it might be love.

di arschlocher
(/viewuser.php?uid=870475)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter 1. ***
Capitolo 2: *** chapter 2. ***
Capitolo 3: *** chapter 3. ***
Capitolo 4: *** chapter 4. ***



Capitolo 1
*** chapter 1. ***


Sono qui. Non ci posso ancora credere,non può essere vero. I cancelli si aprono e io avanzo insieme a tutte le altre ragazze,mostro il biglietto e finalmente entro. Dio quanto era grande quel posto,e in quel benedetto posto li avrei visti per la prima volta dopo tre anni,non ci potevo credere,avrei visto i miei idoli. Mi avvio verso la platea,e inizio ad aspettare,mancano ancora circa un paio d'ore all'inizio del concerto e io ero stata fuori quei cancelli ad aspettare l'apertura per circa sei ore. Sola. Bhe mentre aspetto mi presento,che maleducata che sono: salve a tutti,mi chiamo Elisa,ho 17 anni e vivo in un paesino a circa un'ora dalla grande Milano. In realtà non c'è molto da sapere di me,sono bassa,ehm volevo dire alta 1.60 ho i capelli castani lisci e gli occhi di un color marrone scuro,odio lo sport,alzarmi dal divano,la scuola e i compiti. Le cose che amo invece sono dormire,uscire con le mie migliori amiche,ascoltare la musica,ballare,cantare e insomma le solite cose. Dovete sapere che sono qui in attesa dell'inizio del concerto e i minuti sembrano ore,in più quando si è da sole il tempo non passa più;già,ad un concerto da sola,diciamo che sono una ragazza moooolto timida che non prende confidenza facilmente,ma va bhe ora è il momento che io vi racconti tutta la mia storia.
Sono appena entrata in platea mi siedo per terra per riposarmi un po',quando ad un certo punto noto una ragazza che si siede di fianco a me,mi giro e le sorrido,lei ricambia.
“Piacere,Elisa” mi presento.
“Ciao,io sono Silvia”dice lei e aggiunge “di dove sei?”
“Di un paesino a circa un'ora da qui,tu invece?”
“io sono proprio di Milano.” Ecco le mie conversazioni,brevi e per niente intense,ma lei sembra diversa infatti dopo qualche secondo inizia a parlarmi di lei raccontandomi della sua famiglia e di quanto fosse felice di essere li,così decisi di iniziare a parlare anche io e...le luci si spengono.
“Ma cosa diavolo sta succedendo?” dice lei.
“CIAO MILANOOO!”sentiamo qualcuno urlare,ci giriamo verso il palco ed eccoli,in tutta la loro bellezza,ecco gli R5. Io e Silvia ci guardiamo e iniziamo a cantare e saltare come delle pazze non badando alle altre ragazze che ci guardavano. Fortunatamente eravamo riuscite a prendere i posti in quarta fila quindi i ragazzi erano ben visibili. Ecco che iniziano con “Loud” seguita da “Pass me by” io e Silvia intanto cantavamo abbracciate come se non ci fosse un domani e io fissavo lui,Ross.Era il più bel ragazzo che avessi mai visto,con quei jeans strappati,le converse e la maglietta completamente nera,i capelli che andavano dove volevano,era terribilmente bello,ma mentre lo osservavo notai che mi stava guardando e immediatamente abbassai lo sguardo imbarazzata. Mi girai verso Silvia e iniziammo a cantare insieme “All night” guardandoci negli occhi e ogni tanto guardavamo il palco e notavo che Ross continuava a guardare nella nostra direzione “ma va non sta guardando noi,con tutte le ragazze che ci sono qua,pff divertiti e basta Eli” pensavo solo a questo. Poi iniziarono “Let's not be alone tonight” e iniziai a cantare più forte che potevo,erano bravissimi. Incrociai lo sguardo di Ross che mi sorrise,ricambiai il sorriso e cantai con lui,finita la canzone mentre riprendevo fiato notai che Ross stava parlando con un uomo della sicurezza che si stava facendo strada nella nostra direzione “oh merda cosa succede ? Cosa vuole questo scimmione gigante? Non voglio morire giovaneee” mentre pensavo a queste cose l'uomo si avvicina e nell'orecchio mi dice “buonasera signorina,volevo sapere se lei sapeva alcune coreografie e alcune canzoni di Teen Beach Movie e Teen Beach 2” io lo guardai sorpresa e gli risposi “Ehm si ma potrei sapere il motivo?” lui senza rispondermi mi prese per mano facendomi spazio tra le fans mentre i ragazzi cantavano “Smile”. Ma dove mi stava portando? Cosa voleva da me? E perchè voleva sapere quelle cose? Non vedo più niente sono completamente al buio con quest'uomo che mi trascina quando ad un certo punto mi ritrovo nel backstage.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** chapter 2. ***


Perchè sono nel backstage? Perchè mi ha portata qui? Perchè non mi dice niente?
Ad un certo punto mi trascina in una saletta dove mi ritrovo davanti lui, il fantastico biondino che mi guarda e mi sorride. Oh mamma, aiutatemi a respirare perchè mi sono dimenticata come si fa! Subito Ross inizia a spiegarmi la situazione.
ROSS:”Ehi, ehm... ciao! Ti starai chiedendo perchè quell'uomo ti ha portata qui vero? “ io annuisco, “ bhe devo fare alcuni pezzi dei due film e ti ho vista così energica che ho chiesto di te, ti va di esibirti con me nei panni di Maia? “
COSAA? Questo ragazzo mi vuole morta è un dato di fatto ormai. Basta sorridermi in quel modo ti prego o giuro che svengo. Ehiiii pianeta Terra chiama Elisa! Hai intenzione di fissarlo ancora un po' come un'imbecille o di rispondergli?
IO:“Ehm ciao! Bhe sarebbe un vero onore!” rispondo io dopo qualche secondo.
Lui mi sorride.
ROSS:“ Vai alla porta blu, entra e lì ti daranno i vestiti. Tra tre minuti siamo in scena; iniziamo con “Can't stop singing” seguita da” Cruisin' for a bruisin'” , “Surf's up” , “Gotta be me” e infine “That's how we do”.  Alla fine di ogni canzone dovrai ritornare in quella sala per il cambio abiti, va bene? “ dice sorridendomi di nuovo, io ricambio il sorriso e annuisco.
Lui esce dalla stanza e io posso riprendere a respirare quando rientra e mi porge la mano.
ROSS:“ Comunque piacere, io sono Ross.”
IO: “So chi sei e il piacere è tutto mio, io sono Elisa” mi sorride e corre via. Forse a prepararsi anche lui.
Non ci credo, è successo davvero? Cioè sta succedendo davvero?
Corro alla ricerca della porta blu mentre nella mia testa ci sono vulcani in eruzione, terremoti, tsunami, campane che suonano... insomma un casino! Porta blu, porta blu dove seeeei... eccoti!
Entro e subito una donna si catapulta su di me.
X: “ Oh tu devi essere la ragazza di cui si parla così tanto qui, sei Elisa?”
Ma come fa a sapere come mi chiamo? E chi è questa donna?
X: “ Scusami non mi sono presentata, piacere io sono Sarah la truccatrice e parrucchiera dei ragazzi.”
IO: “ Piacere mio, io come lei già sa sono Elisa”.
Sarah mi sorride e mi porge i vestiti per il primo numero e la ringrazio sorridendo, mentre l'ansia prende il sopravvento. Non è la prima volta che mi esibisco, e non è la prima volta che faccio quei numeri; ho già interpretato Maia perchè io e dei miei amici avevamo fatto una specie di musical e ci esibivamo in qualche teatro in giro per il nord Italia ma questa volta è diverso. Qui c'è un pubblico vero e il vero Ross Lynch, non so se ce la faccio.
La porta si spalanca e mi ritrovo davanti a Grace Phipps. Ma che è la serata delle sorprese?
Mi prende la mano e cominciamo a correre verso un posto sconosciuto, quando ad un certo punto mi ritrovo a un metro dal palco. Grace mi guarda e mi dice che lei starà lì ad aspettarmi alla fine di ogni numero e che mi accompagnerà al camerino. La sua voce mi tranquillizza, ma la tranquillità dura ancora per poco, fino a quando sento delle urla; mi giro verso il palco e vedo Rocky che mi guarda come per chiedermi se fossi pronta, io annuisco e lui presenta il numero. Parte la musica, sul palco ci siamo solo io e lui. Lo guardo. Mi guarda. Inizio a cantare cercando di far andar via la tensione e soprattutto senza farla notare troppo, lui mentre canta mi guarda negli occhi e sorride. Finita la prima canzone. Comeee è gia finita? No dai non è possibile! Corro da Grace e a cambiarmi, faccio cosi per tutti i numeri fino ad arrivare all'ultimo. Finita l'ultima canzone ritorno nel backstage direzione porta blu a prendere le mie cose e tornare a godermi il concerto.
Entro nella stanza e sul divanetto disteso c'era Riker in tutta la sua bellezza.
IO: “Oh scusa,avrò sbagliato porta!”
RIKER: “ Ehi, no no ho sbagliato io ma sono così esausto che appena ho visto il divano non ho resistito e mi sono dovuto stendere. Ma tu sei Elisa ? La ragazza che ha addocchiato Ross?”
Addocchiato ? La ragazza che ha addocchiato Ross? Cosa vuole dire questo bel biondino?
IO: “ HAHAAHAHAH non ti preoccupare ti capisco, anche io sono stravolta. Comunque si io sono Elisa, che vuoi dire con ' ha addocchiato'? “
RIKER: “ Da quando ti ha vista tra il pubblico non ha ancora smesso di parlarci di te e di quanto sei brava a cantare”.
L'aveva fatto davvero? Lo pensava davvero?
Mille domande mi passano nella mente quando la porta si spalanca. Ma io dico qui non bussa nessuno ?
ROSS: “ Riker mi hanno detto che sei qui muoviti che dobbiamo andare avanti con il conc... oh ciao Eli!”. ELI? Eli? Mi ha chiamata Eli? Posso morire felice.
IO: “ Ehi!”
ROSS: “ Che ci fai qui Riker?”
RIKER:” Ho sbagliato porta ma ho visto il divanetto e non ho resistito. Simpatica la tua amica”
ROSS: “ Sisi ora muoviti, dobbiamo finire il concerto”.
Riker si alza dal divanetto con una faccia da cucciolo,era troppo dolce. Indossava dei semplici jeans di un color nero slavato, una maglietta bianca con un disegno nero al centro e delle converse nere, semplice ma efficace. Ross sta fermo sulla porta con le braccia conserte a guardare Riker che esce dalla stanza borbottando qualcosa e si volta verso di me.
ROSS: “ Il solito Riker, senti tu invece cosa fai adesso?”
IO:” Pensavo di tornare al mio posto giù insieme alle altre ragazze e godermi il concerto, come mai?”
ROSS:” Oh no no, tu stai qua. Cioè non qua qua, vai con Grace e guarderai il concerto da lì ma tu non te ne vai da nessuna parte”.
IO:” Mi vuoi rapire per caso?” dico io con tono simpatico.
Ross mi si avvicina, troppo. Ehi tu biondino hai un concerto da finire perchè sei qui con me? Cosa fai? Noooo allontanati. Viaaaa. Elisa fai qualcosa.
ROSS:” Chi lo sa, può essere” dice con tono scherzoso.
Usciamo dalla stanza e mi accompagna da Grace.
RIKER:” Ross ma dove diavolo eri? Muoviti!”
ROSS:” Arrivo arrivo, come sei antipatico.”
Ross si gira, mi sorride, torna sul palco e ricomincia a cantare la mia canzone preferita “Heart made up on you”.
Che serata ragazzi, non ci credo, come è possibile che sia accaduto tutto così in fretta? E pensare che la notte è ancora giovane...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** chapter 3. ***


Il concerto finisce e io non so cosa fare. Mi guardo un po' intorno e inizio a girovagare a caso per le salette del backstage, tanto non ho di meglio da fare, quando ad un certo punto vado a sbattere contro qualcuno.
IO: “ Oddio scusa non ti avevo visto” alzo la testa e guardo con chi mi sono scontrata e mi trovo davanti Rydel.
RYDEL:” Oh non ti preoccupare succede spesso anche a me! Piacere Rydel” e mi porge la mano.
IO:” Elisa” dico io stringendole la mano e sorridendole.
RYDEL:” Io ti ho già vista”
IO:” Ehm ho cantato prima con tuo fratello Ross alcuni brani di Teen Beach”
RYDEL:” Ah si! Sei veramente brava, secondo me potresti avere un futuro in questo campo” dice lei facendomi l'occhiolino.
IO:” Bhe grazie anche se non credo di essere così brava!”
RYDEL:” Oh no non sottovalutarti, lo sei invece”. Le sorrido e ci salutiamo.
Ma che ore sono? Dov'è l'uscita? Devo prendere un treno io eh!
Vedo un corridoio buio che mi sembra familiare e decido di entrarci. Ma io ho paura del buioooo, chi me l'ha fatto fare! Salvatemi vi prego. Qualcuno mi dica come posso tornare a casaa!
Esco dal corridoio e mi ritrovo in una grande sala. Io rimango a bocca aperta: questa sala è gigante! Piena di gente che festeggia, alla mia destra c'è un tavolo con dei bicchieri e degli stuzzichini come aperitivi e alla mia sinistra un piano bar e io sto morendo di sete.
Acqua arrivo.
Mi siedo al banco e cerco di attirare l'attenzione del barista, ma questo non vuole proprio saperne di servirmi, è troppo impegnato a flirtare con una ragazza bionda tinta, con il seno rifatto e due tacchi alti quasi quanto me. Al diavolo la sete aspetterò di essere a casa. Mi avvio afflitta per non aver bevuto niente verso la porta quando mi sento tirare per un braccio. Qui adesso mi uccidono. Ross è ubriaco da sbattere via. Perchè devo soccorrere anche le rock star?
IO:” Ross andiamo, non stai nemmeno in piedi”
ROSS:” Nooo! Io non voglio andare in bagno, voglio bere qualcosa perchè io non sono ubriaco!”
Io lo guardo storta mentre lui mi regala uno di quei sorrisi che potrebbero far sciogliere tutti i ghiacciai del mondo.
IO:” Tu sei ubriaco! “
ROSS:” Io non sono ubriaco!” urla. L'odore di alcol si sarebbe sentito a circa dieci metri di distanza.
IO:” Bhe allora potresti dirmi l'ora?”
ROSS:”Certo”
Ross si gira e si avvia verso l'orologio mentre io lo seguo stando in silenzio. Ross fissa l'orologio e gli punta il dito contro.
ROSS:” Io non sono ubriaco!”.
Ditemi che non l'ha fatto davvero, ha seriamente parlato all'orologio ?! Oddio è messo peggio di quella volta a Capodanno in cui il mio amico per farmi vedere che non era ubriaco aveva iniziato a fare le flessioni fino a che non si era addormentato urlando alla piscina di riscaldarsi perchè era fredda.
IO:” Ross vieni ti porto a dormire”.
Prendo Ross che urla come un bambino sotto braccio e lo porto al pullman, fuori da esso ci sono Rydel e Ratliff che stanno parlando; appena mi vedono mi corrono in contro per darmi una mano.
RATLIFF:” Ross ma che diavolo hai bevuto?”
ROSS:” Io non sono ubriaco!”
RATLIFF:” Oh amico si che sei ubriaco!”
Ross inizia a urlare e cerca di liberarsi dalla nostra presa ma Rydel lo prende per i piedi e con l'aiuto del batterista lo portano a letto, poi tornano fuori e mi ringraziano, li saluto con un abbraccio.
IO:” Bhe sarà meglio che vada, ho un treno da prendere e mi aspettano due ore di viaggio per tornare a casa! Siete fantastici, il concerto è stato meraviglioso e grazie per tutto quello che fate per noi fans!”
RYDEL:” Ciao Eli, grazie per aver aiutato Ross e buona fortuna per tutto, spero di rivederti presto!”
IO:” Lo spero anche io, ciao ragazzi!”
Ratliff mi saluta con un abbraccio e mi avvio verso la stazione.
Stazione centrale di Milano.
La serata più bella della mia vita è già finita.
Arrivo a casa e tutti stanno dormendo così cercando di non fare molto rumore poso i vestiti sulla sedia, mi metto il mio bel pigiamone, mi metto sotto le coperte e cado nel mondo dei sogni, sogni i cui protagonisti erano loro.
X:” Elisaaaa! Svegliati è mezzogiorno!”
Perchè mia mamma deve sempre svegliarmi in questo modo così, come dire, dolce ? Mia mamma è la persona meno dolce del mondo, è una donna di quarantadue anni, capelli cortissimi neri e bassa, più bassa di me e come lavoro diciamo che ci sopporta. Dico “ci” perchè deve sopportare me, mia sorella di nome Chiara di dodici anni e mio papà che però è quasi sempre tutto il giorno al lavoro: un autista di pullman. Ho una famiglia normale, più o meno.
Decido di alzarmi dal letto perchè voglio assolutamente chiamare Sofia per raccontarle tutto del concerto della sera prima, mi alzo dal letto e senza salutare nessuno prendo il telefono e me ne torno in camera digitando il suo numero.
SOFIA:” Eli!”
IO:” Sofi, devo assolutamente raccontarti tutto quello che è successo ieri sera”.
SOFI:” Sono tutta orecchie! “.
Sofia è così, sempre pronta ad ascoltarti e a darti un consiglio. Io e lei siamo sempre state in classe insieme tranne adesso che siamo alle superiori, lei fa un istituto tecnico mentre io il liceo linguistico, ma tranne quando è dal suo ragazzo siamo sempre insieme e appena possiamo ci chiamiamo anche se abitiamo a circa cento metri di distanza. Sofi è una ragazza semplice, capelli castani ricci, occhi verdi, alta circa un metro e settanta e acqua e sapone, come me. Dopo averle raccontato tutto aggiunge che è veramente felice per me e che si sente dalla voce che sono ancora in agitazione io la saluto e lei mi dice che sarebbe passata nel pomeriggio per salutarmi.
Mi dirigo verso la cucina e faccio colazione, poi vado in salotto, accendo il computer e inizio ad ascoltare la musica mentre giro a caso su internet quando sento delle grida sulle scale ma non ci bado troppo. Saranno i nipoti della signora che abita qui sotto. Io abito in un condominio di quattro appartamenti, i due sotto sono abitati uno da un signore vedovo che vedo ben poco e l'altro da una coppia di anziani che curano molto spesso i due nipotini di cinque e due anni; al piano superiore invece ci abito solo io perchè l'appartamento di fianco è in vendita da quando la signora che ci abitava si è trasferita in Svizzera con il figlio. Mia mamma mi avvisa che stava uscendo con mia sorella e che non sapeva quando sarebbe tornata. Che bello ho casa libera!
Io amo stare a casa da sola perchè posso fare quello che voglio senza che nessuno mi dica niente. Metto la musica dei ragazzi a tutto volume e inizio a ballare e cantare quando le risate e le urla si sovrappongono alla musica. Eh no eh, urlate quando volete ma non quando sono a casa da sola e posso ascoltare la musica a palla! Mi metto un paio di jeans attillati, un maglione gigante nero con al centro la scritta bianca “I just need one last dance” , le mie converse bianche e decido di andare a vedere cosa sta succedendo. Non appena apro la porta mi ritrovo davanti mobili che vanno e che vengono. Ma cosa sta succedendo qui? Mobili costosi, vestiti magnifici... qualcuno ha comprato la casa!
IO:” Scusi? Salve, ma per caso sa dirmi chi ha comprato questa casa ?” chiedo ad un uomo con la barba che sembra un muratore.
X:” Noi! “
Mi giro verso le scale e... non ci posso credere!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** chapter 4. ***


IO: ”Rydel! ”
RYDEL: ”Eli! Oddio lo sapevo che ci saremmo riviste!” dice venendomi incontro e abbracciandomi.
Non ci credo, gli R5 sarebbero stati i miei vicini di casa per chissà quanto tempo!
IO: “Ma cosa ci fate qui?! “
ROCKY: “Abbiamo un mese di pausa e abbiamo deciso di passarlo qui in Italia, solo che non volevamo andare in una grande città o in una grande casa quindi quando il nostro manager ci ha detto di questo appartamento abbiamo approfittato subito” dice venendomi incontro abbracciandomi. Io sono senza parole, rimango in piedi, ferma. Com'è possibile?
IO: “Oddio che bello, volete entrare a bere qualcosa ? Tanto sono sola almeno mi fate un po' di compagnia!”
RYDEL: “Perchè no, Rocky vai a chiamare gli altri!”
Rocky si volta verso le scale ma si trova davanti i tre mancanti che subito mi abbracciano non appena si rendono conto che sono io. Entriamo in casa e ci sediamo tutti al tavolo: Rocky a capotavola, alla sua sinistra si siede Riker e io accanto a lui, davanti a Rocky si siede Ross e davanti a me e il maggiore dei fratelli si siede la coppia più bella del mondo. Iniziamo a parlare quando ad un certo punto il mio cellulare inizia a suonare. Chi interrompe il pomeriggio più bello della mia vita? Leggo il nome della persona sullo schermo “Mamma” e vado in camera mia a rispondere. Cosa vuole anche lei oggi? Non mi chiama mai!
IO: “Mamma ? Dimmi”
MAMMA: “Eli guarda che io, papà e Chiara stiamo fuori a mangiare, tu vuoi venire o mangi qualcosa a casa?”
IO: “Nono mi faccio qualcosa io, divertitevi”.
MAMMA: “Va bene non mettere in disordine casa, ciao.”
IO: “Ciao a dopo” attacco tutta contenta.
Torno in cucina dai ragazzi.
IO: “Ragazzi i miei mi hanno abbandonata a me stessa, che ne dite di ordinarci delle pizze e cenate qui con me?”
ROCKY: “PIZZA? DOVE? COSA? CHI? QUANDO?”
IO: “Si pizza, qui, noi, adesso” dico io ridendo.
ROCKY: “Oh si ti amo, pizza italiana arrivo”
Chiamo la pizzeria e prenoto sei pizze.
IO: “Allora, chi vuole essere battuto a Just Dance?”
Subito tutti ci fiondiamo in salotto e iniziamo a giocare con la wii, prima coppia: io e Riker.
IO: “Pronto a perdere?”
RIKER: “Fossi in te non griderei vittoria prima della fine, sono bravo io eh”
IO: “Non metto lo in dubbio”
Quello che Riker non sa è che so tutte quelle canzoni e i rispettivi balli a memoria, nessuno è mai riuscito a battermi, e infatti...
IO: “Cosa ti avevo detto?” L'avevo ucciso, cinque stelle contro due. Vittoria schiacciante.
Decidiamo di fare una specie di gara, chi della coppia avrebbe vinto sarebbe andato automaticamente contro uno degli altri due vincitori. Le coppie sono: io e Riker, Ross e Rydel e Ratliff e Rocky. Dopo aver giocato i tre vincitori siamo io, Ross e Ratliff, ma Ratliff perde sia contro di me che contro Ross quindi lo spareggio è tra me e lui e ovviamente vince lui. Suona il campanello.
IO: “Pizzaaaa!”
Ci sediamo sul divano e mangiamo tutti insieme parlando del più e del meno quando mi scappa l'occhio sull'orologio.
IO: “Oh merda sono le nove, io devo uscire e voi verrete con me!”
Loro mi guardano spaesati.
IO: “Non penserete mica che vi lasci qui in questo paesino sperduto nella campagna da soli vero?”
Loro scoppiano a ridere mentre io scappo a prepararmi. Un paio di jeans attillati, converse nere e una camicia bianca coperta da un maglioncino blu scuro: sono pronta per uscire. Prendo la borsa, le chiavi, il cellulare e faccio strada ai ragazzi.
Usciamo e ci dirigiamo dai miei amici, ma non rivolgono la parola a nessuno, così decido di portare via i ragazzi e di fargli fare un giro perlustrativo per il paese, quando ad un certo punto mi ricordo che ci sono le giostre in piazza. Tutti a divertirci! Non so se avete presente i bambini quando entrano nei negozi di giocattoli, anyway le facce delle sei rock star sono più o meno le stesse. Passiamo tutta la sera a divertirci sulle giostre quando però notiamo che si sta facendo tardi, allora decidiamo di tornare a casa.
Arrivati sul pianerottolo ci salutiamo tutti.
RYDEL: “Grazie mille per la serata tesoro!”
IO: “Ma grazie a voi, è stato bellissimo davvero!”
RYDEL: “Che ne dici se domani vieni a pranzo da noi? Cucinerà qualcosa Ross, lui è bravissimo a cucinare!”
IO: “Ehm va bene, se non disturbo ovviamente”.
ROSS: “Ma che disturbo! Avrai l'onore di mangiare le lasagne più buone che tu abbia mai mangiato” dice mettendomi un braccio intorno al collo.
IO: “Lo sai che stai parlando con un'italiana vero?”
ROSS: “Oh si, ti stupirò!” risponde poi lui toccandomi il naso con il dito.
IO: “Vedremo, buonanotte ragazzi a domani!” dico io liberandomi dalla sua presa.
RAGAZZI: “Buonanotte!”
E anche questa giornata è finita. Entro in casa e i miei genitori sono addormentati sul divano, magari mi stavano aspettando poverini, prendo una coperta e li copro ma non li sveglio. Vado in camera, do un bacio in fronte a mia sorella che dorme e accendo la tele aspettando di addormentarmi il più presto possibile, almeno il giorno seguente sarebbe arrivato più in fretta.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3213571