Grimmauld Place numero dodici non è un posto raccomandabile.

di _Nancy_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una lunga estate. ***
Capitolo 2: *** Giochi pericolosi. ***
Capitolo 3: *** Api Frizzole. ***
Capitolo 4: *** Il vero gioco ha inizio. ***
Capitolo 5: *** L'uragano Ginny. ***
Capitolo 6: *** Walburga Black. ***
Capitolo 7: *** La furia di una Grifona. ***
Capitolo 8: *** George Weasley non è un santo. ***
Capitolo 9: *** Il terribile sbaglio di Fred Weasley. ***
Capitolo 10: *** Le promesse si mantengono. ***
Capitolo 11: *** Imparare ad essere sé stessi. ***
Capitolo 12: *** Le bugie sono solo dettagli. ***
Capitolo 13: *** Scacco matto. ***
Capitolo 14: *** Fred Weasley ed Hermione Granger, i degni eredi della coppia Potter. ***
Capitolo 15: *** L'apparenza inganna. ***
Capitolo 16: *** Saper fingere è una grandiosa arte da Weasley. ***
Capitolo 17: *** Giuro solennemente di non avere buone intenzioni. ***



Capitolo 1
*** Una lunga estate. ***


Sono finalmente tornata con una nuova fan fiction, purtroppo non sono molto avanti con i capitoli, di conseguenza non è sicuro che possa aggiornare ogni giorno. 
Ho già in chiaro la storia, visto che l'ho ideata mentre finivo la Fremione e cominciavo la mia nuova Dramione.
Non è originale, è scritta per far divertire i lettori, e mettere in luce personaggi che preferisco e che avrei voluto vedere insieme. 
Non mi auguro di ricevere complimenti, accetterò critiche e non, sperando che vi piaccia e vi appassioni come il resto delle fan fiction che ho scritto in passato.
Vi lascio alla lettura, si chiama...
 
GRIMMAULD PLACE NUMERO DODICI NON E' UN POSTO RACCOMANDABILE 



Prologo
Lugubre, spaziosa, sconosciuta ad occhi dei babbani, infestata da Doxy, ragni enormi, e abitata dall’intero Ordine della Fenice.
Il quarto anno si è concluso da due settimane.
Il tempo di salutare Harry, raccogliere la roba a casa Granger e si è ritrovata immersa nella vecchia casa dei Black. L’unico erede, Sirius, si è permesso di ospitare tutti, come Quartier Generale delle forze del bene.
L’unica pecca, qual è stata? Non aspettarsi cosa sarebbe successo nelle settimane successive.
Perché se Hermione avesse saputo, se avesse rifiutato, di certo si sarebbe risparmiata numerose liti, risate da parte degli amici, sfuriate di Ron, e occhiate perplesse di Harry Potter.
Ed è qui, che è iniziato tutto.
***
E’ un giorno particolarmente afoso.
Molly Weasley è chiusa in cucina, prepara la deliziosa colazione, ancora prima che uno dei figli possa svegliarsi. Mentre Arthur Weasley, è già chiuso in bagno a prepararsi per l’imminente giornata di lavoro che gli aspetta.
Qualche piano più sopra, Ginny Weasley ed Hermione Granger, dormono beate. La prima girata a pancia in giù, una mano che penzola verso il pavimento, la bocca socchiusa e i capelli rossi sparsi lungo il cuscino; la seconda è rivolta in direzione della finestra, girata su un fianco e con la massa di ricci sparsi ovunque.
Un sonoro crac nella stanza. Dei passi leggeri, e infine un gran frastuono che fa scivolare entrambe le ragazze dal letto.
-Fred! George! Che razza di idee malate avete in testa?- La sorella minore, intontita e a sdraiata a terra, si tira su a sedere. –La mamma non è venuta a chiamarci per la colazione, è presto!-
-Lo sappiamo.- Afferma uno dei due, probabilmente George. –Ed è per questo … -
-… Che siamo venuti a svegliarvi!- Conclude, Fred. –Granger, ti senti bene? Sembra che stanotte hai lottato contro un Ungaro Spinato!-
Lo guarda per un istante, poggiando un braccio a bordo del materasso. Sbuffa, e si tira indietro alcune ciocche di capelli, un po’ imbarazzata di farsi vedere in pigiama.
-Mi piacciono gli orsetti, anche se preferisco le Api Frizzole.- Ridacchia, avvicinandosi. –Hai bisogno di una mano?-
-No!-Uno schiaffo sulla mano tesa, e si alza. –Uscite subito di qui!-
***
Chiude la porta a chiave, sicura che Ginny non venga a cercarla.
Tira fuori il libro di Incantesimi, cominciando a ripassare i primi capitoli, ignorando gli scoppi, le urla e le risate nel corridoio.
Si blocca un momento, prendendo un quaderno e cominciando a sventolarlo sul viso.
Fa così caldo, che ha l’impressione di sciogliersi senza rendersene conto!
-Hermione! Mi sto sciogliendo per quanta aria bollente c’è! Non puoi aprire la finestra?-
-Fred! Come hai fatto ad entrare? E poi… è la mia camera! Sparisci!- Sbotta, abbandonando la lettura. –Sicuramente, George ti sta cercando!-
-Non penso proprio!- Si siede sul letto di fianco. –Era occupato a ideare piani per distruggere Ronnie!- Ride, dando un’occhiata all’entrata spalancata. –Hai dimenticato che sono maggiorenne e posso fare quello che voglio?-
-Questo non ti giustifica!- Stringe le labbra, reprimendo la voglia di lanciarlo a suon di calci lontano da sé. –La magia non è mica fatta solo per soddisfare i propri comodi o per difendersi!-
-E tu ne sai bene di difesa, eh?- Ghigna, e le mostra un incarto di caramella mai visto. –Ti va di provare le nuove invenzioni di me e George?-
-No!- Accavalla la gamba. –Se fossi Prefetto quest’anno, te la confischerei!- Afferma, molto convinta.
-Facciamo una scommessa?-
-Che tipo di “scommessa”?- Sottolinea l’ultima parola, incuriosita e timorosa di ascoltare oltre.
-Sono certo che quando arriveremo ad Hogwarts, e tu sarai Prefetto, non mi leverai mai questo da sotto il naso.- Indica le trappole mortali. –Se hai bisogno di una merendina marinara, sai dove trovarmi.-
-Come fai ad essere sicuro che non ti bloccherò ogni qual volta ti coglierò con le mani nel sacco?-
-Semplice. Quando saprai cosa fanno questi aggeggi, ti ricrederai. Inoltre, nessuno resiste al fascino Weasley. E se scoprissi, che Ron ti piaccia davvero come tutti dicono, allora, potrei dubitare che … Quel Troll non ci sa fare! Insomma, è impossibile! Io sono perfino più bello di George.-
-George non è fidanzato con Angelina Johnson?-
-Si, da qualche mesetto. Perché ti interessa tanto? Non dirmi che ti piace!- Sbarra gli occhi, colpito. –E’ assolutamente assurdo che ti sia innamorata di lui!-
-Io non sono innamorata di nessuno!- Si appoggia alla scrivania, tenendo d’occhio la lettera alla sua destra. –Se hai finito di disturbarmi, vorrei continuare a fare quello che stavo facendo poco fa.-
-Ho passatempi più giocosi e divertenti, Granger.- Sposta lo sguardo. –Chi ti ha scritto? Victor Krum?-
-E se così fosse? Non sono affari che ti riguardano!- Tenta di nasconderla, invano.
Fred è già concentrato a leggerla. Cambia espressione, da divertito a inorridito, mentre Hermione saltella per riprendere ciò che è suo.
-Andiamo, Fred!- Un altro salto. –Non conosci la parola privacy?!?-
-Sono sconvolto, Victor è migliorato. Perché è finita?-
-Ripeto, hai mai sentito parlare della … - Una mano blocca la sua parlantina, costringendola a indietreggiare senza risultati.
-Parli veramente troppo.- Alza gli occhi al cielo. –Allora, accetti la sfida?- Scuote la testa. –Come pensavo. Facciamo così, Hermione. Io trovo un gioco più interessante dei tuoi amati libri, se vinco, tu non leggi per una settimana, e nemmeno studi. Ci stai?- La lascia libera.
-Se vinco io? Farai quello che dico?-
-Si, Signora. Signorina, scusa.- Ridacchia, passandosi una mano tra i capelli rossi.
-Non metterai in commercio quei maledetti affari che stai creando!- Incrocia le braccia, stavolta più calma e convinta di poter vincere.
-Ci sto.-
Una stretta di mano, e con uno schiocco di dita, sparisce.
***
Una lunga occhiata da parte dei tre, che annuiscono sorridenti.
Scendono in salotto, e dopo aver insonorizzato, cominciano a buttare giù le prime idee.
Un annoiato e teso Remus Lupin, scuote la testa ripetutamente, osservando il caro amico Sirius Black in preda all’eccitazione, nel momento in cui Ginny Weasley e George Weasley stendono su un tavolino una pergamena scarabocchiata.
-George, non ti senti in colpa a complottare contro il tuo gemello?- Domanda, seduto su una poltrona. –Sono dei ragazzini, cosa potete saperne voi di quello che vogliono?-
-Oh, Remus. Fidati, conosco certi sguardi!- Sirius, con una piuma in mano, si appresta a scrivere. –Ricordi James e Lily? Per quanto si sono odiati? Eppure, hanno dato alla luce Harry! E’ scritto nelle … non lo so, in qualcosa! Hanno bisogno di una spintarella, come abbiamo fatto con i nostri amici!-
-Erano tempi diversi, Lily non è Hermione.-
-Su questo, posso contraddirti, Lupin.- Ginny, divertita e con un pacco di Api Frizzole tra le mani, tiene gli occhi puntati sull’ex Professore di Difesa contro le Arti Oscure. –Hermione è stata fidanzata con un giocatore di Quidditch, figurati se non ama quelli come Fred!-
-E’ abbastanza piccantina, come ragazza.- George, vaga per la stanza, aprendo e chiudendo numerosi armadi impolverati. –Siete pronti?-
-Non penso sia una buona idea.- Prova ad alzarsi, quando le braccia di Sirius lo tengono fermo.
–Non stiamo facendo niente di male, non è mica come quella volta che abbiamo costretto James a vendere i suoi boxer, davanti a Lily e l’intera Sala Grande, quindi … -
-E come è finita? Si sono lasciati!-
-Per due giorni, Remus.-
-Firmate, non c’è tempo da perdere.- Alza il capo e porge la piuma ricoperta di inchiostro. –Siete tutti complici, se vi tirerete indietro, ne ripagherete le conseguenze, e non vi piacerebbe sapere cosa vi aspetta!- Ritorna a vagare con lo sguardo in giro, lasciando spazio alla sorella.
-Remus?- Finisce di firmare, lanciandogli l’occhiata più strana di tutta la storia. –George, dov’è finito il mio specchio?-
-Lasciami un po’ in pace!- Sbotta, lui, nascondendo l’oggetto più prezioso di Sirius, nella tasca dei pantaloni. –Ginny, perché mi guardi in quel modo?-
-Sono finite le Api Frizzole. Dov’è il mio pagamento?- Una scintilla di fuoco attraversa gli occhi della rossa.
-A te.-
***
La cena è servita in anticipo, Arthur Weasley è tornato.
Sembra scosso, e stanco, mentre si accomoda nella prima sedia libera della cucina.
Un calcio sulla gamba di Sirius, che sobbalza sorpreso, e impreca sottovoce.
-E’ tutto apposto, Sirius?- Hermione, lo guarda, preoccupata. –Per caso Grattastinchi ti ha graffiato?-
-No, mi sono ricordato che devo fare … devo scrivere a Silente, attende mie notizie su … certe questioni personali.- Stringe la mano attorno alla gamba dolorante, cercando di fermare il dolore.
-Sei sicuro? Non hai un bella cera, ultimamente.-
-Sicurissimo.- Un finto sorriso. –Hermione, mi passi la saliera? Quest’insalata è completamente secca.-
-Stai dicendo che non ti piace la mia cucina, Sirius?- Molly, braccia sui fianchi e fronte corrugata. –Perché se è così, potrei chiedere al tuo elfo domestico, visto che è più bravo!-
-Mamma, non intendeva questo.- Ginny, le posa una mano sul braccio. –E’ solo stanco, infatti, mi stava dicendo che preferisce andare subito a dormire.-
-Hai proprio colto il segno, ragazza!- Ripone la sedia al suo posto, e dopo aver salutato, sale su per le scale.
-Questa zuppa è buonissima, Molly!- Manda giù un altro cucchiaio. –Come farei se non avessi te?- La attira a sé, stringendola per la vita.
-Oh, Arthur. Non davanti ai ragazzi!- Arrossisce, ricambiando la stretta. –Remus, hai preso la pozione? Sei molto pallido. Non è che hai la febbre?-
-Non temere, sto benissimo.- Deglutisce, notando gli occhi puntati su di lui. –Devo andare, stanotte ho un turno e Ninfadora mi aspetta.-
-Quella ragazza è molto simpatica. Dobbiamo invitarla a cena uno di questi giorni!- Posa il calderone vuoto nel lavandino. –Vuoi un panino da portarti via? Ti verrà fame! Non hai mangiato niente!-
-Sono in buone mani.- Prende la giacca, avviandosi alla soglia della porta. –A domani.-







Spiegazioni eventuali
Il contratto ideato da George e Ginny è chiaro: chi non lo rispetta verrà punito gravemente. 
L'idea è sorta dalla punizione inferta nel quinto libro a Marietta Edgecombe, quando grazie Veritaserum nella tazza di tè che la Umbridge le offre, viene colpita. 

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Capitolo 2
*** Giochi pericolosi. ***


Sono le undici passate, è così stanca che mentre entra in bagno, si aggrappa al lavandino per non cadere a terra.
Prende tra le mani lo spazzolino, e dopo essersi lavata i denti con cura, si osserva allo specchio.
Il pigiama che è addosso è un po’ troppo corto. E’ un regalo di Ginny, e lei non rifiuta mai qualcosa dalla rossa amica.
Scuote la testa, e ridacchia. Il momento in cui l’ha convinta a metterselo per stasera, visto che “il pigiama con gli orsetti è orrendo”, ha mostrato il suo sorriso più bello.
-Hermione, cosa ci fai qui?-
Si gira, notando con stupore di essere completamente sola. Probabilmente è la stanchezza, non ha sentito niente.
-Hermione, mi hai sentito?-
Stavolta, la voce è più alta, quasi autoritaria.
-Chi sei?-
-Come chi sono?- Ride. –Non mi riconosci? Eppure, oggi mi avevi detto che eri sicura di chi ero.-
-Io non ti vedo.-
-Come?- Perplesso e sorpreso, si fa avanti.
Rimane a pochi passi da lei, quando l’effetto svanisce e senza rendersene conto, la sta già osservando dall’alto al basso.
-Oh, Merlino!- Si copre la faccia con le mani, indietreggiando. –Esci subito!-
-Hermione, ero qua da mezz’ora. Come hai fatto a non accorgertene?- Incrocia le braccia, chiudendo più del solito l’accappatoio che già lo ricopre troppo. –Mi stavo preparando per andare a letto.-
-Anche io.- Lo guarda appena, imbarazzata. –Hai finito?-
-Forse.- Ghigna. –Ginny ti ha prestato uno dei suoi pigiami?-
-Come sarebbe a dire?!- Deglutisce, e sposta lo sguardo altrove. –No, me lo ha regalato. Dice che non le piace quello che ho.-
-In effetti, ti rende un po’ piccola. Invece, questo si adatta perfettamente a te.- Sfiora la canotta con le dita, vedendola irrigidirsi. –Non temere, Granger. Non ti mordo!-
-Smettila di fare quel ghigno, non lo sopporto!- Lo spinge via, e raggiunge la maniglia della porta. –Nessuno ti ha dato il permesso di rimanere, e se fossi stato il gentiluomo che dici di essere, saresti strisciato a gambe levate!-
Scoppia a ridere. Le mani strette alla pancia per quanto gli fa male, piegato su sé stesso pur di non cadere.
-Come mai non sei così piena di vita nel cacciarmi?-
-E tu come fai a saperlo?- Le mani sui fianchi, basita da quell’affermazione vera.
-Perché ti osservo da quando sei entrata, e sembri sconvolta.- Si umetta le labbra, rimanendo al suo posto. –Allora, hai deciso di uscire o rimani a farmi compagnia sotto la doccia? Mi stavo giusto preparando… -
-Morgana, perché?!?- Sbatte la porta, e si dirige a grandi passi nella stanza.
-Dici che ha funzionato?- Lo sussurra, seguendo con gli occhi la riccia nel corridoio.
-Sicuro. Non vedi? Stava per cadere dalle scale.- Guarda la porta semiaperta del bagno, costatando che Fred è ancora lì.
-Non credi che dovevamo andarci pesante?-
-Questo è l’inizio. Dobbiamo andare per gradi, o se ne accorgeranno. Fidati, sono un esperto in questi “amori pronti sul nascere”.- Si aggrappa al corrimano. –Domani è un altro giorno, ho già in mente qualcosa.-
-Mm, e se facciamo un colpo?-
-George, mantieni la calma.- Mette in ascolto le orecchie, sentendo le voci di Hermione e Ginny in fondo. –Per adesso, potrei raccontarti cosa abbiamo fatto al nostro settimo anno, per Lily e James. Ti stupiresti di quanto diabolici eravamo, ad eccezione di Peter che non collaborava moltissimo.-
-E’ un molliccio quell’uomo, sono contento che Ron si sia liberato di quel topo, puzzava troppo!-
-Perché siete fermi come degli stoccafissi?- Si blocca, puntando i piedi a terra. –La mamma ha detto che bisogna dormire.-
-Ronnino Piccino, tu ascolta quello che vuoi. Io sono maggiorenne, e faccio la cosa che mi riesce meglio.- Gli dà un buffetto sulla guancia, nonostante il suo viso contratto in una smorfia da parte di lui. –Se permetti, io e Sirius abbiamo dei compiti da portare a termine.-
-Per esempio? Creare altri scherzi?- Alza un sopracciglio.
-Non metterci alla prova, siamo capaci di tutto io e Fred. L’aiuto di Sirius non sarebbe male.- Si volta, proseguendo verso la camera. –Quest’anno riuscirai a trovarti una fidanzatina, Ronnie? O rimani scapolo per tutta la vita? Perché se è così, posso aiutarti … anzi, no.-
-Non mi serve niente, grazie.- Ringhia, scontroso. –Io … -
-Si, lo sappiamo, hai una fantastica amica su cui contare. Stai attento, potresti ritrovarti meno spesso in compagnia di Hermione.- Alza gli occhi al cielo, esasperato. –E se qualcuno te la soffiasse?-
-Hermione … - Prova a dire, invano.
-SE NON SIETE TUTTI A LETTO TRA CINQUE MINUTI, VI FACCIO RIMPIANGERE DI ESSERE DEI WEASLEY!- Urla, dal basso. –GEORGE!-
-Addio!- Sparisce, seguito a ruota da Sirius.
-Mamma, non è come pensi!-
-RON!-
***
Fissa il soffitto, assaporando il silenzio assordante.
Gira la testa in direzione del gemello, che dorme beatamente. La bocca socchiusa, l’espressione rilassata sul volto, e la coperta scostata in mal modo.
-George, sei sveglio?-
-Mm, Ginny non ti darò altre Api Frizzole! Stai al tuo posto!- Agita le mani, tenendo sempre gli occhi chiusi.
-Lo so che non stai dormendo.- Si regge su un lato, facendo pressione sul materasso. –Sei stato tu, non è vero?-
-Si, sono sveglio! Fa caldo!- Si muove freneticamente, mentre poggia le mani dietro il capo e fissa il buio attorno a sé. –A fare cosa, scusa?-
-Pensi che non l’avrei notato?- Ride, rimettendosi a pancia in su. –Cos’hai in mente?-
-Non so di cosa tu stia parlando.- Gli dà le spalle e reprime una risata, tappandosi la bocca. –Buona notte, Freddie.-
-Georgie, se scopro che ci sei tu dietro, dirò ad Angelina dello scambio che abbiamo fatto durante l’ultimo Ballo del Ceppo.- Sorride, sapendo bene cosa il fratello stia facendo. –Non aspettare che ti ringrazi. Se pensi che io POSSA innamorarmi della Granger, è fiato ed energia sprecato.-
-Certo, come vuoi tu.- Lo zittisce con un movimento di mano, e torna a far finta di niente.
-Non sei geniale come credi.-
***
Il sole sta sorgendo, alcuni raggi di luci sono rivolti sopra le palpebre di Ginny, che lentamente e distrutta si appresta ad alzarsi.
Si stropiccia gli occhi, notando con stupore che l’amica è addormentata profondamente. Nota la fronte corrugata, nel preciso istante in cui esce dalla stanza in punta di piedi.
Raggiunge George, che è appoggiato al muro, con la faccia assonnata, ma pieno di energia.
-Sirius e Remus sono in cucina?-
-No, resteranno nascosti fino a quando non scenderanno.- Indica le porte dietro le spalle di entrambi. –Ho dato a Ronnie un motivo per non alzarsi dal letto.-
-E sarebbe a dire?-
-Lo scoprirai presto. Adorata sorellina, perché non andiamo a fare colazione?- La stringe, ridacchiando. –Mi piace questa nostra nuova alleanza.-
-Io preferisco la parte in cui vengo ripagata.- Arriccia le labbra.-Hermione ieri sembrava molto … tesa. Crede che ci sia Fred a farle scherzi.-
-Meglio così. Dobbiamo essere discreti, strisceremo … -
-Non siamo vermi, George.- Raggiunge la soglia della cucina, e si accomoda al primo posto libero. –Dov’è la mamma?-
-Dormirà, penso.- Tira fuori la bacchetta, cominciando a preparare la colazione. –Uova?-
-Ma, si.- Osserva la tasca del rosso, notando un lieve luccichio uscire da essa. –Non dirmi che hai ancora lo specchio di Sirius!-
-Dovrò pur guardarmi! Fred mi sta rubando la scena con questa storia!- Piagnucola, mostrando l’amato compagno di contemplazione. –Mi piace, e non poco. A te piace quello che vedi?- Ammicca nella sua direzione.
-Vai a fare l’incantesimo che è tardi!- Lo scaraventa vicino le scale. –E non tornare prima di non aver finito!-
***
Un leggero formicolio, sale su, e riscende. Risale, un’ennesima volta, mentre un altro percorre lungo il braccio disteso.
-Mm, Ginny, lasciami in pace.- Affonda la testa nel cuscino.
Qualcosa gli sfiora la gamba, passa da un piede all’altro, lo stesso accade dietro la schiena.
E’ strano.
Apre gli occhi, lentamente.
Due occhietti furbi e divertiti, lo fissano. Le gambe lunghe e pelose, gli solleticano il viso. La bocca si avvicina sempre di più, desiderosa di morderlo.
-MAMMA!- Rimbalza indietro, rovesciandosi sul pavimento freddo.
Indietreggia, vedendo i minuscoli esserini rincorrerlo.
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Sente le lacrime calde scendere sulle guance. –MAMMA!- Urla più forte, e si aggrappa al comodino.
-Ron! Cosa c’è?- Apre la porta, rimanendo a bocca aperta. –Merlino, Ron! Cosa hai combinato?- Lo guarda, preoccupata.
-RAGNI!- Si ripara dietro le gambe della madre, stringendosi.
-Ronald! E’ tutto apposto?- Si aggrappa all’entrata. –Morgana!- Corre lungo le scale, scontrandosi con Fred. –Ci sono dei ragni nella camera di Ron!-
-E quindi?-
-Stanno uscendo dalla stanza!- Sbotta, rossa in volto. –Vai ad aiutare tuo fratello!-
-Non penso proprio.- La guarda. –Hai paura per la sua vita? Andiamo, sono dei ragnetti piccolissimi!-
-Piccolissimi?!? Vai a vederli tu stesso!- E nel dirlo, perde l’equilibrio.
-Attenta! Potresti farti male!- La afferra per il braccio, riuscendo a farle poggiare il piede sul primo gradino. –Dovresti metterti una vestaglia, Hermione. Si vede veramente… -
Il peso del suo corpo lo trascina, costringendolo a scivolare per tutte le scale-che ormai non sono più presenti-, tenendosi stretto la ragazza.
-Fallo smettere!- Prova a divincolarsi, urlando a squarciagola. –FRED!-
-Non ho la bacchetta di prima mattina!- Si tasta le tasche, per sicurezza. –Ho un’altra bacchetta, però!-
-SIRIUS!-
Cadono a terra tutti e tre.
Sirius sdraiato su un fianco, dolorante e divertito allo stesso tempo.
Hermione su Fred, casualmente sotto gli occhi di George e Ginny.
-Ma è possibile riposarsi in questa casa?- Convinto di poter scendere tranquillamente, si avvia.
Tenta di non cadere, mentre le urla di Ron e Molly si fanno forti.
Finisce contro Sirius, che adesso, ride quanto i due complici.
-Non è stato divertente.- Sussurra, quando si alza e si pulisce dalla polvere. –Non avevi detto che non mi sarebbe capito nulla?-
-Fa parte del mestiere, Lunastorta.-





Spiegazioni eventuali
Ad Hermione viene somministrato un pizzico di Distillato Soporifero, motivo per cui non è piena di forze quando litiga con Fred e si dirige in bagno.
George e Sirius, applicano un Incantesimo di Disillusione su Fred, in modo che quando Hermione entri, lei non si accorga della sua presenza.
George lancia l'Incantesimo Glisseo contro le scale, così che Fred e Hermione quando tentano di scendere per scappare dai ragni, finiscono l'uno sull'altra.

 

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Capitolo 3
*** Api Frizzole. ***


Grimmauld Place è in subbuglio.
Molly Weasley, con un asciugamano tra le mani e l’espressione preoccupata sul volto, si appresta a ricoprire il figlio di cibo e pozioni.
-Ron, è tutto apposto. Sono andati via, sei al sicuro.-
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Urla, ancora una volta.
-Ronald, non hai bisogno di … non avere paura.- Gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre avvicina il piatto di zuppa calda davanti al ragazzo rosso. –Devi mangiare.- Riempie il cucchiaio, portandolo alla sua bocca. –E’ buonissimo, devi solo provare.-
Annuisce, appena. E manda giù il primo boccone, sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-Questo scherzo è stato … epico!- La piccola di casa Weasley, ridacchia, afferrando il braccio del fratello. –Come diavolo l’hai ideato?-
-L’aiuto di Sirius è servito!- Ride, osservando Ron accettare un’altra cucchiaiata di zuppa, aiutato da Hermione.
-Ci siete andati pesante! La mia gamba ne risente!- Sussurra, appoggiato alla parete. –Dov’è finito quel cane?-
-Non chiamarmi cane, Lunastorta.- Marca l’ultima parola, aggregandosi.
-Fred e George, sareste così gentili da spiegarmi?- Alza un sopracciglio, la madre dei due, facendo qualche passo nella loro direzione. –Vostro fratello poteva sentirsi male per colpa vostra!-
-Ma io non centro niente!- Prova a giustificarsi, Fred. –Lo giuro, stavo scendendo per fare colazione quando ho incrociato Hermione e … -
-Non mi interessa! Stavi per prendertela pure con quella povera ragazza!- Sbotta, senza voltare lo sguardo su Hermione, che cerca di nascondersi dietro Ron. –Punizione! Arthur?-
-Ritengo che … - Un’occhiata ai figli, che lo supplicano mimando qualcosa con le labbra. –Potremmo obbligarli a pulire gli armadi pieni di Doxy e a studiare per l’anno a venire.-
-Arthur, sono meravigliata!- Lo abbraccia, lasciandogli un tenero bacio sulla guancia. –Allora, scegliete. Studio o Doxy.-
-Doxy!- George, saltella sul posto.
-Grazie mille, gemello brutto.- Sbuffa, incrociando le braccia. –Cosa dovrò fare?-
-Ti aiuterà Hermione, lei si che ti metterà in riga.- Le sorride. –Potresti farmi questo enorme favore?-
-Dovrei studiare anche io.- Deglutisce, smettendo di imboccare Ron. –E rispondere ad alcune lettere arretrate.-
-Come quella di Krum?- Fred, tenta di metterla in imbarazzo, con gran successo. –Se vuoi, tu mi aiuti con la punizione e io con le lettere.-
-Puoi risparmiartelo.- Denti stretti e occhiataccia al ragazzo. –Nove e mezza, domani.-
-Non pensi che sia tardi?-
-Del mattino.- Afferma, più sicura di sé. –E porta i libri, ti serviranno.-
-Hermione, dimmi che scherzi!-
Una risata da parte di Ginny, che è già pronta ad aprire un pacchetto di Api Frizzole.
***
Passa lo strofinaccio sul vecchio mobile, cercando di non starnutire una terza volta.
Sente pizzicare il naso, proprio nel momento in cui Fred entra tranquillamente. Nota lo sguardo teso, il passo lento, e le mani infilate nei pantaloni leggeri che indossa.
-Sei venuto ad aiutarmi?- Sorride, e stavolta gli sfugge uno starnuto, molto potente. –Se mi ammalo per colpa di tutta questa polvere, voglio vedere come mi farà partire per Hogwarts la mamma!-
Nessuna risposta.
-Sei arrabbiato, per caso?- Cantilena, e bagna lo strofinaccio. –Sai benissimo che non sono stato io.-
-Sei sicuro? Perché Ginny si è sfatta sfuggire qualcosina.- Lo raggiunge, guardando l’armadio accanto, che si muove in continuazione. –Ci sono dei Doxy, immagino.-
-Si, me ne occupo alla fine. Userò la bacchetta. Ah, no. Non posso, è vero.- Un respiro profondo. –La mamma me l’ha confiscata.-
-A me, no.- La tira fuori, mostrandola in tutto il suo splendore. –Credo che sia arrivata l’ora di smettere di viziare Ginny, e occuparti del tuo amato gemello. Ti sei divertito a vedermi con la Granger addosso, eh?-
-Diciamo, che non è cosa di tutti i giorni.- Ride, strofinando a fondo. –Hai già ideato cosa fare per scampare alle sue lezioni private? Sempre che tu non le renda più private e intime.-
-Può darsi.- Un lieve tocco, quando le piccole creature magiche si disperdono nella stanza. –Buon lavoro.-
-Fred! Non puoi fare sul serio!- Scaccia via uno degli esseri, attento a non farsi mordere. –FRED!-
La porta si richiude dietro le sue spalle.
***
Gira la maniglia, cauto e con lentezza, cercando di non attirare l’attenzione su di sé.
Si siede sul letto, notando che il grande amico di una vita, è intento a scrivere una lunga lettera.
-Non lo farò.-
-Oh, invece si! Ginny conta su di noi! E pure George! Ti ricordi quello che abbiamo detto?- Scuote la testa, lasciandolo la pergamena sulla scrivania. - … “Nessuno infrangerà il patto, o ne ripagherà le conseguenze”.-
-Preferisco ripagarne le conseguenze, che andare avanti in questo modo! Sono dei ragazzini, chi siamo noi per decidere che devono stare insieme?-
-Siamo i loro … salvatori!- Afferma, convinto delle sue stesse parole. –Non influirà su di te, è una promessa.-
-Come quella volta che hai venduto il fantastico Boccino D’oro di James?-
-Oh, non pescare fatti del passato, e diamoci da fare nel presente!-
***
Si sdraia sul letto, socchiudendo gli occhi.
Stanca, distrutta e priva di forze per cominciare a studiare.
Accarezza le lenzuola bianche e bollenti, sotto le sue piccole mani.
Passa la mano sulla fronte, bagnata di sudore.
Ha bisogno di fare una doccia, fredda!
Prende i primi asciugamani disponibili e puliti, dei vestiti leggeri e si dirige in bagno.
Chiude la porta, a chiave. In caso, di avere visite inaspettate come la presenza di Fred. Appoggia la roba a bordo del lavandino, e dopo essersi spogliata, e aver controllato per la quarta volta, entra in vasca.
Si tiene ai lati, stando attenta a non far scivolare i capelli nell’acqua. Gioca con alcune bolle di sapone, proprio come faceva da bambina, mentre un lieve torpore la rilassa.
-Hermione! Proprio te cercavo!- Apre e richiude, sedendosi sul bordo della vasca.
-Potrei avere un po’ di privacy?!- Si copre più che può. –Fammi uscire almeno!- La scaccia via, mettendosi il primo accappatoi che trova, e raccogliendo i capelli in un asciugamano piccolo. –Che c’è di tanto importante da farmi interrompere il mio attimo di quiete?-
-Cosa farai studiare a Fred?- Ridacchia, estasiata. –Perché io volevo suggerirti alcune cose, per non trovarti impreparata!-
-Non devi darmi nessun consiglio.- Stringe la cordicella che tiene chiuso l’accappatoio. –Fred non può competere con la mia … con me!-
-Sapevi l’anno scorso, dopo aver portato Angelina al Ballo del Ceppo, lei gli ha dato ripetizioni?- La segue, attenta a non inciampare nei propri passi. –Inoltre, successivamente si sono messi insieme, e da quello che lei ha raccontato, Fred era proprio bravo ad ascoltare le sue lezioni.-
-Dovrebbe interessarmi?- Stringe le labbra, quando un rumore la fa sobbalzare. –Cos’è stato?-
-E io cosa ne so? Sono qui con te!- Mette le mani sui fianchi, proprio come mamma Weasley. –Quindi, dicevo … -
-Ginny, perché la informi? Vedrà con i suoi occhi, domani.- Ghigna, guardandola dall’alto al basso. –Granger, copriti, si vede tutto. Ah, ti vestirai con il pigiama di mia sorella o metterai quei deliziosi pantaloncini verdi che hai? Io sono indeciso, magari, senza maglia sono più allettante, no?-
-Sparisci!- Lancia la prima cosa che trova, costringendolo a scappare.
-Fred è proprio … un bel ragazzo! Se non fosse mio fratello, credo che avrei scelto lui al posto di Harry.- Ride, e si siede a bordo del letto, mentre con una mano apre il baule ed estrae un pacchetto di Api Frizzole.
-Mi spieghi perché sei piena di dolci? Molly e Arthur sono stati generosi per la promozione o le hai rubate a Ronald?-
-Come?- Morde la prima caramella, guardandola. –No, semplice ho fatto degli scambi.- Ridacchia, tirando fuori altri pacchetti, tra cui della Gelatine tutti i gusti + 1.
-Mi sembra strano. Hai regalato a George una nuova scopa?-
-Mm, no.- Sembra sovrappensiero. –Ho saputo guadagnarmi ciò che mi spettava.-
-MAMMA! UN DOXY MI HA MORSO!- Urla una voce, che passa per il corridoio, superando la camera delle due. –MAMMA! POTREI MORIRE DISSANGUATO!- Cade a terra, strisciando verso di loro. –AIUTATEMI!-
-E come? Noi non abbiamo l’antidoto!-
-SIRIUS! SIRIUS! SIRIUS!-
Il riccioluto uomo corre, scontrandosi con il povero ragazzo riversato sul pavimento freddo. Lo osserva, con un lieve accenno di sorriso nell’espressione finta preoccupata.
-Te l’ha fatta pagare, eh! Fred è un vero burlo!-
-Perché Fred deve essere in mezzo?- Sbotta, prendendo una pergamena nuova, per iniziare a scrivere la lettera ai genitori, che attendono notizie da due settimane. –Potresti portare George lontano? Ci stai disturbando.-
-Andiamo, prima che debba fare a meno di una mente così geniale!- Lo afferra per un braccio, mettendo una mano sul fianco, in modo da reggerlo. –Mi servirebbe aiuto!-
-Io sono occupata.- Indica l’amica, intenta a dare attenzione ad altro, piuttosto che ai tre. –Prediti cura di lui.- Torna a mangiare, tenendola d’occhio.
-Sei insensibile!- Piagnucola, guardando con orrore i grandi morsi che ha sulle braccia e sul collo. –Non ha nessuna parola di conforto per il tuo adorato fratello? Queste potrebbero essere le mie ultime parole!-
Scuote la testa, notando con stupore, che Hermione è seduta e concentrata a scrivere sulla pergamena.
-Remus, finalmente!- Stringe George, passando una parte del peso nella mani del compagno, che cerca di portarlo in camera del malcapitato.
 -Stavo facendo quello che mi hai chiesto!- Ribatte, un po’ offeso dal comportamento nei suoi confronti. –Non è stato facile, Molly passava lì proprio in quel momento!-
-Ci credo, oggi doveva lavare i panni sporchi!- Incita il rosso a fare qualche passo, continuando a discutere. –Senti, spero che tu sia riuscito a fare tutto alla perfezione, o siamo fregati. Non vedi come è ridotto George?-
-Fred è perfido, ma ama vedermi in difficoltà.- Si sforza di ridere, quando entra in camera. –FRED!-
-Ho sentito delle urla, credevo che fossi più furbo.- Ride, aiutandola a sdraiarsi sul letto. –E non sono perfido.- Tira fuori l’antidoto, sotto le occhiate stranite dei due uomini. –Perché non mi dici cosa stai escogitando?-
-Perché non facciamo una scommessa?- Si mette sui gomiti, riprendendosi lentamente.
-Quello che sta scommettendo da troppo tempo, sei tu.- 

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Capitolo 4
*** Il vero gioco ha inizio. ***


Lo osserva, timoroso di essere attaccato nuovamente.
Tira indietro i capelli, rimanendo con lo sguardo fisso sulla sua identica copia, che è seduto su una sedia, vicino al letto.
-Diciamo, che è stata un’idea in comune.- Un’occhiata su Sirius e Lupin, quest’ultimo impallidisce. –Naturalmente, Ginny fa parte di tutto.- Ride, notando l’espressione di Fred. –Volevamo divertirci, Sirius afferma che sembrate Lily e James Potter quando litigate!-
-Mettiti in testa questo, fratellino. La Granger è un osso duro, non ho bisogno di aiuto per conquistarla, il mio fascino è potente, e lo sai, gemello brutto.- Ghigna, poggiando le mani sulle ginocchia. –Quanto scommetti che riesco a entrare nelle sue grazie e …  non in quel modo, George!- Ridacchia, vedendo la bocca del ragazzo allargarsi in un gran sorriso. –Ti dimostrerò che posso farlo, senza che tu interferisca.-
-Ne dubito! Qui, quello amato sono io!- Batte il cinque, ridendo di gusto. –Come pensi di riuscire a competere con il rosso che è riuscito a aggiudicarsi la nota di “fidanzato bellissimo” della bella Angelina Johnson?-
-Ringrazia che te l’abbia lasciata!-
-RAGNI!-
-Ron, non c’è nessun ragno!-
Molly Weasley, corre a perdifiato, senza dar conto al resto della famiglia, che sta già cominciando a complottare nei confronti di Hermione Granger.
***
Sono passati solo due giorni, e le lezioni non sono ancora iniziate.
George è stato costretto da Molly ad abbandonare l’idea di poter scacciare i Doxy, inoltre, gli ha restituito la bacchetta, per ogni evenienza, visto l’ultimo problema che si è venuto a creare.
Ron è chiuso in camera, dei genitori, per di più, ha deciso di non uscire per i prossimi mesetti prima della partenza di Hogwarts.
Bussa alla porta, attendendo una risposta, che non arriva. Gira la maniglia, ed entra.
Alcuni vestiti sono sparsi a terra, compresi delle asciugamani grandi e non, che sono posate a bordo del letto o incastrate sopra le spalle di Ron.
La osserva, con gli occhi fuori dalle orbite, mentre si avvicina.
-Come sta andando? Hai preso il tè per calmarti?- Prova a sedersi, quando i lamenti del ragazzo e la paura, la bloccano. –Scusami, non volevo. Ti ho portato una cosa, Arthur mi ha detto che ti avrebbe fatto piacere.- Intrufola la mano nella tasca, tirando fuori un paio di dolcetti appena comprati. –Ti piacciono?-
-Mm.- Annuisce, prendendo le caramelle. –Dov’è la mamma?-
-Sta preparando il pranzo.-
Si sdraia, dandogli le spalle e accovacciandosi su sé stesso.
-Potremo prendere una boccata d’aria, ti va?-
-RAGNI!- Si raggomitola, nuovamente.
-Va bene.- Sussurra, e dopo essersi assicurata che è vivo e vegeto, ritorna in camera.
***
Tenta di muoversi, quando un gomito gli perfora la pancia, costringendolo a gemere di dolore.
Stizzito, e dolorante, sbuffa. Alza il braccio, provando a raggiungere l’uscita, proprio nel momento in cui una mano gli arriva dritta sul viso.
-Basta! Mi state soffocando!- Li respinge, facendo spazio a sufficienza per riprendere fiato. –Ginny, ti verrà mal di pancia per tutte le Api Frizzole che stai mangiando.-
-Il mio stomaco è perfettamente abituato, non ho tempo per queste sciocchezze. Sareste così gentili, da farmi uscire?-
-Il mio specchio! Lo sapevo! Allora, Remus aveva ragione!- Prende tra le mani l’oggetto, tenendolo a distanza dal rosso.
-Sirius, era un prestito. Te l’avrei riportato … -
- … Mai.-
-Non imitare Fred e me, vecchio lupo!-
-Non sono vecchio!- Sbotta, spazientito da quella situazione abbastanza scomoda. –Ginny, perché mi tocchi la caviglia?-
-Io non ti sto toccando …  Ah! George! Il mio povero occhio!-
-Scusa, sorellina!- Ride, aggrappandosi al muro.
-Perché siamo qui? E non nella stanza dell’altra volta?- Si muove, superando la folta chioma della rossa, che viene schiacciata molto dolcemente verso il fratello.
-Perché Fred sta per baciare Hermione!-
-Veramente?-
-Remus, sai quanto Ginny possa essere molto brava a creare storielle, non credere a tutto ciò che dice!-
-Stai dicendo, che quando ti ho chiesto se Ninfadora mi stesse guardano a tavola l’ultima volta, mi hai mentito?-
-Può darsi. Ma non ho mentito sul fatto che potreste essere una bellissima coppia!- Ridacchia, aprendo un altro pacchetto di deliziosi dolci. –George, potresti tentare di non mettermi le dita nell’orecchio?-
-Scusami, è divertente.- Un calcio ben assestato, lo fa zittire. –Ginny, potrei avere problemi a procreare!-
-Ti dai da fare con quella Angelina di cui parli sempre, eh?-
-Felpato, non impicciarti in affari altrui!-
-Ah, perché tu non lo fai? Ti ricordo che hai firmato quel contratto, e sei colpevole quanto noi!-
-Mi hai costretto, io non … -
-Ginny!-
-Non sto facendo niente, amato gemellino preferito!- Un fruscio, mentre qualcosa le sfiora la gamba. –Merlino, cos’è stato?-
-Non so a cosa ti riferisca!- 
Qualcosa di caldo e molto peloso, passa vicino ai quattro.
Uno sguardo di terrore, da parte di Remus e tre sguardi perplessi da parte dei restanti.
-Morgana, aprite questa dannata porta!- Si scaglia contro di essa, cadendo faccia a faccia con il pavimento. –Sono un elfo libero!- Alza i pugni, in segno di vittoria. –Aiuto!-
Purtroppo per lui, non aveva calcolato bene la sua fuga. Visto che Sirius era scivolato, seguito a ruota da Remus, sui cui era caduta con poca grazia Ginny. E per di più, l’animale che sfrusciava da una parte all’altra, non era che il gatto di Hermione, Grattastinchi.
-Ragazzi, come mai eravate rinchiusi nel ripostiglio?- Bill Weasley, accigliato da quella strana posizione da parte di tutti, li osserva dall’alto, mentre regge una cesta piena di panni sporchi.
-E tu quando sei arrivato?- George, gracchia, sentendo i muscoli e le ossa spezzarsi sotto quell’enorme peso.
-Stamattina, se mi avreste dato ascolto, a quest’ora saremmo tutti a giocare a scacchi, e invece, siete sgattaiolati via come dei ladri! Cosa state ideando?-
-Niente che possa … aspetta, potresti esserci utile.- Una scintilla divertita, attraversa lo sguardo della rossa. –Cosa sai sui contratti, Bill?-
-Una volta ne ho fatto uno con Charlie, Percy si è dileguato, e siamo finiti in punizione. Perché?-
-Lo sai, che sei il mio fratello preferito?- Ghigna, notando che George, Sirius e un Remus per niente sorpreso, si sono alzati. –Vieni in camera, abbiamo alcune questioni da risolvere.-
***
Il silenzio regna.
La miglior arma e il peggior nemico di Fred Weasley, che chino sul un libro di Pozioni, prova a scampare a quella tortura.
Non poteva partecipare anche George? Almeno, si sarebbe fatto quattro risate!
No, giusto. Lui, deve mostrare alla Granger quali sono i vantaggi del bruciare libri, e divertirsi!
-Hermione, mi sembri un vermicolo sul punto di morire! Non potremo fare una pausa?-
-Fred, sono due minuti che stai leggendo la lezione. Cosa sai dirmi a riguardo?-
-A parte il fatto che sei noiosa?- Scoppia a ridere, nonostante l’aria imbronciata e contrariata della riccia ragazza. –E va bene! Parla di filtri d’amore!-
-Bene, dimmi i suoi effetti.- Si volta, afferrando un quaderno dal baule aperto. –E quanto può durare.-
-E se te lo facessi vedere?-
-Cosa stai dicendo?- Un lieve rossore le imporpora le guance, quando Fred è deciso a distrarla. –Non c’è bisogno, ho visto numerose volte che … cosa fa.-
-Se parli di Ronnie, lui non è sotto l’effetto dell’Amortentia. Piuttosto, non avevi detto di voler vedere cosa c’è di meglio dello studiare?-
-Non ritengo che sia il momento adatto.-
Fa qualche passo, rimanendo alle sue spalle.
La bacchetta che esce dalla tasca del pantalone, le mani che sfiorano le schiena, la bocca a pochi centimetri dal suo orecchio sinistro.
Sente il respiro sul collo, tanto da essere sicura di essere così bianca in volto, che potrebbero scambiarla per la moglie di Nick-Quasi-Senza Testa.
-Rilassati, non ti ho ancora detto qual è il modo migliore per abbattere i tuoi amati libri.-
-Non c’è nessuno modo.- Sussurra, poco convinta. –Cosa vuoi?-
-Tu cosa vuoi?- E nel dirlo, le sfiora le dita della mano. –Sono certo, che sia qualcosa di molto … romantico.-
-Il romanticismo non fa per me.- Abbassa la testa, vedendo il braccio di Fred stringerle in vita. –Perché lo fai?- Voce roca e rotta dal un lieve terrore.
-Ti mostro quello che ho appreso.- Un sorriso pieno di gioia, gli incornicia il viso. –L’Amortentia, provoca un’ossessione (da parte del soggetto che la ingerisce) verso la persona che l’ha creata e ha scelto, è il filtro d’amore più potente e pericoloso del mondo.- Si sposta a sinistra, appoggiando la testa sulla sua spalla. –Oltre a dimostrare un amore “finto”, induce la persona colpita a comportarsi da perfetto innamorato. Può portare i due, a condividere non solo esperienze, ma anche sensazioni nuove e mai provate sulla pelle.-
-E … basta. -
-Non così in fretta, Hermione.- La vede irrigidirsi, e ricomporsi all’istante. –Sai cosa fa un fidanzato?-
-Perché non dovrei saperlo?- Alza un sopracciglio, irritata.
-E’ una semplice domanda.- Adesso, le accarezza la guancia, nonostante la piccola protesta. –Se fossi colpito da questa pozione, probabilmente, farei questo.- E la bacia.
Una mano si intrufola tra i capelli rossi, che lo costringono ad abbassarsi per avere maggior accesso alle labbra di Hermione, a sua volta la stringe in quella strana morsa.
Ora, entrambe le braccia di Fred la imprigionano, e la tengono premuta contro il petto, mentre il respiro di entrambi si fa affannato, in quei piccoli momenti di distacco leggero.
Socchiude la bocca, e assaggia, piano, tranquillamente. Prima la lingua, poi il palato, lasciandole sfuggire un gemito di piacere.
Un gran soddisfazione per Fred, che sorride sulle sue labbra.
-Interessante, questa lezione.- Si scosta. –Stessa orario la settimana prossima?- Si copre con le braccia il seno, che fa su e giù per la mancanza di aria. –Chi tace, acconsente.-
La saluta, e dopo essersi assicurato di non essere seguito, scende in cucina per sgranocchiare qualcosa.
-FRED! LASCIA STARE QUEI BISCOTTI, SONO PER RON!-
-Ma … mamma! Hai altri figli a cui badare!-
-FRED WEASLEY!-

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Capitolo 5
*** L'uragano Ginny. ***


Perché non c’è niente di male se Fred Weasley l’ha baciata, o se accidentalmente tutto è uscito fuori a cena. Nemmeno il tempo di mandare giù la cosa, che un’eccitata Ginny e un George-con uno specchio tra le mani- si sono precipitati a mettere manifesti ovunque, sotto gli sguardi perplessi di Arthur e Molly.
-Hai la lingua lunga!- Sbotta, mentre si alza da tavola.
-Ho solo raccontato come è andata la nostra prima lezione!-
-E ti sei dimenticato di tralasciare la parte dell’Amortentia, dove tu mi ha volutamente … costretta!-
-Costretta?- Scoppia a ridere, raggiungerla sulle scale. –Intanto, quasi eri pronta a farti mettere le mani nelle mutande!-
-Fred, come sei fine! Un po’ di tatto con la tua ragazza!-
-Ginny, Fred non è il mio ragazzo.-
-Quindi se bacio George, posso non ricorrere all’incesto e dire che non mi appartiene?- Ridacchia, divertita.
-Ma io sono fidanzato!- Ribatte, il fratello.
-Dettagli. Allora, a quando l’imminente matrimonio?- Le luccicano gli occhi, tanto da quanto è contenta. –Stavo pensando di farti indossare un vestitino fatto apposta per te, al giorno d’oggi il bianco è noioso!-
-Perché sono in una gabbia di matti?- Si passa una mano sul viso, respirando a fondo. –Io vado a letto, e non azzardatevi a disturbarmi!-
-Non temere, mandiamo solo Freddie a darti il bacio della buona notte!-
-Di quale bacio della buona notte state parlando?- Molly, piatto e spugna appoggiati al lavandino, li fissa.
-Niente, mamma. Vai a dormire, è tardi.-
-IL MIO SPECCHIO, GEORGE WEASLEY!-
***
Passa lo sguardo da Sirius a Remus, che gli porgono la pergamena e la piuma nuova.
Si siede sul divano, lasciando le braccia scorrere su di esso.
Comincia a leggere, notando lievi punti cancellati e inchiostro sbavato. Continua, arrivando fino all’ultimo punto dell’accordo.
-Siete dei degni Malandrini.- Sorride, guardandoli. –In effetti, sarebbe divertente, anche se non mi piace collaborare idee letali contro i miei fratellini.-
-Non sono “idee letali” per mettere a tacere il tuo bel fratello! Inoltre, ha già fatto una scommessa con George, ed è sicuro di vincere. Gli abbiamo promesso di non intrometterci, ed è stato più forte di noi … il pericolo, l’avventura e l’amore che sboccia!-
-Sirius, di quali pericoli parli? Ad eccezione per i Doxy e i ragni, non c’è nient’altro.-
-Fammi viaggiare con la fantasia, ragazzo!- Spinge il contratto nella sua direzione. –Ci stai?-
-Quale sarà il mio pagamento?-
-Nessuno ha una ricompensa. Se non, l’invito al matrimonio di Fred e Hermione!-
-Felpato, non credi di esagerare? Siamo abbastanza in questa casa, cioè, cerchiamo di non creare problemi nella sua breve vacanza estiva… dovrà sicuramente occuparsi di altre cose, molto importanti.-
-Lunastorta, tieni a freno la lingua e vai a controllare se il piano sta procedendo!-
-Sei petulante!- Raggiunge la maniglia della porta, e prima di uscire, si rivolge a Bill. –Non sei costretto a farlo, scappa prima che puoi!-
Inutile dire, che una ciabatta rosa venne scagliata casualmente sulla faccia del povero uomo, che inutilmente provò a levarsi il segno per i successivi quattro giorni.
***
Il materasso che scricchiola, nel momento in cui si gira verso l’amica. Afferra la piccola lucina lasciata sul comodino, scagliandola contro il letto a fianco.
-Ginny, sto dormendo!-
-E io ci casco, secondo te! Ammettilo, stavi immaginando Fred nudo!-
-Merlino, cosa ho fatto di male per meritarmelo?- Si stende a pancia giù, ignorando le continue lamentele della rossa.
-Senti, Hermione… perché non vai in camera di Freddie? Potresti raccontargli uno di quelle storie babbane di cui mi parli e sempre e che non voglio sentire molto spesso. Oppure, potresti cantargli una ninna nanna e addormentarti con lui, tanto George non vi disturberà! E’ impegnato a scrivere una lunga lettera ad Angelina.-
Affonda la testa nel cuscino, sperando di essere risucchiata da un buco nel pavimento, all’istante, possibilmente!
-… Ed è per questo motivo che dovresti tentare, in fondo con Krum non è andata male. Se non ricordiamo il suo pessimo accento bulgaro o i suoi modi molto rozzi, la faccia da pesce lesso e … Morgana!- Gracchia e si agita nel letto.
-Non mi incanti.- Chiude gli occhi, finalmente libera di poter riposare.
Un rantolo di dolore, mentre batte i pugni sul materasso e tenta di aggrapparsi a qualcosa.
-Ginny, non farmi alzare o … GINNY!- Si catapulta contro di lei, scivolando nelle lenzuola e facendo un gran ruzzolone. –AIUTO!-
-Perché gridate tanto?- George, sulla soglia dell’entrata, si stropiccia il viso. –Oh! Cosa è successo?- Posa la testa di Ginny sulle gambe, provando a capire quale sia il problema. –Cosa stava facendo?!-
-Non lo so! Continuava a darmi fastidio, e poi … questo!-
-Quanti pacchetti di Api Frizzole si è mangiata?- Prende il pacchetto abbandonato sul letto, ormai vuoto. –Non è che ha qualcosa incastrato?-
-E lo chiedi a me? Tira fuori quella dannata bacchetta!- Urla, esasperata. –Guardami, andrà tutto bene!- Le stringe la mano, sull’orlo delle lacrime. –FRED! SEI SORDO?!-
-Levati, brutto ragazzo!- Ride, e scosta il gemello. –Se apri la bocca, riesco a salvarti! Devi o no baciare Michael quando torni ad Hogwarts?-
-Ti sembra il momento?- Non si accorge, che un piccolo sorriso è nascosto dietro quell’espressione così preoccupata.
-Ma qui non c’è … niente!- Punta lo sguardo su Hermione, che lo guarda perplessa. –Cosa diavolo … -
-Baciatevi!- Lo urla, e avvicina le due teste, che si scontrano e finiscono per sbattere violentemente. –Georgie, aiutami!-
-Sei malefica!- Spinge la testa di Fred contro la ragazza, che tenta di indietreggiare, invano, vista la scaltrezza di Ginny nel costringerla a non scappare. –Ed è per questo motivo che ti adoro!-
-Mi fate male!- Geme di dolore, ponendo le mani sulla faccia di Ginny. –Ti soffoco se non mi lasci andare!-
-GEORGIE, STRAPPALE IL PIGIAMA!-
-Stiamo scendendo nel ridicolo!- Ride, un po’ sorpreso da quella scenetta troppo intima con la riccia. –Siete tutti interi?-
Con alcuni schiaffi leggeri da parte di Hermione su Ginny, e le mani strette sul petto della sorella per non farla alzare, mentre il gemello tentava di strangolarlo, è riuscito a liberarsi.
Hermione, seduta in un angolo e chiusa a riccio, tenta di riprendersi dall’assalto.
-Siete pazzi!- Sbatte la porta con violenza, andando a chiudersi nella camera di Fierobecco, che quando la vede entrare solleva appena lo sguardo. –Beato te!-
-Siete stati brutali.-
-Freddie, noi siamo le persone più … -
-Credo che sia meglio se sparite, e cominciate a impicciarvi di meno.-
***
Si avvicina alla serratura, guardando dentro quella lieve luce che proviene da fuori, e che viene bruscamente interrotta da una massa nera posta davanti.
-Remus, si muore di caldo e tu rimani in uno sgabuzzino?-
-Oh, c’è Sirius con te.- Ridacchia, Ginny.
-E Grattastinchi.- Ribatte, Bill Weasley. –Cosa vi porta in questo antro nascosto?-
-Il caso?- Tenta, George, evitando con cura la coda del gatto, che puntualmente viene pestata da Remus, e la colpa viene assestata a lui, con un bellissimo graffio sulla caviglia. –Prima o poi brucerò questo gattaccio!-
-Ma che bel pelo! Andiamo a farci un bagnetto!- Sorpassa i ragazzi, con straordinaria grazia e si dilegua.
-Bill, non è che mi sei diventato … -
-George! Non significa che se sto in un ripostiglio con questi due sono … lo sai!- Incrocia le braccia. –Allora, come è andata?-
-Sirius, tieniti la maglietta. O non ti restituisco lo specchio!-
-Ne ho uno di scorta!- Si accarezza i baffi, distogliendo lo sguardo. –Si sono baciati?-
-Ginny è stata … era emozionata quanto me e si è lasciata sfuggire la mano.- Si passa le dita tra i capelli rossi. –Idee in mente per la prossima volta?-
-Qualcuno le ha detto che i gatti odiano bagnarsi?- Il fratello maggiore, guarda stranito la porta del bagno aperta. –Non dovremmo preoccuparci?-
-Oh, la nostra amata sorella è una gran brava ragazza. E sa farci con i gatti, visto che ha sempre tenuto Grattastinchi quando Hermione studiava, se non sbaglio.- Si passa un mano sul mento, ripensandoci. –O forse, era Ron? Non importa! Dicevamo?-
-Non mi piace avere la tua ascella puntata sul naso, Lunastorta. Sposati, non riesco a vedermi bene!- Con un colpo di bacino, spinge l’uomo in braccio a Bill, che finisce addosso al muro ruvido. –Finalmente, allora, amico mio?- Stringe lo specchio, alzando e abbassando le sopracciglia con un sorrisetto divertito.
-Fred e Hermione si sono baciati, non dovremmo ideare altro?-
-Il mio piede!- Sbotta, lasciando cadere di schiena un George Weasley, piuttosto irritato e accaldato. –Dannazione, non toccarmi lì sotto, Sirius!-
-Non ti sto toccando!-
-Scusate, colpa mia.- Abbassa gli occhi, imbarazzato. –Credevo fosse Felpato, volevo fargli … -
-Non ci interessa, grazie.- Si rialza, mettendo le mani sui fianchi. –Evitate di uccidermi, sono la persona più importante e geniale in questo posto!-
-E’ per questo che intraprenderai la vita da Auror? Oppure da … -
-Bill, non diciamo baggianate!- Ride, reggendosi al muro vicino la porta. –Quel lavoro spetta a Percy, mica a me e Fred!-
-Percy?- Molly, bloccata sull’inizio delle scale, osserva i due figli. –Qualcuno parlava di Percy?-
-No, mamma. Stavo dicendo a Lupin che … anni fa, persi molti galeoni per una scommessa fatta con Ron!-
-Sei sicuro?- Sull’orlo delle lacrime, stringe il grembiule rosso acceso. –Oh, Bill … mi manca così tanto!-
-Lo so.- La abbraccia, intimando i tre a fuggire dentro la prima camera libera. –Andiamo a prenderci una bella tazza di tè, o facciamo compagnia a Ron, ne ha bisogno.-
-NO, GRATTASTINCHI! NON SI TOCCANO I CAPELLI!- Un gran rumore. –AIUTO! STO MORENDO AFFOGATA!-
-Dobbiamo salvarla?- Sussurra, Lupin. –O … -
-Ginny sa nuotare. E poi, quanto pensi avrà allagato? Nemmeno un goccio.- Prosegue dritto, rivolto a scendere di un piano. –Ho in mente delle bellissime … GINEVRA WEASLEY!- Urla, cadendo nuovamente.
Nel mentre, un’onda lo trascina via, sotto gli sguardi perplessi dei membri della famiglia, e i due ex Malandrini.
 

 
 

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Capitolo 6
*** Walburga Black. ***


E’ un piano malefico e ben studiato, non può fallire nemmeno questa volta.
Insomma, è George Weasley che l’ha ideato! Con la partecipazione di Sirius Black, deve ammetterlo.
Ma dopo tutto, è lui la mente geniale!
-Hai finito di vantarti? Datti da fare, vai a chiamare tua madre!- Sbotta, scocciato di rimanere con le mani in mano per più di un giorno.
Inutile dire cosa fosse capitato alla povera Ginny Weasley, che invano pochi giorni fa ha cercato di affogare Grattastinchi, decisa a non farsi strappare i capelli.
Ed è lì, che il nuovo “accidentale caso per i due innamorati” è stato buttato sulle pergamene scarabocchiate di Remus, che finita la riunione straordinaria è corso a fare la ronda notturna con Ninfadora.
La piccola figlia di Andromeda, che si è dimostrata un peperino!
-GEORGE!-
-Sirius, vuoi un buon tè alle erbe? La mamma li fa sempre a papà quando è nervoso.-
-QUALCUNO MI AIUTI, STA CERCANDO DI APPROFITTARSENE DEL WEASLEY PIU’ BELLO!-
-Io sono il gemello bello!-
***
Lo osserva, incuriosita e sorpresa di un’inaspettata e calma visita.
Diciassette anni a convivere con due dannati ragazzi uguali, per niente tranquilli. Scalmanati e pieni di vita, un po’ troppo in effetti.
Strofina con forza la padella, risparmiando lo sforzo di tirare fuori la bacchetta. Meglio a mano, la rilassa in un certo senso.
-Mamma, è veramente buona … questa cioccolata. Stasera ne fai altra?-
-Non lo so, se gli altri la vogliono, con molto piacere.- Posa lo straccio. –Fred è a fare ripetizioni con Hermione?-
-Si, probabilmente le starà insegnando molto.- Ridacchia, immaginando la scena.
-Bellissima … Molly, ti serve una … -
-No, Sirius. Piuttosto, dov’è finito Bill? Mi aveva detto che andava su a dare da mangiare a Fierobecco, è mezz’ora che lo aspetto per mettere apposto i barattoli di zuppa!- Sospira, sedendosi su una sedia libera. –George, perché non vai a pulire le stanze piene di Doxy? Ti posso dare una protezione!- Si sporge, porgendogli la divisa di Quidditch.
-Mai e poi mai! Io quest’anno devo giocare, non posso presentarmi con … forse, con qualche strappo … -Ghigna, massaggiandosi la mascella. –Angelina potrebbe apprezzare! Ottima idea, vado a darmi da fare!-
***
Un suono simile a una porta che sbatte lo deconcentra, costringendolo ad alzare gli occhi dalla pergamena quasi del tutto scritta.
Si blocca, tenendo la piuma tra le mani scivolose e sudate dal gran caldo.
Si gira, provando ad intercettare altro, quando un violento colpo lo riporta a dare attenzione allo studio.
-Fai male!- Piagnucola, offeso. –Potresti essere più gentile nei miei confronti? Non hai a che fare con un vermicolo!-
-Studia, o me ne vado.-
-Fai un torto a te, non a me.-
-Ah, si? Eppure, ero convinta di averla .. eccola!- Tira fuori una pasticca vomitosa, sventolandola. –Penso che mostrerò a Molly cosa fai rinchiuso in camera con George. Tutte quelle dannate notti, mentre disturbate il sonno di chi vive qua dentro!-
-Oh, Hermione. Se volevi partecipare, bastava chiedere.- Ghigna, provando ad accarezzandole un guancia, ricevendo solo uno schiaffo sulla guancia come risposta. –Ti ho mai detto che hai delle unghie assassine?-
-Lo metterò tra i miei appunti personali.- Va a sedersi sul letto, aprendo un nuovo libro di lettura. –Voglio che il compito sia pronto entro la prossima ora, o sarò costretta ad adottare maniere forti!-
-Del tipo?-
-Ti confisco la bacchetta.-
-Granger, non essere volgare! Non hai paura che ci sentano?-
-FRED!- Rossa in volto, si copre con l’unico oggetto che tiene con sé. –Senti, io sono ben disposta a fare quello che mi ha chiesto molto, se finiamo prima, puoi andartene via tra … tre settimane al massimo e sei libero!-
-E se prima di quel giorno, io decida di continuare?-
-Non lo farai!-
-Non mi conosci, piccola secchiona! Potrei apprezzare la tua compagnia!- La raggiunge, restando quasi in ginocchio, pur di non perdere il contatto con il suo sguardo. –Dai, non essere rigida! Non ti sto nemmeno toccando!-
-Tecnicamente, hai una mano poggiata sul mio ginocchio.- Lentamente, sale e le sfiora la pancia piatta. –Devi finirla di comportarti in questo modo.-
-Ti faccio paura?-
-NO!-
-Non scaldarti, fa già abbastanza caldo in questa stanza.- Afferra la fedele bacchetta, e la agita. –Finalmente, un po’ di fresco.-
L’aria è pulita, e molta fredda. Un vero sollievo per entrambi!
-Allora … -
-Freddie!- Si aggrappa alla maniglia, cercando di non cadere. –Merlino! Non ci posso credere! Fred si è dichiarato!- Urla, e stappa un pacchetto di Gelatine tutti i gusti +1. –GEORGIE!-
-Non è possibile.- Si prende la testa tra le mani, coprendo l’orribile scena che sta per avvenire. –Qualcuno mi porti a casa!-
-Questa è la tua nuova casa!- Sirius, con un fazzoletto e l’aria commossa, rimane dietro Ginny. –Cominciamo a preparare la torta matrimoniale?-
-Io me ne vado!- Scosta Fred dalle gambe, supera i due pazzi alla porta e corre giù per le scale.
-Hermione! Ron ti stava … - Lei, prosegue senza sosta, superando il maggiore dei fratelli mentre Fred la rincorre per tutta la durata della fuga. –Adolescenza e ormoni!-
-Lo so, che centri tu in questa storia!- Riesce a evitare la presa una volta. –Devi lasciarmi in pace!-
-Ma … io non ho fatto niente!-
-E io sono Morgana!- Una presa ferrea la tira indietro, proprio quando ha raggiunto l’ingresso. –Fred, non osare rifarlo!-
-Se volevi un bacio, potevi semplicemente … -
Non ha tempo di terminare la frase, che Hermione è trascinata verso il muro, o meglio, il quadro di Walburga Black.
-SPORCA MEZZOSANGUE!- Un gemito da parte della ragazza, che tenta di sfuggire.
-SIRIUS!-
-TRADITORE DEL PROPRIO SANGUE! VERGOGNA!- Le mani di Hermione, afferrano quelle delle donna, che stringe più forte la presa sui capelli. –FECCIA DELLA TERRA!-
Con un lieve pressione sulla testa della povera mamma, Hermione ritorna a prendere colore.
-Mi dispiace, mia madre è una guastafeste. Stai bene?-
Accarezza la massa di riccioli che ormai sono distrutti e più mossi, avvertendo una piccola fitta di dolore nella parte sinistra.
-Vado a dormire.-
Risale le scale, ignorando palesemente gli sbuffi imbronciati di Ron.
-Cosa è successo?-
-RONNIE VERGINELLO!-
-George, smettila di infastidire tuo fratello e vieni a preparare la cena!-
***
Passa lo sguardo da Sirius a George, mentre Ginny-nascosta dietro Bill-sgranocchia delle patatine babbane, che Arthur ha comprato proprio oggi.
-Poteva rimetterci la pelle!-
-Rilassati, Lunastorta. Non si è fatto male nessuno!-
-Per adesso.- E’ sussurro di Ginny, intenta a non condividere la merenda. –Senti, non era previsto … non era … giusto? George?-
-Assolutamente!- Ride, nervoso. –Va bene, mi arrendo.- Alza le braccia, mostrando il sorriso più falso che ha. –Domani probabilmente avremo un bella sorpresa, in fin dei conti. Perché si è appoggiata al muro, di conseguenza… -
-Siete perfidi. Io mi … -
-Non osare, se non vuoi che la maledizione si scagli su di te!-
-Cos’altro avete combinato?- Cade sul letto, sfinito e con un braccio a coprirgli la visuale. –Perché se avete deciso di tingere i capelli della povera Hermione, io preferisco vivere a casa di Tonks!-
-Lei non ti vuole!- Ghigna, vedendo l’espressione distrutta e afflitta dell’uomo. –Scherzavo, ti ama alla follia! Georgie, perché non racconti a Remus come è andato il piano?-
-No! Volete sapere cosa abbiamo fatto al settimo anno?- Sirius, si asciuga una lacrima di gioia, mentre racconta senza sosta. –James aveva appena abbassato la cresta, quando Lily lo notò. Una stupenda coppia, nulla da ridire.- Ridacchia, notando l’attenzione su di sé. –Voleva invitarla, naturalmente. Sapete, una passeggiata sotto ai salici di Hogwarts, in riva al Lago Nero, o un breve volo sulla scopa, … l’unico problemino era quell’ossuto amico della bella rossa, Severus Piton! Mi chiedo, ancora, se si sia mai lavato i suoi stupendi oliati peli in testa che gli rimangono!-
-Severus Piton era amico di Lily Potter?- Bocca aperta, lascia cadere a terra il delizioso cibo. –Era malata, o sotto l’effetto di Amortentia, non è … logico!-
-E invece, era così. Severus non è male… a parte, il suo naso particolare.- Afferma Remus, provando a “difenderlo”.
-Lecchino!-
-George, fallo continuare!- Bill, un braccio attorno le spalle della sorella, si sporge verso Sirius. –Continua, su.-
-Siamo riusciti a convincere … -
-Costringere … -
- .. E va bene, convincere! Non interrompermi, amico mio! O ti nascondo le pozioni per evitare la luna piena!-
-Dici che Ninfadora amerebbe vedere un lupo nel suo letto?-
-Ginny, sei piccola! Evita certi discorsi!-
-George, io sono grande e vaccinata, quanto te e Fred!-
-Posso continuare?-
-Si, scusa Remus.-
-Grazie! In ogni caso, Lily si è ritrovata ad accettare un appuntamento, sotto sfida mia!-
-Quanti galeoni hai vinto?- Le brillano gli occhi, per quanto è emozionata dalla storiella. –Hai comprato un nuovo manico di scopa?-
-No, sono riuscito ad offrire una buonissima Burrobirra a una graziosa Corvonero, non ricordo il suo nome … Qualcosa a che fare con la Margaret … o, non saprei! Remus?-
Scrolla le spalle, guardandolo.
-GRATTASTINCHI!- Un tonfo, seguita da un gemito di dolore. –LA MIA BELLISSIMA FACCIA!-
-Fred? Gemello?!- Corre in soccorso del rosso, riversato sul pavimento. –Cosa stavi cercando di fare?-
-Stavo pensando di usare Grattastinchi per i nostri esperimenti, e mi ha graffiato! Guardami, sono un mostro.- Indica il leggero taglio sul viso, da cui sgorga sangue.
-Direi che è impegnato a dar conforto ad Hermione. Non è il caso di correre a consolarla?-
-Non è una cattiva idea.- Ride, alzandosi e accarezzando la ferita. –Mi serve qualcosa per disinfettare, magari lei ha qualcosa.- Raggiunge la porta, e bussa. –Hermione, potresti … -
Uno schiaffo potente e un altro graffio, lo bloccano sulla soglia.
-E NON TOCCARE MAI PIU’ IL MIO GATTO!-

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Capitolo 7
*** La furia di una Grifona. ***


E’ mattino.
Gli uccellini cinguettano, risvegliandola dalla lunga nottata senza fine.
Lamentele da parte di Fred e domande imbarazzanti di Ginny, l’hanno costretta a non chiudere occhio.
Si passa una mano tra i capelli ricci più del solito, e si dirige in bagno. Assonata e priva di forze, lava la faccia, senza nemmeno guardarsi allo specchio.
Chiude la porta alle spalle e mentre sbadiglia, incrocia Remus per le scale.
-Hermione, buong … Merlino!-
-Che c’è?- Lo guarda, perplessa.
-Niente! Devo andare, oggi ho un altro turno!- Si affretta a dileguarsi, quando lei raggiunge la cucina e si siede sulla prima sedia libera.
Ginny dorme, ancora.
Fred e George sono poggiati al lavandino, ridacchiano e mangiano i piatti caldi, pieni di uova e pane tostato. Il primo, continua senza sosta a proseguire il pasto, lasciando la possibilità al secondo di poterle parlare.
-Ragazzina … Morgana!- Qualche colpetto sulla schiena da parte del gemello, intento a terminare la colazione. –Stai veramente bene, oggi!-
-C’è qualcosa che devi dirmi?- Alza un sopracciglio.
-Certo che no! Tu, Freddie?- Una gomitata al fratello, che scuote la testa come risposta. –Ti farà male il collo a restare fisso su quel delizioso cibo… bacon!-
-George, potrei ucciderti!- Sbuffa, evitando le occhiate di Hermione.
-Ho bisogno di caffè!- Afferra la caffetteria colma fino all’orlo, ne versa una buona dosa nella tazza. –Buonissimo!- Assapora l’odore, posando con … sorpresa. –Ma cosa diavolo … - Sussurra, avvicinandosi al riflesso. –QUESTE SONO ORECCHIE?!-
Una risata da parte di George, che si nasconde dietro Fred.
-Non è come pensi.- Alza lo sguardo, mostrando le mani pulite. –Non sono stato io!-
-Ah, no?- Ride, sarcastica. –Quindi, queste belle amiche che ho in testa, sono spuntate nella notte come regalo per l’anno scolastico superato?!-
-Il più bell’uomo della Casata dei Black si è svegliato!- Sorride, arrivando fino alla figura di Hermione. –Come è … Dovresti nascondere la tua natura, secchiona.-
-IO VOGLIO SAPERE CHI E’ STATO!-
-Api Frizzole!- Si lancia sul barattolo pieno di dolci, seguita a ruota da Ron, che ritorna in corridoio appena intercetta la sua migliore … la lupetta.
-Hermione, hai toccato qualche ragno?- La guarda, spaventato. –Diventerò un ragno?!-
-Ronald, almeno tu! Salvami, ti prego! Non so cosa diamine mi abbiano fatto!- Lo scuote per le spalle. –Sono un branco di matti! Aiutami a cercare una soluzione!-
Annuisce a malapena, subito dopo essere stato trascinato dolcemente dalla piccola Grifona.
-Adesso, pensa che ci sono dietro IO!-
-Ed è così che deve andare!- Ghigna, smettendo nell’istante in cui Grattastinchi viene lanciato per l’ennesima volta sulla sua splendida faccia. –GATTACCIO DEI MIEI STIVALI! FRED, SEI UN ASSASSINO!-
***
Bill Weasley non ha mai pensato di essere un esperto in amore, ad eccezione per quella graziosa Corvonero con cui era uscito qualche anno fa ad Hogwarts, Audrey?
In ogni caso, non ha nemmeno mai pensato a Hermione Granger come una futura parte della famiglia … o meglio, da quello che è sempre stato raccontato, Ron è il perfetto ragazzo per lei. Nonostante le lamentele disgustate dei gemelli, eh.
Anche se… Fred e Hermione? Che idee malsane!
Si chiude la camera alle spalle, notando il passo veloce ed impacciato del padre che lo saluta velocemente e corre a lavoro.
Ah, il Ministero!
-Molly, non so come sia successo.- Un singhiozzo, proveniente dalla camera di Ron. –Non ho trovato rimedi, né modi per nasconderle … sono disperata!-
Si avvicina, affacciandosi di poco sulla stanza.
Hermione Granger seduta sul letto sfatto, le mani sul viso e le lacrime calde sulle guance, con Molly Weasley accanto.
-Non è così male. Ti rendono molto carina.- Le sorride, premurosa. –Sono sicura che entro qualche giorno andranno via.- Sospira, mettendosi vicino alla riccia. –Troverò il contro incantesimo, non temere.-
Annuisce, poco convinta. E nel mentre, un abbraccio la stringe al caldo corpo della donna.
-E’ colpa di quei dannati … perché non hai fermato mamma e papà quando stavano per averli?- Sbotta, incrociando le braccia al petto mentre esce per raggiungere il fratello. –Ci saremmo risparmiati tutti questi scherzi e questi danni a Hermione, o chiunque altro!-
-Fratellino, e chi ci avrebbe fatto ridere nei momenti di tristezza?- Lascia perdere la situazione, volgendo l’attenzione al rosso. –Senti, non sono malvagi e lo sai.-
-Vogliamo ricordare quando hanno trasformato il mio orsacchiotto in … UN RAGNO!- Balza in piedi e si aggrappa a Bill. –RAGNO!- Ripete, urlandolo più forte.
Un piccolo animaletto non identificato, corre attorno le scarpe del protettore, che ridacchia, divertito.
-Andiamo a prenderci una tazza di tè.- Prova a posarlo a terra, ma contro ogni sua protesta, decide di scortarlo fino alle scale. –Sei proprio un fifone, Ron.-
-NON E’ VERO! HAI VISTO QUANTE ZAMPE AVEVA? E I DIECI OCCHI?- Rabbrividisce al ricordo, stando attento a non farsi sfuggire la bacchetta dalla tasca. –AIUTO! RAGNI OVUNQUE!- Si riversa a terra e corre nella direzione opposta, chiudendosi in camera di Fierobecco.
-Forse, è tempo di fare una disinfestazione.- Si gratta la nuca, notando la catena messa per sicurezza. –E’ veramente pazzo!- Rotea gli occhi, e raggiunge l’ingresso.
***
Poggia la pergamena sul tavolo, mostrando il nuovo piano.
Ghigna, vedendo lo sguardo di Sirius accendersi.
Intinge la piuma, e comincia a scarabocchiare. Di tanto in tanto, tende la mano e manda giù alcuni pezzi di barrette di cioccolata-rubata a Lupin-, ridacchiando tra sé e sé.
-Sai, Ginny… mi domando come tu non possa essere la terza gemella di Fred e George, sei la loro degna complice!- Posa altri dolci vicino a rossa. –Oppure, dovresti essere una lontana parente mia e di James, eravamo così amati dalle ragazze… -Con la mente, vaga in vecchi ricordi. –Potresti essere la figlia illegittima del fuggitivo Sirius Black!-
-Stai insinuando che mia madre è andata a letto con l’uomo sbagliato?- Domanda, infuriata. –Perché se così fosse… -
Deglutisce, pronto a intaccare il colpo.
-… Non sarebbe un problema. Potresti farmi ereditare la tua bella casa! Oh, porterei qui Michael solo per … -
-Tieni a freno gli ormoni.-
-Black, abbassa i toni.- Ribatte, piccata. –Allora, ci serve … un po’ di filtro d’amore, pozione polisucco, insetti vivi, … -
-Che orrore!- Disgustato, si alza dalla poltrona. –Gli insetti li cerchi tu! Per il resto, posso occuparmene io, tranquillamente.-
-I DOXY NO!- La porta si spalanca, facendo entrare un affannato George, bruciacchiato sui capelli e sui vestiti puliti. –TI HO FREGATO!- Viene buttato a terra di colpo, quando l’entrata è spalancata da Fred Weasley  e alcuni Folletti della Cornovaglia, quest’ultimi sparsi per tutto il territorio libero. –PIETA’!-
-Mi stai pregando?!- Ride di gusto, aiutandolo ad alzarsi. –Gemello, mi stupisco… dovrò dire ad Angie che sei calato! Soprattutto in ambito sessuale!-
-E tu come fai a saperlo? Non hai mai fatto niente di lontanamente simile con me!- Pone le mani sui fianchi, squadrandolo. –Non osare pensare che io possa … - Spalanca la bocca.
-Non prendermi per … hai capito! Io preferisco … -
- … Correre come un cagnolino dietro ad Hermione?- Propone una voce, ovvero, Ginny.
- … Farle perdere la ragione e mostrarle cosa sia fare … - Viene tappata la bocca, giusto il tempo di evitare parole di troppo davanti a Ron, che si è miracolosamente ripreso.
- … Consumarle fino all’ultimo le labbra, e portarla in camera nostra per fare … scrivere lettere a tuo modo!-
-E perché Hermione dovrebbe accettare?- Si appoggia allo stipite.
-Perché è cotta e stracotta di Fred!- Entusiasta, lei,  fino alla fine.
-L’ha baciata, e non come fai tu quando la vedi!- Afferma, George, con un ghigno sulle labbra. –A proposito, Fred! Com’è baciare la Granger?-
-HERMIONE!-
-Che la guerra abbia inizio!- Lo vede uscire, infuriato, sotto le risate di tutti. –Chiamiamo Bill, abbiamo bisogno di calmare il piccolo Ronnie.
***
Le urla di Ronald si sono placate.
E’ notte fonda, per sua fortuna.
Ginny non è tornata a dormire, ha preferito rimanere ad aiutare Molly. E visto le occhiate stranite da parte sua, si è dileguata all’istante, senza ulteriori domande.
Chiude gli occhi, provando a pensare a qualcosa …
Le immagini scorrono, fermandosi sulla più recente.
Fred Weasley!
Un piccolo scricchiolio, quando il letto molleggia e rivela l’intruso, poggiato su di esso.
Il pigiama a righe, lungo fino alle caviglie e corto sopra i gomiti. I capelli rossi sono un po’ scompigliati, sicuramente deve aver fatto qualche esperimento, o può essersi messo a rincorre … Grattastinchi!
-Se qui per il riscatto del mio gatto?-
-No, di certo.- Sorride, posando una mano vicino alla sua gamba coperta. –Volevo sapere come stavi.-
-La tua sfacciataggine non ha limiti!- Allontana la presa sul braccio teso. –Lasciami dormire in pace!-
-Non lo vuoi il bacio della buona notte?- Ghigna, notando il rossore sulle guance, nonostante sia quasi del tutto al buio. –Dai, dormirai tranquillissima poi!-
-Rifiuto, grazie dell’offerta!- La strattona verso di sé. –Non ho voglia di … litigare.-
-Però, io ho voglia di baciarti.- Pone una mano dietro la schiena, e la costringe ad incontrare le sue labbra. –Non è male, Hermione.- Si lascia trasportare, socchiudendo di poco le labbra.
Si irrigidisce, tesa dal contatto.
Un turbine di emozioni, le stesse sentite la prima volta.
Perché anche se sa che è sbagliato, se Ron si arrabbierà e la distruggerà, è certa di non essere più la stessa.
Sta cambiando, ad ogni tocco di lui, intimo o non.
Dovrà subire le occhiate perplesse di Molly, e mettersi … il cuore sottochiave.
Lo scosta, pronta al peggio.
-Non voglio.- Tutto d’un fiato, senza rimpianti. –Non sono il giocattolino di nessuno.-
-Non ho mai detto che lo sei. Comunque, non sono stato io a farti questo scherzo, prenditela con Georgie per una volta!- Uno schiocco di dita, ed è sparito nel nulla.

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Capitolo 8
*** George Weasley non è un santo. ***


Sbuffa, nuovamente.
Prende un paio di ingredienti, cominciando a buttarli nel gran pentolone. Uno dopo l’altro, stando attento a non sbagliare.
Un mano lo blocca, mentre il suo sguardo ricade su di lei.
I capelli legati in una treccia ordinata, la maglietta semplice a maniche corte e i pantaloni lunghi molto leggeri.
Lo osserva, e parla, senza rendersi conto che non sta lontanamente prestando attenzione alle parole.
-Ne stai mettendo troppo, non rovinare questa pozione!-
-Hermione, sono stufo! E’ la terza volta che proviamo! Non possiamo prenderci una pausa?- Domanda, con un sorrisetto furbo. –Io e te, da soli … in cucina … -
-Risparmiati queste sciocchezze, e lavora. Io vado a prendere qualcosa, visto che hai così tanta fame.- Richiude la porta dietro le spalle, e scende le scale.
E’ ignara, che qualcuno è nascosto in un angolo.
Brama lo sbocciare di un amore, aiutato da una fedele compagna.
Apre leggermente, e dopo essersi assicurato di essere completamente solo, si avvia in bagno. Lascia il compito bollire, sicuro di non creare altri danni.
-E’ geniale.- Sussurra, quando controlla l’arrivo del fratello. –Hai fatto?-
Svuota il barattolo fino all’ultima goccia, e ride di gusto.
-Freddie, perdonami … è per il tuo bene!-
Due teste rosse tornano nello stanzino, e lo socchiudono, in modo da far entrare un po’ d’aria e il gatto, Grattastinchi.
-Se ne accorgerà?-
-Sicuramente no. E quando Hermione lo vedrà, sarà già tardi.-
-Siamo sicuri che non influirà sulle sue belle orecchiette?-
-Sicurissimo.- Soffia, notando rientrare il gemello nella camera.
***
Un sorriso e si poggia al tavolo, ormai vuoto.
Il pranzo è già stato servito.
Tutti riposano, ed eccezione per i due ragazzi che stanno “studiando”.
-Molly, Fred è un po’ affamato, sono scesa personalmente per non tirarlo fuori dai suoi doveri. Potresti darmi qualcosa?- Allunga il collo, notando alcuni biscotti pronti vicino al lavandino.
-Oh, si.- Un lieve tocco di bacchetta, e il piatto colmo di cibo con due bicchieri di succo di zucca, si appoggia tra le sue mani, poggiato  saldamente su un vassoio. –Mi dispiace che Fred ti faccia disperare, è un bravo ragazzo, non è per niente privo di intelligenza, solamente … è preso da quelle stupidaggini! Vorrei che lui e George potesse seguire le orme di Arthur, e invece … - Reprime un singhiozzo. –Percy è proprio con lui, deciso a seguire i suoi sogni e lavorare per il Ministro … -
-E’ tutto apposto, mamma.- Bill, spuntato da dietro Hermione, accorre in soccorso della madre. –Lascia, faccio io i piatti. E finito, prepariamo la torta preferita di Ron!-
-Chi ha parlato di … Ah, chi si rivede!- Sbotta, e tenta di ritornare su.
Una mano lo afferra sull’inizio delle scale.
-Non puoi evitarmi per tutta l’estate.-
-Fred è la persona più … lo sai! E cadi tra le sue braccia?- La guarda, irritato. –Ti credevo migliore, Hermione. Non ti è bastato fraternizzare con il nemico?!-
-Come?!- Sale un gradino, raggiungendo la sua altezza. –Sei geloso, ancora! Non posso crederci! Parli con me come se fossi un’estranea, come se stessimo … Merlino!-
-Krum era … un buon giocatore! Mentre Fred, è un manipolatore! Ti usa e nemmeno te ne accorgi!-
-Chi te lo ha detto, eh?!- Le lacrime premono, pronte ad uscire. –E’ successo una volta sola, e io non volevo!-
-Scommetto che ti ha costretto!- Ride, amaro. –Se Harry fosse qui …-
-Se Harry fosse a Grimmauld Place, non ti guarderebbe più in faccia! E non si metterebbe dalla parte di nessuno, perché non hai ragione! Mi accusi di averlo baciato, quando è stato LUI.-
-Se non lo volevi, potevi evitarlo! Ricordi il pugno alla babbana su Draco Malfoy, l’hai dimenticato per caso? O sei improvvisamente diventata una santa?-
Si passa una mano sul viso, ignorando le lacrime che scendono copiosamente sulle guance.
-Sei senza cuore!-
***
Stropiccia la pergamena, prendendo una nuova.
Calamaio e piuma, pronto a scrivere.
Schiocca le dita, attirando l’attenzione dei presenti.
-Allora, elenchiamo tutti i nostri piani, falliti e non.- Lancia un’occhiata a Bill, intento a scacciare qualche Doxy.
-Mm, sono tanti … l’unico che ha funzionato davvero deve essere stato lo scherzo ad Hermione.- Ghigna, avvicinandosi all’uomo riccioluto. –E quello di Fred, che sarà un successone.-
-Ditemi la verità.- Si mette a sedere sul divano impolverato, vicino l’amico. –Questi scherzi quanto dureranno?-
-Fin quando non sarà finita.- Risponde, George. –Che senso avrebbe farli e vederli subito sfuggire dalle mani?-
-Siete malvagi.- Poggia la schiena, sperando di scomparire all’istante. –Hermione … -
-Riderà a crepapelle!-
-Ginny, non metterci tanto entusiasmo in queste affermazioni, sembri pazza!-
-Sirius, ma sono così dolci e carini!- Prende due Doxy dalla testa del fratello maggiore, che la ringrazia con un bacio sulla guancia. –Perfetti e pronti per fare tanti piccoli Fred e Hermione! Ho sempre sognato Hermione mia parente, è un sogno che si avvera!-
-Potresti … -
-Fammi continuare!- Zittisce il rosso, che si arrende. –Io sarò la damigella d’onore e indosserò un bel vestito verdino, risalterà i miei occhi! E George, lui indosserà uno smoking uguale a Fred, però ti cambieremo la pettinatura!- Una scintilla di felicità le attraversa lo sguardo, quando stringe più forte le due creature. –Remus e Sirius metteranno i vestiti più elegante che hanno! Al massimo, ne prenderemo qualcuno in affitto! E Bill, li sposerà!-
-Sorellina … - Tenta di dire quest’ultimo, piuttosto spaventato. –Lasciali andare o finirai per … -
Uno scoppio, seguito da alcune voci.
Un ghigno sulle labbra di Ginevra e George, che annuiscono soddisfatti.
-AH!- Cade sul pavimento, reprimendo un secondo grido. –MORIRO’! IO SONO GIOVANE, DEVO VIVERE!- Si contorce, guardando i morsi freschi sulla mano.
-E se ce ne sbarazziamo?- Sirius, pensieroso e divertito, la osserva dall’alto. –Un familiare in meno non fa male, io sono rimasto completamente solo! Se non diamo conto al quadro di mia madre, quella povera … -
-MAMMA! VEDO LA LUCE, NON ABBANDONARMI!-
Passi veloci si dirigono verso la stanza, sotto gli sguardi straniti dei ragazzi.
-La mamma tiene molto ai suoi figli. E se la distraggo?-
-Vai, ci penso io a lei.-
-AIUTO! VOGLIONO FARMI MORIRE!- Si aggrappa al nulla, e si dimena violentemente.
Qualcosa le attraversa la gamba, e risale su, per la pancia coperta dalla maglietta.
Un miagolio, seguito da altre urla.
-GRATTASTINCHI, NO! CHIAMERO’ HERMIONE SE NON LA SMETTI!- Chiude gli occhi. –QUESTO E’ UN TENTATIVO DI … APPROFITTARSENE DELLA BELLA E FAVOLOSA … AH! SMETTILA!-
Risate comuni, perfino da Remus Lupin.
Sirius, si asciuga una lacrima e si regge alla poltrona.
-Sei fantastica, Ginny! Perché non usi le Api Frizzole o i Torroni Sanguinolenti per cacciarlo?-
-Non può di certo rubarli a George!- Ribatte, Bill. –Girati, che ti aiuto.- La sposa su un fianco, e tira fuori l’antidoto. –Non voglio perdere la mia unica peste!-
-Ci siamo anche io e Fred!-
***
Si rialza a fatica, e a tentoni lo cerca nell’immenso fumo.
Scorge un piede, avvicinandosi.
Si ritrova il viso di Fred a pochi metri da lei, che le sorride in quel modo.
-Hai fatto andare tutto in aria.-
-Tranne te.-
-E’ un fortuna che siamo ancora vivi.-
-Non farla tragica.- Fa leva sulle ginocchia e si alza. –Piuttosto, mi sembra strano. Avevo messo quello che c’era scritto, non posso aver sbagliato.-
-Tu sbagli sempre, Fred.-
-Ad esempio? Con cosa?-
-Con chi, vorrai dire.-
-Ti stai riferendo all’altra sera?-
Sente le guance andare a fuoco, mentre evita ogni suo sguardo.
-Perché?-
-Non … -
-“ Però, io ho voglia di baciarti”.- Imita il suo tono, fissandolo. –Hai qualcosa da aggiungere?-
-Come se non lo volevi!- Ridacchia, mettendo una mano sulla sua spalla. –Stai perdendo la scommessa.-
-Non è vero.-
-Va bene.- Ride. –La prossima volta che ti bacerò, dovrai lasciare i libri, come avevi promesso.-
-Così facendo che tu non studi? Scordatelo!-
-Una settimana non cambierà la situazione.- Guarda dentro al calderone, notando un ingrediente bruciacchiato e sconosciuto. –Questo io non l’ho fatto cadere nella pozione.-
-Adesso, cosa dirò a Molly?- Sbotta, mettendo le mani sui fianchi. –“Scusami, ma Fred non ha saputo preparare un Doxycida per quei maledetti affarini, dovremmo accontentarci di farci mangiare ogni volta e tenere di scorta antidoti a manetta”.-
-Mi sembra una giustissima frase!-
-Sei veramente … -Rimane a bocca aperta, fissandolo. –Morgana!- Scoppia a ridere. –Questo fa parte della lezione? Perché se è così, mi hai colpito!-
La guarda, completamente all’oscuro.
-Ah, si! Vieni in bagno.- Lo trascina, ignorando la porta socchiusa della camera di Sirius. –Ti stanno bene, devo ammetterlo. Assomigli a Dobby!-
-Come?- La scosta, mettendosi davanti allo specchio appannato. –Non può … -Apre e chiude le labbra, privo di poter dire qualcosa. –GEORGE!-
-Ti sta bene, impari a non farmi scherzi!-
-Sei stata TU!-
-No!-
-Bugiarda!-
-Ti senti?!- Lo spinge, fuori di sé. –Se non sai tenere sotto controllo i tuoi errori, io non posso farci niente!-
-Tu dovresti essere la mia “maestra” e ti limiti a sbaciucchiarmi come un cavallo!- Ribatte, altrettanto nervoso quanto lei. –Cosa dirai alla mamma, eh?-
-Quello che mi costringe a baciarti sei TU!- Un tono di acidità, quando lo dice. –Per colpa tua ho litigato con Ronald!-
-Dovresti stare attenta, visto che ti fai baciare con qualche parola dolce!-
-Evapora!- Indica la porta, reprimendo un singhiozzo. –Da oggi in poi non sono nessuno per TE! Come prima, invisibile.- Marca l’ultima parola, e sbatte con violenza contro il suo petto, mentre se ne va.
-Brutale!- Sussurra, accarezzando il bel pelo del gatto.
-MAMMA! CI SONO ALTRI DOXY PRONTI A PORTARMI VIA!-
-Ginny!- Affannata dalla corsa, catapulta i due uomini a terra.
Un’occhiata omicida verso Sirius, intento a ridacchiare.
-Le mie povere ossa ne risentono, Felpato.-
-Si aggiusteranno, Lunastorta.-

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Capitolo 9
*** Il terribile sbaglio di Fred Weasley. ***


Accarezza il gatto, mentre le lacrime scendono senza sosta sul viso.
Non presta attenzione ad alcune urla da parte di Fred, quando Molly tenta di far sparire quelle orecchie da elfo domestico.  Né si accorge che Ron è entrato in camera, con alcuni pacchi di dolci tra le mani.
Si siede accanto a lei, porgendole una Cioccorana. E la accetta, nonostante non sia amante di queste leccornie.
Non fa domande, rimane in silenzio a “consolarla”.
Sa che vorrebbe dire “Te l’avevo detto”, ma si limita a farle compagnia in questo modo.
Ed Hermione, si stende su un lato nel comodo letto, dopo aver finito di piangere da alcuni minuti.
Si addormenta, con il suono del respiro di Ronald Weasley alle spalle.
***
Apre e richiude gli occhi, perfettamente sveglio.
George è steso a terra, tenta di prendere aria fresca, invano. La finestra spalancata non aiuta quella giornata così afosa, che non è finita.
La luce è spenta, in modo da non surriscaldare la stanza.
-E’ stata cattiva! Adesso, per quanto rimarrò in questo stato?- Incrocia le braccia, guardandolo il fratello.
-Possiamo provare a trovare un prodotto per levarlo.- Osserva il soffitto stellato, creato da una semplice mossa di bacchetta. –Hai chiesto a tutti?-
-Si, perfino a Ninfadora! Nessuno sa spiegarmi cosa diavolo sia! Scommetto che quando sono andato in bagno, è corsa a mettere qualcosa nel calderone per fare questo!- Indica sé stesso, scocciato. –E’ una vipera, altro che santa la Granger!-
-E se avesse fatto tutto questo solo perché potresti interessargli?- Azzarda, incrociando il suo sguardo. –E’ improbabile, visto che io sono il gemello bello … però, non è nemmeno una cattiva supposizione.-
-Se dovessi mai partecipare al matrimonio tra Hermione e Fred, mi troverei sicuramente in un mondo parallelo.- Ridacchia, appoggiandosi allo stipite della porta. –Insomma, è strano.-
-La mamma sarebbe felicissima! E Fred, metterebbe la testa apposto!- Si aggiunge la sorella, attaccando il letto di George. –Com’è fresco! Ah, credo proprio che rimarrò a dormire con voi, fratellini.
-IL MIO LETTO! GLI STAVO FACENDO PRENDERE ARIA E TU HAI DISTRUTTO IL MIO PIANO! GINNY!-
Lo scaccia via con la mano, osservando il panorama alla sua destra.
-Non c’è bisogno di urlare. Bill, tappagli la bocca e gli lancio il comodino.- Si mette a pancia in giù, sentendo finalmente solo lievi lamenti da parte di George. –Buona notte!-
***
Prende la tazza di tè-fatta da Molly-e se la porta alla bocca, bevendo un lungo sorso per calmarsi.
-Ricapitolando … ha funzionato e quei due hanno litigato, di conseguenza dobbiamo metterli alle strette e farli ritornare come prima!- Avanti e indietro, mentre Remus si aggrappa al tavolo per non cadere dalla stanchezza.
-Posso andare a dormire? E’ tardissimo, e ho fatto un turno sconvolgente! Non ho le forze!-
-Dovremmo … rinchiuderli, si!- Sorride, eccitato dalla nuova idea. –GEORGE!- Urla, nonostante sia ora tardi e tutti stiano già dormire.
Un rumore di passi veloci, dirigersi verso la cucina.
Si volta, accogliendo …
-SIRIUS BLACK! SARA’ PURE CASA TUA, MA QUANDO E’ TEMPO DI DORMIRE, NON CI SONO SCUSE!- Tira fuori un mattarello, puntandoglielo contro. –A LETTO, SUBITO!-
Si ripara dietro una sedia, nascondendo il viso con l’unica cosa che ha tra le mani.
-Molly, possiamo parlarne domani mattina … -
-ARTHUR!-
Uno schiocco di dita, e dopo aver afferrato Remus, sparisce nel nulla.
Cade su un appoggio … morbido.
Alza il braccio, notando essere sopra il povero Fierobecco, che si è appena svegliato.
-Non è successo niente, non è colpa nostra.- Si trascina sul pavimento, cercando di fuggire alle beccate. –BECCO!- Si copre il viso, brontolando. –LUNASTORTA, AIUTAMI! MI UCCIDERA’!-
L’amico, messo in un angolo, osserva la scena.
-Non stavolta. Buona notte, Felpato.- Si chiude la porta alle spalle.
-GEORGE! GINNY! BILL! AIUTATEMI!- Gracchia, evitando un altro colpo. –NON SI TRATTA IN QUESTO MODO LA GENTE CHE TI SALVA LA VITA!-
***
E’ diretta al bagno, decisa a stare sotto la doccia e pensando di riuscire ad affogare, pur di evitare Fred e le sue continue accuse. Nonostante sia già passato qualche giorno, non le dà tregua.
E’ impossibile quel ragazzo!
Si chiude la porta della camera alle spalle, fa un passo e torna indietro.
Un leggero rumorino la costringe a voltarsi, costatando che è completamente sola. Un altro ancora, sempre davanti i suoi occhi.
Alza un sopracciglio, dirigendosi verso il ripostiglio chiuso a chiave.
-Ora!-
Due braccia la afferrano con forza, bloccandola improvvisamente. Mentre una mano tappa la bocca della Grifona, che tenta di liberarsi.
Viene rinchiusa, e nel farlo, sbatte contro qualcosa, o meglio, qualcuno di sua conoscenza.
La bacchetta illuminata che mostra il viso del giovane rosso, sorpreso quanto lei.
-Ti hanno fregato.-
-Anche a te.- Alza il mento, poggiando la schiena alla parete.
Purtroppo lo spazio è stretto, e l’aria scarseggerà presto, non può fare a meno di stare a un passo da Fred, intento a cercare una via di fuga.
-Potresti materializzarti e aprirmi.-
-Ci ho già provato, devono aver impedito tutto apposta. Sono furbi, hanno George come braccio e Sirius con esperienza di vita da Malandrino, per non parlare di Ginny …- Ridacchia, un po’ divertito dalla situazione. –Allora, ti sei decisa a chiedermi scusa?-
-Io NON devo chiederti scusa. Avrei dovuto ammazzare te e tuo fratello quando mi avete fatto questo, e invece siete ancora vivi! Ringraziami che ti ho risparmiato certe sofferenze!- Sbuffa, dandogli le spalle.
-Hermione, non è difficile … -
-Non parlarmi! Quando usciremo da qui, potremmo tornare tutti alla nostra vita, e tu dimenticherai tutto!-
-Io non dimentico niente!- Sbotta, incastrandola tra il suo corpo e la parete. –Non costringermi a baciarti di nuovo, anche se so benissimo che mi desideri ardentemente.- Ghigna, appoggiando la bacchetta su una mensola lì vicino.
-E tu non costringermi a farti un occhio nero!- Lo respinge, irritata. –Non sei così bello, Fred. Evita di ricattarmi, non funziona.-
-Hai ragione, per te contano i fatti.- Passa le dita sul collo scoperto, notando la pelle d’oca espandersi al primo tocco. –E questi sai cosa dicono? Che sei pazza di me, io sono diverso da Ronnie. Eppure, mi tratti diversamente, mi baci volontariamente, cerchi di farmi scherzi … -
-Sono stati George e il resto del gruppo, okay?!-
-Mio fratello non complotterebbe con “gravi incantesimi” contro di me! Tu non lo conosci.- Evita il suo sguardo, ripensando alle parole del gemello.
Come è possibile che si spinga a tanto?
-Credi quello che vuoi, io so di essere innocente.- Si avvicina alla porta, sbirciando dalla serratura. –Non c’è nessuno in vista, moriremo qua dentro. Inizia a scavare una fossa, così posso stendermi.- Ironica al massimo, per non farsi prendere dal panico.
-Dovresti sorridere un po’ più spesso, non ti farebbe male. Se vuoi, ti aiuto!-
-Conosco i tuoi metodi e rifiuto con gentilezza, Fred.-
La trascina verso di sé, mentre lei lo lascia fare.
Si ritrovano più stretti e vicini, si sfiorano appena.
La guarda negli occhi, molto malizioso e divertito dal viso arrossato della ragazza, e il lieve tremore alla gambe.
-Hai paura che io possa baciarti?-
-La paura serve a farci capire fino a che punto dobbiamo arrivare, e adesso, mi sta dicendo quello che temo.- Sospira, quando l’aria smette di mancare. –Insomma, ritrovarci da soli e costretti non è nelle mie “fantasie”.-
-Non cambiare discorso! Anche se, ammetto … mi piacerebbe scoprire le tue fantasie.- Sussurra all’orecchio, sorridendo sfacciato. –Piuttosto, dimmi cosa sta dicendo la tua testa e cosa dice il tuo cuoricino.-
-Che importanza ha?- Uno sguardo triste. –I miei sentimenti non sono importanti, visto che è un giochetto dei tuoi.-
-Potrebbe darsi, Hermione.- Marca il suo nome, proseguendo. –Io so che non mi dispiace affatto, che vedere Ronnino arrabbiarsi è una gran vittoria per me, e che forse non sarà più un gioco quando andremo avanti con le lezioni. A proposito, quando prepariamo l’Amortentia?-
Un colpo assestato nelle costole, potente e doloroso.
-Credo che la mia risposta sia stata chiarissima.-
-Mm, vuoi i gesti romantici, non è vero?- Afferra la bacchetta, agitandola dietro la schiena. –Chiudi gli occhi, Grifona.-
-Non osare.-
-Non oso niente, giuro.- Sorride in modo angelico, facendola rabbrividire. –E’ un regalo, voglio vedere se riesco a vincere.-
-Non … -
-Prima, fidati.-
-E va bene!- Incrocia le braccia, provando a sbirciare quando lui si gira. –Posso?-
-Aspetta.-
Un lieve profumo ben conosciuto, che lo stesso Victor Krum ha usato la prima volta per invitarla al Ballo del Ceppo, usando la scusa del “vorrei parlarti un momento”.
Alza la mano, accarezzando e assaporando quel morbido “dono”.
E’ a un palmo dal suo naso.
Rivede il viso di Fred, incorniciato dal sorriso magnifico.
-Posso perdonarti queste orecchie, in ogni caso … mi fa sentire meno solo.- Le muove, ridacchiando. –Le tue da lupo sono molto belle, perché non me le presti?-
Boccheggia, incapace di proferire parola.
Prende la rosa tra le mani, rigirandola e osservando a lungo.
-E’ incantata, e si abbina alla tua nuova parte del corpo.-
Ha ragione, sono perfettamente uguali.
La rosa color grigio con alcune sfumature di argento, ricorda tanto le sue coinquiline in testa.
-Grazie.- Sussurra.
-Una settimana senza compiti, e il mio contrabbando continua.-
La coglie alla sprovvista, incastrando le sue labbra contro quelle impazienti di Fred, pronte ad accoglierla.
La bacia, senza sosta e a suo agio.
“Come se fosse normale baciare la migliore amica di tuo fratello minore”.
La luce del corridoio non li disturba, fino al momento in cui Ginny comincia ad urlare, seguita da George e Sirius.
-Un traguardo raggiunto, si!- Trilla, lasciando cadere un pacchetto di qualche sconosciuto dolce. –Erano buonissimi, Georgie. A parte questo, potreste staccarvi per un attimo?- Si sporge, mentre i due la ignorano palesemente.
-FREDDIE INNAMORATO!- Urla, il gemello.
Nessuna nuova mossa.
-Io vado a prendermi una tazza di tè con Grattastinchi, voi mi seguite?- Si rivolge a Bill e Remus, rimasti in disparte per tutto il tempo.
-Io lo prendo con Fierobecco.- Il Weasley, ridacchia con gusto. –Remus?-
-STACCATEVI SUBITO O CHIAMO LA MAMMA!-

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Capitolo 10
*** Le promesse si mantengono. ***


E’ passata un’ora da quando Fred e Hermione si sono distaccati, sfortuna vuole, che un’insopportabile Ginny Weasley si è ritrovata a combattere contro una forza più potente di lei stessa.
Il corpo ha iniziato a mutare improvvisamente, sotto gli sguardi di tutti e le occhiate divertite di Fred, che sapeva benissimo cosa il gemello aveva dato alla sorella: Crostatine Canarine. Deliziose invenzioni, ma parecchio imbarazzanti alla vista di altre persone.
L’effetto non è svanito, purtroppo. Gli esperimenti di Fred e George non hanno portato a conclusione il nuovo prodotto, ragion per cui la ragazza rossa è rimasta inorridita alla vista di quelle piume spelacchiate ovunque, che l’hanno resa “orribile e rospa”.
-SEMBRO UN PULCINO! MAMMA! NON TIRARLE, MI FAI MALE!- Urla, dimenandosi.
Le voci arrivano fino ai piani superiori.
Fred, George, Remus, Bill e Arthur sono appoggiati al corrimano, tentando di vedere e ascoltare come va la situazione, sapendo bene che altri urli usciranno dalle labbra di Ginevra Weasley.
Il primo, si volta verso la camera socchiusa di Hermione. Sicuramente, sta ascoltando tutto. Ma, la cosa non gli dispiace affatto, visto tutto quello che è successo. Deve assolutamente fare un resoconto di tutte le marachelle da farle fare, sempre se accetterà.
-Ammettilo, non tornerà più sé stessa.- Si sporge per sentire meglio.
-Non è detto. Se ci mettiamo di impegno, possiamo farcela.-
-George, l’hai fatto apposta?-
-Certo che … -
-… Si!- Ride, Sirius. –Non è una splendida giornata?- Si avvicina al gruppo, sedendosi su un gradino. –Arthur, come mai sei tornato presto?-
-La mia bambina aveva bisogno di me.- Indica in basso, verso la cucina. –Anche se Molly mi ha cacciato via!- Ridacchia, imbarazzato.
-Per fortuna questa notte e domani posso riposarmi!- Scrocchia le dita, e si avvia in camera dell’amico. –Sirius, attento. Fierobecco dorme con me.-
-E’ LA MIA CAMERA, NON PUOI!-
La porta è già sigillata.
***
Si guarda allo specchio, reprimendo un grido di rabbia.
George la pagherà!
Sbuffa, indossando il pigiama.
Si volta, per vedere se l’amica ha fatto lo stesso. A quanto pare, si è dileguata senza che lei se ne sia accorta.
Cade sul letto, fissando il soffitto spoglio.
-Ginny!-
Un sussurro, seguito da un tonfo.
Cade sul pavimento, levandosi alcuni vestiti dalla faccia.
Come si può essere così stupidi da cadere da un armadio?
-Cosa ci facevi lì?-
-Stavo cercando di tornare ad Azkaban! Secondo te?!- Ribatte, offeso. –Spiavo Hermione! Sembrava molto immersa nei suoi pensieri quando tu non c’eri.- Ridacchia. –Penso proprio che lei e Fred passeranno una settimana interessante!-
-Ah, giusto. La scommessa!- Ghigna, guardando la porta. –Dici che la farà penare abbastanza?-
-Passeranno molto tempo in camera, scommetto.- Tira fuori una pergamena e una piuma, cominciando a scarabocchiare un disegni. –Idee per il nuovo attacco?-
-Prima voglio vedere George!-
-Georgie, entra e non fare la pettegola.-
La porta si apre, rivelando il giovane rosso.
-Perché non andiamo in camera tua?-
-Remus me l’ha sottratta.-
-Un gioco da ragazzi!- Afferra la bacchetta e si dirige fuori, senza degnare di altri sguardi i due. –Possiamo andare.- Annuncia, mentre torna da loro.
-NO, SCORDATELO! IO DEVO DORMIRE!-
-TU NON HAI BISOGNO DI DORMIRE, SEI UN LUPO MANNARO!-
-MA COSA CENTRA?-
Uno schiocco di dita, e l’uomo ricade in un profondo sonno.
***
Attraversa il corridoio, indecisa se aprire o no il ripostiglio.
Fa un lungo respiro e con uno scatto, la apre.
E’ quasi del tutto immerso nel buio, eppure riesce a riconoscerlo.
La differenza tra Fred e George è palese, entrambi scalmanati, ma non quanto il primo.
Il sorriso, e il viso un po’ diverso. Identici solo per chi non ha prestato attenzione e non si è accorta di quei particolari, ormai familiari.
-Mi aspettavi?-
-Non sono io quella rinchiusa qua dentro. Volevo solo prendere una cosa.-
-Ovvero?-
-La scopa, Molly deve spazzare in cucina il casino che ha fatto Ginny.- Tenta di essere più convincente possibile. –Allora?-
-Cosa?-
-Non hai nessuna battuta da rifilarmi?- Alza un sopracciglio, sorpresa.-
-No, però … vedi di svegliarti presto domani, abbiamo tante cose divertenti da fare!- Prova a prenderle una ciocca di capelli, ma lo schiaffo di lei lo ferma in tempo. –Come sei violenta! Io cerco di farti divertire e mi tratti in questo modo!-
-Come posso essere sicura che non finirò nei guai? O che la mia vita sia messa in pericolo come Ginny?-
-E’ stato uno scherzo di George, non mio!- La guarda. –Io avrei fatto di peggio! A parte questo, ti concedo di portarti un libro per compagnia! Anche se, non penso che ti servirà molto!-
-Un libro di studio e uno di lettura.-
-No, solo di lettura! E che non sia “Storia di Hogwarts”, piuttosto limitati ai racconti babbani di cui parla sempre mia sorella!- Allunga la mano e le passa una scopa. –Adesso, puoi andare.-
-E dove?-
-Non dovevi andare da mia madre?- Ghigna, notando il volto cambiare colore. –Lo sapevo! Sei una pessima bugiarda!- Sorride, molto soddisfatto, e si dilegua.
***
Perché non è certo colpa di Remus Lupin se Sirius Black è riuscito a legare Fierobecco e metterlo a tacere, né centra con il fatto che la sua camera è piena di gente.
I tre Weasley, e Grattastinchi.
Ma questo gatto è sempre in mezzo ai piedi?!
Chiude gli occhi, sperando di addormentarsi nuovamente e in fretta.
-Lunastorta … - Una voce vicino al suo orecchio scoperto, seguito da una mano che lo scuote violentemente. –Amico mio … so che sei sveglio!- Ridacchia, continuando la dolce tortura. –Unisciti a noi, su … -
-Professor Lupin, non mi costringa a spogliarlo e lasciarlo nelle mani del gattaccio!- George Weasley, dalla parte opposta del letto, lo trascina a terra.
-NON POSSO DORMIRE IN SANTA PACE?- Sbotta, terrorizzando la maggior parte dei presenti. –DEVO VEDERE NINFADORA TRA POCO PIU’ DI TRE ORE, E NON MI FATE RIPOSARE!-
-Vado a prendere una tazza di tè, così si calma.- Bill, si alza e se ne scende a preparare la deliziosa bevanda.
-Allora, dicevamo … Fred e Hermione passeranno sette giorni insieme. Il nostro scopo è quello di indurli a non staccarsi mai!- Ghigna, riprendendo la piuma poggiato sulla scrivania. –Faremo in questo modo, ognuno di noi farà a turno per mettere in atto i piani. Partirò io per primo, naturalmente gli altri dovranno restare nascosti nell’ombra e aiutare in caso di emergenza, nessuno escluso.- Un’occhiataccia a Remus, che tenta di aggrapparsi al materasso per alzarsi.
-Non è giusto!- Sputa una piuma, massaggiandosi la lingua. –Che schifo, non so se potrò sopportare questo fardello!- Mette una mano sulla fronte, recitando. –Mi scoprirebbero subito, come posso fare? Io che volevo organizzare questo splendido matrimonio … -
-Sarà fatto! Al massimo, ti metteremo qualcosa addosso … - Il fratello, la guarda dall’alto. –Ti donano, sai?-
Lo fissa, imbronciata. Incrocia le braccia al petto e con un sorrisetto angelico, lo abbraccia.
-Fratellino…- Ghigna, notando lo stupore da parte sua. –Lo sai quanto ti voglio bene?-
-Perché sono il gemello più bello!- Si vanta, altezzoso. –E perché … AH!- Gracchia, cadendo sul freddo pavimento. –Cosa mi hai fatto?- Passa una mano tra i capelli rossi, che a ogni tocco bruciano sotto le sue dita. –Fa male!-
-VENDETTAAA!- Urla, mostrando la boccetta vuota. –Ti renderà speciale, e … diverso da Fred. Ma in fondo, almeno la mamma riuscirà a distinguervi.-
Si tira su, e volge lo sguardo verso lo specchio attaccato al muro.
Si prende il viso tra le mani, inorridito.
I suoi splendidi capelli, sono completamente diversi.
Sempre corti e un po’ scombinati, ad eccezione di … quel verde mela che li accentua e non si abbina con la sua faccia!
-Georgie, non sei niente male … - Sirius, lo osserva mentre è girato. –Potresti far colpo su Angelina, no?-
-Forse, con i vestiti giusti.- Si specchia, sogghignando. –Grazie, sorella cara … mi hai reso affascinante!- La bacia sulla testa, tornando a guardarsi.
-Ecco delle belle e calde tazze di tè!- Posa il vassoio colmo sul comodino, guardando stranito il fratello minore. –Cosa hai fatto? Ginny! L’hai usata veramente?-
-Quando dico una cosa, è quella.- Prende un biscotto dal vassoio, mordendole con avidità. –Come si svolgerà la prima fase?-
-Stavo pensando di rinchiuderli nuovamente, solo durante la notte … ma è scontato, Hermione non farebbe molto e mamma sentirebbe tutto!- Ridacchia, pensando ai tempi di Hogwarts, quando il gemello si dava già da fare al quarto anno. –Potrei suggerirgli di portare Hermione a fare un giro sulla scopa.-
-Molly se ne accorgerebbe, George. Altre idee?- Sirius, evitando lo sguardo di Remus, continua a scrivere senza sosta. –E se li costringiamo a fare un bagno insieme?-
-Posso guardare?- Ginny, con il piatto quasi del vuoto, si sporge verso i ragazzi. –Li terrei d’occhio.-
-Certe volte mi meraviglio di quanto tu sia cresciuta.- La tiene stretta tra le braccia, Bill, sottraendole il delizioso cibo. –Finirai per ingrassare!-
-Ma è magra come un chiodo! Anche se, qualche chiletto non ti starebbe male… - Prende la tazza di tè, mandando giù un sorso, mentre Sirius lo guarda torvo. –Non contare su di me, non farò parte di questa sciocchezza!- Una scossa di elettricità gli attraversa il corpo, costringendolo a fa cadere la tazza. –Cosa diavolo è stato?-
-Il contratto ha sentito tutto. Se tu vuoi mollare, lui si vendica.- Ghigna, il giovane Weasley, battendo il cinque a Sirius.
-Siete delle persone cattive!- Si porta la coperta fin sopra il naso. –Buona notte!-
-Oh, ma che carino … - Si avvicina all’esserino, ridacchiando. –UN DOXY! AIUTO!-
-E’ UN RAGNO!- Ron, sulla soglia della porta, sbarra gli occhi. –MAMMA! SONO TORNATI!-
-Non è che stava origliando?-
-Ci penso io!- Esce, e corre a prendere Ron. –Tu non hai visto niente!-
-Ma se stavo andando in bagno a … - Le lacrime, mentre nota il grande ragno uscire dalla stanza di Sirius. –MAMMA! STA PER UCCIDERMI!- Scappa a gambe levate, sotto gli occhi di George, pieni di soddisfazione.
-Era finto?-
-Felpato, come potrebbe esserlo? Stava per sentire … -
Ghigna, e si ritorna in stanza.
-Bel lavoro!-
-GRATTASTINCHI MI STAI PESTANDO IL PIEDE!-
-Remus, non c’è bisogno di urlare.-

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Capitolo 11
*** Imparare ad essere sé stessi. ***


Lascia cadere il braccio, sfiorando con le dita il pavimento spoglio.
Un leggero rumorino, ed apre gli occhi.
Fred Weasley, vestito di tutto in punto, le sorride.
Passa lo sguardo sul lato opposto della stanza, notando con gran soddisfazione e sollievo, che Ginny è profondamente addormentata.
-Cosa ci fai qui?- Sussurra, stringendo il lenzuolo tra le dita. –Potrebbe svegliarsi!-
-Non accadrà.- Ridacchia, avvicinandosi. –Le ho dato un po’ di pozione Soporifera, non si sveglierà prima di mezzogiorno.-
Apre e chiude la bocca, sorpresa.
-Wow, è strano … - La rossa, si gira di lato, mentre alcune piume ricadono sul cuscino. –Dimmi che hai trovato la soluzione per la trasformazione!-
-Non devo cercarla io!- Poggia una mano accanto al suo piede coperto. –Ho ben altro da fare.- Ghigna, facendola arrossire. –Sei pronta a divertirti?-
-Scordatelo!- Si sdraia nuovamente, ignorandolo. –E’ troppo presto.-
-Dai, prima che tutti si sveglino!- La trascina a forza, tenendole la bocca chiusa. –Non costringermi a farti stare zitta a modo mio, e seguimi.-
Annuisce, irritata.
Colpita e affondata.
***
Sbuffa per l’ennesima volta, tracciando alcune parole sulla pergamena profumata.
Si blocca, tracciando una lunga riga.
-Dannazione, come è possibile? Ci sono sfuggiti dalle mani, questo non va bene!- Lancia la piuma lontana da sé, distrutto. –Cosa ho fatto di male? Sono rinchiusi in una stanza, e non accennano ad uscire! Ed io, non devo fare niente?!-
-Probabilmente, le starà insegnando a giocare a scacchi.- La rossa, ridacchia, mentre accarezza il dolce Grattastinchi. –Oppure, sono su una scopa, come suggeriva George.-
-E’ assolutamente impossibile, Hermione non salirebbe su quelle “trappole mortali”.- Imita le virgolette, volgendo lo sguardo sul comodino spoglio. –E se … usiamo uno dei prodotti inventati da lui e quello scansafatiche di Fred?-
-Mi sembra un’ottima idea!- Ghigna, lasciando cadere il gatto a terra. –GRATTASTINCHI, NON TOCCARE IL MIO BELLISSIMO PELO!-
-Stavate parlando di Orecchie Oblunghe?- Si chiude la porta alle spalle, mostrando il magnifico, favoloso e atteso oggetto. –Ideali per ascoltare discorsi interessanti!- Ride, dando un calcio al gatto ed evitando la sua furia omicida. –Fred e Hermione usciranno allo scoperto, e sentiremo noi stessi quello che si dicono!-
-Sei geniale!- Abbraccia il fratello, ridendo di gusto. –Vado a chiamare Remus e Bill!-
-Chi si occuperà di Ron?- Sirius, guarda i due Weasley, preoccupato. –Potrebbe metterci i bastoni tra le ruote!-
-Non temere, mi sono occupato io di Ronnino. Credo, che passerò molto tempo con i suoi animali preferiti, rinchiuso al buio e leg… al sicuro.-
-Te l’ho mai detto che vorrei sposarti, George Weasley?- Si avvicina, con un gran sorriso sulle labbra. –Perché se non lo sai, sono intenzionato a nominarti Malandrino mancato, e mio compagno di vita.-
-Certe volte questo tuo lato, mi spaventa. Posso capire che attiro perfino uomini del mio stesso sesso, ma in questo modo … è un vera scoperta!- Fa un passo indietro, ponendo la sorella davanti a sé, come protezione. –Non sei curioso di metterti a lavoro?-
-In effetti, si.- Afferra la pergamena e la piuma abbandonate, ed esce, proseguendo verso la camera sigillata. –Pronti?-
***
Cade a terra, lasciandosi sfuggire un gemito di dolore.
Tenta di muoversi, provando a toccare con la testa la porta chiusa.
Una lieve luce riflette dentro il ripostiglio, così che il ragazzo possa intravedere gli oggetti attorno.
Riesce a tirarsi su-dopo aver sudato più di otto camicie-, e ad appoggiare la schiena contro la parete scolorita. Preme le mani contro quest’ultima, cercando di slegarsi. Fa lo stesso con le caviglie, invano.
Un’asta alta e lunga, finisce sulla testa. Un enorme dolore, quando si accorge che è una scopa vecchia, e piena di … RAGNI!
Si dibatte, mentre calde lacrime scendono sulle guance.
I piccoli esserini avanzano, salendo verso la faccia, passando lungo le braccia e sfiorando altri parti del corpo, senza tralasciare le più importanti.
Un rumore di passi.
Qualcuno sta salendo le scale, e pure di fretta.
Alcune voci in lontananza, sembrano avvicinarsi alle camere vicino … se solo potesse urlare!
Si lancia contro il legno, creando un botto per attirare l’attenzione.
-Hai sentito, Bill? Veniva da lì.-
-Remus, è la tua immaginazione. Chi mai potrebbe nascondersi? Se fosse per spiarli, potrei capire … ma lo sai, sono tutti vicino alla stanza per ascoltare.- Una pausa. –Papà è a lavoro, e mamma è bloccata in cucina. Non farti prendere la mano da certe sciocchezze.-
-E se fosse qualche Doxy?-
-Ma no, è tutto apposto. Andiamo, su.-
Se ne va, nonostante le continue lamentele silenziose del povero rosso.
E’ spacciato.
Socchiude gli occhi, lasciandosi andare.
Piccoli morsi ovunque, pronti a ucciderlo all’istante.
Ma … Hermione è con Fred!
Oh, no. Deve sopravvivere!
Picchia la testa numerose volte, fino a perdere i sensi.
Un vero Grifondoro, insomma.
***
Non è libera.
L’ha costretta e segregata, questo è sequestro di persona!
Incrocia le braccia, senza smettere di fissarlo.
Un’occhiataccia, quando lui le porge la mano. Una, due, tre … alla fine, si arrende.
Ridacchia, prendendo la sua stessa posizione.
-Allora, vogliamo restare qui a fare la muffa, o vuoi imparare?-
-Io odio il Quidditch.- Ribatte, imbronciata. –Preferisco non rompermi le braccia, grazie.-
-Non ti accadrà nulla.- Le passa una scopa, probabilmente la sua. –Non vedi i cuscini che ho messo sul pavimento? Sono fatti apposta per attutire le cadute.-
-Non mi fido lo stesso.- Stringe le labbra. –Dammi un motivo per farlo!-
-Smettila di fare la noiosa!- Sale in sella. –Tieniti a me, e andrà tutto bene.-
Scuote la testa, contrariata.
-Hermione.- Cantilena, sapendo di riuscire a farla arrabbiare.
Si allontana, decisa a evitarlo.
-E va bene, l’hai voluto tu!- Tira fuori la bacchetta, e la punta contro la ragazza. –Mi dispiace tanto, non posso far altro.- Una mossa, ed Hermione è incollata dietro Fred, costretta a reggersi per non cadere. –Si comincia!-
Schiocca le dita, lanciandosi verso il soffitto basso.
Un urlo da parte di Hermione, che chiude gli occhi di scatto, pronta all’urto.
-Puoi riaprirli, siamo vivi e vegeti.- Ride, girando a destra.
La piccola stanza non è più come prima.
Il soffitto è alto, ed è ricoperto da un cielo azzurro limpido.
Della soffice erba al posto del pavimento di legno.
E un profumo di fiori che riempie quello splendido posto.
Si blocca a metà, girando il busto per guardarla, e tenendo salda la presa sulla scopa.
-Ti piace più dei tuoi libri?-
-Ci sono cose migliori.- Prova a incrociare nuovamente le braccia, reprimendo un grido quando perde l’equilibrio, e Fred la afferra in tempo. –Non ci voglio più venire!- Gracchia, in preda al panico.
-Non essere tragica, come se avessi visto un Doxy passarti sulla testa!- La tira su, mettendole una mano sul fianco. –Potresti lasciarti andare, per una volta!-
-Scordatelo!- Rimane a un palmo dal suo viso, arrossendo a dismisura. –Piuttosto che restare fermo come uno stoccafisso, potresti andare.-
-Ti metto in soggezione?- Si sporge, mentre la bocca si allarga in un ghigno. –Dai, Granger. Siamo soli, non è la fine del mondo. Dovresti amare la mia presenza, ci sono ragazze che farebbero la fila per avere un appuntamento del genere con me!-
-Sei logorroico e troppo sicuro di te.-
-Parla la So-Tutto-Io di Hogwarts! Levami una curiosità, hai letto sui tuoi libri come comportarti con un bel ragazzo, o è tutto naturale?-
-FRED!-
Un movimento troppo brusco e sbagliato, cade all’indietro, seguita a ruota da Fred.
Un gemito trattenuto, passando le dita sulla schiena.
-Mi hai fatto male!-
-Hai fatto tutto tu!- Si mette sui gomiti, osservandola. –Potevi baciarmi e sarebbe finito tutto.-
-Come?-
-La porta non si apre senza che l’incantesimo si spezzi.-
-Cerchi di approfittarti di me!- Spalanca gli occhi, cercando un qualunque oggetto da lanciargli in testa. –Stai indietro!- Lo avverte, afferrando un sasso grande quanto una pesca.
-Non fare la violenta!- Le prende il sasso dalle mani, e la intrappola tra il suo corpo e l’erba fresca. –Che hai intenzione di fare?-
-Non toccarmi.- Ringhia, guardandolo dritto negli occhi. –O ti faccio male.-
-Esempio?-
Un calcio ben assestato sul punto più debole di un uomo, e Fred si sdraia su un fianco, massaggiandosi le parti più in basso.
-Non vale.-
-Come si esce?-
-Te l’ho detto.-
-E’ un scherzo, non mi freghi!-
-Faremo a modo mio!- Ritorna su di lei, cominciando a farle il solletico. –Questo ti sembra un buon gioco? O lo trovi interessante quanto il libro di Rune Antiche?-
-No, non è giusto!- Gracchia, provando a fermare la sua tortura. –FRED!-
-Non puoi sfuggire al gran Fred Weasley!- Ridacchia, vedendola ben disposta a giocare. –Posso andare sul più forte, come i pizzicotti!- Ne assesta uno, nonostante le lamentele. –Ah, Hermione! Quando deciderai di arrenderti?-
-Mai!- Ribalta le posizioni, facendo lo stesso con lui. –Adesso, chi è che comanda?-
-Fa di me ciò che vuoi, my Lady!- Mostra le mani, sorridendo. –L’importante è non toccarmi troppo, o potrei perdere il controllo delle mie azioni!-
Ritira indietro i colpi, mordendosi le labbra in modo nervoso.
Si guarda intorno, imbarazzata.
-Si è spezzata l’atmosfera?- La guarda, accigliato. –Peccato!-
E senza darle altro tempo, la bacia.
Ignaro, che dietro la porta si celino dei buoni ascoltatori. Quest’ultimi, un po’ troppo presi a confabulare tra loro per accorgersi della nuova novità.

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Capitolo 12
*** Le bugie sono solo dettagli. ***


La porta si apre, lentamente.
Il corpo cade a terra, ormai privo di sensi.
-RON!- Un urlo, seguito da altri passi in direzione del ripostiglio aperto.  –ARTHUR!-
Il povero ragazzo, mugugna qualcosa.
-Non ti muovere, tesoro.- Lo abbraccia, stringendolo. –Va tutto bene, adesso ci riscaldiamo.- Tira fuori la bacchetta, producendo un incantesimo. –Hai ancora freddo?-
Accenna un “no” con la testa, abbandonandosi alla libertà.
L’arietta fresca del corridoio, che proviene da una finestra aperta poco lontano.
Si siede sul pavimento, accanto alla moglie, occupata a badare al figlio.
-Chi è stato?-
-Ge… Mm.- Sussurra.
-Tesoro, non sento. Puoi alzare un po’ la voce?- Si avvicina alla sua bocca socchiusa, che tenta di pronunciare qualcosa. –Ripeti.-
-Geor… -
-COSA?!- Si gira, notando con gran soddisfazione che la porta della camera di Sirius è spalancata. –GEORGE WEASLEY!-
***
Mai aveva pensato di poter morire da un momento all’altro, e per mano di sua madre, che ora era seduto al tavolo in cucina, pronto a punirlo a dovere.
Soprattutto in quella splendida giornata, che si preannunciava migliore ogni minuti che passava.
Perché suo fratello ed Hermione erano rinchiusi, ed erano … Cavolo! Doveva assolutamente andare a vedere come stava finendo!
-Non è colpa … -
-GEORGE!- Urla, Molly Weasley, infuriata. –Tuo fratello è un persona fragile, un minimo di comprensione non ce l’hai?!- Sbotta, stringendo tra le braccia il figlio, ancora scosso. –So che sei stato tu! Questa sera, andrai a letto senza cena!-
Sbuffa, e annuisce.
Sale le scale, recandosi alla stanza sigillata.
Tira fuori le Orecchie Oblunghe, ricominciando da dove aveva interrotto.
-Perché ci hai messo tanto?- Sussurra, guardandolo.
-Mamma e papà. Anche se … papà sembrava un’ameba. Non è riuscito nemmeno a parlare!-
-Che novità!-
-Ginny, un po’ di rispetto per nostro padre!-
-Vai a farti le francesine che lavorano al Ministero, o stai zitto, Bill!-
***
Un colpo, forte e chiaro.
Delle risate da parte della ragazza, che tenta in tutti i modi di liberarsi dalla presa ferrea.
-Mi fai male, Fred!-
-Ma se siamo all’inizio! Rilassati, andrà tutto bene!-
-No, non va tutto bene! Non avvicinarti, mi fai paura!-
-Dai … fammi spazio che non riesco a fare nulla da qui!-
-No, ci ho ripensato!-
-Hermione, siamo seri! Se ci avessi ripensato, non saresti qui!-
-Mi stai costringendo!-
-Non è vero! Su, non facciamo storie inutili e diamoci da fare!-
-FRED!-
-Giuro, durerà solo un secondo. Cinque minuti al massimo, e ti passa!-
Ridacchia, reggendosi allo stipite della porta.
-Stanno facendo qualcosa, non ci posso credere!- Saltella sul posto, pestando la coda del povero Grattastinchi. –Grandioso! Voglio tutti i dettagli quando torna, a costo di doverle estorcere le cose di bocca!-
-Come siamo violente, Ginny!- Ride, avvicinando l’invenzione per sentire meglio. –Sembrano gemiti, Merlino!-
-AH, FRED!-
-La sta massacrando! Georgie, Fred è sempre stato così privo di tatto? Insomma, nemmeno io usavo questi metodi rozzi ai primi approcci!-
-Bill, tu sei trapassato!- Sussurrando, prova a spiare dal buco della serratura. –Fred è sopra di lei!-
-COSAAAAAA?- Scosta il rosso, mentre un ghigno si allarga sulla bocca dell’uomo. –Spero che adotti le giuste precauzioni, o Hermione dovrà finire per abbandonare la scuola e occuparsi di tanti marmocchi!-
-Non staranno semplicemente … - Tenta di dire, Remus, prima di essere interrotto dall’amico.
-Le tue idee da santo non ci interessano, Lunastorta. Qui si parla di ormoni impazziti, non di femminucce! Dobbiamo registrare tutto, è di vitale importanza che i vostri figli sappiano come è nata questa relazione!-
-Sirius, cerchiamo di calmarci… andiamo a prendere una tazza di tè? Tra poco, dovremo andare a letto, e Molly non vuole nessuno in giro.-
-IO NON HO BISOGNO DI UNA … OH, GRATTASTINCHI!- Prende il gatto in braccio, accarezzando il liscio pelo. –Come sei carino, penso proprio che andremo a dormire insieme.-
-Non vorrai mica … -Apre e chiude la bocca, mentre prende un pacchetto di Api Frizzole dalla tasca. –E’ il gatto di Hermione!-
-E io sono Sirius Black, questa è casa mia! Posso benissimo dormire con questa deliziosa compagnia, mica tenterò di toccarlo! Che schifo!- Una smorfia di disgusto, porgendo l’animale alla rossa. –Saresti così gentile da portarlo in camera mia?-
-Non credo proprio! Sto seguendo!- Lo posa a terra, proseguendo la vista dei due piccioncini. –Georgie, cosa vedi?-
Con un colpo di bacino, scosta l’uomo baffuto e ritorna a vedere ciò che accade. Ghigna, e tamburella le dita sulla porta.
-Povera Hermione, chissà come camminerà domani!-
-BILL! SEI UN … UN MAIALE!-
-Ginny, quando capirai … ne riparleremo.- Ride, prestando attenzione alla scena all’interno. –E se la mamma passa e vede che non sono ancora a letto?-
-Semplice, le diciamo che Fred e Hermione stanno studiando … -
- … Anatomia.- Il gemello, sorride a trentadue denti. –Una materia molto interessante per Fred, e composta per la piccola Granger!-
-Hermione ha buonissimi voti, sarà bravissima anche in questo campo!- Manda giù una caramella, osservando le scale. –Ron è in camera o dorme con la mamma?-
-POSSIAMO PENSARE UN MOMENTO A CIO’ CHE MOLLY POTREBBE FARE SE LI VEDESSE INSIEME?- Urla, il vecchio lupo, irritato.
-Ti senti solo?- Sirius, lo abbraccia di slancio. –Se vuoi, stanotte puoi dormire nel mio letto!-
-IO NON VOGLIO DORMIRE NEL TUO LETTO … MORGANA!- Fa un passo indietro, sbarrando gli occhi. –Hermione, tutto apposto?-
-Non dovrebbe?- Volge un ultimo sguardo alla stanza, e si dilegua in camera.
Sfortuna vuole, che la porta si era aperta e che LEI li aveva visti … origliare.
-Spioni!- Ride, scendendo le scale per dirigersi in cucina.
-Era un po’ sudato e rosso. Dite che gli ha fatto vedere i sorci verdi?-
-A LETTO, SUBITO!-
-Mamma, sono solo le dieci!- Ribatte, piccato.
Una ciabatta volante, e le lamentele di George, sono messe a tacere.
***
Si gira, costatando di non essere sola come ricordava.
Va a sedersi sul letto di Ginny, guardandolo.
-Scommetto che ti hanno chiuso qui dentro.-
-Hai detto bene!- Si stende sulle coperte, ridendo di gusto. –Non sei contenta di passare anche la notte con me?-
-Preferirei dormire con un drago, piuttosto di ritrovarmi te come compagno di stanza.- Sbuffa, mentre si leva le scarpe. –Lasciami dormire almeno, oggi mi hai fatto penare abbastanza.-
-Ti sono piaciuti i pizzicotti, eh?- Ghigna, notandola arrossire. –Lo so, Granger. Non temere, questa settimana sotto tutto tuo, non ti abbandonerò un secondo.- Poggia le mani dietro la testa, fissando il soffitto. –Dormiamo insieme?-
-Ti sei appropriato della mia parte, vedi di non distruggerla e rimanere dove sei.- Si gira, dandogli le spalle e socchiudendo gli occhi.
-Hermione, non fare la monaca.- Si sporge, per osservala meglio.
Le ha dato filo da torcere, non può aspettarsi di essere libera anche solo per cinque minuti.
E’ la sua vendetta personale, è il momento di mostrarle cosa vuol dire essere una ragazza e non il solito topo da biblioteca.
-Mi annoio.-
-Dormi.- Si muove appena, mettendosi comoda. –Zitto, o ti metto un calzino in bocca.-
-Poi sono io quello poco fine?- Alza un sopracciglio, divertito e sorpreso allo stesso tempo. –Senti, non ti toccherò. Ma fammi dormire con te, ho paura del buio.-
-Ma se tu sei tranquillissimo quando sei al buio!-
-Con una bacchetta tra le mani.-
-Sei disgusto.-
-Non stavo parlando … Hermione!- La raggiunge, poggiando con poca grazia accanto al suo corpo. –Domani ti insegno a giocare a scacchi, ti piacerà. Se non lo fai … -
-Ti metto un libro in bocca e te lo faccio ingoiare, finiscila.- Sbotta, innervosita fino all’ultima ciocca di capelli che ha in testa. –Posso chiamare Molly in un secondo, e farti mettere in punizione!-
-Come se non ti è piaciuto saltare le lezione oggi!-
-Mi hai costretto.-
-Ancora con questa storia? E’ marcia.- Si fa spazio, senza ascoltarla. –Non … Hermione!- Si riversa a terra con un tonfo, mentre le lancia un’occhiataccia. –Appena ti addormenti, mi intrufolo!-
-Certo, contaci.- Tira il lenzuolo su di sé e si copre, ignara di due occhi fissi dietro di lei. –Buona notte.-
Un cigolio, e Fred rimane in silenzio.
Un paio di minuti, interminabili e pieni di solitudine.
Stare con Hermione è divertente, eppure certe volte non la sopporta! Però, in fin dei conti … ah, no.
Cavolo, è una ragazzina. E si è appena lasciato con un bulgaro.
Un rozzo. Si, ovvio.
Basta pensarci!
Scuote la testa, e ritorna a fissarla.
Il corpo si abbassa ed alza, mentre emette piccoli sospiri lenti.
Si volta nella sua direzione ed abbraccia il cuscino, ritornando a dormire con tranquillità.
Il sopracciglio un po’ inarcato, con una piccola ruga sulla fronte, e le labbra socchiuse. Seguito da un flebile respiro che rimbomba nella camera.
Si alza, la sposta di poco e si intrufola sotto il lenzuolo caldo.
Nonostante sia piena estate, non lo disturba affatto quello strano calore, o le mani di lei a pochi centimetri dalla sua pancia.
Le mette un ciocca di capelli dietro l’orecchio, senza smettere di guardarla.
E lei si muove, piano, lenta. Involontariamente, stringe le braccia attorno al suo petto.
Ridacchia tra sé e sé, avvolgendola in quella strana posizione.
E chiude gli occhi, dimenticandosi completamente di essere da solo su un letto con Hermione Granger.

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Capitolo 13
*** Scacco matto. ***


Spalanca gli occhi, tirandosi su a sedere.
I capelli rossi ricadono sul cuscino morbido, l’espressione rilassata sul viso riesce a tranquillizzarlo mentre si ristende accanto alla donna, ancora profondamente addormentata.
Si guarda intorno, impaurito.
Quell’incubo era così irreale e così … pieno di ragni!
Rabbrividisce, e si porta il lenzuolo fin sopra la testa.
Si riaddormenta, solo poco dopo che il sole è sorto in cielo.
***
Sono le undici e mezza, e nessuno è sceso in cucina.
Qualcosa non va. Ne è sicuro.
Forse, George ha messo un po’ di pozione soporifera nei calici di ieri sera …
-Non vagare troppo con la fantasia. E’ pronto il caffè?-
-Buongiorno a te, ragazzina.- Le passa un tazza colma, riprendendo a bere il suo amato tè. –Hai dormito bene, stanotte?-
-Benissimo. Come potevo non farlo?- Ridacchia, bevendo un sorso. –Sapendo che Fred e Hermione sono in camera mia e si saranno dati da fare come dei cavalli!-
-La tua finezza è impeccabile, sorella.- Si appoggia al lavandino, mentre si stropiccia gli occhi stanchi. –Siete sicuri che non abbiano finito di giocare a scacchi?-
-Certo che no!- Ribatte, Sirius. –Fred sa farci con le donne! Hai sentito ieri, no?-
-Perché nessuno ha preparato qualcosa? Tra poco si pranza!- Bill, in pigiama e spettinato, li raggiunge. –Come è andata?-
-E chi lo sa?- Si siede, portando dietro il fratello e Sirius. –Remus?-
-Aveva un appuntamento con Tonks. Probabilmente, sarà rimasto a sbavarle dietro come un cane!- Ghigna, notando le occhiatacce dell’uomo baffuto. –Era una battuta.-
-Sai, George … quel verde mela non ti dona, perché non lo cambiamo? E lo facciamo diventare un bel rosa!-
-Piuttosto, stai attenta a quello che bevi … ieri sera ho visto Ginny mettere qualcosa nel succo di zucco di papà, io non mi fiderei.-
-Ginny?!-
-Non ho fatto niente!- Ribatte, contrariata. –Non sono la peste maligna che pensate tutti!-
-Ginny … -
-Bill, sta zitto!- Sbotta, poggiando la tazza vuota dentro al lavandino. –Mi state dipingendo in mal modo! Voi dovreste trattarmi come una regina, sono una donna!-
-Non significa che se una volta al mese hai le mestruazioni sei donna!-
-GEORGE WEASLEY! VOGLIO VEDERTI NEI MIEI PANNI SE UNA MATTINA TI SVEGLI, E TI RITROVI IMMERSA NEL TUO STESSO SANGUE CHE PUZZA!-
Il fratello maggiore, affonda la testa nella tazza di latte mentre il dolce animale si avvicina alla piccola rossa.
-Abbassa la voce, sveglierai tutti!- Sirius, le mette una mano davanti la bocca.
-NO!- Urla, e batte un piede a terra.
Un miagolio, seguito da un altro urlo.
-GRATTASTINCHI! SEI SEMPRE IN MEZZO AI PIEDI, TE LA TAGLIO QUELLA CODA!- Un graffio, più potente dell’altro. –POTRESTI ESSERE MALATO E IO DEVO MORIRE?!- Tenta di non cadere, stringendo le dita attorno al lavandino. –E VOI NON FATE NIENTE?! MAMMA! STO MORENDO!-
Un calzino le tappa la bocca, giusto il tempo di dare spazio a Grattastinchi di dileguarsi nell’ombra.
***
Una stretta attorno al corpo, caldo e … viva!
Merlino, non è possibile! Non può averlo fatto davvero!
Sospira, sperando di non svegliarlo.
Apre e chiude gli occhi, incapace di potersi liberare.
E’ ancora con i vestiti addosso del giorno prima, stropicciati e sporchi.
Il respiro sul collo, la costringe a girare e mettere a fuoco la situazione.
Lo sguardo del ragazzo è incastrato nel suo.
Occhi verdi che la penetrano fin dentro le ossa, e che la mettono in soggezione. Mentre il suo naso le sfiora la guancia.
Si morde le labbra, imbarazzata.
E’ piacevole, strano, e … Morgana, perché?!
Ed è lì, che si ritrova a perdersi.
Nel momento in cui Fred posa un bacio su di lei e lo lascia passare oltre, in quell’istante dove la mano del ragazzo sale e scende lungo la schiena coperta, ed Hermione gli accarezza il viso.
Un piccolo sorriso da parte di lui, quando si stacca appena per osservarla.
-Sai, devo dirti una cosa.-
-Scegli i momenti più inopportuni.- Riesce a dire, mentre riprende il controllo di sé stessa.
-Possiamo pure continuare quando giochiamo, Hermione.- Ride. –Ho mentito ieri.-
-Su cosa?- Un sussulto.
-Non era vero che la porta si poteva aprire solo se l’incantesimo si spezzava. Insomma, tu potevi aprirla dall’interno e non dall’esterno.- Sorride, reggendosi su un gomito. –L’avevo fatto per far si che nessuno ci disturbasse.-
Apre e chiude la bocca.
-Ma in fondo, ci siamo divertirti. Cosa conta?-
Rimane in silenzio per qualche minuti, per poi esplodere improvvisamente.
Lo spinge via, e dopo essersi assicurata di averlo trascinato fuori dalla camera, si chiude a chiave.
Dannato Fred Weasley!
***
Rimane in silenzio per tutto il pranzo, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
E’ decisa a ignorarlo palesemente e a ritornare alla vita di prima.
Mangia con gusto il delizioso piatto di Molly, rimanendo accanto a Ron pur di evitarlo.
Intraprende una conversazione, dimenticandosi completamente che è ancora a tavola, e che deve essere servito il dolce.
Fred, George e Ginny, seduti vicini, ripongono le posate dentro ai piatti vuoti. Il primo, tenta di non osservala troppo, il secondo è occupato a specchiarsi e la terza è … infuriata!
Come è possibile? Un minuto prima si stanno divertendo come matti, e un minuto dopo sembrano una coppia di vecchi sposati sull’orlo della separazione babbana!
-Cosa hai fatto?!- Sussurra, sporgendosi per guardarlo. –Hai rovinato tutto!-
-Non ho fatto … voi non dovreste impicciarvi in affari altrui!- Sbotta, incrociando le braccia al petto. –Si è divertita e adesso solo perché le ho detto che la porta “era aperta per noi”, non mi calcola!-
-Quindi, potevamo entrare?- Sbarra gli occhi, il gemello. –Fratellino, potevi farci vedere un po’ di spettacolo! In questa casa c’è sempre così tanta noia … e non si fa nulla … -Si passa una mano fra i capelli verdi, sorridendo. –Dov’è Sirius?-
-Stavate parlando di me?- Si appoggia allo stipite, ridacchiando fra sé e sé. –Vi piacciono?- Indica i baffi, lunghi fino alle caviglie. –Grazie a Remus, ho trovato un modo per allungarli.-
-Sei molto particolare … -Bill, soffoca una risata, mentre Molly lascia cadere un piatto a terra, senza volerlo, ovviamente. –E come mai questo cambiamento?-
-Visto che in questa casa accadono molto cose strane, mi sembrava giusto aggiungermi.- Si siede accanto a Ron. –Hai avuto notizie del mio figlioccio?-
Scuote la testa, e imbarazzato torna a parlare con Hermione, che non presta troppa attenzione alla novità del momento.
Come sappiamo, è ovvio che Sirius Black non avrebbe mai toccato i suoi adorati amici, se non …
Remus Lupin è sempre stato una brava persona, naturalmente prima di perdere la testa per il contratto che lo obbliga a mettere insieme due persone completamente diverse.
Una piccola vendetta su Felpato non è niente, in confronto a cosa sta passando.
Naturalmente, è giusto che tutto rimanga tra lui e Lunastorta. Eh, si.
-Come pensi di farti perdonare?-
-Non ne ho intenzione.- Ride, mandando giù un sorso di succo di zucca. –Tornerà.-
-A volte, devi essere tu a cercare le donne … -
-Ma se tu hai ignorato completamente Angie, e quando sei uscito per la prima volta dopo secoli che te lo chiedeva, l’ha baciata!-
-Questi sono dettagli irrilevanti.- Passa la fetta di torta a Fred, che a sua volta la passa a Sirius, e così via. –Angie è diversa, non è la quasi Prefetto Perfetto.- Infilza la forchetta nel dolce. –Devi fare scacco matto, e coglierla all’improvviso. E vedrai, che andrà tutto bene.-
-George, quei capelli devono averti dato alla testa.- Ridacchia, guardando dritto di fronte a sé. –Le insegnerò a giocare a scacchi, sono sicuro che non rifiuterà.-
-Io ti suggerisco di non perderci tempo.- Prende una seconda portata di dolce, spostando indietro i lunghi capelli rossi per non sporcarsi. –E’ un “gioco da barbari”, lo ripete dal primo anno da quando Harry e Ron le hanno proposto di unirsi.-
-Diceva lo stesso della mia scopa, eppure ci è salita.-
-Non ci hai ancora raccontato cosa avete fatto!- Ghigna, George. –Allora, le hai dato una bella ripassata?-
-Georgie, ti ho mai chiesto com’è Angelina a letto?-
-No, perché anche tu ti sei intrufolato tra le sue calde lenzuola!-
-Ah, davvero?- Sirius Black, con un ghigno, cambia posto e si posiziona accanto a Fred. –Pensi di insegnare qualcosa di utile ad Hermione?-
-NESSUNO INSEGNERA’ QUALCOSA A ME!- Si alza, e con passi pesanti si dirige in camera, chiudendosi a chiave.
-Smettila di usare Hermione, non è la tua bambola.- E dopo avergli riservato un’occhiataccia, corre a raggiungerla.
-Ronnino innamorato!- Comincia a mettere i piatti nel lavandino. –Dobbiamo fermarlo.- Sussurra, cercando di non farsi sentire dalla madre. –Idee?-
-Accantoniamolo per un po’ e pensiamo a Fred.- Prende una ciocca di capelli rossi tra le mani. –Bisogna tagliarli, sono troppo lunghi!-
-Non oseresti!-
-Fred Weasley, vuoi o no metterti con Hermione Granger?!- Afferra le forbici, scagliandogli scontro il ragazzo.
-SCORDATELO!- Lo scaraventa sul pavimento, e coprendosi le orecchie da elfo, si chiude nel primo bagno disponibile e libero al piano superiore.
-E’ un osso duro.- Si aggrappa al tavolo per tirarsi su. –Ci penseremo più avanti. –Ginny, hai appena finito di mangiare! Ingrassi!-
-IO SONO MAGRISSIMA! HAI CAPITO, SIRIUS BLACK?-
E in men che non si dica, Grattastinchi spunta all’improvviso, attaccando la ragazza.
-Credo che non abbia mandato giù il fatto che ha provato a fargli fare un bagno … -Bill, si accosta a Sirius e George, intenti a osservare la scena, molto divertiti.
-OH, MERLINO! GINNY!-
E fu così, che Molly Weasley si guadagnò un graffio dal tenero gatto di Hermione Granger.
 

 

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Capitolo 14
*** Fred Weasley ed Hermione Granger, i degni eredi della coppia Potter. ***


Un rumore ben conosciuto, e Fred Weasley le si para davanti.
Rimane in silenzio, mentre lui la scruta con estrema curiosità.
Il bagno deve essere stato sigillato, visto che al primo tentativo di fuga, la porta non si è aperta.
-Non ci sentiranno, ho insonorizzato e chiuso tutto.-
Un altro minuto, e lei ancora non parla.
-Non fare la scorbutica, voglio solo chiaccherare.-
Alza un sopracciglio, indecisa se colpirlo alla babbana o lanciargli direttamente un prodotto per capelli, tanto per farlo piegare a terra dal dolore.
-In realtà, quello che ho fatto ieri … c’era un motivo.- Si appoggia alla vasca. –Volevo solo dimostrarti che sono un brava e buona compagnia, e poi non è così male stare con te, quando non leggi libri.- Puntualizza, facendo scappare a entrambi un sorriso. –Senti, o accetti di vedermi oggi pomeriggio, e rimaniamo qui.-
-Per fare?-
-Niente scope.- Ride, prendendo dalla tasca la bacchetta. –E’ un promessa, non te ne pentirai.-
-Devi promettermi che la stanza potrà aprirsi, e che potrò andarmene quando voglio.-
-Lo prometto.-
-Va bene, Weasley.- Incrocia le braccia, e gli fa spazio per permettergli di uscire. –Adesso, puoi lasciarmi fare una doccia calda?-
-E se la facciamo insieme?- Ghigna, mentre le sfiora il fianco con la mano. –Posso lavarti la schiena.-
-So farlo da sola.- Un sorriso ironico, e lo sbatte sul corridoio deserto.
-Che peperino!- Sussurra, ormai fuori, e dirigendosi in camera.
***
Passa le dita sui lunghi baffi, riflettendo.
Remus è seduto sul letto, accarezza Grattastinchi. Quest’ultimo, sembra essere molto contento della presenza dell’uomo, tanto che miagola soddisfatto restando comodo sulle sue gambe.
-Mi trovi più attraente in questo modo?-
-Certo, Felpato. Gradisci altri ritocchi?-
Un sussulto, cercando di scomparire dentro la grossa poltrona di velluto rosso.
-Non pensi che manchi qualcosa a Bill? Forse, dovremmo fargli crescere un po’ la barba.-
-O forse, dovremmo farlo diventare un pennuto come Fierobecco.-
-Credo di aver avuto un’idea.- Gli occhi luccicano, mentre prende pergamena, calamaio e piuma per scrivere sul tavolino lì accanto. –Ricordi cosa abbiamo fatto quando James e Lily hanno litigato?-
-Non ricordo, sai? Litigavano così tanto, che è impossibile ricordarmi ogni cosa.-
-Quella volta che James ha offeso Piton, no?-
-Oh, si.- Annuisce, lasciando andare via il gatto. –Credi che funzionerà con Fred e Hermione?-
-Ti vedo partecipe! Come mai questo entusiasmo?-
-Dovresti lasciar perdere questa storia, non il “cupido babbano” della situazione.-
-Sciocchezze, io sono molto meglio!- Comincia a scrivere sulla pergamena. –GINNYYYYY!-
Alcuni passi veloci e la ragazza si precipita dai due, intenti a pianificare.
-Siii?-
-Dove sono finite le tue piume?- La guardano, accigliati. –Credevo che George non avesse l’antidoto!-
-E invece, l’ha trovato!- Ride, scaraventandosi su un povero divano sgualcito. –Sono come nuova!- Si passa una mano tra i lunghi capelli rossi, sorridendo. –Hai trovato qualcosa da fare per Fred e Hermione?-
-Oh, si.- Ghigna, mostrandole la pergamena scritta. –Ti piace?-
-E me lo chiedi?- Si alza, cominciando a saltare per tutta la stanza. –Questo matrimonio sarà epico!-
-Matrimonio?!- Si affaccia alla porta, socchiusa. –Io sono il testimone!-
-E lo sarai!- Lo abbraccia di slancio. –Faremo qualcosa per i tuoi capelli, non preoccuparti. Mamma ti potrebbe dare una pozione per renderli momentaneamente come prima, al massimo userai un capello!-
-Di cosa si tratta?- Si scosta la sorella di dosso, mentre dietro di lui, Bill entra.
-Filtro d’amore!-
-Filtro d’amore?-
-Si, … fantastico, superbo, meraviglioso … -
-Sirius, abbiamo capito!- Ridacchia, e prende tra le braccia il gatto, ancora in cerca di vendetta nei confronti di Ginny. –Quando pensi di farlo?-
-Quando meno se lo aspettano!-
***
Bussa due volte, non del tutto convinta di entrare e affrontarlo.
E’ poggiato contro la finestra, scruta i babbani che corrono da una parte all’altra, in ritardo per tornare in ufficio dopo la pausa pranzo.
Non la guarda nemmeno, deve aver intuito tutto.
-Hermione, non dovresti essere con Fred?-
-Alle quattro.- Si siede sul letto, ancora sfatto. –Non c’è niente tra me e lui, ho solo perso una scommessa e devo ripagare il mio debito. Ed io sono di parola, Ronald.-
-Certo, quando ti spezzerà il cuore non venire da me!- Sbotta. –Fred è un manipolatore, cerca solo di vincere per dimostrare a George che può averti!-
-Ah, si? E se invece, ti sbagliassi? Se fossi TU quello che è geloso?-
-Geloso?- La guarda, truce. –Sono il tuo migliore amico, ho il diritto di non farti fare queste cose!-
-La vita è mia, Ronald! E nessuno, tanto meno che te, può dirmi cosa fare!- Rossa di rabbia in volto, si dirige alla porta per uscire. –E SE IO VOGLIO STARE CON FRED WEASLEY, TU NON PUOI IMPEDIRMELO!-
***
Sposta la pedina, sbuffando.
E’ noioso e un gioco da barbari, non lo sopporta!
Lo guarda per un istante, notando la fronte corrugata e l’enorme concentrazione che mette in quel … ah! Quanto lo odia.
-Possiamo cambiare?-
-Perché non mi racconti un po’ di che parla quel libro babbano?- Smette di comandare, volgendole la sua completa attenzione. –In fondo, non devono essere così male.-
-Diciamo, che sono tutte uguali. Alcune finisco bene, altre no … ma sono storie d’amore.- Prende il libro tra le mani, porgendoglielo. –In una storia, c’è un ragazzo che ti somiglia.-
-Ha un gemello?-
-No.-
-Allora, non è la mia storia.- Sorride. –Scatto matto, Granger!- Ghigna, mentre il Re va in frantumi.
Arriccia le labbra e sposta lo sguardo, irritata.
-Il ragazzo della storia va contro ogni tipo di regola, pensa a badare alla sua “famiglia”, perché è l’unica cosa che ha.- Gira una pagina, osservando il racconto. –Un giorno, incontra una ragazza che le cambia la vita e lo fa dubitare della scelta che ha fatto. Potrebbe tornare nel suo vero mondo e invecchiare, oppure … rimanere così com’è e vivere senza il suo amore nel suo mondo parallelo.-
-Commovente! Ed è bello quanto me?-
-Questo … Fred, è una storia inventata!- Ride, ed incrocia le braccia. –Tu riusciresti a farlo?-
-Cosa?-
-Vivere senza amore.-
-Se ho mio fratello, si.-
-E se non c’è?-
-Ci sono ragazze in questo mondo?-
-Ci sono le sirene, e sono cattive.-
-Probabilmente, correrei a rubarti tutto il tempo a disposizione possibile e ritornerei ogni giorno, per non farti scordare di me, Hermione.-
Arrossisce, mentre si sposta dietro l’orecchio una ciocca di capelli.
-Io non stavo parlando di me, Fred.-
-Sappiamo entrambi quanto vorresti che fosse vera!- Si avvicina, rimanendo a un palmo dal suo viso. –Non ti bacerò se è questo quello che pensi, aspetterò.-
-Che te lo chiederò? Non accadrà più.-
-Continua a ripeterlo!- La supera e comincia a frugare nel baule colmo fino all’orlo. –Adesso, vuoi sentire qualcosa di più interessante?-
-Ovvero?- Lo raggiunge, incuriosita.
-Di sotto c’è una riunione, e come ben sai … non ci è permesso sentire, visto che non siamo parte dell’Ordine della Fenice, e voi tre mocciosi siete minorenni!-
-Quelle cosa sono?-
-Seguimi e non fare domande.-
Si dirige alle scale, deciso il gradino su cui sedersi, cala il lungo filo giù con attaccato l’orecchio.
Un paio di voci provengono dalla parte stretta tra le mani di Fred, che sorride molto soddisfatto di sé.
-Credi ancora che siano invenzioni stupide?-
-E’ geniale.- Sussurra, sedendosi accanto a lui. –Come avete fatto? Perché non usate questa … insomma, sareste i più bravi del vostro anno!-
-Lavorare al Ministero non è nelle mie corde.- Resta un attimo in silenzio, prima di indicare l’oggetto. –Senti!-
 
Non possiamo metterlo in pericolo, è solo un ragazzo!
 
Molly, Harry sa prendersi le sue responsabilità e sa cavarsela da solo! Quando pensate di portarlo qui?
 
Quando sarà possibile, per adesso è meglio che rimanga dagli zii. 
 
Malocchio, non possiamo permetterlo! Lo maltrattano!
 
Forse, dovremmo controllarlo di più e accertarci che stia bene. 
 
Sono d’accordo con Remus. Posso andare io, se volete.
 
No, Tonks. Tu hai da fare, devi venire con me.
 
Ma, Malocchio … 
 
Ritengo che Potter possa rimanere fino al primo settembre, come aveva deciso il Professor Silente. 
 
Non diciamo sciocchezze!
 
Un tonfo, e la comunicazione è interrotta.
Improvvisamente, la porta si apre.
I primi ad uscire sono Remus e Ninfadora, che chiaccherrano tra loro. Seguita dal Professor Piton, imbronciato come al solito.
-Fred, tirala su!-
-Secondo te, cosa tiro a fare?!-
E con stupore, notando che l’orecchio oblungo è incastrato sotto al piede di Piton, che non si è accorto-per fortuna-di niente.
-Alla prossima, Mocciosus.-
-E’ sempre un piacere vederti, Black.- Un’occhiataccia.
E finalmente, Fred riesce a ritirare tutto, pochi secondi prima che qualcuno se ne accorga.
-Per fortuna!- Soffia, aggrappandosi al corrimano per non inciampare. –E’ meglio farci trovare in camera, o sospetteranno qualcosa.-
-Non vuoi la rivincita?-
-Mi è bastato oggi.-
E se ne va, mentre una miriade di emozioni fa larga nella sua pancia.
Divertente, spiazzante, allegro, senza limiti, semplici gesti che la fanno andare oltre le regole.
La presenza di Fred è costante, quasi comincia a piacerle per davvero. Ad eccezione, di quando comincia a metterla alle strette, come le volte in cui vuole baciarla per dispetto, o le volte in cui le mostra le verità di ogni singola parola di troppo che la fa crollare.
Fred non è stupido, la conosce meglio di chiunque altro.
Forse.
 
 
 
 


Spiegazioni eventuali
La storia di cui Hermione parla è "Peter Pan". 
Non mi piace molto introdurre cose del giorno d'oggi, anche se esistono da anni ... e visto che J.K. Rowling non ne ha mai parlato apertamente delle storie babbane ai tempi di Harry Potter, cerco sempre di non andare oltre e risultare completamente diversa.

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Capitolo 15
*** L'apparenza inganna. ***


Tra giornate a origliare su cosa discutono tanto l’Ordine della Fenice, tutti si sono dimenticati della settimana che Fred e Hermione devono trascorrere insieme.
Ad eccezione, di Sirius Black. Nonostante sia impegnato a tenere d’occhio Harry, ancora rinchiuso dai Dursley, è deciso a tirarlo fuori di lì il prima possibile.
L’occasione si presenta in una lunga giornata afosa, dove Hermione è uscita a fare compere con Molly e non sarà di ritorno prima di sera.
Fred e George sono rinchiusi in camera, progettano altre invenzioni interessanti per l’inizio dell’anno. Il secondo, sembra che stia cominciando a perdere un po’ di colore dai capelli, che adesso risultano ad un verde sempre più scolorito con un accenno di ciocche rosse in mezzo.
Anche i suoi baffi stanno perdendo tono, sembrano essersi accorciati di qualche centimetro. Per sue sfortuna, non riesce ancora a non impigliarsi con Grattastinchi che con poca grazia lo graffia a ogni mossa sbagliata per liberarsi dalla presa.
Remus è di sotto, chiaccherra molto animatamente con Tonks, che non disprezza affatto la sua compagnia. Forse, dovrebbe provare ad unire questa coppia?
No, prima deve pensare a Fred e Hermione!
Si accosta alla porta con le Orecchie Oblunghe, ascoltando attentamente la conversazione tra i due gemelli.
-Pensi di ritornare a tormentare Hermione?-
-Non è una cattiva idea.- Ride, mentre versa un liquido azzurrino dentro all’enorme calderone. –Hai scritto ad Angie in questi giorni?-
-Si, è molto contenta di essere il nuovo Capitano di Grifondoro.- Sorride, guardandolo. –Non vede l’ora di fare alcune lezione private con me.-
-Siete pregati di non rimanere negli spogliatoi, non voglio avere brutte sorprese. E non è nemmeno un posto romantico.-
-Come se un ripostiglio lo fosse!-
-E’ diverso.- Un attimo di pausa. –Fred Weasley sa far stare bene una donna anche in uno stretto ripostiglio, senza che QUALCUNO li ascolti. Sirius, puoi uscire allo scoperto! Non ci sono problemi.- Ride, e con un colpo di bacchetta apre la porta.
-E’ un piacere vedervi, ragazzi.- Fa un passo in avanti, poi torna indietro. –Vuoi una mano per raggiungere la tua bella? Magari, potrei convincere Molly a farti dormire con Hermione, stanotte.-
-Riesco a farlo senza il tuo aiuto, non temere.- Si gira, e si appoggia alla scrivania. –Ti va di provare una Merendina Marinara?-
-Non mi alletta molto, come idea.- Sorride, e fa per andarsene. –La prossima volta, Fred.-
Li lascia soli, ridacchiando tra sé e sé.
Non può di certo immaginare cosa sta per succedere!
***
Osserva il soffitto incantato-da George-con stupore, mentre apre un altro pacchetto di dolci.
Uno dopo l’altro, fino alla fine.
Ron è sdraiato a terra, anche lui rapito da quel magico incantesimo.
Sembra rilassarsi. Sembra non esserci più.
E’ il momento giusto.
Poggia i piedi sul pavimento, e si avvicina al fratello.
E con pochi passi lo nasconde nell’armadio, ricordandosi di chiudere a chiave molto bene.
Non si sveglia, e questo è già un punto avanti per lei!
-Dovremmo occuparci di lui, non dimenticarlo.-
-Ovviamente.- Sigilla per sicurezza, e passa un braccio attorno alle spalle della sorella. –Ho già in mente come far si che nessuno se ne accorga.-
-Pozione Polisucco?-
-Come sei perspicace!- Ridacchia, stringendola più forte. –Non si renderà conto di dov’è, perché sarà nella sua realtà, solo … finta.-
-Quindi, non c’è pericolo che esca improvvisamente e che dica che lo abbiamo rinchiuso?-
-Mi credi così stupido? Sono geniale, non permetterò che Ronnie rovini tutto!-
-Ben detto, Georgie!-
-SONO STUFO DI QUESTI DANNATI DOXY!- Un tonfo, seguito da altre urla.
E il povero corpo di Fred Weasley ruzzola giù per le scale.
Naturalmente, non è stata colpa di nessuno … se non di un gatto nascosto nell’ombra, che ha attirato i dolci esserini per sconfiggerlo in poche mosse.
***
Afferra la pergamena, e comincia a trascrivere a carattere cubitali “PIANO B”, sotto gli sguardi divertiti e ansiosi dei presenti.
Remus è seduto a parte, tenta di sfuggire dalla stanza. Preferirebbe fare due giorni consecutivi di Ronda-senza sosta-, piuttosto che dover sopportare Sirius e i suoi progetti.
-Lunastorta, sento fino a qui le tue lamentele … so bene quanto vorresti che Ninfadora fosse con te, e so quanto vorresti portartela in camera, ma hai altri impegni. Il contratto ti richiama a sé.- Ridacchia, posando la piuma sul tavolo. –Ron è fuori uso a tempo indeterminato, siamo apposto. Remus, sarai tu il primo a travestirti. E’ meglio se vai a cambiarti!- Lo guarda, sorridendo. –Dirò a Molly che sei dovuto andare via molto presto, e la tua copertura sarà al sicuro.-
-Non vedo l’ora.- Sbuffa, sprofondando nell’immenso e comodo divano. –Perché devo iniziare IO?-
-Perché è di vitale importanza che tu non ci sia! Capirai, amico mio.-
-Certo!- Sospira, esausto. –E come pensi di far mandare giù il filtro d’amore a Fred?-
-Non se ne accorgerà.- Ghigna, seguito a ruota da Ginny e George, lì accanto. –Ogni sera la cena viene servita da Molly, ed è lei stessa che insieme a Ginny mette su la tavola.-
-E nel bicchiere di Fred, potrebbe cadere qualche goccia di Amortentia … ovviamente, in modo casuale e che senza la mamma se ne accorga.- Saltella, felice. –Finalmente, si metteranno insieme!-
-E’ l’ennesima volta che ve lo sento dire.- Si appoggia alla parete. –Perché non li lasciamo fare? In fondo, Fred se la stava cavando quando era chiuso con Hermione a cavalcare la scopa.-
-Stava cavalcando Hermione, altro che il suo affarino!- Ribatte, il gemello. –Noi siamo un gruppo, il nostro scopo è quello di mettere questa coppia sulla retta via!-
-Ma … -
-Niente “ma”, Bill.- Scansa la sorella con poca grazia, e si posiziona vicino a Sirius. –Pensi di riuscire a portare fuori la mamma per non farle vedere lo spettacolo?-
-Oh, si.- Ghigna, tirando fuori dalla tasca un barattolo contenente un Doxy. –Questo grazioso mio nuovo amico ha molti parenti da farmi conoscere, non vede l’ora di mettere in subbuglio il bagno del primo piano.-
-Sirius, prima o poi io e te ci sposeremo!- Ride, alzandosi. –Siete pronti per l’ultimo botto?-
-E chi ha detto che è l’ultimo?- Ginny, alza un sopracciglio, molto colpita da quelle parole. –Credevo che … -
-IO!- Afferma, convinto. –E’ la volta decisiva, se il nostro piano non funzionerà … sono deciso a mollare tutto e accettare le conseguenze del patto, pur di farmi vedere in questo stato da Angie.-
-Coraggioso.- Sussurra, Bill.
-ALL’ATTACCO!-
E con poche falcate, si dirigono verso la cucina, ormai pronta per l’imminente cena.
***
E’ una di quelle piccole cose che la fa arrossire come non mai.
Le dita che si sfiorano quando tenta di prendere la saliera, nello stesso momento in cui lo fa LUI.
O gli sguardi malandrini che le lancia a tavola, nonostante non parlino più come prima e abbiano smesso di studiare.
Il tempo passa veloce, senza rendersene conto è arrivata al dolce.
Infilza la forchetta nella fetta di torta, indecisa se continuare a mangiare-nonostante abbia una morsa allo stomaco-o se tornare su in camera.
Posa lo sguardo su Ron, che sembra non accorgersi delle occhiate di Fred.
-MOLLY!- Si aggrappa allo stipite, urlando. –DOXY OVUNQUE! IN BAGNO!-
-MERLINO!- Lascia cadere un piatto a terra, che si frantuma in mille pezzi. –Ragazzi, restate qui! Sirius, guidami!-
E sparisce dietro l’angolo.
-Io ho ancora fame!- Ginny, si alza e raggiunge il lavandino su cui è poggiata l’altra metà della torta. –Non se ne accorgerà!- Taglia una fetta e torna al suo posto. –Hermione, ti senti bene?-
-Oh, si.- Fa per alzarsi, quando la mano di Fred la afferra, improvvisamente. –Che c’è?-
Una scintilla gli attraversa gli occhi, quella stessa luce che ha visto la prima volta che l’ha baciata nel ripostiglio.
Apre e chiude la bocca, sconvolta.
Si tira indietro, andando a sbattere contro il muro dietro di sé.
-Fred, cosa stai facendo?-
-Quello che voglio fare!- Sussurra, e in men che non si dica, blocca Hermione. –Sei così bella.-
-FATE QUALCOSA!- Urla, in preda al panico. –RON!-
Il rosso amico, poggiato al tavolo, la osserva.
Senza parole e voce, si limita ad avanzare di un passo mentre Ginny e George lo trattengono.
Bill è in fondo alla cucina, si gode la scena da lontano.
-FRED, LASCIAMI ANDARE!-
-Non lo vuoi anche tu?- Un sussurro, e si avvicina.
-NO, NON IN QUESTO MODO!- Posa una mano sul suo braccio, e tenta di fermalo, invano. –TI PREGO, NON DAVANTI A RON!-
E senza darle tempo di pensare ad altro, di ragionare a mente lucida, le lascia un bacio casto sulle labbra.
Rimane immobile, impassibile a ogni nuova mossa.
Lei non è debole, non si arrende.
Si ripete, impedendogli di approfondire il bacio.
Le dita scendono sul fianco, la accarezzano lentamente.
Il sapore di Fred, diverso dal solito.
-Ha funzionato!-
Sente alcune risate, molto lontane.
Chiude gli occhi, lasciando che le guance diventano completamente rosse e che Fred continui a baciarla.
Non posso.
Stringe una mano tra i capelli rossi, e lo avvicina di più a sé.
Si è arresa, non riesce a fare altro.





Spiegazioni eventuali
L'armadio in cui è stato chiuso Ron non è Narnia o altro. 
George ha fatto un incantesimo, in modo che suo fratello rimanga "addormentato" e al sicuro, senza che lui se ne accorga. 
Tutto ciò che vedrà, sarà un sogno e non si renderà conto di niente. 

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Capitolo 16
*** Saper fingere è una grandiosa arte da Weasley. ***


E’ da poco passata la mezzanotte.
Nonostante la stanchezza, Molly Weasley non riesce a chiudere occhio. A differenza di Arthur, che sembra ben lieto di poggiare il libro babbano-prestato da Hermione-sul comodino per mettersi a dormire.
Sta per spegnere la luce, quando la mano della moglie lo costringe a voltarsi nella sua direzione.
-Arthur, sono preoccupata.- Si appoggia alla testiera del letto, scuotendo la testa. –Ultimamente sono tutti strani in questa casa. Sarà mica colpa di … qualche incantesimo sconosciuto?-
-Molly, cosa dici?- Si avvicina, avvolgendola in un abbraccio. –Cosa ti fa credere che qualcosa stia cambiando?-
-Hai notato come sia nervoso Remus? O come Sirius si sia fatto crescere i baffi? O i capelli di George che si sono “accidentalmente” colorati durante un esperimento con Fred?-
-Sono cose che capitano, cara.- Una pausa, prima di tornare a parlare. –Fred e George sono sempre stati così scalmanati, ma hanno risolto il problema di Ginny e stanno tentando di far tornare Sirius come prima.-
-Non hai visto come Hermione sembri diversa? Prima, era sempre con Ron e adesso … sembra isolarsi, arrossisce senza motivo e … non saprei!- Sbuffa, spazientita. –Forse, ci nascondo qualcosa?-
-Cosa potrebbero mai nasconderci?- Ride, vagando con la fantasia. –L’unica cosa che potrebbe sorprendermi è che Hermione possa mettersi con Fred, e che riesca a fargli mettere la testa apposto!-
Una risata anche da parte di Molly, che non riesce a immaginarsi la scena.
Passano alcuni minuti tra altre risate e alcuni sorrisi, quando entrambi si guardano e rimangono in silenzio per diversi minuti.
Aprono e chiudono la bocca, incapace di dire qualcosa.
-Insomma, non potrebbe essere … no, sono così diversi!- Ribatte, mentre una ruga le si forma all’inizio della fronte. –Però … -
-Merlino!-
-Morgana, non può … NO!-
Si preannuncia una lunga notte per i due Weasley!
***
Sono passati alcuni giorni, Hermione non è scesa molto in cucina. Ha preferito evitare accuratamente entrambi i gemelli, che a loro volta-ad eccezione di George-hanno fatto lo stesso.
Ginny le ha proposto più di una volta di giocare a scacchi, nonostante le sue lamentele, alla fine si è arresa del tutto.
Quel pomeriggio, sono tutti riuniti in camera di Sirius.
Quest’ultimo sembra di ottimo umore, stranamente.
-Perché sorridi?-
-Questa coppia sta per scoppiare!- Ghigna, e comincia a raccogliere le numerose pergamene. –Hermione tra poco salterà tra le braccia di Fred, e tutti vivremo felici a contenti! Ginny, hai preparato i vestiti per il matrimonio?-
-Non riesco a capire, Felpato.- Accarezza il gatto, ignaro del nuovo piano per distruggere la piccola di casa Weasley. –Hai centrato e hai mandato Hermione lontana da Fred, come è possibile che si butti tranquillamente su di lui?-
-Se avessi partecipato un po’ di più alle missioni per James e Lily, sapresti taaante cose, Lunastorta!-
-Ma, IO so tutto.-
-Chi lo sa?- Ridacchia, e apre una scatola di cartone per infilare dentro i vecchi piani. –Questi, amici miei … sono il frutto del nostro lavoro, dovranno essere tramandati di generazione in generazione, conto su di voi!- La richiude con un tocco di bacchetta, sotto gli sguardi perplessi di tutti.
-Poco fa ho visto Hermione andare in bagno, e Fred rinchiudersi nel ripostiglio. Direi che c’è qualcosa che non va, Sirius.- Il più grande dei fratelli, incrocia le braccia, osservandolo. –Allora?-
-A proposito, quando torneranno i miei capelli come prima?-
-Appena il contratto verrà spezzato!- Risponde, la ragazza, ignara delle occhiatacce di George. –Ti stanno così bene, è un peccato rovinarli!-
-Non pensate di dover liberare Ron?-
-Sta zitta, Remus!-
Ed in pochi secondi, la faccia di Ginny Weasley viene travolta da Grattastinchi.
Nessuno viene risparmiato.
***
Appoggia la testa al bordo della vasca, mentre socchiude gli occhi.
E’ esausta e non riesce più a ragionare.
Fred Weasley l’ha baciata sotto l’effetto di un filtro d’amore, ed è questo che la turba. Quello stesso ragazzo che c’era, non era LUI.
Almeno, in parte. Forse.
Non deve pensarci.
Le immagini scorrono davanti, dalla prima all’ultima.
L’accordo.
La scopa.
Lo studio.
Gli scacchi.
Il ripostiglio buio.
Fred e …
Si raddrizza, mettendosi a sedere e strofinando forte con la spugna.
Alcune lacrime scorrono sulle guance, senza preavviso.
Il dolore al petto è forte, fa davvero male. E lei, non riesce a sottrarsi a quelle miriade di emozioni.
***
La stanza è libera, George non è in vista.
Afferra il calderone, mentre raccoglie attorno a sé alcuni ingredienti.
Tira fuori la bacchetta e la punta contro il piccolo oggetto, perfetto e troppo fragile per tenerlo anche solo tra le mani.
Uno scoppio, quando lascia cadere un liquido color giallo paglia.
Rigira l’intruglio, controllando di tanto in tanto se la pozione sta procedendo nel verso giusto e se qualcuno sia in ascolto o voglia entrare senza preavviso.
-Ottimo.- Osserva a lungo l’effetto desiderato, per poi riporlo in una scatolina vicino al comodino.
Proprio in quel momento, la porta si spalanca.
-Fratello, quanto tempo!- Si stende sul letto, guardando il soffitto. –Hai parlato con Hermione del piccolo incidente?-
-In modo che tu e gli altri possiate trascrivere tutto nelle pergamene?- Ridacchia, sedendosi accanto al gemello. –Non penso di farlo, è stato un semplice caso che siate riusciti a farmi perdere il controllo. Non accadrà più, e per la fine dell’estate tutto sarà come prima!-
-Oh, si. Certo, Fred.- Lo guarda, sorridendo. –Quando deciderai di prenderla e baciarla davanti a Ronnino?-
-Dov’è finito?- Alza un sopracciglio, ricambiando il sorriso. –L’avete messo da parte per darmi tempo?-
-Potrebbe darsi … oppure, è semplicemente stato divorato dai Doxy!- Scoppia a ridere. –In ogni caso, non farò ritorno molto presto. Quindi, è meglio se ti dai da fare con Hermione!-
-Chi ti dice che io voglia “impegnarmi” a conquistarla?-
-Come sei bugiardo!- Lo scuote con forza, mentre il rosso cerca di sottrarsi. –Per colpa tua, devo avere questo colore in testa per chissà quanto tempo, e tu non hai pietà! Ci siamo sacrificati per farvi stare insieme e … -
-No, non è vero.- Gli mette una mano davanti al viso, per bloccarlo. –Io ho sacrificato ore di invenzioni per farti vedere che potevo averla, e per dimostrarle che c’è altro oltre lo studio.-
-Per te, non è più un gioco. Se no, a chi avresti fatto quello che c’è dentro la scatola?- La indica. –Non di certo a Grattastinchi, o a Tonks.-
-Tonks è di Remus, non può stare con Fred!- Socchiude la porta, e si precipita a stringere Fred tra le braccia. –Io ti voglio così tanto bene … vorrei vederti con lei, perché siete perfetti e … Merlino, non ci sono parole per esprimervi!-
-Sei venuta qua per aiutarmi o per le Cioccorane, Ginny?- La guarda, piccato. –Perché in caso contrario, ti posso far uscire da questa camera con poche grazie.-
-Non lo farai!- Fruga in un cassetto e straccia in meno di pochi secondi la carta del dolcetto, ritornando a volgere l’attenzione ai due. –Hermione è in bagno, potresti aspettare qualche minuto e presentarti da lei. Io resterò qui, e se vuoi dormo nel tuo letto!-
-Non ne ho bisogno, grazie!- Raggiunge la parte opposta della stanza, e afferra una copia della Gazzetta del Profeta. –Ancora che dicono quanto sia bugiardo Harry, non si sono stancati?-
-Non cambiare discorso!-
-In effetti, potrebbero smetterla … sono noiosi dopo un po’!- Sostiene, prendendo un pacchetto di Api Frizzole. –Pensi di rimanere qua per molto, o mi lasci con la mia metà?-
-Non è giusto!- Sbuffa, e se ne va.
-AIUTO, DOXY OVUNQUEEEEE!-
-GINNY, NON DA QUELLA PARTE!-
-MAMMA, MI HAI PRESO!- Un tonfo, seguito da alcuni lamenti.
Si guardano, e si affrettano a poggiare la Orecchie Oblunghe per sentire meglio la conversazione.
-DOV’E’ RON?-
-Dimmi che non spunterà fuori … -
-E’ al sicuro, adesso dovrebbe aver preso Bill il suo posto.-
-Molto astuto ad usare la Pozione Polisucco. Ne avevate una scorta, non è così?-
-Segreti del mestiere, Freddie.-
-Oh, Georgie! A volte, mi domando come farei a vivere senza di te!- Ghigna, mentre alcuni passi si dirigono in direzione della camera accanto. –E’ con dei ragni?-
-Diciamo, che l’ho mandato in un posticino molto carino. Non ricorderà nulla e noi saremo tutti salvi!-
-Dovrei fidarmi?-
-Dubiti della persona più cara che hai? Mi sorprendi!-
-Dubito delle cose mi dici, visto che quasi mi costringi a imprigionare Hermione e portarmela a letto!-
-Non sarebbe una cattiva idea.- Un ghigno da parte sua, che viene subito tramutato in un gemito di dolore. –Fai male! Un giorno, ti taglierò i gomiti!-
-Quel giorno è moolto lontano, allora!-
-QUESTA CASA E’ INFESTATA!- Un urlo, e qualcuno precipita dalle scale.
Giusto il tempo di intravedere-dalla serratura-una folta chioma e un uomo perdere l’equilibrio.
-Le povere ossa di Sirius ne risentiranno!-
-Non più delle mie!- Si mette su a sedere, osservandolo. –Vuoi fare la bambolina per i giorni che ti rimangono, o corri a farti la bella ragazza?-
-Questa finezza, è orrenda. Non ti dona, George.-
-E a te, non dona la figura del bravo ragazzo!- Ribatte, strisciando sul pavimento come può. –Dove diavolo sarà finito?!-
-Se cerchi qualcosa per il dolore, è terminato … mi dispiace!-
-Sei malefico!-
Si sdraia, imitando un finto mancamento.
Apre un occhio, notando che Fred è ancora vicino alla porta.
Maledetto! E’ così che si tratta il proprio gemello?!

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Capitolo 17
*** Giuro solennemente di non avere buone intenzioni. ***


E’ mattino presto, nessuno è riuscito a chiudere occhio.
I Doxy vagano in giro per la casa senza sosta, tutti sono stati muniti di antidoti per sicurezza, mentre alcuni membri dell’Ordine della Fenice hanno cercato di placare quelle piccole furie, invano.
Si aggrappa al corrimano, notando Hermione salire lentamente le scale per rifugiarsi in camera.
Gli sguardi di entrambi si incrociano, giusto il tempo che la ragazza sia davanti a lui.
-Mi dispiace molto per quello che è successo con Fred.-
-Sono cose che capitano.- Sorride, appena. –Sembri preoccupato.-
-E’ che non so come fare!- La afferra per il polso e la trascina via, verso un angolo del corridoio lì accanto. –Ero io Ron quella sera, ho preso la Pozione Polisucco per non … insomma, è anche colpa mia se Fred ti è saltato addosso!-
-Remus, io … Merlino!- Sbarra gli occhi, avvicinandosi pericolosamente al suo viso. –Cosa diavolo ti sta succedendo alla fronte?-
Un bruciore forte lo costringe ad aggrapparsi alla parete, quando tenta di accarezzare la scritta che sta cominciando a formarsi mano a mano che il dolore svanisce.
-E’ la mia colpa.- Sussurra, nel momento in cui la frase è completa. –Devo andare.- Sparisce, infilandosi nella prima camera libera.
***
Richiude la porta con un tonfo, e si va a sedere sulla poltrona libera.
Bill è di sotto, sta finendo di rassicurare Ninfadora per l’assenza di Remus, che si è rifugiato da Fierobecco.
Si guardano per un lungo istante, indecisi da dove iniziare.
-Il nostro piano è andato fallito.- Accarezza i baffi, un po’ scombinati per la caduta del giorno prima. –Remus non ha mantenuto al promessa, dovrà portare quella colpa per un paio di giorni.-
-E’ la giusta punizione!- Si sdraia sul divano, ignorando le lamentele di Ginny, che è seduta sul bordo. –Eppure, non siamo tornati come prima.-
-Chi lo dice che torneremo come un tempo?- Afferra lo specchio, osservandosi. –In fondo, non mi dispiace molto. Mi rendono un uomo attraente, non trovi, George?-
-Non mi interessa.- Sbotta, imbronciato. –Sono i miei capelli ad essere famosi e bellissimi per mettere una ragazza ai miei piedi, come pensi che la prenderà Angie?- Sbuffa. –Proprio quando tutto stava procedendo alla grande e lei mi aveva promesso di spassarcela a dovere visto che è l’ultimo anno!-
-Perché non l’hai invitata a Grimmauld Place?- Ride, spostando i piedi distesi del fratello dalle sue gambe. –Anche se, non credo che Fred avrebbe accettato di dover sentire ogni vostro gemito a tutte le ore del giorno.-
-Sai starci così tanto?- Lo guarda, accigliato. –Neppure io avevo questa forza alla tua età!-
-Oh, Remus … questi sono altri tempi!-
-Bene, George. Allora, perché non liberiamo Ron?-
-Forse, perché dobbiamo occuparci non solo di NOI, Fred e Hermione, ma anche di Harry che si è cacciato nei guai?- Ribatte, seccato. –Non sei un po’ preoccupato?-
-Ovviamente!- Si alza, raggiungendo la finestra. –E’ per questo motivo che stiamo mandando qualcuno a prenderlo, in modo che venga qui e possa stare con la sua famiglia.-
-ARTHUR, PRENDILO!-
Alcuni granelli di polvere cadono dal soffitto, mentre altri incantesimi vengono lanciati lungo l’enorme casa dei Black.
-Non è il caso di dare una mano alla mamma, scansafatiche?-
-Bill, è sempre un dispiacere vederti!-
-George, tuo fratello è sparito. Direi, che è tempo di darti da fare!- Socchiude la porta, ignorando altri gridi al piano di sopra. –Sono andati a prendere Harry, abbiamo creato una copertura per Remus in modo che non si spaventi il piccoletto quando lo troveranno.-
-Come?!-
-E noi che ci abbiamo messo così tanto impegno!- Si alza di scatto, scontrando gli occhi con quelli del fratello. –Dovevate lasciarlo in quello stato!-
-Andiamo, ragazzi… era solo spaventato e si sentiva in colpa! In ogni caso, dovreste cercare Fred.-
-E’ irrilevante!-
-Siamo sicuri?-
Un sussulto, mentre Grattastinchi entra nella stanza.
-AIUTO!- Salta in braccio a Bill, che ridacchia di rimando. –NON FARMI TOCCARE DA QUELL’ESSERE!-
Annuisce, e dopo essere uscito, la lascia tornare in camera.
Che anch’essa, è vuota.
***
E’ tutto in un attimo, Ronald Weasley si riversa a terra con poca grazia.
Si mette a sedere, notando con stupore di essere solo.
-PRENDILO!-
Un urlo, mentre alcuni passi veloci si dirigono oltre la sua camera.
Apre la porta, controllando cosa stia capitando.
Una miriade di Doxy e piccolo ragni si dirigono verso di lui, che all’istante chiude tutto a chiave.
Si aggrappa al letto, ignaro di essere del tutto al sicuro.
***
Corrono da una parte all’altra, sempre più stanchi ed affannati.
Quella notte non daranno pace a nessuno, questo è certo!
Fa qualche passo indietro, andando a sbattere contro il ripostiglio che è inspiegabilmente chiuso. Gira la maniglia e senza pensarci si infila dentro, restando a bocca aperta.
Fred Weasley, con la bacchetta in mano-per far luce-la osserva incuriosito.
-Non hai sonno?-
-E’ impossibile dormire sogni tranquilli. E poi, Harry non è ancora arrivato.-
-Arriverà presto, basta aspettare.- Le sorride, mentre ripone la bacchetta sopra una mensola. –Volevi vedermi?-
-No!-
-Va bene!- Alza le mani, in segno di resa. –Però, io volevo dirti un paio di cose.-
-Ovvero?- Le trema la voce. –Come l’ultima volta quando abbiamo dormito insieme?-
-Non ho mai preso quel filtro.- Si avvicina, ridacchiando. –Sapevo benissimo cosa avrebbero fatto, e sono stato più furbo. Ho fatto si che tutto cadesse a terra sotto al tavolo, proprio poco prima che io portassi alla bocca il succo di zucca.- Sorride, notando lo stupore della ragazza. –Non sono facile da ingannare, e se vuoi saperlo … ho fatto quello che TUTTI si aspettavano, anche se … volevo farlo.-
Prova a parlare, ma lui la blocca.
-Non in quel modo, ovviamente. Mi conosci, non sono quel tipo di ragazzo!-
-Dove stai cercando di arrivare?-
-Hermione, il gioco non esiste. Ci siamo solo io e te, adesso.- Le accarezza la guancia, mentre un piccolo sorriso gli incornicia il viso. –Niente più regole, o lezioni o tempo insieme. Ora, non si scappa.-
Termina, e aspetta.
Fa si che non ci siano più segreti o sotterfugi.
E’ questo l’importante.
Perché Fred Weasley è cambiato, non è più lo stesso.
-Scusami se ci ho messo tanto per arrivare, anche se … sei un po’ troppo So-Tutto-Io e ti sei infiltrata tra le braccia di Krum, ti perdono.-
-Come se avessi bisogno del tuo permesso per frequentare qualcuno!- Ribatte, scontrosa. –Non sei il mio ragazzo.-
-Ne siamo sicuri?- Le mette una mano tra i capelli ricci. –E se alla prima uscita di Hogsmade ti trovassi con me a prendere una burrobirra?-
-Prima devo accettare.-
-Sono sicuro, che lo farai come molto piacere.-
Senza problemi, le dà un bacio a fior di labbra.
-Potrei benissimo uscire e andarmene.-
-Non lo farai.-
-E perché?-
Si accosta al suo orecchio, sussurrando qualcosa.
-Perché lo vuoi quanto me.- Infila la mano in tasca, e dopo aver afferrato l’oggetto, lo porge alla ragazza. –Leggi.-
Annuisce, e alla luce della bacchetta, individua una piccola scritta.
 
I solemnly swear that I am up to no good
 
-Come hai fatto?-
-Non è importante.- Le mette un braccio dietro le spalle, diminuendo la distanza. –Non fare la difficile. Allora, ti piace?-
-Ne hai fatto uno per te, per caso?-
Apre i primi bottoni della camicia, mostrando al collo la collana con attaccato l’anello gemello che brilla al buio senza problemi.
-Merlino!-
-E Morgana!-
Stavolta, sorridono entrambi.
-Non me lo sarei mai aspettata da te.-
-Tu eri destinata a Ronnie, ringrazia che ti abbia salvato la pellaccia!-
-Stare con Ron, sarebbe stato più educativo!- Incrocia le braccia, subito dopo aver messo l’anello al dito. –Potrei distruggere questo “regalo di pace” in meno di un secondo!-
-Non ricominciare!-
Un botto la fa sussultare, mentre Fred si accosta alla porta ed ascolta.
-Abbiamo un paio di ore insieme, vediamo di sfruttarle al meglio!-
-FRED!-
-Non in quel senso!- Ghigna, portando una mano al suo fianco coperto. –Non mi dispiacerebbe, ma avrò pazienza! Miss Prefetto, perché non giochiamo a scacchi?-
-Non sono ancora un Prefetto!-
-Quanto scommetti che domani riceverai la lettera?-
-Ne dubito.-
-Bene, allora non hai problemi a stringere questo patto!-
-Pretendi un bacio, non è così?-
-Non ne pretendo, li avrò.-
E dopo essersi assicurato di averla colta alla sprovvista, riprende da dove aveva interrotto. Dando modo a entrambi, di concedersi un dolce bacio senza regole.
***
Epilogo
Lo osserva a lungo, sapendo benissimo che non può sottrarsi.
Domani l’Espresso di Hogwarts la porterà a casa, e con sé anche quello stupido e meraviglioso ragazzo.
Sorride, mentre lui si avvicina e le cinge i fianchi con le braccia. Lei, ride di rimando, e si stringe al rosso.
La bacia come è solito fare, prima di una lezione.
-Credi, che dovrei andare a finire i bagagli o vuoi lasciarmi a King’s Cross?-
-Assolutamente, no!- Un altro bacio, più a fondo del primo. –Però, credo che quest’anno passerai molto tempo nel dormitorio maschile e sono sicuro che George ci lascerà tranquilli. In fondo, ha Angie a cui badare.-
-E chi ti dice che IO non ti sottragga le Merendine Marinare?-
-Hermione, preferisci avermi tutto per te e non sai ammetterlo! Non temere, troverò tante ore da dedicarti, sempre che tu me le permetta, ragazzina!-
-Abbassa la voce, ci sentono!- Volge lo sguardo alla porta, socchiusa.
-Tu lasciali ascoltare, e baciami.- La solleva appena da terra, rubandole altri attimi di pace.
-LO SAPEVO!- Si aggrappa a Sirius, che a sua volta si tiene a George. –QUANDO FAREMO IL MATRIMONIO?-
-Che ne dici … il primo giorno di scuola?-
-VADO A PRENDERE IL VESTITO DA DAMIGELLA!- E corre all’impazzata verso la camera, lasciandoli soli.
-E’ stata un’impresa, ma … sono insieme, finalmente!- Si appoggia al muro, guardando i due. –Devo darmi da fare con la ragazza francese, penso proprio che alla mamma piacerà!- E si dirige lungo le scale, seguito da Grattastinchi.
-Ti dona questa nuova runa, Lunastorta!- Ghigna, notando l’occhiataccia dell’amico. –E’ il pegno da pagare per essere un bugiardo!-
-Quindi, è giusto scrivere sulla fronte di un amico “Sono un imbecille”?- Alza un sopracciglio, contrariato.
-Non farla tanto lunga, e filma tutto!-
Inutile dire, che tutt’oggi la storia di Fred e Hermione è ben conosciuta da secoli, grazie alle testimonianze dei parenti sopravvissuti e della raccolta di informazioni scritte di Sirius Black.
 

FINE





 
E anche questa storia è terminata, purtroppo non ho avuto molta fantasia. Inoltre, ho ritenuto non dilungarmi troppo perchè sarebbe stata abbastanza noiosa. 
Spero vi sia piaciuta, e mi auguro di ritrovarvi in una prossima Fremione-forse, tra pochi giorni ne pubblicherò un'altra!-, sicura di non deludervi.
Vi ringrazio infinitamente, sia chi ha recensito e chi ha letto in silenzio.
Nancy

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