Una settimana per scordare

di Master_aqua
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi in macchina ***
Capitolo 2: *** Era una casa molto carina ***



Capitolo 1
*** Ricordi in macchina ***


Non gli piaceva quella situazione. "Allora"Anzi,la odiava. Sora era seduto sul divano di casa sua con affianco un ragazzo della sua stessa età con i capelli argentei e gli occhi acquamarina. "Come ti chiami?"Chiese l'argenteo cercando di fare conversazione."S-Sora"Balbettó a fatica il castano tenendo gli occhi bassi, cercando di nascondere il leggero rossore che aveva sulle guancie. Non era affatto in sé. Infatti Sora non era un tipo timido che cercava di non farsi notare... al contrario lui parlava sempre e cercava di fare amicizia con tutti. Ma con quel ragazzo non riusciva proprio a comunicare. "E tu? " chiese un po' timoroso. "Riku"Disse l'altro sorridendogli. Come risposta Sora mostrò un sorriso timido girandosi e guardandolo negli occhi. Restarono così per qualche secondo e a interrompere quel momento imbarazzante fu la mamma di Sora,  Yumi , che teneva nelle mani un grande borsone e un trolley. "Forza,  andiamo in macchina"disse avvicinandosi ai due e passando la borsa al castano. Uscirono e si diressero verso l'auto. Sora e sua madre poggiarono le valigie nel bagagliaio mentre Riku entrava e si sdraiava per tutti i tre sedili posteriori. "Vuoi farmi sedere o dovrò viaggiare sul tettuccio? "Esclamò Sora ironico cercando di conquistare almeno un sedile, spingendo un piede di Riku verso il proprietario. Questo si sedette compostamente guardando Sora sempre sorridendo. Neanche lui era in sé. Di solito era molto riservato e si sceglieva le amicizie, ma soprattutto non sorrideva spesso. Quel ragazzino glieli strappava quei sorrisi. E si incantava a guardare quegli occhioni blu."Non inizierete già a litigare, vero?"Chi aveva parlato era l'uomo sul sedile del conducente che Sora non conosceva. Altro non era che il padre di Riku, Taki. Partirono subito e mentre i due adulti parlavano della casa a mare che avevano affittato, i ragazzi guardavano fuori dal finestrino, ognuno in una direzione diversa. Sora pensava al perché stare anche solo nella stessa stanza con quel ragazzo gli procurava uno strano batticuore. A Riku non andava il fatto di non guardare il castano, ma aveva paura di poterlo spaventare con quel suo fare strano. "Sora"lo chiamò Riku. "Non mi va di stare in silenzio, parliamo un po' ". Iniziarono a chiacchierare con un Sora balbettante e un Riku fin troppo chiacchierone. Intanto i due adulti. "Riku non sembra molto triste"affermò Yumi. "In realtà si tiene tutto dentro e credo che nel suo cuore stia ancora soffrendo per sua madre"rispose Taki con un velo di tristezza . "Sora invece ha pianto parecchio ma adesso sta meglio"disse Yumi a bassa voce per non farsi sentire dal figlio e pensando al marito morto insieme alla moglie di Taki in quel dannato incidente aereo. Quando si intravide il mare Sora si fermò a fissarlo. Si sporse nello spazio tra i due sedili anteriori. Sentì i suoi occhi bagnarsi leggermente con delle lacrime. Yumi, che si era girata a guardare Sora, iniziò ad accarezzargli il viso. Sora pensava a suo padre, a tutte le volte che erano andati a pescare e a nuotare. Sentì poi anche una mano che gli accarezzava la spalla. Si girò e vide Riku che gli sorrideva. Sora arrossì e sussurrò un grazie. Angolo dell'autore Ok... parliamone. Mi presento. Io sono Master_aqua e sono una pazza XD Pensavo da un po' di mettermi a scrivere fanfiction. E allora mi sono detta"da dove iniziò? Una oneshot così che non mi deve scervellare tanto? No, fai una serie Soriku e, probabilmente in futuro, Akuroku che non sai manco te come devi continuare" u.u Spero comunque che vi piaccia ma soprattutto che qualcuno la legga. Datemi cosigli, critiche, quello che volete e se andrà bene continuo la storia. Ciao :)

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Capitolo 2
*** Era una casa molto carina ***


“Che bella”.Non erano nemmeno arrivati che già Sora stava ammirando la casa dal finestrino dell’auto.Appena si fermarono ,il castano si catapultò fuori per continuare la contemplazione di quella casetta.Effettivamente la casa non era così bella,ma Sora sarebbe stato capace di dire che un cactus fosse la cosa più morbida che avesse mai toccato.La casa era fatta di mattoncini beige,a due piani e non molto larga.Intanto Riku con molta calma stava scendendo dalla macchina e raggiungeva Sora,che era rimasto imbambolato.
”Chi entra per ultimo dorme per terra!”A quel grido Riku spaventato e,ripresosi ,vide il più piccolo che correva verso il cancelletto della casa.”Allora preparati a stare sul pavimento”e detto questo l’argenteo si mise a correre superando anche Sora.Si girò subito dopo facendogli la linguaccia e correndo all’indietro,quando sbattè la testa contro il cancelletto.Si prese la nuca fra le mani e maledicendo qualunque cosa gli venisse in mente e a quella scenetta Sora scoppiò in una grassa risata liberatoria.Senza che il castano se ne accorgesse,Riku si dirigeva verso di lui e gli diede un pugno sulla testa.
”Non è affatto divertente””Ahio”e ora anche Sora si teneva la testa dolorante.”Dai ragazzi!Non perdiamo tempo!”disse Taki con le borse in mano,seguito da Yumi che invece teneva le chiavi della casa.Entrarono e il castano iniziò a correre per le stanze ,sempre sorridente per poi andare dalla madre a chiedere quale fosse la sua stanza.Yumi gli mostrò una camera con un letto matrimoniale con due comodini ai lati,le pareti dipinte di azzurro e un armadio arancione.Il ragazzo non si era fermato nemmeno un attimo e si precipitò sul letto iniziando a gridare”Wow,un letto gigante solo per me!”Nel frattempo l’argenteo era arrivato sulla soglia della porta e si era appoggiato al muro guardando il castano.
-Come è tenero…sembra  un bambino…sempre spensierato…mai triste-a questo pensiero Riku si ricordò del viaggio in macchina e si rattristò perché il cuore gli si era streeto quando aveva visto Sora così infelice.”Hey Riku !Ti piace la mia bellissima cameretta?”il castano si era poi alzato e aveva preso l’argenteo per il braccio trascinandolo verso il letto e per farlo sedere.”Lo sai che questa è anche la mia camera,vero””Cosa?”A questa rivelazione Sora era sconvolto ed era arrossito.Avrebbe dovuto condividere con quel ragazzo, che per qualche strana ragione lo faceva sentire molto strano,la sua camera.E magari lo avrebbe visto appena uscito dalla doccia con il petto nudo e le gocce d’acqua che gli accarezzavano la pelle.-Ma che diavolo sto pensando?!Sora non farti filmini mentali-.”Sora!Stai bene?”Riku stava scuotendo il castano per farlo riprendere perché si era imbambolato a fissare il nulla ,tutto rosso in viso.
“S-Si,sto bene”Riku lo teneva ancora per le spalle e lo fissava negli occhi,quei bellisimi,enormi occhioni blu.E mentre si perdeva in quelle pozze di mare,involontariamente stava avvicinando il suo viso a quello di Sora ,tanto da sentire il respiro dell’altro sulle sue labbra.Il piccolo Sora ,ancora rosso e impaurito ,rimaneva fermo sia perché era un po’ scosso sia perché quegli occhi aquamarina gli supplicavano di restare.
“Sora!Riku!Venite a prendere i vostri bagagli!”E Sora,che mentalmente stava ringraziando mille volte sua madre per averlo chiamato,si alzò e corse a prendere la sua valigia.Riku ,parecchio scosso per quello che inconsapevolmente stava per fare,si passò una mano fra i lunghi capelli argentei e mormorò con uno strano sorriso malizioso”Sora…sei davvero un ragazzo strano”e passandosi una lingua sul labbro superiore aggiunse sempre mormorando”e sarai mio”.


Angolo dell'autore
Secondo capitolo u.u Ci ho messo un bel po' però ne è valsa la pena.E Riku è più cattivo che mai XD
"Si sono cattivissimo :P(Riku)" Riku tornatene nella PlayStation "Non voglio " ok e dopo questo me ne vado a riposare perchè sto impazzendo "E vero u.u" e tu stai zitto Riku.Spero che vi piaccia il capitolo e recensite per favore.alla prossima :)

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