Kiddy Prof

di Blue_Passion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La nuova prof ***
Capitolo 3: *** La punizione ***
Capitolo 4: *** Malattia e perversione ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
Ikuto Tsukiyomi, 18 anni, è uno studente come tanti, più o a meno.
E' il solito "bello e dannato" della scuola, ma non sa, che con l'arrivo della sua nuova prof, la sua vita cambierà.
Perchè non si sarebbe mai immaginato che la sua nuova prof, fosse una ragazza, con buffi capelli rosa confetto, due pozze d'oro, e un sorriso da far sciogliere chiunque.
Hinamori Amu, una ragazzina di soli 15 anni, la sua nuova prof.
Ma lei, nasconde un segreto, un terribile segreto, che comporterà, gravi, e belle conseguenze, nella vita del nostro protagonista, che non sarà certo da meno con i segreti.
E tra gare a chi mente di più, a chi ha più segreti, e a chi ha l'amore più impossibile, entreremo in un mondo, pieno di suspence.
 



Angolo autrice:
Ed eccomi di nuovo qui, a scassarvi le scatole, come sempre.
Che ne dite? Vi ispira?
Spero non sembri troppo ridicola, o strana questa ff.
Baci alla prossima.

 

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Capitolo 2
*** La nuova prof ***


La nuova prof
Sono, come al solito, al mio posto, annoiato a morte, dalla preside, che non fa altro che parlare da 10 minuti.
E' il primo giorno di scuola, e già ci annoiano, ma dai!
Non ascolto, e ripenso alla ragazza contro cui sono andato a sbattere questa mattina in corridoio.
flashback
Stavo camminando tranquillamente, ovviamente ero già in ritardo, ed infatti, i corridoi erano vuoti, ma tanto, come studente menefreghista, è ovvio, quando una furia, mi viene addosso.
Cade all'indietro, visto che io, in confronto, sono un colosso, afferrando la mia uniforme, e facendomi cadere sopra di lei.
La guardo, e vedo che si tratta di una piccola ragazzina, sui 14, 15 anni, e mi guarda mortificata, e rossa.
Ci credo, intanto è vestita molto strana, con dei leggins neri, una felpa nera enorme, con un cappuccio che le copre tutto il viso, lasciando uscire due ciocche rosa confetto davanti, che le arrivano fino ai fianchi, con le sue gambe tra le mie, e le forme, che non si direbbe che ha, se la vedi così, ma se le senti, avrà una quarta, schiacciate contro il mio petto, visto che sono con il petto molto, troppo sopra il suo, così, mi alzo un poco, e le parlo.
-Hey, stai più attenta la prossima volta ragazzina, non vorrai farmi già la corte!?-
Lei, diventa ancora più rossa, e con voce tremante, mi dice:
-Ti a-alzeresti, per favore?-
-Certo, ma la prossima volta, parlami invece di trascinarmi a terra-
Io, mi alzo, e lei, si alza subito dopo di me, mi guarda, accenna un piccolo inchino, e mi dice:
-M...mi scusi, cercherò di fare più attenzione, ma lei dovrebbe scusarsi!-
-No-
-Haaa, meglio se me ne vado-
e se ne va.
Perchè non mi ha dato del tu?
Bho, meglio andare in classe però.
fine flashback
Che strana ragazzina
Una certa frase, però, fa sorprendere tutta la classe, compreso me.
-Ragazzi, d'ora in poi, avrete una nuova professoressa per storia e geografia-
Cosa? Una nuova prof? Mi incuriosisce, di sicuro, è una di quelle vecchie decrepite, che non fanno altro che gridare ed essere arrabbiate.
-Allora, può entrare-
Niente
-Chi sarà questa nuova prof?-
-Sapete, ho sentito dire che arriverà anche una nuova studentessa nella nostra classe-
-Bhe, spero almeno sia carina, ma di sicuro, la prof, sarà una sessantenne acida come la panna andata a male-
Sento sussurrare da alcuni dei miei compagni, e faccio una piccola risatina.
-Avete qualche commento da fare?-
-Si preside, abbiamo sentito dire, che ci sarà anche una nuova studentessa in classe con noi quest'anno-
-Vero ragazzi, ma credo sia in ritardo-
D'un tratto, la porta si apre, e ne entra, una ragazza bionda, coi capelli legati in due code laterali
-Come ogni ragazza che si rispetti preside-
-Ha ragione, ma è in ritardo lo stesso-
-Lo dica a quella- Dice indicando una ragazza dietro di lei, avrà si e no 15 anni, che ci fa qui? Che sia quella di prima? -Non trovava l'aula-
-Scusa Utau, ma tu hai finito di cambiarti alle 8:10-
-Ma lo sai come sono, sorellina-
Dice, poggiandole una mando in testa
-Bene, questa è la vostra nuova compagna di classe, Utau Hinamori, o meglio conosciuta come, Utau Hoshina-
Cosa? E' la cantante per cui stravedono i miei amici?
Wow, incredibile, ma perchè quella ragazzina non se ne va?
Credo proprio che sia quella che mi è venuta addosso prima, è vestita uguale, e ha le due ciocche rosa ai lati.
Però, non vedo nemmeno il suo viso
-E quella dietro Utau, chi è?-
-Non so, ma non la si vede-
Dicono, sottovoce, i miei compagni.
-Hey sorellina, che fai li impalata, entra!-
Entrare quella, ma è più piccola di noi, non sarà in questa classe!
-Utau, a scuola per te sono prof, quante volte te lo devo dire, ed ora vatti a sedere se non vuoi prendere una punizione, mi hai già fatto fare tardi, non fare altre cose stupide!-
-Scusi prof-
Dice Utau, accanando un piccolo inchino
-Come prof, non sarà mica...-
-Forse è...-
-Allora ragazzi, ora fate silenzio, e tu Hinamori entra, e magari, abbassa quel cappuccio-
-Okay-
E allora, quella ragazzina, si fa vedere, abbassandosi il cappuccio nero.
Ora noto, che ha gli occhi oro, e il viso piccolo, e con una carnagione pallida.
Dopo che la preside è uscita, ci fa un sorriso timido, e i miei amici, arrossiscono, sciogliendosi.
-Piacere ragazzi, sono Hinamori Amu, la vostra nuova prof, domande?-
Cosaaaa? Una ragazzina di 15 anni, la nostra prof? Non.Ci.Credo!
Quello scricciolo che mi è venuto addosso prima, non può essere la mia nuova prof, poi, nessuno la ascolterà.
-Si prof-
Alza la mano Kukai, un mio grande amico
-Si Soma?-
S...sa già i cognomi?
-Come fa ad essere la nostra prof se ha, credo, 15 anni? E come fa a conoscere il mio cognome?-
-Per la prima domanda, ti rispondo così:
Sono giovane, ma questo non significa che non posso insegnare.
E per la seconda:
Conosco sempre i cognomi dei miei alunni, e i loro visi, e quindi, le consiglio-
Dice scrutando la classe, e fermando il suo sguardo su di me -Di scusarsi signorino Tsukiyomi, perchè quello che è successo prima, non mi è andata giù, e non le conviene sfidarmi-
Cavolo, ma dovevo avere per forza una ragazzina del genere come prof?
-Ikuto-
Mi chiama Utau, il mio nome glie lo avrà detto Kukai
-Che vuoi?-
-Ti conviene scusarti per ogni cosa che gli hai fatto, mia sorella è capace di tutto con chi la fa arrabbiare-
-Okay-
Allora mi alzo, e dico:
-Scusi prof, ma mi chiedo cosa l'abbia spinta a dirmi di chiederle scusa, se mi è venuta lei addosso-
Lei, a quella affermazione, invece di diventare rossa come farebbe chiunque, assume un'aria dolce, e dice:
-Bene, visto che si diverte a prendersi gioco di me, solo perchè sono più piccola di lei- E si blocca, facendo una faccia, che spaventa persino me -Oggi rimarrà qui fino all'ora di cena, ad aiutare la bibliotecaria a riordinare la biblioteca-
Cosa? Non ci credo, è un diavolo, col cavolo la ragazzina dolce e buona che credevo, questa ci uccide tutti!
I miei compagni, sono sbigottiti dal suo cambio di umore, ma subito, gli fa arrossire, di nuovo, con quel suo sorriso, così dolce e sincero, che fa sciogliere persino me, e così, mi siedo tranquillo sulla sedia, non pensando più che quella creatura davanti a me, che cerca con insistenza di spiegare, senza arrossire per gli sguardi maliziosi che gli mandano i miei amici, come un diavolo, ma come un angelo.
Si, d'ora in poi, le miei materie preferite, saranno storia e geografia, credo che cercherò di impegnarmi di più in quest'ultime.
Finita la lezione, con dispiacere di tutta la classe, persino delle ragazze, che hanno subito trovato simpatica la nostra nuova prof, ci dirigiamo lenti, verso il giardino, attendendo il suono della campanella, per fare, la materia che odio di più, biologia.
Una vera schifezza, e poi, il prof, mi odia, è cieco come una talpa, ma ha un udito, pari al mio, che è come quello di un gatto, cavolo.
Quando suona, vedo tutti i miei compagni, dirigersi in classe, depressi, come gli capisco.
Appena entrati, ci sediamo svogliati, per incominciare ad ascoltare quella lagna.
Dopo circa mezz'ora, sentiamo la porta aprirsi di botto, e la figura della prof Hinamori, fare capolino, e rivolgere uno sguardo dispiaciuto al prof di biologia, che si chiama, cognome più azzeccato non poteva esserci, Talpa.(è il cognome del mio peggior nemico)
Chissà che vuole.
-M scusi signor Talpa, ho dimenticato il mio libro di storia moderna qui, è dentro il secondo cassetto, me lo potrebbe gentilmente prendere?-
Chiede timida.
Wow, è veramente gentile.
-Certo signorina Hinamori. Lei è quella nuova?-
-Si, esatto, sono io-
-Bene, ecco, tenga, e da quel che vedo, ha già ritenuto successo nella classe quarta B-
-Bhe, n-non saprei, ma ora mi scusi, devo andare-
E detto questo, se ne va, facendo scomparire l'espressione felice dalla faccia dei miei compagni, e dalla mia, e facendo tornare l'aria pesante che girava in classe, prima che entrasse, e portasse quell'aria leggera, e leggermente profumata di fragola.
-Tsukiyomi, la pregherei di stare attento alla lezione-
Cavolo, credo che mi abbia sentito sospirare, ha, che noia.
E così, costretto dal prof, sto "attento" alla lezione.
Pov.Amu.
Quando entro nella quarta B, seguendo il "consiglio" della preside, mi abbasso il cappuccio nero, e faccio uno dei miei più bei sorrisi, alla mia nuova classe.
Si, sono sempre felice di insegnare a nuove facce, e di solito, i miei studenti, mi adorano, e io, ci vado d'accordo.
Subito, mi fanno una domanda, ed io, rispondo a Soma, un ragazzo sui 18 anni, capelli rame, e occhi smeraldo, dicendo che non è molto strano insegnare a questa età, almeno per me, e poi, che devo sempre conoscere i miei studenti, e nel mentre, mi accorgo che c'è anche quel ragazzo che mi è caduto addosso in corridoio, o meglio, ce l'ho trascinato, mentre rincorrevo Utau.
Avevo già notato questa mattina che era carino, ma non credevo così tanto.
Ha dei capelli color blu della notte, due gemme cobalto, e una carnagione abbastanza pallida, ma non cadaverica.(So che Ikuto non ha una carnagione del genere nell'anime, ma più avanti si capirà perchè c'è l'ha così)
Io, allora, arrabbiata per quello che mi ha detto prima, mi "vendico", facendolo scusare davanti a tutti, ma lui, dopo le scuse, che sembravano più una presa in giro, se ne esce con un'altra battuta.
A quel punto, non posso fare a meno di vendicarmi sul serio questa volta, e lo metto in punizione, ma non sa che gli spetterà veramente questo pomeriggio.
Dopo aver riordinato la libreria, visto che ci devo stare anche io, perchè devo controllare le scorse pagelle dei miei alunni, lo aspetta una bel recupero di tutte le cose che non ha "fatto" l'anno scorso, Tsukiyomi, con me, sei nei guai, non mi piace chi trascura la scuola, e non mi piace chi trascura le mie materie, quindi, o ti metti a studiare, o veramente, per te, questo sarà il tuo peggior anno scolastico.
Sono buona e dolce si, ma so essere anche crudele.
Quando ho finito di fulminarlo con lo sguardo, passo ai miei alunni, leggermente spaventati, e gli rivolgo un sorriso, cercando di non arrossire, per via dei miei alunni maschi, che mi lanciano sguardi maliziosi, con scarsi risultati direi, visto che mia sorella, se la ride sotto i baffi, ed inizio a spiegare, goffa come al solito.
Finalmente, suona la campanella, ed io, posso rilassarmi.
Vedo i miei alunni uscire, e a quel punto, mi accascio stremata sulla sedia.
Due minuti prima che suoni la campanella di inizio ora, mi sto dirigendo verso la mia prossima classe, quinta F, perfetto, spero solo di non fare figuracce.
Quando gli alunni iniziano ad arrivare, mi guardano confusi, farfugliando le solite cose, per poi dirigersi svogliati, ai propri posti, dicendo che la lezione di storia, e ancora di più quella di geografia, sono uno schifo.
A quel punto, faccio emergere la mia parte cento per cento loli*, e quando sono tutti dentro, chiedendosi dov'è Malconcia(Che razza di cognome è?), la prof che c'era prima di me, entro, sotto lo sguardo confuso e divertito dei ragazzi ormai adulti.
Poggio i libri sulla cattedra, e mi ci posiziono davanti, facendo il giro, sfoderando uno dei miei sorrisi.
-Piacere ragazzi, mi chiamo Hinamori Amu, e d'ora in poi, sarò la vostra nuova prof di storia e geografia-
Quelli, in tutta risposta, sgranano gli occhi, per poi mettersi a ridere, dicendo:
-Ma dai! Una ragazzina la nostra prof, non è possibile! Hahahaha-
Io, piego leggermente la testa verso destra, e li guardo confusa, facendoli smettere di ridere.
-Tu, non sei la nostra prof, vero?!-
-Si signorina Tori, e la pregerei di tirare fuori i libri, odio aspettare-
Loro, si calmano, e ancora scioccati, tirano fuori i libri.
Dopo una mezz'oretta, ho già fatto "amicizia" con la classe, e quando sto per prendere il libro di storia moderna(Non vi posso dire se in 5° superiore si fa, perchè per mia fortuna, non ci sono ancora arrivata, ma io la metto lo stesso) Quando noto con orrore, che non c'è.
Perfetto, devo averlo dimenticato in quarta B, ora mi tocca uscire dall'aula, e ripercorrere mezza scuola, che scatole.
-Ragazzi, mi spiace, devo aver dimenticato il libro nella mia scorsa classe, per favore, voi intanto andate a pagina 152, e leggete il testo, quando torno voglio sentire che cosa avete letto, senza libro davanti, quindi vi conviene farlo, torno tra poco-
E detto questo, lascio la mia classe, che intanto, si era già messa a leggere, e mi dirigo verso l'aula 102, la quarta B.
Arrivata davanti all'aula, apro la porta, e mi affaccio, guardando il prof Talpa, che, dopo avermi sentito chiedere il libro di storia moderna, mi fa la fatidica domanda.
Ora che lo noto meglio, gli studenti, hanno un espressione sollevata, ma appena sparisco dalla loro vista. torna ad essere depressa.
Piano, me ne ritorno in classe, e lì, vedo con piacere, che stanno finendo di leggere.
-Allora, ho recuperato il libro, e per il discorso del testo, lasciamo perdere, siete stati bravi, ve la risparmio-
La mia classe, sembra sorpresa, ma subito, fanno un sorriso di gruppo, chissà perchè me lo aspettavo.
Finita l'ora, ho da fare l'ultima mia classe, la Seconda C, credo mi troverò meglio con loro, visto che hanno la mia età, si, perchè ho solo 15 anni.
Quando arrivano i miei studenti, tra cui noto una piuttosto vivace, con capelli rame, legati in due codini laterali, occhi nocciola, affiancata da una ragazzina dal carattere pacato, bionda, e occhi caramello, entro.
Dovrebbero essere Yaya Yuiki, e Rima mashiro.
Quando tutti, come da copione, si sono seduti ai loro posti, gli sfodero un bel sorriso, al che, i ragazzi, arrossiscono, e si mettono a farfugliare, se sono una nuova compagna di classe.
Quando mi riprendo dai miei pensieri, mi siedo sulla cattedra, e dico:
-Buon giorno ragazzi, credo che avete avuto la notizia che avrete una nuova prof per storia e geografia, bene, piacere di conoscervi, mi chiamo Amu Hinamori, e da oggi, sarò la vostra insegnante-
Un ragazzino, a quel punto, si alza in piedi, sbatte i pugni sul banco, e grida
-Ma ti prego, non scherzare. Non puoi essere la nostra prof, sei una ragazzina, avrai la nostra età. Non dire cavolate per piacere!-
Allora, mi tocca sfoderare la mia arma segreta, dacci dentro espressione di ghiaccio!
-Signorino Yukino(Lo so, non è un granché come cognome, ma non li conosco, infatti credo sia inventato), la pregherei di smettere di parlare così, e di sedersi, vorrei avere un buon inizio, o vuole una nota il primo giorno di scuola?!-
-Ma tu, non puoi, non ci credo che sei la nostra prof, è impossibile-
-Le conviene crederci, altrimenti finirà in un bel guaio-
Piano, Aiato Yukino, il ragazzino che mi ha gridato contro, si accascia sulla sedia, e ha accenna un :
-Scusi prof-
Allora, io, riacquistato il mio sorriso, e inizio la lezione.
A fine giornata, con malavoglia, mi dirigo verso la biblioteca, ma vengo fermata da due voci.
-Prof, ci scusi, potremmo chiederle una cosa?-
Mi giro, e mi ritrovo faccia a faccia con.....Yaya Yuiki, e Rima Mashiro!
-Si, certo ragazze!-
-Le potrà sembrare strano, ma volevamo chiederle, se fuori dalle lezioni, potevamo darle del tu-
-Certo!-
-E anche se adesso ti andava di venire fuori con noi!-
-Molto volentieri, ma oggi proprio non posso ragazze, ho messo in punizione uno di quarta, e devo "torturarlo"-
-Capiamo, ma chi è?-
-Tsukiyomi Ikuto, ora vado, a domani-
E mi riavvio verso la biblioteca.

 
 
Angolo autrice macchina:
Ikuto:Ancora! Ancora! La vuoi smettere di pubblicare? Non riusciamo a imparare a memoria duemila e passa battute, e siamo stanchissimi, facci fare una pausa!
Io:NO! Primo, se non tiro fuori le idee, la mia mente esplode, e non è bello avere il mal di testa per un mese di fila (si, mi è successo durante l'anno scolastico)
Amu:Ma siamo delle amebe. A malapena restiamo in piedi!
Io:Sentite, nel periodo scolastico, tranne a Natale, Carnevale e Pasqua, io, non aggiornerò, e perchè vi chiederete.
La scuola impegna un po' tanto, e credo che se aggiornerò nel periodo scolastico, sarà per miracolo!

Ikuto/Amu:E' un miracolo, grazie di cuore.
Io:Spero che i lettori, non mi fucilino.
Alla prossima.
Baci Rad.
 

*Loli sta a significare una ragazza timida, pura, gentile, e il più delle volte, è piccola. Se non avete capito bene, basta andare su wiky.

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Capitolo 3
*** La punizione ***


La punizione
Pov.Ikuto
Alla fine delle lezioni, mi dirigo in biblioteca, dove dovrò aiutare a mettere in ordine.
Ma di solito non c'è qualcuno che ti tiene d'occhio? Io potrei anche decidere di mettermi comodo, e stare al cellulare, osservando la signora Mandy mettere in ordine con una tale passione.
Ma che ci trova di bello nel pulire e riordinare vecchi libri pidocchiosi?
Arrivato in biblioteca, adocchio un tavolo, e mi ci siedo, appoggiandoci disordinatamente la mia roba sopra.
Sento il portone della grande sala aprirsi, da dove entra la prof Hinamori.
Un secondo, non sarà lei a dovermi tenere d'occhio?
Se è così, ne sono più che felice! (Che pervertito nda Zitta tu, che non sei meglio nd.Ikuto Si, ma ha ragione Rad nd.Amu Ora basta, si torna alla storia nda)
-Tsukiyomi, che ti ho detto, devi sistemare, fai l'ala sud per ora, così ti vedo, inizia dal terzo scaffale, e arriva fino al quinto, poi, torna qui, ho da dirti un paio di cose-
-Va bene p-prof-
-Ha e, Tsukiyomi, se qualche libri ti interessa, prendilo-
Perchè dovrebbe interessarmi qualche libro?
-Va bene-
E così, mi dirigo al terzo scaffale della prete sud, in questa enorme sala, peggio di un castello, e dire che non ci ero mai entrato qui, anzi, pensandoci, è chiusa da anni, ci sta solo, e raramente, Mary per riordinare, ma basta.
Inizio a mettere a posto il libri accatastati, piazzandoli in verticale, tutti dritti, causando una nuvola di polvere che mi fa tossire.
Qui bisogna dare una spolverata, ma non io, non so come farlo.
Dopo, credo, due ore, finisco, finalmente, e mi dirigo al banco dove era seduta la prof prima, con in mano un libro.
Strano ma vero, ne ho trovato uno, credo sia carino, non l'ho mai letto ,si, ho visto il film, e devo dirlo, quello si che era bello, ma il libo, non l'ho mai letto, non sono appassionato di lettura.
Le cronache di Narnia, (Mio fratello se lo è letto 10 volte nda), credo mi piacerà.
Non l'ha preso nessuno negli ultimi cinque anni, ci credo che è pieno di polvere.
Lo appoggio sul banco, e mi siedo vicino alla prof, mettendomi ad osservarla.
Ha dei bellissimi tratti del viso, quasi angelici, e i suoi occhi, sprigionano vitalità e gioia, sul viso, ha un piccolo sorriso, e le sue manine, sfogliano piano dei fogli dentro a delle cartelle.
-Allora, noto che hai trovato un libro-
-Certo, ma, come mai fai questo lavoro, cioè, non si vede tutti i giorni una prof di quindici anni-
-Non lo so a dirla tutta, mi piace in fondo, e sono sempre stata brava, sopratutto in quelle due materie che insegno, dove vorrei che tu, caro Tsukiyomi, ti impegnasi di più-
-Certo, certo, ci proverò, ma non ci vado molto d'accordo con la scuola, posso chiamarti col tuo nome?-
-Fa pure, ci sono abituata, quanti anni hai, diciotto?-
-Si, compiuti da poco- (ho cambiato il suo compleanno se ve lo chiedete)
-Come mai con la scuola non ci vai d'accordo, Tsukiyomi?-
-Ikuto-
-He?-
-Chiamami Ikuto-
-Okay, allora?-
-Non ho avuto proprio belle esperienze con il settore 'scuola', quindi, si può dire che non mi impegno più dall'ultimo orribile episodio che mi è successo-
-Che ti è successo?-
-Curiosa? Comunque, molto semplice, non si può dire che ho un carattere molto dolce, e mi arrabbio facilmente, l'ultima volta, ho rischiato di uccidere un mio compagno, mi correggo, compagna, di classe, ero in terza media- (scuole Italiane, anche se sono in Giappone)
-E-e cosa è successo?-
-Non smetteva di chiedermi di uscire con lei, e di mettermici assieme, mi sono leggermente alterato, e l'ho presa per il collo, strozzandola, si è salvata solo grazie a Kukai, che mi ha fermato, se te lo chiedi, ora mi controllo, ma ho comunque qualche giorno storto, e tutti sanno, compresi professori, che in quel giorno, non c'è da scherzare con me-
-In poche parole, sei molto stressato?-
-No, semplicemente ho un carattere troppo, se la vogliamo mettere così, irascibile, e quindi, avverto anche te Amu, non ti conviene farmi arrabbiare-
-Se la metti così, ma ti avverto, anche io mi arrabbio spesso, e ho problemi col carattere, credo che hai notato come tratto mia sorella, ecco, anche se lei è la maggiore, vinco sempre io quando si tratta di spaventare l'latra-
-Va bene, ma che stai facendo?-
-Controllo le pagelle dell'anno scorso, ma ho finito appena ora, ci sono molti studenti che l'anno scorso, non andavano d'accordo con geografia e storia, tra cui anche tu, la scorsa prof era così male?-
-Male è dire poco, la odiavamo tutti, era una vera e propria strega-
-Ha, in effetti, a volte dipende anche dai prof, e da quel che ho capito, neanche il prof Talpa è molto apprezzato-
-No, assolutamente è anche peggio di quella strega della Malconcia-
-Eppure mi sembra educato-
-Si, solo perchè sei una prof, e per di più, molto giovane-
-Che intendi dire?-
-Quello li è famoso per cercare di flirtare con le giovani prof, però a dirla tutta, tu mi sembri un po' troppo giovane, ma si sa, quello li è capace di tutto, quindi un consiglio, mantieni le distanze-
-Grazie del consiglio, ne terrò conto-
Detto questo, si alza, e inizia a mettere via la roba.
-Ma che fai, te ne vai già?-
-No, devo semplicemente mettere via, per oggi ho finito con sta roba, così poi abbiamo il banco più libero-
-Giusto-
-Ma dimmi, deduco tu sia molto, famoso, tra le ragazze, non ti da mai fastidio questa cosa?-
-Certo, ma che ci posso fare se continuano a scassare, tu piuttosto...-
E detto questo, mi alzo, lasciando la frase in sospeso, e avanzando verso di lei, con fare intimidatorio.
Lei, se ne accorge quasi subito, e inizia a indietreggiare, fino ad arrivare ad una parete che era dietro di noi, e io, appoggio le mie mani ai lati della sua testa, bloccandole ogni passaggio.
-Io piuttosto, cosa?-
Dice, rossa, e con un filo di voce.
-Non sarai una delle tante che vogliono fare amicizia con me, solo per cercare di conquistarmi-
-M-ma che dici, ti sembra che farei una cosa del genere?-
-No, ma come mai sei rossa? Non dirmi che sei in imbarazza-
-N-no-
-Allora, forse così lo sei-
Le scosto una ciocca di capelli rosa dietro l'orecchio, e mi avvicino alla sua guancia-
-M-m-ma che ti prende, cosa vuoi fare?-
Quando le mie labbra sfiorano la sua pelle, ci passo sopra la lingua, facendole chiudere gli occhi, e facendola diventare peggio di un pomodoro.
-Dai Amu, so che ti piace-
-I-Ikuto, fermo, non mi piace affatto questa cosa-
Dalla guancia, passo al collo, e lo bacio piano, mentre lei continua a spingermi, per liberarsi.
Inizio a leccarle anche il collo, dopo averlo baciato chissà per quanto, e lasciandoci dei succhiotti.
-I-I-Ikuto, smettila, mi fai male, non voglio, ti prego-
Allora è vero che non è come le altre, okay, forse è ora di smettere.
Mi stacco, e la guardo, ha ancora gli occhi chiusi, e respira piano, mentre il rossore sul suo viso, sta aumentando sempre di più, se possibile.
-Scusa, non dovevo farlo, ma volevo essere sicuro che non fossi una delle tante galline che mi girano intorno, credo che il carattere aggressivo, sia venuto fuori, mi spiace-
-Te l'ho già detto, no, non lo sono, e ora vai, la punizione è finita-
-Amu, io, veramente non....-
-Vattene Ikuto!-
Credo di avere esagerato, non dovevo farlo.
-M-mi dispiace, veramente, non so cosa mi sia preso, è come se qualcun'altro avesse preso controllo del mio corpo, Amu, ti prego, scusami-
Lei, apre gli occhi, lucidi, e mi guarda.
-I-Ikuto, io...-
Senza pensare, la attiro a me, e la abbraccio, con fare protettivo.
-Ma che mi fai fare Amu, mi fai anche scusare?-
-Io....-
-Shhh, non serve che ti giustifichi, devo scusarmi io invece, sono stato uno stupido, lo so che tu non mentiresti mai, ora vado, credo che non dovremmo più vederci, se non in classe, e forse, alle punizioni-
-No Ikuto, ti prego, non voglio che tu esce dalla mia vita, così come sei apparso, però non fare come se fossi qualunque ragazza che ti gira intorno, sono diversa, in più, sono la tua prof, lo capisci che dovrei punirti per quello che mi hai fatto?-
-Ragazzina, lo so che sei la mia prof, e se me lo chiedi, ti resterò accanto, basta che mi fai un sorriso, e io ti giuro, che non ti farò mai più quello che ho fatto oggi, mi dispiace-
-Va bene, ti credo, ma ora è veramente il momento di sloggiare, altrimenti rimaniamo chiusi nella biblioteca, e non ci tengo-
-Hai ragione, andiamo-
E detto questo, ci stacchiamo, e andiamo a prendere le nostre cose.
-Senti, mi puoi dare il tuo numero di cellulare?-
Le chiedo, ad un certo punto.
-Certo Ikuto, tieni-
E mi consegna un foglietto, con sopra dei numeri.
-Ce l'ahi sempre pronto?-
-Ti ricordo che sono una prof, non si sa mai, e tu, mi dai il tuo?-
Io, prendo un foglio a caso, e ci scrivo sopra il mio numero.
-Ecco-
-Grazie, a domani, Tsukiyomi-
-Grazie a te, a domani, prof-
E detto questo, le metto un braccio intorno alle spalle, la attiro a me, e...Chu (che razza di suono e?), le bacio una guancia, il che la fa arrossire letteralmente, come prima.
-Ciao-
E mi avvio verso casa.
-Ciao I-Ikuto-
Mi grida lei, quando sono ormai quasi alla rampa di scale, che porta al piano di sotto.
Esatto, la biblioteca si trova al piano di sopra, dietro un enorme portone, peggio dei castelli, chi si aspetta che dietro una porta del genere, che nessuno, nemmeno professori, apre, ci sia una roba del genere?
Credo che la prof, sia la prima che ci va di sua volontà in anni, e io, sia il primo che ci va, contro la sua volontà, dopo tanti anni, appunto, è piuttosto sconosciuta la biblioteca, e dire che è piena di libri, e storie.
Smettila Ikuto, basta penare a ste cose.
Quando sono fuori, prendo la mia moto, mi metto il casco, salgo, e parto.
Dopo una ventina di minuti, sono a casa, e ora chi lo spiega a Yoru il perchè ho ritardato così tanto,
Parcheggio la moto nel megagarage che abbiamo, esco, ed apro la porta di casa.
-Sono tornato-
Subito, mi devo abbassare, perchè mi arriva a velocità proiettile, un pugnale che punta al mio viso, ma becca la porta, visto i miei riflessi.
-Perchè così tardi fratellino?-
-Yoru, calmati, non serve cercare di uccidermi, la nuova prof mi ha messo in punizione-
-Dimmi, com'è? Rugosa, acida, orribile?-
Il mio fratellone, che ha solo un anno più di me, capelli blu, come i miei, alto più di me di due centimetri, occhi miele, quasi come quelli di Amu, ma meno brillanti, una pelle cadaverica, e sempre, ed eternamente, vestito di nero, okay che io non vesto colori vivaci, ma non sempre nero.
-No, anzi, sembra un angelo a dirla tutta, ed è anche molto socievole-
-Hahaha, divertente, dai, com'è?-
-Te l'ho detto, sembra un piccolo angelo caduto in terra-
-Non stai scherzando, vero?-
-No-
-Allora com'è "l'angelo"?-
-Stupenda, ha dei capelli rosa confetto, che le arrivano fino al fondo schiena, due occhi oro, una pelle pallida, un viso meraviglioso, una voce che ti fa sciogliere il cuore, e un carattere determinato, è veramente bella-
-Amico, non è che te ne sei innamorato? Poi, quanti anni ha sta qua?-
-Quindici, e no, non mi posso innamorare, non sarei più Ikuto Tsukiyomi altrimenti-
-Q-quindici? Non ci credo-  -_-'
-Te lo giuro, e lei, è stata la prima a non vedermi solo come il suo futuro ragazzo-
-Fai sul serio? Incredibile-
-E non scordiamo sua sorella Utau, sembra avere occhi solo per Kukai-
-Non sarà Utau Hos...-
-Hoshina mio caro, il suo vero cognome, è Hinamori, ed è la sorella maggiore della mia nuova prof-
-Che scoperta, ma che vuoi mangiare questa sera?-
-Che c'è?-
-Del pesce-
-Vada per quello, mamma e papà?-
-Sono fuori, di nuovo, dai ora, vai a mettere giù le robe, e lavati le mani prima di scendere-
Io, mi incammino verso le scale, e quando metto il piede sul primo gradino, grido, girando leggermente la testa verso mio fratello:
-Certo, mammina-
-Ikuto!-
Lui, stacca il pugnale dalla porta, e me lo tira addosso, che lo schivo per un soffio.
-Non serve uccidermi per una presa in giro-
-Fila-
-Va bene-
E corro a fare quello che mi ha detto.
A volte mio fratello sa essere veramente cattivo.
Mentre scendo, sento quello, gridare.
-Ikuto, ma la tua nuova prof, me la presenterai vero?-
-Idiota, domani, alle ultime due ore, ce l'hai, stupido, ha la tua classe, se la vuoi conoscere meglio, fatti mettere in punizione-
-E tu come fai a saperlo? In ogni caso, lo farò-
-Semplice, c'è solo lei come prof di storia e geografia, e ho controllato il tuo orario, che credi, l'ho sempre fatto-
-Va bene signorino, ma ora a tavola, si mangia-
-Speriamo bene-
Sussurro, così che mio fratello non possa sentire.
-Che hai detto?-
A quanto pare, con scarso successo, perchè mi passa un coltello da cucina vicino al viso, e io, mi prendo un infarto.
-Ancora, ma dove li trovi tutti quei cosi?-
-La casa ne è tappezzata, se non ricordi-
-Giusto, ma come mai mamma e papà hanno questa passione per i pugnali?
Non li capisco-
-E chi lo sa-
Mi risponde, stringendosi nelle spalle.
Dopo cena, noto che mio fratello, ha un'aria sospetta.
-Tu mi nascondi qualcosa, sopratutto il perchè hanno pugnali principalmente maledetti, e sacrificali-
-Non è ancora il momento di dirti ciò da cui ti proteggiamo, fratellino, ma presto, saprai tutto, te lo giuro-
-Ora basta, non mi dite mai niente, è mai possibile, non ce la faccio più, mi tenete all'oscuro di tutto, sempre, ditemi una volta per tutte, perchè quando vi arrabbiate, vedo sfumature rosse nei vostri occhi, perchè vi tirate dietro coltelli a vicenda, per poi scoppiare a ridere, perchè odiate così tanto il giorno, e la società, il perchè io in questi mesi ho un mal di testa pazzesco, e non mi sazia più niente, come mai i denti, sopratutto i canini, mi fanno male, come mai ho voglia di mordere il collo della prima persona che mi capita a tiro, ditemelo, perchè io non ci capisco più niente-
Sbotto, ormai stanco di essere considerato un bambino, che non deve sapere mai nulla, e sbattendo le mani sul tavolo.
-Ikuto, vorrei potertelo dire, ma devi essere pronto, e non lo sei, quando i nostri genitori torneranno, gli pregerò di spiegarti tutto, e se mi daranno il permesso, lo farò-
-Me ne vado di sopra, non provare ad entrare in camera mia-
E così, mi dirigo con tutta la calma possibile a questo mondo, in camera mia, dove mi butto sul letto, e tiro fuori il cellulare.
Potrei contattare Amu, ma si, perchè no.
 
'Amu?'
 
'Ikuto? Che c'è?'
 
'Come ti va? Stai bene?'
 
'Assolutamente no, i miei genitori non mi dicono niente di quello che vorrei sapere, neanche fossi una bambina di cinque anni'
 
'Ti capisco, è lo stesso per me, ma che non ti vogliono dire?'
 
'Il perchè mi capitano cose strane'
 
'Che tipo?'
Pov.Amu
Vedo Ikuto allontanarsi, andando verso le scale, per poi sparire dietro l'angolo.
E' ora di andare.
Così, mi dirigo anche io verso le scale, e arrivata davanti a quest'ultime, mi fermo, e mi ricordo di non avere avvertito i miei genitori che ho avuto da fare.
Un secondo, c'è Utau, sa che avevo da rimanere per una punizione, sono apposto.
Mentre scendo le scale, mi ricordo del numero di telefono che mi ha dato Ikuto, mio dio, al solo pensiero, arrossisco.
Basta, basta, non devo pensare a queste cose, non devo neanche avvicinarmi a questi orribili pensieri, non sono così.
Non ci credo, Ikuto è il primo che si avvicina al mio corpo così, è il primo che mi fa arrossire in quel modo, ma che mi succede?
Devo chiedere spiegazioni a mia mamma, saltando la parte del salto di personalità di Ikuto.
Arrivata davanti a casa, cerco le chiavi nella borsa a tracolla nera che ho sempre dietro con me, e dopo dieci minuti, le trovo.
-Sono a casa-
-Amu, sono così felice che ti sia sana e salva, non ti è successo niente, vero?-
Mi salta addosso mio papà.
-Papi, sto bene, chi mi dovrebbe aver fatto del male? Ero a scuola-
-Si, ma quello che hai sorvegliato, era uno studente di quarta, poteva farti del male, dimmi che non si è avvicinato a te-
Io, arrossisco al solo pensiero delle cose che mi ha fatto Ikuto, e giro il viso da un'altra parte.
-Che mi avrebbe dovuto fare? E' uno studente, mica un maniaco, o un killer, cavolo, che vuoi che mi faccia un semplice studente?-
-Niente, lascia stare, vieni, è pronta la cena-
-Che si mangia?-
-Carne-
-Va bene, ora arrivo, prima mi lavo le mani-
E così, vado in bagno, e mi lavo le mani, per poi andare nella sala da pranzo, e sedermi a tavola.
-Allora, che cosa ha fatto questo studente, per beccarsi una tua punizione già il suo primo giorno?-
-Mi ha preso in giro-
-Capisco, ma ci sei abituata, no?-
-Si, ovvio, ma come mai prima tanto preoccupato, papi?-
-Ci sono persone molto pericolose la fuori, che ti cercano, stai attenta-
-Come pericolose? Mi vuoi spiegare che sta succedendo? Mi tenete sempre a distanza da tutti, e da tutto, cosa c'è di sbagliato? Di che avete paura? Ho quindici anni, non sono più una bambina, e mi volete spiegare come mai ultimamente, mi fanno male le scapole, fin troppo spesso?
Mi volete spiegare perchè mi sento libera, leggera, e ho anche una vista molto strana. e non in modo negativo, ma positivo, vedo meglio, e le mie mani, hanno un tocco più delicato, che mi sta succedendo? Come mai non mi dite mai niente? Almeno questo voglio sapere, solo per questa volta, vi chiedo di essere sinceri, vi supplico-
-Amu, devi capire che non possiamo, presto saprai tutto, te lo promettiamo, ma non ora, non adesso, non in questa situazione, ti prego di capirci, Amu-
-Basta, sono stufa di tutti questi misteri, devo sempre capirvi io, ora basta, ora tocca a voi capire me, se qualcuno mi cerca, sono in camera mia-
E detto questo, corro in camera mia, per poi chiudermi dentro, e buttarmi sul letto, affondando il viso nel cuscino, iniziando a bagnarlo tutto, a causa delle lacrime.
Ma cosa ho?
Perchè non vogliono mai essere sinceri con me?
Cosa gli ho fatto?
E' da quando sono piccola che mi mentono, voglio che la smettano, che cavolo!
 
Nya nya. Nya nya. Nya nya.
 
Il mio cellulare, hihihi, adoro quella suoneria, mi deve essere arrivato un messaggio.
Così, lo prendo, e apro il messaggio.
 
'Amu?'
 
Ma, è il numero di Ikuto, chissà che vuole.
 
'Ikuto? Che c'è?'
 
'Come ti va? Stai bene?'
 
No che non sto bene, forse però ho trovato qualcuno con cui confidarmi.
 
'Assolutamente no, i miei genitori non mi dicono niente di quello che vorrei sapere, neanche fossi una bambina di cinque anni'
 
Speriamo bene.
 
'Ti capisco, è lo stesso per me, ma che non ti vogliono dire?'
 
Quindi anche i suoi non gli dicono niente, siamo sulla stessa barca!
 
'Il perchè mi capitano cose strane'
 
'Che tipo?'
 
Glie lo dico?
Ma si.
 
'Semplice, è sin da quando ero piccola che mi nascondono il 'perchè', e il 'per come', di cose orribili, e strane, che mi dicono, e che mi accadono, e mi fa
ribollire il sangue sta roba'
 
Fa che non mi consideri strana.
 
'Allora da me è lo stesso, abbiamo più cose in comune di quanto pensassi'
 
Che bello, abbiamo qualcosa in comune!
Un secondo, ma che penso, no no, non devo pensare a queste cose.
 
Toc toc.
 
La porta, che diamine.
-Che volete?-
-Amu, devo andare a letto-
Cavolo, è tardi, meglio salutare.
 
'Scusa Ikuto, ma devo tagliere, i miei mi stanno cacciando a letto '
 
'Fa nulla, buona notte piccola'
 
Piccola? Perchè mi ha chiamato così?
 
'Notte, pervertito'
 
E letto questo, spengo il mio cellulare, e vado a dormire, con ancora in testa le azioni di Ikuto oggi, in biblioteca, e il 'piccola' che mi ha scritto, rossa come un peperone.
Domani ne vedrò delle belle!
 
 
 
 
 

Angolo autrice che tra poco si suicida:
Bonjour, ça va?
No, niente francese, che se sbaglio, Bebe, tu veramente mi uccidi.
Good morning guis, are you okay?
Niente inglese, neanche quello, sono una frana in entrambi, e Bebe, se sbaglio però non uccidermi, perchè anche tu sei una frana in ingle XD
Ohayo, (se si scrive così, e se è questo il modo giusto di dire buon giorno), daje ben? (ho sbagliato tutta la grammatica, ma che volete, non sono giapponese, che dire, se ci sono errori, cercherò di fare più attenzione la prossima volta).
Basta con le lingue, in più non è mattina, non so più che pronuncia devo usare, quale grammatica devo mettere, in che cazzo di lingua devo comunicare, si, tra giapponese, inglese, e francese, le ultime due, me le sto studiando come una pazza, la prima, me la "studio", per conto mio.
Che vi racconto ora, niente!
No, scherzavo, c'è un tranello, o due, a dirla tutta, in questo capitolo; ebbene si ragazzi, ci sono indizi che vi potranno portare alla soluzione del mistero dei segreti dei due protagonisti, di cui loro sono all'oscuro XD
Notizie?
Certo, appunto per le varie lingue, ho controllato trenta volte in più del normale, perchè a dirla tutta, era tappezzato di errori, e non è bello, ecco il ritardo, e come ho già detto in altri capitoli, il mio cervello era ancora a Porto santa Margherita, meraviglioso posto, una mini paesino di mare, attaccato a Caorle, dove ho passato le *rullo di tamburi* vacanze più noiose di tutta la mia vita! T_T
Esatto, non avevo internet, niente fratellone a cui scassare, ma solo due genitori rompi, che non facevano altro che dirti cosa fare.
In più, ciclo i primi sei giorni, e spostamento di nervi al piede sinistro, e quindi, altro pomeriggio bloccata in casa.
Un mini appartamento da due, in cui ci stavamo in quattro, e poi in re, delle sardine in pratica.
Non c'era il condizionatore, e si soffocava, e quindi giù con acqua congelata, e cubetti di ghiaccio dentro la maglietta!
Sotto, sotto, mi sono divertita, solo per le pazzie che ho combinato, che non vi sto qui a raccontare, perchè vi annoiereste.
Mi scuso per eventuali errori, ma mi scappa sempre qualcuno.
Parlando del capitolo, piaciuto?
Avete visto, Ikuto parte già con l'essere pervertito, e Amu, timida, ma che ci vogliamo fare, sono pur sempre Amu e Ikuto.
Allora, ora vi lascio, e vi faccio una domanda, che mi incuriosisce, voi, quanti anni mi date?
Tranne ovviamente quelli che la conoscono, perchè non vale per loro.
Baci, alla prossima.
Rad.

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Capitolo 4
*** Malattia e perversione ***


Malattia e perversione
 
La mia suon sveglia, e non ci metto molto, che la butto a terra, distruggendola.
-Ikuto, fratellino, svegliati, su, forza, non vorrai che mamma si arrabbi?-
-Cosa? E' qui? Scusa mamma!-
-Hahahaha, dovresti vederti, no, non è qui, stupido, mamma torna tra due settimane con papà-
-Yoruuuuuuu!!!!!! Vieni qui-
Detto questo, da sotto il cuscino, tiro fuori il mio pugnale, e mi avvento su mio fratello.
Inizia una mini lotta, e quando il campanello suona, ci blocchiamo.
In fretta, mi vesto, come mio fratello, visto che i suoi vestiti erano ridotti male, e adiamo ad aprire.
-Ikutooooooooo!!!!!!!!- 
-Yoruuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!-
Ci saltano addosso due ragazze, una con i capelli rossi, e l'altra con i capelli biondi.
-Senti, Saaya, staccati, io non voglio avere nulla a che fare con te, capito? Quindi, ti prego di andartene-
La rossa, si sposta leggermente, ma rimanendo ancora avvinghiata a me, e mi guarda con quei suoi occhi verdi, che farebbero cadere chiunque, tranne me, mentre ha un viso imbronciato.
Saaya Yamabuki, una ragazza dai lunghi capelli rossi, occhi verdi, seno prosperoso, e comportamento più abbigliamento da.....troia.
Si, come ogni cavolo di ragazza che mi gira intorno, che noiose che sono.
Per non parlare della sua amica del cuore, Mendy, una biondina con occhi cielo, che nel carattere e nel modo di vestire è uguale a questa gallina che mi si è appiccicata addosso, si è fissata con il fatto che lei e mio fratello devo stare insieme.
Si, Saaya è in classe con me, e Mendy con mio fratello, sono le uniche due che odiano Amu.
Ma come si fa?    
Dai, è così carina, dolce, diamine, poi lei è la prima che non mi fa la corte, forse potrebbe diventare una vera amica, diamine, e ste due sceme la odiano.
-Mendy, staccati, non vi vogliamo, e ora, sloggiate-
-Ma Ikuto, Yoru, tesori nostri, come non ci vole........-
-ANDATE VIA CAVOLO!-
Sbotto, incavolato.
Loro, si staccano, e corrono via.
Funziona sempre.
Io e mio fratello, rientriamo in casa, e ci curiamo le ferite, anche se si notano ancora bene.
I pugnali fanno male cavolo.
-Ikuto, su, forza, a scuola, non voglio perdermi la faccia della prof di arte quando vede che sono giusto-
-Va bene, ora arrivo-
Così, seguo mio fratello fino a scuola, per poi dividerci, e andare verso le nostre classi.
Predo il mio posto in ultima fila, vicino alla finestra, e guardo fuori dalla finestra annoiato a morte.
No, ora abbiamo aritmetica, che scatole, non ho voglia, il professore è una vera noia, per non dire degli argomenti, ma cavolo, a cosa ci serviranno le equazioni di quarto grado nella vita di ogni giorno, che palle.
-Ragazzi, buon giorno-
Tutti, si alzano, tranne io, che ovviamente, non ho voglia.
-Bene, allora, oggi, partiamo con le d........-
Non sento più niente, troppo assorto nei miei pensieri, e a causa del mal di testa che il prof Cremini mi sta causando.
Lo giuro, non mi sono mai sentito così male.
Saranno due ore moooolto lunghe.
 
Pov.Yoru
Entro in classe, e mi siedo da solo, in ultimo banco, vicino alla finestra (Ikuto e lui sono proprio fratelli ha?), aspettando la White, quella vecchia prof di arte che ci tartassa i maroni ogni volta che viene.
-Ragazzi, buon giorno, su, forza, tirate fuori tu...Tsukiyomi, vedo che non è in ritardo-
Io, la guardo, e ho un tic nervoso all'occhio per il fatto che Mendy mi sta mangiando con gli occhi, e la voce scettica della prof mi fa saltare i nervi.
-Si, prof, ma non speri che io la saluti-
-Certo, come ci si aspetta da te, tu e tuo fratello siete proprio uguali-
-Affari suoi?-
Chiedo, con uno guardo incazzato, e una voce infastidita.
Lei, non mi da retta, e inizia la lezione, che io non ascolto minimamente.
Voglio solo che queste quattro ore passino in fretta così posso conoscere la nuova prof.
Diamine, da come me l'ha descritta mio fratello, è un bel bocconcino.
Si, mi divertirò con lei.
[Quattro ore dopo, ricreazione]
Individuo mio fratello, e mi avvicino a lui poggiandoli una mano sulla spalla.
Lui, sbuffa, e si gira.
-Yoru, che c'è? Allora, anche matematica è fatta?-
-Si, come è andata?-
-Male, che noia, a te?-
-Non bene, ma ora ci si diverte, scommetto che la nuova prof è calda-
Lui, si acciglia, e se ne va, al che rido, per il fatto che mio fratello si sia arrabbiato perché voglio flirtare con una ragazza.
La campanella suona, e così mi dirigo in classe.
Mi siedo al posto di prima, e vedo la prof entrare, mentre tutti i miei compagni di classe sgranano gli occhi.
-Sarà la nuova prof di cui parlano?-
-Si, dicono sia un angelo, ma quando si arrabbia, mio Dio-
La prof, arrossisce leggermente, e ci guarda.
Come ha detto mio fratello, ha due pozze d'oro che ti catturano subito, dei capelli rosa, che oggi sono lasciati sciolti, una pelle diafana, delle belle gambe, curve giuste al posto giusto, un angelo in poche parole.
E' vestita con vestiti molto provocanti, ma non da puttana.
Ha una camicetta bianca, con i primi due bottoni aperti, per il caldo che fa, il che, fa intravedere leggermente il seno, una gonnellina nera con pieghe, e un paio di
scarpe nere con un tacco non troppo alto. (si, non è vestita da puttana, nooooo)
Sembra la solita insegnate sexy, peccato che lei è una ragazzina, quindi, farà impazzire tutti, in più, la gonna le arriva giusto un centimetro dal sedere e fa intravedere gli slip bianchi.
Basta Yoru, smettila!
Non pensare certe cose, no, non devi.
Lei, fa un sorriso, e prende un profondo respiro.
-Buon giorno, sono la nuova prof di storia e geografia, mi chiamo Amu Hinamori, vogliamo iniziare con le presentazioni?-
La sua voce, diamine, è una meraviglia.
Un timbro caldo e dolce, con una punta di seducente nel fondo, anche se credo non lo faccia apposta.
-Bene, iniziamo, Haru Airo (credo sia inventato)-
-Presente-
-Vuoi parlarci di te?-
-Certo, adoro leggere, guardare la TV, la geografia, la storia di meno; ho tre sorelle, tutte più piccole, un cane, e ho diciannove anni-
-Grazie, vediamo, Auoshi Maka?- (Altro cognome inventato)
-Presente, vediamo, odio la........-
Non ascolto più, e mi metto a guardare fuori dalla finestra, fino a che.....
-Tsukiyomi Yoru?-
Mi ha chiamato?
-Signorino Tsukiyomi? E' presente?-
-Presente-
Rispondo con tono incolore.
-Vuole dirci qualcosa?-
-No, preferisco tacere-
-Va bene, vediamo, Urima Sakura?-
-Presente-
Non ascolto di nuovo, e mi concentro a guardare la prof, che a dirla tutta, non sembra in gran forma.
E' molto pallida, e parla piano, reggendosi alla cattedra.
-Bene ragazzi, allora, mi potete dire che avete fatto l'anno scorso?-
-Certo prof, ma lei non ci dice più sul suo conto?-
-Se ci tenete.
Allora, ho quindici anni, di solito sono allegra, anche se oggi ho un gran mal di testa, quindi vi prego non urlate, ho una sorella, che è tutto il contrario di me, più grande, chi ha fratelli maggiori mi capisce di certo, mia madre e mio padre oggi sono partiti per andare con mia sorella ad un concerto, e...non so, che altro potrei dirvi?-
-Che taglia ha?-
Grida uno dei miei compagni.
Lei, arrossisce, e abbassa la testa.
-Credo non siano domande da chiedere, ora potremmo incominciare?-
-Prima prof, è libera la momento?-
-Si, ma non credo che vi interessi-
-Invece si-
-Okay, iniziamo e basta va bene?-
-Certo prof-
Io, ovviamente, non ascolto molto, ma un certo commentino mi fa risvegliare.
-Certo che è sexy, secondo te riesco a portarmela a letto?-
-Di certo non prima di me-
E cose così, se mio fratello li sentisse, quante botte.
Dopo almeno trenta minuti, la prof, ci guarda bene, e fa un sorriso piccolo.
-Che ne dite di fare una cosa, divertente?-
-Cosa?-
-Una cosa di gruppo, allora, prendete un foglio, o tutto quello dove si può scrivere, e mi riassumete con parole divertenti che avete fatto l'anno scorso in storia, inventatevi filastrocche, canzoncine, cose spiritose va bene?
I gruppi sono da quattro, decideteli voi, Tsukiyomi, ti voglio un secondo qui-
Io, la guardo scioccato, ma mi alzo e mi avvio verso di lei.
-Si prof?-
-Non vuole andare in infermeria?-
-Per cosa?-
-Ha un sacco di tagli sul viso, vada-
-C-certo-
Come ha fatto a vederli? E come mai lei è l'unica che li ha notati?
La prof, si risiede, ma bussano.
-Avanti-
Dalla porta, entra il prof Nikaido, quello di tecnologia (Davvero? -_-')
-Qual buon vento la porta qui Prof Nikaido?-
-Sempre filosofica he? Richiedono Tsukiyomi in infermeria-
-Ma guarda che coincidenza, stava giusto andando-
-Perfetto, Tsukiyomi, entro dieci minuti la voglio in infermeria-
-Certo, prof-
Perché?
La prof Hinamori, si alza di nuovo, e va verso la porta, per poi aprirla, e gridare un po' piano.
-Ma come mai lo vogliono?-
-Non so, l'infermiera voleva solo che andasse-
Le risponde indietro Nikaido.
-Va bene, Tsuki.....-
La prof, improvvisamente, diventa più pallida, e inizia a chiudere gli occhi cadendo all'indietro.
-Prof!-
Grido, prendendola.
Ha il respiro pesante e irregolare, ed è tutta sudata.
Le metto una mano sulla fronte, e la tolgo improvvisamente.
Ma è bollente.
-Yoru, che ha la prof?-
-Scotta, sospetto abbia la febbre, la porta in infermeria-
E così esco e mi avvio in infermeria.
-C'è nessuno?-
-Ho, Tsukiyomi Yoru, ti vuole tuo....che ci fai con la signorina Hinamori tra le braccia?-
-E' svenuta e scotta-
-Va bene, stendila li-
Mi dice l'infermiera, indicandomi un lettino vicino ad un altro con la tenda tirata.
-Chi altro c'è?-
-Tuo fratello con la febbre a trentotto-
-Ma perfetto, allora gira!-
-Senti, i tuoi genitori sono a casa oggi?-
-No, senti Angela, mi puoi curare questi?-
E le faccio vedere i tagli.
-Per tutti i cerotti, certo che si, ma dove sono?-
-Mmmm, viaggio d'affari? Non mi interessa molto al momento-
-Ma come può uscire Ikuto allora?-
Mi chiede preoccupata.
-Bhe, visto che sta male, lo porto fuori io, va bene?-
-Certo, ecco, finito, misuro la febbre ad Amu.....angioletti, ha quaranta!-
-Deve andare subito a casa allora!-
-Si, ma questa mattina mi è venuta a chiedere qualcosa per il mal di testa, e mi ha detto che i suoi non c'erano, e non c'è nemmeno sua sorella-
-Se la porto io a casa?-
-Sei maggiorenne, e di sicuro, molto responsabile al volante, ma si, va bene, fa attenzione, vado ad avvertire il preside, tu sveglia tuo fratello-
-Okay, grazie Angela-
-Prego Yoru-
Oramai è un sacco di tempo che la conosco, non posso non considerarla un'amica.
Vado verso la tendina tirata, che di sicuro sarà stata tirata da Angela, e nel lettino che c'è nascosto dietro ci trovo mio fratello addormentato.
Mi siedo sulla sedia che c'è accanto al lettino e inizio a scuotere Ikuto.
-Ikuto, svegliati-
-Yoru, cosa ci fai qui?-
-Ti porto a casa ingrato, e avremmo un'altra passeggera-
-Chi?-
-La prof Hinamori, sta peggio di te-
-Cosa? Amu!-
Grida, mettendosi a sedere.
-Calmati Ikuto, è qui nel lettino accanto al tuo, la vuoi vedere?-
-Si, credo di si-
Sposto la tendina che rivela un Amu rannicchiata e tremante.
-Porca puttana mi ero dimenticato che ha quaranta!-
-Quaranta?-
-Si Ikuto, mi aiuti a coprirla?-
-Va bene-
Si alza piano e si dirige verso Amu, prendendola poi in braccio.
Scosto le coperte del letto e lui la poggia delicatamente sul materasso.
La ricopro subito dopo, guardandola.
Sembra un angelo.
Angelo....
Nha, no, non può essere, ma se fosse.....no, non è possibile.
-Ikuto, io vado dal preside per avvertirlo di...tutto, aspettami qui okay? E controlla la prof-
-Certo-
Così esco dall'infermeria diretto verso la presidenza.
 
Pov.Ikuto
Mi siedo vicino ad Amu, e la guardo intensamente.
Ha le labbra socchiuse e respira pesantemente, gli zigomi rossi e caldi e la fronte leggermente sudata e corrucciata.
Si gira improvvisamente verso di me e spalanca gli occhi, allungando una mano e prendendo il bavero della mia maglietta tirandomi ad un centimetro dal suo volto.
Spalanco gli occhi e guardo la ragazza a metà sotto di me rossa che avvicina anche l'altra mano al bavero della maglietta e mi tira sempre più giù.
Ad un certo punto non so come mi trascina sul letto sopra di lei e ribalta subito le posizioni, stando in bilico su di me.
Inizia a schiacciare il suo seno sul mio petto stendendosi su di me piano senza pesarmi e guardandomi come se volesse mangiarmi.
-A-Amu, cosa.....cosa stai facendo?-
-Ikuto, io....-
In uno scatto mette il suo volto sopra il mio e avvicina la sua bocca al mio orecchio, soffiandoci dentro e iniziando a mordicchiarlo e leccarlo.
-A..A...Am...Amu, n-non, non credo....ha!-
Aveva preso a succhiarmi il lobo, e adesso stava dando piccoli baci da sotto l'orecchio fino alla guancia, leccandola piano.
La prendo per le spalle e la alzo, ribaltando di nuovo le posizioni cosicché sia io a torreggiare sopra di lei.
-Smettila! Non sai quello che stai facendo! Sei malata, ora ti prego, calmati e rimettiti giù-
Spalanca gli occhi e mi guarda scioccata, mentre le guance le diventano di un rosso sangue incredibilmente forte e scuro.
Se fossimo in un anime le orecchie le fumerebbero, ci posso scommettere.
-I-Ikuto, scusa....non so che mi sia preso-
-Fa nulla Amu, ora....sto solo cercando di rispettare ciò che ti ho detto ieri, in più hai la febbre e non sai cosa stai facendo, potresti pentirtene dopo, e siamo a scuola per la miseria!-
-Ikuto, che cavolo succede?-
-Yoru! Ho, niente, Amu è solo..andata-
-Hahahaha, immagino, con il febbrone che ha, dai prendila e portala in macchina-
-Potresti anche prenderla tu sai-
-Ha la febbre, me l'attacca se la tengo io, tu l'influenza te la sei già beccata-
-Giusto, va bene-
Prendo in braccio Amu e seguo mio fratello fuori dall'infermeria, ma mi blocco quando noto il preside guardarmi...male?
-Tsukiyomi, attenti, va bene, e non fate nulla alla signorina Hinamori-
-C-certo, perché dovremmo farle qualcosa?-
-Non si sa mai-
Lo vediamo allontanarsi e ci guardiamo, per poi ridere.
-Quello è fuori, dai andiamo-
Arrivato all'auto di mio fratello entro dietro e tengo Amu tra le mie braccia, mentre Yoru parte.
Quando arriviamo a casa mia, esco piano cercando di non svegliare un Amu dormiente tra le mie braccia, ed entrato in casa, la porto in camera mia.
-Hey, cosa pensi di fare fratellino?-
-Non contagiare tutti?-
-Ho, va bene, non toccarla però-
-Come mai scusa?-
-Non, non lo fare e basta!-
-Okay, ora mi metto a dormire, sto morendo di sonno-
-Va bene, dormi bene fratellino-
-Kay Yoru-
E dopo essermi tolto i vestiti ed essere rimasto solo in boxer, guardo Amu, e faccio un sorrisetto.
Ho un'idea.
 
Pov.Amu
Apro pianissimo gli occhi e mi guardo intorno.
Non sono nella mia stanza, ma allora...dove sono?
Sento due braccia avvolte intorno alla mia vita e delle dita che mi solleticano lo stomaco.
Mi guardo e noto avere solo la biancheria intima addosso, nulla di più.
Mi giro piano e spalanco gli occhi quando vedo Ikuto con un'aria rilassata davanti a me che dorme.
Improvvisamente mi stringe ancora di più a lui e il mio viso diventa un pomodoro.
Ma che ci faccio qui?
E perché mi sento così stanca?
Lo sveglio? Bha, si, ho bisogno di spiegazioni.
-Ikuto, Ikuto-
Sussurro, scuotendolo.
-Amu? Che c'è?-
-Come mai mi trovo qui? Che è successo?-
-Ho, ti sei presa una bella febbre, quaranta-
-Ha, capisco-
Lo vedo fare un sorrisetto malizioso e afferrarmi i polsi improvvisamente, trascinandomi poi sotto di lui.
-Ikuto, cos..-
-Amu Amu Amu, mi voglio divertire, tu no?
 
 
 
Angolo ammalata:
Avete capito bene ragazzi, sono stra ammalata!
Si, il capitolo lo volevo postare prima e fare diverso, ma veniva troooooppo lungo se lo mettevo completo (si, è completo, ma l'idea iniziale era di fare metà del prossimo capitolo in questo).
Come vi è sembrato?
Ci sono molti errori?
Volete uccidermi?
Spero di no ragazzi!
Hehehehe, anche la nostra Amu ha una parte perversa in lei allora *sorrisetto malizioso*
Vabbé, dopo questo capitolo inizio a scrivere quello nuovo di Girls and Vampires
 
Bacioni Blue! (Non uccidetemi vi prego!)
 
P.S.: Non prometterò più nulla, davvero, non avrò più una scadenza per postare i capitolo perché tanto non la rispetto mai, quindi i miei aggiornamenti avverranno quando avverranno.
 

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