Sweet Kisses and Sweet Desserts

di ciaociaoneko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un dolce risveglio ***
Capitolo 2: *** idee e preoccupazioni ***
Capitolo 3: *** per cena: dolci e champagne! ***
Capitolo 4: *** cioccolatini e amore... ***



Capitolo 1
*** un dolce risveglio ***


I raggi del sole stavano già illuminando e riscaldando quell’appartamento tutto bianco con il divano di cuoio nero e il piano colazione perfettamente pulito e ordinato. Al centro della stanza, ad assaporare quel momento di perfetto silenzio e tranquillità, giaceva a terra, sul pavimento in legno raffinato, un ragazzo con una camicia bianca, abbastanza aperta da poter intravedere il suo petto e dalle forme che prendeva la camicia, il ragazzo doveva aver un corpo muscoloso ma non troppo. Era assorto nei suoi pensieri quando sentì il rumore di una porta che si apriva... non si alzò, rimase sdraiato a terra con gli occhi chiusi. Un altro ragazzo che uscì dalla camera da letto, ancora un po' assonnato, si guardò intorno come a cercar qualcuno, indossava un maglione di lana grigio leggermente scolorito e più grande di lui di almeno due taglie e con dei pantaloni lunghi e bianchi e i capelli tutti arruffati, il complesso lo rendeva molto adorabile. Mentre camminava per dirigersi verso il divano passò senza notare il ragazzo a terra... poi ritornò indietro, lo guardò con uno sguardo malizioso e gli si buttò addosso dicendogli:-’ngiorno Chansung! - con voce felice e divertita. Chansung fino a pochi secondi prima tranquillo e rilassato, fece un verso di dolore e guardò il ragazzo che era addosso a lui, i loro visi erano molto vicini, Chansung gli fece un sorriso dolce e gli disse:- Junho, ti sei svegliato? Anzi si sente... - con tono ironico. - sì e mi sono svegliato anche di buon umore! Anche se sento qualche dolore al corpo... - gli disse ancora con la voce un po' assonnata. - noto che sei pieno di energie! Ti ha fatto bene passare la notte a... a giocare, vero? - disse trattenendo una risata. Junho arrossì in volto, si volto la faccia e dopo lo guardò - perché te ne sei andato? E perché sei qui a terra? - gli chiese con un filo di tristezza. - mi sono svegliato circa mezz'ora fa e quando ti ho visto dormire così profondamente non ce la facevo a svegliarti, eri troppo adorabile, così sono venuto qua e mi sono sdraiato, non sapendo cosa fare, poi però qualcuno mi si è buttato a peso morto a dosso... - gli disse. - volevo stare con te... mi sono svegliato ma tu non c'eri, pensavo fossi uscito - gli disse con voce triste e distogliendo lo sguardo da lui che lo stava guardando con gli occhi pieni di ardore - invece, poi ti ho visto qui a terra e mi sono sentito così felice da volerti abbracciare! - riprese con un tono imbarazzato ma allo stesso tempo felice. - lo sai che non potrei mai andarmene via, lontano da te, ti amo troppo per farlo, anche se fai parecchio casino e de come se dovessi fare la babysitter a un bambino - gli disse ridendo. - ah si? Quindi io sarei un bambino a cui bisogna badare... Junho si alzò e si mise a cavallo sopra di lui e con un sorrisetto malizioso ma serio allo stesso tempo gli disse - allora fammi giocare! Dai! Chansung lo guardò dubbioso poi si mise seduto con Junho sulle gambe e stringendolo di più a sé lo guardò con uno sguardo ardente ma con voce premurosa gli chiese - ti sei arrabbiato... - i loro visi erano così vicini che Junho poteva sentire il calore provenire dalla sua bocca mentre parlava dei brividi, gli salivano su per il corpo - ... o vuoi veramente che ti faccia continuare il nostro gioco di ieri sera? - riprese con voce persuasiva. Junho avvampò ma seppe mantenere il controllo, e buttando Chansung con la schiena a terra gli disse:- eh no! Io voglio veramente giocare con te, anzi desidero che tu mi coccoli o mi accarezzi, insomma voglio passare del tempo con te! - Junho pensò che Chansung si sarebbe arrabbiato, invece non fu così perché Chansung lo prese, se lo mise di lato e gli fece passare il suo braccio sotto il suo collo in modo che lui poteva appoggiarsi la testa, Junho si sorprese e lo guardò con occhi pieni di sorpresa e gioia, si girò verso di lui e gli chiese:- sei per caso arrabbiato? Non ti stai sforzando vero? Mi sembra strano che tu... - senza finire la frase Chansung gli disse - non sono arrabbiato e non mi sto di certo sforzando.. tutto sommato mi fa piacere stare qui in questo modo, sei così ingenuo e carino quando dici le cose che forse non ci pensi, è impossibile resisterti! - - se la metti così... posso fare quello che voglio? Ovviamente anche tu, se sei d'accordo. - gli disse con voce così incredula che neanche lui credeva a quello che aveva detto. - certo... - e con quelle parole gli diede un bacio sulla fronte e portando la mano sul suo viso gliene diede un altro sulla guancia - infondo è rilassante non ci vedo niente di male... - riprese guardando il tetto dell'appartamento. Junho era rimasto sorpreso, era da molto che aspettava di passare momenti del genere insieme a Chansung, si sentiva al sicuro vicino a lui stretto dalla morsa del suo braccio, era come se dentro di sé una stufa avesse cominciato ad accendersi e stesse mandando a tutto il suo corpo, un calore piacevole e rassicurante. Cominciò a giocare con le dita facendole camminare sul petto di Chansung, andava avanti e indietro dallo sterno fino all'ombelico, si divertiva, poi cominciò a toccare la sua faccia in particolare la bocca, Chansung voltò il viso verso di lui e strofinò il suo naso con quello di Junho e cominciò a toccargli i capelli ancora arruffati. Guardandolo con dolcezza gli disse:- lo sai che sei proprio adorabile? Sei tremendamente carino e coccoloso, mi viene voglia di baciarti per ogni così che fai o dici - e fece per dargli un leggero bacio sulla bocca. Lo guardò e gliene diede un altro, pressando di più la sua bocca su quella del ragazzo. Junho si mise sopra di lui e con la bocca prese il labbro inferiore di Chansung, lo morse e lo baciò profondamente e gli disse:- lo so di esserlo e mi fa piacere che tu me lo dica -. - che ragazzino modesto che mi è capitato... - gli disse dandogli un altro bacio. Mentre i loro baci si prolungavano e diventavano sempre più profondi e intensi la mano di Junho cominciò a camminare su e giù per il corpo di Chansung e quando le dita incontrarono i bottoni della camicia, li sbottonò, quando poté toccare la sua pelle nuda, Chansung con uno scatto felino fece finire Junho sotto di lui, e cominciò a baciarlo sulla fronte e scendendo giù per la tempia cominciò a mordicchiare l'orecchio, a quel morso Junho gemete, sentiva il suo respiro addosso al suo collo che veniva baciato con delicatezza, a ogni suo tocco, gli salivano brividi di piacere. La mano di Chansung cominciò a scendere lentamente e fini per portarla sotto il maglione di Junho che gemete di nuovo... Junho con un leggero affanno gli disse:- a-avevi detto che non l'avremmo fatto... - io non ho detto questo e tu mi hai concesso il permesso di farti ciò che volevo... infondo ti sto solo baciando - gli disse abbastanza divertito e compiaciuto. - lo sai benissimo che andrà a finire... in quel modo! - gli disse finendo la frase più con un tono dolorante causato dallo sfregamento delle dita di Chansung ai suoi capezzoli. - ti sto' solo dando il mio amorevole affetto... - disse palesemente divertito dalla situazione. Junho però riuscì a togliersi di dosso Chansung e ad alzarsi, e di fretta si abbassò il maglione prese il telefono, se lo mise in tasca e gli disse senza neanche guardarlo ma chiaramente imbarazzato:- scusami... Ma devo per forza andare, non posso farlo... - lo sguardo di Chansung si rattristì e di colpo si alzò per andare verso Junho, che stava aprendo la porta per andarsene, gli si mise davanti - Junho, perché te ne stai andando? Ho fatto qualcosa che non dovevo? É colpa mia?... - non fece in tempo a finire che Junho gli disse - no Chansung non è colpa tua, è colpa mia... Ma adesso devo andare sono in ritardo e faresti meglio a sbrigarti pure tu. - e finì per andarsene.

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Capitolo 2
*** idee e preoccupazioni ***


Chansung rimase solo si sedette sul divano con le mani fra i capelli a pensare a cosa avesse fatto e a cosa avrebbe dovuto fare... Ma niente gli veniva in mente, poi all' improvviso sentì bussare alla porta, si chiuse i bottoni della camicia e andò ad aprire. Quando aprì, si trovo davanti la vicina dell'appartamento accanto che gli disse :- Chansung è successo qualcosa tra te e Junho vi ho sentiti litigare poco fa... Non vi sarete mica... - - no signora Way, non è nulla di grave, solo una piccola incomprensione ma la ringrazio comunque per essersi disturbata a venire qua. Non volevamo di sicuro far rumore e tanto meno farci sentire ci dispiace. - gli disse il più gentile possibile. - sai non ti credo e poi non c'è bisogno di chiedere scusa credo di essermi abituata alle vostre... urla, si sente che siete giovani - disse maliziosamente e trattenendo una risatina soffocata. - mi dispiace... ma lo sa che quando c'è di mezzo l'amore si fanno pazzie- - si ... E che amore che deve essere il vostro... comunque secondo me, Chansung, dovresti regalargli qualcosa, tanto per farti perdonare! - gli disse guardandolo con uno sguardo accusatorio. - ma io non ho fatto niente... O almeno non so ancora cosa ho fatto! - gli disse innervosito. - tu non ci pensi ma forse sta male per qualcosa che gli hai fatto.. insomma Chansung dovresti essere più delicato con lui! - gli disse rimproverandolo leggermente. - quindi lei crede che sia ... Per quello? Ma è assurdo! - - no che non è assurdo! È pur sempre più fragile, sopratutto visto da quel punto di vista... tu ascolta a me... Quando finì di parlare con la signora Way, uscì di casa prese la sua macchina e andò in giro a fare delle piccole compere. Quando finì, erano già le due del pomeriggio, ritornò a casa sperando che Junho non ci fosse e quando entrò, fu così, doveva essere ancora fuori. Quindi cominciò a preparare tutto quello che gli aveva detto di fare la signora Way.. Ancora non credeva di star seguendo dei consigli dati da una anziana signora che forse di uomini ne doveva aver avuti alle spalle. Mentre Junho era al bar con i suoi amici a bere del caffè, si sentiva in colpa per quello che aveva fatto quella mattina, non voleva essere così freddo con Chansung ma non voleva dirgli quello che aveva, infondo pensava che fosse solo colpa sua se ora loro due si trovavano in questa situazione. Mentre stava per ordinare il suo caffè al latte, un messaggio fece squillare il suo telefono, quando vide da chi proveniva, si sentì ancora più triste. Il messaggio era da parte di Chansung in cui gli chiedeva se alle nove di sera poteva andare da lui, nel messaggio alla fine aveva scritto "è molto importante... per favore non mancare" quando lesse quelle parole, si preoccupo ancora di più, non aveva il coraggio di presentarsi davanti a lui alle nove inoltre mancava solo un'ora!

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Capitolo 3
*** per cena: dolci e champagne! ***


Quando furono le nove, Chansung aveva già preparato tutto per il momento, ora aspettavo solo che Junho bussasse. Chansung aveva cominciò a chiedersi se sarebbe venuto, erano già passati quattordici minuti dall'ora dell'incontro, poi i minuti divennero venticinque e Chansung quasi si stava per arrendere all'idea che Junho non venisse più, solo poco secondi dopo però sentì bussare alla porta e quando andò ad aprire di fretta vide Junho con la testa china e le mani dietro la schiena, Chansung lo guardò e gli disse:- pensavo che non venissi più, ci sarei rimasto molto male. - Junho alzò lo sguardo verso di lui e gli disse frettoloso e balbettando:- p-per quanto riguarda questa mattina... vedi non ti ho det... - non finì la frase che Chansung lo interruppe - no Junho aspetta! Prima voglio che tu entri, ho una sorpresa per te - si tolse da davanti e fece passare Junho e quando attraversò la soglia sentì uno strano odore ... Un odore dolce come di fragole e altri frutti, infatti, appena arrivò accanto al divano vide quasi un sogno: un tavolo con sopra una ventina o di più di dolci di vari tipi che andavano da cheesecake a torte di tantissimi gusti, da gelati dai magnifici colori a gelatine di ogni genere e cioccolatini al latte e al centro tavola un vaso di vetro con un piccolo mazzo di rose bianche e rosse, inoltre accanto a quello spettacolo meraviglioso c'era un carrellino e sopra un secchiello con dentro dello champagne. Era rimasto senza parole, lui amava tremendamente i dolci e in quel momento davanti ai suoi occhi aveva un tavolo pieno di delizie pronte solo per essere assaggiate... Chansung invitandolo a sedersi gli disse con un mezzo sorrisetto:- so che ami follemente i dolci, quindi per farmi perdonare ti ho preparato questo banchetto speciale, e come vedi ci sono vari tipi di torte, gelati, gelatine,... Insomma tante buone cose no? E puoi mangiarne quante ne vuoi! - Junho rimase allibito, ancora non credeva a quello che aveva davanti, ma ripensando al motivo per cui aveva preparato tutto questo la tristezza, lo assalì di nuovo e anche se con un filo di voce gli disse:- e-è ... davvero p-per me... tutto questo? Sono molto contento ma non lo dovevi fare... non me lo merito! - Chansung si diresse verso di lui prese il suo viso delicatamente e fissandolo negli occhi gli disse con voce profonda e calda:- Junho, sta' tranquillo! Te lo meriti è come! Sei la cosa più dolce che esista su questo mondo e il solo fatto che tu sia venuto è stato così sollevante che neanche ti immagini, pensavo c'è l'avessi con me! Ora voglio che tu ti riposa. Forza siediti e mangia perché dopo c'è dell'altro! - e dicendogli queste parole lo baciò sulla fronte e poi lo lascio andare. Junho si sedette e non sapendo da dove iniziare prese a caso un pezzo di cheesecake alla ciliegia quando lo morse un'ondata di sapori, invase il suo palato! Era magnificamente buona, fresca, dolce e deliziosa! Il suo umore cambiò all'improvviso divenne spensierato e felice come un bambino, Chansung dall'altra parte del tavolo si stava divertendo un mondo tant'è che non riuscì a trattenere la sua risata e Junho appena lo sentì lo fissò come se non capisse il motivo per cui ridesse e gli chiese:- Chansung perché ridi?- - perché non ho mai visto nessuno mangiare come mangi tu sembri uno scoiattolo con le guancia gonfie!! Sei adorabile anche quando ti strafoghi di dolci - gli rispose ridendo. Junho arrossì e rise pure lui, all'improvviso Chansung si alzò dalla sedia e si diresse verso di lui. Quando gli fu vicino, chinò il suo viso verso quello di Junho e gli disse con voce scura:- ma guardati ti sei sporcato la guancia con la panna... sei proprio un bambino - e gli leccò il punto su cui si era sporcato, Junho rabbrividì e quasi non fece un piccolo balzo dalla sedia. E gli disse:- ma Chansung! Insomma! Non puoi fare così! - - ti ho solamente pulito, ma ora voglio che tu venga con me, è il momento per la seconda sorpresa... Seguimi -.

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Capitolo 4
*** cioccolatini e amore... ***


Junho si alzò, anche se provava pena nel lasciare tutto quel paradiso afrodisiaco lì sul quel tavolo. Quando lo seguì Chansung, gli disse di chiudere gli occhi, lui lo fece e quando gli disse di aprirli si ritrovò in camera da letto con dei petali di rose sparsi sul letto e con una ciotola di cioccolatini affianco sul comodino, un'ondata di sensazioni lo investì, si voltò verso Chansung e gli disse:- perché mi hai portato qui? Non mi ci avrai portato per... - - per i cioccolatini! Ti piacciono no? Qui ci sono! - gli disse interrompendolo. - Secondo te, io dovrei crederti? A te? - gli disse - ti giuro che io voglio solamente mangiare questi deliziosi cioccolatini con te, solamente con te - gli disse. Junho gli volle credere, magari intendeva veramente passare una serata tranquilla con lui.. Così si sedette sul letto, vicino al comodino contente la ciotola di cioccolatini, e ne prese uno, erano al cioccolato al latte, i suoi preferiti. Guardò Chansung che si stava sedendo vicino a lui, e prima che potesse sedersi completamente gli disse:- Chansung, devo dirtelo mi sto sentendo troppo male! - gli disse quasi su l'orlo di piangere. - lo sapevo che mangiare troppi dolci ti avrebbe fatto male maledizione! - disse arrabiandosi. - no! No! Non sono i dolci... anzi quelli li voglio e ancora, il problema è che credo che sia stato anche stupido, è il motivo per cui questa mattina ... non ho voluto, insomma... farlo, perché... - si fermò e poi riprese a voce così bassa che a mala pena si sentiva - .. perché mi faceva male ancora il fondo schiena... Non volevo dirtelo perché pensavo che... - - ma che cosa pensavi schiocchino, che ti buttassi fuori di casa! Anzi me lo dovevi dire subito, non ti avrei sforzato e dispiace anche a me per non averlo capito subito.. - gli disse guardandolo con uno sguardo da cane bastonato. - quindi non sei arrabbiato? - - no affatto, voglio passare questa benedetta serata con te! - Junho palesemente contento gli butto le braccia al collo e lo abbracció baciandolo ardentemente. Chansung lo strinse a se contraccambiando il bacio e facendolo sdraiare nel letto in mezzo ai petali di rose, i loro baci si facevano sempre più intensi, Junho a stento riuscì a dirgli - Chansung ... comunque il dolore... mi è passato... -. Chansung si fermò e lo guardò con uno sguardo divertito e compiaciuto e allungando la mano verso la ciotola di cioccolatini ne prese uno lo guardò e portandolo alla bocca di Junho con la sua glielo fece mangiare, Junho gemete, e quando Chansung distaccò le sue labbra leccandosele Junho gli disse:- ma non avevi detto che volevi solo mangiare questi cioccolatini? - facendo una piccola risatina. - io ho detto che volevo mangiarli con te, non come li avrei mangiati... E se devo dir la verità assaggiarli così e molto elletrizante, sei così dolce... - e fece per prenderne un'altro e questa volta gli disse di aprire la bocca e lui lo fece e mangiò anche il secondo, guardò tutto il corpo di Junho e gli disse - sei così delizioso... Mi verrebbe voglia di mangiarti tutto quanto, assaggiarti tutto.. Piano piano... - la sua voce si fece quasi affannata e profonda. Junho gli rispose - se sono così delizioso allora fallo, fai tutto quello che vuoi, non ti fermare, io sono qui e mi fido di te. - - Junho, dici davvero? Ne sei sicuro? - - si te l'ho detto. Mi fido ciecamente di te e so che non mi faresti mai del male anzi tu mi tratti come se mi potessi, rompe da un momento all'altro e i tuoi modi sono dolci e delicati non potrei chiedere di meglio - e gli diede un bacio sulle labbra tirandolo verso di se. Chansung così prese un terzo cioccolatino glielo diede e lo baciò subito senza farglielo ingoiato. A ogni suo bacio Junho si sentiva invadere da milioni di cristalli freddi che lo facevano rabbrividire piacevolmente. Chansung distaccandosi dalla sua lingua gli disse compiaciuto:- okay, questo primo assaggio e stato buono... sei magnificamente delizioso! Voglio di più... qualcosa di più sostanzioso... -. - non vorrai mica divertiti solo tu vero? Anch'io ho una certa fame.. di te - - ti adoro quando dici così... allora fammi pensare... A dove eravamo rimasti, sta mattina?.. - - io credo che dovremmo andare più avanti... - gli disse avvicinando il suo viso il più possibile al suo e sbottonando i bottoni della camicia. - che ragazzino audace che sei... Be, allora iniziamo... -.

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