andare ciao bimbi belli > < eii brutta gallina come ci hai chiamati ? > < con il vostro nome comunque non hai di meglio da fare che importunare noi ? > < e dimmi cosa dovrei fare ? > < non so per esempio andare dalle tue spasimanti > < o qui qualcuno è gelosa ee > < io non sono gelosa > < ee ragazzi mi dispiace interrompere la vostra animata conversazione ma io e Akito dovremmo andare a prendere la sua moto dal meccanico e questo si trova proprio in città quindi se non siamo di troppo vorremmo venire con voi e poi così possiamo anche fare un giro con voi e conoscerci meglio > si intromette per la prima volta Nastume cercando di ristabilire le acque tra i due. < tu cosa ne pensi Mikan ? > mi chiede improvvisamente guardandomi con uno sguardo di chi cerca una risposta positiva < per me non ci sono problemi dobbiamo vedere però se i due qui presenti sono d’accordo con noi > dico queste parole con molta velocità per paura di sbagliare o far notare il mio rossore e con quel poco coraggio che trovo alzo lentamente lo sguardo verso di lui. Mi fissa in un modo enigmatico che non riesco a decifrare poi interviene Sana : < va bene basta che ci muoviamo se no tutti i vestiti più belli finiscono ! > < si certo tanto lo sapevo che avresti ceduto prima o poi ! > < pensala come vuoi ma ora andiamo > afferma in tono da chi non accetta più repliche < si andiamo > intervengo io. Con mia grande sorpresa Nastume cammina di fianco a me fino a sfiorarmi leggermente la mano con le sue dita e sussurrarmi piano quasi in percettibile < grazie > < di cosa ? > gli chiesi al quel punto io al colmo della mia curiosità < e no cosa ? > risponde lui cercando di deviare la mia curiosità < perché hai detto grazie ? > < io non ho detto grazie ! > < si invece che l’hai detto, piano ma l’hai detto > < vabbe cedi quello che vuoi > < ragazzi questo è il meccanico aspettatemi un attimo qui > interviene Akito interrompendo la nostra conversazione < ok > dice svogliatamente Sana, ansiosa di andare in uno dei suoi negozi preferiti per svuotare la carta di credito < fai con calma mi raccomando come sempre ee Aki ! > dice ironico Nastume dando una pacca sulla spalla all’amico < oo bello non è colpa mia è lui che ci mette un’ora a darmela > < va bene ma muoviti > interviene Sana spazientita mentre a me scappa una piccola risatina per la buffa reazione della mia migliore amica. Akito entra nell’officina e venti minuti dopo ne esce con una bellissima moto nera che luccica. Ci avviamo tutti e quattro verso il centro della città dov sono situati i più bei negozi di vestiti, scarpe e borse. Abbiamo girato più di dieci negozi per poi fermarci in una gelateria e comprare quattro coni medi. Verso le 18:30 siamo tornati tutti e quattro nel dormitorio e io e Sana siamo andate nella sua stanza per riordinare i nuovi acquisti. < eii è stato bello però uscire con loro non pensavo fossero così simpatici > iniziò la conversazione intanto che riponeva un nuovo vestito nell’ armadio < già abbiamo passato un pomeriggio diverso dal solito > cerco di stare sul vago per non diventare rossa pensando al Nastume e quindi facendo trapelare le mie emozioni < che ne pensi di Akito ? non è un bel ragazzo ? > < si non è male c’è ne sono di migliori > resto sempre sul vago < tipo ? > < tipo … boh non saprei > < tipo Nastume ? > afferma lei sedendosi davanti a me sul letto < ma chi quello ? ma non l’hai visto ? è scorbutico e asociale > < zitta che lo abbiamo visto tutti come lo fissavi oggi, gli sbavavi praticamente dietro> bene colpita affondata andiamo sempre di male in peggio < nono cara io non guardavo proprio nessuno ora vado prima che scatta il coprifuoco ciao dolcezza > < certo il coprifuoco ahah vabbe ciao bellezza > detto ciò mi richiudo la morta alle spalle e vado verso la mia stanza. Apro la porta senza far rumore e accendo alla luce, il mio sguardo è subito rapito da una bellissima rosa rossa sul letto con sotto un bigliettino con su scritto “ bellissimo pomeriggio oggi piccola, notte mutandine color fragola notte e sogni d’oro “ Che dolce e con il sorriso stampato sulle labbra mi addormento sperando di sognarlo.

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Capitolo 3
*** un'improbabile coppia ***


La sveglia sta suonando così mi alzo dal letto e mi dirigo verso la cucina per fare colazione e intanto che metto il caffè sul fuoco vado in bagno per lavarmi, indosso l’uniforme e mi soffermo un attimo sulla rosa e sul bigliettino dell’altra sera e vengo richiamata alla realtà dalla mormorio che fa il caffè ormai salito. Vado in cucina bevo il caffè alla velocità della luce e esco dalla stanza prendendo lo zaino con i libri di oggi. Scendendo i gradini vado a sbattere contro qualcuno o qualcosa che mi fa perdere l’equilibro e mi fa cadere lo zaino e con esso tutti i libri. Inizio a raccoglierli e colui contro cui sono andata a sbattere si china e mi aiuta a raccogliere i libri quando la sua mano tocca la mio i nostri occhi si incrociano e alla visione paradisiaca che ho davanti mi coloro di rosso per la figuraccia appena fatta, non avevo notato che fosse Nastume quindi no vi avevo badato poi più di tanto, anzi non ho neanche pensato di guardare chi fosse. Nastume mi aiuta a rialzarmi per poi dire < hei Mikan tutto bene scusa no ti avevo proprio vista > < no tranquillo Nastume nemmeno io ti avevo visto > < vai a scuola ? > < si > < anche io, che dici ci andiamo insieme ? > oddio mi ha davvero chiesto di andare a scuola con lui ok calma respira e digli di si forza Mikan ce la puoi fare < si certo > intanto che pronuncia queste parole con una tranquillità che fa sembrare che le cose vadano cosi da anni mi prende la mano e la stinge con dolcezza, proprio come nel mio sogno. INSIEME ci incamminiamo verso la scuola pronti per un’altra giornata di puro caos, varcando la soglia tutti gli sguardi sono puntati su di noi e sulle nostre mani intrecciate, al nostro passaggio tutti si giravano e si strofinavamo gli occhi per rischiarirsi la vista per paura di aver visto male. La campanella suona e appena entrati in classe mi lascia la mano e mi da un bacio nella guancia per poi sussurrarmi all’orecchio < ci sentiamo dopo piccola > per poi farmi l’occhiolino al quale io arrossì. Mi affrettai a raggiungere le mie amiche per trovare un po’ di normalità. < stai insieme a Nastume grande amica mia bel colpo > inizia a complimentarsi Bulma tutta euforica < mi dispiace smontare le tue fantasie ma no, non stiamo insieme > < ma voi siete venuti mano nella mano e ti ha dato un bacio sulla guancia quindi è inutile che neghi cara la mia bella Mikan > si intromette Yuki e tutte le altre annuiscono < ragazze mi dispiace darvi la brutta notizia ma io e lui ci siamo come dire .. scontrati nelle scale del dormitorio e abbiamo deciso > < e avte deciso di mettervi insieme huppy evviva !! > < e no abbiamo deciso di venire a scuola insieme e lui a un ceto punto mi ha preso la mano e poi mi ha baciata sulla guancia solo per salutarmi > < e questo come lo spieghi allora ? > interviene Miyu < questo cosa ? > ribatto io esasperata < questo biglietto > dice Sana porgendomi un foglietto piegato in quattro. “ che dice pomeriggio insieme ? un bacio Nastume “ Dopo aver letto con molta velocità il biglietto mi giro dalla sua parte e vedo che rie con Akito per poi incrociare i suoi occhi ai miei e chiedermi una risposta con lo sguardo, decido di uscire con lui così con la tesa faccio un movimento impercettibile così che lo vedesse solo lui. Dalla mia risposta sembrava molto felice, infatti per quel giorno decise di non creare scompiglio in classe così da poter riuscire a seguire la lezione di biologia. Finite le cinque ore, insieme alle mie amiche mi dirigo verso la mensa per poi tornare nella mia camera e cambiarmi per l’uscita con Nastume. Indosso un topo verde con una minigonna rossa e un paio di All star rosse e una borsa a tracolla verde. Mi siedo sul letto in attesa di un suo messaggio o di una sua venuta e questo non tarda ad arrivare infatti circa dieci minuti dopo sento bussare alla porta della mia camera così dopo un’ultima controllata allo specchio apro la porta e me la richiudo dietro salutandolo con un sonoro ciao per nascondere la mia timidezza, lui invece mi saluta con un bacio sulla guancia e < un andiamo dai > seguito dalla sua presa della mia mano. Usciti dal dormitorio montiamo in sella alla sua moto e sfrecciando nel traffico della città ci dirigiamo verso la spiaggia più vicina che dista circa un’ora dall’istituto. Quando siamo arrivati Nastume parcheggia la moto e si avvicina a me che nel frattempo mi ero girata e mi circonda la vita con le sue grandi braccia e avvicinando le sue labbra sul mio collo mi sussurra dolcemente < ti piace qui Mikan ? > non sapevo che rispondere il panorama era bellissimo così mi voltai lentamente verso d lui e gli feci un cenno con la testa lui di tutta risposta si avvicina e dolcemente mi accarezza le labbra con le sue per poi trasformare questo semplice con tatto in un vero e prorpio bacio, all’inizio casto ma poi sempre più intenso e profondo, intrecciando le nostre lingue. Quando si stacca mi sussurra in modo quasi impercettibile < da quanto aspettavo questo bacio > di tutta risposta e snza nessun timore gli risposi < meglio tardi che mai no ? > < già, senti Mikan da quella volta in corridoi la tua bellezza e il tuo carattere mi hanno letteralmente stregati e mi sono innamorato tantissimo di te > < wow Nastume che belle parole > < e tu, tu cosa provi per me Mikan ? > < io … ecco io non so cosa mi stia succedendo ma io sono più di due giorni che non faccio che pensare a te e credo proprio di essere anche io innamorata di te Nastume > dico tutto d’un fiato e con lo sguardo rivolto a terra ma lui dopo aver finito di parlare con due dita mi alza il meno e mi ribacia dolcemente per poi dirmi sulle labbra < ti amo > < anche io > gli rispondo senza pensarci due volte. Dopo il tramonto torniamo in città e ci fermiamo a mangiare in un ristorante a base di sushi, proprio lì incontriamo due persone improbabili baciarsi amorevolmente e queste due persone improbabili erano sono proprio Sana e Akito. Il cameriere ci mostra un tavolo libero proprio di fianco al loro così appena ci sediamo loro sobbalzano dalla paura e noi scoppiamo in una fragorosa risata, dopo un po’ anche loro. Tra una portata e l’altra parliamo e scherziamo per poi pagare il conto e tornare a casa. Nastume mi accompagna fino alla mia camera per poi entrare, lui si sdraia sul letto mentre io vado in bagno a cambiarmi e stuccarmi per poi sdraiarmi di fianco a lui e farmi accogliere tra le sue braccia protettrici e chiudendo gli occhi mi addormento con la consapevolezza che lui è mio e che nessuno potrà mai separarci.

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Capitolo 4
*** problemi a scuola ***


Alla mattina, quando mi svegliai a causa dei raggi che entravano dalla finestra, vidi Nastume dormire beatamente. Aveva un’espressione dolce e serena e con la punta del dito inizia a tracciare una linea immaginaria che partiva dalla fronte fino ad arrivare all’incavo del collo. Nastume arricciò un po’ il naso ma per fortuna non si vegliò. Così piano cercando di non fare rumore scesi dal letto e mi diressi in bagno per farmi una doccia. Presi l’intimo pulito dentro a un cassetto e la divisa della scuola e mi diressi in bagno, apro il getto d’acqua della doccia per poi mi tolgo gli indumenti e gli ripiego. Entrata nella doccia il getto d’acqua calda mi assale e intanto che l’acqua scorreva io ripensavo a ciò che era accaduto ieri, alla corsa con la moto, al nostro baco , alle sue parole e infine a stanotte, abbiamo dormito abbracciati l’uno all’altra. Mi risveglio dai miei pensieri e dopo un’insaponata veloce mi risciacquo ed esco. Mi vesto per poi mettermi un filo di matita e del glos rosso. Esco dal bagno e vedo Nastume che ancora dorme così mi avvicino e gli poso un leggero bacio sulla fronte per poi allontanarmi ma ancor prima che possa fare anche mezzo passo una mano mi afferra per i polso mi giro lentamente e vedo Nastume che con gli occhi aperti che mi tiene per un braccio, mi attira a se e mi bacia dolcemente nell’cavo del collo per poi cercare le mie labbra che non tardano ad incontrare le sue anch’esse bramose di quel contatto da cui sono state in astinenza per tutta la notte. Le nostre lingue si unirono in una danza di cui solo loro sapevano i passi. Dopo un po’ ci staccammo e guardando l’orologio notiamo che mancava poco all’inizio delle lezioni così presi il mio zaino con i libri e insieme a Nastume andiamo nella sua stanza per permettergli di indossare anche lui la divisa. Dopo essersi cambiato usciamo dal dormitorio mano nella mano e tutti gli sguardi sono puntati tutti su di noi. Al suono della campanella raggiungiamo la nostra classe al quarto piano, entrati in classe notiamo con molto piacere che il prof non è ancora arrivato così mi bacia sulle labbra per poi dirmi < amore vado dai quei quattro chissà di cosa parlano ci sentiamo dopo piccola > < ok amore > gli rispondo io per poi andare dalle mi amiche che impazienti non vedevano l’ora di farmi il terzo grado, glielo leggevo negli occhi che andavo in fiamme dal desiderio di sapere un nuovo gossip da poter diffondere in giro per la scuola. < adesso cara Mikan non puoi più negare, state insieme, è ormai ufficiale! > afferma Bulma tutta euforica per la notizia < e già ma dimmi cosa è successo ieri all’appuntamento ti ha detto qualcosa ? > prosegue curiosa Miyu < calma ragazze una volta e vi rispondo a tutte > affermo io cercando di farle calmare < ieri siamo usciti con la sua moto e siamo andati in spiaggia lì mi ha detto che non ha smesso un secondo di pensarmi e che gli piaccio e poi gli ho detto i miei sentimenti e a quel punto … > < e a quel punto vi siete baciati … a che bella l’amore > < già brava Yuki proprio così > affermo sinceramente per poi voltarmi verso Nastume che sta parlando animatamente con i suoi amici ma ad un certo punto si gira verso di me e i nostri sguardi si incontrano, lui mi fa un dolce sorriso a cui ricambio con un sorriso anch’io. Amo proprio Nastume è entrato nella mia vita come un uragano, mi ha sconvolta la vita ma in meglio. Entra la prof di matematica materia in cui sono un asso modestamente e inizia a spiegare un argomento nuovo, quando sento qualcosa vibrarmi nella tasca della gonna, guardo ed vedo con sommo piacere che è un messaggio di Nastume < hei piccola che fai? > nascondendomi dalla prof mi abbassa un po’ sotto al banco e inizio a scrivere il messaggio per poi inviarlo e rimettere il cellulare in tasca. La risposta di Nastume non tarda ad arrivare < piccola mi manchi vorrei stringerti forte ma ce la prof che rompe le palle > una piccola risata scappa al mio controllo ma per fortuna l’insegnante troppo impegnata a scrivere un’espressione alla lavagna non se ne accorge così mi affretto a digitare il messaggio ed inviarlo. Suona la campanella che segna l’inizio dell’intervallo e neanche il tempo di mettere i libri nello zaino che mi sento abbracciare da dietro, riconoscerei quel tocco tra mille, il suo tocco, il tocco di Nastume mi giro e lui ancor prima di poter aprir bocca mi regala un dolce bacio a fior di labbra e tutta classe si volta nella nostra direzione e un “ohh” di sottofondo accompagna il nostre dolce e tenero bacio. Finito l’intervallo c’è la lezione per il controllo degli alice dove si possono usare anche gli altri doni che si manifesta, per ora, solo nei momenti di pericolo e paura. Quando impareremo a gestirli e a saperli controllare al meglio potremmo evocarli a farli manifestare quando vorremo ma fino ad allora siamo noi che dipendiamo da loro. Arriva l’insegnate che ci porta nell’aula di simulazione degli scontri, dove ci divide a coppie per poter combattere io sono in coppia con chi ma certo con il biondo asociale ovvero: Akito Hayama mentre, Sana con Kaname, Miyu con Nastume , Bulma con Kanata e infine Yuki con Vegeta. L’insegnante c chiama una coppia per volta per vedere le nostre abilità durante un combattimento chiama subito Nastume e Miyu ovvero fuoco e vento, il loro scontro era alla pari quando Nastume con uno scatto in finta colpisce Myiu che prontamente attiva lo scudo ma comunque in difficoltà perde lo scontro poi è la volta di me e Akito ovvero annullamento e forza. Iniziamo l’incontro lui è molto agile oltre ad essere forte ma io riesco a intercettare ogni suo attacco grazie al mio dono del leggere i pensieri in quanto vampira di sangue puro e con lui fa un’ attacco in finta che mi prende alla sprovvista e proprio quando stava per colpirmi ecco che il mio alice si manifesta e annulla l’ attacco, dopo essermi rialzata ecco che l’altro mio dono ovvero quello del controllo mentale si manifesta e riesco ad togliere la vista ad Akito che rimane immobile al centro della sala sala e con un sfera di luce che sono lui riesce a vedere lo colpisco nello stomaco. All’impatto cade e perde i sensi per cinque minuti, le porte si aprono e l’insegnate e tutti i miei compagni ci raggiungono nel campo di battaglia, un gruppo aiuta Akito a rialzarsi mentre la prof viene da me per avere spiegazioni riguardo i miei poteri < Mikan i tuoi poteri sono molto rari soprattutto per una mezzosangue * come te , dove gli hai sviluppati, quando si sono manifestati per la prima volta ? > < ee prof in realtà io ce gli ho sempre avuti e gli sempre gestiti come fossero parte di me da sempre tranne il dono del leggere i pensieri > < sul serio Mikan ? cioè non hai nessuna difficoltà a gestirli o a manifestarli ? > < no prof > rispondo io con tutta la sincerità che ho ma con una sincera preoccupazione < Mikan questa è una cosa seria non è mai capitato che dei nostri alunni riuscissero a gestire i proprio alice così facilmente e con tanta maestria , mi sa che dobbiamo convocare un consiglio speciale con tutti i professori e con il preside il tuo è una caso delicato, vieni con me Mikan > la prof mi presa per il polso in modo agitato e frettoloso segno di vera preoccupazione e intanto che stavamo per uscire mi giro verso i miei compagni e hanno tutti una faccia sconcertata e l’insegnate senza neanche voltarsi dice < ragazzi sedetevi e fate i bravi di Akito vai a farti controllare in infermeria > la prof era davvero agitata e con molta fretta ci dirigiamo in presidenza dove ci accoglie il preside che dopo aver saputo la notizia convoca un consigli generale dei professori per il pomeriggio, per il momento mi dice di andare nella mia camera e di rimanerci fino a quando non sarà lui stesso a venirmi a chiamare. Rispondo un < d’accordo> quasi impercettibile dalla paura e quando stavo per richiudermi a porta alle spalle il preside mi blocca e mi dice < a Mikan non potrai avere contatti con nessuno fino alla fine del consiglio e non preoccuparti non è nulla di cui aver paura > faccio un cenno del capo in segno di assenso e mi dileguo, cammino a testa bassa per i corridoi con lo sguardo accusatore di tutti e svoltato l’angolo mi scontro con Nastume che mi guarda preoccupato < ehi piccola cosa è successo dal preside ? sai ero molto preoccupato ! > le parole del preside mi rimbombano nella mente e con un > scusa devo andare > scappo il più veloce possibile da lui. Grazie alla mia velocità da vampira riesco a raggiungere la mia stanza in meno di dici secondi e poco dopo mi butto sul letto scoppiando in un pianto disperato e trattenuto. Dopo poco stanca e con un forte mal di testa per le troppe lacrime mi addormento sperando di poter dimenticare ciò ce era appena accaduto, ma la speranza fu vana dato che gli incubi più oscuri mi perseguitavano anche lì tanto che piansi e urlai anche nel sonno. Mi risveglia dopo due ore tutta sudata e ansimante così mi alzo e dopo aver rifatto il letto vado in cucina a bere un bicchiere d’acqua. Vado in bagno a risciacquarmi il viso e darmi una sistemata in attesa della chiamata del preside e intanto che aspetto prendo il cellulare e vedo cinque chiamate perse: due di Nastume una di Bulma e due di Sana che probabilmente erano preoccupati per me. Mi dispiace moltissimo per loro vorrei correre da loro ma non posso devo stare rinchiusa in questa stanza aspettando che il preside mi chiami. È passata più di un’ora e del preside nemmeno l’ombra, sto pensando seriamente che mi cacciano dalla scuola, se mi diranno che è caso molto grave il mio mi allontanerò da tutti coloro a cui voglio bene non voglio che soffrono a causa mia, ho già fatto male ad Akito lui basta e avanza. Ed ecco che sento bussare alla porta seguito da < Mikan sono io il preside per favore seguimi in silenzio in aula riunioni per poi nel laboratorio di simulazione scontri alice > piano apro la porta e seguo il preside lungo il corridoi al nostro passaggio gli studenti che camminano nel corridoi si separano in due lasciando il libero passaggio . arriviamo alla sala riunioni dove erano presenti già tutti gli insegnanti dell’istituto che stavano discutendo calorosamente quasi sicuramente sul mio caso disperato di cui non capisco poi tutta questa agitazione mah speriamo niente di brutto. Entriamo dentro e tutti si ammutoliscono, il preside si va a sedere nella sua sedia a capo tavola e io rimango in piedi di fronte tutti i professori. < ciao Mikan oggi abbiamo convocato questo consiglio generale per parlare del tuo caso > inizia subito il professor Narumi gentile come sempre < vedi Mikan i tuoi poter sono molto rari da avere e soprattutto ci vuole molto tempo per gestirli tutti appieno, ma per uno strano e misterioso motivo tu gli hai già tutti sviluppati e riesci a gestirli in modo impeccabili anche alla tua tenera età e oltre ad essere rari sono anche molto pericolosi questi doni lo sai Mikan ? > o no ecco ciò che non volevo sentirmi dire così con calma e voce bassa chiedo < e sarò un pericolo per le persone che mi circondano ? > < questo cara ancora non lo sappiamo, infatti per questo abbiamo deciso di farti fare un test per vedere a che livello di abilità sei > interviene il preside con voce calma che nasconde un velo di preoccupazione. Così insieme ai professori andiamo nell’aula per la simulazione degli scontri. I professori, escluso la professoressa del controllo degli alice, chiudono le porte della sala chiudendomi dentro con l’insegnate e mi dicono di manifestare i miei poteri combattendo contro di essa. La prof mi attacca con il suo alice e io lo annullo senza fatica con il mio per poi toglierli l’udito e con la velocità da vampiro, la colpisco senza farmi vedere con una ginocchiata nello stomaco per poi alzarla in aria con la forza del pensiero e colpirla con una sfera di luce immaginata dalla sua mente. La prof cade a terra esausta e senza forze, automaticamente si aprono le porte della sala e alcuni insegnanti soccorrono la loro collega a terra mentre il professor Narumi e il preside vengono da me < Mikan i tuoi poteri sono veramente strabilianti ma ho paura che ti possano sfuggire di mano e a quel punto saranno ingestibili > < il preside ha ragione Mikan potrai diventare un pericolo per gli studenti della scuola > < quindi prof che succede mi caccerete dalla scuola > < no Mikan, dovrai solo stare attenta a non esagerare con l’utilizzo di questi poteri > grazie a Dio non sarò un pericolo per coloro che mi stanno a torno ora posso fare un sospiro d sollievo < ma prima di avere la certezza assoluto che tu non sia un pericolo per tutto l’istituto dovremmo scoprire l’origine dei tuoi poteri quindi dovremmo prelevarti un campione di sangue per poi farti delle analisi > ecco lo sapevo c’è sempre un ma o un però < d’accordo non c’è nessun problema > rispondo io < d’accordo Mikan ora puoi andare i tuoi amici ti staranno aspettando vai pure > mi congeda il preside così inizio a camminare in direzione dell’uscita ma ancor prima di poter uscire mi viene in mente la professoressa a terra così cambio direzione a vado verso la folla di insegnanti intorno alla prof a terra < prof mi scusi se le ho fatto male sono davvero mortificava come si sente ? vuole che l’accompagno in infermeria ? > < no Mikan sto bene tranquilla vai pure dai tuoi amici > esco dalla sala e mi accorgo solo ora che era già buio fuori così vado nel dormitorio. Entro nella sala comune e trovo tutti miei amici seduti intorno al grande tavolo in silenzio e con gli occhi spenti, quando entro tutti quanti si girano e mi corrono in contro ansiosi di sapere il primo è Nastume che mi bacia con molto trasporto come se gli mancasse l’ossigeno e io rispondo allo stesso modo poi è la volta di Bulma e Sana che mi abbracciano e mi chiedono < com’è andata ? > < cosa ti hanno detto ? > < cosa succederà ora ? > < ti cacceranno ? > gli azzittisco tutti cono un < BASTA ! > urlato in modo tale da essere sentita da tutti. Mi sono seduta è ho iniziato a raccontare ciò che è successo pochi minuti prima e ciò che mi hanno detto, i miei amici erano molto attenti a tutto ciò che dicevo. Dopo il racconto ognuno tornò nella propria stanza, tutti tranne Nastume che decise di farmi compagni anche questa notte, saliamo le scale uno accanto all’altro in silenzio e a testa bassa. Entriamo nella mia stanza e intanto che mi cambio Nastume si sdraia sul letto < che hai Nat > gli chiedo io con timore < niente amore ho solo il presentimento che non sia finita qui > < no amore tranquillo > vado verso di lui e mi siedo a cavalcioni su di lui per poi baciarlo per rassicurarlo. Poco dopo ci sdraiamo tutti e due sotto le coperte e abbracciati l’una a l’altra e insieme ci addormentiamo pensando a un futuro insieme.

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Capitolo 5
*** un mesaggio anonimo ***


La mattina successiva mi sono svegliata a causa di un urlo disumano proveniente , probabilmente, dal corridoio del dormitorio e giratami dall’altra parte incontro il viso del mio ragazzo dormire beatamente con la bocca dischiusa e i capelli neri sparsi disordinatamente sul cuscino. È una visione paradisiaca tanto che sono rimasta più di mezz’ora a fissare la sua figura, quando un mugolio mi desta dai miei pensieri < mmm … buongiorno principessa > mi dice con la voce ancora impastata dal sonno. < buon giorno > gli sussurro piano a un millimetro dalle labbra per poi baciarlo delicatamente; è un bacio dolce puro ma che esprime tutto il nostro amore. Faccio per alzarmi ma Nastume prontamente mi afferra il braccio trascinandomi su d lui, inizia a farmi il solletico e per poi regalarmi una dolce scia di baci che parte dalla fronte per poi scendere lungo il naso sulla bocca e infine sul collo e intanto m accarezza le cosce introducendo la mano al di sotto della maxi maglia che uso per dormire. Dopo questo momento d’intimità e pace tra noi due ci alziamo lui va in bagno a lavarsi la faccia e indossare la divisa scolastica io invece vado in cucina a preparare il caffè . Intanto che aspetto vado a guardare il mio cellulare per poter guardare i messaggi e noto quattordici messaggi da parte di tutti i miei amici e uno anonimo che diceva < sta notte a mezza notte in punto davanti al cancello della scuola ti attendere una macchina che ti condurrà da me cerchi d esserci principessina > il messaggio non è firmato ed è molto insolito per adesso non mi voglio fare filmini mentali. Dopo un po’ vedo Nastume uscire dal bagno che probabilmente vedendo la mia espressione pensierosa mi chiede < ei amore tutto bene > decido di non dire nulla per non coinvolgerlo in questa storia che non ha né capo né coda così rispondo < no no non Nat non ti preoccupare > rispondo dolcemente per non destare sospetti < sicura ? > mi chiede lui < si si certo dai muoviti vai a fare colazione che si raffredda il caffè > cerco di cambiare discorso. Lui evidentemente decide di ascoltarmi e va in cucina mentre io vado a cambiarmi dopo una mezz’oretta abbondante siamo andati a scuola con la sua moto e percorrendo i corridoi tutti gli sguardi degli studenti erano a noi e alle nostre mani intrecciate. Arriviamo al nostro piano sperando che almeno lì nessuno ci guarderà Nastume si avvicina piano al mio orecchio e davanti a tutti quelli sguardi curiosi mi sussurra < siamo famosi visto amore ahaha > per poi lasciarmi un tenero bacio in testa. Gli sguardi delle ragazze sono infuocati dalla gelosia mentre quelli dei ragazzi invidia nei confronti del mio bellissimo ragazzo. Arrivati al piano Night incontriamo i nostri amici che ridono amabilmente ma la cosa che più mi colpisce sono Sana e Akito che si tengono per mano < ehila ragazzi come ve la passate ? > ci chiede Kanata < bene bene amico > risponde Nastume dando una pacca fraterna all’amico sulla spalla < ei Mican che hai ? > mi chiede ad un certo punto Bulma ma io non rispondo troppo presa dai miei pensieri riguardanti quel messaggio misterioso di stamattina, mille domande affollavano la mente. Mi sento stritolare per le spalle da qualcuno così mi risveglio dal mio stato di trand per dirne quattro al diretto interessato < ma insomma la smetti di stritolami! > urlo fuori di me contro Kaname che mi guarda divertito. Al suono della campanella ci dividiamo, io Sana e Miyu andiamo nella sezione A, le cinque ore passano molto lentamente anche se io non ascoltato molto immersa nei miei pensieri. All’ora di pranzo non ho molta fame così senza dire nulla mi chiudo nella mia camera a pensare, non mi va di parlare con gli altri voglio starmene in assoluto silenzio in compagnia dei miei pensieri. Mi addormento e mi risveglio verso le otto di sera non ho fame quindi non vado a cena e vado in bagno a farmi una doccia calda. L’acqua calda scivola sul mio corpo lentamente e uan sensazione di rinascita mi pervade. Verso le undici e mezza cammino intorno al tavolo torturandomi le mani cercando di decidere se andare all’appuntamento o meno alla fine decido di andarci cosi a mezza notte senza fare rumore esco dalla mia stanza e percorro i corridoi in punta di piedi. Girando l’angolo vedo una scena che non avrei mai voluto vedere delle lacrime silenziose iniziano a rigarmi il viso, le gambe cedono e cado a terra in un tonfo che rimbomba nella pareti. Non riesco a credere nei miei occhi cerco di coprirmi il viso con le mani per non poter vedere più quella scena così con quelle poche forze che mi rimangono mi alzo silenziosamente e camminando a zonzo fino a quando mi sento colpire alla testa e un forte dolore mi assale poi più niente buio assoluto. salve a tutte ragazze scusate per il ritardo ma sono stata un po' impegnata con la scuola. comunque correi ringraziare tutte coloro che mi seguono e che recensiscono la mia storia. sono contenta che la mia storia vi piaccia e spero che continuerete a farlo perchè ora la storia diventa sempre più avvincente e appassionante nuove sorprese e colpi di scena vi attendono ora vi lascio al prossimo capitolo un bacio Sofy <3

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Capitolo 6
*** salvataggio ***


Quando mi risveglio sento un forte dolore all’altezza della nuca e la testa mi gira furiosamente. Mi ritrovo in una stanza buia e vuota in cui al centro ci sono io legata ad una sedia, sento delle voci maschili parlare < cosa ha detto il capo? > chiede uno < ha detto di tenerla qua, sarà lui stesso a portarla alla base > < d’accordo e ti ha detto quando viene ? > < si viene alle 11:00 >. I due continuavano a parlare ignari che io sia sveglia. Un milione di domande affollavano la mia mente : dove sono ? chi sono quei uomini ? chi è questo capo di cui parlano e chi viene a prendere ?. ad un tratto tutti i ricordi della sera precedente mi si paravano davanti violentemente; ancora quella scena, quella terribile scena mi si parava davanti. Lei avvinghiata a lui, il mio Nat e di nuovo copiose lacrime uscivano dai miei occhi ma cercavo di fermarle. La porta della stanza in cui mi trovavo si apre ed ecco che entrava un uomo alto, dall’aria orgogliosa vestito in modo elegante con un cappello in testa e dei baffetti curati. < buon giorno principessa > mi salutava con un ghigno e no quella maledetta frase mi faceva pensare a Nastume avvinghiato a lei, così una scarica di rabbia mi pervade e dico < che vuoi da me ? > < i tuoi poteri > dice l’uomo calmo e pacato come se fosse la cosa più ovvia al mondo < lasciami io non so si cosa tu stia parlando > < o cara tu lo sai eccome > detto questo mi slegò mi prese per un braccio trascinandomi. Usciti dall’edificio fuori c’era un elicottero che probabilmente aspettava noi ma una voce richiamò la nostra attenzione, una voce inconfondibile, la SUA voce. Ci giriamo nella sua direzione e vediamo tutti i miei amici schierati e determinati a riportarmi a casa < lasciala andare > urlava Nastume ormai fuori di se. Ma perché ? questa frase mi frullava intesta da quando ho visto quella scena e il mio sguardo cade automaticamente su di lui che mi guardava preoccupato e una lacrima solitaria scivola lungo la mia guancia < ooohh la famigerata Night Class che onore > dice l’uomo che mi teneva il braccio ridendo di gusto ma non è una risata di piacere bensì malvagia. Nastume inzia a correre nella nostra direzione dando il via anche a tutti gli altri. Proprio lui tira un pugno a l’uomo dietro di me che però lo para abilmente lasciando la presa del mio braccio e a quel punto arriva Kaname con i suoi super poteri da vampiro mi prnde in braccio e inizia a correre alla velocità della luce. Si ferma dietro ad un muro e mi chiede dolcemente < stai bene ? > io prontamente dico di si con la testa ma evidentemente i miei occhi dicono tutt’altra cosa e Kaname dice < su sfogati > per poi abbracciarmi,. A quel punto non sapevo più che fare e scoppio in un un pianto liberatorio che esprimeva tutta la mia frustrazione e tutto il mio dolore. Kaname a un certo punto si scosta e mi dice < stanno arrivando gli altri > così io mi asciugo le lacrime e il viso con la manica della camicetta e mi siedo contro il muro in attesa dei miei compagni e insieme a loro della fonte del mio dolore. Essi non tardano ad arrivare e iniziano a parlare tra di loro sottovoce. Nastume si avvicina a me e mi accarezza con una mano il viso, quella stessa mano che ieri ha toccato il corpo di quella … prontamente mi ritiro cos’ lui cerca di baciarmi ma io mi scosto nuovamente così mi chiede confuso < che hai amore ? > < non chiamarmi amore > e lui ancora più confuso < perché che ho fatto ? > < non so dimmelo tu … ieri sera ti sei scopato la troia della Day Class: Jessica > urlo fuori di me dalla rabbia e dai miei occhi iniziano a sgorgare di nuovi fiumi di lacrime piene di dolore e delusione. Tutti i nostri amici si girano nella nostra direzione increduli e senza fiatare assistono alla scena < chi te l’ho detto ? > chiede a quel punto Nastume rompendo il silenzio ormai frustante < nessuno l’ho visto con i miei occhi > dico per poi correre via lasciandolo basito. Corro per non so quante ore per poi fermarmi a riprendere fiato e mi accorgo di essere sulla strada che porta all’istituto così corro e facendo piano entro all’interno. In punta di piedi mi dirigo nella mia camera e mi stendo sul letto ancora disfatto del giorno precedente. Chiudo gli occhi pensando a gli ultimi avvenimenti sconvolgenti e poi più il nulla.

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Capitolo 7
*** sajan -parte prima- ***


Alla mattina un forte mal di testa m colpisce e in un attimo la scena del giorno precedente mi si para davanti, una forte rabbia mi pervade e in fretta furia bevo il mio caffè ed esco dalla mia camera. Al mio passaggio gli occhi di tutti nei corridoi sono puntati su di me ed evidentemente già sanno – ma quanto sono veloci i pettegolezzi a girare nella nostra scuola ? – penso prima che Sana mi venga in contro urlando come sempre – Mikan vieni corri Nastume sta dando una lezione a Jessica – detto questo mi prende il polso e mi trascina, io sconvolta non dico nulla. Mi porta fino all’istituto della Day Class e subito noto un’enorme folla proprio al centro del cortile così ci avviamo proprio al centro e arrivata davanti a tutta quella folla vedo Nastume che stringe con rabbia il polso di Jessica sul cui volto è stampato di un ghigno malizioso – ecco è arrivata la tua bella diglielo quanto è stato bello scoparmi l’altra sera, chissà magari lei non ti sa dare sufficienti soddisfazioni – inizia a ridere e io non ci vedo più dalla rabbia, inizio a correre nella sua direzione e prima ancora che Nastume potesse anche solo sfiorarla io mi ero già avventata con ferocia su di lei e con una velocità che non mi appartiene la scaravento a terra con un ginocchiata ben assestata proprio all’altezza del naso il quale inizia a sanguinare copiosamente. Tutti i presenti sono stupiti soprattutto Nastume che sbalordito assiste alla scena; - forza puttana alzati, cos’è ti ho fatto troppo male ?? Ahaha o povera mi dispiace tanto ahaha guardati ahaha sei buona solo ad aprire le gambe e a succhiare cazzi non sai minimamente cosa significa amare ahaha mi fai pena lo sai ?? ahaha – dicendo questo inizio a colpirla sull’addome con una forte scarica di pugni e calci lei inerme a terra prima di svenire dice – lui preferisce me a te sporca sajan – detto questo sviene. Io cado a terra sconvolta, quelle parole mi hanno fatto più male di una scarica di calci e poi perché ? perché mi ha chiamata sporca sajan ?

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Capitolo 8
*** sajan - parte seonda- ***


Mi sveglio lentamente, dall’odore di disinfettante presuppongo di essere nell’infermeria della scuola. Vicino a me ci sono tutti i miei amici compreso il preside e il professor Narumi. Tutti parlano tra loro ignorando il fatto che io mi sia svegliata così tossisco per richiamare l’attenzione su di me e chiedere finalmente spiegazione di tutto ciò che è successo. Essi spaventati si voltano e io prontamente chiedo – che diavolo sta succedendo qui ? perché mi trovo qui ? – mi risponde il preside che con la sua aria calma e pacata – ti trovi in infermeria Mikan sei svenuta dopo la rissa tra te e Jessica – in quel momento ripenso a tutto quello che è successo e mi soffermo soprattutto sull’ultima frase – lui preferisce me a te sporca sajan – inizia a girarmi la testa e percorsa da un forte brivido di rabbia mi alo dal letto ma vengo fermata da un violento capogiro che mi costringe a sedermi , velocemente due mani mi sorreggono e mi fanno sdraiare di nuovo nel lettino – sta calma Mikan sei ancora debole.- mi dice dolcemente Sana accarezzandomi con una mano la fronte – dové ? dové quella sporca puttana – urlo verso Nastume il quale mi guarda basito e incerto sulla risposta. In suo aiuto interviene Akito scherzando – non credi di averla già conciata male poverina. Certo sapevo che avevi un bel caratterino ma non pensavo fino a questo punto ahahaha – gli altri lo fulmina con certe occhiatacce che lo avrebbero anche arrostito – non voglio più sporcarmi le mani con quella puttana da quattro soldi ma voglio chiederle il motivo per il quale mi ha chiamata sporca sajan- dopo la mia affermazione decisa tutti gli sguardi si sono rabbuiati compreso quello del preside. Il primo a parlare è proprio lui – vedi Mikan è un situazione delicata che va seguita molto attentamente - - ch situazione – sbotto io molto irritata- - bhe … ecco ti ricordi la riunione che abbiamo fatto qualche giorno fa inseguito al controllo dei tuoi alice ?- chiede incerto, io annuisco e lo incito a proseguire e lui dopo un lungo sospiro riprende il suo discorso – siamo risaliti alle tue vere origini- non avrei mai pensato che la frase che avrebbe detto dopo avrebbe potuto cambiare radicalmente la mia vita – tu sei figlia di Re vegeta, sovrano dei sajan e di Isabel Sakura una vampira di sangue puro con l’alice dell’invisibilità. - allora è vero la troia aveva ragione sono una sajan. Non avevo mai pensato ai miei veri genitori so solo che sono stata abbandonata davanti al cancello dell’istituto avvolta in una copertina di seta rosa con su scritto Mikan Sakura. Non avrei mai pensato che nelle mie vene scorre nelle vene sangue proveniente da tre geni diversi. – quindi la ragazza qui presente è mia sorella ?- interviene Vegeta con una punta di ironia.

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Capitolo 9
*** sorellina ***


Qui sdraiata sul letto della mia stanza ripensavo a tutto ciò che è successo in questi giorni, a Nastume, al suo tradimento, a Jessica e soprattutto alla mia natura. Questi avvenimenti hanno sconvolto la mia vita in un modo oserei dire eccitante. Ora che sono a conoscenza di tutto questo potere che ho dentro mi sento più forte come se niente e nessuno può battermi. Chiudo gli occhi e l’episodio di stamattina in’ infermeria mi viene in mente INIZIO FLASHBACK – quindi la ragazza qui presente è mia sorella ? – chiede Vegeta – be’ si Vegeta in fondo siete figli dello stesso padre- già è vero anche Vegeta è un Sajan, o meglio il principe dei sajan in quanto figlio del grande e potente re Vegeta senior, come dimenticarlo dato che ce lo ricorda in continuazione – wow ma come può essere c’è insomma abbiamo la stessa età – chiede scettico Vegeta – già se non sbaglio il padre di Vegeta è spostato da ormai vent’anni con la regina rosicheena – intervengo io per la prima volta – questo è vero ma si dà il caso che proprio l’anno in cui siete nati re Vegeta frequentava una donna la quale è divenuta ben presto la sua amante e questa donna era proprio tua madre Mikan – un pensiero si intrufola nella mia mente e di getto lo espongo ad alta voce – quindi io sono solo uno sbaglio, io non ero prevista – il preside si incupì e abbassando il capo risponde – già – detto questo mi alzo e lentamente mi dirigo verso la porta e proprio quando stavo per abbassar la maniglia Vegeta mi richiama con un fischio e girandomi mi ritrovo lui dietro con il suo solito sorriso sghembo per poi dirmi – non sarai più sola sorellina-. FINE FLASCHBACK sorellina, questo nome mi suona ancora così strano che faccio ancora fatica a crederci. Mi alzo e vado in cucina per mangiare qualcosa dato che sono le 13:45 ed è da stamattina che non tocco cibo. Apro la dispensa e noto con piacere che è completamente vuota così prendo la borsa e vado in città. Lungo il tragitto molti sguardi spaventati mi fissavano in continuazione ma io non ci badavo più di tanto, ma poi il mio sguardo cade su un gruppo di ragazzi che bisbigliavo i modo sospetto guardandosi intorno così mi avvicino dicendo – ehi ragazzi di che parlate ? – subito tutti saltano all’attenti cosa molto strana davvero strana – ciao Mikan come la passi ?? – mi dice Kanata grattandosi la nuca – io bene ma voi cosa state architettando ? - - o be’ oi niente perché - - perché stavate parlando sotto voce e vi stavate guardando intorno come se temeste l’arrivo di qualcuno – dico io abbastanza ovvio e sguardo indagatore. Ad un tratto le loro facce cambiano totalmente espressione e io girandomi mi ritrovo gli occhi di Nastume puntati contro. I suoi occhi sono come due calamite per i miei che non tardano a farsi trovare, e quando i nostri sguardi entrano in collisione tutto il resto scompare adesso nulla conta più ci siamo solo io lui. Nessuno parla e il silenzio è interrotta dai nostri respiri. Ora anche tutti gli altri studenti si sono fermati in silenzi ad guardare la scena, vogliosi di qualche gossip emozionante. Io faccio per andarmene ma prontamente Nastume mi afferra per un braccio e i nostri sguardi si rincontrano ma stavolta non riesco a reggerlo e lo abbasso subito sovrastata da un turbinio di emozioni che mi mette in subbuglio lo stomaco. Lui mi attira a sé stringendomi contro il suo petto marmoreo, subito il suo profumo mi invade e il tempo sembra fermarsi tanto che non riesco neanche a rendermi conto che Nastume mi sta baciando. All’inizio mi impongo categoricamente di non cedere alle sue labbra così invitanti ma poi il desiderio mi offusca la mente e io rispondo al bacio con una passione che credevo di non possedere come se fosse il mio respiro. Un grande ohhh si espande per tutti il corridoi e un forte applauso mi sveglia dal mio sogno e con velocità mi stacco inizio a correre più forte che posso lasciando tutti allibiti. Corro forte senza guardarmi dietro, corro forte fino a raggiungere la strada ma vengo bloccata da un forte stretta al braccio. Mi giro e due profondi pozzi neri mi guardano sconvolti e increduli.

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Capitolo 10
*** traformazioni ***


-ma… cosa ti sta succedendo – sussurra lievemente Nastume mentre io mi rendo conto che non solo lui mi fissa incredulo e intimorito ma praticamente tutta la Night Class. Come se una forte scarica di energia si fosse impossessata di me sento il mio potere aumentare a dismisura e una forte sete di sangue mi pervade. Mi guardo le mani che sono incorniciate da un forte aura dorate mi prendo una ciocca di capelli e vedo che sono biondi. Un forte senso di potere misto a timore si impossessa di me e con una velocità che non mi appartiene inizio a correre. Corro corro e non penso a niente, mi fermo solo quando mi accorgo di essere ormai uscita dall’istituto e la potente aura che solo un minuto prima mi circondava si è spenta rimanendo così solo questa voglia irrefrenabile di sangue , così sola e pensierosa faccio per dirigermi verso il dormitorio ma prontamente una mano fredda mi blocca per il polso mi giro e due occhi rossi mi gelano il sangue. – Kaname… - sussurro lievemente. Non lo ho mai visto così… così… inquietante. Gli occhi rossi da vampiro e i canini bianchissimi affilati – i tuoi occhi… - chi ha pronunciato questa frase? Io? Lui ? O forse entrambi?.

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Capitolo 11
*** scoperte sconcertanti ***


Erano ormai passati due giorni da quel terribile pomeriggio in cui sono successe tante cose…troppe. Tra un po’ ho un incontro con il preside il quale ha detto che deve parlarmi di una questione molto delicata e importante e anche se non lo ha ammesso apertamente ho letto nei suoi occhi paura pura come se ciò che dovrà dirmi potrebbe avere conseguenze devastanti sull’intera razza umana e non. Con una lentezza estenuante mi sdraio in posizione fetale sull’erba che circonda l’intero dormitorio e portandomi un braccio sugli occhi inizio a guardare il cielo perdendomi nei meandri della mie mente. Fin quando una voce molto affannata non mi desta da questi – Hey Mikan muoviti il preside ti vuole vedere- dice dopo aver ripreso fiato. Ecco Mikan è giunta la tua ora… su togliamoci questa croce. Così mi alzo e mi ripulisco dai fili d’erba. Lentamente mi dirigo in presidenza la quale è una grande stanza in fondo al corridoi dell’istituto a pochi metri dal dormitorio. Ci sono stata poche volte in presidenza ma ogni volte che vi entro ne rimango estasiata da quella stanza che sprizza calore da tutti i pori. Le mura sono di un colore rosso scuro e al centro si trova una grossa scrivania in legno massiccio piena di fogli rigorosamente ordinati, davanti ad essa ci sono due poltrone in pelle marrone e dietro ad essa una poltrona più grande in velluto rossa. Il preside è davanti al camino, infondo alla stanza dietro la scrivania, assorto in sa quali pensieri per non avermi sentito entrare. Tossisco lievemente per richiamare la sua attenzione il quale subito dopo si gira e lievemente mi sorride inizia a parlare – Sai Mikan abbiamo da poco scoperto che sei una sayan il quale è a quanto strano per un’elister e per di più discendente dalla famiglia reale ma non pensavamo che tu potresti avere altri tipi di geni- - A-altri altri tipi di geni ha detto- chiedo titubante per aver capito male egli annuisce e continua – sì Mikan tu hai dentro di te un altro gene… il gene del vampiro- che cosa ? io… io una vampira ma cos’è uno scherzo ? penso allibita e scioccata per quella confessione. – ma come è possibile ? durante gli esami per vedere se c’erano altri eventuali alice non è mai risultato nulla – affermo io convinta e un po’ spaventata – infatti proprio per questo prima di parlarti ho voluto fare un ricerca ben accurata- - che tipo di ricerca? – chiedo invitandolo a continuare – per prima cosa sono andato a vedere i tuoi esami e ho notato che oltre al tuo alice c’erano altri pallini minuscoli i quali evidentemente devono essere i poteri della sayan e della vampira che sono in te i quali non sono stati notati in quanto oscurati dall’aura del tuo alice. Dopo aver scoperto che tu possiedi un altro gene ho fatto una ricerca sui tuoi genitori ed ho scoperto che tua madre era una mezzosangue ovvero metà un’elister e metà una vampira- ogni singola parola che ha detta l’ha detta guardandomi intensamente negli occhi e questo mi mette ancora di più in soggezione, allora cerco di parlare ma dalla mia bocca escono solo sussurri sconnessi. Vedendomi in questo stato il preside prosegue – immagino il tuo sconcerto cara ma vedi tu non sei l’unica a possedere tre geni diversi dentro di te anzi in passato ci fu alto ragazzo poco più grande di te che si chiamava Demos. Egli venuto a conoscenza delle proprio forza sovraumane impazzì troppo assetato dal potere non ragionò più e pretese di più sempre di più. Voleva dominare l’intero universo. Tutti i vari regni cercarono di fermarlo ma fu tutto inutile e con il temo lui si fece degli alleati. Ora si narra che un altro come lui concepito da due diverse razze era destinato a nascere e solo colui che possedeva tutti i tre geni avrebbe potuto sconfiggerlo oppure come lui farsi guidare dalla sete di potere e quindi allearsi. – detto questo fece una pausa e solo allora parlai – e colei sono io ? sono io che dovrei ucciderlo ?? - - si Mikan aspetta a te questo compito- - e come farò ? io non sono pronta non so usare questi poteri - - ed è proprio per questo che sarai addestrata come si deve - - e se io non dovessi farcela ? che ne sarebbe dell’intero universo ? – il preside mi guardò se è possibile più intensamente di prima e parlò dicendo una fresa corta e concisa che mi fece rabbrividire al solo pensiero – sarà distrutto -

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Capitolo 12
*** un bacio improvviso ***


Sono passati due settimane dall’incontro con il preside e ora sono qui, in biblioteca da almeno due ora, in cerca di qualche libro che narri la storia di Demos. In alcuni libri che ho trovato dice che Demos dopo aver creato l’armata di alleati dichiarò guerra a tutti i regni che gli misero i bastoni fra l ruote ma fu sconfitto, la sua armata fu decimata le sue energie prosciugate ma non si diede per vinto e fece un giuramento nella quale proclama che si sarebbe rimesso in forze avrebbe ricostituito il suo esercito e dieci anni dopo sarebbe ritornato più forte di prima dichiarando guerra nuovamente. Tutto ciò mi dice tutto e mi dice niente in pratica non so da dove cominciare con l’addestramento ed è da un po’ di giorni che sono stressata e incredibilmente nevrotica. Lentamente ripongo i libri a loro posto e mi affretto ad uscire dalla biblioteca per poi dirigermi al dormitorio. Arrivata in camera vado in bagno e apro l’acqua della vasca, lentamente mi dirigo verso l’armadio e con attenzione squadro ogni mio capo risposto ordinatamente al suo interno. Il primo a colpirmi è un abito verde lungo fino al ginocchio con scollatura a cuore e dei diamantini sul lato sinistro lungo tutta la siluette abbinato ad una giacchetto di pelle nero a maniche a tre quarti e delle scarpe con tacco dodici e delle borchie su tutta la lunghezza del tacco. Ripongo tutto sul letto e inizio a spogliarmi lentamente per poi entrare nella vasca e insaponarmi per bene con i miei bagno schiumi preferiti a base di lavanda. Dopo aver finito mi lascio andare appoggiando la testa sul bordo della vasca e perdendomi tra i miei pensieri mentre faccio scorrere l’acqua in mezzo alle mie dita. Ripenso a tutto ciò che sta succedendo, dalla rottura con Natume per finire con le ultime sconvolgenti notizie dell’ultimo momento su Demos. Dopo aver passato una buona mezzora all’interno di quel paradiso terrestre a mio dire avvolgo il mio esile corpo in un asciugamano di cotone e dirigendomi verso la camera da letto noto con piacere il telefono vibrare incessantemente segno che qualcuno mi sti chiamando così mi affretto a raggiungerlo con lunghe falcate per poter rispondere prima che termini la chiamata. Sul display compare il nome di Nastume al quale mi blocco non sapendo più cosa fare alla fine però rispondo e subito il calore che la sua voce mi trasmette sin da subito mi pervade – hey Mikan senti tutti gli altri per la festa di sta sera hanno già organizzato le disposizione delle macchine e dato che Bulma, Vegeta, Sana e Akito sono in una macchina e Kanata, Miyu, Kaname e Yuki in un’altra noi due dovremo andare insieme così ho pensato bene di avvertiti che ti passo a prendere alle 20.00- non so che rispondere oddio e adesso che faccio ? penso ormai andata completamente in tilt – Bhe va bene grazie per avermi avvertita- - ok allora a dopo Principessa – no di nuovo quel nome, perché, perché lo ha fatto ??. sento il fastidioso Bip. Del cellulare segno che lui ha riattaccato così ripongo il cellullare sul tavolo e con una testa che scoppia a forza di pensare mi dirigo verso il letto e inizio a vestirmi indossando prima il vestito poi la giacca e infine le scarpe. Lentamente inizio a spazzolare i capelli con cura per poi asciugarli con il phon e infine con l’arricciacapelli creo una sorte di boccoli che mi ricadono sulle spalle nude e tirati leggermente indietro nel lato sinistro da una spilla tempestata di diamantini eleganti e raffinati. Improvvisamente sento il campanello suonare ripetutamente e velocemente vado ad aprire mostrandomi Nastume in tutta la sua bellezza. È vestito con un semplice jeans della NY, una maglietta bianca attillata e sopra una giacca in pelle con una paio di snakers grigi ai piedi, QUELLE snakers, quelle snakers che gli avevo regalato io e ora che ci faccio caso indossa anche il bracciale che gli avevo regalato a risvegliarmi da questi pensieri è proprio la sua voce che mi chiede se può entrare – ehm… certo accomodati pure- gli faccio segno con la mano di entrare spostandomi leggermente per permettergli di entrare – grazie mille-mi risponde impacciato. - scusami ma non sono ancora pronta- dico per rompere l’imbarazzo che si era venuto a creare -tu comunque accomodati pure in cucina mentre io finisco di prepararmi – concludo il più gentile possibile ma lui non accenna a darmi ascolta anzi tutt’altro mi guarda con un’intensità tale da mettermi in soggezione poi lentamente inizia ad avvicinarsi senza rompere il contatto visivo ma lui si ferma solo pochi centimetri lontano da me e lentamente inizia a sfiorarmi i capelli poi il viso avvicinandosi sempre di più. Nell’aria si respira un’atmosfera carica di elettricità, e io non riesco a distogliere i miei occhi dai suoi è come se una forza superiore mi stesse controllando anche quando lui poggia le sue labbra morbide e sottili sulla mie non mi allontano solo quando la sua lingua preme sulle mie labbra chiuse mi risveglio dal torpore in cui ero caduta e cerco di allontanarlo senza successo e alla fine mi lascio andare facendo cadere tutte le barriere che avevo creato e rispondo al bacio che da dolce e casto diventa frenetico e passionale come se fino ad all’ora non avessimo respirato. Le nostre lingue giocando danzano s’intrecciano in un maniera tutta loro, dopo infiniti minuti che parevano ore ci staccammo per riprendere fiato ma non smettemmo un solo attimo di guardarci intensamente. A rompere quella strana atmosfera fu proprio la vibrazione del suo cellulare al quale lui prontamente risponde – Hey Aki stiamo arrivando scusaci ma Mikan si sta ancora preparando- a quanto pare gli altri si stanno chiedendo che fine abbiamo fatto e girandomi che sono le 20.30 e io non sono ancora neanche truccata. Nel frattempo Nastume ha terminato la chiamata e io non sapendo che fare o che dire vado verso lo specchio per finire di prepararmi mentre Nastume si siede sul letto e studia attentamente ogni mio singolo movimento. Inizio a mettermi la matita e il mascara per poi passare all’ombretto verde e al rossetto. Finito mia opera vado nell’armadio e prendo una pochette nera con un fiocco verde in cui metto le chiavi il portafoglio e il cellulare., mi avvicino a Nastume che si è alzato e senza dire una parola usciamo da quelle camera la cui aria è ormai divenuta insopportabile. Ci dirigiamo verso l’auto una splendida Jaguar nera con delle linee argentate sui due fianchi, entrami al suo interno e dopo essere partiti il silenzio cala nel piccolo abitacolo. Appoggio la fronte sul finestrino e guardando il paesaggio all’esterno mi perdo nei miei pensieri…

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Capitolo 13
*** discoteca ***


Vengo risvegliata dai miei pensieri dalla voce di Nastume che accostando afferma di essere arrivati. Esce dall’auto e facendone il giro mi aiuta a scendere mentre io spaesata mi guardo in torno notando con mio dispiacere di non essere mai stata in questa discoteca. Ci avviamo all’interno del piccolo ma di lusso edificio e poco prima di entrare Nastume inaspettatamente intreccia le nostre mani. L’interno dell’edificio è molto grazioso con una grande pista da ballo al centro e dei divanetti in pelle argentata con dei piccoli tavolini disposti lungo i lati, Nastume si fa spazio all’interno della folla la quale balla scatena, arriviamo a un divanetto in fondo abbastanza isolato dagli altri dove troviamo tutti i nostri amici che scherzano e ridono ma si bloccano appena ci vedono, non capisco questo repentino cambio di umore. Sana fa scorrere ripetutamente lo sguardo da noi alle nostre mani … LE NOSTRE MANI … ecco cosa !! subito sciolgo la presa di Nastume rossa come un pomodoro e torturandomi il labbro abbasso lo sguardo sulle mie favolose scarpe divenute improvvisamente molto interessanti. Il silenzio è divenuto pesante da sopportare ma nessuno accenna a spezzarlo ,tutt’ad un tratto però una voce alle nostre spalle, una voce a noi nota richiama tutta la nostra attenzione. Jessica in tutto il suo squallore si mostra dinanzi a noi in uno striminzito vestitino rosso con una camminata da gatta morta si dirige proprio dalla nostra parte e con un ghigno provocatorio rivolto verso di me si avvicina a Nastume il quale prontamente di irrigidisce. Jessica con la sua voce da gallina qual è saluta tutti con uno stridulo quanto acuto –salve ragazzi- per poi stampare un evidente bacio sul collo di Nastume che con un colpo secco l’allontana da se e si sposta irritato avvicinandosi a me e circondandomi la vita con braccio dopo però essersi pulito i residui di rossette dal collo. Jessica stupita dal suo gesto si ritrae come scottata e dopo avermi guardato con odio si dirige ancheggiante dalla porta opposta del locale. – quanto odio quella vipera- afferma con astio Sana subito appoggiata da tutti gli altri mentre Nastume visibilmente irritato mi sussurra all’orecchio –vado a prendere da bere, principessa tu stai tranquilla qui- io con voce roca per il fatto di non aver più aperto bocca da quando siamo usciti da camera mia rispondo un flebile – okay-. Mi siedo vicino Sana che parla con una macchinetta di un qualcosa su Akito che io non ascolto troppo presa a guardare Nastume che si dirige al bancone. Passiamo così la serata a parlare e bere mentre scherziamo niente di eclatante dopo quel fatto con Jessica , anche se gli occhi di tutti sono ancora puntati su di noi mentre tutti insieme ci dirigiamo verso l’uscita diretti alla macchine. -Le disposizioni sono sempre quelle dell’andata- afferma Kaname così tutti poco dopo ci dividiamo. In macchina il silenzio regna sovrano fino al dormitorio così con un flebile - ciao – apro la portiera ma un secondo prima di scendere dall’auto Nastume mi blocca –ASPETTA-.

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