Even in the darkest of times

di M4RT1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I • Diffindo ***
Capitolo 2: *** II • Arresto Momentum ***
Capitolo 3: *** III • Impedimenta ***



Capitolo 1
*** I • Diffindo ***


EVEN IN THE DARKEST OF TIMES



DIFFINDO
'Cause everytime you fight the scars are gonna heal, but they're never gonna go away.



Diffindo: Incantesimo Lacerante. Apre qualcosa in modo preciso con un taglio.





 
A dodici anni Sirius Black aveva combattuto il suo primo duello magico. Non era stata una gran cosa (e a dirla tutta probabilmente era anche contro qualunque regolamento della scuola) ma, oltre che l'umiliazione bruciante, aveva lasciato al giovanissimo e scarmigliato Black due certezze ineluttabili: la prima era che non ci si può difendere con un Wingardium Leviosa da incantesimi come lo Stupeficium - ma ehi, c'era sempre da considerare che il suo sfidante era un Serpeverde di due anni più grande - e la seconda riguardava il fatto che non esistessero ferite che Madama Chips non potesse curare. Ma se la prima, nel corso degli anni, si era dimostrata sempre assolutamente vera, sulla seconda idea il ragazzo cominciò a nutrire forti dubbi.

Sirius Black si era ferito tante volte e non solo a causa dei guai in cui si cacciava. Negli anni della sua onorata carriera di Grifondoro e di Malandrino si era beccato la sua dote di Schiantesimi, pugni alla Babbana, calci, soffocamenti e altre violenze (generalmente operate per mano di James, che aveva anche il coraggio di definirsi il suo migliore amico) e in effetti tutte le volte che si faceva male Madama Chips lo rimetteva in sesto. Il che aveva contribuito a rafforzare la sua certezza secondo cui l'infermiera fosse in realtà in grado di ricucire qualunque ferita. 
 
Le difficoltà erano arrivate dopo, quando la guerra si era imposta prepotentemente nelle loro vite cacciando via il resto, qualunque cosa fosse: amici, amore, perfino i voti di Remus ai M.A.G.O. Si era fatta largo a spintoni e, nella sua folle corsa verso i cuori dei quattro ragazzi, aveva lasciato a Sirius più strappi di quanti riuscisse ad ammetterne.

E nessuno di quei tagli era stato curato da Madama Chips.

Prima di tutto c'era stata la paura, una lama gelida tra le risate di James e gli ammonimenti di Remus. Gli aveva squarciato la schiena all'altezza dei brividi nascenti, proprio nel punto in cui cominciava a contrarsi quando un nuovo sussulto lo scuoteva. Quello fu il primo strappo.

"Paura, Black?"
"E di cosa, Mocciosus? Oh, già, forse potresti infilzarmi con il tuo naso oblungo!"

Poi era arrivata la perdita, una voragine nera che gli aveva squarciato il petto un lunedì mattina di fine estate. Accanto a lui quel giorno c'era Remus - stavano andando da James e Lily, volevano divertirsi un po' insieme - e tra le mani stringeva un giornale.
Misteriosamente scomparso studente del settimo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. E sotto, più piccolo: Regulus Arcturus Black, giovane rampollo di una delle più nobili famiglie magiche, è sparito una settimana fa senza lasciare traccia. Gli Auror stanno interrogando in queste ore le persone a lui più vicine: si teme siano coinvolti Mangiamorte.

E con il secondo strappo se n'era andato via un pezzo di lui. Quella mattina, seduto su una panca tiepida con uno dei suoi migliori amici accanto, Sirius pianse due lacrime e tutta la sua adolescenza. Pianse le risse di quando, da bambino, faceva i dispetti a suo fratello e la delusione cocente del Cappello Parlante che li separava definitivamente spedendolo a Serpeverde. E pianse l'impotenza di non essere riuscito a salvarlo nemmeno quella volta.

E, infine, era arrivato il nulla, un pugno in pieno stomaco che gli aveva tolto il fiato e la voglia di combattere. Perché se il suo migliore amico, il suo salvatore, colui che gli aveva impedito tante volte di morire e di sprofondare non c'era più, allora era ovvio che nemmeno lui doveva più esistere.

Se James Potter era sparito per sempre, allora erano scomparsi i suoi sorrisi, gli scherzi, gli scherni, le risate, le urla, la sua voce e tutto quello a cui Sirius si era spasmodicamente aggrappato negli ultimi undici anni di vita. Ed erano cose che nessuno avrebbe potuto sostituire. E quello fu il terzo strappo. E Madama Chips, ancora una volta, non avrebbe saputo ricucire quella ferita.




N.d.A.: Okay, okay, credevate che il fandom fosse finalmente salvo dalle mie storie e ora avete constatato che non è così. Vi do giusto un paio di minuti per riprendervi e poi ritorno ad affligervi- ehm, allietarvi con le mie Note.

...
 
Beh, nulla, volevo solo informarvi che non tutta la Raccolta avrà toni così Angst (anche se io adoro l'Angst) e i generi si alterneranno, così come i protagonisti, le coppie, le situazioni ecc. Perché ci sono veramente un sacco di cose che vorrei raccontarvi u.u 
Spero che questo inizio vi sia piaciuto e continuerete a seguirmi.
Se avete complimenti/suggerimenti/pomodori da tirarmi in faccia ricordatevi che, proprio qui sotto, vi è un simpatico quanto utilissimo riquadro che serve a lasciare una recensione. Altrimenti, grazie comunque per essere passati :3

P.S.: la citazione sotto il titolo è tratta dalla canzone "No love" dei Simple Plan (che vi consiglio di ascoltare) mentre la definizione dell'incantesimo l'ho ricreata io attingendo da Lumos.it e da Wikia.

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Capitolo 2
*** II • Arresto Momentum ***


EVEN IN THE DARKEST OF TIMES



ARRESTO MOMENTUM
Wait for me to come home


Arresto Momentum: ferma il tempo per un istante. Molto usato per rallentare cadute.




 
Loving can hurt, loving can hurt sometimes 
But it's the only thing that I know 
When it gets hard, you know it can get hard sometimes 
It's the only thing that makes us feel alive



La scala a chiocciola, il corridoio illuminato, le lastre di marmo: è tutto come lo ricordavi. Il ritratto della Signora Grassa è ancora lì alla fine del percorso, muto e aperto.

Sei solo. Attorno a te, il silenzio.

Ti sei lasciato la battaglia alle spalle: le urla, le maledizioni, i passi di folli impegnati in una battaglia che li vedrà vittime, indipendentemente dallo schieramento. Comunque andrà, perderete tutti, ed è assurdo che soli sedici anni dopo se ne siano già dimenticati.

Ma tu sei solo, fuggito via per ritrovare la forza di combattere. E le tue gambe, non sai come né perché, ti hanno portato lì.

Senza sapere come ti ritrovi dentro. Le poltrone, il camino, il marmo, la moquette. In un momento sei al Dormitorio - come ci sei arrivato?
Non ne hai idea.

{"James! Dovremmo incidere qualcosa di epico, sai? Per ricordare ai posteri di noi!"}

La stanza circolare, le finestre coperte dai tendaggi rossi, il silenzio assonnato. Il tuo letto, in fondo, è ingombro di calzini e riviste e libri sparsi a casaccio - evidentemente il suo nuovo occupante non si preoccupa molto dell'ordine. Ti ci avvicini in un moto di nostalgia e lo sguardo ti cade sul baule: Neville Paciock, VII anno, Grifondoro. Sorridi.

{"La smetti di lamentarti, Frank? Non ti sopporto più! Anche noi abbiamo i GUFO!"}

Gli scendiletto solo leggermente più usurati. Il freddo degli spifferi. La sveglia di Sirius tutte le mattine alla stessa ora, quando apriva gli occhi e decideva che era giunto il momento di alzarsi.

{"Potremmo incidere una frase proprio qui, sopra al mio letto!"}

Il letto di James, di fronte alla porta. Le lenzuola riordinate alla bell'e meglio, la scopa poggiata con grazia accanto al comodino, il boccino che sbatacchiava qui e là per la stanza.

{"Cosa scrivete, eh? Cosa?"}

E, infine, i giacigli di Sirius e Peter, a destra. Un'occhiata ti basta a notare i poster Babbani che ricoprono la parete dietro quello che, una volta, era il letto del giovane Black. Sarebbe fiero di notare le ragazze in minigonna lì dove lui le osservava in bikini su una motocicletta.

{"James Potter e Sirius Black spaccano"}1

Ti chiudi la porta alle spalle.

 
E' stato l'amore dei tuoi amici, l'amore verso i tuoi amici, a farti andare avanti. Senza loro, non credi di riuscire a superare una nuova battaglia.




 
We keep this love in a photograph 
We made these memories for ourselves 
Where our eyes are never
 closing 
Our hearts were never broken 
And time's forever frozen, still



Il marmo, la stoffa, le fiamme scoppientati in un camino ormai assopito: sei di nuovo in Sala Comune, quella stanza che ha ospitato la tua silenziosa adolescenza e quella fastidiosa dei tuoi amici. 

Il camino. Era lì che studiavate - che studiavi, dato che nessuno degli altri era particolarmente propenso a farlo. Era lì che James e Sirius si azzuffarono, Peter vomitò le trentadue Cioccorane mangiate per scommessa, Frank baciò Alice per la prima volta, Marlene McKinnon mollò un pugno al tuo amico e Lily Evans ti accusò di non essere un Prefetto obiettivo.

{"Indovinate chi uscirà con me?"}

La sensazione di polveroso che ti dava quel tappeto, proprio quello consunto che ancora copre il pavimento di fronte al fuoco, non la dimenticherai mai. Sapeva di casa, un odore di muffa e dolci più piacevole del previsto.

{"Non la Evans."
"E invece sì, Felpato. Proprio la Evans."}


Ti ricordi ancora l'espressione di James, quel suo spettinarsi i capelli di proposito. I suoi occhi, quella sera, mandavano scintille più del fuoco scoppiettante.

{"Non ci credo."}

E poi c'era Lily. Lily in Sala Comune con la spilla da Prefetto, Lily in casa, di spalle, affacciata alla finestra ad attendere che James tornasse dalla missione. Lily che cucinava con il pancione e lo sguardo da ragazzina. 

{"Credici, anche perché si sapeva che avrebbe ceduto, prima o poi. Nessuno resiste al mio fascino."}

Lily nelle foto del matrimonio, accanto a James e Sirius. Tu che le scatti, felice, felice per l'ultima volta.

 
Sono stati quei momenti, quelle fotografie, a farti andare avanti anche senza di loro. A farti vivere anche per loro. Come se, ancora una volta, stessi aiutando James a terminare un assegno mai finito.



 
So you can keep me 
Inside the pocket of your ripped jeans 
Holding me close until our eyes meet 
You won't ever be alone, wait for me to come home



Ti rendi conto di aver conservato quei ricordi per più di un decennio senza volerlo davvero, quasi li avessi celati per non soffrire ma non li avessi cancellati perché, in fondo, sarebbe stato terribilmente peggio.

{"Oh, insomma, Lunastorta! Se non vuoi venire resta qui!"}

Il vetro della finestra è sporco e pieno di impronte delle mani di quegli studenti che, immagini, hanno assistito all'assalto accalcati esattamente qui. Riesci quasi a figurarteli, tutti ammassati in pochi metri di spazio, intenti a sbirciare sulle teste degli altri, braccia contro spalle e petti e pancie e colli pressati. 

{"Sì, guardaci dalla finestra!"}

Il panorama non è cambiato: il prato, ora scuro, il bosco, illuminato da focolai che nessuno si premunirà di spegnere; la capanna del Guardacaccia; e, in fondo, le montagne. Era lì che James e Sirius volevano arrivare, quel gennaio del terzo anno - salvo poi fermarsi a metà della Foresta Proibita e scappare di corsa verso la salvezza di Hogwarts.

{"State attenti."}

Te li ricordi, due figurine in lontananza. Inseparabili. Ricordi ancora perfino la lettera che ti mandarono quando, in agosto, Sirius sedicenne fuggì a casa di James. Una lettera grammaticalmente raccapricciante ma che rammenti con amore.

{"Lunastorta,
il vecchio Sirius ha deciso che non gli bastava importunarmi d'inverno e si è trasferito a casa mia. Ora dorme in una branda affianco al mio letto e non fa altro che lamentarsi del caldo, della luce, del buio, del freddo, di me e di tutto - ma non ha capito che posso cacciarlo di casa quando voglio.
Come se lo facessi.
Lo farei, zitto! Questa è la mia lettera!"}


Fuori, il tepore primaverile è rotto da urla e schianti. Fuori, l'incanto di Hogwarts non esiste più.

 
Sono stati James e Sirius a tenerti insieme, quando credevi di crollare e sapevi di non potertelo permettere. Pensavi a loro nei momenti peggiori. Dovresti farlo anche adesso, perché di sicuro loro avrebbero combattuto anche questa battaglia.



 
Loving can heal, loving can mend your soul 
And it's the only thing that I know 
I swear it will get easier, remember that with every piece of ya 
And it's the only thing to take with us when we die
 


La poltrona preferita di James, il puff su cui poggiava i piedi, lo scatolino d'ambra in cui riponeva in gran segreto il suo Boccino d'oro.

{"Non dirlo a nessuno, Lunastorta!"}

Il libro di Trasfigurazione che studiarono per tre anni, forse l'unico che lessero con attenzione, mentre concentrati tentavano di aiutarti. 

{"Animagus: un mago capace di trasformarsi in un animale. Hai sentito, Sirius, eh?"}

Quel giorno in cui ci riuscirono, prima James e Sirius e poi anche Peter. Le code e le corna e gli occhietti fieri. Il tuo sorriso spaventato e felice insieme.

{"Siamo amici, anche se mi hai tolto venti punti per aver trasfigurato Frank Paciock."}

E, in fondo al giardino, il Platano Picchiatore, muto ospite alle vostre trasformazioni.

 
Sono stati i Malandrini a guarirti dalla Licantropia, non la pozione. Nessuna pozione poteva farti compagnia mentre soffrivi.



 
We keep this love in a photograph 
We made these memories for ourselves 
Where our eyes are never closing 
Our hearts were never broken 
And time's forever frozen, still



Il corridoio freddo, i tuoi passi che riecheggiano sul piano deserto. Il vociare in lontananza.

{"Sei sicuro che non riusciranno a vederci, sotto il Mantello?"}

Gli schianti della battaglia si avvicinano sempre di più, devi tornare lì. Tra poco, la morte giungerà anche qui su, su quella torre dei Grifondoro che avevate sognato sull'Espresso, il primo anno, e che raggiungeste quel primo settembre di troppo tempo fa.

{"Tutta la mia famiglia è stata in Serpeverde."}

Dovresti dirle addio, prima che venga distrutta. Dovresti abbandonare i tuoi ricordi per evitare di soffrire ancora, eppure una parte di te sa che i Malandrini non te lo permetterebbero mai. Probabilmente Sirius si offenderebbe.

{"Credi che ti piacerebbe diventare un fantasma, Sir?"}2

Forse non meritano, non meritate, una fine tanto triste. Forse nessuno meriterebbe di essere dimenticato così in fretta. E se tu morissi, stanotte? Chi ricorderebbe agli altri di voi quattro?

{"Si chiama Pensatoio, James. Si usa per leggere i ricordi degli altri."}

Hai sempre trovato buffo il modo in cui, colando argento, i maghi siano capaci di conservare i loro ricordi in fialette per pozioni. 

Infili in tasca la tua vita nella speranza che riuscirai a lasciarla a qualcuno che merita di conoscerla. Perché i Malandrini meritano di restare impressi nelle menti degli altri.



 
So you can keep me 
Inside the pocket of your ripped jeans 
Holding me close until our eyes meet 
You won't ever be alone 



Sirius che piange, Sirius che ride, Sirius che viene centrato in pieno da una Pluffa durante il suo unico allenamento di Quidditch. Sirius che trema alla sua prima missione.

James che gli chiede di essere suo amico, poi suo fratello, poi il suo testimone e il padrino di suo figlio. James che lo fa Custode Segreto.
E James che ride, sghignazzando senza ritegno, che gioca con il Boccino, festaggia vittorie, affattura Serpeverde. James in punizione sotto il tuo sguardo.

Tu che studi, il tuo sguardo attento alle loro Malandrinate. Tu che firmi la Mappa per primo, che separi Sirius e Peter da una lotta all'ultimo Zuccotto di Zucca, che prendi E a tutti i tuoi GUFO.

E, infine, Peter. Peter che trema e sorride e inciampa ovunque. Peter che applaude e annuisce e imita James. Peter che vi tradisce.

E' tutto lì, in quella fialetta, nella tasca posteriore dei tuoi vecchi pantaloni consunti.

Se Sirius fosse qui, probabilmente non gradirebbe la vicinanza con il tuo sedere. Ma Sirius non è più qui, nessuno di loro lo è, e tu sei tremendamente solo.



 

And if you hurt me 
That's okay baby, there'll be worse things 
Inside these pages you just hold me 
And I won't ever let you go 
Wait for me to come home 



La scalinata che ruota, i quadri che mormorano, qualcuno che si ricorda di te e ti saluta. Le finestre infrante, le lastre macchiate di sangue, l'aria di morte e terrore.

Ricordi ancora la sua faccia quando Peter vi tradì tutti. Ricordi la sua espressione, disperata, mentre continuava a farneticare che fosse stato Peter a uccidere James, che fosse lui il Custode Segreto dei Potter.

Non era Sirius, allora. Non era più il Grifondoro affascinante che sghignazzava e ingaggiava risse e prendeva in giro James. Era solo sconvolto. Era solo un'ombra di sé, la metà di quello che era stato con il suo migliore amico fino a poche ore prima. E tu non gli credesti.

Non credesti a colui che si era trasformato in un cane per te, che ti aveva coperto e aiutato e che, probabilmente, era più interessato a James che a se stesso. Non credesti, semplicemente, che il piccolo Peter fosse capace di un gesto tanto assurdo.

{"Non mi credi, vero, Remus?"}

E Peter era scomparso e tu non pensasti nemmeno per un secondo che avrebbe potuto trasformarsi. 

{"Dopo tutti questi anni, non ti fidi di me? Credi che avrei ucciso James e Lily? James, che mi ha salvato la vita?"}

 
Negli anni hai imparato a convivere con il dolore di essere solo ancor prima di esserlo davvero. Hai accettato la perdita di Sirius, quando finì ad Azkaban, e la morte degli altri due tuoi migliori amici. In un momento avevi perso tutto.



 
You can keep me 
Inside the necklace you bought when you were sixteen 
Next to your heartbeat where I should be 
Keep it deep within your soul 




Sei in Sala Grande. I pranzi, le punizioni, Sirius che bacia Marlene davanti a tutta la scuola e lei che gli da un altro pugno e poi lo bacia a sua volta.

Era coraggiosa, Marlene. 

I capelli rosso fuoco, le mani forti, le scarpe dalle suole alte. Quella bacchetta che ficcava tra le costole di Sirius a ogni passo falso. Il ciondolo che ritrovaste accanto al suo corpo, quello che Sirius prese e si rifiutò di abbandonare. L'ha portato con sé oltre il velo.

{"Credi che si sarebbe incazzata, Remus?"}

Le lacrime, i pianti, le urla ogni volta che una nuova morte turbava la giornata. Le risate, però, continuavano imperterrite a ridare la luce a casa di James. Era il vostro posto preferito.

{"Lily, ci sono altri biscotti?"}

Il divano bianco, la finestra ampia, il parquet chiaro. Quel giardinetto dove James aveva montato i tre anelli da Quidditch e pretendeva che un Harry di nove mesi riuscisse a farci passare una Pluffa più grande di lui.

{"Smettila, James! Non puoi far volare nostro figlio per tutta la cucina! E tu, Sirius, che ti è saltato in mente? Regalare una scopa giocattolo a un neonato!"}

 
Hai vissuto per momenti come quelli. Combatti per far sì che anche tuo figlio li viva.



 
When I'm away, I will remember how you kissed me 
Under the lamppost back on Sixth street 
Hearing you whisper through the phone 
Wait for me to come home


 
N.d.A.: Okay, lo so, avevo detto che questa sarebbe stata Fluff. Ma poi ho sentito questa canzone e boh, dovevo farlo - dovevo scrivere l'ennesima Fanfiction angst deprimente al massimo. Il che non è un problema per me, anzi u.u
Ho tre precisazioni da fare:
- La canzone che ha ispirato la storia è "Photograph" di Ed Sheeran;
- 1: Riferimento alla mia storia Di nomi uguali, specchi e confronti (QUI il link --> 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1126314&i=1)
 ;
- 2: Riferimento alla mia storia: Senza te (QUI il link --> 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1194772&i=1).

Bene, chiarito tutto ciò, direi che è il caso di ringraziare la mia unica, per ora, recensitrice, più tutti coloro che hanno messo la storia tra le Seguite U_U
Spero continui a piacervi!






 
 

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Capitolo 3
*** III • Impedimenta ***


EVEN IN THE DARKEST OF TIMES



IMPEDIMENTA
Hello, hello 
anybody out there? 
'cause I don't hear a sound 
alone, alone 
I don't really know where the world is but I miss it now 


Impedimenta: immobilizza temporaneamente l'avversario.





 
Sei stato cattivo, Sirius.
No, non è vero.
Sì, invece. E sai dove finiscono i bambini cattivi, disubbidienti e traditori del loro sangue?
In punizione.


 
Aiutami, fratellino.



E poi c'è solo buio, dovunque ti giri, ed è inutile che le tue mani provino a cercare una porta che sai essere chiusa. Un giorno imparerai a controllare la magia e allora potrai fuggire da quella stanza, ma per ora devi restare dove sei.

Immobile, in silenzio, dondolati sui talloni, abbracciati le ginocchia.

Sei stato cattivo, Sirius.

Non serve a nulla piangere. Nessuno noterà le lacrime bagnarti le guance, riempirti la bocca di sale e tristezza. Nessuno sentirà i tuoi singhiozzi perché non c'è persona a cui realmente importino.

 
No, non è vero.

Sì, invece. E sai dove finiscono i bambini cattivi, disubbidienti e traditori del loro sangue?
 
In punizione.

La cantina è umida e fredda. Non c'è nessuno, nessuno che ti salvi. Non hai nessuno disposto a contraddire tua madre e portarti fuori, a trascinarti via dalla pasticceria perché hai mangiato troppi dolci - l'hai visto fare a un padre con suo figlio e ti è sembrata la cosa più bella di sempre. Non esistono le persone buone, nel tuo mondo. E tuo fratello, il tuo fratellino, è fuori dalla porta e aspetta senza muovere un dito.
 
{"Siri, vogliamo salire ancora sul tetto? La mamma non se ne accorgerà nemmeno!"}
 
Aiutami, fratellino. Dove sei, Regulus?


 
***


 

Sei stato cattivo, Sirius.
 
No, non è vero.
 
E sai dove finiscono i falsi, bugiardi, traditori dei propri amici?
 
Ad Azkaban.



Aiutami, fratellino.



Umido. Umido e nero. Ovunque guardi, ovunque ti giri, ovunque le tue dita screpolate riescano ad arrivare. Suono di mare e nero, nebbia e tristezza e sole tre sbarre per far passare l'aria. E un giorno riuscirai a trasformarti e fuggire, ma per ora devi restare lì.

Urlando, piangendo, battendo mani e piedi contro la porta, sussurrando al nulla di essere innocente.

Sei stato cattivo, Sirius.

Non è importante l'essere innocenti. Non è importante sapere che è stato Peter. Non è importante che non sia stato tu a far esplodere quella strada, a uccidere, a tradire. Non è importante se nessuno ti ascolta.

 
No, non è vero.

Sì, invece. E sai dove finiscono i bambini cattivi, disubbidienti e traditori del loro sangue? I falsi, bugiardi, traditori dei propri amici?
 
Nel vuoto.

La cella è piccola e vuota. I Dissennatori ti succhiano via quel poco che hai, i ricordi e le emozioni e la voglia di urlare al mondo che è cieco. I Dissennatori ti portano via tutto anche se il tutto ti è già stato sottratto tre giorni fa, quando hai pianto di fronte a quella casa distrutta. 
 
{"Ehi, Sir! Che ne dici se prendiamo il Mantello e andiamo a fare un giro, stanotte?"}
 
Aiutami, fratellino. Dove sei, James?
 

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