Mi avevi promesso la Libertà

di fatanera92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ogni tassello ha un suo posto, basta trovarne la collocazione ***
Capitolo 2: *** La Sorella Sconosciuta ***
Capitolo 3: *** Scommettiamo?! ***



Capitolo 1
*** Ogni tassello ha un suo posto, basta trovarne la collocazione ***


Ogni tassello ha un suo posto, basta trovarne la collocazione

 

 

L'arcana Duello era finito, Felicità aveva vinto e Papa stava bene ed aveva ripreso il suo posto. Ora, aveva deciso di non dare la figlia in sposa così facilmente; anzi sperava che non quel momento non arrivasse mai. In realtà, né lui e né la stessa proprietaria della carta degli amanti, però sospettavano minimamente che nel cuore di ella ci fosse già qualcuno; cioè la ragazza era ancora confusa e non sapeva chi scegliere tra Nova e Libertà; se ne uno da una parte era risoluto, sicuro, non si lasciava trasportare troppo dalle emozioni e sarebbe stato un ottimo Papa per la famiglia, l'altro era impulsivo ed a volte ancora un bambino, ma la faceva ridere e le permetteva di essere la vera sé stessa. Mama d'altra parte aveva il suo preferito, ma nonostante ciò voleva che la figlia scegliesse con il cuore; sperava per lei un amore come il suo e quello di Mondo.

 

Un giorno, mentre Felicità girovagava per il vasto giardino della villa sospirando ed ammirando i vari fiori che le si presentavano davanti: rose rosse e rosa, gigli, tulipani, margherite, girasoli... Il suo sguardo si soffermò sui narcisi che sin da quando rimembrava erano i suoi preferiti. Adorava i tre colori di questi: il giallo, il bianco ed il verde dello stelo, erano un piacere per gli occhi e le davano un senso di bellezza, unicità e vivacità come il loro significato d'altronde. A pensarci bene le ricordavano il biondo dei capelli di Libertà e il verde i suoi occhi, quando si rese conto di ciò le sue gote si imporporino e nella sua mente si materializzò un immagine del ragazzo con uno dei suoi soliti sorrisi che le rivolgeva.

Il sole brillava, gli uccelli cinguettavano e la brezza la accarezzava; tutto era perfetto ed in armonia, ma lei sembrava tutto d'altro che concentrata su quello che le si presentava davanti. Il suo pensiero si stava arrovellando così decise di sedersi nel gazebo che si immergeva in quel magnifico verde.

Perché pensava a lui? Forse non era poi così confusa e stava solo temporeggiando per non deludere nessuno?

 

Finché, d'un tratto un richiamo ruppe il flusso dei suoi pensieri: < Hola Sorellina >

Quella voce che conosceva bene, ma che non sentiva da tempo; la riportò alla realtà e subito vide una ragazza di forme e misure uguale, solo più alta e di qualche anno più grande.

 

Era sua sorella Serenità, non la vedeva da quando ella era stata affidata agli zii in modo tale che potesse girare il mondo ed accrescere la sua cultura ed imparare a governare il suo tarocco.

Non era tanto più grande (aveva l'età di Debito, Pace e Luca), ma sin da piccola aveva questo immenso potere da gestire e Papa non aveva il tempo di occuparsene, così a malincuore prese quella decisione. Le aveva promesso, però, che sarebbe tornata un giorno per poter stare di nuovo insieme.

 

Le corse incontrò e l'abbracciò: < Sei tornata finalmente, non sai quanto mi sei mancata>

< Fidati tu di più > rispose donandole delle piccole carezze sulla testa.

< Ho tantissime cose da chiederti > disse sorridendo.

< Farò e risponderò a tutto ciò che vorrai, ma prima fammi andare a salutare il Vecchio e Mama >

< Agli ordini Miss, d'altronde mi costringeresti a farlo anche se non volessi grazie al tuo arcana potere >

Serenità aveva fatto un patto con la carta numero III, ovvero “L'Imperatrice” , grazie a questa si poteva far compiere alle persone ciò che si voleva; ma se non si riusciva a dominarla questa finiva per controllare il suo stesso proprietario.

 

Felicità era al settimo cielo, ogni tassello stava andando al suo posto: Papa stava bene, Serenità era tornata e lei aveva dimostrato la sua forza a tutta la famiglia; ma nel suo cuore la confusione era ancora grande.




Note dell'autrice:
Volevo pubblicare questa storia da un po' di tempo perciò pubblicherò abbastanza velocemente. Spero vi piaccia. 
Grazie 
XOXO Fatanera92

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Capitolo 2
*** La Sorella Sconosciuta ***


La Sorella Sconosciuta

 

 

Quando entrarono nella camera dove erano riuniti Mama e Papa all'inizio ci fu un'espressione sorpresa sul loro volto, poi si alzarono di colpo per abbracciare la loro figlia tornata. Dopo varie confessioni e abbracci, Papa disse:

< Bene, ora che sei tornata..dobbiamo fare una festa per il tuo ritorno in modo tale da presentarti a tutta la famiglia e poi parleremo di trovare un posto anche a te >

Essendo andata via quando era piccola, nessuno la conosceva né l'aveva mai vista, addirittura in pochi sapevano della sua esistenza.

 

Il party fu organizzato in grande stile la sera stessa, tutti si erano ritrovati nella sala grande:Pace, Debito, Luca, Dante,Libertà e Nova si erano messi in un angolo del banchetto per concedere all'ingordo di poter placare la sua fame.

< Allora qualcuno sa chi è questa Serenità? > chiese Libertà

< E' la primogenita di Papa e dicono sia bellissima > rispose Dante

< Ah bé, è facile dirlo dato che nessuno l'ha mai vista potrebbe anche essere orribile > esordì un Debito annoiato.

Proprio in quel momento, Papa, Mama e Felicità nel centro della sala la annunciarono.

Dalla scala scese una ragazza bellissima, con lunghissimi capelli sciolti di un bellissimo color castano e degli occhi verdi smeraldo proprio come la sorellina. Era più alta di qualche centimetro di essa ed anche le sue forme erano prosperose. Era vestita come la sorella più piccola, ma al braccio invece di gufo aveva un falco pellegrino.

Scese la scalinata e l'altra la prese per mano dicendole: < Vieni voglio presentarti agli altri >

Appena si avvicinarono agli altri che cercavano di ricomporsi dopo essere rimasti a bocca aperta, la ragazza più giovane fece le presentazioni. Allora Libertà colse la palla al balzo e dando una gomitata ad un Debito che doveva ancora riprendersi gli sussurrò sghignazzando:

< Cos'è che avevi detto sulla sua bellezza? >

Di tutta risposta gli pestò il piede e gli disse:< Zitto pivello >

Debito si avvicinò a lei, le prese la mano:< Da dove vieni splendido angelo >

Lei lo guardò:< Funziona davvero questa tattica con le altre donne? Comunque fidati non sono un angelo> detto questo si girò ed abbracciò Luca < Ti ricordi di me? Mi hai visto solo per 3 giorni prima che partissi >

Egli si guardò la punta dei piedi < Ehm no >

Tutti rimasero sbalorditi, allora Serenità usò il suo arcana potere e il maggiordomo cominciò a ricordare.

Sua sorella esclamò: < Ma come hai fatto? >

Rispose che era riuscita a far fare quello che voleva a qualsiasi parte del corpo di una persona.

Tutti ne rimasero sbalorditi; e quando le due ragazze se ne andarono, Debito prese per il colletto l'amico e gli disse: < Ora tu mi spieghi come fai a conoscere quell'angelo e come hai potuto dimenticartene >

< Perché sei geloso di non aver avuto un abbraccio? > sghignazzò.

< Non dire stupidaggini > disse lasciandolo andare.

< Non c'è problema ti abbraccio io amico mio > esordì Pace, aprendo le braccia ed avvicinandosi; di tutta risposta Debito tirò fuori la sua arma da fuoco.

 

 

Nota dell'autrice:

Questo è il primo capitolo e credo che si capisca già quale coppia voglio:)

XOXO Fatanera92

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Capitolo 3
*** Scommettiamo?! ***


Scommettiamo?!

 

 

Il giorno dopo, tutti erano andati ad occuparsi della loro zona e Papa aveva imposto a Serenità di fare un giro per vedere di quale ambito avrebbe preferito occuparsi.

Si stava annoiando finché giunse al Casinò e ne approfittò per farsi una partitina a poker all'insaputa di Mondo che glielo avrebbe vietato di certo.

Debito se ne stava nel suo salottino privato, a pensare e ripensare alla stupenda creatura conosciuta la sera prima e alla stupida figura che aveva fatto; quando uno dei suoi sottoposti giunse di tutta corsa e accigliato esclamò:

< Capo c'è un giocatore che sta sbancando il tavolo >

< Bé basta accusarlo di barare >

< Purtroppo non lo sta facendo > disse perplesso l'altro.

< COOOOOSA?> urlò alzandosi di colpo < Portami subito da lui >

< Veramente è una lei >

< COOOSA? >

Ci manca solo di dover spiegare a Papa che oltre alla perdita di soldi del Casinò a farlo è stata una donna pensò.

Quando arrivò nel grande salone, notò una chioma di capelli che non aveva dimenticato facilmente; oltre che a vincere la ragazza era attorniata da una miriade di uomini e questo fece ribollire il sangue dell'uomo sopratutto perché lei dava loro corda: ridendo e scherzando.

Si fece largo tra la folla, la prese per un braccio e la portò fuori dall'uscita secondaria.

< Ehi come ti sei permesso? > gli disse toccandosi il braccio per poi guardarlo < Oh sei tu... >

La zittì < Spiegami cosa stavi facendo lì dentro? >

< Onestamente stavo vincendo e alla grande >

< Non intendevo quello..tutti quegli uomini..se ti avesse visto Papa >

< Allora numero 1 è stato lui che mi ha detto di visitare l'isola e le sue zone, numero 2 non stavo facendo nulla di male e numero 3 a te cosa t'interessa?! Non sarei mica geloso?! >

< Chi io?! Non dire stupidaggini 'Gattina' (immaginatelo con il suo accento:)) >

< Certo come no > rispose lei < Bé ora me ne vado, devo continuare il mio giro..E tranquillo non dirò a Papa che per un pelo non ti mando in bancarotta...Bye Bye > disse ammiccando, e voltandogli le spalle, iniziò a camminare ancheggiando come sempre.

Quando sparì dalla sua vista si appoggiò al muro e sospirò:< Mi farà uscire fuori di testa quella Gattina >

< Chi ti farà uscire di testa?! > sentì insieme ad una forte pacca sulla spalla.

Erano Luca e Pace che se la ridevano sotto i baffi, lui arrossì e a testa bassa ritornò dentro al casinò.

 

Al contrario, Felicità era intenta a controllare la sua zona, cercando di non pensare a Libertà; ma senza accorgersene si recò al Porto dove non fece in tempo a rendersi conto del luogo per andarsene; che una persona le stava già correndo in contro.

< Felicitàààààààààààà > era Libertà che quasi non inciampava dalla velocità con cui le si stava avvicinando.

Ecco adesso sei costretta ad affrontarlo non puoi girare i tacchi espresse la sua coscienza

Quando la ebbe raggiunta, posò le mani sulle sue ginocchia e riprese fiato: < Allora come mai sei da queste parti? >

< Oh niente, stavo facendo un giro di ricognizione così ho pensato di fare un salto a salutare > improvvisò ella < ora, però, vado dato che immagino che tu sia indaffarato > .

LI:< Assolutamente no, anzi che ne dici di pranzare con me e gli altri dato che ormai è già mezzodì?! >

FE:< Volentieri, ma avevo già preso un impegno con mia sorella >

Ottima risposta

LI:< Non c'è problema fai venire anche lei così si ambienta >

Mer...Ora cosa ti inventi?!

FE:< Giusto.... prima, però, aspetta che la chiamo >

Intanto che il telefono squillava, lei pregava che la maggiore non rispondesse. Stava per sospirare e riattaccare quando:

< Si pronto?! >

Spiegò la proposta e l'altra accettò. Avrebbero fatto un pranzo tutti insieme.

 

 

Gli altri erano già tutti seduti al solito tavolo del ristorante italiano preferito da Pace, mancavano solo le due sorelle. Libertà non aveva ancora accennato niente agli altri solo per poter prendere in giro un po' Debito.

PA:< Allora possiamo iniziare a mangiare?! Io non ce la faccio più! Voi non avete fame?! >

LI:< Un attimo ancora >

DE:< Insomma, ma si può sapere cosa stiamo aspettando?! >

LI:< E' una sorpresa te l'ho detto >

DE.< Sai che odio queste cose, pivello > rispose digrignando i denti.

LI:< Non sarà perché hai paura di sbagliarti come l'altra sera?!>

LU:< Eh si, non ti aspettavi una bellezza del genere, ma sopratutto che ti tenesse testa...ed oggi ne hai avuto la conferma >

LI:< Perché?! Cosa è successo oggi? >

LU:< Oh bé...mmmh >, ma prima di riuscire a parlare la mano di Debito gli tappò la bocca.

DE:< Niente, non è assolutamente successo niente..e poi presto riuscirò a farla cadere ai miei piedi > disse sfoderando un sorriso spavaldo.

< Credi sia così facile conquistarmi?! Fidati, non mi conosci ancora bene...prima che tu te ne renda conto sarò io che avrò il tuo cuore > esclamò una voce che tutti ricordavano dalla sera prima.

Entrarono le due sorelle, la maggiore con tutta la sua fierezza, mentre l'altra appena dietro che tratteneva le risate a stento come tutti gli altri. Il possessore del L'Eremita rimase un attimo sbalordito, ma si ricompose e domandò con il suo solito fare:< Scommettiamo Gattina? >

SE:< Certo no problem >

DE:< Chi perderà lo confesserà davanti a tutti >

SE:< Allora inizia a preparare un bel discorso >

Si guardarono negli occhi, si strinsero la mano e all'unisono dissero:< Affare fatto >. L'aria si era fatta carica di elettricità finché...

< Allora adesso possiamo ordinare?! Perché io avrei fame!! >

...tutto venne spezzato da un Pace affamato che fece scoppiare tutti in una fragorosa risata.




Nota Dell'Autrice:
Ringrazio chi sta leggendo la storia:) Grazie
XOXO
Fatanera92

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