The page of my heart

di marycortes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ritorno a casa ***
Capitolo 2: *** vivere o morire? ***
Capitolo 3: *** Primrose ***
Capitolo 4: *** tornare a vivere ***



Capitolo 1
*** ritorno a casa ***


Ero tornato nel distretto 12 ed ero li in piedi fuori al villaggio dei vincitori ,con il cuore che mi batteva all'impazzata e la mente che cercava di ricordare l'ultima volta che ero stato li. Era passato quasi un anno e ormai l'immagine di me sembra cosi lontana, le arene ,la guerra e il depistaggio mi hanno trasformato in una persona nella quale non mi riconosco. Sono rimasto a Capitol per cercare di tornare quello di un tempo, per cercare di dimenticare il dolore,ma non potevo ,tutto quello che era successo mi aveva cambiato per sempre. Ora sono qui di fronte a questo maledetto cancello ,a un passo da lei e non riesco a camminare , sento il petto irrigidirsi e il respiro farsi irregolare, sto per ricadere nelle stanze buie della mia mente ma non voglio ,non adesso , quindi respiro e cerco di mettere in atto i metodi insegnatomi dal Dott Aurelius.
Comincio -PEETA GUARDATI INTORNO E ELENCA CIO CHE VEDI QUELLO E' REALE- allora allungo la mano e tocco il cancello ,si questo è reale,prendo un sasso da terra, ok reale. Corro accanto a un albero e guardo le sue venature e a un tratto vedo un immagine di me e katniss mentre gli mostro vari metodi per mimetizzarsi. Tocco il mio polso e vedo che il battito si è regolarizzato cosi come il mio respiro, allora mi siedo per terra e faccio un respiro profondo , sei tornato stai tranquillo, ripeto questo alla mia mente.
 Erano mesi che non avevo un attacco ma avevo messo in preventivo che sarebbe successo,non potevo non vederla, dovevo capire come stesse e sopratutto cosa realmente provavo per lei,troppe persone compreso noi,avevamo giocato con i nostri sentimenti,ma ora che non c'è più niente a cui aggrapparsi ,anche la minima speranza di una vita normale vale la pena essere colta.
Ad un tratto vedo Haymitch corrermi incontro,cosi mi rialzo :
“Ragazzo sei tornato,che bello vederti.”
“E' bello anche per me,vedo che le vecchie abitudini non cambiano”infatti mentre mi abbraccia non posso non sentire il forte odore di alcool.
“Lo sai come la penso ,il peccato ci porta prima all'ignota felicità.”

Annuisco sapendo che è inutile discutere con lui. Insieme ci dirigiamo verso casa di Katniss ma ad un passo dal suo giardino mi giro e corro via ,non sento nemmeno cosa Haymitch urla . Corro ,corro finché senza rendermi conto mi ritrovo oltre la recinzione ad un passo dal bosco. Qui lei passava le sue giornate e ora sono sicuro che non ci metta più piede, le riporterebbe alla memoria troppi brutti ricordi. Ancora una volta il mio inconscio mi ha portato lontano da lei , il mio corpo e la mia mente mi vogliono dire qualcosa ,forse non devo vederla ,forse l'idea e le sensazioni che ho di lei possono bastarmi. Mi inoltro nel bosco fino ad arrivare al lago e mi siedo li ,su una pietra a riflettere sul da farsi. Resto seduto li forse delle ore ,ormai il sole sta quasi per tramontare , non riesco a decidere,cosa farò? Non riesco a pensare, inoltre ho paura che se mi inoltro troppo nei miei ricordi potrei riavere un episodio e mentre sono li combattuto sul da farsi non mi accorgo nemmeno che qualcuno si sta avvicinando.
Ad un tratto una voce cosi flebile arriva al mio udito:
“Peeta.”
Il tempo sembra fermarsi ,mi volto e in un attimo una Katniss in lacrime si fionda tra le mie braccia. La tocco,sento che è reale,sento le sue lacrime,ok è reale, guardo la sua faccia e qualcosa non mi torna ,sembra stanca , spenta,una persona senza un anima.
Basta poco alla mia mente per finire le associazioni ,senza un anima quindi non umana,un ibrido pronto ad uccidermi cosi come ha fatto con la mia famiglia. L' allontano da me e le assesto uno schiaffo in pieno volto che la fa cadere a terra e ferire una gamba.
Peeta uccidila, prima che ti faccia del male ,queste sono le parole che risuonano nella mia mente ma mentre mi avvicino di piu per eliminare il mio nemico vedo un taglio sulla sua gamba e del sangue scorrerle fino al piede,sangue allora è umana. Cado a terra con le mani ai lati della mia testa e rivedo lei curarmi dentro la caverna,lei proteggermi dalle scimmie, lei sulla spiaggia che mi dice che ha bisogno di me, allora capisco realtà o finzione ,questa sarebbe stata la mia vita.
Il vecchio Peeta che cuoce il pane,che la guarda da lontano,che le regala un fiore non esiste più al suo posto c'è un mostro pronto ad ucciderla in qualsiasi momento.

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Capitolo 2
*** vivere o morire? ***


Erano passati giorni,settimane o anni dall'ultima volta che l'avevo vista,mi ero rinchiuso in casa piu precisamnete nel mio studio e trascorrevo le mie giornate a dipingere, l'unico momento in cui mi allontanavo dai miei quadri era per chiamare Capitol e ordinare altre tele e colori. Avevo preso una decisione , avrei dipinto piu ricordi possibili e infine li avrei divisi in veri e falsi cosi da avere le idee piu chiare sopratutto su noi. Ogni sera passava Haymitch per portarmi qualcosa da mangiare ma dopo aver suonato un paio di volte si arrendeva e imprecando mi lasciava il cesto con del cibo fuori alla porta, io lo prendevo mangiucchiavo qualcosa e mi diregevo nel mio letto dove gia sapevo non avrei dormito per piu di un paio d'ore, i miei incubi non mi lasciano mai solo.

Questa è diventata la mia vita, dipingo , mangio e ho incubi;
Come nel migliore dei gironi danteschi sapevo che questo non avrebbe avuto mai fine.
Mi sentivo stanco,anzi esausto ma meritavo di stare cosi non avrei dovuto attaccarla,pensavo di essere piu forte,uno squillo del telefono mi riporto alla realtà,scesi le scale e andai in cucina a rispondere:

“ Hey panettiere, che combini?”
“Ciao Jhoanna cme stai ? È da un po che non ti sentivo.”
“Bene, bene ma non parliamo di me , mi hanno detto che hai smarrito la strada. “
“Cosa, con chi hai parlato?” sono furioso, chi aveva detto quelle cose, io non sentivo nessuno da giorni ero rinchiuso nel mio personale inferno proprio per evitare di ferire qualcuno.
“Non importa con chi ho parlato o cosa mi hanno raccontato ma non mi sono fatta torturare per vederti morire solo,chiuso in una casa, a questo punto era meglio morire nelle nostre celle e evitare di sentire le tue urla e la tua fastidiosa voce piena di speranza dire _ katniss arriverà, vedrai ci salverà_” La sua voce è..... quella della solità Jhoanna forte , indipendente e frustante ma perennemente sincera.
Stavo buttando la mia vita o salvando qualcuno dalla mia pazzia ?
Ero pronto a tornare nel mondo?
Ho avuto un piccolo contatto con la realtà e per poco non uccidevo la donna che tutti dicono sia il mio amore. Mentre ero perso nei miei pensieri una voce dall'altro capo del telefono mi disse:

“ Ascoltami lo so che è difficile tornare nella realtà,comportarsi come se nulla fosse successo , le torture ci hanno cambiati anzi manipolati,ma siamo vivi abbiamo sconfitto il sistema , abbiamo distrutto le arene e noi non possiamo arrenderci, ti ricordi quando mi dicevi pensa un giorno potremmo essere felici con la persona che amiamo ,potremmo costruirci una famiglia in un mondo migliore?
Quel momento è arrivato tu hai a portata di mano quella felicità devi solo trovare il coraggio di avvicinarti e poterla toccare, so che hai paura ma un passo dietro l'altro e tutto tornerà a posto , non ti dico che tutto sarà bello e semplice ma noi possiamo tornare a vivere , dobbiamo per Finnick, suo figlio e Prim.”

Jo non aveva mai parlato cosi tanto, ricordo ancora quando la torturavano e lei pur di non far sentire i suoi gemiti nascondeva la testa sotto il cuscino e le coperte. Ricordo quando vedevo il suo sguardo cosi vuoto, che anche se avevo passato una giornata di torture ed ero ferito mi appoggiavo con le spalle alle sbarre e gli raccontavo del distretto 12 ,della mia famiglia e di Katniss.
Perché non riesco piu a distinguere i ricordi veri da quelli falsi?
Lei mi confonde ,il nostro amore mi confonde. Pero il discorso di Jo è maledettamente vero,non abbiamo vissuto tutto questo per poi morire soli, devo tornare a vivere , devo trovare il modo di ricominciare.

“Ti voglio bene,ci sentiamo presto” sono le uniche cose che escono dalla mia bocca non riuscirei a spiegargli come lei abbia ragione, ma torto.
Le mie paure sono enormi , io non devo solo riabituarmi a vivere ,io non devo solo smettere di avere paura degli altri ma anche di me stesso.

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Capitolo 3
*** Primrose ***


Dopo settimane decido di guardarmi allo specchio, la persona che vedo riflessa non sembro nemmeno più io, sono stanco ho gli occhi rossi per le poche ore di sonno che ho avuto in questi giorni e ho addirittura della pittura nei miei capelli. Le parole di Jhoanna continuano a girare nella mia mente, non posso lasciarmi morire sono tornato qui per cercare di capire cosa provo per lei e viceversa,sono tornato qui per sapere se c’è una vita dopo tutto il dolore che abbiamo dovuto affrontare. Devo trovare un modo per avvicinarmi a lei, magari devo cominciare con il chiederle scusa per quello che le ho fatto nel bosco,mentre finisco di lavarmi , mi metto un semplice jeans e una maglia bianca e decido di tornare nel mio studio ,pensa stupido cervello pensa cerca di ricordare cosa sono le cose a cui tiene : cacciare nel bosco, il libro del padre  e  la vita di sua sorella, la sua piccola prim. Ecco so cosa posso fare per allievare il suo dolore e cercare di farmi perdonare, esco di casa velocemente e arrivo alla recinzione che porta nel bosco, mi blocco per un secondo ricordando come mi sono comportato l’ultima volta che ero qui, ma devo per lei e soprattutto per me,supero la recinzione e mi dirigo al prato dove prendo quello che mi serve e torno a casa. Questa volta non torno da me ma vado a casa sua, precisamente nel suo giardino e mi metto all’opera , pianto ad una ad una quello che ho raccolto , mentre sono al lavoro mi sento osservato , mi volto e la vedo sulla porta che mi guarda:

“ Cosa stai facendo?”

“ Sto piantando dei fiori sotto alla tua finestra sperando che ogni giorno aprendola, tu possa sentirti veramente a casa,so come ci si sente estranei anche in casa propria”la mia voce trema ma la cosa che mi sconvolge è la sua reazione , inaspettata e furente.

“Come puoi piantarmi delle rose bianche ,lo sai che mi ha torturato con quelle rose,mi ha minacciata” i suoi occhi si riempono di lacrime e io capisco ,pensa siano le rose di Snow. Mi alzo di scatto e mi avvicino ,ho le mani sporche di terra ma non mi importa la prendo per una mano e le dico:

“ Sono PRIMROSE ,vieni guarda sono ancora piccole ma crescendo si vedrà la differenza,scusami volevo solo che tu avessi un pezzetto di lei ancora con te”

Lei si ferma, sbarra gli occhi e per un minuto il suo sguardo si sposta da me ai fiori ,poi si volta e capisco che se ne sta andando cosi raccolgo le mie cose per tornare a casa, ancora una volta consapevole di averla ferita,quando dall’uscio della porta si gira e mi dice :

“ Stasera che ne dici di venire a cena , cosi almeno per una volta non dovrò sentire le lamentere di Haymitch che dice di affaticarsi quando ti porta il mio cestino”

Rimango sbigottito:

 Era lei che ti mandava il  cesto con il cibo?

Allora ci tiene a te. 

No è solo compassione.

 Vedi come ti guarda ora, quella è compassione.

 Povero pazzo aiutiamolo.>

 Per minuti che mi sembrano infiniti il mio cervello continua a mandarmi input diversi ma questa volta non mi  farò influenzare da lui. Con un po di timidezza alzo il viso e le faccio si con il capo.

“ Ci vediamo alle 20 “

“A dopo” mi giro e vado verso casa consapevole che, lei ,non so in che modo o quanto ma ci tiene a me e stasera dovrà essere la volta buona per capirlo, ma visto le mie continue incertezze ,meglio avere un piano e seguirne le direttive cosi da evitare di avere un episodio, torno a casa a prepararmi.

salve,vorrei preannunciarvi che questo è il penultimo capitolo,spero che vi piaccia la direzione che ho dato alla mia storia...recensite-recensite un bacio mary

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Capitolo 4
*** tornare a vivere ***


Sono le 20 ho impiegato circa due ore per prepararmi ,voglio esssere perfetto ma chi meglio di me sa che questa non esiste, quindi butto sul letto tutti i vestiti del tour della vittoria e mi metto il completo piu casual che ho un semplice pantalone nero con una maglietta bianca e una giacca di un nero sbiadito che risale a prima del tour. Esco di casa e prendo un respiro profondo, sono consapevole di quello che accadrà stasera, prima di tutto vado da Haymitch perché affinche il mio piano vada a buon fine devo restare solo con lei. Entro e lo trovo steso sul divano,appena mi vede si alza allarmato.

“ Ke succede? Perche sei qui.”
“ Niente Haymitch volevo chiederti un favore,stasera dopo cena potresti andartene e lascirmi solo con Kat”
“ No ragazzo, non se ne parla ricordo cosa è successo l’ultima volta”
“ Haymitch ti giuro che non succedera niente è solo che..” non so come spiegargli che la mia vita non c’è la fa a ripartire se non so cosa c’è tra noi.
“ Ti prego,tieni queste, ti aiuteranno a passare una bella serata e giuro che se avrò anche solo un immagine distorta scapperò a casa mia"gli dico mentre gli porgo due bottiglie di liquore.
Lo vedo è titubante continua a rigirare le bottiglie tra le mani e ad un certo punto alza la testa ,mi guarda e la scuote ,come può negarmi questo,proprio lui la persona che ha sempre giocato con le nostre vite senza mai informarci,che ci ha manipolato e usato per porre fine ai giochi,la persona che mi ha sacrificato per una guerra.

“ Tu me lo devi ! ” lo guardo con disprezzo e credo che lui abbia capito il monologo  che ho appena avuto con il mio maledetto cervello,cerco di restare calmo e lo guardo in attesa di una risposta.

“Ok” mi giro e vado via, devo calmarmi prima di vederla.


Quando lei apre la porta il mio cuore perde un battito è bellissima, mi sorride e mi fa accomodare. Entro in cucina trovo Haymitch gia seduto al tavolo che mi saluta con un cenno , mangiamo e ci divertiamo ricordando vecchi annedoti di quando eravamo piccoli,nemmeno una volta accenniamo ai giochi e so che entrambi lo fanno per me. Ad un certo punto Haymitch si congeda e lei incrocia i miei occhi e mi invita a spostarci nel salone per stare piu comodi,io accetto e vado a sedermi sul divano , mi sto torturando le mani e abbasso il viso prendendo profondi respiri ora ho mai più. Alzo lo sguardo e incrocio per l’ennesima volta i suoi occhi,non mi ero accorto che si era seduta accanto a me ero troppo impegnato nella preparazione del mio discorso.


“ Come stai?”mi prende alla sprovvista ,ero io quello che voleva farle delle domande.
“ Bene,ma ho bisogno di sapere delle cose, sai dopo il depistaggio il mio umore è altalenante,tutti mi dicono che ci amavamo,ma un giorno per me questo è reale invece altre volte ti vedo ancora come un ibrido che cerca di uccidermi. So che per te è difficile ma io devo avere la certezza di quello che è reale, perché non c’è la faccio più, devo cominciare a vivere e devo sapere se posso farlo con te o senz..”

Non finisco il mio discorso che lei si è fiondata sulle mie labbra, non è un bacio dolce anzi è passione pura, disperazione per qualcosa che c’era e che c’ è stata tolta,la vedo cosi coinvolta che decido di abbandonarmi in quel bacio cosi dischiudo le labbra e faccio si che le nostre lingue entrino a contatto, la stringo di più a me e lei contro ogni previsione non si tira indietro, anzi sale sulle mie gambe e intreccia i nostri corpi in un abbraccio senza fine, in questo momento non so dove inizio io e finisce lei siamo un'unica persona e mi sento completo come se questo fosse la cosa giusta,forse è nel nostro destino amarci,forse abbiamo subito tutte queste perdite solo per capire che siamo due persone incomplete, che solo insieme funzionano. Ad un certo punto lei  mi stringe come se avesse paura di perdermi lo sento,sento la sua disperazione farsi strada in me. Ma se provava tutto questo come ha potuto giocare con loro,come ha potuto lasciarmi in una cella ad essere torturato ora dopo ora. Lo sento sto per perdermi, devo allontanarmi da lei subito, cosi come se fossi scottato dal fuoco mi alzo di scatto spingendola via da me e  mi allontano di qualche metro,lei sembra sconvolta si tocca con le punta delle dita le labbra ancora arrossate per i nostri  baci.

 Respira, Peeta respira sei a casa accanto alla donna che ami e vi siete appena ritrovati, No sei accanto a una donna che ti ha usato per salvarsi la pelle ,lei non ti ha mai voluto ha solo finto. Nella mia mente continuano a frapporsi frasi contrastanti quindi decido di usare il metodo del Dott Aurelius, mi giro e le dico:


“Mi ami vero o falso?”


Lei non risponde,inizia a balbettare parole incomprensili,sembra spaventata e confusa, basta io non merito questo ,io merito risposte me le merito dopo quello che ho dovuto subire quindi in una frazione di secondo decido , la guardo un’ ultima volta e esco da quella casa,era l’ultima possibilità che avevo riservato a noi , io non ho bisogno di altre incertezze. Sono deluso,amareggiato, pensavo che tra noi ci fosse qualcosa e sono andato contro le mie paure pur di aver un'altra possibilità con lei, domani lascerò il distretto, ho bisogno di tornare a vivere in un altro posto, ma i miei pensieri vengono interrotti da lei che urlano mi chiama, cosi decido di ascoltarla un’ultima volta:


“Come puoi farmi questo,sai quanta difficolta ho nell’esprimere i miei sentimenti e tu mi chiedi cosi se ti amo? Lo sai cosa ho subito in questi mesi…” si ferma e mi viene incontro,con tutta la forza che ha mi spintona.
“ Quando ho saputo che Snow ti aveva catturato io sarei voluta morire,avrei voluto subire le tue torture piuttosto che stare qui inerme a piangere e rinchiudermi negli armadi con la tua perla tra le mani,pregando dio di farti morire,si avrei preferito vederti morto piuttosto che costretto a subire quelle atrocità. Sai quando mi sono sentita distrutta? Quando ti ho rivisto per la prima volta, Snow aveva ucciso la cosa a cui io mi ero legata, il tuo modo di guardarmi, poteva essere capitata qualsiasi cosa ma quando io guardavo te e tu mi sorridevi, io mi sentivo viva. Poi c’è stata la guerra,la morte di molti amici,della mia piccola Prim, la delusione per mia madre e la rabbia verso Gale ma nonostante tutto questo,nonostante il mio dolore sai a chi andavano ogni giorno i miei pensieri? A te , perché nonostante tutto, Peeta io non ho mai smesso di amarti.”


È li che capisco cosa voglio,voglio lei sempre,bella,intelligente e con questo fuoco che arde negli occhi,mi fiondo sulle sue labbra suggellando il mio amore con il suo in un gesto semplice ma che diventa unico quando lo fai con la persona che ami da sempre. Molte cose che prima credevo vere ora non lo sono più. Sono cambiato,sono pieno di incertezze e preoccupazioni,mi guardo indietro e non ricordo con certezza quello che è successo, nella mia mente tutto è confuso ma di una cosa ora sono sicuro, del nostro amore ,era vero nella prima arena quando lei mi ha baciato in quella caverna ed è vero ora. Siamo stati manipolati,usati e allontanati fino a distruggerci , ma possono due persone rotte conitinuare a vivere ?



Siamo arrivati alla fine di questa storia, spero che vi sia piaciuta e se per caso volete che continui con una seconda parte fatemelo sapere . un bacio a tutti Mary XD

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