Non ho che te

di erierica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


"Dai Vale, ripetimi l'ultimo paragrafo e andiamo a mangiare"
Sono al mare con Greta, la mia migliore amica e sto studiando per l'esame di recupero che sarà tra una settimana.
Le ripeto tutto e finalmente mi porta al bar del mio stabilimento balneare.
"Un pezzo di pizza" chiedo al barista appena arriva il mio turno.
Ci sediamo ai tavolini e inizio a mangiare.
"Bello il barista, vero?" mi chiede Greta.
"Già" 
In effetti è un ragazzo bellissimo, capelli marroni ed occhi anche, un fisico che si intravede dalla camicia bianca, orecchino all'orecchio sinistro, non l'avevo mai visto prima, di solito ci stava una ragazza al bar.
"La smetti di fissarlo?" mi dice sotto voce Greta.
"Cosa?" 
Non me ne sono neanche accorta.
"Saranno cinque minuti che lo fissi"
"Eh"
"Dai muoviti, torniamo a studiare"
"Che palle"
"Ti mancano ancora venti pagine e conoscendoti ti ridurrai all'ultimo giorno per studiare"
"Non è vero"
"Vuoi davvero rischiare di essere bocciata per colpa di quella stronza di italiano?"
"Okay okay, vado a prendere il libro, aspetta qua"
Torno dopo poco con il libro in mano e il ragazzo al bar mi segue con lo sguardo.
"Ripetimi la parte che hai studiato prima"
Inizio a ripetere, poi passiamo al paragrafo successivo.
Dopo un'oretta ci si avvicina il barista e ci porta un piatto pieno di patatine e due bicchieri di estathè. 
"Pensavo che una pausa facesse comodo" dice sorridendomi.
"Ehm grazie"
Dico riprendendo a studiare e mangiando una patatina ogni tanto.

"Okay basta" dico appoggiando la schiena alla sedia e chiudendo il libro.
"Si, non ce la faccio più a sentire sempre le stesse cose"
"Andiamo a fare il bagno?" chiede Greta. 
"Arrivo" 
Mi alzo e porto il piatto e i bicchieri al bancone.
"Finito di studiare?" mi chiede il barista.
"Per oggi si"
"Ah e grazie per le patatine" aggiungo. 
"Di nulla" dice sorridendomi.
"Comunque piacere, Francesco" aggiunge.
"Valentina" dico sirridendogli.
Torno da Greta e andiamo in acqua.

Usciamo e trovo i miei genitori con mio fratello e mia sorella sotto l'ombrellone.
Ho un fratello più grande, Edoardo, che ha ventidue anni e vive da solo e una sorella più piccola, Camilla che ha quattro anni.
Rimaniamo spesso a cena al mare quando i miei non lavorano, di solito ceniamo con la famiglia del mio migliore amico, Mattia, i nostri genitori sono molto amici ed io e lui ci conosciamo da quando avevamo due anni.

Greta saluta tutti e torna a casa.
"Vale mi porti a fare il bagno?" Mi chiede mia sorella tirandomi il laccio del costume.
"Si scricciolo" prendo i braccioli dalla borsa di mia madre e torno in acqua con mia sorella.

"Uno, due, tre" la lancio in acqua.
"Ancora, ancora"
Saranno dieci minuti che le faccio fare i tuffi.
"Ehi" sento una voce maschile dietro di me, mi giro ed è il barista, cerco di non spalancare la bocca vedendo il suo fisico.
"Ehm.. ciao"
"Chi è questa piccoletta?"
"Sono Camilla" dice lei tutta contenta.
"Ciao Cami, anche io ho un fratello"
"È bello come te? Perchè sennò io divento la fidanzata"
"No, io sono il più bello di tutti"
"Ma stai zitto" dico schizzandolo.
"Come osi fare questo a me?"
"Cosa? Questo?" dico schizzandolo ancora di più, effettivamente l'acqua è fredda e non è piacevole sentirsela addosso improvvisamente.
Iniziamo a schizzarci tutti quanti, anche mia sorella si aggiunge.
"Okay basta, avete vinto" dice alzando le mani, è tutto zuppo.
"Dai vai a lavorare" dico.
"Mi dispiace per te ma ho fatto"
"Vale ho freddo" dice mia sorella.
"Aspettami qui" dico a Francesco prendendo mia sorella in braccio e portandola da mia madre.
Mentre torno in acqua vedo che è arrivato Mattia, così prendo la rincorsa e gli salto addosso.
"Ciao" dico salutandolo con un bacio in guancia.
"Aspetta ma tu conosci questo essere?" chiede a Mattia.
"Certo, da quindici anni" gli risponde.
"E tu come fai a conoscere sto coso che se la tira quanto un cocainomane?" chiedo a Mattia facendo ridere Francesco.
"Veramente l'ho conosciuto una settimana fa"
"Ah"
"Comunque io me ne andrei a mangiare" aggiungo.
"Strano, dici che hanno finito di preparare?" mi chiede Mattia.
"Non ne ho idea, ma semmai li aiutiamo"
"Mh, okay andiamo"
Usciamo tutti e tre dall'acqua, Francesco aiuta il proprietario dello stabilimento a chiudere gli ombrelloni e mettere apposto i lettini, mentre io e Mattia andiamo nel nostro tavolo.
"Stavo giusto per venirvi a chiamare" dice mia madre mettendo le ultime cose in tavola.
"Uoo cibo" urlo mettendomi a sedere e iniziando a mangiare.
Amo il cibo.

"Okay, sono piena" dico appoggiando la schiena alla sedia e toccandomi la pancia.
"Vale mi porti a fare la nanna?" chiede Camilla. 
"Certo, andiamo a prendere il passeggino" dico andando in cabina e prendendo i miei vestiti e il suo passeggino.
Solitamente non lo usiamo spesso, però quando la dobbiamo far addormentare che siamo fuori casa l'unico rimedio è questo.
"Dai sali" dico.
"Vuoi che venga con te?" mi chede Mattia appena raggiungo il tavolo dove stavamo mangiando.
"No, torno subito"
Inizio a camminare e dopo dieci minuti si addormenta, così decido di tornare indietro, ma mi sento chiamare.
Mi giro ed è Francesco. 
"Ehi" dico sorridendo.
"Che ci fai qua?"
"Cercavo di farla addormentare"
"Ci sei riuscita"
"Modestamente io ci so fare"
"Pft ma stai zitta"
"Vuoi continuare a camminare?" aggiunge.
"Mh si dai"
Così riprendiamo a camminare.
"Allora che devi studiare?" mi chiede.
"Italiano"
"Maddai è semplice"
"Certo, se non avessi una prof alla quale stai sul cazzo e cerca in tutti i modi di bocciarti"
"Quella è sfiga"
"Già"
"Che scuola fai?"
"Alberghiero"
"E devi andare in che classe?"
"Teoricamente a settembre dovrei iniziare il quarto se quella stronza mi fa passare"
"Uo sei piccola"
"Beh sentiamo, quanti anni hai?"
"Ventuno"
"Hai solo quattro anni in più di me, non gasarti"
"Resti piccola lo stesso diciasettenne"
"Diciamo ancora sedicenne, li compio a settembre gli anni"
"Dovrò anche farti gli auguri"
"Non penso di volerli da te"
"La gente pagherebbe per riceverli da me"
Scoppio a ridere.
"Non mi hai ancora detto che ci fai tu qui" dico.
"Ero venuto con l'intenzione di andare a fare una passeggiata, poi ti ho incontrata"
"Ah, vieni spesso qua?"
"La sera solo quando non ho niente da fare, tipo prima"
"Mh okay"
"Vuoi tornare indietro?"
"Si, così mi faccio anche la doccia"
Così torniamo nel mio stabilimento e vado a farmi la doccia.
Quando torno trovo Francesco seduto al mio posto che ride e scherza con i miei genitori e quelli di Mattia, vado a mettermi dei vestiti asciutti e torno al tavolo.
"Vedo che vi state divertendo" dico.
"È troppo simpatico sto ragazzo" dice il papà di Mattia.
"Oh e come mai hai iniziato a lavorare qua?" gli chiede mia madre.
"Il proprietario dello stabilimento è mio zio e cercavano un barista al posto della ragazza che ci stava prima, mi sono offerto ed eccomi qua"
"Una specie di raccomandato" dico sedendomi.
"Diciamo che ho culo e poi sono sia figo che bravo" dice mettendosi una mano tra i capelli tirandoli indietro, adoro quando lo fa.
"Ehh avrai tutto tu"
"Comunque stavo qua anche l'anno scorso, venivo sempre la sera a chiudere gli ombrelloni e dare una mano a mio zio" 
Peccato che io l'anno scorso fossi sempre impegnata a farmi prendere per il culo da un coglione e in questo stabilimento non ci venivo mai perchè a lui non piaceva.
"Ma Vale l'anno scorso aveva di meglio da fare" dice Mattia.
È sempre stato geloso del mio ex, ancora non accetta il fatto che io sia stata fidanzata con quello per un anno.
"Anche tu se non sbaglio" 
In effetti era sempre in giro a scoparsi una ragazza diversa ogni giorno.
"Almeno io non mi facevo prendere per il culo"
Ci rimango male, davvero tanto, non mi sarei mai aspettata che dicesse una cosa del genere, sapeva come ci ero stata, lo sapeva meglio di tutti.
Mia madre fulmina Mattia con lo sguardo. 
"Scusatemi" dico alzandomi da tavola e andando verso l'acqua, inizio a camminare e non mi accorgo neanche che Francesco mi ha seguita.
"Ehy fermati" mi urla.
"Cosa vuoi?" dico asciugando le lacrime.
"Sapere perchè stai piangendo"
"Non sto piangendo" dissi voltandomi verso di lui e facendogli un sorriso, che più finto di così non si può.
"Vedo che bel sorriso, bello proprio" dice avvicinandosi a me.
"Senti, potresti lasciarmi in pace un attimo?"
"No"
Mi siedo sulla sabbia, arrendendomi.
Si siede accanto a me e inizia a fissarmi.
"Okay. Sono stata per un anno con un ragazzo, Marco, due mesi fa ho scoperto che mentre stavamo insieme si è scopato cinque o sei ragazze e ad ognuna di loro diceva che io non sapevo farci a letto, che facevo schifo, mi prendeva per il culo insomma"
"E l'hai lasciato?"
"No ci sto ancora insieme. Certo che l'ho lasciato, scemo"
"E Mattia che c'entra?"
"A Mattia non è mai stato simpatico Marco, quando ha saputo che mi ci ero messa insieme ha iniziato a farmi le peggio scenate di gelosia, abbiamo litigato e non ci siamo parlati per quattro mesi, lui nel frattempo scopava con una ragazza diversa ogni giorno e quando ha saputo quello che era successo non ha iniziato a festeggiare, ma quasi.
Però è stato con me ogni giorno, lui e Greta erano tutti i giorni a casa mia che cercavano di farmi stare meglio"
"E ora piangi perchè non ti saresti mai aspettata che Mattia ti dicesse una cosa del genere, vero?"
"Vero"

Non so neanche io perchè gli ho raccontato tutte queste cose, lo conosco da oggi pomeriggio e non ho mai fatto così con nessuno.
Da quando è successa quella cosa mi fido molto meno dei ragazzi, tanto so che tutti prendono per il culo.

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Capitolo 2
*** 2. ***


"Se ti asciughi le lacrime ti porto in un posto" dice sorridendomi.

"Uo frena, dove e con chi?"

"Io e te, in centro, ti porto a conoscere un pò di persone simpatiche"

"Non è che poi mi porti in luoghi tutti bui per stuprarmi?" dico ridendo.

"Ma no cretina, dai alzati" dice allungandomi la mano alla quale mi aggrappo per alzarmi.

Torniamo al tavolo inisieme, Mattia se ne è andato, magari ha trovato qualche troietta con cui scopare.

"Mamma io vado" dico.

"Dove?"

"In qualche luogo buio con questo essere dietro di me"

"Dai cretina, stai attenta" dice sorridendo.

"Come sempre"

Saluto tutti e ce ne andiamo.

 

"Devo chiederti un favore" dico salendo in macchina.

"Quale?"

"Devi portarmi a casa che devo cambiarmi"

"Dai, dimmi dove abiti"

Così mi porta a casa e mi vesto in modo un pò più decente rispetto a prima.

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"Eccomi" dico risalendo in macchina.

Ripartiamo e accendo la radio, trovo la canzone delio cantante preferito, Ligabue, inizio a cantarla.

Lui cambia stazione.

"Perchè?"

"Lo odio"

"Addirittura"

"Già"

"Uhm.. okay, cerchiamo altro"

Non trovo nulla di interessante e decido di spegnerla.

"Dove lavori in inverno?" chiedo.

Voglio conoscere meglio questo ragazzo.

"Sempre in un bar del centro, lavoro tre giorni a settimana"

"E che scuola hai fatto?"

"L'alberghiero, come te"

"Ah"

"Come mai queste domande?"

"Volevo sapere qualcosa su di te, visto che ho praticamente raccontato i cazzi miei ad uno sconosciuto"

"Giusto, beh vuoi sapere altro?"

"Mh si, ma non vorrei sembrare troppo invadente, quindi sto zitta"

Lui sorride.

"Avrai tempo per conoscermi meglio" dice.

"Che intendi con questo?"

"Ho saputo che i tuoi partiranno tra un pò"

"E?"

"Mi hanno chiesto se per una settimana posso tenerti d'occhio perchè non c'è neanche tuo fratello che è fuori per lavoro"

"Cosa?" dico quasi urlando.

I miei non ci stanno con la testa, non mi lasciano a casa da sola per una settimana ma mi affidano ad uno sconosciuto, bene.

"Con me ti divertirai piccoletta"

"Pft, taci"

 

Arriviamo in centro e parcheggia, scendiamo dall'auto e iniziamo a camminare verso un parco.

"Oh finalmente sei arrivato" urla una voce maschile.

"Vi ho portato una persona"

Ci avviciniamo alle panchine da cui provenivano le voci e vediamo seduti tre ragazzi e tre ragazze.

"Ciao" dice una ragazza venendomi a salutare.

"Ehy"

"Io sono Martina"

"Valentina, piacere"

Mano a mano si presentano tutti: Martina, Giacomo, Davide, Luca, Beatrice e Alessia.

Sono davvero simpaticissimi, Martina è stata con me tutta la sera, abbiamo fatto amicizia.

"Da quanto tempo state insieme tu e Frà?" mi chiede mentre camminiamo per il corso.

"Cosa?" scoppio a ridere.

"Io e lui non stiamo insieme, l'ho conosciuto oggi pomeriggio" aggiungo.

"Ah, siete carini insieme"

"Ehm, grazie"

"Voi ci siete alla notte blu?" chiede Beatrice spuntandoci da dietro.

"Alla notte che?" chiede Martina.

"È un giorno in cui al mare si festeggia, ci sono tutti i bar aperti, devi indossare almeno qualcosa di blu e devi vestirti elegante. Poi naturalmente si rimane al mare e si fa l'alba" spiega Beatrice.

"Figo, io ci sono di sicuro" rispondo.

"Ma quando è questa notte?"

"Sabato prossimo"

"Ci sono anche io" dice Martina.

Alla fine ci sono tutte le persone di questo gruppo, quando torno a casa chiedo anche a Greta e al suo ragazzo se vogliono venire con noi.

 

"Vale, ti va se torniamo a casa?" mi chiede Francesco.

Guardo l'ora e sono quasi le due.

"Si, andiamo"

Saluto tutti con un bacio in guancia e seguo Francesco verso la macchina.

"Sai che ti dovrò controllare io quella notte?"

Giusto, la notte blu capita lo stesso giorno in cui partono i miei, quindi sarò più libera, figo.

"Sarai ubriaco da far schifo"

"Non posso bere, devo lavorare di mattina il giorno dopo"

"Che bravo ragazzo"

"Lo so, lo so"

 

Mi riaccompagna e si ferma davanti casa.

"Vieni al mare domani?"

"Probabile"

"Mh, okay. Buonanotte piccoletta"

"Buonanotte cretino"

Scendo dalla macchina e torno a casa.

Appena entro a casa metto il pigiama e vado a letto, racconto tutto a Greta che mi risponde dopo due secondi con un

《Omioddio, siete la mia nuova otp, chissà che succederà in quella settimana mlml Comunque io ci sono sicuramente alla notte blu. Buonanotte》

Appoggio il telefono sul comodino e mi addormento poco dopo.

 

Il mattino seguente mi sveglio e la prima cosa che faccio è guardare l'ora: 12.03.

Mi alzo e vado in cucina dove trovo mia madre ai fornelli.

"Buongiorno mà" dico salutandola con un bacio in guancia.

"Buongiorno. Allora come è andata ieri sera?"

"Tutto bene, ho saputo che mi avete messo un baby sitter"

"Te l'ha detto.."

"Certo che me l'ha detto, voi siete matti! Mi affidate ad uno che non conoscete nemmeno"

"Io lo conoscevo da prima, è il figlio di una ragazza che lavora con me"

"E a quanto pare ti fidi più di lui che di me"

"Non è vero, solo che non vogliamo lasciarti da sola"

"Potevate mandarmi da nonna"

"Andrai da lei a pranzo quando vuoi, ma non posso lasciarti da là, ha già troppe cose a cui pensare e non ti farebbe mai uscire"

Ha ragione, mia nonna è in un costante stato d'ansia, forse perchè ne ha passate tante.

"Vabbè, io ho fame"

"Tra un pò pranziamo, non rovinarti l'appetito"

"Prendo solo qualcosina"

E per 'qualcosina' intendo tre fette biscottate con la nutella e due merendine.

 

"Vale, questo è davvero un figo" dice Greta.

È a casa mia da circa dieci minuti e sta facendo apprezzamenti su Francesco perchè stiamo guardando tutte le sue foto su Facebook dopo che mi ha mandato la richiesta di amicizia, solitamente non sto mai su Facebook, lo uso soltanto per farmi i cazzi degli altri e vedere le loro foto.

"Mh si"

"Fidati quando ti dico che diventerà il tuo baby sitter aka amico di letto"

"Gretaaaaaa. Mia sorella è di là"

"Vale chi è un amico di letto?" chiede Camilla.

"Ehm, è un amico che ti aiuta a.. ehm.. mh.. a rifare il letto" dico.

"Ah" dice andandosene soddisfatta della risposta.

"Andiamocene prima che combini altri casini" dico.

"Certo, andiamo al mare a vedere Francesco"

"Finiscila"

Saluto mia madre e usciamo di casa.

 

"Thomas ci viene alla notte blu?" chiedo mentre camminiamo per andare in spiaggia.

Thomas è il ragazzo di Greta, stanno insieme da tre anni.

"Certo"

"Vale, che vuoi per compleanno?"

"Cosa? Di già?" inizio a ridere.

Greta è sempre stata quel tipo di ragazza che deve fare tutto per tempo, altrimenti si agita e non capisce più nulla.

"Quello che ti pare" aggiungo.

 

Arriviamo in spiaggia, sono quindici minuti a piedi da casa mia.

"Eccolo là, ti sta a aspettando, non lo saluti?"

"Greta, ti ammazzo"

"Ehy" dice Francesco venendo verso di noi.

"Ciao" lo saluto.

"Alla fine sei venuta" dice sorridendo.

"Già"

"Beh io devo andare a studiare, ci vediamo dopo, okay?" chiedo.

"Certo" dice tornando al bar.

"Sei acida con lui" mi sussurra Greta.

"Sono acida con i ragazzi, non solo con lui"

"Lui non è come gli altri"

"Certo, okay"

Prendo il libro e inizio a studiare e ripetere in continuazione per circa un'ora, alla fine gli argomenti sono semplici e qualcosa la so già, quindi sono a buon punto.

"Mancano solo otto pagine che studierò domani e sono pronta" dico chiudendo il libro.

"Finalmenteeeee"

 

Si sono fatte le sette e decidiamo di tornare a casa, Greta dorme da me, perchè i miei sono a cena fuori e non volevo stare da sola.

Quella ragazza è come se abitasse a casa mia e anche io è come se abutassi nella sua più o meno, ci conosciamo da tanto ormai, siamo quasi come sorelle, non so come farei senza di lei.

"Vale non dovevamo vederci io e te?" chiede Francesco vedendomi andare via.

"Lo so, è che sono di fretta, facciamo un altro giorno"

"Va bene" dice tristemente.

Lo saluto e ce ne andiamo.

 

"Cosa vuoi per cena?" chiedo aprendo il frigo.

"Cotolette"

Preparo la cena e la porto in tavola, non è un piatto molto complicato: cotolette e patatine fritte.

"Ma.. come mai non sei andata da Francesco?"

"Stava lavorando, cosa facevo andavo gli e gli dicevo stiamo insieme adesso? Assolutamente no"

"Allora dovresti scrivergli"

"Se mi vuole mi cerca"

"Sei tu quella che ha sbagliato"

"Che palle, hai sempre ragione tu"

"Ormai dovresti conoscermi"

"Gne"

Vado a prendere il telefono ed entro su Facebook, a quanto pare Francesco ha avuto la stessa idea di Greta.

"Voi due andreste molto d'accordo" dico sorridendo al messaggio: 《Ehy piccoletta, quando usciamo insieme?》

"Perchè?"

"Guarda qua" le dico dandole il telefono.

"Uuuhhh facciamo conquiste signorina"

"Smettila, non capisco neanche il perchè voglia uscire con me"

"Magari vuole conoscerti meglio"

"Ma ha ventuno anni"

"E con questo? Fino ad ora si è dimostrato un ragazzo maturo, io mi fiderei di uno come lui"

"Io ci esco, ma non farti filmini mentali su di noi"

"Stai iniziando a ragionare"

"Dai idiota, che gli rispondo?"

"Quando vuoi uscire con lui?"

"Deve dirmelo lui, io ci sono sempre"

"Ecco, scrivi"

《Dimmi tu》

Tolgo le cose dal tavolo e andiamo in sala a vedere un film.

Trovo un messaggio su Facebook.

《Ora?》

Gli mando un selfie di me e Greta mentre mangiamo pop corn.

《Fai venire anche lei》

《Certo, un'uscita a tre, maddai》

《Lei rimane con i miei amici e noi andiamo per i fatti nostri》

"Grè, vuole che io esca con lui adesso" dico cominciando ad avere ansia.

"E che aspetti? Vai"

"Tu devi venire con noi e poi starai con i suoi amici"

"A me va benissimo"

《Ci stiamo》

《Bene, io sono già sotto casa tua, non avresti mai potuto rifiutare》

《Tu sei pazzo》

Andiamo in camera mia e ci vestiamo e trucchiamo il più velocemente possibile.

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Lascio un messaggio a mia madre ed usciamo.

 

Saliamo in macchina e regna il silenzio, sono così tanto imbarazzata che non riesco nemmeno a guardarlo in faccia, che cretina.

"Insomma hai costretto Vale ad uscire" dice Greta interrompendo il silenzio.

"Diciamo che è un modo per farsi perdonare da oggi"

"Hai fatto bene"

Lui ride.

"Zitta tu li dietro" dico continuando a guardare fuori dal finestrino.

Continuano a parlare per tutta la durata del viaggio, sembrano andare d'accordo.

Appena Francesco parcheggia scendo dalla macchina, avevano appena iniziato a parlare del loro cantante preferito Vasco Rossi e io quel tizio non lo sopporto proprio.

"Martii" urlo appena vedo la ragazza dai capelli neri correre verso di me.

Vado da lei e la abbraccio.

"Quanto sei bella" esclama vedendo come sono vestita.

"Ehm, grazie" dico arrossendo.

"Ho saputo che tu e Frà uscirete insieme"

"L'ha già detto a tutti?"

"Eh già" dice ridendo.

"Wow, ora mi vergogno a venire di là e salutare tutti"

"Ti vergogni ad uscire con un figo della madonna?"

"No, è solo che mi vergogno davanti ai suoi amici"

"Tranquilla, non ti diranno nulla finchè ti conoscono poco" ride.

"Se lo dici tu.. comunque lei è Greta"

"Aw piacere, io sono Martina"

Iniziano subito a parlare, io le lascio fare e raggiungo Francesco che è poco distante da noi.

"Ehy" dice vedendomi arrivare.

"Ciao"

"Stiamo un pò con gli altri e poi andiamo, okay?"

"Certo"

Andiamo dagli altri e li salutiamo, stiamo con loro per una decina di minuti, dopodichè Francesco dice: "Ehm, noi andiamo, ci vediamo più tardi"

Così iniziamo a camminare.

"Come stai?" mi chiede dopo un pò.

"Bene, tu?"

"Tutto bene"

"Ma dove stiamo andando?" chiedo vedendo tutta la salita da fare.

"Eh vedrai piccolè"

"Sempre misterioso tu eh?" dico dandogli una spinta.

Lui sorride.

"Hai studiato oggi?"

"Certo, ho quasi finito"

"Era ora"

Continuiamo a parlare ed arriviamo in un posto bellissimo, è il punto più alto di tutta la città, non si sentono i rumori delle macchine e si vede il mare, ci sediamo sopra il tetto di un ex ristorante.

"Sei sicuro che regge sto coso?"

"Ci siamo venuti in dieci qua sopra, certo che regge"

"Mi fido eh"

"Fidati"

"Posso farti una domanda?"

"Certo"

"Come mai mi hai chiesto di uscire?"

"Voglio conoscerti meglio"

"Ti piaccio?" chiedo abbastanza ansiosa della risposta.

"Io non lo so, voglio conoscerti meglio per questo"

"Uhm okay"

"Che hai? Non se soddisfatta della risposta?" chiede guardandomi.

"No, mi aspettavo di peggio"

Lui ride.

"Ti sei sentita con altri dopo esserti lasciata?"

"No, io non ce la facevo"

"E tu ti senti con qualcuna?" chiedo.

"Mi sentivo con una, troia, da una scopata e via"

"Ah"

 

"Fraaancii" sentiamo urlare da dietro di noi, una voce stridula che già odio.

"E adesso chi è?" domanda esasperato.

Mi giro e vedo una ragazza bionda, tutta tette, troppo magra, ha una gonna che le copre si e no le mutande, sempre che le indossi, e una maglia scollatissima.

Lui si alza e va verso di lei.

Sta con quella per un bel pò, li sento salutarsi con un bacio in guancia e poi torna da me.

 

Mi ha lasciata sola per andare con quella, figo, dice di voler uscire con me e se ne va appena trova la prima ragazza facile.

 

"Torniamo dagli altri?" chiedo appena si siede vicino a me.

"Che hai?"

"Nulla, voglio solo tornare di là"

"Oh, okay" dice dispiaciuto.

Durante la strada per tornare dagli altri non parlo, mi sento troppo delusa.

 

"Eccoli qua i due innamorati" dice Davide vedendoci tornare.

"Zitto scemo" gli risponde Luca dandogli uno scappellotto.

 

Mi siedo tra Greta e Martina che subito mi chiedono come sia andata.

"Mh bene" rispondo non convincendo nessuna delle due.

"Che è successo?" chiede Martina.

"È arrivata una troia e lui è stato con lei per tanto tempo lasciandomi sola, ma non inporta"

"Eccome se importa, lui esce con te per conoscerti meglio e se ne va con una troia" dice Greta.

Inizio a ridere per l'espressione che ha fatto.

 

Continuiamo a parlare per tutto il resto della serata, Beatrice e Alessia oggi non ci sono perchè escono anche con altre persone.

 

"Puoi portarci a casa?" chiede Greta a Francesco.

"Si, andiamo"

Saluto tutti e andiamo in macchina, durante il viaggio stiamo tutti in silenzio e quando Francesco si ferma davanti casa mia, greta scende dalla macchina in modo da lasciarci soli.

 

"Mi spieghi che è successo?"

"Niente" dico aprendo lo sportello, lui mi blocca prendendomi per un braccio.

"Cosa vuoi ancora?"

"Volevo dirti che sono stato bene con te"

"Oh si certo, sono stata per un'ora da sola e tu chissà dove eri, non sei stato bene con me, ma con lei"

"Ah ecco cosa hai"

"Cristo mi chiedi di uscire e poi sparisci per andare con quella" dico abbastanza alterata.

"Ehy mi dispiace"

"Non si risolve molto con un mi dispiace, è questione di rispetto, quando uscirai con un'altra ricordati di non lasciarla sola per andare con una troia, potrebbe rimanerci male" dico e scendo dalla macchina sbattendo lo sportello.

Rientro in casa, sono più incazzata che delusa.

"Che ne dici se guardiamo un film?" propone Greta.

"Okay, ma niente horror, sai che dopo non dormo"

Così ci vediamo 'LoL pazza del mio migliore amico' e poi andiamo a dormire.

 

"Vale, Vale svegliati" dice mia sorella saltandomi addosso.

"Sono sveglia"

"È tardi, dai che devi andare a scuola" dice mia madre entrando in stanza.

È già passata una settimana e oggi dovrò andare a fare l'interrogazione di recupero, con Francesco non ci ho più parlato da quella sera e da dopo pranzo dovrà iniziare a farmi da baby sitter, wow.

Salgo nella macchina dei miei che mi accompagnano fino a scuola ed entrano con me, ho un'ansia assurda, ho studiato tutto e spero che la prof non faccia la stronza come ha fatto furante tutto l'anno scolastico.

 

"Buongiorno Gruccia" dice la prof appena mi vede entrare.

"Buongiorno"

Inizia a farmi una serie di domande alle quali rispondo perfettamente e dopo mezz'ora decide di farmi uscire da quella classe.

La mia famiglia mi aspetta ansiosa fuori dalla porta.

"Promossa!" urlo abbracciandoli.

Torniamo a casa ed i miei finiscono di preparare le ultime cose per il viaggio.

"Vale noi ce ne andiamo" dice mio padre.

"Uhm okay"

"Mi raccomando stai attenta e comportati bene" dice mia madre.

"Si mamma, non c'è bisogno che mi inizia a fare la predica"

Caricano le valigie in macchina e tornano in casa per salutarmi.

"Tra un pò dovrebbe arrivare Francesco"

"Oh wow"

"Non farlo impazzire"

"Non credo che accadrà. Buon viaggio!" dico chiudendo la porta.

Mi butto sul divano e faccio una chiamata a tre con Greta e Martina.

《Ehy》 dico.

《L'interrogazione è andata bene?》chiede Martina.

《Perfettamente, sono promossaaaaa》urlo.

《Domani festeggiamo》dice Greta eccitata.

《Assolutamente si, abbiamo vodka a volontà nel mini frigo》dice Martina.

《Sapete già cosa mettervi?》chiedo.

《No》rispondono entrambe.

《Allora oggi pomeriggio usciamo a comprare qualcosa e domani sera venite a prepararvi da me》dice Greta.

《Sempre che il mio nuovo controllore mi lasci uscire》dico sbuffando.

《Ohh giusto, è arrivato?》chiede Martina.

《Non ancora》

In quel preciso momento suonano al campanello.

《Okay, penso sia arrivato, ci sentiamo dopo》dico e chiudo la chiamata.

 

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