Gli Occhi di Carlos

di tatarella20
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Segreti o Bugie? ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni e tradimenti... ***
Capitolo 3: *** Arrivi e Partenze... ***
Capitolo 4: *** Rientri ed Incontri... ***
Capitolo 5: *** Notizie e Novità... ***
Capitolo 6: *** Shock e flashback… ***
Capitolo 7: *** Paparazzi e Annuari... ***
Capitolo 8: *** Calcio e Baci... ***
Capitolo 9: *** Solitudine e Cospirazioni... ***
Capitolo 10: *** Preoccupazioni e chiarimenti... ***
Capitolo 11: *** Preparativi e Rientri... ***
Capitolo 12: *** Compleanno e Rischi... ***



Capitolo 1
*** Segreti o Bugie? ***


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Gli occhi di Carlos:

 

1. Segreti o bugie?

 

  • “Patty tieni questa?”
  • “Cos'è?”
  • “Avanti prendila...!”
  • “Ok, ma mi spieghi cos'è?”
  • “E' un portafortuna, arriva dall'Italia, laggiù sono molto scaramantici e la tartaruga in alcune zone, sopratutto nelle isole, è simbolo di fortuna, avanti prendilo!!”
  • “Tamara io...”
  • “Lo so, lo so, non sai cosa dire per ringraziarci vero?”
  • “Si, esatto...”
  • “E guarda!?”
  • “Oddio, adesso ho paura...”
  • “Addirittura...non è niente di particolare, si chiamano Nacchere e arrivano dalla Spagna, si suonano e vengono usate per tenere il ritmo nel Flamenco, oh!! Ragazze dovreste vedere le ballerine, sono eccezionali, pensa che Fabio si è buttato in mezzo a loro, ha fatto una figuraccia...ahahahahah!!” - disse Tamara facendo ridere anche me
  • “Grazie tesoro, anche io ti amo!!” - commento il neo-marito di una delle mie migliori amiche
  • “Oh dai amore è vero!!”
  • “Vedrai!!..Ragazzi ho deciso di prendere lezioni di Flamenco...e...- il povero Fabio non riuscì a finire la frase che quel gruppo scatenato di amici che ci trovavamo intorno, compresa la sorella e il cognato, gli scoppiarono a ridere in faccia – come siete simpatici, gran begli amici, grazie!!”
  • “Senza offesa amico ma...non ti ci vedo con delle Nacchere in mano a tenere il tempo...” - rispose Santiago
  • “E' vero, a malapena riesci a camminare, figurati a tenere il tempo, muovere i piedi e le mani tutti insieme...No, mi dispiace ma non ti ci vedo!!” - rincarò la dose Guido
  • “Spiritosi, e questa sarebbe amicizia...?”
  • “Ahahahahahah” - la faccia offesa di Fabio fece scoppiare tutti in una fragorosa risata, tranne a me che mi fece solo sorridere

Avere attorno i propri amici per me, era una consolazione oltre che una fortuna, mi ritrovai a fissare la tartaruga che Tamara e Fabio mi avevano portato dal loro viaggio di nozze in Europa, era molto particolare in legno fatta e dipinta a mano, arrivava dall'isola di Lampedusa, aveva un sguardo dolce e delicato, e mi ritrovai a chiedermi se davvero ne avessi bisogno...

Beh considerando il fatto che sono sempre stata sola da quasi dieci anni e ho un figlio che di anni ne ha due, un lavoro che mi porta sempre a conoscere gente nuova e degli amici che mi sono sempre stati vicini, no forse di fortuna ne ho avuta fin troppa, o forse no?

Guardandomi intorno, ritrovo le persone di sempre, gli amici di sempre, negli anni abbiamo avuto tanti problemi e in buona parte siamo riusciti a risolverli proprio grazie a questa nostra forte unione, ma se penso a questi 10 anni mi ricordo delle lacrime di Giusy e Guido, del matrimonio di Tamara e Fabio, della passione di Sol e Santiago, dell'amore di Alan e Caterina e dei problemi di Antonella e Bruno e di tutto ciò che rappresentano Pia e Viny poi ci sono io, un amore che mi tormenta da tutta la vita, un bimbo di due anni avuto da una notte di passione e una vita piena di problemi, triste vero?

Beh per voi che siete all'esterno della mia vita può sembrare così, ma non per me, ho un lavoro che mi piace, una famiglia che mi sostiene sempre, degli amici che adoro e un figlio che amo più della mia stessa vita, la mia non è tristezza è solo consapevolezza di come stanno le cose, a volte mi chiedo come sarebbe andata se avessi risposto di si a Matias dieci anni fa, quando mi propose di trasferirmi con lui a Barcellona, e ogni volta mi ritrovo a rispondermi la stessa cosa, e cioè che non era quella la mia strada, dopotutto non era quello il mio destino, giusto?Beh comunque siano andate le cose, ora non posso di certo cambiarle, e comunque anche a distanza di anni la mia risposta sarebbe sempre rimasta quella, soprattutto ora.

Mi girai ad osservare Carlos che giocava, era così bello da mozzare il fiato, anche se è il cuore di mamma che parla, ma fa lo stesso, ora è lui il mio mondo e non cambierei la mia vita fino ad ora, perchè probabilmente lui non esisterebbe, quindi va bene così, con momenti felici come questi e momenti tristi.

  • “Ah giusto!!Abbiamo visto Matias...” - la voce di Fabio mi riportò alla realtà
  • “Si è vero, ha detto di salutarvi tutti!!” - disse Tamara
  • “Oh davvero?E sapete se torna?” - chiese Bruno
  • “No, non ci ha detto nulla...” - rispose afflitto Fabio, io intercettai lo sguardo che si lanciarono Giusy e Guido e non riuscì a interpretarlo, sembrava volesse dire un qualcosa ma fù troppo rapido ed enigmatico

Io abbassai lo sguardo ma fui richiamata all'attenzione da Antonella che si era accorta del mio turbamento:

  • “Patty, stai bene?”
  • “Si, tranquilla...” - Antonella e Giusy sapevano tutto, negli ultimi anni noi e la divina siamo divenute inseparabili e lo dobbiamo a Bruno e al suo intervento, loro sanno tutto su me e Matias, ogni volta che viene fuori l'argomento Giusy e Antonella cercano di glissarlo e di parlare di altro, ma non sempre i loro tentativi vanno a buon fine:
  • “Ragazzi sapete la novità...?” - chiese Giusy
  • “No che novità!?” - chiese Alan per tutti, ma Giusy spiazzata dalla domanda si voltò verso Antonella con una richiesta di aiuto negli occhi
  • “Ehm...abbiamo creato una linea per gli sposi...”
  • “Eheheheh, ragazze lo sapevamo già...Avete creato il mio abito da sposa!” - disse Tamara
  • “Si ma, ehm...” - Antonella si voltò verso Giusy in preda al panico
  • “Si ma, adesso faremo delle sfilate, o almeno speriamo...” - rispose la mia amica di getto, i ragazzi le guardavano un po' perplessi, poi fu Bruno a capire il goffo tentativo delle mie amiche di cambiare argomento per non turbarmi oltre e le spalleggiò intavolando un altro discorso, il piano più astuto di Bruno andò a buon fine e l'argomento Matias si eclissò immediatamente.

Guardai Carlos quella sera era più attivo che mai, il pallone da calcio che gli zii gli avevano portato da Torino con lo stemma della Juventus era diventato il suo tesoro più prezioso e non lo mollava mai, sarei rimasta ore ad osservarlo ma mi alzai e posai un bacio sulla sua fronte:

  • “Bene ragazzi, io scappo, ci vediamo domani sera va bene??Anto, Bruno grazie per...”
  • “Ahhh, nessun problema – disse Antonella, facendo il solletico a Carlos – ci divertiremo insieme, e poi abbiamo tante sorprese per il nostro nipotinooooo....eheheh!!”
  • “Anto, vi prego...non lo viziate però...” - li supplicai io, mentre salutavo gli altri
  • “Vattene...aria, non ti vogliamo più vedere fino a domani sera...Via!!Vai...” - mi disse Bruno mentre con decisione mi accompagnava alla porta, gli altri scoppiarono di nuovo in una risata e io ricevetti la porta in faccia.

 

***

 

  • “La mamma s'è ne andata Carlos, siamo liberi...!” - dissi con entusiasmo
  • “Ragazzi!Secondo me Patty vi uccide prima o poi...” - disse Giusy ridacchiando
  • “Non lo farebbe mai...!! - rispose Caterina con sicurezza – Altrimenti chi la aiuterebbe con il piccoletto!?Vero Carlos...?” - disse Caterina prendendo in braccio Carlos e sbaciucchiandolo
  • “Tia Caterina, sono troppo piccolo per avere una fidanciata...!E poi lo zio Alan si inzegolisce...” - disse Carlos con naturalezza facendo ridere il gruppo
  • “Sai Carlos, secondo me diventerai un dongiovanni da grande...?!” -  commentò Guido
  • “Grazie tio...”
  • “Mmmm, non lo prendere come un complimento, non è una bella cosa, devi essere sempre fedele alla tua futura fidanzata...” - commentò Giusy dando un pizzicotto a Guido che imprecò sottovoce
  • “Davvero?Anche quando sarò un grande calciatore?”
  • “Sempre...” - rispose Pia
  • “Tia Tamara?”
  • “Dimmi, tesoro?”
  • “Cosa vuol dire Dongovanni?” - disse il piccolo
  • “Beh...come posso spiegartelo!!” - disse Tamara chiedendo aiuto a Sol che la fissava con occhi stralunati
  • “Ti rispondo io... - si intromise Viny – un Dongiovanni è un ragazzo a cui piacciono le belle ragazze, tante belle ragazze e che si diverte a....conoscerle diciamo così...!”
  • “Allora io sono un dongovanni?”
  • “Perchè?” - chiese Santiago
  • “Perchè conosco tante belle ragazze....come le tie...”
  • “Amore...” - noi ragazze ci precipitammo ad abbracciare Carlos ancora in braccio a Caterina e iniziammo a tempestarlo di baci
  • “Si, diventerà un Dongiovanni!!E della specie peggiore pure...” - commentò Fabio bevendo un sorso del suo drink appoggiato sul tavolo, scatenando il coro di assenso degli amici attorno a lui.
  • “E' un adulatore nato quel bambino, guardatelo...è bastato un complimento e si sono precipitate da lui...ai nostri tempi non eravamo così...!” - disse Alan
  • “Già...” - commentò Bruno
  • “Ah a proposito di Matias, prima avete spudoratamente glissato l'argomento, tu, Anto e Giusy, e posso benissimo capire il motivo, ma se continuate a proteggerla in questa maniera probabilmente lei continuerà a pensarci e a mangiarsi le mani...” - disse Santiago
  • “No, non è questione di proteggere o meno Patty, è che a noi viene spontaneo dover eclissare ogni volta, sappiamo benissimo che Matias in Spagna ha una fidanzata e sta per sposarsi ma Patty no, quindi non vorremmo che venisse a saperlo così...Vorremmo che fosse lui a dirglielo...”
  • “Andiamo Bruno, anche Patty si sta per sposare e con Lucas tra l'altro...non è una novità...e Matias lo sa questo...è inutile girarci intorno...le ragazze non fanno bene a tenerle nascosta la cosa...”
  • “Non lo sa...” - si intromise Guido
  • “Cosa?” - chiese Fabio
  • “Matias non sa che Patty si sta per sposare... - disse Guido, finendo il suo drink – Giusy non glielo ha mai detto, e a meno che non lo abbia fatto tu Fabio o qualcun altro di voi...lui non sa nulla!”
  • “Ma perchè?” - chiese Fabio, confermando che lui a Matias non aveva detto nulla
  • “Non mi sembrava giusto, non sono io quella che deve dire a Matias che la ragazza della sua vita sta per convolare a nozze con il suo più acerrimo rivale, io credo che la cosa migliore per tutti è che si parlino loro due...” - rispose Giusy lasciando le altre ragazze a coccolare Carlos
  • “A me non sembra giusto, voglio dire si sono rifatti una vita con due persone completamente differenti, dobbiamo riprendere un altra volta il discorso?” - chiese Viny
  • “Non si tratta di quello ragazzi, il punto è uno solo...Matias nonostante tutto vorrebbe riavvolgere il nastro...” - dissi risedendomi
  • “Ma non si può Anto...per la miseria, rimaniamo sempre lì...Matias e Patty si stanno per sposare, chi tra un anno e chi tra sei mesi, ma di fatto quello rimane...” - disse Fabio alterandosi
  • “Già il fatto che non sappia di Carlos è un brutta cosa...e poi che non sappia del matrimonio...mi sembra eccessivo...Matias lo deve sapere, gli sono state nascoste troppe cose in questi anni, e sinceramente ad un amico non si può fare questo...quindi che lo vogliate o meno...glielo si deve dire!!Ok...?”- disse Alan coinvolto dalla foga di Fabio
  • “Tranquillo, lo faremo presto e di persona...!” - disse Giusy sorridendo e fissando Carlos
  • “In che senso!?” - chiese Caterina, che aveva mollato Carlos tra le braccia di Tamara e Sol
  • “Matias tornerà a Buenos Aires!Ha accettato la corte spudorata del Boca, e oggi firmava il contratto, entro la fine del mese è qui...!” - rispose Guido
  • “Cosa? Dite sul serio...?” - chiesero in coro gli altri ragazzi, entusiasti della notizia
  • “Si, finalmente saremmo di nuovo insieme...” - disse Guido
  • “Ma ci pensate, il grande Matias Beltran che torna in Argentina, che torna a casa per giocare a calcio!!” - commentò Santiago elettrizzato
  • “Certo, ma con lui arriverà Linda...e ho paura che saranno guai seri...” - dissi fissando Carlos che ormai stanco di giocare si era accoccolato tra le braccia di Tamara e dormiva profondamente.

 

 

***

 

Oh, che bello che sarebbe poter restare con Carlos questa sera, e invece no, lavoro, lavoro lavoro!!

Ora capisco perché le donne di una volta non lavoravano, loro rimanevano a casa a fare la calza e a badare ai bambini, non che sia la mia massima aspirazione, ma dover mollare sempre mio figlio agli amici o ai nonni, non è una gran cosa mi pare.

Quella sera le strade di Buenos Aires erano colorate di rosa, il sole che stava tramontando sul mare regalava alla città l'aspetto di un confetto e la rendeva splendida per chiunque, faceva ancora caldo la sera nonostante fosse settembre inoltrato e si poteva tranquillamente passeggiare senza avere bisogno di una giacca, i miei amici continuavano ad evitare l'argomento Matias ma io sapeva tutto da oltre un mese:

 

Ero seduta in un bar del centro aspettando che Carlos finisse di mangiare il suo gelato e di giocare con gli amici e decisi di spulciare uno dei notiziari di gossip che tanto odiavo, ero stata parecchie volte vittima dei paparazzi argentini, e ogni tanto mi avevano causato dei guai e quindi raramente mi veniva la voglia di sfogliare quei giornali, ma l'istinto quella volta mi disse il contrario e quindi svogliatamente iniziai a sfogliarne le pagine, ben presto mi ritrovai ad apprezzare le scarpe di una star piuttosto che la borsa di un altra, ma continuando a voltare pagina, mi ritrovai di nuovo di fronte quel sorriso, la foto ritraeva un ragazzo a petto nudo sorridente e sexy da morire abbracciato ad una ragazza mora bellissima, era Matias e da quello che il giornale diceva, lei era Linda e sarebbero convolati a nozze presto, entro l'anno successivo, persi un battito e richiusi il giornale di colpo, lanciandolo nel tavolo accanto, e dopo qualche secondo presa da un moto di rabbia e disperazione tirai fuori il cellulare e composi il numero che le mie dita sapevano a memoria:

  • “Pronto!”
  • “Ciao Matias, sono Patty...come stai?”
  • “Oh!Ciao...beh, sto bene grazie!Tu come stai?” - la sua voce riempiva le mie orecchie di speranza bella e calda come me la sono sempre ricordata
  • “Bene grazie, ho saputo la novità...”
  • “Quale novità...?”
  • “Ti stai per sposare, congratulazioni...!” - dissi d'un fiato
  • “Ah beh, chi te l'ho ha detto Giusy?” - chiese lui, la voce tradì un tremolio imprevisto
  • “No, no, Giusy non mi ha detto nulla, l'ho saputo dai giornali, è una notizia pubblica, ah ah ah!!Il grande calciatore argentino si sposa...beh, non è irrilevante come notizia...” - dissi, ormai sull'orlo delle lacrime
  • “Beh, speravo di dirtelo di persona...Mi dispiace che tu  lo sia venuta a sapere così...”
  • “Non ti preoccupare Matias, è giusto così, e comunque ne ho approfittato per darti anche io una notizia...”
  • “Ah si!E quale?”
  • “Lucas mi ha chiesto di sposarlo...e io gli dirò di si...quindi...siamo a posto giusto??”
  • “Si siamo a posto...!!” - il silenzio che prosegui fu colmato da un sospiro di Matias, ma non sembrava di sollievo, era qualcos'altro che in quel momento non percepì
  • “Siamo amici, vero?” - chiesi
  • “Quello sempre...” - la pausa che seguì fu come un accordo silenzioso tra noi
  • “Stammi bene Mathi, ancora congratulazioni, Sii felice!!Mi raccomando...”
  • “Patty, aspetta...non riagg....”
  • “Ciao...” - e chiusi la telefonata, la lacrima che non mi ero accorta di avere aveva rigato il mio volto come a dividere un mondo da sogno da uno da incubo, ora dovevo capire se ero entrata nel sogno o nell'incubo. 

 

Il ricordo di quel pomeriggio mi bloccò in mezzo alla strada, quando me ne accorsi i passanti mi schivavano come se fossi una pianta messa nella posizione sbagliata, ripresi a camminare il sole era tramontato e il buio stava prendendo il sopravvento, entrai nel locale e mi sedetti al solito tavolo, il mio lavoro consisteva nello scovare giovani di talento da proporre alle varie case discografiche o alle agenzie di moda o alle scuole di recitazione, mi piaceva dare l'opportunità ad altri di sfondare e avere successo, molti dei miei pupilli erano diventati star internazionali, e avevo ancora contatti con tutti loro, ero stata una mamma per loro, io ex stella della canzone Argentina ero ora Talent Scout di successo a Buenos Aires, roba da non credersi. Avevo smesso di cantare dopo due anni che Matias era partito per la Spagna, mi era passato l'entusiasmo dopo la nostra rottura, e la mia voce aveva perso la voglia di emettere suoni o altro.

La serata non svegliò in me nemmeno la voglia di cercare, la gente che mi conosceva cercava di approfittare della mia presenza per presentare amici o parenti che per loro erano di talento, ma nessuno mi entusiasmò eccessivamente, così alla fine usci insoddisfatta e mi diressi a casa di Lucas, sperando di trovare almeno lì una persona un po' più coinvolgente.

Appena arrivai mi trovai a fissare l'ingresso della mia futura casa, era una villetta a due piani, le luci spente tranne quella della camera da letto che dava sul giardino, misi la chiave nella toppa e girai, sicura che Lucas si fosse addormentato con la luce accesa e attenta a non fare nessun rumore andai di sopra, ma forse sarebbe stato meglio quella sera se fossi tornata a casa mia.

Appena aprii la porta Lucas si voltò verso di me, sorpreso e scandalizzato nel vedermi lì, non disse una parola, non c'era nulla da dire, mi avvicinai al comodino, mi sfilai l'anello e lo appoggiai li sopra. Guadalupe non osava nemmeno guardarmi in faccia, io mi voltai e ripresi l'uscita della casa, prima di uscire appoggiai la copia delle mie chiavi sul mobile all'ingresso e varcai la soglia inspirando aria pulita, ignorando Lucas, che mi gridava di fermarmi:

  • “Patty aspetta....Patty fermati...” - la voce di Lucas mi rincorreva mentre io a passo veloce svoltavo l'angolo della casa inoltrandomi nel parco, mi fermai e lui dovette curvare per cercare di evitarmi
  • “Cosa vuoi?” - chiesi e mi sorpresi della voce fredda e distante
  • “Quello che hai visto....non è come credi!!”
  • “Ah no!!E cosa sarebbe scusa?”
  • “Guadalupe mi stava massaggiando la schiena, l'ho incontrata per caso e le ho parlato del mio problema...” - cercò di scusarsi
  • “Ah davvero?Peccato che tu non fossi girato di schiena, e quando qualcuno ti fa un massaggio non si spoglia nudo completamente!!Guardati...” - dissi fissandolo, era nudo con solo un lenzuolo che gli copriva i fianchi
  • “E' un massaggio tipico orientale...” - disse continuando ad arrampicarsi sugli specchi
  • “Mi fai pena...Da quanto va avanti questa storia?” - chiesi sempre più fredda
  • “No, Patty non c'è nessuna storia!!Io non...”
  • “Lucas da quanto?” - chiesi sentendo la rabbia invadermi, lui abbassò lo sguardo disarmato
  • “Da sei mesi, circa...”
  • “Sei mesi??Fantastico...bene, bravo sono orgogliosa di te...” - dissi, iniziando a tremare, non era il momento di piangere, non per lui, mi venne in mente Matias lui non lo avrebbe mai fatto, respirai profondamente e ricacciai le lacrime indietro, non mi accorsi nemmeno che la mia mano si scontrò contro la sua guancia e fù troppo tardi per pensarci
  • “Questo, è perchè mi hai chiesto di sposarti!Il matrimonio è annullato, continua a spassartela con la spagnola...ti starà aspettando - mi voltai, ma ci ripensai e tornai indietro riassestandogli uno schiaffo sull'altra guancia – E questo è per Carlos, almeno lui aveva fiducia in te!” - e questa volta me ne andai senza più voltarmi indietro, non mi resi conto per quanto tempo avevo camminato nel parco, ma quando vidi una panchina cedetti alle gambe che mi facevano male e mi sedetti, tirai fuori il telefono, erano le 23:30, Antonella e gli altri erano ancora svegli sicuramente, senza rendermene conto schiacciai il pulsante di chiamata.

 

***

 

  • “Che ne dici Tami, mettiamo a letto il piccoletto?” - chiesi a mia cognata, che da quasi tre ore era ferma nella stessa posizione con Carlos che dormiva tra le sue braccia
  • “Si è meglio, ormai non sento più le braccia...” - rispose
  • “Fate piano, altrimenti si sveglia...” - disse Giusy, erano rimasti solo loro in casa con noi, Alan, Caterina, Viny, Pia, Sol e Santiago erano andati via da poco e ormai era ora di andare a dormire, portammo Carlos nel suo lettino e lo fissammo estasiate dormire tutte e tre per un bel po', prima di sentire il telefono di casa suonare e la voce di Bruno rispondere, io, Tamara e Giusy ci fissammo per un istante preoccupate, e raggiungemmo Bruno, Fabio e Guido in salotto:
  • “Pronto!?”
  • “Ciao Bruno...”
  • “Ehi ciao...Tranquilla è a letto e dorme come un angelo...” - disse
  • “No, non è per questo che ho chiamato...C'è Antonella?”
  • “Oh ehm si...Aspetta che te la passo...” - Bruno mi passò il telefono e con le labbra mi disse che era Patty
  • “Ehi darling, tranquilla il tuo angioletto dorme profondamente e ...” - ma venni interrotta
  • “Si lo so, non è per questo che chiamo...” - la sua voce al telefono era spenta e fredda
  • “Tesoro che succede, stai bene?” - chiesi sedendomi vicino agli altri e guardandoli uno ad uno
  • “Non lo so...” - disse
  • “Come non lo sai... Patty cosa c'è?” - chiesi ora preoccupata, avevo le gambe che tremavano
  • “Ho annullato il matrimonio...Quindi l'abito non mi serve più...” - disse tra i singhiozzi
  • “Oh, e perchè, com'è possibile?”
  • “Lucas ha una storia con Guadalupe da sei mesi...Li ho beccati a letto insieme...” - disse singhiozzando sempre di più, io fissai Fabio con sguardo assassino e lui non riuscì a capire
  • “Dove sei?Veniamo da...” - ma non riusci a finire la frase che venni interrotta
  • “No, no!Voglio stare sola...Ci vediamo domani. Ciao Antonella!!”
  • “No, aspetta Patty non...” - ma la comunicazione terminò

Gli altri mi fissavano interrogativi, io mi alzai e andai verso la finestra coprendomi il volto con le mani, Bruno preoccupato mi segui:

  • “Che è successo?”
  • “Patty ha annullato il matrimonio!” - risposi ad alta voce a beneficio di tutti
  • “Cosa...?” - chiese Guido allarmato
  • “Ma perchè?” - chiese Fabio facendo la domanda che tutti si stavano ponendo
  • “Lucas tradisce Patty con Guadalupe!!Li ha beccati a letto insieme questa sera...”
  • “Non è possibile...” - commentò Giusy incredula quanto me, notai che Tamara aveva abbassato il viso e lo aveva nascosto tra le mani
  • “E adesso?” - chiese Bruno
  • “E adesso, boh!!Non mi ha nemmeno detto dov'è, mi ha solo chiesto di stare sola e che ci saremmo visti domani...E se commettesse qualche sciocchezza?” - chiesi sempre più allarmata, Bruno mi abbraccio accarezzandomi i capelli
  • “No, non è il tipo, non lascerebbe mai Carlos da solo...” - commentò Giusy pensierosa
  • “Quella Guadalupe da quando l'hai portata qui Fabio, ha combinato solo guai, non la potevi lasciare in Spagna...” - disse alterata Tamara rivolta a mio fratello
  • “Mi dispiace, non avrei mai pensato una cosa del genere...Mi sento in colpa!” - rispose Fabio guardando in basso
  • “Non è colpa di Fabio, Tami, alla fine è stato un bene, chissà da quanto tempo Lucas aveva questa storiella, pensa se Patty lo avesse scoperto dopo il matrimonio, sarebbe stato peggio...” - rispose Guido
  • “Ha ragione!!Quel Lucas non mi è mai piaciuto, aveva ragione Matias su di lui...E' uno stronzo che si è approfittato di Patty...”
  • “Si Bruno, ma è il padre di Carlos...non è uno sconosciuto!!” - rispose Tamara infervorata
  • “Ha ragione, dobbiamo tenere presente quello... - commentò Fabio – insomma ragazzi, Patty si sposava principalmente per ridare suo padre a Carlos, tutto qui!!”
  • “No, non è così!!” - rispose Giusy, mordendosi la lingua dopo che gli era sfuggita l'affermazione sbagliata
  • “Che vuoi dire amore?” - io e Giusy ci fissammo, ormai non potevamo più stare zitte, era una situazione più grossa di noi, e quel segreto era diventato troppo grande
  • “Lucas non è il padre di Carlos!” - dissi e gli altri mi fissarono sbalorditi.

 

                                                                                                                                                                           

 

Buenos Dia Chicas, ahahah sono tornata con una fan fiction sul Mondo di Patty, purtroppo ci sono cascata pure io!!Eheheheh, allora cosa ne pensate? Commentate e commentate numerosi!!Attendo notizie...Adios Amigos!!Besito

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Capitolo 2
*** Rivelazioni e tradimenti... ***


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Gli occhi di Carlos:

 

2. Rivelazioni e tradimenti....

 

  • “Lucas non è il padre di Carlos!”
  • “Come sarebbe a dire?” - chiese Bruno, guardando prima me e poi Giusy interrogativo
  • “Circa tre anni e mezzo fa, Patty fece un viaggio in Europa, per gestire la promozione dell'album di Belinda, viaggiò l'Europa intera e andò a Madrid – Giusy fece una pausa, poi si alzò e andò alla finestra e Tamara sgranò gli occhi capendo all'istante dove andava a finire il discorso, mentre i ragazzi continuarono a fissarla increduli – proprio in quel periodo a Madrid si sarebbe tenuto il derby, Real Madrid vs Barcellona, Patty andò alla partita, riuscendo a ottenere i Pass per gli spogliatoi, e fu lì che si incontrò con Matias – a quel punto, Bruno si dovette sedere sul bracciolo del divano, ormai non più in grado di stare in piedi e i ragazzi sgranarono ancora di più gli occhi – Passarono la restante giornata a festeggiare la vittoria del Barcellona e forse, come ci disse Patty, bevvero un po' troppo e finirono a letto insieme, quando dopo un mese e mezzo Patty tornò a Buenos Aires era incinta di un mese e dopo una settimana si mise con Lucas facendo passare il tutto come una cosa normale tra innamorati...Matias cercò in tutti i modi di contattare Patty senza riuscirci e lei non volle mai dirgli di Carlos, quando nacque con lei c'eravamo io e Anto e ci raccontò tutto, all’inizio noi credevamo fosse prematuro e invece dopo che Patty ci raccontò la storia capimmo molte cose, la conferma che fosse di Matias mi venne l'anno dopo, quando Carlos aveva otto mesi, era una serata come questa e Patty ci lasciò il bimbo andando a lavorare, quando lo misi a letto lo fissai, per curiosità andai a prendere una foto di Matias da piccolo, erano identici, facevo fatica a credere che quello splendido bimbo fosse mio nipote, ma stetti in silenzio per rispettare il volere di Patty, più di una volta quando lo osservavo dormire andavo a prendere le vecchie foto di Matias, ma ormai mi basta guardarlo negli occhi e rivedo quelli di mio fratello, belli e gentili, e ogni volta mi chiedo perché Patty non voglia dirgli nulla, è un peso insopportabile, sentire mio fratello in Spagna e non potergli dire nulla, cosa succederà quando tra un mese tornerà a casa e vedrà la sua fotocopia in miniatura...?Come glielo si spiega...?Non lo so...”

Guido incredulo si alzò andando ad abbracciare Giusy che era scoppiata in lacrime, accarezzandole la schiena per farla calmare, io guardai Bruno che incredulo non sapeva cosa dire:

  • “E perché a noi non avete detto nulla?” - chiese Fabio
  • “Perché sei il migliore amico di Matias, e non so se avresti accettato di stare in silenzio...” - risposi
  • “Ecco perchè quando lo guardo mi viene sempre in mente Matias, ora capisco...” - disse Tamara
  • “Oltre a voi chi lo sapeva?” -  chiese Guido continuando ad abbracciare Giusy
  • “Carmen, Leandro e i tuoi suoceri...” - dissi
  • “E perchè a me non hai detto nulla?” - chiese Guido
  • “Per lo stesso motivo per cui Fabio non sapeva nulla, siete i migliori amici di mio fratello e non sareste riusciti a rispettare la volontà di Patty...”
  • “Ma sarei riuscito a rispettare la tua...” - rispose Guido asciugando una lacrima di Giusy
  • “Non ci posso credere!!Questo è veramente troppo...ragazze, ma vi rendete conto, Patty ha taciuto una cosa così a Matias e voi le avete dato ragione!!” - disse Fabio iniziando a camminare per il salotto nervoso
  • “Amore fermati un attimo e prova a ragionare!” - disse Tamara rivolta a Fabio
  • “No, non provare a farmi ragionare, perchè è completamente inutile, non vedo quale sia il motivo di questo silenzio prolungato...”
  • “Fabio, io posso capire quello che Patty ha fatto...Non la giustifico ma la capisco!!Cosa pensi che avrebbe fatto Matias se avesse saputo di Carlos?Avrebbe mollato tutto e sarebbe tornato a Buenos Aires, e poi?Avrebbe giocato nel Boca??Impossibile, a quel tempo Matias stava vivendo il momento migliore della sua carriera, ha vinto il Pallone D'Oro e la Scarpa D'Oro per due anni di seguito...Patty non gli avrebbe mai permesso di mollare tutto e tornare in Argentina, lo sai!!Lei ha sempre detto che Matias era la persona più importante della sua vita e non gli avrebbe mai messo i bastoni tra le ruote qualsiasi cosa sarebbe successa...Carlos è la conferma che Patty è innamorata di Matias da sempre e lo sarà per sempre, ma non voleva che lui si sentisse legato a lei per Carlos...Lo so è brutto da dire, e volendo anche egoistico ma è la verità...E se Giusy e Antonella hanno rispettato, così come l'hanno rispettato i suoi genitori e i genitori di Matias il volere di Patty, non vedo perchè non lo dovremmo fare noi, non è compito nostro...” - rispose Tamara decisa, Fabio si sedette vicino a lei e le appoggiò la testa sulla spalla sospirando
  • “E ora, noi cosa dovremmo fare?” - chiese Bruno guardandomi
  • “Nulla, aspettare che Matias torni, aiutare Patty...supportare i nostri migliori amici, nella maniera che sappiamo fare solo noi...” - disse Guido
  • “E dirlo agli altri, non possiamo più nasconderlo...” - disse Giusy
  • “Facciamo così, tra una settimana tornano Gonzalo, Felicitas e Martin da New York io propongo di organizzare una cena per il loro ritorno e di convincere Patty a parlare, altrimenti lo faremo noi...Cosa ne dite?” - propose Bruno
  • “Va bene, rimandiamo tutto tra una settimana...” - disse Fabio
  • “Speriamo di uscirne vivi...Perchè l'arrivo di Matias e Linda non sarà dei più rosei temo...per nessuno!!” - dissi infine sospirando

 

***

 

Avevo la testa che girava vorticosamente non riuscivo a capire cosa stessi facendo, avevo ancora il telefono in mano, e non mi accorsi che ancora una volta le mie dita avevano risposto al cuore invece che al cervello, mi ritrovai con il telefono appoggiato all'orecchio, incurante della persona che stessi chiamando:

  • “Pronto Patty, sei tu?” - calda e rassicurante, era l'unica voce che avrei voluto sentire, non volevo mio padre, ne mia madre, ne i miei amici, volevo solo sentire lui
  • “Scusa, forse è notte fonda da te, ma avevo bisogno di parlarti...” - dissi cercando di rimanere lucida, ma non riuscendovi, lasciando così libero sfogo ancora una volta alle lacrime
  • “Cosa è successo??Così mi fai preoccupare, non posso correre da te e consolarti, quindi per favore, dimmi che succede!!” - disse
  • “Scusa, hai ragione, ma in questo momento l'unica persona che volevo sentire eri tu, non mi interessava altro...Ho fatto il numero inconsciamente, mi dispiace!!”
  • “No, no...va bene!!Ma dimmi che è successo...Stai piangendo a dirotto, e anche se credi che sia abituato alle tue lacrime, ti sbagli di grosso...è una sensazione che non auguro a nessuno...” - cercai di darmi un contegno sapendo che avrei dovuto spiegargli il motivo e quando recuperai l'uso della parola
  • “Ho annullato il matrimonio...”
  • “Ah, ehm!!Mi dispiace...cosa è successo??”
  • “Lucas, mi tradiva da sei mesi con Guadalupe...!E li ho beccati a letto insieme!”
  • “Oh Patty mi dispiace tanto, ma quando è successo?”
  • “Un ora fa circa...!E non so cosa fare adesso...Ti prego aiutami!!” - era una richiesta di aiuto disperata la mia, sapevo che non avrebbe potuto fare nulla, era in un continente diverso, con una donna che probabilmente lo stava fissando cercando di capire con chi stesse parlando e io lo avevo disturbato come se fosse la cosa più naturale del mondo, ma non la era
  • “Non fare nulla, hai annullato il matrimonio e già questo è un inizio, continua la tua strada. Ora respira...Conoscendo Buenos Aires in questo momento c'è la brezza della notte, quindi inspira profondamente...Se vuoi urla, piangi, dimenati, ma non ti scordare mai che Patrizia Diaz Rivarola non è seconda a nessuno. Chiaro?Nemmeno a una spagnola, falsa e doppiogiochista...Riprendi la tua vita come se nulla fosse successo...Io arrivo presto!!E ti darò una mano...” - disse convinto
  • “Si hai ragione...” - risposi con la voce incrinata
  • “Forza!!Sono lì con te, non mi vedi ma la mia presenza c'è sempre...Sono come un angelo custode pronto ad imbracciare le armi per difenderti...e poi non sei sola, ricordatelo”
  • “Oh Matias!!Grazie, sarebbe bello se tu fossi qui veramente”
  • “Te l'ho detto, presto ci sarò...”
  • “Cosa vuoi dire?” - chiesi sorpresa
  • “Oggi ho firmato il contratto con il Boca, dammi tempo un mese e torno a casa...A braccia aperte!!”
  • “Matias!!Sono felicissima...E' sempre stato il tuo sogno...!E poi non vedo l'ora di conoscere Linda!!” - dissi senza nemmeno rendermene conto
  • “Quella è un'altra storia...” - disse e la sua voce assunse una punta di amarezza
  • “Che vuoi dire?”
  • “Appena arrivo te la racconto!!” - rispose tranquillo
  • “Va bene!!Ci vediamo presto allora...”
  • “Si!!Prestissimo...Ciao...Salutami chi sai tu!!” - disse sospirando pazientemente
  • “Lo farò...stanne certo!!Ciao a presto!!” - era bastato poco a Matias per tirarmi su il morale, anche se appena chiusi la telefonata già sentivo la mancanza della sua voce, aveva ragione non ero sola, Carlos aveva bisogno di me e Matias lo sapeva.

 

***

 

Eravamo rimasti d'accordo noi sei, che la sera dopo ci saremmo ritrovati ad aspettare Patty che veniva a prendere Carlos, eravamo un po' nervosi, il piccolo trotterellava per casa con il triciclo nuovo di zecca e Guido lo seguiva cercando inutilmente di acchiapparlo, questo spezzò la tensione anche perchè più di una volta il poveretto aveva sbattuto la faccia a terra scatenando l'ilarità dei presenti, Giusy aveva lo stomaco che le si contorceva, bastava guardarla mentre si torturava le mani per capirlo, Tamara era seduta accanto a lei come una sorta di amuleto, ma non serviva a molto, Fabio entrava e usciva dalla cucina con sempre qualcosa da mangiare mentre Bruno era appoggiato allo stipite della finestra che dava sul giardino e sorrideva ogni qual volta che Guido inciampava, mentre io ero in cucina intenta a salvare il frigo da mio fratello e cercare di preparare qualcosa per cena per noi sette e per Carlos, in totale silenzio. Non era la solita casa, regnava la calma che precede la tempesta e per me, abituata al casino, era raccapricciante. Il silenzio venne interrotto dal campanello, era la resa dei conti, usci dalla cucina e bloccai con naturalezza il triciclo con in cima Carlos ricevendo un occhiataccia da Guido a cui diedi, come risposta, un'alzata di spalle e poi feci  mangiare il piccolo, vidi Giusy respirare a fondo mentre Tamara e Fabio si voltavano verso Bruno che apriva la porta.

La tensione accumulata si frantumò nello stesso istanti in cui tutti vedemmo Patty, gli occhi rossi e gonfi, lo sguardo spento e il viso scavato, Bruno di fronte a lei cedette all'istante avvolgendola in un abbraccio, sapevo che non avrebbe retto dopotutto era la sua migliore amica, anche se la sera prima era stato il più convinto nel volergliene dire quattro:

  • “Come stai?” - chiese Bruno
  • “Non bene!” - rispose sempre abbracciata a Bruno, che la teneva stretta quasi da toglierle il respiro, ma lei non protestò e si fece coccolare. Quando Carlos la vide le corse incontro, lei lo prese in braccio, stringendolo a se e dandogli un sonoro bacio.
  • “Mamma perchè pangi?”
  • “No, amore, non sto piangendo!” - rispose cercando di sorridere
  • “Ma hai gli occhi rocci!”
  • “Fuori c'è un po di vento, e lo sai che la mamma ha gli occhi delicati!” - mi avvicinai e le diedi un bacio, asciugando poi con le dita la lacrima che le era sfuggita, sapevamo che non avremmo resistito alla sua faccia.

Guido poi prese al volo Carlos e lo fece volare in aria:

  • “Eheheh, ti ho preso mascalzone!!Adesso te la faccio pagare!!” - disse Guido facendo ridere Carlos
  • “Mamma, lo tio è caduto tante volte ogghi...”
  • “Ah si, e come mai?” - rispose mentre veniva travolta dall'abbraccio stritolatore e super-affettuoso di Fabio
  • “Perchè lo tio Bruno mi ha regalato il tric-trici-trichiclo...e mentre ghiravo lui cercava di prendermi, ma non ci riusciva...” - disse soddisfatto per poi ricominciare a ridere del solletico di Guido
  • “E adesso che ti ho preso non ti mollo più piccoletto...” - disse Guido continuando a giocare con Carlos

Patty si sedette sul divano abbracciata a Tamara e Giusy, e mentre Guido distraeva Carlos iniziò a raccontare cosa fosse successo la sera prima:

  • “Non so perchè ci sono andata, forse avevo bisogno di distrarmi. Non lo so!Ma quando sono arrivata lei era sopra di lui, capite!!E sapete qual'è stata la scusa?Le stava facendo un massaggio orientale, nudi completi...Poteva trovare una scusa migliore...Me ne sono andata ma lui mi ha seguito, gli ho tirato due schiaffi e ho chiuso tutti i miei rapporti con lui...” - disse tutto in un fiato, più che la disperazione, negli occhi leggevo amarezza, ma c'era altro che in quel preciso istante non capii
  • “E poi dove sei stata?Hai chiamato qui, ma dopo...sei andata a casa dai tuoi?” - chiese Giusy
  • “No!!” - disse scuotendo la testa alzandosi e andando alla finestra
  • “E sei rimasta da sola...?” - chiese Tamara
  • “Non ero sola, avevo il mio angelo custode...” - disse e la vidi sorridere, io e gli altri ci guardammo un secondo
  • “Non comprendo!!” - commentai spiazzata
  • “Voi credevate che io non sapessi nulla di Matias e Linda, non è vero? - chiese improvvisamente, lasciando tutti di stucco, persino Guido che anche se giocava con Carlos aveva sentito tutto, così lo mollò sul suo triciclo e si fece più concentrato – Io e Matias ci siamo sentiti spesso in questi due anni, ma la notizia l'ho trovata su un giornale, è stato lui il mio angelo custode ieri sera, sono stata al telefono con lui per un bel po' prima di tornare a casa. Lui ha sempre saputo tutto, aveva ragione su Lucas e persino su Carlos...- quella notizia ci lasciò ancora più esterrefatti – non vi ho mai detto che lui lo sapeva, non c'è ne mai stata occasione, ma quando avevo bisogno di un consiglio che riguardasse Carlos mi bastava chiamarlo e lo trovavo, sempre...” - disse
  • “Quindi lo sa che è suo figlio!?” - chiese Bruno, Patty si voltò sorpresa dalla consapevolezza che lui sapesse di quella storia
  • “No, lui crede che sia di Lucas, o meglio, Matias pensa che non sia nemmeno di Lucas e io  non gliel'ho mai detto!!Un conto è dire per telefono che ho un figlio, un altro è dirgli che è suo figlio...” - disse Patty, era come se si fosse ripresa, aveva riacquistato l'energia in pochi minuti di conversazione, la Patty che era entrata da quella porta mezz'ora prima non c'era più, era di nuovo lei, solare e sorridente, dolce come sempre ma un po' lontana, quasi surreale
  • “E adesso cosa hai intenzione di fare?” - chiese Guido ancora seduto per terra con Carlos che gli girava intorno beffardo e divertito
  • “Riprendere la mia vita in mano, soprattutto ora che Matias torna a casa...” - disse e ancora una volta ci lasciò senza parole
  • “Beh, per l'ennesima volta in venti minuti ci lasci senza parole...” - disse Tamara
  • “Lo so!!E vi ringrazio...Siete gli amici migliori che si possano avere...” - disse con gli occhi lucidi
  • “Grazie, ma in che senso?” - chiesi ricevendo un occhiataccia da Bruno
  • “Lo sapete benissimo, voi sapevate che Matias si sta per sposare e che Carlos è suo figlio, e non avete detto nulla ne a me ne a lui...Stavate aspettando che fossimo noi stessi a comunicare la notizia a entrambi, avete taciuto il segreto per così tanto tempo, che vi rende onore!!Ma ora a questo penseremo noi...Dobbiamo essere noi a parlare di tutto questo, di Carlos e di Linda senza avere paura di nulla...Non voglio avere altri segreti con nessuno, soprattutto con Matias...Però ancora una volta tutto ciò che mi viene da dire è grazie!!In questi anni siete stati degli amici, degli zii e dei genitori favolosi sia con me, che con Carlos e questo non lo dimenticherò mai...” - disse commuovendosi ancora
  • “E tutto questo discorso dove arriva a parare?” - chiese Fabio
  • “Da nessuna parte, lo so che sei arrabbiato Fabio, e so che probabilmente avete scoperto di Carlos solo ieri sera e la cosa è ancora fresca, ma ti prometto che appena Matias varcherà le porte dell'aeroporto glielo dirò, lo giuro!!Ora non mi resta che dirlo agli altri, ma sarà la parte meno complicata, ciò che mi sarà più difficile sarà spiegare a Carlos che lo zio Lucas non lo rivedrà mai più...” - disse guardando il piccolo che con il suo triciclo continuava a perlustrare la casa in lungo e in largo.

Giusy l'abbracciò ancora più forte finalmente libera dalla sensazione di colpa allo stomaco, e felice del cambiando avvenuto così rapidamente nella sua amica:

  • “Jo te quiero mucho!!” - disse fissandola ora negli occhi
  • “Gracias!!” - rispose, poi suonarono di nuovo al campanello.
  • “Arrivo!!” - dissi correndo ad aprire la porta, ma appena lo vidi gliela sbattei in faccia
  • “Anto?Chi era?” - chiese Bruno
  • “Oh, nessuno, avevano sbagliato porta!! - ma il campanello risuonò di nuovo – Ehm, scusa Guido non è che porteresti Carlos di là nella stanza dei giochi chiudi bene la porta e poi torni di qua con noi?!” - chiesi al mio amico mentre tutti mi guardavano con fare interrogativo
  • “Anto che succede?” - chiese Giusy e il campanello risuonò di nuovo, aspettai fino a che Guido fece quello che gli avevo detto e nel frattempo il campanello suonò di nuovo
  • “Ecco cosa succede!” - aprii la porta e tutti videro Lucas in piedi di fronte a noi, fu una reazione spontanea quella di Guido che appena lo vide gli si scaraventò addosso, Patty e Tamara si erano alzate e in sincrono si erano spostate accanto alla porta della cucina, Giusy non riuscì lì per lì a capire perchè fu troppo veloce, ma quando si rese conto che il marito stava massacrando uno chiese a Fabio e Bruno di intervenire, ma loro non si mossero, anzi Fabio la prese e la spostò dietro la sua schiena, mentre Bruno mi spinse verso la cucina
  • “E' meglio che non guardi oltre...Potrebbe non piacerti!!” - le disse Fabio, Giusy si aggrappo a lui girandosi dall'altra parte cercando di non sentire ma la cosa fu vana, il Guido impacciato e carino che prima giocava con Carlos aveva lasciato spazio al Guido forte e terribile che si avventava su Lucas.

Quando Guido, tiro su di peso Lucas e lo sbatté sul divano di pelle bianca come se fosse un sacco di patate, aveva gli occhi che luccicavano dall'adrenalina, le mani strette a pugno, respirava affannosamente e i capelli erano tutti spettinati, per un controsenso Giusy l'ho trovò più sexy che mai, le nocche erano ricoperte del sangue che usciva dalla bocca di Lucas, mentre Patty, Tamara ed Io eravamo strette abbracciate spaventate dalla forza del nostro amico e Giusy ancora abbracciata a Fabio non osava dire nulla, sapeva che quando Guido partiva per la tangente era impossibile anche solo avvicinarsi. Ma quando vidi Bruno avvicinarsi al divano fui io a chiudere gli occhi e fu in quel preciso istante che Lucas vide veramente arrivarsi la morte in faccia, il pugno che Bruno gli tirò in mezzo ai denti lo spedi nel mondo dei sogni, per un bel po'...

 

Appena Lucas iniziò a riprendersi, cercò di mettere a fuoco la situazione, si vedeva che il labbro e l'occhio gli facevano male e la mandibola scricchiolava in modo sospetto, Guido era girato di spalle e guardava fuori dalla finestra, con Giusy che era appoggiata al suo braccio e cercava di calmare la furia che ancora non aveva scaricato, Bruno era seduto sul divano aspettando che Lucas riprendesse conoscenza e Io era accanto a lui, mentre Patty, Fabio e Tamara avevamo messo Carlos a dormire.

  • “Perchè mi avete assalito?” - chiese Lucas
  • “Ah beh, hai un bel coraggio a chiederci il motivo!Non ti sono bastate?A Guido prudono ancora le mani...” - disse Bruno guardano il suo amico che si era voltato verso di loro posizionandosi di fronte a Giusy in difesa
  • “No! Mi sono bastate!!Credevo che mi avresti ammazzato...!”
  • “Era una delle opzioni!!” - rispose Guido, freddo
  • “Perchè lo avete fatto?” - chiese Lucas
  • “Lucas tu hai tradito la nostra migliore amica...” - disse Bruno vedendo dallo specchio Patty e gli altri che scendevano le scale
  • “Hai ragione... - rispose Lucas lasciando tutti di stucco dalla confessione inaspettata – Ma tu non hai idea di cosa significhi convivere con la consapevolezza che il figlio della donna che ami non è il tuo, ci ho provato!!Mi sono sempre dato pazienza, Carlos lo adoro, ma ogni volta che lo vedevo, mi rendevo conto che quel bambino non era con me che doveva stare e di conseguenza nemmeno la madre, le ho chiesto di sposarmi perchè tutti se lo aspettavano, ma non potevo essere innamorato di lei, perchè lei di me non lo è mai stata!!Quindi se permettete ho anche io delle ragioni in questa storia, se pensate veramente che l'unico a tradire sia stato io vi sbagliate di grosso, perchè la prima a prendersi gioco di tutti noi è stata lei...”
  • “Sei sicuro??” - chiese Bruno, lo sguardo che lo fissava minaccioso
  • “Voi lo sapevate... - la consapevolezza della cosa lasciò di stucco Lucas – Voi eravate d'accordo con lei??”
  • “La fai sembrare come una crudeltà amico...” - disse Fabio
  • “Non ci posso credere...”
  • “Cosa sei venuto a fare qui comunque...?” - chiese Giusy uscita da dietro le spalle di Guido, ma rimanendogli accanto
  • “Volevo parlare della scoperta che avevo fatto su Carlos a tutti voi...Ma se dite di sapere già tutto, allora io non servo più...”
  • “Visto, sei tu quello che continua a tradire...” - commento Guido, Lucas sgranò gli occhi preoccupato della possibilità di una seconda ondata di botte che però non arrivò
  • “Vuoi un consiglio...?Se hai la possibilità, prendi la tua amichetta Guadalupe e riportala da dove è venuta...E facci il favore di restare con lei... - disse Bruno – Ora se non ti dispiace...fuori da casa mia...Non farti vedere mai più...”
  • “Va bene, me ne vado!!Ma non finisce qui...E' quello che vuoi no Patty?!Così appena torna il tuo amichetto Matias puoi spassartela con lui...Ma non ti credere, voglio arrivare in fondo a questa storia...e presto lo capirai” - disse aprendo la porta poco prima che Guido cercasse di riavventarsi su di lui, ma questa volta sia Giusy che Bruno e Fabio cercarono di trattenerlo, Lucas si appiatti contro il muro e uscii

Sapevano tutti che la minaccia di Lucas si sarebbe trasformata ben presto in realtà, ma per ora sapevamo anche che non lo avremmo mai più rivisto e questo fu una consolazione.

 

La serata procedette più normalmente, alla fine poco prima di andarsene Patty si fermò davanti alla porta  aspettando che Carlos salutasse tutti gli zii acquisiti

  • “Sei sicura che non vuoi una guardia del corpo...?” - chiese Guido preoccupato
  • “No!!Tranquillo, hai già fatto abbastanza per me questa sera...Non voglio che ti cacci nei guai a causa mia...Non riuscirei a perdonarmelo...” - rispose accennando un sorriso, Guido la abbracciò fino a stritolarla
  • “Ehi tio G...la mamma è mia...” - disse Carlos cercando di separarli, ma Guido dispettoso continuava nella sua opera di abbraccio fraterno, mentre noi ci mettemmo a ridere
  • “Sei sicuro piccoletto??”
  • “Si...Tu hai già la tia Giusy...La mamma è mia...” - continuò Carlos, e alla fine Guido sospirò e mollò la presa su Patty che ora rideva
  • “Ciao ragazzi!!...E Grazie...” - disse Patty infine uscendo con Carlos

Non sapevamo se Patty si era ripresa completamente, ma sapevamo che era un bell'inizio, aveva stupito tutti dicendoci quelle cose ma ci rendevamo anche conto che per lei mentire a Matias era una cosa impossibile, e quindi dovevamo immaginare che almeno in parte gli avesse detto la verità.

 

***

 

Il fine settimana arrivò in fretta, i ragazzi mi avevano costretto a organizzare la cena e fortunatamente Santiago ci concesse un tavolo tutto per noi nel suo ristorante

  • “Ciao fanciulli...” - disse Gonzalo appena tornato da New York mentre entrava festante nel locale
  • “Ciao Gonza!!Com'era la grande mela?” - gli chiese Felipe
  • “Grande...” - rispose mentre si sedeva scatenando l'ilarità degli altri e Felicitas con in braccio il piccolo Martin salutarono tutti e si sedettero accanto a lui
  • “Bene ci siamo tutti?” - chiese Santiago
  • “Si capo...!” - rispose Alan
  • “Allora, visto che siete comodamente spatasciati nel mio locale, permettete che sia io a comporre un menù che vada bene per tutti...Bimbi compresi?”
  • “Ma certo...” - commentò Luciana
  • “Avanti Chef, cosa ci propone questa sera?” - chiese Viny, facendo ridere gli altri

Santiago elencò una serie infinita di piatti, che mi fecero venire l'acquolina in bocca all'istante, la serata procedette nel migliore dei modi, Gonzalo e Felicitas raccontarono il loro soggiorno a New York, mentre Guido si mise a giocare con Martin e Carlos

  • “Giusy sai che c'è lo vedo Guido come papà!” - disse Pia
  • “Ha ragione, ha un dono naturale...” - rispose Caterina, ridendo del fatto che i bambini avevano attaccato a suon di solletico il povero Guido
  • “Già, potresti concedergli un piccoletto tutto per lui...” - commento Antonella
  • “Beh non vi preoccupate, tra un po' ne avrà uno tutto suo...” - disse Giusy, noi ragazze che fino a quel momento stavamo guardando i bambini, ci girammo verso Giusy interrogative
  • “Che vuoi dire?” - chiesi
  • “Io ve lo dico, ma voi promettetemi che non lo direte a nessuno, nemmeno a Guido...Perchè non lo sa ancora...” - disse Giusy
  • “Si ok, ma parla...” - disse Tamara
  • “Ho un ritardo di tre settimane...” - rispose Giusy tutto d'un fiato, feci in tempo a tappare la bocca a Tamara e Antonella che stavano per mettersi ad urlare, mentre Caterina la abbracciò e Felicitas, Luciana e Pia le sorrisero, continuammo a chiacchierare e non ci accorgemmo che il locale si era svuotato così come il nostro tavolo era stato sparecchiato, rimanevano tazzine del caffè e i bicchierini dei digestivi, quando Belen, Sol, Camillo e Santiago ci raggiunsero capi che era arrivato il momento di parlare
  • “Scusate, potrei avere la vostra attenzione – per il tavolo si susseguirono le richieste di silenzio e alla fine ottenni l'attenzione che desideravo – Mi spiace interrompere la serata ma vorrei dirvi alcune cose! - mi schiarii la voce e ripresi a parlare - Circa quattro giorni fa ho scoperto una cosa che mi ha fatto stare male, e sono qui per comunicarvi questa cosa e un altra. Ho scoperto fortunatamente che Lucas mi tradiva con Guadalupe – vidi le ragazze spalancare la bocca e trattenere il fiato – quindi purtroppo il matrimonio è annullato ancora prima di iniziare con i preparativi, ma non vi dovete preoccupare per me, io sto bene!!Guido e Bruno hanno già sistemato la questione quindi non vi preoccupate...”
  • “In che senso Guido e Bruno hanno risolto la questione?” - chiese Alan
  • “Nel senso che lo abbiamo menato di brutto...” - rispose Guido, i ragazzi ridacchiarono e Felipe gli diede il cinque
  • “Si!E forse hanno anche esagerato...Mi hai fatto perdere dieci vite...” - disse Giusy
  • “Ma se ti è piaciuto...” - rispose Guido ammiccante e Giusy alzo un sopracciglio maliziosa
  • “Mmm, ragazzi lasciate i bollenti spiriti per dopo...” - commentò Camillo, scatenando l'ilarità dei ragazzi
  • “Lasciali perdere, Patty tu vai avanti...” - disse Gonzalo
  • “Si grazie Gonzalo, come dicevo prima volevo dirvi un altra cosa, oltre a questa, ed è un po' più difficile spiegarvi le mie motivazioni...- respirai profondamente e ripresi a parlare – si tratta di Carlos, in questi anni avete fatto di tutto per noi, anche più di quello che potevate e ve ne siamo grati, siete stati eccezionali, ma io non sono stata del tutto onesta con voi...Carlos non è figlio di Lucas...”
  • “Prego?” - chiese Santiago
  • “No aspetta, che significa!?” - commentò Caterina, vidi l'incrocio di sguardi dei presenti
  • “Ma Patty tu hai sempre detto che era di Lucas...perchè adesso stai ritrattando...” - chiese Pia dopo aver incrociato lo sguardo confuso di Viny
  • “Avete ragione, ma credevo che fosse la cosa giusta, in quel periodo erano successe tante cose, e l'unica cosa che potevo fare era mentire non solo a voi ma anche a me stessa...”
  • “E allora chi è il padre di Carlos?” - chiese Alan
  • “Beh, mi vergogno un po' a dirlo ma, o lo faccio ora o non lo dico più...”
  • “No, aspettate un secondo...non sarà mica chi penso io...” - commento Sol
  • “Quindi non è nato prematuro?” - chiese Belen
  • “No, ma...non è quest...” - non riusci a finire la frase
  • “Oddio ma quando, come, perchè?...Quando sei tornata eri già incinta...!?” - chiese una perplessa Pia
  • “Si...ero già incinta di un mese...”
  • “Oh per la miseria...” - commentò Luciana
  • “No, aspettate, mi sono perso la parte fondamentale del discorso, tornate all'inizio?Che vuol dire...?Non capisco...” - chiese Alan
  • “Si hai ragione, noi ci siamo persi alcuni passaggi...Quindi fate un passo indietro e ricominciate per favore...” - chiese Camillo
  • “Beh...due anni fa io andai in Europa per Belinda, vi ricordate...?”
  • “Come no...e chi se la scorda quella...” - commentò sarcastica Pia per poi ricevere un occhiataccia da Viny
  • “Ecco in quel frangente è successo il fattaccio...”
  • “Quindi è di uno sconosciuto....?” - chiese Santiago
  • “No...no, assolutamente!!”
  • “Oh mio Dio, lo hai fatto in provetta!!” - chiese Felipe schifato
  • “Ahahahah, no Felipe non così...” - ma non riuscì a finire la frase che i ragazzi continuarono a farmi domande assurde e insensate, finché Gonzalo non li zitti
  • “Ragazzi adesso basta... - il gruppo si quietò all'istante – E' di Matias non è vero?!” - chiese Gonzalo sorridendo leggermente, io lo fissai sorpresa e sollevata che avesse capito e lo avesse detto ad alta voce, il mormorio di sottofondo sparì e mi trovai con tanti occhi che mi fissavano increduli
  • “Si è di Matias...” - confessai, i ragazzi si immobilizzarono all'istante
  • “E lui non lo sa...” - precisò Guido sporgendosi in avanti
  • “No aspetta...tu lo sapevi!??” - chiese Sol
  • “L'abbiamo scoperto due giorni fa...Giusy e Antonella sapevano...” - rispose Fabio
  • “Già...solo loro due, noi lo abbiamo saputo perchè Giusy se lo è lasciato sfuggire!” - rispose Tamara e Giusy si giustificò con un'alzata di spalle
  • “Oh cazzo!!” - commentò Felipe, per poi ricevere una gomitata da Luciana
  • “Mi dispiace non avervene parlato prima, ma non me la sentivo di ammetterlo anche a me stessa, dirlo a voi sarebbe stato farlo diventare realtà...”
  • “Ma è sicuro...?” - chiese Felicitas
  • “Si, appena nato chiesi a Giusy di fare un test del DNA, era perfettamente compatibile...!”
  • “Oh tesoro...ora che torna come farai?” - chiese Caterina abbracciandola
  • “Non lo so...sarà dura ammetterlo anche davanti a lui...” - risposi abbracciata a Caterina
  • “Beh in effetti qualche sospetto mi è venuto nel tempo...- commentò Luciana – Voglio dire, ogni volta che stava con me e Felipe, Carlos, era sempre attaccato al pallone come adesso e quando lo vedevo con Lucas c'era qualcosa che non mi tornava, era come se quello non fosse il suo posto e ora capisco il perchè...”
  • “Non so, ho come una sorta di de-javù, mi ricorda molto la tua storia Patty...” - disse Santiago
  • “Hai ragione...” - risposi risedendomi
  • “Le storie si ripetono sempre... - commentò Fabio e tutti lo fissammo – Che c'è?”
  • “Come sei ispirato questa sera amore mio...” - disse Tamara
  • “Lo so, è il tempo...probabilmente!!”
  • “La pioggia ti fa uno strano effetto Fabio...” - sogghignò Gonzalo

La serata si concluse in tranquillità, forse i ragazzi lo avevano già capito da un po' e i loro sospetti cosi come quelli di Luciana si erano trasformati in realtà dopo la mia confessione, ma tenere ancora per molto quel segreto avrebbe rovinato delle amicizie che duravano da anni, e che sarebbe stato doloroso spezzare in maniera brusca, tra litigi, pene d'amore che ci sono stati nel tempo, il nostro rimane un gruppo compatto e affiatato pronto a difendersi con le unghie e con i denti da agenti esterni e situazioni disastrose, ora sarebbe stato più facile guardare al futuro, sapevo che avrei dovuto affrontare una prova ancora più dura, ma ora avevo 18 ragazzi pronti a sostenermi e a consigliarmi.

 

Il tempo che precedette l'arrivo di Matias passo velocemente, tutti insieme cercammo di preparare una festa di bentornato, ma non fu affatto facile, la cosa clamorosa fu che io il giorno dell'arrivo di Matias e i giorni successivi dovetti assentarmi da Buenos Aires per lavoro e mi dovetti sorbire le lamentele di tutti, per poi essere costretti a lasciarmi andare e tenersi stretti Carlos che avrebbe passato con loro e con Matias tutta la settimana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Arrivi e Partenze... ***


M

Gli occhi di Carlos:

3. Arrivi e partenze...

Il caldo soffocante delle giornate di agosto aveva lasciato lo spazio alla brezza di settembre, la mattina della partenza di Patty per Brasilia coincideva con il giorno del rientro di Matias da Madrid, il destino ha voluto rimandare il loro incontro ancora una volta, Leandro accompagnò Patty all'aeroporto per poi tornarsene a casa, mentre noi ci preparammo all'arrivo di Matias e in gruppo ci spostammo al Gate di arrivo Internazionale:

-"Anto hai intenzione di rimanere ferma a guardare il tabellone ancora a lungo o ci spostiamo verso gli arrivi?!" - mi chiese Giusy ridacchiando

-"Si hai ragione, è che stavo guardando se l'aereo di Patty era già partito...Ma non ci capisco molto!!" - risposi e Giusy si mise a guardare il tabellone insieme a me

-"Vediamo di capirci qualcosa!!"

-"Gliel'hai detto?" - chiesi a Giusy

-"No, non ho ancora trovato il momento giusto!!"

-"Siete sposati Giù, tra qualche mese si potrebbe chiedere se sei ingrassata, visto il pancione che crescerà..."

-"Grazie Anto, sei una vera amica..." - rispose lei sarcastica, alla fine venimmo trascinate via da Bruno e Guido spazientiti dal nostro ciondolare

-"Se continuate a perdere tempo Matias arriverà e voi sarete ancora qui..." - disse Guido, insieme raggiungemmo l'uscita del Gate e ci mettemmo in attesa, Sol e Belen avevano preparato un cartellone enorme e avevano costretto Camillo e Santiago a tenerlo in alto con non poche difficoltà, mentre Alan, Fabio, Bruno, Gonzalo, Felipe, Guido e Viny si erano muniti di trombette da stadio

***

Mancava ancora un ora alla partenza del mio aereo e mi ero seduta nella sala d'attesa che aveva una parete a vetro dove potevi vedere atterrare e decollare gli aerei. Proprio davanti a me si fermò un aereo di una compagnia spagnola, quando mi accorsi della coincidenza mi appiatti al vetro, lo vidi scendere dalla scaletta, i capelli erano più lunghi dell'ultima volta e si era alzato, i pantaloncini corti gli mettevano in mostra i polpacci allenati, fu un attimo e Matias si fermò guardando nella mia direzione, altra gente si appiatti contro il vetro riconoscendolo immediatamente, gli sorrisi e lo salutai, piegò leggermente la testa poi rispose al saluto, la gente intorno a me emise dei gridolini di gioia e io risi, il nostro campione era tornato, in questo momento gli altri lo stavano aspettando, pieni di festoni mentre io ero costretta a salutarlo da una vetrata insieme a centinaia di persone.

***

Aspettavamo di vederlo da un momento all'altro, fortunatamente l'altezza dei ragazzi ci aiutò e l'urlo di Gonzalo che lo intravide da lontano ci mise in allerta:

-"Eccolo..." - gridò Gonzalo, Camillo e Santiago alzarono lo striscione e finalmente riuscimmo a vederlo tutti, rideva come un matto alla vista di noi festanti, la gente che ci passava accanto ci guardava preoccupata, il suono delle trombette spaccava i timpani, alla fine Matias si fermò e si appoggiò al carrello continuando a ridere, fummo noi ad avvicinarci, Fabio fu il primo a raggiungerlo e dopo averlo assordato con la trombetta lo abbracciò stritolandolo

-"Bentornato a casa Matias!!" - disse Fabio continuando a stringerlo

-"Grazie Fabio...è bello essere tornati!!"

-"Matias..." - gridò Giusy stringendolo

-"Ciao sorellina...sei una meraviglia..."

-"Mi sei mancato..."

-"Oh no!!Non ti mettere a piangere ti prego..." - chiese lui ma si vedeva la commozione nei suoi occhi

-"Uff, per una volta fammelo fare senza protestare..." - e gli altri si misero a ridere

-"Ciao ragazzi..." - disse alla fine staccandosi da Giusy che si lamentò

-"Ciao Matias..." - disse poi Guido, alla fine riuscimmo a salutarlo ed abbracciarlo tutti quando arrivò da me, mi sorrise e mi abbracciò

-"Ciao meraviglia, come stai?" - mi chiese

-"Ah io sto bene, tu come stai?"

-"Bene, mi fa piacere rivederti!!"

-"Allora ragazzo, ci accingiamo ad andare a casa...?" - chiese Alan mettendogli un braccio sulle spalle

-"Si ci sto, sono distrutto..." - alla fine Matias recuperò le valigie e si diressero all'uscita, io e Giusy rimanemmo indietro e ci guardammo in tralice

-"Non ha chiesto niente...!" - commentai

-"Già...strano!! - fece eco Giusy Ma aspetta...e Linda!!"

-"Ah hai ragione...- dissi Magari arriva più avanti!!"

Alla fine riuscimmo a raggiungere gli altri e passammo la serata nel nuovo appartamento di Mathi, un loft poco fuori il centro della città, lo aiutammo a sistemarsi, in quella casa c'era un via-vai di gente, quando ci sedemmo sull'enorme divano e ordinammo la pizza e dopo aver visto il facchino quasi svenire alla vista di Matias riuscimmo a rilassarci e conversare tranquillamente:

-"Siamo curiosi di sapere tutto ciò che non ci hai scritto nelle mail..." - disse Viny

-"Oh beh, in realtà non c'è molto altro da dire...A Barcellona era bellissimo, la città era straordinaria, la gente era fantastica, il calore che emana quella città e il suo entusiasmo sono contagiosi, ma mancava qualcosa, voi mi mancavate e anche se ho passato dieci anni ad ignorare il Boca e l'Argentina, adesso che ho raggiunto l'apice, mi piacerebbe finire qui la mia carriera..." - disse Matias

-"Ti vuoi ritirare?" - chiese Bruno

-"No, almeno non ora, ho appena firmato un contratto per quattro anni, con un mucchio di soldi...per ora ho intenzione di non fermarmi qui..."

-"Ah, meno male!!" - commento Alan

-"Ci stavamo preoccupando..." - disse Gonzalo

-"Ah proposito ma dov'è?" - chiese Viny curioso

-"Dov'è chi?" - chiese Pia

-"Linda..." - rispose Felipe, noi ci guardammo curiosi di sapere di questa storia

-"Avete ragione disse Matias alzandosi Linda non c'è e non mi raggiungerà..."

-"Vi siete lasciati?" - chiese Bruno sorpreso

-"Già...Non fraintendetemi...è una bella ragazza, simpatica, gentile, ma mi sono perso anche con lei, stavamo insieme da quattro anni e il momento di sposarsi era arrivato, ma credo di aver sempre saputo che non fosse la persona giusta per me!Ho bisogno di mettere le cose a posto con una persona e Linda non merita di stare dietro a due casinisti pronti solo a farsi del male!Mi sarebbe piaciuto semplificare le cose…ma la signorina è partita!"- disse amareggiato

-"Aspetta e tu come fai a sapere che lei è partita?" - chiese Felicitas

-"Voi conoscete Belinda giusto?Siamo diventati molto amici, perchè è la ragazza di un mio ex collega del Barcellona, tra l'altro c'è la presentò la nostra "amica", la sera che venne a trovarmi negli spogliatoi...Poi vi racconto la scena, ogni volta che ci penso muoio dalle risate...!"

-"E che c'entra Belinda...?" - chiese Caterina

-"Ah è vero...beh è stata lei a dirmelo, prima di partire due sere fa sono uscito con questi ragazzi e c'era lei, che mi ha detto che la nostra "amica" partiva per il Brasile il giorno stesso che rientravo io..."

-"Matias...fai un passo indietro...Che c'entra Patty, con Linda e con il Boca...?" - chiese Fabio, fui io ad accorgermi che qualcosa non andava, Matias non aveva ancora nominato Patty, l'aveva sempre appellata con "la nostra amica" e quando Fabio la nominò, nei suoi occhi vidi passare un ombra e mi preoccupai

-"Qualche settimana fa mi chiamò per dirmi che con Lucas era tutto finito...Mi ha mandato in confusione, è stato quel pomeriggio a ributtarmi con i piedi per terra, sentirvi per email era un conto, la voce non la senti, leggi parole e basta, sentire per telefono è immediato, un colpo secco e sinceramente non me lo aspettavo, ci ho riflettuto a lungo e sono giunto a conclusione che non riuscivo a essere più me stesso, dovevo riprendere la mia vita e quindi eccomi qui...Calciatore pluripremiato e single..."

-"Wow, questa non me l'aspettavo..." - rispose Viny

-"Penso che nessuno se lo aspettasse..." - commentò Camillo

-"Facci capire, tu sei tornato perchè Patty ti ha chiamato e ti ha detto che non si sposava più?...Non capisco...Sei ancora così tanto legato a lei..." - chiesi

-"Non è per quello!!E comunque, è una mia carissima amica!!" - rispose alzando le spalle

-"Si vabbè amica, non puoi chiamarla amica, se soltanto sentendola per telefono ti ha fatto venire voglia di tornare..." - disse Santiago

-"No no, parliamoci chiaro, io non sono tornato per rimettermi con lei...E' stata lei ha scaricarmi dieci anni fa, si è rifatta una vita, ha un figlio, troverà la persona giusta per lei un giorno, ma non sarò io..."

-"Beh, mettiamola così...Tu sei single, lei è single..."- disse Fabio

-"Non ci provate nemmeno...Non è mia intenzione fare nulla...!"

-"Va bene..." - disse Tamara

-"Il tuo è un "va bene" poco convincente...Tami..." - i ragazzi scoppiarono a ridere

-"Hai appena accennato alla parte più importante della vita della nostra "amica"..." - dissi riprendendo le sue parole

-"Hai ragione Anto!! - disse Giusy Non hai voglia di conoscere Carlos...?" - gli occhi di Matias si velarono di nuovo di un ombra e quella volta se ne accorse anche Giusy

-"Già, Carlos! Immagino che lo conoscerò nei prossimi giorni..." - rispose

-"Precisamente domani sera a casa nostra..." - disse Bruno sorridendo

-"A casa vostra?"

-"Si...Siamo gli zii preferiti..." - dissi ridacchiando e un coro di disapprovazione si scatenò per il salotto, sorprendendo anche Matias che scoppiò a ridere

-"Vi ha conquistati tutti..." - disse Matias continuando a ridere

-"Oh dovresti vederlo, il nostro è stato amore a prima vista, è nato qualche mese prima di Martin e quando Patty è costretta ad andare via per lavoro, lo lascia un po' ai nonni e un po' a noi....Io ad esempio mi sono esercitata a cambiare i pannolini con lui...E' bellissimo, non ha mai pianto, è sempre stato un bambino bravissimo e poi è simpatico...Te ne innamorerai..." - disse Felicitas

-"Vedrai che diventerai tu lo zio preferito e ci scavalcherai..." - disse Guido

-"Perchè?"

-"Perchè?!!Quel bambino è un portento, adora il calcio e gioca benissimo...Noi la domenica facciamo a gara a portarlo allo stadio...Pensa che una sera siamo entrati come dei vulcani in casa di Patty e lo abbiamo preso senza dire nulla...Avevamo trovato i biglietti della partita solo poche ore prima, perchè non se ne trovavano...Ci siamo andati io, Bruno, Carlos e Martin...Gli altri tutti a casa...Che spettacolo..." - disse Alan

-"Si io e Patty li avremmo volentieri uccisi quando sono entrati sbattendo tutte le porte, noi eravamo tranquille e questi pazzi entrano e portano via i bambini...Che paura ci siamo prese!!Non capivamo cosa stesse succedendo..." - disse Felicitas

-"E Martin...lui com'è?" - chiese Matias

-"Favoloso...insieme a Carlos formano una coppia formidabile...!!" - disse Alan elettrizzato

-"Immagino che conoscerò anche lui domani sera?"

-"Oh yes...in questo momento sono entrambi da Carmen, dormono lì questa sera...Fanno i nonni a tempo pieno e si divertono un mondo..." - disse Belen

Io e Giusy ci guardammo e avevamo già intuito che Matias aveva qualcosa di strano, camminava avanti e indietro per la stanza e si sfregava le mani nervoso, non aveva ancora detto il nome di Patty e aveva glissato l'argomento su Carlos, dovevamo indagare.

La serata fini alle tre di notte, quando ci decidemmo ad andarcene noi ragazze lasciammo mariti e fidanzati addormentati per terra e sul divano, non potevamo svegliarli, rivedere tutto il gruppo insieme faceva un bell'effetto e non volevamo rovinare l'atmosfera festosa.

Era la mattina del 9 settembre, dopo circa dieci anni di assenza il mio ex-fidanzato e grande amico Matias era finalmente tornato a casa il giorno prima, ero sveglia da qualche ora e mi ero messa in moto per fare la spesa per preparare la cena, Sol, Belen e Giusy sarebbero arrivate nel pomeriggio per cucinare con me, mentre Felicitas e Tamara andavano a prendere i bambini e le altre ragazze si occupavano delle decorazioni della casa, eravamo impegnatissime.

Verso le sei di sera, arrivarono Felicitas e Tamara con Martin e Carlos che si misero a giocare con i due tricicli che Bruno gli aveva regalato.

Alle otto meno venti arrivarono i ragazzi con Matias, appena Guido entrò in casa si precipitò a prendere le pesti e chiamò Matias:

-"Matias...vieni facciamo le presentazioni..." - disse Guido mentre Bruno e Alan lo spingevano verso la sala

-"Chi c'è tio...?" - chiese Carlos e Guido gli sorrise

-"Guarda un po' là...- disse Guido indicando Matias che si era bloccato a pochi passi da loro Carlos, Martin lui è Matias Beltran, il nuovo numero dieci del Boca..." - Martin sorrise continuando a guardare Matias mentre Carlos era abbracciato a Guido e faceva il timido

-"Ehi che c'è non farai il timido, vero?" - disse Alan avvicinandosi e facendogli il solletico, Martin si avvicinò a Bruno che lo prese in braccio

-"Oh finalmente ti conosco..." - gli disse Matias sorridendo

-"Zao...!" - gli disse Martin e mentre sorrise si vide la finestrella dei denti mancanti davanti, nel mentre Guido prese in braccio Carlos che ancora si nascondeva e lo portò vicino a Matias

-"Andiamo Carlos saluta lo zio Matias..." - disse Bruno e lui si nascose ancora di più sulla spalla di Guido

-"Che cos'ha...?" - chiese Fabio

-"Boh, sta facendo il timido..." - disse Bruno dando Martin a Gonzalo e avvicinandosi a Guido e Carlos

-"Ehi piccoletto...avanti saluta!!" - disse Alan

-"Carlos, che hai...?" - chiese Bruno, Carlos si spostò in avanti per farsi prendere in braccio da Bruno

-"Ah ah!!Brutto segno..." - disse Guido

-"Perchè?" - chiese Matias

-"Se vuole andare con Bruno significa che non sta tanto bene e vuole essere coccolato...Mentre se sta con Guido non smetterebbe mai di giocare..." - disse Alan

-"Ognuno ha il suo compito..." - commentò Matias, mentre Bruno si allontanava dai ragazzi con Carlos in braccio

-"Scusate un attimo adesso torniamo disse Bruno Carlos, hai male da qualche parte?Andiamo dalle zie...?"

-"No...tio!!Voglio stare con te..."

-"Ok!Però c'è qualcosa che non va, dimmi cosa...!?"

-"La mamma non ha ancora camato..."

-"Ah no!!?In effetti nemmeno io l'ho sentita oggi...Sei preoccupato?"

-"Ti...!"

-"La risolviamo...- disse Bruno Guido...Mi chiami Patty, che qui abbiamo un figlio preoccupato...!"

-"Ma certo..." - rispose Guido avvicinandosi con il cellulare in mano e fece partire la chiamata

- "Adesso la sentiamo..." - disse Alan che intanto si era seduto sulle scale vicino a Bruno e cercava di mettere a posto i capelli ribelli di Carlos, Guido rimase un po' al telefono, senza ricevere risposta, provò e riprovò varie volte senza successo, Fabio si era avvicinato a lui e Bruno lesse nel labiale di Guido che Patty non rispondeva, la conferma gli venne quando Fabio si girò verso di loro scrollando la testa in segno di negazione

-"Mmm, la mamma sta lavorando!Adesso andiamo a conoscere il nuovo zio e poi ci riproviamo...Va bene?" - disse Bruno

-"Ti, va bene!!" - Bruno si alzò trascinandosi dietro Carlos e lo portò da Matias

-"Zao..." - disse Carlos, Matias si congelò, non sorrise, non lo salutò, fu come entrato in shock, Fabio accanto a lui lo scrollo per le spalle e lui si riprese

-"Oh, ehm!!Ciao piccoletto...ho sentito tanto parlare di te..."

-"Dalla mamma??" - chiese Carlos, e gli occhi gli si velarono di lacrime

-"No, non fare così! - disse Matias e lo prese in braccio d'istinto per poi sedersi al tavolo e appoggiarsi Carlos sulle ginocchia Vedrai che la mamma chiama!!E' un po' sbadata, si dimentica le cose, pensa che una volta eravamo al mare e lei è stata costretta a rimanere vestita perchè si era dimenticata il costume..."

-"Ma come fai ad andale al male senza coltume...?"

-"Ah non lo so!!Questo è per farti capire come sia sbadata..."

-"Ihihih...hai ragone..."

-"Ecco vedi...Già gli piaci!!Farabutto..." - disse Viny sedendosi accanto a Matias e scompigliando ancora di più i capelli di Carlos

-"Tia Tamara cosa vuol dire farabrutto...?? - chiese Carlos a Tamara che aveva appoggiato un piatto di antipasti vicino a loro e dava un rotolino di pane e salame al piccolo Grace..."

-"Mmm...farabrutto...non l'ho mai sentito....chiediamo a Gonzalo..." - disse Tamara

-"Aspetta Tami glielo spiego io..." - disse Matias

-"Tu lo sciai..." - chiese Carlos

-"Si, un farabutto è una persona disonesta...che non rispetta tanto le altre persone..." - disse Matias

-"Come Lucas...?" - chiese Carlos, i ragazzi si sorpresero e io appoggiai un altro piatto sul tavolo

-"Si tesoro, come Lucas...!" - confermai, vidi Bruno e Gonzalo che mi lanciarono uno sguardo scontento ma li ignorai e tornai alla mia cucina

-"Non ti piace Lucas...?" - chiese Matias

-"Ha fatto stare male la mamma...e poi non piace a nessuno, sopratutto allo tio Guido e allo tio Bruno..." - rispose Carlos

-"La sai una cosa...Non piace nemmeno a me!!" - rispose Matias facendogli l'occhiolino e dalla cucina sentimmo Carlos scoppiare a ridere

-"...!Sei cimpatico..." - disse Carlos e Matias, insieme agli altri ragazzi che si erano radunati intorno al tavolo, si misero a ridere

La serata procedette perfettamente bene, anche se Patty non rispondeva alle chiamate che Guido continuava a fargli e stavamo entrando in agitazione, quando al dolce il cellulare di Guido iniziò a suonare il tavolo si ammutolì, Carlos in braccio a Matias si girò speranzoso verso il suo zione giocherellone:

-"Pronto!"

-"Guido ciao sono io..." - in quel momento vidi Guido tirare un sospiro di sollievo e ci rilassammo tutti

-"Patty accidenti a te ci hai fatto preoccupare..."

-"Scusami hai ragione, ma qui c'è un casino assurdo..."

-"E' successo qualcosa?"

-"Ero in un locale, ed è scoppiata una rissa tra alcuni ragazzi...Sono rimasta coinvolta anche io e ho perso la borsa nell'impeto di ripararmi sotto un tavolo...Adesso sono al pronto soccorso e mi hanno riportato le mie cose pochi minuti fa..."

-"Ma stai bene!!?"

-"Si si, non ti preoccupare, ho solo il polso rotto..." - Guido sgranò gli occhi e si alzò voltandosi dall'altra parte

-"Oh per la miseria...Solo!!Ma com'è possibile...?"

-"Guido tranquillo...sto bene!!La nota positiva è che rientro prima, parto domani con il primo aereo...Se fossi così gentile da venirmi a prendere mi faresti un favore..."

-"Ma certo non ti preoccupare!A che ora arrivi!?"

-"Sono lì per le 11..."

-"Ok, io non so se riesco ma viene Giusy a prenderti...Va bene?!"

-"Si grazie..."

-"Senti ti passo Carlos, che era preoccupatissimo...!"

-"Va bene...!" - vidi Guido che passava il cellulare a Matias e permetteva al piccolo di parlare con sua mamma, mentre a noi fece il segno che ci avrebbe raccontato tutto più tardi

-"Mamma Tao..."

-"Amore mio...Ciao!!Stai facendo il bravo?"

-"Ti!!Sai adesso sono in bracco ad un nuovo Tio..."

-"Ah si!!E chi è?"

-"Te lo passo...Tao mamma ti voghlio bene...Torni presto...?"

-"Si amore prestissimo...Un bacio..." - Carlos passo il telefono a Matias che rimase pietrificato mentre noi ridacchiavamo

-"Ah ehm!!Pr-pronto...eh eh eh!" - Matias rispose nervosamente e impacciato

-"Pronto...Matias sei tu?" - chiese Patty

-"Si, sono io...!Carlos mi ha passato il telefono...Come stai?"

-"Eh insomma...ho un polso rotto, qualche graffio e un bel bernoccolo in testa...!Ma per il resto sto bene..."

-"Ah beh dai...non male!!Com'è successo?"

-"Rissa in un locale di Brasilia, lascia stare guarda...Mettiamola così posso tornare prima...rientro domani mattina...così ci si rivede!!Va bene...?"

-"V-va bene...Ci-ci si vede d-domani allora..." - rispose Matias arrossendo

-"Si, finalmente ti rivedo di persona..."

-"Già...anche io!!" - rispose Matias continuando ad arrossire e tossendo imbarazzato

-"Ora devo andare scusa!!Sta arrivando il dottore!!Ciao...Buona notte!!Dai un bacio a tutti..."

-"Si...ciao!!" - Matias chiuse il telefono e lo riconsegnò a Guido, mentre ci riportava i saluti di Patty

Alla fine fortunatamente Carlos e Martin crollarono sul divano e Guido e Matias ci dissero cosa era successo:

-"Meno male che Patty non ti faceva più nessuno effetto Matias..." - disse Fabio

-"Infatti..." - rispose Matias

-"Bugiardo, hai iniziato a balbettare ed arrossire come uno scemo!" - disse Santiago

-"Ha ragione...Andiamo ammettilo..." - commentò Camillo

-"No...assolutamente!!E' che mi sentivo osservato...Carlos che mi guardava fisso con quegli occhi che parlano da soli...voi che aspettavate una qualche reazione da me...!Insomma sono stato fin troppo bravo..."

-"Si certo come no...Non c'è la dai a bere..." - disse Gonzalo

-"Certo che voi non cambierete mai..." - disse Matias sospirando

-"Ma scusate che cosa è successo?" - chiesi

-"Ah!Oh niente, è stata coinvolta in una rissa..." - rispose Guido

-"Prego..." - chiese Caterina stupita

-"Ha riportato un braccio rotto, qualche graffio e un bel bernoccolo in testa..." - disse Matias

-"Ehi!! Del bernoccolo e dei graffi non lo sapevo...." - protestò Guido

-"Ma per il resto stava bene?" - chiese Pia

-"Si, tra l'altro rientra domani con il primo volo...Arriva all'aeroporto alle 11 e mi ha chiesto di andarla a prendere...Ma non riesco, magari vai tu Giusy..."

-"Si, mi faccio accompagnare da Antonella, poi magari ci vediamo a pranzo tutte insieme...?Che ne dite?"

-"Si per me va bene!!" - rispose Tamara, alla fine ci accordammo per il giorno dopo e dopo aver dato una sistemata ognuno tornò alle proprie case, rimase solo Matias a chiacchierare con noi, era seduto sul divano e aveva la testa di Carlos appoggiata sulle gambe

-"Si è già affezionato a te..." - disse Bruno

-"Avrei preferito di no..." - rispose Matias in quel momento arrivai io con una tazza di The fumante e profumata

-"Perchè?" - chiesi

-"In questi anni, nelle mail che mi sono scambiato con Patty lei mi ha sempre parlato di lui...E ho paura di non riuscire a rispettare le sue aspettative..."

-"E' solo un bambino...che pur intelligente ed eccezionale sia...ha ancora due anni!Matias stai tranquillo...è la fotocopia di sua madre...Ti innamorerai di lui come hai fatto con lei...E' irresistibile..." - disse Bruno

-"Oh me ne sono già accorto!!"

-"Posso chiederti una cosa?" - chiesi

-"Ma certo...spara baby...." - e lui e Bruno si misero a ridere

-"Poveri noi...- commentai Dimmi la verità...hai mentito a mio fratello...ma non sei riuscito a sfuggire ne a me ne a Giusy, forse siamo quelle, oltre a Patty che ti conoscono meglio...Non riesci a chiamarla per nome, hai glissato vari argomenti su di lei in questa serata e anche ieri sera...Ti sei bloccato quando hai conosciuto Carlos...e poi ti sei sciolto come tutti davanti hai suoi occhi...Non mentire...non a noi!!"

-"Non riesco a nascondervi proprio nulla!!Vedete, quando tre anni fa me la sono vista spuntare dagli spogliatoi del Barcellona a Madrid, mi sono sentito male, Linda non c'era quella sera, perchè era a Londra a girare un film, io ero un po' depresso a causa di una serie di cose e me la sono vista arrivare, i capelli più corti di come li ricordavo, aveva un vestito verde acqua, morbido e degli stivali da cowboy e sopra una giacca di pelle, sembrava un altra persona, a fianco a lei c'era una delle star argentine del momento che voleva conoscermi, era Belinda, che anche se emanava un fascino assurdo io non riuscivo a staccare occhi e mente da Patty, quando quella sera uscimmo venne con noi metà della squadra, fu una serata divertente, a fine serata non riuscivamo a separarci, alla fine mi invitò ad entrare nella sua camera dall'albergo. Mi ricordo che alloggiava all'Hotel Splendyd stanza 1511, era una suite immensa, aveva un giardino al posto del balcone. Non lo so, eravamo ubriachi...Ci siamo messi a rivangare il passato e sono uscito da quella camera tre giorni dopo, è stata una full-immersion di sesso la nostra..."

-"Beh alla faccia dei particolari..." - commentò Bruno

-"Ahahaha, è vero!!Ma è come se fosse una foto, ho tutto stampato nel cervello quei giorni e devo dire che non mi è mai dispiaciuto..."

-"I particolari, il fatto che non ti sia dispiaciuto, probabilmente è una cosa che la cara e vecchia Linda non sa, il fatto che Carlos non si voglia staccare da te...Insomma è come se il destino ti stesse mandando dei segnali, se li vuoi prendere in considerazione, bene!...Altrimenti ti assillerò finché non riuscirai a capire..."

-"Anto, cosa diavolo c'è da capire...?"

-"Senti Matias, sai che giorno è nato Carlos?"

-"No in effetti no..."

-"Il 27 luglio!Precisamente è la data di mezzo tra il tuo e quello di Patty, i suoi occhi, li hai visti?" - chiesi

-"Si, come quelli di Patty.."

-"No stupido, sono i tuoi..." - rispose Bruno

-"Ma smettila Bruno..."

-"Quelli di Patty sono quasi neri...quelli di Carlos hanno un colore grigio verde e nero....come i tuoi!!" - vidi Matias correre verso lo specchio e vedere riflessa la sua immagine, dietro di lui arrivai quatta quatta e appoggiai le mani sopra le sue spalle

-"Oddio...!" - rispose

-"Pensa a quello che ti stiamo dicendo, domani torna Patty e lei ti parlerà di questa cosa, ma credo che tu abbia sempre saputo..." - da dietro le spalle, lo vidi commuoversi, e io gli sorrisi

-"Come hai fatto a capirlo...?"

-"Matias, senti!!Ti conosciamo da anni, sei un nostro amico e quando sei con noi non sei un campione di calcio, o una grande superstar, sei tu!!Le tue espressioni, i tuoi movimenti siamo in grado di capirli e interpretarli all'istante, ci siamo accorti di come hai trattato Carlos tutta la sera e non c'era bisogno che lo vedessimo per capire che tu lo sapevi..." - disse Bruno

-"Già!Mi ricordo quando mi disse di Carlos, è stato quasi un anno fa...!"

-"Solo?" - chiesi

-"Si, quando mi disse che aveva due anni sono rimasto paralizzato...E non lo so...Uff!!"

-"Hai fatto i calcoli...?" - chiese Bruno

-"Si!E non riuscivo a credere che...Oddio che casino!"

-"Cosa vuoi fare...?" - chiesi

-"Ora, rivedere lei!E conoscere lui..." - rispose Matias indicando Carlos che dormiva profondamente

-"E' adorabile vero?" - chiesi

-"Si...ma...non lo so!"

-"Cosa non sai Matias?" - chiese Bruno

-"Ho visto come sta con te e Guido..."

-"Hai paura di non riuscire ad avere lo stesso rapporto che lui ha con loro due?" - chiesi

-"Già..."

-"Ma poi perchè... ?"

-"Cosa?!" - disse Bruno

-"Perchè è così affezionato a te e a Guido...?E perchè non lo lascia sempre a Carmen e Leandro?"

-"Vedi in questi anni, io e Guido siamo stati una sorta di figura paterna, ci siamo presi cura di lui e di Patty, se avevano un problema noi ci precipitavamo da loro e gli aiutavamo!!Carlos se ha un problema, se sta male o è preoccupato come questa sera, viene da me...Ma se vuole giocare, se è felice ed allegro e ha bisogno di compagnia festante va da Guido..." - rispose Bruno

-"Abbiamo solo ricambiato il favore, non so se Giusy ti ha raccontato cosa è successo negli anni che non c'eri...."

-"Certo...So di tutta la storia con Guido e dei vari problemi che hanno avuto...E mi dispiace di non essere riuscito a esserci..."

-"Beh, una persona l'hai lasciata qui...Ed è Patty e lei ha praticamente fatto anche le tue veci...Con me e Bruno ha fatto lo stesso...E noi abbiamo voluto fare qualcosa per lei...Occupandoci di Carlos! E' riuscito a conquistare tutti con un solo battito di ciglia..." - dissi

-"E io?!Io come credi mi sia sentito?In una città completamente sconosciuta, da solo, senza nessuno che conoscessi...Mi sono sentito male, sono stato depresso e mi sono ammazzato di lavoro per evitare di non pensare al fatto che la mia ragazza mi avesse detto no..."

-"Ci stai ancora così male?" - chiese Bruno, mentre prendeva in braccio Carlos che aveva aperto gli occhi e lo aveva cercato per riaddormentarsi

-"Non lo so nemmeno io, voglio dire...Ho lasciato un mondo che mi dava soddisfazioni per uno che mi da solo incognite davanti agli occhi..."

-"Beh, è sempre stata la tua vita, cioè la nostra...Le incognite sono parte integrante della nostra storia, ci siamo cresciuti con amori tormentati, manco fosse una soap-opera, Matias...Bentornato a casa!!E' l'unica cosa che ti posso dire..." - dissi

-"Grazie Anto, sei sempre la migliore..."

-"Oh no!!Su quello avrei da ridire..." - rispose Bruno

-"Ahahahah..."

-"Grazie amore...anche io ti amo!!" - risposi

-"A quando le nozze?"

-"Quali nozze?!" - chiese Bruno

-"Le vostre!...Andiamo ragazzi state insieme da anni, vi siete fatti superare da mia sorella e Guido...!"

-"Hai ragione, ma Giusy e Guido ci hanno fregato, ehehehe!" - risposi

-"Si ma solo perchè dopo tutto quello che era successo, il loro è stato il salto di qualità, il coronamento del rapporto!!" - disse Bruno

-"Scusate, ma mi sono perso un pezzo...Che mia sorella e Guido si sposassero era scritto nelle stelle, so della storia del bambino e poi anche loro erano anni che stavano insieme!!"

-"Aspetta, tu non lo sai?!" - chiese Bruno

-"Sapere cosa?"

-"Beh, oddio non so se sia il caso di fartelo raccontare da noi..." - risposi

-"Ragazzi...Per favore, cosa mi sono perso?!"

-"Allora, vedi circa poco dopo che tu te ne sei andato Giusy e Guido si lasciarono di nuovo, e..."

-"Bruno...!!"

-"Andiamo Anto lascialo finire!!"

-"Stavo dicendo...??Ah si!!Giusy partì per l'Australia, per lavorare, e Guido si trasferì a New York anche lui per lavoro e si mise con Sarah, insomma è successo un po' un patatrac tra loro, il caso ha voluto che tornassero a Buenos Aires che si rincontrassero e che poi andassero ognuno, di nuovo, per la propria strada..."

-"Non lo sapevo...e poi come sono tornati insieme?"

-"Basta noi non ti raccontiamo altro, è una storia troppo complicata...Anche per noi!!" - dissi ammonendo con lo sguardo Bruno che aveva raccontato troppo

-"Perchè mi avete nascosto tutto questo?!"

-"Non ti abbiamo nascosto nulla, Matias è che nelle mail non potevamo parlarti di tutto ciò...Ma non ti arrabbiare!" - risposi vedendo che si stava rabbuiando

-"Mi avete escluso!Mia sorella, voi, Patty...i miei genitori...Insomma non sono un estraneo ma voi mi avete trattato come tale...e non mi piace!" - disse alzandosi e dirigendosi alla porta

-"Dove vai?" - chiese Bruno

-"Non lo so...torno a casa forse!Non ho intenzione di stare qui ad ascoltare altro, Bruno..."

-"Matias non urlare, Carlos dorme..." - risposi

-"Appunto, tornate a fare le vostre cose io vi ignorerò, così come voi avete ignorato me in questi anni..."

-"Non puoi dire così..." - commentò Bruno

-"No, posso eccome...E lo farò...dimenticatevi che sono tornato, per ora non voglio saperne più niente ne di voi, ne di mia sorella, ne di Patty e ne di Carlos basta chiuso fine della storia...E' stato un piacere..." - così dicendo Matias usci dalla porta senza voltarsi indietro

-"Bruno e adesso...?!" - chiesi con le lacrime che pungevano gli occhi

-"Vedrai che gli passerà...Dobbiamo solo aspettare che si convinca che gli abbiamo detto il vero..."

-"Speriamo..." - mi girai verso Carlos che continuava a dormire beatamente e mi chiesi se un giorno quello splendido frugoletto avrebbe trovato pace tra le braccia di suo padre e sua madre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Rientri ed Incontri... ***


mm

 

 

 

 

Gli occhi di Carlos:

 

 

 

 

4. Rientri e Incontri...

Matias era uscito di corsa da casa nostra ieri sera e ora che Patty stava per rientrare da Brasilia dirle che lui non aveva nessuna intenzione di rivederla o di avere a che fare con Carlos, sarebbe stato difficile se non impossibile, avevo appuntamento alle 9:00 con Giusy al solito Bar per la nostra abituale colazione, e le avrei dovuto spiegare del casino che io e Bruno avevamo combinato la sera prima.

Ero seduta aspettando che Giusy arrivasse e da lontano vidi Gonzalo con Martin nel passeggino e accanto a lui Matias:

-"Ciao ragazzi...come va?"

-"Ciao Antonella..." - disse Gonzalo

-"Buongiorno...!" - rispose Matias

-"Siete a spasso...?" - chiesi

-"Un giro...stavamo chiacchierando...Oh guarda arriva Giusy!!Buongiorno..." - disse Gonzalo

-"Buongiorno ragazzi...Ciao Anto!!Ciao Fratellino..." - rispose Giusy

-"Buongiorno Signora Leinez..." - rispose Matias per poi andarsene, mi girai verso Giusy che mi guardò interrogativa, fece per inseguirlo ma la fermai salutammo Gonzalo che accelerò il passo per stare dietro al suo amico

-"Che diavolo gli è preso?!" - chiese Giusy

-"Beh ecco ho paura che sia colpa mia e di Bruno..." - risposi accennando un sorriso di scuse

-"Spiegati meglio..." - disse mentre si sedeva al tavolo di fronte a me

-"Eh eh eh!Ieri sera quando voi siete andati via, forse per puro sbaglio io e Bruno abbiamo per caso accennato alla storia tua e di Guido...!" - risposi

-"Oddio!!Antonella cosa hai fatto?!" - mi disse disperata coprendosi la faccia con le mani

-"A nostra discolpa posso dire che non sapevamo che lui non sapeva...!" - risposi colpevole per poi cercare di capire cosa avessi realmente detto

-"Per quale dannato motivo glielo avete detto...?"

-"Beh non lo so!!Cioè siamo andati sul discorso Patty e Carlos, e ci ha chiesto del perchè il piccolo fosse così legato a Guido e Bruno e noi gli abbiamo spiegato che abbiamo solo ricambiato l'aiuto che Patty aveva dato a tutte e due le coppie negli anni passati, per i problemi che avevamo avuto, così ci ha chiesto di quali problemi stessi parlando, e alla fine gli ho accennato qualcosa..." - risposi

-"Era un discorso che volevamo affrontare io e Guido un po' più avanti...E lui cosa ti ha detto?"

-"Precisamente...?!" - chiesi

-"Si!Precisamente..."

-"Che non vuole più sapere niente di nessuno di noi..." - risposi

-"Grazie...Sapete; siete molto utili..." - rispose appoggiandosi allo schienale della sedia e sospirando

-"Scusa..."

-"Ormai è andata... - rispose Chiamo Guido!!Gli dico se magari ci parla lui con Matias anche se a questi punti la vedo difficile..." - poi la vidi bloccarsi e guardarmi storto

-"Che c'è?" - chiesi

-"Non gli hai detto che sono incinta vero?Perchè se Guido lo viene a sapere da Matias io ti uccido...Lo sai!"

-"No assolutamente...quello no!!Ma non gliel'hai ancora detto?" - chiesi

-"Aspetta lo chiamo e poi ti spiego..."

-"Hai intenzione di dirglielo al telefono?!" - chiesi sarcastica, ricevetti come risposta una semplice occhiataccia di ammonimento, attesi pazientemente che Giusy finisse di parlare con suo marito e poco dopo aver ordinato i nostri soliti cappuccini scremati con tanta schiuma, una spruzzata di cacao amaro e due cornetti vuoti, ritornai sull'argomento

-"Perchè non gliel'hai ancora detto?" - chiesi

-"E' un po' complicato..."

-"Sono scema o siete sposati...?"

-"Sei scema e siamo sposati...!" - rispose sorridendo

-"Grazie...Sei gentile oggi!"

-"Figurati...- rispose sorridendo Comunque non so di preciso quale sia il motivo per cui non gli ho ancora detto del bambino...Ma principalmente credo di avere paura..."

-"Di cosa?"

-"Beh, l'altra volta quando era successo, non era entusiasta, eravamo appena sposati, avevamo 22 anni, e mi è sembrato di capire che non ne volesse, anche se quando siamo andati sull'argomento mi ha sempre detto di volerne tanti, ma non so ho paura di aver capito male..."

-"Non è per questo!!E tu lo sai bene, stai usando una scusa patetica...Ogni volta che lo vedo con Carlos, me lo immagino con suo figlio...E quasi mi commuovo nella stessa maniera che faccio con Bruno...E tesoro!L'altra volta è andato tutto male..."

-"Già..."

-"Hai paura che vada male anche questa volta...?"

-"Non voglio più illuderlo, se dovessi perdere anche questo credo...Che non sarei in grado di sopportare di nuovo, il viso di Guido che si vena di un ombra di terrore...Non sono in grado di superare quel momento..."

-"Lui è innamorato di te, quell'ombra di terrore, come la chiami tu, lui c'è l'avrà sempre stampata addosso...E' una cicatrice che ha nel cuore dal vostro primo incidente d'auto....E non svanirà mai..."

-"Lo so...!"

-"Giusy ascolta!!Ti ricordi quando avete avuto l'incidente la prima volta e poi sono successe quella catena di eventi che non finiva più e che alla fine vi ha riportati insieme, per poi separarvi e farsi tornare insieme di nuovo...- chiesi e la vidi annuire così continuai Ecco!Io ho pianto, tutte le volte e non perchè ero felice, o triste, ma perchè grazie a voi ho scoperto che un grande amore non finisce mai...Voi vi completate, la tua dolcezza e la sua arroganza, la tua energia e la sua flemma, sono cose opposte ma che insieme a voi, fanno sembrare un puzzle completo...Tu non puoi avere paura di vedere il terrore nei suoi occhi!!Io so che cosa vuol dire perdere un bambino, ma so anche che avremo altre possibilità...E per voi è arrivata..." - risposi

-"Lo so!!Ma forse sono io quella che non ne vuole..."

-"Non ci credo...Ti debbo rifare l'esempio di Carlos?"

-"No, ho capito...E' che non appena gliel'ho dirò sarà reale...E se mi capitasse come l'altra volta?"

-"Non succederà, piuttosto sarà Guido stesso a buttarsi sotto la macchina per proteggervi..."

-"E questo è un dato di fatto..." - rispose

-"Tu hai paura che si spinga troppo in là per proteggervi e che ti faccia vivere sotto una campana di vetro fino al parto?"

-"Si...anche quello!!Ho troppe paura tutte insieme e ho il cervello che mi scoppia...E mi è pure venuta voglia di Cocomero..." - disse amareggiata mentre io le scoppiai a ridere in faccia

Continuammo a chiacchierare del più e del meno e poi andammo a recuperare Patty all'aeroporto.

***

 

Eccomi tornata, il braccio rotto faceva parecchio male, avevo le ossa indolenzite un po' in tutto il corpo, il cerotto in testa era ingombrante e mi copriva la visuale, le fasciature delle ferite erano nascoste dai vestiti e fortunatamente sia Giusy che Antonella vedendomi in difficoltà mi vennero incontro a recuperare la valigia:

-"Ciao tesoro, come sei ridotta!" - mi disse Antonella abbracciandomi, mi staccai da lei lamentandomi e poi salutai Giusy che mi ispezionava per vedere cosa altro non si vedeva a prima vista

-"Lasciamo perdere...Ho male ovunque..."

-"Ma spiegaci un po' meglio, ieri sera Guido e Matias ci hanno detto che eri ridotta male, ma non fino a questo punto...Guarda che occhio che hai!" - mi disse Giusy spostandomi leggermente la benda che copriva sia il bernoccolo che l'occhio tumefatto

-"Beh ho partecipato a una rissa!!" - risposi guardando entrambe con un occhio solo

-"Oh!!E' stato divertente?" - chiese Antonella sarcastica

-"Mmm, si!!A parte quando hanno iniziato a menarmi..." - sia Giusy che Antonella scoppiarono a ridere, io cercai invano di farlo ma un dolore lancinante alle costole mi tolse il respiro e mi fece un male cane

-"Pure le costole!?" - chiese Giusy

-"Sono le peggiori!" - risposi sofferente

-"Posso solo immaginare..." - rispose Antonella

-"Io purtroppo no..." - commentò Giusy accennando un sorriso

-"Dai andiamo a casa che Carlos non vede l'ora di vederti...Adesso è con Bruno in ufficio..."

-"Hai intenzione di farlo diventare un Manager?"

-"Perchè no?!E' affascinante, divertente, conquistatore nato e pure furbo, direi che ha i requisiti!" - rispose Giusy

-"Voi dite?"

-"Assolutamente...Oppure uno stilista!!Ha stile..." - commentò Antonella

-"E' la madre che ha stile..." - risposi piccata, l'occhiataccia delle mie due amiche fu una risposta eloquente

-"E perchè non un giornalista?" - chiese Giusy

-"Va bene...Allora un calciatore?!"

-"Oddio No!!" - risposero in coro

-"Sei fissata con i calciatori..." - disse Antonella

-"Oh andiamo!!" - le supplicai

-"Smettila!Il calciatore è un lavoro da lavativi..."

-"Ehi tuo fratello è un calciatore!"

-"Infatti, non ho mai detto che mio fratello lavora...Lui gioca..." - rispose Giusy, alla fine tornammo a casa e grazie all'aiuto delle mie due amiche riuscii a sistemare la casa in fretta e dopo che Bruno aveva annunciato che Guido aveva rapito Carlos e aver visto correre via Giusy come una matta, io e Antonella ci dirigemmo all'appartamento di Matias, mi avevano aggiornato dell'episodio della sera prima ed ora ero determinata più che mai a parlare con il mio ex-ragazzo. Antonella decise che non sarebbe entrata e mi fece l'in bocca al lupo prima di andarsene.

Bussai alla porta due o tre volte prima di sentire dei movimenti nell'appartamento, quando vidi la porta spalancarsi me lo ritrovai a petto nudo, i capelli bagnati e lo sguardo sorpreso, i suoi splendidi occhi mi fissavano, rimasi senza fiato e questa volta non per le mie costole doloranti:

-"Ciao...Posso entrare?!" - chiesi ancora ferma sulla porta, lui non disse nulla, ma con la mano mi fece segno di accomodarmi

-"Come sapevi che abito qui?" - chiese

-"Mi ha accompagnato Antonella!" - risposi guardandomi in giro

-"Come stai?Vedo che sei ridotta maluccio..."

-"Oh non preoccuparti passeranno..."

-"Non mi preoccupo infatti...E' solo che è evidente che non stai bene..." - rispose

-"Non sono qui per scambiarci delle formalità inutili...Ci conosciamo da anni, e voglio solo parlare un po!" - chiesi

-"Vuoi solo parlare?Sei sicura, perchè ci sono alcune cose che vorrei dirti...Anzi perchè non ti siedi, vuoi un caffè?"

-"No, se hai qualcosa di un po' più forte lo preferisco..." - risposi lasciando Matias a bocca aperta

-"Ok!!Si può fare, credo che ne avrò bisogno pure io..." - dopo che finalmente Matias mi porse il mio whisky liscio, ci sedemmo sul suo enorme divano e per qualche istante rimanemmo in silenzio fu lui a iniziare il discorso

-"Mi è dispiaciuto non vederti in aeroporto l'altro giorno!"

-"Mi dispiace, ma ho un lavoro che mi porta spesso a viaggiare ed è imprevedibile..."

-"Quanto devi stare ferma?" - mi chiese indicando le varie medicazioni

-"Un mesetto, il braccio deve guarire e i lividi scomparire...L'immagine è tutto nel mio lavoro"

-"Perchè ti sei infilata in una rissa?!" - chiese avvicinando la mano alla benda, per vedere il mio occhio livido e dolorante

-"Mi ci sono trovata in mezzo, ero a Brasilia per conoscere una band emergente molto interessante, non volevo perdermi la possibilità di incontrarli di persona visto che loro non viaggiano molto per il Sud America, e per me era un occasione unica, ma il locale dove suonavano era un postaccio, due uomini ubriachi ci provavano con una ragazza che era seduta nel tavolo vicino a me e il ragazzo che era con lei si è arrabbiato parecchio, per passare, il tipo, ha sbattuto via il mio tavolo e non ho fatto in tempo a proteggermi che mi sono ritrovata a terra, nella rissa si sono infiltrate anche delle ragazze e alla fine per difendermi dalla bolgia ho iniziato a dare pugni, solo che ho avuto la peggio..." - risposi indicandogli i punti in cui mi ero fatta male

-"Beh lo vedo!" - mi disse, a due centimetri dal mio viso

-"Già..." - risposi arrossendo, Matias se ne accorse, tossi e si allontanò da me

-"Ehm immagino che tu non sia venuta qui per farmi il resoconto della tua prima rissa...?!"

-"In realtà è la terza..." - risposi sorridendo

-"La terza?" - chiese perplesso

-"Non ti preoccupare le altre sono merito di Antonella..." - risposi

-"Già...Antonella!" - disse e poi sospirò

-"Matias, senti io non so cosa ti abbiano detto lei e Bruno...Ma so quello che ti sto per dire io!"

-"Ah si!E cosa stai per dirmi...? - chiese alterandosi e alzandosi Magari del perchè mio figlio, perchè è mio figlio giusto? - mi chiese io risposi annuendo, e lo vidi mettersi le mani nei capelli Bene!Perchè mio figlio è così legato a Guido e Bruno?Cosa è successo in questi anni che sono stato lontano?Perchè Antonella continua a dire che ti aiutano con Carlos come tu hai fatto con loro!?Almeno tu spiegamelo...E poi perchè non me lo hai detto?"

-"Secondo te è stato facile non poterti dire nulla?!"

-"Non ci provare nemmeno...Non smuoverai la mia pietà nei tuoi confronti!!Tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro cosa vuol dire non sapere chi è suo padre, sentirsi mentire da sua madre in continuazione...Patty...perchè?!" - mi chiese sedendosi di fronte a me sul tavolino

-"Non volevo rovinarti la vita!"

-"Cosa?Tu ti rendi conto di quello che mi stai dicendo?Rovinarmi la vita...?E' mio figlio..."

-"Lo so!E sono sicura che lo amerai come o forse più di me quando lo conoscerai bene, ma voglio spiegarti il motivo di queste mie bugie..." - risposi, sentii gli occhi pungere e mi imposi di non piangere

-"Avanti!Sono qui a posta e sono tutto orecchi...Basta bugie, voglio la storia completa, a partire da Giusy e Guido passando per Antonella e Bruno e arrivando a te..."

-"No, aspetta un secondo!!Non ho nessuno diritto di raccontarti le storie degli altri, saranno loro stessi a parlartene ma non io..."

-"Non cambi mai...Preferisci proteggere i tuoi amici che aiutare un'altra persona...!?"

-"Matias!Anche tu sei mio amico..."

-"No!!Non è vero, io e te non siamo mai stati amici, e lo sai bene!!Ogni volta che sentivo la mancanza di casa mi venivi in mente tu...Non riuscivo a capire perchè...ma era sempre così!Ho cercato in tutti i modi di dimenticarti, mi è bastata una tua telefonata per far crollare il mio mondo, alla fine torno qui!E scopro che il mondo delle mie favole è solo fatto di carta...Che tutto ciò che mi è stato detto negli anni, erano solo cazzate...Come credi possa stare?" - disse urlando

-"Nessuno ti ha raccontato bugie, abbiamo solo omesso la verità dei fatti..."

-"E' un altro modo per mentire quello..." - disse sbuffando

-"Lo abbiamo fatto per proteggerti, per permetterti di vivere la vita che volevi!Io per prima volevo che arrivassi alle stelle con la tua carriera, non potevo permetterti di lasciare tutto per tornare a casa...A fare cosa?Sei tornato perchè era arrivato il tuo momento, sei tornato da grande campione Matias e sono orgogliosa di te..."

-"Del tuo orgoglio o della tua soddisfazione non me ne faccio nulla!Potevi evitare di chiamarmi per farmi i complimenti per il matrimonio, potevi evitare di mandarmi centinai di mail, potevi evitare di chiamarmi in piena notte piangendo, sapendo che non sarei riuscito a starti accanto!Sapendo perfettamente che se avessi avuto Lucas tra le mani lo avrei ammazzato, e sapevi che nascondermi che Carlos era mio figlio, dicendomi che era nato prematuro ed era frutto dell'amore con Lucas, mi avrebbe ucciso!!Tu proteggi te stessa e Carlos dagli altri, ma non hai protetto me!!" - rispose urlando in piedi, quando smise aveva il viso coperto di lacrime

-"Hai ragione!!Non avrei dovuto farlo..." - risposi alzandomi e avvicinandomi, lui non se ne accorse e quando gli misi la mano sulla guancia non si scostò, le lacrime me la bagnarono, alla fine mi abbracciò togliendomi il respiro, rimasi lì cercando di farlo sfogare per non so quanto tempo, era la prima volta che lo vedevo piangere in quel modo quando si calmò lo feci sedere accanto a me, continuando ad asciugargli le ultime lacrime

-"Spiegami cosa devo fare?" - mi supplicò guardandomi

-"Sono la persona sbagliata a cui chiedere!"

-"No, sei sempre stata la persona giusta!" - non risposi, continuammo a fissarci in silenzio per parecchio tempo

-"Che è successo con Linda?" - chiesi scostando lo sguardo dal suo

-"Non cambiare argomento..."

-"Non lo sto cambiando!!Anche io voglio capire..." - risposi tornando a fissarlo determinata

-"L'ho lasciata prima di partire!E' rimasta a Barcellona ed è sempre per colpa tua..." - rispose prendendo in mano il bicchiere per poi bere una lunga sorsata del suo contenuto color ambra

-"Cosa centro io...?" - chiesi

-"Non riesci a capirlo...?"

-"Di che stai parlando?" - chiesi

-"Quando sono partito per la Spagna ti chiesi di venire con me, ti chiesi di starmi accanto, di amarmi come sapevi fare tu, ti chiesi di continuare a far parte della mia vita, ma cambiandola, ma tu hai detto no!Quando sono partito e non ti ho visto all'aeroporto mi sono sentito morire dentro, perchè eri stata capace di uccidermi solo con quel gesto...Sono stante tante le volte che ci ho pensato a quel momento, e non credo che sia ancora in grado di superarlo...Ma una cosa la so!E..."

-"Io c'ero..." - risposi fissandolo

-"Cosa?!" - mi chiese stupito

-"Io c'ero quel giorno all'aeroporto...Ti ho visto sparire su quelle scale mobili, ho visto Giusy che ti abbracciava, ho visto gli altri che si sbracciavano..." - fui io adesso a iniziare a piangere

-"Aspetta...Che cosa significa?"

-"Ero alle partenze quel giorno...Nascosta dietro ad una colonna, non ho avuto il coraggio di salutarti, non riuscivo a lasciarti andare...Ma ti ho visto che partivi, e non sono riuscita a fermarti, andavi incontro alla tua vita, al tuo unico amore, e non potevo chiederti di restare per me..."

-"L'avrei fatto...Lo sai che l'avrei fatto!!Bastava una tua parola e non mi sarei mosso da qui..." - mi disse porgendomi un fazzoletto

-"Appunto!!E non potevo permettertelo...Volevo che realizzassi il tuo più grande sogno...E io non mi sarei mai messa di mezzo tra te e la tua nuova vita!"

-"Smettila di nasconderti dietro la mia carriera!A me bastavi tu..."

-"Non è vero...Se ti avessi chiesto di non partire o se avessi accettato di venire con te, tu non saresti arrivato dove sei ora!Sei un mondo e continui ad essere il mio mondo...Sei il motivo per cui tutti noi continuiamo a sognare...Tu c'è l'hai fatta!!Io ti avrei rovinato la vita...E così anche Carlos..." - risposi convinta di quello che stavo dicendo

-"Me lo lascerai conoscere?" - mi chiese con lo sguardo basso

-"Si!!Ma certo che te lo lascio conoscere...Tu lo devi fare!!Sei tornato per giocare nel Boca...E ora che sai che Carlos è tuo figlio io non posso impedirti di vederlo e frequentarlo..."

-"Grazie..."

-"No!!Grazie a te..." - risposi alzandogli il viso

-"Perchè?"

-"Mi hai dato la cosa più bella del mondo! - risposi commuovendomi Carlos è il regalo più bello che mi potessi fare!E non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza!!" - il sorriso che mi fece valse più di mille parole

-"Tu non hai idea di quanto mi sei mancata!" - riuscimmo alla fine a chiacchierare di altro e mi dimenticai che Matias non mi aveva ancora detto del perchè aveva lasciato Linda, fu quando mi diressi verso la porta che mi disse il motivo:

-"Ah Matias, ricordati di parlare con Giusy e Guido!!E non fare il broncio, loro non volevano farti preoccupare..."

-"Non mi accenni nulla?!" - mi chiese speranzoso

-"NO!Assolutamente no..." - risposi secca

-"Vorrei che ci fossi anche tu in quel momento!"

-"Io la so a memoria la storia...Non è corretto che ci sia pure io!!"

-"E invece si!Sono io che te lo chiedo e non Giusy o Guido! - feci per andarmene, ma Matias mi fermò per un braccio

-"Prima mi hai chiesto perchè ho lasciato Linda, e io non ti ho risposto..."

-"Ah è vero!Perchè lo hai fatto...?" - gli chiesi, lo vidi tentennare un istante e poi fare un grosso sospiro

-"Perchè sono ancora innamorato di te!"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Notizie e Novità... ***


mm

 

 

 

 

Gli occhi di Carlos:

 

 

  1. Notizie e Novità...

 

 

  • “Perchè sono ancora innamorato di te!” - mi bloccai sull'uscio della porta, Matias era fermo immobile che mi fissava, mi ero ammutolita e lui pure, sembravamo due statue di cera, fortunatamente fu Fabio e la sua irruenza a toglierci dallo stato di trance

  • “Buon pomeriggio a tutti!Ehi Patty sei tornata...Oh mio Dio!!Sei conciata male amica mia...” - mi disse Fabio guardandomi in volto, io gli sorrisi calorosamente

  • “Già un po'!” - rispose Matias al mio posto, lo ringraziai con lo sguardo

  • “Ho interrotto qualcosa?” - chiese Fabio malizioso

  • “No!No!Io stavo andando...” - risposi li salutai e corsi via, non so cosa successe dopo, sentii la porta di casa chiudersi e poi il silenzio

 

Corsi via o per lo meno cercai di farlo, mi appoggiai a un palo della luce sperando di non cadere a terra, Matias mi aveva detto la frase che volevo sentirmi dire da anni e io ero stata in silenzio non ero riuscita a rispondergli, ora dovevo solo cercare di evitare l'argomento per il resto della mia vita, io avrei continuato a vivere serenamente e lui avrebbe continuato per la sua strada.

Mi diressi verso casa di Giusy e Guido avrei chiesto ospitalità per la notte visto che Carlos era li da loro, e avrei parlato con la mia migliore amica di tutto questo casino.

 

Suonai al campanello e sentii distintamente la risata di Guido che arrivava da dietro la porta, appena mi vide si bloccò:

  • “OMG!Patty stai bene...?” - mi chiese facendomi entrare per poi abbracciarmi

  • “Sono stata molto meglio...” - risposi staccandomi da lui che continuava a fissarmi

  • “Hai cambiato le bende?”

  • “No!Ancora no...Sono stata da Matias, e non ho avuto ancora il tempo di farlo!” - vidi Giusy uscire dalla cucina

  • “Hai visto come l'hanno conciata?Te l'avevo detto...” - chiese Giusy a Guido

  • “Si ma, non pensavo fosse così ridotta male...” - rispose Guido

  • “Non ti preoccupare passeranno!!” - risposi

  • “Vieni, Carlos sta dormendo da un po'...E intanto ti cambio le bende!!” - mi disse Guido, io mi sedetti sul divano, Giusy arrivò con tutto il necessario per le medicazioni

  • “Hai una farmacia in casa?” - chiesi sorpresa

  • “Eh già, si fa sempre male!!Quindi ho deciso di tenermi in casa almeno le cose necessarie per le auto-medicazioni...” - rispose Giusy, mentre Guido iniziava a medicarmi

  • “E vedrai quando nascerà il piccoletto, la farmacia si allargherà...” - rispose Guido con un sorriso da parte a parte e gli occhi lucidi, io voltai lo sguardo sorpresa verso Giusy che mi fece l'occhiolino, risi e mi scese una lacrima, glielo aveva detto

  • “E no!!Così non ti posso medicare...” - si lamentò Guido

  • “Scusa!!Prometto di non commuovermi più futuro papà...Ahahaha!!” - risi di gusto per la felicità e poco dopo sentii sia Giusy che Guido unirsi alla mia ilarità, rimasi li ferma immobile finché Guido non ebbe finito, risi alle sue battute sul mio occhio, e finalmente vidi ridere Giusy, la mia migliore amica era tornata a sperare, dopo un po' Guido mi sorprese chiedendomi di Matias:

  • “Hai detto che sei stata da Matias!!”

  • “Si, mi ha accompagnato Antonella abbiamo chiarito un paio di cose!” - risposi

  • “Ah si!!E cosa?” - chiese Giusy ritornando dallo sgabuzzino per poi andare a prendere una tazza di caffè per tutti in cucina e sedersi sul tavolino basso della sala

  • “Abbiamo parlato di Carlos!!Come promesso gli ho spiegato tutto, anche il motivo per cui non gli avevo detto nulla...Abbiamo parlato di voi...E mi ha detto che mi ama ancora...Niente di particolare in definitiva...” - risposi continuando a sorridere

  • “No aspetta fai un passo indietro...?!” - mi chiese Guido

  • “Ti ha detto che Ti ama...?” - chiese Giusy

  • “Ah quello!!Si, quando gli ho chiesto perchè lui e Linda si erano lasciati lui semplicemente mi ha detto che Mi Ama...Capito!!Amore...La parola più usata al mondo e quella più inaspettata...” - risposi, appoggiando la testa nelle mani

  • “Oh cielo!” - commentò Giusy

  • “E tu gli hai risposto...?” - chiese Guido

  • “No!!Fortunatamente è arrivato Fabio, altrimenti sarei ancora lì a fissarlo come un idiota...”

  • “Idiota...”

  • “Grazie Guido!!”

  • “Ma perchè non hai fiatato?” - chiese Giusy

  • “Oh e secondo te cosa avrei dovuto dirgli??”

  • “Beh, magari che lo ami ancora!!” - rispose Guido

  • “Ma non dire assurdità! - la faccia perplessa che i miei due amici mi fecero era la loro risposta – No!Non è assolutamente così...”

  • “Senti tesoro, sei innamorata di mio fratello da quando eri a Bariloche...Te ne rendi conto si o no?Sono passati 15 anni e siamo ancora allo stesso punto...”

  • “Ha ragione!Non puoi negarlo...”

  • “E' una congiura la vostra?” - chiesi seccata

  • “No, è solo un'affermazione veritiera...” - rispose Guido, fortunatamente la conversazione finì lì, grazie a Carlos che si era svegliato e mi veniva incontro

  • “Mamma...”

  • “Amore mio!Ciao...come mai non sei a dormire?”

  • “Ti ho centito e ciono venuto a salutarti...”

  • “Oh ecco!!Hai fatto il bravo...?”

  • “Ti!Ma mamma?”

  • “Dimmi amore?!”

  • “Perchè hai l'occhio bendato?” - ci pensai due secondi prima di rispondergli e non trovando la giusta risposta guardai Guido in segno di aiuto

  • “La tua mamma è un terribile pirata...Che è venuta per rapirti e darti in pasto ai coccodrilli...” - grazie al mio amico che iniziò a giocare con Carlos riuscii a rimanere sola con Giusy

  • “Che cosa hai intenzione di fare ora?” - mi chiese

  • “Non lo so!Sicuramente permettere a Matias di conoscere Carlos, poi “chi vivrà vedrà”...”

  • “E' un po' strana come cosa!”

  • “A che ti riferisci?”

  • “Beh, da quello che mi ha detto Antonella lui sapeva che Carlos era suo figlio, o per lo meno lo sperava!Non capisco cosa gli possa passare per la testa!” - rispose Giusy pensierosa

  • “Gli ho fatto promettere che verrà a parlare con te e Guido...”

  • “Immaginavo lo avresti fatto!” - rispose lei sospirando

  • “Era il minimo, anche a me Antonella ha detto cos'ha combinato, e chiudere i rapporti come voleva fare lui di colpo, senza spiegazioni e senza un briciolo di valido motivo non aveva senso!!Quindi aspettati da un giorno all'altro il tuo amato fratellino alla porta della tua casa...”

  • “Uff!!E in quel momento ci sarai pure tu...!” - rispose, io alzai gli occhi al cielo e sospirai

  • “Pure tu!!Che palle...”

  • “Cosa vuoi dire con “pure tu”!” - chiese ridacchiando

  • “Anche Matias mi ha chiesto di essere presente!E probabilmente dovrò esserci anche il giorno in cui parlerà con Antonella e Bruno...Mi dovrò sorbire le vostre storie di nuovo...Uff!!Che stress...”

  • “Andiamo!Non te la prendere...sapevi che sarebbe successo prima o poi...”

  • “Infatti a volte non capisco perchè tu gli abbia voluto tenere tutto nascosto...” - chiesi

  • “Per lo stesso motivo per cui tu non hai detto che Carlos era suo figlio...”

  • Touché...”

Finalmente dopo due giorni di stanchezza accumulata potei sdraiarmi su un vero letto, appena toccai il soffice materasso, la stanchezza, i problemi e tutto il resto mi scivolarono addosso e entrai dritta dritta tra le braccia di morfeo.

 

***

 

La settimana che seguì fortunatamente per noi non fù molto movimentata, mentre quella successiva iniziarono i problemi Bruno, Alan e Fabio partirono per lavoro così come io e Caterina, mentre Sol, Santiago, Camillo e Belen, riuscirono a fare la loro tanto agognata vacanza alle Bahamas, Giusy e Guido raggiunsero i genitori di lui nel New Jersey per annunciare il lieto evento, Tamara volò a Milano per le sfilate, Pia e Luciana dovettero partire alla volta del Messico per delle conferenze di lavoro, Viny aveva una gara in Cile e Felicitas e Gonzalo invece andarono al Festival del Cinema di Roma in Italia, insomma per dirla tutta a Buenos Aires rimasero solo Patty, Matias e Carlos.

 

***

 

Era il pomeriggio del 15 ottobre, quel folle gruppo di amici, era partito chi in vacanza e chi per lavoro. E così eravamo rimasti in tre, il braccio ingessato e le costole facevano ancora male e mio padre si ostinava a tenere Carlos e me in casa con loro almeno fino a quando il mio stato di salute fisico non fosse migliorato, non riuscendo a stare chiusa in casa tutto il giorno e visto che Giacomo e mia madre non riuscivano a staccarsi da Carlos andai a fare un giro, mi sedetti sulla panchina del parco, imbronciata e spazientita:

  • “Anche se è Autunno è bella Buenos Aires... - mi sentii dire alle spalle, così mi voltai, Matias era fermo accanto alla panchina e guardava davanti a se – Come mai quel muso lungo?”

  • “Oh ciao!Nulla sono reclusa nelle mura di casa dei miei genitori!”

  • “Perchè?”

  • “Beh!Sono in condizioni fisiche pessime, quindi hanno deciso che non posso vivere da sola con un bambino!”

  • “Hanno ragione!”

  • “Oh!Ti ci metti anche tu?”

  • “Andiamo!Non fare la super-eroina come al solito...”

  • “Io non sono una super-eroina...E' mio figlio e me lo so gestire da sola!” - come risposta mi bastò guardarlo in faccia, la sua espressione scettica mi fece capire che credeva poco alle mie parole

  • “Siamo rimasti da soli, ci hanno mollato tutti!Chi per un verso o chi per l'altro...” - disse Matias

  • “Già, anche loro come noi sono sempre impegnati, mentre altri semplicemente sono andati in vacanza!!Eheheh...beati loro...!”

  • “Senti visto che siamo in città da soli, stavo pensando di uscire insieme una sera di queste!!Mi piacerebbe passare del tempo con Carlos...che ne pensi!?”

  • “Ma certo, va bene!Quando vuoi puoi passare a prenderlo...Sarà felice di passare del tempo con te!”

  • “Beh, io speravo che ci fossi anche tu...!” - mi disse, era sempre in piedi e continuava a guardare dritto davanti a se

  • “Io?!”

  • “Si, tu!Abbiamo un figlio in comune se non sbaglio, e visto che lo conosci meglio di me, vorrei che tu fossi presente!Anche se sono tornato non voglio che tu ti senta esclusa da questa cosa...”

  • “Ehm!Va bene...sarà un onore cenare con un grande campione!”

  • “Spiritosa...”

  • “Ah proposito, quando inizia il campionato...?”

  • “Fra due settimane!”

  • “Sei pronto?”

  • “Beh sono un po' nervoso!”

  • “Andrai benissimo come sempre!”

  • “Tu dici?!”

  • “Ehi da dove arriva tutta questa insicurezza Mathi... - lui si voltò a fissarmi sorpreso – Che c'è?”

  • “Nulla, è che nessuno mi chiamava più Mathi da parecchio tempo...”

  • “Oh!Perdono Signor Matias Beltran, non era mia intenzione storpiare il suo altolocato nome...” - risposi alzandomi e dirigendomi all'uscita del parco

  • “Ehi non prendermi in giro!” - mi disse venendomi dietro, io gli scoppiai a ridere in faccia

  • “Dai andiamo ti offro un caffè...Mathi...” - dissi, lo vidi arrossire come un pomodoro e continuai a ridere

Non credevo di essermi inoltrata così tanto nel parco, tant'è che quasi credetti di essermi persa, il sole stava tramontando alle nostre spalle e la lieve brezza della notte mi fece scorrere un brivido di freddo lungo la schiena, poco dopo mi ritrovai le spalle coperte dalla giacca di Matias:

  • “Grazie!Che cavaliere...”

  • “Ovvio!In Spagna insegnano anche questo oltre al calcio...” - rispose sorridendo

  • “Ah si?!E cos'altro insegnano?”

  • “Beh!A mangiare benissimo, a divertirti come un matto senza pensare alle conseguenze, ad avere una mente aperta a tutto e tutti...”

  • “Wow!Sei proprio diventato un uomo di mondo...Complimenti!”

  • “Mi stai prendendo in giro?!” - mi chiese, lo vidi allungare il braccio destro per invitarmi ad appoggiarmi a lui, e accettai quel braccetto così carino e gentile

  • “No!Sto solo constatando che sei parecchio cambiato in questi anni...”

  • “Già...Me ne sono successe di tutti i colori.”

  • “Posso immaginarlo!”

  • “No!Purtroppo non puoi...E anche se lo avessi visto con i tuoi occhi, credimi che non ci avresti creduto!” - disse con lo sguardo dritto davanti a se, in quel preciso istante mi accorsi di chi era veramente diventato quell'ex-ragazzo e adesso uomo che mi stava accanto

  • “Che vuoi dire?”

  • “Beh!Uff!Da dove posso iniziare...”

  • “Dall'inizio magari!”

  • “Eheheh!Ma dai, pensavo di raccontarti direttamente il finale...”

  • “Oh!!Non leggo mai il finale di un buon libro, non voglio mai rovinarmi la sorpresa...” - risposi sarcastica, lo sentii ridere e continuammo a camminare

  • “Va bene!!...Quando arrivai a Barcellona ero un pesce in un mare di squali, non sapevo ne dove andare ne cosa fare, i ragazzi che già frequentavano gli allenamenti della squadra mi videro subito come un essere che a loro non andava a genio, e solo ora mi accorgo di capirli veramente, a quel tempo non ci riuscì molto...Ci fù un solo ragazzo, era il mio compagno di stanza, era italiano, era un po' nella mia stessa situazione, all'inizio ci odiavamo!Eheheh!C'è ne siamo fatte di tutti i colori, quando passavano per l'ispezione delle camere finivamo sempre puniti per il lerciume che c'era. Ma con il tempo ho trovato in lui un buon amico e un ottimo alleato. Quando iniziammo a entrare nel giro delle conoscenze, fortunatamente la situazione migliorò a nostro favore!Iniziammo a uscire tutte le sere, bevevamo, ci sballavamo...” - lo interruppi

  • “Ci sballavamo?!Che significa?”

  • “Beh!Ecco in Spagna, non è legale ma nemmeno un crimine così gravoso!Diciamo che non sempre eravamo molto lucidi durante gli allenamenti!”

  • “Mmmm!E' quello che penso?”

  • “Beh!Sei nell'ambiente...Purtroppo ne gira parecchia, i locali sono pieni zeppi, ti basta distrarti un secondo e te la ritrovi in mano, però non ho mai esagerato e quando mi sono accorto che ogni sera ero sempre a cercarne di nuova mi sono fatto un esame di coscienza e ne sono uscito senza problemi!”

  • “Ma perchè?”

  • “Perchè ci sono entrato...?”

  • “Si!”

  • “Ci sono cascato appena arrivato a Barcellona, i problemi in squadra, le difficoltà con l'ambiente e il fatto che la mia ragazza mi avesse mollato...Hanno fatto un mix tra depressione e autoflagellazione e mi sono buttato nella merda che si chiama droga!”

  • “Oh!Ehm mi dispiace...” - eravamo usciti dal parco e gli indicai un tavolo di un bar dove ci sedemmo

  • “Non ti dispiacere!All'inizio ero arrabbiato con te, ma poi ci ho ragionato bene e me ne sono fatto una ragione!E' anche per quello che ne sono uscito!E poi ti volevo chiedere scusa..”

  • “Per cosa?”

  • “L'altra sera!Hai i tuoi problemi, visto come sei conciata e dirti quella cosa in quel momento dopo una lite non proprio idilliaca è stata una carognata...”

  • “Ah!Beh, allora devo scusarmi anche io...”

  • “Lo hai già fatto!”

  • “No, non per Carlos!Anche se dovrei chiederti scusa per il resto della mia vita per quello...”

  • “E allora per cosa!?”- chiese Matias sorseggiando il caffè

  • “Per essere rimasta immobile e poi essere fuggita!” - risposi

  • “E per non avere risposto...?!”

  • “Eheheh!Beh, ehm!Tu lo hai sempre saputo non posso dirtelo di nuovo e così in mezzo alla strada e alla gente...” - risposi voltando lo sguardo dall'altra parte e arrossendo

  • “Ehi!Non arrossire!E poi non siamo in mezzo alla strada, non c'è nessuno in giro e se vuoi puoi dirlo...Io non mi offendo!” - rispose ridacchiando, lo guardai storto per fargli capire di non insistere e rise ancora di più, voltai lo sguardo all'entrata del parco e ciò che vidi non mi piacque per niente

  • “Sul fatto che in giro non ci sia nessuno, credo che tu ti sia sbagliato Matias!”

  • “Che vuoi dire?”

  • “Dietro la pianta all'entrata del parco c'è un mio ex grande amico!” - dissi sorseggiando il mio tè

  • “Ohoh!Uno dei tuoi spasimanti...?” - disse malizioso

  • “No!Lo chiamano Pixel! - vidi Matias girarsi di scatto verso di me e sgranare gli occhi – Immaginavo lo conoscessi!”

  • “Un paparazzo!” - esclamò quasi entusiasta

  • “Il peggiore di tutti, credo che ci seguirà per un bel po'...”

  • “Sai che ti dico!Perchè non lo facciamo lavorare allora...!”

  • “Che vuoi dire?” - chiesi fissandolo interrogativa

  • “Facciamoglielo credere...”

  • “Matias di che stai parlando?” - chiesi, lo vidi allungare la mano verso di me e prendere la mia, rimasi immobile a fissarlo sorpresa e mi fece l'occhiolino

  • “Sarà divertente!”

  • “Ho avuto già abbastanza problemi a causa loro negli anni...Non ne voglio altri!”

  • “Ti prego!Adoro giocare con i paparazzi...”

  • “Certo e Carlos?!”

  • “Tranquilla di lui non sapranno nulla...” - rispose invitandomi ad alzarmi e a seguirlo, mi cinse il braccio sulle spalle e lo assecondai mettendogli il mio braccio sano dietro la schiena, ogni tanto sentivamo il “click” della macchina fotografica

  • “E' dietro di noi...” - gli dissi sottovoce, lo vidi annuire e poi di scatto fermarsi, il suo braccio sulle mie spalle fece forza e mi avvicinò a lui, in realtà non credo di sapere come sia finita in quella posizione, mi resi conto solo che le mie labbra e quelle di Matias si erano unite, il bacio che segui doveva essere uno scherzo a scapito del paparazzo che continuava a scattare, ma per me fù il riepilogo di anni della sua assenza, ci misi passione, dolore e rabbia, quello che doveva essere un bacio scenografico divenne il più bella della nostra vita, la naturalezza con cui uscì era strana e allo stesso tempo perfettamente normale. Alla fine di tutto, ci lasciò senza fiato. Mi schiarii la voce e arrossii furiosamente, ma non mi allontanai e nemmeno lui lo fece, riprendemmo a camminare questa volta in silenzio.

 

Il sole era tramontato quando fummo davanti a casa dei miei, mi sembrava di essere tornata bambina in quel momento, quando mi riaccompagnava a casa e poi scappava lasciandomi solo con un bacio a fior di labbra.

Ma non eravamo più adolescenti, eravamo adulti e genitori e quando aprendo la porta di casa trovai mia madre seduta sul divano con Carlos che giocava e ci vide entrare insieme, la sua espressione tra l'arrabbiato e il sorpreso mi fece capire che così non saremmo andati da nessuna parte:

  • “Matias!!” - urlò Carlos correndo verso suo padre che lo prese al volo facendolo alzare due metri dal suolo, io li osservai per un istante e il mio cuore si sciolse come burro fuso

  • “Ciao birbantello!”

  • “Hai riportato a casa la mamma?!”

  • “Si, si era persa nel parco...” - rispose Matias facendogli l'occhiolino

  • “Ti!La mamma è badata...” - disse mio figlio ridacchiando

  • “Io te l'avevo detto!” - gli rispose Matias dandogli il cinque

  • “Mi fa piacere che vi siate già coalizzati a mio discapito voi due...” - dissi alzando un sopracciglio

  • “Ovvio...Siamo due uomini e gli uomini si schierano dalla stessa parte!” - disse Matias sorridendo entusiasta

  • “Ti...hai ragone!!” - io in risposta sospirai e scossi il capo arrendendomi, Carlos scese dalle braccia di suo padre e corse in camera, mentre mia madre si alzò e andò verso Matias

  • “Bentornato a casa Matias!” - gli disse abbracciandolo

  • “Ciao Carmen è un piacere rivederti...Ti trovo bene!”

  • “Si, abbastanza!Tu come stai?”

  • “Bene!Sono finalmente tornato a casa...”

  • “Non vedevamo l'ora di vederti...” - rispose mia madre, sentii Carlos che chiamava suo nonno e poco dopo li vidi scendere dalle scale

  • “Matias!Che piacere rivederti...” - disse mio padre

  • “E' lo stesso per me...” - rispose Matias stringendogli la mano

  • “Nonno...lui mi piace!!” - disse Carlos, io rimasi in silenzio mentre mio padre gli diede una carezza sulla fronte, mia madre invece andò verso la cucina a preparare il caffè e Matias sorrise in direzione di nostro figlio

  • “Mathi!Vieni a vedere la mia cameretta...?!”

  • “Va bene!Vediamo...!” - rispose Matias e Carlos lo trascinò verso le scale che portavano di sopra

  • “Vengo con voi!” - dissi

Arrivammo nella stanza che i miei genitori avevano creato apposta per Carlos, e appena entrammo il mio piccolino corse verso il suo aeroplano preferito:

  • “Che bella!E' spettacolare...”

  • “Ti piace?” - chiese Carlos

  • “Molto...”

  • “Quella che ho a casa, è ancora più bella!!” - Carlos, rise e girò per la stanza saltellando

  • “Lo credo...” - rispose Matias

  • “E' molto accogliente...” - dissi appoggiata allo stipite della porta

  • “Si!Hai ragione...!” - rispose Matias, sentii mia madre annunciare che il caffè era pronto

  • “Mathi, lo vuoi un caffè?” - chiesi

  • “Si, ora vengo! - rispose verso di me – Carlos, andiamo di sotto?!” - mio figlio in risposta si fece prendere in braccio e si appoggiò con la testa alla spalla del padre, e si diressero verso di me, tirai giù la felpa di Carlos perchè la schiena era scoperta, e mi sentii a casa, il sorriso di Matias era dolce e caldo. Appena scendemmo le scale, mia madre e mio padre ci videro arrivare, mia madre trattenne il respiro mentre mio padre sorrise.

  • “Che profumo di caffè...!” - dissi sedendomi sul divano

  • “Ne posso assaggiare un goccio!” - chiese Carlos

  • “No...” - il coro negativo si sparse per la stanza, e lui mise il broncio sedendosi a cavalcioni per terra, chiacchierammo per un bel po', e verso le sette suonò il mio cellulare

  • “Pronto?!”

  • “Ehi darling!How are you?”

  • “Ciao Antonella!Sto bene...”

  • “E il mio nipotino acquisito preferito?”

  • “Sta bene anche lui!”

  • “Hai visto Matias?”

  • “Si, perchè...?”

  • “No, niente!Curiosità...”

  • “Certo!Adesso la chiamiamo curiosità...” - risposi sbuffando

  • “Oh!Andiamo io e Caterina ci stiamo preoccupando!” - rispose sarcastica

  • “Ah si!?E di cosa?”

  • “Beh...Che tu rimanga sola soletta in una città pericolosa e grande come Buenos Aires e speravamo, lontanamente, che il prode Signor Beltran avesse tirato fuori le palle...”

  • “Oh!Le ha tirate fuori, non ti preoccupare!” - commentai sarcastica

  • “Cosa?” - chiese lei cercando di capire cosa avessi detto

  • “Nulla Anto!Tranquilla...quando tornate?”

  • “Domani sera!Bruno arriva domani mattina, quindi visto che tu e Matias siete a giocare con le palle, stavo pensando, se organizzaste una cenetta!?Torniamo tutti domani, anche Giusy e Guido, e pure i vacanzieri sculati...Quindi datevi da fare!Vogliamo qualcosa per cui dire “Wow” ma visto che il nostro entusiasmo risiede nel ristorante di Santi, e loro sono in ferie per un altro mese...Scegliete un posto adeguato!!E poi andiamo a ballare...Che ne dite?”

  • “Si!Va bene...Aspetta un attimo però...- abbassai il telefono, e cercai di coprirlo con la mano mentre chiedevo a Matias se il giorno dopo avrebbe avuto allenamenti, ma visto che ancora non era iniziato il campionato mi rispose negativamente, così ripresi la mia conversazione con Antonella – A che ora facciamo Anto?”

  • “OMG, ma allora è vero!Io stavo scherzando sul fatto delle palle, ma tu invece no...”

  • “Antonella ti prego non entrare nel volgare!” - esclamai

  • “E' lui che sta entrando da qualche parte!!” - rispose schifata

  • “Guarda che riattacco se continui così...”

  • “Uff!Ma che stai combinando?”

  • “Nulla Anto!Non sto facendo nulla...” - risposi alzandomi dal divano e dirigendomi in cucina

  • “Ah no!?Se lo sa Giusy prima uccide te, e poi lui...Non ne avete avuto abbastanza!”

  • “Oh andiamo!Cosa vi ho detto prima della vostra partenza...Che in questo periodo Matias avrebbe avuto l'opportunità di conoscere Carlos...Io non centro nulla...” - sentii la porta della cucina aprirsi e poco dopo vidi Matias sedersi di fronte a me

  • “Si!Lo sappiamo questo, ma c'è il fatto che tu sei innamorata di lui e lui di te, è una cosa che non puoi lasciare da parte...” - rispose infervorata

  • “Io non vi capisco più...” - risposi esausta, Matias di fronte a me mi fece segno di passargli il telefono

  • “Patty ti prego, pensa alle conseguenze!”

  • “Quali conseguenze Antonella?!” - disse Matias e nel preciso istante in cui lo fece mi immaginai la faccia di Antonella impallidire di rabbia

  • “Matias, cosa stai facendo?”

  • “Sto conoscendo mio figlio!”

  • “Lo so!Ma non coinvolgere Patty, non se non hai intenzioni serie questa volta!”

  • “Questa volta?!Anche l'altra volta le mie intenzioni erano serie...” - rispose piccato

  • “Matias, pensate alle conseguenze...”

  • “Tranquilla Antonella, ci stiamo pensando anche troppo, e lo facciamo proprio per Carlos...Altrimenti in questo momento non saremmo qui a parlare con te al telefono!”

  • “Ah no!E dove sareste scusa?”

  • “Magari in una vasca da bagno bella calda, con la schiuma bianca e soffice, il profumo del bagnoschiuma e qualche candela sparsa per il bagno!” - rispose malizioso, non mi accorsi della mia bocca spalancata finché la mascella non mi fece male

  • “E poi sono io che cado nel volgare!” - commentò Antonella

  • “Io non sono volgare!Sono romantico...Solo con Patty...Ma lo sono!” - rispose, sentii la mia faccia andare letteralmente in fiamme, tutto ciò che disse lo fece guardandomi dritto negli occhi

  • “E' lì davanti a te, non è vero?” - chiese Antonella

  • “Certo...”

  • “Colore della faccia?”

  • “Rosso vivo, credo stia per morire d'imbarazzo!”

  • “Bene!Complimenti ottimo lavoro!”

  • “Ci vediamo domani sera!Organizzeremo una serata da urlo...Ci pensiamo noi!” - rispose Matias attaccando il telefono e restituendomelo

  • “Ti saluta Antonella!”

  • “Tu non sei normale!” - commentai

  • “Perchè?” - chiese avvicinando la sedia alla mia

  • “La vasca da bagno, le candele, e poi non credo affatto che sei romantico solo con me...”

  • “E' qui che ti sbagli...” - disse alzandosi e porgendomi la mano

  • “Dove andiamo?”

  • “Fuori a cena, io te e Carlos, volevo farlo prima che rientrassero gli altri altrimenti Guido e Bruno non me lo avrebbero lasciato fare...Ho voglia di una bella pizza...Ci stai?”

  • “Ok!”

  • “Andiamo al solito posto?”

  • “Abbiamo un solito posto...?” - chiesi curiosa

  • “Beh potrebbe diventarlo!” - rispose guardandomi, io rimasi immobile, ciò che feci dopo fù un impulso troppo forte a cui resistere, il bacio che gli diedi, era carico di quella sottile energia che aveva scatenato la telefonata di Antonella, le immagini di quella vasca da bagno mi balenarono in testa e andai in tilt, la passione che ci stavamo mettendo era incontrollabile, in pochi istanti mi ritrovai seduta sul tavolo della cucina, cercando di trovare nuovi punti di pelle fresca da esplorare, le mani vagavano riscoprendo vecchi punti di tensione, il polso ingessato in quel momento non mi diede alcuno fastidio, la maglietta di Matias finì alle mie spalle, mi baciò il collo mentre le mie mani vagavano sul suo torace muscoloso, scendendo fino alla cintura dei jeans, mi strinse ancora di più a se, quasi togliendomi il respiro, mi tolse le ultime cose che impedivano la sua visuale completa, con la passione che cresceva attimo per attimo, il sangue pulsava impazzito nelle vene, il respiro affannoso, non riuscivamo più ad avere il controllo di noi stessi, scatenai un mugolio di piacere mentre gli mordicchiavo un orecchio, i baci si facevano sempre più intensi e profondi...quando mio padre aprii di scatto la porta della cucina, scagliando un urlo terrificante.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Shock e flashback… ***


mm

 

 

 

 

 

Gli occhi di Carlos:

 

6. Shock e flashback

 

Mai nella vita avrei creduto di trovarmi in una situazione simile, mio padre fermo sulla porta della cucina, lo sguardo terrificante così come l'urlo che pochi istanti prima aveva lanciato. Matias si parò davanti a me cercando di darmi il tempo di rivestirmi e cercando di proteggermi dalla furia di mio padre:

  • “Leandro calma!” - disse Matias ma fù poco convincente

  • “Non mi dire di stare calmo Matias!”

  • “Papà ti prego...” - dissi mentre scesi dal tavolo e recuperai la maglietta di Matias

  • “Patty!Per favore...Sono pur sempre tuo padre!Che tu abbia un figlio o meno, come credi che mi possa sentire vedendoti nello stato in cui eri...?Spiegamelo...”

  • “Schifato?” - chiesi cauta

  • “No!Non è questione di essere schifato...E' questione che non riuscite a capire...”

  • “Cosa c'è da capire Leandro!?” - chiese Matias, mentre mia madre si affacciava alla porta cercando di capire cosa stesse succedendo

  • “Matias, sei in casa mia, con mia figlia, abbi un briciolo di rispetto...Non so se ti rendi conto, ma di là c'è tuo figlio...Che cosa sarebbe successo se fosse entrato lui invece che me!?”

  • “Ma non è successo...” - risposi tranquilla

  • “Ma scusate che sta succedendo?” - chiese mia madre ferma ad ascoltare

  • “Succede che nostra figlia e il signore qui presente stavano dando spettacolo!” - disse mio padre infervorato

  • “Oh cielo!In cucina...?”

  • “Sul tavolo...” - rispose mio padre

  • “Oh!Wow...” - rispose incredula mia madre, mio padre si voltò verso di lei con sguardo ammonitore cercando di farle capire qualcosa

  • “Tesoro, pensi veramente che non sarebbe successo?” - chiese invece mia madre con calma

  • “Carmen ti prego...Non diciamo assurdità!”

  • “Hanno quasi 30 anni, sono grandi abbastanza da capire cosa vogliono e cosa non vogliono...E non mi pare che noi abbiamo fatto diversamente!” - rispose mia madre

  • “Carmen quando tre anni fa Patty tornò a casa e ci disse di aspettare un figlio, sapevamo perfettamente di chi fosse, ma speravo che fosse finita lì...Che un assurdità del genere non continuasse!Adesso torna e crede di poter fare ciò che vuole con mia figlia...!?”

  • “Papà e se fosse ciò che voglio anche io?!” - gli sguardi di mio padre, mia madre e Matias si concentrarono su di me

  • “Tesoro ti prego ragiona!” - rispose mio padre

  • “No papà...Prova tu a ragionare!Tu e la mamma avete fatto uguale a noi...Ti stavi per sposare con una persona che non amavi, siete sempre stati innamorati e non potete assolutamente prendervela con noi!Non puoi recriminare su una cosa del genere...” - dissi

  • “Leandro...Non sono tornato con l'intenzione di farla stare male!Anzi inizialmente avevo intenzione di non fare nulla...Però ho conosciuto Carlos e quando ho visto i suoi occhi mi hanno detto che mi stavano aspettando!E' stato più forte di me, voi penserete che sono un cretino, un idiota e un fesso, ma non permetterò a nessuno di prendersela con lei...Sono stato io a riavvicinarmi e non ho intenzione di cambiare idea...” - disse deciso guardando fisso negli occhi mio padre che vidi arrendersi e si avvicinò a Matias mettendogli una mano sulla spalla

  • “Va bene!Ma possiamo parlarne quando ti sarai rivestito...E magari davanti a una pizza...”

  • “Eheheh!Scusa hai ragione Leandro...” - rispose Matias, la tensione creata si sciolse, mia madre ridacchiò divertita

  • “E anche tu!” - disse mio padre rivolto verso di me

  • “Si!Ora usciamo...” - fecero per uscire ma mia madre si girò verso di noi, bloccando l'uscita anche a mio padre

  • “Un ultima cosa!Vorrei che ci fossero anche Roberto e Laura a questa pizza improvvisata!Mi sembra giusto...”

  • “Certo!” - rispose Matias, vidi mio padre sorridere e alla fine uscirono

  • “Ci mancava anche la figuraccia...” - dissi imbarazzata cercando di mettermi il reggiseno senza togliere la maglietta, facendo un po' di difficoltà

  • “Beh!Per lo meno abbiamo chiarito un paio di cose...”

  • “Hai ragione!” - risposi circondandogli il collo con le mia braccia

  • “Ah proposito del discorso di prima...” - disse malizioso

  • “Immagino che tu voglia sapere quando lo potremmo riprendere!” - risposi altrettanto maliziosamente

  • “Uhm si!”

  • “Se questa sera lasciassimo Carlos ai tuoi noi potremmo passare un po' di tempo insieme!”

  • “Una notte magari?”

  • “Siamo impazienti...” - risposi maliziosa

  • “Tu non ne hai idea...” - rispose ricominciando a baciarmi, questa volta riuscimmo a fermarci in tempo, mi staccai da lui e mi ricomposi

  • “Dopo...” - mi disse tossendo

  • “Si, dopo!Ora ho fame quindi andiamo?” - dissi

  • “Si, andiamo!”

Uscimmo dalla cucina e trovammo tutti ad attenderci, compresi i genitori di Matias, così mi chiesi per quanto tempo eravamo rimasti chiusi in quella stanza.

Andammo a mangiare fuori e fù una delle serate più belle della nostra vita eravamo al completo, mancavano solo Guido e Giusy e poi saremmo stati veramente contenti, Matias non sapeva ancora nulla della gravidanza della sorella, e anche se non si erano più visti speravo che si convincesse a parlare con lei, magari proprio la sera dopo a cena, con tutti gli altri.

 

Dopo cena, lasciammo Carlos ai genitori di Matias, i nostri rispettivi genitori ci lasciarono con il beneficio del dubbio e sparimmo nel cuore della notte di Buenos Aires dirigendoci verso casa sua, che era la più vicina tra le due.

Eravamo al limite la nostra resistenza era finita, appena arrivati davanti alla porta, cercai di aprire ma i baci che Matias mi lasciava sul collo erano molto distraenti, alla fine riuscii nel mio intento appena entrammo Matias chiuse la porta con un calcio e mi ritrovai appoggiata al muro, i baci si fecero più intensi e desiderosi, il respiro iniziò ad essere affannoso, gli tolsi la maglietta e passai le mie mani sul suo petto scolpito, sentii la mia camicia strapparsi e in pochi secondi mi ritrovai con la schiena appoggiata a terra, facemmo l'amore sul pavimento all'entrata della casa, la voglia, la passione che ci aveva infuocato il sangue ci aveva costretto a non arrivare al letto ma a fermarci un po' prima.

 

Il mattino arrivò troppo presto, nella notte riuscimmo a spostarci lentamente nel letto, passammo per il divano, per la cucina e per la famosa vasca da bagno.

Mi ritrovai alla fine stesa nel letto, completamente nuda, un solo lenzuolo che copriva sia me che lui, il sole penetrava dalla finestra e mi sentii carezzare la schiena, mi voltai lentamente e lo vidi sorridere e sorrisi in risposta:

  • “Buongiorno...!” - mi disse

  • “Giorno!”

  • “Come stai?”

  • “Io...?Alla grande...Tu?”

  • “Molto bene...” - rispose baciandomi la punta del naso

  • “Mmmm...ti ricordi in Spagna!?”

  • “Oh Si!Tre giorni impegnativi...” - rispose malizioso

  • “Io pensavo alle mattine impegnative!” - risposi baciandolo, lo sentii ridacchiare sulle mie labbra, finché il bacio si fece più profondo, per poi staccarsi

  • “Dobbiamo organizzare la serata!Se la passiamo a letto non penso che gli altri siano molto entusiasti... - rispose, allontanandosi, protestai staccandomi da lui e ributtandomi sul letto - Però un oretta non dovrebbe recarci tanto disturbo!” - mi disse, riprendendo a baciarmi, rifacemmo l'amore e quando ci svegliammo di nuovo, l'orologio sul comodino segnava mezzogiorno passato

  • “Oddio!Matias, Matias svegliati...”

  • “Che c'é?” - chiese alzandosi di scatto sul letto

  • “Hai visto che ore sono?”

  • “No...perchè? - lo vidi girare lo sguardo verso l'orologio – Oh Cazzo!!”

  • “Parola appropriata...” - risposi alzandomi e cercando le mie cose per la casa, non trovandole dovetti ripiegare sulla sua maglietta che trovai all'ingresso

  • “Patty...come ci organizziamo per questa sera?” - chiese scendendo le scale, il campanello suonò in quel momento e visto che ero vicina alla porta andai ad aprire.

Bruno, Guido, Alan e Fabio mi guardarono da testa a piedi e sorrisero maliziosi. Io in risposta gli chiusi la porta in faccia.

  • “Chi era?!” - chiese Matias

  • “Per te!” - risposi correndo per la casa cercando almeno i pantaloni, mentre il campanello suonava di nuovo

  • “Arrivo..” - disse Matias, quando aprii la porta lo sentii dalla camera scoppiare a ridere, i quattro ragazzi entrarono, non potei vederlo in quel momento ma dopo Matias mi raccontò che Alan passando vicino al mobile all'ingresso trovò il mio reggiseno

  • “Come va ragazzi?”

  • “Oh noi bene!A te invece?”

  • “Non fare queste domande Guido, non lo vedi come sta messo?” - rispose Fabio ridacchiando, da sopra le scale vidi Matias abbassare la testa e scoprire di essere ancora in boxer

  • “Io ho un paio di boxer con le pecorelle....Antonella li detesta!” - rispose Bruno sghignazzando divertito

  • “Davvero?” - chiese Matias, trovando i suoi jeans vicino al divano e infilandoseli

  • “Si, ha cercato più di una volta di eliminarli...”

  • “Non c'è mai riuscita immagino?” - chiese Alan

  • “No!Sono sempre riuscito a salvarli...”

  • “A proposito di donne!Lo splendore che ci ha aperto in maglietta pochi istanti fa dov'è finito?” - chiese Fabio malizioso

  • “Sono qui...” - risposi rossa come un peperone da in cima alle scale

  • “Buongiorno Patty!” - disse Guido mentre gli altri mi salutarono con la mano

  • “Buongiorno a tutti!” - risposi, scesi le scale e rimasi immobile dietro Matias lui tirò fuori il mio reggiseno dalla tasca e me lo passò

  • “E' tuo...” - mi disse, la mia faccia diventò color pomodoro e i ragazzi, mentre fuggivo di nuovo su per le scale, scoppiarono a ridere

  • “Antonella mi ha detto di questa sera?!” - disse Bruno

  • “Si, l'abbiamo sentita ieri sera e dobbiamo organizzare qualcosa...Solo che...” - rispose Matias ma non concluse la frase, facendo un gesto ovvio

  • “Si, lo abbiamo capito!” - rispose Guido

  • “Se volete c'è ne occupiamo noi...Siamo arrivati poco fa...” - disse Alan

  • “C'è anche Giusy?” - chiese Matias

  • “Si è a casa!”

  • “Bene!!Allora se per voi non è un problema io dovrei parlare con te e Giusy prima di questa sera...” - disse Matias

  • “Ok!” - rispose Guido

  • “Allora facciamo così...Noi organizziamo tutto!E poi ti facciamo sapere...Tu sistema quello che hai da sistemare con tua sorella...Vi va bene?” - disse Alan

  • “Si perfetto...Ci sentiamo più tardi allora?!” - chiese Fabio alzandosi insieme a Bruno e Alan mentre Guido rimase seduto

  • “Si vi ringrazio!” - Matias li accompagnò alla porta mentre io mi riaffacciai dalle scale, vidi Guido seduto sul divano e si mise a ridere

  • “Mai avrei creduto di vederti ridotta così!” - mi disse ridendo

  • “Non fare commenti!”

  • “Ti prego concedimelo...E' una scena che non si vede tutti i giorni!Se avessi avuto la prontezza di fotografarti con il cellulare, saresti già su Fotolog!”

  • “Non oseresti mai, un avvocato in gamba come te, non sarebbe in grado di pubblicare foto spiacevoli!” - dissi sedendomi

  • “Tu non lo sai, ma di Giusy pubblicate c'e ne sono parecchie!” - rispose ammiccante, io rimasi a bocca aperta e Guido riprese a ridere

  • “Che avete da ridere voi due?” - chiese Matias

  • “Veramente è solo lui che ride!” - risposi accigliata

  • “Oddio!!Non c'è la faccio più...Patty eri bellissima!!Una scena favolosa, questa è da mettere nell'annuario...” - rispose Guido piegato in due dal ridere

  • “Fate ancora l'annuario...?” - chiese Matias

  • “Ovvio...E' la tradizionale cena del sabato sera...E visto che è sabato!Purtroppo verrà aggiornato questa sera...” - risposi amareggiata

  • “E chi c'è l'ha quest'anno?” - chiese Matias

  • “Sol e Santiago!” - rispose Guido riprendendosi dalla ridarella

  • “Come mai tu sei ancora qui...?!” - chiesi a Guido non capendo perchè gli altri se ne fossero andati e lui era rimasto

  • “Ah già!Hai ragione, mi faccio una doccia...Vieni con me?” - mi chiese Matias

  • “Eh no!Me ne vado...” - rispose Guido

  • “Ha ragione!Vado a casa...” - dissi io

  • “Ti aspettiamo da noi...” - mi disse Guido, mentre mi accingevo ad andare verso la porta

  • “Perchè?” - chiesi curiosa, mentre Matias spariva nel bagno

  • “Matias vuole parlare con noi...E visto che ci devi essere anche tu...” - rispose

  • “Ok!Una mezzora e sono da voi!A tra poco...”

Uscii di corsa, quando fui in strada mi accorsi di avere ancora la maglietta di Matias in dosso, aveva un buon profumo, arrivai a casa mi feci la doccia e usci per dirigermi dalla mia migliore amica.

Arrivai da Giusy prima di Guido e Matias:

  • “Ciao tesoro...” - dissi rivolta a Giusy

  • “Ehi!Dov'è il mio nipotino?” - mi chiese appena entrata in casa

  • “Con i tuoi!”

  • “Come mai?”

  • “Beh è una lunga storia!”

  • “Ho tempo...”

  • “No!Non ne hai, stanno per arrivare Guido e Matias e visto che tuo fratello vuole parlare con voi direi che la storia di Carlos in questo momento non ti interessa!” - risposi sedendomi sul divano, andò a prendere due tè belli caldi e qualche biscotto

  • “E tu come fai a saperlo...?” - chiese

  • “Storia lunga pure quella!” - risposi sorseggiando la bevanda calda

  • “Sei misteriosa oggi!”

  • “Eheheh!No!”

  • “Hai anche qualcosa di diverso!” - mi disse sospettosa

  • “Io? Nulla!”

  • “Non mi convinci...”

  • “Tu come stai piuttosto?Come è andato il viaggio?!Ti vedo un po' stanca...”

  • “Insomma!Viaggiare di notte non è il massimo, fortuna che eravamo in prima classe altrimenti non so come avrei fatto...E' stata una settimana impegnativa!”

  • “I tuoi suoceri cosa vi hanno detto...”

  • “Sono entusiasti!Era la notizia che aspettavano...Abbiamo dovuto presiedere a diverse serate di gala, i genitori di Guido hanno voluto portarci fuori ogni sera e non sono sempre stata bene!Però c'e la siamo cavata...Adesso posso riposarmi!Poi fortunatamente lavorando da casa, posso continuare a lavorare anche durante i mesi di maternità quindi me la prendo con la dovuta calma...Il dottore mi aveva detto di non esagerare e devo evitare di fare grandi cose come mio solito!Adesso mi godo le coccole di Guido...” - rispose raggiante

  • “Sono felice per voi!” - le dissi abbracciandola, in quell'istante Guido aprii la porta di casa e vidi la mia migliore amica respirare a fondo, mi sedetti più comoda sul divano, appena entrarono nel salotto scoppiarono a ridere, io li fissai furiosa e quando decisero di finirla si sedettero

  • “Cosa c'è da ridere?” - chiese Giusy curiosa

  • “Dobbiamo aggiornare l'annuario...” - le disse Guido sorridente

  • “Ah si?!Cosa è successo...?”

  • “Dopo...adesso parliamo di un altra cosa!” - rispose Matias ricomponendosi

  • “Si!Va bene...” - disse Giusy seria

  • “Un paio di settimane fa Antonella e Bruno mi hanno accennato un paio di cose, mi potreste spiegare, immagino che tu sappia di cosa sto parlando!Ho cercato di corrompere anche Patty e nonostante metodi molto persuasivi, non ha fiatato!” - lo guardai male e sentii Guido sghignazzare

  • “Beh!Del bambino te ne avevo parlato in una mail giusto?”

  • “Si, del bambino e dell'incidente me ne hai parlato!”

  • “Beh prima di quel fatto ti sei perso quattro anni...” - disse Guido

  • “Cosa vuol dire?!”

  • “Allora da dove posso iniziare...” - disse Giusy rivolta a suo marito

  • “Da dopo la scuola?” - propose Guido

  • “Si...”

  • “Vado io?” - chiese Guido, vedendo Giusy un po' stanca

  • “E' meglio...” - rispose Giusy

  • C'era una volta...”

  • “Guido ti prego fa il serio!” - disse Matias e io e Giusy ci mettemmo a ridere

  • “Lasciami fare!Te la racconto come una favola perchè la è...- disse Guido e Giusy gli diede una carezza sulla spalla e sorrise – Stavo dicendo!Ah si...

C'era una volta, un ragazzo e una ragazza molto innamorati l'uno dell'altra, il loro era un amore che aveva superato molti ostacoli, c'erano state tante persone che negli anni avevano cercato di separarli ma nessuno era ancora riuscito nel suo intento. Un giorno però il ragazzo fù costretto a trasferirsi negli Stati Uniti a New York per volontà della famiglia e nello stesso periodo la ragazza ricevette la proposta di lavorare come giornalista in un giornale molto famoso nel mondo, a Sydney in Australia. Nonostante la separazione forzata i due ragazzi con il tempo riuscirono a mantenere i contatti e la loro relazione procedette, ma la distanza e gli impegni di entrambi li portò a separarsi definitivamente...”

  • “Guido stai parlando in terza persona...!” - disse Giusy perplessa

  • “E' simpatico...” - rispose

  • “Più che simpatico sembra ridicolo!” - disse piccata Giusy

  • “Lasciamelo fare, lo sanno che siamo noi e poi non so raccontarla in maniera diversa... - rispose Guido, ma Giusy lo ammonì con lo sguardo – Oh e va bene!Dicevo?”

...Il tempo passò inesorabile e perdemmo completamente i contatti, Giusy prosegui la sua carriera di giornalista e divenne famosissima nel mondo del web, io invece andai al college e presi la laurea, iniziai a fare pratica nello studio di mio padre. A New York mio padre è un nome molto noto nell'alta società così riuscii a inserirmi senza problemi. Mentre Giusy in Australia conobbe Diego io a New York conobbi Sarah, se devo essere sincero credevo che sarei rimasto con questa ragazza, ma un pomeriggio Bruno mi chiamò e contemporaneamente Antonella chiamò Giusy e ci dissero delle nostre due nuove storie d'amore, ci rimasi male e lei anche. Così decidemmo che non saremmo mai più tornati sui nostri passi, ma il destino o fato o chiamalo come vuoi, aveva dei piani diversi e per puro caso, ci siamo trovati nello stesso evento a Roma in Italia, io ero lì per accompagnare Sarah che è una modella Cilena molto famosa...”

  • “Aspetta stai parlando di Sarah Ramirez?!” - chiese Matias

  • “Si...La conosci?”

  • “Per la miseria...Tu eri il suo ragazzo?”

  • “Perchè?”

  • “E' la moglie di un mio ex-compagno del Barcellona!” - esclamò Matias sorpreso

  • “Si è sposata!?” - chiese Giusy sorpresa

  • “Si e hanno un figlio di tre anni!Ma non ci posso credere, lei mi parlò di un fidanzato argentino ma non avrei mai immaginato che fossi tu!”

  • “Eh già!”

  • “Continuiamo?!” - chiesi spazientita

  • “Meglio...” - rispose Giusy evidentemente gelosa

...Mentre Giusy accompagnò Diego che era un calciatore del U.S Sidney, tra l'altro molto bravo...”

  • “Non parlerai mica di Diego Riveira...?” - chiese Matias

  • “Conosci anche lui?” - chiese Giusy, la faccia stralunata di Matias li fissò per un istante incredulo

  • “E' colpa vostra quindi?”

  • “Di che stai parlando?” - chiese Guido

  • “Diego è il marito di Sarah, è lui il mio ex-compagno di squadra...” - affermò, la faccia di Guido e Giusy perplessa scatenò la mia ilarità

  • “Non è possibile!Si odiavano...” - rispose Guido

  • “Ehm!Anche voi!” - rispose Matias

  • “Andiamo avanti...” - commentò Guido

  • “Meglio...” - dissi

...Comunque, lì per lì non ci incontrammo, ma nel corso della serata fù proprio una lite tra Diego e Sarah che ci permise di ritrovarci, mi ricordo ancora il suo vestito. Era rosso fuoco, lungo con un briciolo di strascico, la schiena scoperta che mi chiedo ancora ora, come facesse a rimanere in piedi, era bellissima, io sembravo un cretino in confronto a lei, ci ritrovammo faccia a faccia dopo quasi cinque anni, quando presentammo i nostri nuovi accompagnatori mi accorsi subito che qualcosa non andava per il verso giusto, Giusy non doveva stare al braccio di quel damerino e io non dovevo rimanere accanto a quella sventola, ma li per lì non me ne accorsi, Giusy divenne molto amica con Sarah – la faccia di Giusy tradì il contrario – ci rincontrammo il giorno dopo a pranzo e passammo il resto della giornata solo io e lei in giro per Roma, dopo quella volta perdemmo i contatti nuovamente… Ognuno tornò alla propria vita e nonostante Sarah continuasse a dirmi cosa succedeva alla vita di Giusy io cercai di non pensare mai a lei e così fece Giusy, ma non fini lì, anche se pensavamo di non incontrarci più le nostre speranze andarono in fumo per colpa dei miei genitori. Un pomeriggio mia madre entrò nello studio raggiante, ed annunciò che la sera stessa avremmo avuto a cena proprio Giusy, lei mi raccontò che non voleva assolutamente e che aveva cercato in tutti i modi di fuggire, ma visto che mia madre era sempre stata una donna insistente alla fine fu costretta ad accettare. Quella sera a malapena ci parlammo davanti ai miei genitori, ma dopo successe un “fattaccio”, - disse Guido facendo le virgolette in aria - i miei genitori non si accorsero di nulla, ma percepirono un po' di tensione, ci separammo di nuovo per due anni, io presi un master e a conseguire l'esame per lavorare così decisi che avrei messo su uno studio tutto mio, mio padre cercò di aiutarmi e mi fece un offerta che non potei rifiutare, e cioè trasferirmi di nuovo a Buenos Aires e aprire qui uno studio, accettai immediatamente, nonostante la bellezza e la gente di New York non avevo amici e l'Argentina mi mancava troppo così tornai entusiasta della nuova avventura. Mentre Giusy in quei due anni di lontananza fece carriera e divenne giornalista di ruolo, la sua casa editrice le propose di creare una nuova rivista che sarebbe stata lanciata a livello internazionale sulla moda e così nacque Madness, senza sapere nulla accettò la proposta e la spedirono qui a Buenos Aires, volevano che fosse scritta con il cuore e quale posto migliore se non casa propria?La casa editrice pubblicò il primo numero e la sua ascesa divenne inesorabile, adesso ha superato Vanity Fair e Vogue, il suo successo regalò fama e notorietà a Patty, ad Antonella, a Tamara e alla casa discografica di Alan e Fabio, così per poter firmare alcuni documenti sul contratto tra la casa editrice e i miei clienti, fui costretto ad andare nel suo ufficio, Giusy quasi svenne alla mia vista, non potevo crederci, nessuno dei nostri rispettivi amici aveva parlato e in quel momento capii che Alan e Fabio ci avevano teso una trappola, io ero ancora fidanzato con Sarah mentre credetti che lei stesse ancora con Diego. Ricominciammo a frequentarci come amici e nel giro di poco rimanemmo da soli come pirli a causa delle coppiette, iniziammo a uscire insieme da soli, insomma ci stavamo riavvicinando, un pomeriggio Sarah si presentò a casa mia, era domenica, Giusy era addormentata sul divano e io ero seduto sulla stesso divano con in braccio le sue gambe e guardavo alcune partite di calcio. Sarah si arrabbiò molto, anche se non avevamo fatto nulla di male, così la sera stessa tornai a New York con lei, passò una settimana e tornai a casa, lasciai Sarah e scoprii che Giusy e Diego si erano lasciati, non ci riprovammo subito, i ragazzi lo sapevano, Gonzalo e Tamara erano un po' arrabbiati con noi, perchè credevano che avremmo combinato dei gran casini, ma alla fine l'amore che ci legava fu più forte, cinque mesi dopo le chiesi di sposarmi e lei accettò...Ed eccoci ancora qua, dopo sei anni!”

  • “Io pensavo fosse qualcosa di peggio, quando Antonella me ne parlò sembrava un apocalisse e invece è tutto qui...?Ah proposito la storia del bambino?”

Quella fù una tragedia, stavo attraversando la strada, ero incinta di quattro mesi, una macchina uscita dal nulla mi prese in pieno, Sol e Belen dissero che feci un volo di quasi tre metri, rimasi in coma per quasi un mese, persi il bambino e c'era il rischio che non potessi mai riprendermi e invece ci riuscii...

  • “Ho capito!E perchè non me ne avete parlato prima, avevate paura?”

  • “No!E' solo che tu avevi i tuoi problemi e prenderti in spalla anche i miei sembrava esagerato, quindi abbiamo voluto soprassedere...” - rispose Giusy

  • “Ho capito!C'è un però...e lei cosa centrava in tutto questo?!” - chiese Matias indicando me e io sorrisi

  • “Beh lei è stata la nostra spina dorsale!E' grazie alla qui presente se Bruno, Antonella e tutti gli altri ci tenevano informati oppure organizzavano delle trappole...” - rispose Guido ridacchiando

  • “Cioè?”

  • “Patty era l'unica che continuava a tenere i rapporti con tutti, a quel tempo Antonella e Bruno giravano il mondo per promuovere la casa di moda e si tenevano in contatto solo con lei, Caterina si è aggiunta dopo, all'inizio aiutava Fabio e Alan nella costruzione della casa discografica e fù proprio Patty una delle loro prime “scoperte”, mentre mio padre curava gli interessi legali, sia di Patty stessa, che di tutti gli altri. Quando iniziai a lavorare si spostarono tutti da me, Gonzalo mi chiese di diventare il suo legale di fiducia e così fece anche Tamara, poi Sol e Santiago quando aprirono il ristorante, chiesero aiuto per l'inaugurazione a tutto il gruppo, Giusy iniziò a pubblicizzare gli amici nei suoi articoli, Viny diventò famoso e dovetti occuparmi anche di lui mentre Felipe, Luciana e Pia iniziarono ad interpellarmi per varie questioni di vicinato, insomma se non ci fosse stata Patty nessuno di noi sarebbe qui, ne come amici ne nell'ambito lavorativo, scoprii in seguito che fù proprio lei a consigliare ai ragazzi di affidarsi al mio studio legale di New York per le varie pratiche così mi sono fatto un nome e quando è diventata una Talent Scout il mio lavoro è aumentato, perchè le persone conoscevano lei e lei lì manda da me...Insomma dobbiamo molto a Patty e quando abbiamo saputo che era incinta nessuno di noi si è tirato indietro sopratutto io e Bruno...”

  • “Ho capito!Hai fatto da cupido in vari ambiti...” - disse Matias rivolto a me

  • “Beh, io consigliavo!Poi stava alle persone stesse scegliere e quando conoscevano Guido e suo padre se ne innamoravano all'istante...” - risposi sorridente

  • “Sei diventato l'avvocato delle star...Ti manco solo io!” - rispose Matias

  • “Hai ragione!” - rispose Guido sghignazzando

  • “Se devo essere sincero non ho mai avuto un avvocato di fiducia, un po' perchè non mi è quasi mai servito e poi ho sempre pensato che i paparazzi fossero un bene per la notorietà...”

  • “Credimi a volte sanno essere spietati!” - rispose Guido guardando me

  • “Quindi la cosa di ieri era vera?” - chiese Matias rivolto a me

  • “Certo che era vera!Credevi ti stessi mentendo?!” - risposi

  • “Quale cosa?” - chiese Giusy

  • “Ieri pomeriggio quando voi eravate via, ci siamo incontrati al parco e siamo andati a prendere un caffè...Mi sono accorta che dietro una siepe c'era Pixel...” - risposi

  • “Oh no!Di nuovo?!” - commentò Guido alzando gli occhi al cielo

  • “Uhhh!Manna per i rotocalchi rosa...C'era anche Carlos?” - chiese Giusy

  • “No!Però l'ho convinta a giocare con il paparazzo...” - rispose Matias colpevole

  • “Cioè?!” - chiese Guido

  • “Beh!Mano nella mano, l'ho abbracciata e l'ho baciata...” - rispose Matias, io lo guardai scandalizzata

  • “I dettagli risparmiamoli, magari!” - risposi piccata

  • “Patty!Cosa ti avevo detto!?” - disse Guido furioso

  • “Hai ragione!”

  • “E' stata colpa mia...Ora credo di aver capito cosa volesse dire Antonella con “Pensate alle conseguenze”!” - disse Matias

  • “Ovvio!Non aspettavano altro, ci siete caduti come due cretini!Sono anni che riuscivamo a tenerli a bada, adesso impazziranno solo a vedervi da lontano!” - rispose Guido

  • “Ti sono stati così addosso?” - chiese Matias perplesso

  • “Oh!Si sono divertiti negli anni!” - esclamò Guido

  • “Abbiamo intrapreso varie cause legali contro di loro e tutte sono finite a nostro favore!” - risposi

  • “Questa volta credo non si possa fare nulla!” - rispose Guido sospirando

  • “L'importante è che non mettano di mezzo Carlos!” - rispose Giusy

  • “A quello devono pensare loro due...” - commentò Guido dubbioso

  • “Hai ragione!Dobbiamo stare attenti...” - rispose Matias

  • “Pensa se al posto nostro c'era Pixel davanti alla porta di casa tua questa mattina...” - disse Guido ricominciando a ridere e Matias si unì a lui

  • “Finitela...” - risposi seccata

  • “Spiegatemi vi prego!Sono curiosa!Sono una donna incinta, non potete fare nascere il piccolo con una voglia di pettegolezzo!” - all'affermazione di Giusy vidi Matias bloccarsi e guardare prima la sorella e poi il cognato che ora sorrideva a 32 denti

  • “Sei, cosa?” - chiese Matias sorpreso

  • “Sono incinta di quasi tre mesi...” - rispose Giusy euforica

  • “E cosa aspettavi a dirmelo...!” - disse Matias alzandosi per abbracciare prima Giusy e poi Guido

  • “Tranquillo a me non lo voleva nemmeno dire...” - rispose Guido e Giusy gli diede un colpo sulla spalla

  • “Ora!Spiegatemi cosa è successo questa mattina!” - disse Giusy sempre più curiosa

  • “Beh!Dobbiamo iniziare da ieri sera, siamo andati a cena fuori con i nonni al gran completo...Quindi c'erano anche i nostri genitori Giusy!E poi siamo andati a casa mia, solo io e lei...” - disse Matias indicando me e sorrisi in risposta, lo sguardo amareggiato di Giusy mi tolse il sorriso

  • “Il più bello è stato questa mattina. Andiamo da Matias, io Bruno, Alan e Fabio e ci apre una bellissima bionda, minuta, con addosso una sola maglietta e basta, noi l'abbiamo squadrata da cima a fondo poi lei ci ha sbattuto la porta in faccia ed è fuggita. Poco dopo ci viene ad aprire Matias con solo i boxer addosso e mentre ci dirigiamo verso il salotto Alan passando accanto al mobile dell'entrata trova il suo reggiseno – dice Guido indicando me – e lo passa a Matias che diventa viola!E' stata una scena stupenda...”

  • “Insomma...” - risposi

  • “Oh andiamo!Non credo di aver mai riso così tanto...” - rispose Guido continuando a sghignazzare

Giusy mi fissò per un istante e mi accarezzò il braccio io le sorrisi in risposta:

  • “Occhio a quello che fate!” - disse lei alla fine

  • “Si!Ci siamo andati fin troppo cauti...” - rispose Matias

  • “C'e Carlos di mezzo e non voglio vederlo stare male, come è stato con Lucas, tu sei suo padre e credo che la sua speranza di vedervi insieme non possa essere evanescente!Con Lucas se n'è fatto una ragione perchè non gli è mai piaciuto, ma tu...State all'occhio ragazzi...” - disse Giusy seria rivolta a entrambi

  • “Si, ci andremo con i piedi pesanti!” - risposi

  • “Bene!Avete mangiato?” - chiese Guido

  • “No!Voi...?”

  • “No!Nemmeno noi...E visto che siamo delle capre fra tutti in cucina, propongo un take-away...Ci state?” - disse Guido eccitato

  • “Si!Un italiano magari...” - propose Giusy

  • “Ottima scelta!” - dissi entusiasta

  • “Allora futuro Zio alzi il culo e mi segua...Facciamo i cavalieri!” - disse sarcastico Guido, i ragazzi uscirono di casa per andare al ristorante italiano più famoso dell'intera Argentina per recuperare qualcosa di buono mentre io e Giusy rimanemmo in casa a ciarlare, poco dopo il mio telefono suonò era Sol

  • “Pronto?!”

  • “Ciao Patty...Siamo arrivati!”

  • “Oh Sol ciao tesoro!” - mimai con le labbra a Giusy che i vacanzieri erano tornati in patria

  • “Com'è andato il viaggio?”

  • “Oh fantastico!”

  • “Bene!Siete a casa?” - chiesi

  • “No siamo in macchina che stiamo rientrando!”

  • “Perfetto!Ci vediamo questa sera allora?!”

  • “Si, portiamo l'annuario...?” chiese Sol

  • “Si, vogliono aggiornarlo!” - risposi scocciata

  • “Non sembri felice!”

  • “Questa sera vi spiego!O meglio vi spiegheranno...”

  • “Sei a casa?!”

  • “No Sol!Sono da Giusy che vi saluta!”

  • “Ok!Allora a questa sera, andiamo a ballare?”

  • “Chi vuole venire è invitato...Ci si vede più tardi!Dai un bacio a tutti...” - chiusi la chiamata e mi voltai verso Giusy che mi guardava con sorriso sornione

  • “Annuario eh??!” - esclamò, la mia faccia disperata fu la risposta e la sua risata Argentina si sparse per la casa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Paparazzi e Annuari... ***


mm

Gli occhi di Carlos:

 

7. Annuari e Carlos…

 

Passammo il pomeriggio con Guido e Giusy a chiacchierare come ai vecchi tempi, dopo che Bruno ci ebbe chiamato per dirci della serata e dopo aver sentito Antonella che era rientrata, io e Matias tornammo alle rispettive case per prepararci, scoprimmo che Martin era stato affidato a Roberto e Laura e avrebbe dormito lì con Carlos, mentre il gruppo si ritrovò per intero all'entrata dell'altro locale di Buenos Aires che noi amavamo. Il ristorante del papà di Antonella. Insieme facevano un effetto ottico molto affascinante, finalmente dopo anni potevamo festeggiare la riunione del gruppo.

Eravamo tutti molto eleganti, quando il papà di Anto ci venne incontro ci salutò uno ad uno, e ci fece accomodare nel tavolo più bello di tutta la sala, finalmente potevamo mangiare messicano, erano mesi che continuavamo a dire di tornare da Roberto ma tra una storia e l'altra non eravamo più riusciti a farlo. Quel locale scatenava in me tanti ricordi legati a Matias era successo proprio in quel ristorante che lui mi fece una serenata vestito da Mariachi, era bellissimo.

- “Noi vorremmo sapere come sono le Bahamas?” - chiese Viny sorseggiando il vino

  • “Oh, sono bellissime!” - rispose Belen sognante

  • “Finalmente ci siamo riposati!Mare, sole, lunghe passeggiate sulla spiaggia, due bungalow splendidi e delle albe e dei tramonti da sogno...” - fece eco Sol sognante

  • “Oh che invidia!” - commentò Luciana sospirando

  • “Prima o poi ci andremo anche noi!” - disse Felipe accarezzando il braccio della moglie

  • “Speriamo!Ormai non ci spero più...” - rispose lei, mentre noi scoppiammo a ridere della sua faccia dubbiosa

  • “Avete fatto delle foto...?” - chiese Pia

  • “Tantissime!Ma ci siamo separati, siamo arrivati e partiti insieme ma non eravamo nello stesso posto...” - rispose Camillo

  • “Come mai?” - chiese Tamara

  • “E' stata una nostra scelta!Stiamo insieme tutto l'anno, almeno in vacanza dividiamoci!” - rispose Santiago

  • “Hai ragione...” - commentò Alan

  • “Ah proposito!Sol, hai portato l'annuario...?” - chiese Guido

  • “Ma certo!” - rispose la mia amica tirandolo fuori dalla borsa, il libro era alto quasi cinque dita, fino ad ora era stato il più alto di tutti, in quell'anno erano successe tante cose belle e molte cose brutte e così era diventato imponente

  • “Vi prego, risparmiatemelo!” - li supplicai

  • “Scordatelo!” - mi disse Fabio sorridendo

  • “Andiamo, è stata una scena epica...” - disse Bruno sghignazzando, la sua risata coinvolse Fabio, Guido, Alan e pure Matias

  • “Ah proposito di scene epiche! - disse Felicitas tirando fuori dalla borsa un giornale di gossip – Oggi, passando davanti a un giornalaio mi è caduto l'occhio su un articolo interessante!Ci sono pure le foto...Ve lo leggo?” - chiese fissando me e Matias

  • Illuminaci!” - rispose Antonella, vidi Guido mettersi la mano davanti agli occhi capendo a quale articolo, Felicitas, si stesse riferendo

  • “Allora! “L'arrivo di un campione, non solo alza le quotazione di una squadra, ma infiamma il cuore dei tifosi, esaspera gli allenatori e manda in visibilio gli ormoni delle donne. Questa volta non capita in Italia, o in Francia e nemmeno in Inghilterra o in Spagna, ma capita proprio qui, in Argentina, dove? Al Boca Junior. Il rientro in patria del campione Matias Beltran, si porta dietro un stuolo di ammiratori e ammiratrici di tutto il mondo. Fino a circa tre mesi fa, Matias era fidanzato con la splendida Linda Ortega, spagnola, modella e astro nascente del cinema internazionale, ma allora perchè nel tardo pomeriggio di ieri, è stato beccato mano nella mano con una celebrità di casa nostra?....” - la mia faccia e quella di Matias sbiancarono, mentre Guido sbatteva la testa sul tavolo disperato e Giusy, Antonella e le altre ragazze si scambiavano cenni con il capo - “...Le cose da dire sono due. La prima: Matias al rientro in Argentina era da solo, e fonti sicure ci hanno ufficializzato che il matrimonio con la bella Ortega è stato annullato per volontà proprio del nostro campione; La seconda: Un altro celebre matrimonio è stato annullato, e proprio nel giro di amicizie del nostro Matias. Di chi stiamo parlando? Ma di Patrizia Diaz Rivarola, la nostra amatissima Talent – Scout. La coppia mano nella mano è stata vista aggirarsi nel parco del Tiglio, nella periferia della città, ed è stata vista scambiarsi un bacio appassionato poco lontano dal nostro obbiettivo...” - diventai rossa come un pomodoro, Matias mi mise un braccio intorno alle spalle e mi appoggiai vergognosa sulla sua spalla, gli altri ancora in religioso silenzio continuarono ad ascoltare la lettura di Felicitas - “...Poco dopo, si sono recati nella casa dei genitori di Patty e sono scomparsi alla nostra vista. La coppia negli anni precedenti è stata oggetto di una relazione molto complicata, separati e poi tornati insieme. La bella ex-cantante argentina ha un figlio di due anni e si vocifera che il piccolo Carlos di cognome possa fare Beltran – in quell'istante il fiato mio e di Matias si bloccò, vidi Guido alzare la testa e contemporaneamente alzarsi dal tavolo e tirare fuori il cellulare – C'è da chiedersi quando ci sarà l'ufficializzazione, per adesso?Vi lascio delle foto, vecchie e nuove, per farvi rendere conto che l'amore, quello vero, capita quando meno te lo aspetti e te lo ritrovi alla porta di casa quando credevi che niente potesse più sorprenderti.”

  • “Bastardo pezzo di merda!” - esclamò Gonzalo prendendo l'articolo dalle mani di Felicitas e facendolo passare di mano in mano fino a noi, guardammo le foto e notai che c'erano foto della serata a Barcellona di quasi tre anni fa, Matias si mise una mano davanti alla bocca, sentii la pressione dell'abbraccio di Giusy sulle spalle e mi voltai verso Antonella che si guardava con Bruno e scuoteva la testa irritata

  • “Ragazzi siete due idioti!” - disse Alan

  • “Per la miseria dovevate tenere fuori Carlos da questa storia!” - disse Caterina

  • “Come hanno fatto a sapere di lui!?” - si chiese Matias

  • “Non lo so!” - commentò Fabio appoggiandosi alla spalliera della sedia

  • “Ok!Allora lunedì vi voglio nel mio ufficio, domani arriverà anche mio padre per sbrigare alcune pratiche qui a Buenos Aires e visto che nell'articolo è stato citato mio nipote, questa volta il nostro amico Pixel, lo lasciamo in braghe di tela.” - disse Guido risedendosi

  • “Guido non credi sia rischioso?” - chiese Tamara

  • “No assolutamente!Non possiamo permettere che venga coinvolto Carlos, ha due anni, e senza l'autorizzazione di entrambi i genitori, in un articolo di gossip, lui, non potrebbe essere nemmeno citato!” - rispose Guido

  • “Guido...” - esclamò Giusy ammonendolo

  • “Giusy!Guido ha perfettamente ragione...Non puoi citare un minorenne in un articolo senza il permesso dei genitori!” - disse Antonella

  • “Si ma è un po' esagerato cercare di distruggere Pixel!”

  • “Intanto denunciamo il giornale!Risarcimento danni per la diffusione di nomi e fatti privati legati a persone incapaci di intendere e di volere, e il fatto che Carlos sia minorenne, lo rende tale!Il che significa che qualsiasi giudice del mondo darà ragione a noi...A Pixel penseremo poi, ora occupiamoci di questo...”

  • “Un passo alla volta!” - disse Viny sbuffando

  • “Voi rimanete comunque due cretini!” – disse Tamara

  • “Cosa vi è saltato in testa di dare spettacolo in pubblico?!” – commentò Guido

  • “Beh è stata colpa mia...” - rispose Matias

  • “E' stata anche colpa di Patty che te lo ha permesso!!” - dissero in coro Sol e Belen

  • “Ma poi perché?Per far parlare di voi?” - chiese Camillo

  • “Dovete rendervi conto che in un modo o nell'altro di voi parlano!Avete più talento, grinta e passione voi in un unghia che io in tutto il corpo!” - commentò Caterina

  • “Ha ragione!Ragazzi, pensate prima di fare le cose!” - incalzò Pia

  • “Non so nemmeno cosa dire!” - risposi abbassando la testa

  • “Patty non c'è nulla da dire, siete due perfetti idioti, andiamo ragazzi!! Vi avevamo già detto state attenti, evitate situazioni scomode, evitate di posizionarvi al centro della scena...e invece nulla, come se nemmeno avessimo parlato!!” - disse Bruno infervorato

  • “Bruno!Abbiamo capito!!Abbiamo sbagliato e ce ne assumiamo la completa responsabilità, ma non continuate a mettere il dito nella piaga, ormai il danno è fatto!Vedremo lunedì cosa si può fare...” - disse Matias

  • “Noi abbiamo capito che voi avete capito!!Ma qui si tratta di un po' di senso di delicatezza, il fatto che tu sia tornato non implica che puoi continuare a vivere come facevi in Spagna, Matias!! Sappiamo tutti, abbiamo letto su qualsiasi rotocalco quale era la tua vita lì...qui non è così!! Ti sei ritrovato con un figlio dal nulla, prova a ragionare prima di fare le cose, e in quanto a te Patty, giocare con Pixel, proprio lui? Non ti è bastato...?!” - disse Alan

  • “Si!!” - risposi sempre a testa bassa

  • “Ecco appunto!” - rimbeccò Alan

  • “Adesso mi spiegate!! E' da ieri sera che sento parlare di sto Pixel, che è un paparazzo lo avevo capito, ma il suo vero nome? E poi cosa sarebbe tutta questa storia...?” - chiese Matias

  • “Ah non sai nulla?Le notizie dall'Argentina non arrivano in Europa?!” - chiese sarcastico Fabio

  • “No!!Non questo genere di notizie...” - rispose Matias piccato

  • “Ragazzi, diamoci una calmata, hanno capito i loro sbagli, eviteranno sicuramente la prossima volta, e poi Fabio non stuzzicare Matias, ha già le scatole girate di suo...non mi pare il caso di alimentare il fuoco!!” - disse Tamara cercando di smorzare la situazione

  • “Tamara ha ragione!Diamoci una calmata tutti...” - disse Luciana

  • “Si!E' vero scusate...ma questo non preclude il fatto di spiegarmi la situazione con Pixel...” - disse Matias

  • “Ma davvero non la sai?” - chiese Camillo perplesso

  • “No!Io non so nulla...e poi cosa dovrei sapere!”

  • “Patty?! Forse è il caso che gli racconti la storia...” - disse Sol sorridendo rattristata

  • “Speravo che questo momento non arrivasse mai!” - dissi, nel frattempo il ristorante era rimasto deserto, eravamo rimasti solo noi seduti ai tavoli

  • “E' stato veramente così terribile?” - mi chiese Matias guardandomi, l'unica cosa che feci fu sospirare e alzarmi, diedi così le spalle al tavolo e mi avvicinai alla finestra, senti un brivido correre lungo la schiena al solo pensiero di ricordare tutti gli avvenimenti passati in questi ultimi dieci anni

  • “E' iniziato tutto poco dopo che incisi il primo disco con la Mellory, Alan e Fabio mi convinsero che per tornare nel mondo della musica l'unica cosa era fare in modo di cantare nuovamente – mi girai verso il tavolo e li vidi, tutti attenti ad ascoltare la storia come se fosse qualcosa di nuovo, ma che in realtà conoscevano benissimo – appena la preparazione del disco fù terminata iniziai il tour per l'America latina, dovevo tornare in alto per aiutare loro a sfondare e per arrivare dove volevo io, e ci riuscì, la casa discografica prese piede e nel giro di poco gli affari cominciarono a girare per me, ma da lì iniziarono i guai!! I miei guai!! Non avevo libertà di movimento, non potevo andare a fare shopping con le ragazze, non potevo presenziare ad eventi oppure andare semplicemente a correre nel parco che avevo alle calcagna qualche paparazzo pronto a scattare foto, non riuscivo a capirne il motivo, poi un giorno un famoso giornale di New York mi chiese un intervista e un servizio fotografico, accettai anche su consiglio del papà di Guido e di Guido stesso, li per li sembrava tutto normale, all'apparenza mi erano sembrati gentili, ma dopo un po' che eravamo lì iniziarono con domande pesanti e molto insistenti!”

  • “Su cosa di preciso?” - chiese Matias continuando a fissarmi

  • “Su di te e su di me!”

  • “Cosa? Perché?”

  • “Perché si erano informati molto bene, prima di parlare con Patty!” - disse Guido

  • “Ero assediata dalle loro continue domande e io continuavo a glissare l'argomento era affari che a loro non dovevano interessare!!Il mio privato e il mio pubblico erano due cose che non potevano interagire tra di loro, non so nemmeno come feci ma, alla fine smisero di chiedere!!”

  • “Poi però la stampa cambiò la versione dei fatti...!” - disse Gonzalo, mi limitai ad annuire e a voltarmi verso il vetro

  • “Passarono i giorni da quell'intervista e finalmente uscì l'articolo su Vanity Fair, esso recava seguenti parole “La diva decaduta per amore” non riuscivo a capire a cosa alludessero fino a che non lessi tutto l'articolo, in pratica mi accusavano di non essere più la stessa persona che iniziò a cantare anni addietro, si diceva che la mia voce era cambiata modificata dal tempo e dall'inattività, si parlava di te in quell'articolo del tuo successo in Spagna e del fatto che era colpa tua se il mio grande talento era andato perduto...- mi sedetti sul davanzale della finestra e sospirai piano – quando il pomeriggio stesso ne parlai con Giusy lei mi disse di parlarne con Guido e suo padre, non volevo problemi di nessun genere ma era diffamazione quella e non poteva rimanere impunita almeno così mi dicevano tutti!! Partì per New York il mattino dopo e quando giunsi nello studio di Guido gli prese un colpo, quando lessi il giornale non lessi da chi era stato scritto, la scritta in calce riportava un nome e questo nome era Juan Santos!” - in quel momento vidi la faccia di Matias sbiancare

  • “Non è possibile, ora capisco tutto!” - disse

  • “Cosa ci sarebbe da capire?” - chiese Felipe

  • “L'altra sera quando io e Patty siamo stati fotografati da Pixel mi era sembrato di averlo già visto da qualche parte...!” - disse Matias

  • “Ah si!!?” - chiese Caterina

  • “Si! Lui è Giorgio Leonardi in Europa...” - vidi Gonzalo e Felicitas sbiancare completamente

  • “Non ci posso credere...!” - disse Felicitas

  • “Si, è proprio lui!” - rispose Matias

  • “E' famoso pure in Europa?” - chiese Alan

  • “In Europa Giorgio Leonardi è forse la figura più importante tra i paparazzi, è a capo di un agenzia e addestra personalmente i paparazzi del futuro, l'agenzia si trova a Milano e lui è italiano di origine, ma ho saputo da fonti certe, che cambia nome in base allo stato in cui si trova, a quanto pare ha degli agganci piuttosto importanti e ogni volta ne esce pulito...” - disse Matias

  • “Ma sei sicuro Matias...come fai a essere convinto che Juan Santos e Giorgio Leonardi siano la stessa persona?”

  • “Perché è la verità...” - disse Guido, tutti ci voltammo verso di lui

  • “Tu lo sapevi?!” - chiese Giusy

  • “Dalla prima volta che lo querelammo, feci delle ricerche su questo Juan Santos e in Argentina o nel Sud America non ve ne era traccia, così chiesi aiuto ad un paio di amici e a mio padre che cercarono un po' in tutto il mondo, saltavano fuori delle tracce e poi si perdevano nel nulla, iniziammo a fare controlli incrociati su vari nomi di cui non si avevano collegamenti con il passato, e saltò fuori il nome di Giorgio Leonardi, quando vidi la foto lo riconobbi all'istante, grazie a quella ricerca si scoprirono tutte le identità che questo Leonardi usava per passare inosservato nel mondo dello spettacolo...era molto furbo! Da quella ricerca partì un inchiesta, ma a quanto pare non lo hanno accusato di nulla se è ancora in circolazione e può muoversi liberamente...” - disse Guido

  • “Wow!Mio cognato ha scatenato l'inchiesta più terrificante del mondo dello spettacolo...non ci credo!”

  • “Esagerato...ma quale terrificante!! Se è già fuori non ho scatenato nulla...” - rispose Guido sbuffando

  • “Stai scherzando spero? L'inchiesta in cui si è trovato Giorgio Leonardi è talmente grande da coinvolgere l'Europa intera, il tribunale ufficiale è quello italiano ma per quanto riguarda indagini, prove e varie altre cose contro di lui sono arrivate da tutti gli stati e non solo, molti suoi ex compagni di squadra hanno avuto a che fare con lui e la sua gentaglia, gente che ti pedinava e ti scassava l'esistenza senza remore alcune sono stati costretti a testimoniare, politici di mezza Europa, ma non solo, e tu mi vieni a dire che non è niente di che?!” - disse Gonzalo

  • “Guarda, io non mi sono più interessato alla faccenda, ma forse avrei dovuto, da adesso i poi mi ci dovrò rimettere sotto...Sentirò se qualcuno a informazioni da darmi nel vecchio Continente!!” - disse Guido

  • “Sarà dura che qualcuno si sbottonerà su di lui...!” - disse Matias vidi Gonzalo annuire silenzioso

  • “Perchè?!” - chiese Giusy

  • “Lo hanno quasi del tutto scagionato, grazie ad agganci piuttosto importanti...soprattutto appigli politici!” - rispose Felicitas

  • “Oh andiamo bene!!” - disse Antonella

  • “Ma tu Guido non puoi fare nulla da Buenos Aires?!” - chiese Fabio

  • “Beh qualcosa ho già in mente di fare, però ci vorrà del tempo, non è così immediata e poi loro mi devono aiutare...”

  • “E cioè?” - chiese Camillo

  • “Non devono farsi vedere da nessuno!” - rispose Viny

  • “Beh non posso costringerli a stare in casa, ma devono evitare di farsi vedere assieme...” - rispose Guido

  • “In pratica se escono, evitare posti dove non c'è nessuno, i luoghi affollati vanno bene ma se con loro ci siamo noi, è meglio?...” - disse Belen

  • “Esatto! E poi Carlos...lui dovrà essere tenuto in una campana di vetro, almeno fino a che le acque non si saranno calmate!” - disse Bruno sospirando

  • “Sarà un bel problema...” - commentò Gonzalo

  • “Ah giusto!! Non uscite con Giusy, Tamara, Gonzalo, Antonella, Luciana e Viny...” - disse Guido

  • “Cosa?!” - chiesi stupita

  • “Siete una bomba ad orologeria insieme voi...Anche il solo fatto di stare seduti ad un tavolo in santa pace potrebbe scatenare la curiosità della gente, ragazzi pensate che non siete persone comuni, siete gente che ha un grosso nome nel mondo dello spettacolo, in questo momento per una foto di questo tipo, con tanto di fidanzati, come Pia e Felipe che sono estranei dal mondo della scena, vale milioni di dollari e non solo, i giornali di tutto il mondo sarebbero disposti a picchiarsi per averla...” - disse Guido

  • “Beh, potremmo risolvere il problema...!” - disse Giusy

  • “E cioè...?!” - chiese Fabio curioso

  • “Beh, si potrebbe fare una foto...Pia hai dietro la macchina fotografica...” - chiese Antonella intuendo al volo l'idea dell'amica

  • “Si certo!!Ma perché?!” - chiese Pia

  • “Ci facciamo una foto di gruppo, magari la facciamo fare da tuo padre Anto!E la mandiamo in stampa su Madness...che ne dite?!” - disse Giusy

  • “Tagliare le gambe al mondo...mi piace!” - disse Santiago

  • “Ok!” - commentò Matias, il papà di Antonella ci fece la foto tutti insieme e grazie al computer dell'ufficio della hall del ristorante Giusy riuscì ad inviare la foto e a scrivere di getto l'articolo.

Dopo quella parentesi tornammo a chiacchierare del più e del meno tra di noi, come se nulla fosse, fino a che Sol ebbe l'idea di tirare fuori l'annuario

- “Ragazzi ma di questo, cosa ne facciamo...?” - chiese innocente Sol

- “Ohh!!Bravissima...dammi qua!!” - disse Fabio sghignazzando

- “No vi prego!” - dissi supplicandoli

- “Deve essere fatto...!” - rispose Alan, la mia faccia sconcertata fece ridere tutti di gusto, mentre le ragazze si chiedevano cosa fosse tutta questa euforia

- “Peccato non avere una foto...sarebbe stato il massimo!” - disse Guido

- “Oh si il massimo proprio...” - commentò Giusy

- “Giusy tu sai di cosa parlano?!” - chiese Luciana

- “Si! La nostra Patty è intelligentemente andata ad aprire la porta ai ragazzi a casa di mio fratello in mutande e camicia questa mattina, senza pensare di mettersi un paio di pantaloni...” - disse Giusy

- “Ma nooo...” - disse Pia scoppiando a ridere, a lei si unirono tutte le ragazze e i ragazzi che non sapevano della storia

- “Siete simpatici, lo sapete?!” - dissi imbronciata

- “Ma io non ho parole...” - disse Antonella

- “Era bellissima...” - esclamò Bruno continuando a ridere

- “Ma l'hai vista pure tu?!” - chiese Antonella

- “Si, io, Alan, Fabio e Guido...” - disse

- “Si, e non sapete cosa ho visto entrando in casa...” - disse Alan

- “No Alan ti prego!” - lo supplicai

- “Oh si!! - rispose ridendo – Sono passato vicino al mobile dell'entrata e ho trovato un indumento intimo della signorina...”

- “Cosa?!” - commentò Caterina strabuzzando gli occhi e ridendo

- “E quale?!” - chiese Camillo, beccandosi una gomitata nelle costole da Belen

- “Il reggiseno...” - disse sempre sghignazzando Fabio

- “Avete finito?” - chiesi

- “Si! L'annuario è aggiornato, ora siamo soddisfatti...” - disse Bruno porgendolo alle ragazze, l'appunto che cera scritto era un papiro con dovizia di particolari, le ragazze lo lessero soddisfatte e quando lo passarono a Matias che già rideva da prima, continuò a ridere pure dopo senza remore alcuna.

La serata la passammo in discoteca, nonostante il male al polso martellante per la prima volta dopo anni riuscii a rilassarmi e a godermi un po' di sana vita tranquilla, quello che purtroppo non sapevo era che da li a poco, il mondo mi si sarebbe rivoltato contro.

 

 

 

 

Note dell'Autore:

Vi chiedo umilmente perdono, ma purtroppo sono stata occupata con il lavoro, questo capitolo fa veramente schifo, conto di aggiornare verso la fine della settimana prossima, vi chiedo scusa!!Buona lettura un bacio...e grazie per la pazienza

 

Ciao

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Calcio e Baci... ***


Gli occhi di Carlos:


  1. Calcio e Baci...


Il tempo quel giorno aveva deciso di non supportarci, era la prima partita che Matias giocava dopo il suo ritorno dall'Europa, sugli spalti c'eravamo tutti, tranne Viny e Pia che erano in Giappone per la gara automobilistica.

Era ottobre inoltrato e l'aria fredda iniziava piano piano a inserirsi nelle nostre giacche, Carlos era in braccio a Bruno cercando di guardare il campo e continuava a dirmi che vedeva tutto piccolo, cosa giusta visto che eravamo in tribuna Vip ma in alto e il campo era giù in basso. Dopo anni finalmente vidi giocare Matias come non lo avevo mai visto, si stava divertendo scattava, si fermava, dribblava e passava ai compagni come se non se ne fosse mai andato dal Boca, eravamo entusiasti e lo stadio era in completo delirio.

Nell'intervallo della partita rimanemmo seduti ai nostri posti chiacchierando allegramente mentre Martin e Carlos giocavano lontano da noi, quando Caterina attirò la mia attenzione toccandomi il braccio:

  • “Patty!Guarda là...” - mi disse indicando un punto di fronte a noi, ci girammo tutte a vedere e davanti a noi cera Linda Ortega la ex di Matias in uno scintillante vestito attillato che fece sonoramente fischiare i ragazzi alle nostre spalle

  • “Ragazzi che roba!” - esclamò Camillo beccandosi un occhiataccia da Belen

  • “Se fosse un po' più corto credo che le starebbe meglio!” - esclamò Giusy sarcastica

  • “Oh si!!” - commentò Guido beccandosi uno schiaffetto sul ginocchio dalla moglie

  • “E' molto carina!” - disse Tamara in contrasto con noi ragazze che ci voltammo a fissarla e là indicò come dire guardatela!

  • “Si sarà anche bella, ma il suo contenuto?!” - chiese Antonella

  • “Dovremmo chiedere a Matias! - risposi mentre tutti si voltarono a fissarmi – Che c'è?” - chiesi

  • “Perché a Matias?” - mi chiese Gonzalo

  • “Quella è Linda!” - esclamai

  • “Cosa?” - dissero in coro i miei amici

  • “Oh andiamo!Non mi dite che non la riconoscete?!” - chiesi

  • “Io l'ho vista una volta su un giornale!” - disse Luciana

  • “Quindi è lei quella che sarebbe dovuta diventare mia cognata!” - esclamò Giusy

  • “Interessante!!” - commentò Guido per poi sorridere alla moglie con fare innocente

Linda si sedette in prima fila quasi a bordo campo, la continuai a fissare per un po' mentre lei si guardava intorno alla ricerca di facce conosciute o almeno così apparve a me, fu lì che posò gli occhi su Martin e Carlos, lei si alzò e sorrise nella loro direzione io feci per scattare in avanti ma Guido mi bloccò il braccio e Gonzalo e Bruno erano già sulle scale che scendevano.

  • “Non è il luogo giusto per provocare una rissa!” - mi disse Guido tenendomi per il braccio

  • “Non voglio la rissa voglio solo che i bambini vengano riportati qui...” - risposi mentre tenevo gli occhi fissi su di lei che si intratteneva con mio figlio e gli accarezzava le guance, in quell'istante arrivarono Bruno e Gonzalo alle spalle dei bimbi, Martin si accovacciò nelle braccia del padre e Carlos si nascose dietro le gambe di Bruno, non riuscì a sentire la conversazione da così lontano lì vidi solo risalire le scale e lei che li seguiva con lo sguardo, fino a che non si posizionò su di me, il suo sguardo si assottigliò per poi aprirsi in un ampio sorriso di circostanza.

Il resto della partita non riuscì a godermelo continuavo ad avere lo sguardo su Linda che squittiva in maniera esagerata ogni volta che Matias toccava palla e al terzo gol del nostro nuovo numero 10 si esibì in una giravolta molto sexy che fece svolazzare quel fazzoletto di gonna che portava addosso, scatenando gli ormoni della platea alle sue spalle, mentre alle mie sentivo cori di apprezzamento prontamente smorzati da mogli e fidanzate della fila di sotto con sguardi poco rassicuranti.

A fine partita la persi nella folla che cercava di uscire dallo stadio, la ritrovai poco dopo fuori dagli spogliatoi che civettava con la sicurezza per poter passare senza autorizzazione, ci fermammo aspettando l'arrivo di Matias ma fu più veloce lei e lo intercettò. Così spinta da un moto di possessività improvvisa mi avvicinai:

  • “Che cosa ci fai qui?” - chiese Matias

  • “Volevo vederti, mi manchi tanto, l'Europa è noiosa senza di te!” - rispose squittendo

  • “Trovati un passatempo allora!” - rispose e si voltò a guardarmi sorridendomi e così fece lei

  • “Scusate il disturbo!” - dissi, sapevo di avere gli occhi di tutti i ragazzi puntati sulla schiena e vidi Matias fare un segno impercettibile nella loro direzione

  • “Patricia Diaz Rivarola giusto?!” - disse lei accennando un sorriso di circostanza

  • “Esatto...e tu sei?”- chiesi innocente, il suo sguardo si assottigliò fissandomi incattivita, Matias intuendo un possibile scontro anticipò la risposta dell'attrice

  • “Patty lei è Linda!” - io lo guardai sorridendo, tutto ciò che fece Matias fu di inghiottire e sgranare gli occhi, poi si girò in direzione dei ragazzi

  • “Ah, molto piacere!Dove ho già sentito il tuo nome?” - chiesi innocente

  • “Oh beh, forse nei cinema, o sui rotocalchi!” - rispose e il suo sguardo si fece ancora più cupo

  • “Mi dispiace non leggo rotocalchi, sai ho avuto parecchi problemi a causa loro!Però magari al cinema...dimmi un film magari l'ho visto!” - dissi e in quel momento una lieve pressione sulla mia spalla mi fece capire che Guido e Bruno erano dietro di me pronti a portarmi via di peso se fosse stato necessario

  • “Oh beh!! Gli angeli del male?Sai ha vinto un oscar...sicuramente lo conosci...” - disse scrollando le spalle e sbattendo le sue lunghe ciglia, concentrandosi ora più sui due bellissimi ragazzi alle mie spalle che su di me, con l'orecchio sentii il ringhio basso di Giusy e il sonoro sbuffo di Antonella, io sorrisi di rimando a lei

  • “Ma certo che lo conosco! - risposi – Tu chi eri però non mi pare di ricordarmi di te!” - dissi sempre sorridendo, ora sentii Matias tossicchiare, lei si voltò verso di lui scandalizzata, lui di risposta le sorrise

  • “Ero un angelo, ovviamente!” - disse riprendendo il controllo e portando indietro i capelli continuando a sbattere gli occhi

  • “Ah! Bello, lo riguarderò meglio magari ti vedo...” - dissi sempre continuando a sorridere

  • “Hai una paresi! - sentii dire da Guido al mio orecchio destro – Andiamo ti prego!Pensa a Carlos, Matias se la sa sbrigare da solo...” - io mi voltai leggermente con il volto verso di lui e accennai un sorriso annuendo, la pressione della mano di Bruno sulla mia spalla si fece più pesante

  • “Va bene!E' stato un piacere conoscerti Linda, ora vi lascio – dissi guardandola, lei mi fisso cupa – Mathi noi ti aspettiamo più avanti, ok!?” - Matias rispose con un cenno del capo e l'occhiolino guardando poi Bruno e Guido con aria più seria

Mi allontanai senza voltarmi sapendo che se lo avessi fatto non sarei riuscita a stare ferma, mi sentivo sulla schiena gli occhi di Linda, perfidi e gelidi, Bruno continuava a tenere la mano sulla mia spalla, mentre Guido in silenzio camminava accanto a me:

  • “Sei stata bravissima!” - disse Bruno appena raggiungemmo gli altri

  • “Non ti credere, ho ancora la tentazione di cavarle gli occhi con le unghie!” - dissi digrignando i denti

  • “Ok!Ma ora sei qui lontano da lei!” - continuò Bruno

  • “Lo so!E ne vado fiera...”

  • “Vuoi la sincera verità?!” - disse Guido prendendo Carlos dalle braccia di Giusy

  • “Sentiamo...” - dissi accennando un sorriso sapendo dove voleva arrivare

  • “C'e stato un momento quando Matias ha sgranato gli occhi facendoci segno di avvicinarci che ho temuto il peggio, eri stranamente troppo tranquilla...” - disse mentre si metteva sulle spalle mio figlio

  • “Tio Guido!Ma chi è la signora con lo tio?!” - disse Carlos ad alta voce

  • “Shhhh!! - disse Guido – Se ti sente che la chiami signora non ce ne liberiamo più...” - la battuta di Guido scatenò l'ilarità di tutti anche Giusy e Antonella risero anche se i loro sguardi non promettevano nulla di buono

  • “Comunque a parte ciò, da lontano è infinitamente meglio...” - esclamò Bruno, ma lo sguardo che le lanciò Antonella fu tutt'altro che divertito

  • “Davvero?!” - chiese la divina

  • “Si, da vicino si certo è bella, ma le manca il fascino, è una ragazzina che per stupire non fa altro che sbattere le ciglia e tirare indietro i capelli!” - continuò

  • “Ha ragione!Non posso dire che sia brutta ma mi aspettavo di meglio, è proprio vero che photoshop fa miracoli...” - rispose Guido, vidi Giusy scuotere la testa

  • “Beh ce ne vorrebbero...” - disse Alan

  • “Scusa cosa hai detto?!” - chiese Caterina minacciosa

  • “No è che...” - balbettò Alan indietreggiando

  • “Non ho capito bene la tua frase!” - continuò Cate

  • “Andiamo Cate!Alan ha ragione, per lo meno non è un ramoscello...” - rispose Tamara

  • “Ma da che parte stai?!” - chiese Luciana risentita

  • “Noi siamo molto meglio ovvio...però ce da dire che brutta non è...assolutamente!” - continuò Tami

  • “Voi l'avevate già conosciuta di persona?” - le chiese Gonzalo

  • “No, quando siamo andati a trovare Matias a Barcellona lei non cera, era a Londra per lavoro!Quindi non abbiamo avuto il piacere...” - rispose Fabio

  • “Beh dai!Per lo meno non è un oca giuliva...” - disse Felicitas, ma la sua frase venne smentita dopo poco, perché la risata di Linda si propagò per l'intero corridoio

  • “Scusa Feli!Ma cosa hai detto?!” - chiese Belen perplessa

  • “Come non detto!” - sospirò Felicitas, i ragazzi ridacchiarono, mentre noi ragazze compresa Tamara scuotemmo la testa indignate

Aspettammo Matias un bel po' lui ogni tanto provava ad andarsene ma lei continuamente lo bloccava per il braccio, Carlos e Martin erano stremati uno dormiva beatamente tra le braccia di Gonzalo e l'altro ancora sulle spalle di Guido aveva appoggiato la testolina sul capo dello zio ormai inerme davanti alla stanchezza

  • “Guido ormai si sta addormentando!” - disse Giusy, con il cellulare in mano mentre gli scattava una foto

  • “Si, ho sentito che si è appoggiato!” - rispose lui, Bruno prontamente gli si avvicinò per tirarlo giù, ma un mugolio di protesta di mio figlio bloccò il suo tentativo

  • “Mi sa che ha trovato la posizione giusta!” - rispose Bruno

  • “Oh!!Allora te lo rubo come culla per la notte!” - dissi rivolta a Giusy, lei ridacchiò dolce e allungò una mano per coprire la schiena di Carlos che si stava scoprendo

  • “Diventerai una mamma favolosa!” - disse Antonella accennando un sorriso

  • “Speriamo!” - rispose Giusy e di risposta Guido le fece l'occhiolino, Santiago ormai stufo di aspettare cominciò a sbuffare sonoramente e avanzò di qualche passo verso i due che ancora parlavano

  • “Matias allora!Non vorrei interrompere la rimpatriata ma insomma, ce gente qui che sta dormendo in piedi!” - disse indicando Carlos, vidi Matias voltare lo sguardo su Carlos cosa che fece anche Linda, fu in quel momento che il mio sguardo si assottigliò

  • “Bruno!Occhio!” - sentii dire da Guido alle mie spalle, Bruno si avvicinò a me rimettendo la mano sulla mia spalla

  • “Arrivo!” - disse lui, lo sentii parlare con Linda e dirle che doveva andare, la risposta della ragazza fu tutt'altro che simpatica, si avvicinò a lui stampandogli un bacio sulle labbra, la mia reazione fu di digrignare i denti e buttarmi in avanti pronta ad assalirla alla gola ma la prontezza di riflessi di Bruno me lo impedì, non so come ma poco dopo mi ritrovai all'aperto in mezzo al parcheggio che ancora cercavo di divincolarmi dalle braccia di Bruno

  • “Calmati!Patty ti prego sta ferma, non mi sembra il luogo adatto per cavarle gli occhi, in giro ci sono centinai di paparazzi!Ti prego...” - continuava a dirmi ma il nervoso che avevo in quel momento aveva del tutto appannato il mio senso logico.


***

Giuro non avrei mai creduto che quello stupido di mio fratello si sarebbe lasciato fregare in quella maniera tanto banale, se non fosse stato per Guido che aveva intuito lo sguardo di Patty e la prontezza di riflessi di Bruno a quest'ora quella che doveva diventare mia cognata sarebbe rimasta sfregiata per l'eternità. Quella gallina starnazzante prima fa gli occhi dolci a mio marito poi bacia mio fratello davanti a tutti come se nulla fosse, ma chi si crede di essere! Mi guardai intorno Antonella, Belen e Sol erano corse dietro a Bruno e Patty io e gli altri non eravamo riusciti a muoverci, alzai lo sguardo per vedere cosa faceva Carlos ma per fortuna mi accorsi che Morfeo lo aveva catturato definitivamente;

  • “Guido, guarda che Carlos dorme, non è che rischia di cadere?!” - dissi mettendo una mano in protezione del piccolo che ancora stava sulle spalle di mio marito, con la coda dell'occhio vidi Camillo avvicinarsi

  • “Che dici lo tiro giù?!” - chiese lui

  • “Sarà meglio!” - rispose Guido

  • “E se si sveglia?!” - chiese Tamara

  • “Oh non ti preoccupare, è talmente stanco che si riaddormenterà subito!” - commentò Felicitas, appena Camillo lo tirò giù tirai un sospiro di sollievo, ma Carlos protestò animatamente e ai bordi degli occhi si formarono due goccioloni pronti a far esplodere una tempesta, cosa che fortunatamente venne scongiurata da Guido che lo riprese subito appoggiandolo a se e come disse Felicitas si riaddormentò all'istante, finalmente Matias ci raggiunse, a testa bassa colpevole, tentò di prendere Carlos ma Guido si scostò e Alan gli si piazzò di fronte protettivo

  • “Andiamo ragazzi...che state facendo?!” - chiese Matias

  • “Non ci è piaciuto quello che abbiamo visto, non so se lo hai notato ma Patty non c'è!” - disse Alan

  • “Sentite il suo è stato un agguato in piena regola!Non gli ho mica detto io di baciarmi...”

  • “Matias senti, Patty ha sofferto abbastanza mi pare e non credere che Carlos sia stato meglio, quindi prima di prendere possesso di tuo figlio risolvi i tuoi casini!Chiaro?” - disse Santiago duro.

Matias li guardava stralunato non poteva credere alle sue orecchie, mi accorsi della tensione crescente quando vidi tornare Bruno accaldato, segno che bloccare Patty era stato più difficile del previsto, guardai Guido che si avvicinò:

  • “Prendilo e vai!” - mi disse, eseguii senza dire una parola e la stessa cosa fece Felicitas, noi ragazze uscimmo all'esterno.

Quando Antonella ci vide arrivare tirò un sospiro di sollievo.

  • “Non so cosa succede dentro ma la tensione si tagliava con il coltello!” - disse Tamara appena fummo a portata di voce con le altre

  • “Bruno ci ha messo parecchio per calmarla, ma alla fine ci è riuscito!” - disse Antonella accovacciata a terra vicino a Patty che piangeva a dirotto, io scossi la testa incredula della situazione, fino a ieri andava tutto a gonfie vele, chissà che diavolo vuole da noi quella serpe in seno pensai, il silenzio venne interrotto dallo squillare del telefono di Caterina

  • “Alan, che succede?!” - chiese lei allarmata, poco dopo si voltò in direzione delle finestre del corridoi dello stadio e così facemmo tutte, si vedeva Alan che diceva di andare

  • “Ok!D'accordo, va bene!Ci vediamo a casa...A dopo! - disse la divina annuendo anche con la testa – Alan dice di andare e che ci vorrà un po'!E di non preoccuparsi, ha detto che poi ci racconteranno!Andiamo, portiamo a letto i due frugoletti...”

Quasi in sincrono ci spostammo verso le macchine, Patty era ancora in lacrime appiccicata ad Antonella, ci salutammo e ognuno tornò alle proprie case tranne noi tre, accompagnammo a casa Patty ma ne io ne Antonella ce la sentimmo di lasciarla sola.

Appena fummo in casa la prima cosa che feci fu di mettere a letto Carlos, che ormai era in fase di sonno profondo, tant'è che non si accorse nemmeno del percorso dallo stadio a casa. Quando scesi in salotto Antonella stava portando camomilla calda per tutte, il profumo mi diede un po' la nausea ma il solo pensiero di poter bere qualcosa di caldo dopo una serata passata all'addiaccio mi confortò non poco.

  • “Patty come ti senti?!” - chiesi sedendomi accanto a lei

  • “Umiliata?!” - rispose a capo chino

  • “Bevi la camomilla Patty sei gelida...” - disse Antonella porgendogliela

  • “Grazie!” - io la guardai sospirando

  • “Beh non mi dite nulla, io non vi sono corsa dietro però non sono sicura che abbia fatto bene!” - dissi preoccupata

  • “Era un po' arrabbiata, giustamente!” - disse Antonella

  • “Chi non lo sarebbe!?Mi è salito il nervoso solo a vederla mentre faceva gli occhi dolci a Guido figurati se avessi visto che lo baciava!” - dissi amareggiata

  • “Devo dire che c'è stato un momento in cui pure io le sarei volentieri saltata alla gola!Lo ammetto...” - rispose la divina

  • “E ci credo, si è improvvisamente ritrovata intorno degli splendidi ragazzi che non erano li per lei, l'unica cosa che poteva fare era cercare di manipolarli con il fascino, fortuna che non c'è riuscita!” - dissi

  • “Beh, con Bruno e Guido no ovvio, amano voi!E battervi è un impresa titanica, impossibile direi, nemmeno per una attrice spagnola dalle lunghe ciglia e gli occhioni di cerbiatto, ma per Matias?La stava per sposare...e poi io non sono nemmeno lontanamente paragonabile a lei o a voi!” - disse Patty

  • “Hai ragione sai! - disse Antonella, io la guardai strabuzzando gli occhi – Tu non hai le ciglia con cui fare le trecce, o gambe lunghe e non hai nemmeno una quinta di seno, non sei un oca starnazzante e mielosa che cerca di portare via gli uomini alle altre, Patty quando ti abbiamo conosciuto noi a mala pena riuscivamo a guardarti la faccia, avevi gli occhiali talmente spessi che se li buttavi a terra si rompeva il pavimento, Matias non è mai stato innamorato di Linda, era un passatempo, diciamo che era la sostituta europea di Antonella the best!” - disse lei mettendosi in posa

  • “Fortunatamente quella che abbiamo lasciato al liceo...” - dissi sarcastica per poi girarmi verso di lei, in risposta mi fece la linguaccia

  • “Comunque, il punto è, che lui ha conosciuto te ed è sempre stato innamorato di te, non puoi pensare che un paio di gambe chilometriche e un davanzale a cui mancavano solo i fiori, possa reggere il tuo confronto, e lei che non può essere paragonata a te, tu sei un altro pianeta un altro livello, tu sei Patty la paperotta dal grande cuore, quella che per la felicità dell'amore della sua vita a rinunciato a tutto e si è dovuta reinventare daccapo, che pur di non dare un dispiacere a suo figlio si sarebbe sposata con uno stupido ameba, tu sei mille volte meglio di lei!E tu sei anche l'unica persona al mondo in grado di affrontare una tipa come lei!E sai perché?” - chiese Antonella

  • “No!Perchè?!” - rispose Patty, mentre io sorridendo avevo già capito

  • “Perchè hai affrontato me...e se hai vinto contro di me, lei sarà acqua fresca da buttare giù...” - disse Anto, facendole l'occhiolino

  • “Esattamente!” - risposi ridacchiando

  • “Ma tu non sei mai stata cattiva in realtà, la tua era solo una maschera!” - rispose Patty

  • “Lo so, ma te ne ho fatte passare di ogni, e diciamo che non sempre ne sei uscita indenne, ma alla fine hai sempre vinto tu...certo calcola il fatto che di Matias mi importava relativamente e che Bruno beh!Ehm....uh mi è venuto caldo!!Voi non avete caldo...”- iniziò a dire la divina, io la guardai alzando gli occhi al cielo

  • “Pervertita!” - dissi, Antonella mi guardò scandalizzata

  • “Io non ho detto nulla!”

  • “Ma la tua faccia era tutta un programma!!Non voglio sapere a cosa hai pensato, ne faccio a meno grazie!” - risposi

  • “Senti chi parla, quella che appena vede il marito diventa rossa come un pomodoro rivangando con la mente la notte precedente o magari la mattina!” - mi disse, Patty quasi si strozzo con la camomilla, io di risposta battei la schiena della mia amica e guardai Antonella scuotendo la testa

  • “Vuoi ucciderla per caso?!” - chiesi

  • “No, ho solo detto la verità...”

  • “Sei incredibile...!” - dissi in risposta, quando Patty si fu ripresa iniziò a ridere come una matta guardandoci

  • “Ma che cos'ha?!” - chiese Antonella

  • “Anto cosa hai messo nella camomilla?!” - chiesi preoccupata

  • “Nulla di strano!!Camomilla...” - rispose lei

  • “No! - sentimmo dire da Patty, con calma si riprese – La camomilla non ha nulla di strano, rido per voi due!!ahahahhah!!”

  • “Siamo così buffe?!” - chiesi curiosa

  • “No, siete fantastiche, non avrei mai creduto di trovare due amiche come voi...” - disse tra una risata e l'altra, lo sguardo di Antonella si addolcì mentre io mi unii alla risata di Patty

Mentre ancora ridevamo di gusto, sentimmo la porta di casa di Patty aprirsi, vi entrarono Bruno e Guido, all'apparenza sembravano rilassati, ma la mascella tirata di Guido non era un segno di buon auspicio

  • “Sapevamo di trovarvi qui!Che fate rimanete o torniamo a casa?!” - chiese Bruno

  • “Non lo so!Patty se vuoi mi fermo...” - disse Antonella

  • “No non vi preoccupate, andate tranquilli, Giusy vai pure tu, ti sei stancata fin troppo a starmi dietro...per favore andate!!”

  • “Ma Patty...” - dissi

  • “No non voglio sentire storie, va a casa e riposati!Guido, avanti portala a riposarsi, io sto bene, è passata....giuro!Ora vado a letto anche io...”

  • “Sei sicura?!” - chiese Guido

  • “Se vuoi possono dormire qui...nel lettone della stanza degli ospiti!Insieme...” - disse Bruno malizioso, Guido ridacchiò mentre le ragazze li guardarono scuotendo la testa vistosamente

  • “Se un giorno succederà gli farò una foto e diventerà la copertina dell'annuario...” - disse Patty

  • “Una scena che non si vede tutti i giorni...” - commentò Guido

  • “O meglio...Una scena che negli anni della scuola nessuno si sarebbe sognato nemmeno di pensare!” - rispose Bruno

  • “Io in realtà non avrei nemmeno creduto di vederle parlare senza strapparsi i capelli!” - continuò Guido

  • “Non siamo così incivili!E poi siamo cambiate, abbiamo imparato a rispettarci e a convivere pacificamente...giusto Anto?!”

  • “Precisamente...” - rispose

  • “Che fate ancora qui...Ve lo giuro sto bene! - Bruno fece per aprire bocca ma venne interrotto di nuovo da Patty – No!Non voglio sapere, meno so meglio sto!Ora avanti sparite...voi due state crollando e anche io non sono messa meglio!Quindi via...forza!” - alla fine spinte da Patty ci alzammo e dopo averla affettuosamente salutata uscimmo nella notte di Buenos Aires.

In fondo alle scale del palazzo prendendo per un braccio Guido e Bruno li fermai, Antonella che era dietro di me si bloccò in tempo per evitarmi

  • “Ci spiegate per favore?Ho ancora un fratello o ne devo denunciare la scomparsa per sviare i sospetti su di voi?!” - chiesi

  • “Non ti preoccupare non gli abbiamo fatto nulla, però per un po' starà buono e calmo, deve chiarirsi le idee!” - rispose Guido accarezzandomi la guancia

  • “Capisco!”

  • “Ma di cosa avete parlato?!” - chiese Antonella

  • “Beh, in realtà abbiamo cercato di capire anche noi...Prima di tutto cosa volesse la spagnola e poi quali fossero le reali intenzioni di Matias, insomma un conto è se fosse solo Patty coinvolta con lui, ma qui si parla anche di Carlos e illuderlo senza che lui possa capire bene non è una cosa che a noi vada a genio!” - disse Bruno

  • “Ma quindi cosa avete scoperto?” - chiesi

  • “Beh!Allora...Linda è qui per qualche mese, sta girando un film importante, se non ho capito male è un colossalle di Hollywood, quando ha saputo della partita si è precipitata qui, anche Matias era stupito di vederla...” -continuò Bruno

  • “Più che altro si è un po' sentito incastrato ecco, diciamo che la reazione di Patty era un po' un marcare il territorio, però è anche vero che Linda non doveva agire così!Matias non se lo aspettava...” - proseguì Guido

  • “Ci credo!” - commentai sarcastica

  • “Ma quindi ora come siete rimasti con Matias?!” - chiese Antonella

  • “Mah per ora continueremo a vederci con lui solo noi ragazzi, vogliamo evitare che Patty lo prenda per il collo, anche perché lui deve risolvere il problema di Linda...” - disse Guido

  • “Oh non c'è da preoccuparsi, sappiamo tutti che Patty non farebbe mai del male a Matias!” - dissi

  • “Bah dopo la fatica che ho fatto questa sera per fermarla io avrei dei seri dubbi in proposito!” - commentò Bruno

  • “Si, hai ragione, ma calcola una cosa, lei non si sarebbe avventata su Matias, lei avrebbe atterrato Linda...è questa la differenza!” - disse Antonella

  • “Si anche questo è vero!” - rispose Bruno

  • “Quindi dite che non c'è da preoccuparsi?!” - chiese Guido dubbioso

  • “Esatto!” - risposi

  • “Però noi, senza sapere ne leggere e ne scrivere teniamo tutto in una campana di vetro, approfittiamo del fatto che dobbiamo far calmare le acque di Pixel, poi più avanti quando ci saremmo tranquillizzati un attimo potremmo riparlarne!Che ne dite?!” - chiese Guido sorridendo

  • “Si, secondo me è la cosa migliore...” - commentò Bruno

  • “Ragazzi ma noi non possiamo decidere della loro vita!” - sentenziò Antonella

  • “Hai ragione, ma rammenta che Guido è l'avvocato di Patty e quando agisce lo fa solo nel suo interesse!” - disse Bruno

  • “Lo so amore ma così mi sembra di essere ingiusta...” - commentò Antonella

  • “Lo siamo, ma se questa è la soluzione migliore al momento, non possiamo fare nulla, hai sentito anche tu cosa ha detto Patty, meno sa meglio sta!Quindi per il momento io la terrei in stand-by, quando poi Matias si sarà chiarito le idee ci penserà da solo a risolvere i suoi problemi...Per ora noi osserviamo e li teniamo a distanza...Va bene?!” - chiese Guido

  • “Beh non abbiamo molte alternative mi pare!No?!” - commentai io, storcendo il naso

  • “Va bene!D'accordo...Ne restiamo relativamente fuori...” - rispose Antonella

  • “Ok!Ora andiamo a dormire!” - mi disse Guido prendendomi in braccio

  • “Ahahahah!Guido che uomo forzuto...” - commentò Antonella ridacchiando

  • “Ci vediamo domani!Buona notte ragazzi...” - disse Bruno allontanandosi insieme ad Antonella

Io che ero ancora in braccio a Guido lo guardai di sbieco, aveva ancora la mascella contratta segno che il suo nervoso non si era ancora spento del tutto.

  • “Che c'è?” - chiesi accarezzandogli una guancia

  • “Mi sono un po' innervosito con tuo fratello!” - disse mettendomi giù e aprendo la portiera della macchina, per poi farmi accomodare

  • “Ti sei innervosito tanto?!” - chiesi mentre lui entrava dal lato dell'autista

  • “Abbastanza dal tentare di tirargli un pugno, se non fossero intervenuti Camillo e Gonzalo domani incontravi tuo fratello con un occhio nero...” - io lo guardai preoccupata

  • “Guido, non è da te...”

  • “Lo so!Ho agito d'impulso, fortunatamente nessuno ci ha visti...”

  • “Sei sicuro?!”

  • “Si non preoccuparti eravamo negli spogliatoi!”

  • “Avete fatto bene!!Ora però andiamo a casa...sono un po' stanca!” - dissi allungando la mano verso il suo viso

  • “Si, credo che sia ora!”

    I giorni successivi trascorsero relativamente tranquilli, io e Guido tornammo ai nostri lavori e alla nostra vita, facevamo colazione con Patty e Carlos, ci occupavamo di nostro nipote e ogni tanto ci concedevamo una cenetta a lume di candela, ma quando pensavamo che il momento per far rincontrare Patty e Matias fosse arrivato le cose si complicarono ulteriormente fino quasi a strapparsi del tutto.













Nota dell'autrice:

Ci sono eccomi qui!!Buffo vero...l'ho ripresa in mano e devo sfruttare l'onda finché è in movimento altrimenti qui finisce male, che ne dite?Colpo di scena...bah chissà cosa succederà...il bello è che nemmeno io lo so...quindi lo scopriremo solo vivendo!!Statemi bene, leggete in tanti aspetto i vostri commenti...Tanti baci

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Capitolo 9
*** Solitudine e Cospirazioni... ***


Gli occhi di Carlos:

 

  1. Solitudine e cospirazioni...

 

Passarono alcuni giorni da quella maledetta domenica, Matias era letteralmente scomparso e io non avevo ne la forza ne la voglia di cercarlo, Carlos ogni tanto chiedeva, ma ogni volta trovavo una scusa per eclissare l'argomento distraendolo con i suoi giochi.

Le ragazze ogni tanto mi chiamavano ma io non volevo vedere nessuno, ero sparita pure io, mi ero rinchiusa in casa e non davo segni di voler uscire, i miei genitori prendevano e riportavano Carlos in automatico, non chiedevano e non volevano sapere il motivo del mio stato, era come se fossi tornata indietro di 10 anni, ero l'ombra di me stessa.

 

***

Scomparsi dalla faccia della terra, se avessimo chiamato la polizia per dire che due persone non si riuscivano a trovare credo che nemmeno loro avrebbero avuto la stessa nostra fortuna, ne Patty ne Matias rispondevano al telefono, Giusy mi aveva detto di aver intercettato il fratello solo perché è andata al suo allenamento, altrimenti era come se lui a Buenos Aires non ci fosse nemmeno, mentre Patty sapevamo che stava bene o meglio che era ancora viva solo grazie a Carmen e Leandro che portavano avanti e indietro il piccolo Carlos.

Erano qualche giorno che sulla città piovigginava come se stesse piangendo dal dolore, era una città sofferente e io non riuscivo a staccare gli occhi da essa, sentivo Caterina che si muoveva nell'ufficio ma non diceva nulla, sapeva che non sarei riuscita ad aiutarla e addirittura che sarei stata d'intralcio, lei e Tamara ogni tanto facevano capolino dalla porta ma la richiudevano sbuffando, l'unica cosa che ancora facevo era rispondere al telefono e prendevo appunti per non dimenticare, ma la maggior parte delle volte capivo solo il 50% di quello che mi veniva detto. Il telefono suonò per l'ennesima volta quel giorno e io risposi in automatico pronta a scrivere quello che mi veniva chiesto:

  • “Antonella Lama Bernardi, con chi ho il piacere di parlare?!”

  • “Con uno stupido...” - la mia espressione si fece perplessa

  • “Prego?!”

  • “Anto sono Matias...”

  • “Oh!” - riusci a dire distratta, ma quando il mio cervello finalmente collego il nome alla faccia mi feci attenta

  • “Già...”

  • “Che succede?!”

  • “Perché pensi che sia successo qualcosa??!” - chiese lui

  • “Perché sono sicura che questa chiamata non è stata fatta solo per sapere come sto...”

  • “Ho bisogno di un consiglio...” - mi disse lui, nel mentre la porta del mio ufficio si scostò leggermente e due teste sbucarono, guardai perplessa sia Tamara che Caterina poi con un gesto eloquente indicai loro di entrare e chiudere la porta, le due si guardarono di sbieco e si sedettero di fronte a me, mentre aspettavo che Matias iniziasse a parlare misi il viva voce

  • “Dimmi tutto, se posso aiutarti!”

  • “Forse sei l'unica che può...” - Caterina sgranò gli occhi e Tamara tirò fuori il cellulare, posizionandolo accanto al telefono in modalità registrazione

  • “Che succede Matias?!”

  • “Ho un problema che debbo risolvere e ho bisogno di un consiglio...”

  • “Certo di che si tratta?!”

  • “In questi giorni ho rivisto Linda...”

  • “Prego?!” - chiesi stupita, Tamara e Caterina sgranarono ancora di più gli occhi

  • “Già, ma non è quello che pensi, me la sono definitivamente levata di torno, ma il problema è un altro...”

  • “Mi auguro veramente che sia definitivamente sparita...”

  • “Si, si!Non preoccuparti...Però...”

  • “Però?!” - chiesi curiosa

  • “Mi devi aiutare a parlare con Patty....!”

  • “E perché mai?!” - chiesi scandalizzata

  • “Ma come perché Anto!” - mi supplicò

  • “Perché non lo chiedi a Giusy o ai ragazzi?!”

  • “Perché Giusy è arrabbiata nera con me e i ragazzi non vogliono immischiarsi, in più ho leggermente paura che Bruno e Guido mi facciano in mille pezzi!”

  • “Beh diciamo che ha Bruno girano parecchio...”

  • “Lo temevo...”

  • “Ed è forse meglio che da Guido ti tieni a distanza anche perché ora come ora è impegnato nella causa contro Pixel e so che dovrà tornare qualche giorno a New York e questa cosa non gli va molto giù...quindi evita tuo cognato per qualche tempo!E' per il tuo bene, per il suo ma sopratutto per quello di Giusy!”

  • “Per questo ho bisogno del tuo aiuto!”

  • “Cosa vuoi che faccia?!”

  • “Solo fare in modo che io riesca ad entrare da Patty...solo questo!”

  • “Vuoi compiere un effrazione?!”

  • “No, voglio solo parlarle civilmente!”

  • “Non credo che entrandole dalla finestra come un ladro possa essere definito civile!Sai?!”

  • “Ma io non voglio entrare dalla finestra...Voglio solo portarla a cena!O meglio cercare di parlarle senza nessuno dei ragazzi, so che sarebbe bloccata o peggio so che me lo impedirebbero!”

  • “Sai è qui che ti sbagli!Bruno e Guido sono due ossi duri lo so, ma sono due persone che adorano Patty e stravedono per Carlos, come del resto tutti gli altri, non puoi arrabbiarti se le fanno da scudo, credi che loro si divertano a tenere Carlos fuori dalla tua vita, stanno solo cercando di evitargli l'ennesima delusione!Tutto qui?Riesci a capire...”

  • “Si certo!Però dovrebbero pensare anche a me...”

  • “Oh ma loro ci pensano Matias, credi che se in questo momento Carlos vi senta litigare tra voi due si possa sentire meglio, ha due anni, ma è un bambino molto sveglio e sopratutto è uno che ha paura di vedere la mamma stare male, non credere che non se ne accorga quando succede!”

  • “Lo so!Quindi cosa faccio?Come mi muovo?!”

  • “Fammici pensare Matias, ora come ora non te lo so dire, potrei dirti presentati davanti alla sua porta ma ce il rischio che si chiuda a riccio e da lei non otterresti nulla!”

  • “Va bene!Aspetto, ma non metterci troppo Anto...o io divento matto!” - disse per poi riattaccare, io mi voltai verso le ragazze che continuavano a fissarmi con occhi sgranati

  • “Dite qualcosa vi prego!” - dissi mentre Tamara terminava la registrazione

  • “Mmmm!Non so mica cosa dire...” - commentò Caterina

  • “Beh in realtà di cose da dire c'è ne sarebbero molte ma in questo momento non me la sento o non voglio!” - disse Tamara

  • “Spiegati...” - rispose Caterina

  • “Io non sono del tutto convinta che sia colpa di Matias, so che lui è stato stupido e che magari ci poteva stare attento, però è stata Linda a baciarlo, insomma lui centra perché ovviamente era la sua ex, però Patty non può prendersela con lui se questa attricetta da quattro soldi ha fatto la smorfiosa, non mi sembra giusto fargliela pagare per colpa di un europea senza speranza!” - rispose Tamara sbuffando

  • “Lo so!Ma calcola che per colpa di un altra europea Patty non si è sposata con Lucas” - commentò Caterina

  • “Perché, credi che si sarebbe sposata con Lucas lo stesso, anche senza beccarlo con Guadalupe?!” - chiesi

  • “Bah questo non lo so, però so che è stata l'ennesima delusione per lei!” - rispose Caterina

  • “No, Lucas è stata una delusione semplicemente perché Patty pensava fosse una persona seria e sopratutto che fosse la persona giusta per lei” - rispose Tamara alzandosi e dirigendosi alla finestra

  • “Già...” - commentai

  • “Sai cosa si potrebbe fare?!” - disse Tamara fissando anche lei la pioggia che si era fatta più insistente

  • “Cosa?!” - chiedemmo in coro io e Caterina

  • “Tenderle una trappola...”

  • “Che cosa hai in mente?” - chiese Caterina

  • “Tratteniamo Carlos con noi qualche giorno e mettiamola in allarme...Facciamole intuire che sta sempre con Matias o meglio che Carlos preferisca lui a Patty, mettiamole una pulce nell'orecchio!Spaventiamola...”

  • “E così dovrà uscire allo scoperto...” - concluse Caterina

  • “MMMM!” - sbuffai

  • “Che c'è?” - chiese Tamara voltandosi

  • “Non sono sicura che i ragazzi c'è lo permetteranno...” - esclamai

  • “Mah!Alan si occuperebbe volentieri di Carlos...e io pure ovvio!Non vedo l'ora...” - esclamò Caterina

  • “No Cate, qui abbiamo bisogno di Guido e Bruno, mi dispiace dirlo ma Fabio, Alan e nemmeno Gonzalo potrebbero trattenere Carlos, solo loro due!” - disse Tamara

  • “Già, ma non accetteranno mai...almeno non Bruno!” - dissi

  • “Però c'è Guido...Giusy sarebbe d'accordo...magari lei riesce a convincerlo!” - commentò Caterina

  • “Guido è impegnato con la causa, non so se sarà disponibile e come ho detto a Matias già è incavolato nero perché da quello che ho capito dovrà tornare per un periodo a New York e lasciare sola Giusy lo demoralizza...sopratutto ora! - risposi – Però...” - fu in quel momento che ebbi un improvviso lampo di genio

  • “Che cosa ti è venuto in mente...?” - chiese Tamara

  • “Io di preciso non so quando Guido deve partire, però sarà costretto a farlo anche contro la sua volontà, la storia di Pixel sta diventando fastidiosa, ma con il fatto che è preoccupato per Giusy, magari partirebbe più tranquillo se in casa con lei ci fosse una persona che è considerata la sua migliore amica, con annesso il figlio...” - dissi alzando un sopracciglio, vidi Caterina sorridere

  • “Interessante, continua!” - commentò Tamara

  • “Se poi casualmente Matias preoccupato per la sorella rimasta qui a Buenos Aires andasse a trovarla...” - dissi lasciando in sospeso il discorso

  • “Si troverebbero faccia a faccia...” - concluse Caterina

  • “Esatto!” - esclamai

  • “Considerando il fatto che Patty non farebbe mai una scenata di fronte a Giusy e a Carlos, non potrebbero fare altro che parlare civilmente e in tutta tranquillità...Visto e considerato che Matias è lì principalmente per Giusy e non per lei!” - terminò in fine Tamara, io alzai la spalla e feci l'occhiolino

  • “A me sembra perfetto!” - disse Caterina

  • “Ora dobbiamo parlare con Guido e Giusy, e sopratutto con Matias...” - disse Tamara

  • “Prima Guido e Giusy se a loro la cosa non va giù il piano salta...” - dissi

  • “Muoviamoci allora!” - esclamò Caterina

  • “Ehm, io avrei un servizio fotografico e se non sbaglio tu Anto devi terminare i bozzetti nuovi, mentre tu Cate...” - disse Tamara ma venne interrotta

  • “Si lo so!Devo andare all'atelier...” - commentò Caterina

  • “Si, ma se iniziamo così non andiamo da nessuna parte....” - esclamai

  • “Beh abbiamo tempo questa sera...Passiamo da Giusy e Guido prima di tornare a casa e ne parliamo con loro...” - disse Tamara

  • “Eh va bene!Avrei preferito fare altro...però lavoriamo...ci vediamo più tardi!” - dissi e loro uscirono dall'ufficio

 

***

 

  • “Il solo pensiero che debbo andare a New York mi ha demoralizzato, è incredibile che da qui io non possa fare nulla, dopotutto non sono alla fine del mondo!” - esclamò arrabbiato Guido fissandomi

  • “Amore, ma non ci puoi fare nulla!Lo devi portare a termine sta cosa, o sennò non risolviamo niente!”

  • “Lo so, lo so...è che...uffa!” - sbuffò sedendosi sul divano accanto a me

  • “Non devi essere preoccupato per me, io starò bene!” - dissi accarezzandogli una guancia

  • “Guarda che ti conosco sai...”

  • “Cosa vorresti dire scusa?!” - chiesi risentita

  • “Il dottore ha esplicitamente detto che non ti puoi stancare ma so perfettamente che finché non risolverai con Matias e finché quei due non torneranno a parlarsi tu tranquilla e ferma non ci starai mai...”

  • “Non è vero!” - dissi imbronciata, Guido si avvicinò dandomi un bacio a fior di labbra, poco dopo il campanello suonò

  • “Quando fai quel broncio sei ancora più bella...E comunque ho ragione io!” - disse alzandosi

Quando Guido aprì la porta tre frecce gli passarono accanto invadendo improvvisamente la nostra sala.

  • “Ciao bella gente!” - disse Antonella mandandomi un bacio e sedendosi di fronte a me

  • “Ragazze voi che ci fate qui?!” - chiese Guido ancora smarrito dall'improvvisa irruzione

  • “Dobbiamo parlare con voi!” - disse Tami

  • “Di cosa?!” - chiesi

  • “Abbiamo una serie di domande da farvi a cui voi risponderete senza porne altre a noi e poi vi spieghiamo cosa abbiamo in mente!” - disse Caterina orgogliosa

  • “No!Voi siete pericolose e insieme non mi piacete, per nulla!” - rispose Guido tornando a sedersi accanto a me

  • “Oh vedrai darling ti piacerà...” - rispose Antonella facendomi l'occhiolino

  • “D'accordo!Avanti...” - dissi

  • “Giusy!” - esclamò Guido

  • “Amore, falle parlare, ormai sono qui...e poi se devo essere sincera sono curiosa!”

  • “Va bene!!Sentiamo...” - sospirò arrendendosi

  • “Allora, prima domanda!Quando parti per New York, Guido?” - chiese Tami, lui rimase un po' interdetto prima di rispondere

  • “Dopodomani!”

  • “E quanto stai via?!” - chiese Antonella

  • “Purtroppo non lo so, spero che sia qualche giorno!”

  • “Ok!E tu Giusy starai qui da sola?!” - chiese Cate

  • “Si certo!”

  • “Sei preoccupato Guido!?” - chiese Anto

  • “Ovvio che lo sono!Accidenti sembra un terzo grado...” - esclamò, in risposta gli feci un sorriso

  • “Giusy ti piacerebbe che Matias e Patty facessero pace?!” - chiese Anto

  • “A chi non piacerebbe?!” - esclamai

  • “Allora abbiamo la soluzione perfetta per voi...” - disse Tamara

  • “Davvero?!” - rispose Guido

  • “Ovvio!” - disse Cate

  • “Tu Guido devi partire per New York e tu Giusy devi rimanere sola, ma tu Guido sei preoccupato perché lei non si deve stancare e in più tu Giusy vuoi risolvere la situazione tra Patty e Matias, calcolando che se dovrai risolvere la situazione volente o nolente ti dovrai spostare e che Guido sarà in ansia, giusto? Quindi, perché non fare partire lui rilassato sapendo che non farai sforzi eccessivi?!” - disse Antonella, io e Guido ci guardammo perplessi

  • “Scusa Anto ma con tutto sto discorso dove vuoi arrivare...?!” - chiesi

  • “Se Patty e Carlos si trasferissero qualche giorno qui da te, il tempo che Guido stia a New York per risolvere la situazione lui partirebbe tranquillo e tu non dovresti stancarti perché senza dire nulla a Matias ma sapendo che Guido non ci sarà potremmo fargli capire che il tuo adorato maritino è preoccupato per te e quindi verrà a trovarti per sapere come stai, e se Patty sarà qui con te dovranno parlarsi per forza, faccia a faccia...” - disse Antonella, io e Guido rimanemmo per non so quanto tempo a bocca aperta a fissarla

  • “Che ne dite?!” - chiese Tami

  • “Beh!Non è male come idea...” - risposi

  • “Per lo meno sarei sicuro che tu non ti stancheresti e potrei partire tranquillo, in più se risolvi la situazione tra quei due anche tu ti rilasseresti e diciamocelo, non farebbe altro che bene!”

  • “D'accordo, quindi noi che dobbiamo fare?!” - chiesi

  • “Beh, voi occupatevi di Patty, noi penseremo ad insinuare il dubbio in Matias...” - disse Antonella

  • “Andata!!A volte vi sottovaluto...” - commentò Guido

  • “Miscredente...” - esclamò Tamara per poi sorridere, poco dopo come se fossero animate dagli spiriti si alzarono in sincrono

  • “Fate un po' impressione lo sapete?!” - esclamò Guido

  • “Si, lo sappiamo facciamo impressione anche a noi stesse!” - rispose Cate sorridendo

  • “Ah aspettate un attimo, domani sera prima che Guido parta e visto che è giovedì e il ristorante dei ragazzi è chiuso volevo fare una cena qui...” - dissi

  • “Cosa?!” - mi chiese il mio maritino fissandomi, io sorrisi cercando di intenerirlo

  • “Giusy ma tu non dovresti riposare?” - mi chiese Tamara

  • “Infatti...Come ti vengono certe idee!?” - mi chiese Guido alterato

  • “Eddai, saremo insieme e poi non sappiamo quando tornerai perciò volevo passare una serata divertente, è tanto che non facciamo qualcosa tutti assieme!” - risposi con lo sguardo basso

  • “Si ho capito, ma è una fatica inutile...” - rispose lui arrabbiato

  • “E se la facessimo da me?” - chiese Antonella

  • “Mmmm!Non so...” - rispose dubbioso Guido

  • “Il dottore ti ha concesso di uscire di casa giusto?!” - continuò Antonella

  • “Si certo, qualche passeggiata...”

  • “E allora fino a casa mia ci puoi arrivare, non è una vera e propria passeggiata visto che abitiamo a due metri di distanza, ma per lo meno non sarai costretta a stancarti più di tanto...” - concluse Antonella

  • “Lo so, ma io volevo farlo, dopotutto non siete voi a partire è Guido e non volevo creare problemi!” - dissi, Antonella mi si avvicinò mettendomi le mani sulle guance

  • “Giusy tesoro, ti sei vista in questi giorni?Il tuo pancione sta crescendo a vista d'occhio e quella piccola creaturina è delicata così come la sua mamma, lo ammetto siamo tutti un po' in ansia e capiamo le preoccupazioni di Guido, ma capiamo anche tu che vuoi passare una serata diversa e insieme agli amici, per cui, per evitare che lui non possa portare a termine una cosa che a tutti da fastidio ci dobbiamo prendere cura di te, tu stessa lo devi fare, per me sarà un piacere preparare la serata...non ti preoccupare nessun disturbo o problema come dici tu!” - io la fissai con gli occhi lucidi cercando qualcosa per ribattere, senti la mano di Guido che mi accarezzava la testa

  • “Giusy ti prego, dì di si!” - commentò Caterina, alla fine annui con la testa perché un nodo mi si era fermato in gola

  • “Ok!Allora ci vediamo domani sera...E tu non la fare arrabbiare...” - terminò Antonella rivolgendosi poi a Guido, Anto e Cate si diressero alla porta mentre Tami si fermò ad abbracciarmi per poi correre dietro alle altre che intanto erano già fuori da casa

Quando uscirono da casa nostra per tornare da mariti e fidanzati io fissai Guido ancora con gli occhi lucidi

  • “Sono un caso disperato, tutti si preoccupano!” - dissi e una lacrima mi scese sulla guancia

  • “E' normale!Ti vogliono bene...”

  • “Lo so!Però lo giuro farò la brava!” - dissi accoccolata tra le sue braccia, dopo un po' lo sentii ridacchiare

  • “Come gli sarà venuto in mente questo piano a quelle tre io non lo capirò mai...” - disse scuotendo la testa

  • “Beh devi ammettere che è un piano ben composto”

  • “Si, ho capito ma il modo in cui lo hanno spiegato?!C'è stato un momento in cui parlava Antonella che ho fatto fatica a starle dietro...”

  • “Già, però mi piace!” - dissi

  • “Si, anche a me!Sarà dura convincere Patty!”

  • “Lo so, per questo faremo leva sul futuro nipote...” - risposi facendogli l'occhiolino

  • “Siete machiavelliche voi donne!”

  • “Se te ne sei accorto ora, sei indietro di 28 anni...” - dissi lasciandolo seduto sul divano a meditare

  • “Dove vai?!”

  • “Beh chiamo Patty no?!”

  • “Sicura che ti risponderà?”

  • “Ci provo!”

Il telefono squillò a lungo prima di sentire la voce spenta della mia migliore amica dalla parte opposta della cornetta

  • “Si, pronto?!”

  • “Ciao tesoro...”

  • “Ciao Giusy!”

  • “Come va?!”

  • “Procede...”

  • “E il mio nipotino?!”

  • “Dorme profondamente...”

  • “Senti Patty io ti dovrei chiedere una cosa!” - dissi mentre mi sedevo

  • “Dimmi!”

  • “E' un favore in realtà...”

  • “Se posso...”

  • “Vedi Guido dopodomani parte per New York e non so quanto starà via, ma lui non parte tranquillo se resto a casa da sola, visto anche che il dottore ha detto di non stancarmi altrimenti rischio di perdere il bambino e poi voglio che sia sereno mentre è via! - dissi – Quindi ci stavamo chiedendo se per caso tu e Carlos vorreste trasferirvi da me, giusto il tempo in cui Guido sta via!”

  • “Ma si certo, nessun problema!Per te e Guido questo e altro!”

  • “Oh grazie tesoro, non sai che favore enorme ci stai facendo!” - dissi felice

  • “Beh ora vado a dormire ci vediamo domani!”

  • “Si certo, buona notte e grazie mille!” - dissi riattaccando, mi voltai verso Guido e sorrisi

  • “Ha abboccato...?” - chiese lui

  • “Ma certo che si!” - dissi battendo le mani e saltellando come una bambina

  • “Forse è meglio che ti siedi!Batti pure le mani fai gli urletti di gioia ma siediti...ok?!” - disse Guido mentre mi tirava giù di peso sul divano

  • “Uffa!Ma non sono mica moribonda...”

  • “Lo so!Ma li dentro c'è mio figlio...e vorrei evitare che la madre compia imprudenze...!”

  • “No lo prometto non farò nulla...”

  • “Mmm e la cena di domani sera allora?!”

  • “Vabbé ormai è risolta!” - risposi imbronciata di nuovo

  • “Si grazie ad Antonella!” - commentò storcendo il naso

  • “Guido volevo fare una cosa carina per te...” - dissi e lui si avvicinò

  • “OH lo so!E ho apprezzato l'idea, ma la cosa più bella del mondo la stai già facendo, però se non ti curi o se non ti rilassi corri dei grossi rischi, ho già rischiato due volte di non poterti più parlare, vedere o sentire che mi urli dietro...quindi ti prego!Te lo chiedo per favore...” - ora era lui che mi fissava con gli occhi lucidi, gli accarezzai una guancia

  • “Ti amo tanto lo sai...” - dissi fissandolo dritto negli occhi

  • “Come non potresti sono il massimo...” - disse smorzando la tensione

  • “Scemo...” - risposi sorridendo e dandogli un buffetto sulla guancia

 

***

 

Chissà magari stare da Giusy qualche giorno mi farà bene, sicuramente farà bene a Carlos.

E' da domenica che non esco di casa, non sono nemmeno più andata a lavorare, mi vergogno di me stessa, ma se mi trasferisco da Giusy magari sarà un po' più semplice tornare alla normalità...

  • “Accidenti sono le quattro di notte e io non ho chiuso occhio, forse è il caso di alzarsi tanto non riuscirei a prendere sonno”

  • “Mamma...” - sentire la voce di Carlos che sbucava dalla porta della camera mi mise sull'attenti

  • “Amore mio come mai sei sveglio?!”

  • “Poccio venile da te...”

  • “Ma certo amore mio...vieni! - gli disse facendolo salire sul letto – Brutto sogno?”

  • “No...”

  • “Che succede?” - chiesi mentre lui si accoccolava accanto a me

  • “Lo tio Matias non ta bene?!” - chiese con quegli occhi da cucciolo

  • “Ma certo che sta bene!Perché me lo chiedi?”

  • “Non lo vitto pù...”

  • “Ha molto da fare...”

  • “Hai itigato con lui?”

  • “Beh no amore, perché pensi questo...?”

  • “Nente, zolo che non esi pù da ca§a...”

  • “Ma lo zio Matias non centra nulla amore...”

  • “Qindi non devo ezzere arrabato con lui?” - continuò

  • “Ma certo che no...”

  • “Non eccerlo nemmeno tu però...” - concluse mentre piano piano scivolava nel sonno

  • “No amore, non lo sarò nemmeno io...” - sussurrai piano

Avere due anni e capire tutto è un impresa non da poco, così come non era da poco rispettare la richiesta di mio figlio che ora dormiva profondamente appiccicato a me, non potevo nemmeno muovermi senza rischiare di svegliarlo, se solo quella maledetta non avesse agito così a quest'ora non avrei avuto problemi di nessun genere e lui non doveva permetterglielo e invece è rimasto lì immobile è stato un cretino, come farò a farlo capire a Carlos se anche Matias dovesse sparire dalle nostre vite?! Con quell'ultimo pensiero finalmente dopo giorni caddi in un sonno profondo.

Mi svegliai di colpo, il suono insistente del campanello mi spaventò e facendo attenzione a non svegliare Carlos corsi alla porta, appena aprii un Bruno sudato e ansimante mi si presentò di fronte

  • “Oh accidenti, allora stai bene!” - disse appoggiandosi allo stipite per sorreggersi

  • “Si, certo...Ma che succede?”

  • “Patty sono le 11 del mattino, i tuoi sono passati da qui questa mattina ma non hai aperto, non hai risposto al telefono e non hai sentito il cellulare!” - disse entrando e sdraiandosi sul divano per riprendere fiato

  • “Scusate, ma sono giorni che non dormivo e quando questa notte Carlos è venuto nel mio letto mi sono addormentata pure io...”

  • “Oh!”

  • “Vuoi un bicchiere d'acqua?” - chiesi vedendolo soffrire

  • “Si magari...” - rispose, quando tornai dalla cucina con il bicchiere era seduto con la testa tra le mani

  • “Ma come mai sei ridotto così, che è successo?!”

  • “E me lo chiedi!Te l'ho appena spiegato...” - disse dopo aver bevuto

  • “Scusa non volevo creare allarmismi...”

  • “Abbiamo pensato che fosse successo qualcosa, tuo padre voleva chiamare la polizia per cercarti!”

  • “Cosa?”

  • “Si Patty, sono giorni che sei rinchiusa qui dentro e sinceramente ormai ci siamo stufati, abbiamo visto solo Carlos e quando gli chiedevamo di te faceva gli occhi lucidi, se ne accorto che non stai bene e si è accorto che è successo qualcosa con Matias e sta male...” - disse Bruno alterato

  • “Si lo so!”

  • “Oh lo sai!Bene almeno di questo te ne sei accorta...”

  • “Non ti arrabbiare Bruno ti prego”

  • “Come faccio a non arrabbiarmi me lo spieghi?Non sappiamo cosa fare...”

  • “Domani mi trasferisco da Giusy per qualche giorno almeno fino a quando Guido starà a New York magari passa tutto...”

  • “Lo so!Me lo ha detto Antonella!”

  • “Quindi non preoccupatevi per noi, stiamo bene!”

  • “Non puoi chiederci questo, non puoi farlo almeno non a me...”

  • “Bruno ti prego!Passerà, è passata l'altra volta passerà anche questa”

  • “Non è come l'altra volta Patty, non puoi mentire ne a te stessa ne a me!”

  • “Non sto mentendo”

  • “Patty, l'altra volta Matias era lontano migliaia di Km, adesso basta che esci di casa e lo incontri, ti vuoi rintanare qui dentro per l'eternità?”

  • “No certo che no...” - dissi senza accorgermi che Carlos era sulla porta della camera che ascoltava

  • “Ciao tio!” - ci girammo a guardarlo, era in pigiama con il suo orsacchiotto preferito tra le mani e ci fissava

  • “Ehi ciao piccoletto!” - esclamò Bruno andandogli incontro, Carlos si fece prendere in braccio e si accoccolò sulla sua spalla

  • “Mi tono sveglato!”

  • “Ho visto...ti abbiamo svegliato noi?” - chiese Bruno

  • “No!”

  • “Che succede?”

  • “La mamma è arrabata?”

  • “No Carlos non lo è... - rispose Bruno per poi girarvi verso di me – Vero che non sei arrabbiata Patty?!”

  • “No ma te lo avevo già detto che non lo sono tesoro!”

  • “E allora pecchè non mi potti pù tu all'azilo?!” - chiese mio figlio con il suo sguardo da bambino di due anni

  • “Già perché Patty, avanti rispondi?” - chiese Bruno fissandomi duro

  • “Beh perché non sono stata tanto bene!” - risposi abbassando lo sguardo

  • “Tio mettimi gu pel favole!” - Bruno rispose al desiderio di Carlos e lui si diresse verso la sua camera imbronciato, trascinandosi dietro il mio migliore amico

  • “Dove andiamo?” - chiese Bruno, Carlos si fermò di scatto girandosi

  • “Potto stale con te ogghi?” - chiese

  • “Ma certo, ne sarei onorato!” - rispose Bruno abbassandosi all'altezza di mio figlio

  • “Gracie!” - dopo i due si diressero in camera di Carlos, ne uscirono mezz'ora dopo, mio figlio era vestito e pulito

  • “Patty allora lo porto via con me...ci vediamo questa sera da me!Così ti riprendi Carlos...”

  • “Va bene!”

  • “Otto in punto o Antonella da di matto...”

  • “Si!” - risposi triste

  • “Andiamo piccolo lasciamo che la mamma prepari le cose per andare a stare dalla zia Giusy!”

  • “La tia Giusy?” - chiese perplesso

  • “Oh si!Tu e la mamma da domani starete dalla zia Giusy finché non torna lo zio Guido...” - disse Bruno prendendolo in braccio, gli occhi di Carlos si illuminarono

  • “Ti mi pace! - rispose deciso – Tao mamma!” - mi salutò

  • “Ciao Patty a questa sera!”

  • “Si!Ciao...” - li vidi uscire di casa e improvvisamente sentii il silenzio di una casa vuota

Anche Carlos si era voluto allontanare da me e aveva tutte le ragioni del mondo.

 

 

 

 

 

Note dell'autore:

 

Capitolo di passaggio come si può ben notare!Quindi niente di particolare, però se anche vi dovesse piacere un piccolissimo commenti è ben gradito!!Baci baci

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Capitolo 10
*** Preoccupazioni e chiarimenti... ***


Gli occhi di Carlos:

 

  1. Preoccupazioni e chiarimenti...

 

Quella cena stava diventando più problematica del previsto, ero stata spavalda a dire a Giusy che me ne sarei occupata io, ma in quel momento ero nel panico più totale, tant'è che alla fine fui costretta ad alzare la cornetta e chiamare le gemelle.

Quando arrivarono da me, il pancione di Sol invase la cucina ma nonostante tutto si reggeva in piedi con naturalezza

  • “Giuro io non so come fai?” - dissi

  • “In che senso Anto?!” - chiese Sol

  • “Come in che senso, guardati ormai stai per esplodere, perché Santiago ti permette ancora di lavorare?!” - dissi mentre passavo loro pentole, mestoli, taglieri e altri attrezzi

  • “In realtà questo fine settimana è l'ultimo che lavoro, poi inizio la maternità...Ma a me non sarebbe dispiaciuto continuare...Sto bene!Certo ho male alla schiena, alle gambe, la pancia pesa e mi sembra di essere una papera in più calcola che faccio fatica a vedere quello che ho sul tagliere con questa pancia, però mi piace stare al ristorante e poi a casa sarei sempre sola...” - rispose mentre iniziarono la loro opera culinaria

  • “Perché tu e Giusy non vi accoppiate?” - chiesi

  • “Ha ragione sai, non ci avevi pensato vero?” - commentò Belen

  • “No, in effetti potrebbe tornare utile ad entrambe!” - rispose Sol

  • “Per lo meno vi fate compagnia!” - dissi

  • “Ma lei non può muoversi!” - commentò Sol

  • “E speriamo che non lo faccia più di tanto...” - dissi sbuffando

  • “Dopo quell'incidente Giusy sta correndo un rischio gravissimo con questa gravidanza...” - disse Belen

  • “Si hai ragione!Però loro sono felici, speriamo vada tutto bene...” - risposi

  • “Ma avete visto che le si intravede la pancia adesso...è bella tonda!” - commentò Belen sorridendo è uccidendo una povera carota che aveva sul tagliere

  • “Si!E' bellissima...Chissà se è maschio o femmina?!” - chiesi

  • “Non lo vogliono sapere!Lo scopriranno sul momento!” - rispose Sol frustrata

  • “Già, è un bel problema, cosa gli si fa...per lo meno con te lo sappiamo!” - disse Belen

  • “E' vero...!” - sorrise Sol accarezzandosi la pancia

  • “Chissà cosa fanno lì dentro?!” - chiesi

  • “In questo momento sembra che stiano ballando la salsa...” - disse Sol, io e Belen scoppiammo a ridere

  • “Mi sa che i miei nipotini vi faranno diventare matti!” - commentò Belen sorridendo

  • “A proposito di matti... - disse Sol – Ma quei due stupidi si sono parlati o no?!”

  • “Intendi Matias e Patty?!” - chiese Belen

  • “Ovvio chi sennò!”

  • “Bah che io sappia no...ma non vi preoccupate abbiamo un piano!” - dissi sogghignando

  • “Oh no Antonella!Quello sguardo lo conosco...” - esclamò Sol

  • “Perché che sguardo è?” - chiesi perplessa

  • “Lo sguardo di una che sta per combinare un casino...” - rispose Belen

  • “No no, è un piano perfetto!Lo abbiamo organizzato io, Tamara e Caterina...”

  • “Oh anche peggio!” - continuò Belen

  • “Che c'è non vi fidate?” - chiesi risentita

  • “Ma che certo che si...E' solo che l'ultima volta che avete organizzato un piano voi tre, stavate quasi per mandare a monte il matrimonio di Gonzalo e Felicitas, per non parlare dei danni che avete combinato con Pia e Viny...” - disse Sol

  • “No vi giuro che questa volta è perfetto!”

  • “E come lo sai?!” - chiese Belen

  • “Perché Guido e Giusy hanno approvato...” - dissi, le due sgranarono gli occhi incredule

  • “Scusa cosa?” - chiesero in coro

  • “Si!Avete capito bene...Vi spiego...Questa cena è per stare tutti insieme visto che Guido parte domani, però era nervoso dovendo lasciare Giusy da sola, ma abbiamo pensato che se Patty si trasferisce da loro il tempo che Guido sarà fuori e se insinuiamo il dubbio che Giusy non stia benissimo a Matias, quei due saranno costretti a vedersi e quantomeno salutarsi, va a vantaggio di tutti no?!”

  • “E come al solito Carlos è l'ultima ruota del carro!” - esclamò Sol

  • “No assolutamente, anzi gli farà bene stare un po' con Giusy e credimi so di per certo che a lei non dispiacerà passare del tempo con quel meraviglioso frugoletto!”

  • “Se lo dici tu!” - rispose Belen perplessa mentre Sol scuoteva la testa

  • “Andiamo è un piano perfetto...Guido partirà tranquillo sapendo che Giusy sarà con Patty, nel frattempo Giusy si potrà rilassare sapendo che suo marito sarà tranquillo in più se Matias si preoccuperà di sua sorella sarà costretto ad andare a vedere come sta e lei si tranquillizzerà se almeno quei due ricominciano a parlarsi!”

  • “Ma tu non hai pensato una cosa!” - disse Belen fissandomi

  • “Cosa?”

  • “Questa sera Patty e Matias saranno qui...nella stessa stanza!Come puoi pensare che non si parleranno o che almeno non interagiranno in qualche maniera visto e considerato che ci sarà anche Carlos, Matias verrà a sapere per forza che Patty starà da Giusy e di conseguenza si limiterà ad alzare la cornetta per sapere della sorella e non di presentarsi alla porta di casa sua...” - continuò Belen

  • “Ops!”

  • “Eh ops!Ma perché non ragionate mai e non cercate di vedere tutte le situazioni prima di cercare di risolvere una situazione!?”

  • “Eddai Belen!Forse potrebbe anche funzionare...” - la guardai supplicante

  • “Sai è difficile fartelo capire, ma da donna a donna il tuo sguardo da “andiamo sono Antonella the best” con me non funziona!” - rispose piccata, la vidi girarsi con una pentola in mano, io in risposta misi il broncio

  • “Credimi non funziona nemmeno il broncio...” - rispose Sol facendomi l'occhiolino

  • “Certo che siete proprio cattive voi due...eh!”

  • “Lo sappiamo...” - risposero in coro, fortunatamente vennero salvate dal campanello, io corsi ad aprire la porta e un piccolo scricciolo mi si avventò addosso

  • “Ciao tia!!”

  • “Ciao piccoletto, ma come mai sei qui...dov'è la mamma?!” - chiesi prendendolo in braccio

  • “L'ho rapito!” - rispose Bruno entrando in casa e lasciandomi un bacio a fior di labbra

  • “Cosa vuol dire che lo hai rapito?”

  • “Era arrabbiato con Patty e mi ha chiesto se oggi poteva stare con me!Quindi l'ho rapito...”

  • “Ma Patty lo sa?”

  • “Si certo!Ha detto che lo riprende quando questa sera viene qui...!”

  • “Tia, posso stale un po' con te...?!” - chiese Carlos arricciandomi una ciocca di capelli sul suo minuscolo dito

  • “Ma certo tesoro!Oggi starai con me tutto il giorno...Ti va bene! - in risposta ricevetti un abbraccio stritolatore, quando guardai Bruno sospirò e si mise la testa tra le mani – Sai tesoro chi c'è in cucina?!”

  • “No, chi te?!” - chiese Carlos

  • “Le zie Sol e Belen...” - i suoi occhi si illuminarono radiosi

  • “Con la pancia?!” - chiese, io scoppiai a ridere

  • “Si tesoro, con tutta quell'enorme pancia... - dissi mettendolo giù – Vai a salutarle!” - Carlos si diresse in cucina emettendo urletti di gioia, mentre io mi avvicinai a Bruno che si era seduto sulla sponda del divano e si massaggiava le tempie

  • “Che è successo?” - chiesi appoggiando le mani sulle sue spalle dolcemente

  • “Ci ha sentiti discutere!” - rispose appoggiando le sue mani sui miei fianchi

  • “Come mai?!”

  • “Perché Patty non ci arriva!”

  • “Parli della storia con Matias o parli di Carlos...”

  • “Di entrambi, Carlos era giù di morale e stare con lei in questo momento non gli fa per niente bene!Andiamo, se la vedessi in questo momento ricorda il periodo in cui Matias partì per la Spagna!E' l'ombra di se stessa, anzi forse non le è rimasta nemmeno quella!” - mi disse appoggiando la testa sulla mia spalla sconsolato

  • “C'è qualcosa che possiamo fare?”

  • “Più di quello che stiamo facendo...?!”

  • “Beh si!” - risposi lasciandogli un bacio sulla tempia

  • “Non lo so!In questo momento la mia priorità è Carlos, mi si è stretto il cuore quando ho capito che aveva sentito tutto!”

  • “Amore mio, purtroppo non te ne puoi fare una colpa di quello...”

  • “Lo so, ma dovevo stare più attento...”

  • “Ormai è andata e non possiamo farci nulla, ora Carlos è qui e per qualche ora starà tranquillo, anzi sai che faccio...”

  • “No!Cosa fai?!”

  • “Chiamo Giusy e gli dico che abbiamo rapito un nanerottolo dai capelli biondo cenere!” - risposi, lo sentii ridacchiare dalla mia spalla

  • “Si!Forse starle lontano qualche ora le farà più che bene...e se Giusy e Guido sanno che Carlos è qui da altri non c'è la faranno passare tanto liscia...”

  • “Già!” - risposi allungando una mano per prendere il telefono cercando di mantenere la posizione

  • “Cosa stai cercando di fare?” - mi chiese Bruno alzando la testa

  • “Mi serve il telefono per chiamare Giusy!”

  • “Ma non puoi semplicemente dirmi, Bruno passami il telefono?!” - mi chiese lui allungando il braccio e porgendomi il piccolo cordless

  • “Scusa è che stavo tanto bene in quella posizione!” - la sua faccia perplessa fu la risposta alla mia affermazione, il telefono emise due squilli prima che dall'altra parte la voce profonda di Guido mi arrivasse alle orecchie, gli spiegai la situazione e poco dopo riattaccai

  • “Che dice?” - mi chiese Bruno

  • “Nulla, ha detto che hai fatto bene!E che accompagna qui Giusy poi deve andare in ufficio e che ci vediamo questa sera!”

  • “Ok!Allora vado pure io...Sai un azienda seppur avviata bene e con delle gran donne al comando non si dirige senza l'amministratore delegato...” - esclamò dandomi un bacio

  • “Lo so!E tu sei l'amministratore delegato più sexy del mondo!” - dissi abbracciandolo e perdendomi nelle sue labbra

  • “Ehm ehm!! - sentimmo alle nostre spalle un piccolo colpo di tosse – Scusate non vorrei rompere questo idillio amoroso, ma di là c'è una cena che deve essere preparata...” - disse Belen con al fianco Carlos

  • “Si, ehm!Hai ragione...” - dissi

  • “Allora vado!Ciao vi saluto...Carlos fai il bravo...” - disse Bruno facendogli l'occhiolino, lui sorrise e risposi si con la testa

Appena Bruno sparì fuori da casa il campanello suonò di nuovo

  • “Ah ma che è...oggi è un porto di mare questa casa!” - commentai, andando ad aprire, davanti mi trovai Guido e Giusy e Bruno alle loro spalle

  • “Te la affido non la fare stancare...” - disse Guido per poi sparire per le scale insieme a Bruno

  • “Sembri un pacco postale!” - dissi a Giusy sorridendole e facendola accomodare sul divano

  • “Mi sento una bambola di porcellana che rischia di rompersi ogni tre per due...o meglio mi ci fate sentire...Sto bene come ve lo devo dire?!” - disse Giusy sbuffando

  • “Si si...” - le risposi

  • “Prendimi sul serio...” - disse guardandomi storta

  • “Questa voce mi ricorda qualcuno...” - sentimmo dire dalla cucina

  • “Chi c'è?” - mi chiese Giusy, poco dopo l'enorme pancia di Sol sbucò dalla porta

  • “Sol ciao!” - esclamò stupita la popolare

  • “Ciao Giusy!Finalmente ti rivedo... - disse Sol andandola ad abbracciare – Come stai?!”

  • “Posso dirti bene, anche se non mi crederai!”

  • “Ma certo che ti credo”

  • “Finalmente, mi sembra che tutte le persone che sono intorno a me ogni volta che lo dico diventi sorda improvvisamente” - rispose Giusy

  • “Ma è normale!” - commentò Belen sbucando insieme a Carlos dalla cucina

  • “Ehi ciao ragazza! - esclamò Giusy – E comunque no, non è normale!”

  • “Tia sei arrabata?!” - chiese Carlos avvicinandosi a lei in silenzio

  • “Ciao amore!Non ti avevo visto...”

  • “Sono piccolo io...Ma diventelò glande come lo tio Guido...” - disse sorridendo

  • “Oh lo so!” - rispose Giusy prendendolo in braccio con una smorfia, tant'è che Sol si mise in allarme e mise in allarme anche noi

  • “Tutto bene Giusy!” - chiesi avvicinandomi

  • “Si, si!E' solo che è diventato pesante il piccoletto...” - disse facendo il solletico al nipote, io e Belen ci guardammo preoccupate senza che Sol e Giusy se ne accorgessero, li lasciammo lì a chiacchierare

  • “Antonella non so se Guido sia il caso che parta, l'hai vista no?!”

  • “Ho visto, la pancia le si intravede ma lei è debolissima...Non so te ma io sono preoccupata!”

  • “Lo sono anche io!E lo è anche Tamara e sono sicura che se Patty ha accettato di stare con lei fino al ritorno di Guido lo è anche lei!”

  • “Si lo so!Dobbiamo tenerla a riposo il più possibile...”

  • “Già!Ma tenere Giusy ferma è come cercare di prevedere un terremoto!” - rispose Belen

  • “Impossibile!”

  • “Infatti!Dobbiamo organizzarci per fare in modo che quando Patty sarà al lavoro ci sia sempre qualcuno con lei, magari proprio Sol!” - continuò Belen

  • “Si hai ragione, forse questa storia della maternità porterà vantaggio ad entrambe!” - dissi sospirando

  • “Speriamo che Guido non stia via troppo”

  • “Bah, temo che sarà una lontananza lunga la sua!” - dissi

  • “In che senso?!”

  • “Questa mattina ne ha parlato un po' con Bruno e gli ha chiaramente fatto capire che se non risolverà in fretta la situazione la sua permanenza a New York potrebbe durare più del previsto...”

  • “Quantifica!” - disse Belen

  • “Un mese e se va male due...”

  • “Cosa?” - esclamò la gemella sgranando gli occhi

  • “Si e purtroppo non può fare altrimenti!”

  • “Ma non potrebbe occuparsene suo padre?Dopotutto è un avvocato di tutto rispetto, conosce bene la storia con Pixel e sono sicura che non mollerebbe tanto facilmente!” - disse Belen ma io scossi la testa

  • “Non può!O meglio potrebbe, ma il tribunale italiano vuole che sia Guido in persona ad occuparsi della faccenda in America, è stato obbligato, lui parte proprio perché già nel pomeriggio di domani ha un appuntamento con una celebrità americana che ha avuto problemi con Pixel!”

  • “Oh accidenti!Antonella....” - si lamentò Belen

  • “Tia!” - mi sentii chiamare alle spalle

  • “Ehi cucciolo, come mai non sei con le zie!”

  • “La tia Giusy ha detto che vi sente...”

  • “Oh!Ehm... - dissi sbuffando – Scusa Giusy!” - urlai verso di lei mentre Carlos tornava in salotto

  • “Mi sa che parlavamo troppo a voce alta!” - esclamò Belen

  • “Dai continuiamo con la cena, altrimenti quando arrivano gli altri siamo a punto e a capo!”

  • “Ma tu hai mangiato oggi?”

  • “No mi tengo in linea...” - dissi mentre la risata argentina di Belen si sparse per la cucina

 

***

 

La sera arrivò troppo in fretta per il mio orologio biologico, avevo preparato tutto per trasferirmi da Giusy, ma avevo un nodo fisso in gola che non riuscivo a togliermi, sapevo che ci sarebbe stato anche Matias e sapevo anche che avrei per lo meno dovuto salutarlo ma non sapevo come avrebbe reagito lui, l'unica cosa che dovevo fare era affrontarlo definitivamente, quindi finii di prepararmi e uscii in direzione della casa di Antonella e Bruno.

Appena suonai il campanello, Antonella venne ad aprirmi in casa c'erano praticamente tutti tranne Viny e Pia che erano rientrati dal Giappone qualche ora prima e dovevano sistemare delle cose prima di raggiungerci.

  • “Buona sera a tutti!” - dissi appena entrai dalla porta

  • “Ehilà!” - esclamarono in coro i ragazzi

  • “Hanno in mano il vino vero?!” - chiesi sottovoce ad Antonella

  • “Si e si sono già scolati una bottiglia...” - rispose lei sorridendo

  • “Iniziamo bene allora!”

  • “Tao mamma!”

  • “Amore mio!Ciao...” - dissi prendendo in braccio il mio frugoletto

  • “Ciao Patty!” - sentii dire dalla direzione da cui era arrivato Carlos, alzai gli occhi e più bello che mai c'era Matias, notai subito che il chiacchiericcio di quando ero entrata si spense improvvisamente

  • “Ciao! - risposi abbassando gli occhi e concentrandomi su mio figlio – Allora hai fatto il bravo con gli zii?!”

  • “Ti, lo tio Bruno ma lasato con le tie...”

  • “Ahhh eri beato tra le donne eh?!”

  • “Ti!” - rispose ridacchiando, lo misi giù e mi diressi da Giusy seduta sul divano

  • “Ciao tesoro, come stai?”

  • “Perché non mi fate altre domande...?!” - protestò lei, mi voltai verso Antonella che allargò le braccia

  • “Va bene!Allora cosa hai fatto oggi?!”

  • “Secondo te...” - rispose, allargando le braccia pure lei

  • “Aiutatemi...cosa sbaglio?!” - chiesi rivolta alle ragazze di fronte a me

  • “Nulla Patty purtroppo è stufa di sentirsi trattare da bambola di porcellana!” - rispose Caterina

  • “Infatti!”

  • “Scusa, non te l'ho chiesto per farti arrabbiare ma per sapere realmente come stai...E nonostante tu continui a rispondere che va tutto bene e che stai bene, noi ci preoccupiamo lo stesso quindi rassegnati ad essere trattata da bambola di porcellana!” - dissi decisa, lei mi fissò tra l'arrabbiato e il triste ma non disse nulla

  • “Hai lavorato oggi?!” - mi chiese Felicitas cercando di sviare l'argomento

  • “No, in realtà è qualche giorno che sono a riposo, non so se in questo momento riuscirei a concentrarmi...” - risposi dando un buffetto a Martin che si nascose tra le braccia della sua mamma

  • “Ciao Patty sei arrivata!” - mi sentii salutare e dietro le spalle apparvero Tamara e Sol

  • “Ciao ragazze!Sol sei bellissima...”

  • “Grazie!” - rispose

  • “Come state?!”

  • “Ah tutto bene!Siamo state costrette a lavorare Antonella è una schiavista...” - rispose Tamara dandomi un bacio sulla guancia

  • “Ah lo so, la conosco bene!”

  • “Io non sono una schiavista è che non sono una cima in cucina, quindi avevo bisogno di un aiuto concreto!” - disse lei sedendosi sulla sponda del divano

  • “Meno male che c'erano Sol e Belen altrimenti avremmo rischiato di mangiare tramezzini a cena...” - commentò Luciana, alla sua affermazione noi ragazze scoppiammo a ridere mentre Antonella alzò gli occhi al cielo e in quel momento il campanello suonò

  • “Oggi questo campanello ha salvato molta gente!” - esclamò lei, mentre Belen uscendo dalla cucina le fece la linguaccia

Quando finalmente anche Pia e Viny entrarono in casa ci mettemmo tutti a tavola, la serata procedette tranquilla, i bambini passarono la maggior parte del tempo a giocare, mentre noi chiacchieravamo rilassati, fu poco prima di tornarcene tutti a casa mentre noi ragazze eravamo tranquillamente sedute sui divani che Matias mi si avvicinò

  • “Possiamo parlare per favore?” - mi chiese

  • “Si, ma non qui! - dissi, voltandomi verso le ragazze notai di nuovo quel atroce silenzio che si era creato poche ore prima - Ehm!Perché fate quelle facce?!”

  • “Nulla!Nulla!” - disse Gonzalo scostando lo sguardo e poco dopo i ragazzi tornarono al loro chiacchiericcio, mentre le ragazze continuavano a fissarci

  • “Che c'è?!” - chiese loro Matias esasperato

  • “Niente!” - rispose Giusy con un sorriso

  • “Si certo, come se non vi conoscessi!” - commentò Matias sorseggiando un altro po' di vino

  • “Vabbé!Senti Anto possiamo andare in camera un secondo!” - chiesi eclissando l'argomento

  • “Ehm!Ma si certo, nessun problema!” - rispose lei

  • “Grazie! - risposi mentre mi giravo verso Matias – Vieni...” - nel mentre che ci dirigevamo nella camera mi sentivo gli occhi di tutti i presenti nella stanza sulla schiena entrammo e finalmente chiusi la porta

 

***

 

Forse il piano delle ragazze non sarebbe servito a molto, magari sarebbero riusciti a chiarirsi proprio questa sera, pensai tra me e me, quando ritornai a prestare attenzione i ragazzi si erano avvicinati a noi, ma Caterina e Tamara si erano alzate e avevano incollato le orecchie alla porta sperando di poter sentire un briciolo di conversazione.

  • “Cate ma tu non cambi mai?!” - le chiese Alan

  • “Shhh!Amore non sentiamo cosa si dicono altrimenti!” - rispose lei

  • “In realtà sembra che non si parlino ancora...” - disse Tamara

  • “Tamiii...ti prego!Lasciali stare...” - protestò Fabio, la risposta di Tamara fu un ammonimento al silenzio e lui sbuffò sonoramente

  • “Certo se iniziano ad urlare sentiremo lo stesso la conversazione!” - commentò Camillo

  • “Hai ragione!Ma se non lo fanno?” - chiese Felicitas

  • “Eviteremmo di impicciarci dei loro affari...Andiamo siamo alle solite!” - si lamentò Santiago

  • “Si è vero, ha perfettamente ragione!” - disse Guido accanto a me

  • “Non saresti più tranquillo a partire amore, sapendo che un problema sarebbe risolto?!” - chiesi guardandolo dal basso verso l'alto

  • “Si, ma in questo momento ho altri problemi che per quanto mi riguarda sono più importanti da risolvere...” - rispose, io gli accarezzai la coscia e lui sospirò

  • “Stai tranquillo!Andrà tutto bene...” - disse Antonella

  • “A lei ci pensiamo noi!” - concluse Bruno appoggiando una mano sulla spalla di Guido, in quel momento Caterina e Tamara ci dissero senza mezzi termini di chiudere la bocca

 

***

 

  • “E' un po' che non ci vediamo!” - iniziò Matias per smorzare il silenzio

  • “Si!Qualche giorno...”

  • “Da domenica”

  • “Già...”

  • “Senti Patty io non so cosa dirti, mi ha preso alla sprovvista, mi sono trovato impreparato, non me lo aspettavo!” - cercò di giustificarsi

  • “Si lo so, ma questo non significa che quando te ne sei reso conto non avresti potuto allontanarla...”

  • “E' stato tutto troppo veloce, un momento prima stavamo parlando e un momento dopo me la sono trovata addosso!Non sapevo cosa fare...”

  • “Beh di modi per reagire ne avevi molti, lei è uno scricciolo, di bastava prenderla per le spalle per allontanarla!E invece ti sei fatto baciare...Senza reagire!” - dissi scuotendo la testa

  • “Ma te l'ho appena spiegato Patty che altro devo fare!?” - esclamò lui spazientito

  • “Eh dimmi una cosa?!”

  • “Sentiamo...”

  • “Subito dopo, o meglio appena la piovra si è staccata da te, che cosa hai fatto?!” - chiesi incrociando le braccia e fissandolo

  • “Ho raggiunto i ragazzi ma tu non c'eri già più!” - rispose abbassando lo sguardo

  • “E non hai pensato almeno per un secondo di venirmi dietro?!” - chiesi arrabbiata

  • “Si certo, ma me lo hanno impedito!”

  • “Chi?I ragazzi...forse?!”- chiesi

  • “Si esatto proprio loro, io volevo venirti dietro, ma non me lo hanno permesso!”

  • “Cosa credi avrebbero dovuto fare...Mi pare che una volta ti è stato spiegato come la pensavano vero?!”

  • “Che stai dicendo?!”

  • “La verità...”

  • “Ma se non ti spieghi come credi che possa capire!?”

  • “Matias in gioco non ci siamo solo io e te, c'è pure Carlos, loro non proteggono noi, siamo grandi abbastanza per difenderci da soli, ma lui no!Credi che si diverta a stare dietro a noi due?Ha già subito abbastanza delusioni dalla vita e ha solo due anni, i ragazzi proteggono lui...Non lo hai ancora capito?”

  • “Mi è già stato spiegato sufficientemente bene, non c'è bisogno che continui...”

  • “Sembra che tu però non riesca a capirlo!” - risposi abbassando il tono di voce

  • “No, ho capito perfettamente invece!E credimi sono l'ultima persona al mondo che vorrebbe vederlo soffrire, ma non è stata colpa mia!”

  • “Non è mai colpa tua Matias, tu nelle situazioni ti ci ritrovi e basta, ci sono già passata e se devo essere sincera non ho voglia di continuare a giocare!”

  • “Se credi che io stessi giocando, o se pensi anche solo un istante che io in tutta la mia vita abbia anche solo giocato con te allora non hai proprio capito nulla di me!”

  • “No, forse hai ragione, di te non ho proprio capito nulla!E non so nemmeno cosa fare per capirti!” - risposi frustrata

 

***

  • “Beh ci dite qualcosa o dobbiamo attaccarci alla porta pure noi?” - chiesi fissando mia cognata e Caterina che ancora erano ferme in ascolto

  • “Shhh!Antonella zitta sennò non sentiamo!” - rispose Caterina

  • “Beh, già il fatto che non urlino è un bene!” - commentò Felipe

  • “Non lo so!Prevedo tempesta all'orizzonte!” - disse Alan

  • “Pensi che sia grave tutta questa tranquillità?” - chiese Fabio allarmato

  • “Beh diciamo che un po' grave la è...Io e Caterina quando litighiamo ci sentono da in fondo alla strada!E credimi molto spesso ci sono anche venuti a bussare alla porta per sapere se fosse tutto a posto!” - continuò Alan, i ragazzi attorno a me ridacchiarono, io però ero in allerta proprio come Alan e così lo era Giusy la vedevo dagli occhi che la cosa non la convinceva

  • “Si ma Alan, calcola che stiamo parlando di Patty e Matias e che sanno perfettamente che nella stanza affianco alla loro hanno un figlio, insomma!Secondo me se riescono a chiarirsi in maniera pacifica può andare a vantaggio di tutti...non credete?!” - disse Santiago speranzoso

  • “Forse hai ragione Santi!Però sono più propensa a dar ragione ad Alan!” - commentò Giusy

  • “Già...” - commentai triste accarezzando Carlos che dormiva profondamente sulle gambe di Pia

 

***

  • “Non ci vuole molto a capirmi, sono sempre io Matias, quello che dieci anni fa ha preso un aereo con la speranza che la sua fidanzata lo seguisse!”

  • “Non rinvangare quella storia...Abbiamo già chiarito mi pare!?”

  • “No, o almeno non del tutto, perché se avessimo chiarito veramente ora non saremmo qui a discutere di una stupidaggine del genere!”

  • “Per te è una stupidaggine? - chiesi con gli occhi che pungevano – Se per te è una stupidaggine il bacio della donna che stavi per sposare allora stiamo parlando di aria fritta, no!?Beh mi dispiace deluderti ma per me non lo è...”

  • “Si, questo lo avevo capito...” - commentò lui sedendosi sul letto con la testa tra le mani

  • “Patty, l'unica cosa che posso dirti è che sono innamorato di te!”

  • “Forse non lo sei abbastanza!” - risposi dura

  • “Come puoi dire una cosa del genere?!” - rispose alzandosi di nuovo e fronteggiandomi

  • “E' la verità!”

  • “Tu non hai ancora veramente capito niente, vuoi sapere una cosa Patty, prima di tornare dalla Spagna, il Barcellona mi offrì un nuovo contratto per 5 anni, a una cifra che avrebbe fatto girare la testa a chiunque, ma io ho rifiutato e lo sai il perché?!”

  • “Sentiamo, tanto anche se ti dicessi di non volerlo sapere tu me lo diresti lo stesso!” - risposi, lo vidi abbassare la testa e inspirare a fondo

  • “Non c'è la facevo più, era un periodo dopo che ti avevo sentito per telefono che non riuscivo a non sognarti, mi passavano davanti tutti i nostri ricordi, tutto quanto!Quando presi la decisione definitiva si fermò tutto era come se mi stessi chiamando, come se mi continuassi a dire, Matias ti sto aspettando torna da me e quella dannata chiamata di quella notte che hai scoperto Lucas con Guadalupe è stata la conferma che stare lontani da te, da casa, dai ragazzi, non era più vita!”

  • “Perché me lo dici ora?” - chiesi incapace di trattenere le lacrime

  • “Perché non so che altro dirti!”

  • “Matias quella sera eri ancora con Linda accanto al letto con te...e tu non facevi altro che consolare una povera idiota che per colpa di un altra dannata spagnola insignificante stava soffrendo! - continuai singhiozzando – Sono stanca di soffrire per colpa di gente che non ha scrupoli Matias, ho passato anni ha cercare di starti dietro, anni ad amarti incondizionatamente, ho fatto di tutto per farti vivere il tuo sogno, tu non hai idea di cosa abbia passato nel periodo che sei partito!Nessuno c'è l'ha...”

  • “Ma Bruno, Guido e le ragazze saranno stati accanto a te...”

  • “Certo, non ero mai da sola!Ma lo ero lo stesso perché tu non c'eri, tu stavi vivendo il tuo sogno e io non volevo rovinartelo...” - dissi battendo i pugni sul tuo petto

  • “Io ancora non capisco perché non sei venuta con me...”

  • “Perché non potevo!” - continuai piangendo ancora di più

  • “Perché?!” - chiese

  • “Tu non ti rendi conto che se io fossi venuta con te tu non saresti arrivato dove sei ora?!” - gli chiesi continuando a piangere, l'unica cosa che fece fu di abbracciarmi e stringermi più forte che poteva in silenzio

 

***

 

  • “Ragazzi, mi sa che qui la situazione è più complicata del previsto!” - esclamò Tamara a bassa voce

  • “Perché?” - chiese Pia curiosa

  • “Perché ora non parlano più del bacio della spagnola che ha dato a Matias, stanno parlando di 10 anni fa...” - continuò Tamara

  • “Dieci anni fa?” - commentò sorpreso Felipe

  • “Accidenti sono andati un po' indietro nel tempo!” - esclamò Belen

  • “Mi sa che hanno parecchie questioni irrisolte su cui confrontarsi quei due!” - risposi

  • “Giusy è tardi, sarà ora che ci muoviamo?!” - mi chiese Guido dolce

  • “Si, tu hai l'aereo domani mattina prestissimo!Uffa...” - dissi e un magone mi si annodò in gola

  • “Già! - commentò Guido – Va bene ragazzi, sarei molto felice di vedervi il prima possibile!Gonzalo noi ci vediamo lunedì sera...” - disse Guido

  • “Vai tranquillo!Ah fai buon viaggio e non ti preoccupare...” - rispose Gonzalo

  • “Si lo so!Ma credo che sarà del tutto inutile...” - rispose, mentre salutava gli altri ragazzi

  • “Guido ci penso io, ok?!” - disse Bruno abbracciandolo

  • “Lo so!E ti ringrazio...” - rispose mentre si staccava da lui, aveva lo sguardo basso e sapevo che non avrebbe retto a lungo prima di crollare

  • “Andiamo!?” - dissi alzandomi

  • “Ma quei due?!” - mi chiese

  • “Ah non ti preoccupare te li saluto io, andate pure!” - rispose Antonella abbracciando Guido

  • “Grazie!”

  • “Fa buon viaggio e non preoccuparti di nulla Guido!Con Giusy ci siamo tutti noi...Siamo abbastanza no?!” - continuò la divina allargando un braccio e mostrando tutti i vecchi amici riuniti in quella stanza

  • “Lo so!Vi ringrazio!”

  • “Ah!Allarme rosso...andiamo uomo tutto d'un pezzo prima che la tua reputazione finisca in pasto ai pesce cani!” - esclamai strappandogli un sorriso che contagiò tutti i presenti

  • “Ciao!!Ciao Tami...occhio vivo!!” - esclamò prima di uscire nel freddo di Buenos Aires

 

***

  • “Non so voi, ma a me Guido sembrava giù di corda!” - esclamò Sol

  • “Molto giù di corda! - disse Fabio – Io aggiungerei che è più che comprensibile, vista la situazione!”

  • “Già e come se non bastasse non sa nemmeno quando riuscirà a rientrare!” - commentai

  • “Se penso che quando tornerà c'è il rischio che Giusy sia quasi al settimo mese di gravidanza sto male per loro!” - commentò Belen

  • “Come al settimo mese?!” - chiese Viny

  • “Si, gli hanno detto che per un mese minimo deve stare su, ma se la cosa si allunga dovrà prolungare la permanenza!” - specificò Bruno

  • “Ma quindi è confermato?!” - chiesi

  • “Si tesoro, me lo ha detto poco fa...”

  • “Oh accidenti!Come non mi piace!” - protestò Felicitas

  • “Gonzalo, tu riuscirai a vederlo spesso immagino?!” - chiese Camillo

  • “Si, io si!Dalla settimana prossima iniziamo a girare a New York, ma io andrò avanti e indietro ogni fine settimana!”

  • “E' per lui che sarà bloccato lassù ogni volta che tornerai a New York sarà come respirare un boccata di ossigeno!” - commentò Santiago

  • “Si pensa che mi ha chiesto se ogni volta che torno a Buenos Aires, faccio una foto a Giusy e gliela mostro!” - rispose Gonzalo sorridendo

  • “Ah si?!Non me lo avevi detto...” - commentò Felicitas

  • “No, me lo ha chiesto questa sera!”

  • “Ah ok!Beh poverino in effetti...”

  • “Ragazzi, ragazzi...shhhh!!Hanno ricominciato a parlare!” - disse Caterina

  • “Fanno un po' pena!!” - esclamò Alan, riferendosi alle due ascoltatrici

  • “Solo un po'?!” - chiese spazientito Fabio

 

***

 

  • “Patty ti prego, smettila di piangere!”

  • “Non ci riesco, perché non capisci?!”

  • “Patty ascoltami – mi disse allontanandomi dal suo abbraccio – Non riesco ad essere insensibile alle tue lacrime, non ci riesco è più forte di me, quindi ti prego ora calmati e parliamo con tranquillità!”

  • “Non so come fare?!” - chiesi ancora tra i singhiozzi

  • “Si che lo sai, tu riesci sempre a fare tutto e riuscirai anche a smettere di piangere! - mi disse riabbracciandomi di nuovo – Ti prego!”

  • “Dannazione!Sono una sciocca non riesco nemmeno a discutere su un argomento serio come questo senza iniziare a piangere!Sono stanca Matias...”

  • “Lo so!E ti capisco...” - continuò Matias continuando ad abbracciarmi, quando mi riuscì a malapena di parlare mi staccai da lui

  • “Mi dispiace!E' che sono stanca, è una settimana che non dormo e non so cosa fare...”

  • “Senti parliamo di domenica!”

  • “Oh no ti prego!” - dissi supplicandolo

  • “Patty hai appena detto che ormai è una settimana che non dormi – disse trascinandomi a sedere sul letto – Non puoi e non possiamo continuare in questa maniera!Sai meglio di me che se non chiariamo questa faccenda non ci rilasseremmo!”

  • “Si, lo so!”

  • “Appunto...Quindi io ora sarò del tutto sincero con te, ma voglio che tu mi ascolti – disse feci per protestare ma mi mise un dito sulle labbra – senza fiatare!Poi dopo potrai chiedermi ciò che vuoi, insultarmi andartene o magari perdonarmi!Ok?”

  • “Si ok!” - risposi a capo chino

  • “Bene!Allora, ciò che è successo domenica con Linda è stato un suo gesto, io non avrei mai voluto e sono sincero, quando me la sono ritrovata di fronte sono rimasto più stupito di te!Non riuscivo a credere che fosse li...Io non ho reagito semplicemente perché sono rimasto di sasso, ma so che tu le avresti volentieri cavato gli occhi in quel momento e che non lo hai fatto solo grazie a Bruno. Quando i ragazzi mi hanno fermato era per chiarire un punto fondamentale e cioè questo... - si bloccò, aveva la mia massima attenzione – Dovevo chiarire definitivamente con lei, per cui io lunedì l'ho raggiunta in hotel – disse, la mia reazione istintiva fu di tirargli una sberla, ma lui bloccò la mia mano a mezz'aria – Ho parlato con lei e le ho detto che tutto ciò che c'era stato tra noi in passato doveva rimanere lì, che mi dispiaceva se le avevo fatto proposte che non avevo potuto e voluto riuscire a concretizzare e che non mi sarei mai più fatto sentire con lei. Le ho spiegato che ero tornato a Buenos Aires non solo per il calcio ma anche per te e se ora ci penso bene credo che sia esclusivamente per te che sono qui!” - concluse tirandomi indietro una ciocca di capelli sfuggita al mio controllo

  • “E lei cosa ti ha detto?!” - riuscì a chiedergli dopo un po' cercando di assimilare tutte le informazioni

  • “Si è scusata per il gesto impulsivo e mi ha promesso che non si farà più vedere!”

  • “Ma poi perché dopo non sei venuto da me?” - chiesi cercando ancora una volta di capire

  • “Ho intuito che avessi bisogno di stare da sola...Ma ti prego Patty ora che ti ho spiegato cosa è successo dammi un opportunità, lo so è l'ennesima che ti chiedo, in questo momento mi sembra di essere al liceo...”

  • “Ma non siamo più dei bambini Matias, siamo adulti abbiamo delle responsabilità importanti, abbiamo un figlio, non possiamo fare tira e molla in continuazione!”

  • “Ti prego, non c'è la faccio più...” - mi supplicò lui, io abbassai lo sguardo sospirando

  • “D'accordo! - dissi, lui tentò di baciarmi ma lo bloccai con una mano sul petto – Ma questa è l'ultima, se fallisce questa non si torna indietro, ognuno andrà per la sua strada!”

  • “La faremo funzionare, anche a costo di andare contro il mondo...” - esclamò Matias, alla fine mi catturò tra le sue labbra e lì mi persi.

 

***

 

  • “Evviva!” - sentii esclamare da Caterina e Tamara, le due si scostarono dalla porta e facevano segno di vittoria con le dita

  • “Beh!Parlate...” - disse Viny curioso

  • “Tutto risolto!” - esclamò Caterina posizionandosi vicino ad Alan con un sorriso a 32 denti

  • “Hanno discusso, Patty ha pianto, Matias le ha spiegato cosa è successo con Linda e la cosa si è risolta, ma Patty ha esplicitamente detto che se questa volta non funziona i giochi sono chiusi!” - disse Tamara accoccolata vicino a Fabio

  • “Beh, speriamo che reggano allora...” - disse Camillo

  • “Si orsacchiottino, speriamo...” - esclamò Belen

  • “Va bene ragazzi!Non vorrei che quando escono da quella camera ci trovino ancora tutti qui a curiosare!” - disse Gonzalo recuperando Martin che dormiva tra le braccia di Santiago

  • “Si, hai proprio ragione! - continuò Viny – Ragazzi ci vediamo domani, Pia sarà meglio andare!”

Piano piano tutti i ragazzi uscirono dalla nostra casa, mentre Patty e Matias erano ancora in camera

  • “Ma cosa staranno facendo?!”

  • “Non lo so amore, magari fanno la pace?!”

  • “Sul nostro letto Anto?!” - la risposta che gli diedi fu una smorfia di disgusto e lui ridacchiò, poco dopo la porta della camera, finalmente, si aprì

  • “Ma come e gli altri?!” - chiese Matias

  • “Voi non vi siete accorti ma siete stati lì dentro un ora e mezza...” - disse Bruno

  • “Cosa?!” - si stupì Matias

  • “Eh si!” - esclamai

  • “Ma Guido...accidenti lo volevo salutare!” - protestò Patty, io mi avvicinai a lei e le diedi un abbraccio e un bacio sulla guancia, lei mi fissò un po' stupita

  • “Da parte sua, tra meno di tre ore deve svegliarsi per partire e diciamocelo se non se ne andava rischiava di mettersi a piangere di fronte a tutti!” - commentai

  • “Addirittura?!” - mi chiese Patty

  • “Si aveva gli occhi lucidi, è talmente preoccupato per Giusy che ho paura si possa sentir male...” - disse Bruno

  • “Già lo immagino!Ha detto qualcosa?!” - chiese Matias

  • “Beh mi ha chiesto di darle un occhio e ha detto a Tamara di stare in allerta, però non si è dilungato molto, hanno parlato gli occhi per lui!” - continuò Bruno

  • “Speriamo che vada tutto bene!” - disse Patty

  • “Si lo speriamo tutti!” - conclusi sospirando

 

 

 

 

Note dell'autore:

 

Ed eccomi qui come promesso!Ditemi la verità sono brava che ora aggiorno così spesso, eh?!Beh anche se non mi dite che sono brava, lasciatemi un commento, vi prego!Bello o brutto che sia non importa voglio solo sapere come vi sembra!! Va bene, non mi dilungherò in richieste di recensioni...ci vediamo al prossimo capitolo...Ciao besitos

 

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Capitolo 11
*** Preparativi e Rientri... ***


Gli occhi di Carlos:

 

  1. Preparativi e rientri...

 

Due mesi erano passati da quella sera, purtroppo si erano avverati tutti i miei peggiori timori e il brutto era che da quello che Guido mi diceva c'era il rischio che dovesse prolungare ancora la sua permanenza a New York, nel frattempo la mia pancia aumentava di giorno in giorno e il tempo non passava mai, in casa avevo sempre qualcuno, o Patty o Tamara o Antonella erano venuti addirittura i miei genitori da Barcellona e da qualche giorno anche Sol con i due frugoletti veniva a trovarmi finalmente, ma mi mancava Guido, ero stanca di vederlo tramite skype, volevo averlo qui, poterlo toccare, abbracciare, sentire il suo profumo, ma nulla, nulla di tutto questo si sarebbe avverato tanto presto.

Fino ad allora avevo fatto tutte le visite mediche accompagnata dalle ragazze o da mio fratello e anche ora che ero in compagnia di Matias sentivo la mancanza di Guido accanto a me, ero stufa di dirgli le cose per telefono ancora di più dirgli che nella mia pancia ormai gigantesca invece che un piccolo essere c'è n' erano due, in silenzio entrai in macchina e mentre Matias continuava a sorridere all'idea di avere due nipoti in un colpo solo io ero triste e stanca, ma in quel momento il telefono squillò:

  • “Ciao bellissima!”

  • “Amore mio!Ciao!”

  • “Come stai?!”

  • “Insomma!!”

  • “Insomma!?Che succede?!”

  • “Mi manchi!”

  • “Anche tu!”

  • “Quando torni?!”

  • “E' anche per questo che ti chiamo!”

  • “Ah si!Hai novità?!” - chiesi emozionata

  • “No!Devo ancora rimanere qui...” - rispose e la sua voce si spense sul finale

  • “Oh Guido!” - risposi e sentivo gli occhi pungere

  • “Non piangere!Ti prego!” - mi supplicò

  • “Sono incinta, aspetto due gemelli e tu non ci sei!Come puoi chiedermi di non piangere! - esclamai, non ottenni risposta per alcuni secondi – Guido sei ancora lì!?”

  • “Due gemelli?!” - chiese e in quel momento me lo immaginai sorridere e ricordandomi quel sorriso scoppiai a piangere

  • “Si!Sono due, l'ho scoperto poco fa...” - risposi nei singhiozzi

  • “Vorrei essere lì!Vorrei aver assistito, vorrei stare con te!” - rispose emozionato

  • “Anche a me!Ti amo...”

  • “Ti amo anche io!”

  • “Appena puoi mi chiami?!”

  • “Appena posso torno!” - rispose

  • “Ciao!”

***

 

Il Natale così come il compleanno di Martin si stavano avvicinando inesorabilmente, tra qualche giorno quella peste del mio nipote avrebbe compiuto tre anni.

  • “Tre anni...” - dissi ad alta voce, Caterina e Tamara mi fissarono incuriosite

  • “Tre anni cosa, Anto?!” - mi chiese mia cognata che scrutava tra i vestiti appesi alle grucce nel mio ufficio

  • “Oh nulla!Pensavo a Martin, tra poco è il suo compleanno!” - esclamai

  • “Già e io ho già il regalo perfetto per lui!” - disse Caterina sorridente

  • “Ah si?!E quale?!” - chiesi

  • “Yes!Io e Alan abbiamo fatto arrivare dalla Germania una macchina monoposto...” - rispose Caterina entusiasta

  • “Sul serio?” - si stupì Tamara

  • “Si, è bellissima!” - disse Caterina battendo le mani come una bambina

  • “Accidenti, ma come avete avuto questa idea?!” - chiesi

  • “In realtà è un idea combinata la nostra!” - rispose

  • “In che senso?” - chiese Tamara

  • “Qualche settimana fa siamo andati a cena con Pia e Viny e siamo andati sull'argomento Natale e ovviamente ad Alan è venuto in mente che prima avremmo dovuto festeggiare il compleanno di Martin, così ci siamo messi a pensare a cosa gli si poteva fare di regalo e a Viny è venuta l'idea di regalargli una tuta da automobilista professionale, identica alla sua ma con al posto il nome di Martin, di conseguenza a me e ad Alan è venuta in mente che si poteva prendergli questa macchina, ma voi non avete idea della fatica che abbiamo dovuto fare per trovarla, poi quando pensavamo di gettare la spugna e cambiare è intervenuto Viny che ci ha messo in contatto con la sua scuderia in Germania e così abbiamo risolto!” - rispose Caterina

  • “Accidenti una vera monoposto Mercedes per Martin?!” - esclamai stupita

  • “Complimenti adesso mi hai demoralizzato...” - disse Tamara

  • “Perché?!” - chiesi curiosa

  • “Io gli volevo fare un pigiamino per la notte!Magari un Versace ma pur sempre un pigiama!” - rispose alzando le spalle

  • “Beh un pigiama per bambini di Versace sarà dura che lo trovi, ma se lo trovi voglio sapere dov'è?” - dissi

  • “In realtà sarebbe cosa fatta...” - rispose Tamara

  • “Stai dicendo sul serio?” - chiese Caterina

  • “Si, poco tempo fa ho parlato con una mia amica modella che farà da testimonial insieme al figlio alla nuova linea junior di Versace, diciamo che me lo ha detto in anteprima – disse, facendo il segno di non fiatare con nessun altro – E abbiamo parlato dei vari capi di abbigliamento che presenteranno, così mi è venuta l'idea di regalarne uno a Martin!” - rispose mentre continuava a spulciare

  • “Tu sai certe cose e le dici così, con naturalezza!?” - esclamai stupita

  • “Si perché?” - chiese Tamara fissandoci

  • “E lo ammette anche!” - commentò Caterina

  • “Ma perché...?Cosa ho detto di male?!” - chiese lei in angoscia

  • “Darling, Versace che crea una linea di moda junior è una notizia da prima pagina...Ma ci pensi?E' come se... Cate non mi viene un paragone in questo momento aiutami...” - dissi schioccando le dita incapace di trovare una frase appropriata

  • “E' come se Fabio e Alan si ritrovassero tra le mani un demo creato da Patty e Antonella e non potessero mandarlo sul mercato...” - io la guardai storta iniziando a balbettare

  • “Ma- ma-ma co-cosa dice Caterina, s-sono a-a-assurdità...eh eh eh!”

  • “Anto così sembri Felipe, non sei per niente affascinante!” - commentò Tamara, io cercai di riprendermi bevendo un sorso d'acqua ma non sortì nessun effetto positivo

  • “Sembri nervosa!Stai bene?!” - mi chiese Caterina

  • “Oh si si!!Adesso torniamo a lavorare...eh?!” - dissi mentre una gocciolina di sudore freddo mi colava per la schiena, che Alan e Fabio fossero entrati in possesso di quella registrazione era praticamente impossibile, era nelle mani di Leandro e gli avevamo esplicitamente chiesto di non farla avere a nessuno.

    Ricordo quel momento. Era una domenica pomeriggio quel giorno, io e Patty stavamo discutendo su una cantante catalana, molto brava a mio parere ma che per lei era una meteora, carina, affascinante ma niente di eccezionale, Carmen e Giacomo avevano portato Carlos allo zoo, mentre con Giusy c'era Tamara, quindi avevamo deciso di passare del tempo a sistemare alcune cose per delle pubblicità dell'atelier e della casa discografica, cose da donne che per gli uomini non andavano assolutamente bene. Leandro era in casa fermo ad osservarci seduto sul divano e gli venne un attacco di malinconia.

    - “Sapete...Sono anni che non vi sento cantare, perché invece di continuare a stare immerse nelle scartoffie non mi deliziate con una canzone?!”

    - “Papà lo sai che ho smesso...” - rispose Patty

    - “Lo so, ma speravo che per me facessi un eccezione!”

    - “No!Non l'ho fatta per Matias e per Carlos non ci penso nemmeno a farla ora!” - rispose continuando a scrutare le carte che aveva di fronte

    - “E tu Antonella saresti disposta a cantare per me?!”

    - “No Leandro, ho smesso anche io!”

    - “Andiamo ragazze, vi prego!” - ci supplicò Leandro

    - “Papà non insistere, per favore!”

    - “Sapete una cosa...”

    - “Cosa?!” - chiesi più concentrata a passare bozzetti a Patty che ad ascoltare Leandro

    - “Voi due siete sempre state la gloria della Pretty Land School of Arts, eravate imponenti quando salivate sul palco, appena uscivate dal dietro le quinte tutti gli occhi automaticamente si spostavano a guardare voi e posso garantirvi di persona che molta gente quando iniziavate a cantare si immergeva nelle sensazioni che facevate provare, io stento ancora a credere che voi due non vogliate più regalare emozioni di questo genere! - disse Leandro, io e Patty avevamo smesso di occuparci dei fogli e prestavamo attenzione solo alle sue parole – Mi ricordo di una volta in cui, forse una delle poche, – ridacchiò poi – in cui cantaste insieme, voi due!Avete tirato giù la platea, era tutta ai vostri piedi, Carmen e Bianca, erano a bocca aperta mentre Bruno e Matias avevano gli occhi chiusi vi stavano ascoltando senza guardarvi e lì tra me e me dissi, accidenti queste due ragazze toccheranno il cielo un giorno e potrò dire io c'ero, le ho conosciute!Quando avete smesso è stata dura accettarlo ma ho rispettato le vostre scelte, non mi sono intromesso, ora però ve lo chiedo, fatelo per me, solo per me e per nessun altro...un favore personale!Se vi faccio sentire un pezzo che scrissi tanti anni fa prima che smetteste di cantare, un pezzo su misura per entrambe me lo fareste sentire?!”

    - “Oh papà...” - esclamò Patty andandolo ad abbracciare

    - “Eh va bene!Ma solo se rimane tra queste quattro mura...” - dissi

    - “Si assolutamente, non uscirà da qui, promesso!” - disse entusiasta

    - “Patty che dici?Gli regaliamo questo sogno?” - chiesi alla mia migliore amica

    - “Uhm, non lo so...Sono fuori allenamento!” -si lamentò

    - “Beh quello è vero!” - dissi

    - “Sono sicuro che non è così...” - disse Leandro speranzoso

    - “Mmm, e va bene!Però quello che ha detto Antonella è vero, che non esca da questa stanza!Chiaro?!” - rispose, Leandro saltò su dalla gioia, andò dritto verso il piano, ci passò il testo e gli spartiti

    - “Ma avevi tutto pronto?!” - chiesi stupita

    - “Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi...” - disse felice, poco dopo dalla tasca tirò fuori il telefono posizionandolo in modalità registrazione

    - “Papà cosa fai ti abbiamo appena detto che...” - iniziò Patty ma Leandro la interruppe

    - “Lo so, lo so!Non lo faccio sentire a nessuno ma permettetemi di registrarvi, così potrò ascoltarvi quando voglio...” - disse, io e Patty ci guardammo e accettammo la sua ennesima richiesta

    La canzone che aveva scritto per noi non era una canzone romantica, aveva un ritmo movimentato che si avvicinava molto al rock, a due voci, divertente, esuberante, mi divertii molto a cantarla e quando finì mi sentì un po' triste all'idea che non l'avrei mai più fatto

    - “Grazie ragazze!Come immaginavo non avete perso nulla, siete voi, più mature certo, ma non c'è niente da fare, iniziate a cantare e tutto il resto improvvisamente svanisce come se fosse avvolto dalla nebbia e l'unica luce per vedere proviene dalle vostre voci!” - disse commosso

    - “Grazie Leandro!” - dissi abbracciandolo

    - “Si, ora però noi torniamo al lavoro...Altrimenti non riusciamo a finire!” - rispose Patty staccandosi da suo padre

    - “Si si!Vi prometto che questo frammento rimarrà sempre con me...” - disse, gli credemmo e ancora ora spero ardentemente che sia così”

  • “A cosa pensi Antonella?!” - Caterina mi continuava a passare una mano davanti agli occhi

  • “Oh scusate ragazze...Nulla, nulla!Che stavate dicendo?” - chiesi tornando alla realtà

  • “Che la nuova linea deve essere pronta tra due settimane, prima di Natale, te lo ricordi?!” - disse Caterina

  • “Si certo che me lo ricordo, abbiamo il servizio fotografico su Madness come posso dimenticarmelo, anche perché Giusy senno ci uccide!E in questo momento è meglio non farla arrabbiare...” - dissi

  • “Già, povero Guido!Starà diventando matto...” - commentò Caterina

  • “Un po', però si augura che prima di Natale sia libero di tornare e di chiudere questa faccenda!” - rispose Tamara

  • “Tu che dici, ci riuscirà?” - chiese Caterina

  • “Ma io spero di si, tra tutti e due stanno diventando matti, da quello che so sembra che il tribunale italiano, ormai sia soddisfatto delle informazioni trovate da Guido, però magari ci sta che gli chieda altre testimonianze!” - rispose Tamara

  • “Io mi auguro solo che non la tirino troppo alla lunga oppure dovremmo trovare una camicia di forza per tenere frenata Giusy!” - commentai

  • “Non sono mai più stati così lontani a lungo dopo la loro rottura giusto?!” - chiese Caterina

  • “No, infatti!E considerando che anche quando stavano con me e Gonzalo erano profondamente legati anche senza volerlo, questa è una tortura sovrumana per loro!” - continuò Tamara sospirando

  • “Sai che ogni tanto ci penso a questa cosa?!” - esclamai

  • “A cosa?!” - chiese Caterina

  • “Alla storia di Giusy e Guido...”

  • “In che senso Anto?!” - mi chiese mia cognata

  • “No, è che loro hanno avuto forse la storia più complessa tra tutti noi...pensateci bene!Prima di mettersi insieme non si potevano vedere, erano come cane e gatto, dopo che si sono messi insieme Roberto ha cercato di mettere loro i bastoni tra le ruote, poi sono riusciti a ricongiungersi e sembrava che tutto procedesse per il verso giusto, poi però c'è stato l'incidente, dopo ancora Martin/Gonzalo si è messo in mezzo, ma loro non demordevano, successivamente si sono lasciati così Giusy si è messa con Gonzalo e Guido ha iniziate a uscire con te, Tamara, poi le olimpiadi di ballo li ha voluti casualmente rimettere in coppia e li è successo un putiferio, poi però tutto è tornato alla normalità e sono tornati insieme, ma il destino aveva deciso che non era finita lì...” - continuai ma venni interrotta da Tamara

  • “Si tesoro conosciamo molto bene la storia e ho capito dove vuoi arrivare!”

  • “Ah si!Bene, perfetto!”

  • “Io però non ho capito...!” - esclamò Caterina dubbiosa

  • “Ma come Caterina!” - disse Tamara stupita

  • “Il punto è che Guido e Giusy non riusciranno mai a stare lontani e se anche ci provassero qualcosa o qualcuno farebbe in modo che loro due tornino sempre assieme...” - dissi sognante

  • “Ahhhh, stai parlando del destino!Ok, ora ho capito!” - disse Caterina, io e Tamara ci guardammo sconsolate, poco dopo il mio telefono iniziò a squillare

  • “Pronto Antonella Lama Bernardi futura signora Molina con chi ho il piacere di parlare?!”

  • “Ma ti presenti sempre così al telefono, è un po' inquietante!”

  • “Guidooo!Ciao...” - dissi entusiasta di sentirlo, Tamara e Caterina si misero sull'attenti

  • “Ciao Anto!Come stai?”

  • “Bene, benissimo vorrei dire!Ma tu come stai?”

  • “Eh!Diciamo che presto starò molto meglio...” - rispose nel mentre Caterina e Tamara mi sventolavano davanti le mani per dirmi di salutarlo

  • “Guido qui davanti a me ho due rompiscatole che mi continuano a fare segno di salutarti!” - dissi sbuffando

  • “Ok!Salutale... Senti io ti dovrei parlare di una cosa, ma vorrei che rimanesse un segreto tra te, me e Bruno possibilmente!” - mi disse, io mi alzai e uscii dall'ufficio intimando le mie due amiche a rimanere dov'erano

  • “Ma certo dimmi pure!”

  • “Ho finito...basta!Ho chiuso questa storia quindi rientro a Buenos Aires, te lo dico in esclusiva solo per te!” - disse sospirando rilassato

  • “Ma davvero?!” - chiesi esultando

  • “Si, però vorrei che non dicessi nulla a Giusy e agli altri, mi piacerebbe fargli una sorpresa!”

  • “Oh Guido!Giusy sta diventando matta...”

  • “Lo so!E le ho fatto capire che ci vorrà un po' prima del mio rientro...Quindi ti prego non dirgli nulla!”

  • “Uhm e va bene!” - risposi infine

  • “Grazie, grazie mille te ne sono grato!”

  • “E sentiamo quando tornerai tra i comuni mortali...?”

  • “Precisamente il mio aereo atterrerà a Buenos Aires alle 16 di dopodomani...”

  • “Perfetto!E' anche il compleanno di Martin...” - risposi

  • “Infatti!E gli ho comprato un regalo da far impallidire chiunque!” - disse, io lo immaginai in mezzo alla strade di New York con un sorriso a 32 denti

  • “Oh non ti credere sai!”

  • “Ma scusa non sai nemmeno che regalo è...” - si lamentò

  • “E ma io so cosa gli regalano Alan e Caterina e credimi il loro non lo batte nessuno!” - risposi amareggiata

  • “Davvero?!E cosa sarebbe?!” - chiese curioso

  • “Una macchina monoposto targata Mercedes per bambini, su misura...”

  • “No!Non posso crederci, ti prego dimmi che scherzi?” - chiese incredulo

  • “Purtroppo no...”

  • “Quindi il mio regalo è insignificante...” - rispose abbattuto

  • “Cosa gli hai preso?!”

  • “Una macchina fotografica, di quelle a prova di urto e che se entrano nell'acqua rimangono intatte!” - disse

  • “Accidenti mi piace...Uffa!Voi siete troppo avanti io e Bruno sono giorni che brancoliamo nel buio...” - mi lamentai

  • “Oh, vedrai che ve la caverete!”

  • “Come per Carlos?!”

  • “Beh dai, il regalo di Carlos non era niente male e poi era estate quindi la piscina è stata perfetta!Almeno per lui, per Patty un po' meno!Ahahah...- disse scoppiando poi in una fragorosa risata

  • “Non sei divertente, Patty c'è lo rinfaccia appena ne ha occasione...” - dissi sbuffando, lo sentii ridere dall'altra parte, sembrava tranquillo e rilassato o così appariva alle mie orecchie

  • “Ok!Forse ha ragione lei, comunque tornando a noi...”

  • “Si dimmi!”

  • “Mi verreste a prendere in aeroporto?”

  • “Ma ce bisogno di chiederlo?Ci avevo già pensato...”

  • “Grazie Anto, allora ci vediamo tra due giorni...”

  • “Si!E posso aggiungere una cosa?!”

  • “Cosa?!”

  • “Evviva...ahahahahha!!” - gli risi nella cornetta, poco dopo riattaccai felice.

Il giorno che precedette il nostro piano segreto passò lento, di giorno tutti al lavoro al pomeriggio io e Bruno alla ricerca di questo dannato regalo che non voleva essere trovato e alla sera tutti insieme ci radunammo a casa di Gonzalo per preparare i festoni per il party di compleanno di Martin che si sarebbe svolto il giorno dopo. Fortunatamente Carlos e Martin erano da Leandro e Carmen e avrebbero dormito lì, così noi riuscimmo a lavorare in tutta tranquillità.

Felicitas era la regista, mentre Giusy era seduta sul comodo divano insieme ai figli di Sol e Santiago e noi correvamo da una parte all'altra della stanza appendendo striscioni, spostando mobili con la promessa che dopo la festa avremmo rimesso tutto al loro posto, ovviamente. Insomma fu una serata stancante ma piuttosto divertente, tranne quando Viny e Matias rischiarono di finire giù dalle scale, quello non fu per niente divertente, fortunatamente non successe nulla grazie alla loro prontezza di riflessi. Appena finimmo il nostro lavoro finalmente tornammo tutti a casa, stanchi ma contenti.

Il giorno dopo fu dura alzarsi, alla domenica a me e Bruno piaceva da morire poter dormire qualche ora in più, ma non avevamo ancora trovato il regalo per Martin e poi dovevamo passare a prendere lui correre all'aeroporto a recuperare il Newyorchese e raggiungere la festa, senza tralasciare di spiegare a Patty e Matias perché Carlos quella domenica dovesse stare con noi invece che con loro, sarebbe stata una giornata lunga e faticosa, però ormai eravamo in ballo e quindi non ci restava che ballare.

  • “Spiegami perché mi hai svegliato così presto?!” - si lamentò Bruno mentre sbadigliava sonoramente in mezzo alla strada

  • “Perché abbiamo un sacco di cose da fare, non te lo ricordi?!” - gli spiegai per la centesima volta quella mattina mentre scrutavo la vetrina dell'ennesimo negozio insignificante del centro di Buenos Aires

  • “Lo so, ma io ti ho già detto che una cosa sarebbe risolta, ma tu non mi ascolti!”

  • “Non possiamo regalargli un altro pallone da calcio, ci vuole qualcosa di più sensazionale...”

  • “Antonella sensazionali sono i regali di Alan e Guido il nostro deve essere qualcosa che possa fargli capire che esiste anche lo sport e un pallone è perfetto!” - si lamentò

  • “Si si tesoro!Hai ragione...”

  • “Ma se non mi stai nemmeno ascoltando!”

  • “Ma certo amore ti sento, ma visto che il pallone da calcio e la divisa sicuramente l'avrà in regalo da Matias noi gli regaliamo altro, però su una cosa hai ragione...”

  • “Su cosa?!” - rispose ormai allo stremo

  • “Sullo sport...per questo noi due gli faremmo quella!” - dissi indicando la vetrina di un negozio sportivo

  • “Una gigantografia di suo Matias...” - rispose perplesso

  • “No sciocchino...La porta da calcio!” - risposi sorridendo

  • “Eh, sai tesoro mi sa che hai avuto un ottima idea...” - si congratulò Bruno stupito

  • “Lo so!”

  • “L'unica cosa che mi preoccupa è come la prenderanno Felicitas e Gonzalo, non voglio finire sulla lista nera come per Patty...” - commentò preoccupato

  • “Oh non ti preoccupare con quella ci si divertirà anche tuo fratello, così come con la piscina ci si è divertita Patty...” - risposi fiera

  • “E se si dovessero lamentare gli dirò che l'idea è stata completamente tua!” - disse mentre mi apriva la porta per farmi entrare

  • “Ohh!Che ingrato...”

 

***

 

Mi alzai fin troppo presto quella domenica mattina, sentivo le macchine che passavano sotto la mia camera e mi davano fastidio, appena scesi in salotto Giusy era seduta sul divano che sorseggiava una tazza di te

  • “Buongiorno, già sveglia?!”

  • “Si, mi hai contagiato!”

  • “Ahahahah!Scusa, ma da sola non dormo bene, sono abituata che per dormire ho bisogno del contatto fisico e senza Guido non riesco a stare tranquilla!” - si giustificò

  • “Non ti preoccupare e poi non fa sempre male alzarsi presto!” - risposi accennando un sorriso

  • “Già!” - rispose Giusy triste

  • “Come stanno i miei nipotini imprevisti?!”

  • “Scalciano a più non posso!Faccio ancora fatica a crederci...Due qui dentro!” - rispose toccandosi la pancia

  • “Sono due bambini fortunati!” - risposi sedendomi accanto a lei e accarezzandole la pancia

  • “Già!Guido si è commosso quando gli ho detto che erano due!”

  • “E' incredibile!Ma come hanno fatto a non accorgersene prima...?”

  • “Il dottore ha detto che era nascosto!E che fino a quel momento non si era fatto vedere...”

  • “Per sette mesi?!” - chiese stupita, lei allargò le braccia

  • “E c'è la possibilità che i miei malesseri siano dovuti a questo!”

  • “Cioè?” - chiesi

  • “Al fatto che io non abbia integrato bene per entrambi!Visto che non si sapeva...”

  • “Assurdo!Ora però rimedierai giusto...”

  • “Si rimedierò!Ma mi sentirò meglio solo quando Guido rientrerà da quella porta e mi dirà “Ciao”, allora starò veramente bene!” - rispose stringendomi la mano

  • “Ti vedo stanca...” - mi disse poi

  • “Un po'...si nota così tanto?!”

  • “Si!”

  • “Magari se mi faccio un caffè, la stanchezza passa...”

  • “Bleah!” - esclamò

  • “Che c'è...non mi dire che non ti piace più...?”

  • “No è che tutto ciò che prima adoravo adesso lo detesto, mi auguro solo che quando Guido sarà di nuovo qui smetta di fumare perché non so sarei in grado di sopportarne l'odore!”

  • “Ma si, vedrai che appena tornerà tu starai più tranquilla!” - le dissi abbracciandola

Passammo il resto della mattinata sedute sul divano a chiacchierare finché verso l'una decisi che era arrivato il momento di recuperare mio figlio, in quel istante il mio cellulare iniziò a squillare impazzito

  • “Pronto!”

  • “Hi darling...”

  • “Ciao Anto!”

  • “Ti abbiamo preso in prestito il figlio lo riavrai questa sera...ok?!”

  • “Cosa?Ma Antonella, io e Matias volevamo pranzare con lui e Giusy...”

  • “Pazienza lo fate la prossima volta!”

  • “Antonella Lama Bernardi futura signora Molina rivoglio mio figlio immediatamente!” - esclamai esasperata

  • “No!Bye bye...” - rispose mandandomi baci per telefono

  • “Antonella...Anto... - mi lamentai – Ha riattaccato!” - dissi poi rivolta a Giusy

  • “Che succede?!” - mi chiese

  • “Hanno rapito Carlos!” - le disse risedendomi incredula

  • “Ahahahahha!!Non ti arrabbiare, cosa credi che se Guido fosse qui lui non lo avrebbe fatto?!”

  • “Lo so!Ma dimmelo prima...” - mi lamentai

  • “Non c'è gusto così!” - rispose e la sua adorabile risata si sparse per la stanza, mentre il campanello suonava impazzito, andai ad aprire ancora scuotendo la testa infastidita

  • “Ma come?Ancora in pigiama...?” - mi chiese Matias dandomi un bacio

  • “Si!” - risposi sconsolata

  • “Che succede?!”

  • “Hanno rapito Carlos...” - dissi risedendomi sul divano mentre Giusy salutava con la mano suo fratello e lui sgranava gli occhi

  • “Ma come e non hai chiamato la polizia...?Cosa ti hanno chiesto, un riscatto, ma lui sta bene?!” - inizio ad agitarsi Matias

  • “Rilassati fratellino, lo hanno rapito Bruno e Antonella!” - esclamò Giusy

  • “Ahhhh!Ma accidenti perché non me lo hai detto subito?!” - chiese lui rilassandosi visibilmente

  • “Mmmmm!Uffa...” - mi lamentai

  • “Ma perché?” - chiese lui, la risposta di Giusy fu un alzata di spalle, la mia un lamento prolungato.

 

***

 

  • “Missione regalo fatta, missione rapimento fatta, ora ne resta ancora una!” - dissi ad alta voce e orgogliosa, Bruno era in salotto con Carlos mentre io cucinavo il pranzo, canticchiando felice

  • “Anto!”

  • “Siiii!!”

  • “Vieni un momento?!”

  • “Certo!” - risposi, affacciandomi dalla cucina mi ritrovai due bambini, non uno, ma ben due, uno un po' più cresciuto, l'altro palesemente troppo piccolo per accorgersi del danno appena fatto

  • “Sorry...” - disse Bruno, completamente Blu, così come il mio bellissimo divano e il mio tappeto appena comprato e ovviamente Carlos

  • “Cosa diavolo avete combinato?!” - chiesi facendo capire all'istante che il mio buon umore si era perso nell'aria

  • “Tia...siamo puffi!” - disse Carlos ridacchiando soddisfatto

  • “Bruno...!In cucina subito... - ordinai perentoria – E prendi quei pennelli e pure i colori!” - lo vidi alzarsi con la coda tra le gambe ed eseguire gli ordini

  • “Non ti arrabbiare!” - disse appena chiusi la porta

  • “Cosa diavolo è successo?!”

  • “Ehm, stavo facendo giocare Carlos con i colori che gli ha regalato Luciana, ma lui mi ha colto alla sprovvista e mi ha dipinto la faccia...come vedi?!” - si giustificò

  • “Si ma il mio divano e il mio tappeto...perché sono blu?!” - chiesi furiosa

  • “Ehm!Beh ecco...”

  • “Bruno!!” - esclamai sempre più irritata

  • “Abbiamo iniziato a lottare e la boccetta del colore è caduta sul tappeto...e quando è esplosa in mille pezzi ha dipinto il divano!”

  • “Esplosa in mille pezzi?Carlos si è fatto male?!” - chiesi angosciata

  • “No, no ho già raccolto tutti i vetri non preoccuparti...” - rispose, il mio sguardo passo dall'angoscia per Carlos alla rabbia più nera

  • “Brunooooo!!Prega il cielo che quei colori siano come ci disse Luciana perché se non è così io ti faccio a pezzetti talmente piccoli che non ti riconosceranno nemmeno con un test del DNA perché non ne troveranno abbastanza per farlo...” - esplosi, la faccia di Bruno aveva assunto un colore che vagava dal Blu al bianco totale

  • “EH!EH!EH!Ok!Io e Carlos ci andiamo a lavare eh...” - disse fuggendo rapidamente, io gli corsi dietro

  • “In quanto a te mio bellissimo principe Blu, i colori si usano sui fogli non sulle persone o sugli oggetti!” - dissi accennando un sorriso vago, la faccia di Carlos passò dal divertito allo spaventato

  • “Scusa Tia!Non lo faccio pù...” - disse abbattuto

  • “Ti converrà...E ora a lavarsi...tutti e due non voglio rivedervi finché non sarete tornati del vostro colore!Chiaro?!” - dissi decisa

  • “Ti!” - Bruno prese in braccio Carlos e li vidi sparire verso il bagno

  • “Il mio tappeto...il mio divano!” - dissi sconsolata guardandoli, fui costretta a togliere il tappeto da sotto il tavolino e buttarlo in lavatrice sperando veramente che Luciana ci avesse detto il vero mentre con una spugna iniziai a pulire il divano, fortunatamente il colore a contatto con l'acqua si sciolse, anche se a fine lavoro rimaneva un ombra di colore più scuro

Quando li rividi tornare erano puliti e lindi, il colore era completamente sparito e il pranzo era pronto in tavola, ero ancora arrabbiata nera, tant'è che se mi facevano domande rispondevo a monosillabi.

Il pomeriggio lo passai a pregare per il tappeto, quando riusci a rivederlo fortunatamente era tornato come nuovo, così lo misi a stendere e il sorriso riapparse sulla mia faccia.

Verso le tre uscimmo di casa diretti all'aeroporto.

  • “Tia dove andiamo?!” - chiese Carlos mentre lo legavo nel seggiolino della macchina

  • “E' una sorpresa!” - risposi dandogli un sonoro bacio sulla guancia

  • “Tio tu me lo dici?!” - chiese a Bruno che nel frattempo si era messo alla guida

  • “No!Devi aspettare...”

  • “Ma è pel il compleanno di Martin?!” - chiese ancora lui curioso

  • “Diciamo che ti piacerà come sorpresa!” - risposi

  • “Ma uffa!Io lo voglio sapele!” - si lamentò

  • “Sei curioso come tua madre!” - risposi ridacchiando, lui mise il broncio in segno di protesta

Appena riuscimmo a trovare parcheggio davanti all'aeroporto Carlos ricominciò a fare domande, a cui cercavamo di rispondere ma rimanendo sul vago. L'aereo di Guido sarebbe atterrato da li a qualche minuto, così per cercare di distrarlo lo portammo a vedere gli aerei che atterravano. Quando fummo dalla vetrata atterrò un aereo della Air One da New York, Carlos volle vedere le persone che scendevano da esso e fu proprio in quel momento che iniziò a fare urletti di gioia

  • “Tio tio!Tia c'è lo tio!” - iniziò ad esclamare, io e Bruno cercammo di capire dove lo avesse visto ma inutilmente

  • “Hai una vista da falco piccoletto!” - esclamò Bruno sorridendo mentre lo vedeva appiccicato al vetro

  • “Accidenti ma come fa a vederlo...?Io non ci riesco...” - dissi sbuffando

  • “Stiamo invecchiando Anto e la nostra vista fa cilecca!” - disse poi più sul divertito che sull'amareggiato

  • “Attento a te, non ti ho ancora perdonato la storia del divano e del tappeto, io ti consiglio di non peggiorare la situazione!” - dissi severa

  • “Ma lo sai vero cosa si dice del vino quando invecchia?Che più va avanti e più diventa buono!” - disse abbracciandomi e catturandomi tra le sue labbra

  • “Mmmm!Ti sei salvato in corner Molina...!” - risposi appena si staccò da me

  • “Sono troppo bravo!” - esclamò sorridendo, vidi Carlos che si allontanava

  • “Ehi scricciolo dove scappi?!” - chiese Bruno

  • “Bruno vagli dietro se lo perdiamo siamo fritti!” - dissi mentre Bruno lo raggiungeva catturandolo

  • “Ma tio!Lo tio Guido è tolnato...” - disse cercando di divincolarsi

  • “Lo so!Ed è proprio per lui che siamo qui!” - rispose Bruno allegro

  • “Davvelo?!”

  • “Oh si!E' questa la piccola sorpresa che avevamo in serbo per te piccoletto...” - Carlos si limitò ad abbracciarlo cercando di stritolarlo mentre mi avvicinavo

  • “Sei contento cucciolo?!” - dissi, lui si voltò verso di me e aveva gli occhi lucidi e sorrideva felice che uno dei sui zii preferiti era rientrato in patria dopo due mesi.

Aspettammo un po' prima che Guido recuperasse i bagagli, ci prendemmo un gelato, guardammo partire un aereo e atterrare un altro.

  • “Ci sta mettendo molto!” - dissi, mentre Carlos era sempre appiccicato al vetro

  • “Si!Credevo facesse prima...oh eccolo!” - esclamò infine, alla sua frase Carlos si mise sull'attenti cercando di guardare in mezzo alla folla, quando finalmente lo vide prese una folle rincorsa e gli andò incontro mentre io e Bruno ci avvicinammo più lentamente, lo vidi attaccarglisi al collo e farlo cadere all'indietro non riuscì a non farmi una sana risata e così fece anche Bruno

  • “Aiuto!Così soffoco...” - sentimmo dire da Guido appena ci fummo avvicinati

  • “Tio!Mi sei mancato...”

  • “Anche tu piccoletto!” - rispose Guido mentre cercava di alzarsi mantenendo la presa su Carlos

  • “Ciao ragazzo!” - esclamò Bruno abbracciandolo

  • “Oh!Non siete tanto cambiati, mi aspettavo di vedervi più alti, magari verdi...” - disse sorridendo mentre lo abbracciavo stretto stretto

  • “Oh beh se arrivavi prima avresti potuto vederli Blu!” - esclamai

  • “Blu?!Cosa avete combinato...non mi dite che avete fatto arrabbiare la zia Antonella?!” - chiese Guido

  • “Un po'!” - rispose Carlos nascondendosi sulla spalla di Guido

  • “Abbiamo fatto un piccolo danno!” - continuò Bruno cercando di minimizzare

  • “Piccolo?Mi avete ridotto il salotto come la casa dei puffi...” - dissi esasperata

  • “Bello!Peccato che me lo sono perso...” - rispose Guido ridacchiando

  • “Lasciamo perdere, ho già capito di aver perso in partenza!Forza gente mettiamoci in marcia, abbiamo un ricongiungimento familiare da fare e un party che ci aspetta!” - dissi recuperando una valigia mentre Bruno prendeva quella più grossa e Guido ne reggeva un altra tenendo in braccio il nipote che si rifiutava di scendere

  • “Ma quanta roba hai?!” - chiese Bruno

  • “Ah lascia stare, mia madre ha dato di matto in questi due mesi, nella valigia che ha Antonella c'è solo roba per i bambini...In quella che hai tu roba mia e in questa, beh!Tutte cose per Giusy...” - disse sospirando e scuotendo la testa

  • “Oh signore!E' proprio impazzita...”

  • “Non hai idea!Ad un certo punto abbiamo pensato di internarla, pensa che ha ordinato due culle che arriveranno tra qualche giorno direttamente a casa nostra!E' assurdo...”

  • “AHAHAAH!Donne, non stupirti, anche qui le cose non vanno meglio, quando sono nati i gemelli di Sol e Santiago per giorni e giorni e ancora adesso, le ragazze arrivano con pacchi pieni zeppi di cose per loro, l'altro giorno mentre parlavo con Santi mi ha detto che c'è la possibilità che escano loro di casa per far entrare tutta la roba!” - disse Bruno facendo ridere Guido

  • “Guardate che vi sento eh! - dissi girandomi verso di loro mentre li aspettavo di fronte alla macchina, poi mi bloccai – Aspetta un secondo Guido!Hai detto due culle?!” - anche Bruno che fino a quel momento non ci aveva fatto caso si girò verso Guido che sorrideva

  • “Sono due!Da quello che dice il dottore era nascosto e non se ne erano accorti prima ed è probabile che sia questo il motivo per cui Giusy è così debole!”

  • “Due?!Due piccoletti...” - chiesi con gli occhi lucidi, Guido accennò un si con la testa e sorrise ora con gli occhi lucidi pure lui, Bruno gli diede una pacca sulla spalla

  • “Ora che sei tornato andrà tutto bene!” - disse Bruno, caricammo le valige in auto e finalmente ci mettemmo in viaggio verso casa di Guido

  • “Ma come sono i gemelli di Santi?!” - chiese lui

  • “Sono bellissimi, pacioccosi, adorabili proprio!” - dissi seduta dietro con Carlos

  • “Bene meno male, non vedo l'ora di conoscere anche loro!” - rispose

  • “Non vuoi sapere come sta tua moglie...?” - chiese Bruno

  • “Ah ma quello già lo so!L'ho chiamata questa mattina presto sapendo che era sveglia e le ho detto che non ci saremmo potuti sentire prima di sera, era arrabbiata nera, mi ha fatto il terzo grado, speriamo che vedendomi le passi altrimenti ci sarà da ridere!” - esclamò

  • “Guido, guarda che Giusy non vede l'ora di averti a casa, anche se al telefono non ti ha detto nulla non è stato piacevole non vederti per così tanto tempo!” - risposi

  • “Lo so Anto!E non è stato facile nemmeno per me...Ma adesso sono qui e finalmente non mi dovrò più muovere!”

  • “Davvero?!” - chiese Bruno incredulo

  • “Si!Il tribunale italiano e quello europeo aspettano solo la dichiarazione di Patty poi la storia sarà chiusa, in base a quello che dirà lei, decideranno come procedere!Anche se in parte sembra che gli abbiano già stipulato ordini restrittivi nei confronti delle sue vittime!E comunque era come diceva Gonzalo alla fine...” - spiegò Guido

  • “Cioè?!”

  • “Che sono stato io a scatenare quest'inchiesta!Anche se non possono attribuirmi il merito perché non potrei diventare l'avvocato dell'accusa, mi hanno dato la possibilità di partecipare “virtualmente” alle udienze che si terranno!”

  • “Beh complimenti Guido!Ottimo lavoro...”

  • “Sai che l'altro giorno stavo leggendo un giornale dove c'era un articolo su questa storia?!” - disse Bruno

  • “Ah si?!E cosa diceva?” - chiese Guido curioso

  • “Ah nulla!Parlavano di tutta questa faccenda, dei vip coinvolti e dicevano proprio che l'avvocato che aveva scatenato questo putiferio mediatico e giudiziario era un argentino, non ti hanno nominato ovviamente, però io ero lì che gongolavo soddisfatto!” - ridacchiò Bruno coinvolgendo anche Guido nella sua risata

Ridendo e scherzando finalmente riuscimmo ad intravedere le prime case del nostro quartiere. Poco dopo Bruno si immise nel vialetto di casa di Guido e lo vidi sospirare

  • “Emozionato?!” - gli chiesi

  • “Forse lo sono più ora di quando ci siamo sposati!Ci credete?”

  • “Ti!” - rispose Carlos, che intanto si era svegliato sentendo la macchina fermarsi

  • “Beh si ti crediamo tutti!” - esclamò Bruno

  • “Bene!!Allora forza...Vado a riabbracciare mia moglie...”

 

***

 

Un pomeriggio insulso come questo non me lo ricordavo da anni, dopo il pranzo io Patty eravamo rimaste in casa a chiacchierare mentre Matias aveva raggiunto i ragazzi al garage dove Gonzalo cercava ancora di riparare la moto di suo padre.

Di Antonella, Bruno e Carlos non si sapeva nulla da ore e Patty stava iniziando ad agitarsi, le ore passavano e anche se noi eravamo immerse nelle nostre conversazioni sapevo che la mia amica era un po' in ansia.

Alle cinque e mezza del pomeriggio il campanello di casa suonò

  • “Sarà Tamara sicuro! - dissi a Patty mentre andava ad aprire, ma non la sentii più e non la vidi nemmeno tornare indietro – Patty!Patty ci sei ancora...Uffi!Patty ma che...” - iniziai a dire mentre mi alzavo dal divano ma il fiato mi si fermò in gola, dovevo ammettere che i miei sogni non gli rendevano per niente giustizia, era come se la sua sola presenza rendesse la casa più bella, meno fredda e inospitale

  • “Ciao! - fu l'unica cosa che mi disse prima di abbracciarmi, profumava di aereo, di sigaretta e di Guido un mix che mi faceva girare la testa – Dimmi qualcosa!Ti prego...!” - mi supplicò avvolgendomi nel suo abbraccio

  • “No!Voglio stare così per il resto della mia vita!” - riuscì a dirgli dopo vari minuti e fiumi di lacrime

  • “Mi sei mancata!”

  • “Anche tu!” - dissi continuando a piangere

  • “Che carini!Sono adorabili...” - sentì dire da una voce femminile, così Guido si staccò da me o almeno ci provò e vidi Bruno che ridacchiava insieme ad Antonella e Patty che avevano entrambe gli occhi lucidi, mentre Carlos ci fissava

  • “Tia hai vitto chi ti abbiamo lipoltato?!” - chiese soddisfatto

  • “Sei stato tu?!” - gli chiesi facendogli una carezza

  • “Ti, intieme alla tia e allo tio!” - rispose indicando Bruno e Antonella, io li guardai e ricominciai a piangere

  • “Ma perché non me lo avete detto?!” - chiesi tra le lacrime

  • “Sorpresa...” - esclamò Guido

  • “Va bene!Vi lasciamo soli, ci vediamo più tardi! - disse Bruno – Campione saluta gli zii!Forza che andiamo a vedere che fine ha fatto Matias e il resto della truppa...” - Carlos di risposta si avvicinò a Guido e lo abbracciò stretto

  • “Ah è un segreto mi raccomando piccoletto, soprattutto a te lo dico!” - disse Guido rivolto ai ragazzi e a Carlos che gli scocco un bacio sulla guancia per poi correre via

  • “Ciao a dopo!E grazie...” - dissi mentre i ragazzi uscivano

Non so per quanto tempo rimasi ferma ad osservarlo, era seduto sul divano e si stava piano piano rilassando con gli occhi chiusi e ogni tanto sorrideva

  • “Sei incredibile!Questa non me l'aspettavo proprio...”

  • “Sono bravo a fare le sorprese vero?!” - rispose orgoglioso

  • “MMMM!Si stai migliorando...”

  • “Ahhh!Sono un genio io...” - mi disse fissandomi con sguardo fiero, gli accarezzai una guancia e lui richiuse gli occhi

  • “Ti vedo stanco!”

  • “Sto già meglio... - mi rispose – Ma tu piuttosto?!O dovrei dire voi, come state?!”

  • “Ora stiamo meglio anche noi...” - gli risposi, lo vidi accennare un sorriso

  • “E' cresciuta un sacco in questi due mesi!” - disse toccandomi la pancia, io misi la mia mano sopra la sua

  • “Si e crescerà ancora!Ma da ora in poi lo vedrai con i tuoi occhi...” - aveva lo stesso sguardo della sera prima di partire gli occhi erano lucidi pronti a far uscire le lacrime ma questa volta erano di felicità e non di tristezza

  • “Oh amore!Ma che fai piangi?” - chiesi dolce accarezzandogli una guancia raccogliendo una lacrima sfuggita al suo controllo

  • “No!Io non piango mai!” - rispose cercando di fare il duro

  • “Davvero?!” - chiesi assecondandolo

  • “Si certo!” - rispose ma poco dopo le sue parole si persero nell'aria

  • “Guido Leinez non sei un bravo attore, te lo hanno mai detto?!” - gli chiesi, lui non rispose si fece solo coccolare e basta, quando smise di piangere sospirò ormai rilassato

  • “Se ti dico che ora sto anche meglio di prima...”

  • “Ci credo!”

  • “E se ti dico che ti amo!” - mi disse, sorrisi dandogli un bacio

  • “Ci credo!”

  • “E se ti dico che per nulla al mondo me ne andrò più da qui...”

  • “Ci credo!”

  • “Bene!Perché per spostarmi da dove sono in questo momento ci vorrà un gru...” - disse facendomi ridere

  • “Amore mio!Non hai idea di quanto tu mi sia mancato in questo periodo...Sai che non riesco a dormire bene?!”

  • “Come no?!Il dottore ha detto che devi riposarti...” - mi disse allarmato

  • “Tranquillo sono super riposata, in questi due mesi non ho praticamente fatto nulla...Ma senza di te nel letto non sono a mio agio e ho sempre fatto fatica ad addormentarmi in più mi svegliavo presto al mattino, ma ora sono sicura che tutto questo cambierà, anche solo toccarti adesso mi funziona come rilassante, sei meglio di una tisana amore mio!” - dissi ancora abbracciata a lui

  • “E tu sei meglio di qualsiasi droga che esista al mondo!” - rispose catturandomi tra le sue labbra

 

 

 

 

 

 

Note dell'autore:

 

Capitolo quasi totalmente dedicato a Giusy e Guido!Non volevo infierire sulla distanza di Guido quindi ho tagliato corto, adoro scrivere di loro due, sono i miei preferiti in assoluto. Quindi abbiamo due nuovi gemelli in arrivo, speriamo vada tutto bene!! Allora cosa ne pensate?Vi piace, aspetto con ansia i vostri commenti...Tanti Baci a tutti e come direbbe Antonella Bye Bye See you soon...

 

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Capitolo 12
*** Compleanno e Rischi... ***


Gli occhi di Carlos:

 

  1. Compleanno e Rischi...

 

Sarei rimasta a guardarlo per il resto della mia vita se avessi potuto ma da lì a poco sapevo che Sol e Belen sarebbero arrivate per portare tutto ciò che avevano preparato per il buffet e sapevo anche che la prima cosa che avrebbero fatto sarebbe stato urlare di gioia al solo vedere Guido.

Infatti fu quello che successe poco dopo, il campanello suonò un po' indeciso ma il suono si sentì

  • “Ci siamo!” - disse Guido alzandosi per andare ad aprire, pochi istanti dopo vidi entrare le due ragazze piene di pacchi e vettovaglie, ma non reagirono alla vista di Guido e forse piene zeppe come erano non lo avevano nemmeno visto

  • “Ciao!” - dissi seduta sul divano

  • “Ciao! - rispose Belen riprendendo fiato – Come stai?!”

  • “Fantasticamente bene direi!” - dissi rivolgendo lo sguardo verso Guido che era appoggiato al muro sotto l'arco

  • “Oh bene!Allora Sol ci diamo da fare?! - disse girandosi verso la sorella che aveva le lacrime agli occhi e le mani davanti alla bocca e stava per mettersi ad urlare – Sol?Stai bene?!”

  • “Si credo di si...” - disse Guido dietro di lei, Belen si voltò verso di lui di scatto e fece l'urlo che la sorella tratteneva da 5 minuti

  • “Ciao! - dissero poi insieme abbracciandolo – Bentornato a casa!”

  • “E aggiungerei finalmente...” - commentai ridacchiando soddisfatta, poco dopo le due si staccarono e mentre Sol aveva ancora le lacrime agli occhi, Belen sorrideva soddisfatta

  • “Bene ora mettiamoci al lavoro, tra poco arriveranno e noi dobbiamo sistemare tutto!” - disse Belen

Mi rivoluzionarono casa e anche se Guido era stanco del viaggio si mise ad aiutarle, preparano il tavolo con il buffet e posizionarono i loro regali sul tavolo accanto, ci volle circa un ora prima che la smettessero di passarmi davanti, appena in tempo per sentire il campanello suonare

  • “Guido nasconditi...” - disse Sol improvvisamente

  • “Perchè?!” - chiese lui spiazzato

  • “Avanti non fare il polemico, fallo e basta!” - continuò lei, vidi Guido nascondersi dietro la colonna delle scale

  • “Ad aprire vado io, tu Giusy non ti spostare da lì!” - disse Belen sorridente rivolta a me

  • “E chi si muove!” - commentai, in casa entrarono Camillo, Santiago con i due pargoli , Alan e Caterina che si trascinavano dietro una cosa molto grossa e piuttosto inquietante

  • “Ah che faticaccia...” - commentò Alan sedendosi sopra il pacco, sfinito

  • “Ma cosa c'è li dentro ragazzi?!” - chiesi curiosa dopo che Caterina mi aveva dato un bacio sedendosi accanto a me

  • “Una macchina!” - rispose Alan

  • “Cosa?!” - chiedemmo in coro noi

  • “Una macchina monoposto Mercedes...giusto?” - disse Guido sbucando da dietro la colonna, Alan rimase fermo ad osservarlo, mentre Caterina e Santiago saltellanti lo andarono a salutare

  • “Mah...” - iniziò a balbettare Alan ancora immobile con lo sguardo sorpreso

  • “Sorpresa!” - rispose Guido mentre lo abbracciava, Alan ci mise un po' a rispondere all'abbraccio mentre Camillo si limitò a una pacca sulla sua spalla dirigendosi verso una poltrona

  • “Ma quando sei arrivato?!” - riuscì a chiedergli alla fine

  • “Oggi pomeriggio, Antonella e Bruno sono venuti a prendermi all'aeroporto”

  • “Bastardi non mi hanno detto nulla!”

  • “Non hanno detto nulla nemmeno a me...” - dissi

  • “Pezzo di merda!Volevi fregarci non è vero?” - disse Alan riabbracciandolo

  • “No volevo solo farvi una sorpresa!”

  • “Ah tranquillo ci sei riuscito!” - disse Caterina commossa

  • “Avevi una faccia, sembravi un pesce lesso!” - ridacchiò Guido

  • “E scusa vuoi mettere, accidenti non ti vedo da due mesi e sbuchi così senza preavviso, sfido chiunque a non rimanere scioccati!” - commentò, Guido sorrise compiaciuto

  • “Ora voglio vedere la faccia degli altri!” - commentò mio marito

  • “Incredibile!E comunque ti vedo in forza stronzo...” - disse Alan dandogli un colpo affettuoso alla spalla

  • “Come è andata?!” - chiese Santiago

  • “Bene!Ho quasi finito, ora dobbiamo sistemare con Patty poi chiudiamo la storia!O almeno in parte...”

  • “Cioè?” - chiese Camillo

  • “Cioè che se fossi stato italiano o almeno europeo a quest'ora sarei l'avvocato dell'accusa!”

  • “Scherzi o dici sul serio?!” - chiese Sol

  • “No dico sul serio, purtroppo non potrò sbatterlo personalmente in galera ma mi è stata concessa la possibilità di partecipare “virtualmente” alle udienze!”

  • “In che senso “virtualmente”?” - chiese Caterina

  • “Nel senso che sarò in diretta tramite teleconferenza con loro e potrò fare domande a Pixel come se fossi lì!Anche se in realtà non posso esserci...”

  • “Come mai te lo hanno concesso?!” - chiese Santiago

  • “Perché è stato grazie a me che è venuta fuori tutta la storia!Se non mi fossi messo in testa di farlo sparire probabilmente lui avrebbe continuato ad agire indisturbato e a rovinare la tranquillità delle persone!”

  • “Sei un grande! - commentò Alan soddisfatto – Ora ci possiamo rilassare!” - sospirò infine tranquillo

  • “Ma davvero c'è una macchina li dentro?!” - chiesi a Caterina mentre il campanello suonava di nuovo e Guido si nascondeva dietro la colonna

  • “Buonasera miei cari teneroni!” - disse Pia sbaciucchiando tutti, Viny entrò e si sedette all'istante

  • “Viny tutto bene?!” - chiese Santiago

  • “Sono distrutto... - rispose alzando gli occhi e incontrando lo sguardo di Guido che già stava salutando Pia – Oh toh!Un fantasma...” - disse facendoci ridere

  • “Io te l'ho sempre detto!Non sei più un ragazzino che puoi spassartela al pomeriggio!Ormai alla nostra età limitati al letto e alla sera!Così dopo dormi...” - disse Guido sogghignando malizioso ricevendo uno schiaffetto al braccio da Pia e il campanello si rimise a suonare

  • “Ma non possiamo semplicemente lasciare la porta aperta?!” - chiese Guido mentre tornava dietro la colonna

  • “Troppo semplice!” - rispose Belen mentre si accingeva ad aprire

  • “Ehilà, salve a tutti! - disse Gonzalo trascinandosi dietro Martin che voleva stare con Felicitas ferma a parlare con Belen all'ingresso, la prima cosa che fece Gonzalo fu di venirmi a salutare – Tutto bene?!” - mi chiese preoccupato

  • “Si, sto benissimo!” - risposi con un sorriso a 32 denti

  • “Sembri lo stregatto con quel sorriso, fai quasi paura! - disse – L'hai vista?!” - chiese ad Alan e lui di tutta risposta gli indicò un punto alle sue spalle con la testa, Gonzalo gli chiedeva silenziosamente cosa avesse

  • “Tesoro guarda dietro di te!” - disse infine Felicitas chiudendo questa conversazione silenziosa, Gonzalo obbedì e si voltò ed ebbe la stessa reazione di Alan

  • “Ma perché sembrate tutti dei pesci lessi quando mi vedete?!” - chiese Guido avvicinandosi

  • “Beh!” - commentò stringendolo in un abbraccio

  • “No!Non te lo concedo...Ti ho visto tre giorni fa!” - gli disse

  • “Si certo!Ma a New York...!Qui a Buenos Aires sei un miraggio...” - rispose e il campanello risuonò

  • “Ah ma basta!Non ne posso più...” - disse Guido tornado alla sua postazione

  • “Ciao!” - disse Fabio entrando con un sacco sopra le spalle

  • “Beh se lei sembra lo stregatto tu sembri babbo natale!” - disse Gonzalo facendoci ridere

  • “No!Gli manca il vestito rosso...!” - commentò Tamara salutandoci e fissando la colonna

  • “Che c'è?!” - le chiesi sorridente

  • “No!Aspetta, tesoro tu lo sai che sei troppo grosso per nasconderti dietro la colonna vero?!” - chiese divertita ma aveva gli occhi lucidi

  • “Ma chi c'è?! - chiese Fabio sbucando dalla spalla di Gonzalo – No!Non ci credo!Guidooo...” - urlò mollando il pacco a terra e correndo ad abbracciarlo, cosa che fece anche Tamara poco dopo

  • “Sai cosa mi ricorda questo momento?” - disse Viny

  • “Cosa?!” - gli chiese Pia

  • “Avete mai visto su youtube quei video dei militari americani che tornano a casa dopo mesi?!”

  • “Oh si certo!Ogni volta finisco in lacrime... - commentò Camillo, tutti ci voltammo a guardarlo perplessi – Che c'è?!Finireste in lacrime anche voi se li guardaste...Credetemi!”

  • “Si certo amore!” - gli disse Belen assecondandolo, lui le rispose con un occhiataccia

  • “Mi devo nascondere ancora o posso sedermi?!Sono arcistufo di spostarmi sembro una marionetta impazzita!” - disse Guido

  • “Mancano ancora Bruno, Antonella, Patty, Carlos, Matias, Felipe e Luciana...dipende da chi entra per primo!” - rispose Gonzalo

  • “Si infatti, se è Luciana con Felipe puoi anche rimanere seduto...Ma se sono gli altri io mi nasconderei, non vedo l'ora di vedere la faccia di Bruno...” - esclamò Fabio

  • “Forse la faccia di Matias...” - disse Alan

  • “No!Bruno sarà sicuramente più sorpreso...” - commentò Gonzalo

  • “Oh no!” - disse Guido

  • “Oh ma sei uno stronzo allora!” - esclamò Fabio capendo subito

  • “Lo sapeva?!” - chiese Tamara

  • “E' venuto lui con Carlos e Antonella a prendermi all'aeroporto....E Patty l'ho vista prima!”

  • “Uffa!Ma che gusto c'è così?!” - disse Gonzalo

  • “Mi dispiace avervi tolto parte del divertimento...”

  • “Beh ci rimane Matias...!” - disse Santiago

  • “Giusto!Augurati che siano prima Luciana e Felipe ad arrivare così ci godremmo un bella scena!” - ridacchiò Alan e il campanello risuonò

  • “Giuro che la prima cosa che faccio domani sarà eliminare quel campanello...” - esclamò Guido tornando al suo posto

  • “Sera!” - disse Luciana con una grossa borsa in mano, Guido uscì dalla colonna tranquillamente

  • “Guido!” - esclamò Felipe

  • “Ciao splendore!” - disse Luciana sorridente, come tutti fino a quel momento gli fecero milioni di domande e il campanello risuonò

  • “Spero di non risentirlo più fino alla fine dei miei giorni, perché ne ho sopra i capelli di sentire “dlin dlon”!O altrimenti mi verrà una crisi isterica!” - disse Guido

  • “Forse ci siamo!Nasconditi bene...” - disse Belen mentre gli altri cercavano di fare finta di niente

  • “Ciao dolcezze!” - disse Antonella entrando con dietro Bruno i due si trovarono tante paia di occhi che minacciosi li fissavano

  • “Abbiamo qualcosa che non va?!” - chiese Bruno

  • “Mah!Fate voi...” - disse Gonzalo risentito

  • “Che è successo?!” - chiese Antonella preoccupata

  • “Siete bravi a mantenere i segreti...” - commentò Fabio, Bruno sospirò rilassandosi mandando il cognato a quel paese con un gesto

  • “Ahhhh!Eh si...ogni tanto ci riusciamo! - rispose Antonella – Ma dov'è?! - chiese, io le indicai la colonna e lei lo vide che cercava di nascondersi – Tesoro hai scelto il più brutto nascondiglio della casa!E comunque Matias sta arrivando quindi...Nasconditi meglio!”

  • “Shhh!!Non se ne deve accorgere, fate finta di nulla...” - dissi e per l'ultima volta quel giorno il campanello si rimise a suonare

  • “Ciao!” - disse Matias con in braccio Carlos che sorrideva felice di vederci tutti assieme

  • “Ciao!” - disse Gonzalo

  • “Ciao!” - continuò Fabio

  • “Che c'è?” - chiese Matias non capendo i loro sguardi divertiti

  • “No, nulla!” - disse Alan

  • “No, quelle facce non mi piacciono!Avanti ditemi che succede?!” - chiese mio fratello appoggiando mio nipote a terra

  • “No nulla Matias, non succede nulla!” - rispose Santiago cercando di non ridere

  • “Viny che succede?Tu me lo dici vero...!” - chiese Matias mentre Patty ci raggiungeva in salotto

  • “Ma nulla, tranquillo!” - rispose lui

  • “No qui sta succedendo qualcosa e voi state ridacchiando come degli scemi senza parlare!Ho qualcosa in faccia?” - chiese allarmato

  • “No no!” - rispose Felipe

  • “Non mi convinci! - disse Matias girandosi verso Patty – Mi sono tagliato facendomi la barba?!” - le chiese preoccupato

  • “No amore!” - rispose lei fissandolo stranita

  • “E allora cosa c'è?! - chiese esasperato, alla fine scoppiammo tutti a ridere – Non è divertente essere preso per i fondelli!” - disse mettendo il broncio

  • “Sai forse cosa c'è!?” - esclamò Patty

  • “Cosa?!” - chiese lui esasperato

  • “Io mi guarderei bene intorno!Magari ti perdi qualcosa o qualcuno...” - disse lei

  • “E' la casa di mia sorella la conosco bene... - disse lui – E poi ci siamo tutti, beh!A parte Guido che è a New York...” - a quell'affermazione Alan scoppio a ridere trascinandosi dietro tutti i ragazzi mentre noi ragazze cercammo di reggere ancora un po' ma fu del tutto inutile alla fine cedemmo alle risate

  • “Sai, se una donna ti dice guarda meglio...tu lo devi fare e tacere!” - disse Guido uscendo da dietro la colonna, la faccia di Matias fu' uno spettacolo, a bocca aperta lo fissava avvicinarsi

  • “No vabbe!Ma ditemelo subito, mi avete fatto prendere un infarto...” - disse abbracciando suo cognato

  • “Eheheh!Tu dovevi essere qui quando sono arrivati gli altri...” - rispose Guido

  • “Eh ci credo!Come stai?!”

  • “Ah io bene!Sono a casa...Dovresti sapere quale sensazione si prova a tornare no?!” - gli chiese Guido

  • “Ma te guarda...in quanto a voi siete degli infami!” - rispose Matias e li ricominciammo tutti a ridere

 

***

 

Un bel colpo d'occhio, se fosse entrato un paparazzo in quel momento sarebbe riuscito a fare lo scoop più importante della sua vita mogli, mariti, figli delle persone più celebri all'interno della storia dell'Argentina, nessuno si sarebbe mai aspettato di vederli tutti insieme eppure per varie coincidenze erano tutti lì, amici da una vita, inseparabili compagni di viaggio, di liti, di amori travagliati, insomma tutto ciò che comporta avere a che fare con lo stare al mondo.

La serata procedette tranquilla, le ragazze sedute a chiacchierare, i bambini a giocare e gli uomini a sorseggiare qualche stramberia preparata al momento dai vari barman improvvisati vigilati da Camillo, ci fù il momento regali, il momento torta e il momento foto, insomma tutto procedeva normalmente, ma ci rilassammo troppo quella sera e senza quasi farci caso non ci accorgemmo che Giusy aveva qualcosa che non andava:

  • “Guido!Guido...” - io seduta accanto a Patty sentii la voce flebile di Giusy che chiamava il marito ma era coperta dal chiacchiericcio generale

  • “Che succede Giusy!?” - le chiesi avvicinandomi a lei, mi guardò con occhi vitrei spaesata e spaventata

  • “C'e qualcosa che non va...” - riuscì a dirmi, Patty si era avvicinata a noi

  • “Cosa?” - le chiese

  • “Non lo so!” - rispose Giusy, quello che successe dopo fu troppo repentino per pensare a cosa fare, Giusy collassò e per la stanza si sentì l'urlo di Guido dalla parte opposta poi il silenzio o almeno così mi sembrò a me.

 

***

Il corpo di Guido si era mosso ancora prima di capire che Giusy stava collassando aveva lanciato un grido che avrebbe distrutto montagne, la prese al volo prima di vederla accasciarsi sul divano, non fece in tempo a dire nulla che Gonzalo era già corso per le scale a mettere in moto la macchina, Bruno e Matias avevano spalancato le porte, insomma nel momento di panico, la lucidità prese il sopravvento facendoci agire nella maniera più naturale, tranne che a me e Antonella, rimanemmo immobili a fissarci per non so quanto tempo, Tamara e Caterina presero con loro tutti i bambini, poi come svegliate dal trance ci precipitammo fuori di corsa insieme a Matias dietro a Gonzalo che camminava come un fulmine passando semafori rossi, provocando un tamponamento e con Bruno che sventolava fuori dal finestrino un fazzoletto bianco come per dire liberate il passo dobbiamo correre in ospedale, io e Antonella eravamo in silenzio mentre Matias cercava di stare dietro ai ragazzi ma dopo il terzo semaforo rosso fummo bloccate dall'ingorgo creatosi a causa loro.

Appena giunti in ospedale trovammo Gonzalo e Bruno seduti in sala d'attesa del pronto soccorso

  • “Ragazzi, come sta?Cosa le è successo?” - chiese Matias mentre io e Antonella non eravamo in grado di aprire bocca

  • “Non lo sappiamo, quando eravamo in macchina ha iniziato a perdere molto sangue è rinvenuta due volte, ma poco prima di arrivare all'ospedale ha riperso i sensi e non si è più svegliata!” - ci disse Bruno abbracciando Antonella

Calò il silenzio tra di noi, gli altri ragazzi arrivarono alla spicciolata, quando ci fummo tutti continuavamo a stare in un silenzio innaturale per noi, poco dopo Guido uscì dalla camera di pronto soccorso, senza notarci, lo vedemmo appoggiarsi al muro e accasciarsi al suolo, io mi avvicinai a lui in silenzio e appoggiai una mano sulla sua spalla, non alzò nemmeno la testa

  • “Distacco della placenta, stanno rischiando tutti e tre!” - disse solo questo la mia reazione istintiva fù di abbracciarlo stretto, sentii gli altri avvicinarsi, Matias si era appoggiato al muro dalla parte opposta e si torturava le unghie, spezzandole mangiandole dal nervoso.

  • “Ma che cosa succede ora?!” - chiese Tamara con un filo di voce

  • “La devono operare, tireranno fuori i bambini, anche se sono solo all'inizio del settimo mese, sperano che riescano a farcela, continueranno a stare in incubatrice, mentre Giusy è un punto interrogativo...” - disse Guido flebile

  • “Cioè?” - chiese Alan

  • “Eh cioè...Cioè che non sanno se c'è la farà...!Ha perso tantissimo sangue era debilitata anche prima e ora con l'operazione sperano di farla stare meglio ma non va per niente bene!” - rispose Guido, la sua voce si spezzo sul finale crollò in una valle di lacrime, io mi limitai ad abbracciarlo ancora di più, Matias si attaccò al telefono e chiamò i suoi genitori tornati a Barcellona, mentre Fabio si mise in contatto con i genitori di Guido.

L'operazione durò quasi tutta la notte, fummo svegliati dal chirurgo che l'aveva operata e ci mettemmo tutti all'ascolto

  • “L'operazione è andata bene, i bambini sono nati, dalle prime analisi risultano sani entrambi, uno ha meno peso rispetto all'altro ma con i due mesi prossimi passati in incubatrice le possibilità che cresca bene e si stabilizzi sono buone, la signora invece ha avuto grosse perdite di sangue, abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare, ma l'operazione è stata più complicata del previsto, dopo aver asportato i due feti ci siamo accorti che all'interno dell'utero c'era un tumore in forte crescita – Io in quel momento sgranai gli occhi, guardai Guido che era paralizzato e senza fiato, non riuscivamo a capire dove il dottore voleva arrivare, mi limitai ad abbracciare Matias strettissimo, con la coda dell'occhio vidi Antonella che a stento tratteneva le lacrime mentre Bruno la stringeva per le spalle per sorreggerla, dopo una breve pausa il dottore continuò – Abbiamo dovuto asportare tutto, sua moglie non potrà più avere figli e attualmente si trova in coma indotto nella sala di terapia intensiva!”

  • “Ma sta bene?Si riprenderà...” - chiese Guido allarmato

  • “Dobbiamo solo aspettare...” - rispose il dottore

  • “Come aspettare?!” - continuò Guido

  • “Si, attualmente si trova in prognosi riservata e non posso dirle altro!”

  • “Voglio vederla...” - disse deciso

  • “Mi dispiace, ma finché non verrà sciolta la prognosi nessuno potrà vederla, ma l'accompagno dai suoi figli!”

  • “No!” - disse, noi lo guardammo stupiti

  • “Guido ma che dici?!” - disse Gonzalo

  • “No io voglio vedere Giusy!Non mi interessa altro, avevamo dei progetti nella vita e sta andando tutto in fumo per cosa?!”

  • “Guido sei diventato papà...” - cercò di convincerlo Luciana, ma fu tutto inutile

  • “Non volevo diventarlo così...” - continuò lui a testa bassa con le lacrime che gli rigavano il volto

  • “Posso vedere io i miei nipoti?” - chiese Matias, noi tutti lo guardammo in silenzio e il medico acconsenti accompagnandolo nella nuersery dell'ospedale.

Guido si sedette sulle poltrone con la testa tra le mani, era disperato, gli si affiancò Bruno mettendogli una mano sulla spalla

  • “Guido stammi a sentire...”

  • “No!Non ti voglio ascoltare così come non voglio ascoltare nessuno di voi...So bene cosa volete dirmi...”

  • “Ah si?!E cosa vorremmo dirti?” - chiese duro Santiago

  • “Che sono diventato padre grazie alla stoica forza di Giusy ed è per lei che dovrei andare a vedere i miei figli, ma non ci riesco...”

  • “Bene, allora lo sai...” - rispose Camillo

  • “Certo che lo so!” - rispose Guido, ma venne interrotto da Gonzalo

  • “Sei un idiota!”

  • “Cosa hai detto?!” - disse Guido alzandosi

  • “Ho detto che sei un idiota!” - rispose Gonzalo mettendosi di fronte a lui faccia a faccia

  • “Davvero?E tu che ne sai come ci si sente?”

  • “Tu non riesci proprio a capire, hai lottato una vita contro tutto il mondo per stare con Giusy e lei uguale, ti sei fatto picchiare, arrestare, hai attraversato due continenti, hai litigato con gli amici, lei rischia la vita per l'ennesima volta per qualcosa di importante e tu non la rispetti? E non provare a dire a me cosa ne so?!Ma con chi credi di parlare Guido?Con uno stupido o con colui che hai fatto a botte decine di volte per vedere Giusy felice eh?!Cresci, così come sono cresciuto io...Prenditi le tue responsabilità avvocato dei miei stivali...” - disse Gonzalo dando una spinta a Guido, la reazione di lui non si fece attendere partì all'attacco atterrando Gonzalo sul tavolino basso della sala d'aspetto, io, Belen e Sol ci spostammo un attimo prima dell'impatto evitando di venire ferite dalla forza del colpo, si ritrovarono a prendersi a pugni calci, sberle, arrivò la sicurezza dell'ospedale, ma Viny e Camillo si piazzarono loro davanti spiegando a grandi linee la situazione, fu isolata l'area della sala d'attesa e nessuno aveva la minima voglia di intervenire per fermarli, Felicitas si sfregava le mani, segno che sapeva già di come sarebbe andata a finire, o meglio ancora sapeva del perché Gonzalo avesse provocato Guido. Tamara al mio fianco scuoteva la testa e ad un tratto ad alta voce disse:

  • “Idiota!Guido sei un perfetto idiota...” - lui si bloccò di colpo, era sopra a Gonzalo con il pugno carico per essere sferrato, aveva per l'altra mano il colletto dell'amico e nel mentre che si era fermato Guido lo fissò, Gonzalo stava sorridendo soddisfatto

  • “Ti sei sfogato?!” - gli chiese, aveva gli occhi gonfi, una ferita sotto al collo e dal naso colava sangue, Guido si alzò di scatto, stralunato, incredulo dall'atteggiamento dell'amico improvvisamente resosi conto che era stato provocato solo allo scopo di farlo sfogare.

Guido girò su stesso, la camicia sporca di sangue e strappata in vari punti, si allontanò verso l'uscita, ma prima di aprire si bloccò e con la testa bassa e mezzo girato verso di noi disse:

  • “Grazie Gonzalo!”

  • “Quando vuoi...” - rispose lui ancora sdraiato a terra e Guido usci all'aria aperta noi tutti ci avvicinammo al povero ancora a terra

  • “Gonzalo stai bene?!” - gli chiese Felicitas

  • “Miseria se picchia duro...E' migliorato un sacco in questi anni!” - rispose Gonzalo toccandosi il naso

  • “Ha fatto allenamento con Lucas!” - disse Fabio facendoci sorridere

  • “Già!” - risposi io

  • “Forse ho esagerato?” - chiese Gonzalo

  • “No hai fatto bene, però se lo ridevi fare fallo fuori dalla sala d'attesa dell'ospedale” - disse Viny

  • “Non offenderti Viny ma una prossima volta mi ci porteranno in barella in ospedale se mi rimena così forte!” - disse Gonzalo, Felicitas si mise a pulirgli il sangue che usciva dal naso e io vidi tornare Matias sorridente

  • “Mati!” - dissi voltandomi verso di lui

  • “Sono bellissimi!” - mi disse abbracciandomi

  • “Sono piccoli?!” - gli chiese Sol

  • “Si!Sono tutti rossi, sono favolosi, adesso sono in incubatrice, il pediatra ha detto che rimarranno lì fino allo scadere dei nove mesi, sarà una dura lotta per loro e per Guido, ma sono tenerissimi!”

  • “E di Giusy ti hanno detto nulla?” - chiese Caterina

  • “No!Di lei niente... - rispose rattristandosi, poco dopo vedemmo rientrare Guido dalla porta e dirigersi verso il reparto pediatria - Ma come è ridotto!Cosa gli è successo?”

  • “Ah nulla di grave!Io sto peggio...ohi ohi!!” - disse Gonzalo ora seduto a terra lamentoso toccandosi la schiena dolente

  • “Non mi dire che avete fatto a botte...?” - chiese Matias

  • “E sennò come facevo a ridurmi così?”

  • “Gonzalo!Ma perché...?”

  • “Aveva bisogno di sfogarsi e Gonzalo non ha trovato altri metodi meno rischiosi...” - rispose Felicitas al posto del marito

  • “Più che per lui il rischio, sembra che ci sia stato per te...” - commentò Matias

  • “Tuo cognato picchia forte, dannazione, picchia davvero forte!!Che male, ho male da tutte le parti...”

  • “Ah e chissà per quanto ne risentirai!” - commentò Bruno aiutando, insieme a Fabio, il fratello ad alzarsi

  • “Oh così mi sei di grande conforto lo sai??!”

  • “Beh dai mettila così!Hai fatto una buona azione...” - disse Alan

  • “Bello!Ma le mie buone azioni nei confronti di Guido finiscono sempre con io pestato a sangue e lui tranquillo e pacato...questa storia era uguale prima, uguale adesso e sarà uguale anche domani!”

  • “Trova un altro metodo per farlo tornare in se...” - disse Pia

  • “Ormai è tardi, lo dovevo trovare la prima volta che ci siamo menati per Luciana!” - disse Gonzalo e noi ci mettemmo a ridere

  • “Bah!” - commentò Felipe fulminato con lo sguardo da Luciana

 

***

 

I giorni passarono, Giusy era ancora in coma, la prognosi era stata sciolta e finalmente Guido, Matias e i genitori erano riusciti a vederla, noi avevamo visto i piccoli. Guido non aveva dato ancora loro un nome, voleva aspettare che Giusy si svegliasse prima di prendere qualsiasi decisione, i medici erano speranzosi che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Era una settimana che i piccoli erano nati, io e Patty passavamo ore a fissarli e proprio mentre avevamo liberato Guido perché si potesse riposare una dottoressa ci venne a chiamare.

  • “Scusate voi siete le parenti di Josephina Beltram Leinez?”

  • “Si, io sono la cognata!” - disse Patty, tra me e me ridacchiai, bella mia ti sei spinta un po' troppo oltre pensai

  • “Oh bene!La signora si è svegliata ha chiesto del marito!” - ci disse sorridendo, la nostra reazione fu una gioia incontrollata, provai subito a chiamare Guido ma non ottenni risposta così cercai Bruno per telefono

  • “Avanti amore rispondi!! - squillò per diversi minuti poi rispose – Amore amore grandi notizie!”

  • “Davvero?” - chiese lui in allarme

  • “Giusy si è svegliata, stiamo cercando Guido ma non risponde al telefono lo cerchi tu per piacere...” - dissi

  • “Certo!...Corro” - rispose e nel mentre che era ancora in linea sentii la voce di Bruno che urlava “Gonzaloooo cerca quell'idiota di Guido, Giusy si è svegliata” e il fratello sotto che rispondeva “E andiamo così cazzo...!” io di rimando scoppiai a ridere

Mezz'ora dopo la telefonata vidi arrivare Guido, Bruno e Matias di corsa per le scale dell'ospedale

  • “Ragazze!” - ci disse Guido

  • “Si è svegliata e ti cerca, ma non ci hanno detto altro...Vai!” - gli disse Patty, Matias saltellava felice, poco dopo arrivarono i genitori di Guido e quelli di Giusy accaldati dalla corsa

 

***

 

La stanza era troppo bianca per i miei occhi, tutto troppo chiaro, troppo sterile, continuavo a fissare il soffitto, avevo la mente un po' confusa, guardai giù, mancava qualcosa, sentii il panico assalirmi poi la porta della mia stanza si spalancò all'improvviso, accidenti che sogno che è...

  • “Giusy...” - disse piano

  • “Ciao Guido!” - gli risposi cercando di sorridere ma notando che facevo fatica a fare tutto, mi sentivo stremata

  • “Oddio!Amore mio ci hai fatto prendere un colpo...”

  • “Scusate!Non volevo...” - dissi mentre lui mi stringeva fortissimo

  • “Come ti senti?!”

  • “Stanca!” - risposi, sentì la sua mano sulla mia guancia e chiusi gli occhi d'istinto

  • “Sono viva o sono in paradiso?!” - gli chiesi

  • “Sei viva e sei qui con me, in più ti stanno aspettando due bellissimi esserini... - mi disse, io lo fissai improvvisamente cosciente di quello che mancava, la mia pancia lo fissai spaventata - Sono bellissimi!E stanno crescendo a vista d'occhio!” - le lacrime iniziarono a scorrermi sulle guance imperterrite

  • “Speriamo che sia l'ultima!” - dissi cercando di fare una battuta

  • “L'ultima cosa?!”

  • “L'ultima volta che finisco in ospedale...” - risposi capendo che Guido non era in vena di cogliere senso dell'umorismo da quattro soldi

  • “Si, direi che hai esagerato! - rispose sorridendo e continuando ad accarezzarmi una guancia – Sei bellissima!”

  • “MMMM!Non sei mai stato capace di mentire Leinez, tu sei bellissimo, il bianco a me non ha mai donato!”

  • “Nemmeno tu sei capace di mentire” - rispose strappandomi un sorriso

  • “Cosa è successo?” - gli chiesi sentendo le forze che piano piano riaffioravano

  • “Cosa è l'ultima cosa che ricordi?” - mi chiese

  • “Tanta confusione, poi un dolore atroce alla pancia, Antonella che mi guardava preoccupata e qualcuno che urlava!Ma credo che l'ultimo punto sia nei miei sogni...” - dissi chiudendo gli occhi cercando di riprendere fiato

  • “No, non te lo sei sognato!Sono stato io ad urlare!”

  • “Tu?E perché?!” - chiesi

  • “Ok!Allora ti spiego... - disse sedendosi sulla sponda del letto, visto dalla mia posizione sembrava ancora più alto, immenso oserei dire, i capelli non erano più lunghi sulle spalle, ora li portava corti e ne faceva risaltare gli occhi verdi, era sempre stato imponente ma con il passare degli anni si era aggiunto il fascino e la classe che lo contraddistingueva, i vestiti strambi avevano lasciato spazio a completi da uomo consoni alla sua professione ma ora vederlo seduto accanto a me, le spalle un po' ricurve, la barba di due giorni e lo sguardo preoccupato mi riportarono alla mente vecchi ricordi con cui proprio non volevo più avere a che fare – Ti sei sentita male a casa, eravamo alla festa per il compleanno di Martin e hai perso i sensi, poco prima che tu li perdessi io mi sono accorto che qualcosa non andava e nel mentre che mi avvicinavo tu stavi già collassando ed è lì che ho tirato un urlo, ti abbiamo portato in ospedale di tutta fretta, causando un tamponamento, un ingorgo e passando quattro semafori rossi – io sgranai gli occhi spaventata – Giuro non so come Gonzalo abbia evitato di farci ammazzare tutti!”

  • “Gonzalo?!”

  • “Si quando mi ha sentito urlare si è precipitato ad accendere la macchina, mentre io cercavo di farti rinvenire nel sedile posteriore della auto, Gonzalo guidava e Bruno sventolava un fazzoletto bianco fuori dal finestrino!Ah dobbiamo pagare le multe di Gonzalo che arriveranno... - disse, io sorrisi divertita – Arrivati in ospedale i dottori hanno deciso di operarti d'urgenza e hanno fatto nascere i bambini.”

  • “Oh dove sono voglio vederli!” - dissi cercando di alzarmi ma Guido mi trattenne sul letto

  • “Aspetta non ho finito! - il mio sguardo si fece allarmato – Dopo che i bambini sono nati e messi in incubatrice i dottori hanno scoperto che all'interno del tuo utero c'era un tumore maligno!”

  • “Cosa?!” - chiesi sentendo gli occhi pizzicare agitandomi

  • “No, Giusy ti prego non ti agitare!!” - disse cercando di calmarmi

  • “Guido che stai cercando di dirmi...?!” - sentendo una lacrima scendere giù per la guancia prontamente raccolta dalla mano di mio marito che mi fissava tra il tenero e il triste

  • “Hanno dovuto asportarti l'utero tesoro mio...”

  • “No, non è vero!” - dissi tremando

  • “Giusy è stato per il tuo bene...”

  • “No!No!Non è possibile è uno scherzo vero, uno dei tuoi adesso ti metterai a ridere come fai sempre...ti prego Guido dimmi che è uno scherzo!Ti supplico...” - ora singhiozzavo forte sopra la spalla di Guido mentre lui mi teneva stretta, il pensiero di non poter mai più mettere al mondo dei figli mi terrorizzava, rimasi immersa in quell'abbraccio per un tempo imprecisato quando sentimmo bussare alla porta cercai di ricompormi ma fu un tentativo vano, Patty si affacciò da essa e senza dire nulla mi fissò sapevo già cosa voleva dirmi e li ricominciai a piangere disperata.

 

 

Note dell'autore:

 

Scusate abbiate pazienza ma sto piangendo, vi giuro che non avrei mai immaginato che la storia prendesse questa piega, passare dalla felicità alla disperazione era una situazione a cui non volevo arrivare ma alla fine eccomi qui!Mi dispiace per Giusy e soprattutto mi dispiace, probabilmente, di aver scritto strafalcioni medici. Scusate ancora!! A volte pensi che una cosa possa andare in una maniera ma in realtà va completamente in un altra. Comunque la seconda parte è un pezzo liberamente ispirato alla fine della sesta stagione di One Tree Hill, altra serie a cui io tengo in maniera particolare e ovviamente a Lucas e Peyton. Spero vi sia piaciuto molto più di quanto sia piaciuto a me scriverlo. Un bacio alla prossima.

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