Frozen Tales

di __aris__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mostro (Elsa, Hans) ***
Capitolo 2: *** L'eroe (Hans, Elsa) ***
Capitolo 3: *** Let her go (Elsa) ***
Capitolo 4: *** Passione (Elsa/Hans) ***
Capitolo 5: *** Aspettative (Kristanna) ***
Capitolo 6: *** Tardi (Hans, Elsa) ***
Capitolo 7: *** Lacrima di Ghiaccio (Helsa) ***
Capitolo 8: *** Primo Appuntamento(Kristanna) ***
Capitolo 9: *** Rimorso (Hans, Elsa) ***
Capitolo 10: *** Re (Helsa) ***
Capitolo 11: *** Ghiaccio e fuoco (Helsa) ***
Capitolo 12: *** Quasi come Humphery Bogart (Helsa) ***
Capitolo 13: *** Ricordo (Helsa) ***



Capitolo 1
*** Mostro (Elsa, Hans) ***


PROMPT: Hans/Elsa: " Io ho visto oltre il mostro, Elsa"

TITOLO: Mostro 141 parole
 



“Sono un pericolo per Arendelle! Sono un mostro! Lasciatemi andare!” implorava la Regina incatenata.
“Non lo siete.” Il principe delle Isole del Sud non aveva mai sentito tanto freddo in vita sua come in quella prigione, ma nonostante questo guardava la regina dritta negli occhi.
“Guardate cos’ho fatto al mio regno? Al regno che ho giurato di proteggere.” Elsa voleva piangere ma anche le lacrime sembravano congelate.
“E volevate questo. Maestà?”
“No!”
“Allora non siete un mostro. Anche mentre quei bifolchi vi davano la caccia volevate allontanarli per proteggerli, mentre loro volevano solo uccidervi.”
“Perché mi dite questo?”
“Perché ho visto dietro il mostro che anche voi vedete e, se c’è ne è uno, qui non siete voi … il mostro. Voi avete solo più paura di tutti loro, ma non dovete lasciare che la vostra vita sia governata dalla paura.”

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Capitolo 2
*** L'eroe (Hans, Elsa) ***


PROMPT: Frozen: Non so se shippo Hans/Elsa ma, " Come sarebbe stata la vita di Hans se  invece di scegliere Anna avesse scelto Elsa "

TITOLO: L’eroe, 203 parole
 

Hans delle Isole del Sud, salvatore del Regno di Arendelle, consorte della regina Elsa. Ogni volta che veniva annunciato con voce solenne, Hans guadava la mano sinistra, al cui anulare splendeva una sottile fede di ghiaccio che non si sarebbe mai sciolto.
La sera dell’inaugurazione, molti anni prima aveva corteggiato la regina solo per interesse, per avere una corona. Quando l’aveva rincorsa nella neve dicendole che non era un mostro e che, se avesse accettato ciò che era, sarebbe riuscita a controllare il suo dono non credeva ad una sola parola. Quando l’aveva sposata già progettava come trarre vantaggio da quell’unione.
Solo dopo si innamorò di Elsa. Molto dopo. Quando scoprì che la signora delle nevi si meravigliava come una bambina per le nevicate. Quando la vedeva piangere lacrime congelate per due genitori che l’avevano rinchiusa come una bestia feroce ma a cui voleva bene. Quando vide le gote arrossarsi perché l’aveva colta con le labbra sporche di cioccolato e l’aveva baciata per la prima volta come un marito bacia la moglie.
Solo dopo molto tempo era diventato l’uomo coraggioso e leale che tutti conoscevano, perché una donna tanto complicata e genuina allo stesso tempo non meritava il mostro che aveva inconsapevolmente sposato.

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Capitolo 3
*** Let her go (Elsa) ***


PROMPT: Frozen: Elsa è da sola nel suo castello di ghiaccio e, sebbene l'abbia mandata via, non può fare a meno di pensare a quanto le manca e se il sacrificare la loro relazione (di amicizia) sia il prezzo della libertà
 
TITOLO: Let her go, 151 parole
 
L’aveva mandata via per il suo bene, sapendo che così sarebbe stata più felice. Eppure mentre vedeva sua sorella allontanarsi si sentiva tremendamente egoista: aveva sacrificato il loro rapporto perché la libertà era stata troppo inebriane e non era disposta a rinunciarci. Lì, lontano da tutti, aveva finalmente trovato sé stessa ma a quale prezzo? Stringendo un pugno, Elsa si sentiva sempre più un egoista perché aveva sbattuto (di nuovo!) la porta in faccia all’unica persona che l’aveva capita e che l’aveva difesa, nonostante tutto.
Colpevole, rientrò nel castello appena la figura di Anna scomparve ella neve. Tutto attorno a lei era fatto di ghiaccio: lucente, liscio, freddo e sempiterno ghiaccio. Cos’avrebbe potuto darle?
Niente.
Anna aveva bisogno di essere circondata da persone, del Sole e di tutte quelle cose allegre che non sarebbe mai stata capace di darle. Ed allora quel sacrificio divenne sopportabile, perché non era egoista come pensava.

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Capitolo 4
*** Passione (Elsa/Hans) ***


Prompr: Frozen - Elsa/Hans Elsa è sempre fredda, con lui, ma Hans le propone di mettersi ai fornelli insieme per scaldarla un po': vuole cucinare qualcosa di piccante...

 
 
Passione, 347

 
Lui la guarda da dietro i fornelli con quel sorriso beffardo che lo ha portato dalle guide Michelin ai programmi TV in prima serata. Elsa rimane impassibile con i conti della serata precedente. “Ti ricordo che sono io lo chef in questo ristorante e non ti permetto di fare altri numeri da circo!” gli intima Elsa dall’altro lato dei fornelli.
Hans non l’ascolta nemmeno, mescola qualcosa. Una crema al cioccolato forse. “Suvvia, non prendertela! I clienti mi sembravano contenti.”
“Questa è la mia cucina!”
“Sai Elsa, non ho mai capito come una persona così severa possa essere un cuoco tanto bravo.”
“Dedizione e disciplina.” Risponde ferrea.
“E la passione? Quella per il cibo, per la vita. C’è spazio per la passione nel tuo mondo?” La bionda non risponde e Hans sorride malizioso. “Lo sapevo. Vieni qui.” La invita ma lei non si muove “Avanti, non avrai paura di uno zabaione al cioccolato?”
La sfida è lanciata e Elsa si avvicina con passo severo, Hans le cede il posto e lei inizia a mescolare con energia perché non si formino grumi. L’uomo alle sue spalle sospira ancora prendendole la mano “Cosa ti hanno fatto queste povere uova? Rilassati, respira.” Sussurra con voce profonda rallentando la velocità del frustino.
Il profumo dello zabaione si fonde con quello del pasticciere e Elsa inizia a chiedersi da quando il cuore abbia accelerato.
Hans prende un cucchiaino, lo intinge nella salsa e lo avvicina alle sue labbra “Assaggia.”
Titubante apre la bocca ed immediatamente si ricorda perché quell’uomo arrogante lavora con lei: è il miglior pasticcere che ci sia.
“Buono vero?” chiede ad un respiro di distanza. Poi mette della polvere nello zabaione, lo mescola per qualche istante e immerge un altro cucchiaino “Assaggialo adesso.”
Il sapore è completamente diverso: il gusto rotondo dello zabaione è sparito, adesso c’è qualcosa di piccante … no, non è piccante è dissonante. Qualcosa di seducente. Qualcosa che le fa venire voglia di altro zabaione.
“Visto la differenza?”
“E le tue spezie sarebbero la passione?”
“No. Quelle mi servivano per immaginare il sapore delle tue labbra.”

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Capitolo 5
*** Aspettative (Kristanna) ***


Prompt: Il matrimonio di Anna non poteva essere quanto più lontano da quanto aveva immaginato

 
Aspettative, 177 parole
 



Aveva immaginato i fiori candidi, un lungo tappeto rosso nella cattedrale, l’abito bianco della madre e un principe ad aspettarla sull’altare. Per tutta la vita Anna aveva immaginato un matrimonio da favola, regale.
Invece era su un prato, accanto a lei c’erano decorazioni di ghiaccio lucente e decine di trolls agghindati di foglie e pietre luminose. Davanti a lei Gran Papà e a sinistra un semplice tagliatore di ghiaccio che aveva una renna come testimone.
L’unica cosa che era come aveva sempre immaginato era Elsa che le teneva il velo.
Poi Anna guarda gli occhi di Kristof e si rende conto che tutte le sue aspettative non contano. Sta per sposare l’uomo che ama, il suo vero amore. Non è un principe, non sa come mangiare una minestra senza succhiare dal cucchiaio e odia i ricevimenti. È un tagliatore di ghiaccio cresciuto dai trolls con una renna come unica amica. Però quando la guarda non le importa niente di tutto ciò: se sposi “l’altra metà della mela” tutto ciò che importa è la vita che passerete assieme.

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Capitolo 6
*** Tardi (Hans, Elsa) ***


Prompt: Helsa, Hans!Centric: "se non fossimo stati nemici, cosa saremmo potuti essere?" chiese Hans, guardandola negli occhi. "Non lo so" rispose Elsa, "ma sicuramente qualcosa di molto diverso..." e gli sfiorò il volto con la mano fredda.


Tardi, 294 parole
 


Non credevo che saresti venuta.” Disse l’uomo imprigionato appena i passi si fermarono. Poteva vedere il suo respiro condensarsi; non gli serviva voltarsi per vedere Elsa ma lo fece ugualmente.
Perché non avrei dovuto venire qui? Sei ancora nel mio castello dopo tutto.”
Io non avrei fatto tante scale per incontrarmi.” Rispose Hans tornando a osservare il soffitto di pietra. Poi entrambi stettero in silenzio. Elsa rimaneva immobile. Forse aspettava che dicesse qualcosa o magari sperava che si pentisse, ma il principe non aveva intenzione di pentirsi e non aveva idea di cosa si dovesse dire in questi casi.
Ricordi quando ero io l’ospite di questa cella?
Hans ricordava benissimo quel giorno, fu la prima volta che si chiese quale sapore avevano le labbra di Elsa. Forse quello della neve. Ma nelle Isole del Sud faceva sempre troppo caldo perché nevicasse.
Mi dicesti di che non dovevo essere il mostro che tutti temevano.” Disse ancora la Regina “Adesso voglio dirti la stessa cosa: so che c’è del buono in te, non sei costretto ad agire come se non avessi dei sentimenti.”
Sorrise amaro: una parte di lui avrebbe voluto poter dare ascolto a quella specie di supplica. “Per me è troppo tardi Elsa. Ma apprezzo il tentativo, più di quanto credi.”
Allora nemmeno io ho scelta e devo rimandarti nel tuo regno. Addio Hans.
I passi di Elsa si allontanarono mesti, ma Hans non poteva permettere che finisse così. Non con lei. “Aspetta!” disse avvicinandosi alle sbarre oltre alle quali Elsa lo guardava dritto negli occhi. “Se non fossimo stati nemici, cosa saremo potuti essere?
Non lo so.” Elsa si avvicinò al prigioniero, infilando una mano tra le sbarre “Sicuramente qualcosa di molto diverso.” disse sfiorando la sua mandibola. “Addio Hans.”
Addio mia regina.”

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Capitolo 7
*** Lacrima di Ghiaccio (Helsa) ***


 

"alla fine" disse Elsa con rammarico, "il vero mostro sei tu". Hans sollevò gli occhi verso di lei. "è questo che vedete?". La regina strinse le mani e serrò le labbra sottili. "No... affatto" e gli si sedette accanto.

Lacrima di ghiaccio, 177 parole
 


La nave era pronta per salpare. La meta: le Isole del Sud. Il carico: Hans.
Mancava solo l’ultima firma di Elsa, ma la mano della regina continuava a tremare sopra al foglio.
Alla fine …” gli aveva detto con rammarico la sera precedente “il mostro eri tu.”
Hans sollevò gli occhi verso la Regina che restava composta, con le mani racchiuse l’una dentro l’altra, oltre le pesanti barre della cella “È questo che vedete?
“No.” Rispose lei prima di ordinare alla guardia di aprire e andarsene. I passi risuonarono sulla nuda pietra mentre si sedeva accanto a lui. “Vedo un uomo solo e disperato.”
Il Principe sorrise amaro “Io non sono come voi. Non è rimasto più niente sotto il ghiaccio del mio cuore.”
Ne sei davvero sicuro?
Lui aveva distolto lo sguardo verso la nave che lo avrebbe ripotato in patria e lei se ne era andata convinta che Hans non fosse il mostro che credeva.
Appose la firma frettolosamente, temendo che la mano potesse rifiutarsi di farlo, mentre una lacrima di ghiaccio rotolava a terra. 

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Capitolo 8
*** Primo Appuntamento(Kristanna) ***


 

Prompt: Frozen, Kristoff/Anna. Kristoff ha sempre creduto di essere un grande esperto di ghiaccio, ma la sua prima pattinata non va come previsto.

 
Primo appuntamento, 190 parole




Alla fine aveva deciso: il primo appuntamento con Anna lo avrebbero passato pattinando sul ghiaccio.
Aveva trovato un piccolo lago, con tanto di cascata di ghiaccio, che avrebbe fatto impazzire Anna. Aveva chiesto, grazie a Elsa, ai cuochi di palazzo di preparare il necessario per un pranzo romantico. Si era fatto coraggio, aveva bussato alla porta di Anna e aveva chiesto alla principessa di uscire con lui.
Per un po’ era stato tutto perfetto, con gli occhioni di Anna che si spalancavano ogni cinque minuti per la meraviglia. Poi erano arrivati loro: la sua invadente famigliola di troll di montagna. Non tutti, per carità! Solo tre che avevano iniziato a rotolare sul ghiaccio mentre loro pattinavano e in pochi minuti il ghiaccio del piccolo lago si era crepato e tutti erano finiti nell’acqua fredda.
Nessuno si era fatto male ma tutti i piani erano letteralmente affondati e lui si era ritrovato sotto le amorevoli cure del medico di corte.
E dire che aveva scelto il ghiaccio perché lo conosceva bene!
L’unica cosa positiva era che adesso Anna usava ogni scusa che le venisse in mente per venire nella sua camera.

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Capitolo 9
*** Rimorso (Hans, Elsa) ***


prompt: Frozen - Helsa: Ad Arendelle si festeggia l'anniversario dell'incoronazione di Elsa; per le strade l'aria è festosa e per l'occasione è stato inscenato il momento in cui Anna salva Elsa dalla spada di Hans. Hans (possibilmente già in una relazione con Elsa) assiste alla rappresentazione.
 


Rimorso, 488 parole
 




I festeggiamenti per il decimo anno di regno di Elsa erano stati imponenti. Le strade erano tappezzate di bandiere e saltimbanchi avevano dato spettacolo in ogni piazza. Le porte del palazzo erano state aperte e tutti i sudditi del regno avevano partecipato alle celebrazioni. C’era perfino stata una rappresentazione teatrale sul Disgelo di Arendelle e tutti avevano applaudito, tutti tranne il re. Sembravano non riconoscere in lui lo stesso uomo che adesso sedeva accanto alla loro regina e guidava il esercito, ma Hans rivedeva quel giovane disposto a tutto per avere un trono ogni volta che incontrava il suo riflesso. Consumato dal rimorso per un delitto che non aveva mai commesso, aveva passato la notte sul palco con la spada di scena in mano.
Sapevo di trovarti qui.” Esla era arrivata in silenzio, scalza e con i capelli completamente sciolti. Una visione bellissima riservata solo a lui.
Non riuscivo a dormire.”
Elsa si avvicina per prendergli una mano “È stato tanto tempo fa, Hans. Non sei la stessa persona di allora.”
Credi?” Hans attira Elsa più vicino al suo corpo premendo la lama della spada sulla sua gola. “Nonostante gli anni resto ancora Hans delle Isole del Sud.” È solo un giocattolo luccicante che si piega a contatto con la pelle, se fosse vera sarebbe sporcata da un rivolo di sangue.
E adesso? Mi uccideresti se potessi?” Elsa rimane immobile, lo guarda negli occhi e gli parla con la stessa voce gentile di pochi secondi prima. Lo farebbe anche se la spada fosse vera, solo perché conosce la risposta a quella domanda.
Morirei per te.” Risponde senza esitare. “Ma una volta ho cercato di distruggere te e tutto quello che ami.”
Elsa abbassa la spada con la mano “E poi sei tornato per chiedere perdono, ti sei messo al servizio del Regno e hai meritato il rispetto del popolo, il perdono di Anna e il mio amore.”
Hans lascia cadere la spada finta. Era tornato ad Arendelle dopo aver spalato tonnellate di letame e aver capito che nelle Isole del Sud non c’era più niente per lui; si era inginocchiato davanti al trono e aveva offerto la sua spada a Elsa dicendole di volere solo il suo perdono, ma nel momento in cui lo ebbe iniziò a sentirsi dannatamente colpevole. Aveva cercato di rimediare diventando un marito, un padre e un re modello, e quella fastidiosa sensazione era scivolata in qualche recesso remoto della sua coscienza per molto tempo, ma riversi con la spada alzata, pronta a decapitare Elsa … era stato come ricevere una pugnalata ghiacciata al cuore.
Hans delle Isole del Sud è morto anni fa, non lasciare che il suo fantasma distrugga quello che abbiamo.” Elsa mette la mano di Hans sul ventre. “Cerca di perdonarti, tutti gli altri lo hanno già fatto.”
Hans si inginocchia e bacia quel bambino che, per ora, è il loro segreto, poi abbraccia sua moglie. “Non posso.”

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Capitolo 10
*** Re (Helsa) ***






Prompt; Hans/Elsa: Hans confessa ad Elsa di avere da sempre avuto paura del buio, ma il candore di lei è sempre stato un faro nella notte

 
Re, 254 parole

 


Promettete solennemente e giurate di governare il popolo di Arendelle secondo le loro rispettive leggi e costumi?
Userete il vostro potere nella legge, nella giustizia e nella compassione in tutti i vostri giudizi?
Erano queste le formule di rito per l’incoronazione del nuovo sovrano di Arendelle.
Tutto quello che Hans avrebbe dovuto fare era rispondere si a entrambe le domande e poi Elsa lo avrebbe incorato re di Arendelle. Non un principe consorte, ma un sovrano suo pari per l’uomo che l’aveva salvata.
Doveva solo dire si e sarebbe stato re.
Per anni non aveva desiderato altro che un proprio regno dove non essere solo il numero tredici, ma adesso non era sicuro di essere l’uomo adatta a ricoprire quell’incarico.
Quando Elsa congelò ogni cosa aveva deciso che avrebbe sposato Anna ed avrebbe governato in sua vece, ovviamente dopo essersi liberato della Regina dei Ghiacci. Quando raggiunse il castello in cui si era nascosta si ritrovò ad aiutare quella donna vittima di sé stessa, impaurita perfino dalla propria ombra.
Le disse che il suo era un dono e che doveva abbracciarlo, non temerlo. Che l’Amore le avrebbe indicato la via. Poi la baciò per la prima volta.
Solo quando Elsa lo guardò perplessa si chiese chi fosse quell’uomo che parlava con la sua voce ed aveva il suo viso.
Solo dopo capì che accanto a Elsa riusciva ad essere un uomo migliore, che il candore della regina illuminava le tenebre del suo cuore.
Allora poteva mantenere quei giuramenti solenni se Elsa era al suo fianco.




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Capitolo 11
*** Ghiaccio e fuoco (Helsa) ***


 




Prompt: Helsa: la magia li avrebbe tenuti lontani per sempre. O forse no.

 
Ghiaccio e fuoco, 370 parole
 


Pensavo non ci saremo più rivisti.” Dice Elsa mettendosi a sedere nel letto. Sa che Hans è lì, è stato il suo potere di fuoco a svegliarla.
Lo pensavo anch’io.” Il principe decaduto sospira “Per un po’.” È vicino alla finestra aperta, la stessa che ha forzato per entrare nella sua camera da letto.
Non puoi stare qui, se le guardie ti vedessero ….” Ti sparerebbero a vista. Le parole le sono morte in gola. Se Hans venisse scoperto non potrebbe fare molto per salvarlo e probabilmente non dovrebbe nemmeno, non dopo quello che ha fatto a lei e Anna. Ma il solo pensiero di vederlo ferito le fa torcere lo stomaco, anche se sa benissimo che non riuscirebbero mai a colpirlo.
Mi odi ancora dunque.”
L’amarezza di quelle parole le toglie la voce. “Non ti odio, non più. È solo … complicato.” Se Anna sapesse di quell’incontro andrebbe su tutte le furie. Lei lo odia Hans ancora, anche ha trovato il suo principe azzurro in Kristoff. Ma Elsa ha smesso di provare rancore da moltissimo tempo. “Non possiamo stare vicini, i nostri poteri sono troppo pericolosi.”
È questo che ti ripeti ogni giorno?” dice Hans avvicinandosi al letto della regina. I suoi occhi azzurri scintillano come cristalli di ghiaccio nell’oscurità, ma lo sguardo ricorda un vulcano in eruzione.
È la verità.” Lei si rannicchia nelle coperte appena lui si siede accanto a lei.
Baciami.”
Elsa scuote la testa, si rifiuta di guardalo negli occhi. “Non possiamo … è troppo pericoloso … potremo ucciderci a vicenda.”
Ho già rischiato la vita solo per venire qui.” Hans non deiste, anche se i timori della Regina sono più che giustificati. La verità è che per lui sarebbe un ottimo modo di morire. Porta una mano dietro la testa di Elsa, affonda le dita tra i suoi capelli biondi e l’avvicina a sé. Appena le loro labbra si sfiorano è come se si scatenasse una tempesta di fuoco e ghiaccio e, nonostante il pericolo, nessuno riesce a staccarsi dall’altro. Quando il bacio finisce dalle labbra di Hans esce una nuvola di cristalli di neve, dalla bocca di Elsa uno sbuffo di fumo cenerino. “Siamo due facce della stessa moneta, non possiamo essere divisi.




 

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Capitolo 12
*** Quasi come Humphery Bogart (Helsa) ***




Prompt: A viene lasciato dal partner proprio prima di Natale, e non è assolutamente disposto a sorbirsi le prese in giro dei suoi fratelli. B si offre volontario come finto fidanzato, a patto che A…

 
Quasi come Humphery Bogart 377 parole

 


La birra gli era andata di traverso. All’inizio aveva pensato ad uno scherzo, ma l’espressione seria di Elsa gli aveva fatto cambiare idea. “Tu vuoi che io ti faccia da finto fidanzato per le feste? Che fine ha fatto quel tizio con cui ti vedevi?
Per un momento lo sguardo di Elsa si allontana dagli occhi di Hans, guarda qualcosa alla parete ma senza prestarci attenzione. “Apparentemente sono troppo fredda per lui.”
Hans le regala un sorriso sghembo, quel tizio è un’idiota senza dubbio. “Ti direi che mi dispiace, ma non crederesti vero?
 “Infatti.
Però sei venuta a chiedere il mio aiuto. Ti ricordi che mi odi perché sono andato a letto con tua sorella anche se era ubriaca come una spugna?
Non sarei dovuta venire.” Elsa si alza e si infila il cappotto azzurro prima di uscire in tutta fretta. “Fa finta che non ti abbia detto niente.” Le è costato andare proprio da Hans, ma per quanto detesti ammetterlo lui è l’unico che potesse reggere il gioco con i suoi genitori ed i loro ospiti per tutte le vacanze invernali.
No … no … aspetta.” L’uomo le si mette davanti “Ti aiuterò, ma non credere che sia gratis.”
Elsa sospira, in quel momento preferirebbe sopportare tutte le domande sulla sua disastrosa vita sentimentale del Duca di Weselton. Ma ormai è tardi “Che cosa vuoi?
 Veloce come un predatore Hans attira Elsa a sé. Una mano le ha ghermito i capelli, l’altra le ha cinto la base della schiena ed Elsa si è trovata con la lingua di Hans tra le sue labbra. Il loro è un bacio appassionato, uno di quelli che sembrano usciti da un film con Humphery Bogsrt e, per quanto le dispiaccia ammetterlo, Hans è terribilmente bravo. Appena la lascia andare lo slap dello schiaffo risuona in tutto il bar, ma lui sorride ancora mentre si massaggia la guancia.
Quello che ti ha mollato è un coglione.” Hans non saprebbe dire se ha preferito il bacio o lo schiaffo. Forse anche lui è un idiota.
Elsa se ne va senza rispondergli, le manca l’aria fredda che le pizzica le guance e la riporti alla realtà. “Ci vediamo venerdì mattina, ti passo a prendere io.” Sente mentre chiude la porta alle sue spalle.



 

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Capitolo 13
*** Ricordo (Helsa) ***







Prompt : Frozen - Hans/Elsa: "Scappa pure, mia regina, ma non ci sarà luogo in cui potrai nasconderti da me"

 
 
Ricordo, 217

 
Siete preparata a questo?” gli aveva chiesto l’ultima volta che si erano visti. Le guardie l’avevano fatta entrare nella cella di Hans, ma il principe era rimasto nell’angolo più buio solo i suoi occhi rivelavano che era una persona vera e non uno spettro.
A governare il mio regno con l’aiuto di Anna? A ricostruire la mia vita? A non preoccuparmi di un principe che cerca di decapitarmi?
Al senso di colpa, mia regina.” Ricorda che nel buio i suoi occhi scintillavano più del ghiaccio, ricorda anche la nota malignamente seducente nella sua voce “Sapere che sei stata tu a condannarmi a morte ti logorerà lentamente. Io potrei vivere con il tuo sangue sulle mie mani, ma tu non potresti fare lo stesso.”
Solo le tue azioni di hanno condotto dove sei. Saresti potuto essere molte cose, hai scelto questo.” C’era una nota di rimpianto nella sua voce, lo ricorda bene. Hans era audace, intelligente e coraggioso, sarebbe potuto essere molto più che un assassino.
Hans sospirò “Forse sì o forse no. Forse era destino che il mostro tra noi fossi io. Non lo so.” Ma l’illusione di aver trovato un barlume di pentimento dura solo un battito di ciglia “L’unica cosa che so e che non ci sarà montagna in cui potrete rifugiarvi dal mio ricordo.




 

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