Lo so che non è un gran che ma è la mia prima fan fiction. E ci tenevo a dire che ho 9 anni quindi abbiate pietà di me. E se vi trovate a leggere lasciate un commentino.

Naruto Uzumachi è un bambino che è stato solo sin dalla nascita, perché suo padre (il 4° Hokage) ha sacrificato la sua vita per salvare il villaggio della Foglia dal demone della volpe a nove code,perciò Naruto non è mai stato accettato da nessuno:perché tutti pensavano che dopo che il padre avesse sigillato in lui la volpe a nove code fosse diventato un demone.

Dopo la morte del 4° Hokage Naruto fu trovato da un componente della squadra A.M.B.U. :Iruka. Iruka è stato come un padre per Naruto.

A cinque anni è stato mandato in Grecia insieme ad un altro bambino di nome Sasuke Uchiha. In Grecia sono stati posti a dure prove, dopo averle superate tutte Sasuke e Naruto hanno affrontato veri ninja di livello Genin. Dopo essere ritornati a casa hanno affrontato l’esame per diventare dei Genin,fortunatamente lo hanno superato e poi sono diventati amici quasi con tutti.

Sasuke è amato da tutte le ragazze ma lui non interessa.

Dopo essere diventati Genin sono partiti per Nuova Luxor dove c’era lo zio di Naruto che è Jonin e si sono fatti insegnare tutte le tecniche che sapeva,ne hanno imparate tantissime e poi Karashi lo zio di Naruto li ha messi alla prova contro un Chunin di livello più avanzato dei Genin. Dopo essere ritornati tutti li hanno applauditi perché avevano saputo di quello che avevano fatto a Nuova Luxor,così sono stati premiati dal 2° Hokage con una coppa e hanno anche messo un altro componente nella loro squadra di nome Rock Lee. Il 2° Hokage li ha mandati in missione segreta, che consisteva nell’accompagnare Konohamaru nel villaggio delle nuvole per fare l’esame per diventare Genin.

“Ma chi caspito è questo Konohamaru?” chiese Naruto

“Konohamaru è il nipote del 3° Hokage”rispose Sasuke seccato dall’ignoranza dell’amico

“ Ah!Va bene lo accompagneremo”

Il giorno dopo Sasuke, Naruto e Konohamaru partirono per il villaggio delle nuvole. Dopo pochi istanti dalla partenza li attaccò un ninja del villaggio del fulmine Sasuke e Naruto erano pronti a difendere Konohamaru quando spuntò fuori Karashi lo zio di Naruto. E subito sconfisse il ninja, Konohamaru lo ringraziò per averlo protetto,così continuarono il cammino insieme a Karashi.

Dopo essere arrivati Konohamaru si allenò duramente per superare l’esame. Sasuke,Naruto e Karashi fecero il tifo per lui ma non bastò per superare l’esame. Konohamaru salì sugli spalti con un broncio dicendo:

”Mi dispiace che abbiate fatto questa fatica per niente” disse Konohamaru

“Non fa niente l’importante che sei stato bravo e ti sei divertito,poi non mettere quel broncio perché domani ci sarà un’altra prova”lo incoraggiò Naruto

“Davvero?”

“Certo!”

“Fantastico! Mi dovrò allenare duramente”

Dopo l‘avvertimento di Naruto, Konohamaru si spostò dall’arena ad un deserto per allenarsi con Naruto, che capì che ci teneva tanto a quest’esame. Provò a fare una tecnica chiamata Rasengan

 “Chi te l’ha insegnata questa tecnica?” chiese curioso Konohamaru

“Il maestro Jiraya che è un ninja leggendario” rispose Naruto orgoglioso

“Cavolo!”

 L’indomani Konohamaru si fece forza per superare tutte e tre le prove ma a un tratto arrivò Zabuza il demone della nebbia che Naruto e Sasuke avevano già sconfitto in Grecia

“ Ti ricordi di lui Sasuke?”

 “Certo come potrei dimenticare Zabuza un Genin del villaggio della nebbia: il demone della nebbia!”  

Zabuza  partì all’attacco e con un calcio stese Konohamaru, Naruto cercando di salvarlo tirò un pugno a caso e con un poco di fortuna lo colpì e lo stese,ma non bastò per sconfiggerlo. Zabuza con un grido attaccò Naruto

“Come ti sei permesso!”

 dando un pugno nello stomaco di Naruto,allora Karashi perse la pazienza e lanciò un attacco chiamato Chidori e sembrava morto ma a un tratto arrivò un suo compagno.  

Facendolo rialzare.

“Ma è un bambino!”

 “Certo,Haku Kirisu”

Diede la spada a Zabuza che cercò di attaccare di nuovo, ma Haku lo fermò dicendo “Non siamo ancora in grado di sconfiggerli.”

 “Ma come?”

 “Loro sono più numerosi tra cui un Jonin.”

“Ok,questa volta ti darò retta ma la prossima volta che li incontrerò li sterminerò subito.”

 

 

 E così i ragazzi ritornarono al villaggio. Naruto si fece coraggio e andò dal 2°Hokage dicendo

“Konohamaru non ha potuto superare l’esame perché Zabuza e Haku ci hanno attaccati!”

“Non mi interessa!Sei punito!”

 

 

Ci tenevo a precisare che sono un RAGAZZO!

Spero che recensiate lo stesso.

 

 

Dopo che erano ritornati Sasuke si allenò molto insieme a suo fratello maggiore Itachi. Itachi era molto severo con il piccolo Sasuke,ma lui era indifferente al fatto che suo fratello fosse cattivo o no, Sasuke faceva parte del clan Uchiha fino a che suo fratello Kisame aveva ammazzato tutti, ma fortunatamente Itachi,Sasuke e i genitori si salvarono.

 

“Sasuke!Devi essere più deciso!Il nemico non ti farà riposare!”

“Va bene, lo farò!”esclamò Sasuke

“Prendi questo!Palla di fuoco suprema.”

“Ahhhhhhhhhh.”  

“Forse ho esagerato.”

“Non ti preoccupare,tu sei qui per insegnarmi a combattere,non per avere pietà di me! Itachi mi puoi insegnare quella tecnica che prima hai usato contro di me?”

“Certo!Ma non è facile impararla”

“Non importa mi impegnerò al massimo.”

“Sasuke, Itachi è pronto” li chiamò la mamma

(insieme) “Arriviamo”

“Andiamo a mangiare poi continueremo”

“Ok!”

“Anzi prima di mangiare ti farò vedere dove lavora papà”

“Si andiamo!”

“Ecco, papà lavora per la polizia, il suo mestiere è quello di ricercare i Mukenin:i ninja traditori, come nostro fratello Kisame. 

 

Itachi e Sasuke tornarono a casa con una fame da lupi, salutarono i genitori con un “ciao” e i genitori ricambiarono. Mangiarono ramen, Sasuke e Itachi facevano a gara a chi finiva più piatti di ramen, la mamma li riteneva buffi e continuava a ridere mentre il padre gli ordinò subito di smetterla.

“Ma perché, sono così carini!”

“Perché quando si sta a tavola è un momento serio, non un momento per fare i pagliacci.”

(insieme) “Va bene papà”

Dopo che finirono di mangiare Arashi, il padre di Itachi e di Sasuke, mandò in missione Itachi ma lui non voleva andarci perché voleva insegnare a Sasuke la tecnica della palla di fuoco suprema. Ma il padre disse:

“Gliela insegno io la tecnica.”
”Ok”

Dopo essere andato via Itachi, Arashi chiese inaspettatamente a Sasuke:

“Da dove vogliamo incominciare? Ah…Si possiamo incominciare dalla posizione delle mani. Ecco fai così, bravissimo ora grida palla di fuoco supremaa!”

“Ok, pala di fuoco supremaa!”

 

 

 

 

Ed ecco a voi il mio terzo capitolo spero vi piaccia. Sappiate che mi è venuto il blocco dello scrittore e che sono accettati consigli su come continuare la storia.

A presto

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Naruto passò di lì e salutò Sasuke, Sasuke ricambiò e disse:

“Naruto perché non vieni ad allenarti un po’ con me?”

“No, ora devo andare da mio zio per qualche lezione su come usare armi ninja.”

“Va bene, ma speravo tanto di potermi allenare con te per farti vedere una tecnica che mi ha insegnato papà!”

“Scusa, ma perché invece non vieni tu ad allenarti con me e zio perché anche tu come me non sei tanto esperto nell’usare armi ninja.”

“Magari più tardi, ok?”

“Siii”

( Dopo la loro conversazione Naruto andò da suo zio, contento e soddisfatto. )

“Ehi Naruto da quanto tempo non si ci vede?”

“Scusa zio, ma vorrei che tu mi daresti qualche lezione su come usare le armi ninja, poi forse arriverà anche Sasuke.

“Ma certo, te le darò con molta soddisfazione”

“Grazie mille”

“Allora iniziamo con le due armi principali, i kunai e i shuriken.”

 

Dopo quasi un ora di lezione arrivò anche Sasuke

“Ehi , Naruto eccomi.”

“Oh è arrivato anche Sasuke, zio mi ha insegnato a usare due armi ninja!”

Dopo la loro chiacchierata Karashi intervenì

“Allora solo dopo che ti ho mostrato come sono fatte le armi non ti interessa fare qualche pratica?”

“Ma certo”

Fecero qualche pratica e sembrava molto facile usarli, allora Naruto disse:

“Zio, ora che abbiamo fatto qualche pratica con queste perché non passiamo a quelle più complicate?”

“Si Naruto come preferisci” disse lo zio “possiamo passare agli spiedi!”

Si allenarono tutta la sera finché i due bambini non caddero addormentati.

 

Era passata una settimana dalla partenza di Itachi e nessuno aveva sue notizie. Però nessuno si preoccupava della sua assenza, solo il piccolo Sasuke aveva un brutto presentimento, così, senza dire niente a nessuno uscì dal villaggio per cercare suo fratello. Ma non si era accorto che qualcuno l’aveva visto e che lo stava seguendo di nascoste nel sottobosco senza farsi sentire…

 

 

Sono tornato! Spero di avervi incuriosito un po’ e colgo l’occasione per ringraziare tutti i mie lettori e commentatori.

Al prossimo capitolo!

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