Laylor - Dimmi che mi ami...

di LadyC_88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno sul set ***
Capitolo 2: *** Non provocarmi ***
Capitolo 3: *** Ti porto via con me ***
Capitolo 4: *** Cosa vuoi? ***
Capitolo 5: *** Sei incinta? ***
Capitolo 6: *** Illudimi ancora ***
Capitolo 7: *** Ha scelto me ***
Capitolo 8: *** Lei o me. ***
Capitolo 9: *** Una serata perfetta. ***
Capitolo 10: *** Hai rovinato tutto. ***
Capitolo 11: *** Se non ci sei, ***
Capitolo 12: *** Fine riprese. ***
Capitolo 13: *** Allacciate le cinture. ***
Capitolo 14: *** Bienvenue a Paris. ***
Capitolo 15: *** Adesso decido io. ***
Capitolo 16: *** E lui chi é? ***
Capitolo 17: *** Salvami. ***
Capitolo 18: *** I heart you! ***
Capitolo 19: *** This is ***
Capitolo 20: *** Willkommen in Berlin. ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno sul set ***


"Tay,iniziamo le riprese tra una settimana,ci vediamo pero' il giorno prima per la presentazione del cast." disse Jenji, "d'accordo,non vedo l'ora di iniziare le riprese" dissi io entusiasta. Era un progetto che mi aveva entusiasmata sin dal primo momento. "Vedrai Taylor adorerai il cast,ci vediamo martedi'. In forma!" riattaccammo e continuai a bere lo Chardonnay che mi avevo versato prima che suonasse il telefono,presi il copione e tra un sorso e l'altro rileggevo le battute. Il personaggio di Piper non mi entusiasmava più di tanto,ma la sua storia con Alex. Wow,non vedevo l'ora di incontrare quella che sarebbe stata la mia partner nel telefilm. 
Era passata una settimana e finalmente eravamo pronti per questa presentazione ufficiale. Ci saremmo incontrati tutti agli Astorias Studios,si trovava nel Queens avremmo fatto colazione e poi dopo le varie presentazione di cast e staff avremmo iniziato a leggere le prime battute del copione. Mi alzai e aprii la finestra guardai fuori,la città che non dorme mai era pronta a vedere un nuovo giorno iniziare. Accesi la radio e in sottofondo partii una canzone di Miguel,mentre preparavo il caffé mi chiedevo come sarebbe stata questa prima giornata,come sarebbe stato lo staff e i miei colleghi. Il caffé era caldo, aspettando che si raffreddasse andai in bagno mi lavai i denti e poi rimasi qualche minuto davanti allo specchio a truccarmi ero pronta ma anche agitata. Questa serie avrebbe potuto dare una svolta alla mia volta,era una serie che avrebbe sicuramente avuto successo perché trattata bene,scritta bene e sicuramente girata bene. Mi spostai nella camera da letto,aprii l'armandio e rimasi a fissarlo per qualche secondo. Cosa avrei indossato? Jeans e camicia bianca,semplice ma perfetto. Tornai in cucina e inizia a sorseggiare il mio caffé quando suono' il telefono interno della mia stanza  "signorina Schilling é arrivata la macchina" mi disse il signore italiano che lavorava alla reception dell'hotel in cui mi trovavo momentaneamente. Avevo trascorso un periodo a Boston prima di prendere parte a questo nuovo progetto. Ero stata vicino alla mia famiglia mi aveva permesso di rimettermi in sesto dopo un periodo poco felice che avevo passato. Quando mi comunicarono che avevano deciso che avrei interpretato Piper sistemai la mia valigia e dopo un anno lontana da New York,feci il mio grande ritorno e presi una camera in questo hotel che si trovava nel cuore dell'Upper West Side. Presi al volo la borsa e la giacca e mi precipitai giù,non mi piaceva fasr aspettare la gente.
La macchina che mi avrebbe portato agli studios mi aspettava di sotto,presi la borsa e la giacca e scappai.                                                                                                                                              
"Buongiorno" mi disse il signore di mezza età che mi stava aspettando seduto in macchina,accese il motore e partii. Erano le 9 del mattino ed ero finalmente arrivata agli Studios,entrai c'erano già diverse persone. Mi sentii come al primo giorno di scuola,facce nuove,nomi nuovi da imparare. 
"Buongiorno" dicevo sorridendo mentre passavo in mezzo alla folla di gente che c'era in giro per gli studios. Raggiunsi la sala che mi avevano indicato e li' trovai Jenji sorridente ed in forma "benvenuta Taylor...loro sono Uzo,Adrianne,Lea" salutai e mi presentai alle persone che come me erano già arrivate,mi sedetti ed inizia a parlare con loro. "Quindi tu interpreti Crazy Eyes?" chiesi ad Uzo" si esatto,penso sia veramente una grande prova" disse entusiasta,"lo penso anch'io quel personaggio é geniale. Non vedo l'ora di vederti all'opera" le dissi altrettanto entusiasta. "Abbiamo diverse scene insieme,avrei modo di conoscere da vicino Crazy Eyes" si mise a ridere. Mi allontani e andai a vedere le prime location che erano già state allestite per il giorno dopo. In un angolo c'erano già le divise,quelle della maggior parte delle attrici era di un colore diverso dalla mia che era arancione. Accanto alla mia di divisa,seppur di un altro colore,c'era quella di Alex Vause,l'ex fidanzata di Piper,colei che l'aveva tradita e fatta finire in prigione. Stronza. Il personaggio di Alex non mi entusiasmava era manipolatrice ed egoista. Ma il loro amore,il loro legame e il modo in cui sarebbero riavvicinate era terribilmente dolce. 
 Lentamente arrivarono altri attori ed altri membri dello staff eravamo quasi al completo "manca solo laura" esclamo' un tizio di cui non ricordavo il nome,eravamo davvero in tanti era impossibile ricordare i nomi di tutti.                                                                                   Si aprii la porta,probabilmente era la Laura che stavamo aspettando. "Salve" esclamo',si tolse gli occhiali. Rimasi a guardarla,la conoscevo,era Laura. Poso' la borsa e inizio' a salutare un po' tutti fin quando arrivo' da me "Ciao Taylor" mi disse  "Cià...ciao! Non sapevo fossi tu la Laura in questione" le dissi balbettando "dovresti informarti prima di accettare un contratto" mi disse facendomi l'occhiolino. Si allontano'. Rimasi a guardarla mentre si allontanava. Aveva ragione,probabilmente avrei dovuto informarmi prima di firmare un contratto,ma ormai non potevo più tornare indietro. Domani avremmo iniziato le riprese per cinque lunghi mesi,sarebbero stati i cinque mesi più lunghi della mia vita. 
Tornai a casa piedi avevo bisogno di respirare mi ero sentita soffocare per tutto il giorno,mentre tutti ridevano e scherzavano io me ne ero rimasta nel mio angolino a studiarmi il copione e rivedere le location. Non sono una persona chiusa,al contrario mi piace conoscere gente nuova e mi ambiento facilmente,non vedevo l'ora di ricominciare a lavorare e per di più ad un progetto che mi piaceva tantissimo. Orange is the new black era un progetto che era arrivato all'improvviso avevo fatto il provino e sin da subito nonostante la differenza caratteriale con Piper mi ero affezzionata a questo personaggio. Una ragazza medio borghese fidanzatissima ma con molti scheletri nell'armadio che si sarebbe ritrovata in una situazione impensabile e tutto questo per amore. Per colpa della persona che aveva amato,per colpa della persona che le aveva giurato amore eterno ma che alla prima occasione l'aveva tradita. Piper aveva molto da dare ed io avevo molto da dare a Piper. 
 

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Capitolo 2
*** Non provocarmi ***


Era passata una settimana dall'inizio delle riprese e anche oggi mi apprestavo a tornare sul set. Presi dalla borsa il foglio bianco che mi avevano dato ieri per rileggere i miei orari di ripresa e riguardai anche le scene che avrei girato oggi. Anche oggi Laura sarebbe stata presente,avevamo delle scene insieme. Che tortura.

Chiesi alla produzione di non mandarmi più la macchina preferivo prendere la metro,mi piaceva iniziare la giornata guardando tutte quelle persone che andavano a lavoro. Da Manatthan la metro ci metteva quaranta minuti. Arrivai alla mia fermata e scesi dalla metro camminai per cinque minuti tra i negozi del Queens,lo starbucks vicino agli Studios era affollato,peccato volevo prendere un caffé. Continui dritta verso gli studios. 
<< Buongiorno Taylor >> esclamo' l'assistente di produzione.               
<< Ciao Kevin >> risposi sorridendo. 

Ero di buon umore e pronta ad affrontare dieci,dodici ore di riprese. 

<< Non si saluta? >> esclamo' Laura mentre stava appoggiata sulla porta del suo camerino.
<< Veramente non ti avevo vista >> le risposi in modo freddo e distaccato
<< Adesso mi hai vista pero'>> disse sfidandomi
<< Buongiorno Laura! >> esclamai con un sorriso forzato
<< Sei ancora arrabbiata con me? >> che faccia tosta,mi stava davvero chiedendo se fossi ancora arrabbiata con lei. 
<< Laura,siamo qui per lavorare. >> le dissi avanzando verso il mio camerino,lei mi segui' e  si fermo' davanti la porta
<< Non mi inviti ad entrare? >> mi stava sfidando ancora
<< Sei diventata un vampiro? Che hai bisogno dell'invito per entrare? >> si mise a ridere
<< Vedo che sto iniziando ad infastidirti,ti lascio preparare. Buona giornata Tay. >> mi disse andandosene,non le risposi neanche aveva fatto di tutto per farmi innervosire e c'era riuscita. Ma d'altronde lei era cosi',era tutto un gioco per lei decideva quando e se parlare. Ma io non volevo più stare ai suoi giochini. Stavo ancora pensando a quello che era da poco successo quando qualcuno busso' alla mia porta.
<< Tra cinque minuti arriva la truccatrice Tay,indossa questo >> non capii bene cosa disse la dolce ragazza dagli occhi color nocciola che tutti i giorni veniva a ricordarmi quanto tempo avevo prima dell'arrivo della truccatrice ma vidi la divisa arancione e capii che avrei dovuto indossarla. La presi e mi sedetti di nuovo sul divanetto che era in fondo al mio camerino ripensando a Laura.


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<< Ehh azione >> una voce grido' . 
Stavamo girando la scena del mio digiuno quella in cui Alex mi offriva il cibo e io mi ribellavo al suo gesto e lo buttavo via. 
<< Ok pausa,riprendiamo tra dieci minuti>> dissero.
Presi posto in una delle sedie che erano messe a disposizione dalla produzione,c'erano tantissime sedie sparse per la stanza.
<< Hai molto in comune con il tuo personaggio >> mi disse togliendosi gli occhiali Laura
<< che cosa vorresti insinuare? E poi perché sei seduta qui? Ci sono cosi' tante sedie...>> le dissi invitandola a lasciarmi in pace ed allontanarsi da me. Si mise a ridere,si girarono tutti a guardarla non passava di certo inosservata quando rideva. 
<< Al diavolo Laura,smettila!! >> esclamai infastidita
<< Rilassati Taylor>> rispose sempre sorridendo
<< Sei alquanto fastidiosa,te l'hanno mai detto? >> le dissi alzandomi
<< Si penso sia stata tu l'ultima persona che me l'ha detto...circa un anno fa>> mi fermai di scatto.
<< Non hai il diritto di parlarmi di un anno fa qui! Non puoi farlo >> sentivo una vampata attraversarmi tutto il corpo. << Smettila di giocare in questo modo,non te lo permettero' non rovinerai le mie giornate,buon lavoro Laura! >> le dissi allontanandomi frettolasamente. 
Mi ero spostata in un angolino della sala,la ragazza che ogni mattina mi ricordava quanto tempo avevo si era avvicinata. 
<< scusi, Tay!>> mi disse. Qualche lacrima rigava il mio volto,cavolo cosa stavo facendo ero su posto di lavoro e sembravo una quindicenne che non riusciva a gestire le proprie emozioni.
<< Si?>> risposi voltandomi dalla parte opposta 
<< Cosa succede tra te e la signorina Prepon?>> mi chiese in modo diretto
<< Nulla,perché?>> mentii
<< Avevo notato il giorno in cui arrivo' che la sua espressione era cambiata da un momento all'altro e prima vi ho visto discutere>> mi disse in modo molto diretto.
<< Perché mi dai del lei?>> le chiesi quasi sorridendo
<< Non so,non ci conosciamo davvero...cioé io sono quella che la avvisa prima che arriva la truccatrice lei invece é la star>> mi disse balbettando
<< Per favore dammi del tu>> le dissi 
<< d'accordo,comunque scusa non so cosa mi é preso non dovevo chiederti della signorina Prepon,sono fatti tuoi. >> mi disse imbarazzata << mi dispiaceva vederti cosi' da sola per questo mi sono avvicinata>> era sempre più in imbarazzo.
<< Si,io e Laura ci conosciamo da qualche anno,non sapevo fosse lei la mia coprotagonista>> mi girai a guardarla non era educato non guardarla mentre parlavo.
<< Non voglio entrare nei dettagli,volevo solo sapere se era tutto ok>> mi disse voltandosi,si apprestava ad andare via.
<< Hey,scusa! Come ti chiami?>> eravano alla fine della prima settimana di lavoro e ancora non conoscevo il suo nome
<< Carrie,mi chiamo Carrie!>>  si volto' e ando' via sorridendo.

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Ero in piedi,con la tazza di caffé in mano mentre guardavo il sole che lentamente salutava quest'altra giornata appena conclusa. Ero arrivata a casa da pochi minuti. Decisi che questa situazione doveva cambiare e quindi presi il telefono,cercai il suo numero e lanciai la chiamata.
<< Pronto??>> disse la sua voce rauca 
<< Sono io.>> risposi
<< Scusa,io chi?>> chiese incuriosita
<< Hai cancellato anche il mio numero...>> dissi con un velo di tristezza.
<< Tay!>> esclamo' lei dall'altra parte del telefono. <> la fermai.
<< Non importa! Volevo scusarmi per oggi,non volevo fare quella scenata>> dissi colpevolizzandomi
<< Non scusarti! Avevi ragione,non avevo il diritto di parlarti in quel modo>> mi stava capendo,finalmente. << Avremmo modo di parlare comunque,non so se te l'hanno detto...>> disse.
<< Di cosa stai parlando?? >> le chiesi incuriosita.
<< Abbiamo un evento nel fine settimana,ti toccherà passare tutta una giornata con me. Avremo modo di parlare,non mi é mai piaciuto parlare al telefono>> stava sorridendo riuscivo a capire quando la sua voce cambiava perché sorrideva.
<< No,non lo sapevo. Ma comunque non c'é nulla di cui parlare,io...io volevo solo scusarmi per la scenata di oggi e dirti che vorrei lavorare in tutta tranquillità>> conclusi mentre pensavo all'evento che avremmo dovuto affrontare insieme da li' a qualche giorno.
<< Si scusa se ti ho provocata,ma tu mi ignoravi. E' cosi' bello rivederti dopo tutto questo tempo>> mi spiazzo',come faceva sempre. 
<< Già...>> dissi malinconica.  << E' arrivata la mia pizza>> inventai una scusa per buttare giù,non riuscivo più a gestire quella conversazione.
<< Buona serata honey! A domani>> disse sorridendo,stava sorridendo di nuovo ed era bellissima quando lo faceva.
<< Anche a te Laura>> riattaccai e mi sedetti in una delle sedie che si trovavano nel mio salone mi misi la testa tra le mani. Questa donna era un gran casino e aveva sempre il dono di trascinarmi nel suo casino. Ma era cosi' dannatamente bella. 

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Capitolo 3
*** Ti porto via con me ***


<< Ciao bellezza>> disse una voce dall'altra parte del telefono.
<< Jenji,ciao!>> risposi entusiasta.
<< Ti chiamavo per informarti di un evento che è in programma nel fine settimana>> mi disse << si tratta di una presentazione della serie TV,iniziamo a fare promozione anche se manca tanto al rilascio e dobbiamo ancora finire di girare. La gente deve iniziare a parlare di noi e di voi. Per questo ho scelto te e Laura per l'evento. Siete meravigliose insieme. >> mi disse Jenji su di giri.
<< Grazie! Laura mi aveva accennato qualcosa>> le dissi 
<< Si,una macchina passerà a prendere te e Laura poi insieme andrete all'evento per l'ora di pranzo. Pranzerete li' insieme poi vi prepareranno e poi terrete una convention alla quale assisteranno stampa e non. Il pubblico non vi conosce ancora quindi dovrete,tramite questa convention far capire quanta sintonia ci sia tra i due personaggi. Quanto bella sarà la vostra storia. Conto su di voi! >>  disse Jenji sicura di se.
<< Grazie per questa opportunità! Non ti deluderemo >> non credevo a quello che stavo dicendo. Sarebbe stata una giornata difficilissima.

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Non avevo dormito quasi nulla quella notte,ero agitata. Avevo pensato e ripensato a come sarebbe stata quella giornata passata da sola con lei. Avremmo parlato,era inevitabile. Saremmo riuscite a ristabilire un equilibrio o le cose sarebbero semplicemente peggiorate? Mi alzai dal letto,aprii l'acqua della doccia e il getto dell'acqua mi rilasso'. L'acqua che scorreva calda sul mio corpo mi ricordo' la prima scena che girammo. Era stato uno strazio,me la ritrovai nuda davanti a me con quella pelle morbida e bianca, i capelli bagnati tirati indietro e quegli occhi che ogni volta mi facevano perdere. Lei era a suo agio,io un po' meno. C'erano tantissime persone che ci guardavano,ma io non li notavo neanche più eravamo solo io e lei,di nuovo insieme. 
Uscii dalla doccia avvolta all'asciugamano la macchina sarebbe arrivata tra poco più di un'ora. Bussarono alla porta della mia stanza
Chi sarà,pensai. Andai verso la porta tendendo stretto l'asciugamano.

<<  Si?>> chiesi.
<< Sono Laura>> disse una voce dannatamente sexy.

Laura? Ma cosa ci faceva qui? Era prestissimo e nessuno mi aveva avvisata che sarebbe passata lei a prendermi,che diavolo stava succedendo.
Aprii la porta. Wow. Indossava un jeans aderante delle scarpe da ginnastica un top attillato che metteva in risalto il suo seno e sopra un gillet di lana largo,un cappellino nero le raccoglieva i capelli e metteva in risalto i suoi occhi. Non era truccata,neanche un filo di rimmel e questo la rendeva ancora più bella. Rimasi qualche secondo in silenzio.

<< Hai visto un fantasma? >> mi chiese ridendo. << Non si apre la porta agli sconosciuti solo con un asciugamano addosso>> mi disse maliziosa.
<< Si e si... effettivamente!! Hai ragione >> sembravo rincoglionita. 
<< Tay?? Mi fai entrare?? >> mi chiese
Cercai di distogliere lo guardo dal suo. << Si certo entra>> le indicai l'entrata con la mano.
<> mi ero ripresa e adesso volevo capire perché era nella mia stanza d'hotel.
<< Ho chiesto a Jenji se potevamo evitare la macchina con l'autista.>> disse.
<< E quindi? Andiamo in metro? >> le chiesi
<< No,sono venuta in macchina andremo insieme. >> si sedette sul divanetto di fronte a me.
<< Potevi avvertire,mi sarei fatta trovare pronta>> 
<< Mi piace guardarti mentre ti prepari,mi é sempre piaciuto. Lo sai >> Cavolo,non mi reggevo più in piedi. Mi tremavano le gambe
<< Io...andrei a vestirmi allora>> dissi andando verso la camera da letto. La mia stanza d'hotel era grandissima ma in quel momento con lei nel salone la stanza mi sembrava piccolissima e avevo la sensazione di soffocare. Mi sedetti un attimo sul letto. 
<< Ma non ti prepari? >> mi chiese,era appoggiata alla soglia della porta.
Mi spaventai. << Si Si,stavo pensando a cosa mettere>> le risposi sorridendo.

Si avvicino' al mio armadio e lo aprii. Si sentiva sempre in diritto di poter fare quello che voleva di me e delle mie cose. Era cosi' diverso il suo comportamente con me e con le altra persone. Con gli altri risultava sempre presuntuosa,fredda e distaccata. Aspettava sempre che fossero gli altri a fare il primo passo verso di lei. Con me invece no,c'é anche da dire che con me faceva un po' quel che voleva,si avvicinava,si allontanava e io da passiva stavo li' ad aspettare che fosse lei a fare qualsiasi cosa. Era una presenza troppo forte,ho un carattere  forte ma davanti a lei perdevo completamente il mio essere.

<< Metti questa gonna con gli stivali neri che avevi l'altro giorno quando sei arrivata agli studios. >> disse convinta.
<< Di che stivali parli? >> le chiesi curiosa,almeno mi guardava bene.
<< Quelli neri di pelle. Potresti mettere questa maglia ti ci vedo bene. >> la stavo fissando lo stava facendo ancora,mi aveva di nuovo in pugno.
Scelsi allora,con il suo aiuto,cosa indossare e rimasi qualche secondo in piedi in silenzio aspettando che uscisse dalla stanza. 
<< Ah! Stai aspettando che esca per iniziare a vestirti? >> mi chiese sorridendo.
Era ancora in piedi. Abbassai lo sguardo imbarazzata. << Tay! Ti ho già vista nuda>> sorrise.
Una vampata mi assili' ero imbarazzatissima. Si avvicino' lentamente a me,era in piedi davanti a me. 
<< Ti lascio in pace,vado di la>> mi disse accarezzandomi il braccio. Ero definitivamente andata fuori di testa. Annuii con la testa e poi la guardai andare fuori dalla stanza. 
Quando dopo quindici minuti uscii dalla stanza in cui mi stavo vestendo la trovai in piedi che guardava le poche foto che avevo attaccato.
<< Non c'é neanche una foto nostra>> con che coraggio mi chiedeva una cosa del genere.
<< Laura,a cosa stai giocando? Come puoi chiedermi una cosa del genere? >> le dissi esasperata.
<< Stavo scherzando Tay. >> disse incupendosi.
<< Wow,che ridere >> le risposi infastidita. << Forse é meglio se andiamo>> aggiunsi.
Prendemmo l'ascensore e nessuna delle due disse una parola,ma le nostre mani si sfiorarono mentre aspettavamo di arrivare. Un brivido mi attraverso' il corpo. Uscimmo dall'hotel e andammo verso il parcheggio.
<< Come hai fatto a sapere che stavo in quest'hotel? >> le chiesi curiosa

Mentre si apprestava a salire in macchina con la coda dell'occhio vidi che stava sorridendo,ma non rispose alla mia domanda.
Uscimmo dal parcheggio dell'hotel e ci ritrovammo nel traffico di New York. 
<< Stai tranquilla,c'é tempo. Non arriveremo in ritardo >> mi disse prendendomi in giro                << So che non ti piace far aspettare la gente >> sorrise.
<< Ci sono molte cose che ancora sai di me >> le dissi con tono spavaldo
<< Tay,io non ti ho mai dimenticata > mi disse girandosi e guardandomi negli occhi. 
<< Quello che ho provato per te é stato reale e mi dispiace davvero se ti ho fatta soffrire >> 
Sentivo il mio cuore spezzarsi,proprio come aveva fatto un anno fa prima che partissi per  Boston. Già ero tornata a Boston per colpa sua. Rimasi in silenzio.
<< Avrei dovuto scriverti,ma la situazione é complicata. Lo sai >> mi disse
<< No non lo so. >> dissi guardando fuori dal finestrino
<< Dai Tay. Non rendere tutto ancora più difficile. Io ti ho amata davvero>> non le lasciai il tempo di finire.
<< Si mi hai amata cosi' tanto che hai deciso di andartene senza una spiegazione valida. Abbiamo vissuto due mesi in simbiosi. C'eravamo solo tu ed io. Abbiamo passato settimane chiuse nel tuo appartamento a fare l'amore,ad amarci. E poi improvvisamente mi hai mandato via senza una ragione valida.>> le dissi esasperata.

Avevamo vissuti due mesi intensi,due mesi d'amore. Era stata la mia prima donna,non avevo mai avuto relazioni con una donna. Ma dalla prima volta che me la presentarono rimasi folgorata dalla sua immensa bellezza,ci eravamo rincontrate dopo qualche settimana ad una cena con amici che avevamo in comune. Avevamo parlato tutta la sera e a fine serata Laura mi aveva chiesto di andare a bere un ultimo bicchiere di vino a casa sua. Accettai e in poco più di un'ora mi ritrovai nel suo letto,tra le sue braccia calde e bianche. Le sue labbra sulle mie,le sue dita dentro di me. Mi aveva baciata lei,mentre eravamo sedute sul divano avevo appena finito di sorseggiare lo Chardonnay,che improvvisamente mi bacio' con una passione che in pochi minuti sentii la voglia che avevo di lei. Ci spostammo in camera da letto e la spogliai. Fu tutto cosi' naturale. Facemmo sesso,del gran sesso. Ci addormentammo nude e sfinite. Il giorno dopo quando mi svegliai e realizzai cosa fosse successo,volevo correre via e in fretta ma lei era già sveglia e mi stava guardando.

<< Buongiorno,dormito bene? >> mi aveva chiesto. Come faceva ad essere cosi' tranquilla dopo quello che era successo. 
<< Si,grazie >> le risposi imbarazzata. << Come fai ad essere cosi' tranquilla? >> le chiesi
<< Era la prima volta anche per me Taylor,ma sei cosi' bella che é stato tutto naturale>> improvvisamente mi passo' la voglia di scappara e la baciai. Facemmo di nuovo sesso,passammo tutto il giorno in casa. Da li' inizio' la nostra relazione. Due mesi,due lunghissimi mesi in cui esistevamo solo lei,io e il nostro amore. Mi innamorai follemente di lei. Si alzava dal letto per prepararmi la colazione e quando mi svegliavo c'era già tutto pronto,si prendeva cura di me come nessuno aveva mai fatto. Dopo poco più di un mese,dopo aver fatto l'amore le dissi che l'amavo, ero tra le sue braccia << Ti amo!>> . 
<< Ti amo anch'io Honey! >> mi rispose lei,ma da quel momento tutto cambio'. Lei inizio' ad essere distaccata. Diceva che aveva impegni di lavoro e mi evitava fin quando un giorno trovai sul tavolo della sua cucina un biglietto con scritto.
<< Tay,mi dispiace dirtelo cosi' ma stamattina ancora dormivi quando sono uscita. Sto andando fuori per un impegno lavorativo,quando torno vorrei che tu non fossi qui. Penso che sia arrivato il momento di riprenderci le nostre vite in mano é stato bello finché é durato ma sappiamo entrambe che tutto cio' era finzione e che comunque é qualcosa che non durerebbe,grazie di tutto. Ti Amo,Lau. >> Mi aveva liquidata cosi'. 

Passai la mattinata seduta sul suo divano con il biglietto che aveva il suo profumo e che ogni volta che lo odoravo mi faceva scoppiare il cuore,singhiozzavo. Perché mi aveva allontanata cosi'. Preparai le valigie e andai a Boston dai miei,mi aveva distrutta.
Non si fece più sentire,era sparita. L'anno passato a Boston mi aiuto' a dimenticarla ma quando la rividi sul set la ferita si riapri in fretta. Era ancora li' nel mio cuore e non era mai uscita.

<< Al diavolo la convention,passami il telefono>> mi disse Laura
<< Cooooosa??>> le chiesi preoccupata
<< Passami il telefono é nella borsa>> 
Cercai il telefono nella borsa. 
<< Cerca nella rubrica "Jenji" e poi metti il vivavoce>> mi ordino'. 
Feci esattamente quello che mi disse Laura,cercai il numero e quando lo trovai inviai la chiamata e attivai il vivavoce.
<< Dimmi tutto dolcezza >> disse Jenji dall'altra parte del telefono
<< Guarda siamo in un casino,non riusciamo ad andare alla convention! Lo so,lo so contavi tantissimo su di noi. Devo correre nel New Jersey i miei hanno bisogno di me e non riesco a lasciare Taylor la porto con me,non posso perdere tempo>> Sgranai gli occhi,ma che diavolo stava facendo. I suoi non l'avevano chiamata e soprattutto eravamo ancora ferme nel traffico di Manatthan,si giro' verso di me e sorrise. Jenji resto' in silenzio qualche secondo.
<< Mi dispiace Laura,vai non preoccuparti mandero' altre due ragazze in fretta,state attente>> concluse Jenji. Laura la saluto' e io riattaccai
<< Ma che diavolo sta succedendo?? >> le urlai 
<< Andiamo a passare la giornata negli Hampton. >> disse con tutta naturalezza
<< Come scusa?? >> le chiesi incredula
<< Te lo devo,una giornata tu ed io da sole. Ho molte cose da dirti>> mi disse.
Mi zittii,mi aveva spiazzata per l'ennesima volta. Rimasi in silenzio per buona parte del viaggio,ero persa nei miei pensieri. 
<< Sei silenziosa! >> esclamo' lei
<< Si,devo ancora riprendermi dal tuo colpo di testa improvviso >> si mise a ridere e si giro' a guardarmi. 
<< Preferiresti essere alla convention? >> mi chiese
<< No... preferirei non farmi del male >> le dissi sconsolata,eravamo quasi arrivate a destinazione. 
<< Ti dispiace se ci fermiamo anche per la notte? >> si giro' di nuovo a guardarmi 
<< Beh io ...penso...forse dovremmo rientrare! >> le dissi con un filo di voce
<< Ok,ti riportero' a casa allora! >> mi disse senza fare obiezione.

Arrivammo negli Hampton, continuo ancora a guidare per dieci minuti e poi parcheggio' la macchina. Scendemmo dalla macchina,eravamo davanti un grande negozio,entrammo e ando' dritta al reparto costumi. Prese due costumi e due asciugami poi si avvicino' alla ragazza dai capelli rossi che lavorava nel negozio le chiese qualcosa e venne verso di me. 

<< Seguimi>> feci come mi disse,mi porto' nei camerini << provati questo costume e se ti sta bene non toglierlo>> entrai nel mio camerino mi sfilai i vestiti la taglia era perfetta,che occhio che aveva. 
Uscimmo dal negozio dopo aver pagato i due costumi e i due asciugamani nuovi,si rimise al volante guido' per qualche minuto e arrivammo al mare. In silenzio arrivammo in riva sistemammo gli asciugami lei si tolse i vestiti. La giornata non era caldissima ma il sole era alto e splendente. 

<< Pensi di rimanere vestita tutto il giorno? >> mi chiese,abbassai lo sguardo imbarazzata e tolsi i vestiti.
Rimasi seduta mentre lei si avvicinava al mare per bagnarsi i piedi,si giro' a guardarmi. 
<< E' gelata >> mi disse tornando verso di me. Si sedette accanto a me e mi guardo'. 
<< Scusami. davvero,non volevo farti del male ma ci sono cose di me che non sai. >> disse,improvvisamente il suo volto era diventato freddo e cupo. Rimase in silenzio per qualche secondo e poi continuo' << Quando ci siamo conosciute siamo state tanto insieme,siamo state insieme per due mesi al dire il vero ma non abbiamo parlato del nostro passato di quello che eravamo. >>
La guardavo mentre parlava,aveva gli occhi rivolti verso la sabbia con cui stava giocherellando mentre parlava. 
<< Non sei obbligata a parlarmene,ti capisco>> cercai di tranquillizzarla
<< Non ti meritavi che mi comportassi cosi',non é colpa tua Tay. Io ti ho amata davvero>> si giro' a guardarmi,stava dicendo la verità. Lo vidi nei suoi occhi,vedevo come mi guardava.  << Qualche anno fa ho avuto un'altra relazione con una donna,eravamo felicissime insieme mi amava come nessuno mi aveva mai amata,mi guardava come nessuno mi aveva mai guardata... proprio come te. Ma poi... >> si fermo' un attimo per riprendere fiato era turbata. Mi avvicinai a lei e le presi la mano,sentivo che quello che stava per dirmi era qualcosa di forte aveva,in pochi minuti,perso la sua sicurezza. Non era più la Laura spavalda di sempre,quella che mi provocava,manipolava e mi faceva impazzire come e quando voleva era fragile e sofferente. 

<< Un giorno torno' a casa e mi disse che le avevano riscontrato una brutta malattia,in pochi mesi mi lascio'...non ebbi neanche il tempo di elaborare il fatto che stava male che era già andata via >> una lacrima le rigo' il suo bellissimo viso e in quel momento mi sentii la persona più orribile di questo mondo,l'avevo accusata di essere egoista,cattiva. La avevo quasi odiata e oggi scoprivo che non ero io il problema. 
<< Il problema non eri tu Tay,il problema ero e sono io. Mi hai guardata in quel modo,mi hai amato in quel modo e io non posso fare questo a lei,non posso tradirla. >> concluse. Sentii un tuffo al cuore,non poteva essere mia per paura di fare uno sgarbo alla persona che più aveva amato in vita sua. Potevo accettare e capire una cosa del genere? Non lo so. 
<< Forse dovremmo passare la notte qui,se per te va bene.>> le dissi 
Si volto' verso di me le asciugai la lacrima che le aveva rigato il viso,si avvicino' a me e mi abbraccio',le scostai i capelli neri e lunghi che aveva sulla spalla bianca e morbida e la strinsi forte a me. 

Avevamo passato tutto il pomeriggio al mare in silenzio. Il rumore del mare e la sua presenza mi avevano rilassato tantissimo,ma il sole stava calando ed ora di trovare un posto dove dormire. 
<< Dovremmo andare a vedere per una stanza >> dissi a Laura prendendo quello che rimaneva dei miei vestiti sul telo da mare. Laura annui e iniziammo ad incamminarci verso la macchina. Salimmo in macchina ed inizio' a guidare,dopo pochi minuti si fermo' davanti un hotel era piccolo ma molto accogliente. Entro' e chiese una camera per due persone.
<< Abbiamo solo una matrimoniale disponibile >> disse il ragazzo della reception.

Mi guardo' interrogandomi con lo sguardo,io allargai le spalle disse allora che la matrimoniale andava bene e dopo aver dato i documenti ci diede la scheda per la camera. Ci avviammo verso l'ascensore e dopo pochi secondi arrivammo al terzo piano,era li' che si trovava la nostra camera. Uscii dall'ascensore,non avevamo bagagli per ovvi motivi,a dire il vero fino ad allora non avevo neanche pensato che non avevo nulla da indossare per dormire,mi sentii imbarazzata al pensiero di dover dormire in intimo con Laura nel mio letto. Ci sistemammo in camera e Laura ando' subito sotto la doccia,sentivo il rumore dell'acqua scorrere mi chiedevo a cosa stesse pensando mentre l'acqua le scorreva addosso. 
<< Questa doccia ci voleva proprio >> disse uscendo dalla doccia con l'asciugamano avvolto in testa e sul suo meraviglioso corpo. 
<< Dove vorresti cenare questa sera? >> le chiesi. 
<< Pensavo di chiedere la cena in camera,non so se ho proprio voglia di uscire a mangiare. Cosa ne pensi? >> anch'io ero stanca e la sua idea era perfetta.
<< Va bene,allora vado a fare la doccia >> le dissi
<< Ok ordinero' la cena mentre sei in doccia,cosi' mangeremo quando avrai finito>> era sempre cosi' premurosa e quando voleva si prendeva cura di me come mai nessuno aveva mai fatto prima. 
<< Tay,hai finito? E' arrivata la cena. >> urlo' ,uscii in asciugamano dalla doccia ed era seduta sul divano indossava anche lei l'asciugamano,non avevamo vestiti di ricambio. 
<< Siamo veramente buffe con questi cosi addosso>> le dissi ridendo,lei mi guardo' mentre sistemava la cena sul tavolo e sorrise. Iniziammo a mangiare in silenzio. Aveva già finito di mangiare e mi guardava ridendo mentre io terminavo la cena.
<< Ma cos'hai da ridere cosi'? >> le chiesi
<< Dovresti guardarti >> disse ridendo,io continuavo a non capire. 
<< Ma cos'ho di strano? >> continuava a ridere. Si avvicino' a me,si avvicinava sempre di più era a pochi centimetri dal mio viso il mio cuore batteva fortissimo. Avvicino' la sua mano al mio viso,con l'indice e con un tocco delicatissimo me lo passo' appena sopra il mento,avvicino' il dito alle sue labbra e in quel momento mi scivolo' l'asciugamano. Si mise a ridere. 
<< Stai mangiando da dieci minuti con questa striscia di Ketchup sul viso e adesso hai pure perso l'asciugamano,sei terribilmente sexy nella tua goffaggine honey! >> non mi aveva più chiamata cosi' da un anno,mi sentivo eccitata e di nuovo innamorata. Di fretta tirai di nuovo su l'asciugamano.
<< Oddio,che figura. Scusami io...>> non ebbi il tempo di finire la frase,le sue labbra calde erano poggiate sulle mie. 
Il mio corpo ando' in subbuglio,ero già bagnata. Avevo avuto voglia di lei dal primo momento che l'avevo rivista sul set. Mi sentii allo stesso tempo molto confusa,poche ore fa mi aveva detto che non poteva,non poteva tradire la persona che aveva amato e adesso mi stava baciando. 
<< cosa stai facendo? >> le chiesi non staccandomi dalle sue labbra
<< Ho voglia di te Tay,non posso farne a meno. Ti voglio>> sentii il mio corpo irrigidirsi ero già pronta a venire. Le sfilati l'asciugamano,aveva già tolto quello che aveva in testa le passai la mano tra i capelli bagnati. Le baciai il collo. Mi staccai un attimo e la guardai stavamo di nuovo diventando un'unica cosa,per un anno avevo sperato che questo momento che tanto avevo immaginato diventasse realtà e ora,grazie ad progetto comune ci eravamo ritrovate e probabilmente non ci saremmo più lasciate.
<< Perché mi guardi? >> mi chiese con la voce affannata 
<< sei bellissima! >> le dissi.
Ricomincia a baciarla,la mia mano scivolo' sul suo seno,il suo meraviglioso seno. Mi scostai e lei si sdraio' sul divano su cui stavamo mangiando,mi misi su di lei e scivolai fino alla sua vita per entrare dentro di lei. Aveva un sapore meraviglioso e improvvisamente l'anno che ci aveva separate era svanito era come se fossi tornata indietro,era come uno di quei giorni in cui eravamo a casa sua. Continui a far passare la mia lingua dentro di lei mentre non riusciva più a star ferma,si muoveva seguendo il movimento della mia lingua fino a quando capii che era venuta,lo sentii dall'urlo di piacere che aveva emesso. Lentamente mi alzai era sfinita il braccio destro pendeva fuori dal divano e il suo respiro era forte ed accellerato mi prese la mano e mi tiro' verso di se,mi sdraiai sul corpo ancora caldo e appoggia la mia testa sul suo petto i suoi battiti erano accellerati,riuscivo a sentirlo. 
Restammo secondi,minuti,ore in quella posizione non so, eravamo di nuovo una cosa sola e il tempo non contava. Contavamo solo io e lei. Noi. 
Improvvisamente il problema degli asciugami era risolto,ci spostammo in camera da letto e lasciammo scivolare i nostri asciugamani per terra. Mi fece venire due,tre,quattro volte. Passammo la notte a fare l'amore e poi sfinite ci addormentanno. Prima di addormentarsi si avvicino' a me e mi abbraccio' da dietro,la famosa posizione a cucchiaio.
<< Buonanotte Honey! >> esclamo'
<< Mi sei mancata >> le dissi 
<< Tu di più! . >> 


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Capitolo 4
*** Cosa vuoi? ***


EEra passata una settimana da quella giornata negli Hampton. Eravamo tornate il giorno dopo,avevamo pranzato negli Hampton e poi c'eravamo messe in macchina. Mi accompagno' a casa e mi disse che sarebbe partita per Los Angeles e che ci sarebbe rimasta tutta la settimana. 

<< Ti chiamo honey ! >> mi disse strizzando l'occhio
Ma una settimana era passata e di Laura neanche l'ombra, il giorno dopo saremmo tornate sul set non stavamo registrando da una decina di giorni. Non sapevo se ci sarebbe stata anche lei ma in qualche modo lo speravo. 


__________________________________________________


<< Mi scusi >> mi disse un ragazzino che mi aveva calpestato il piede. Ero alla stazione della metro e aspettavo da due minuti il mio trenino che mi avrebbe portato agli studios.
Ero emozionata all'idea di rividerla,dopo una settimana e dopo aver fatto di nuovo l'amore. Non sapevo a cosa ci avrebbe portato ma comunque sapere che non era andata via per colpa mia e sapere che anche io le ero mancata mi aveva sollevata.

Ero già davanti all'entrata degli studios. << Buongiorno >> salutai Samira che stava fumando proprio davanti l'entrata. Entrai e andai nel mio camerino. Mi andai a cambiare aspettavo di sapere che scene avremmo girato.

<< Oggi girerai le scene con le ispaniche >> mi disse l'assistente di regia. "Oh no e Laura?" non potevo chiederle se ci fosse stata anche lei sul set quindi sorrisi e le dissi che sarei stata pronta da li' a qualche minuto per il trucco e parrucco. Continuai a vestirmi mentre speravo che da un momento all'altro che lei aprisse la mia porta. La porta si apri'
<< Taylor,aspettano lei>> disse la ragazza buffa che continuava a darmi del lei
<< Ciao Carrie >> lei arrossi << Perché sei cosi' imbarazzata? >> le chiesi
<< No é che si ricorda ancora il mio nome>> disse guardando a terra
<< E ricordo anche di averti detto di darmi del tu >> dissi sorridendo. Mi alzai e mi apprestai ad uscire dal mio camerino << sapresti mica dirmi chi c'é sul set oggi? >> chiesi timidamente
<< Non c'é,se é questo che vuoi sapere>> mi disse guardandomi 
Imbarazzata le dissi << Di chi parli? >> cercai di sviare il discorso ero davvero imbarazzata
<< Ah! Pensavo volessi sapere se ci fosse la Prepon>> mi disse

La guardai e non risposi. Arrivai dove avevano allestito la scena e lei non c'era. Si avvicino' il regista e mi disse che avevano dovuto cambiare due giorni prima le scene che avrebbero girato perché inizialmente avevano previsto delle scene Vauseman ma Laura non stava tanto bene e quindi non sarebbe potuta venire sul set. Non l'avevo più sentita da quel giorno al mare  e adesso mi avevano detto che stava male,avrei probabilmente dovuto chiamarla.
Iniziammo a girare le scene ma io ero ovunque tranne che li',lo ero fisicamente ma la mia testa si trovava a Los Angeles,nella sua bellissima villa che si trovava a Beverly Hills. Era proprio a Los Angeles che c'eravamo conosciute,conoscevo la sua villa in ogni minimo particolare,ci avevo trascorso cosi' tanto tempo. 

Finimmo le riprese e tornai nel mio camerino,bussarono alla porta.
<< Si? >> dissi
Si apri' la porta e Carrie era li'. << Volevo chiederti come stai? Ti ho vista un po' strana durante le riprese >> che occhio che aveva questa ragazza. Restai in silenzio per qualche minuto poi le dissi << E' stata una giornata un po' cosi',grazie per il pensiero >>.
<< Non ha nulla a che vedere con la Prepon vero? >> continuava ad insistere su quest'argomento. Perché poi? 
<< No. >> le dissi in modo secco. 
<< Io pensavo che ...>> inizio' balbettando, << se non hai nulla da fare adesso potremmo andare a bere un caffé ... o una birra,se preferisci ?! >> concluse con lo sguardo rivolto verso il pavimento.
<< perché non mi guardi ? >> le chiesi incuriosita 
<< in che senso? >> mi disse sempre guardando per terra.
<< Dai,rispondi >> sorrisi
<< No beh,perché mi vergogno e non so neanche io dove ho trovato il coraggio per chiedertelo ... insomma Taylor lei >> le lanciai un'occhiataccia << scusa,tu sei un'attrice famosa avrai i tuoi impegni e quindi... oh non so neanche perché te l'ho chiesto fa n... >> le afferrai il braccio . 
<< Si! Voglio decisamente andare a bere una birra con te >> le dissi tranquillizzandola
<< Ah! Io pensavo ... >> stava ricominciando a parlare a vanvera ma la fermai di nuovo.
<< Sono pronta tra dieci minuti,sei in macchina? >> le chiesi ridendo.
Abbasso' di nuovo lo sguardo << no mi dispiace,io vengo in metro >> disse quasi mortificata 
<< Meglio sono in metro anche io,non avevo voglia di andare in giro in macchina e perdere il pomeriggio nel traffico di New York. Aspettami fuori arrivo subito >> conclusi.

La porta si chiuse alle sue spalle,mi sedetti sulla poltrona che si trovava davanti lo specchio. Carrie era davvero carina,un po' troppo timida ma davvero carina. Mi avrebbe decisamente fatto bene passare un pomeriggio con una persona che appena conoscevo,mi avrebbe permesso di non pensare a Laura per qualche ora. Tirai fuori il telefono dalla borsa. Avevo due chiamate "Laura" diceva il mio display. Cavolo! Mi aveva chiamata,ma non sapeva che ero sul set oggi? Perché mi aveva chiamata? Cliccai sul suo nome e la chiamata parti' non vedevo l'ora di sentire la sua voce. 

<< Pronto?>> disse una voce dannatamente sexy.
<< Ciao Laura,sono Taylor! >> le dissi,mi tremava la voce. Non l'avevo più sentita dall'ultima volta che avevamo fatto l'amore.
<< Oh si! Ciao Taylor>> quando mi chiamava Taylor e non Tay o honey era perché cercava di mantenere le distanze. << Io volevo sapere se oggi eri sul set e se ti hanno detto quando avremmo recuperato le scene che abbiamo saltato oggi? >>  disse freddamente. 
Rimasi in silenzio per qualche secondo.
<< No mi dispiace,Jenji non mi ha detto nulla prova a sentire lei. >> le dissi altrettanto distaccata. 
<< Ok! Scusa il disturbo,ci si vede>> butto giù.

Rimasi con il telefono all'orecchio anche se ormai erano passati diversi secondi da quando aveva buttato giù ero allibita e ancora a bocca aperta. Ma mi prende in giro o cosa?? Ma che diavolo ha in testa questa donna. Le lacrime mi rigarono il volto,ero triste ed incazzata eravamo state insieme,si era aperta,mi aveva guardata come lo faceva prima e puf era tutto sparito di nuovo? Non sentiva neanche l'esigenza di sapere come diavolo stavo? 
Mi asciugai le lacrime e mi ricordai che Carrie mi stava aspettando fuori dagli studios. Mi infilai i jeans e la canotta bianca che avevo indossato per andare a lavorare,presi la borsa e il telefono,lo fissai. Avevo veramente tanta voglia di chiamarla e dirle che era una grandissima stronza. Ma evitai,lo buttai infondo alla borsa ed uscii. Salutai con un cenno quelli che ancora erano sul set per smontare le location ed uscii.

<< Devo aspettarti ancora?>> disse Carrie sorridendo 

Ero di malumore e non risposi neanche. Carrie lo capi' e non disse più nulla,camminammo per dieci minuti fino ad arrivare alla metro in silenzio. La sua presenza non mi pesava neanche,avevo l'impressione di essere da sola. Fece strada mi limitai a seguirla senza chiederle neanche dove stavamo andando. Dopo trenta minuti di metro arrivammo nel quartiere di Greenwich,il quartiere lesbo per eccellenza di New York. Non ci feci neanche caso,continuammo a camminare,poi Carrie si fermo' davanti un locale apri' la porta e mi fece entrare. Era pieno di ragazze. << Arrivo,prendi pure posto >> mi disse con un filo di voce.

Si avvicino' al bancone e saluto' quasi tutto il personale,doveva conoscerle bene. Poi si avvicino' al nostro tavolo e prese posto.
<< Ma questo é un locale lesbo? >> le chiesi un po' infastidita
<< Si...>> disse di nuovo con un filo di voce. Stavo iniziando ad innervosirmi
<< E di preciso per quale motivo mi hai portata qui? >> dissi in modo scontroso,mi sentivo sotto pressione. Lo stava facendo di proposito,cercava di provocarmi.
<< Perché ...insomma...io sono lesbica! >> esclamo' con lo sguardo basso
Ah! Ecco perché riusciva a cogliere cosi' bene il fatto che ci fosse qualcosa tra me e Laura. Ma comunque questo stupido gioco mi diede molto fastidio. 
<< E non hai pensato al fatto che io sono un'attrice e che magari per paparazzi e cose varie dovrei evitare questi posti visto che non sono lesbica? >> le dissi facendole una scenata    .
Con aria di sfida alzo' gli occhi e mi disse << Non sei lesbica Taylor? >> 
Mi alzai,afferrai la borsa e andai via. Lei mi segui'. 
<< Fermati! >> disse correndo. Mi afferro' il braccio,mi giro' e mi bacio'. Mi staccai subito e la spinsi. 
<< Ma che diavolo stai facendo? >> le dissi guardandola con gli occhi sgranati.
<< Nulla. Non mi piaci,volevo semplicemente che la smettessi di prendermi in giro>>
<< Dov'é finita la ragazza timida che non riusciva neanche a chiedermi di andare a bere una birra? >> le dissi urlando
<< Si é rotta di sentire le tue cazzate>> dissi sbuffando e andandose. Mi girai e la segui.
<< Ma sei impazzita? Dove stai andando adesso? E soprattutto cosa vuoi da me? >> ero veramente infuriata questa ragazzetta che conoscevo a malapena mi stava facendo una scenata,ma cosa voleva da me.
Si fermo' di scatto << voglio solo aiutarti Taylor!! Voglio solo aiutarti >> questa volta mi stava guardando negli occhi era la prima volta che lo faceva.Ma Questa volta ero io che avevo abbassato lo sguardo.
Restai qualche minuto in silenzio. << Scusami. Hai comunque esagerato portandomi in quel locale >> dissi. 
<< E tu hai esagerato facendomi aspettare quaranta minuti fuori dagli studios. Non volevo neanche arrabbiarmi ma mi hai ignorata per tutto il tragitto,ero trasparente. Quindi o esci con me e parliamo oppure me ne tornavo a casa ed evitavo di stare ad aspettarti>> aveva ragione,ero stata egoista e scontrosa. 
<< Scusami di nuovo,é già la seconda volta che mi scuso in cinque minuti. Abbiamo finito? >> dissi accennando un sorriso. 
<< Ti devo delle scuse anche io,non avevo il diritto di comportarmi cosi'. >> Si avvicino' a me
<< Insomma questa birra?>> le chiesi prendendola sottobraccio
<< Cerchiamo un altro locale? >> sorrise. 
<< Non c'é bisogno>> tornammo nel locale in cui eravamo state prima e ci sedemmo.

Ordinammo due birre ghiacciate e finalmente dopo quella sfuriata ero riuscita a rilassarmi e tirar fuori dalla mia testa tutti i pensieri che in quel pomeriggio mi avevano mandato fuori di testa,mi era davvero servito tanto. Carrie fu molto carina passammo davvero un bel pomeriggio, mi racconto' di lei,della sua vita. Aveva fatto coming out con i suoi amici e con la sua famiglia da sei mesi circa e tutti quanti erano entusiasti della scelta che aveva fatto,del coraggio che aveva avuto. Io non avrei mai detto che fosse lesbica,pero' devo dire che adesso capivo perché riusciva ad intuire i lesbodramma che c'erano tra me e Laura. Uscimmo dal locale tre ore dopo,avevamo parlato di tutto e di più per circa tre ore. Aveva parlato solo lei. Salutammo il personale del bar e uscimmo. Iniziammo a camminare,il sole ormai era calato e noi eravamo abbastanza brille. 

<< Prendi il taxi?? >> mi chiese << io ho casa a due isolati da qui,quindi andro' a piedi>>  aggiunse. 
La guardai,non avevo voglia di rientrare a casa. 
<< Vuoi venire a bere un ultimo bicchiere a casa mia? A dire il vero ho parlato sempre io,adesso tocca a te Taylor! >> disse sfidandomi.
Mi misi a ridere ed annui'. Ci incamminammo quindi verso casa sua,accesi una sigaretta e il nostro silenzio fu interrotto da << sei stata a letto con Laura non é vero? >> stavo per soffocare con il fumo della sigaretta che avevo appena aspirato.
<< Ma da dove ti escono certe cose? >> le chiesi quasi incredula.
<< Taylor... il mio gay radar funziona abbastanza bene>> sorrise
Rimasi in silenzio. 
<< LO SAPEEEEEEEVO!! Ne ero certa!! Wow wow wow >> disse entusiasta 
Mi girai a guardarla e le tirai un'occhiataccia
<< Ok mi ricompongo >> disse << ti prego raccontami tutto >> mi imploro'.

Potevo fidarmi di questa ragazza? Non avevo voglia di far casini,ne di ritrovarmi nelle prime pagine delle riviste di gossip con una grossa scritta sopra  "LESBICA". Ma Carrie mi ispirava fiducia,era stata cosi' carina con me. Decisi di fidarmi. 
Eravamo appena arrivate davanti casa sua e dal mio sguardo capii' che una volta sopra le avrei finalmente raccontato tutto. Salimmo mi servii una birra e si sedette nelle sedia che era vicina alla finestra che dava su una strada piena di luci del quartiere di Greenwich. Inizia a raccontarle di quello che c'era stato tra me e Laura mi guardava a bocca aperta,probabilmente immaginava che ci fosse stato qualcosa tra di noi ma non qualcosa di cosi' forte. 

<< E cosi' quando avete desertato la convention eravate semplicemente negli Hampton? >> mi chiese incredula 
<< Esatto! >> risposi 
<< E da allora lei é sparita? >>  si sposto' sul divano dove ero seduta
<< Già. Era sparita...>> dissi
<< Era? >> chiese
<< Si... sai oggi quando sei uscita dal camerino? >> annui' << beh ho preso il telefono e ho visto che mi aveva chiamato due volte e cosi' l'ho richiamata...>> dissi abbassando lo sguardo,mi sentivo in colpa l'avevo fatta aspettare cosi' tanto. 
<<  E cosa voleva? >> chiese curiosa
Mi misi a ridere << Sapere quando avremmo recuperato le scene che avevamo saltato oggi? >>
Salto' sul divano. 
<< Voi siete paaaaazza Taylor !! >> esclamo' urlando. << Non le hai detto nulla?  Non l'hai neanche mandata a fanculo? >> scossi la testa e abbassai lo sguardo,di nuovo. << Ma daaaai!! Cavolo ! Perché ti fai trattare cosi',quella donna non sta bene. Ok si la storia della sua ex ma che cavolo ti ha scopato di nuovo e ti ha abbandonata di nuovo,dai Taylor>>. 

La guardai,sentivo che le lacrime salivano. Carrie divento' seria,si giro' verso di me e incrocio' le gambe sul divano.

<< Senti Taylor,devo dirti una cosa... voglio essere sincera con te. Mi piaci come persona e vorrei davvero esserti amica e per questo ti prego di scusarmi per quello che sto per dirti ma vorrei essere io a dirtelo. >> mi preoccupai,cosa voleva dirmi. << Oggi quando hanno detto che Laura non sarebbe venuta sul set,passando nei camerini ho sentito Jenji che parlava con delle persone... >> si fermo'. 
<< Continua...>> le dissi
<< Sembrerebbe che Laura non é venuta alle riprese perché ...>> si fermo' di nuovo,dai Carrie continua pensavo. << E' incinta>> disse tutto d'un fiato.
Questa volta non riuscii a trattenere le lacrime. Presi le mie gambe tra le braccia e le strinsi fino a portarle sul mio seno. Carrie era seria. 
<< Senti,magari se vuoi...stasera potresti passare la notte qui,sul divano ovviamente >> era cosi' carina. 

Annuii,non sarei riuscita a trascinarmi fino in hotel quindi decisi di rimanere li'. Carrie ando' a dormire e io rimasi a piangere sul divano fin quando non mi addormentai.

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Capitolo 5
*** Sei incinta? ***


Sentii una sveglia suonare in lontanza,proveniva dalla stanza di Carrie. Si alzo',sentii che si stava avvicinando al divano,ero sveglia da ore. A dire il vero avevo dormito pochissimo,mi si erano chiusi gli occhi dalla stanchezza non avevo più lacrime per piangere. 

Vide che ero sveglia,si avvicino' al divano e si sedette nello spazio libero che c'era ai miei piedi. 

<< Ciao! >> mi disse accennando un sorriso.
Mi girai verso di lei e le feci un cenno con la testa. 
<< Come stai? Hai dormito un po'? >> mi chiese in maniera delicata
<< Si,ho dormito qualche ora penso. >> dissi alzandomi e sedendomi sul divano.
<< Ti preparo la colazione>> aggiunse
<< A dire il vero non ho tanta fame,penso che tornero' a casa >> 
<< Taylor,ieri sera abbiamo anche saltato la cena devi mangiare qualcosa >> mi sa che non avevo scelta. Si mise ai fornelli e io rimasi sul divano seduta. 
<< Magari ho capito male,o magari é un falso allarme e lei non é incinta>> mi disse
<< Preferirei non parlarne a dire il vero>> troncai 
<< Perché non vuoi mai parlarne? >> mi chiese
<< Perché... non lo so! Non ne ho mai parlato con nessuno,non sono abituata a parlare di lei>> mi alzai e mi avvicinai al tavolo della cucina
<< Con me puoi farlo,non avere paura . Dimmi cosa pensi >> 
<< Nulla Car. Penso che per l'ennesima volta non ci sto capendo nulla,non penso sia un errore penso sia realmente incinta non é il tipo di persona che parla a vanvera,si parla a vanvera ma solo con me a dir la verità. Mi chiedo più che altro se quella volta che eravamo negli Hampton stava frequentando qualcuno o se semplicemente questo bambino é frutto da una relazione che era finita da poco quando siamo state insieme >> dissi sospirando

<< Tay,ma lei é lesbica? >> 
<< NO! >> urlai 
<< Hei! Stai calma! Non é mica un offesa>> aggiunse
<< Già! Scusami,non volevo. Apparentemente lei non é lesbica pero' pensavo fossi stata io la sua prima volta con una donna...quindi non saprei>> dissi spaesata
<< E tu lo sei? >> chiese
<< Penso che non sia il momento per fare queste domande esistenziali. Comunque no,io non lo so. Io ho avuto la sfortuna o la fortuna di incontrare Laura Prepon>> conclusi.

Mi forzo' a fare colazione mangiai un pancake e sotto tortura anche un bagel con creme cheese. Indossavo ancora i vestiti del giorno prima,oggi per fortuna non lavoravo. Salutai Carrie,volevo tornare a casa. Mi supplico',voleva a tutti i costi che restassi con lei << Non penso che sia il caso che tu stia da sola >> mi disse,pero' io non ero di compagnia e dopo mezz'ora riuscii a convincerla che non mi sarei suicidata ma semplicemente riposata.
Arrivata a casa mi infilai sotto la doccia. Ci restai per almeno mezz'ora. Uscii. Cercai il telefono che avevo buttato il giorno prima nella borsa,mi ero completamente dimenticato del telefono. Era spento. Lo misi a caricare e dopo circa dieci minuti si accese,avevo un paio di chiamate e due messaggi su whatsapp. Aprii il l'app i messaggi erano di Carrie e Uzo. Quello di Carrie diceva "non avere paura! Per qualsiasi cosa io ci sono. Buon riposo" era davvero carina. Non risposi subito,volevo prima leggere il messaggio di Uzo,si trattava di un'immagine  era uno screenshot. Nello screenshot il titolo grande quanto il ponte di Brooklyn diceva "Laura Prepon é incinta" sotto lo screen Uzo diceva "Wow. Ne sapevi nulla? " . Non risposi neanche a lei ma presa dal momento aprii la rubrica cercai il suo nome e inviai la chiamata. 
<< Taylor! >> disse Laura
<< Cosa cazzo aspettavi per dirmelo? >> urlai
<< Calmati!! >> urlo' anche lei << aspettavo di vederti di presenza per parlartene>> 
<< Quindi sei davvero incinta,cazzo Laura!! Sei un'attrice non pensavi che potessi venirlo a sapere? >> 
<< Lo so. Taylor non sei il centro del mondo é stato già un casino cosi'... >> non la lasciai finire
<< Sei davvero un egoista del cazzo! Vaffanculo e tanti auguri>> questa volta fui io a buttare giù. 
Ero su tutte le furie,chissà se quella storiella che mi aveva raccontato sulla sua ex era la verità era cosi' manipolatrice. 
Il telefono suono',non era una chiamata ma un sms "Sei una grandissima stronza Taylor! Mi chiami per fare una scenata del genere,non pensi che sia stato difficile per me? Mi dispiace avrei voluto parlartene,ma avrei preferito farlo guardandoti negli occhi. Torno domani posso passare in hotel se ti va,altrimenti ci vedremo dopo domani sul set. XxX " 
Per orgoglio non le avrei risposto. Fanculo. Ci saremmo viste sul set.
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Due giorni erano passati e io non avevo smesso di pensare a lei. Non avevo risposto al suo messaggio e lei non si era più fatta viva. L'avrei ritrovata oggi sul set. Ero ancora arrabbiatissima doveva smetterla di prendermi in giro. 
La metro si fermo' ed io scesi,in pochissimo tempo arrivai davanti agli studios avevo il passo veloce sarà stato il nervosismo che avevo addosso. Entrai nel mio camerino salutando scontrosamente quelli che incontravo strada facendo. Aprii la porta.
<< Ti stavo aspettando>> era seduta sul divano del mio camerino. Mi girai e le tirai un'occhiataccia.
<< Rilassati Taylor >> mi disse alzandosi e avvicinandosi a me
<< Non dirmi cosa devo fare Laura! >> le risposi infastidita
<< Senti! Non sono qui per litigare ok? Sono semplicemente venuta qui per parlare con te>> mi dissi afferrandomi la mano
<< Smettila,non sei venuta qui per parlarmi. Sei qui per lavoro,se non avessi girato oggi io starei ancora aspettando un confronto. Se non ti avessi chiamato ... >> mi fermo'
<< Tay! >> cercava un avvicinamento,lo sentivo da come aveva pronunciato il mio nome << Scusami,davvero. Ti ho lasciata in hotel e il pomeriggio stesso ho preso l'aereo per LA,il giro dopo ho iniziato a sentirmi male ho fatto un test e... >> disse abbassando lo sguardo
<< Te lo aspettavi? >> le chiesi
<< Avevo qualche giorno di ritardo,ma non pensavo potesse essere vero>> disse spaventata
<< Quindi pensavi di essere incinta ma hai fatto l'amore con me,non curante del fatto che mi avresti fatto male di nuovo! >> 
<< Al diavolo Taylor! Non avevo programmato nulla,volevo solo stare con te. Smettila di essere melodrammatica come sempre >> mi disse urlando
<< Io sono melodrammatica?? Vaffanculo Laura! Vaffanculo !! La donna che amo...da sempre mi apre il suo cuore,mi dice che se mi ha abbandonato non é colpa mia,fa l'amore con me,poi sparisce e poi tramite terzi vengo a sapere che sei incinta e devo smetterla di fare la melodrammatica? VAFFANCULO LAURA! >> urlai. 
Sentimmo bussare.
<< Mi ami ancora? >> mi chiese sotto voce
Carrie aprii la porta. 
<< Tay,scusa ma... >> Laura non la lascio' finire
<< Potresti lasciarci? Grazie>> disse a Carrie in modo arrogante
<< Volevo dirvi che vi si sente urlare fino fuori>> disse Carrie mortificata
<< Entra pure Carrie! >> le dissi io
<< Stiamo parlando Taylor>> mi disse Laura infastidita
<< Si,infatti. Forse é meglio che vada >> disse Carrie sempre più in imbarazzo. 
<< Carrie. Entra subito e chiudi la porta>> dissi alterata. Carrie entro' e chiuse la porta.
<< Vuoi uscire? >> le urlo' Laura.
<< Smettila di parlarle in questo modo! La gente non deve fare sempre quello che vuoi tu in questa cazzo di vita, e SI ti amo ancora!>> urlai di nuovo.
Aprii la porta e fui io ad uscire. Mentre Carrie si sposto' per farmi passare e Laura mi guardo' a bocca aperta,probabilmente non immaginava che avrei potuto dire una cosa del genere davanti ad una ,per lei,sconosciuta. 
Andai spedita fuori dagli studios,uscii e iniziai a camminare avanti e indietro. Sentii la porta che si apriva. Era Carrie. Rimase sulla soglia della porta senza dire una parola. 
<< Sto bene! >> dissi dopo qualche minuto
<< Ok. Allora forse é il caso che torni dentro,siamo pronti per girare e tu devi ancora prepararti>> disse tornando dentro
La seguii e tornai nel camerino,Laura non c'era più. Mi posizionai sulla sedia pronta per il trucco e parrucco,non so come avrei fatto ad affrontare questa lunga giornata di lavoro. Avremmo girato solo scene Vauseman. 
Dopo quaranta minuti uscii dal camerino,ero pronta. Jenji e tutta la troupe stavano aspettando solo me,anche Laura era già pronta.
<< Perfetto ecco Tay. >> esclamo' Jenji << come molti di voi già sapranno,la nostra Laura é in dolce attesa >> mi sentii conficcare un coltello al centro del petto. Carrie e Laura si girarono contemporaneamente e mi guardarono. La troupe invece inizio' ad urlare ed esclamarono tutti insieme "auguri".
<< Calmi calmi >> Jenji riporto' la tranquillità sul set << questo per dirvi che Laura per ovvi motivi non potrà arrivare alla fine delle registrazioni come avevamo previsto. Visto che adesso andrà a lievitare >> ci fu una risata generale. << Ci concentreremo infatti solo sulle scene Vauseman per il prossimo mese a venire in modo da finirle tutte,cosi' poi andremmo avanti con le altre scene. Che ne pensi Taylor >> mi chiese Jenji. Cosa ne pensavo? Beh ero felice ovvio,almeno mi sarei evitata di dover assistere a tutta la gravidanza. Avrei dovuto sopportare tutto cio' un solo mese e poi finalmente mi sarei liberata definitivamente di lei. 
<< Perfetto! Speriamo che questo mese passi presto altrimenti sentiro' la mancanza delle mie altre colleghe>> dissi tirando una frecciatini a Laura,si misero a ridere tutti. 
<< Questa potevi risparmiartela >> mi disse Laura passando accanto a me per andare a prendere posto nel punto in cui sarebbe iniziata la scena. Risposi con un gran sorriso. 
Tornai in me,adesso dovevo lavorare e dimostrare di essere professionale. Da quando ero arrivata sul set non avevo ancora realizzato che quello che stavamo facendo era davvero un gran progetto. Che cavolo. Avevo il ruolo centrale di una storia che era fighissima e che probabilmente finalmente dopo anni di secondi ruoli,mi avrebbe portato al culmine della popolarità. Non mi stavo godendo un solo giorno di riprese,mi stava rovinando anche questo. Decisi allora di lasciar perdere tutto quello che mi tormentava e di staccare Laura dalla mia vita,volevo vederla come Alex. Come Piper vedeva la sua ex. Avevamo molte cose in comune io e Piper,in fin dei conti il nostro rapporto con Laura Prepon / Alex Vause non era poi cosi' diverso. 
<< Eeeee Stop! Tesoro oggi sei veramente in gran forma>> mi disse Jenji stringendomi a se. 
Sorrisi. 
<< Grazie a tutti. Ci vediamo domani alla stessa ora >> disse . Salutai frettolosamente e tornai nel camerino.
Sentii aprire la porta. << Beh! Sei stata davvero strepitosa,non so come diavolo hai fatto>> mi disse Carrie
<< Ho trasformato la rabbia in concentrazione>> dissi sedendomi,ero distrutta. 
<< Complimenti Schilling! Sei stata veramente meravigliosa>> disse sorridendo imbarazzata
Bussarono di nuovo alla porta,si aprii. Era Laura.
<< Posso? >> disse
<< Carrie,potresti lasciarci sole per favore? >> le chiesi gentilmente. Sorrise e ando' via.
<< Chi é questa ragazza e perché é sempre nel tuo camerino?>> mi chiese infastidita. 
<< Un'amica e poi che problema hai?>>  risposi in modo aggressivo
<< Si scusami,non sono affari miei. Come stai? >> indossava ancora i vestiti di scena,come me. 
<< Bene. Non hai visto? A quanto pare sono stata meravigliosa>> non ebbi neanche il tempo di finire la frase,si tolse gli occhiali che indossava quando interpretava Alex Vause,stava piangendo. 
<< Stai male? >> le chiesi 
<< Si. Sto veramente male Tay >> mi rispose tra una lacrima e l'altra. 
<< Chiamo qualcuno? >> dissi preoccupata
<< Non sto male fisicamente >> sbuffo' << non volevo farti di nuovo del mare,credimi per favore. >> disse quasi supplicandomi. Rimasi in silenzio.
<< Ho fatto l'amore con te perché ti volevo,mi eri mancata. Da quando ti avevo rivista sul set non avevo pensato ad altro. Volevo passare del tempo con te ed é per questo che ti ho portata fuori,non potevo mica immaginare di essere incinta. Si avevo qualche giorno di ritardo ma cavolo non é la prima cosa a cui pensi>> mi disse,sembrava sincera
<< Che ne é del padre del bambino? >> chiesi
<< Ci siamo lasciati qualche giorno prima che iniziassero le riprese >> disse
<< E adesso? >> 
<< Non l'ho ancora sentito,io non gli ho ancora detto nulla e lui non si é fatto sentire >> mi disse
<< E cosa pensi di fare? >> mi alzai e la raggiunsi sul divanetto
Non rispose. Le lacrime le rigavano il volto bianco e perfetto. I suoi meravigliosi occhi erano arrossati. Le alzai il viso e le asciugai le lacrime con le mani. Lei si avvicino' e mi bacio'. 
<< Scusa. >> disse
La strinsi forte a me. 

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Capitolo 6
*** Illudimi ancora ***


Non avevo mai pensato di farle del male,cosi' tanto male. Taylor era una persona meravigliosa e mi aveva amato come nessun altro l'aveva fatto,neanche la mia ex. Avevo avuto una storia in passato,ma quello che più ci aveva legato era stata la malattia. Pensavo di averla amata tanto,e pensavo che non sarei riuscita ad amare nessun altro ma quando ho incontrato Tay ho capito che la stavo amando più di quanto avevo potuto amare Emma e per questo motivo ho dovuto lasciarla. Il senso di colpa mi stava divorando. In quell'anno lontano da lei mi sono avvicinata a scientology. Tanto. E anche ad un ragazzo,Lee. L'avevo conosciuto ad una serata di gala, produttore cinematografico,aveva avuto un approccio simpatico. In quel periodo soffrivo ancora l'assenza di Taylor, la voglia di andare a riprendermela mi divorava,ma scientology mi stava aiutando a capire che quello che avevo fatto in passato erano cose ed errori che non avrei più dovuto commettere. Cosi' mi avvicinai a Lee,ebbi una relazione di circa otto mesi con lui. Lo lasciai due giorni dopo l'inizio delle riprese,non so se inconsciamente Tay era stato il motivo per cui avevo deciso di mollare Lee,ma volevo sentirmi libera. E lo ero diventata fin quando non ho scoperto di essere incinta. Ero già abbastanza in confusione dopo aver passato la notte con Tay negli Hampton.Il sapore della sue labbra,sentirla venire sulla mia lingua era una delle cose che più preferivo,questa cosa cosi' intima la rendeva mia e solo mia. Rientrata a Los Angeles pero' mi sono ricordata che per l'ennesima volta avevo fatto una cosa che era contro la mia religione,piansi per qualche ora fin quando non mi sentii male. Pensai che il malore era dettato dal fatto che avevo passato 8 ore su un aereo e che dopo di cio' avevo pianto per altre tre ore ma invece quando la mia amica Gina chiamo' il suo medico di fiducia e mi disse << Congratulazione miss Prepon,lei é incinta>> in quel preciso istante capii che questo era un segno del destino e che io e Taylor non eravamo destinate a passare la nostra vita insieme,scientology aveva ragione. La amavo si,l'amavo dal giorno in cui mi sorrise per la prima volta,ma Taylor ed io non potevamo stare insieme. Quello che le stavo per fare non era contro di lei,ma io non potevo. Noi non potevamo stare insieme. Laura.

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Ero seduta come tutti i giorni nella sedia che si trovava di fronte lo specchio,Carrie era appoggiata alla scrivania che si trovava davanti a me.
<< Quindi,tutto risolto con la simpaticissima Prepon? >> chiese Carrie
<< Car, per favore! Non di prima mattina >> le dissi
<< Dai,ieri non ti ho più vista quando sono uscita. Cosa vi siete dette? >> insistette
<< Mi ha baciato...>> lanciai
<< Daaiiiiii! Cosa aspettavi a dirmelo?? >> disse entusiasta. Iniziammo a ridere. Bussarono alla porta,aprirono.
<< Taylor siamo pronti >> Carrie ed io uscimmo dal camerino ridendo. Nella stanza dove avremmo iniziato a girare le scene c'erano tante persone riunite che ridevano e facevano tanto casino. Non avevo ancora visto Laura. Ci avvicinammo per vedere cosa fosse tutto quel trambusto.
<< Prendete un bicchiere ragazze,festeggiamo il fidanzamento della nostra Laura. Vieni Taylor >> disse Jenji prendendomi la mano e tirandomi verso il gruppo che rideva. Carrie rimase immobile e Laura si giro',indossava già i vestiti di scena e gli occhiali di Alex Vause,mi guardo' e abbasso' lo sguardo. Il suo fidanzato Lee,il padre di suo figlio presumo, gli afferro' la mano. Carrie si avvicino' a me,ero pietrificata,mi prese la mano. Mi girai e la guardai,sentivo le lacrime salire ma dovetti trattenermi. << Iniziamo a girare ragazze >> disse Jenji.
Mi armai di tanto coraggio mi posizionai davanti a lei e le dissi " Ti odio Alex" era proprio quello che sentivo,la odiavo davvero. Mai scena fu più naturale. Dopo quattro ore di riprese Jenji urlo' "paaaaausa... grazie a tutti,buon pranzo". Andai direttamente nel camerino a riposarmi. Non avevo fame. Bussarono alla porta. << Si? >> dissi. Si aprii la porta.
<< Ti ho portato da mangiare,hai questo brutta abitudine di non voler mai mangiare>> disse entrando nel camerino. Si sedette nel suo posto preferito,sulla scrivania che si trovava davanti la sedia dove ero seduta.
<< Carrie!>> dissi esasperata
<< Taylor! >> rispose << non ne vuoi parlare,ok questo lo so. Pero' mangiamo almeno?>> disse passandomi un panino. Iniziammo a mangiare e Carrie cercava di farmi ridere a tutti i costi. Morse nel suo panino tre e quattro volte aveva le guance piene di cibo. Stavo ridendo,c'era riuscita. Ridevamo veramente di gusto.
Si aprii la porta,mi girai verso la porta per vedere chi fosse,era Laura. << Taylor...>> disse. Mi alzai in piedi mi avvicinai a lei.
<< No Laura,basta! >> le dissi rassegnata
<< Pensavo che potessimo parlare>> disse sottovoce,aveva lo sguardo basso e probabilmente parlava a bassa voce per non fare sentire a Carrie quello che diceva,la sua voce era ancora più sexy quando parlava sottovoce.
<< Non abbiamo più nulla da dirci Laura. Auguri per il fidanzamento e... per il bambino >> le dissi alzando le mani in segno di resa. Tornai a sedermi,rimase per qualche secondo sulla soglia della porta. Ricomincia a parlare a Carrie non curante del fatto che lei fosse ancora li' e mi guardava. Chiuse la porta e ando' via.
<< Basta,mi sto rovinando l'esistenza. L'ho già fatto per un anno e adesso voglio smettere>> dissi a Carrie << piango tutti i giorni,mi dispero. Mi manca,fa qualcosa di carino torna da me e poi va di nuovo via. Basta. Voglio riprendermi la mia vita in mano >> aggiunsi
<< Wow! Questa Taylor ci piace >> disse Carrie entusiasta Uscimmo dal camerino,tra cinque minuti avremmo ricominciato le riprese.

Finimmo intorno alle 17 e mi affrettai a tornare in camerino per togliermi di dosso le vesti di Piper Chapman. Era una bellissima giornata estiva a New York e volevo ancora godermi il sole new yorkese,cercai Carrie e le chiesi se le andava di fare due passi a Central Park. Mi disse di si e mi raggiunse davanti gli studios. Ci incamminammo verso la metro. Arrivammo a Central park prendemmo un gelato.
<< Non si puo' dire che il miglior gelato new yorkese si trovi a Central park>> disse ridendo Carrie.
<< Daiii non é poi cosi' brutto >> risposi ridendo
<< E' brutto tanto quanto la simpaticissima Prepon con il suo nuovo fidanzato>> aggiunse. Cambiai espressione,diventai cupa. << Scusa non volevo,sono una stupida>> disse Carrie imbarazzata.
<< Non ti preoccupare questo gelato fa schifo tanto quanto la simpaticissima Prepon e il suo nuovo fidanzato >> dissi ridendo. Driiiin... Driiin...Driiin..
<< E' il tuo! >> esclamo' Carrie Le diedi il mio gelato e cercai nella mia nuova borsetta il telefono.
<< E' Jenji>> esclamai. << Ciao tesoro,ti ho cercata dopo le riprese dove sei finita? >> mi interrogo'
<< Ah,si! Sono andata via subito. >> le dissi << Dimmi tutto...>>
<< Tieniti libera questo weekend,vai a Los Angeles>> mi disse
<< A Los Angeles? Cosa vado a fare? >> le chiesi
<< C'é un party Netflix e ci chiedono un po' delle nostre attrici>>
<< E con chi vado? >> dissi preoccupata
<< Considerando che quando il pancione di Laura inizierà a vedersi saremo già in piena promozione per la serie,le faccio fare più party possibili adesso. >> << E' uno scherzo?>> dissi senza pensare
<< E' un problema? >> chiese Jenji. Lei non sapeva nulla di quella che c'era e c'era stato tra di noi.
<< No no. Scusa stavo parlando con un'amica. D'accordo! >> dissi incredula.
<< Perfetto. Ti diro' meglio domani per la partenza ed il resto. Buona serata tesoro>> conluse. Carrie mi guardava,non vedeva l'ora che le raccontassi tutto.
<< Non guardarmi cosi'>> le dissi
<< Sputa il risposto Schilling!!>> esclamo'
<< Questo weekend vado a Los Angeles con Laura,stupendo no? >> dissi ironizzando
<< Ma che cazzo dici>> dissi scoppiando a ridere << non te ne libererai mai>> continuo' a ridere.
<< Penso propio di no>> conclusi.

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Capitolo 7
*** Ha scelto me ***


<< Posso chiederti una cosa Jenji?>> le dissi.
<< Dimmi tutto cara>> disse Jenji sorseggiando il caffé che la sua assistente le aveva appena portato. 
<< Posso portare Carrie con me a Los Angeles o hai bisogno di lei qui? >> 
<< Fai pure tesoro,questo weekend siamo fermi,visto che non ci siete>> disse sorridendo. Sorrisi anch'io e mi alzai. In pochi minuti fui fuori,cercavo Carrie. 
<< Hai mica visto Carrie? >> chiesi ad uno dei tecnici che con un segno della testa mi indico' dove si trovava. << Grazie>> 
Era seduta sulle scale e leggeva delle carte,mi appoggiai al muro e la guardai con un sorriso furbetto. 
<< Buongiorno anche a te Schilling>> mi disse
<< Sai cosa fai questo weekend?>> le chiesi
<< Certo che lo so. Vado in giro con degli amici>> disse sicura
<< Non penso proprio>> mi interrogo' con lo sguardo. << Questo weekend vai a Los Angeles>> dissi entusiasta. 
<< Ma che diavolo stai dicendo? >> mi chiese alzandosi
<< Si,devi accompagnarmi>> dissi sempre più entusiasta
<< Ma chi l'ha deciso? >> mi chiese
<< L'ho chiesto io a Jenji>> dissi sorridendo
<< E non ti sei neanche chiesta se fossi d'accordo?? Ho anche io una vita Taylor e non é specialmente legata a te e alle tue storielle d'amore con la Prepon>> disse alterata. Rimasi senza parole,ero delusa. Non l'avevo fatto per quel motivo,mi facev solo piacere andare con lei. 
<< Sc...scusa! Io non volevo,pensavo di...fare una cosa carina!>> dissi mortificata.

Ando' via molto infastidita e fui io a sedermi sulle scale,spiazzata e triste cosa avevo fatto di male per meritarmi questo. 
Non la vidi più per tutto il giorno,non so dove fosse finita. Tra me e Laura il gelo era calato non mi guardava più negli occhi,le uniche battute che ci scambiavamo erano quelle del copione. 

A fine riprese tornai amareggiata nel mio camerino. Bussarono. 
<< Avanti >> dissi. Era Carrie.
<< Posso? O mi prendi a calci in culo? >> chiese dispiaciuta. Le fece segno che poteva entrare.
<< Scusami per prima,sono stata una vera stronza>> mi disse
<< No scusa tu,avevi ragione non avevo nessun diritto di importi questo weekend a LA. Ma sappi che non l'ho fatto per sfuggire a Laura,mi faceva solo piacere>> mi giustificai
Si avvicino' e mi abbraccio' << vado a preparare la valigia allora>> disse entusiasta. 

___________________________________________________

Eravamo in hotel pronte per la serata. Aprii la porta della mia stanza e Carrie era in piedi davanti la porta,stava per bussare.
<< Che puntalità Schilling>> disse prendendomi in giro
<< Visto? >>
<< Sei fa-vo-lo-sa>> esclamo'
<< Grazie,grazie! Anche tu stai davvero bene>> indossavo un vestito viola che arrivava sotto il ginocchio,mi piaceva tantissimo quell'abito. 
Arrivammo davanti il red carpet il cordinatore si avvicino' a me e mi disse che Laura era già arrivata e che avremmo dovuto fare il red carpet insieme. 
<< Bene. Iniziamo bene! Ci ritroviamo dentro ok? >> le dissi dispiaciuta
<< Vai Schilling, é il tuo momento. Goditelo>> mi disse salutandomi
Mi avvicinai al red carpet,la guardai e mi accorsi che non aveva una gran cera. 
<< Taylor!>> mi saluto'
<< Laura!>> risposi
<< Stai benissimo >> mi disse squadrandomi
<< Grazie. Vorrei poter dire la stessa cosa di te ma hai una faccia! >> 
<< Grazie per il complimento,gentilissima >>
<< Ti sto già parlando,fattelo bastare>> abbaiai
<< Grazie Taylor!>> esclamo'

Ci spinsero da dietro,toccava a noi. Camminammo lentamente sul red carpet e la folla impazzi' non avevano ancora visto il prodotto che stavamo preparando ma i giornalisti già ci amavano. Finalmente dopo anni di duro lavoro stava arrivando la mia grande occasione. 
Ci mettemmo in posa,Laura fece passare la mano appena sopra il mio sedere un brivido mi assali'. Mi girai e la guardai negli occhi,ebbi la sensazione che lei riuscii a sentire il brivido che in quel momento mi aveva assalita,mi fisso' con i suoi occhi penetranti che quella sera erano spenti. 
Entrammo,Carrie mi aspettava all'entrata.

<< Cosa ci fai tu qui? >> Laura disse a Carrie
<< Ciao Laura é sempre un piacere vederti>> esclamo' Carrie con molta eleganza
<< Non prendermi per il culo>> ribatté
<< Ma cosa ti ha fatto? >> chiesi a Laura
<< Stanne fuori>> mi disse Laura alterata
<< No! Io ne sto fuori ok? >> disse Carrie a Laura << non mettermi in mezzo alle vostre cose>> le disse
<< Ragazzina,stai attenta a come parli tu non sai niente>> disse con tono arrogante
<< Invece so abbastanza per dirti di lasciarmi fuori da questo storia ok? La tua gelosia del cazzo fattela passare>> replico' Carrie con tono infastidito
<< Pensi che non ti abbia capita? Non aspettavi altro,lo vedo come la guardi. E' tutta tua>> disse Laura andandando via. Ero sbalordita.
<< Io...io... scusami Carrie!>> ero ancora a bocca aperta,ma che coraggio
<< Non é colpa tua. Che stronza quella li'>> 
<< Non roviniamoci la serata per favore>> le afferrai il braccio e la trascinai dentro. 
Bevemmo,tantissimo. Intorno alle quattro,sbronze,rientrammo in hotel.
<< Io sono arrivata. Buonanotte  >> disse Carrie barcollando
<< Bene signorina. Buonanotte>> risposi sorridendo
Avanzai verso la mia camera e mi voltai prima di entrare,Carrie era appoggiata al muro e mi guardava. 
<< Ma cosa fai? >> le chiesi
<< Nulla,volevo essere sicura che arrivassi sana e salva a casa>> mi prese in giro
Le feci un dito medio. Mi ricordai improvvisamente di quello che disse Laura al party,Carrie mi stava guardando in modo strano,non mi aveva mai guardato in quel modo. Tornai indietro.
<< Cosa intendeva Laura prima? >> le chiesi
<< Non ne ho idea>> disse Carrie
La guardai senza dire nulla.
<< Intendeva dire che mi piaci,penso.>> lancio'
<< Ed é il caso? >> domandai curiosa. L'alcool aveva preso il sopravvento.
<< Certo che no!>> urlo' Carrie
<< Wow. Sono cosi' brutta? >> dissi dispiaciuta << 'Notte Carrie>> conclusi infastidita e mi diressi verso la mia camera. Inserii la scheda e la porta si apri',prima di riuscire a chiudere la porta la mano di Carrie la blocco'. 
<< Scusami. Quella stronza antipatica aveva ragione,mi piace. Mi piaci tantissimo Schilling>> 

Le afferrai la camicia e la tirai dentro la stanza,iniziammo a baciarci,in pochi minuti mi ritrovai nuda. Non ero pronta e mentre Carrie scivolava lentamente verso la mia intimità non facevo che pensare a Laura a quanto avrei voluto che al suo posto ci fosse stata lei. Ma non la fermai,per una volta pensavo a me. Sentivo di essere stronza e cattiva Carrie non meritava questo trattamento ma Laura tirava fuori la parte peggiore di me e questa era la mia parte egoista,la parte che voleva dimenticarla. Era ora di dimenticarla e Carrie poteva aiutarmi. Tornai nella stanza solo quando la lingua di Carrie entro' dentro di me,nonostante l'eccitazione mi sentivo comunque sporca. Stavo mancando di rispetto a lei,a me stessa, e all'amore che provavo per Laura. Simulai,per far finire in fretta tutto. Non fui in grado di farla mia,proprio non potevo. Ci addormentammo nude. 
Il giorno dopo qualcuno busso' alla porta.

<< Taylor,stanno bussando>> disse Carrie
<< Lo sento. >> esclamai << non ce la faccio>> 
<< Non posso aprire io,siamo nella tua stanza. Alzati>> mi disse
Mi alzai,indossai l'accappatoio e andai verso la porta. Aprii. Il suo sguardo mi fece fermare il sangue. 
<< Buongiorno! Ti ho portato la colazione>> disse Laura. Rimasi qualche secondo in silenzio davanti a lei,sembrava stare meglio oggi. Indossava delle scarpe da ginnastica,un jeans scuro,una maglia bianca a maniche corte. Entro' senza che avessi il tempo di fermarla. 

La scena fu epica. Carrie si era addormentata di nuovo dopo avermi detto che stavano bussando alla porta. Il lenzuolo la copriva fino alla vita,il suo seno era scoperto e visibile. Laura la guardo',si giro' verso di me incredula.
<< Stai scherzando?? >> urlo'
Carrie si sveglio' sentendo la sua voce,si sedette e si copri'.
<< Ciao miss simpatia>> le disse ridendo. Cosa c'aveva mai da ridere. La guardai fulminandola con gli occhi,non aveva il diritto di prenderla in giro cosi'. Non doveva ferirla.
<< VAFFANCULO TAYLOR VAFFANCULO>> mi urlo' di nuovo. 
Ma come poteva arrabbiarsi con me dopo tutto quello che mi aveva fatto passare in queste settimane. Si giro' e ando' via,sbattendo la porta dietro di lei. La seguii. 
<< Come puoi fare cosi' Laura? >> urlai nel corridoio dell'hotel. Torno' indietro. 
<< Sei una stronza>> mi urlo'
<< Vaffanculo,sei tu l'egoista del cazzo incinta e con fidanzato a seguito>> le sbattei in faccia << e comunque non ti fa bene correre ed agitarti cosi'...non fa bene al bambino>> le dissi sottovoce. 
Lei si addolci' e abbasso' lo sguardo.
<< che succede? Perché non urli più>> 
<< Sono stanca Tay,smettiamola con questa guerra>> disse con un filo di voce. 
<< Perché sei venuta?? >> le chiesi disperata,non ne potevo più neanche io.
<< Non lo so. Volevo semplicemente fare colazione con te...>> non mi guardava,teneva lo sguardo basso.
<< Mi dispiace Laura non puoi entrare ed uscire dalla mia vita come meglio credi. Non hai più il diritto di farlo >> trovai il coraggio di dirle quelle cose,doveva lasciarmi andare. 
 <> disse voltandosi.
Le afferrai il braccio e la tirai  a me,la strinsi e le diedi un bacio in guancia. Si scosto' e mi guardo' con i suoi occhi magnetici,riuscivo a sentire il suo respiro. Si giro' e ando' via. Lasciandomi dietro di lei,ancora una volta.
Tornai nella mia camera sconvolta. Carrie era vestita.
<< Forse é meglio che vada>> disse
<< No...sai...puoi...>> non mi lascio' finire.
<< Abbiamo l'aereo oggi pomeriggio,vado a riposarmi un po' nella mia stanza,ci ritroviamo dopo>> disse avviandosi verso la porta.
La lasciai andare,non avevo voglia di discutere anche con lei. 

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<< Svegliati. >> mi disse stampandomi un bacio in fronte. Apri' gli occhi e le sorrisi. Era cosi' buffa di prima mattina,di sicuro non era sexy come la mia ex ma era dolce e tenerissima. 
<< Sei cosi' bella la mattina>> aggiunse. Mi alzai,mi sedetti sul letto e la abbracciai. 
<< Sto cosi' bene con te Carrie>> sorrisi ancora,mi sentivo veramente bene con lei. 
<< Dopo un mese finalmente ce l'hai fatta a dirmi una cosa carina>> .

Ci stavamo frequentando ormai da un mese,dopo quella sfuriata di Laura avevo deciso che era arrivato il momento di passare ad altro e una volta in aereo avevo chiarito la situazione con Carrie. Sapeva benissimo cosa c'era tra me e Laura,ma era pronta ad accettarlo e ad aiutarmi ad uscire da questa situazione,mi aveva detto di amarmi. Diceva di amarmi cosi' tanto da poter sopportare di dovermi condividere con un'altra persona,diceva che mi avrebbe dato tutto il tempo di cui avrei avuto bisogno per dimenticarla. Decisi allora di buttarmi in questa nuova relazione. 

<< Oggi potremmo andare a lavoro insieme?>> le chiesi.
<< Lo facciamo tutti i giorni,poi tu entri per prima io aspetto dieci minuti ed entro>> disse pettinandosi i capelli.
<< Si lo so,intendevo proprio questo. Potremmo smetterla di arrivare separate,sai...>> poso' la spazzola,si avvicino' a me e mi bacio' con tanto amore. 
<< Non vedevo l'ora!>> 
___________________

Si apri' la porta degli studios ed entrammo,mano nella mano. Nessuno sapeva che stavo con Carrie ma soprattutto nessuno sapeva che mi piacessero le donne. Incontrammo Samira e Natasha,stavo rivedendo alcune scene.
<< Ma che cazzo??>> esclamo' Nat.
<< Buongiorno anche a te Natasha>> si guardarono. 
<< Ma che diavolo ci fate mano nella mano?? >> disse Samira << Schilling ti sei convertita anche tu? Questa cazzo di serie sta facendo una strage>>
Samira parlava ovviamente della sua attuale ragazza che aveva mollato il marito per stare con lei e che si era resa conto di amare le donne nei pomeriggi in cui scriveva le scene di sesso tra Alex e Piper. 
Mi fermai qualche secondo,non so se avrei trovato il coraggio per dirlo ma Carrie mi anticipo'. << Stiamo insieme,da un po' di tempo>> le ragazze iniziarono ad urlare. E una porta non molto lontana si apri'. Laura affaccio',indossava già gli occhiali di Alex Vause e la divisa da carcerata. Samira e Natasha si girarono entrambe verso la porta che si era appena aperta. 

<< Prepon hai sentito l'ultima?? Taylor è diventata lesbica>> disse Natasha. 
<< E sta con Carrie,cazzo! >> aggiunse Samira. Laura divento' più pallida di quanto già lo fosse. Mi girai a guardare Carrie,la stava guardando,sorride come in senso di sfida. 
Laura si ricompose. << Siete davvero una gran bella coppia>> disse con un sorriso finto,mi stava sfidando o mi stava prendendo in giro. << Stai attenta Carrie,dicono che le bionde siano traditrici>> lancio' questa frecciatina a Carrie sempre sorridendo. Le tirai un'occhiataccia e mi girai verso Carrie che nel frattempo aveva cambiato espressione.
<< Va al diavolo,miss simpatia!>> rispose Carrie a tono.
<< Ma che diavolo sta succedendo? >> chiese Samira. 
<< Nulla nulla >>  tagliai corto  << Vado a prepararmi>> afferrai Carrie per la manica della maglia e la tirai via con me.
Entrai nel mio camerino come una furia << ma che diavolo fai??>> urlai. Carrie rimase in silenzio. << Non entrare nei suoi giochetti,Carrie NO! >> ero su tutte le furie.
<< Hai visto come mi guardava? >> mi chiese mortificata. 
<< Si. Ho visto! Ti sto semplicemente chiedendo di ignorarla,tra poco le nostre scene finiranno e finalmente ci libereremo di lei>> conclusi! Carrie mi fece segno che aveva capito e mi abbraccio'. 

Mentre mi preparavano non riuscivo a non pensare alla faccia di Laura quando ci vide insieme. << Pronti Taylor,ti aspettano>> la truccatrice mi riporto' con i piedi per terra. Mi alzai e andai sul set. Quando arrivai Laura era seduta e Carrie stava parlando con altre persone dello staff,mi posizionai e Laura mi raggiunse. 
<< Potevo fare di meglio Schilling>> mi disse lanciandomi uno sguardo provocatorio. 
<< Chiamami per nome>> dissi infastidita
<< Lo so che ti eccita quando ti chiamo per cognome>> mi fece di nuovo un sorrisino sexy.
Carrie che si trovava a pochi passi da noi aveva sentito tutto e sbotto'. Si avvicino' a Laura a viso duro. 
<< A che cazzo di gioco stai giocando??>> le disse andandole sotto.
<< Stai calma,ragazzina>> le rispose Laura sfilandosi gli occhiali con una mossa sexy da morire. 
<< Non provocarmi  miss simpatia! Hai rotto. Fattene una ragione,ha scelto me!>> le urlo'. Si girarono tutti,le stavano fissando tutti quanti e io stavo sprofondando. 
<< Carrie smettila>> le dissi,strattonandola.
<< Tesoro,ha scelto te perché io non ho scelto lei. Sei solo un ripiego>> il silenzio calo' nella stanza,era una scena davvero imbarazzante. Neanche Alex e Piper avrebbero saputo fare di meglio. 
<< Vaffanculo diva del cazzo>> le urlo' Carrie andando via. Laura porto' la mano alla sua pancia e divento' pallida. 
<< Non mi sento bene>> disse,un uomo alto e grosso si avvicino' e la fece appoggiare a se e io che stavo seguendo Carrie tornai indietro per accettarmi che stesse bene. 
<< Laura! Che succede? >> non stava bene per niente,si sedette. 
<< Va al diavolo con la tua amichetta>> rispose duramente. Ma rimasi accanto a lei,le afferrai la mano,provo' a scostarsi ma io non la lasciai e alla fine cedette. Alzo' lo sguardo e mi persi nei suoi occhi. 


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Capitolo 8
*** Lei o me. ***


Ho chiamato l'ambulanza disse Kevin.

<< Non c'è bisogno.>> disse Laura sottovoce. La guardai.

<> le dissi.

<< Non lo sono più>> lasciò la mia mano e cercò di alzarsi. Non riuscii neanche ad aiutarla, ero pietrificata.

<< Tutto bene! Mi vado a riposare un attimo nel mio camerino e torno come nuova>> disse tranquillizzando Jenji che ci guardava allibita.

Si incamminò verso il suo camerino. Ero dietro di lei, aveva il passo veloce non vedeva l'ora di essere da sola. Mentre la seguo vedo Carrie appoggiata alla porta del mio camerino, probabilmente mi sta aspettando ma devo prima parlare con Laura. Carrie mi guarda, le passo davanti senza dirle una parola.

<< Dove cazzo vai?>> non mi giro neanche alla sua imprecazione.

È entrata nel suo camerino. Entro anche io.
<< Laura...>> sono sulla soglia della porta, aspetto che sia lei a dirmi di entrare.

<< Cosa vuoi Taylor?>>

Ha il viso tra le mani e gli occhiali che usa per il personaggio di Alex tra i capelli.

<< Possiamo parlare come delle persone adulte?>>

<< Entra...>>

Mi avvicino a lei. Mi appoggio alla scrivania dov'è appoggiata. La guardo per qualche secondo e rimango in silenzio, vederla così mi spezza il cuore.

<< Di cosa dobbiamo parlare? >> mi chiede.

<< Perché non me l'hai detto? E quand'è successo?>>

<< Ho provato a dirtelo ma ti ho trovato con un'altra donna. Ricordi...? >>

Cazzo! I golden globes, quando trovò Carrie in cameria mia. Era venuta per questo.

<< Lo sai da così tanto tempo? Avresti potuto dirmelo comunque>>

<< Si lo so da un mese e qualche giorno. Non potevo dirtelo Tay, non avevo il diritto. Ho trovato un'altra donna nel tuo letto e il fatto che lei non mi piaccia come persona non mi dà il diritto di rovinare le tue relazioni, non dopo tutto quello che ti ho fatto passare >> Una lacrima le rigò il viso.

<< Non piangere, per favore! Sai che non lo sopporto>>

<< È un periodo di merda...>>

<< Cosa posso fare per aiutarti? >> ero realmente preoccupata per lei, so quanto è fragile. << Ti andrebbe di passare la serata con me?>> le chiesi.

<< E la tua ragazza?>>

<< Me la vedrò io con lei...>>

<< Però scelgo io la cena...>> disse accennando un sorriso.

<< Stasera sarai tu la principessa!>> ricambiai il sorriso. << Adesso però faresti meglio a tornare di la se vogliamo uscire da questo posto ad un orario decente>>

<< Tu hai finito per oggi?>> mi chiese

<< Si ma ti aspetterò, immagino che tu abbia la macchina che ti accompagna dopo, no?>>

<< E immagino che tu abbia chiesto a Jenji di andare in metro anche oggi, quindi ti toccherà venire con me>>

  Si mise a ridere ed io con lei, si asciugò il viso e mi salutò. Rimasi nel suo camerino per qualche minuto, era arrivato il momento di affrontare Carrie.

*******
  
<>

<< Ti prego Carrie, calmati... Abbiamo fatto una gran bella figura prima. >>

<< Lei mi ha provocata. Non dovrei neanche dirtelo io>>

<< Siamo sul set cazzo! Qui ci lavoriamo>>

<< La difendi, come sempre... viene sempre prima lei Taylor!>> si alza e si avvicina a me. <>

<< Sta passando un periodo difficile, ha perso il bambino...>>

<>

<< Lo so Carrie, lo so! Io sto benissimo con te, dovresti saperlo ma... >>

<< Ma cosa? Ha perso il bambino e quindi pensi che lei tornerà da te? Ma cazzo Taylor,svegliati! Lei non ti vuole>> era troppo dura e se voleva ferirmi ci stava riuscendo.

<< Stasera dovresti tornare a casa sua...>> le dissi

<< Perché?>> mi chiese. Io non risposi e lei lo capì. << Ma certo, viene a casa tua>> iniziò a ridere

<< Sei proprio una stupida Taylor! Ho sopportato, ma adesso ti darò solo questa serata e dopo di ciò sarà lei o me... >> rimasi in silenzio lei si alzò mi guardò e andò via.

*****
Ero appoggiata al muro e stavo aspettando Laura. Uscì Carrie.
<> mi chiese
<>  la supplicai
<< Sei tu che rendi tutto più complicato Taylor!>>

Si aprì la porta. Era Laura.
<< Eccola la donna che ti tratta di merda, ma tanto lei può... Non è vero,Taylor?>>
<< Smettila di parlarle in questo modo>> le rispose Laura.
<< Io le parlo come cazzo voglio. É la mia ragazza, sai quando due persone stanno insieme e si amano. Io non la faccio soffrire>> puntualizzò Carrie.
<< Taylor,andiamo?>> mi disse Laura.
<< Certo adesso non rispondi alle provocazioni miss simpatia, hai avuto quel che volevi... É di nuovo ai tuoi piedi>> la guardai dispiaciuta. Le stavo facendo del male, ne ero cosciente ma Laura aveva bisogno di me.
<< Ciao Carrie>> le dissi.

Rimase lì a guardarci mentre io e Laura andavamo verso la macchina che ci stava aspettando. L'autista aprì la porta feci salire Laura, era ancora lì a guardarci sentivo il suo sguardo ma non ebbi il coraggio di girarmi. Salii in macchina e l'autista chiuse la porta Laura mi afferrò la mano e mi sorrise.

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Capitolo 9
*** Una serata perfetta. ***


Abbiamo appena girato l'angolo, da lontano riesco ancora a vedere la sagoma di Carrie che ci guarda andare via. Laura si è buttata sul sedile, ha gli occhi chiusi. Penso sia veramente stanca. Guardo fuori dal finestrino e vedo un signore di mezza età che ride con due bambini che tiene per mano. Ripenso a Laura, non è più incinta. Non so come mi sento, non ho il diretto di essere felice. Ha perso un bambino. Ma non riesco neanche ad essere triste, sono una brutta persona lo so. La guardo un attimo, ha ancora gli occhi chiusi e la testa appoggiata sul sedile di pelle del suv che ci sta accompagnando a casa mia. Apre gli occhi e la macchina si illumina.

<< Che c'è? >> si sarà sentita osservata.

<> balbetto. Mi giro di nuovo e torno a guardare fuori. Sento la sua mano che si avvicina alla mia. Me l'afferra, è fredda ma delicata. Non mi giro, ma ricambio la sua stretta. Si appoggia di nuovo al sedile e chiude gli occhi senza lasciare presa.

********

Siamo appena arrivate sotto casa, l'autista apre la porta di Laura, io scendo dall'altra parte. Saliamo senza dire nulla. Apro la porta di casa.

<< Prego>> le dico, facendola entrare. Mi sorride, Dio quando sorride!

<< Grazie! Ti dispiacerebbe farmi usare la tua doccia?>> mi chiede togliendosi le scarpe.

<< No, certo! >> la guardo e ripenso alla nostra prima scena. La famosa scena della doccia. << Cosa ti serve?>>

<< Beh, un accappatoio e magari qualcosa da mettere per stare in casa>> Non pensava di certo di venire a passare la serata a casa mia. Vado nella mia stanza e apro gli armadi, inizio a cercare qualcosa di comodo. << Questa casa è molto carina, ti si addice proprio!>> sento la sua voce che proviene dal salone.

<< Si l'ho presa da due settimane circa, è piccola ma ho tutto quello di cui ho bisogno! Sai che non sono per le cose troppo esagerate...>>

<< Lo so Tay, ricordo cosa dicevi della mia villa a Los Angeles>> ride. E Rido anch'io mentre continuo a cercare.

Esco dalla camera da letto. << Ecco, questi dovrebbero andare bene! >> appoggio sul divano un pantalone nero e una maglietta grigia, sono dei vestiti che uso per stare in casa ma sono ancora nuovi.

<< Sono perfetti! Allora vado a farmi la doccia!>> mi dice. Entra in bagno e sento un telefono vibrare, è il mio.

<< Pronto?>>

<< Schilling, che cazzo hai combinato?>> è Natasha.

<< Cos'ho fatto?>> le chiedo sbalordita.

<< Sono in macchina con Frank, sai ... il mio ragazzo super amico di Carrie?>> non capisco dove voglia arrivare.

<< Si e...>>

<< Stiamo raccattando Carrie in un pub completamente ubriaca, Taylor!>> ma com'è possibile penso. Siamo appena arrivate a casa, come ha fatto ad ubriacarsi in così poco tempo, sarà passata un'ora da quando siamo andate via. << Si è fermata al locale che c'è vicino gli studios dopo il lavoro e ha bevuto non so quanti shot di tequila in pochissimo tempo>> continua Natasha.

Adesso si spiega tutto, che casino!

<< Schilling dì qualcosa>> mi esorta Nat.

<< Si... io... mi spiace tantissimo Tasha! Le ho solo chiesto di darmi una serata, ho bisogno di passare la serata con un'altra persona, devo chiarire delle questioni. >> le dico mortificata.

<< Stai parlando della Prepon, non è vero?>> come diavolo faceva Natasha a sapere di Laura. << Fa poco la misteriosa, ne parlano tutti sul set. Lo sappiamo che c'è qualcosa che non va tra di voi>> conclude.

<< Io...>> la porta del bagno si apre e Laura esce avvolta da un asciugamano. Quanta bellezza.

<< Va bene Taylor, non preoccuparti. Me ne occupo io! Tu risolvi le tue questioni, ci vediamo domani sul set>> saluto Natasha e riattacco. Laura mi interroga con lo sguardo.

<< E' successo qualcosa?>> mi chiede preoccupata mentre con un movimento sexy passa l'asciugamano tra i capelli.

<< Nulla di importante. Cosa vuoi per cena?>> mi tolgo le scarpe. E lei torna in bagno per vestirsi.

<> ci avrei giurato. E' la sua cucina preferita.

<< Italiano!>> faccio l'ordine e vado in camera da letto, mi cambio anch'io, penso che mi laverò quando Laura andrà via.

Mi siedo sul letto e ripenso a quello che mi ha detto Natasha al telefono e al comportamento di Carrie. E' proprio una ragazzina quando vuole, non c'era bisogno di fare tutto questo casino le avevo chiesto solo una cavolo di serata.

Toc toc. Qualcuno bussa alla porta della camera da letto.

<< Pensi di lasciarmi da sola ancora per molto?>> mi dice infastidita.

<< No, scusami! Stavo solo cercando qualcosa da indossare, arrivo subito>> mi cambio velocemente e la raggiungo. Si è accomodata sul divano, voglio mantenere le distanze e quindi mi siedo in una delle poltrone che si trovano di fronte a lei. Non riesco a starle troppo vicina, perdo completamente il controllo della mia mente e del mio corpo.

<< Mantieni le distanze Schilling?>> ride. Avrà qualche potere, mi ha letto nel pensiero. Rido imbarazzata anch'io. << Avvicinati>> mi dice accarezzando il divano. Lo faccio.

<< Perchè mi hai chiesto di venire?>> mi chiede senza neanche aspettare la cena.

<< Volevo sapere come stavi e come stavi vivendo questo momento...>> abbasso gli occhi.

<< Perchè non mi guardi più negli occhi,Taylor?>> il suo tono è dolce.

<< Non hai risposto alle mie domande...>> le dico schivando la sua domanda.

<> è fredda e distaccata, non riesco neanche a capire se quello che ha appena detto lo pensa realmente. << Tocca a te, devi rispondere>> sollecita.

<< Mi faccio del male ogni volta che ti guardo...>> abbasso lo sguardo. Non avrei dovuto dirglielo! Un velo di tristezza cala nel sul volto. << Scusa, non dovedo essere così diretta!>> cerco di rettificare.

<< No, hai ragione!>> Porta le gambe al petto e le stringe con le sue braccia. Ha messo via la corazza, riesco sempre a capire quando esce fuori la vera Laura, la mia Laura. Il silenzio viene interrotto dal campanello che suona. Sarà la cena!

Apro la porta e porto dentro il cibo. Sistemo tutto sul tavolo e la invito ad accomodarsi.

<< Buon appetito Tay>> la sua voce è spezzata.

<< Laura, non volevo farti del male dicendoti quelle cose.>> Rimane in silenzio per qualche secondo.

<< Posso passare la notte con te stasera?>> si ferma e io entro in panico. << Non succederà nulla, te lo prometto! Lo so che sei impegnata>> aggiunge.

<< Sei impegnata anche tu!>> puntualizzo.

<< Non più...> dice sottovoce avvicinando alle sue bellissime labbra la forchetta con della mozzarella fresca.

<< Come, tu e Luke..Non state più insieme?>>

<< No, ci siamo lasciati quando ho perso il bambino. Non ci amavamo più,eravamo tornati insieme solo perchè io ero incinta. >>

<< Mi sono persa tantissime cose>> dico con la bocca piena, quasi affogandomi. Lei si mette a ridere e l'atmosfera di distende.

<< Vorrei solo sentire la tua presenza questa notte, non riesco più a dormire. E' da un mese che non dormo.>> mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<< D'accordo!>> non succederà niente, vuole solo dormire.

Finiamo la cena in silenzio. Sparecchiamo e sistemiamo tutto. Le servo una camomilla e le dico che sarei andata a fare una doccia. Si accende la tv. Entro in doccia e il getto dell'acqua mi rilassa.

Penso alla cena e alla sua richiesta. Carrie! Cavolo, mi ero dimenticata di Carrie. Non succederà nulla tra me e Laura stasera, dormiremo insieme come due amiche. Non siamo mai state amiche.

Esco dalla doccia e lei sta già dormendo sul divano. Mi avvicino a lei.

<< Laura, tesoro... alzati!>>

<< Hum... hum!>> non riesce a dire altro. Mi siedo accanto a lei e la guardo, con il dorso della mano le sfioro il viso e le sposto una ciocca di capelli. Lei apre gli occhi. <> sorrido.

<< Dormi pure!>> le dico.

<< Posso dormire con te, Tay? Ti ho promesso che non succederà nulla, ho solo bisogno di... dormire tra le tue braccia!>> Dio mio, Laura! Come potrei dirti di no? Se fossi un po' più in carne la prenderei in braccio e la porterei a letto, ma non penso che ci riuscirei.

<< Andiamo a dormire>> le dico tendendole la mano. Lei si alza e mi segue. Si Sistema dalla parte destra del letto, dorme sempre dalla parte destra. Mi lego i capelli e mi stendo accanto a lei in posizione supina e allungando la mano spengo la luce dell'abat-jour. Rimaniamo al buio. Ho ancora gli occhi aperti quando Laura allunga la mano e afferra la mia, mi tira a se e stringe forte il mio braccio contro il suo petto, con la mano riesco quasi a sentire il suo seno. Cerco di pensare ad altro, anche se quella donna mi non mi è per niente indifferente. Mi avvicino a lei e la stringo a me. Libero il braccio destro che teneva stretto e le accarezzo i capelli, mentre lei si rilassa tra le mie braccia. Si gira verso di me. Siamo al buio, sento il suo respiro a pochi centimetri dalle mie labbra.

<< Grazie Honey!>> mi dice dolcemente e mi lascia un bacio casto sulla guancia, ma mi sfiora le labbra cercando la mia guancia e un brivido mi assale. Si gira e io mi perdo nell'odore dei suoi capelli. La stringo forte a me, stasera ho tutto quello che voglio. Mi addormento accarezzandola e stringendola a me.

*******

Suona la sveglia, quando apro gli occhi Laura non è più al mio fianco. Sento l'odore del caffé, mi alzo. Quando arrivo in cucina lei è davanti i fornelli che prepara la colazione. Ha i capelli legati e indossa gli occhiali da vista. Avevo dimenticato quanto era bello svegliarsi con lei.

<< Buongiorno!>> le dico stropicciandomi gli occhi.

<< Ciao!>> risponde dolcemente. Mi invita a sedermi ed io lo faccio. Mi serve dei pancake e del caffé. Questa è la mia Laura, quella che si prende cura delle persone che ama.

*******

E' stato un risveglio meraviglioso e la colazione era perfetta, adesso aspettiamo l'ascensore. Tra un'ora dobbiamo essere agli studios.

<< Grazie Taylor, sono stata benissimo!>> mi guarda e mi perdo in quel verde che ogni volta mi ipnotizza.

<< Sono stata bene anch'io>> sorride.

<< Sono felice di sentirtelo dire, siamo riuscite a passare finalmente qualche ora senza farci del male>> conclude Laura.

Siamo arrivate al piano terra, Laura mi afferra per un attimo la mano. E' felice. Lo vedo nei suoi occhi. Si apre la porta del portone di casa mia e in quel momento tutto cambia, tutto finisce. Una ventina di paparazzi ci stanno aspettando. Iniziano ad urlare, i flash ci acciecano e sento uno di loro urlare << quella ragazza che ci ha fatto la soffiata aveva ragione! Stanno insieme!>>

Laura mi guarda impaurita. Incazzata. Amareggiata.

<< Laura ci hanno detto che hai perso il bambino? Hai abortito per lei?>> grida un altro paparazzo. Io mi sento sprofondare, non può essere vero! L'autista che dovrebbe portarci nel Queens si avvicina a noi e ci fa passare in mezzo alla folla. Saliamo in macchina. Laura non mi guarda neanche, sento che sta piangendo.
*********

Spazio dell'autrice:
Dopo le foto che sono uscite oggi di Laura con il suo futuro marito, Ben Foster, ho sentito l'esigenza di scrivere un capitolo con un tasso di dolcezza elevatissimo. La #Laylor che è in me oggi è a pezzi 😫😫😫
Lasciate dei commenti e fatemi sapere che ne pensate della storia! XoXo

 

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Capitolo 10
*** Hai rovinato tutto. ***


La macchina si ferma, siamo arrivate davanti gli studios. Apriamo le portiere e scendiamo dalla macchina. Saluto l'autista, Laura invece entra di corsa dentro l'edificio. Quando entro anch'io non la vedo più, non so dove sia finita, durante tutto il tragitto non ha aperto bocca.
Entro nel mio carino e mi sdraio sul divanetto blu e scomodo, che gran casino, penso! 
Bussano alla porta.

 

<< Si...>> invito ad entrare svogliatamente. É Natasha.

<< Schilling, che cazzo sta succedendo!>> i modi di fare coloriti di Tasha mi lasciano sempre a bocca aperta, in questi mesi ho imparato a conoscerla ma non mi sono ancora abituata al suo modo di fare diretto.  << tutti i siti di gossip parlano di te e di Laura, dicono che... State insieme!>> 
Sono confusa. Non riesco a capire come quei paparazzi potessero sapere che Laura si trovava a casa mia. 

<< Cosa vuoi sapere Nat?>> le chiedo senza troppi giri di parole. 

<< La Prepon si è fiondata nel suo camerino quando è arrivata e Carrie sta sotto un treno, non è neanche venuta a lavorare questa mattina... Che cazzo è questo, una specie di triangolo?>> si fa posto nel divanetto dove sono ancora sdraiata e si siede.
Le racconto dei miei precedenti con Laura, posso fidarmi di lei. Le spiego cos'è successo con i paparazzi questa mattina.

<< L'ha fatta grossa...>> dice sottovoce ma abbastanza forte affinché io possa sentirla.

<< Di cosa stai parlando?>> chiedo e penso di aver intuito ma non voglio crederci. 

<< Sai ieri quando ti ho chiamato e ti ho detto che Carrie stava... Insomma aveva bevuto un bel po'>> la guardo e con lo sguardo le chiedo di continuare <> mi siedo, sento le mie guance andare in fiamme.

<< Cos'ha detto?>> chiedo.

<< Ha detto che oggi ci sarebbe stata una bella sorpresa... Ma magari non ha nulla a che vedere che questa st...>> non la lascio finire che scatto in piedi. Mi sento soffocare e improvvisamente la stanza mi sembra troppo piccola. É stata Carrie! Devo parlare con Laura.

Apro la porta del mio camerino ed esco, lasciando Natasha da sola nel mio di camerino. Bussa alla porta, Laura risponde e mi dice di entrare. É a pezzi! 
É seduta sulla sedia che usiamo per farci truccare, ha i capelli raccolti e ha appena smesso di piangere. I suoi occhi verdi, magnetici, sono arrossati. Sento una stretta al cuore, eravamo state così bene ieri. 

<< É stata Carrie...>> sgancio la bomba senza pensarci troppo, già so che me ne pentirò. Mi guarda sbalordita. <> mi ferma.
<< Natasha sa di noi? >> è spaventata, riesco a leggerglielo in faccia. Non rispondo. << Chi altro lo sa?>> ha la voce spezzata e il suo tono è basso e pacato. 

<< Nessun altro>> guardo tutto tranne che lei, mi sento responsabile per tutto questo casino.

<< Taylor, da qualche mese a questa parte sono entrata a far parte della comunità di Scientology...>> si alza in piedi e si avvicina a me, una lacrima le riga il suo bellissimo viso. << Loro, sì insomma... Nella nostra religione i gay o le lesbiche non sono ben visti! Per questo casino io potrei avere tantissimi problemi>> la guardò sbalordita. 

<< Laura ma che cazzo ci fai tu in scientology!>> sono furiosa << quelli sono omofobi e tu hai già avuto relazioni con persone del tuo stesso sesso!>> non ci posso credere, quella è una setta succhia soldi Laura non ha nulla a che spartire con quella gentaglia. 

<< Mi hanno aiutata... Non hai sofferto solo tu quando ci siamo lasciate! Ero fragile e vulnerabile e mi sentivo sola, ho trovato conforto in loro>> adesso è lei a non guardarmi. Mi appoggio sulla scrivania, sono di fronte a lei, le porto  una mano sul mento e lentamente alzo il suo viso. Abbassa gli occhi. 

<< Guardami!>> le ordino, non ho mai usato questo tono autorevole con lei. << Adesso ci sono io, non devi più aggrapparti a loro! Siamo io e te, di nuovo insieme!>>

<< No Taylor, non siamo io e te!>> lo sta facendo di ancora, mi sta abbandonando. << Ho fatto delle scelte e devo rispettarle, non posso mandare tutto al diavolo>> mi sento sprofondare, ho il cuore che mi batte forte. Non dico nulla, trattengo le lacrime non voglio che mi veda piangere ancora. << Dì qualcosa...>> conclude.

<< Cosa devo dirti? Ho provato a trattenerti troppe volte e ogni volta tu mi scappi. Non ho più le forze Laura, prima la tua ex, poi il bambino, adesso scientology! Cosa sono io in tutto questo?>> sono esasperata e non riesco più a trattenermi, le lacrime bagnano il mio viso. << Sei sempre disposta a tagliarmi fuori dalla tua vita, riesci a rinunciare a me con una facilità che dovrebbe farmi capire quanto poco mi ami...>> si mette le mani tra i capelli, si alza di scatto a questa parola e si avvicina a me. 

<< Io ti amo più della mia stessa vita Tay, ed è per questo che devo lasciarti andare. Questa volta davvero, sono pronta a farlo. Probabilmente non siamo destinate a stare insieme. Sei la persona che io abbia più amate in vita mia ma...>> si ferma, inspira profondamente. Sembra così fredda in questo momento. << Ma...non possiamo farlo, non posso farlo>> 

Non ce la faccio, non ero pronta a sentirle pronunciare queste parole non dopo la serata che avevamo passato ieri. Non dico niente, abbasso lo sguardo e una lacrima cade sul mio ginocchio. Si avvicina a me, porta la sua mano fredda e bianca sul mio mento, alza un pò il mio viso, mi perdo nel verde intenso dei suoi occhi. E' la donna più bella che io abbia mai visto e la amo così tanto. 

<< Ti amo Taylor, ti amo così tanto!>> è sincera e il suo sguardo e dolce la tiro a me e la abbraccio, stringendola forte, appoggio la mia testa sulla sua spalla e sniffo il suo profumo. Mi mancherà. Mi accarezza i capelli e mi bacia la spalla, le sue labbra sono così calde. Lentamente lascio la presa, so che questo momento non potrà durare in eterno. Bussano alla porta.

<< Ragazze, non vorrei disturbarvi ma vi stiamo aspettando tutti!>> E' Natasha che ci ricorda che siamo sul set, per un attimo l'avevo dimenticato. Mi asciugo gli occhi guardo Laura per qualche secondo e mi appresto a lasciare il suo camerino senza dire una parola. Sono quasi davanti la porta, poggio la mano sulla maniglia che è talmente fredda che mi viene la palle d'oca. Sento la sua mano sul mio braccio, mi giro. Mi appoggia sulla porta con il dorso della mano mi sfiora il viso e senza che io riesca a pensare sento il calore delle sue labbra che si posano sulle mie. Quanto mi erano mancate. Mi bacia più volte e poi si fa spazio nella mia bocca, di prepotenza mi infila la lingua in bocca e sento un brivido che mi fa scattare. Le afferro i capelli e lei butta la testa indietro, le bacio il collo. Bussano di nuovo alla porta. Ci fermiamo. Risponde lei con il respiro affannato. Fuori ci stanno aspettando, ci ricomponiamo e ci prepariamo ad uscire.

<< Ti amo Taylor, non dimenticarlo mai!>> mi sussurra all'orecchio lasciandomi uscire.

E' stato un bell'addio.

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Capitolo 11
*** Se non ci sei, ***


<< Taylor, alzati! >> sento Carrie urlare dalla cucina. Mi stiracchio e guardo la sveglia. É tardissimo! Mi alzo di fretta e infilo il jeans che la sera prima ho lasciato poggiato sulla sedia che si trova nell'angolo della mia camera da letto. Esco dalla stanza infilando una maglia bianca a righe blu, vedo Carrie che serve dei pancake. Io odio i pancake.

<< Perché ti ostini a fare i pancake? Non mi piacciono>> faccio i capricci. Lei sorride e si avvicina alla mia bocca, mi lascia un bacio casto. Oggi sembra di buon umore. É passata un mese da quando io e Carrie siamo tornate insieme, dopo la faccenda dei paparazzi e dopo aver detto addio a Laura quel giorno sono andata a casa sua

"Che cazzo hai fatto Carrie?" Le ho urlato quando ha aperto la porta. Aveva i capelli spettinati e gli occhi gonfi, probabilmente aveva pianto tutta la notte. 
"Sono stata una stupida e non ho nulla da dire in mia difesa, se vuoi lasciarmi ti capirò". 
Avrei preferito una reazione più forte, volevo litigare, urlare, sfogare tutta la rabbia che l'addio di Laura mi aveva lasciato addosso e invece ... Il suo fare arrendevole mi ha fatto sentire colpevole. Ho abbassato lo sguardo, la colpa alla fine era solo mia. Sono stata io ad abbandonare la mia ragazza per una donna che non mi vuole. 
"Vuoi entrare?" Mi ha chiesto con un filo di voce. Le ho sorriso e sono entrata. Mi sono fermata nel corridoio mentre lei andava a sistemarsi sul divano, mi ha fatto segno di seguirla e mi sono accomandata anch'io. 
"Non c'era bisogno di tirar su tutto questo casino. Ti avevo solo chiesto qualche ora!" Lei mi ha guardato con gli occhi di chi sa di aver fatto una grandissima cazzata e ha abbassato lo sguardo. 
"Io...io... Le mi ha provocato Taylor! E io ti amo così tanto." Era così dolce e triste che in quel preciso istante mi sono maledetta in tutte le lingue del mondo perché io non l'amavo quanto lei. Ma potevo provarci, magari col tempo sarei riuscita ad amarla così tanto come diceva.

Ed oggi eccoci qui, un mese dopo. Laura l'ho rivista solo per pochi giorni, poi nonostante avesse perso il bambino ormai il piano di lavoro era stato fatto in base alla sua gravidanza e quindi ha smesso di girare, le sue e le nostre, o meglio di Alex e Piper, sono finite. Per fortuna! Sono riuscita a trovare con Carrie l'equilibrio di cui avevo bisogno e in questi ultimi giorni riesco anche a divertirmi sul set, da quando lei non c'è sono felice di andare al lavoro, le mie colleghe sono fantastiche. 
<< A cosa stai pensando?>> sento Lo sguardo di Carrie che mi fissa.
<< Ah, io... Stavo ripetendo le battute di oggi!>> non ci credo neanche io. Mi alzo e apro il frigorifero, cerco un po' di latte ma a quanto pare abbiamo dimenticato, per l'ennesima volta, di fare la spesa. << Dovremmo passare al supermarket oggi, é finito il latte,Car!>> ride quando finisco di parlare e si avvicina a me, mi afferra da dietro ed inizia a baciarmi il collo. 
<< Non ci pensare neanche. Dobbiamo sbrigarci oggi non viene a prenderci nessuno>> la sgrido sorridendo. 
<< Non puoi negarmi una sveltina, su piccola. Ho voglia di te>> mi gira e mi sbatte contro il frigorifero ed inizia a tormentarmi il collo. 
Mi lascia diversi baci mischiati a morsetti leggeri, poi velocemente scende verso i miei, piccoli, seni. Mi alza la maglia, e slaccia il mio reggiseno. 
<< Carrie faremo tardi a lavoro e Jenji si incazzerà... Ah!>> sussulto e gemo quando mi morde il capezzolo, ok la lascerò finire. Scende fino al jeans e sfibbia il bottone di ferro, tira giù la zip e alza lo sguardo. Mi fissa, il suo sguardo é voglioso, si lecca le labbra mentre io spingo il bacino in avanti, voglio sentire la sua lingua. Inizia a baciarmi sopra le mutandine e poi le scosta, quando il suo pollice entra dentro le mutandine prego Carrie di toccarmi e subito. Lei ride mentre mi abbassa i jeans e l'intimo. Inizia a baciare la mia natura e poi lascia scivolare la sua lingua nella mia fessura, che goduria. Inizia a fare dei movimenti circolari e poi aumenta la velocità. Si ferma e si alza. Si avvicina alle mie labbra, sono confusa. Perché si è fermata? 
Mi bacia e sento il mio gusto, porta la mano sinistra sulla mia schiena e mi spinge a lei mentre con la destra le sento afferrare la mia intimità e poi mi tocca, velocemente e con tanta passione. E mi bacia e io sento le mie gambe tremare fino a quando non esplodo e mi lascio andare tra le sue braccia. E dopo qualche secondo mi sento sporca, perché mi succede ogni volta, quando faccio l'amore dopo aver finito il mio primo pensiero va a lei, Laura.

• • • • • 
LAURA'S POV

Non la vedo da un mese, sono tornata a Los Angeles e penso che ci rimarrò fin quando non ci sarà la presentazione delle serie così potrò evitare ogni tipo di incontro. Quella donna ha un effetto su di me che non riesco a spiegare. Penso comunque di aver fatto la scelta giusta, me l'ha detto anche la mia consulente di scientology.
"Tu non sei come loro Laura, il fatto che tu stia lavorando ad una serie lesbo ha probabilmente confuso le tue idee." L'ho ascoltata mentre parlava ma io con Taylor ci ero già stata ma questo lei non può saperlo. 
"Adesso sei qui con noi e noi siamo ciò di cui tu hai bisogno! Siamo la tua famiglia e anche se questa cosa che hai fatto non la vediamo di certo di buon occhio ti aiuteremo a guarire" 
Ricordo che rimasi basita dalle sue parole, non mi sentivo malata e non pensavo di dover guarire da qualcosa. Ma io mi fido di loro e se loro dicono così probabilmente vedono qualcosa che io non riesco a vedere. 
"Lei potrebbe farti perdere tutto, anche la tua carriera! Non dovrai mai più ricadere in questo brutto errore. Faremo in modo che tu le stia il più lontano possibile!" Usava un tono severo e parlava di Taylor in maniera dispregiativa, ma lei non la conosceva non sapeva quanto fosse bella, dolce, altruista, sorridente e piena d'amore. 
"Mi stai ascoltando,Laura?" Si stava incazzando.
"Si sì, certo!" L'altro uomo che era presente all'incontro mi guardava con l'aria perplessa. 
"Bene, passa pure da Janet ti spiegherà come fare per i soldi che dovrai versare tra qualche giorno." Mi sorrise e mi abbracciò.

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Capitolo 12
*** Fine riprese. ***


<< E... Stop!>> Jenji ha appena dato lo stop definitivo alla riprese. Tutta la troupe applaude, c'è chi fischia e chi urla. Siamo tutti felici. Kevin fa stappare una bottiglia di champagne e inizia a schizzarci, ci ripariamo dove meglio crediamo e ridiamo tutti di gusto. É una crew stupenda. Sono stati dei mesi bellissimi e da quando Laura è andata via sono riuscita a godermi quest'esperienza come non ero riuscita a fare nei primi mesi.
<< Complimenti Schilling!>> una mano si posa sulla mia spalla, mi giro sorridendo. 
<< Grazie mille per avermi supportata e sopportata in questi mesi>> ammicco. 
<< Smettila di darmi del lei, lo sai che mi fa un certo effetto>> dice Carrie avvicinandosi al mio orecchio.
<< Non vedo l'ora di tornare a casa per vedere che effetto le ho fatto!>> sono maliziosa nel dirlo e mi sento anche sexy. Siamo finalmente riuscite a trovare l'equilibrio di cui avevamo bisogno e siamo proprio felici. Jenji ci interrompe.
<< Adesso vi concedo due mesi di ferie assolutamente meritate!>> Natasha la interrompe.
<< E poi? Dove sta la fregatura?>> iniziamo a ridere tutti.
<< Nessuna fregatura tesoro, tra due mesi ci sarà il rilascio della serie e vi toccherà andare in giro per il mondo...>> ingoio velocemente lo champagne che stavo bevendo.
<< Per il mondo?>> chiedo sbalordita.
<< Si tesoro, la promozione si estenderà anche in Europa. Quindi oltre agli eventi che sono in programma qui in America con parte del cast, tu che sei protagonista partirai con altre che tre ragazze per un tour europeo!>> Jenji finisce appena la frase che sento da dietro Carrie intervenire.
<< Hai già deciso chi andrà in Europa?>> il suo tono è freddo, sta pensando a Laura ma non la biasimo, sto facendo la stessa cosa.
<< Si ho già un'idea.>> La produttrice si ferma, la sensazione è che non ci voglia dirci già oggi chi andrà in Europa ma ci sorprende. << Andranno quindi Taylor, come ho già detto, Natasha e... Laura!>> mi giro a guardare la faccia di Carrie, è pietrificata. Il mio cuore inizia a battere forte, vorrei sorridere ma non posso, non vedo Laura da tantissimi mesi e l'idea di rivederla mi fa stare bene anche se so che metterò la mia relazione in pericolo. Ma questa volta non è una scelta mia. Mi accorgo che Carrie ha abbandonato la stanza, chiedo scusa e mi allontano anch'io, Natasha mi lancia un'occhiataccia. Ma cos'hanno tutti contro di me, non ho mica scelto io di andare in giro per l'Europa con Laura. Arrivo davanti la porta del mio camerino, è socchiusa e la luce è accesa. Apro la porta, Carrie è appoggiata al muro con le mani sulla testa. 
<< Carrie...non fare così!>> mi sembra esagerata la sua reazione.
<< Che cazzo significa non fare così, Taylor?>> urla.
<< Smettila di urlare, non stiamo a casa>> le ordino, quando fa così sembra una bambina viziata.
<< Urlo quanto voglio, possono anche licenziarmi... Sarebbe anche meglio forse. Non ne posso più, non la sopporto più, sta sempre in mezzo!>> è davvero esasperata ma questa volta io non posso farmene una colpa.
<< Car, non è colpa mia! Non puoi prendertela con me e poi... Potresti venire con me,almeno staresti tranquilla>> spero che mi dica di no e quando lo fa sono sollevata, non voglio che venga con me ma volevo tranquillizzarla.
<< Ah, è vero che tra tre settimane inizi il nuovo progetto>> le dico e sono felice sapendo che non potrà esserci. 
Mi sento la persona più stronza di tutta New York e considerando il numero elevato di abitanti che conta la grande mela non è una cosa semplice, però si sono contenta che non potrà accompagnarmi. Dopo tutti questi mesi se proprio devo rivedere Laura preferisco farlo da sola e poi io e Carrie passiamo così tanto tempo insieme che mi sembra di non avere più una vita mia.

* * * * * 
2 mesi dopo...

Si apre la porta del taxi giallo, scendo e dall'altra parte Carrie fa lo stesso, si avvicina a me , mentre il tassista scarica le valigie, e mi stampa un bacio in bocca.
<< Carrie, non in pubblico!>> sono molto nervosa e le ho detto più volte che non sono pronta per le effusioni in pubblico.
<< Quando imparerai ad accettarti sarà sempre troppo tardi>> il suo tono è duro e severo. 
<< Lo farò quando mi sembrerà giusto farlo>> afferro le valigie e con un cenno ringrazio il tassista. Entriamo in aeroporto e ci perdiamo nel caos del JFK che a qualsiasi ora del giorno e della notte è affollato. Carrie ha insistito per accompagnarmi anche se la sua presenza mi mette a disagio e avrei voluto fare il tragitto in taxi da sola per prepararmi a rivederla. Passeremo dieci giorni in giro per l'Europa tra Parigi, Berlino, Milano e Londra per fortuna con noi ci sarà Natasha, in questi mesi il nostro rapporto è cresciuto tantissimo e mi sento sicura accanto a lei, quanto meno lei e le sue stupide battute mi aiuteranno nel momento del bisogno. 
<< Prendiamo un caffè? C'è ancora tempo, no?>> chiede Carrie mentre sono assorta nei miei pensieri. 
<< Si sì è ancora presto>> inizio a camminare e al primo Starbucks utile mi fermo. 
Ordino due caffè e Carrie si accomoda con le valigie, aspetto che il ragazzo che si chiama Kevin, ha una targhetta sul grembiule, mi porga la mia ordinazione e raggiungo la mia ragazza che non mi toglie gli occhi di dosso. 
<< Mi mancherai!>> lancia prima di bere un sorso della bevanda calda.
<< Sono solo dieci giorni, passeranno in fretta!>> cerco di tranquillizzarla mentre guardo dal vetro, la cerco.
<< La stai cercando?>> 
<< Sto semplicemente guardando la gente che passa. Smettila!>> mi altero. 
<< La stai cercando!>> rincara la dose.
<< Non ho voglia di discutere, ho già accettato tutti i tuoi capricci..>>
<< I miei capricci? Quali capricci?>> mi chiede sbalordita.
<< Sai benissimo di cosa sto parlando>> 
<< No, voglio sentirtelo dire!>> mi sprona a farlo e lo faccio.
<< Smettila di fare la bambina, sei voluta venire fino a qui, mi baci in pubblico e tutto questo solo per marcare il territorio. Vuoi incontrarla r farle capire che ora sono tua. Lo sono Carrie, basta così!>> quando finisco di parlare mi rendo conto di quanto io sia stata cattiva.
<< Stai dicendo sul serio Taylor?>> una lacrima riga il suo volto quando si alza << Buon volo e divertiti, dicono che l'Europa sia bellissima!>> indossa la giacca e si allontana quando la vedo fermarsi di colpo, il suo sguardo cambia non è più triste adesso è arrabbiata. Non riesco a vedere cosa stia fissando ma dopo poco lo capisco, quando vedo Laura avvicinarsi a lei, sono una di fronte all'altra si fissano per qualche secondo e poi ricominciano a camminare ognuno nella propria direzione.

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Capitolo 13
*** Allacciate le cinture. ***


Sono ancora frastornata per la scena a cui ho appena assistito, il destino certe volte si accanisce proprio, c'è così tanta gente in questo posto, quante possibilità c'erano che Carrie potesse ritrovarsi Laura davanti in quel preciso istante, ma è successo. 
Decido di staccare un attimo la spina e mi concentro sul mio caffè, ho ancora poco tempo a disposizione prima di dover imbarcare la valigia, ma non riesco però a non pensare a Laura. Non vedo l'ora di vederla, presa dalla voglia di andare quanto prima butto giù l'ultimo sorso di caffè e goffamente mi alzo e indosso la giacca, lascio le valigie dove le avevo poggiate e vado a buttare il bicchiere di plastica dello starbucks. Mentre mi appresto ad andare al gate intravedo in lontananza un gruppetto di ragazzine che saltellano, continuo a camminare e mi avvicino sempre di più alla folla, il mio gate è a pochi passi da loro. Sono quasi arrivata c'è una breve fila per l'imbarco bagagli, curiosa continuo a guardare e vedo dei flash mi tirò un po' indietro per guardare meglio e la vedo. In mezzo a quella piccola folla c'è lei, passa la mano sinistra tra i capelli e li porta indietro, si sfila gli occhiali da sola e si abbassa un po' per fare una foto con una delle ragazze, è bellissima, indossa una giacca di pelle nera, sotto una camicetta e un jeans blu scolorito, delle scarpe da ginnastica basse. La signora dietro di me attira la mia attenzione e mi fa notare che dovrei avanzare perché davanti a me non c'è più nessuno, le mie classiche figure di merda! Prendo velocemente la valigia grossa grigia e il trolley e arrivo al banco dove una signora alquanto stufa del suo lavoro mi saluta velocemente. Passaporto, carta d'imbarco e valigia grande sul rullo. Ci mette pochi minuti a fare il solito procedimento e mi congeda con un "enjoy!" 
Lascio la fila e cerco di non farmi notare da Laura, che è ancora intenta a parlare con le sue fan lei è molto più popolare di me ha già fatto una serie di successo prima di Orange, per me invece è il ruolo che potrebbe cambiarmi la vita e anche la mia ultima spiaggia considerando che avevo deciso di smettere di inseguire il "successo". Aumento il passo quando dietro di me sento la sua voce rauca dire "Scusate ma adesso devo proprio andare".
Continuo ad aumentare il passo, sto praticamente iniziando la maratona di New York a Maggio, non so perché sto fuggendo considerando che tra poco più di un'ora ci ritroveremo rinchiuse su un aereo per otto lunghissime ore.
<< Taylor...>> mi sta chiamando, non posso più sfuggire. Rallento il passo e mi fermo, mi volto lentamente, non sono pronta. Dio, avevo dimenticato quanto fosse bella! 
<< Hey!>> accenno un sorriso.
Si avvicina a me e mi abbraccia ma io non ricambio e rimango immobile sotto le sue braccia che mi avvolgono, mi limito a mettere la testa nell'incavo del suo collo e mi perdo nella sua pelle morbida e delicata, la annuso e d'istinto le lascio un bacio. Mi riprendo in fretta e mi stacco da lei in modo brusco quando mi rendo conto che la situazione mi sta sfuggendo di mano. 
<< Che bello vederti! Sei qui da tanto?>> abbastanza per averti già vista due volte penso.
<< Un'oretta circa ma ho imbarcato solo adesso la valigia.>> 
<< E non mi hai visto? Ero proprio lì...>> indica con il dito il punto esatto.
<< Non mi sono guardata tanto intorno!>> mento.
<< Ho visto Carrie prima, non so se voi... Ehm si, se state ancora insieme...>> abbassa lo sguardo velocemente.
<< Non so tu ma io andrei a fare la fila per i controlli...>> non ho voglia di parlare di Carrie e ancor meno con lei. 
<< Si certo, andiamo!>>
Iniziamo a camminare e raggiungiamo l'entrata per i controlli, non c'è tanta fila, mentre aspettiamo sentiamo la voce di Natasha in lontananza, sta parlando al telefono Laura ed io ci guardiamo divertite. Mi giro e agito le braccia per farmi notare e ci riesco, si avvicina a noi continuando a parlare al telefono.
<< Cazzo Prepon! Stai da Dio, dove cazzo sei stata in questi mesi?>> urla tenendo ancora il telefono vicino all'orecchio, chissà cosa avrà pensato il suo interlocutore. 
Laura ride di gusto. 
<< Ciao Tasha, mi sei mancata anche tu!>> 
<< Ciao eh!>> le dico dandole un colpetto al braccio. 
<< Si Schilling a proposito, ho perso tempo perché sono stata fuori con Carrie... Che cazzo è successo?>> ma che cosa le fa pensare che io voglia parlare di Carrie in presenza di Laura.
<< Natasha!>> la rimprovero.
<< Si cazzo, stava sotto un treno!>> non si rende conto, Laura nel frattempo fa finta di non ascoltare la conversazione anche se so che lo sta facendo.
<< Che c'é?>> urla sistemando i suoi indomabili capelli.
<< Cosa ti fa pensare che io voglia parlare di questa cosa in questo momento?>> si gira verso Laura e finalmente capisce.
<< Oh cazzo, è vero! Adoro i lesbodrammi>> guarda velocemente prima Laura e poi me ed entrambe la fulminiamo.

Siamo sedute sulle poltroncine e aspettiamo l'imbarco, Laura sta raccontando a Natasha cos'ha fatto in questi mesi lontana da New York io le ascolto ma non partecipo alla conversazione, voglio mandare un messaggio a Carrie ma non so cosa scriverle, la chiamerò quando arriverò in Europa. Le hostess iniziano a chiamare i primi passeggeri della business class, per noi paga la produzione e quindi si va in business. Saliamo sul velivolo, i posti sono singoli ed in ogni fila ci sono tre poltrone, l'aereo è bellissimo ed è la prima volta che viaggio in prima classe. 
<< Io prendo la poltrona centrale, tanto non dovete stare accanto, no?>> ammicca maliziosa.
<< No no, prendi pure il sedile centrale>> dico e Natasha avanza davanti a noi. 
<< Ti dispiacerebbe lasciarmi il posto centrale?>> chiede Laura a Natasha.
<< Perché dovrei?>> la prende in giro.
<< Perché ho paura di viaggiare in aereo e preferisco non stare dalla parte del finestrino!>> sta mentendo, non ha mai avuto paura dell'aereo a meno che questa non sia una cosa novità. Siamo arrivate ai nostri posti e Nat le indica il posto centrale. 
<< Si accomodi queen!>> 
Laura sorride e si accomoda nella sedia centrale. Sistemo la mia valigia nello spazio sopra di me, mi accomodo e mi guardo attorno, ho le mani sudate, sarà un volo lunghissimo. 
Anche Natasha e Laura si sono sistemate e tutti i passeggeri sono a bordo. Mi sento osservata e quando mi giro noto che mi sta guardando e sorride.
<< Perché sorridi?>> 
<< Hai le mani sudate, non è vero?>> va a colpo sicuro quando lo dice.
<< Perché dovrei avere le mani sudate?>> chiedo infastidita.
<< Hai sempre le mani sudate prima di un volo in aereo. Dammi la mano..>> mi dice dolcemente e allunga il suo braccio nel corridoio. 
<< Non ti darò nessuna mano!>> la rimetto al suo posto.
<< Perché pensi che mi sia messa qui, Schilling? Sai benissimo che non ho paura di viaggiare in aereo...>> continua a sorridere.
<< E quindi? Perché hai chiesto questo posto?>> 
<< Per tenerti la mano quando decolleremo!>>

"Signori benvenuti a bordo del volo 676, tutti i passeggeri sono a bordo e quindi a breve decolleremo: allacciate le cinture!"

Mi guarda e senza dire niente allunga il braccio, le do la mano senza troppo pensare e sorride quanto senta la mia mano bagnata. 
<< Lo sapevo!>> mi fa l'occhiolino e io rispondo con una smorfia. 
Natasha allunga il collo, ci guarda e urla: << Avete finito? Schilling sei impegnata!>> 
Ci mettiamo a ridere e mi lascio andare sul sedile mentre lei continua a stringermi la mano. Stiamo per decollare.

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Capitolo 14
*** Bienvenue a Paris. ***


Le otto ore di volo sono state tranquille e sono passate in fretta. Natasha ha dormito per tutto il tempo, mentre Laura invece si è dedicata alla visione di diversi film, io ho provato a dormire un po' e in parte ci sono riuscita. Ho evitato lo sguardo di Laura per tutto il volo e più volte ho sentito i suoi occhi verdi e freddi su di me, ho pensato e ripensato a quello che ho provato quando la sua mano ha stretto la mia, mi sono sentita a casa e ogni paura è svanita. È questo sentimento di sicurezza e di serenità, già strano ma vero, che provo ogni volta che le sto vicino che mi fa dimenticare tutto il male che mi ha sempre fatto. 
<< Tay!>> 
Penso che passeremo dieci giorni insieme e istintivamente sorrido, mi sento stupida ma sono felice.
<< Taylor!>> sento la sua mano sul mio braccio e mi giro a guardarla. << A cosa stavi pensando?>> sorride.
<< Perché?>> le chiedo.
<< Stavi sorridendo dolcemente!>> 
Cazzo! Sono proprio una stupida.
<< Quale versione vuoi?>> sono davvero pronta a dirle che sorridevo all'idea di passare così tanto tempo con lei? 
<< Voglio sapere a cosa stavi pensando.>> 
<< Sei sempre stata odiosa con questa storia che vuoi sempre sapere a cosa penso!>> la rimprovero.
<< Non cambiare discorso! Non ci provare>> ride e mi dà un colpetto sul braccio.
Rido anch'io e mi perdo nella luminosità dei suoi occhi. 
<< Pensavo che sono contenta di passare qualche giorno con te, nonostante tutto...>> lei sorride, ma è un sorriso malinconico.
<< Dammi la mano!>> mi ordina e lo faccio.
Porta il dorso della mia mano vicino alle sue labbra e lo bacia, le sue labbra sono carnose e calde e un brivido mi assale, sussulto. Vorrei alzarmi e baciarla ma ovviamente non lo faccio, chiudo gli occhi e mi godo quel dolce momento che questa donna meravigliosa mi sta regalando, Laura mia. 
<< Oh lesbiche, avete finito?>> Natasha si è svegliata, io e Laura ridiamo di gusto e il nostro momento romantico si interrompe. 
<< Buongiorno dormigliona!>> la saluta Laura. 
<< Ma quando cazzo arriviamo?>> chiede con molta delicatezza Nat. << E comunque Schilling che cazzo, abbiamo lasciato l'America da poche ore e hai già dimenticato di essere impegnata?>> 
Laura abbassa lo sguardo e io le lancio un'occhiataccia. 
<< Non guardarmi così, scherzavo! Fate un po' come vi pare e poi se proprio devo dirla tutta... Io faccio il tifo per voi!>> 
Laura sorride discretamente ma la vedo e sorrido anch'io.
<< Per fortuna ti sei svegliata solo adesso che stiamo arrivando!>> le dico.
<< Finalmente!>> 
<< Tra quaranta minuti circa saremo a Parigi!>>
<< Ohhhh Paris la città dell'amore!>> ci fissa pronunciando la parola amore ma per fortuna l'hostess ci interrompe.
<< Stiamo iniziando la discesa, allacciate le cinture>> ci dice passando tra i sedili. Tutte e tre sincronizzate sistemiamo le cinte e io mi concentro a guardare fuori dal finestrino e vedo Parigi sotto di noi.

* * * * * 
Siamo arrivate in hotel, alla reception ci dicono che abbiamo tre suite e che per qualsiasi cosa dobbiamo solo chiedere e ci sarà dato. Non sono abituata a questo lusso e nonostante io sia una vagabonda nell'anima questa vacanza penso che mi piacerà tantissimo. Mi ricordo solo adesso di accendere il telefono, lo cerco infondo alla borsa. Ci mette qualche minuto ad accendersi, non c'è nessun messaggio e nessuna chiamata. Mando velocemente un messaggio a Carrie! 
"Ciao amore, siamo in hotel! Il viaggio tutto bene. Ti chiamo appena mi sistemo in camera."

Quando invio il messaggio vedo Laura che sta guardando lo schermo del mio telefono.
<< Scusa io... Non volevo!>> dice imbarazzata mentre Natasha cerca di spiegare al tizio della reception che vorremo una suite tripla.
Non rispondo a Laura e mi avvicino a Nat.
<< Ma perché dobbiamo prendere la suite tripla?>>
<< Dai cazzo Schilling, non fare la guasta feste! Ci divertiremo di più se stiamo insieme, vero Prepon?>> Laura non risponde ma fa un cenno con la testa.

Abbiamo la nostra suite, possiamo finalmente andare in camera. 
<< Ma abbiamo già un evento oggi pomeriggio?>> chiede Natasha mentre carichiamo le valigie in aeroporto.
<< Abbiamo l'aperitivo in un terrazzo dove saranno presenti diversi giornalisti!>> la informa Laura. L'ascensore si apre e velocemente arriviamo davanti la porta della nostra stanza, apro la porta e... 
<< Woooow!>> la stanza è grandissima, forse più grande del mio appartamento di New York, c'è un salone immenso con un divano beige di pelle, un tavolo lunghissimo nero e due finestre che danno sulla Tour Eiffel. Le sorprese non sono finite, ci sono due camere da letto e due bagni con vasca doccia, specchi enormi.
<< Ragazze questa camera è una figata pazzesca!>> esclama Natasha entusiasta. 
Io e Laura per una volta siamo d'accordo con lei.
<< Ma ci sono due camere, come ci sistemiamo?>> chiede Laura.
<< Io propongo che voi due ne prendiate una e io me la spasso da sola!>> Natasha si avvicina a me e sotto voce, mentre Laura è di spalle, mi sussurra :<
<< È un problema per te,Taylor?>> mi chiede Laura. Non voglio sembrare nervosa e voglio che capisca che ormai è una cosa passata.
<< Nessun problema!>> lancio un'occhiataccia a Tasha che ride, nascondendo la risata con la mano.
<< Bene, signorine vado riposarmi un po'! Ci ribecchiamo tra un paio d'ore. Non fate troppo casino>> la spingo fuori dalla stanza.

Laura si stende sul letto ed io ne approfitto per andare in bagno.

Si è addormentata ed io ne ho approfittato per fare una doccia e rilassarmi che è durata tantissimo. Sono davanti l'enorme specchio del bagno con l'asciugamano che mi fascia il corpo quando Laura apre la porta. M'imbarazzo come se fosse la prima volta che mi vede mezza nuda. 
<< Dormito bene?>> 
<< Abbastanza>> la sua voce è più rauca del solito. Si avvicina a me lentamente e si posiziona dietro di me, la guardo dallo specchio.
<< Posso fare una cosa?>> la sua voce e i suoi occhi mi ipnotizzano che non riesco neanche a parlare, ma acconsento con un cenno del capo. Passa la sua mano calda sul mio braccio sinistro dall'alto verso il basso e ferma la sua mano sulla mia mia, porta la testa dalla parte opposta e mi lascia un bacio sulla spalla. Mi irrigidisco e vorrei che mi scopasse sul lavandino, ma alzo il viso e mi guarda dallo specchio. Sorride ed esce dal bagno, lasciandomi in un vortice di emozioni, tutto il mio corpo ne ha risentito, soprattutto le mie parti intime.

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Capitolo 15
*** Adesso decido io. ***


Laura é uscita dal bagno da una manciata di secondi ed io sono immobile davanti allo specchio. Vorrei uscire e scoparla su quel letto grandissimo che abbiamo nella nostra camera. 
"Cazzo Taylor, vai e fallo!" La mia coscienza mi spinge a farlo. Apro la porta velocemente, se mi fermassi a riflettere sicuramente cambierei idea. È davanti allo specchio, si sta preparando mi avvicino a lei e afferrandole il braccio la giro. I suoi occhi di ghiaccio mi fissano, non capisce cosa stia per fare non sono mai stata intraprendente e allora la sorprendo, porto la mia mano tra i suoi capelli e li afferro spingendo il suo viso contro il mio con forza. Le infilo la lingua in bocca e la bacio. La bacio intensamente e lei ricambia il mio bacio. Mi allontano dalle sue labbra e vedo i suoi occhi accesi di passione, mi vuole anche lei. Non dice una parola ma il suo sguardo è incredulo, per una cazzo di volta Taylor Schilling ha deciso di prendere in mano la situazione. 
<< Taylor...>> sussurra.
<< Stai zitta e fatti scopare!>> le ordino.
Le tiro indietro la testa e le mordo il collo, sempre più forte fino a lasciarle un segno, il segno di tutta la rabbia che ho dentro per tutte le volte che è stata lei a decidere per noi. Per tutte le volte che per un uomo, un figlio, o per quel fottuto scientology ha sempre deciso di abbandonarmi. 
Le sfilo la maglia quasi strappandogliela e con essa tolgo anche il reggiseno inizio a tormentarle i capezzoli mentre lei geme. Non mi stacco un attimo dal suo corpo, ma mi muovo lentamente fino a poggiarla sulla scrivania di legno che si trova vicino alla grande finestra che dà su Parigi. Lei mette le mani sulla scrivania, le sfibio il jeans e lo abbasso, è impaziente e si agita e allora mi fermo e la osservo mentre con lo sguardo mi implora di continuare.
<< Cosa c'è Laura?>> le dico acidamente.
<< Continua...>> mi supplica.
<< Perché dovrei?>>
<< Perché voglio che tu mi faccia godere!>> parla male, ha il respiro affannato.
Mi fermo ancora un attimo a guardarla, sono indecisa vorrei continuare perché la desidero da quando l'ho rivista in aeroporto ma allo stesso tempo vorrei farle capire che anche io so essere stronza e proprio mentre sto combattendo con i miei pensieri qualcuno spalanca la porta. Natasha.
<< Ma che cazzo!!>> urla.
Laura si alza frettolosamente e cerca la sua maglia, mentre Nat ha abbandonato la stanza.
<< Ma siete proprio delle lesbiche nate eh. Immaginavo che fosse successo ma non così in fretta>> urla da dietro la porta. Mi siedo sul letto ridendo, mentre Laura invece è seria e infastidita. 
<< Vi siete ricomposte? Posso entrare?>> 
Mi alzo e vado ad aprire la porta dopo aver controllato che Laura si fosse rivestita.
<< Cosa vuoi?>> le dico sorridendo.
<< Ehm... Partendo dal presupposto che tra mezz'ora abbiamo un evento, vorrei poi informarti che la tua...>> si ferma e sottovoce dice <> cazzo Carrie!
<< Le hai parlato?>> mi ero completamente dimenticata di lei. 
<< Vado a farmi la doccia>> dice Laura con un tono gelido, entra in bagno e chiude la porta.
Esco dalla nostra stanza e vado nell'immenso salone raggiungendo quindi Natasha.
<< Si Taylor, ho dovuto rispondere! Non smetteva di chiamare>> 
Mi porto le mani tra i capelli e giro per la stanza senza una meta precisa. 
<< Cosa ti ha detto?>> 
<< Mi ha chiesto dove fossi finita e perché non rispondevi al telefono!>> 
<< E tu?>> 
<< Le ho detto che eri in camera tua e che probabilmente ti eri addormentata. Cosa dovevo dirle? Che stavi scopando con miss simpatia?>> ride e sorrido anch'io.
<< Smettila di chiamarla così!>> Natasha dice sempre che Laura non ride mai e che è sempre cupa. Probabilmente ha ragione anche se forse parla così perché non la conosce bene, se passasse più tempo con lei imparerebbe a conoscerla e ad apprezzarla per la meravigliosa donna che è. Loro non hanno avuto modo di conoscersi più di tanto, i loro personaggi hanno avuto poche scene insieme durante la prima stagione e poi con tutti i casini che sono successi è vero che Laura non è stata una grande compagna di set. 
<< Vedrai che adesso avrai modo di conoscerla e cambierai idea!>>
<< Schilling, stai continuando a parlare di Laura. Pronto, pronto... La tua ragazza sta impazzendo perché tu l'hai già dimenticata.>> 
Proprio così, ho lasciato l'America da poche ore e Carrie è ormai un vago ricordo. Torno nella mia camera e cerco il telefono. 15 chiamate perse. Cazzo! Laura esce dal bagno e non mi guarda neanche.
<< Cos'hai?>> le chiedo velocemente mentre guardo il telefono. 
<< Nulla!>> 
Mi avvicino a lei e le porto un dito sotto il mento, le alzo il viso e la obbligo a guardarmi negli occhi.
<< Che c'è?>> mi sto preoccupando di nuovo per lei anziché chiamare Carrie.
<< Avevamo detto basta,Taylor!>> 
<< Potevi anche fermarmi!>> le faccio notare
<< Non ci riesco, lo sai>> 
<< Sei incazzata per quello che ho fatto o per quello che non ho fatto?>> la provoco e lei non risponde, si allontana e apre la sua valigia alla ricerca dell'intimo pulito da indossare. La seguo e mi fermo dietro di lei, porto le mie mani sui suoi fianchi e le bacio la spalla scoperta e bagnata.
<< Smettila!>> abbaia.
<< Smetto?>> 
<< Abbiamo un evento, dobbiamo prepararci>> sembra convinta.
<< Allora smetto!>> non mi chiederà mai di continuare è troppo orgogliosa per farlo ma io so che dentro sta morendo, lo vedo dalla rabbia che ha negli occhi e dal modo in cui lancia i vestiti cercando cosa indossare. Passo le mie lunghe dita sul suo orecchio e con le labbra le mordicchio il lobo destro.
<< Ti lascio preparare ma non è finita qui!>> le prometto. Lei non risponde e si innervosisce ulteriormente. Esco dalla stanza e noto che Natasha è tornata in camera sua, ne approfitto per chiamare Carrie.

<< Dove diavolo eri finita?>> mi urla 
<< Scusa Car, io...ehm... Quando sono arrivata in camera sono crollata, sai il viaggio il fuso...>> mi interrompe.
<< Si sì, lo so! Lei dov'è ?>>
<< Lei chi?>>
<< Non prendermi per il culo, sai di chi sto parlando!>> aiuto, cosa le dico adesso, non ero pronta a questa domanda.
<< Ah, Laura! In camera sua, dove vuoi che sia?>> mento, ma neanche tanto, ho solo omesso un dettaglio importante : camera sua è anche camera mia!
<< Non fare cazzate Taylor! Ti ho avvisata>> mi minaccia e il suo tono fa quasi paura.
<< Stai tranquilla, ci sentiamo domani!>> 
<< Ti amo!>> mi dice dolcemente.
<< Anch'io>> mento, no Carrie io non ti amo.

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Capitolo 16
*** E lui chi é? ***


Io e Natasha stiamo aspettando Laura all'entrata dell'hotel.
<< Dio, non fumo da chissà quante ore!>> dice stizzita la mia amica e sorrido.<< Allora com'è andata con Carrie?>> 
<< Bene!>> 
<< E...>> 
<< E niente, è tutto un casino Nat! Quella donna mi manda fuori di testa, sono stata io a baciarla...>> Natasha spalanca gli occhi.
<< Sei stata tu? Ma che cazzo Schilling, non ne combini una giusta!>> mi ricorda puntualmente.
<< Si però dai, l'hai vista?>> proprio mentre finisco la frase arriva Laura. É splendida, indossa un vestitino corto appena sopra il ginocchio e un giacca di pelle nera, ha i capelli sciolti e mossi e un trucco leggero che però mette in risalto i suoi occhi. 
<< L'ho vista si! Ma tanto io sono etero quindi...>> ride e Laura ci interroga con lo sguardo è ancora infastidita per l'accaduto di prima.
L'organizzatore dell'evento vedendoci finalmente tutte e tre insieme ci invita a salire in macchina. Mi accomodo davanti anche se so che dovrei stare dietro e fare la star, ma non mi piace. Preferisco scambiare due parole con Jean-Claude, colui che ci guiderà in queste giornate parigine. 
<< Allora, adesso andremo su uno di quei posti che voi chiamate Roftoop, ci saranno diverse testate giornalistiche e vi intervisteranno e faremo diverse foto>> si ferma al semaforo e si gira a guardare Natasha e Laura. Le due non fanno una piega, non sembrano poi così felici di dover partecipare a quest'evento. Jean, ci ha suggerito di chiamarlo così per "comodità", ci ricordo inoltre che domani mattina saremo libere di andare in giro per Parigi e che poi nel pomeriggio ci sarà la prima proiezione della prima puntata di Orange in esclusiva mondiale, non vedo l'ora. Il ragazzo smette di parlare e il viaggio prosegue tranquillo nel silenzio più totale. Mi perdo a guardare quante la città sia diversa di quelle che sono abituata a vedere, i palazzoni lasciano spazio a delle palazzine colorate e molto simpatiche che hanno un fascino particolare. É la prima volta che lascio l'America e sono molto curiosa di scoprire queste città europee che ci ospiteranno in questi giorni. Mentre sono ancora persa ad ammirare tutta la bellezza di Parigi, Jean si ferma bruscamente.
<< Scusate ragazze!>> è imbarazzato. 
<< Siamo arrivati, scendete pure!>> una volta scese dall'auto ci guardiamo attorno, è tutto nuovo, anche le macchine sono diverse dalle nostre. La gente dello staff ci accoglie però non ci sono fan ad aspettarci. Non ci conoscono ancora, non conoscono la serie né i personaggi ed è proprio per questo che siamo qui, per presentarglieli.
<< Cazzo, avrebbero comunque potuto pagare un po' di gente per farci fare una specie di red carpet!>> esclama Natasha. Io e Laura ridiamo.
<< Ma è normale che non ci sia nessuno, siamo qui per presentare una nuova serie mica per fare il bagno di folla!>> le ricorda Laura e sorride.
Jean ci fa strada, ci fa entrare in ascensore e arriviamo all'ultimo piano di questo fantastico hotel che non ha nulla da invidiare al nostro. Arriviamo all'ultimo piano, si aprono le porte e raggiungiamo il terrazzo che è addobbata in maniera elegante. I giornalisti sono già su posto, appena arriviamo si girano tutti a guardarci e i camerieri si avvicinano e ci servono un bicchiere di champagne io e le mie ragazze brindiamo alla serie e a noi. Beviamo un sorso e poi veniamo assalite dai giornalisti che non vedono l'ora di spulciarci informazioni. Mi apparto con uno di loro e Nat e Laura fanno lo stesso.
<< Quindi tu sei la protagonista della serie?>> chiede un uomo di mezz'età che parla un inglese scolastico.
<< Sembrerebbe proprio di sì!>> rispondo dolcemente.
<< Ci è giunta voce che assisteremo a diverse scene di sesso tra te e Laura Prepon, com'è stato dover interpretare il ruolo della lesbica?>>
"Bellissimo! É stato bellissimo ritrovarla e poter passare così tanto tempo con lei, poterla sfiorare anche se per necessità di copione" questo è quello che penso ma ovviamente non lo dico. Do le solite risposte di circostanza e gli dico quello che vuole sentirsi dire. Continuò con altri per giornalisti per più di un'ora quando poi li congedo un attimo e mi avvicino a Laura che è in disparte e ammira la vista su Parigi.
<< Come stai?>> le dico curandomi di non avvicinarmi troppo. 
<< Bene tu?>> butta giù l'ultimo goccio di champagne che c'è nel suo bicchiere.
<< Ti vedo un po' pensierosa...>> tengo fisso lo sguardo sulla Torre Eiffel che lentamente si sta accendendo, ormai è buio e la struttura di ferro sta iniziando a brillare. 
<< Non ho nulla Taylor, davvero!>> insiste, ma non le credo. 
<< Scusate...>> ci interrompe un uomo. Io e Laura ci giriamo a guardarlo. Indossa una camicia bianca, una cravatta e uno smoking da non so quanti dollari o euro. È impostato, i suoi occhi sono scuri e caldi e i suoi capelli gellati e pettinati in modo perfetto. Sorride e mette in mostra i suoi denti perfettamente bianchi.
<< Quindi passo a prenderti in hotel... Prendi questo, aspetto una tua chiamata!>> porge a Laura un bigliettino da visita e le accarezza il braccio. Laura sposta i suoi capelli, ricambia il sorriso e infila il bigliettino nella tasca della giacca di pelle. L'uomo si allontana guardandomi velocemente. Rimango in silenzio, davanti a quella scena sconcertante e aspetto che sia Laura a spiegarmi che cazzo sta succedendo. 
<< Potete avvicinarvi vorrei farvi qualche foto!>> urla dietro di noi un uomo con una macchina fotografica professionale. Sono un'attrice e questa è una di quelle occasioni in cui deve saper fare il tuo mestiere, sfoggio un sorriso fintissimo e mi avvicino a lei, mette la mano sul mio fianco stringendomi a lei mentre io rimango ferma sotto la sua presa, sorrido e i fotografi iniziano a scattare tante foto, ci ringraziano e si allontanano. 
<< Perfetto ragazze, per oggi può bastare!>> ci dice Jean. Salutiamo tutti i presenti e andiamo via, in macchina nessuno parla ed io non faccio altro che pensare a quell'uomo. Arriviamo davanti il nostro hotel e salutiamo Jean, davanti l'ascensore mi sfilo le scarpe e rimango a piedi nudi. 
<< Che ne dite di cambiarci e andare a cena fuori? Domani mattina siamo libere possiamo anche scolarci qualche bottiglia di vino!>> Natasha mi guarda entusiasta.
<< Che ne dici Laura, andiamo a cena fuori?>> la provoco.
<< io...io non ci sono stasera!>> dice e quasi non si sente la sua voce. Natasha mi guarda e cerca risposte nei miei occhi, abbasso lo sguardo. 
<< Hai già fatto conquiste Prepon?>> rompe il silenzio Nat. Arriviamo ed entriamo in camera.
<< Dammi il tempo di cambiarmi e andiamo a cena!>> dico alla mia amica che mi fa un segno con la mano ed entra nella sua stanza. Laura si siede sul letto e si toglie le scarpe.
<< Non devi dirmi niente?>> sono incazzata, questo suo atteggiamento di merda mi farà impazzire prima o poi. 
<< No. Non devo dirti niente!>> la sua risposta è dura. Mi avvicino a lei e la guardo dall'alto, la spingo e si sdraia il suo sguardo è incazzato e nervoso. Le alzo il vestitino fino alla vita e le abbasso il perizoma nero di pizzo che indossa, le avevo promesso che avrei continuato e non avrei trovato momento migliore per sfogare la mia rabbia. La guardo negli occhi prima di infilarsi prepotentemente dentro di lei, le mordo la sua natura facendola sussultare e lei si lascia fare, infilo la mia lingua nella parte alta della sua fessura e muovo la lingua nervosamente e come movimenti veloci, non ho tempo da perdere. Voglio fotterla e velocemente. Lei ansima, tantissimo, e si dimena sotto di me. Mi fermo un attimo e lei porta le mani sulla mia nuca e mi spinge verso di lei e allora ricomincio, la assaporo e ha un gusto buonissimo. Sta scolando, sento la sua eccitazione incontrare la mia saliva e finire nella mia bocca, porto le mie mani sui suoi fianchi e la sbatto contro la mia bocca mentre continuo a torturare il suo clitoride. Sta per venire, lo sento da come si muove, conosco ogni a memoria ogni suo movimento ed è proprio in quel momento che decido di fermarmi. Porto le mani sul letto e mi aiuto ad alzarmi, lei mi guarda indispettita.
<< Che cazzo stai facendo?>> mi sfilo il vestitino e indosso dei jeans e una maglia a maniche corte, sciolgo i capelli e prendo la giacca, la indosso.
<< Buona serata, Laura!>> le dico chiudendomi la porta alle spalle e mi sento fiera. Cazzo, se lo merita!

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Capitolo 17
*** Salvami. ***


<< E anche una bottiglia di vino rosso, grazie!>> sorride Natasha al cameriere più giovane di noi e perfetto nel suo smoking nero. Il ristorante che ha scelto la mia amica per la cena è uno di quei posti in cui non ti aspetti di trovare due tipe come noi, troppo elegante e ingessato. I lampadari sono alti e tutti di cristallo, i tavoli sono in legno scuro e non ci sono delle sedie ma dei divanetti, la luce è soffusa e bevono quasi tutti champagne. Il servizio è perfetto e i piatti sembrano molto curati anche se il contenuto non è tantissimo. 
<< Ricordami perché siamo in un ristorante del genere?>> chiedo a Natasha dopo aver finito di scrutare il posto.
<< Dobbiamo fare le signorone ogni tanto! Stiamo sempre in locali del cazzo come delle barbone!>>
<< E dovevano venire proprio a Parigi a fare le signorone, giusto?>> mi sentivo anche inadeguata con le mie scarpe da ginnastica sporche e il mio jeans scolorito.
<< Sanno benissimo che siamo delle attrici ed è per questo che ci hanno fatto entrare, adesso smetti di rompere con questa storia>> seguì il consiglio della mia amica e decisi di godermi quella cena anomala.
Ci stanno servendo l'entrée, così la chiamano in Francia, e noto un po' di nervosismo del viso di Nat. 
<< Questo ci siamo permessi di offrirvelo noi signorine, sono ostriche ed escargots, spero siano di vostro gradimento!>> e poggiano il vassoio d'argento sul tavolo, sono eccitatissima non ho mai mangiato escargots. 
<< Tay...>> Natasha interrompe il mio momento di euforia. 
<< Si lo so che queste cose non ti piacciono ma sei voluta venire nel locale più esclusivo di Parigi, adesso mangi!>> la prendo in giro e mi servo.
Mi sento spensierata, Tasha riesce sempre a mettermi di buon umore nonostante da qualche minuto a questa parte il suo viso è diventato scuro. Mangio un escargot, è strano ma buono, sa di mare ed è una bella sensazione. Mi appresto ad avvicinarne un altro alla mia bocca quando invece rimango a bocca aperta la mia attenzione viene catturata da una donna. Alta, la pelle bianca come la neve e i capelli corvini proprio come il vestito che indossa, al collo ha una collana non troppo vistosa ma da luce al suo viso. Laura. 
Taylor, sei proprio una sfigata penso tra me e me. Come diavolo è possibile che tra tutti i ristoranti di Parigi lei sia proprio qui. Sposto lo sguardo di qualche centimetro, il suo braccio è avvolto da un uomo, è elegante anche lui e stanno proprio bene insieme. 
<< Si beh... Non fa niente no?>> chiede Natasha che evidentemente ha capito che ho notato Laura e il suo amico. Lei nel frattempo ci ha viste e si avvicina con passo lento e decisamente sexy, muove il bacino e io sto sbavando. 
<< Buonasera ragazze!>> lancia sorridendo e sfidandomi <>lo tira a se e si avvinghia al suo braccio. E io vorrei tirarle addosso tutte le ostriche che restano sul tavolo.
<< Ciao Laura, ciao Richard... Io sono Natasha e lei è Taylor>> 
<< Salve ragazze!>> 
Non parla più nessuno ed io e Laura ci stiamo sfidando con lo sguardo, lui porta la sua mano sulla schiena di Laura, ne leggo il gesto.
<< Andiamo a sederci?>> Laura acconsente e ci salutano. Prendo il bicchiere di vino e lo bevo tutto con un solo sorso.
<< Adesso sì che ti riconosci Schilling!>>
<< Vaffanculo tu e il tuo ristorante esclusivo>> 
Natasha allarga le braccia e accenna un sorriso.
<< Ma cosa ne potevo sapere io?>> 
Per fortuna sono di spalla e quindi non mi è concesso vedere cosa stanno facendo, se ridono, se si tengono per mano, ma vorrei girarmi e fissarli. 
<< Cosa stanno facendo?>> chiedo a Natasha senza ritegno.
<< Dai! Sei seria?>> il mio sguardo risponde per me <
Mi ha rovinato la cena, come rovina sempre qualsiasi cosa nella mia vita. Non ho più fame e divento scontrosa anche con Natasha, terminiamo la cena velocemente e torniamo in hotel. Tasha si è avvicinata al loro tavolo prima di abbandonare il ristorante, non so cosa gli abbia detto, non m'interessa. 
<< Beviamo qualcosa al bar dell'hotel?>> propongo, lo devo alla mia amica che ha sopportato il mio malumore per tutta la sera, ovviamente non si tira indietro e raggiungiamo una stanza immensa. Un signore di mezza età è seduto dietro un pianoforte dove suona delle melodie molto rilassanti, indossa uno smoking ed è felice di fare quello che fa si legge nel sorriso che ha ogni volta che le sue dita si poggiano sui tasti ed emettono quel suono delicato.  Ci siamo sedute al bar, in America siamo abituate così anche se notiamo che a Parigi vanno più i tavoli che il bancone, siamo le uniche a non essersi sedute nei tavolini eleganti e le poltroncine comodissime che sono sparse per la sala. 
<< Non puoi starci così ogni volta...>> esordisce Nat.
<< Lo so! Ci sto lavorando, ma lei non mi aiuta cazzo!>> vengo distratta dal mio telefono che emette qualche suono e poi si zittisce. Lo cerco dentro la mia pochette nera e di pelle, quando lo prendo vedo un messaggio di Laura su whatsapp. Lo apro e non c'è scritto niente, c'è solo la sua posizione attuale. 
<< Che succede Tay?>> 
<< Non lo so... È Laura ma non scrive niente solo la sua posizione!>> sono preoccupata, non riesco a capire il senso di questo messaggio.
<< È un messaggio in codice tra lesbiche?>> scherza Natasha.
<< No, non lo è!>> rispondo nervosamente.
Mi osserva e cerca di capire a cosa sto pensando. Afferro la giacca e la indosso, bevo un sorso del mio bicchiere di champagne che non avevo ancora assaggiato, penso che è buono e che è davvero un peccato non poterlo finire. 
<< Dove vai?>> 
<< A questo indirizzo!>> 
<< Ma cosa vai a farci?>> 
<< Non lo so, ma devo andare!>> lascio un bacio in guancia a Natasha << ci vediamo dopo in camera>> abbandono la sala ed esco dall'hotel, salgo sul primo hotel e mostro il messaggio al tassista, cercando di fargli capire in un francese elementare che deve portarmi lì, lui penso che mi abbia detto che la corsa mi costerà un bel po', non importa, l'importante è arrivare quanto prima. Il tizio sfreccia tra le strade vuote di Parigi, qui non è come a New York, non c'è traffico anche dopo la mezzanotte. Mi appoggio al finestrino e penso che forse sto facendo una grande cazzata. Arriverò lì e lei sarà con il suo Richard ed io farò l'ennesima figura di merda. Non faccio in tempo a finire di pensare che siamo già arrivati, chiedo all'uomo di pagare con la visa e mi indica la macchinetta pago velocemente e scendo dall'auto, gli dico di aspettarmi per almeno mezz'ora probabilmente tra meno di cinque minuti sarò di ritorno.

È un palazzo enorme e molto lussuoso, si addice bene ad un uomo come Richard, ma come faccio adesso a sapere in quale di questi appartamenti si trovano? Quando entro mi rendo conto che un uomo di colore si aggira per l'hall del palazzo. 
<< Scusi, saprebbe in che piano abita il signor Richard?>> 
<< Richard come?>> eh, bella domanda! Non lo so. Lo ringrazio con un sorriso, improvviserò qualcosa. Al piano terra dove mi trovo io c'è un appartamento che si trova accanto alla guardiola, suppongo che sia dell'uomo che di giorno occupa quel posto. Busso.
<< Scusi, so che è tardissimo! Vorrei sapere a che piano si trova l'appartamento del signor Richard...>> l'uomo assonnato mi squadra.
<< Ma lei è un'attrice?!>> wow sono conosciuta anche in Francia adesso. Annuisco.
<< Non sono informazioni che posso dare...>> si ferma per un attimo << però magari potrebbe farmi un autografo per mia figlia...>> mi chiede e acconsento subito, entro per un attimo in casa sua firmo un foglio bianco.
<< Come si chiama?>> 
<< Julie>> dice orgoglioso il padre. Scarabocchio qualcosa e il guardiano mi chiede anche una foto altrimenti sua figlia penserà che si è rincretinito.
<< Ottavo piano, porta C>> 
<< Grazie e mi scusi ancora>> schiaccio nervosamente sul bottone dell'ascensore, arriva e si aprono le porte. Sale, sale, sale. Ho un senso d'ansia addosso. Questo palazzo è davvero un posto per ricchi, c'è moquette ovunque e tutto profuma di nuovo. 
Sono davanti la porta dell'appartamento di Richard, busso. Mi tremano le gambe per la figura di merda che sto per fare. La porta si apre e Richard è davanti a me, indossa solo il pantalone e il mio primo pensiero è quello di girarmi ed andare via. 
< > il tono che usa è diverso da quello a cui mi ha abituata le poche volte che km ho visto.
<< Scusa è che io...>> il suo sguardo è cattivo e nervoso, ho la sensazione che ci sia qualcosa di strano in lui <
<< Non hai nient'altro da fare?>> continua ad essere irritante e scontroso.
Porto la mano sulla porta e cerco di aprire ma lui fa forza e non riesco ad aprire.
<< Dove cazzo è Laura?>> gli sputo in faccia.
<< Entra pure e vattela a prendere tanto mi ero già stancato...>> apre la porta e mi lascia passare, non mi curo di lui ma cerco Laura per tutte quelle fottute stanze enormi che ha. 
Finalmente la vedo, è seduta su una poltroncina, è rannicchiata, il suo vestito è stropicciato e anche un po' strappato, il trucco non è più perfetto, ha pianto.
<< Laura, Laura...>> prendo il suo viso tra le mie mani, non mi guarda. 
La sollevo lentamente e le faccio indossare la mia giacca poi porto il mio braccio alla sua vita, la stringo forte e la porto via da quel posto.
<< Non so cosa sia successo, ma non finisce qui!>> è una promessa.
<< Andate a fare in culo, lesbiche di merda!>> urla lui chiudendo la porta.

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Capitolo 18
*** I heart you! ***


Si è accucciata sul sedile posteriore con la testa poggiata sul finestrino, non ha detto una parola da quando l'ho portata via da quell'appartamento che un po' mi metteva angoscia. 
Arriviamo davanti il nostro lussuoso hotel e scendiamo dopo aver pagato la corsa, Laura è davanti a me e accelera il passo per arrivare quanto prima agli ascensori, saliamo e apro la porta della nostra stanza, Natasha è nella sua camera e non esce neanche. Entriamo in camera nostra e il silenzio si sta facendo sempre più pesante, Laura si ferma davanti la finestra e io mi avvicino a lei da dietro le sposto i capelli.
<< Cos'è successo?>> le chiedo sottovoce, non voglio turbarla, le sfilo la mia giacca di pelle e le apro la zip del vestito nero che indossa.
<< Lui è impazzito quando io...>> si ferma e tira sù con il naso.
<< Quando?>> 
<< Mi ha invitato a cena per parlare di un progetto, non volevo farti un dispetto ma tu... Tu non mi hai neanche dato il tempo di spiegarti>> adesso è colpa mia, come sempre.
Non voglio infierire e mi limito ad accarezzare la sua pelle bianca come il latte e le lascio qualche bacio sulla spalla.
<< Lui ha provato a baciarmi e quando io gli ho detto che non ero interessata è impazzito>> continua lei con la voce spezzata.
<< Cosa ti ha fatto?>> il mio tono di voce non è più quello di prima, sono nervosa. Lei si gira e mi guarda, il suo sguardo è triste,malinconico.
<< Nulla, mi ha strattonato e ha preso a calci tutto quello che si trovava nel suo campo visivo>> lascia cadere il vestito e si sfila anche il reggiseno sembra non far caso alla mia presenza perché rimane solo con le mutandine di pizzo nere e non posso fare a meno di ammirare il suo corpo perfetto. Si allontana e io la fermo afferrandole il polso, porto due dita sul suo viso e lei chiude per un attimo gli occhi e si gode la delicatezza delle mie dita, avvicino le mie labbra e la coccolo dandole dei baci casti e dolci, senza mai sfiorare le sue labbra. 
<< Mi ha detto che sono una lesbica di merda e che avrebbe rovinato la mia carriera>> ha ancora gli occhi chiusi quando lo dice. Io continuo a baciarla ma dentro sto bruciando, vorrei picchiarlo, ucciderlo e fargli vedere di cos'è capace una lesbica.
<< Dobbiamo denunciarlo!>> 
Si scansa dalla mia presa e nervosamente cerca qualcosa da indossare per mettersi a letto. 
<< No,no,no...Non faremo nulla, non mi resta che pregare affinché lui non chiami i giornalisti>> 
<< Cazzo Laura! Cosa dovrebbe dirgli? Che ha provato a baciarti tu l'hai rifiutato perché sei lesbica? Sulla base di cosa?>> non può passarla liscia. 
<< No Tay, se dovesse uscire questa cosa sarei rovinata e lo sai. Vieni a letto con me...>> quasi mi supplica. Mi spoglio velocemente e indosso un pantalone grigio della Calvin Klein che ho comprato da century 21 sulla 5th Ave qualche mese fa, una maglia nera semplice anche se è un colore che non mi rende giustizia. Lei è già sotto le coperte, la parte sinistra del letto è sempre stata la sua, è un'abitudine. Tiro su il piumone ed entro nel letto, sta tremando la tiro a me e lei si posiziona a cucchiaio davanti a me. 
<< Come be My little spoon>> pronuncia sorridendo.
<< Già, non siamo poi così diverse da Alex e Piper>> la stringo forte a me sperando che smetta di tremare quanto prima.
<< Io ti amo più di quanto Alex possa amare Piper!>> ha il dono di sganciare queste bombe nei momenti più inaspettati e sento un'emozione forte e il mio cuore batte forte, come solo lei riesce a farmelo battere. 
<< I heart you!>> è l'unica cosa che posso rispondere, perché è proprio così io la stra-amo questa donna. Mi stringe forte la mano che ho attorno alla sua vita e si rilassa. Continuo a coccolarla fin quando capisco che si è addormentata e allora provo a dormire anch'io. Il mio ultimo pensiero mi porta a New York, alla mia ragazza, Carrie. Non l'ho più sentita e mi sto comportando da vera stronza con lei, non merita questo trattamento ma quando tornerò a casa la lascerò indipendentemente di quello che sarà con Laura, io non sono questa persona. Non sono la persona che fa soffrire, che prende in giro la gente e gioca con i propri sentimenti quella è Piper Chapman e io non sono Piper.

Laura si stiracchia e le sue labbra calde si posano sulla mia spalla.
<< Sveglia dormigliona!>> è bella essere svegliate dal suono della sua voce sexy. Mi lamento un po' non ho voglia di aprire gli occhi anche se so che quando li aprirò non me ne pentirò perché mi perderò nell'immensità della sua bellezza.
<< Daiiii Taylor!!>> dai suoi movimenti sento che è seduta sulle ginocchia, apro un occhio solo e lei ride. Dio, Laura così no, penso!
<> la mia voce non è sexy come la sua e ancor meno appena sveglia. 
Si abbassa e mi bacia. 
<< E questo a cos'è dovuto?>> 
<< Volevo ringraziarti per ieri, si insomma...>> mi alzo, porto l'indice sulle sue labbra e la zittisco.
<< Shhh! È passato!>> la rassicuro e lei sorride ma per pochi istanti perché porto le mie mani sui suoi fianchi ed iniziò a muovere le dita.
<< No no no! Il solletico no, ti prego!>> urla lei ridendo e cadiamo sdraiate sul letto, sono sopra di lei. Ci guardiamo, passa la lingua sulle sue labbra e le bagna e io stregata da quel gesto elegante e sexy invece bagno altro. Le sue labbra bagnate si uniscono alle mie e diventano umide anche le mie. La sua lingua entra prepotentemente nella mia bocca e cerca la mia che si fa trovare pronta, come bacia bene. La sua mano sinistra percorre tutto il mio corpo, dal collo fino al fondo schiena e si ferma lì, me lo afferra con foga ed io sussulto alla sua presa. Si stacca da quel bacio pieno di passione ed inizia a torturarmi il collo mordicchiandolo, porta la mano sulla maglia all'altezza delle mie tette anche se da toccare c'è ben poco. Si alza, ed io con lei, mi sfila la maglia nera. Il sole è alto ed illumina la nostra camera, il cielo è blu nemmeno l'ombra di una nuvola, sarà una bellissima giornata e se inizia così lo sarà ancora di più. 
Mi fa sdraiare e si stende su di me, la testa sul mio addome, i miei capezzoli tra i suoi denti e poi tra le sue labbra, me li succhia, con quelle labbra carnose. 
<< Ahh...>> sto godendo.
Continua a torturarmi i seni passando da quello sinistro a quello destro e mentre lo fa la sua mano scivola dentro il mio pantalone, si ferma però sulle mutandine ma che le danno comunque tanta soddisfazione, sono zuppe.
<< Dio Schilling!>> esclama lei con un sorriso malizioso. 
<< Cosa c'è?>> la provoco.
<< Sei così...>> si ferma, si avvicina al mio orecchio << ...bagnata!>> quella sua voce sexy basta a farmi bagnare. 
Mi bacia la pancia piatta che cerco di curare con tantissima attività fisica e poi arriva lì, dove le sue dita sono già. Mi abbassa il pantalone e continua a baciarmi mentre le sue dita spostano le mutandine ed entrano nella mia fessura. Sono schifosamente bagnata, Laura Prepon ti odio. Inizia a muoversi dentro di me, accarezzandomi il clitoride. 
<< Ti voglio!>> esclama estasiata. 
<< Prendimi!>> prende quella parola come un invito e fa entrare dentro di me due dita. Ma le tiene dentro poco tempo sa che preferisco altro,mi conosce. Mi sfila pantaloni e mutandine e una volta nuda con entrambe le mani mi accarezza tutto il corpo e con pochi gesti mi fa sua. 
È sdraiata accanto a me, la testa appoggiata sulla mano destra e mi guarda sorridendo.
<< Che c'è?>> le dico con fatica.
<< I heart you!>> sussurra.

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Capitolo 19
*** This is ***


<< Muoveteviiiii! È il grande giorno!>> Natasha sembra impazzita, io e Laura siamo quasi pronte e ridiamo sentendo la nostra amica così euforica.
<< Puoi aprire la porta!>> le dico controllando che Laura sia vestita. Natasha apre e ha la mano sinistra davanti agli occhi.
<< Siete sicure che posso guardare?>> scherza.
Oggi uscirà la prima stagione di Orange fino ad'ora non avevo neanche avuto il tempo di pensare che tra poche ore la mia vita cambierà, ero persa tra le sue braccia e quando sono con lei non riesco a pensare ad altro, il mio mondo si ferma a quello che siamo quando siamo insieme, alle emozioni che mi dà e alla sua immensa bellezza. 
<< Wow, Mrs. simpatia sei proprio una gran figa oggi!>> esclama Natasha e mi distrae dai miei pensieri. 
<< Mrs. simpatia?>> chiede Laura sorpresa per questo soprannome bizzarro che le è stato affibbiato dalla nostra collega.
Io rido e aspetto che le spieghi perché la chiama così. 
<< Si,ehm... Diciamo che...>> è imbarazzata e come sempre ha parlato prima di pensare.
<< Lo so che non sono la persona più simpatica che tu abbia conosciuto Nylonne!>> la aiuta Laura. 
<< Sei proprio una stronza>> mi avvicino a Laura e le sposto i capelli << di sicuro sei la più bella!>> 
Natasha si sieda sulla poltrona e scivola fino a cadere per terra.
<< Diiio mi sto sciogliendo!>> io e Laura ridiamo, bussano alla porta.
<< Vado io!>> apro e vengo invasa da un odore di rose rosse e quasi non riesco a vedere il ragazzo che le tiene in mano. 
<< Buongiorno, stavo cercando la signorina Schilling>> inchina il mazzo per potermi guardare mentre parla.
<< Sono io>> incredula davanti a tutte quelle rose.
<< Queste sono per lei allora, c'è un biglietto dentro!>> me le porge delicatamente e mi saluta. Con un calcio chiudo la porta e raggiungo le altre, l'odore di quelle splendide rose invade tutta la stanza e Laura e Natasha quando mi vedono arrivare con quel mazzo enorme mi guardano interrogandomi ma senza proferire parola, probabilmente immaginano chi sia l'emittente. Le poso sul tavolo e prendo il biglietto bianco che c'è in mezzo.

"È una nuova vita che inizia oggi, io non sarò fisicamente al tuo fianco in questa giornata speciale ma spero di esserci per il resto della tua nuova vita, Ti amo! -Car"

Mi tremano le gambe e quasi mi sento svenire, mi sto dimostrando la persona più egoista del mondo in questi giorni è quasi mi faccio schifo. Laura si avvicina a me e porta la mano sulla sua schiena è calda ed è proprio ciò di cui ho bisogno.
<< È lei?>> 
Annuisco e trattengo a stento le lacrime. 
<< Andrà tutto bene, non rovinarti questa giornata>> mi abbraccia.
<< Taylor, Taylor... Non è il momento di crollare, oggi è il tuo giorno avrai tempo per pensare a tutto questo>> per una volta Natasha sembra seria ed ha anche ragione, ho aspettato questo momento tutta una vita.

La sala dove verrà proiettato il primo episodio è gremita di gente, il red carpet è stato rapido e indolore anche se una cosa che mi provoca dolore c'è: le mie scarpe. Jenji ci ha chiamato in videoconferenza prima di lasciare l'hotel, tutto lo staff si è riunito aspettano che Netflix metta online tutta la stagione. L'organizzatore dell'evento ci fa accomodare nei posti centrali, sono in mezzo tra Laura e Natasha, la sala è piena di giornalisti e critici.
<< Ragazze mi sento svenire>> Si girano entrambe e mi fissano.
<< Ti sembra il momento adatto per svenire?>> Laura ride e mi prende la mano in maniera discreta, la sua mano è di velluto, lei odia le sue mani, dice che sono goffe e maschili ma io so di cosa sono capaci e... Non devo pensare a questo adesso. 
Inizia la proiezione. Ci siamo io e Laura, nude sotto la doccia, la nostra prima scena, la prima volta che l'ho rivista. Mi giro a guardarla e lei fa lo stesso, vorrei baciarla ma non posso i suoi occhi sono di un verde acceso e riesco a vederli benissimo anche nell'oscurità della sala. 
<< Ti amo!>> sussurra sotto voce, con il pollice accarezzo la sua mano.
<< Smettetela e guardate l'episodio>> ci riprende Tasha, ci siamo sul l'attenti e ci concentriamo nella visione dell'episodio.

I cinquanta minuti scorrono velocemente e quando le luci si accendono tutti i presenti si alzano in piedi ed iniziano ad applaudire, un applauso lungo e forte, ci alziamo anche noi con fatica. Ho le lacrime agli occhi e anche le mie colleghe sono emozionate, quando ci alziamo tutti gli occhi sono puntati su di noi, ci prendiamo gli applausi e ringraziamo la folla portando le mani sul cuore. È una sensazione indescrivibile, la più bella che io abbia mai provato forse, ma poi guardo lei che è accanto a me e no, non è la sensazione più indescrivibile che io abbia mai provato.

Abbandoniamo la sala velocemente tra qualche ora abbiamo un volo per Berlino, quando saliamo sul taxi siamo euforiche e felici abbiamo fatto un gran lavoro, Natasha chiama Yael e la mette in vivavoce.
<< Una standing ovation pazzesca, erano tutti in piedi ad applaudirci!>> urla Nat come se Yael non la sentisse senza urlare. 
La conversazione continua per qualche minuto, chiude solo quando arriviamo in hotel, non abbiamo tempo da perdere chiudiamo le valigie,si parte.

• • • • • 

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Capitolo 20
*** Willkommen in Berlin. ***


A Berlino ci staremo un giorno, i ritmi sono frenetici. Avremo giusto il tempo di partecipare ad un evento con i fan, già proprio così i fan. Quello che si è creato attorno al telefilm in pochissime ore è assurdo, c'è gente che ha divorato la stagione in un solo giorno, la bellezza di Netflix sta nel fatto che rilasciano tutti gli episodi in un colpo solo. Instagram è pieno di citazioni del telefilm, di video, foto e altro ancora.

<< Guardate questa foto lesbicacce!>> Natasha ci passa il telefono mentre con l'altra mano porta la forchetta alla sua bocca e mangia un boccone dell'insalata che ha ordinato nel ristorante in cui stiamo pranzando. 
<< Non ci chiamare così in pubblico!>> la corregge Laura acidamente.
<< Agli ordini Mrs. simpatia!>> la punzecchia l'altra.
<< E non chiamarmi neanche così>> 
<< Siamo di buonumore oggi eh!>> le fa notare la mia amica. 
<< Avete finito?>> m'inserisco anch'io nella conversazione, mi sento esclusa. Laura è tesa la sua espressione non mente, << cosa c'è piccola?>> le chiedo allora sotto voce.
<< Nulla!>> e taglia la conversazione e si concentra nel suo piatto. 
Finiamo velocemente di pranzare e saliamo in macchina, Berlino è una città moderna ma nonostante sia Giugno la giornata non è bellissima, il cielo è grigio e in giro non si sente aria d'estate, in macchina nessuno dice nulla e io mi perdo a sfogliare le foto che girano su Instagram. 
<< Cerchiamo di non stare troppo vicine o di guardarci come solo noi facciamo!>> lancia Laura quando stiamo per arrivare all'evento.
<< Va bene>> le dico senza replicare, ne parleremo più tardi.

Scendiamo dall'auto e una folla ci accoglie, dietro le transenne ci sono centinaia di ragazzine impazzite che urlano i nostri nomi, non può essere vero. La più acclamata è Laura che si presta volentieri ai selfie con le fan. Natasha invece si diverte a parlare con le ragazze. Ci invitano ad entrare tra poco inizierà l'evento, si tratta di un domanda e risposta con i fan. Quando entriamo ci chiedono di scattare qualche foto per i giornali e ci mettiamo in posa, Laura evita ogni contatto e quando poggio la mia mano sulla sua schiena sento che si irrigidisce.

Entriamo e ci accomodiamo, sul palco ci sono tre sedie io mi posizioni alla mia destra, Natasha in mezzo e Laura a sinistra, ai piedi del palco si posiziona un uomo sulla trentina con un microfono in mano pronto a tradurre le domande che ci verranno fatte. Si inizia.

<< Ciao Natasha non è il primo ruolo lesbo che interpreti ma come mai ti fanno interpretare sempre ruoli lesbo quando in realtà non lo sei?>> chiedi una ragazza molto giovane con gli occhiali, si sforza anche a parlare la nostra lingua.
<< È proprio una bella domanda! Ci stanno provando in tutti i modi a farmi convertire ma... Non ci sono ancora riusciti!>> tutti ridono, noi comprese.  
Tocca ad un'altra ragazza e la domanda è per Laura.

<< Rimango anch'io sul tema lesbo>> inizia la ragazza << mi sono informata su di te Laura e ho letto che fai parte di scientology, come puoi interpretare un ruolo del genere avendo delle idee così limitate sul mondo lgbt?>> è una domanda che pesa e Laura rimane interdetta per qualche secondo, non sa cosa rispondere, si guarda attorno cercando una via d'uscita. Cerco il suo sguardo per farle forza ma non mi guarda e nella sala regna il silenzio,l'aria è tesa.
Finalmente si fa forza e risponde.

<< Quello che faccio nella vita privata non ha niente a che vedere con il mio lavoro. Quello che faccio lo faccio per passione, il mio credo è personale>> la sua risposta è acida e diretta e ci pensa Natasha a sdrammatizzare il tutto.
<< Ma diciamola tutta, meno male che la Prepon abbia accettato il ruolo, riuscite ad immaginarvi un'altra donna interpretare quella gran gnocca di Alex Vause?>> i fan si scatenano e tutti urlano il nome di Laura, quest'ultima guarda Natasha sorridendo e lei strizza l'occhio, mi sento sollevata anch'io.

Per un'altra ora continuiamo a rispondere alle domande e poi salutiamo tutti e andiamo via. 
<< È stata un'esperienza interessante!>> dico io sfilandomi le scarpe in macchina.
<< Si però qualcuno dovrebbe filtrare le domande...>> sta ancora pensando alla domanda su Scientology.
<< Non pensarci più piccola, ho una sorpresa per te!>> le dico passando le mie dita sul suo ginocchio destro nudo, i suoi occhi si illuminano.
<< Di che si tratta?>> chiede curiosa. 
<< Vedrai!>>

Arriviamo in hotel ci cambiamo e salutiamo Natasha che rimane in hotel a riposare, noi usciamo. Dò indicazioni al tassista e in poco tempo ci porta dove gli ho chiesto, scendiamo dall'auto.
<< Wow, ma è la Berlin Tower!>> esclama Laura entusiasta.
<< Lo so che per noi americane non è nulla di che, ma non è questa la sorpresa>> saliamo sull'ascensore, accompagnate da un ragazzo che ci guida e quando arriviamo in alto il ristorante è addobbato in festa ma c'è un solo tavolo, il nostro. 
Ci sono fiori ovunque e una vista su Berlino mozzafiato, il sole che sta per calare riscalda l'ambiente.
<< Amore... È meraviglioso!>> esclama lei emozionata.
<< Non più di te>> 
Facciamo un giro per ammirare tutta la città e poi prende il telefono e si avvicina a me.
<< Facciamo una foto, voglio immortalare questo momento>> le nostre teste si avvicinano, scatta la foto e poi mi bacia, un lungo bacio.  Le prendo la mano e l'accompagno al tavolo, sposto la sedia e lei si accomoda.
<< Come siamo cortesi>> 
<< È così che si trattano le principesse>> 
<< Ed io sarei la tua principessa?>> mi siedo di fronte a lei e servo dello champagne. 
<< Tu sei la mia principessa!>> 
<< Ti amo Schilling!>> porta la sua mano sulla mia e alza il bicchiere, brindiamo.
<< A noi>> 
<< A noi!>> ripete.

*****
Angolo della scrittrice: 

Ok non sono impazzita e ho pubblicato dieci capitoli tutti insieme senza motivo, sono da un po' di mesi senza pc ed ho continuato a scrivere su Wattpad adesso che ho recuperato il pc li ho postati anche qui. Detto ciò siamo ormai alla fine, manco cinque capitoli 

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