Love the wind

di fvp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** College ***
Capitolo 2: *** Dispetti ***
Capitolo 3: *** Pregetti ***
Capitolo 4: *** Assonnata sorpresa ***
Capitolo 5: *** Festa ***



Capitolo 1
*** College ***


COLLEGE


Cammina nei corridoi del college urtando gli altri studenti che cercano di non arrivare tardi alle lezioni. Naruto è stanco... la notte prima è rincasato tardi nel dormitorio a causa del festino organizzato da Kiba. Ha gli occhi quasi socchiusi, con i libri stretti al petto e ha quasi dimenticato la lezione che deve seguire.
Ma a farlo risvegliare ci pensa una mano che lo agguanta per il braccio e lo trascina per i corridoi.

"Se arriviamo di nuovo in ritardo, non passeremo l'esame neanche tra dieci anni"   sente vagamente dire da una capigliatura bionda che continua a schivare gli altri studenti.

Naruto vorrebbe dirle che è inutile, che quel maledetto esame non lo passerà comunque perchè non ci capisce assolutamente nulla di storia, e che ha sonno e vorrebbe soltanto tornare nella sua stanza e dormire. Ma l'unico suono vagamente udibile che gli esce dalla bocca è un semplice mugugno dai mille significati.

Arrivato all'aula si sente quasi sollevato nel vedere Kiba che dorme beatamente sul banco di fronte a lui e non aspetta altro tempo quando, sedutosi vicino, gli da uno schiaffo dietro la nuca per farlo svegliare.

" Siamo appena all'inizio del semestre e mi chiedevo cosa cavolo c'era da festeggiare ieri" sussurra la biondina accanto a loro ironicamente.

"Mmm facile, l'inizio dell'inferno ovviamente" mugugna il moro ancora mezzo assonnato. Naruto vorrebbe ridere in realtà, perchè insomma, non si può festeggiare qualcosa di così brutto come l'inizio di un altro anno di università, ma si blocca solo vedendo lo sguardo di fuoco che Ino manda all'amico. Naruto a volte la considera pesante e assillante come una sorella maggiore che ti dice ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma lui non è scemo e sa che, senza di lei, lui e Kiba sarebbero spacciati. Per questo si limita a tirarla accanto a lui e a farle spallucce come per dirle "scusaci, ma lo sai, siamo fatti così" e la biondina non ha la possibilità di ribattere solo perchè il professore di storia moderna è appena entrato per iniziare una noiossissima nuova lezione.

@@@ 


"Sì mamma"

"No mamma"

"Okkey mamma"

"sicuramente mamma"

Più o meno è questo che continua ad uscire dalla bocca di Naruto,steso sul letto, alle undici di sera, dopo una giornata stressante di studio. Ha sempre pensato di avere la mamma più apprensiva al mondo e si è sempre giustificato con la scusa di essere figlio unico. Ma in realtà da quando ha cominciato l'università la situazione è peggiorata, nonostante si trovasse poco distante da casa.

Infatti tra Niseko, luogo in cui è nato, e Sapporo, dove si trova la sua università di lingue, entrambe cittadine del Hokkaido, c'è davvero poca distanza. E l'unica risposta che Naruto è riuscito a darsi per il comportamento della mamma, è stato solo uno: l'assenza di Sasuke.

Quest'ultimo è il suo migliore amico da una vita... letteralmente. Sono cresciuti insieme essendo vicini di casa, ed è sempre stato l'unico a prendersi realmente cura del biondo.

Naruto ricorda bene il giorno in cui Sasuke gli disse che era stato accettato nell'università di Cambridge, Inghilterra, nella facoltà di arte e discipline umanistiche. All'inizio fu felice per lui, sapeva quanto il suo migliore amico  amasse l'arte e quanto desiderasse fare di essa un lavoro.

Ma quando si soffermò sulla distanza tra il Giappone e l'Inghilterra, per un momento pensò di rinunciare agli studi e seguirlo a costo di fare il lavoro più umile che potessero offrigli. A Sasuke ci vollero settimane a convincerlo di star facendo una sciocchezza ma alla fine ci riuscì, promettendogli di ritornare a casa ogni qual volta poteva.


A Naruto viene quasi da ridere pensando con quanta foga, il moro cercasse di fargli capire lo sbaglio e con quanta diffidenza accettava le promesse che lui gli obbligava a mantenere prima di partire. Non è mai stato un sentimentale Sasuke, anzi, la freddezza e l'indifferenza sono le sue caratteristiche principali.... questo Naruto lo sa! Ma ancora oggi gli si scalda il cuore ogni volta che pensa all'eccezioni che fa solo a lui. Sono questi pensieri che lo portano a prendere il cellulare e a mandargli un messaggio.


A: Tze

Teme <3

Scrive solo quello Naruto perchè in realtà non ha nulla da raccontargli. In fondo non ci parla da una settimana e non è che sia successo qualcosa di diverso. Ma lo manda per disturbarlo, solo per la soddisfazione di fargli alzare la testa dai libri per quei pochi secondi.Conosce bene il moro e sa che potrebbe dimenticarsi di mangiare e dormire pur di studiare.

Riposa il telefono perchè sa che probabilmente non riceverà risposta  e fa la cosa che gli riesce meglio...si addormenta. Il biondo è già nel mondo dei sogni quando il suo cellulare vibra con l'avviso di un nuovo messaggio.

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Capitolo 2
*** Dispetti ***


DISPETTI

 

Sono le tre e mezza del pomeriggio in Inghilterra quando il telefono suona. In realtà Sasuke, nel silenzio della biblioteca in cui si trova,  sente solo una lieve vibrazione provenire dall'ammasso di libri che ha di fronte e neanche si sforza a trovarlo. Deve studiare lui, non ha tempo da perdere. Rigira una nuova pagina del libro dell'arte del 900 che ha davanti agli occhi e ,prima di iniziare a leggerla, si sistema quei maledetti occhiali che gli cadono continuamente sulla punta nel naso. Ma mentre si appresta a leggere la prima riga dell'ottavo capitolo del libro, sente una voce fastidiosamente familiare avvicinarsi nella sua direzione.

"Ehi amoreee, sei quii. Finalmente ti ho trovato". Sbuffa il moro, perchè, davvero, è il momento meno adatto per vedere/sentire Karin.

E la vera domanda che si pone non è perchè l'ha scelta come sua ragazza, ma perchè continua ad esserlo nonostante la consideri odiosa la maggior parte del tempo. L'unica cosa che sa Sasuke, è che un giorno l'ha vista dritta negli occhi e gli è sembrata quasi speciale, dolce e forte allo stesso tempo.E per un po ha adorato tutto ciò, ma poi si è aggiunta quella parte lagnosa, impicciona e stressante che Sasuke proprio non può sopportare. Ha pensato spesso di lasciarla, però è solito cedere a quegli occhi e finisce tutto con del buon sesso riparatore.

"Ti ho cercato tanto. Volevo solo avvisarti che ho messo entrambi i nostri nomi nella lista dei partecipanti alla festa di Halloween" e Sasuke  può addirittura odiarla in quel momento,

"sono sicura che ci divertiremo tanto" continua imperturbabile la rossa non notando i cambiamenti di espressione di Sasuke.

"Non credo di venirci Karin" replica freddo.

"Hai bisogno di una pausa da questi libri Sasuke"

"Non ho bisogno di nessun riposo. L'unica cosa che voglio al momento è studiare e passare quel maledetto esame"

"Appunto al momento, fino al 31 ottobre sono sicura che cambierai idea. Ora vado che Suijetsu mi aspetta per la lezione di medicina. A dopo" dice frettolosamente prima di alzarsi e lasciare la biblioteca.

Sasuke vorrebbe urlare e dire che NO!, col cavolo che partecipa a quella festa di sfigati che si ubriacano perchè sono dei falliti nella vita, ma non è da lui urlare e alterarsi quindi si limita a fissare minacciosamente le piccole spalle della ragazza che si allontana. Sa che ora non riuscirà più a studiare perchè il nervosismo gli spegne il cervello. Quindi sposta i libri per prendere quel cellulare e leggere il messaggio arrivatogli prima.

Sorride leggermente, perchè Naruto gli fa quest'effetto; perchè nonostante le otto ore di fuso orario il Dobe trova sempre un modo per disturbarlo. In realtà pensa che quel testone del biondo non sappia neanche dell'esistenza del fuso orario. Chiude il cellulare e sorride furbo perchè un'idea gli balena nella testa.

@@@@@@@

Il moro controlla l'orario in continuazione da oggi pomeriggio con impazienza. Si alza dalla sedia della sua stanza e decide che ha del tempo per scendere e prendere qualcosa da mangiare. Fuori all'aperto fa già freddo nonostante è solo metà ottobre, e il moro trema leggermente al contatto con l'aria fredda. Corre nella pizzeria poco lontana dal college e fa un respiro di sollievo quando nota che fortunatamente non c'è folla. Ordina una margherita ,perchè a lui piacciono le cose semplici, e deve attendere poco per ritirala e ritornare nella propria stanza. Mangia da solo, perchè il suo compagno di stanza sta studiando ancora in biblioteca, e continua a controllare l'orario ogni minuto.

Poi accade....Sono le 21.00 pm in Inghilterra e Sasuke sorride. Prende frettolosamente il suo cellulare, digita a memoria il numero e chiama. Comincia a sentire i primi squilli ma dopo un minuto parte la segreteria telefonica. Così riattacca e richiama sempre lo stesso numero aspettando una risposta. Solo dopo altre tre chiamate andate a vuoto, Sasuke sente una voce assonnata rispondere.

"Dobe, vedo che stiamo migliorando. Hai risposto solo dopo cinque chiamate. Complimenti." Ghigna il moro sapendo quanto lo odierà l'amico per questo.

"Teme, ma che ore sono?" dice con voce impastata dal sonno il biondino confuso.

"Mmm, dovrebbero essere le nove di mattina Dobe. Non sei andato a lezione?" parla con voce convincente.

"Oddio, non è suonata la sveglia. Ino mi ucciderà e non passerò mai l'esame...." il moro sente strani rumori e fruscii, segno che l'idiota si sta vestendo velocemente.

"Bhè il solito diciamo" risponde mentre sente il rumore dell'acqua. Si starà lavando i denti o la faccia pensa.

"Non tutti passano giornate a studiare come te. Ho una vita sociale io" sente rispondere dal biondo.

"Tze...Sicuramente Dobe, ma ora corri che altrimenti salterai altre lezioni. Ci sentiamo più tardi idiota" continua trattenendo un sorriso.

"Si si, ti chiamo dopo stronzo" e stacca il telefono senza permettere al moro di rispondere.

Ma Sasuke è felice e soprattutto soddisfatto di se stesso. Già immagina il Dobe quando scoprirà che in realtà in Giappone sono solo le cinque della mattina.


NOTE:
Alloraaa arriviamo a noi! Questa storia è nata un pò come esperimento...volevo vedere cosa poteva uscirne dalle varie idee che mi girano per la testa. Così è saltata fuori questa Sasunaru ovviamente, e mi auguro di cuore che possa piacere a qualcuno! I primi capitoli descriveranno un pò le vite dei protagonisti che, come vedete, si trovano in due paesi lontani. Ma non temete, cercherò di farli incontrare presto ^-^ Detto ciò ringrazio di cuore tutti,e spero a presto. 

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Capitolo 3
*** Pregetti ***


Progetti

Sono le due del pomeriggio e Naruto è furioso e terribilmente assonnato. E come se non bastasse deve subirsi i rimproveri di Ino perchè ha dimenticato i suoi appunti per la terza volta.

"Ti avevo mandato anche un messaggio per ricordartelo" strilla la biondina rassegnata.

"Scusa Ino, dopo giuro che li vado a prendere" mormora con gli occhi semichiusi.

"Ma si può sapere ieri a che ora sei andato a dormire? Sai che le lezioni iniziano presto" si preoccupa l'amica vedendo Naruto in difficoltà nell'avere gli occhi aperti. E così inizia a raccontarle la storia con voce bassa, evitando di farsi ascoltare dal professore di letteratura giapponese che spiega con enfasi una nuova lezione.

 "E non potevi controllare la sveglia o il cellulare scusa?" chiede alla fine del racconto la compagna mentre ormai camminano per i corridoi.

"Ma che ne so...era il Teme a dirmelo. E si sa....lui non sbaglia mai" sbadiglia.

"Già, piuttosto tornerà per Halloween o lo rivedremo solo per le feste di Natale?" si interessa la ragazza.

"Mmm non lo so in realtà, conoscendolo dovrà studiare, quindi penso che dovremmo aspettare ancora qualche mese" risponde annoiato.

"Ed è proprio per questo che sono venuto per chiederti di partire per l'Inghilterra con me per qualche giorno" si intromette un'altra voce. Naruto si vede affiancare da un ragazzo alto, dalla chioma del tutto nera e il viso pallido, così dannatamente assomigliante a Sasuke.

"Itachi ho le lezioni da seguire lo sai...e mia mamma dubito che mi lascerebbe venire" risponde

"Ho già parlato con loro e sono d'accordo...in fondo si parla di Sasuke no?" continua fermandosi a sedere su una panchina fuori l'università accanto ad Ino impegnata a messaggiare con cellulare.

" bhè non lo so, mi dispiace lasciare Kiba per la festa del 31 ottobre" si gratta il capo con imbarazzo indeciso su cosa scegliere.

" lo portiamo con noi" prova a dire Itachi e sa di aver detto la cosa giusta quando Naruto gli fai una dei suoi sorrisi migliori.

"Ehm...allora sì. Andiamo dal Teme...ma non dobbiamo dirgli niente. Deve essere una sorpresa." sospira felice ed eccitato. Itachi lo guarda con stupore. è straordinario il modo in cui gli occhi di Naruto brillano al sol pensiero di vedere Sasuke. Quel tipo di sguardo sarà sempre dedicato solo al minore degli Uchiha e per un'istante Itachi si permette di invidiare il piccolo fratellino.


INTANTO IN INGHILTERRA


La sveglia sta suonando insistentemente da cinque minuti come impazzita. Il ragazzo moro, coperto fino alla testa dalle coperte, fa uscire solo una mano per spegnerla velocemente. Sono le sette della mattina in Inghilterra e il freddo filtra dalle fessure delle finestre entrando nelle ossa. Sasuke trema e non ha proprio il coraggio di affrontare il pavimento freddo. è abbastanza sicuro di aver dimenticato le pantofole in bagno la sera prima. Si strofina piano gli occhi e si alza decidendo che una doccia calda è la miglior cosa da fare.

Tira un sospiro di sollievo quando ,entrando in cucina, già vestito, trova la sua tazza piena di caffè fumante sul tavolo e una fetta biscottata con la marmellata. Il suo coinquilino è uscito da poco dalla stanza. Sasuke odia ammetterlo, ma è contento di avere Neji con lui. Non è fastidioso nè ingombrante, non è disordinato nè impiccione e si rende sempre utile come questa mattina. Si incontrano raramente, anche se vivono nella stessa stanza del dormitorio. Neji si sveglia sempre molto presto ma non sa perchè... e in più il castano ha scelto la facoltà di scienze biologiche ed hanno orari e lezioni totalmente diversi.

Ma Sasuke adora infinitamente quei pochissimi momenti in cui si incontrano e scambiano due chiacchiere perchè Neji è qualcosa di familiare. Il suo accento, decisamente non inglese, gli ricorda continuamente il Giappone; i suoi occhi gli ricordano le sculture di ghiaccio del Hokkaido e in fine i suoi rari sorrisi quando parla degli amici lasciati in patria, gli ricordano casa. Il moro gli è grato di tutto questo ma sa che non glielo dirà mai.

 A distrarre Sasuke ci pensa il bussare della porta che con molta lentezza va ad aprire. Una chioma rossa gli si butta al collo senza pensarci due volte e lo bacia con passione.

"Buongiorno" gli sussurra Karin scendendo a baciargli il collo.

"Mmm, sta un po ferma. Tra un pò ho lezione, non posso fare tardi" dice sospirando però dal piacere.

"Shhhh, voglio darti il buongiorno" continua seducente la rossa, chiudendo la porta e sbattendoci Sasuke contro. Da lì in poi, il moro vede solo la sua ragazza inginocchiarsi davanti a lui, poi chiude gli occhi e si rilassa tra sue mani.




N.A
Ed eccoci qua con il terzo capitolo. Non è un capitolo molto interessante in quanto non succede nulla di che. Ma è importante per far sapere che nel  prossimo capitolo i due si incontreranno. Infatti ci sarà un salto temporale che ci porterà direttamente al giorno di Halloween. Inoltre voglio fare delle precisazioni. Come vedete alcuni personaggi non rispecchiano proprio le caratteristiche di solito usate. Tipo Karin, non sarà solo una tra le tante con cui Sasuke si divertirà; ne tanto meno Ino sarà la stupida ragazza che corre dietro tutti. In più voglio ricordarvi che Sasuke e Naruto abitano in due paesi lontanissimi tra loro e che ovviamente si son creati una propria vita senza la presenza dell'altro, e che per il momento loro si considerano solo amici. Le cose si evolveranno successivamente. Detto questo spero che continuerete a seguire la storia e ad apprezzarla. Ringrazio tutti di vero cuore. Alla prossima ^-^

 

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Capitolo 4
*** Assonnata sorpresa ***


Assonnata Sorpresa

 

La prima cosa che Naruto nota una volta arrivato in Inghilterra è l'arancione. C'e arancione dappertutto: nell'erba dei giardini, sulle panchine nelle strade, vicino alle finestre delle case, nelle luci che illuminano la città, sulle persone, sui tetti e davanti ai negozi. C'è ovunque. E non importa che in realtà tutto questo arancione provenga dalle zucche con facce spaventose, Naruto lo adora lo stesso.

La seconda cosa che Naruto nota sono le persone esaltate e di corsa, non hanno una faccia simpatica nè accogliente ma hanno l'aspettativa negli occhi. In fondo è pur sempre Halloween. Il biondo sorride a quei pensieri perchè l'Inghilterra è un pò come Sasuke e non si meraviglia neanche un pò che il moro sia così facilmente riuscito a crearsi una vita propria in mezzo a quella gente.

La terza cosa che Naruto nota, in fine, è l'immensa università di Cambridge davanti cui si sono fermati. Il giardino è enorme e l'edificio sembra quasi un castello. Il biondo sente vagamente Kiba dire che assomiglia ad Hogwarts e Naruto gli da ragione. Gli si brillano gli occhi improvvisamente perchè quel posto è meravigliosamente figo, e sa che per il compagno di viaggio è esattamente lo stesso.

 "Insomma voi due, prendete queste valigie o no?" si intromette Itachi.

"Ma Itachi è grandioso, Neji non mi aveva detto che studiava in un castello" ribatte Kiba ancora imbambolato davanti l'università.

"Evidentemente ti voleva alla larga" risponde il moro grande ghignando.

Infatti Kiba assume una faccia offesa e Naruto sente il cuore stringersi un po. Kiba e Neji sono sempre stati come lui e Sasuke. Sono cresciuti insieme  tra continui litigi, ma nel momento nel bisogno c'erano sempre l'un per l'altro. Naruto è  felice di vederlo lì con lui, perchè nonostante il finto broncio sa che non vede l'ora di rivedere l'amico.

"Muovetevi dai, l'hotel è proprio qui di fronte" sbuffa Itachi vedendo i due ancora immobili.

"si si certo veniamo" risponde il biondo tirando la manica dell'amico e trascinandolo con lui.

Qualche ora dopo, Naruto non sa come precisamente ha fatto. Sa soltanto che si trova imbucato nell'università, senza Itachi che non sa che fine abbia fatto. Sta gironzolando nell'immenso prato verde da mezz'ora non sapendo da dove partire per trovare la camera di Sasuke e Neji.

"E se chiedessimo a qualcuno?" chiede Kiba innocente.

"Dubito che tutta l'università conosca il loro nome. Asociali come sono!" ribatte seccato.

"Allora facciamo vedere una loro foto" continua il castano.

" Neanche fossero dei ricercati" sbuffa sedendosi sul prato.

Sente qualcosa vibrare per qualche secondo e solo dopo un pò si rende conto che è arrivato un messaggio da parte di Itachi.


DA: Itachi

Idioti, mi auguro che non vi siete persi. La stanza del mio fratellino è al terzo piano. Camera 333. Non fate guai...a dopo. 


Il biondo sorride con la speranza negli occhi e fa leggere il messaggio a Kiba che comincia a correre verso l'entrata già pieno di aspettativa. Quando arrivano davanti la camera ad aprirli non è Sasuke ma neanche Neji.

"Emh scusa, forse abbiamo sbagliato camera". dice il biondo rivolto ad un ragazzo robusto dai capelli arancioni. Quello con sguardo rude sta quasi per chiudergli la porta in faccia quando Kiba interviene.

"Ehi aspetta. Non è che conosci due ragazzi di nome Neji e Sasuke?"

"Chi siete voi?"

"Siamo loro amici, veniamo dal Giappone...li conosci?"

"Ah...bhè questa è la loro stanza, io ero passato a prendere degli appunti a Sasuke" dice il ragazzone addolcendo l'espressione.

"Sai quando torneranno in camera?" chiede Naruto sospirando.

" Bhè considerando che sono le sette, tra non molto. Stasera c'è la festa di Halloween quindi saliranno prima. Ma entrate pure...se siete loro amici del Giappone sono sicuro che non avranno nulla da ridire" risponde l'arancione.

"Oh grazie...però puoi non dire niente. Sai, è una sorpresa" si agita Naruto, con la mano a grattarsi i capelli come quando è in imbarazzo.

"Certo...allora deduco ci vediamo alla festa. Ciao ragazzi" li saluta.

Una volta entrati nella stanza Naruto e Kiba cominciano ad architettare uno scherzo ai loro amici, ma dopo circa mezz'ora si addormentano stanchi a causa del lungo viaggio.


@@@@@


Sono le otto di sera, e le biblioteche hanno chiuso tutte prima a causa dell'imminente festa. Solo in queste occasioni Sasuke e Neji si incontrano per tornare insieme in camera. Il moro è scocciato, sta evitando Karin e non vuole proprio andare alla festa. Ha mal di testa al sol pensiero.

"Non fare sempre il solito, ci svagheremo" parla monotono il castano mentre salgono le ultime scale prima di arrivare al loro piano.

"Parla per te." risponde il moro cercando le chiavi nella sua cartella.

Una volta aperta la porta Sasuke nota subito qualcosa di strano. La luce è accesa, e sui loro letti ci sono delle persone che dormono beatamente. Per un momento pensa di aver sbagliato camera ma poi vede Neji sbarrare gli occhi e avvicinarsi al suo letto.

"Che ci fanno qui?" sente sussurrare da Neji.

Ma Sasuke è ancora con le chiavi nella serratura della porta, immobilizzato e confuso. Vede sul suo letto uno chioma bionda, una chioma decisamente familiare e ci mette un po prima di tirare le chiavi e chiudere silenziosamente la porta. Vorrebbe sapere anche lui cosa ci facciamo quei due idioti lì nella loro stanza e vorrebbe gridare per svegliarli. Ma poi vede Neji spogliarsi e stendersi comodamente accanto a Kiba che si rigira nel sonno e si aggrappa all'amico.

"Tanto la festa inizia alle undici...ho messo la sveglia. Mi riposo un po" sente dire dall'amico di stanza che spegne la luce rimanendolo nel buio ancora in piedi.

Sasuke è interdetto, forse sta sognando, ma i pizzichi che si sta dando fanno male quindi forse è tutto vero. Lui non può addormentarsi perchè sa che non riuscirà ad alzarsi più tardi, quindi tira un bel respiro e si avvicina al letto. Naruto dorme con un sorriso sulla faccia e per un momento gli passa per la testa di non svegliarlo. Ma lui è il bastardo, lui è quello cattivo tra i due. Quindi con molta semplicità comincia a muovere il biondo per farlo svegliare.

"Dobe, svegliati" comincia dandogli dei pizzichi sul braccio.

"Idiota muoviti su" continua, fino a quando vede Naruto aprire un occhio e guardarlo imbronciato.

"Mmm Teme, ho sonno. Perchè mi hai svegliato. Non voglio venire a scuola" e Sasuke pensa che chiamarlo Idiota a volte è un complimento.

"Cretino, quale scuola. Svegliati" dice sottovoce tirandogli un calcio che lo fa cadere dal letto.

"'Suke ma che diavolo! Un pò di delicatezza no?" sbotta il biondo ormai svegliatosi del tutto. "Alzati Idiota, che usciamo fuori" ribatte il moro alzandosi dal letto e prendendo le chiavi.

" E la festa?"

"è presto per la festa, abbiamo ancora un po di tempo" sorride.


@@@@


Ed è così che poco dopo Naruto si ritrova nel giardino immenso dell'università, seduto sotto un albero, con la chioma di Sasuke sulle proprie gambe stese. Sono così immobili da qualche minuto, mentre il biondo passa le sue dita tra i fili neri che tanto ama.

"Allora che ci fate qua?" spezza il silenzio il moro

"è stata un idea di Itachi" gli risponde appoggiando il capo al tronco e chiudendo gli occhi.

"Dovevo aspettarmelo...idioti come siete non ci sareste mai arrivati da soli fin qui" ghigna il moro rilassato nell'erba.

"pff Teme...piuttosto che fine ha fatto Neji?" chiede curioso

"In stanza Dobe, si è addormentato accanto a Kiba" risponde muovendo un po la testa per ricevere più attenzioni dalla mano del biondo.

"Mmm bastardo, non potevi fare lo stesso"

"Tze, io non sono un pappa molle che si addormenta vicino all'amico che non vede da mesi"

"No, infatti, sei solo il tipo che si sta lasciando fare i grattini come un gattino dall'amico che non vede da mesi"

"Dobe, non è vero"

"Si certo, come dici tu!" sospira il biondo, rassegnato dalla finta freddezza dell'amico. Continua ad avere gli occhi chiusi, e proprio non riesce a vedere il sorriso compiaciuto di Sasuke e la scintilla di felicità che gli attraversa gli occhi prima che anche lui, appoggiandosi meglio alla gamba dell'amico, li chiuda assaporandosi quel momento.  




N.A.
Ed ecco il nuovo capitolo con il famoso incontro. Non sono riuscita ad inserire anche la festa di Halloween. Quindi sicuramente il prossimo capitolo verrà dedicato all'evento. In questo capitolo inoltre si è accennato anche del rapporto tra Kiba e Neji. Sentiremo ancora parlare di loro due anche se sono indecisa se dedicare alcuni POV anche a loro. Idee?? Detto ciò volevo ringraziare chi recensisce la storia, sono per me di grande aiuto. Ma grazie anche a chi segue, o semplicemente legge! Spero a presto <3 

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Capitolo 5
*** Festa ***


FESTA


La festa è stata organizzata in una parte dell'enorme giardino, adornato con zucche, finti pipistrelli di carta e altre decorazioni. I volti delle persone sono irriconoscibili perchè coperte da maschere o da sangue artificiale e disegni.

Ovviamente anche le facce di Naruto e Kiba sono rosse, al contrario di quelle dei loro due amici che al massimo hanno messo un pò di matita nera sotto gli occhi e un pò di sangue vicino alla bocca.

Quando arrivano al giardino trovano un baccano assurdo, le persone che in realtà sembrano mostri si stanno già scatenando in pista, e chi non balla beve birra a volontà. Naruto si sente quasi frastornato da tutta quella confusione ma rimane molto affascinato da come il giardino è stato sistemato. Sono stati allestiti due mini bar con i baristi che danno di continuo da bere ai ragazzi, divanetti bianchi e tavolini sono sparsi nel verde, un dj suona musica house alternato a canzoni tipiche di Halloween e non mancano biscotti e dolci vari. Il biondo sorride a quella visione e in un battito di ciglia già si trova vicino al tavolino con Kiba a mangiare di tutto.

"Voi due siete sempre i soliti" mormora Neji aggrappandosi a Kiba a causa degli spintoni che gli arrivano da alcuni ragazzi già ubriachi.

"Mmm...dovresti mangiarli anche tu! Non ti farebbero male" ribatte Kiba continuando a mangiare.

"Mi stai dicendo che sono troppo magro?" domanda l'amico accigliato.

"No, sto dicendo solo che non ti farebbe male ingrassare un po" ribatte quasi affogandosi.

"Pft sei solo invidioso. Già ci pensi tu ad essere il grasso della situazione" sbuffa Neji. Ma il castano fa finta di non sentirlo continuando a mangiare i suoi adorati biscotti. Naruto ride guardandoli, sono così buffi e carini.

"Piuttosto che fine ha fatto Sasuke?" urla il biondo per farsi sentire dai due.

"è stato rapito dalla sua ragazza!" sente dire da Neji.

"Mmm il teme è fidanzato?" chiede curioso

"Sì, pensavo lo sapessi" e il biondo non risponde. Si limita a scuotere la testa in segno di negazione.

Si guarda intorno cercando di vedere una capigliatura come quella dell'amico e dopo un bel pò pare di vedere una chioma nera simile vicino ai divanetti. Lascia i due amici che stanno ancora battibeccando tra di loro e si fa strada tra la gente per arrivare alla meta. Trova Sasuke avvinghiato ad una ragazza dai capelli rossi e circondato da alcuni ragazzi tra cui quello dai capelli arancioni che in precedenza gli aveva aperto la porta della stanza.

"Ohh quindi voi dovete essere gli amici di Sasuke" parla improvvisamente il biondo attirando l'attenzione di tutti.

"E tu chi sei bel bocconcino?" lo risponde un ragazzo molto magro dai capelli bianchi. Naruto pensa che sia la persona più bizzarra che abbia mai visto.

"Ah già, io sono Naruto, piacere di conoscervi" grida quasi per farsi sentire.

"Piacere, io sono Suijetsu e questo omone quà è Jugo" si presenta ghignando il bianco.

"è un piacere rivederti amico giapponese" sente dire dall'altro che riceve un sorriso sincero da Naruto.

"Bhè nessuno mi presenta?" sente dire dalla rossa.

"Naruto, lei è Karin, la mia ragazza" sbuffa Sasuke vedendo la mano dei due congiungersi per presentarsi.

Non sa cosa gli dia più fastidio al momento tra Naruto che sta toccando Karin o Karin che sta toccando Naruto. Forse è più propenso per la seconda ma meglio non dirlo ad alta voce. In fondo Naruto non lo metterà mai dietro qualcun'altro perchè lo conosce bene e sa quanto lo adora.

Al contrario Naruto vorrebbe realmente dire alla ragazza che ha sentito molto parlare di lei, vede nei suoi occhi quasi l'aspettativa di sentire quelle parole. Ma non può, perchè il nome Karin non è mai uscito dalla bocca del suo amico. Quindi si limita a sorriderle e a mandare un occhiataccia a Sasuke che ha omesso di raccontargli una cosa del genere.

Dopo qualche ora Naruto non sa come, ma si ritrova ubriaco nel bel mezzo della gente a ballare come un pazzo, affiancato da Kiba e Neji che lo guardano con preoccupazione. Naruto non aveva intenzioni di ubriacarsi, ma l'ha fatto. Forse perchè si trova in Inghilterra, forse perchè è ad una maledetta festa, o forse perchè ha sentito quelle parole.

Quel sussurro di Sasuke che diceva alla sua ragazza che lui è solo un amico "stupido". E il biondo non ha pensato più a nulla, si è solo alzato e bevuto tanto. Ora è lì, con Kiba che gli chiede se sta bene, perchè sembra essere sull'orlo di un pianto isterico, mentre la gente intorno continua a ballare. Sente qualcuno toccargli i fianchi ma è troppo preso dallo sguardo di Sasuke che lo guarda arrabbiato.

Così si ferma e decide di tornare a sedersi sui divanetti dove non scolla gli occhi dallo sguardo minaccioso di Naruto. Lui è quello che deve essere arrabbiato. Sa che odia vederlo ubriaco ma ora quello arrabbiato dovrebbe essere lui. Si siede scomposto e appoggia la testa sulla spalla di Suigetsu che inizia ad accarezzargli i capelli.

Ma non dura molto perchè sente vagamente Sasuke salutare tutti e prenderlo di peso per portarlo in stanza. Non sa se si addormenta nel tragitto, ma sa che si ritrova nel letto di Sasuke, con un pigiama e le coperte che lo tengono al caldo. Sente il letto muoversi un pò e si volta, vedendo Sasuke in procinto di mettersi anch'egli nel letto.

"'Suke" sussurra tirandolo e facendolo sdraiare accanto a lui.

"tu lo pensi davvero?" continua vedendo che l'altro non ha intezione di rispondere.

"Dimmelo, lo pensi?" richiede quasi disperato prendendo il mento di Sasuke e voltandolo verso di lui.

"Cosa?" risponde dopo minuti il moro perchè troppo curioso di sapere di cosa sta parlando l'amico.

"Di quello che hai detto! Che sono solo un amico stupido" sussurra appoggiando per un attimo la testa sulla spalla del compagno e lasciando un bacio sulla spalla.

A quelle parole, il cuore di Sasuke si stringe un pò. Gli fa quasi male pensare che il biondo abbia potuto pensare che si riferisse a lui.

"Tze...ti sei ubriacato per quello idiota?" domanda strattonandolo un pò.  

"Mmm, rispondi alla domanda. Altrimenti non puoi dormire in questo letto" ribatte intontito il biondo.

"Ma il letto è mio" afferma ridendo il moro guardandolo con quel broncio mezzo storto a causa dell'alcool.

"Rispondi e basta." afferma avvicinandosi un pò di più al corpo dell'amico per potersi riscaldare.

"Non era riferito a te Dobe. Stavamo parlando di un ragazzo che segue il mio corso." continua a ghignare il moro.

"Sicuro?" domanda il biondo abbracciando il busto del moro e baciandogli una guancia.

"Sì, Dobe. Sicurissimo" parla addolcendosi.

Gli dispiace avergli rovinato la festa per un'incomprensione ma è felice di averlo lì con lui, in Inghilterra. Gli accarezza lievemente i capelli e vede il viso del biondo incastrarsi tra il suo collo e la sua spalla. Lo vede annusarlo e addormentarsi poco dopo. Questa volta a Sasuke non pesa ammetterlo, ma in quel preciso momento si sente a casa.



N.A 
Mi scuso per eventuali errori ma la tastiera ha qualche problema. Mi auguro che il capitolo vi piaccia. un bacio ^-^ spero a presto! 

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