Sempre e solo un pervertito, ma sempre e solo Usagi-san.

di Susi_Misa_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo lavoro ***
Capitolo 2: *** RICORDAMELO PIU SPESSO. ***
Capitolo 3: *** Mai commettere errori. ***



Capitolo 1
*** Un nuovo lavoro ***


                                                                                              UN NUOVO LAVORO
                                                                                                      1 Capitolo


Misaki aveva ricevuto finalmente il suo nuovo lavoro alla Marukawa, sarebbe stato il suo primo giorno ed era visibilmente emozionato.
Come tutte le mattine si era alzato, preparato e poi dritto in cucina a preparare la colazione.
“BuonGiorno Misaki”
“BuonGiorno Usagi-san”
“Oggi è il tuo primo giorno”
“Si, e non vedo l’ora di iniziare”
Misaki e Usagi si misero a sedere ed iniziarono a mangiare, dopo aver finito Misaki si preparò come meglio poteva per il suo nuovo lavoro.
Usagi rimase per qualche secondo a fissare l’aspetto di Misaki, sapeva che aveva un espetto davvero impeccabile e di questo un po’ ne era geloso.
“Se hai finito di prepararti io direi di andare “
“Si sono pronto possiamo andare”
Arrivarono alla Marukawa in meno di 10 minuti, tutti sembravano indaffarati e si sa quando si sfiora la data di consegna di qualche libro tutti ci rimettono le penne per finire in tempo.
“Misaki-kun che bello vederti, oggi è il tuo primo giorno”
Disse  Aikawa-san e subito a seguire..
“Chibi-tan anche tu uno di noi eh!? Esclamò Isaka-san.
“Misaki permettimi di congratularmi con te, mi fa davvero piacere vederti lavorare qui”
Aggiunse Ijuuin-sensei..
“Il piacere è mio Ijuuin-sensei.”
“Se ti va ti posso subito presentare alcuni scrittori”
Mentre Misaki e Ijuuin continuavano a conversare, dietro appariva un’aura oscura ed era quella di Usagi-san.
“Che scocciatore ma non ha niente di meglio da fare?” Pensò Usagi.
“Usami-sensei che piacere vederla”
“Piacere mio Ijuuin-sensie” con un finto sorriso sulle labbra.
“Misaki allora andiamo ti presento alcuni caporedattori”
“Usagi-san allora io vado ci vediamo piu tardi.”
A quelle parole Usagi-san avrebbe tanto voluto prendere Misaki per un braccio e riportarselo a casa.
“Bene, bene Usami-sensie che ne dice di andare a casa e di finire il suo manoscritto?” le parole di Aikawa lasciarono indifferente Usagi che con tono rabbioso disse “che ne dice se finisco qui il mio manoscritto?”
Usagi-san non se ne sarebbe mai andato a casa, sarebbe rimasto li a controllare la situazione come un mastino.
 
 
Angolo.
Salve a tutti, è la mia prima fan fiction e devo dire che mi sono davvero divertita a scrivere qualcosa su Usagi e Misaki anche perche io li amo alla folliaaaa. Bene spero che il primo capitolo vi abbia incuriosito alla prossima con il 2 capitolo che vi rilascerò a breve.
Misa-chan.



 
 

                                                                                                

 

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Capitolo 2
*** RICORDAMELO PIU SPESSO. ***


RICORDAMELO PIU SPESSO.
2 CAPITOLO
 

Passò tutta la mattina e Usagi aveva finito il suo manoscritto, dal corridoio si intravedeva Misaki che con un sorriso stampato sulle labbra si dirigeva verso l’uscita.
“Misaki,  hai finito di lavorare?”
“Usagi-san che ci fai qui? Sei rimasto tutta la mattina?”
“Si, Misaki”
“E il tuo manoscritto che avresti dovuto consegnare tra qualche giorno? Usagi-san cerca di non far impazzire Aikawa-san!”
“E’ tutto apposto, il manoscritto l’ho finito qui con due giorni di anticipo, Aikawa mi ha fatto anche i complimenti “
“Allora i miracoli esistono davvero” disse Misaki ridacchiando.  
“Misaki scusa so che state andando, ma volevo dirti che se ti va possiamo andare a bere qualcosa in questi giorni, cosi parliamo del tuo nuovo lavoro, vorrei anche che tu leggessi “Za-kan” in anticipo per sapere cosa ne pensi”.
A quelle parole Misaki non potè ne accettare ne rifiutare.
“Certo mi farebbe molto piacere leggerlo.” Disse con tono euforico impaziente di leggere un nuovo capitolo del suo manga preferito.
“Allora ci vediamo domani qui, passate una bella serata” aggiunse poi andandosene.
“Scusa ma da quando tu gli dai consigli sull’uscita dei capitoli del suo manga?”
“Prima parlandone mi ha detto che gli mancavano solo due pagine e cosi gli faceva piacere farmelo leggere per prima.”
“Per prima eh?”
Bisbigliò l’uomo contrariato per poi dirigersi verso l’uscita senza dire una parola. Tornati a casa Misaki si diresse verso il bancone per iniziare a preparare la cena, mentre Usagi si diresse nel suo studio.
“Che strano Usagi ha detto di aver già consegnato il suo manoscritto, quindi perche si è rintanato nel suo studio? Forse si tratta di un altro boy’s love” pensò Misaki scocciato.
“Usagi-san la cena è pronta.”
Iniziarono a mangiare nel silenzio piu assoluto. Una volta finito, Misaki sparecchio e Usagi si diresse verso lo studio.
“Devi ancora lavorare Usagi-san?”
“Mhh..” questa fu l’unica risposta dell’uomo.
“Ma cosa gli prende? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ahhh accidenti a lui e questi suoi comportamenti che sono sempre capaci di turbarmi e farmi preoccupare.” Pensò Misaki.
“Posso entrare Usagi-san? Vorrei cambiare il fiocco a Sukuzi-san!”
“Entra pure” rispose Usagi. “Ora non mi sembra per niente serio.” Ripensò Misaki.
Passarono alcuni minuti nel silenzio assoluto, poi…
“Senti è successo qualcosa? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ti comporti in modo strano da quando siamo arrivati Usagi-san!”
Usagi smise di scrivere sulla tastiera del computer e si girò verso Misaki.
“Cosa ti fa credere che ci sia qualcosa che non va?”
“ Per il tuo comportamento, mi hai detto che avevi finito il tuo manoscritto, quindi perche ti rintani qui se non hai lavoro da fare?”
Usagi rimase a fissare Misaki per alcuni secondi anche se per Misaki sembrava fossero passati minuti interminabili, quel silenzio faceva preoccupare il ragazzo,fin quando l’uomo non si alzò e andò verso il ragazzo scompigliandogli i capelli con la mano , quella mano che Misaki trovava sempre calda, quella mano, quel tocco delicato era sempre capace di dargli sicurezza .
Misaki arrossi velocemente, quel rossore che non sfuggiva mai agli occhi di Usagi.
“C-cosa?” Chiese il ragazzo visibilmente imbarazzato.
“Stavo pensando che domani dovrai rimanere del tempo con Ijuuin-sensei e questo mi irrita.”
Quelle parole furono un sollievo per Misaki, era sollevato nel sapere che era solo la sua stupida gelosia a farlo comportare sempre in modo strano.
“Sai Misaki, ormai tu sei diventato un uomo, anche se devo dire che mi suona sempre strano, non sei piu un ragazzino dove le uniche preoccupazioni sono rivolte agli studi, ora hai un lavoro e devi preoccuparti anche per quello e io purtroppo non posso limitarti, so bene che incontrerai Ijuuin-sensei ancora tante altre volte, ma non posso comunque fare a meno di essere geloso, proprio non posso.”
A quelle parole c’era solo una cosa da fare , ed era quella di rassicurare Usagi-san.
“Usagi-san, mi stai dicendo che sei geloso di Ijuuin-sensei? Ma quante volte devo ancora dirti che tu sei diverso dagli altri? Che tu sei un caso speciale? Va tutto bene Usagi-san, davvero.”
Usagi rimase per qualche secondo senza parole seguito poi da un lungo e grande sorriso.
“Misaki, ti amo”
“Si,si,si lo so è quello che mi ripeti tutti i giorni.” Arrossendo mentre cercava di abbassare gli occhi per non incontrare quelli dell’uomo.
Il ragazzo venne preso e messo a sedere sulle gambe di Usagi.
“Misaki ne sono certo, io non posso piu vivere senza di te.”
L’uomo prese il mento del ragazzo tra il pollice e l’indice e gli diede un lungo bacio sulle labbra dove il ragazzo ricambiò con piacere, purtroppo però si dovettero staccare per la mancanza di ossigeno di entrambe, un distanza che venne colmata con un altro lungo bacio.
“Hey, Misaki ricordati di dirmelo piu spesso che io per te sono l’unico.”
 
Angolo.
Sono tornata, lo so il capitolo è al quanto breve ma non è finita qui. Spero che vi sia piaciuto e alla prossima con il 3 capitolo che rilascerò o domani o questo pomeriggio.
Misa-chan.

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Capitolo 3
*** Mai commettere errori. ***


Mai commettere errori.
3 CAPITOLO
 
Il sole era alle porte, quel sole che si rifletteva dalle tende della camera,  Misaki si era appena svegliato, il suo viso era ancora schiacciato nel petto di Usagi-san che quest’ultimo gli accarezzava i capelli con delicatezza.
“Usagi-san che ore sono?”
“Le sette”
Misaki si stava per alzare dal letto quando una grossa mano lo afferrò e si ritrovò di nuovo sdraiato.
“Non cosi presto Misaki, devo ancora darti il bacio del buongiorno.”
Misaki iniziò a dimenarsi.
“Usagi-san possibile che inizi già di mattina?”
“Ovvio, oggi starai tutto il giorno alla Marukawa e per giunta dovrai anche incontrare Ijuuin-sensei.”
“Lo sai che vuole solo farmi vedere il suo nuovo capitolo.”
“Si e mi tranquillizza sapere che rimarrete alla Marukawa.”
“E dove vuoi che andiamo?” Disse sospirando Misaki.
“Ti ricordo che ti ha invitato a bere qualcosa insieme a lui, un invito che tu gentilmente declinerai.” Disse Usagi con tono deciso.
Un nuovo giorno iniziava, fecero colazione e Misaki si preparò per andare alla Casa editrice.
“Usagi-san io allora vado, ti ho lasciato la cena nel microonde, ti prego di non fare disastri l’unica cosa che devi fare e premere un bottone, credi di riuscirci? Ah e ti ho anche lasciato un bicchiere resistente al caldo sul lavandino visto che ogni volta ne rompi uno e puntualmente ti fai male.”
“Si, si tranquillo, oggi pranzerò con Aikawa e Isaka-san per parlare del mio nuovo lavoro, quindi non toccherò nessun bicchiere fino a questa sera.”
Detto questo e dopo aver fatto le dovute raccomandazioni, Misaki stava per andarsene quando Usagi gli afferrò un braccio e gli diede un bacio sulle labbra.
“Ricordati di declinare l’invito di Ijuuin-sensei” gli sussurrò all’orecchio lasciandogli un piccolo brivido percorrergli la schiena.
La voce di Usagi-san gli faceva sempre uno strano effetto.
Misaki gli lanciò un occhiataccia e andò via.
“Ma come può decidere sempre tutto al posto mio? So bene che se uscirò a bere qualcosa con Ijuuin-sensei sono carne morta per Usagi-san, devo cercare di mettere una distanza tra lavoro e vita privata.” Pensò Misaki.
“Buon giorno Misaki e ben arrivato, oggi c’è molto lavoro da fare puoi iniziare a fotocopiarmi questi, una decina di copie basteranno.” Disse Kimura.
“Ma certamente.” Risposte Misaki con un sorriso sulle labbra.
Passò quasi tutto il pomeriggio e Misaki si sentiva un po stanco, aveva trasportato decine e decine di manga da un reparto all’altro e ora si stava concedendo una pausa.
“Vedo che sei stanco Misaki.”
“Ah Ijuuin-sensei, si un pò, oggi c’era parecchio lavoro da fare ma mi bastano alcuni minuti di pausa per tornare in perfetta forma.”
“Bhè allora mi fa piacere, che ne dici di sfruttare questi tuoi minuti di pausa per vedere il capitolo di “Za-kan?”
“Ma certo, non vedo l’ora di andare in libreria a comprarlo non appena uscirà.”
Misaki e Ijuuin di diressero verso lo studio, dopo parecchi minuti uscirono, Misaki aveva gli occhi che brillavano e un’espressione estasiata e allo stesso tempo divertita.
“Ijuuin-sensei questo capitolo è magnifico, io amo i vostri manga e amo follemente lei Ijuuin-sen…s-sei.”
Misaki disse queste parole tutte ad un fiato, quando il suo sguardo cadde su un uomo alle spalle di Ijuuin che aveva un’espressione rabbiosa e un solco in mezzo alla fronte che gli rendeva lo sguardo accigliato.
“Ohh, Usami-sensei che piacere rivederla, ho appena finito di mostrare il capitolo del mio manga a Misaki che a quanto pare ne è rimasto davvero estasiato.”
“Piacere mio Ijuuin-sensei” disse questa volta Usagi con un tono serio e un espressione che non premetteva nulla di buono.         
“Ijuuin-sensei deve ancora finire di scrivere la sua intervista.”
“Oh certo, me ne ero completamente dimenticato Isaka-san, allora ci vediamo e spero di rivederti presto Misaki.”
Ijuuin andò via e Misaki aveva davvero paura di  girarsi e guardare Usagi-san.
“Sai vero cosa ti aspetta quando ritornerai a casa?”
Misaki spalancò gli occhi, la sua faccia era al quanto terrorizzata.
“Usagi-san ho mantenuto la promessa di non uscire al di fuori di questo edificio con Ijuuin-sensei quindi ora questa punizione per cos’è?
“Ovviamente per avergli detto di amarlo alla follia”
“Usagi-san l‘ho detto nella foga del momento, avevo appena finito di leggere il capitolo di “Za-kan” e poi tu che ci fai qui?”
“Aikawa aveva dimenticato del materiale qui cosi abbiamo deciso dopo aver pranzato di finire di discutere di quello che stavamo parlando qui.”
Arrivò finalmente la sera Misaki si sentiva davvero esausto.
“Allora è questa la vita di un lavoratore?” Pensò mentre si dirigeva verso casa, quando all’improvviso gli saltarono alle testa le parole di Usagi- san.
“Chi sa cosa ha intenzione di farmi, non so se preoccuparmi o  avere letteralmente paura, le indee di quel pervertito sono quasi sempre rivolte ai suoi istinti….lasciamo perdere.”
Misaki entrò in punta di piedi.
“Non mi ha aspettato davanti alla porta, questo perche probabilmente prima scherzava o magari se ne è dimenticato, ma quel silenzio spaventava Misaki.
“Impossibile che se ne sia dimenticato, chi sa cosa sta pianificando, chi sa che idee gli sono saltate in mente.”
Misaki apri’ la porta e fu li che trovò Usagi seduto sul divano, aveva una gamba su di un’altra e una mano che reggeva il mento e un’espressione maliziosa, ma lo sguardo di Misaki cadde su quella pila enorme di Boy’s love sul tavolo.
Misaki rimase con gli occhi spalancati, aveva gia una vaga idea di quello che Usagi-san gli stava per chiedere.
“Ben tornato Misaki, visto che oggi hai letto il capitolo di “Za-Kan”e ne sei rimasto estasiato che ne dici ora di acculturarti un pò e di dare un occhiata anche a questi? E poi potranno sempre servirti.” Disse Usagi con un sorriso malizioso.
“E ora come ne esco da questa situazione? Sempre se ne esco vivo.” Pensò Misaki con uno sguardo di terrore.
“Vieni Misaki siediti pure qui accanto a me e prendi quello che preferisci e inizia a leggere.” Ordinò l’uomo.
“No, no mi rifiuto, mi rifiuto nel modo più assoluto “
“Bene come vuoi.” Disse Usagi prendendo un libro e iniziando a leggerlo ad alta voce.
“No, no non farlo, sta zitto, ho capito, mi siedo qui!” Disse il ragazzo ormai arreso e senza via di scampo.
Misaki tirò dalle mani di Usagi il libricino ed iniziò a leggerlo.
Usagi gli mise una mano sulla testa e gli diede un bacio sulle labbra e uno sul collo facendo sussultare Misaki.
“Vedo che ci siamo capiti, leggilo attentamente che dopo lo sai, dovrai mettere tutto in pratica, e poi chi sa magari dirai che ami anche me alla follia.”
Lo sguardo a dir poco scioccato di Misaki mentre leggeva, divertiva Usagi-san che ogni tanto gli lanciava occhiate.
Misaki alzò lo sguardo sempre piu imbarazzato, non poteva credere che Usagi- san gli facesse fare delle cose del genere in quel libro.
“Hai gia finito? Che velocità, vedo che ti interessano, ora dimmi vuoi subito mettere in pratica o vuoi leggerne ancora un altro?”
Quel giochetto perverso continuò per tutta la settimana successiva e come sempre rimaneva sempre e solo takahashi Misaki nell’inverno dei suoi 22 anni.
 
 
ANGOLO.
Eccomi qui che vi rilascio il terzo ed ultimo capitolo, spero vi sia piaciuta questa storia se pur breve. Continuerò a scrivere storie su Misaki e Usagi  e spero che commentiate per farmi sapere cosa ne pensate. Un abbraccio e a presto la vostra Misa-chan. <3
 
 

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