Lady Helena V - L'ultimo Regno

di YukiWhite97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** DOVE LA VITA NON CRESCE! INCONTRI INASPETTATI! ***
Capitolo 2: *** CIO' CHE GLI ANNI NASCONDONO! INIZIA IL VIAGGIO! ***
Capitolo 3: *** MONDO DI SOTTO! VECCHI INCONTRI! ***
Capitolo 4: *** L'ULTIMA META! LA GUARDIANA DELLA CANDIDA ROSA! ***
Capitolo 5: *** NELLA CANDIDA ROSA! I RE DEL PASSATO! ***
Capitolo 6: *** FANTASMI DEL PASSATO! ALEXIE CONTRO HARRY! ***
Capitolo 7: *** IL PRIMO PHANTOMHIVE! PAURE REMOTE! ***
Capitolo 8: *** DEI CONTRO DEI! VENDETTA! ***
Capitolo 9: *** LA FINE! IL CERCHIO INFINITO! ***



Capitolo 1
*** DOVE LA VITA NON CRESCE! INCONTRI INASPETTATI! ***


Arriverà il giorno in cui tutto ciò che conosciamo cesserà di esistere, il giorno in cui il mondo tornerà alla sua origine, ovvero nel nulla.
Ogni cosa verrà divorata dalla distruzione, e alla fine, l'esistenza di ogni cosa vivente o non, giungerà al termine.
Questo è ciò che la Profezia più antica del mondo stesso aveva premunito...
Ma neanche il primo Kami avrebbe mai potuto immaginare che una principessa, una sua discendente, cambiasse i sue piani....


Erano ormai quattordici anni che nel Paradiso non vi era più ombra ne di vigore ne di prosperità. Tutto intorno pareva buio, neanche il caldo sole, che in realtà di caldo aveva ormai ben poco, pareva essere in grado di far crescere qualcosa nell'arida terra costituita solo da polvere bruciata.
Il cielo appariva rosso, lo stesso sole oramai troppo freddo, ogni cosa priva di vita. Il Castello che sin dall'Alba dei tempi aveva ospitato i grandi sovrani, non luccicava più d'oro, ma stava anch'esso cadendo in rovina, non era più possibile osservare l'aurora, ora invisibile, nessun Angelo e nessun unicorno volava nella volta un tempo blu, e tutti i più grandi guerrieri, o le creature più coraggiose, erano state destinate ad un'esistenza misera al di fuori di quel Regno che più che eterno appariva ormai al tramonto della sua esistenza.
Re Antony, seduto sul suo trono, al buio, si portò una mano sulla testa, sospirando rumorosamente. Erano ormai troppi anni che i suoi occhi non scorgevano più un panorama di pace e allegria, troppo tempo che viveva in quel contesto a cui non era stato abituato.
Molto tempo addietro, era stato convinto di poter fare il Re e di poter evitare quella Profezia che adesso pareva estendersi per il suo Regno, e la cosa più tragica era che neanche lui sapeva cosa sarebbe successo ancora, e soprattutto, come affrontare la situazione. Sapeva bene di non essere all'altezza dei suoi predecessori... e sapeva di dover tenere strette a se le uniche due persone rimastogli.
Si alzò, prendendo a camminare verso il balcone la cui finestra era spalancata, dando a vedere il panorama pietoso che si estendeva fino all'orizzonte. Una volta gli alberi avrebbero danzato, l'aurora cantato e le stelle brillato, ma ora tutto era spento, tutto stava morendo, e pareva che nessuno forza sovrannaturale potesse fermare quello scorrere del tempo che avrebbe apportato solo altra sofferenza.
Eppure, tra tutta quella distruzione e quel buio, vi era un raggio di sole che con la sua allegria e dolcezza era in grado di illuminare un pò la terra su cui comminava.
La principessa Annabelle stava inginocchiata al suolo, stando ben attenta a non sporcarsi il suo bell'abito color verde acqua, con gli occhi bicromatici puntati verso qualcosa, qualcosa che somigliava vagamente ad un piccolo germoglio, qualcosa di ormai molto raro, poiché nulla cresceva ormai su quella terra.
"Forza, avanti - sussurrò incantata - cresci ancora". Al suono della sua dolce e melodiosa voce, la neonata pianta crebbe ancora, anche se di solo qualche centimetro, un gesto che portò la principessa a sussultare.
"Mamma! - esclamò alzandosi e rivolgendosi alla donna seduta dietro di se - è cresciuta! Allora c'è ancora vita in questa terra!"
"La speranza è il senso della vita - rispose Nelly sorridendo - se non c'è la speranza allora non può esserci vita"
"Oh - sussurrò con gli occhi sgranati - questo germoglio crescerà, e quando sarà cresciuto abbastanza diventerà un bellissimo fiore, non è vero?". 
La Regina non poté fare a meno di sorridere ancora a quella frase, nonostante, subito dopo, si lasciò andare ad un sospiro.
Annabelle era identica a lei, aveva il suo stesso viso, gli stessi lineamenti e gli stessi capelli corvini, praticamente la sua fotocopia, eppure aveva un carattere totalmente diverso: era molto, molto più ingenua di quanto lo fosse stata lei alla sua età, era candida, dolce e soprattutto pareva non conoscere il male, nonostante nel male ci fosse praticamente cresciuta. E un'altra cosa che la distingueva, era il suo potere, una mescolanza tra due razze opposte che sin da quando era venuta al mondo l'aveva accompagnata.
Il vero fiore era lei, un fiore però non ancora sbocciato completamente.
"A nonno Sebastian e a nonno Ciel piacevano i fiori?" - domandò la piccola. A quella domanda gli occhi di Nelly si ricoprirono di un velo di lacrime, cosa che le succedeva ogni qualvolta che si parlava dei suoi genitori che già da diverso tempo si trovavano nella Candida Rosa.
"Mamma, perché piangi?"- domandò ella preoccupata, correndole incontro e abbracciandola.
"Non è nulla tesoro - sussurrò ricambiando l'abbraccio - lo sai.... che mi succede ogni volta..."
"Lo so, ma non devi piangere! - disse sorridendo - tu hai me, e hai papà, e... - si fermò un attimo, come se stesse pensando - la nostra famiglia è davvero così piccola?"
"Che intendi?" - domandò.
"Dove sono i tuoi fratelli? E i genitori e i fratelli di papà? E i vostri amici? Sin da quando ricordo ci siete sempre stati solo voi due"
"Loro non possono essere con noi - le sussurrò - ma tutti ti volevano bene. E vedrai che un giorno li incontrerai. So per certo che  è così. E quando succederà, sarà il giorno in cui potrai vivere nel vero Paradiso"
"Tanti anni fa il nostro Regno era molto bello, non è vero?" - chiese mettendosi in braccio a lei quasi come se fosse stata una bambina.
"Molto - rispose donandole un bacio in fronte - L'aurora colorava il cielo, gli alberi cantavano e danzavano, così come le ninfe e le driadi. E c'erano gli Angeli, gli Dei, gli Shinigami, i Demoni e le Anime. Tutta questa gente viveva qui in pace e armonia, nonostante le numerose guerre. E noi Phantomhive, siamo i leggittimi eredi al trono del Paradiso, sin dall'Alba dei Tempi, e sarà così... fino alla fine". La Regina continuò a raccontare, come se si fosse trattata di una favola che in realtà non era altro che la storia sua vita.
"Mamma, ti prego, me la racconti ancora? La tua storia" - supplicò la piccola con gli occhi semichiusi.
"La mia storia è stata scritta dapprima che io nascessi, sin da prima che venissi concepita. Ma si è realizzata nel momento in cui Re Sebastian e Re Ciel si sono incontrati. Da loro sono nata io, che ho di conseguenza stravolto le loro vite, fino a condurli fin qui"
"Quindi non è proprio una favola... e più una storia d'amore..." - sussurrò con gli occhi che le brillavano.
"Più o meno... è così" - sorrise accarezzandole la testa, ignara che una figura nascosta tra i pochi folti alberi rimasti, le stesse osservando.
Quella presenza però, non poté non sfuggirle a lungo, infatti, un secondo dopo, spostò lo sguardo, alzandosi di scatto.
"Che succede?" - chiese Annabelle.
"C'è qualcuno - dichiarò Nelly - sta dietro di me". Si guardò ancora intorno, fin quando la sua vista non fu accecata da qualcosa di luminoso e bianco come la luce, qualcosa che fece sussultare sia lei che la figlia.
"Cos'era? - chiese quest'ultima - era così veloce che non l'ho vista arrivare!"
"Non può essere - mormorò la Regina alzando gli occhi al cielo - un Angelo?". La Principessa prese a tremare a quella vista, e la sua paura, mista allo stupore e alla curiosità, creò un'aura intorno al suo corpo in grado di fungere sia da scudo che d'attacco, poichè i suoi poteri dipendevano principalmente dalle proprie emozioni.
Immediatamente, quello che doveva trattarsi di un Angelo, a giudicare dalle ali bianche, si spostò dal cielo verso il basso ad una velocità vorticosa, reggendo in mano una strana arma, come se volesse attaccarli.
"Ma cosa....?" - chiese Nelly. Prima che però l'estranea potesse raggiungerli, Antony si mise prontamente in mezzo, estraendo la propria falce e puntandola contro l'avversario.
"Maledizione - sbottò - oramai non si può stare un attimo tranquilli!". L'Angelo però non si tirò indietro, anzi, aumentò la propria velocità, ma prima che potesse raggiungerlo, quest'ultimo fu spinto indietro da un vento nero e oscuro che lo costrinse ad arrestare la sua corsa.
"Eh? - chiese lo shinigami voltandosi - Annabelle!"
"Scusa, e che mi sono spaventata!" - urlò strizzando gli occhi.
"Era... un Angelo?" - chiese Nelly stringendo a se la figlia. Il Re si sistemò con fare nervoso gli occhiali, e dopo aver compiuto qualche passo, si avvicinò alla figura del presunto Angelo che stava steso al suolo con gli occhi socchiusi. Anche la Regina e la Principessa si avvicinarono, e quando quest'ultima ebbe estinto del tutto la sua paura, gli si inginocchiò accanto, scrutando il suo viso.
"Oh, com'è carino" - disse sorridendo.
"Stai indietro - disse Antony - non sappiamo questo tipo chi sia e da dove viene". Prima che Annabelle potesse dire altro, si ritrovò a sussultare e a gettare fuori un gridolino, nel vedere il tipo steso a terra alzarsi di scatto.
"Fermi! - disse quest'ultimo porgendo le mani in avanti - non sono un nemico!"
"Non sei un nemico?! - sussultò lo shinigami afferrando la figlia  e portandola dietro di se - ci stavi attaccando, dannato!"
"Scusate, ma mio padre mi dice sempre che non si è mai abbastanza previdenti" - rispose con noncuranza. Annabelle osservò meglio il suo viso e i suoi occhi: quest'ultimi erano color dell'oro, che di molto si contrapponevano alla carnagione ambrata che a sua volta si contrapponeva con i capelli albini su cui portava una fascia, e con il colore delle ali e dell'abbigliamento, prettamente chiaro.
"Mmh? - fece quest'ultimo, accorgendosi di essere osservato - che vuoi tu? Vuoi attaccarmi di nuovo senza motivo?!"
"Hey, guarda che non l'ho mica fatto apposta! - fece ella prendendo coraggio e facendosi avanti - sei tu che mi hai spaventato. E poi bada a come parli, io sono la Principessa Annabelle Phantomhive Spears"
"Taci mocciosa, so bene chi sei - sbuffò - ma non ho intenzione di perdere tempo con te. Regina - disse ad un tratto rivolgendosi a Nelly e porgendole un inchino - io vengo dal Mondo di Sotto a supplicare il vostro aiuto"
"Cosa....? - sussurrò guardandolo - dal Mondo di Sotto.... ma.... ma tu chi sei?"
"Mahesh - rispose guardandola negli occhi - Mahesh Kadar, il figlio di Shiro e Ila". Ella ebbe quasi un sussulto dopo aver udito  quelle parole, e portandosi una mano sul cuore, si avvicinò all'Angelo che in realtà aveva le sembianza di un ragazzino, più o meno della stessa età di Annabelle.
"Tu...? - chiese con gli occhi lucidi - il figlio di Ila? Io... io... non ne avevo idea..."
"Lo so - fece alzando gli occhi al cielo, per poi sorridere - è un piacere per me fare la vostra consocenza, Regina, e avremo molto più tempo per conoscerci quando il viaggio sarà finito"
"Di che viaggio parli, moccioso?!" - sbottò Antony.
"Mi sembra di averlo già detto - dichiarò - sono stato mandato qui per chiedere il vostro aiuto, un aiuto che non potete negarmi. Chi mi manda è la gente che un tempo conoscevate e da cui siete stati separati"
"Vuol dire che.... che stanno tutti bene?" - chiese la Regina.
"Bene è una parola grossa. Diciamo che sono tutti vivi - si guardò intorno - e a quanto pare nemmeno voi siete messi troppo bene. Meglio, un motivo in più per aiutarmi"
"Di cosa stai parlando?! - urlò lo shinigami - noi non facciamo nulla, abbiamo già i nostri problemi"
"Antony - lo chiamò la moglie - ma hai sentito cos'ha detto? La gente che un tempo conoscevamo... questo significa.. che anche i tuoi genitori, tuo fratello e le tue sorelle sono vivi..."
"Cosa...? - chiese egli - anche.... anche loro...?"
"Sì, anche loro - sospirò Mahesh - ma forse sarà il caso che vi spieghi tutto dall'inizio"
"Ah, ma certo - sorrise Nelly avvicinandolo dolcemente a se - scusa la brusca accoglienza, ma dopo anni di Guerra siamo un pò prevenuti. Ti ascolteremo, non potrei dire di no al figlio della mia migliore amica"
"Siete davvero gentile come mia madre diceva - disse arrossendo leggermente - ma la mocciosa non è affatto gentile"
"Uffa, smettila di chiamarmi così! - sbuffò Annabelle andandogli incontro - non ti conviene metterti contro di me, guarda che so usare una falce, e se voglio posso anche divorarti l'anima!"
"Va bene, basta! - urlò Antony frenandola - non è il momento per strani litigi, vedete di non prendervi troppa confidenza l'uno con l'altro"
"Tanto non ci tenevo" - sbuffò la principessa a braccia conserte.
"Umh, sì - fece Mahesh sgranchendosi la voce - allora, sarà il caso che vi racconti tutto ciò che è accaduto in questi anni e del motivo per cui sono qui, ma preparatevi, perché ascoltando ciò che ho da dire, non potrete più tornare indietro..."

Angolo dell'autrice
Buonsalve! Eccomi, sono tornata con il primo capitolo dell'ultima parte della saga, anche se ammetto che è la prima volta che inizio in modo così tragica, in genere sono tutti così carini e spensierati! xD
Bene, cosa abbiamo... il Paradiso che è stato distrutto, per motivi X.
Annabelle che è diventata grande e super carina che già litiga con Mahes *^*
E ovviamente molti di voi si chiederanno... che fine hanno fatto gli altri? Bene, preparatevi, perché in quest'ultima parte vedrete moooolti colpi di scena che vi lasceranno senza fiato, almeno spero ! :3

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Capitolo 2
*** CIO' CHE GLI ANNI NASCONDONO! INIZIA IL VIAGGIO! ***


"Come stavo dicendo fino a poc'anzi, io vengo dal Mondo di Sotto  - iniziò a raccontare Mahesh, sedendosi sull'arido suolo - sono nato e cresciuto in quel luogo, tra gli stenti e la sofferenza. Molta della gente che ho conosciuta e morta da tempo, a causa di tutte le piaghe che ci hanno trovato impreparati in questi anni. Ed è proprio per questo che sono qui: io sono l'unico che è riuscito, seppur con molte fatiche, a scavalcare il muro che separa il Paradiso dal mio Mondo, visto che pochi ne sono in grado. E sono arrivato fin qui, a chiedervi in nome della mia gente, dei vostri amici, di riunirvi a noi e cercare di fermare questa sventura". I due sovrani ascoltarono in silenzio ciò che l'Angelo aveva da dire, ma alla fine dei fatti Antony non poté fare a meno di tirare un lungo respiro.
"Capisco perfettamente - disse cercando di mantenere la calma - ma non credo che il nostro intervento potrà servirti a molto, Mahesh. Ci abbiamo già provato una volta, quella stessa volta in cui il Paradiso è caduto in rovina"
"Che cos'è il Mondo di Sotto?" - domandò a quel punto Annabelle.
"Un luogo nascosto nei meandri dell'Aldilà, un luogo giunto alla fine dei suoi giorni dove tutti noi siamo costretti a vivere - rispose l'Angelo - ma suppongo che voi, miei sovrani, ne sappiate meglio di me". Nelly annuì debolmente con il capo, rivolgendosi poi alla figlia che la guardava con due occhi curiosi.
"Questi fatti risalgono a quando eri ancora una neonata - spiegò - a quando tutto andava ancora bene. Ma com'era stato predetto, la pace cessò presto di esistere"
14 anni prima
Solo da alcuni mesi i due Re erano ascesi verso la Candida Rosa, e nonostante la Profezia dettata dai due nemici ormai sconfitti, pareva che le cose andassero momentaneamente per il verso giusto.
Ma la quiete cessò un giorno di esistere, così all'improvviso, il giorno dell'inizio dell'Apocalisse.
Nelly stava cullando dolcemente Annabelle, quando ad un tratto un rumore la fece sussultare e la costrinse ad affacciarsi dal Castello. Una volta fatto ciò, i suoi occhi scorsero il cielo divenire rosso come il sangue, le stelle cadere verso il suolo, e i pianeti in lontananza iniziare a girare vorticosamente, per poi esplodere. Un grido di terrore uscì dalla sua bocca, e dopo aver stretto a se la bambina, si precipitò fuori, dove Antony stava, con lo sguardo puntato verso l'alto.
"Antony! - lo chiamò - cosa sta succedendo?"
"E'.... è come se ci fosse una Guerra lassù nel cielo - sussurrò cercando di nascondere la sua paura, per poi voltarsi verso il suo esercito - non so cosa dobbiamo fare, ma se questo evento vuole segnare l'inizio della fine, io da Re non me ne starò lì a guardare. Pertanto non lasciatevi prendere dal panico e cercate di frenare questa catastrofe!".
La Regina si ritrovò per la prima volta inerme, poiché qualcosa di troppo grande e strano stava accadendo perché potesse affrontarlo. I grandi Titani del Cielo e dell'Aria discesero sul Paradiso, causando terrore ovunque, la terra sotto i loro piedi prese a sgretolarsi e a fratturarsi, la volta iniziò a riempirsi di colori indefiniti, e la luna iniziò a spezzarsi, frammenti che ora ricadevano insieme alle stelle, provocando dei boati fragorosi.
Ella vide i suoi più cari amici andare incontro all'ignoto per cercare di fermarlo in qualche modo, ma questa volta non si trattava ne di una Guerra o di una battaglia, era semplicemente la catastrofe che si ergeva nel loro Regno, la catastrofe che era stata premunita e che erano stati convinti di poter affrontare, poiché avevano sempre affrontato e sconfitto tutto.
Improvvisamente, la terra già sgretolata prese ad aprirsi ancora di più, formando una voragine che trascinò dentro di se tutti i coloro che si trovavano sospesi nell'aria o in piedi in terra, non dandogli neanche la possibilità di reagire.
"No! - urlò ella - non può essere, non ci credo!". Fece per andare avanti, fece per aiutare coloro che negli anni l'avevano sempre sostenuta, ma prima che potesse farlo, qualcosa che somigliava d un uragano la travolse, facendole sbattere la testa al suolo e facendole perdere i sensi.
Ciò che vide fu il buio e ciò che udì il silenzio.
Quando, diverso tempo dopo, aprì gli occhi, si tirò leggermente su, sentendo una male atroce e vedendo il suo amato regno bruciare a causa delle fiamme, con la terra arida e scura, il cielo macchiato di sangue, e un silenzio tombale che la fece rabbrividire sin dal profondo del suo essere.
"Annabelle" - sussurrò stringendo a se la piccola che aveva badato bene a non lasciare neanche per un secondo.
"Nelly! - la chiamò all'improvviso Antony, correndole incontro, ferito e con l'affanno - Nelly, almeno voi state bene!"
"Cosa... cosa è successo? - sussurrò stringendolo a se e guardandolo con gli occhi lucidi - dove sono... dove sono tutti?"
"Sono andati - mormorò con le lacrime agli occhi - mi dispiace.... non sono stato abbastanza forte da salvarli. Siamo rimasti solo noi tre... in questo Regno ormai distrutto". La Regina spalancò dapprima gli occhi a quell'affermazione, per poi affondare la testa sul suo petto e prendere a piangere in modo disperato, poiché tutto ciò che aveva sempre protetto, le era stato portato via in un secondo, senza che potesse far nulla.
Fu così che i due sovrani e la principessa, furono gli unici superstiti di quella giornata che altro non era l'inizio della fine.
Per qualche ragione erano stati graziati, o forse condannati ad assistere alla fine del loro Regno ormai non più eterno.


"E' così che andata - concluse Nelly con le lacrime agli occhi - tutto ciò che conoscevamo e stato portato via quel giorno. E io... io non ho potuto far nulla..."
"Ti prego, non piangere - sussurrò Antony stringendola a se - io sono il Re, e ho lasciato che succedesse una cosa del genere"
"Oh - sussurrò la Principessa portandosi le mani sul cuore - è una cosa... orribile. Però.... perché... noi tre siamo stati risparmiati?"
"Noi crediamo che sia perché è possibile fermare la Profezia in qualche modo - intervenne Mahesh - il popolo ha bisogno di riunirsi ai due sovrani. Ma neanche questo basterà. Soltanto con la guida di Re Ciel e Re Sebastian possiamo anche solo sperare di vincere, anche se non sappiamo in che modo. Non c'è un vero nemico, e questo rende tutto più difficile"
"I Re? - fece la Regina - ma... non è possibile... loro si trovano... nella Candida Rosa, il Luogo di tutti i Kami"
"Per l'appunto - sospirò l'Angelo - mi sa che ci toccherà andare anche noi fin lì"
"Impossibile - gli fece notare lo shinigami - soltanto i Re giunti alla fine della loro carica possono ascendere fino alla Candida Rosa. Non c'è altro modo per raggiungerla!"
"E cosa vorreste fare, maestà? Provarci o aspettare che tutto vada in rovina?" - chiese l'altro inarcando un sopracciglio.
"Beh - sospirò Annabelle - questo stupido Angelo non mi sta affatto simpatico, però ha ragione. Se c'è un modo per fermare questa profezia dobbiamo assolutamente provarci. Io... non voglio essere l'ultima principessa. Il nostro Regno avrebbe dovuto essere eterno mamma, me lo hai sempre ripetuto"
"Lo so - sussurrò ella tremando - anche io voglio salvare il mio Regno. Non possiamo dire che sia impossibile giungere alla Candida Rosa. 
Pensavo fosse impossibile che esistessero shinigami, demoni o angeli, ma poi mi sono ritrovata ad essere un demone.
Pensavo fosse impossibile che esistesse un'Aldilà con svariati Regni e creature, ma poi mi sono ritrovata ad essere una Principessa e poi Regina.
E' tutto teoricamente impossibile, anche la mia vita lo è, ma intanto esiste e persiste. Quindi - si voltò verso l'Angelo - Mahesh. Non ignorerò la richiesta del mio popolo, il cui sangue è stato versato troppe volte. Vi aiuteremo e affiancheremo in questo viaggio"
"Tsk, e va bene - sospirò Antony - Nelly ha ahimè ragione. Non possiamo lasciare che questo Regno sia distrutto"
"Grazie miei Sovrani - sorrise l'Angelo - mi sento però di informarvi sul fatto che questo viaggio sarà il più particolare della vostra vita, forse un viaggio senza ritorno. Non sappiamo cosa incontreremo nel nostro cammino, ma dobbiamo assolutamente ricongiungerci con i due Re, e magari anche con i loro predecessori, non sarebbe male. Siete dunque pronti ad affrontare tutto ciò?"
"Dovresti sapere le mille cose che ho affrontato nel corso della mia vita - sorrise la Regina - neanche l'ignoto potrà fermarmi"
"Sì! - esultò la Principessa raccogliendo da terra il germoglio che aveva raccolto poco prima - Il Paradiso tornerà a fiorire, così come fiorirà questo germoglio!"
"Molto bene - dichiarò Mahesh - se siamo tutti qui allora, credo che potremmo andare"
"In realtà, non siamo tutti qui - disse Nelly - non ne sono molto sicura, ma credo che nelle terre dell'ovest ci sia qualcuno che potrebbe aiutarci. Spero solo.... spero solo che sia vivo"
"Di chi parli mamma?"- domandò la principessa.
"Di una persona che occupa il mio stesso rango - disse sorridendo - Re Vincent, mio fratello, ovvero tuo zio - si voltò verso ovest - non ho più sue notizie da quel giorno, ma magari, lui e Daisy sono stati risparmiati".
"Cos'è che vorresti fare? - chiese Antony - andare fino ad ovest?"
"Certo che sì. Vincent è forte, non posso credere che abbia mollato così, per me è ancora vivo, ma per esserne certi dobbiamo andare oltre il sole freddo e glaciale!"
"SI! - esultò la principessa - andiamo!"
"Frena il tuo entusiasmo - sbottò l'Angelo - guarda che non è un gioco!"
"Lo so bene! - rispose facendogli una linguaccia - vedi di non farmi arrabbiare, brutto scemo!"
"Ho detto basta! - esclamò lo shinigami separandoli - non voglio sentirvi litigare ancora. Andremo verso ovest, ma questo è solo l'inizio del nostro viaggio, pertanto state buoni e occhio a non farmi arrabbiare, intesi?". I due ragazzini si lanciarono un'occhiataccia malefica a  vicenda, per poi fare un piccolo cenno con il capo.
"D'accordo - sospirò Nelly prendendo per mano il marito - sarà meglio sbrigarci se vogliamo raggiungere l'ovest prima che la note cali". Il suo sguardo si posò oltre il cielo rosso sangue, oltre gli alberi neri come se costituiti da cenere, oltre la distruzione più totale.
I quattro camminarono a lungo  attraverso quello che un tempo doveva essere stato un bosco rigoglioso, dove ora nessuna forma di vita vi era più e dove il silenzio regnava sovrano. 
Annabelle camminava a passi lenti, guardandosi intorno con curiosità e lanciando di tanto in tanto a Mahesh, il quale si scostava ripetutamente il ciuffo dalla fronte, ricambiando lo sguardo e facendola arrossire senza un apparente motivo.
"Emh.... anche il tuo Mondo è così?" - chiese ad un tratto.
"Più o meno - sbuffò l'Angelo - doveva esserci molta vita qui prima"
"Già - sospirò - mamma mi ha detto che un tempo gli alberi danzavano e cantavano. Invece adesso è tutto.... tutto spento". Oltre al suo tono di tristezza, Mahesh notò anche come una strana aura fluttuante si stesse creando attorno alla Principessa.
"Ma cosa...?"
"Ah, non avere paura - lo rassicurò - il mio potere dipende dal mio umore, Molto spesso non riesco a controllarlo"
"Tsk, certo che sei strana" - sbuffò cercando di nascondere l'ammirazione.
"Hey voi - disse ad un tratto Antony - siamo arrivati". I due si fecero avanti, osservando il palazzo che pareva fatto di cristallo, il quale però era come corroso dal tempo. Nelly si fece avanti a passo felpato, seguito dallo shinigami, e dopo essersi fatta spazio, sperando di scorgere qualcuno all'ingresso, cosa che di fatti accadde.
Gli occhi scarlatti di Re Vincent stavano fissi dinnanzi a se, e ora anche la sua espressione era cambiata.
"Vincent, cosa succede?" - chiese la Regina Daisy, di fianco a lui.
"C'è... qualcuno - mormorò .- ma non si tratta di nemici... com'è possibile". I suoi dubbi furono colmati quando egli vide la figura della sorella farsi avanti.
"Nelly?!" - la chiamò sussultando.
"Fratello! - lo chiamò ella sorridendo e correndogli incontro - oh mio dio, allora stai bene! Sono così felice, e ci sei anche tu Daisy!"
"Nelly, Antony - sussurrò la mezzo demone - sono anni che non ci vediamo"
"Per l'appunto - disse il Re - pensavo fosse morti! E' un piacere vedervi, ma...ma cosa ci fate...?". Non terminò neanche la frase che i suoi occhi si posarono immediatamente sulla piccola figura sorridente di Annabelle.
"Ciao zio!" - salutò quest'ultima andandogli incontro.
"Annabelle?" - domandò dopo qualche secondo di incertezza.
"Sì, sono io! E' un piacere conoscerti, sono felice di sapere che qualche membro della mia famiglia è ancora vivo!". Il Re sorrise, poggiando poi una mano sulla testa della nipote.
"Sono felice anche io. Lei è la Regina Daisy" - disse sorridendo.
"E' un piacere conoscerti, Principessina" - si presentò la mezzo demone facendo un piccolo inchino.
"Anche per me! - rispose trascinando a se l'Angelo -  Questo qui invece è il mio amico Mahesh!"
"Hey, io non sono tuo amico" - sbuffò imbarazzato.
"Tu? - fece Vincent guardandolo  - la tua faccia non mi è nuova"
"Mi sa che dovrò raccontarvi tutto, Vostra Maestà". Dicendo ciò, l'angelo cominciò a raccontargli di quello che era successo e delle sue intenzioni.
"...Proprio per questo, è necessario che uniamo le forza e ci affrettiamo a raggiungere la Candida Rosa. Solo i due Re potranno aiutarci"
"Ho capito - sussurrò egli - per me non c'è alcun problema. Salverò quello che anche il mio regno, o non sarei degno del nome che porto. Io voglio essere un grande Re, come lo sono stati i miei genitori, come lo è stato mio nonno"
"Evviva! - esclamò la principessa - allora partiamo?!"
"Si Principessa - fece Mahesh sorridendo e puntando la propria arma verso il  cielo come a voler fare un taglio - preparatevi! Non si tornerà indietro!"


Angolo dell'autrice
Yeaaaah che l'ultimo viaggio abbia finalmente inizio! Quel figo di Vincent e Daisy sono con noi, al contrario degli altri che non non si trovano ad affrontare una bella situazione :/ Eh si, è stato spiegato ciò che è avvenuto quattordici anni prima, ovvero l'inizio dell'Apocalisse, soltanto i nostri eroi Sebby e Ciel possono aiutarci *^*
Cosa accadrà adesso? Riusciranno a raggiungere la Candida Rosa e a bloccare la Profezia? :P

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Capitolo 3
*** MONDO DI SOTTO! VECCHI INCONTRI! ***


I quattro sovrani, la principessa e l'Angelo avrebbero presto cominciato il loro viaggio, ciò che non sapevano era che Maesh era la chiave per arrivare al Mondo di Sotto.
"Bene - disse Nelly - Mahesh, cos'è che dobbiamo fare precisamente?"
"Lasciate fare a me,  mia Regina - sorrise egli guardandosi intorno e afferrando la sua arma - si parte!". Dopo aver detto ciò, conficcò con un movimento veloce la sua arma argentata dalla forma appuntita al suolo arido, e nel farlo, uno sprazzo di luce si liberò dal terreno, qualcosa di accecante.
Anabelle fu portata a chiudere gli occhi, e sentì l la terra sotto i suo piedi disfarsi e il cielo sopra di lei divenire sempre più lontano, era un pò impaurita ma allo steso tempo provava un emozione di curiosità inspiegabile. Poi si sentì precipitare, e ad un certo punto allungò la mano per afferrare quella della madre, che ricambiò la sretta. Dopodiché videro buio, e prima che potessero parlare, sentirono di cadere, di essere spinti verso il basso, e in effetti fu proprio così.
Caddero, su una superficie di terra grigia. La Principessa ruzzolò violentemente, al contrario di Mahesh cbe atterrò tranquillamente in piedi.
"Siamo arrivati" - disse. I due fratelli Phantomhive si guardarono intorno, un pò sorpresi.
"Ah, tutto qui? - chiese Re Vincent tirandosi su -  bastavo questo?"
"Non illudetevi - dichiarò - ci vuole una forza immane per arrivare in questo Mondo anche per una sola persona. Ora seguitemi". Si fecero avanti, e man  mano che avanzavano, l'aura di Annabelle diveniva vorticosa, agitata, rispecchiando il suo stato d'animo: stare lì non le piaceva, quel luogo era tetro, buio, triste, si chiedeva come facesse qualcuno a vivere lì. Ad un certo punto la sua aura arrivò all'Angelo, avvolgendolo e facendolo quasi cadere.
"Piantala, controlla la tua aura!" - la rimproverò quest'ultimo.
"Brutto antipatico, guarda che non lo faccio apposta - sbuffò facendogli una linguaccia - anzi, adesso guarda che ti faccio!". Dicendo ciò indirizzò la sua aura nuovamente verso l'angelo, afferrandolo come se si fosse trattato di una bambola.
"Lasciami subito! Brutta mocciosa, sei una principessa dispettosa e antipatica!" - urlò.
"Non mi importa, qui l'antipatico sei tu!" - esclamò ridendo, facendo ridere di conseguenza anche Nelly.
"D'accordo, ma non è il momento di scherzare. Forza Annabelle, lascia stare Mahesh, ci sono gli altri da cercare" - sospirò Antony a quel punto.
 La piccola ubbidì, lasciando cadere malamente l'Angelo che iniziò ad imprecare mentalmente. Camminarono a lungo, fin quando non arrivarono ad una parte del luogo che pareva più abitata Nelly si fermò, guardandosi intorno, sentendo una stretta al cuore quando scorse i visi della gente che conosceva, comparire pian piano.
"Non posso crederci - sussurrò - i miei amici... sono tutti qui". A quel punto, le figure di Bianca, Harry, la piccola Daisy, Claude e Alois si fecero avanti, guardando i nuovi arrivati sorpresi.
"Nelly?! - fece il Kesshiteboru - Antony? Siete... siete voi?!"
"DAAISYYYY! - piagnucolò Alois correndole incontro - sei tuuuu! Sono passati anni!". La mezzo demone avrebbe in genere rifiutato l'abbraccio, ma si vide costretta ad accettare, dopo anni di separazione che le pesavano.
"Mi sei mancato anche tu " - sussurrò trattenendo le lacrime.
"VINCEEEEEENT! - disse poi rivolgendosi al Re - Ciao figlio, come stai?"
"Non chiamarmi figlio e stammi lontano!" - sbottò cercando di scostarsi inutilmente da quell'imminente abbraccio.
"Bianca! - esclamò Nelly correndole incontro - sono così felice di vederti ! Ma ci siete tutti...?"
"Certo che ci sono tutti -sospirò Mahesh - credi che ti abbia menti....". Prima che potesse concludere la frase, uan figura poco pià bassa di lui lo cinse per la vita in modo possessivo.
"Mahesh.. sei tornato finalmente!"
"Mamma - fece arrossendo - dai lasciami, ti sembra il momento..." - si interruppe di nuovo, ricevendo un colpo affettuoso alla testa da parte di Shiro - ma... e questo per cos'era?!!"
"Per aver trattato male la principessa Annabelle. Devi essere un gentiluomo, proprio come me" - lo rimproverò
"Ma per favore, con quella, non dire stupidaggini!" - sbottò alzando gli occhi al cielo. Lo sguardo di Ila si posò ad un tratto sulla Principessa e poi sulla sua migliore amica, e a quella visione gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.
"Nelly" - la chiamò piano, avvicinandosi.
"Ila" - sussurrò ella a sua volta. Si guardarono a lungo, per minuti indefiniti, e quattordici anni di vuoto furono ben presto colmati in un abbraccio. Solo Antony si guardava  intorno, un pò spaesato.
"Papà... chi cerchi?" - chiese Annabelle.
".. La mia famiglia" - sussurrò impercettibilmente. Prima che potesse aggiungere altro, una mano gli si poggiò sulla spalla.
"Ne è passato di tempo, fratello"- disse una voce. Lo shinigami si voltò, ritrovandosi davanti la figura di un ragazzo dai capelli rossi, vestito di bianco e cremisi.
"G... Greg? - domandò con gli occhi lucidi - sei... sei tu?"
"Certo che sono io - disse sorridendo - sono diventato carino, vero? Su, non  farti venire le lacrime agli occhi, siamo tutti qui!". Alzò lo sguardo, indicando la sorella Scarlett che dall'alto era scesa con Vincent del Tengoku, mano nella mano.
"Ciao fratello - disse ella sorridendo - vedo che alla fine ce l'hai fatta a divenire Re"
"Scarlett" - la chiamò egli ridendo, cingendola in un abbraccio affettuoso.
"FRATELLONEEEE!" - esclamò in quel momento una voce familiare.
"Destinty! - disse accorgendosi di essere abbracciato da dietro - sono cos' felice di vederti!"
"E non sei felice di vedere anche a me zio Antony?" - chiese Harmony comparendo dal nulla, la quale non era più una bambina, ma una donna.
"Wow - mormorò guardandola e battendo ripetutamente le ciglia - certo che sei cambiata parecchio".
"Vuoi fare il pervertito con mia figlia, depravato?" - scherzò Ronald dandogli una pacca sulla spalla.
"Ronald, idiota! - lo abbracciò - mi sei mancato!". Annabelle osservò incantata quella scena, sorridendo, e nell'indietreggiare, fu costretta ad un certo punto a fermarsi. Si voltò, incontrando due figure che dovevano essere shinigami.
"Ciao Annabelle " - la salutò la figura dai capelli neri.
"Oh, ciao - rispose sorridendo - ci conosciamo? Tu sei così... familiare"
"In realtà.... sono molto più di quello che credi" - sussurrò accennando un sorriso.
"Sei così carina, anche se non mi somigli per niente!" - disse la figura dai capelli rossi, sorridendo. Nel'udire quelle parole, quelle voci, Antony si voltò, mentre gli altri puntarono finalmente gli occhi sulla principessa.
"Oh.. voi..." -  sussurrò egli con gli occhi lucidi.
"Papà li conosci?" - chiese la Principessa curiosa.
"Certo - rispose sorridendo dolcemente - sono i miei genitori" 
"I tuoi... - fece incredula - oh ma allora... scusate... - sorrise andando nuovamente loro incontro - ciao nonni, lieta di conoscervi". A quelle parole William la prese in braccio, abbracciandola forte, abbraccio a cui si unì anche Grell, ma prima che potessero far altro, i suoi numerosi zii la catturarono, facendole mille moine e coccole come se fosse stata una bambola, ed Annabelle ne fu felice come non mai, poichè aveva finalmente conosciuto una parte della sua famiglia.
"Ciao - la salutò Harmony - piacere, sono Harmony, tua cugina"
"Ciao, piacere di conoscerti" - disse allungando la mano, ma fu prontamente catturata in un abbraccio.
"Sei così... carina! - fece Greg - si vede che hai preso da me! E che begli occhi, beh buon sangue non mente!"
"Ora smettila, sei ridicolo" - sbuffò Scarlett.
"Zia.. Scarlett? - chiamò la piccola un pò incerta - sei davvero bella". La shinigami arrossì terribilmente a quel complimento, entrando in un brodo di giuggiole.
"E tu sei.... davvero adorabile"- sussurrò con gli occhi lucidi.
Antony e Nelly sospirarono felici, e ben presto furono raggiunti da una vecchia conoscenza.
"E' un piacere vedervi qui" - sussurrò il Dio dell'Oltretomba facendosi avanti.
"Ade - lo chiamò la principessa - mi chiedevo dove fossi!"
"Sono sempre stato qui - sussurrò - l'unico Dio ad essere sopravvissuto... gli abitanti di Asgard... sono... sono morti tutti". I due fremettero a quelle parole domandandosi come fosse possibile che un intero Regno non avesse resistito a quattordici anni di difficoltà, ma questo la diceva lunga sulla gravità della situazione. 
"Antony - lo chiamò William ad un tratto  - è tanto che vi aspettiamo"
"Lo so - sussurrò - ci dispiace per tutto ciò che è successo, avremmo dovuto impedirlo"
"Non importa - lo rassicurò - Mahesh vi ha raccontato quello che dovremmo fare, no?"
"Sì - annuì Nelly - arrivare alla Candida Rosa e chiedere aiuto ai Re. Ma come possiamo arrivarci?".
"Dobbiamo arrivare al cielo " - disse Mahesh alzando gli occhi in alto.
"E come? I  Re al termine della loro carica vengono richiamati dalla Candida Rosa, anche se andassimo su in cielo non la troveremmo comunque!" - disse lo shinigami.
"Ci dobbiamo provare! E l'unico modo! Insieme salveremo il Regno dalla profezia, dobbiamo farlo!" - insistette l'Angelo.
"Sì! - esultò Annabelle - vi prego, salviamo la nostra famiglia, questa volta possiamo!". I due coniugi si guardarono negli occhi, capendo che quella fosse la seconda possibilità che per anni avevano atteso.


Angolo dell'autrice
Che cosa carina e pucciosaaaaaa! Insomma, un capitolo pieno di fluff *----* Finalmente dopo quattordici anni, sono tutti riuniti, ma poi voglio dire, Annabelle non è la dolcezza? La amano tutti v.v e tutti si sciolgono al suo cospetto u.u
Allora allora allora, dal prossimo capitolo le cose si complicheranno (on modo positivo o no? Mistero u.u) perciò, non perdetevelo :D

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Capitolo 4
*** L'ULTIMA META! LA GUARDIANA DELLA CANDIDA ROSA! ***



"Ebbene - fece Nelly - per andare nella Candida Rosa, è necessario andare verso il cielo. Il problema è però che ci troviamo nel Mondo di sotto, questo significa che dobbiamo necessariamente tornare in superficie"
"Non possiamo andare volando? - chiese Annabelle - come facevate un tempo"
"Un tempo la magia che impregnava il nostro Regno era maggiore" - spiegò Antony.
"Già, e poi si dice che anche se l'Angelo più forte volasse per più di mille anni non riuscirebbe mai ad arrivarci" - aggiunse Mahesh.
"Ma ci deve essere un modo! - sbuffò - io sono una Phantomhive, tutti i Phantomhive prima di me sono andati lì, e non vedo perché non dovrei riuscire ad arrivarci! Dannazione, devo fare qualcosa!" - sbottò, assumendo un'aria imbronciata, e a quel suo gesto la sua aura prese a girare vorticosamente intorno a lei, come ad avvolgerla.
"Nessuno sa niente su questo luogo?" - chiese Antony.
"Nessuno sa ne come sia ne dove si trovi - spiegò Bianca - perché nessuno ci è mai stato e chi va non può più tornare"
"Ecco - disse ad un tratto Greg alzandosi - io veramente... saprei qualcosa. Nel corso di questi anni, seppur non fosse corretto, io e Hope abbiamo continuato a vederci. Molte volte la implorai di portarmi lì, ma lei mi disse di no. Però mi raccontò alcune cose su quel luogo: mi disse che somigliava molto al Paradiso, al Regno Eterno, e che non è impossibile da raggiungere. E' un luogo, nascosto in mezzo alle nuvole, chiuso da cancelli d'oro. Non solo le ali che servono, ma il cuore leggero e l'animo puro"
"Che? - fece Scarlett- tu hai continuato ad vederti con Hope e non ne sapevamo nulla?!"
"No potevo dire nulla - sospirò - è una cosa che ha fatto di nascosto. I Kami non l'avrebbe mai punita, ma non voleva crearmi problemi. e poi come vedi mi è stato utile. "
"Cuore leggero e anima pura - ripeté la principessa- beh, tutti noi abbiamo il cuore leggere e l'anima pura! Basterò solo sforzarci! Mahesh, puoi portarci in superficie?!"
"No che non posso - sbottò - non ho le forze necessarie per farlo"
"Se non possiamo risalire al Paradiso - disse Nelly - bisognerà andarci di qui. In un modo o nell'altro. Non so esattamente cosa dovrei fare, ma ahimé, devo provarci!". Dicendo ciò si concentrò, cercando di liberare la mente dai pensieri malevoli, e arrivata ad un certo punto si sentì più leggera, ma non abbastanza da levarsi in aria.
"Non ci riesco - sospirò - non so come fare".
"Uffa - fece Aannabelle stendendosi al suolo - Kami del passato, vi prego, accoglieteci nella vostra casa". Ella chiuse gli occhi, e  nel rilassarsi, tutta la sua aura fuoriuscì, un aura nera che man mano stava divenendo bianca e che si stava dirigendo verso gli altri come a volerli afferrare
"Ma cosa? - chiese Antony - che diamine sta succedendo?"
"L'aura di Annabelle - disse Nelly - ci sta avvolgendo tutti, è un'aura così... leggera come una piuma". Poco dopo, il corpo della principessa si levò, era come se fosse calata in un sonno profondo e dolce, e insieme a lei, anche tutti gli altri iniziarono a lievitare verso l'alto. Il cielo da rosso iniziò a divenire rossastro, poi azzurro, segno che stavano passando per il Paradiso. Poi andarono ancora più in alto,  perdendosi nel blu, non era la prima volga che molti di loro facevano una cosa del genere, ma adesso stavano arrivando ancora più in alto di quanto avessero mai fatto.
"Non ci credo - fece Mahesh incredulo - arriveremo così alla Candida Rosa?"
"Cuore leggero e animo puro - gli ricordò Ila - nessuno tra noi è più pura di Annabelle, e la sua aura, sta guidando tutti noi". A quel punto, la principessa aprì gli occhi, accorgendosi di essere sospesa in aria.
"Oh - sussurrò sorridendo - è come un dolce sonno. Le nuvole sembrano morbide, e il sole caldo. La Candida Rosa sarà anche cosi?"
"Io credo di sì - rispose Nelly - ma tra poco potremmo scoprirlo da noi". Arrivati in un punto indefinito del cielo, si adagiarono sopra una piattaforma fatta di nuvole, bianche, una distesa infinita su cui vi era adagiata un immenso cancello in oro, alto fino a chissà dove. I due sovrani guardarono stupefatti il luogo, al contrario della principessa che ne fu sin da subito entusiasta.
"Siamo arrivati!" - esclamò facendo per correre, ma fu frenata prontamente da Mahesh.
"Ferma sciocca! - sbuffò - guarda attentamente! C'è qualcuno che veglia sulla porta!"
"Lasciate fare a me" - dichiarò la Regina facendosi avanti. Dinnanzi a lei, vi era quella che sembrava  una fanciulla da un'eta indefinità, dai capelli quasi neri e gli occhi scuri, di un misto tra il castano e il verde, abbastanza alta e vestita con un'armatura, e accanto ad ella vi era una strana creatura che ricordava molto un drago, la quale cominciò ad agitarsi alla sua vista.
"Voi, fermi! - esclamò la fanciulla - dove pensate di andare? Questa è la casa dei Kami, cos'è tutta questa confusione?!"
"Io sono la principessa Helena - dichiarò - e sono qui con i miei sudditi, abbiamo bisogno di conferire con i Re"
"Helena? - chiese battendo ripetutamente le ciglia - Tu? Sei qui? Perchè? La tua carica è già giunta alla fine?"
"Eh? - fece sorpresa - tu mi conosci?!"
"Certo che sì - sorrise - io sono Alexie Phantomhive, sorella di Re Ciel"
"E... Eh? - chiese schiudendo appena le labbra - è... è uno scherzo vero?"
"Perché dovrei scherzare? - rispose, facendosi scomparire di dosso l'armatura di dosso con uno schiocco di dita, lasciando posto a degli abiti scuri - è un piacere per me conoscerti mia adorata nipote, dopo tanto tempo!". Dicendo ciò la strinse in un abbraccio affettuoso che Nelly sentì di poter ricambiare con altrettanto affetto, anche se non la conosceva sentiva di potersi fidare, un gesto di certo che lasciò sorpresi anche gli altri.
"Suppongo che con te ci sia anche Vincent, non è vero?"- domandò ad un tratto Alexie guardandola. A quelle parole il Re si fece avanti, un pò intimidito.
"Emh.. salve" - salutò portandosi imbarazzato una mano sulla testa.
"Non essere timido - fece la ragazza strizzandogli le guance-  sei davvero la copia sputata del mio amato fratellino, peccato per gli occhi che hai ereditato da quell'idiota di Sebastian!"
"Eh?! - sussultò arrossendo - guarda che non sono più un bambino, lasciami stare!"
"Ciao! - disse Annabelle sorridendo - Posso chiamarti zia Alexie?!e!"
"Oh, ma certo che sì- rispose sorridendo e prendendola letteralmente in braccio con gli occhi che le brillavano - e sei adorabile! Lascia che abbracci anche te!"
"Io.. ecco... - balbettò Nelly imbarazzata - non sapevo che mio padre avesse... una sorella.."
"Non mi sorprende, ma te lo spiegherò dopo - disse - scusate, e che non mi sarei mai aspettata di vedervi tutti qui! Ma perché volete parlare con i due Re?"
"Per fermare la Profezia dettata dal primo Kami" - spiegò la Regina.
"La Profezia? E'impossibile, non so cosa abbiate intenzione di fare, ma devo lasciarvi entrare, dopotutto è della mia famiglia che si sta parlando, quindi vi guiderò nella Candida Rosa. entrate pure". Gli abitanti del Paradiso fecero per entrare, e Ade si fermò dinnanzi Alexie.
"Grazie per averci permesso di entrare - disse sgranchendosi la voce.
"Carino, prima ci provi con mia nipote e poi anche con me? Beh, potrei anche concederti una possibilità se usciamo vivi di qui"- disse guardandolo
"Ma io veramente...." - provò a ribattere.
"Non provare a nascondere le tue attenzioni, io so tutto di tutto" - rise voltandosi poi verso Annabelle, la quale era tutta intenta ad accarezzare la creatura che sembrava un drago e che pareva praticamente inoffensiva ad ogni suo tocco.
"Ma che carino - disse ridendo - fai paura ma non sei pericoloso"
"Quella è la mia viverna - spiegò Alexie prendendola in braccio - si chiama Florence e insieme a me fa la guardia, in genere non prende tutti in simpatia, ma visto che con te è successo, credo che non le dispiacerà farci fare un giro fino all'interno della Candida Rosa"
"Sì, che bello!" - esclamò la Principessa battendo le mani. La guardiana la sistemò sopra la viverna, per poi sedercisi anche lei e rivolgersi agli altri - vi faremo strada, voi seguiteci- si rivolse poi verso Bianca-  oh tu, non ti avevo vista, tu sei l'Angelo che ha pensato bene di tradire il proprio compagno. Siccome io odio il tradimento, ti preserverò un trattamento speciale. Perché non sparisci dalla mia vista?"
"Cosa?" - chiese perplessa.
"Sì...vai in fondo su, non ho intenzione di sopportare la tua vista... oppure, posso farti divorare. dalla mia viverna.. o magari ti uccido... sai da qui si osserva tutto... e io so.. quello che hai fatto... mi hai fatto venire voglia di ucciderti"
"Va bene d'accordo - balbettò intimorita - è meglio che... vada in fondo... come dici tu..."
"Brava ragazza, ha capito chi comanda - disse facendo ridere Annabelle- Forza Florence, vai in alto, si entra a Casa!". Dopo aver udito ciò, la viverna si alzò in alto, sotto lo sguardo degli abitanti del Paradiso che osservarono la scena con gli occhi sgranati.
"Però - sussurrò Nelly - è davvero... in gamba..."
"Ti somiglia - costatò Antony - avete lo stesso coraggio, e la stessa luce negli occhi - le porse la mano - vogliamo andare ora, mia Regina?" Ella annuì, e dopo aver ricambiato la stretta, mosse un passo verso la Candida Rosa.


Angolo dell'autrice
Oh, oh, oh, m ciao!!! Ecco  a voi il nuovo personaggio che ho dedicato alla mia amica Ally_Lady_Lioncourt, bene Ale, sono finalmente riuscita a farti incontrare parte della tua famiglia, ma ovviamente non finisce qua u.u Ovvio è il suo odio per Bianca, e anche per qualcun'altro XD ...
Cooomunque, che storia si nasconde dietro la figa guardiana della Candida Rosa? E cosa accadrà adesso che i nostri personaggi si ritroveranno a che fare con i Re del passato? Troveranno delle sorprese? Io direi di sì u.u

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Capitolo 5
*** NELLA CANDIDA ROSA! I RE DEL PASSATO! ***


Quando gli abitanti del Paradiso varcarono la soglia dell'immenso cancello color oro, non poterono fare a meno di tirare un respiro di sollievo e sorpresa. Tutto intorno a loro era color dell'oro, il sole era alto e luminoso, non vi era nulla, solo cielo e nuvole infine, legate tra loro. Annabelle era entusiasta mentre si stringeva a Florence e ad Alexie, sentiva come una sensazione di pace nello stare lì, e anche gli stessi sovrani non poterono fare a meno di provare una grandissima emozione.
"Questa è... la Candida Rosa - sussurrò Nelly - la casa di tutti i Re del passato, di ogni Phantomhive..."
"Di ogni Phantomhive meno uno - fece Antony guardando Alexie - sei davvero la sorella di Ciel?"
"Certo che sì! - disse a braccia conserte, frenando il suo volo - ho una storia dietro, ma non è così semplice come crediate: nacqui parecchi anni prima di Ciel, e quando ero ancora molto giovane, fui data in moglie ad un nobile di una famiglia importante - cominciò a raccontare mentre il suo viso s'incupiva - ma non ero per niente felice, insomma, quella non era la vita che faceva per me, e soprattutto non ero innamorata, e sposarmi soltanto per questioni economiche non era di certo la mia aspirazione. Comunque sia fui costretta a farlo, ma quell'uomo con me era sempre estremamente aggressivo e violento, a volte pensavo che mi odiasse. Poi un giorno, dalla mia famiglia acquisita venni a sapere che.... che la mia famiglia era stata sterminata - chinò lo sguardo, mantenendo un tono freddo e impassibile - tutti, tranne me, erano stati uccisi. Ma fortunatamente il mio momento non tardò ad arrivare: lui mi uccise, liberandomi praticamente da ogni male. Ciel non sapeva nulla di me, non gli era mai stato detto niente, finché non arrivai qui. Per colpa di qualcuno, la quale sono stata costretta a fingere di amare, ho sofferto terribilmente. Proprio per questo, non tollero chi, pur avendo accanto qualcuno di perfetto che lo ama e lo rispetta, lo ferisce, in ogni modo". Dicendo ciò lanciò un'occhiata a Bianca, la quale si ritrovò a indietreggiare, capendo finalmente del tanto astio da parte di Alexie.
"E'... è così che andata? - domandò Nelly tremando - non avrei mai creduto che potessi avere dietro una storia così... tremenda..."
"Ebbene sì - sospirò - l'amore non fa di certo per me, visto che mi rovinato. Penso di stare molto meglio da sola"
"Non dire così zia Alexie - sorrise Annabelle - il tuo passato è terribile, ma non per questo devi avere paura di amare. Io non sono mai stata innamorata - spostò lo sguardo, che finì casualmente su Mahesh, ritrovandosi poi ad arrossire - ma immagino che dev'essere... davvero bella"
"Incredibile - rise scompigliandole teneramente i capelli - una ragazzina piccola come te che mi consiglia sull'amore. Quello che dici è vero, ma per me non è così facile"
"Emh - disse a quel punto Ade sgranchendosi la voce e avvicinandosi - Alexie, volevo scusarmi con te. Insomma, non avevo idea di questa tua storia,  e giuro che se l'avessi saputo non mi sarei mai sognato di provarci"
"Oh, quindi è vero, ci stavi provando!" - esclamò puntandogli il dito contro.
"Cosa? - chiese arrossendo leggermente - no, è che... volevo dire..."
"D'accordo, ho capito - sospirò la ragazza - accidenti, sei proprio senza speranza Comunque sia, quando morii, ricordo che non finii dove dovevo finire, ovvero in Paradiso, ma qui. Quando ciò avvenne, incontrai la Regina che prima dei miei genitori aveva regnato, cosi trascorsi il mio tempo con lei, unica donna ad aver regnato da sola, ed ella mi spiegò che i due sovrani, Vincent e Rachel, avevano momentaneamente lasciato il loro trono, a causa della  profezia dei due Re che avrebbero liberato il Paradiso, non vi era posto per me per regnare, ma per non fu un problema. La Regina mi  propose di fare uno strappo alla regola, chiedendomi di divenire Guardiana della Candida Rosa. Io accettai entusiasta, quella era la mia strada, avevo finalmente quello che volevo, ero libera, e soprattutto sapevo che prima o poi avrei rivisto la mia famiglia. E adesso... quel giorno è arrivato" - concluse sorridendo.
"Oh - sussurrò Nelly - è una cosa fantastica... ma, aspetta, per Regina intendi...?"
"Mia nonna, Claudia - disse sorridendo - la nostra famiglia è più grande di quel che pensi". A quel punto ella ssi tirò, mettendosi in piedi sul tappeto di nuvole, e scostandosi, scorse in lontananza la figura di una donna che appariva molto giovane, i suoi capelli erano color antracite, i suoi occhi scuri e grandi, ed era abbigliata con un bell' abito blu notte. Nelly e Vincent fremettero alla vista di quella loro antenata, e ben presto Alexie le corse incontro abbracciandola , evidentemente le era molto legata.
"Alexie cara - disse la donna, la quale stava però di fianco a qualcun'altro, ricambiando l'abbraccio  - vedo confusione o sbaglio?"
"Si - disse sorridendo - è la nostra discendenza che ha bussato a questa porta"
"Ih, ih, ih, lo vedo" - costatò l'uomo accanto alla Regina, puntando gli occhi su Nelly, la quale, nel vederlo, non poté fare a meno di andargli incontro, un pò tremante con gli occhi sgranati.
"Non è possibile - sussurrò quasi impercettibilmente -  mi ricordo di te. Undertaker..... io... io ero solo una bambina... sono passati quasi cinquant'anni da allora"
"E tu sei divenuta una donna, Lady Helena" - disse lo shinigami sorridendo, e facendola fremere, erano anni che non si sentiva chiamare così.
"Hey! - fece la piccola Annabelle attirando la sua attenzione - sbaglio o sei uno shinigami?"
"Proprio così - rispose egli - a quanto pare, alla fine, la discendenza Phantomhive è tornata sui suoi passi"
"Non capisco... - disse la Regina voltandosi verso Claudia - voi siete... una mia antenata.. - si rivolse ad Undertaker - ma perché tu sei qui?"
"Questo è il luogo in cui ogni Phantomhhive giunge alla fine della sua carina. Non sono un Phantomhive, ma in quanto compagno di Claudia, quando il Mondo Terreno é giunto alla fine e tutte le anime sono tornate all'Aldilà, venni mandato direttamente qui, com'è giusto che fosse"
"Tu... il suo compagno? Cosa vuol dire?" - chiese battendo ripetutamente le palpebre.
"Più di quanto immagini, ma questa è un'altra storia - disse sorridendo - piuttosto parliamo di cose importanti, siete qui per parlare con i due Kami immagino"
"E'...  esatto - rispose Vincent facendosi avanti con fare agitato - Re Ciel e Re Sebastian"
"Qualcuno mi ha forse chiamato?" - chiese una voce molto familiare. La Regina, seguita dai suoi sudditi, si voltò, con gli occhi lucidi, finché non scorse la figura di Ciel, il quale stava lì dinnazi a loro, sempre uguale per come l'avevano lasciato, sempre con la sua regalità.
"Non posso crederci" - sussurrò Nelly sentendo le lacrime pizzicarle gli occhi.
"Fretallinooooooooo! - urlò a quel punto Alexie saltandogli addosso e stritolandolo, facendolo finire con il viso tra i suoi seni - hai visto chi ti ho portato? Sono stata brava, vero?"
"Alexie, ti prego! - urlò arrossendo - ti sembra il modo di trattare un Re?"
"Ma sei il mio fratellino adorato!" - aggiunse.
"Ciel? Hai bisogno di una mano?" - chiese a que punto la voce di Sebastian, il quale era apparso accanto a lui con un'espressione di rassegnazione totale sul volto.
"Oh, vattene via tu! - sbottò ella a braccia conserte - sempre il solito rompiscatole, non posso neanche coccolare il mio fratellino in santa pace"
"Ahimè, cosa ho fatto di male?" - sospirò alzando gli occhi al cielo.
"Hia fatto male ad essere così idiota - sbuffò andandogli incontro e tirandolo per i capelli - il mio fratellino adorato, sposato ad un pervertito rompiscatole come te, come potrei mai accettare un cosa del genere?!"
"Voi due, la volete smettere?! - urlò  Ciel- abbiamo visite!". A quel punto, anche il corvino si girò, rendendosi contro di ritrovarsi davanti la sua famiglia e il suo Regno.
"V... voi? - sussurrò battendo ripetutamente le ciglia. Senza dire una parola di più, Nelly corse loro incontro, abbracciandoli, e in quel gesto, anni di lontananza furono presto colmati.
"Siete qui! - esclamò - Cioè, noi siamo qui! Non posso crederci!"
"Nelly - sussurrò Sebastian incredulo, ricambiando l'abbraccio - siete.. riusciti ad arrivare... fin qui? Non mi sembra... vero..."
"Vincent" - lo chiamò Ciel porgendogli una mano.  L'ormai Re si fece avanti, negli anni era cresciuto e non aveva mai perso il suo portamento serio, il ragazzino che Ciel aveva lasciato era diventato ormai un uomo molto simile a lui.
"Mmmh mi ricordi molto me, lo ammetto" - disse sorridendo.
"Beh, è il tuo esempio che seguo - sussurrò con gli occhi lucidi - hai idea di che anni terribile sono stati questi?"
"Lo so - sussurrò stringendolo a se - ma ora... siamo insieme". A quel punto si sentì come un boato di approvazione, e immediatamente tutto il Regno del Paradiso si ritrovò addosso ai due sovrani per acclamarli con la stessa gioia e devozione che in quegli anni non era mai svanita.
Annabelle rimase però in disparte, con gli occhi sgranati e forse anche un pò intimidita.
"Beh? - fece Maehesh - sono come te lo immaginavi?"
"No - sussurrò scuotendo il capo - sono.... ancora meglio. Non avrei mai pensato che due Re potessero splendere tanto"
"Lo splendore vi accompagna - disse l'Angelo porgendole una mano ma scostando lo sguardo - emh... lascia... che ti accompagni". La Principessa lo guardò un pò sorpresa, per poi sorridere e accettare il suo invito.
"E' bello rivedervi tutti - disse a quel punto Ciel - eppure, non capisco, perché siete venuti fin qui?"
"Per fermare la Profezia!" - disse a quel punto la voce di Annabelle. Sebastian e Ciel si voltarono immediatamente. Fra milioni di anime e di creature sovrannaturali, avrebbero riconosciuto un membro della loro discendenza, fra mille avrebbero riconosciuto quella bambina che quattordici anni prima avevano lasciato. Annabelle stava lì davanti a loro, stringendo forte la mano di Mahesh e mordendosi le labbra per la forza emozione, così tanto che ben presto la sua aura visibile prese a roteare con forza.
"Annabelle" - sussurrò il primo, mentre il silenzio calava. La Principessa si avvicinò pian piano, un pò intimidita ma con tanta curiosità negli occhi, e quando si fu fermata, li guardò entrambi per un pò, per poi sorridere amichevolmente com'era solita fare.
"Emh... ciao - disse semplicemente - io mi chiamo Annabelle e sono vostra nipote". Nel sentirla parlare, Ciel si chinò leggermente, fino a stringerla a se e a prenderla in braccio, non riuscendo a non farsi scivolare una lacrima di commozione.
"Lo sappiamo chi sei, piccola Annabelle - sussurrò - non avrei mai pensato che ti avrei vista". Per la Principessa fu subito naturale ricambiare l'abbraccio.
"Anche io lo so - disse volgendo poi lo sguardo a Sebastian - mamma mi ha parlato sempre tanto di voi". Il corvino si avvicinò, accarezzandole il viso e poi la testa con fare affettuoso.
"Ah sì? - chiese dolcemente - e cosa ti ha raccontato?"
"Tante cose - disse sorridendo - soprattutto che siete mooolto innamorati". I due Re si guardarono negli occhi, arrossendo leggermente a quella frase, mentre Nelly commossa guardava la scena, le ricordava molto il suo primo incontro con Re Vincent e la Regina Rachel.
"Hai parlato di una Profezia?" - domandò Sebastian.
"Sì - annuì ella, estraendo dalla tasca qualcosa - questo è un germoglio del Paradiso. Pensavo che nulla potesse oramai crescere, ma non è così, c'è ancora vita e quindi c'è ancora speranza. La Profezia può essere fermata, non è vero?". Uno dei due fece per dire qualcosa, ma di frenarono quando sentirono la  presenza di Vincent avvicinarsi sempre di più. Egli avanzava a passi lenti, seguito dalla moglie, con la sua solita e conosciuta tranquillità.
"Papà! Mamma!" - esclamò Alexie correndo loro incontro a abbracciandoli.
"Mia dolce Alexie - rispose il Kami stringendola a se - hai fatto un ottimo lavoro a condurre fin qui la nostra discendenza"
"Eh... eh? - balbettò a quel punto Vincent - quelli sono....?"
"Hai proprio indovinato! - fece Nelly afferrandolo per mano - vieni con me!". Dicendo ciò i due sovrani si avvicinarono ai due più grandi, e immediatamente Nelly si gettò tra le loro braccia, al contrario del fratello che era rimasto lì a guardare.
"Tesoro, sei diventata grande e bellissima - disse Rachel spostando poi lo sguardo - e quel ragazzo, immagino sia Vincent, mi ricorda molto vostro padre"
"Lui ha sempre desiderato conoscervi - disse emozionata - Vincent, dai, vieni qui". Egli, deglutendo nervosamente, si avvicinò timidamente, cercando di mantenere un contegno.
"S - salve" - balbettò.
"Non c'è bisogno di essere così formali - disse il Kami poggiandogli una mano sulla spalla - siamo la tua famiglia, mio caro". Il più giovane lo guardò con gli occhi lucidi, rivedendo in quella figura un esempio di bontà e splendore che da sempre e per sempre di sarebbe impegnato a seguire.
"Ma che bello! - esclamò Annabelle guardandosi intorno - siamo tutti qui insieme! Non ci posso credere!"
"Oh, credici - disse il Kami afferrandola per mano - Benvenuta nella Candida Rosa, my lady" - disse poi facendole il baciamano, come solo un vero gentiluomo sapeva fare.
"Miei cari - disse a quel punto Claudia facendosi avanti - ho udito che siete venuti fin qui per fermare la Profezia"
"E' vero - disse la Principessa alzando le braccia - dobbiamo farlo, altrimenti tutto ciò che conosciamo cesserà di esistere, c'è qualcosa che possiamo fare, non è vero"
"Beh, non si può cambiare ciò che è stato, tesoro - le spierò - ogni cosa ha un suo corso impossibile da fermare, anche per un Re o per un Dio"
"Cosa? - sussurrò un pò delusa - ma non è possibile, ci deve essere un modo per cancellare ciò che è stato!"
"In effetti un modo c'è - disse il Kami Vincent - ma per far sì che ciò avvenga, è necessario l'intervento di tutti noi - guardò la Principessa negli occhi, con fare serio - l'unico modo, è tornare indietro nel tempo, a prima della Creazione del Mondo, e impedire che il primo Kami crei la Profezia"
"Eh?! - sussultò Nelly - tornare indietro nel tempo? E' così facile, allora facciamolo!"
"Frena Nelly - le disse Ciel - non è così semplice. Non si tratta solo di tornare indietro nel tempo, ma anche di affrontare tutte le nostre paure più remote, e inoltre non ci sono certezze di riuscire comunque a frenare questo cataclisma"
"Ma noi ci dobbiamo provare nonno, ti prego! - lo supplicò Annabelle - io non voglio essere l'ultima Principessa, non voglio che tutto finisca. Anche tu me l'hai promesso, avrei avuto una vita meravigliosa, qualunque fosse stato il mio destino"
"Tu - sussurrò con gli occhi lucidi - come fai a ricordarlo...?"
"Sono una mezzosangue, ricordo più di quello che pensi - disse sorridendo - ti prego, aiutateci"
"Beh, Ciel, lo sai, sono sempre stato il primo ad andarti contro - disse Sebastian - e ho intenzione di farlo anche adesso. Per Annabelle, la nostra famiglia e il nostro Regno"
"Ovviamente - sbuffò - Padre, cosa dobbiamo fare? Potrebbe essere pericoloso"
"Non possiamo tirarci indietro - spiegò - è difficile sì, ma non ci siamo mai tirati indietro dinnanzi i pericoli. Questo è il giorno in cui tutti i Phantomhive e il Regno del Paradiso si riuniscono per salvare per l'ultima volta tutto ciò che esiste. Separati non riusciremmo a farcela, ma forse insieme... sì, credo che sarebbe possibile"
"Sì! - esultò la Principessa - questo significa che ci aiuterete?"
"Ovviamente - disse il Kami - noi siamo come dei. E gli dei governano su ogni cosa. Per tanto... seguitemi per l'ultima volta, miei discendenti". Immediatamente Annabelle si tirò su, entusiasta, andandogli dietro.
"Che cosa accadrà adesso?" - domandò.
"Non lo so - rispose Nelly rivolgendosi a Ciel - cosa accadrà?"
"Non lo so nemmeno io - sospirò - ma sta tranquilla, l'ignoto non sempre fa paura. E poi adesso siamo insieme, qualsiasi cosa accada". Annabelle osservò il Re, sorridendo per poi prendere per mano sia lui che Sebastian.
"Qualsiasi cosa accada - rammendò - non avrò paura, almeno per questa volta"
"Umh, proprio la copia di tua madre - notò Sebastian per poi volgere lo sguardo a Ciel - è come se non ce ne fossimo mai andati"
"Infatti noi siamo sempre stati" - sussurrò ricambiando lo sguardo dolce.
Immediatamente, Vincent, fece un movimento con la mano, e quando si voltò, vide la sua famiglia e il suo Regno, osservarlo.
"Vi guido per l'ultima volta - sussurrò - e questa volta, verso l'Eternità".

Angolo dell'autrice
Che cosa carina, tutti hanno incontrato tutti! *^* Abbiamo conosciuto la storia di Alexie, inoltre Undertaker ha fatto la sua comparva dopo anni, poverello è apparso solo nella prima parte della saga, ma non gli è finita così male non trovate? u.u
Cosa succederà adesso che i nostri amici andranno indietro nel tempo? Come sarà l'incontro con il primo Phantomhive, ovvero colui che ha creato tutto?


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Capitolo 6
*** FANTASMI DEL PASSATO! ALEXIE CONTRO HARRY! ***



A quel gesto da parte del Kami, tutto diventò nero, buio, come se stessero per essere catapultati in un altro mondo. Annabelle in particolare si sentì spingere all'indietro, così tanto che fu portata ad indietreggiare davvero, ma fortunatamente ci pensò Mahesh e frenarla. Vincent, il quale stava fermo e immobile dinnanzi a loro, continuava a muovere la mano come se il trascorrere del tempo fosse dipeso da quell'unico gesto. Tutto diventò freddo, e per un attimo ebbero l'impressione di vedere squarci della vita che mai si sarebbero sognati di vedere, nonostante apparisse tutto molto confuso e vano. Tutto passò veloce, come un vento violento, e quando questo stesso vento si retrasse, tornarono nuovamente del nulla, letteralmente: intorno non vi era nulla, nessun rumore, nessuna luce, solo una superficie fredda e anonima su cui poggiare i piedi. La Principessa si guardò intorno molto impaurita, avrebbe avuto voglia di scappare, ma di fatto non avrebbe saputo dove andare.
"Che succede?" - domandò in un sussurro.
"Va tutto bene, Annabelle - la rassicurò Ciel prendendola per mano - siamo all'inizio di tutto, prima che tutto venisse creato, prima dell'Alba dei Tempi. Dobbiamo trovare il primo Kami prima che il sole e le stelle illuminino il cielo, o la Profezia sarà già stata scritta.
"Allora andiamo! - lo incitò Nelly - non dobbiamo perdere tempo!"
"Dovete procedere con attenzione - suggerì Vincent - siamo a prima dell'Alba dei Tempi, ma ciò non significa che non ci sia alcun nemico da combattere: il nemico è in ogni angolo e pronto a giocare con le vostre menti. Siamo ornati indietro nel tempo... e ciò significa che i fantasmi del passato potrebbero apparire dal nulla da un momento all'altro"
"Al diavolo! - sbuffò Alexie facendosi avanti con un'ascia in mano - non ci sarà alcun nemico in grado di fermarci! - salì in groppa a Florence - e in quanto sorella di uno dei Kami, non posso starmene qui senza fare nulla! Florence, andiamo!". A quelle parole, la viverna si levò in alto, sotto lo sguardo stralunato degli altri.
"Alexie, fermati! - urlò Ciel - dannazione, quella ragazza è sempre così testarda! Padre, cosa intendevi con "i fantasmi del passato"?"
"Intendo che lo spirito maligno dei vostri nemici passati aleggia intrappolato in questa dimensione - spiegò serio - pertanto siamo in pericolo costante"
"Ci penso io a recuperarla - disse Ade facendosi avanti - voi seguiteci, così ci verrà più facile trovare il primo Kami". Il Dio si levò in alto, volando dietro la fanciulla che ora andava avanti nel buio, ma non ci volle molto prima che riuscisse a convincerla.
"Non credi sia un pò pericoloso per una ragazza andare incontro all'ignoto da sola?" - chiese.
"Tsk, figurati se ho bisogno di un Dio al mo fianco - sbottò - io lavoro da sola"
"Non importa - dichiarò - la situazione è già abbastanza complicata, non complicarle ulteriormente"
"Senti, vuoi andartene si o no?! - sbottò a quel punto - non ti ho chiesto di seguirmi e so quel che faccio! Io sono una Phantomhive, e nessuno è mai riuscito a piegare i membri della mia famiglia...!". Non poté neanche finire di parlare che per qualche strana ragione, Florence emesse un lamento strano, e successivamente prese ad accasciarsi al suolo.
"Hey, cosa ti prende Florence?" - domandò Alexie preoccupata. Una volta giunta al solo, si guardò intorno, osservando poi un taglio profondo nell'addome della viverna.
"Ma che?! - esclamò - chi diamine è stato?! Io non mi sono accorta di nulla..." - s'interruppe nuovamente, poiché avvertì alle sue spalle una presenza parecchio inquietante. Si voltò, scorgendo una figura familiare ma intrisa di cattiveria a giudicare dalla sua aura.
"H.. Harry?" - domandò con un fillo di voce. Gli altri nel frattempo avevano raggiunto i due, i quali si erano ritrovati a fare un incontro inaspettato. In particolare Harry, si frenò di botto nel vedere quel ragazzino identico a lui.
"Eh?! - domandò incredulo - ma quello... sono io? QUELLO SONO IO?! Ma che... che significa?"
"Avevo già detto che i fantasmi del passato sono in ogni angolo - spiegò il Kami - parlo dei nemici che nel corso degli anni hanno provato ad eliminare la mia stirpe, e tra questi ci sei anche tu Harry. Quella è la tua parte malvagia"
"La mia.. parte malvagia?" - sussurrò. Bianca osservò sconvolta la scena, non aveva mai conosciuto Harry sotto quel punto di vista, e mai avrebbe pensato che potesse fare così paura.
"Dobbiamo fare qualcosa - disse l'Angelo - Alexie è lì da sola"
"Dubito che mia sorella voglia il tuo aiuto - sospirò Ciel - lei è orgogliosa e combatte da sola, come ha sempre fatto... Eh? Bianca? Bianca?!". Il Re si voltò, ma dell'Angelo non vi era più traccia, poiché era già volata in direzione di Alexie e di Ade.
"Tu?! - sussultò la ragazza - si può sapere cosa diamine vuoi?"
"Non mi stupisca il fatto che mi odi tanto - disse - ma ciò non significa che non posso fare qualcosa per te"
"Non ho bisogno del tuo aiuto"
"Sì invece - indicò il rivale - è Harry che devi affrontare, no? Nessuno lo conosce meglio di me"
"Ah certo, ti ricordo che non sono stata io quella a tradire!  - urlò - non so se te ne rendi conto, ma io sono stata uccisa da una persona che credevo mi amasse. Mi ha letteralmente fatto a pezzi... con un'arma simile a quella che tengo in mano... la stessa arma che utilizzo per combattere... Togliti dai piedi, non ho bisogno di te!". Le andò contro, facendo per colpirla, e l'Angelo si ritrovò costretta a schivare i colpi.
"Ragazze, no! - urlò Ade afferrando Alexie - non è il caso di litigare!"
"Tu sei un Dio - disse la ragazza - e ti credi migliore di un uomo forse? Siete tutti uguali, assolutamente...". Nel dire ciò si staccò immediatamente dalla sua presa, andando poi verso la reincarnazione malefica di Harry, il quale stava immobile e appariva quasi trasparente, come se per l'appunto si fosse trattato di un fantasma. Andò per colpirlo con l'ascia, ma prontamente egli, con un solo gesto della mano, riuscì letteralmente a spostarla, facendola cadere al suolo.
"Forzuto il ragazzino - dichiarò alzandosi - ma non mi farò mettere i piedi in testa da te". Gli andò nuovamente contro, provando a colpirlo, ma egli non era fatto di carne, quindi sarebbe stato impossibile da uccidere. Quest'ultimo però, era in grado di toccare la materia con le proprie mani, e ben presto catturò Alexie, cingendola in una forte presa, così tanto da farle mancare l'aria.
"Dannato! - sbottò Ade - dannato spirito, lasciala immediatamente!"
"Oh no! - esclamò Annaballe - zia Alexie! La dobbiamo salvare!"
"Annabelle no! - la frenò Sebastian - per te è troppo pericoloso ora. E poi questa è la sua battaglia, non dimenticarlo"
"E' tutta colpa mia - sussurrò a quel punto Harry - è sempre stata colpa mia. E' come immaginavo, la cattiveria che avevo non potrà mai scomparire del tutto"
"Harry - lo chiamò Nelly poggiandogli una mano sulla spalla - non è così. Devi stare tranquillo, in passato hai fatto cose sbagliate, ma quel male non vive più in te, e per questo potrà essere nuovamente sconfitto. E poi accidenti, se non avessi cercato di uccidermi, adesso non sarei qui". Il biondo si lasciò andare ad un sorriso a quelle parole, sperando che ella avesse ragione.
Alexie si trovava ancora nelle grinfie dello spirito di Harry, il quale emanava una forza sovrumana e la stringeva con così tanta forza da impedirle di muoversi.
"Accidenti! - esclamò Bianca - Ade, tu non puoi fare nulla?! Sei pur sempre il Dio degli Inferi!"
"Una volta lo ero - sussurrò - ora sono soltanto un comune dio senza un ruolo in questo mondo". Egli lanciò uno sguardo a quella ragazza che per qualche strano motivo gli aveva fatto battere il cuore. Era stato a suo tempo uno dei nemici più forti dei Phantomhive, ma dopo anni che non si metteva in gioco dubitava che sarebbe riuscito a salvare qualcuno, quella ragazza in particolare che dopo anni aveva risvegliato in lui sentimenti antichi che solo Nelly era stata in grado di risvegliare.
Alexie guardò negli occhi quasi trasparenti del suo rivale, sentendo l'aria venirle sempre meno.
"Non mi farò uccidere da te - sussurrò - anche se è vero che entrambe siamo stati vittime dell'amore, siamo più simili di quel che pensi, non credi?". Harry però non rispose, si limitò soltanto a colpirla, causandole una ferita all'altezza della tempia Ella sent' il sangue bollente scivolargli in viso, e la rabbia divenì tale che riuscì a liberarsi, afferrando nuovamente l'ascia.
"Peccato che non provò pietà per nessuno!" - urlò andando nuovamente a colpirlo invano. Quella pareva una  battaglia persa in partenza, Ade l'aveva capito sin da subito, e c'era forse qualcosa che un Dio potesse fare? Era uno degli essere più forti nell'universo, e doveva riuscire in qualche modo a fare qualcosa. I suoi occhi rossi ben presto parvero divenire intrisi di sangue, e ben presto prese a camminare lentamente, sentendo che qualcosa in lui stava per cambiare.
L'odore del sangue di Alexie aveva risvegliato in lui qualcosa di remoto. Si avvicinò ad Harry, il quale lo guardò malamente,  e prontamente protese una mano verso di lui.
"Anni fa ero temuto - disse stringendo i denti - tutti tremavano nel sentir nominare me, Ade, il Dio della Morte. E adesso ricordo perché... perché con ogni mio gesto, la vita scivolava via come acqua. Lasciaci in pace, spirito maligno". In quel momento, delle fiamme blu cominciarono ad illuminare e a circondare il corpo del Dio, e immediatamente, lanciò quelle stesse fiamme che andarono a colpire Harry, il quale si portò una mano sul cuore, accasciandosi e lanciando fuori un urlo silenzioso.
"Alexie! - la chiamò Ade - prendi l'ascia e colpiscilo al cuore, quella è l'unica parte che puoi colpire!". Alexie si tirò su, e prontamente afferrò la propria arma, andando incontro allo spirito che si contorceva al suolo. Lo guardò con cattiveria, osservando poi Ade che la stava per davvero aiutando, nonostante si fosse ripromessa di non farsi mai più aiutare. 
"Ti ucciderò per avermi portato a farmi aiutare - sussurrò sorridendo - e lo farò adesso!". Con un colpo secco colpì il punto dove si trovava il cuore dello spirito, e immediatamente dopo quest'ultimo emanò una luce bianca splendente, quasi accecante. Alexie indietreggiò lggermente, e quando la luce si dissolse, vide che lo spirito si era ormai dissolto. Senza fiato, si alzò, tornando a prendere la propria ascia, voltandosi poi verso Ade.
"Non aspettarti un mio ringraziamento" - sbuffò.
"Il saperti salva mi basta come ringraziamento" - sussurrò sorridendo, un gesto che portò la ragazza ad arrossire, sotto lo sguardo di Bianca che poteva vedere letteralmente il sentimento che stava nascendo. Ben presto furono raggiunti dagli altri, e in particolare da Annabelle che saltò addosso ad Alexie.
"Zia! Stai bene non è vero?!" - chiese preoccupata.
"Sì, sto bene - disse sorridendo - non era poi così difficile"
"Il merito è anche di Ade - scherzò Ciel - credo che sia un buon partito"
"Ma.. ma Ciel!" - esclamò ella arrossendo
"D'accordo - disse a quel punto Vincent - Alexie ha ragione, non è stato troppo difficile, ma sapete anche voi quanto siano stati forti i vostri nemici. Pertanto vi prego, fate attenzione - si rivolse alla figlia - molto brava Alexie, degna discendente dei Phantomhive. E inoltre credo che tu e Ade formiate una bella coppia". La ragazza fece per dire qualcosa, ma la verità era che non sapeva che dire, non voleva che qualcuno la spingesse nuovamente ad amare. Lanciò un'occhiata ad Ade con fare imbronciato, per poi sbuffare.
"Ti piace, non è vero?" - chiese Bianca.
"Fatti i fatti tuoi! - esclamò - io con te non parlo!"
"Ascolta, io avrò sbagliato, e me ne rendo conto - sospirò - ma non per quelli come me devi smettere di amare. Lo so, hai ragione, ho accanto un ragazzo splendido, e io non ho esitato quella volta a tradirlo. Ma sono pentita. Senza lui non sarei nulla, sono davvero innamorata, e vorrei che anche tu provassi questo sentimento"
"Ma io non ne ho bisogno - disse voltandosi - te l'ho detto, ho sempre fatto tutto da sola". Dicendo ciò si allontanò, seguendo il padre che stava facendo segnale agli altri di seguirlo.
"Dobbiamo proseguire - disse quest'ultimo - e trovare il primo Phantomhive, ma badate bene ai nemici"
"Sì! - esclamò Annabelle - è tutto troppo eccitante! Non lo trovi anche tu Mahesh?". L'Angelo però non rispose, si limitò a guardarla in modo attonito.
"Annabelle! - la chiamò Nelly - vieni qui, è meglio che stiamo vicini!"
"Sì mamma! Scusa Mahesh, mi raccomando, non farti uccidere!"
"Non lo farò - sussurrò - promesso Principessa". Il loro viaggio nell'ignoto ben presto riprese il suo percorso, e con un nemico ormai sconfitto nuovamente alle spalle, si preparavano ad affrontare per la seconda volta ciò che era il loro passato.

Angolo dell'autrice
Un capitolo interamente dedicato ad Alexie, mis embra giusto u.u E poi scopriamo cosa i nostri eroi dovranno affrontare, ovvero i fantasmi del passato, pensate che bel casino.... beh, se ricordate tutti i capitoli della saga non è difficile intuire chi saranno i prossimi antagonisti :P 
Preparativi perché dal prossimo capitolo momenti fluff SebastianxCiel a tutto spiano *^*

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Capitolo 7
*** IL PRIMO PHANTOMHIVE! PAURE REMOTE! ***



Camminarono, o forse volarono ancora nel nulla più totale. Ciò in cui si trovavano pareva l'accenno di una terra non ancora arrivata neanche all'alba, un alba che avrebbero dovuto precedere. Ciel e Sebastian camminavano stretti l'un l'altro, erano anni che oramai la paura non li accompagnava, ma il solo pensiero di dover affrontare un viaggio forse senza paura, li faceva fremere, come la paura di perdere tutto ciò a cui erano legati. 
"Sei inquieto - gli disse Sebastian - calma il tuo animo, nulla ci ha mais confitto"
"Lo so - sussurrò - ma ho un cattivo presagio, sento come se questa volta le cose andranno diversamente...". Le loro attenzioni furono ad un tratto catturate da Annabelle, la quale, nonostante la situazione, rideva a crepapelle accanto a Mahesh.
"E' anche per questo che sono preoccupato - sospirò - proteggere tutto ciò che amiamo... anche lei... oh, se solo quella volta non fossimo andati via"
"Non è colpa nostra  - disse afferrandolo e guardandolo - la nostra carica era giunta al termine, e sarebbe successo comunque. Una Profezie è una Profezia, non può essere fermata. Non sentirti in colpa Ciel, aggiusteremo le cose"
"Grazie Sebastian" - sussurrò accarezzandogli il viso e accennando un sorriso, poiché egli era sempre stato  colui che gli aveva sempre dato coraggio e che gli stava accanto ormai da tempo immemore.
"Dove si nasconde il primo Phantomhive?" - domandò ad un tratto la Principessa facendosi avanti e aggrappandosi al braccio di Sebastian.
"Non lo so - rispose egli accarezzandole la testa - solo perché vi è il nulla non significa che sia facile trovarlo"
"Mh - sbuffò - ma io non capisco, è un nostro antenato, perché ha creato una Profezia del genere?"
"Io credo perché - rispose Ciel un pò incerto- perché egli credeva che tutto fosse destinato a finire. Prima il Mondo Terreno, ora anche l'Aldilà, ma di fatto non può essere così, tutte le anime e le creature sovrannaturali devono avere un posto in cui vivere l'Eternità. Perché non ci sarebbe neanche il nulla ad accoglierle... non so cosa ci sarebbe..."
"Va bene, ma non è il caso di pensarci - disse Nelly facendosi avanti - troveremo il primo Phantomhive e gli impediremo di creare la Profezia, costi quel che costi". Improvvisamente essi sussultarono a causa di un rumore sicuramente non umano che aleggiava sopra le loro teste, come se uno spirito dall'aura potente stesse facendo sentire la sua presenza. Annabelle si strinse ai due Re un pò impaurita, mentre la sua aura si ergeva verso l'alto, nera e profonda da confondersi con il buio stesso.
"Che cos'è?" - chiese un pò tremante. Non le arrivò immediatamente una risposta, sta di fatto che gli occhi di tutti erano tutti puntati su quell'entità che ora sembrava stare per prendere forma umana. Ed infatti, accadde proprio questo: un'energia che si plasmò, dando la forma di un giovane senza età dagli occhi blu e i lunghi capelli neri, con un ciuffo che gli scivolava sull'occhio destro,, mentre sul suo viso vi era un'espressione di indifferenza totale, ne di felicità, tristezza o rabbia. Ciel spalancò gli occhi molto sorpreso, notando quanto quel tipo gli somigliasse leggermente, ma quest'ultimo era molto, molto più regale.
"Salve miei discendenti" - disse egli con un tono di voce severo e dolce allo stesso tempo. 
"T... tu? - balbettò Nelly - tu sei.... il primo Phantomhive?"
"Indovinato - rispose - io non ho un nome, vengo chiamato semplicemente "Dio" o il "Salvatore", ma questa è un'altra storia, voi chiamatemi pure come volete"
"Non ci posso credere - disse Ciel - tu sei il mio antenato... e sei Dio? Cioè quel Dio... ?"
"Beh, quanto ne conosci? - chiese accennando un sorriso - inoltre quello è un titolo che ogni mio discendente ha avuto, Kami Ciel. Comunque sia, mi viene giustamente da chiedermi perché siete qui"
"Per impedirti di creare la Profezia che distruggerà tutto!" - esclamò Annabelle facendosi avanti, ma fu prontamente fermata da Sebastian che le fece segno di non essere troppo azzardata con quel tipo conosciuto.
"Oh, quindi è questo il problema - disse - siete tornati indietro nel tempo per questo. Mi dispiace, ma non posso proprio farlo"
"Perchè no! - sbuffò la Principessa - hai detto che vieni chiamato anche il "Salvatore", allora perché non ci salvi?!"
"Lo sto facendo - sospirò - mia cara Principessa, è un concetto troppo arduo da capire, per te e per tutti voi. Io sono sempre esistito, e oggi tutto ciò che conoscete avrà inizio. Ma io sono onnipresente e onnisciente, e so già quello che accadrà nel futuro che avete già vissuto: l'Apocalisse porterà il Mondo Terreno per dare inizio al Regno Eterno. Ma anche il Paradiso è stato casa di cattiveria e guerre, e nonostante vo isiate riusciti con successo a riportare la pace, se io vi lasciassi vivere, le cose non cambierebbero. E inoltre è un fattore naturale, è come una catena, finendo il Mondo Terreno, tutto ciò che ne segue ne sparirà con lui, prima o poi"
"E tu non fare finire il Mondo Terreno allora! - lo supplicò la Principessa - dai un'altra opportunità al genere umano, e soprattutto alla tua discendenza!"
"La mia discendenza non ha colpa, lo so bene, ma è così che deve andare. Tutto ciò che conoscete finirà, ma non disperate, tutto ricomincerà, in un Mondo Nuovo"
"Ma io non voglio che ricominci! - sbuffò la Principessa con le lacrime agli occhi  - voglio salvare il mio Regno!"
"Oh Annabelle - sussurrò Nelly andandole incontro e rivolgendosi poi al suo antenato - ve ne prego, non fate una cosa del genere. Abbiamo già sofferto tanto, perdere tutto ciò che conosciamo sarebbe terribile"
"Non si può fermare il naturale svolgimento delle cose - disse egli divenendo pian piano sempre più invisibile - il Mondo verrà oggi creato, e con esso le mie Profezie". Dicendo ciò scomparve del tutto, disperdendosi nel buio.
"Maledizione! - sbuffò Ciel - possibile che non siamo riusciti a convincerlo?!"
"Non devi disperare - spiegò Vincent - lui è Dio, non è cattivo, ma sa quanto il genere umano apporterà sofferenza, e le sue decisioni sono legge, ma forse potremmo riuscire a convincerlo"
"Ah, certo, e in che....!" - egli non poté neanche finire di parlare che fu distratto immediatamente da decine di presenze a lui conosciute che lo fecero sussultare.
"Non può essere" - sussurrò Sebastian accanto a loro. Immediatamente, sbucarono dal buo figure di Angeli e Demoni per nulla nuovi agli occhi dei Re e del Paradiso. Nelly fu portata ad indietreggiare, e immediatamente una paura antica tornò immediatamente a galla. Un bellissimo Angelo dalle ali bianche e grandi, stava dinnanzi a loro.
"Ne è passato di tempo" - disse ella sorridendo.
"Candida? - chiese flebilmente la Regina - no... non può essere... tu sei morta..."
"Oh no, ancora! - urlò Sebastian stringendo a se Ciel - questi sono solo spiriti, non dovete avere paura...!"
"Davvero credi che non dovreste avere paura, mio caro Hades?" - chiese ad un tratto una voce. Il demone si voltò pian piano, fino a scorgere lo spirito della figura di Lucifero, il quale sembrava così vero, lui, e i suoi sette Lord alle spalle. Ciel sussultò, avvertendo il proprio cuore battere all'impazzata, per poi stringersi ancora di più all'altro, mentre la paura cresceva come non mai.
"No - sussurrò - non di nuovo, ti prego"
"Ciel, non avere paura, sono soltanto spiriti - cercò di rassicurarli - non possono farci del male!". Nonostante questa sua frase, lo spirito del Re degli Inferi catturò tra le sue spire, distaccandolo dalle sue braccia.
"Cazzo no! - urlò Ciel - lasciami stare immediatamente!"
"Ciel - sussurrò Sebastian - dannato, lascialo stare, io non ti permetterò di fargli nuovamente del male!". Immediatamente, la rabbia e l'orrore che provava lo portò a liberarsi e  a scatenare la sua vera forma, oscura come la notte, ma terribilmente potente, mentre i sette gli spiriti dei Sette Lord si apprestavano ad andargli contro.
"No! - esclamò Annabelle - lasciateli stare!". Ella fece per correre, ma fu immediatamente fermata da Candida, la quale le apparve davanti.
"Oh, Principessa Helena - sorrise - non siete affatto cambiata in questi anni"
"Hey tu - disse a quel punto la Regina - lascia stare mia figlia, non ho paura di affrontarti ancora"
"E nemmeno io - aggiunse Mahesh - mai visto un Angelo più cattivo di te. Ma questa volta ci sono anche io". Immediatamente, anche gli altri, abitanti del Paradiso e la discendenza dei Phantomhive, si schierò contro l'Angelo, la quale sorrise.
"Credete che io abbia paura di voi soltanto perché siete maggiori in numero? Ma vi prego, la vostra sola esistenza è un errore fatale!". Dicendo ciò il suo spirito si mosse, con così tanta violenza che gli altri furono costretti a piegarsi, per poi rivolgersi verso Annabelle, era evidente che mirasse a quest'ultima. Immediatamente la catturò tra le sue spire lucenti, costringendola a dimenarsi.
"Lasciami, lasciami! - urlò mentre la sua aura cresceva a dismisura - lasciami andare!"
"Oh, somigli ad Helena, ma non sei affatto come lei - rise l'Angelo - lei er amolto pià coraggiosa alla tua età, peccato, non mi darai neanche divertimento". Nel sentirsi deridere in quel mondo, la Principessa sentì la rabbia accrescerle dentro, e ben presto i suoi occhi che erano sempre stati di colore diverso, per la prima volta si colorarono di un viola brillante, mentre la sua aura nero pece diveniva così prominente da levarsi in alto.
"Annabelle, attenta!" - urlò Mahesh andando contro l'Angelo, cercando di frenare i suoi tentativi. Quest'ultima infatti, sembrava intenzionata in qualche modo a voler divorare la Principessa con le sue spire, ma ciò non avvenne. Ella risvegliò in quell'istante, i suoi poteri da demone, e quando la sua aura fu arrivata al culmine, esplose come una bomba, liberandola dalla presa della rivale che si tirò indietro. Le andò contro, dimenticandosi della paura, e immediatamente l'avvolse, scrutando il suo spirito, come se stesse falciando la sua anima, osservando anche i meandri più nascosti dei suoi ricordi.
"Tu - sussurrò - sei sempre stata perfida. Se fossi nata prima ti avrei dato una lezione, ma adesso ho la possibilità di farlo!". In quel momento la sua natura di demone fece il sopravvento, innalzandosi come un vento buio e circondando il corpo dello spirito dell'Angelo, la quale lanciò fuori un urlo che però non poteva essere udito. La forma di Annabelle vorticò per alcuni istanti, e quando si dissolse, di Candida non vi era più traccia.
"Oh cielo - sussurrò Nelly - Annabelle ha.. risvegliato la sua forma di demone". Quella forma però svanì in fretta, e quando la Principessa tornò alle sue normali sembianze, sentì come se stesse per svenire, ma fortunatamente Mahesh le accorse incontro, afferrandola.
"Annabelle" - la chiamò.
"Mahesh - disse accennando un sorriso - ce l'ho fatta?"
"Sì - rise - ce l'hai fatta, e sei stata fantastica - arrossì  - cioè... sei stata brava..."
"Grazie - sorrise afferrando la sua mano - sono contenta di aver dimostrato, soprattutto a te, che non sono solo una semplice Principessa". L'Angelo si sentì lusingato da quella frase, e nonostante tutto, ricambiò la stretta.
Sebastian intanto stava ancora combattendo contro i Sette Lord, anzi, con i loro spiriti che erano terribilmente forti, mentre Ciel si trovava ancora tra le spire di Lucifero.
"Ah - rise quest'ultimo - povero illuso, se pensi che anche questa volta vincerai, ti sbagli di grosso. Non esiterò a portarti via ciò che ami"
"Non osare toccare Ciel - sibilò - già una volta hai provato a separarci, ma non accadrà, perché io lo amo e farò sempre di tutto per proteggerlo!"
"Sebastian..." - sussurrò il demone con gli occhi lucidi.
"Tutte idiozie! - rise Lucifero - l'amore non sempre trionfa su tutto, voi siete demone, l'amore è contro natura!". Ciel si sentì impotente in quel momento, il Re degli Inferi l'aveva così stretto da non riuscire a muoversi, ma non aveva intenzione di arrendersi, doveva vivere per dimostrare che anche i demoni possono amare, anzi, lui, loro ne erano la prova vivente. Sebastian eliminò alcuni dei Sette Lord, apparendo però un pò stanco e senza fiato.
"Credevo anche io che fosse così - sussurrò - ma poi ho incontrato lui. Quel ragazzino egoista che è cambiato tanto e che ha ricambiato questo sentimento che è nato in me contro ogni mia aspettativa. Ciò che m'importava di lui era solo la sua anima, ma adesso, i nostri essere sono legati eternamente. Non sarai ne tu... ne altri a spezzare il nostro legame!". Dicendo ciò gli andò incontro, e ben presto la sua vera forma lo avvolse, nonostante Lucifero sembrasse del tutto tranquillo.
"Troppe chiacchiere, come allora - dichiarò - i demoni come voi non dovrebbero neanche esistere!". Dicendo ciò si schierò contro Sebastian, continuando a tenere Ciel tra le spire, il quale nel frattempo sentiva la rabbia divenire più forte. E poi accadde qualcosa: il suo corpo cambiò, prese a tingersi di nero, non era Arte Oscura, ma qualcosa di diverso, per la prima volta, egli stava risvegliando la sua vera forma, l'essenza del demone qual'era. Grazie a ciò riuscì a liberarsi da Lucifero e a levarsi in alto. Il suo corpo, ora costituito da un fumo nero e denso, volava in aria, e tutta la rabbie e l'odio verso i suoi rivali e chi andava contro la pace, si scatenò in quell'istante. Gli andò contro, senza lasciargli via di fuga, divorando il suo spirito e mostrandogli quanto un demone potesse essere passionale, sia in amore che in odio. Un demone selvaggio nell'uccidere, ma umano nell'amare, come aveva sempre dimostrato a chiunque. Lo spirito di Lucifero scomparve lentamente, e quando ciò accadde, Ciel ritornò in se, sentendosi incredibilmente più forte, anche se un pò stordito.
"Oh - fece portandosi una mano sulla testa - cosa è successo?"
"Ciel! - esclamò Sebastian abbracciandolo - non posso crederci, hai liberato la tua forza demoniaca! Non pensavo neanche che l'avessi!"
"Beh, nemmeno io - sussurrò - è stato strano... non ho mai divorato nessuno, è stato strano... Sebastian - lo guardò - tu pensi davvero che l'amore di due demoni possa vivere per sempre". Il demone sorrise, afferrando il suo viso e portandolo vicino al proprio.
"Sbaglio o è grazie all'amore di due demoni come noi che siamo qui? Se io e tu non ci fossimo incontrati e innamorati, nulla di tutto ciò sarebbe successo"
"Io invece credo di sì - sussurrò - anche in un'altra vita, noi ci saremmo sempre incontrati. Perché io, Sebastian, ti troverò sempre, ovunque tu sia". Entrambi si sorrisero dolcemente, per poi avvicinarsi e baciarsi con la stessa passione della prima volta. Avrebbero voluto non staccarsi, ma furono stretti a farlo, per poi guardarsi intorno.
"Dov'è andato il primo Phantomhive? - domandò Nelly - dobbiamo trovarlo, deve ascoltarci, non possiamo continuare così!"
"Io invece credo che sia quello che vuole - sussurrò Sebastian  - vuole metterci alla prova, affrontando le nostre paure, i nostri nemici... questo significa che...". I due demoni si guardarono nuovamente, ma questa volta preoccupati. 
Un rumore poteva sentirti in lontananza, segno che i nemici da loro più temuti si stavano avvicinando...

Angolo dell'autrice
Potranno passare secoli, ma Ciel e Sebastian rimangono sempre la dolcezza, è il true love dannazione, di quello potente ! *^* Hanno affrontato Candida e Lucifero, i super cattivoni di Lady Helena II (che nostalgia t.t), per tanto, i prossimi rivali saranno gli Dei...
e a proposito di Dei... c'è il primo Phamtohive che... beh... è Dio, basta XD No è davvero Dio, non sto scherzando, scuate ma amo mischiare fantasia e religione... e poi mi sa di figo :3
Al prossimo capitolo ^^


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Capitolo 8
*** DEI CONTRO DEI! VENDETTA! ***



Sebastian strinse a se Ciel, più forte che mai, poiché entrambi si erano resi conto che il nemico che adesso avrebbero dovuto affrontare, sarebbe stato quello che più di tutti li avevano messi in difficoltà. Ma ad incupirsi non furono soltanto i due Re, bensì anche Nelly, la quale poté avvertire immediatamente la presenza oscura del Dio delle Malefatte che si ergeva alle sue spalle. La piccola Annabelle si accorse immediatamente del cambiamento della madre, e di conseguenza non poté fare a meno di chiederle.
"Cosa c'è che  non va?". La Regina però non ebbe il coraggio di rispondere, si limitò ad indietreggiare, fin quando non raggiunse Antony, il quale la strinse a se, cercando di infonderle sicurezza.
"Va tutto bene - le sussurrò - sono soltanto spiriti". Eppure, nonostante fosse così, quegli spiriti parevano così forti da metter paura, fors perché si trattava per l'appunto di spiriti di Dei. Ben presto, le imponenti figure di Zeus, Nettuno, gli Dei Greci e soprattutto i quattro temuti Dei nordici, ricordati come "traditori", apparvero uno dopo l'altro, circondandoli. Lo spirito più potente, più pauroso e oscuro, fu quello del Dio Loki, seguito da Hel, Fenrir e Midgard, una visione che fece fremere violentemente sia la Regina che i due Re. Ella aveva nuovamente l'occasione di guardare negli occhi del suo usurpatore, colui che non solo aveva osato far quasi cadere il suo regno, ma aveva anche osato violarla. Anche Antony sembrava fremere dalla voglia di saltare addosso per torturare quell'essere maledetto, ma si sentì obbligato a fermarsi, soprattutto quando quest'ultimo cominciò a parlare.
"Bene, bene, ma che bella riunioncina di famiglia - disse sorridendo - ci siete proprio tutti - si soffermò su Helena - la dolce Principessa divenuta ormai Regina con la sua - volse lo sguardo ad Annabelle - adorabile figliola"
"Non osare neanche solo guardarle! - esclamò Antony - o giuro che ti ucciderò per la seconda volta"
"Per la seconda volta? - chiese ironico - oh, ma sappiamo entrambi chi è stato il vero assassino - si avvicinò a Vincent, guardandolo intensamente - Vincent, allora eri solo un bambino, ma nonostante ciò sei stato in grado di uccidermi. Non si è mai sentito di un demone che vince su un Dio, ma da adesso le cose cambieranno". Evidente era l'intenzione del Dio di attaccare il Re, e di questo Alexie se ne accorse alla svelta.
"Quel maledetto! - urlò - non gli permetterò di far del male alla mia famiglia! E tu - si voltò verso Ade - tu hai già affrontato quei tipi no? Erano i tuoi alleati, pertanto aiutami!"
"Pensavo che lottassi da sola" - gli ricordò il Dio.
"Ade... Si sta parlando della mia famiglia - dichiarò - quindi ti prego... aiutami"
"Lo farò molto volentieri.... My lady" - sussurrò accennando un sorriso e facendo un piccolo inchino, un gesto galante che fece arrossire la ragazza. Ella tornò però immediatamente in se, e prima che Loki, potesse mettere mano su Vincent, chiamò a se Florence, saltandole in groppa assieme ad Ade. Questo suo tempestivo aiuto bloccò il tentativo del Dio, il quale si scostò immediatamente, volgendo lo sguardo ai due.
"Oh, Ade - rise - ma che piacere vederti qui, vedo che ti sei rammollito molto in questi ultimi anni"
"Taci! - lo zittì Alexie - Sei un essere immondo, so cosa hai fatto al Regno e alla mia famiglia! Adesso che ho l'occasione di vendicarmi, diverrai cibo per la mia viverna!"
"Se credi che mi faccia mettere i piedi in testa da una comune essere umana, ti sbagli di grosso, dolcezza" - sussurrò egli con un tono estremamente languido. La ragazza sentì un tale disgusto a quel contatto, che prontamente afferrò l'ascia, andandogli incontro. Sapeva della sofferenza che Nelly aveva dovuto subire, poteva capirla, e proprio per questo, non ci sarebbe andata leggero. Fece per colpirlo, ma Loki si scostò immediatamente, e con un suo gesto, Hel si fece avanti, ricambiando l'attacco con la sua di arma, poiché era la sua specialità. A lei, si aggiunse anche Midgard, il quale, velocemente, prese ad attorcigliarsi attorno il corpo della ragazza, quasi a spezzarle le ossa.
"Dannato - sussurrò fulminandolo con lo sguardo - io non sono una semplice essere umana. Sono una Phantomhive, e noi Phantomhive vinciamo sempre e comunque!"
"Storia già sentita - la derise - dovrai fare una fine molto misera, com'è giusto che sia!". A quelle parole, Midgard prese a stringerla con maggior forza, impedendole di muoversi, e quando Hel le fu abbastanza vicino, la guardò malignamente, reggendo la propria arma in mano. Alexie la guardò, sentendosi un pò spaesata, ma fortunatamente la rivale fu bloccata dall'arrivo di Ade, il quale la afferrò, afferrandole la testa e "staccandogliela", un gesto che portò quell'entità a sparire, sia quella, che quella dei due animali. La ragazza cadde pesantemente al suolo, sentendo l'aria riprendere a circolarle nel corpo, e nonostante sapesse di averla scampata, sapeva anche che quel maledetto Loki si trovava ancora lì.
"Alexie!  - la chiamò Nelly andandole incontro - stai bene? Ti prego, dimmi di sì, non può aver fatto del male anche a te!"
"Io... sto bene - mugugnò sorridendo mentre un rivolo di sangue le scivolava dalle labbra - è difficile farmi fuori"
"Alexie ti prego - la supplicò Ade - restante fuori"
"Non posso! - urlò con gli occhi leggermente lucidi - per anni ho aspettato di vendicarmi, di vendicare te Nelly. Nessuno meglio di me sa come ti sei sentita quella volta. Questo perché anche anche io sono stata violata da colui che avrebbe dovuto amarmi, e sono anche sata uccida da quest'ultimo. Per me non ho potuto far nulla, ma adesso farò qualcosa per te!". Il Dio guardò la ragazza, scorgendo nei suoi occhi per la prima volta un briciolo di sentita emozione, qualcosa che gli fece credere che in realtà ella avesse dentro se molto più amore di chiunque altro. Allungò una mano, poggiandola sulla sua testa, sospirando.
"Ora capisco perché mi piaci tanto - sussurrò - sei coraggiosa, forte, e nascondi i tuoi sentimenti. Non mi stupisce il fatto che non ti fidi degli uomini, ma sai una cosa? Io sono un Dio, e di me potrai fidarti. Quindi ascoltami, perché sarò io ad aiutarti". Alexie avrebbe tanto voluto rispondere, ma quel contatto la fece fremere talmente tanto da farle dimenticare qualsiasi pensiero. Si alzò in piedi, rivolgendosi a Nelly.
"Tu va ad aiuatre gli altri contro gli Dei Nordici. Ci vendicherò entrambe, promesso". La Regina annuì con il capo, commossa, per poi donarle un abbraccio e infine allontanarsi alla svelta, mentre la Guardiana e il Dio si voltavano per guardare in viso il loro rivale così divertito.
"A quanto pare alla fine hai trovato l'amore, Ade" - rise quest'ultimo.
"Cosa può saperne uno come te dell'amore - rispose l'altro - vivi soltanto per portare il male.  Ma tu ormai non esisti più, sei soltanto un maledetto spirito, l'incarnazione delle nostre paure. E adesso ti elimineremo. Alexie, a te l'onore". La ragazza annuì, e con un acuto grido di battaglia, gli corse incontro, iniziando a lanciare dei colpi che però parevano vani. Questa volta nessuna paura l'avrebbe fermata, si sarebbe ripresa la sua rivincita, e lo avrebbe fatto con il sangue.
"Maledetto, muori!" - urlò provando a lanciarle un altro colpo.
"Inutile che ci provi, sono già morto e sono solo spirito, come pensi di potermi...." - il Dio si bloccò, quando si accorse che alle sue spalle vi era Ade.
"Sarai solo uno spirito, ma posso comunque torturarti e costringerti a sparire. Ricordati che io sono una delle rappresentazione della Morte, e la Morte, alla fine dei giochi, vince su tutto!". A quel suo urlo, dal suo corpo fiammate blu cielo iniziarono a fuoriuscire, andando ad intaccare l'entità stessa di Loki che ben presto prese a crogiolarsi tra le fiamme come un dannato. Alexie guardò soddisfatta quella scelta, e facendosi avanti tra quelle fiammaye che parevano neanche non sfiorarla, afferrò il rivale per i capelli, guardandolo malignamente.
"Sei l'incarnazione di tutti i miei mali - sussurrò - e adesso ti finirò". Incredibilmente però lasciò andare la sua arma, prendendo ad utilizzare le mani e a colpirlo con una violenza tale, che in quei colpi tutta la sua rabbia repressa e la sua frustrazione vennero sfogate, mentre quello spirito provava sorprendentemente dolore. La ragazza lo costrinse a chinarsi, continuando a percuoterlo, scatenando su di lui tutte quelle umiliazioni di cui era stata vittima, per fare in modo che nessun'altro più avrebbe dovuto soffrire come lei. Poi si fermò un attimo,  guardandolo negli occhi e sorridendo.
"Una semplice essere umana eh? - sorrise - noi Phantomhive siamo molto più  che Dei - si voltò verso Florence - Florence, vieni qui, è tutto tuo!". Spinse malamente Loki, il quale spalancò gli occhi quando si rese conto che la viverna stava spalancando la bocca per divorarlo. La creatura non lo risparmiò, saziandosi di quella malefica entità che ora pareva svanita come un brutto sogno.
"Oh, spero che non ti faccia indigestione - rise - sì! Quel maledetto è stato nuovamente sconfitto! - si voltò verso Ade, arrossendo appena - oh, emh... ovviamente.. è anche merito tuo"
"La vera vittoria p tua my lady - disse afferrandole una mano - dimmi, adesso avrei forse un opportunità con te?"
"Solo se riuscirai a farmi trovare il coraggio di amare nuovamente, cosa affatto facile" - dichiarò.
"Sarà l'onore più grande - dichiarò a sua volta - tanto tempo per trovarti, e adesso che sei qui, mi ci vorrà più dell'eternità per separarmi da te". Sul viso della ragazza apparve un sorriso, poiché per la prima volta nella sua vita, qualcuno stava nuovamente riuscendo a farle battere il cuore.
Con la scomparsa di Loki, gli Dei Greci erano stati molto più facili da eliminare, nonostante le forza utilizzate erano state tante.
Ciel stava chino al suolo, stanco e senza fiato, aveva pi volte utilizzato la sua vera forma, e sapeva che non sarebbe resistito ad un altro attacco.
"Ciel! - lo chiamò Sebastian correndogli incontro e abbracciandola - stai bene...  è tutto apposto, ce l'abbiamo fatta"
"Non c'è l'abbiamo fatta - gli fece notare - i nemici non sono ancora finiti, e lo sai bene"
"Io... lo so - sussurrò - ma che cosa dovremmo fare?"
"Non temete - dichiarò a quel punto Vincent facendosi avanti - so bene che le nostre forze stanno pian piano scemando. Proprio per questo, è giunta l'ora che tutti i Sovrani del Paradiso uniscano le loro forze. Ma - si fermò un attimo, indicando con un dito Annabelle - l'ultima Principessa è la chiave"
"Lei?" - domandò Ciel.
"Io?" - chiese a sua volta ella battendo le ciglia.
"Proprio tu - disse dolcemente - gli spiriti dei nostri prossimi nemici non tarderanno ad arrivare. Sta a te decidere se essere l'ultima Principessa e la Prima Principessa di una nuova era". Ella guardò il suo antenato in modo attonito, poi i suoi nonni e infine la madre, la quale orgogliosa le stava ora lanciando unno sguardo di approvazione totale.
"Segui il tuo cuore - le sussurrò - so che farai la scelta giusta". A quella frasse la Principessa sorrise, pronunciando la frase che avrebbe dato inizio all'ultimo scontro.
"Io voglio essere degna del nome che porto. Sono una Phantomhive, e quindi lotterò fino alla fine"

Angolo dell'autrice
Avete capito bene, il prossimo è l'ultimo capitolo, proprio così, l'ultimo dell'ultima saga... già ci penso e mi viene da piangere, ma non ho voglia di tirare la storia troppo per le lunghe, anche perché le mie idee si fermano qui. Credo che potrei piangere seriamente al prossimo cap, ma a dopo i sentimentalismi.
Secondo voi come sarà il finale? Vi sarà un lieto fine, o un finale drammatico? Beh, per adesso non posso rispondervi, spero solo di stupirvi ;)

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Capitolo 9
*** LA FINE! IL CERCHIO INFINITO! ***



Come predetto, gli spiriti dei nemici che quattordici anni prima si erano ritrovati ad affrontare, comparvero pian piano come tante luci nel buio. Un combattimento diretto sarebbe stato sfiancante e inutile, proprio per questo, tutti i Sovrani del Paradiso avrebbero dovuto utilizzare la loro forza per cancellare una volta per tutte le loro paure che prendevano le sembianze dei loro nemici che nel corso degli anni li avevano messi in difficoltà. Vincent si fece avanti, facendo segno ai suoi avi e alla sua discendenza di raggiungerlo.
"Soltanto utilizzando la nostra forza possiamo cancellare tutto ciò che vi è - disse - è compito nostro. Per la prima volta lotteremo insieme. Nelle nostre vene scorre sangue di un altro mondo, pertanto, Ciel, Sebastian, contiamo soprattutto su di voi". I due demoni si fecero avanti, seguiti anche da Nelly, Antony, Vincent e Daisy.
"Temo per la mia vita - sussurrò la Regina guardandosi intorno - i nostri nemici, ci stanno scrutando"
"Non devi temere - la tranquillizzò Antony - sono soltanto spiriti, e li spazzeremo via". Immediatamente i numerosi sovrani unirono le loro forza, e ben presto le aure di ognuno presero a fuoriuscire come un qualcosa di luminoso ed accecante.
"Che succede?" - domandò Ciel.
"Ognuno di noi ha un aura - gli spiegò Vincent - bisogna solo imparare a controllarla". Era come un qualcosa che non riuscivano a controllare, e quando l'aura ormai divenuta una, divenne di un bianco accecante, il Kami si voltò verso Annabelle.
"Annabelle, a te l'onore!". A quell'ordine, la Principessa corse, buttando letteralmente forte la sua aura oscura che ora stava andando a completarsi assieme all'altra, un'unica forza immane difficile da gestire anche per gli stessi sovrani.
"Adesso!" - urlò Vincent. In quell'istante, tutti i Sovrani del Paradiso compirono un gesto, come se avessero voluto gestire qualcosa, am fu Annabelle la vera forza portante di quell'attacco: ella, trasformandosi nella sua vera forma, catturò le due aure divenuta un'unica entità, catapultandosi poi sugli spiriti dei  nemici che al suo passare gettavano fuori urla raggelanti. Gli abitanti del Tengoku, gli alter ego degli abitanti dei Paradiso, già morti una volta con il terrore negli occhi, furono risucchiati via, e i loro spiriti dannati poterono finalmente trovare la pace nel vero nulla. Il buio si illuminò come se il sole fosse nato, come se vi fosse stata un'esplosione, una luce che pian piano si dissolse, lasciando posto semplicemente ad Annabelle, la quale stava stesa al suolo.
"Accidenti - tossì alzandosi in piedi - ce l'ho fatta?"
"Certo che ce l'hai fatta! - urlò Nelly correndole incontro ed abbracciandola - sei stata unica! Una vera Principessa!". 
"Ne sono felice! - esultò ricambiando l'abbraccio - ma adesso cosa succede?"
"Bella domanda - sospirò Ciel - cosa succede quando.... si arriva alla fine?". Immediatamente, tutti i presenti alzarono lo sguardo, giust'in tempo per vedere il primo Phantomhive discendere dall'alto con immensa maestosità.
"Sono stupito - disse quest'ultimo - affrontare dei nemici è una cosa, ma affrontarli tutti insieme è decisamente grandioso. Ma non mi stupisco, dopotutto siete la mia discendenza"
"Voi ci avete davvero messo alla prova, dunque?" - domandò Ciel.
"Ebbene sì - sospirò - volevo che mi dimostraste la vostra forza, il valore del vostro nome e soprattutto... che pu esistere ancora pace nel mondo"
"Questo significa che cancellerà la Profezia?" - chiese Annabelle speranzosa, andandogli incontro. Il Primo Phantomhive si chinò leggermente, accarezzandole la testa e accennando un sorriso.
"Io potrei farlo - sussurrò - ma vedi, non è così facile. Le Profezie devono esistere per il garantire il naturale svolgimento delle cose, e sono così potenti che, anche se adesso decidessi di non crearla, non avrebbe alcun effetto sul vostro presente, questo poichè la fine è già arrivata da tempo, e non si può fermare un Apocalisse"
"Cosa? - sussurrò con le lacrime agli occhi - ma non può essere... ci deve essere un modo!"
"Beh, in effetti un modo c'è - disse  rivolgendosi ai Sovrani - ma non so se siete disposti a pagarne il prezzo"
"Di cosa si tratta?" - domandò Sebastian.
"Oggi il Mondo ricomincia - dichiarò - e insieme ad esso tutto l'universo e tutto ciò che esiste. Io non creerò la Profezia, ma per far sì che abbia effetto, bisogna che anche voi ritorniate indietro e riviviate tutto"
"Aspetta... rivivere tutto? - chiese Ciel - in che senso?"
"Tornare indietro, farvi rinascere - spiegò - Re Ciel e Re Sebastian, è tutto partito da voi, tutto ciò che vedete, vi siete arrivati soltanto perché vi siete incontrati, pensate dove sareste adesso, se mai vi fose incontrati e amati. Tornando indietro e rivivendo nuovamente la vostra vita dall'inizio, avete la possibilità di sfuggire alla Profezia che è già stata innescata"
"Va bene! - urlò Nelly a quel punto - mi accontento di rinascere e rivivere tutto, se questo ci salverà!"
"C'è però un prezzo da pagare - aggiunse - nessuno di voi ricorderà nulla della sua vita, ne delle persone che ne fanno parte. Certo, vi rincontrerete ovviamente, ma sarete pronti a ricostruire i rapporti e ad affrontare per la seconda volta tutte le difficoltà che ben sapete?". Nell'udire quella condizione, Sebastian e Ciel si guardarono negli occhi, avvertendo un tuffo al cuore. Non volevano dimenticare la vita passata insieme, e anche se in un modo o nell'altro sarebbero stati insieme, scordare tutto sarebbe stato doloroso. 
Non voleva dimenticarsi del loro amore, della loro famiglia,e  di tutto ciò che erano.
"Ciel - lo chiamò il primo afferrandolo - lo so a cosa stai pensando. Hai paura, proprio come me"
"Come potrei non averne? - sussurrò - hai idea di cosa voglia dire ricominciare tutto da capo? Ricostruire tutto?"
"No, non so cosa voglia dire, e l'unica cosa che può rassicurarmi è quella di averti accanto, in un modo o nell'altro". Il demone lo guardl con gli occhi lucidi, per poi voltarsi verso Vincent.
"Padre, cosa dobbiamo fare?" - domandò.
"La scelta è vostra, figliolo - disse sorridendo - da voi è partito tutto e solo voi potrete decidere"
"Non posso farlo - sussurrò - io non posso perdere te, Nelly, Vincent". Nell'udire quelle parole, i due Sovrani andarono loro incontro, abbracciandoli.
"Non lasciate che il pensiero di non rivederci più vi freni dal salvarci - sussurrò la Regina - anche io ho paura, come tutti, ma se il primo Phantomhive ha detto che ci incontreremo nuovamente, io mi fido, di lui e di voi. I ricordi potranno anche svanire, ma non i sentimenti legati a quest'ultimo"
"Nelly - sussurrò Ciel ricambiando l'abbraccio - avervi è stata la cosa più bella, il segno indelebile del nostro amore, e non potrei dimenticarmi di ciò"
"Allora accetta la condizione - disse sorridendo - rivivrò la mia vita, ma sarà come la prima volta, dopotutto nessuno si ricorderà di niente"
"Io - sussurrò guardando Sebastian - d'accordo.... va bene... accetto la condizione". Nel sentire quelle parole, tutti i presenti tirarono un sospiro di sollievo, ma allo stesso tempo di rassegnazione.
"Ah, accidenti - sospirò Alexie - ricominciare da capo... proprio adesso che stavo nuovamente ricominciando a credere nell'amore"
"Non devi temere - dichiarò Ade afferrandola - proverò a farti ricredere in esso anche più di mille volte se sarà il caso. In ogni vita". La ragazza lo guardò, afferrando istintivamente le sue mani e guardandolo con gli occhi lucidi.
"Accetto la sfida" - sussurrò infine sorridendo, stipulando silenziosamente la promessa di un bacio che prima o poi sarebbe nato. Gli abitani del Paradiso, si ritrovarono stretti, a malincuore ma anche ricolmi di speranza, a salutare le loro famiglie, i loro amori, nonostante sapessero che non avrebbero sofferto la mancanza. Nelly in particolare, stava ora stretta ad Antony e anche ad Annabelle.
"Mi dispiace, ma dovrò vederti faticare ancora - sorrise la Regina - non sarà facile riconquistarmi"
"E non sarà facile per me sfuggire alle minacce di tuo padre - rise - sarà faticoso, ma sarà anche un onore poter rivivere nuovamente la mia vita accanto alla donna che amo"
"Adesso ci separiamo allora?" - domandò Annabelle.
"Sì tesoro, ma sarà solo per poco vedrai - la rassicurò la madre - ci incontreremo prima di quanto immagini"
"Mi fido - disse sorridendo - prima però voglio fare una cosa". Dicendo ciò andò verso i due Demoni, estraendo dalla propria tasca quel bocciolo, quel simbolo della vita che nasceva e che era rimasto intatto nella sua tasca.
"Tenete nonni! - esclamò porgendoglielo - questo è per voi!"
"Grazie Annabelle - sussurrò Ciel - che cos'è?"
"Un bocciolo - disse sorridendo - ma un giorno diverrà un fiore. Lo do a voi, così non vi dimenticherete di me"
"Noi... non potremmo mai dimenticarci di te - sussurrò egli stringendola a se - ne di te, ne degli altri. Ci vediamo dall'altra parte, Annabelle". La Principessa sorrise, facendo qualche passo indietro e scontrandosi con Mahesh, il quale si portò una mano sulla testa imbarazzato.
"Umh, direi che è un arrivederci - mugugnò - prometto che quando ci incontreremo, sarò più gentile"
"No - disse sorridendo e afferrandolo per mano - non ti voglio diverso da come ti ho conosciuto. Ti voglio proprio così, come sei adesso". Dicendo ciò si avvicinò timidamente alle sue labbra, sfiorandole appena, e facendo scaldare per la prima volta nella loro vita i propri cuori.
Sebastian e Ciel, a quel punto, si guardarono intensamente, afferrandosi per mano.
"Allora suppongo che si va" - sussurrò il primo sorridendo.
"Esattamente - sussurrò - rifaremo tutto da capo. E questa volta andremo verso la vera eternità. Dovrò soffrire, ma non ho paura, perché so che ti rincontrerò. Perché Sebastian, io ti troverò sempre, in qualsiasi modo, ovunque e sempre". Il corvino gli si avvicinò, accarezzandogli il viso e donandogli un bacio sulle labbra.
"Siamo uniti da un legame indissolubile che niente potrà mai spezzare" - sussurrò al suo orecchio.
"Beh, suppongo che il momento sia arrivato - costatò il primo Phantomhive - siete pronti ad andare?"
"Sì - dichiarò Ciel - sono pronto. Miei sudditi, amici miei, Padre, Madre, miei avi, e tutti voi. Per me è stato un onore essere vostro Re, amico, o quant'altro. Spero di essere altrettando bravo nella nuova vita che vivrò. Tutti voi siete importanti, e giuro che ciò che mi avete fatto provare non verrà dimenticato, avete la mia, anzi, la nostra parola"
"Sei davvero il Re più in gamba che conosco - costatò il primo Phantomhive sorridendo e facendo un piccolo gesto con la mano - e per la tua bontà d'animo, verrai ricompensato".
"D'accordo - disse sorridendo e stringendo la mano di Sebastian - sono pronto. Ci vediamo un pò più in la"
"Arrivederci - scherzò suo figlio Vincent - non dimenticate di farci nascere!"
"Non ce ne dimenticheremo - sorrise guardando Sebastian - non dimenticheremo tutto"
"Ci incontreremo - sussurrò a quel punto il primo Phantomhive - il Mondo oggi ricomincia, un mondo nuovo e senza una fine. Adesso andate, e vivete".
A quelle parole vi fu come un imponente alito di vento, e immediatamente, tutto ciò che i due Demoni avevano intorno, svanì.

( https://www.youtube.com/watch?v=q9ayN39xmsI l'ultima canzone *-*)

"Ma che succede?" - domandò Ciel impercettibilmente, così tanto che ebbe quasi l'impressione che la sua voce non fosse visibile. Tutto ciò che fin ora aveva avuto dinnanzi lo sguardo era svanito, e in quel momento ebbe quasi l'impressione di veder passare tutta la sua vita davanti, ogni ricordo, ogni momento vissuto, che scivolavano via, fino a farlo sprofondare in qualcosa di caldo e accogliente, e per nulla sconosciuto.
E poi una sensazione dolce, come un sonno accogliente.
                                                                                  Il cuore batte velocemente
                                                                                       colori e promesse
                                                                            Come essere coraggiosi,come posso amare
                                                                              quando ho paura di cadere
                                                                                       ma guardandoti da solo
                                                                    tutti i miei dubbi se ne vanno in qualche modo
                                                                                           un passo più vicino.

Si sveglio quasi sussultando, tirandosi immediatamente su. Vi era silenzio, e si trovava sopra un prato verde dove vi aleggiavano delle strani luci bianche, come qualcosa di magico. Non capiva cosa ci facesse lì, che fine avevano fatto gli altri?
Gli altri....
Tutto tornò alla mente come un sogno, il perché si trovasse lì. 
Non avrebbe dovuto ricordare nulla, e invece ogni cosa, ogni sensazione, ogni persona conosciuta, viveva nei suoi ricordi, ben impressi.
Fece per tirarsi su, riconoscendo quasi subito anche il luogo in cui si trovava: lo stesso luogo in cui Sebastian l'aveva portato dopo la sua trasformazione in demone, e dove avevano concepito la loro bambina.
La loro Nelly. Quando quel pensiero gli attraversò la mente, una sensazione strana sopraggiunse al suo ventre, facendolo quasi sussultare.
"Oh - sussultò - accidenti... vedo che mi sono già portato avanti con il lavoro". Si guardò intorno, capendo di essere tornato non all'inizio della sua vita, ma della sua vita con Sebastian, all'inizio che loro avevano creato con il loro amore. 
Sebastian... dove si trovava lui? Immediatamente abbassò lo sguardo, trovando il demone dormiente sul prato, una visione strana di certo, non l'aveva mai visto dormire. Pian piano però quest'ultimo prese a muoversi, fin quando non si tirò su, un pò stordito.
"Ciel" - lo chiamò in un sussurro, guardandolo.
 
                                                                       Sono morto tutti i giorni aspettandoti
                                                                  tesoro non essere spaventato, ti ho amato
                                                                  per mille anni, ti amerò per altri mille anni

"Sebastian - sussurrò a sua volta, chinandosi e abbracciandolo forte a se - stai bene?"
"Io... credo di sì - sussurrò confuso - però mi sento strano. Mi sento... come se avessi vissuto una vita intera, e non sto parlando della mia vita da demone. C'eri tu, e c'erano anche altre persone, solo che non riesco a ricordare. E' come un sogno... un pò sbiadito". Nel sentire quelle parole, egli capì di come l'altro non ricordasse effettivamente nulla, tranne le sensazioni che aveva avuto la fortuna di provare.
                                                                       Il tempo rimane immobile
                                                                      la bellezza in tutto quello che lui è
                                                                                sarò coraggioso
                                                                    non permetterò a niente di portare via
                                                                      quello che è di fronte a me
                                                            ogni respiro,ogni ora ha portato a questo

Era stata  donata loro una seconda poossibilità. E non l'avrebbero sprecata.
"Va tutto bene - disse afferrando il suo viso - siamo insieme, staremo insieme per sempre"
"Ciel - disse un pò sorpreso, sorridendo, per poi scostare lo sguardo su qualcosa - ma quello... è un fiore?". L'altro seguì il suo sguardo, notando un fiore bellissimo da un colore quasi argentato, un fiore che pareva non far parte neanche di quel mondo.
Un sorriso apparve sul suo viso: aveva riconosciuto quel fiore, il frutto del bocciolo che Annabelle gli aveva donato.
La vita era nata, e questa volta sarebbe stata eterna.

Sebastian si alzò, mettendosi a quanto a lui e guardando il fiore.
"Mai visto nulla del genere - sussurrò - Ciel... cosa è successo?". Lo guardò, sorridendogli amorevolmente e portandosi una mano sul ventre.
"E' successo che ci siamo ritrovati. Oltre il tempo, oltre il mondo, oltre ogni cosa. Ti amo Sebastian, da sempre e per sempre". 
Le loro labbra si unirono istntivamente in un bacio, un bacio che celava dietro di se ricordi infiniti di una vita insieme.
Stranamente, in quel momento, dal cielo, la neve prese a cadere, posandosi come un augurio da parte di Dio sulle loro teste.
                                                         Sono morto tutti i giorni aspettandoti
                                                       tesoro non essere spaventato, ti ho amato
                                                           per mille anni,ti amerò per altri mille anni
                                                     Per tutto il tempo ho creduto che ti avrei ritrovata
                                                      il tempo ha portato il tuo cuore da me,ti ho amato
                                                      per mille anni,ti amerò per altri mille anni

                                                                      It is not the end

Angolo dell'autrice
Ok, ok, ok, mi viene da piangere... no non devo piangere... sì piango. SONO ARRIVATA ALLA FINE! 
Questo è il finale ebbene sì... è strano lo so, probabilmente c'è da uccidermi, ma sul serio, secondo me un finale del genere sarebbe stato il più adatto, anche se a suo modo originale e strano, me ne rendo conto. Ma mi piace pensare che la storia non abbia mai una vera e propria fine, un pò come un cerchio....
Ebbene fanciulli, siamo giunti al termine. Chi segue la storia dalla prima parte sa quanto sono legata ai miei personaggi e al resto, a come la storia si sia incredibilmente evoluta, poiché non avrei mai pensato di arrivare a fare addirittura 5 parti, trovando un finale che secondo me si adatta. Se ci penso mi viene la nostalgia, siccome sono masochista me li rileggerò tutti insieme qualche volta, per farmi del male T.T
No sul serio, spero che vi sia piaciuto e che abbiate capito il significato, dopotutto anche la citazione finale "it is not the end - non è la fine", dovrebbe lasciare intendere tante cose.... tutto finisce, ma tutto ricomincia, e per i nostri personaggi preferiti è arrivato il momento di ricominciare, proprio da dove li abbiamo incontrati la prima volta... ma questa volta, ad attenderli vi sarà un finale non scritto, anzi, più che altro, consideratela una vera e propria favola senza fine, perché non credo potrebbe averne... madonna quanti giri di parole, mi confondo da sola XD
Beh che dire, il viaggio si "conclude" qui, mi reputo molto depressa perché dico, stiamo parlando della mia saga, concepita da me e basata sul mio manga preferito... quanto piango T.T Ringrazio tutti coloro che hanno seguito sin dall'inizio, fatemi sapere cosa pensate di quest'ultimo e definitivo capitolo.
E ricordate.... arriverà la fine ma non sarà la fine :D
Ecco, ho rovinato tutto con una frase... XD
Baci <3

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