Io non ti abbandono

di Akise_Hazuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** vecchi e nuovi amori ***
Capitolo 2: *** Ricordi ***
Capitolo 3: *** Chiarimenti ***
Capitolo 4: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 5: *** Il nuovo possessore ***
Capitolo 6: *** Sfida ***



Capitolo 1
*** vecchi e nuovi amori ***


Appena entro in classe tutti i ragazzi non fanno che guardarmi, che imbarazzo!
‘’ M-mi chiamo S-Sara Kurogane’’ accidenti, perché sto balbettando?! ‘’ è un onore fare la vostra conoscenza’’ dopo il mio goffo inchino, appena alzo lo sguardo vedo che due ragazzi in fondo alla classe mi stanno fissando più degli altri.. inizio a sentire un gran caldo e inizio a pregare che il prof smetta di parlare presto. Uno dei due ragazzi in fondo porta un cappello di stoffa gialla che copre quasi per metà i suoi capelli neri, è rosso in volto e ciò dà risalto ai suoi occhi azzurri, l’altro invece è molto pallido, (penso sia la sua carnagione naturale perché non mostra alcun segno di spavento o altro) e la prima cosa che mi colpisce in lui sono i suoi occhi, sono di un rosso brillante. Non posso negare che siano entrambi carini
Mentre do un occhiata rapida alla classe, il professore mi assegna il posto, sono tra il ragazzo pomodoro e ‘’mister occhi stupendi’’, spero di riuscire a concentrarmi durante le lezioni!!


 
Fortunatamente l’intervallo arriva prima del previsto.
Appena la campanella finisce di suonare mi presento nuovamente ai miei compagni di banco, il ragazzo dai capelli neri si presenta per primo ‘’piacere, mi chiamo Yukiteru Amano, felice di fare la tua conoscenza’’ dopo Yukiteru si presenta l’altro ‘’ il mio nome è Akise Aru ma puoi semplicemente chiamarmi Akise’’
‘’Felice di conoscervi Akise e Yukiteru, nya-‘’  
‘’Nya?’’ Yukiteru e Akise mi guardano divertiti, dopo essermi conto del verso fatto inizio a balbettare di nuovo ‘’ è u-un abitudine che ho fin da quand’ero piccola, ho sempre amato i gatti q-quindi tendevo a imitarli, ora mi capita involontariamente quando sono felice, ma sto cercando di disabituarmi..’’ subito dopo cala un breve silenzio imbarazzante che viene interrotto da Akise ‘’secondo me è carino, non dovresti disabituarti, ma comunque la decisione sta a te’’ e termina la frase con un ampio e (a mio parere) dolce sorriso, seguito a ruota da Yukiteru ‘’ se lo dite voi allora terrò questa mia abitudine, nya’’ e sorrido anche io, questi due hanno un sorriso contagioso, penso proprio che mi divertirò molto con loro.


La giornata trascorre molto velocemente, non è mai successo durante i giorni scolastici, e come se non bastasse ci sono altre due belle notize:
Oggi è venerdí e non ci hanno assegnato compiti, avrò due giorni pieni per conoscere meglio Yukiteru e Akise!! Non potrei chiedere di meglio!
Alla fine delle lezioni, mentre stiamo mettendo via le nostre cose, chiedo ad Akise se vuole venire al parco divertimenti con me, ‘’perché no? Va bene’’  risponde, evviva! Sto per chiederlo anche a Yukiteru per non essere scortese ma vengo interrotta da una ragazza coi capelli rosa prima che io possa aprire bocca, non è della nostra classe, mi domando chi sia e cosa ci faccia qui. ‘’Yukkiii! Dai andiamo a mangiare un gelato Yukkii’’ e mentre lo dice sta trascinando Yukiteru per un braccio, ‘’Yuno! Lasciami mi fai male!’’ lei lo lascia subito con un sorriso radioso ‘’va bene Yukkii’’ ‘’Sara, lei è Yuno Gasai… la mia… fidanzata’’ fidanzata?! ‘’…d-da quanto state insieme..?’’ sto tremando, non so nascondere le mie emozioni, quindi tutti e tre notano che mi sento a disagio ‘’ da quest’estate’’ risponde Yukiteru ‘’ Sara che hai? Sei molto pallida, sicura di stare bene?’’ non rispondo e corro subito fuori dalla classe più in fretta che posso, non so perché sto scappando ma non riesco a fermarmi e, senza rendermene conto raggiungo il parco divertimenti, ‘’bhe..tanto dovevo andarci’’ ,quindi non torno a casa ,resto seduta su una panchina e inizio a piangere,ma non so il motivo.
Per venti minuti buoni piango a dirotto finchè una voce alle mie spalle mi interrompe ‘’ecco dov’eri, ti ho cercato un po’ dovunque ma poi ripensandoci, questo è il luogo che mi è sembrato più ovvio’’  mi volto di scatto ‘’Akise… perché sei qui..?’’ si siede accanto a me e risponde ‘’ perché ero preoccupato per te’’ …preoccupato per me.. ‘’ puoi spiegarmi perché sei scappata in quel modo?’’ fortunatamente ho smesso di piangere, la sua sola presenza mi tranquillizza ‘’non lo so neanche io è che…non so…mi sono sentita strana, ma non ha senso! Lui lo conosco da neanche un giorno e quella semplice parola mi ha messo a disagio, non ci capisco niente!’’ mi prendo la testa tra le mani e continuo a ripetere ‘’non ha senso…non ha senso…’’  Akise sospira e quasi in un sussurro mi confida ‘’ è successo lo stesso anche a me’’ inizio a fissarlo ‘’è…successo anche a te? Cosa intendi?’’ ‘’Mi sono sentito anche io a disagio quando l’ho saputo, Yukiteru  mi piaceva da molto ma non ho mai avuto il coraggio di dirglielo ,e quando mi ha detto che si era fidanzato…bhe..vedendolo così felice…non volevo smorzargli l’entusiasmo rovinando la nostra amicizia’’ dopo avermi detto ciò non riesco a trattenermi e lo abbraccio ‘’S-Sara?! Che fai?’’ non voglio staccarmi ‘’Akise…se hai “rinunciato” a Yukiteru…ora chi ti piace..?’’ ‘’non lo so, perché me lo chiedi?’’ mi tremano le gambe, sento la necessità di dirglielo e togliermi un peso ‘’bhe…p-perché…’’ mi prendo una breve pausa e nel frattempo smetto di abbracciarlo ‘’….perchè volevo sapere se tu provi lo stesso che provo io… Akise Aru, tu mi piaci’’ il cuore mi batte fortissimo, come se volesse abbandonare il mio petto, lui mi guarda e si vede che è imbarazzato ma sorride ‘’scusami’’ inizio a dire ‘’ma sentivo il bisogno di dirlo’’ , non smette di sorridere mentre mi si avvicina, ora sono io a essere imbarazzata  ‘’ non c’è nulla di cui scusarsi, tu a differenza mia sei riuscita a dire ciò che provi alla persona che ti piace’’ continua ad avvicinarsi, è troppo vicino, sento il suo profumo che mi invade le narici, il tempo scorre velocissimo, in un attimo la sua bocca è vicinissima alla mia e lo sento sussurrare ‘’dato che sei riuscita a dirlo hai tutta la mia stima, mi piaci’’ e prima che io possa dire qualcosa lui spezza quella piccola distanza tra le nostre labbra, ‘’Akise’’ inizio a dire ‘’mi piaci…sono felice di averti incontrato, nya~’’


Bene, questo è il primo capitolo, spero vi sia piaciuto
è la mia primissima fanfiction quindi non è un granchè, tra poco pubblicherò il seguito
Accetto qualsiasi critica basta che non siano troppo volgari

a presto
 

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Capitolo 2
*** Ricordi ***


Le vacanze natalizie sono arrivate, da quando mi trovo in questa scuola il tempo vola!


Il Natale è la mia festa preferita, la città addobbata a festa con lucine colorate è stupenda, l’aria ha un non so che di magico e la famiglia è riunita….già..la famiglia..

Ormai sono quasi 6 mesi che i miei genitori si sono trasferiti in America per lavoro, raramente mi vengono a trovare e, quando succede, stiamo insieme neanche mezza giornata, ma ormai la cosa non mi dà più fastidio da quando conosco Akise.


Dopo l’ultima lezione, mentre Akise mi accompagnava a casa, gli chiesi cosa avrebbe fatto a Natale e lui rispose “Niente di speciale, lo trascorrerò da solo come l’anno scorso, ma la cosa non mi infastidisce più di tanto, tu invece?”
“io…bhe..anche a me tocca trascorrerlo da sola...però, dato che entrambi saremo soli...io pensavo che magari…p-potremmo trascorrere il Natale insieme se ti va”  ti prego, dimmi di si.
“mmmh…” ecco dirà di no me lo sento! “sai una cosa? Mi va benissimo, se vuoi dormo anche da te” e poi con un sorriso malizioso aggiunge “oppure dormo da te e con te”


Subito dopo arrossisco e assumo un’espressione da ebete mentre lo fisso imbarazzata. Lui si mette a ridere “se una frase ti fa quest’effetto voglio proprio vederti se lo facessi davvero”  inizio ad arrossire ancora di più mentre lui continua a ridere, è cosí bello quando ride.


Arrivati davanti casa mia chiedo ad Akise se vuole entrare a bere qualcosa di caldo, la temperatura si è abbassata in modo anormale, lui accetta con un sorriso quasi forzato, come se gli facesse male... Mentre mi passa accanto sento il suo respiro irregolare, ha il fiatone… però fino un attimo fa stava bene, o no?


Dopo essere entrati in casa iniziai a preparare del the, prima ci scaldavamo meglio era.

Nella stanza accanto sento Akise ansimare e tossire…metto l’acqua a bollire e vado subito da lui, ha il viso arrossato e trema, gli avvicino una mano alla fronte “Akise ma tu scotti! Sembri un fornello acceso! Vieni, ti accompagno in camera mia cosí potrai sdraiarti”  ma mentre tentavo di aiutarlo ad alzarsi in piedi lui si irrigidisce e mi guarda negli occhi dicendo “Sara...non devi preoccuparti, sto bene…dammi qualche minuto e vedrai che mi sentirò meglio” ma appena ebbe finito di parlare ricominciò a tossire e tremare rendendo vane le sue parole   “neanche per sogno, sei ridotto malissimo e a malapena ti reggi in piedi… per favore, lascia che ti porti in camera, mi prenderò cura io di te..” lui annuí e a fatica riuscí a portarlo in camera e a farlo sdraiare.


Non appena la sua testa toccò il cuscino Akise si addormentò; da sdraiato non ansimava e riprese a respirare normalmente, subito dopo andai a bagnare un fazzoletto per provare ad abbassargli la febbre.


Appena rientrai in camera, gli poggiai subito il fazzoletto bagnato sulla fronte ormai bollente, ma mentre stavo uscendo dalla stanza per vedere se avevo delle medicine, Akise, probabilmente delirante per via della febbre iniziò a parlare sottovoce e, per curiosità mi avvicinai, lo sentii dire “Deus…per favore…proteggila…da Second…lei..è la persona più cara che ho…”

Deus… avevo la sensazione di conoscere la persona che portava quel nome.. ma non ne ero sicura. La testa mi faceva male e, se chiudevo gli occhi vedevo un volto…non era umano.. quel viso era fatto principalmente da ossa e sedeva su una specie di trono…


Mi rannicchiai vicino al letto e mi sorpresi a sussurrare “rieccoti… Deus…”   ….ora ricordo…
 Deus Ex Machina… dio del tempo e dello spazio…colui che creò un Survival Game donando a 12 persone la possibilità di vedere il futuro tramite dei diari..
Mi voltai verso Akise…
Lui è stato creato da Deus per tenere d’occhio i 12 possessori e io…

 

…sono stata creata per proteggerlo

 

Rieccomi con il secondo capitolo di questa fanfiction.
probabilmente non sarà un granchè dato che l'ho scritto intorno all'una di notte ma spero vi piaccia
A presto
Ciaoo, nya~


 

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Capitolo 3
*** Chiarimenti ***


“Deus…per favore…proteggila…da Second…lei..è la persona più cara che ho…”
 
Questa frase mi rimbomba nel cervello da ieri, devo calmarmi e mettere in ordine le idee… sto per impazzire…
-Mi chiamo Sara Kurogane, ho 14 anni e vivo nella città di Sakurami.
Un dio di nome Deus ha creato un Survival Game per eleggere un nuovo dio, in questo gioco mortale dodici persone tramite dei diari possono leggere il futuro.
Akise è stato creato da Deus per tenere d’occhio questi dodici “concorrenti” e io invece sono stata creata per proteggerlo da loro nel caso venisse scoperta la sua vera identità…-
Però una cosa non mi è chiara…  come ho fatto a dimenticare tutto ciò?  E perché?
 
Mi avvicino al letto in cui sta dormendo Akise, fortunatamente la febbre è passata in fretta, non è ancora nel pieno delle forze ma almeno è di nuovo cosciente, dopo che si sarà svegliato dovrò chiedergli un paio di cose ma per il momento sarà meglio che dorma anche io, cosí mi rannicchio vicino a lui e mi addormento subito.
 
“Sara?”
“…..”
“Sara svegliati, è mezzogiorno passato”
“...solo..cinque minuti…”
“eh no, hai detto la stessa cosa mezz’ora fa, quindi ora in piedi senza fare storie”
“…no.. lasciami dormire..”
“allora non mi lasci altra scelta” subito dopo averlo detto mi prende in braccio e inizia a baciarmi tentando di portarmi in soggiorno.
“A-Akise!? C-che stai facendo!?”  inizio ad agitarmi e cado dalle sue braccia, di faccia
“Sara! Va tutto bene?!”
“S-si, non è nulla, ma perché prima mi hai preso in braccio baciandomi?” lui mi rivolge il suo solito sorriso malizioso e, prendendomi il viso tra le mani mi dice “ non volevi alzarti dal letto quindi… diciamo che mi hai costretto”
“Stupido…” 
Akise scoppia a ridere, sembra che la febbre sia passata.. che sollievo…
“Mh? Sara che hai? Sembri pensierosa, è successo qualcosa?”
“Uh? N-no.. stavo solo pensando a una cosa..” lui mi fissa con il suo sguardo interrogatorio
“Sara, se vuoi parlarne io sono qui” dice dolcemente
“N-Non è niente di grave…” cavolo devo smettere di balbettare!! Sto parlando con Akise, non con un estraneo!
 ”…Stavo solo ripensando alla frase che hai detto mentre dormivi” Akise arrossisce “S-Spero di non aver detto n-nulla di imbarazzante….”
“No, no… tranquillo. Se vuoi ti dico ciò che hai detto parola per parola” annuisce
-Deus…per favore…proteggila…da Second…lei..è la persona più cara che ho…-
 
Lo sguardo di Akise si oscura di colpo
“…”
“Akise…prima che tu possa dire qualsiasi cosa fammi parlare un attimo… i-io...ecco..” dai Sara ce la puoi fare! È solo una frase! “ io so chi sei veramente”
Akise indietreggia “…spiegati meglio”
“So del Survival Game, dei giocatori, dei diari e… so che sei stato creato da Deus per controllare i possessori…”
“Sara….ma tu… chi sei? Sai tutto di me ma io non so niente di te.. Parla”
Mi rialzo dal pavimento e lo guardo seria
“Io…sono stata creata da Deus come te.. e il mio compito è proteggerti”
Akise, tremante, si siede sul letto “…Dimmi che stai scherzando, questo dev’essere un incubo…ti prego..dimmi che è un incubo..”
Scuoto la testa “mi spiace…ma non stai sognando…entrambi siamo coinvolti –“
Non mi lascia finire la frase
“È proprio questo il problema!! Fino a che ero coinvolto solo io mi andava bene ma adesso? Adesso mi dici che sei coinvolta pure tu?!”
È furioso, ma non devo esitare nel rispondere. Devo sapere perché è arrabbiato e devo recuperare i miei ricordi!!
“Akise, non capisco da dove nasce questa tua rabbia. Sono coinvolta anche io, e allora?! Spiegami perché reagisci così!”
“Perché?” si rialza dal letto e mi guarda tristemente, la sua rabbia è già passata? “Perché se non eri coinvolta nel gioco potevo proteggerti più facilmente ma adesso…” ha gli occhi lucidi “…adesso è tutto più difficile…io non voglio perderti! Non me lo perdonerei mai!!” lo vedo sempre più triste…non avrei mai pensato di vederlo così…
“A-Akise…non fare così.. altrimenti io…i-io…” Non riesco a finire la frase perché inizio a piangere come una bambina “A-Akisee…*sniff* n-neanche io v-voglio perdertiii “
E prima che me ne rendessi conto Akise tenta di consolarmi abbracciandomi
“Ssssh..tranquilla…tranquilla…va tutto bene…insieme riusciremo a rimanere incolumi fino alla fine del gioco..te lo prometto..”
Il suo tono di voce è rassicurante, sembra una ninnananna
 
“Akise…ti amo..nya˜ ”
 

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Capitolo 4
*** Ritorno a scuola ***


“Sara corri più veloce o faremo tardi!!”
“Non gridare Akise! È anche colpa tua se siamo in ritardo!!”
Le vacanze natalizie sono finite, dopo 3 settimane di riposo ricomincia la scuola. Anche se questa mattina il risveglio è stato piuttosto difficile.. Né io né Akise abbiamo sentito la sveglia e di conseguenza è iniziata una corsa contro il tempo per arrivare puntuali.
Sara:“Uuuufff… Non pensavo che mio il primo giorno di scuola sarebbe stato così … ”
?:”...movimentato?”
Una voce allegra completa la mia frase, la conosco questa voce!
”Yukiteru!! Che bello rivederti! Nya~ ” faccio per abbracciarlo ma Akise mi prende per il colletto della mia camicetta ”Ehi, calmati! Fino a un attimo fa non eri sfinita per la corsa?” mi dice, gli faccio la linguaccia e rispondo “Che c’è? Sei geloso per caso?” sento la sua presa allentarsi e ne approfitto per liberarmi, subito dopo lo sento ridere
A:”Hai imparato a rispondere eh? Piccola peste”
S:”Ho imparato dal migliore” gli rispondo sorridendo
Y:”Scusate posso fare una domanda?” ci interrompe Yukiteru
S:”In teoria l’hai già fatta ma, essendo buona di cuore te ne concedo un'altra” scoppio a ridere e mi becco una gomitata da Akise
A:”Datti una calmata. Yukiteru, cosa dovevi chiedere?”
Y:”Ecco…voi due…state insieme?” chiede facendomi arrossire
S:”B-bhe…ecco…i-in un certo senso….p-possiamo dire di si….più o meno…” devo smetterla di balbettare
A:”Sei tornata normale a quanto vedo” dice sorridendo “comunque si, stiamo assieme solo che non ho fatto una proposta classica, è successo e basta”
Y:”Capito. Sono felice per voi!”
Avrei voluto parlare un po’ di più con i miei amici ma il professore entrò in classe e iniziò a controllare i compiti. Vabbe, aspetterò l’intervallo.
 
 
*3 ore dopo*
 
S:“Finalmente è finita… Non ce la facevo più! Nya~ ”
A:”Siamo solo a metà giornata, devi aspettare altre tre ore prima di esultare”
S:”Guastafeste…” Akise è piuttosto bravo a smorzare il mio entusiasmo “Mh?” inizio a guardarmi in giro, mi sento a disagio e mi gira la testa…qualcosa non va.. Akise leggermente preoccupato mi chiede se sto bene “Si, sto bene non ti preoccupare…Però ho un brutto presentimento..”
A:“Riguardo cosa?”
S:”Non lo so…però è una sensazione opprimente, mi da fastidio..”
?:”Reagisci così quando l’identità di Akise sta per essere scoperta o lui è in pericolo, dopotutto il tuo compito è proteggerlo”
Cosa? Akise è…in pericolo..?
A:“Sara che succede stai bene?! Sei pallida e stai tremando!” mi chiede preoccupato
S:”Akise… dobbiamo andare un attimo in un posto tranquillo, devo parlare con Deus” rispondo seria
A:”Perché?”
S:”Prima ho sentito la sua voce, devo chiedergli una cosa urgentemente”
Fortunatamente Akise non mi fa domande e mi accompagna in infermeria, se restiamo qui posso recuperare le forze comunicare con Deus senza problemi.
“Sara, aspetta. Dammi la mano, verrò con te a parlare con lui. Io…io non ti abbandono…soprattutto non adesso che stai male” mi dice dolcemente
“Grazie nya~. Ora però andiamo“
Lui annuisce e in un attimo, ci ritroviamo nella cattedrale di legge ed effetto…Dinnanzi a Deus
 

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Capitolo 5
*** Il nuovo possessore ***


“Deus, devo parlarti. Ora ascoltami”
Sono davanti a Deus, ora per ottenere le informazioni che mi servono devo mantenere il sangue freddo, non so come reagirebbe se esitassi…forse niente, ma preferisco non rischiare…devo farlo per Akise!
“Kurogane Sara! Come ti permetti di dare ordini a Deus?!” la voce acuta di MuruMuru rieccheggia in tutta la cattedrale
“MuruMuru, lasciala parlare. Dopotutto la stavo aspettando” il tono profondo e autoritario di Deus sovrasta la voce della sua servetta
“Volevo saperne di più sul mio malessere improvviso, mi avevi detto che era perché avvertivo un pericolo riguardo Akise, ma allora perché non è successo lo stesso quando lui aveva la febbre? Dopotutto una febbre del genere non lascia indifferenti!! Ammettilo, tu centri qualcosa!!” Akise si avvicina e mi appoggia la mano sulla spalla, ho alzato troppo la voce, devo calmarmi… Fai un bel respiro Sara…non arrabbiarti…
“Lo ammetto, era colpa mia. Ma l’unico motivo per cui non avvertivi nulla quel giorno è perché non ricordavi nulla riguardo il Survival Game. Il tuo compito è legato ai tuoi ricordi, se li perdi il tuo incarico verrà annullato momentaneamente finché non ricorderai tutto nuovamente.”
“Capisco… ma c’è ancora una cosa che non mi è chiara…Come ho fatto a perderli?” Deus inizia a ridere
“Mi spiace…Ma questo devi scoprirlo da sola dato che manca ancora un pezzo della tua memoria. Stavolta non posso risponderti”
Cosa? Manca ancora qualcosa? E ora che me l’ha detto non può approfondire l’argomento?!
“Perché non puoi?!” mi innervosisco ancora di più quando lui continua a ridere dicendomi:
“Perché altrimenti il gioco non è più divertente. Però ti posso dire solo una cosa… Ti ho reso il lavoro un po’ più difficile…Altrimenti sarebbe troppo facile”
“In che senso? Come? PARLA”
“Lo scoprirai molto presto…Però considerami un Dio benevolo…In cambio di un upgrade del tuo incarico annullerò la tua nausea se Akise è in pericolo per non causarti ulteriori fastidi”
“Stai solo facendo una gran confusione!!” Gli grido contro facendolo ridere nuovamente
“Perdonami, ma compatiscimi… Mi annoio se il gioco diventa troppo monotono..”
Dannato…
 
 
 
È da una decina di minuti che siamo tornati in infermeria. Mi sento un po’ meglio ma sono turbata per aver scoperto che non ricordo tutto sul Survival Game… Perché ho dato per scontato di ricordare tutto?! Ma soprattutto… Cosa non ricordo? E cosa intendeva con “Ti ho reso il lavoro più difficile”?
“Dannazione!!”
“Sara, vuoi tornare in classe o rimaniamo qui ancora un po’?” Il tono tranquillo di Akise mi riporta alla realtà
“Vorrei rimanere qui ancora un pochino…Ehm…Akise?”
“Si?”
“Grazie” dico arrossendo leggermente
“E per cosa?”
“Per essere sempre al mio fianco, per sopportare i miei sbalzi d’umore ma soprattutto…. Grazie…grazie perché mi rendi felice”
“Da dove viene tutta questa dolcezza?” mi dice in modo scherzoso
“Perché? Da quando è vietato dire parole dolci al proprio ragazzo?” gli rispondo ridacchiando.
È la prima volta che lo chiamo Il mio ragazzo o che lo consideri tale…fino ad ora lui per me era semplicemente Akise… Forse sarebbe meglio se gli dicessi più volte ~ti amo~ o ~ti voglio bene~…
“Akise…devo dirti un’altra cosa”
“Dimmi”
“…Io -“  All’improvviso un’esplosione mi interrompe
“Che cos’è stato?!” chiede Akise allarmato
“Non lo so…Però sarà meglio andarcene da qui” rispondo rialzandomi dal lettino prendendolo per mano
“Sei sicura di riuscire a camminare? Sei ancora debole…”
“Lo scopriremo strada facendo, ora sarà meglio andarcene.. e alla svelta!”
Iniziamo a correre per i corridoi della scuola cercando una via d’uscita, ma per più volte dei detriti dell’esplosione ci bloccano il passaggio per l’uscita più vicina.
“Maledizione! Non ne posso più di tutti questi detriti!!” impreca Akise spazientito provando a spostare alcune macerie
“Akise, fermo! Se perdiamo la calma non usciremo mai da qui!! Dobbiamo restare cal-“
Una seconda esplosione mi interrompe nuovamente, stavolta però il rumore è più vicino. Se non troviamo un modo per andarcene….rischiamo di morire!! Ci sediamo sotto una finestra subito dopo aver sentito una voce femminile parlare al megafono.
-IO, LA GRANDE MINENE URYU, HO PRESO IL CONTROLLO DI QUESTA SCUOLA! QUALSIASI STUDENTE O INSEGNANTE DEVE CONSIDERARSI MIO OSTAGGIO!! HO PIAZZATO DEGLI ESPLOSIVI IN TUTTI I CORRIDOI, MA PER UN UNICO MOTIVO!-
Il mio cuore salta un battito… Minene Uryu non è solo una terrorista di fama internazionale… è anche il nono possessore del Survival Game!
“A-Akise…” balbetto
“Ssh, sentiamo che ha da dire…” mi zittisce
-IL MIO UNICO OBBIETTIVO È IL TREDICESIMO POSSESSORE-
Tredicesimo?! Ma i possessori non erano 12?! Che succede…?
Io e Akise ci guardiamo, confusi.
Aspetta…
 
…e se questo avesse a che fare con il discorso con Deus…?
 
…Non dirmi che…
“Akise dammi il tuo telefono!” ordino, terrorizzata. Lui me lo passa senza fare domande.
Non appena lo apro e leggo le note mi crolla il mondo addosso…. Lui scriveva un diario sui possessori per via del suo ruolo di osservatore ma adesso…
 
…Le note contengono date e informazioni future…
 
…Mi viene da piangere…
 
 
 
…Akise Aru è diventato il tredicesimo possessore.
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Sfida ***


Non ci credo…Non voglio crederci!! Akise…un possessore…
 
Ridò il telefono al suo proprietario.
“Quindi sarei io il tredicesimo possessore…” bisbiglia prima di ridacchiare “Finalmente il gioco si fa interessante...”
Continuando a ridere si rialza “Sara, abbiamo un nuovo incarico da un cliente sconosciuto. Sconfiggere il nono, Minene Uryu! Stavolta avrò bisogno del tuo aiuto, sei pronta?” chiede tendendomi una mano
“Certo, signor Detective” rispondo rialzandomi
“Allora, abbiamo a disposizione il mio diario del futuro che predice le azioni di tutti gli altri possessori, ma non abbiamo niente per difenderci…”
“Almeno con il tuo diario possiamo tenere d’occhio il nono e… Eh?” sento qualcosa nella mia tasca…eppure io le uso raramente, non tengo mai niente lí…
Quando tiro fuori l’oggetto misterioso Akise mi guarda stranito
 “Perché hai un pugnale?”
“N-Non lo so… Me lo sono ritrovata nella tasca…Che ci sia di nuovo lo zampino di Deus? Prova a vedere se anche tu hai qualcosa”
Lo vedo frugare nelle tasche del suo giubbotto senza risultati
“A quanto pare sei l’unica. Non importa, ci faremo bastare il mio diario e la tua arma. Ora andiamo!”
Annuisco e ricominciamo a cercare una via d’uscita, senza risultati
-ALLORA TREDICESIMO, SO CHE SEI QUI. VIENI FUORI- strilla Minene dal cortile
“Pensa, Akise, pensa….Come possiamo uscire da qui?” mormora
“Ehm.. Un modo ci sarebbe..”
“Ovvero?”
Con un dito indico la finestra “È un po’ pericoloso, ma non ci sono alternative”
“A mali estremi, estremi rimedi. Giusto?”
“Già, poi qua sotto ci sono dei cespugli... Ora andiamo a zittire quella pazza!” Apro la finestra e lo prendo per mano “Al mio tre, ok?...Uno…”
Ho un po’ paura ma questa sensazione di pericolo mi dà una scarica d’adrenalina…Ma devo farcela, è mio dovere proteggere Akise. Anche a costo di uccidere…
“…Due….TRE!!” In un attimo ci ritroviamo nei cespugli sottostanti
 
 
“Sei tutta intera?” mi chiede non appena ci liberiamo
“Sì” Ammetto che mi piacerebbe rifarlo, ma ora devo rimanere concentrata
 
-OHOHO…ECCOTI, TREDICESIMO… SAI? È STRANO CHE VERSO LA FINE DEL GIOCO DEUS ABBIA DECISO DI AGGIUNGERE UN ALTRO POSSESSORE-
“È ancora più strano il fatto che, nonostante questi 20 metri che ci separano, tu continui ad utilizzare quel coso. Ti sentiamo anche senza. Basta alzare la voce” ribatto acida
“E tu chi saresti? Non sei un possessore…” chiede Minene allontanandosi dalla faccia il megafono, avvicinandosi di qualche metro con cautela
“È vero, non sono un possessore. Ma sono coinvolta in questo gioco. Quindi è normale che io sia qui”
“Lasciamo stare. IL MIO UNICO OBBIETTIVO È UCCIDERE IL TREDICESIMO” grida spostando la sua attenzione su Akise
“Guarda che io ho un nome. Ma dubito che tu voglia restare qui a fare conoscenza” sbuffa divertito. Come fa ad essere così calmo? Dopo questi due minuti di conversazione io ho già voglia di farla fuori!
“Ah ah ah… Molto spiritoso. Ma adesso…perché non mi uccidi?” lo deride Minene
“Akise, posso ucciderla? La mia pazienza ha un limite. Non la sopporto” ringhio giocherellando nervosamente con il mio coltello
“Stai calma… È pericoloso. Il diario dice che ha piantato mine in tutto il cortile, ci troviamo davanti a un campo minato. Un passo falso e siamo fregati”
“Allora mocciosi…Perché non vi muovete? Avete paura?” Il nono continua a prenderci in giro ridendo beffarda 
“Akise, guarda...” bisbiglio
Indico un’ombra alle spalle di Minene. È la silhouette di una ragazza che si avvicina al nono di soppiatto impugnando un coltello e la terrorista sembra non averla notata…
Però quella ragazza ha un aria familiare…Mi sembra di averla già vista… E dopo essersi avvicinata di più la riconosco
“Yuno…?” penso ad alta voce
“Cosa!?” Akise si irrigidisce non appena pronuncio quel nome “Che ci fa qui?”
“Sembra avere intenzione di uccidere il nono… E se attacca alle spalle evita il campo minato… È il modo più facile di avvicinarsi…Noi non possiamo fare nulla!”
“Ehi voi due! Cosa avete da bisbigliare? Sto aspettando che uno di voi due mi uccida!” grida la terrorista
Nel frattempo Yuno si è avvicinata ancora di più
“Sei stata lenta…. Avresti dovuto far qualcosa invece di stare lì immobile a deriderci” risponde Akise
“Che intendi?!”
“Girati e capirai... Addio, Minene Uryu”
In un attimo la testa della donna è per terra sopra una pozza di sangue, Yuno l’ha decapitata subito dopo il saluto di Akise
“Tsk… Me la ricordavo più furba…” sbuffa la ragazza
“Aspettate, lo sentite questo rumore…?” Chiedo guardandomi intorno “È come un ticchettio…”
Prima di finire la frase spalanco gli occhi e ricordo un particolare…
Quella donna è una bomba umana.
“DOBBIAMO ALLONTANARCI, SUBITO! IL CORPO STA PER ESPLODERE!” grido iniziando a correre seguita dagli altri.
Riusciamo ad allontanarci di pochi metri prima di sentire l’esplosione, non so come ma ne siamo usciti indenni.
“Però…C’è mancato poco” ansima Akise riprendendo fiato
“Se fossimo rimasti lì anche solo qualche secondo in più non voglio sapere cosa sarebbe successo…” sbuffo
“Il nono aveva abbassato la guardia, ha fatto troppo la spavalda. Ma adesso che è morta siamo rimasti in tre. Io, Yukki e il tredicesimo, ovvero uno di voi due…” sussurra e, girandosi verso di noi, ci punta contro il suo coltello.
“…Potrei uccidervi seduta stante… Ma siete fortunati. Oggi vi lascio vivere, però la prossima volta che ci incontreremo sarà anche l’ultima. Chiaro?”
“Cristallino, Gasai-san” risponde Akise con una nota di sarcasmo nella voce
Subito dopo, Yuno si dileguò.
“Quindi la prossima volta sarà una battaglia all’ultimo sangue eh?”  dico iniziando a ridere  “Perfetto… Non vedo l’ora di sfidarti e ucciderti …Yuno…”
 

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