Character Meme!

di Eriisachan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destino ***
Capitolo 2: *** Coincidenze ***
Capitolo 3: *** Piatti ***
Capitolo 4: *** Scherzi alla Karasuno Volleyball Club ***



Capitolo 1
*** Destino ***


Note autrice^^:
Ciao a tutti voi che leggete il primo capitolo di questa raccolta.
Come accennato nell'introduzione, l'idea di pubblicare questa serie di one-shot/flashfic/drabble mi è venuta leggendo quella di un'altra ragazza qui su EFP.
In poche parole, il giochino consiste in questo: scegliere un determinato numero di personaggi (di una sola serie, ma anche di più se volete creare crossovers), numerarli senza scegliere, e scrivere delle frasi a caso (più sono divertenti meglio è) in cui, al posto dei soggetti della frase scrivete dei numeri (da 1 a 10 se scegliete di usare 10 personaggi, e così via). Una volta finito di scrivere le vostre frasi dovete sostituire i numeri con il nome dei vostri personaggi, ma senza barare.
Detto questo spero davvero che questa Flashfic vi piaccia. È la prima volta che ne scrivo di questo tipo, e soprattutto con un questi personaggi.
Bye!🌸

 
DESTINO.

AUTRICE: Eriisachan.
FANDOM: Haikyu!!
LUNGHEZZA: 384 parole.
GENERE: Slice of life.

RATING: Verde.
TIPO DI COPPIA: Nessuna.
AVVERTIMENTI: Raccolta.
NOTE: nessuna.


[KOUSHI SUGAWARA sdraiato su un prato a riposare, viene colpito in piena faccia da HAJIME IWAIZUMI.]
 
Era il primo giorno di primavera e Koushi pensò che fosse la giornata adatta per poter andare un po' al parco e sdraiarsi sull'erba fresca. Per un giorno, anziché dedicarsi esclusivamente agli allenamenti per il campionato imminente, voleva fare ad altro, e pensò che fosse proprio quello il momento adatto. 
Frugò nell'armadio trovando un telo che non era stato usato per ben tre stagioni, prese il suo zaino e ve lo ripose insieme ad una bottiglietta d'acqua e ad un libro.
Il parco era il suo posto preferito dove la palestra perché lì poteva stare da solo, contemplando la bellezza della natura e dei fiori che crescevano in mezzo a quel verde praticello.
Decise di andarci in bici, per essere ancora più a contatto con quel venticello fresco che tirava.
Arrivato al parco sistemò il telo e vi si sdraiò iniziando a guardare il cielo limpido che lo sovrastava. Immerso nei suoi pensieri si addormentò senza nemmeno rendersene conto, accocolato da quella fresca brezza di primavera.
 
"Hinata-chan, ti alzo qualche pallone?" chiese entusiasta Sagawara.
"Davvero lo faresti, Suga-san?" Hinata aveva gli occhi che brillavano di gioia.
"Andiamo allora!"
 
Suga-kun, tutto bene?
Suga-kun!!
 
Fu svegliato improvvisamente da un pallone che gli era arrivato diretto in faccia.
 
"Tutto bene, Suga-kun?" Hajime era allarmato.
"Ha...hajime?" Suga si era svegliato così di soprassalto che non aveva ancora realizzato cos'era appena successo.
 
"Scusami Suga-kun, scusa davvero! Non ho calcolato bene la direzione della mia schiacciata." Le scuse di Iwaizumi non sembravano voler finire più.
"Hajime-kun, non preoccuparti!" Sugawara aveva il sorriso di sempre, difficilmente se la sarebbe presa.
 
"Aspetta Suga, ti sta uscendo un po' di sangue... 
Vieni con me, ho qualche fazzolettino nel borsone." 
Non se ne era accorto, ma il sangue aveva iniziato ad uscire senza smettere.
"Grazie davvero, Hajime-kun. Sei solo?"
"Sì, Tooru non è voluto venire con me."
"Bene, allora ti alzerò qualche palla una volta che il sangue avrà smesso di uscire."
 
Alla fine, l'unica giornata che voleva passare pensando ad altro e non alla pallavolo, lo aveva riportato alla pallavolo.
In qualche modo era legato a quello sport, e non poteva farne a meno.

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Capitolo 2
*** Coincidenze ***


 
 
AUTORE: Eriisachan.
FANDOM: Haikyu!!
GENERE: Comico, Slice of life.
RATING: Giallo.
 
 COINCIDENZE.

•HINATA SHOUYOU compra una rivista all'edicola, in cui scopre strane foto di KAGEYAMA TOBIO.
[Accenni alla coppia Asahi/Nishinoya]

 
 
«Ben jo, ben jo, ben jo, ben!»
Hinata saltellava per le strade del suo quartiere dirigendosi verso l'edicola intento a comprare il nuovo manga di Naruto.
«Mi scusi, signore. Ce l'ha l'ultimo numero di Naruto?»
«No, ragazzo mi dispiace; li abbiamo finiti. Ma se vuoi c'è una rivista in edizione limitata che ne parla.» disse il commesso.
«D'accordo, prenderò quella.» diede i soldi necessari, e decise di sedersi su una panchina lì vicino per godersi il suo nuovo libriccino di circa cinquanta pagine.
«Certo che questa rivista non ha nulla a che fare con Naruto...il commesso mi ha fregato.» l'ingenuo rosso non si era reso conto che, erroneamente, il commesso gli aveva venduto una rivista di cosplay accattivanti.
 
«Oh mio Dio. Ma questo è...TOBIO!»
Era scoppiato in una fragorosa risata alla vista di quell'immagine. Non si aspettava davvero di ritrovarsi Kageyama davanti, ed in più vestito da donna.
Il giorno seguente, nello stanzino della Karasuno Volleyball Club, ritrovandosi da solo con Nishinoya, Hinata non perse tempo a mostrare la sua interessante scoperta.
«Oi, Noya-san...» disse tirando fuori con sospetto la sua rivista «dimmi, questo non ti sembra forse Kageyama» chiese trattenendo un risolino.
«Oh cazzo...È LUI! PUAHAHAHAHAHA!» i due scoppiarono a ridere all'unisono, fermati poi dall'entrata del capitano Sawamura.
 
Durante gli allenamenti, Tobio si accorse che Noya-san lo guardava spesso ridacchiando, e che Hinata era meno concentrato del solito; perciò a fine allenamento, prese Hinata per un orecchio e lo trascinò dietro la palestra.
«Perché eri così poco concentrato durante l'allenamento di oggi, stupido di un tappo?»
«Beh, ecco...» prese la rivista e gliela porse ridendo sotto i baffi.
Kageyama sembrò capire immediatamente cosa stava succedendo perché divenne bianco e disse «non dirmi che hai visto quella foto.»
«Oh sì, sei tu vero?» non poteva più trattenere la risata.
«Non sono io, credimi, è solo qualcuno che mi somiglia incredibilmente.» 
«e come potresti dimostrarmelo?»
«Dammi la rivista. Guarda: lì sotto, insomma...sul fianco basso -disse arrossendo- questo qui ha un neo, e guarda me.» Immediatamente Tobio si alzò la maglia scoprendo gli addominali scolpiti e abbassando l'elastico dei pantaloni quanto bastava per mostrare ad Hinata (che era diventato rosso quanto i suoi capelli) che del neo non c'era traccia.
Avvampando, Hinata si avvicinò anche troppo al sesso del compagno con la faccia costatando che effettivamente non vi era nessun neo.
Non si accorse però, che dritti dietro a lui stavano arrivando Yuu e Asahi.
«Vedi? Tu queste cose all'aperto non le vuoi mai fare. Mi divertirei di più stando così in ginocchio.» il libero aveva parlato agitando in aria le braccia, e se ne andò falsamente imbronciato.
«Ma Yuu...cosa vai blaterando?!» come al solito, l'asso della Karasuno aveva mostrato il suo lato più timido diventando rosso come un peperone «se ti va puoi farlo anche fuori, solo dove non ci vede nessuno..!» così dicendo se ne andò lasciando i due nuovamente soli.
 
Ignari di ciò che avevano pensato i due compagni di squadra si incamminarono per tornare a casa.
«Aspetta, bakageyama...come facevi ad aver visto quella foto? Per caso compri quel tipo di riviste?!» senza capire il motivo, Hinata si sentì leggermente infastidito; ma il suddetto fastidio passò immediatamente sostituito dal dolore per il cazzotto che l'alzatore gli aveva tirato in testa.
«AHIA!»
«Idiota, me l'ha data per sbaglio il commesso dell'edicola al posto di una rivista in edizione limitata su Naruto.» disse Kageyama camminando con le mani in tasca.
«Non ci si può fidare più nemmeno dei commessi...»
 
Note autrice:
Ve lo giuro, questi due non li ho scelti io. Mi sono capitati casualmente. Ho riso come una scema scrivendo questa one-shot, perché mi sono capitati proprio questi due (per chi segue le altre storie sa che sono la mia OTP assolutissima) e perché questa frase era proprio strana.
Comunque, tornando a noi, spero di non avervi annoiato e di avervi strappato almeno una risata!
Grazie per aver seguito anche questo capitolo, ci sentiamo alla prossima frase del Character Meme! 
Eriisachan.

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Capitolo 3
*** Piatti ***


AUTORE: Eriisachan.
FANDOM: Haikyu!!
GENERE: Comico, Slice of Life.
RATING: Verde.

 
•PIATTI

TADASHI YAMAGUCHI sta sparecchiando, parlando con OIKAWA TOORU gli cade una pila di piatti e viene inseguito da quest'ultimo intento a dargli una scopettata.
 
 
«Tsukki, oggi non posso venire all'allenamento, devo aiutare mia madre al ristorante...» disse Tadashi con un velo di tristezza nella voce.
«D'accordo, avviserò il coach Ukai. A domani.» col suo solito modo di fare noncurante Kei se ne andò verso la palestra, scomparendo dalla vista del lentigginoso.
 
«Allora Tadashi: poiché oggi dovremo accogliere parecchi clienti ho bisogno del tuo aiuto; in particolare per apparecchiare/sparecchiare i tavoli. Appunto per questo verrà anche il figlio di una mia collega a darti una mano. Dovrebbe avere circa due anni più di te, comportati bene mi raccomando.» così parlò la mamma di Tadashi.
«D'accordo mamma...» era triste, voleva essere in tutt'altro posto: nella sua palestra, con il suo Tsukki ad allenarsi. E invece doveva stare lì, e per di più con la compagnia di uno sconosciuto.
Tuttavia, rimase sorpreso nel constatare che il ragazzo che lo avrebbe accompagnato per tutta la sera non sarebbe stato poi così sconosciuto.
«Eccolo, è lui.» disse la madre di Tadashi indicando un ragazzo alto e castano che si avvicinava a passo lento e sicuro.
«Buongiorno signora, sono qui per aiutarla. Mia madre mi ha riferito che ci sarà anche suo figlio con me. Dov'è il piccolo-chan?»
Non ci voleva credere Tadashi, davanti a lui c'era proprio...
«Oikawa-san..!»
«Yama-chan? Sei tu il figlio di questa bella signora?» disse col suo solito sorriso ammiccante e provocante.
«Esattamente...» rispose Tadashi rosso in viso.
Che meraviglia, di male in peggio.
Doveva stare per tutta la sera con uno dei suoi più grandi avversari.
«Sono contenta che vi conosciate ragazzi, ma ora a lavoro! Susu. Attenzione ai piatti e alle tovaglie!»
«Non si preoccupi signora -rispose Oikawa- io e Yama-chan faremo un ottimo lavoro!» Aveva posato un braccio sulla spalla del più basso e sorrideva col suo solito modo falsamente candido.
 
La serata passò senza intoppi e finalmente arrivò l'ultima ondata di clienti. Per l'una il locale fu completamente sgombro ed i due ragazzi si sbrigarono a finire di sistemare le cose restanti.
«Bravi ragazzi, e grazie giovanotto. Ci hai dato davvero una mano.
Finite di sistemare i tavoli e per terra, poi potrete andarvene.» disse dando una pacca sulla spalla ad entrambi e congedandosi con un gesto della mano.
Successivamente i due ragazzi decisero che Oikawa si sarebbe dedicato a spazzare per terra, mentre Yamaguchi avrebbe sistemato i tavoli che ancora erano in disordine.
Tooru decise di movimentare un po' quella serata che stava diventando troppo monotona, e quindi provocò il moretto.
«Hey, Yama-chan. Vieni qui, ti dico un segreto!» Tadashi si avvicinò curioso con una pila di piatti in mano.
«Sai -sussurrò Tooru- mentre venivo qui ho visto il centrale biondo della vostra squadra, Tsukishima mi pare; che si teneva mano per mano con un ragazzo moro...»
Yamaguchi spalancò gli occhi, riuscendo a frenare quelle lacrime che minacciavano di uscire, ma che li resero inevitabilmente lucidi. Senza accorgersene mollò la presa sui piatti, che caddero in un tonfo sul piede di Oikawa e si ruppero in mille pezzi.
«Yama-chan......» Tooru non aveva più la stessa espressione beffarda di sempre, ora era serio in procinto di scoppiare in un attacco di rabbia. «Scappa.»
Prese la scopa e iniziò a sbatterla da una parte all'altra, intento a prendere Tadashi che abilmente, e incredulo di sé stesso, riuscì a schivare tutti i colpi.
Iniziò a correre, diretto non sapeva dove, udendo Oikawa che gli strillava dietro.
«Yama-chan! Io ti prendevo in giro e tu mi hai distrutto un piede! Non la passerai liscia!» era davvero infuriato e Tadashi non poté biasimarlo.
Corsero fino ad arrivare in un parchetto.
Entrambi si fermarono per riprendere fiato e guardandosi scoppiarono a ridere come due idioti.
«Corri veloce eh, Yama-chan!» disse Tooru.
«Nemmeno tu te la cavi male, Oikawa-san.» rispose sincero Tadashi.
«Torniamo indietro, o chissà cosa penseranno.» rise l'alzatore.
E si incamminarono per tornare da dove erano partiti.
 
"Non è poi così male" pensò Tadashi guardandolo.
 
NOTE AUTRICE.
Beh, che dire. È stato divertente anche scrivere questo character meme. 
Inizialmente ero in crisi, come potevo scrivere qualcosa di buono avendo come soggetti Tadashi e Oikawa (totalmente opposti)? Poi ho avuto questa idea e ne sono molto soddisfatta.
Spero vi piaccia e mi piacerebbe ricevere qualche recensione per sapere cosa ne pensate.
Detto questo, a domani con la prossima stranissima frase!
 
Eriisachan.

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Capitolo 4
*** Scherzi alla Karasuno Volleyball Club ***


AUTORE: Eriisachan.
FANDOM: Haikyu!!
GENERE: Slice of life.
RATING: Giallo.
 
N.I.E.
Salve a tutti voi che avete deciso di cimentarvi nella lettura di questo nuovo capitolo del Character Meme! 
Sono di nuovo qui, con una frase nuova ma strana come al solito che il mio cervellino ha deciso di partorire^^.
Scrivo le note iniziali per dirvi che ho comunque reso leggermente fluffoso questo capitolo, inserendo la coppia DAISUGA (*ç*).
Aggiungo che ci saranno anche accenni alla coppia AsahiNoya, proprio come nel capitolo precedente eheheh.
Che altro dire...BUONA LETTURA!
 

SHERZI ALLA KARASUNO VOLLEYBALL CLUB.
 

DAICHI SAWAMURA fa uno strano regalo di compleanno a YUU NISHINOYA per una scommessa persa.
 

«Daichi-kun, vuoi farla una scommessa con me?» chiese Sugawara lasciando spiazzato il Capitano della Karasuno.
«Che tipo di scommessa?» chiese dunque curioso di scoprire cosa aveva portato il tanto timido e riservato alzatore a fargli una proposta del genere.
«La scommessa sarai tu a sceglierla, ma se vuoi posso dirti il perché: tra due giorni sarà il compleanno di Noya-kun e, di comune accordo, abbiamo deciso di fargli un regalo un po'...strano, ecco.» trattenne un sorriso pronunciando quelle ultime parole, e Daichi capì subito di quale oggetto "strano" stesse parlando.
«Lo farà vibrare dal piacere.» rise, non rendendosi conto che quella battuta aveva ammutolito il suo compagno. Koushi non aveva mai sentito dire cose del genere da Daichi.
«Scusami, Suga...mi è uscito di bocca.» disse grattandosi la nuca in segno di imbarazzo.
«Non importa, Daichi!» aveva ripreso a sorridere come sempre faceva, continuando poi il discorso.
«Hanno affidato a me il compito di comprarlo, ma se vincerò questa scommessa sarai tu a dover svolgere questa mansione.»
"Furbo il ragazzo" pensò Sawamura.
«Accetto.» Aveva in mente qualcosa che non l'avrebbe sicuramente fatto perdere. Come in campo, in una partita, la cosa a cui Daichi mirava era sempre la vittoria.
«In questi tre anni non ti ho mai visto schiacciare e colpire il segno. 
Per poter vincere questa scommessa dovrai colpire tre volte di seguito tre bersagli differenti.»
Era fiero di ciò che la sua mente aveva elaborato, ma il Capitano non aveva nemmeno lontanamente immaginato che, per poter capire al meglio quali punti fossero più adatti per mandare a segno una schiacciata, Sugawara si era segretamente allenato proprio su quel fondamentale.
«Accetto. Preparati a perdere.» sorrise l'alzatore.
Daichi sistemò le tre bottigliette e si preparò per alzare la palla al suo fidato compagno. Non appena il contatto delle sue dita con la palla si interruppe, Sugawara si preparò a saltare.
Sinistro, destro, sinistro: spiccò il volo come solo un corvo poteva fare, librandosi in aria; sotto gli occhi esperti e sbalorditi di Daichi, prese la mira e schiacciò con tutta la forza che aveva in corpo.
Colpì la bottiglietta che cadde con un tonfo sordo.
«Bene, ora me ne mancano solo due. Chiudi la bocca Daichi, o entrano le mosche.» scoppiò in una risata così candida che riecheggiò per tutta la palestra e che arrivò diretta nel cuore di Sawamura. Fino ad allora, non si era mai accorto di quanto bella fosse.
La stessa sorte toccò alle altre due bottigliette.
 
«Mi inchino ai vostri piedi, o grande corvo!» Daichi si inginocchio tenendo una mano sul cuore.
«Suvvia, sir Daichi, cosa dite!» scherzò Sugawara.
«Sono sbalordito, sei stato fantastico.» in quel momento Daichi sembrava Hinata: così eccitato, così entusiasta. Sotto quello sguardo le gote di Koushi divennero di un color rosso fuoco.
«Ora però...dovrai comprarlo tu il regalo a Nishinoya!»
«Lo farò domani, appena prima degli allenamenti.»
Il giorno seguente arrivò e, come promesso, Daichi andò in centro ed in quel momento si trovava proprio davanti ad un sexy shop.
Si sentiva così in imbarazzo; ma doveva mantenere la sua compostezza, anche in quel momento.
Alla ricerca del "giochino perfetto" per il suo amico, Daichi si scoprì a pensare di usare quegli innumerevoli aggeggi con il suo alzatore. Subito divenne paonazzo e decise di uscire il più in fretta possibile da quel negozio; cosa che fece dopo pochi minuti con in mano la busta che conteneva il loro regalo.
 
«TANTI AUGURI, NOYA!» esclamarono in coro i ragazzi della Karasuno.
«È venuta l'ora del regalo, Noya-kun!» Daichi gli porse una bustina blu, che Nishinoya prese prontamente in mano ma, diversamente da ciò che si erano immaginati i ragazzi, la sua espressione quando capì cosa conteneva non fu né di divertimento né di stupore, ma di...gioia.
«ASAHIIIIIIIII» la sua voce tuonò all'interno della palestra «Andiamo! Abbiamo da fare con il mio nuovo regalo. Grazie a tutti!» Daichi rideva, come il resto della squadra mentre Noya-kun trascinava per un braccio Asahi che era diventato viola dall'imbarazzo.
«Fate attenzione!» li prese in giro Daichi, riprendendo a ridere. Quando notò che l'alzatore lo stava fissando con un sorriso che mai gli aveva visto in volto, gli sorrise di rimando, desiderando di poter fare quello che avrebbero fatto a breve Noya e Asahi.
 
NOTE AUTRICE:
Eccoci quii!
Ringrazio davvero chi è arrivato fino alla fine ed ora sta leggendo queste note.
Ho detto tutto all'inizio quindi ora non so proprio cosa dire, GOMEN!
Spero vi sia piaciuto e che lascerete un piccolo pensiero (critico o non)! ^~^
 
Ps. ringrazio ELIOTbynight per le recensioni, ti adoro!:* <3
 
Eriisachan.

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