Sister's Complexity

di supermafri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sister's Complexity
- TRADUZIONE -

Capitolo 1



 
 
Rinto Kagamine era il primogenito di una delle più facoltose famiglie giapponesi, e quindi era sovente coccolato dai genitori. Pur avendo tutto quanto, continuava a provare l’amarezza della solitudine. Mamma e papà erano sempre occupati, pertanto gli toccava giocare da solo. Non aveva nessun amichetto poiché gli era stato riferito che sarebbe stato solo una cattiva influenza, ma qualche volta desiderava avere un altro fratellino.
‘Sì, un fratello sarebbe davvero figo.’ Avrebbero potuto giocare a calcio fuori nell’immenso giardino.
Così, quando sua madre annunciò di essere incinta, vivamente sperò che fosse un maschietto. La donna, d’altra parte, voleva una femminuccia da poter vestire e da cui trarre ispirazione per le prossime collezioni. Sì, Keiko Kagamine era una famosa designer e suo padre, Shuichi Kagamine, il Presidente di varie compagnie nel paese, come la Kagamine Records, Kagamine Toy Company… Erano veramente troppe perché il povero ragazzo le potesse ricordare.
Quando la mamma di Rinto diede vita ai piccoli, ebbe ciò che entrambi volevano: due gemelli.
Rinto non riusciva davvero a credere quanto fossero piccoli. Durante la visita all’ospedale, vide suo padre tenere in braccio un bambino, mentre la madre allattava l’altro.
“Ciao, figliolo.” Lo salutò l’uomo dopo aver visto entrare una fluente chioma bionda.
Rinto annuì in risposta, mentre si avvicinò alla madre. La donna gli sorrise. “Questa è Rin, la tua sorellina.” Il ragazzo mise il broncio alle sue parole, ma scrollò le spalle fissando la piccola.
“Vuoi tenerla in braccio?” Chiese Keiko al figlio dopo aver sfamato la bimba.
“Posso?” Pronunciò, non riuscendo a contenere l’eccitazione.
“Ma certo. Stai attento a lei, ok?” Disse mentre pose gentilmente Rin fra le sue braccia.
E proprio quando la strinse a sé, non poté far altro che sorridere. “Ciao Rin, sono il tuo Aniki.” La bambina batté le mani, come se fosse in grado di capirlo. “E’ così piccina e carina.” Sussurrò Rinto guardandola.
“Ovvio, ha preso tutto da me.” Mamma Keiko prese in giro papà Shuichi.
“Pregavo per un maschietto, ma anche lei va bene.”
I suoi genitori si scambiarono un’occhiata prima di ridere allegramente.
“Rinto, tu hai un fratellino.”
“Eh?”
Suo padre gli fece segno di avvicinarsi e il ragazzo obbedì, stringendo ancora la piccola Rin che giocherellava con le sue bionde ciocche.
“Questo è il tuo fratellino Len.” Shuichi mostrò lui la dolce creaturina. Somigliava tremendamente alla bimba aggrappata al suo petto.
“Com’è possibile?”
“Sono gemelli, Rinto.”
“Oh.”
“Posso prendere anche lui?” Domandò teneramente Rinto.
“Certo, cedi Rin alla mamma così puoi tenerlo in braccio.” E così lasciò la piccola alla madre e si affrettò a raggiungere il fianco del papà.
Shuichi diede Len a suo figlio, ma appena Rinto lo toccò, il bimbo cominciò a piangere.
“Ssssh. Len, sono il tuo fratellone.” Spiegò. Il bambino ignorò il suo commento e tirò forte i capelli del ragazzo.
“Ittai! Len lascia andare! Len!”
Shuichi immediatamente soccorse il figlio e accolse Len fra le sue braccia.
“Geez, che male.” Rinto si massaggiò la testa mentre Len continuava a piagnucolare. “Deve proprio odiarmi o qualcosa del genere.”
La risata della gemellina si diffuse per tutta la stanza e grazie a ciò anche il fratellino interruppe il pianto.
“Oh Rin, sei proprio un angioletto.” Notò sua madre dare un bacio a Rin.

Da quel giorno Rinto vide un immagine a cui sentiva di non aver mai appartenuto.







 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Sister's Complexity
- TRADUZIONE -

Capitolo 2




Dopo otto mesi, Rinto venne lasciato indietro: sua madre si prendeva cura di Rin, mentre suo padre non perdeva d’occhio Len. Provava una forte gelosia delle attenzioni che i gemelli ricevevano.
Li odiava tanto da incolparsi per aver espresso quel desiderio.
Un giorno, tornò a casa, la mamma era occupata a preparare la cena e il papà giocava con Len al secondo piano.
Trovò la dolce Rin intenta a disegnare con una matita in mano. Sospirò e buttò a terra lo zaino. Si distese sul divano e iniziò a guardare la televisione. Non era affatto concentrato sul film che trasmettevano. Era impegnato ad odiare i gemelli. Era così arrabbiato che era impossibile trovare rimedi per la sua ira.
Comunque, notò la sua sorellina tirare i suoi pantaloni.
“Che c’è, Rin?” Sbuffò. “Non sei soddisfatta delle attenzioni che ti dà la mamma che vuoi anche le mie?”
La piccola sollevò le braccia per farsi stringere al petto del fratello. Era deciso ad ignorarla, ma i suoi occhioni da cucciolo e il cipiglio sul volto gli fecero ingoiare l’orgoglio.
“Sei felice?” Rinto chiese ancora completamente stizzito, ma venne preso alla sprovvista dopo aver sentito la sua sorellina asciugargli le lacrime con il suo bavaglino.
Rinto era così scioccato che poté solamente rimirare Rin. Sentiva come se Rin lo avesse capito, compreso. D’altra parte, la piccola finì di asciugare le stille sull’occhio destro, procedette con il sinistro e quando ebbe terminato rise e batté le manine, gioiosa.
Rinto non poté fare a meno di sorridere, era proprio come il loro primo incontro.
“ANKI*!” Disse la bambina, gettando le braccia al collo del ragazzo.
“Eh? Nani**?” Rinto rimase sorpreso ancora una volta.
“Anki!” Urlò ancora la bimba e ridacchiò.
“Non può essere. Tu hai appena dett-”
“Anki!”
“Cos’era quello?” Keiko corse in salotto. “Ho sentito Rin parlare?”
Rinto annuì. “Lei ha dett-”
“Anki!” e rise ancora.
“Oh mio dio! Tesoro! Rin ha detto la sua prima parola!”
Il suono dei passi del papà si sentiva chiaramente, mentre fece la sua comparsa con il tenero Len fra le braccia.
“Cosa ha detto?”
“Rin, dì a papà cosa hai detto un attimo fa.” Chiese sua madre, che la strinse a sé, sostituendo l’abbraccio del fratello. “Anki!” Pianse la piccola cercando nuovamente il calore di Rinto.
“Awe, lei ti adora proprio, Rinto-chan.” Keiko sospirò quando il marito scosse la testa.
“Non riesco a credere che nessuno dei due abbia detto ‘Mama o Papa’” Soffiò Mr. Kagamine.
Keiko colpì delicatamente la sua schiena. “Andiamo caro, alla fine hanno detto le loro prime parole.”
“Qual è stata la prima parola di Len, comunque?” Domandò il figlio, tenendo fra le braccia una Rin tutta felice e contenta.
“Win. Questa è stata la prima parola di Len.”
“Win? Perché ‘Win’?” Di tutte le parole.
“Penso volesse dire Rin. Siccome tua mamma continua a chiamare tua sorella.”
Rinto scrollò le spalle e tornò a guardare la sua sorellina.

Lui non avrebbe mai pensato che si sarebbe davvero affezionato a sua sorella.


 
***

 
 
 
Angolo Significati
Anki*: deformazione della parola giapponese aniki. Termine giapponese utilizzato per indicare con rispetto il fratello maggiore. Rin, essendo ancora piccolina, storpia le parole.
Nani**: formula giapponese che significa cosa.







 

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