Amanti nella pittura

di sorelle2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Modella per un giorno ***
Capitolo 2: *** Sfida tra sguardi ***
Capitolo 3: *** Tra matite e pastelli ***
Capitolo 4: *** Nascondino al buio ***
Capitolo 5: *** Ritratto a colori ***



Capitolo 1
*** Modella per un giorno ***


Quel giorno doveva essere uguale ad altri, eppure qualcosa stava per trasformare quel giorno in un incubo..... Venerdì ore 11:00 Contava le matite messe ordinatamente in fila, ormai era un gesto meccanico per lei, tanto che si poteva pensare fosse un azione 'ammazzatempo'. Non socializzava con le altre, perché erano le classiche tipe che se la tiravano a destra e a sinistra, nella sua mente le sfotteva facendo battute ridicole. Voleva andare a casa, stare li stava diventando noioso, non solo per il fatto di imparare a dipingere (missione impossibile) ma anche per il fatto che non capita l'utilità di quel hobby così ridicolo. Ma i suoi nervi furono sottoposti ad uno stress maggiore, infatti in quel momento entra in classe in prof, che ingamba com'era le guardava e intanto camminava verso la cattedra. "Mie care ragazze, vi porto notizie alquanto magnifiche" disse in tono allegro, suscitando la curiosità delle ragazze ( eccetto Heles). Le quali subito cominciarono a spettegolare tra loro, su quale fosse la notizia. Vista l'allegria con cui le ragazze spettegolavano, il prof decide di accontentare la loro curiosità, "sarete modelle per un giorno per i ragazzi dei ritratti". Ebbene la suola offriva due corsi di pittura: il primo era il disegno libero, il secondo era il ritratto, Heles scelse il primo per il semplice fatto che avrebbe disegnato ciò che voleva. Venendo a conoscenza della notizia, Heles per poco non sviene sulla sedia, era fuori questione farsi ritrarre il viso, il corpo o tutta intera da un estraneo. Cominció a meditare l'idea di scappare, idea che però fu subito bloccata dal discorso del prof " ognuna di voi sarà messa in coppia con un ragazzo, il ritratto sarà lunedì ma domani dovete venire per scegliere la posa. Ah! Ricordo che quelle che non si presentano già da domani saranno automaticamente bocciate ". Quella frase giunta alle sue orecchie, fu la sua condanna al patibolo, ma come poteva il prof dire una cosa del genere. Infine vide un elenco di nomi, scritti su un foglio che teneva il prof "ora vi dico le coppie " 1....... 2...... 3 Tenou e Kou Il mondo crollò come un castello ci carta, non poteva credere sul serio si stare in coppia con quello scellerato di Seiya. Ma l'avvertimento era stai chiaro,quindi si dovette arrendere all'evidenza. Il suono della campana la fece tornare a presente, è fatta la borsa in fretta e furia uscì dallaula come un uragano. Camminando per il corridoio passo vicina all'aula di ritratto, e decise di dare una sbirciatina all'interno. Appena mise dentro il naso lo vide, era intento a sistemare un disegno che ritraeva delle rose bianche in un vaso di terracotta. Lu la vide con la coda dell'occhio ma fece finta di niente. Vedendo che lui non si muove, Heles entra nell'aula senza farsi notare (certo come no) e si siede in un banco in fondo. Nonostante la sua presenza Seiya continua il suo lavoro, finendo qualche ritocco. Poteva sentire il profumo di lei, il suo respiro, il battito del cuore. Quelle sensazioni erano così piacevoli che per un attimo si abbandonò ad esse chiudendo gli occhi. D'altra parte Heles si sentiva un po in agitazione "come mai non si gira" penso " che non mi abbia sentito entrare" così si alzò, ma nel farlo la sedia strisciò per terra, provocando un rumore terribile, ma ancora una Seiya non si mosse e continuò a disegnare. La ragazza uscì dall'aula in fretta chiudendo la porta, una volta sparita Seiya si gira verso la porta "non sarà facile disegnarti, sei come il vento a volte silenzioso a volte chiassoso".

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Capitolo 2
*** Sfida tra sguardi ***


La sveglia diede un ultimo trillo insistente, così Heles dovette alzarsi di malavoglia per sbatterla per terra. Era sabato, quel fatidico sabato, dove lei sarebbe diventata un soggetto da copiare su carta. La notte scorsa aveva tentato ogni scusa, pur di non presentarsi oggi a scuola, ma l'idea di essere bocciata per una simile scemenza la manda in bestia. Una volta alzata, fatta una doccia fredda ed ingerita la colazione, Heles deve affrontare un problema: cosa deve mettersi per quel giorno (visto che si veste sempre come un uomo) e fare il ritratto. La scelta nell'armadio era limitata, cosa poteva aspettarsi visto i gusti che aveva nel vestirsi, era raro anzi era un allucinazione vedere Heles con vestiti femminili. Bando a preoccupazioni inutili, si mise ciò che le sembrava carino e si fece coraggio, perché doveva affrontare una situazione davvero umiliante. Dall'altra parte della città, un ragazzo dai capelli corvini, stava sfogliando una serie di disegni, alla ricerca della posa per la sua 'modella'. Cercava di immaginarla in quella posa, ma tutte furono scartate con grande ammarezza. Finalmente ne trovo due molto carine, dove la ragazza in questione faceva finta di spogliarsi, il solo pensiero di vederla in quella posa gli fece venire la pressione a mille. Doveva essere pazzo per la scelta che aveva preso, ma dopotutto tutti gli artisti hanno un momento di follia pura in mente. Raccolto il materiale partì a razzo, per non fare tardi a scuola. Con sua sorpresa giunse a scuola prima del previsto, notó che si stavano già formando le coppie, ma visto che la sua modella era ancora assente, cominció ad esaminare ancora una volta le pose scelte. Essendo di spalle, non la vide entrare subito ma fu la sua voce a richiamarlo "ciao" Seiya si gira consapevole di chi avrà difronte. Quale visione stava ammirando Heles era tutta rossa in viso per via della corsa fatta, inoltre era vestita quasi come una donna. Seiya si prese del tempo a guardarla : gli occhi verdi, i capelli biondi, il seno nascosto dalla maglietta, le labbra rosse. Heles notó quegli occhi azzurri che la studiavano così intensamente gli disse "perché mi guardi così?" Seiya alzò gli occhi "come ti dovrei guardare scusa" erano una davanti all'altro, e potevano sentire i loro respiri unirsi in uno solo. Seiya senza perdere tempo ancora, le diede i fogli con le immagini, a quella visione ad Heles fenne un capogiro. "Non vorrai disegnarmi così spero" era impensabile che lui la ritraesse senza vestiti, "se preferisci girati di schiena " Seiya cercava già il compromesso per poterla disegnare in tutta la sua femminilità. Sperando in bene cominció a tirare fuori il materiale da disegno e posizionarsi sulla sedia, dopodiché invita Heles a scegliere la posa. Ma Heles si sedette a gambe incrociate sul tavolo, (voleva sfidarlo) e cominció a mangiarsi le unghie. Seiya aveva capito che era una sfida e lui era disposto a tutto pur di vederla almeno per una volta come una donna.

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Capitolo 3
*** Tra matite e pastelli ***


I suoi occhi facevano avanti e indietro, dal disegno a lei. Lei messa di schiena, seduta a gambe incrociate, imitava il movimento di togliersi la maglia, mostrando la schiena e intanto girava il volto verso di lui. Si poteva notare il rossore sulle guance di lei, gli occhi guardavano in tutte le direzioni tranne in quella di lui. All'inizio Seiya ritraeva il corpo, nel farlo però i suoi muscoli si contraevano, nel l'ammirare quella donna bellissima,così scontrosa ma allo stesso tempo affascinante. La sua schiena era dritta e ferma, il reggiseno nero con le spalline sottili, i capelli corti dietro e lunghi davanti, è il suo sguardo così magnetico da distrarti da qualsiasi cosa. Seiya era paralizzato, solo la mano si muoveva per conto suo,i suoi occhi erano piantati in quelli di lei e cercava di riportare la sua bellezza su quel pezzo di carta.ormai era in balia della sua modella, non riusciva più a capire cosa stava facendo in quel momento. Se lui era nervoso, lei stava impazzendo per la vergogna. Era lì seduta a due passi da lui, con la schiena nuda in bella mostra. Non voleva distrarlo dal suo lavoro, ma senza accorgersene si mosse, facendo alzare lo sguardo di lui. (Adesso mi sgrida) pensò lei invece "ci fermiamo un po', ti vedo stanca" La voce di Seiya era gentile e premurosa , così si fermarono un attimo. Nello scendere dalla sedia, Heles perse l'equilibrio finendo tra le braccia di Seiya. Il quale la prese al volo stringendola affettuosamente a se. Heles si bloccò subito per via di quel contatto così strano ma anche così piacevole. Alzò lo sguardo e i suoi occhi verdi si incontrano con quelli blu di lui. "Ti sei fatta male?" Chiede lui preoccupato, "no" fece lei cercando di nascondere il viso. Seiya la stringe a lui, coccolandola e accarezzandole i capelli. Heles colpita da queste attenzioni si addormenta in quel caldo giaciglio, finché un rumore li fa sobbalzare entrambi. Dondolandosi avevano fatto cadere tutti i colori, " mi dispiace" disse Heles "a me no" Seiya stava ridendo nel vedere come le matite rotolavano sul pavimento, Heles prese qualche matita, ma nel farlo le sue mani, si intrecciano con quelle di Seiya. Heles cerca di allontanarsi ma Seiya la fa avvicinare a lui finché le loro labbra si uniscono in un bacio che dura un eternità . Alla fine lui le dice in un orecchio " ma quanto è bello il mio tornado " a quel affermazione Heles rossa in viso scappa dall'aula, e corre in bagno. Una volta dentro ripensa al bacio appena scambiato " non è vero, i tornadi sono cattivi distruggono tutto " e detto questo spera che lui non la venga mai a cercare (almeno per ora).

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Capitolo 4
*** Nascondino al buio ***


La stava cercando in tutte le stanze, aprendo tutte le porte. Non capiva niente, non sentiva niente, il suo pensiero era rivolto solo a lei, alla donna che ama e che desidera con tutto se stesso. Si ferma davanti al bagno, sapeva che non poteva entrare dentro, ma ora non capiva niente e così entra dentro. Due ragazze che si specchiavano lo osservano incredule ma lui non le considera nemmeno anzi apre tutte le porte dei bagni, non vedendola prende se ne và senza guardare nessuno. Stava diventando nervoso, la sua preoccupazione era solo lei, solo sentirla o vederla l'avrebbe rassicurato. Continua a girare per aule, bagni e la biblioteca, ma lei era letteralmente scomparsa. Cominciava a temere che fosse andata via, ma poi si ricordò che la materia preferita di Heles era ginnastica e quindi c'era un posto solo dove poteva trovarla. Le sue gambe lo sostennero ancora una volta e si mise a correre come un pazzo verso la la palestra. Appena arrivato vide la porta aperta, uno spiraglio di luce proviene dal bagno, il rumore della porta che si apre e la seguente scena: lei con gli occhi rossi dal pianto, lo sguardo terrorizzato e le sue mani erano tremanti. Lei non si accorge di lui finchè non li sbatte contro e alzando gli occhi si perde in uno sguardo misto tra il preoccupato è il calmo. "Va tutto bene?" La sua voce era davvero preoccupata "no, non capisco niente anzi non ti capisco" la voce di lei era così tagliente da far calare il silenzio. "che cosa non capisci di me.". Un altra domanda nervosa, ma lei rispose anche se era sottopressione "il tuo comportamento, insomma quello che hai fatto poco fa..." Lui le tappa la bocca con un dito"non dirmi che è sbagliato perchè non ci credo, non dirmi che non posso amarti perchè è una balla, non dirmi che hai paura di me perchè ti darei della bugiarda,invece dimmi che sono pazzo perchè voglio fare questo". Mentre ascolta quel fiume di parole sentiva il cuore battere forte nel petto, le lacrime minacciano le sue iridi, ma prima di tutto sentì le labbra di Seiya sulle sue che le succiavano e mordevano in segno di possesso. Ripensa a quelle parole che ha appena detto e sa che sono vere, ma come dimostrare il contrario. Si stava baciando con lui, con Seiya. Era alquanto scioccata, aveva paura e non sapeva come comportarsi in una situazione simile. Cerca di divincolarsi ma senza successo dalla sua bocca usciva gemiti che ha lei parevano rantoli. Seiya comincia ad abbracciarla stringendola a lui il suo profumo le invade i vestiti, la pelle, la da sentire completamente sperduta in un terreno sconosciuto. Sono abbracciati da un paio di minuti ma per loro il tempo si è fermato dal momento in qui si sono baciati. Seiya sta lentamente perdendo il controllo, infatti piano piano comincia a intrufolare le mani nei vestiti di lei. Cominció ad alzarle la maglia, ed accarezzandola poté avvertire i brividi sulla schiena per l'eccitazione. "A-aspetta" lei era nel panico, non si aspettava una reazione simile. "No, non aspetto niente, vieni con me" detto questo la trascina dentro la palestra, e la sdraia su uno di quei momenti tappeti colorati. Heles non riesce a vederlo per il fatto che è tutto buio, Seiya e sopra di lei e continua le sue coccole piccanti e travolgenti tanto che in cinque minuti l'aveva letteralmente spogliata e ora si è sdraiato sopra di lei. Continuano a baciarsi, abbracciandosi stretti fino a che Heles sente le mani di lui in mezzo alle sue gambe. "Hey che cazzo fai?" Anche se non lo vede sente il suo respiro affannato."Dai non farti pregare, anche tu lo vuoi altrimenti non ti saresti fatta spogliare", per quanto le sue parole fossero crude erano vere. Lei si era abbandonata lui, si è lasciata trasportare nelle sue braccia facendosi amare. Un po' riluttante è un po' vogliosa lascia che Seiya invada la sua femminilità. E les tiene gli occhi chiusi e subito sente il membro caldo di lui entrararle dentro con forza ed accendondala mugugnare dal dolore. Nonostrpante tutto Seiya era dolce e passionale, infatti in poco tempo il dolore si trasforma in piacere.

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Capitolo 5
*** Ritratto a colori ***


Fare l'amore di nascosto e al buio, è davvero eccitante e piacevole. I loro corpi uniti su quel materasso pieno di polvere dove hanno consumato la loro prima esperienza amorosa. Ora però bisognava finire il ritratto, quel famoso ritratto, quello per qui sia Heles che Seiya si erano alzati quella mattina. Heles apre gli occhi, non hai idea di che ora sia, non sa se si è addormentata ma in quel momento si sentiva davvero stanca. Sentendosi osservata giralo sguardo e di nuovo si batte in quello sguardo azzurro, quegli occhi così profondi da farla intimorire. "Ciao bellissima"le fa un sorriso molto dolce "ciao" lei però non era tanto allegra. "Come mai sta voce?" "Tu che dici,visto quello che abbiamo appena fatto" si gira dall'altro lato, non voleva vederlo era troppo arrabbiata. "Adesso non fare lagnosa, ti è piaciuto anche a te quindi adesso girati a fatti baciare" il suo tono era un po' troppo autorevole. "No, non puoi darmi ordini" lui "ma non era un ordine" la faccia di Seiya era di stucco,come poteva pensare che quella ragazza fosse diversa da tutte le altre visto il suo carattere. "Davvero non era un ordine" il suo tono ora dolce e morbido tanto che Heles decide di girarsi di nuovo verso di lui. Sono l'uno davanti all'altra , i loro occhi si fissavano intensamente fino a che i loro sguardi si avvicinano e le loro labbra si incollano e si cercano e si lasciano stanche. "Riesci sempre a vincere tu " Heles talmente era arrabbiata che mise il broncio, il che fece ridere Seiya "forse perché so come prendere la mia bimba". "Scemo" ora cominciava a stufarsi del suo carattere, non lo sopportava, Seiya si mette più vicino a lei fino a poterla abbracciare. "Ti prego non fare la musona, ti amo all'impazzata" per quanto poteva dimostrare di essere cattiva, Heles era dolce così si abbraccia a lui, crogiolandosi nel suo calore. Seiya comincia ad accarezzarle il seno, avvinghiarsi nelle sue gambe e baciarle quelle labbra così rosse che sembravano fragole. Heles comincia a mugugnare e si aggrappa alle spalle di Seiya finchè non gli fa sangue graffiandoli la schiena. Finché e proprio Seiya a fermare la magia "dai finiamo quel maledetto disegno", così si alzano e si vestono (Heles aveva difficoltà per il dolore alla pancia) ed escono dalla palestra senza farsi vedere. Ritornati in aula furono fermati da un professore, che messo al corrente della loro assenza, si era messo a cercarli "dove eravate finiti voi due?" Seiya conosceva quel prof così pensò di sviare quache scusa "abbiamo avuto delle discussioni, così siamo usciti dalla classe" il prof all'inizio non sembrava molto convinto tanto che cercava di cogliere un errore nello sguardo di Heles. Ma lei tiene lo sguardo oltre il suo, così lui non capisce a cosa sta pensando. I minuti sembravano ore, ma alla fine il prof ci crede e li lascia tornare in classe. "Per un attimo ho creduto che avesse notato il succhiotto sul tuo collo" dice Seiya mezzo piegato dal ridere, "bravo! Urlalo tanto che ci sei razza di stupido". Heles gli da un pizzicotto sulla guancia da farlo lamentare "ahi! Come sei crudele mia bella" e detto questo si accomoda sulla sedia, mentre Heles si rimette sul banco a gambe incrociate. Però con una differenza: stavolta Heles alza la maglia fino togliersela, e dopo anche il reggiseno "Heles che fai se ti vedono" Heles lo guarda maliziosa " allora sbrigati" e si copre il seno con le mani "vorrei tanto che quelle mani fossero le mie" disse Seiya "mi spiace hai già avuto la tua razione " lei sapeva sempre tenergli testa. Finito il capolavoro Seiya guarda Heles e le dice "peccato che gli altri ti ammireranno su carta, io posso vederti e toccarti" e dicendo questo la fece ridere di gusto. Finito il disegno fanno le borse ed una volta usciti da scuola vanno in un parco. Heles si siede a cavalcioni sulle gambe di Seiya, sente il suo calore, il suo primo maschile. Seiya l'abbraccia e la bacia divorandola e intanto le toccava il seno, "ti amo biondina" "ti amo pittore da strapazzo" è detto questo cominciano toccarsi sotto i vestiti, baciandosi e magari se non c'era nessuno una piccola scopata se la sarebbero concessa in quel parco.

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