the boy next door

di Lawliet_Yagami
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Il mio nome è Christie, Chris per gli amici, o meglio per Allison, la mia unica amica. Ho 17 anni e frequento, faticosamente, il penultimo anno di liceo. Come ho già detto non ho molti amici, in quanto molti tendono a prendermi di mira per stupidi scherzi o ad evitarmi per qualche ragione che fatico ancora a capire (forse la mia timidezza? Mah). Io e Allison abbiamo stretto amicizia il primo anno, è stata una cosa molto veloce e inaspettata in quanto caratterialmente siamo assai diverse; lei è la tipica ragazza estroversa e solare che non fatica affatto a fare amicizia con altri. Allison ha dei bellissimi ricci neri voluminosi e riguardo il suo fisico nessuno potrebbe aggiungere una virgola. Io invece, tra le due, sono quella impacciata e maldestra, con milleuno difetti. Sono una ragazza semplice, ho sempre sognato di vivere una vita come quelle che si vedono nei film, quei film in cui si parla delle famiglie felici in cui tutti sono sempre insieme, quelle in cui, sebbene con qualche difficoltà tutto va liscio come l'olio; la moglie vive tranquillamente con il marito e la figlia è felice e contenta con il suo bel ragazzo affettuoso... Anche se può sembrare noioso o monotono, penso sia proprio questo quello di cui ho bisogno; un po' di tranquillità, quella che si è persa da quando i miei si sono separati e da quando mi ritrovo costretta a vivere con mia nonna e la costante pressione dei tentativi di contatto da parte di mio padre. Più ci penso più sento che il desiderio di vivere una vita tranquilla è forte, ma mi accontenterei anche di qualcuno con cui condividere la mia vita e che possa darmi un po' d'affetto. Qualcuno che tenga veramente a me.

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


Sono le 6.30 del mattino e la sveglia suona inperterrita, continuando a ricordarmi che è iniziata un'altra giornata, nonchè un' altra schifosissima settimana. Apro faticosamente gli occhi ancora assonnati, riesco a sentire una melodia soffusa, ascoltando meglio e noto che sono i Nirvana... Cavolo mi sono addormentata di nuovo lasciando l'ipod in funzione. Decido di alzarmi dal letto, così scanso le coperte lasciando che il freddo prenda il loro posto e poggio i piedi sul pavimento gelido. Vado silenziosamente verso la cucina e mi verso del latte e dei cereali nella tazza. Una volta finita la colazione vado a prendere quattro starcci da indossare: i soliti pantaloni neri e la camicia a quadri. Mi infilo velocemente le mie converse ormai consumate. Prendo un'elastico e faccio una coda di cavallo alta, sperando di riuscire a domare i miei capelli che seppur lisci non riescono a stare al loro posto. L'ultimo passo da fare prima di uscire è il trucco, così prendo la matita nera e definisco il contorno dei miei occhi facendo risaltare il loro colore grigio, metto un po' di mascara che allunga le ciglia e sono pronta ad uscire, anche soddisfatta del trucco seppur semplice. Fortunatamente per far risaltare gli occhi non ho bisogno di molto lavoro...forse gli occhi sono la cosa più decente che ho. Do uno sguardo veloce all' orologio; sono le 7.30, se non mi sbrigo farò tardi alle lezioni. Così velocemente prendo lo zaino, sperando di non aver dimenticato nulla ed esco. È una fredda mattina autunnale e le strade, coperte da un tappeto di foglie, sono colorate d'arancio. È la stagione che preferisco, gli alberi spogli mi ispirano fiducia e speranza in quanto sò che dopo aver resistito a tutte le difficoltà dell' inverno ritroveranno il loro splendore. Spero che questo mio periodo della vita sia un po' come l'autunno e che dopo essere riuscita a superare tutte le difficoltà possa tornare a splendere. Sono avanti l'ingresso di scuola e gli ultimi gruppetti entrano. In un angolo vedo Allison intenta a salutare qualche suo amico, come ogni mattina mi sta aspettando. Per non prolungare la sua attesa mi affretto ad avvicinarmi e con un caldo abbraccio le dò il buongiorno che lei ricambia allo stesso modo. Insieme ci dirigiamo verso gli armadietti per prendere i libri di latino e andiamo in classe. La prof spiega ma io non riesco a prestare attenzione, sono troppo occupata ad adornare il mio libro con dei disegni. Sebbene io non dia fastidio la professoressa mi nota e senza perdere tempo mi interroga sulla lezione appena spiegata, consapevole che io non ero attenta. L'unica cosa che riesco a fare è scena muta, cosa che scatena apparentemente gran belle risate alla mia classe, in cui tutti sono così perfetti e superiori, così l'attenzione di tutti si sposta su di me, e il bisbiglio di commenti nei miei confronti cresce. Odio la mia classe. Fortunatamente Allison è al mio fianco, pronta a difendermi. Non so veramente cosa farei senza lei. Una volta finite le lezioni me ne torno nei corridoi. Allison mi saluta, oggi deve andare dalla nonna, mi toccherà fare la strada da sola. Me ne vado a testa bassa verso gli armadietti tranquillamente, finchè, grazie al mio essere sbadata, vado a sbattere contro un armadietto aperto, scatenando un' enorme frastuono, tra il rumore del ferro e le risate di chi ha assistito allegramente alla scena. Fantastico, sono di nuovo al centro dell'attenzione di tutti. Il proprietario dell'armadietto lo chiude velocemente e mi guarda, aggiungendo con voce preoccupata e sincera "hey ti sei fatta male? va tutto bene?". Avevo le mani sul volto, nel tentativo di nascondermi e dimenticare la botta. Nonappena libero gli occhi mi ritrovo davanti ad un bellissimo ragazzo; è alto, gli arrivo solamente al petto, ha i capelli chiari, ma non biondi, sono sul castano, con la frangia che finisce appena sopra gli occhi di cui non capisco il colore, sembrano blu ma ci sono sfumature verdi e grigie. Sono troppo ipegnata a guardare i suoi occhi per rendermi conto di ciò che diceva, mi ero persino dimenticata delle risate in sottofondo, quando all'improvviso si avvicina inaspettatamente e eccessivamente, quasi ad invadere la zona di sicurezza, forse voleva solo sapere come stavo, ma mi ha tremendamente imbarazzata. Penso di aver avuto lo stesso colore di un pomodoro, così ho iniziato a correre via senza nemmeno lasciare i libri nell'armadietto. Scappo al sicuro verso casa e una volta arrivata mi rinchiudo nella mia camera.

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