intrighi di famiglia

di valeserenity
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i lorenzi ***
Capitolo 2: *** i maglia ***
Capitolo 3: *** una melodia soave come il vino ***
Capitolo 4: *** partenze ***
Capitolo 5: *** sig.re lorenzi ho un grosso favore da chiederti. ***
Capitolo 6: *** il concerto ***
Capitolo 7: *** anime gemelle ***
Capitolo 8: *** passato presente futuro primaparte ***
Capitolo 9: *** passato presente futuro secodaparte ***
Capitolo 10: *** tornare a casa ***
Capitolo 11: *** il mio cuore batte se tu mi sorridi ma se mi sfiori si ferma ***
Capitolo 12: *** più di ieri meno di domani ***
Capitolo 13: *** pensavo che la mia vita sarebbe stata un sogno ***
Capitolo 14: *** la vecchia donna maria è tornata ***
Capitolo 15: *** perdonami figlio mio ***
Capitolo 16: *** ti amo bambina mia ,tuo padre ***
Capitolo 18: *** andata e ritorno per l'inferno perfavore ***
Capitolo 19: *** sono una lorenzi ***
Capitolo 19: *** per un breve attimo ho vissuto davvero ***
Capitolo 20: *** mi comprerò la mia felicità ***
Capitolo 21: *** che inizino i giochi ***
Capitolo 22: *** se mi dici il tuo segreto io ti dico il mio ***
Capitolo 23: *** giustizia è fatta ***
Capitolo 24: *** la mia vita perfetta ***



Capitolo 1
*** i lorenzi ***


Siamo nella Toscana degli anni 40 .

La storia che sto per narrarvi parla di due famiglie borghesi rispettate dall'alta società borghese .

Erano due famiglie unite da una amicizia fatta di interessi sociali .

Le rispettive padrone di casa erano amiche sin dall'infanzia e insieme avevano frequentato il più prestigioso collegio femminile dell'italia .

Quando furono diventate donne in età di marito avevano avuto il matrimonio di prestigio che si addiceva al loro rango e avevano voluto abitare vicino.

Erano i Lorenzi una famiglia che si era dedicata da generazioni alla medicina e i Maglia famiglia che possedeva molte terre .

Il sig.re Lorenzi Luigi era un dottore sensibile e attento ai suoi pazienti ,ma era anche indifferente e infedele alla moglie Donna Maria .

Era stato costretto a sposarla ,per salvare il buon nome della sua famiglia dai debiti di gioco ereditati dal padre.

Ne era stato affiscinato all'inizio Donna Maria era una bellissima donna ,ma frivola ,arrogante ed egoista ,per lei contava solo l'apparenza.

I loro rapporti erano peggiorati ,quando durante una epidemia di tifo ,non gli aveva permesso di visitare un bambino di tre anni gravemente malato, perche la sua famiglia era troppo povera per pagare la sua parcella.

Il bambino morì la notte stessa e lui non se lo perdonò mai.

Poi c'era viola ,l'unica figlia che aveva avuto da quella donnaccia ,come la chiamava lui.

Viola aveva dieci anni ,era come lui sensibile ,gentile ,generosa e limpida ,troppo fragile per tenere testa alla madre,ma finchè lui fosse stato in vita l'avrebbe protetta sempre.

Spesso si trovava a pensare stupito “come poteva essere così delicata quella bambina ,nata da due persone così diverse”.

Dalla madre viola aveva preso solo la bellezza,ma niente di più .

La sua viola aveva i capelli di un castano ramato ,raccolti in due trecce che le incorniciavano il viso perfetto ,chiara di carnagione e con la pelle di porcellana ,colorata da due gote rosse e occhi azzurri limpidi come il cielo in estate e labbra carnose e rosee .Il fisico asciutto e aggraziato .

Il sig.re Luigi amava con tutto il cuore quella bambina e si opponeva in tutti modi alla educazione rigida della moglie,non voleva che diventasse come quella donnaccia.

No non avrebbe permesso che quel bellissimo fiore venisse spezzato .

Certo l'educazione era importante e così aveva fatto costruire un patio vicino al laghetto della tenuta,la figlia avrebbe studiato all'aria aperta lontano dal controllo ossessivo di donna Maria ,almeno durante tutta la bella stagione.

Era nel patio che ogni primavera faceva trasferire il piano che la sua viola amava suonare.

Seduto nel suo studio da marzo a ottobre poteva ascoltare le melodie composte dalla sua bambina .

Viola aveva talento per la musica e lui amava spiarla dalla finestra del suo studio .

Un giorno, durante una giornata calda e ventilata, i riflessi dell'acqua del lago e le frasche dei salici ,che aveva fatto piantare alla nascita della bambina , avevano fatto sembrare la bambina una fata,così il sig.re Luigi quando passava tempo con la figlia la chiamava amorevolmente “fatina della musica.”

il laghetto divideva anche la tenuta dei Lorenzi a quella dei Maglia.

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Capitolo 2
*** i maglia ***


I Maglia era una famiglia di imprenditori. Il sig.re Lorenzo aveva eriditato dal nonno il pallino del vino e grazie all'impegno e ai soldi di famiglia era riuscito ad ottenere un vino speciale e passava le sue giornate in vigna come un comune contadino .La sera poi rientrava in casa e dopo un bagno caldo si infilava i suoi abiti costosi e passava le sue serate davanti al camino con un bicchiere di vino abbracciato alla moglie . la sig.ra Maglia era figlia di banchieri ,si chiamava Lucia ed era fredda e calcolatrice ,ma innamorata del marito ,per lei era stato un colpo di fulmine e avrebbe fatto di tutto per conquistare quell'uomo. Grazie alla sua bellezza e alla sua intelligenza aveva portato alla fortuna la tenuta del marito ,conquistandone il cuore. Si il sign.re Lorenzo inizialmente non era contento di un matrimonio combinato ,lui voleva sposare una contadina del luogo ,ma la sua famiglia si oppose e combinò le nozze con lucia figlia di banchieri. Per stizza non volle nemmeno incontrarla neanche una volta, prima del matrimonio ,ma dopo sei mesi dalle nozze quella donna si fece spazio nel suo cuore . prima imparò a lavorare la terra e poi dopo averne carpito i segreti si buttò alla ricerca di investitori e di contadini capaci,solo per far avverare il sogno del marito. Produrre un vino degno di un re , il vino Maglia. Dal loro amore erano nati due maschi ,orgoglio del sig.r Maglia , la nascita di quei figli lo aveva fatto innamorare ancora di più di quella donna. Gli aveva dato tutto soldi ,figli e lo aveva aiutato a realizzare il suo sogno e lui gli era grato e la venerava come una dea. I loro figli si chiamavano Emanuele che aveva vent'anni e Marco di dodici anni . Emanuele si era sposato da poco ,con la figlia di un investitore . Era stata l'astuzia di donna lucia che aveva fiutato l'affare. Il padre della ragazza ,infatti voleva comprare delle piantagioni di caffe' in brasile ,e lei calcolatrice come era voleva la ricchezza dell'oro brasiliano per il suo figliolo. Era dovuta scendere a compromessi ,il figlio avrebbe dovuto sposare la figlia ,una giovane appena diciasettenne fragile e con una bellezza triste per niente affascinante ,ma andava bene e Emanuele che era come la madre non aveva storto troppo il naso . Emanuele non amava lavorare la terra ,era un ottimo affarista ,dote probabilmente eriditata dal nonno materno. Quando la madre gli propose le nozze aveva accettato ,dopotutto la ragazza era bella ,ma non troppo ,in salute e sottomessa .Era il suo tipo ,se la sarebbe fatta bastare , i soldi che avrebbe ricavato sposandola lo avrebbero appagato. Marco invece era come il sig.re lorenzo ,amante della terra e inutili erano gli sforzi di donna Lucia per farlo studiare ,lui riusciva sempre a scappare ,rifugiandosi nella vigna. Era un ragazzo ribelle ,ma buono ,sempre sporco di terra ,dalla carnagione olivastra ,con occhi e capelli corvini e anche se aveva solo dodici anni aveva un fisico piazzato . Era un Maglia in tutto e per tutto. Donna Lucia perse la speranza che quel figlio diventasse un affarista. Quando faceva salotto con le sue amiche descriveva emanuele come la mente e marco il braccio . erano una macchiana da lavoro ben oliata i suoi figli e insieme avrebbero fatte grandi cose,loro erano il futuro della famiglia Maglia. Si i suoi figli erano come lei e suo marito e questa la riempiva di orgoglio.

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Capitolo 3
*** una melodia soave come il vino ***


Donna Lucia una volta al mese si recava a far visita all'amica ,quel giorno era una giornata speciale era il compleanno della figlia dei Lorenzi . Convinse il marito e il figlio Marco per accompagnarla ,si sarebbe tenuto un aperitivo per festeggiare il compleanno della ragazzina e si festeggiava anche l'ammissione al conservatorio di viola. donna Lucia "marco ti prego accompagna tua madre dai nostri amici ,voglio farti conoscere ai nostri amici ,solo qualche ora ,poi sarai libero."pregava il ragazzo dall'ora di colazione e finamente lui si arrese e acconsetì"madre non è che mi vuoi far sposare la loro figlia come hai fatto con emanuele ,io non sono come lui quando mi sposerò sarà solo per amore". Donna lucia mentre faticava a imbellettare quel suo figliolo gli rispose"ma..... cosa vai a pensare sei ancora piccolo , comunque vedrai dicono che viola sia molto affabili ti divertirai". così uscirono da casa e si diressero verso la tenuta dei Lorenzi . La festa era iniziata da poco e donna Maria stava iniziando a perdere la pazienza ,Viola era sparita. Gli invitati chiedevano di lei e lei non si faceva trovare . "mocciosetta viziata dove si sarà cacciata ,cosa penserà la gente .Lo so io cosa penserà che non sono capace di educare mia figlia ,che non so farmi rispettare ."pensava tra se a se mentre porgeva i suoi saluti ai suoi invitati ,sforgiando un sorriso che non lasciava intravedere la rabbia. Con furbizia si avvicinò al marito ,sembrava che volesse solo prenderlo a braccetto e dargli un bacio sulla guancia ,ma invece lei si era avvicinata per ringhiargli a bassa voce "trova quella tua figlioletta e portala qui ,mi sta facendo fare una pessima figura, o giuro che non vedrà mai la dannata porta del conservatorio". il sig.r lorenzi sorrise avvicinò le labbra all'orecchio della donna e gli rispose di petto"sei stata tu a volere la festa ,non viola .sei e rimmarrai una donnaccia ". chiese compermesso e si allontanò .Agli occhi di tutti quella scena era sembrata molto carina , i signori Lorenzi che amoreggiavano in pubblico ,solo donna Lucia conosceva la vera situazione e con molta indiscrezione si avvicinò e chiese all'amica "stai bene cosa è successo?". Bevendo un sorso di champagne Maria le rispose "viola mi farà impazzire doveva proprio essere come suo padre ,quanto odio quell'uomo". Nel frattempo Viola si era rintanata nel suo angolino ,nel patio che papà gli aveva fatto costruire ,la luna faceva luce e lei guardava il suo pianoforte "presto ,si presto da domani potrò suonare quanto voglio ,mi mancherai solo tu papà."pensò sedendosi sullo sgabello del pianoforte e senza accorgesene comiciò a suonare una melodia a caso . Marco stava passeggiando in giardino ,stufo del chiacchiericcio borghese ,annusava l'aria ,poteva sentire l'odore della sua vigna anche da li ,ma poi una musica soave e dolce lo distrasse. seguì la melodia e vide quella ragazzina suonare ,la melodia che suonava gli ricordava il suo vino. "ciao tu devi essere viola ,allora è vero che sei una pianista bravissima."disse e pulendosi la mano sul vestito per paura che fosse sporca di terra gliela porse"piacere io sono Marco Maglia". La ragazza si tirò dritta subito "oh mio dio se tu sei qui vuol dire che la festa è gia iniziata , mia madre mi ucciderà ". Strinse la mano al ragazzo ,ma era visibilmente preuccupata. Marco aveva sentito una volta parlare suo padre e sua madre di Donna Maria ,suo padre non la stimava molto e così vedendo quella ragazzina così agitata decise che doveva aiutarla .Qualcosa in lui lo spingeva a proteggerla e così la prese per mano e la rassicurò "penso io a te ,tu però reggimi il gioco ,va bene.". Viola arrossì e con un filo di voce disse "ci proverò ,però sai mia madre " . "Si lo so comè ,ma i tipi come lei me li mangio a colazione "rispose girandosi verso la ragazza con un sorriso sghenzo ed ecco i suoi occhi incrociarono i suoi . il suo cuore smise di battere per un attimo ,si era perso nei suoi occhi blu ,era davvero molto bella ,se madre natura avesse avuto un volto sarebbe stato il suo,ma una voce stridula interuppe quella magia . "ragazzina dove sei stata ,mi hai fatto fare una figuraccia ,meno male che domani parti ,in conservatorio ti insegneranno un po di educazione",era Donna Maria ,arco ora capiva perchè il padre non l'amava molto ,si ridesto da quel sogno e rispose in modo beffardo a donna Maria "mi scusi sig.ra Lorenzi è colpa mia ,ho chiesto a viola di suonare per me ,ma non ci siamo accorti del tempo.Comunque sua figlia è molto brava sarà il conservatoio che imparerà qualcosa da lei." Donna Maria si stizzi "questo deve essere il moccioso di lucia ,quello che sta sempre in mezzo al fango "pensò lei . Anche se era madre non sopportava i bambini ,ma sopratutto i ragazzini . aprì bocca subito per rispondere a quel maleducato ragazzo"si ,si va bene ora andiamo ,mi avete fatto perdere gia abbastanza tempo". Mentre si avvicinarono alla porta di ingresso Donna Maria prese per un braccio Marco e lo tirò a se e gli disse "torna da tua madre e resta vicino a lei e non ti avvicinare più a viola ". Lui si liberò dalla presa e susurrò anche lui qualcosa all'orecchio della donna "sapete vostro marito ha ragione ,siete una donnaccia" e corse via portandosi viola con se verso la festa e quando entrarono in stanza alzando la voce presentò la ragazza "signori e signore so che fino adesso vi sarete annoiati ,ma ecco a voi viola la migliore pianista del mondo". Viola lo guardò sbalordita ,quel ragazzo le piaceva .Era forte ,osava sfidare tutti per fino sua madre ,assomigliava un po' al padre ,"chissa come sarà arrabbiata"pensava divertita . Ora non aveva solo suo padre che la proteggeva ,aveva un amico finalmente ,e così divertita stette al gioco entrò nella sala e fece l'inchino . Donna Maria era molto adirata non avrebbe perdonato tanto facilmente quel che era successo e sopratutto quel ragazzino insolente.

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Capitolo 4
*** partenze ***


Era il giorno dopo la festa,il giorno della partenza di viola.

Tutti i camerieri della casa lorenzi erano indaffarati a preparare e caricare i bagagli di viola sull'auto a vapore nuova fiammante.

Gia donna Maria aveva voluto sostituire la carrozza obsoleta con una macchina e naturalmente con autista.

Lei non voleva essere di meno alle sue amiche.

Il sig.re luigi aveva dormito male quella notte,pensava e ripensava a quanto sarebbe stata vuota la casa senza la sua dolce viola.

La mattina si alzò di buon ora ,svegliò la ragazzina e fecero una lunga passeggiata e per finire una abbondante colazione.

Erano gli ultimi istanti che avrebbe passato con lei ,poi avrebbe dovuto aspettare le vacanze di Natale per stare un po' insieme.

“Papà non essere triste puoi sempre venirmi a trovare ogni domenica”disse un po' malinconica Viola al padre.

“certo piccola fatina della musica ,ma non sarà come averti a casa ,ma sono felice che vai a studiare il piano “rispose il padre con gli occhi lucidi.

Dopo colazione ,tutto era pronto ,viola attendeva davanti alla grande porta della villa che sua madre scendesse dalle sue camere ,almeno per salutarla.

Con grande delusione della ragazza questo però non successe.

Il dottore si accorse quanto viola desiderasse un abbraccio da quella fredda madre .

Gli appoggiò il braccio su una spalla e la strinse verso il suo petto “andiamo piccola ci stanno aspettando ,tua madre non scenderà ha una forte emicrania”dentro di se Luigi ribolliva dalla rabbia ,si ripromise che quella sarebbe stata l'ultima volta che quella donnaccia ferisse di proposito la figlia.

Si misero in viaggio ,le strade tortuose della campagna faceva sobbalzare la macchina.

Erano ormai giunti al bivio che portava sulla strada principale e li proprio in mezzo alla strada c'era un cavallo fermo e il suo cavaliere.

La macchina si fermò e l'autista con fare prepotente disse “spostati ragazzo!!!”.

Viola fu attirata dal nitrire del cavallo e scese dalla macchina rimase per un attimo senza fiato ,quello era Marco Maglia.

Cosa ci facesse li non lo aveva proprio capito .

Marco scese da cavallo lo legò al primo albero vicino e si avvicinò a Viola e baciandola sulla fronte disse”non potevo lasciarti partire senza salutarti ,scusa il modo ,ma mia madre non voleva asciarmi venire stamattina a casa tua.

Volevo solo salutarti e dirti che quando sarai di ritorno per le vacanze vorrei che suonassi per me.”e sorridendogli salto in sella al cavallo e ripartì al galoppo senza dar modo di replicare a viola.

Viola tornò in auto e riprese il suo viaggio .

Il cuore gli batteva forte e dentro di se pensava a quello strano ragazzo conosciuto la sera prima e che l'aveva difesa dalle grinfie della madre.

“viola, viola chi era quel ragazzo?”chiese Luigi alla figlia riportandola alla realtà.

“lui era Marco Maglia il piu giovane dei figli dei Maglia voleva solo salutarmi ,sai gli piace la mia musica e ieri mi ha difeso da una sgridata di mia madre.”rispose la figlia.

Con un tono un po' divertito Luigi continuò “a bhe allora mi piace . Se è riuscito a tenere testa a tua madre ,non è come quella affarista di sua madre”.

Il viaggio fu lungo e quando arrivarono al collegio ,tra padre e figlia fu un triste addio.

Erano da poco passate le 7 di sera quando Luigi fu di ritorno e appena aprì la porta incrociò gli occhi di sua moglie .

Qualcosa in lui scattò dentro ,rabbia e risentimento presero il sopravvento, gli si gettò addosso come una furia.

Con le grandi mani afferrò le braccia di Donna maria stringendole fino a farla urlare ,la sbattè contro un muro e urlò”è l'ultima volta che hai ferito apposta nostra figlia ,ti proibisco di rivederla ,da oggi in poi ogni volta che Viola tornerà a casa tu partirai per un viaggio ,mi hai capito bene !!!!”

La donna non poteva credere a quello che stava succedendo ,ma per la paura fece solo un cenno con il capo e il viso gli si rigò ,non era mai stata umiliata così.

La morsa sulle braccia si fece meno stretta e luigi aggiunse “ora voglio che prendi una valigia ,mettici dentro cio che ti pare e vattene da tua cugina per un po' non voglio rivederti per un bel pezzo.

Quando tornerai sarò io a partire e faremo così fino a quando uno di noi non morirà.”

La donna spaventata corse via nelle sue stanze e fece esattamente come gli aveva ordinato il marito.

Quando uscì dalla grande porta per prendere l'auto si girò indietro a guardare la sua casa e vide quell'uomo che l'aveva appena scacciata come fosse un topo di fogna vicino a una finestra”sig.re lorenzi luigi mi hai umiliato ,ma stai pur certo che vivrò più di te e quando sarai morto schiaccerò sotto i piedi quella tua adorata figlioletta “disse a bassa voce mentre entrava in auto.

 

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Capitolo 5
*** sig.re lorenzi ho un grosso favore da chiederti. ***


In casa Lorenzi tutto era tornato alla normalità ,o almeno sembrava.

Luigi si dedicava ai suoi pazienti e per una volta a tutti i suoi pazienti ,Viola era in collegio per studiare e donna Maria era da piu di una settimana a milano da sua cugina.

Luigi era tranquillo ,certo gli mancava Viola ma ogni domenica andava a trovarla e passavano la giornata visitando Pisa .

Pranzavano in un bel ristorantino ,passeggiata tra le vie e poi i saluti .

Donna Maria invece passava le sue giornate a far compere e se la spassava di tanto in tanto con qualche imprenditore,per non creare disturbo alla cugina e per non dare troppe spiegazioni su quello che faceva aveva anche preso un attico in affitto .

Tutto sommato la soluzione impostagli da quel suo marito non era male ,ma odiava sempre lui e provava sempre risentimento verso quella sua figlia.

Ogni tanto le scriveva delle lettere fredde solo per far vedere al colleggio che lei che era la madre si preuccupava per la sua figlioletta.

I Maglia invece proseguivano la loro vita come sempre .

Era quasi inverno e finita la vendemmia i due coniugi partivano per un viaggetto ,quell'anno sarebbero andati in brasile a trovare il figlio maggiore .

Con loro grande rammarico decisero di lasciare a casa Marco ,doveva studiare e poi a lui i viaggi in mare non piacevano così il sig.re Maglia decise di chedere al suo stimato amico dottore di ospitare il figlio fino a febbraio .

In un pomeriggio autunnale il sig.re luigi ruicevette un invito dal suo amico lorenzo Maglia:

Carissimo Luigi ,

io e la mia signora voremmo avere il piacere di invitarti a casa nostra per una cena.

Voremmo discutere con te di una nostra preuccupazione e chiederti un grosso favore che solo tu puoi onorare.

Maglia Lorenzo

 

all'inizio fu un po' sorpreso da quell'invito ,sapeva benissimo che le loro mogli erano molto amiche

e che sicuramente Maria aveva raccontato tutto all'amica ,solo per farlo apparire un mostro .

Decise di accettare ,una settimana era lunga ora che era quasi inverno e lui si sentiva solo.

 

La sera a casa dei Maglia fu accolto con molta ospitalità anche da Lucia che era una persona schietta e non avrebbe resistito dire ciò che pensava se avrebbe saputo di quel che aveva fatto a Maria la sera della partenza di viola.

Fu sollevato .

Prima si misero in salotto a parlare un po' del più del meno .

Poi cenarono e fu presente anche quel ragazzino che era corso a cavallo a salutare Viola .

Lo squadrò bene ,ma capì che anche lui come Viola era limpido,meno fragile e ne fu contento.

Dopo cena si sedettero in salotto e mentre fumavano un sigaro e sorseggiavano un brandy Lorenzo si fece coraggio e chiese all'amico quel suo favore “ Luigi noi dobbiamo partire il suocero di mio figlio si è ammalato e dobbiamo raggiungerli in brasile staremo via per cinque mesi all'incirca ,ma...”

Luigi ribatte “bhe io sono un medico non so niente di vigne come potrei ….”

lorenzo si mise a ridere “sei matto le mie vigne sono a riposo adesso e ho degli ottimi coltivatori che se ne prenderanno cura ,il fatto è....”e si fermò un po' imbarazzato.

“su forza Lorenzo non girarci troppo intorno dimmi cosa vuoi che faccio e la farò” rispose luigi ormai incuriosito .

“dovrestiospitareMarcomiofiglioacasatua “rispose lorenzo tuttodun fiato e velocisimamente.

Luigi scoppiò a ridere “sei sicuro che tua moglie voglia lasciarlo con me e non con mia moglie?”

“per l'amor di dio con lei no !” disse donna Luisa che si era affacciata alla porta del salone .

“scusatemi volevo solo salutarvi .Luigi sono affezionata a Maria ,ma non le lascerei mio figlio ,non è portata per fare la madre e tu lo sai ,sai i domestici mormarano “arrossì luisa con quell'ultima frase.

“bene ok mi avete convinto spero solo che il vostro ragazzo non si annoierà con me ,quando dovreste partire ?”disse luigi.

“fra una settimana “rispose donna luisa sollevata e continuò” mi sono permessa di scrivere a maria ,le ho chiesto se a lei stava bene e mi ha risposto che per lei non faceva nessuna differenza ,tanto non sarebbe tornata fino a primavera.”

“Allora è tutto perfetto ,farò preparare la sua stanza e voi domenica farete portare i sui bagagli a casa mia . Dopo colazione verrò a prenderlo e andremo insieme a trovare viola ,mi pare di aver capito che al tuo giovane piaccia la musica della mia viola e domenica lei darà il suo primo concerto “. propose Luigi .

“bene che magari tu non riesca a far venire voglia di studiare al mio figliolo “disse il sig.re lorenzo .

Si strnsero la mano e si congedarono.

Mentre tornava a casa il sig.r Lorenzi era felice non sarebbe stato solo per l'inverno in quella grande casa e pensò che per natale sarebberò partiti per roma e sarebbero andati a trovare sua madre .

La sua famiglia per natale faceva sempre delle grandi feste si riunivano tutti e lui a causa di donna Maria non aveva più potuto prenderne parte .

Piano piano stava trovando un modo per essere felice .

 

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Capitolo 6
*** il concerto ***


Quella domenica arrivò in fretta ,il sig.re Luigi come promesso andò a prendere Marco.

Il ragazzo stranamente era ben vestito e pulito,la sig.ra Maglia lo aveva lustrato per benino.

Insieme arrivarono al collegio e Viola come sempre corse incontro al padre ,ma nel vedere che non era solo si sorprese . Fu felice però.

“papà che ci fa qui Marco.”chiese sorpresa la ragazza.

“I Maglia dovevano partire per un viaggio importante e Marco sarà nostro ospite fino a febbraio.”rispose il padre.

“bene ,ma come mai la mamma non si è opposta sai lei.....”ma si interruppe ,non sarebbe stato carino dire davanti al ragazzo che la madre lo odiava dal primo istante che lo aveva visto.

“non ti dispiace vero se sono venuto anch'io a sentire il tuo primo concerto”chiese timidamente il ragazzo.

“certo che no”rispose Viola sorridendo.

L'iddilio fu interrotto dall'arrivo di donna Maria “oh buon giorno marito e buon giorno Viola “

“ah gia ci sei anche tu ragazzo”aggiunse con disprezzo.

“forza viola andiamo in camera tua ti devi preparare ,ti ho comprato un vestito a milano e voglio che lo indossi non voglio che sfiguri davanti alle altre ragazze, voglio che tu sia la più bella”continuò con aria quasi amorevole.

“va bene madre andiamo. Papà ,marco noi ci vediamo in sala”disse Viola ,contenta per una volta di stare con sua madre ,forse era cambiata.

Luigi e Marco si guardarono e fecero spallucce .

Luigi che conosceva bene la donna sapeva che quel gesto non era per viola,ma solo per lei ,voleva solo che tutti parlassero di lei ,di come era bella la figlia e del grande talento che aveva ,gia voleva brillare della luce della figlia,ma finchè questo non feriva Viola era inutile fare una scenata.

 

Il concerto iniziò suonarono molte giovani promesse ,chi con il clarinetto ,chi con il violino e per ultima Viola che fu presentata con tutti gli onori possibili.

“signori e signore il concerto è quasi giunto al termini ,ma prima di congedarvi abbiamo lasciato per ultimo una pianista che è nella nostra scuola solo da poco ,ma è la migliore pianista che la nostra scuola ha avuto negli ultimi anni . Il pezzo che vi suonerà è stato composto da lei . Ecco a voi Lorenzi Viola “disse la preside del collegio.

Viola entrò ,salì sul palcoscenico, era bellissima .

I capelli erano raccolti da una parte e le cadevano dolcemente sulla spalla destra ,il vestito che indossava era bianco con un taglio ad impero impreziosito con fili d'oro.

Nella sala si iniziò a sussurare ,c'era chi diceva che sembrava un angelo ,la sig.ra Maria si pavoneggio come un pavone in amore .

Quando Viola iniziò a suonare ,tornò il silenzio e tutti sembravano ipnotizzati da qualla melodia.

Il sig.re luigi stentò a trattenere le lacrime ,Marco rionobbe subito quella melodia ,era quella che stava suonando la sera della festa,e perfino donna Maria fu conquistata per una volta dalla figlia.

Alla fine del concerto ,tutti in sala si alzarono in piedi per applaudire la talentuosa ragazza.

Dopo il concerto ci fu un apertivo .

Tutti cercarono di parlare con viola e i genitori di quella straordinaria pianista ,anche la preside si avvicinò ai sig.ri Lorenzi”oh vostra figlia è un angelo pieno di talento ,la nostra scuola non poteva fare acquisto migliore”disse.

Luigi stava per rispondere ,ma Maria non si fece sfuggire l'occasione per vantarsi e rispose “oh si ,la nostra viola ha sempre amato la musica ,è nata per suonare il pianoforte e poi è così bella.....”e continuò a pavoneggiarsi per ore con gli altri genitori .

Quando fu l'ora di andar via per la prima volta fece un gesto che lasciò di stucco perfino Luigi ,abbracciò la figlia e le disse di essere fiera di lei.

Viola pianse,forse con la sua musica era riuscita davvero a conquistare la madre.

Non fu così ,dopo il concerto le lettere che viola riceveva da sua madre si fecero più rare.

Solo il sig.r luigi aveva capito che brava attrice fosse quella donnaccia.

Viola però non ne soffrì molto era ammirata e invidata dai suoi compagni ,suo padre e Marco ogni settimana venivano a trovarla e le feste di natalizie erano vicine e quell'anno sarebbero partiti tutti insieme per Roma per una grande festa ,così subito dopo la festa dei morti si mise a comporre un altra canzone da suonare a quattro mani al pianoforte .

Sua nonna Gemma ,che era la nonna paterna ,le aveva scritto subito dopo il concerto , congratulandosi dei suoi successi e l'aveva informata che anche a lei piaceva molto suonare il pianoforte e che era suo desiderio suonare insieme a lei alla festa della vigilia di natale.

 

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Capitolo 7
*** anime gemelle ***


Ormai era solita dopo le lezioni rimanere in classe per comporre la sua musica .

Viola chiudeva gli occhi e pensava alla sua casa ,al suo giardino ,al laghetto ai pomeriggi passati a suonare nel suo patio e al profumo pungente del mostio che durante la vendemmia di casa Maglia le riempiva le narici e le note si scrivevano quasi da sole.

I pomeriggi li passava così dal concerto ,ma il freddo pungente di dicembre la riportava alla realtà,il camino si era spento ,era ora di tornare in stanza .

Quel pomeriggio aveva finito di provare la sua melodia e uscendo dall'aula per tornare in stanza si sentì chiamare da una ragazza era catrina una fanciulla di quindici anni dai capelli biondi con la quale aveva stretto una amicizia profonda .

Era la sua compagna di stanza ,e in poco tempo erano diventate molto amiche .

“Viola ero venuta a chiamarti ,sapevo che ti avrei trovato qui. Hai finito la tua musica di natale ?

Le cameriere hanno finito le valige e la preside ci aspetta per cena.”disse Catrina.

“certo ho finito tutto ,se non fosse stato per il freddo mi avresti trovata ancora in classe.”arrossì Viola.

“lo sapevo sei la solita ,non avevo mai visto una ragazza del primo anno impegnarsi tanto,farai strada davvero nella musica”rispose sistemando un ciuffo di capelli di viola dietro l'orecchio.

“catrina quando torniamo dalle vacanze natalizie voglio iniziare a comporre una melodia anche con le parole . Io suonerò e tu canterai con la tua voce cristallina. Voglio che il tuo ultimo concerto di fine anno sia memorabile”disse Viola prendendo per mano l'amica.

“sei fantastica se solo fossi arrivata prima in questa scuola ….. uff... che peccato che io sia all'ultimo anno ,però promettimi che resteremo sempre amiche.”aggiunse catrina sorridendo.

“certo ,sempre amiche.”affermò viola.

La mattina seguente le ragazze del collegio erano in fermento ,tutte pronte per la partenza.

“Viola eccoci sei pronta per partire ?ti ho fatto preparare un baule con dei vestiti nuovi per le feste”disse il padre della ragazza .

“Certo papà possiamo andare,ma Marco ?”rispose Viola.

“è in macchina che ci aspetta ,presto o perderemo il treno “rispose con un sorriso gentile luigi.

Il viaggio in treno fu un po' pesante ,ma per fortuna che il signor Luigi aveva prenotato una cucetta solo per loro tre ,così poterono giocare a carte ,a scacchi ,leggere e viola ogni tanto prendeva in mano il suo spartito e chiudendo gli occhi per ripassare a mente la sua melodia muovendo anche le dita come se stesse suonando un piano invisibile.

Marco vedendo quella scena,non riusciva a trattenere un sorriso di ammirazione e gentilmente disse “ti piace proprio suonare ,quando ti vedo così assorta mi immedesimo in te ,certo a me piace curare la terra ,ma ci metto la stessa passione”.

Viola potè rispondere con tutta sincerità ,il padre era andato a vedere se era pronto la cena “lo so sai, ogni tanto quando avevo bisogno di ispirazione facevo una passeggiata ed li che ti ho visto la prima volta ,ed ho potuto comporre la melodia che ti piace tanto grazie a quella visione: tu ,tuo padre e vostri dipendenti chini ed attenti sulle vigne a curarle come fossero bambini appena venuti al mondo,quel profumo selvatico ,ma dolce e fruttato nello stesso momento ,che riempiva il vento come a volersi fare trasportare e così ho chiuso gli occhi e riempendomi i polmoni di quel profumo le note mi sono apparse come se volesse farsi udire oltre che odorare.”

Il suo viso divento rosso ,era la prima volta che condivideva con qualcuno le emozioni del suo cuore e il viso si fece più caldo quando Marco le rispose solo con due parole”è bellissimo”.

Rimasero in silenzio fino a quando il padre di viola si riaffaccio nella cabina per chiamarli.

Entrambi si sentivano troppo giovani per provare quei sentimenti ,ma era come se le loro anime si fossero riconosciute e gridassero la libertà di potersi amare e proteggersi ,bhe avrebbero dovuto aspettare ancora qualche anno per il momento, quelle due anime irrequiete dovevano accontentarsi di essere solo amiche.

Arrivarono a Roma verso le cinque del mattino ,l'aria era pungente,ma meno fredda di Pisa ,si afrettarono a prendere una carozza per concludere quel viaggio.

Arrivarono a casa della nonna Gemma e furono sorpresi quando ad aprire la porta trovarono donna Maria.

Il pensiero dei tre era lo stesso”cosa ci faceva lei qui?”.

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Capitolo 8
*** passato presente futuro primaparte ***


Marco e viola furono accompagnati nelle loro rispettive stanze da donna Maria che rimase in silenzio fino ad una grande porta “forza ragazzo di campagna entra questa è la tua stanza ,presto verrà una cameriera a portare i tuoi bagagli e a disfarli “disse con una vena che le pulsava sulla fronte come si aspettasse una risposta pungente da quel ragazzo che odiava ,era sull'attenti pronta a ribattere qualsiasi colpo basso da quel ragazzo ,ma Marco si chiedeva ancora “che diavolo ci fa lei qui”pensando tra se e se ,così donna Maria ne aprofittò ancora una volta per punzecchiare il ragazzo e prendersi la sua rivincita ,dopo tutto era solo un ragazzino “ah ragazzo ,fatti un bagno ,puzzi di terra come al solito e rimani nella tua stanza fino a quando il maggiordomo ti verrà a prendere per portarti nella sala da pranzo . Ci siamo intesi? Qui siamo tra gente altolocata”.

Marco si girò di scatto come a volerla fulminare ,ma viola fu più veloce di lui a rispondere alla madre”Si chiama Marco ,non ragazzo e abbiamo tutti bisogno di un bagno dopo un viaggio ,quindi perfavore accompagna anche me nella mia stanza ,profumo anch'io di terra,madre”.

Donna Maria non poteva credere alle sue orecchie spinse il ragazzo nella stanza e chiese la porta si girò verso Maria e preparò la mano per un sonoro schiaffone che a li a poco avrebbe colpito in pieno volto la fanciulla ,ma una mano sottile rugusa ,ma ben curata afferrò il polso di Donna Maria.

“non provarci neanche hai capito Maria “disse nonna gemma ,poi girandosi verso Viola aggiunse “ma cosa ti insegnano in quel collegio ,devi portare rispetto a tua madre hai capito ragazzina? Ora seguimi Viola ti porto nelle tue stanze e tu Maria vai nello studio ,mio figlio vuole parlarti ,ah e vorrei trovarlo tutto intero al mio ritorno ,sai qua siamo tra gente altolocata ricordi?”.

“nonna Gemma sa essere pungente quando vuole “penso viola seguendola due passi dietro di lei.

 

Pov Viola

non posso crederci mia madre è qui . Ci rovinerà le feste ,ormai ho capito che di me non le frega niente ,odia mio padre e Marco.

Ma cosa ci fa qui? Pensavo che avrebbe passato le feste con sua cugina.

I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di mia madre .

Ecco lo sapevo non avrebbe resistito a prendersi la sua rivincita su marco dopo l'affronto alla festa del mio compleanno.

La sento parlare sembra educata ,ma dopo essere stata quattro mesi da sola ho capito perchè mia madre la chiama donnaccia .

Certo non insulta nessuno ,ma dalla sua bocca è come se uscissero frecce velenose.

La studio e li ferma in attesa che marco reagisca ,ma credo che come me sia ancora scioccato per la sua fastidiosa presenza.

Eccoli li l'insulto che aspettavo uscisse fuori dalla sua bocca “ragazzo fatti un bagno puzzi di terra come al solito”.

Qualcosa in me è scattato ,marco l'ha fulminata con gli occhi ,ma so che per educazione stavolta lascerà correre ,in questi due mesi ho imparato un po' a conoscerlo .la mia bocca si apre e rispondo a mia madre ,nel mio cuore è come se il mare sia in tempesta ,so che dopo me ne pentirò ,ma non lascerò che lo insulti apertamente per tutte le feste lui non puzza di terra ,profuma di mostio selvatico e a me piace.

Mi sento che le guance stanno arrossendo a pensare al profumo di Marco ,mia madre però non si accorge di niente ,sta per mollarmi un ceffone .

Non importa ,se lo farà vuol dire che ho vinto io per la prima volta ,vuol dire che l'ho lasciata a bocca aperta.

Cosa mi sta succedendo ?solo sei mesi prima non mi sarei mai permessa di affrontarla ,ma sono contenta ,non avrò più bisogno che mio padre mi protegga sempre da lei .a cambiarmi forse è stato il collegio ,forse è stata catrina no è stato Marco io tengo a lui.

La mia mente grida tengo a lui e lui tiene a me.

Mia nonna è intervenuta salvandomi da quel gesto infame ,ma mi sono presa una bella ramanzina appena arrivata in camera.

“viola lo sai che i rapporti tra i tuoi sono gia tesi ,bambina mia . So che stai crescendo e verrà il giorno che ti prenderai le tue rivincite su tua madre ,ma non qui non ora .”mi disse mia nonna.

Annui solamente aveva ragione ,la mia anima si sentiva ancora donna dopo la rivelazione che avevo fatto a Marco .

Anima mia sono ancora piccola abbi pazienza,verrà il tempo che ti lascerò libera di volare ,pensai nella vasca da bagno.

 

 

Nello studio il signor luigi stava aspettando ,quella donnaccia ,sua moglie ,che ci faceva qui pensava nervosamente.

Sentì bussare alla porta e disse”avanti entra”

Le parole uscirono subito da sole e senza filtro dalla bocca del signor luigi come per passare in vantaggio”che diavolo ci fai qui ,ti avevo ordinato di starci il più lontano possibile ,e tu cosa fai vieni da mia madre per natale ,tu che non ci sei mai venuta venire constringendomi a stare lontano dalla mia famiglia,domani fai le valige e te ne vai capito”quell'ultima parola venne quasi urlata.

Donna maria si schiarì la voce pronta per la battaglia e finalmente potè rispondere a quell'odiato marito”usa dei termini meno volgari dott.re Luigi ,mi ha invitato tua madre ,cosa avrebbe pensato la gente nel vedermi ospite da mia cugina a natale senza di voi ,così lei mi ha scritto che dobbiamo risolvere i nostri problemi e che devo tornare a casa dopo le feste con voi , visto che stiamo ospitando quel ragazzo in casa nostra perciò mio caro resto qui ,ti assicuro che vorrei essere altrove ,ma lo sai l'apparenza prima di tutto“ .

Il signor luigi diventò paonazzo in viso “quando ti fai montare come una cagna in calore da quel tuo industriale non mi pare che ti importi molto dell'apparenza”.

“luigi!!!!!”donna gemma entrò nello studio sapeva che si stava combattendo una guerra all'ultimo insulto e ci aveva gia pensato il suo defunto marito a metterla in imbarazzo per quei suoi vizi e ci aveva messo anni per rifarsi un nome si era anche dovuta risposare per non finire sotto un ponte ,no non avrebbe permesso che quella loro guerra si svolgesse in casa sua ,non sotto natale ,non quando la casa era piena di ospiti e così prese la parola”ascoltatemi bene voi due ,questa è casa mia e finche starete qui vi porterete rispetto ,fingete ,tenetevi a dovuta distanza se volete ,ma qui quei termini così volgari non si usano ,Maria dopo capodanno con una scusa partirai per pisa e li aspetterai il ritorno di mio figlio con il vostro ospite ,poi farete quello che vorrete .intesi?”

i due annuirono esi guardarono in cagnesco

 

Pov donna Maria

Uscì dallo studio ,soddisfatta mio marito sapeva del mio bell'imprenditore ,che si la montava come una cagna in calore e a lei piaceva.

Per anni ero stata umiliata e respinta da Luigi che preferiva “accoppiarsi”con la servitù piuttosto che con me ,solo quando Donna Gemma lo aveva pregato di dargli un nipote ,luigi visitò per un breve periodo il mio letto ,perche dopo due mesi di visite coniugali come le chiamava lui , ero rimasta incinta.

Gia se non fosse stato per il desiderio di donna Gemma di un nipotino sarei rimasta vergine a vita.

Gia e avrei sprecato la mia dote,la mia vita, il mio essere donna per quell'uomo insignificante.

Non era quello il mio sogno da ragazzina ,quando con Luisa parlavamo di matrimonio .

Le dicevo sempre voglio un uomo ricco ,rispettato e che dia un po' di brio alla mia vita.

Luisa arrossiva e mi rispondeva “ma Maria che dici”

io le rispondevo ridendo “bhe che c'è ! un po' di pepe ci vuole siamo fatti di carne “

E invece i miei genitori mi avevano venduta per comprarsi un titolo nobiliare a quell'uomo che sembrava resistere al mio fascino ,freddo come tutti gli uomini di scienza .

La prima notte di nozze mi baciò castamente sulla fronte e se ne andò a dormire in camera sua ,non capì mai cosa avessi sbagliato ,ma qualcosa in me si spezzo ,così decisi di fare la prima mossa ,fore era timido .

Mi stavo aggirando nel corridoio per cercare le stanze di mio marito ,ancora non conscevo bene la casa ,ma dei rumori ,anzi no dei gemiti attirarono la mia attenzione verso una porta socchiusa ,mi affacciai senza fare alcun rumore e lo vidi .

Lui aveva preferito passare la sua notte di nozze con una cameriera e lasciare me da sola in quel freddo letto.

La guardai attentamente non era neanche avvenente ,una ragazza normale esile con un piccolo seno eppure lui aveva l'aveva preferita.

Qualche mese dopo mi accorsi che la donna era gravida ,approfittai dell'assenza di luigi, partito per un viaggio e la chiamai nello studio e cacciai lei e quel suo bastardo che portava in grembo ,fui buona però le diedi dei soldi che le sarebbero bastati per almeno i primi tre anni di vita di quel suo mocciosetto.

Quando luigi tornò da quel viaggio lo aspettai e lo affrontai appena entrò in casa gli dissi”la tua prostituta personale e quel tuo figlio bastardo sono partiti , non ti preuccupare le ho dato dei soldi ,almeno io non l'ho illusa ,ah e ancora una cosa da oggi in poi mi porterai rispetto ,puoi fartela con chi vuoi ,ma non con la servitù di questa casa ,se mi metterai ancora in una situazione del genere dirò tutto ai miei genitori e tua madre finirà in mezzo a una strada .hai capito?” fu una soddisfazione immensa per me vedere che non reagiva ,ma che obbidì ,so che mi tradiva sempre ,ma non in casa mia .

Passò un anno dopo quel pomeriggio dove avevo ripreso in mano il mio orgoglio ,mia suocera ci aveva appena fatto visita e per tutto il tempo madre e figlio avevano litigato.

La prima volta che venne in camera mia mi fece quasi ribrezzo ,sentivo il profumo economico della donna con il quale forse era stato poche ore prima .

Non fu neanche delicato eppure come dottore sapeva il dolore che una donna provava la prima volta che accoglieva un uomo dentro di lei .

Mi prese da dietro come se fossi una sgualdrina non si fermò neanche quando mi sentì urlare per il dolore ,non per il piacere di sicuro e come avrei potuto era stato così violento ,non si spogliò neanche si era abbassato solo leggermente i pantaloni e aveva scostato leggermente la mia biancheria intima ,finì presto però e uscì dalla mia stanza . il sangue mi scorreva tra le gambe e le lacrime per il dolore appena provato mi bagnavano il viso e li lo vidi prima che uscisse dalla mia stanza tirar fuori un taccuino e segnare la pagina con la data odierna .

Fece così per dieci giorni poi più niente .

Una mattina ,dopo una quindicina di giorni ,a colazione mi chiese “ti sono arrivate le mestruazioni?”

Rimasi imbarazzata alla sua domanda,ma mi feci forza e risposi “si due giorni fa “

rimasi ancora più allibita quando mi chiese “quanto ti durano in genere?”

ancora una volta mi feci forza e risposi guardandolo negli occhi “cinque giorni” .

Poi tornò nel silenzio e lo vidi di nuovo tirar fuori quel suo dannato taccuino e segnò delle date.

Avevo capito voleva ingravidarmi .

Mentre facevo colazione pensavo che forse con un figlio le cose tra noi sarebbero cambiate.

Una settimana dopo quella imbarazzante colazione ,venne in camera mia presto ,stavo ancora dormendo ,mi svegliai di soprassalto .

Luigi aveva infilato due dita nella mia vagina ,come se volesse controllare qualcosa .

“luigi che modi sono ...”gli dissi .

Ma lui mi zittì “sei nel tuo periodo fertile ,prima finisce questo calvario e meglio è per entrambi “mi disse e cominciò di nuovo la maratona ,ma stavolta durò solo cinque giorni.

Ero quasi nel periodo che dovevano arrivare le mestruazioni ,ma quel mese era differente il seno mi faceva male ,gli odori mi davano fastidio ,vomitavo spesso.

Dopo cinque giorni che attendevo di trovare la biancheria sporca di sangue ,andai nello studio di Luigi .

Bussai attesi che mi disse avanti entrai ,lo guardai non sapevo neanche come iniziare il discorso ,ma lui si e mi disse “ti sono arrivate?” .

Le lacrime ,mi scendevano non so se per la felicità per quella vita che forse stava crescendo dentro di me o se perchè quella era la fine di quelle marotene che poi mi costringevano a vomitare ogni volta che lui usciva dalla mia stanza,comunque risposi “no ,e ho dolori al seno ,vomito e perfino l'odore del mio profumo mi da alla nausea”.

Alzò gli occhi dalla sua scrivania e mi guardò “bene sei incinta così i tuoi genitori e mia madre saranno felici ,ora va a riposarti io devo andare a visitare un bambino “

mi ferì di nuovo neanche così gli importava di me ,poi qualcosa mi colpì .

Nel pronunciare “devo andare a visitare un bambino “il viso gli si fece teso e preuccupato e gli occhi erano lucidi .

Capì subito chi era il bambino lo guardai ,toccava a me adesso comandare dopo due mesi che ero stata ingravidata come si faceva come il bestiame.

“non ci pensare neanche ricordi cosa ti dissi quella volta ,le ho dato di soldi non sei l'unico dottore”dissi irremovibile.

Mi guardo e con le lacrime agli occhi si avvicinò e si inginocchiò ai miei piedi “ti prego sta morendo ,fammelo vedere ,morirà e io non lo avrò mai visto ,non avrò mai visto i suoi occhi”

Lo guardai a lungo stavo per dargli il permesso di andare ,poi mi ricordai della prima volta che mi prese ,al dolore fisico e mentale che avevo sopportato ,eppure sapevo ,lo avevo visto con i miei occhi che era un amante dolce ,ma con me non ebbe nessuna pietà così lo guardai dritto negli occhi ,mi misi una mano sul ventre e gli dissi”tuo figlio è qui al sicuro nel mio ventro che tu hai riempito ,non hai nessun altro figlio da conoscere ,ci siamo intesi ?”.

Mi girai e me ne andai ,mentre stavo attraversando la porta mi urlò contro”sei una donnaccia”e da allora quello è il modo in cui mi chiama tutte le volte che ne ha l'occasione.

 

 

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Capitolo 9
*** passato presente futuro secodaparte ***


Pov Luigi

 

Eccomi di nuovo qui in questo studio che mi ha visto crescere .

Da ragazzino ci venivo per studiare con mio padre o per essere ripreso da lui o da mia madre per le mie mancanze .

Da giovane uomo ,dopo la morte di quel padre che ci aveva rovinato con i suoi vizi ci venivo per rintanarmi e pensare a come risolvere i problemi di famiglia ,troppo grandi per la mia giovane età.

Guardo dalla finestra e vedo lo stesso panorama di allora ,era più o meno lo stesso periodo, le feste di natale .

Mia madre mi aveva convocato nello studio ,ingenuamente pensai che avesse trovato una soluzione al problema,ma mai avrei pensato che la sua soluzione era un matrimonio .

Le chiesi ringhiando “sei impazzita madre dovrei sposare una sconosciuta ,solo per i suoi soldi ,e poi che razza di gente è ,vendono la figlia solo per un titolo che fra qualche anno non avrà più valore e in cambio pagano i debiti di mio padre con la dote della figlia,e poi lo sai io e...”

mia madre mi interuppe bruscamemente”tu e chi anna per caso? Ancora lei ?luigi svegliati hai ventotto anni, tutti i tuoi amici sono sposati e hanno gia figli e tu giochi ancora con le cameriere ,la vita non e questa ,non la tua purtroppo ,anche se tuo padre non ci avesse lasciato un mare di debiti non l'avresti potuta sposare. Facciamo così tu sposa questa ragazza ,si chiama Maria è molto bella e nella casa dove andrai a vivere Anna verrà con te se non riuscirai ad amare Maria ,avrai Anna ,tutti gli uomini hanno un amante.”

Così quella primavera mi sposai .

Mi trasferì a pisa come aveva voluto Maria ,lei voleva stare vicino ai suoi affetti ,ad una amica che era sposata da quando aveva sedicianni e aveva gia un figlio .

Anna partì con me, sapevo che avrei fatto male a lei e a Maria ,ma non potevo fare altro che accettare il destino.

La notte di nozze avrei voluto passarla con Maria era così diversa da Anna più bella ,ma il mio cuore apparteneva a lei ,solo ad anna e così baciai Maria sulla fronte e andai in camera dove anna mi stava aspettando.

L'abbracciai con le lacrime agli occhi e le dissi “non ci riesco sono solo tuo “lei non disse niente mi baciò e ci abbandonammo alla passione.

Qualche mese dopo le cose non erano cambiate anzi peggiorarono ,anna era incinta e sospettavo che Maria lo sapesse ,non era mica stupida,dovevo trovare una soluzione ,volevo fuggire con lei ,mia madre dopo tutto non aveva più bisogno dei soldi della famiglia di Maria ,si stava per risposare qualche mese ed era fatta sarei stato libero ,mi spiaceva solo per Maria.

Decisi di partire per qualche giorno per trovare un posto per me anna e il bambino ,avevo deciso di andare a chiedere aiuto ad un mio amico collega.

Quando tornai Anna era stata scacciato e pagata per togliere il disturbo ,Maria aveva ragione l'avevo illusa.

Non ebbi più notizie di anna per almeno un anno o forse erano due .

Mia madre fece pressione per un erede ,ecco un altra volta si intrometteva nella mia vita.

Ci pensai quel pomeriggio dopo la sua partenza ,un figlio mi avrebbe fatto sentire meno solo in quella casa.

Mi ero ripromesso di non odiare Maria lei aveva fatto quello che qualsiasi donna avrebbe fatto in quell'occasione,ma poi non ci riuscì e le feci male apposta,per punirla.

Per fortuna ,dopo due mesi era incinta ,ma non potè godere neanche di quella gravidanza ,due giorni prima avevo ricevuto una lettera da Anna ,il mio bambino stava morendo di tifo ,sapevo che non avrei potuto fare niente ,ma se non c'ero stato al suo primo respiro ,ci sarei stato almeno mentre esalava l'ultimo .

Non fu così Maria aveva imparato a leggermi in viso e capì subito che stavo mentendo non dovevo visitare nessun bambino o per lo meno non era un bambino qualunque ,ma quello di Anna.

Dovetti cedere le armi ,ma da quel giorno la odiai con tutto me stesso .

Solo la nascita di viola riportò la gioia nel mio cuore.

Ed eccomi ancora qui sento la voce di mia madre ridestarmi dai ricordi .

Mi sta ringhiando contro “devi smetterla di comportarti così ,possibile che dopo tanti anni la odi ancora così”.

Mi giro di scatto “oh adesso basta tu non sai un bel niente ,tu non sai come tratta la mia viola,come tratta le persone ,i suoi soldi non ti servono più oramai e da me allora cosa vuoi ,hai distrutto le nostre vite ,la mia ,la sua quella di anna ,ma non vi permetterò di distruggere quella della mia bambina ,tu ...tu .. ora ho capito sei proprio come lei una donnaccia ecco perchè mio padre ….”

mi fermai mia madre stava piagendo ,uscì dallo studio per l'ultima volta ,dopo le feste sarei partito e non avrei più messo piede in quella casa.

 

 

Le feste passarono e dopo capodanno ,la famiglia lorenzi al completo e Marco partirono ,tornarono in quella casa vuota e fredda .

Quando furono a casa i coniugi lorenzi si chiusero in studio e parlarono .

“Maria se vuoi puoi restare o andare ,sei libera di fare quello che vuoi ,noi non siamo felici e ci facciamo del male,ma ti prego non fare del male a nostra figlia .”disse Luigi .

La guerra era finita .

“se tu permetti vorrei restare però vorrei di tanto in tanto tornare a Milano per incontrare bhe tu sai chi.. , perchè non cerchi Anna e ricominciate ,manteremmo le apparenze ,ma almeno saremo felici “rispose Maria che aveva finalmento ritrovato un po' di umanità.

Con le lacrime agli occhi Luigi rispose alla moglie “anna è morta di tifo dopo dieci giorni dalla morte di....”.stava ormai singhiozzando .

“oh capisco, mi spiace Luigi . Ti prometto che cercherò di recuperare con Viola “rispose Donna Maria sfiorando una mano all'uomo come per confortarlo.

Uscì dalla stanza ,aveva capito che l'uomo che aveva odiato per tanti anni aveva bisogno di star da solo ,se solo si sarebbero parlati così molti anni prima le loro vite sarebbero state diverse pensò .

Un futuro nuovo si affacciava nella famiglia lorenzi.

 

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Capitolo 10
*** tornare a casa ***


Brasile

 

I signori Maglia erano in brasile da quasi due mesi ,la malattia dell'imprenditore Di Moro stava peggiorando . Aveva preso la febbre gialla,i dottori non avevano dato molta speranza.

Il dieci gennaio ,infatti, morì.

La signora Maglia si impegnò per preparare il funerale e per il rientro della salma in italia e di tutta la famiglia.

Iniziò mandando un telegramma a casa dei Lorenzi.

 

Famiglia Lorenzi salperemo per L' Italia il 25 febbraio

stop

Il sig.r Di Moro è deceduto il 10 gennaio

stop

 

La moglie del figlio Emanuele ,si chiamava Valentina e alla morte del padre ebbe quasi una crisi isterica,si chiuse nella sua stanza fino alla partenza per l'italia e si rifiutò di vedere tutti .

Emanuele dovette sobbarcarsi della vendita dei terreni e della tenuta .

Madre e figlio ne furono soddisfatti però, avevano ricavato una bella fortuna ,avevano guadagnato tre volte di più del valore delle terre che avevano in Italia.

 

Pov Emanuele

 

Finalmente L'avventura in brasile è finita.

Posso tornare a casa ,nella mia patria ,qui è una giungla senza nessuna comodità ,un angolo dimenticato da Dio.

Io e Valentina riprenderemo in mano la nostra vita.

Sono sicuro che si riprenderà ,magari mettendo anche su famiglia.

Non la amo ,ma le voglio molto bene ,è così dolce ,mi spiace che soffra molto.

 

La nave sbarcò in italia il quattordici Marzo e la famiglia Maglia fu ospite a casa Lorenzi per la cena .

Stranamente fu una cena piacevole senza nessun battibecco e la sign.ra Luisa ne fu sorpresa .

Luisa e Maria dopo cena si chiusero nella sala da the e parlarono.

 

“Maria ,mi sembri cambiata ,l'aria che si respira è più serena ora,cosa è successo”chiese Luisa all'amica.

“niente di che ,abbiamo solo deposto lascia da guerra ,almeno per 'ora ,ci siamo ridati la libertà ,sai Luigi non mi chiama più donnaccia . Riesco anche ad avere un rapporto più sereno con Viola ,certo anche la lontananza aiuta ,lei dopo le feste è tornata al conservatorio , ma una volta al mese vado a trovarla, ho notato che ora è meno bambina ,anche se ha solo 11 anni .

Marco si è comportato benissimo.”rispose Maria.

Luisa fu sollevata a sentire quelle parole ,era stata sempre in pena per la sua amica,le cose però sembravano davvero cambiate e ne era felice.

La Famiglia Maglia al completo tornò a casa ,la bella stagione stava arrivando .

 

Pov Marco

sono felice di essere di nuovo a casa ,mi spiace solo che adesso non vedrò più Viola tutte le domeniche ,certo posso sempre scriverle ,ma fino a giugno non avrò più occasione di rivederla .

Mia cognata mi sembra molto triste ,bhe certo le è appena morto il padre e i miei non sanno neanche fingere che la cosa gli dispiaccia,ho sentito parlare mio fratello e mia madre hanno guadagnato una fortuna.

Ma che ce ne facciamo di tutti quei soldi se la povera Valentina soffre come un cane.

 

 

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Capitolo 11
*** il mio cuore batte se tu mi sorridi ma se mi sfiori si ferma ***


I mesi passarono ,era ormai Giugno ,marco non stava più nella pelle l'estate era alle porte ,le scuole erano finite Viola sarebbe tornata fra solo due giorni e anche lui aveva terminato gli studi con il suo tutore e a settembre sarebbe entrato in un collegio per studiare medicina .

Essere stato con il sig.r Luigi per quasi cinque mesi e averlo accompagnato nelle sue visite lo aveva fatto appasionare e aveva deciso di diventare anche lui un dottore.

Luisa quando Marco gli disse il suo desiderio rimase a bocca aperta ,non poteva crederci ,finalmente quel ragazzo aveva capito cosa fare della sua vita .

Non avrebbe mai pensato che stare a casa dei Lorenzi ,avrebbe portato un efetto positivo nella sua vita.

 

Viola di ritorno dal colleggio trovò Marco ad aspettarla nello stesso incrocio in cui il ragazzo aveva praticamente bloccato la macchina quando era partita per il collegio .

Stavolta però non scese dalla macchina ,abbassò il finestrino e disse gioiosamente “ciao ,ci vediamo dopo ,mi hai promesso di insegnarmi di andare a cavallo e poi devo farti sentire una canzone che ho composto per te”

il ragazzo le sorrise “va bene vengo a casa tua nel pomeriggio”

“viola !ti pare il caso che una signorina per bene si comporti così dare appuntamenti per strada ,dobbiamo lavorare sulla tua educazione ,sei quasi una donna ,non puoi comportarti come una selvaggia,non sei un maschio”la rimproverò Maria.

Stavolta era stata lei ad andarla a prenderla ,ora passava più tempo con lei .

Viola si ricompose e rispose alla madre”scusa MAMMA ,me lo ripete sempre anche madame selen ,ma sono così felice di essere a casa “. La ragazza aveva cominciato a chiamare donna Maria mamma subito dopo la pascqua ,i rapporti tra di loro erano totalmente cambiati ,non sapeva cosa fosse successo ,ma i suoi ora erano più sereni ,certo sua madre faceva avanti indietro da Milano spesso ,suo padre si dedicava al suo lavoro serenamente e finalmente erano felici.

 

Pov Viola

entrai in camera mia ,sul letto trovai una divisa da amazzone ,mi girai verso mia madre con un espressione enigmatica.

Lei mi sorrise “bhe avevi detto che volevi imparare ad andare a cavallo ,quel ragazzo è molto bravo ,me lo ha detto sua madre e una signorina per bene sa anche cavalcare”.

Fu la prima volta che abbracciai mia madre ,per una volta mi aveva capito .

Mia madre rimase con le braccia alzate ,stupita da quel contatto e poi rispose al mio abbraccio .

I nostri cuori furono scaldati dall'amore tra madre e figlia era come quando è mattina e il primo raggio di sole cerca di farsi spazio per scaldarti.

 

Nel primo pomeriggio dopo aver pranzato con mio padre ,vidi partire mia madre per Milano sarebbe stata via per un mesetto ,io e marco ci saremmo potuti divertire senza troppe regole di bon ton.

Sapevo che mia madre ci teneva ,e anch'io iniziavo a capire che era importante ,ma se per un mese sarei stata spensierata non sarebbe caduto il mondo.

Marco arrivo in groppa al suo cavallo, nero come la pece .

Era un bellissimo cavallo e marco in groppa a quel cavallo sembrava il principe azzurro delle favole che mio padre mi leggeva quando ero piccola,certo il principe azzurro aveva un cavallo bianco ,ma lui era Marco.

Nella sua tenuta da cavaliere ,era bellissimo ,gli occhi azzuri spiccavano con la sua carnagione olivastra,il suo torace si era allargato da questo inverno,era diventato anche più alto.

Era normale aveva quasi quindici anni ,anche i ragazzi del conservatorio erano così,ma nessuno di loro poteva competere con lui .

Il mio cuore acellerò i battiti ,e ne perdeva uno ogni volta che lui mi sorrideva ,e quado mi aiutò a salire sul cavallo ,che papà mi aveva regalato per i buoni risultati che avevo ottenuto al conservatorio,credo di essere arrossito.

 

Pov Marco

 

Viola è tornata fra poco staremo un po' insieme .

Avevo saputo dal signor Luigi che aveva intenzione di regalare un cavallo a viola .

Lo ho anche accompagnato a comprarlo .

Bhe io me ne intendevo più di lui .

Ma non avrei mai pensato che mi aveva chiesto di accompagnarlo anche per parlare.

“marco ,io vorrei chiederti di stare vicino alla mia bambina ,ho notato il vostro feeling ,cerca di proteggerla ,voglio solo la sua felicità,e credo che tu possa aiutarla ad essere felice ,se io un giorno non potrò più stagli accanto ,voglio poter essere tranquillo che lei abbia te.”ecco le sue parole erano state queste.

Non capì subito il suo discorso e lui lo capì .

“marco non spaventarti ,non voglio che tu sposi mia figlia,io voglio per lei un matrimonio d'amore ,ma anche per te ragazzo . Ma anche un amico è importante e poi ora siete giovani.”mi spiegò meglio e così compresi.

Comprammo il cavallo e tornammo a casa e lo stesso giorno scrissi a Viola che le avrei insegnato ad andare a cavallo.

Lei ne fu entusiasta.

Ed eccomi qua ,mia madre ha voluto che mi facessi bello .

“Marco ,Viola è una signorina per bene ,quest'anno farà dodici anni e non puoi presentati vestito da contadino da lei.”mi disse.

Io sapevo che a lei non sarebbe importato come era vestito ,ma per fare contento mia madre l'assecondai ,e forse ho fatto bene ,viola quando mi ha visto è arrossita.

Forse però è colpa mia ,sono rimasto come uno stoccafisso nel vederla nella sua tenuta da amazzone.

Ma da quando viola ha il seno? ,certo è piccolino ,non è come quello di Valentina ,ma lei è una donna.

Comunque è bellissima ,più bella di quando l'ho conosciuta.

La sua figura è più sinuosa ,ha un accenno di seno ,i capelli raccolti in una treccia che le cade sulla spalla ora sono ambrati con dei rflessi rossi ,si è anche alzata ,ha le gambe molto lunghe ,il viso è meno da bambina ,le sue mani sono piu sottili e coperti da dei guanti bianchi e i suoi occhi ,o i suoi occhi sono la cosa più bella che io abbia mai visto ,io ci vedo il mare.

Il mio cuore batte velocissimo ,ma perde un battito ogni volta che mi sfiora.

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Capitolo 12
*** più di ieri meno di domani ***


Pov Marco

 

Avevamo solo dodici anni lei e quindici io ,eppure i nostri sentimenti crescevano .

Quella ragazzina dai capelli ambrati e dagli occhi azzuri mi aveva conquistato ,sapevo che per me sarebbe esistita solo lei .

Viola era ancora un po' piccola per provare il sentimento dell'amore ,eppure non era una semplice amicizia .

A volta faceva i capricci ,se non la accontentavo metteva il muso ,la bambina che ancora era in lei a volte si faceva ancora vedere ,mentre altre volte la donna che stava sbocciando emergeva ,di solito quando suonava o mentre leggeva per me poesie seduta nell'erba . Poesie che naturalmente io non capivo.

L'estate passò ,lei tornò al conservatorio e io partì per la mia scuola .

Per tutto l'anno scolastico ci scrivemmo delle lettere ,ci raccontavamo tutto ,a volte mi mandava copie dei suoi spartiti ,come se io potessi suonarli .

Quell'anno passò veloce ,eravamo molto impegnati con gli studi ,ma non passava un giorno senza che io pensassi ai suoi occhi azzuri.

Un altra estate era arrivata e lei era sempre più bella .

Il suo seno era cresciuto ancora ,era più alta ,i capelli lunghi fino a metà schiena, gli zigomi meno rotondi ,gli occhi più grandi con un velo di trucco .

La prima volta che la rividi aveva un prendisole color celeste ,lungo fino sotto il ginocchio ,delle scarpette con un cenno di tacco e dello stesso color del vestito ,e un ombrellino per riparare la sua candida pelle dal sole .

I capelli erano sciolti , con dei ricci morbidi e con un cerchietto con dei punti luce ,i suoi occhi sempre limpidi ,il suo profumo era buono, sapeva di pesca.

Era più calma ,più pacata .

Ben presto imparai a capirla ,i giochi avevamo lasciato posto a lunghe passeggiate ,ai the con delle amiche che vennero a trovarla per tutta l'estate ,era diversa ,ma era sempre la mia Viola quando mi sorrideva .

Il tempo che passava con me ,non era fatto più di giochi ,ma di lunghe chiacchierate ,come le piaceva parlare ,mi raccontava tutto e io raccontavo tutto a lei.

A volte timidamente mentre passegiavamo prendeva la mia mano .

Il giorno che mi baciò fu come un sogno .

Era un pomeriggio afoso,l'estate stava facendo posto all'autunno, il giorno dopo saremmo ripartiti per le nostre rispettive scuole ,eravamo in un campo di papaveri ,aveva un vestito bianco a pois rossi ,mi stava leggendo romeo e giulietta ed a un certo punto chiuse il libro ,mi guardò come solo lei sapeva fare .

“chiudi gli occhi”mi disse e mi baciò dolcemente ,le sue labbra sapevano di fragole.

Prima che potessi fare o dire qualcosa corse via .

Dovetti aspettare un altro anno per rivederla.

Quella però non fu un estate felice per lei .

Nel mese di luglio il padre di Viola morì di infarto.

Qualcosa in lei si spense ,gli occhi azzurri spensierati ,divennero grigi e spenti ,sempre gonfi e arrossati dal pianto.

Smise di parlare ,si chiuse in se stessa per tutta l'estate ,fece riportare il piano in casa e la vallata divenne silenziosa e triste .

La natura aveva perso la sua fata.

Ricordo bene il giorno che il signr Luigi morì.

Ero nello studio con lui .

Come al solito quell'uomo che mi aveva trasmesso l'amore per la scienza ,mi stava prendendo in giro.

“la mia viola diventa sempre più bella non trovi ,presto qualcuno te la porterà via se non ti svegli a dichiararti”era la frase che mi diceva tutti i giorni in quell'estate.

Aveva ragione molte ragazze della sua età erano gia fidanzate e chissà quanti ragazzi gli ronzavano intorno al conservatorio ,dovevo proprio svegliarmi.

Quel giorno allora gli chiesi “e se io volessi sposarla un giorno ,dopo che entrambi avremo finito gli studi ,nessuno me la porterebbe via se voi ...”

Luigi mi guardò dritto negli occhi”ami viola ragazzo?perchè sai lei ti ama io lo so “

risposi con il cuore in mano “con tutto me stesso ,con ogni respiro che ho in corpo”

Si fece serio “allora puoi averla ,parlerò con i tuoi e a natale faremo una festa di fidanzamento,ma fino a quando non avrete finito gli studi niente matrimonio,capito?”

Annui solamente ,ormai stavo volando dalla felicità.

Quella notte Luigi si sentì male e cadde dalle scale.

Quando fui avvisato della morte corsi da lei ,ma non volle vedermi ,non permise più a nessuno di avvicinarla quell'estate .

Al funerale il suo viso era scavato ,doveva aver perso almeno quattro chili ,Donna maria era dispiaciuta ,ma non addolorata, cercava di star vicino alla figlia ,ma qualsiasi persona che cercasse di accarezzarla ,lei si scostava ed evitava la carezza.

Quando la bara venne murata nel loculo crollò e svenne.

Mi gettai su di lei ,la presi tra le mie braccia e la riportai a casa ,la adagiai sul suo letto e mi misi a sedere in una poltrona .

Donna Maria doveva aver dormito li le notti precedenti al funerale ,c'erano molte delle sue cose nella sua stanza.

Non mi mossi da li fino a quando non si riprese .

Quando riprese coscienza il suo sguardo era vuoto ,spento ,nei suoi occhi non si vedeva più niente ,era pallida .

Rimase a guardare il vuoto per alcuni minuti .

Poi si girò e mi disse “marco ,devi andare via ,la persona che ami non esiste più ,lo capisci che per il momento non c'è posto per te nel mio cuore .E' solo pieno di dolore . Sono solo un involucro vuoto ,ti capirò se non mi aspetterai ,io non so quanto tempo ci vorrà ,ma prima o poi Viola tornerà da te .”

Mi lasciò la mano e si giro verso la finistra.

Quella fu l'ultima volta che la vidi .

Non tornò a casa per le quattro estati succesive .

Finito il conservatorio ,vinse una borsa di studio e andò a studiare a vienna per due anni.

Donna Maria, tenne il lutto per un anno, poi si trasferì a Milano e tornò con il suo nuovo marito alla villa dopo due anni .

Le uniche informazioni che avevo di Viola me le dava mia madre.

Sapevo che scriveva poco anche alla madre,a volte anche lettere con solo due parole “sto bene” .

Io però le scrivevo sempre ,anche se non ricevevo mai nessuna risposta.

Volevo che si sentisse amata ,sempre.

Lo avevo promesso al signor Luigi ,avevo promesso di proteggerla sempre.

Solo una volta mi arrabbiai e le scrissi che se non mi amava di dirmelo .

 

viola ,ho promesso a tuo padre di proteggerti ,di amarti ,gli avevo chiesto anche la tua mano prima che morisse ,non posso immaginare il tuo dolore,ma ora tu stai facendo male a me.

Mi hai chiesto di aspettarti ,lo sto facendo ,ma ho bisogno di un segno che mi dia la speranza di non aspettarti invano .

Non scrivi ,non torni a casa ,ora so che partirai per vienna per due anni ,e io cosa devo fare.

Lo capisci che sono un fantoccio nelle tue mani.

Se non mi ami lasciami libero di andare avanti con la mia vita o morirò d'amore per te.

 

Mi penti immediatamente di averla spedita ,ma con mia grande sorpresa dopo una settimana ricevetti una risposta.

Andai in camera mia ,le mie mani tremavano ,sarebbero state belle notizie o brutte notizie .

Sarebbe tornata da me o l'avrei persa per sempre?

Aprì quella busta ,il suo profumo mi riempi le narici,c'erano scritte solo poche righe.

 

Amore mio ,sappi che il mio cuore è in via di guarigione ,dammi solo ancora questi due anni e poi tornerò da te e sta volta sarà per sempre .

Ti amo viola

Aveva concluso la lettera con un bacio .

Il rossetto che aveva usato era di color rosa perlato.

Non la vedevo da tre anni ,ma dalla forma delle sue labbra lasciato sul foglio ,mi faceva capire che ormai era una donna .

Stava per compiere diciasette anni ,sicuramente era bellissima .

Posai le mie labbra su quel foglio e chiusi gli occhi ,per un momento mi tornò in mente la piccola Viola ,la viola di quella sera della festa.

Dovevo ricordarmi di ringraziare mia madre mille volte per avrermi trascinato a quella festa

di sei anni fa.

Il giorno dopo andai in città comprai una catenina con un ciondolo a forma di nota musicale ,dietro feci incidere queste semplici parole “più di ieri meno di domani”.

La commessa del negozio aveva insistito parecchio per farmi comprare un ciondolo a forma di cuore .

Continuava a dirmi “signor Maglia questo è più adatto”,ma io, nel veder quel ciondolo a forma di nota musicale ,capì subito che questo era il regalo perfetto per la mia viola.

Gentilmente dissi “no, questo è perfetto . Faccia un pacchetto e lo faccia recapitare dal corriere alla signorina Lorenzi Viola al conservatorio di Pisa il venti agosto ,ha capito deve essere il venti agosto ,non il diciannove ,non il ventuno ,il venti di agosto . Potrebbe pensare anche a far recapitare insieme al pacchetto una rosa rosa .”

La commessa si arrese e prese nota di tutto ,poi aggiunse “vuole aggiungere un biglietto per accompagnare il regalo?”

Non ce n'era bisogno “no grazie, la persona al quale è destinata capirà” pagai e me ne andai.

Il venti agosto era il compleanno di viola e io le avrei dichiarato tutto il mio amore ,con quel regalo lei avrebbe capito che l'avrei aspettata per l'eternita.

 

 

 

 

 

Questo è il mio capitolo preferito ,anche se il signor luigi muore (avevo bisogno di un colpo di scena per lo sbalzo temporale).

Alle lettrici di questa storia faccio solo una domanda

quante di voi vorreste essere al posto di Viola.

Io di sicuro.

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Capitolo 13
*** pensavo che la mia vita sarebbe stata un sogno ***


Pov Viola.

 

Ero una bambina quando conobbi Marco ,quel ragazzino di dodici anni entrò nella mia vita in modo inaspettato.

Era la sera prima della mia partenza per il conservatorio.

Quella scuola mi avrebbe salvato da una situazone familiare infelice.

Mio padre mi adorava,ma mia madre era fredda ,mai un abbraccio ,mai un sorriso ,sempre pronta a darmi contro,a farmi sentire sbagliata.

Per fino il giorno della mia partenza si comportò come se fossi invisibile.

La giornata però si rasserenò ,Marco mi sorprese .

Mi venne a salutare ,anche adesso che ho diciasette anni e che so che lui mi ama e che io amo lui non capisco perchè scelse proprio me.

Prima della festa qul ragazzino l'avevo visto si e no cinque volte,cosa fosse cambiato quel giorno non lo capisco ancora.

 

So solo che il conservatorio portò grandi cambiamenti nella mia vita.

Marco fu ospite dalla mia famiglia per cinque mesi e lui divenne prima il mio compagno di giochi,poi il mio migliore amico e infine il mio unico vero amore.

Mio padre e mia madre che si erano sempre odiati ,ma dopo il natale dei miei undici anni divennero amici.

Io finalmente ebbi quel rapporto madre e figlia che avevo sempre sognato.

Ero felice avevo mio padre ,lui sempre dolce e gentile ,era il mio confidente ,con lui potevo parlare di tutto.

L'estate dei miei quattordici anni gli dissi di essere innamorata di marco ,ma che lui era timido e se non si fosse dichiarato ,mia madre mi avrebbe sicuramente combinato un matrimonio di interesse.

Era cambiata certo,ma per lei i soldi contavano sempre.

Mio padre scoppiò in una fragorosa risata e mi disse che ci avrebbe pensato lui a svegliare Marco.

Fu l'ultima volta che lo sentì ridere ,perchè quella estate lui morì.

Avevo mia madre che si impegnava con tutta se stessa a capirmi ,come quella volta che mi fece trovare la divisa di cavalerizza che avevo visto in un negozio di milano insieme a lei durante una vacanza.

Sapevo che non aveva cambiato upinione su marco ,lo vedeva sempre come quel ragazzo sporco di terra,ma Donna Luisa si mise in mezzo e la convinse che più si ostinava a tenerci lontano e più noi ci saremmo avvicinati.

Così accettò la sua presenza in casa nostra ,almeno così ci teneva d'occhio.

L'estate dei miei tredicianni le tentò tutte per tenerci lontano .

Invitò le mie amiche ,mi portò a fare compere ,assunse anche una signorina per insegnarmi il bon ton.

Ma i suoi tentativi fallirono tutti miseramente,ogni momento libero che avevo ,io correvo sempre a casa Maglia.

E poi avevo lui il mio Marco .

Il mio migliore amico.

Il mio difensore .

Il mio confidente.

Il mio unico amore.

L'estati che si susseguirono dopo la mia entrata al conservatorio mi permisero di conoscere tutto di lui.

Il marco generoso che accontentava ogni mio capriccio da bambina .

Il marco che si prestava alle mie letture ,che credo trovasse noiosissime.

Il marco che ascoltava la mia musica.

Anche quando cercai di insegnargli a suonare il piano si prestò per l'ennesima volta a un mio capriccio ,ma lasciai perdere quasi subito ,era dannatamente negato.

Il marco bambino .

Il marco ragazzo .

E il marco uomo si perchè io ero ancora una ragazzina che portava le trecce ,ma lui stava diventando uomo.

Quando lo baciai ,si perchè fui a baciarlo aveva sedicianni .

Quell'estate era cresciuto molto .

Era alto quasi uno e ottanta ,la pelle olivastra e gli occhi verdi mi ricordavano l'acqua del lago,era proprio bello e quei suoi capelli castani ricci oh adoravo quei capelli.

Eravamo in un campo di papavero , io stavo leggendo romeo e giulietta, stranamente adoravamo entrambi quel libro ,era così rilassato mentre mi ascoltava leggere ,fu più forte di me quelle labbra carnose mi chiamavano .

Chiusi il libro ,mi vergognavo un po' e sapendo che mi avrebbe assecondato come al solito gli dissi di chiudere gli occhi.

Lui ingenuamente lo fece.

Lo baciai dolcemente e corsi via ,per non fargli vedere quanto il mio viso fosse diventato rosso.

Non lo rividi fino all'estate dopo ,pensavo che sarebbe stata una estate felice ,ma non fu così .

Mio padre morì e una parte di me con lui.

Mi chiusi in me stessa ,non parlai ,non mangiai per giorni per fino mia madre si preuccupò quando le dissi che non volevo vedere nessuno .

E quando mi chiese se volevo che chiamassi marco io le risposi urlando come una isterica “ti ho detto che non voglio vedere nessuno ,sopratutto marco .non capisci che una parte del mio mondo è morta , lui non tornera più “ e singhiozzando corsi in camera mia.

La mattina dopo la trovai a dormire su una poltrona era stata a vigilarmi tutta la notte.

Lo fece per tutte le notti fino al funerale.

La mattina del funerale ero a pezzi ,tutti che volevano abbracciarmi o toccarmi per consolarmi,ma io non avevo bisogno della pietà di nessuno.

Avevo bisogno solo dell'abbraccio forte del mio papà.

Poi ad un tratto tutto si fece nero e quando i miei occhi rividero la luce ci misi qualche minuto per capire cosa era successo.

La voce di marco che mi chiamava preuccupato mi desto dal mio doloroso torpore.

Era li preuccupato per me con gli occhi pieni d'amore ,un amore che io non sarei riuscita a corrispondere come prima .

Avevo appena perso mio padre ,ma non mi sarei mai perdonata se lui non si fosse dedicato al suo sogno di diventare dottore ,per stare vicino al mio dolore.

Avevo da offrirgli solo dolore e lo cacciai.

Quando il dolore si sarebbe assopito sarei tornata da lui.

Non avrei mai pensato però che ci avrei messo anni per guarire il mio cuore e ritornare a essere degna del suo amore ,libera di donarmi a lui completamente.

L'anno dopo non riuscì a tornare a casa ,e anche quello dopo e l'anno dopo ancora.

Poi il matrimonio di mia madre ,mi ferì ancora di più .

Si risposò solo dopo un anno e viaggiò per due anni tra parigi vienna e tutte le città che le venivano in mente.

Sapevo che era giusto ,non erano mai stati veramente felici, neanche dopo che lei e lui furono diventati amici,ma io non la riuscì a perdonare.

Mi limitavo a scriverle qualche lettere , a volte anche con solo due parole .

Marco continuava a scrivermi e io continuavo a non rispondere.

A volte le sue lettere erano preuccupate per me ,in altre mi scriveva per dirmi come procedevano i suoi studi .

Poi l'ultimo anno di conservatorio mi scrisse una lettera diversa dalle altre :

 

viola ,ho promesso a tuo padre di proteggerti ,di amarti ,gli avevo chiesto anche la tua mano prima che morisse ,non posso immaginare il tuo dolore,ma ora tu stai facendo male a me.

Mi hai chiesto di aspettarti ,lo sto facendo ,ma ho bisogno di un segno che mi dia la speranza di non aspettarti invano .

Non scrivi ,non torni a casa ,ora so che partirai per vienna per due anni ,e io cosa devo fare.

Lo capisci che sono un fantoccio nelle tue mani.

Se non mi ami lasciami libero di andare avanti con la mia vita o morirò d'amore per te.

 

Mentre la leggevo potevo immaginare il suo viso arrabbiato e triste nello stesso momento.

Avevo sbagliato tutto ,lo avevo ferito ,ero stata egoista e infantile e a quella lettera dovevo proprio rispondere se non lo volevo perdere, perchè da li a poco sarei partita per vienna .

A quanto pare Musica e dolore dovevano essere una coppia vincente perchè un famoso maestro d'opera rimase colpito dai miei spartiti e mi invitò a far parte della sua orchestra come solista .

Si trattava di frederich zacchermen ,era un uomo sulla trentina ,con i capelli brizzolati e lunghi .

Spinta da madame Selen acettai la proposta ,anche se la voglia di tornare a casa stava bussando al mio cuore .

Quella lettera però mi aveva turbata ,ma decisi di partire .

Non potevo però perderlo così gli scrissi una breve lettera anche se non ero brava a scrivere.

Quando mi sedevo al piano le note mi venivano fuori con tanta facilità , facile come respirare ,ma quando si trattava di scrivere mi veniva difficilissimo.

 

Amore mio ,sappi che il mio cuore è in via di guarigione ,dammi solo ancora questi due anni e poi tornerò da te e sta volta sarà per sempre .

Ti amo viola

 

Mi misi un po' di rossetto rosa perlato ,che usavo solo per i concerti e timbrai il foglio con le mie labbra.

 

Non ricevetti nessuna risposta per quella lettera ,ma il giorno del mio compleanno ricevetti una rosa rosa e un pacchetto.

Il corriere aveva fatto appena in tempo a consegnarmelo perchè la sera stessa sarei partita.

Comunque il contenuto del pacchetto valeva più di mille poesie d'amore.

Era una vera dichiarazione d'amore.

Era una catenina d'oro bianco con un ciondolo a forma di nota musicale.

La mia compagna di classe disse “carina ,ma si poteva impegnare di più ,un cuoricino sarebbe stato più adatto”.

Ma lei non ci conosceva.Non conosceva Marco .

La frase che fece incidere dietro al ciondolo mi fece capire quanto stupida fossi stata ,mi sarei dovuta fidare di lui .

Mi sarebbe stato vicino e avrebbe dato il meglio anche nello studio .

“Stupida stupida stupida” continuavo a ripetermi dentro la mia testa.

Avrei tanto voluto mandare al diavolo quei due anni a vienna e tornare da lui ,ma sapevo che non me lo avrebbe mai permesso.

Se sarei tornata da lui ora mi avrebbe preso di peso per portarmi a vienna.

La sera partì ,ma sapevo che lui era mio e io ero sua.

Presi un bigliettino misi un petalo della rosa che mi aveva regalato nella busta e scrissi la stessa frase che lui mi aveva fatto incidere sul ciondolo.

 

PIU' DI IERI MENO DI DOMANI.

 

Prima di recarmi in stazione per prendere il treno chiesi al taxi di fermarsi alla posta e spedì il biglietto.

 

 

eccoci con una altro capitolo .

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Ah tenetevi bene in mente il nome di frederich perchè per colpa sua i nostri marco e viola dovranno lottare parecchio per il loro amore.

 

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Capitolo 14
*** la vecchia donna maria è tornata ***


La morte del signor Luigi aveva lasciato Viola con un vuoto nel cuore che lei colmò solo buttandossi anima e corpo nella musica .

Si rinchiuse nel conservatorio per ben tre anni .

Scriveva poco alla sua famiglia e non tornava a casa né per le feste né per il periodo estivo.

Diventò la migliore pianista di tutto il conservatorio.

Madame selen era convinta che era la migliore pianista dell'italia ,così decise di invitare il maestro frederich zacchermen per tutto l'ultimo anno scolastico della ragazza.

Voleva il meglio per quella sua alunna ,che lei aveva preso sotto la sua ala protettiva dopo la morte del padre.

La reputava una ragazza troppo fragile,ed era proprio quella sua fragilità a portarla ad essere una pianista talentuosa e in più le era affezionata .

Le voleva molto bene ,come ad una figlia.

Per tutto l'anno frederich zacchermen seguì attentamente quella ragazza dalle doti straordinarie.

Il suo interesse però non era solo musicale.

In un anno l'aveva vista crescere artisticamente,non aveva proprio niente da insegnarle.

La sua bellezza gli aveva stregato il cuore,doveva essere sua ad ogni costo.

Così il mese di aprile si recò nell'ufficio di madame selen per parare del futuro di Viola.

“madame selen ,sono molto contento dell'anno passato qui .

Aveva ragione l'allieva Lorenzi ha delle doti straordinarie.

È anche una bellissima donna sa se è fidanzata” fu diretto e schietto .

Madame selen rimase allibita si schiarì la voce e rispose all'uomo”no . Ma però è una bambina non credo che la sua famiglia...”

frederich zacchermen non la fece neanche finire di parlare”bene ,di questo lei non si deve neanche preuccupare ,vorrei avere l'indirizzo della sua famiglia per parlare con loro”

Madame selen non disse più niente ,scrisse su un foglietto l'indirizzo di casa Lorenzi e il numero di telefono.

“benissimo se lei permette faccio subito questa chiamata voglio parlare con la famiglia domani stesso”aggiunse.

Madame selen uscì dallo studio per dare al maestro la privacy che la chiamata richiedeva.

 

 

“pronto Casa Lorenzi avrei bisogno di parlare con la padrona di casa ,le dica che sono un insegnante della figlia”disse dopo che la cameriera di casa Lorenzi ,anzi ex casa Lorenzi ora era Casa Capitanio.

 

Attese qualche minuto e poi una voce rispose alla cornetta “pronto son Maria vedova Lorenzi in capitanio ora con chi ho il piacere di parlare?” rispose donna maria.

 

“pronto buon giorno madame sono frederich zacchermen maestro d'opera vorrei essere ricevuto da lei per parlare di sua figlia”rispose l'uomo.

 

“oh ma certo sarà un onore ricevervi ,anche domani se volete ,spero che non sia successo qualcosa a Viola” rispose preuccupata Donn a maria.

 

“no ,non si preoccupi madame,ho una proposta da farvi “continuò l'uomo.

 

“oh va bene, l'aspetto domani alle tre aVilla Lorenzi .” disse donna maria.

 

“va bene madame, allora a domani” e chiuse la conversazione .

 

Il giorno dopo frederich zacchermen si recò a villa Lorenzi.

Per l'occasione donna maria aveva indossato l'abito più costoso che aveva.

Fece accomodare il suo illustre ospite nello studio del povero sig.r luigi .

 

“mi dica di cosa voleva parlare ?”donna Maria andò subito al sodo.

“bene vedo che è una donna diretta ,io voglio viola “rispose frederich zacchermen.

La donna non rimase sorpresa a quella richiesta “mi scusi in che senso vuole Viola “e schiarendosi la voce continuò “la vuole per il suo talento o la vuole per se “.

lei sperava per la seconda oppurtunità .

L'uomo capì subito di aver ottenuto ciò che voleva e quindi sorseggiò il suo caffè e rispose “per entrambe le cose,voglio portare con me Viola per due anni a vienna ,farla diventare una pianista dalla fama internazionale e sposarla se lei è daccordo”.

Era fatta si sarebbe liberata finalmente dello scomodo Marco.

Anche lei sorseggio un goccio di caffè e accetto la proposta “può fare tutto quello che vuole ,lei è sicuramente il partito più adatto per mia figlia,sarà per noi un immenso piacere darvela in sposa ,a solo una condizione .

A viola non verrà detto niente di questa nostra chiacchierata ,sa è ancora un po' immatura ,la morta del padre l'ha molto segnata e non vorrei che si spaventasse ,per il momento le diremo solo dei due anni a vienna e in seguito a tempo debito ci penserò io .

Siamo daccordo quindi gran maestro frederich zacchermen?”

L'uomo era soddisfatto ,aveva ottenuto ciò che voleva”benissimo ora mi scusi ,ma io devo tornare a scuola ,devo organizzare tutto per la partenza “.

“Un ultima cosa so per certo che mia figlia si fermerà in conservatorio fino a fine agosto ,voglio che la partenza sia il giorno del suo diciasettisimo compleanno”disse donna Maria.

“non vuole che torni a casa per qualche giorno visto che poi per due anni non avrà modo di vederla spesso”rispose un po' sorpreso a quella richiesta l'uomo.

“assulutamente no ,non voglio nessuna distrazione che possa farle cambiare idea sul suo viaggio a vienna”.

Eccola la vecchia Donna Maria ,nella sua testa aveva gia architettato un piano perfetto per tenere lontano Marco Maglia da sua figlia.

 

L'uomo si congedò e se ne andò.

 

Il nuovo marito di donna Maria si chiamava edoardo capitanio ,era un uomo affabile e molto innamorato della moglie,ma questa volta non l'aveva proprio capita .

Ma Marco Maglia non era stato li solo pochi giorni fa per chiedere il permesso di sposare Viola?

Pensò l'uomo ,certo non aveva detto si lei aveva risposto che ci avrebbe pensato.

 

Così appena quell'ospite inatteso se ne andò raggiunse la moglie nello studio per parlarle.

“cara chi era quell'uomo ?”chiese curioso .

“quello è il destino di viola “ rispose la donna.

“non capisco scusa”continuò insistente il marito .

Donna maria si avvicinò ,lo accarezzò ,si mise a sedere sulle sue ginocchia e con un sorriso di chi la sapeva lunga spiegò tutto al marito “tesoro quello è un famoso maestro d'opera ,vuole portare viola per due anni a vienna e poi sposarla ,hai capito ora?”

l'uomo continuava a non capire e marco Maglia che fine ha fatto ?pensò l'uomo e poi aprì bocca di nuovo”cara il giovane Maglia non sarebbe più adatto come età ,mi sembra di aver notato che quell'uomo è un po' più grande di viola.”

Donna Maria si stizzi “Marco Maglia non è adatto per niente ,so che lei non risponde alle sue lettere ,me lo ha detto sua madre,e poi cosa possono avere in comune lui sarà un dottore e lei una pianista ,vuoi che mia figlia sia infelice . Ti ricordi come ero infelice quando mi hai conosciuta?

Però sono sicura che sarebbe perfetto per tua nipote Annabella ,lei è stata in collegio ha una coltura generale ,e poi tuo fratello ha un commercio di vino che vuole ampliare e sono sicura che donna Luisa non si lascerà scappare questo affare ,in passato ha fatto sposare il figlio Maggiore per delle piantagioni di caffè .” e strusciandosi come una gatta contro il marito la donna continuò “cosa ne pensi tesoro”

“amo quando sei diabolica”e la prese sul divanetto dello studio.

 

 

Pov donna maria.

 

Due giorni dopo la visita di frederich zacchermen chiamai la mia amica Luisa Maglia al telefono invitandola per un tè.

Arrivò e ci sedemmo nella serra come facevamo sempre quando prendevamo il tè.

 

Mi affrontò subito “allora Maria hai deciso che risposta dare a mio figlio ,sta morendo d'amore .”

le risposi fredda e distaccata”si ho deciso ,mi spiace Viola è gia promessa a un famoso maestro d'opera”.

Fu la prima volta che vidi luisa davvero arrabbiata”scusa cosa hai detto?sei impazzita per caso ?perchè fai questo torto alla mia famiglia?ti credi migliore della nostra famiglia?”

la feci sfogare poi la interuppi “ora basta luisa e ascoltami . Viola non è roba per Marco ,erano due bambini ,e , no mi credo migliore di voi ,penso solo che il matrimonio tra i nostri figli non porti benificio né ai maglia né a noi”

lei mi interuppe “ma Luigi aveva detto ...”ma io ripresi subito in mano il discorso “luigi è morto ! e lasciamolo li dove deve stare ,cioè al cimitero. Io sto pensando anche a te .

Non sono fatti per stare insieme ,non ti ricordi come si annoiava marco quando Viola gli leggeva libri di poesia e quando provò a insegnargli a suonare ?”.

“ma erano ragazzi ora...”mi rispose la mia amica.

“gia erano ragazzi e come pensi che sia viola adesso ?lei è una artista vuole sempre leggere libri che stimolano la mente ,diventerà una pianista di fama mondiale ,vorrà viaggiare ,e Marco..., a lui non ci pensi sarà sempre un passo dietro a lei ,vuoi che siano infelici?”cercai di convincerla per poi far scoppiare la bomba senza che facesse troppo rumore.

“ma lui....”mi disse luisa cercando di portar la vittoria al suo ragazzo .

“senti luisa viola ha bisogno di una persona come lei ,e anche marco ,poi lui è un uomo pratico un uomo di scienza ,ha bisogno di una donna senza troppi sogni per la testa che si prenda cura di lui e che lo aspetti a casa buona buona mentre lui fa il dottore.”il mio piano era ormai oliato bene e lo capì quando vidi lo sguardo di luisa farsi interessato.

“spiegati meglio “mi disse.

“la nipote di edoardo ha studiato nel nostro stesso collegio ,è una ragazza molto giudiziosa ,ma sopratutto suo padre vuole ampliare il suo commercio di vino .”le dissi per ingolosirla.

“continua “mi disse lei .

“sei molto felice con lorenzo giusto? Immaginati Marco con una ragazza che è cresciuta in mezzo alle vigne come lui e che si occupa degli affari insieme al padre . lui farà il dottore e lei aiuterà te e tuo marito e quando la sera saranno seduti a tavola per cenare sapranno di cosa parlare . È perfetta per lui.”ormai l'avevo in pugno .

“ok invitala qui questa estate”mi rispose luisa.

Perfetto il pesciolino aveva abboccato ,pensai io.

“a marco non devi dire a niente però, fino a quando il fidanzamento di viola non sarà ufficiale ,è così impulsivo ,sarebbe capace di partire per vienna e fare una fiutina insieme a lei ,non vuoi uno scandalo vero? Tu fra qualche giorno mandalo qui e ci penserò io a inventarmi qualche scusa va bene?”le raccomandai caldamente questo mio concetto ,per essere sicura che avesse capito e naturalmente per essere sicura che quel ragazzo fastidioso non avrebbe fatto parte della famiglia capitanio.

 

Qualche giorno dopo come previsto marco venne a farmi visita ,tutto tirato a lucido,mi faceva quasi pena,ma non avrei permesso che facesse parte della vita di viola .

Lui che mi aveva sempre trattato con sufficenza anche quando mi riavvicinai a viola,lui infrangeva ogni mia regole ,lui che rispondeva sempre .

No non lo volevo per genere un tipo così .

 

“siediti Marco “gli dissi subito.

“donna maria non mi tenga sulle spine ,mi dica subito la sua risposta .Tanto io sposerò viola con o senza il suo permesso ,non mi importa dei soldi ,io la amo e voglio stare con lei punto.”mi rispose tutto dun fiato.

È per questo che non l'avrai mai ragazzino arrogante , pensai subito ,ma mi morsi la lingua per non rovinare tutto .

“marco ti ho detto di sederti ,comportati come un gentil'uomo hai quasi ventun'anni e ascoltami .

Potrai sposare Viola se diventerai un dottore come il padre suo padre ,e sicuramente non prima di due anni perchè lei fra un paio di mesi partirà per vienna e ci starà proprio due anni e se i vostri sentimenti non saranno cambiati mi richiederai la sua mano .

Lo faccio per voi voglio che siate felici e realizzati.”

Era fatta .

“posso scriverle però ?”mi rispose lui .

Quanto è noioso questo ragazzo ,non si arrende mai proprio come suo padre .

Mi mordo di nuovo la lingua “certo scrivele se vuoi, lo hai sempre fatto e non mi hai chiesto mai il permesso prima e non me lo devi chiedere adesso”.

Beccati questo Marco maglia tanto lo so che non ti risponde, quella ragazzina è così presa dal suo dolore.

Che si pensa che se ci ignora tutti suo padre tornerà in vita?.

Finalmente si è arreso “va bene donna maria allora rimaniamo così per il momento ,ma non creda che non ce la possa fare ,sono gia il migliore del mio corso mi laurerò con la lode .

Vedrà chi è marco maglia”.

No è proprio incorreggibile .

Comunque se ne va ed io ora sono più tranquilla ,mi lascio andare sul sofà soddisfatta .

Ho vinto, Viola sposerà frederich zacchermen e io sarò invidiata da tutti .

E Marco Maglia sposera anabella capitanio punto .

 

 

 

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Capitolo 15
*** perdonami figlio mio ***


Pov donna luisa

Mi pentì quasi subito dell'accordo che avevo stretto con maria,ma ormai era fatta.

Un paio di settimane dopo aver tradito mio figlio mi recai in città per conoscere capitanio matteo il fratello di edoardo.

Aveva lo studio in un vecchio palazzo nel centro.

Entrai in una grande stanza ben arredata e il sig.r capitanio era seduto dietro a una grande scrvania su una bella poltrona di pelle nera.

Era un uomo ben curato.

“si accomodi signora maglia”mi disse.

“molto gentile ,veniamo al dunque però, non ho molto tempo da perdere e sinceramente non sono sicura che questa sia la soluzione giusta per il mio ragazzo”gli risposi subito.

“capisco,allora non le interessa sapere che mia figlia è una eriditiera molto,ma molto ricca,um ..,mia cognata deve essersi sbagliata,dunque lei non è una donna d' affari,non abbiamo niente da discutere allora”disse lui con aria fredda e scostante.

“come si permette ,i maglia sono nel commercio da anni e siamo una solida azienda,penso solo che non serva un matrimonio per entrare in affari”risposi subito io.

Lui scosse la testa “niente matrimonio ,niente affari,mi spiace”continuò lui.

Maria l'aveva istruito adovere pensai.

“scusi lei commercia vini, e noi commerciamo vini quindi non vedo dove sta il problema”gli risposi a tono.

“io non voglio che diventiamo soci ,io voglio che i miei vini sposino il vostro nome , e la parola chiave è proprio sposino madame.

Io possego molte terre in francia,produciamo un ottimo vino,ma il nome non dice niente ,mentre il vostro è molto conosciuto in questo ambito,per anni siete stati la nostra spina nel fianco,ora o vostro figlio sposerà la mia o a costo di spendere fino all'ultimo soldo ,e vi assicuro che ne posseggo molti,distruggerò la vostra azienda di famiglia.”disse lui ,il suo sguardo non era più freddo e scostante ,ma buio ,faceva paura.

“quindi credo di non aver proprio scelta”risposi io faticando a deglutire.

In che guaio mi ero cacciata.

Maria si è messa proprio con gente fatta della sua stessa pasta pensai.

La voce dell'uomo che aveva minacciato di distruggere la mia famiglia interruppe i miei pensieri.

“bene vedo che abbiamo raggiunto un accordo,mia cognata ne sarà contenta.ora non c'è bisogno che i nostri ragazzi si conoscano,mia figlia è gia stata informata ,ma si trova in francia per occuparsi degli affari ,sono sicura che voi due andrete molto daccordo.

Mia cognata si occuperà di tutto a tempo debito”

“non ne dubito “risposi io ormai sottomessa.

“bene ora può togliere il disturbo”e con quella frase mi liquidò.

Non avevo mai conosciuto una persona così scortese e arrogante ,ma la colpa era mia ,mi ero fatta ingolosire da maria.

Avevo sottovalutato la situazione ,pensavo che l'avrei spuntata ,che avrei portato a casa la vittoria:un buon affare per me e col tempo il matrimonio tra Marco e la sua Viola.

Mio figlio non me lo perdonerà mai.

Tornai a casa molto scossa e mi chiusi in ufficio per tutto il pomeriggio.

Ero disperata ,il mio istinto stavolta mi aveva giocato un brutto tiro, decisi di chiamare al telefono maria ,l'unica che poteva tirarmi fuori da questo guaio era lei.

 

“pronto sono donna luisa vorrei parlare con donna maria per favore”dissi alla cameriera che mi rispose al telefono.

“buongiorno donna luisa ,mi spiace ma la signora ha detto di non passarle nessuna delle sue chiamate e ha aggiunto di dirle che quando avrà qualcosa da dirle sarà lei a farsi sentire”e mi mise giu il telefono.

 

Brutta stronza mi hai fregato!ecco quello fu il mio unico pensiero e scoppiai a piangere.

 

“mamma cosai ,perchè piangi ?”era emanuele che era entrato nello studio .

“oh emanuele ,ho fatto una cosa ….tuo fratello non me lo perdonerà mai”gli risposi.

Gli raccontai tutto ,forse insieme troveremo una soluzione.

Ma mi sbagliai ,avevo cresciuto quel figlio come un abile stratega e ora ne pagavo le conseguenze

“bhe marco se ne farà una ragione ,a me non è andata tanto male con valentina .”e usci dalla stanza lasciandomi sola con il mio tormento.

Quando mio figlio Marco torno a casa per la pausa estiva non riuscivo a guardarlo neanche negli occhi.

Un pomeriggio d'agosto entrai nella stanza di marco ,dovevamo fare dei lavori di ristrutturazione e con la cameriera stavamo sistemando gli effetti di mio figlio.

“guardi signora il signorino Marco ha ricevuto delle lettere dalla signorina Viola,finalmente poverino si stava struggendo d'amore per lei”mi disse la cameriera porgendomi due lettere.

In silenzio mi misi a leggere le due emissive.

 

Amore mio ,sappi che il mio cuore è in via di guarigione ,dammi solo ancora questi due anni e poi tornerò da te e sta volta sarà per sempre .

Ti amo viola

 

PIU' DI IERI MENO DI DOMANI.

 

Mentre leggevo quelle poche righe mi sentivo morire .

Strisi al petto quei due fogli .

Perdonami figlio mio,questo fu l'unico pensiero che la mia mente riusci a formulare.

 

 

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Capitolo 16
*** ti amo bambina mia ,tuo padre ***


Nota autore

ai miei lettori ,

siamo arrivati quasi alle battute finali ,nei prossimi capitoli scopriremo una viola più forte ,più donna ,molto più simile al signor Luigi ,dopo tutto è sua figlia ,il dolore che l'aveva dilaniata per la sua perdita l'ha resa più forte.

Il signor luigi anche dall'aldilà metterà i bastoni tra le ruote a donna maria.

Se avete pensato che il signor luigi avesse deposto l'ascia di guerra con donna maria vi siete sbagliati .

Con questo capitolo scopriremo che luigi sapeva di essere malato di cuore ,e che anche lui aveva tessuto la trama del futuro della figlia .

Buona lettura.

 

 

Pov luigi

Primavera del 44,mi sto recando da un mio amico ,lo stesso che si era preso cura di quel mio sfortunato amore e di mio figlio .

Ultimamente non mi sento molto bene e come medico ha notato dei segnali che non mi fanno ben sperare.

Il mio amico ,il dottor franco pizzi è un cardiologo di fama internazionale,lo vedo mentre esamina i risultati delle analisi al quale mi ha sottoposto ,ha il viso molto preuccupato.

Si ferma ,mi guarda ,sta per dirmi la mia condanna ,conosco quello sguardo ,lo uso anch'io quando devo dare una brutta notizia.

“mi spiace Luigi ,hai una cardiopatologia molto grave ,è una nuova malattia del quale purtroppo non esiste cura .

Si chiama cancro .”mi dice con la disperazione negli occhi

“quanto mi resta franco”gli rispondo io ,sapevo di essere grave,ma mi serve sapere quanto ho ancora da vivere ,devo aver il tempo di sistemare la mia viola.

La sua voce trema mentre mi risponde”forse un giorno ,forse mesi o forse anni ,dipende da quanto il tuo cuore reggerà “.

“ho capito ,grazie ora devo andare ,se mi resta così poco ho delle cose da sistemare”gli rispondo io.

Se il mio tempo su questo mondo è così incerto devo muovermi in fretta per la mia viola,non credo che la donna che vive con me sia cambiata e quando io non ci sarà più non so come si comporterà.

“luigi possiamo tentare delle cure sperimentali ,non perdere le speranze”mi dice lui prima che esco dal suo studio.

Mi giro e lo guardo “sei stato sempre un grande amico,ma no grazie ,il tempo che mi resta lo userò per mettere al sicuro mia figlia ,e tu sai da chi.”

“va bene luigi “mi risponde lui sorridendomi.

Franco ha sempre saputo che razza di donna è maria e ha capito subito cosa intendevo.

 

Esco dallo studio di franco ,salgo in macchina e chiedo all'autista di portarmi subito dal notaio Alazzi.

 

 

Io lorenzi Luigi nel pieno del possesso delle mie capacità fisiche e mentali redatto il mio testamento

in data 11aprile 1844 .

Alla mia adorata figlia Viola Lorenzi lascio villa Lorenzi e tutto il patrimonio eridatato dalla mia defunta madre Gemma Di sisti vedova Lorenzi.

A mia moglie Maria Baccaci in Lorenzi lascio la casa di famiglia Lorenzi sita in roma e il patrimoni accumulato nella nostra vita.

 

In fede

Lorenzi Luigi

 

il notaio sigla il mio testamento.

“signor Lorenzi è sicuro di voler lasciare un miliardo di Lire a una ragazza così giovane?”mi dice il notaio ,mostrando quache dubbio sulla mia scelta.

“certo ,è indispensabile ,conosce bene la mia storia ,mia madre mi ha lasciato una fortuna per farsi perdonare dei torti subiti in questi anni .

E non voglio che mia figlia sia costretta a subire lo stesso futuro.”rispondo io con convinzione.

Per non perdere tempo mi ero recato dallo stesso notaio che aveva prima stipulato il contratto di nozze con maria ,poi alla morte di mia madre di un anno fa aveva aperto il suo testamento .

“mi scusi dottor Alazzio mi potrebbe dare un foglio bianco ,devo scrivere una lettera a mia figlia”gli chiedo io.

“parla come se sa che deve morire”risponde lui.

Lo guardo e basta ,lui ricambia il mio sguardo ,ha capito e mi da subito carta e penna.

 

Carissima bambina mia ,

quando e se leggerai questa io sarò morto ,ho scoperto di avere una grave malattia.

In questo momento sei una bambina ancora troppo fragile per capire che il mondo gira così .

Si nasce ,si vive e si muore.

Sappi che tu con il tuo sorriso innocente hai riempito la mia vita.

Ti lascio tutto quello che è mio, in modo tale che tu abbia una possibilità di vivere la tua vita con la felicità nel cuore.

Sei una lorenzi e dentro di te scorre una forza tutta da scoprire .

Ho sempre pensato che fossi troppo fragile per affrontare il mondo ,ma mi sbagliavo ,vedo nei tuoi occhi la forza necessaria per opporti a qualsiasi avversità.

So che sei molto affezionata a madame Selene e che lei ti vuole bene come fossi sua figlia ,quindi credo che in lei troverai una alleata.

Lascerò questa lettera a lei che ti verrà consegnata nel momento che lei riterrà più opportuno .

Nel momento in cui tu avrai bisogno di nuovo di me.

Per la questione economica devi rivolgerti allo studio Alazzio e figli.

 

 

Ti amo

Tuo padre Lorenzi Luigi

 

 

Lo stesso pomeriggio mi recai al conservatorio di Viola .

“madame Selene ho bisogno del suo aiuto.”dissi subito a quella donna che era la cosa molto più simile a una madre che viola avesse avuto.

Lei mi guardò un po' perplessa”se posso certo”.

“sono malato ,e non so quanto mi resta da vivere ,ma voglio essere sicuro che viola starà bene,lascio a lei questa lettera che dovrà consegnargliela se e quando Viola ne abbia davvero bisogno.

Lascio a lei il compito di decidere il momento giusto .”gli dissi io.

“signor luigi ,io non posso sostituirmi a vostra moglie....”rispose lei visibilmente scossa.

La guardai solamente .

“va bene mi dia questa lettera,prego iddio che non ci sia mai bisogno di dovergliela dare.”accetò lei .

 

Ecco ora posso morire in qualsiasi momento .

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Capitolo 18
*** andata e ritorno per l'inferno perfavore ***


Viola si è trasferita a Vienna ,non sa ancora niente ,nè dei piani diabolici della madre né della lettera che il padre le scrisse prima di morire.

A Vienna è molto felice ,frederich sta realizzando il suo sogno più grande .

Diventare la prima pianista dell'operà di Vienna.

Ma non è solo felice per questo ,Marco dopo un anno l'ha raggiunta a vienna .

Farà il suo tirocinio nell'ospedale di vienna .

Finalmente ,dopo tanti anni passati a rincorrersi e a giocare ,si sente pronta a vivere il suo amore per lui .

Così ogni momento che frederich le lascia libero per riposarsi lei corre da lui.

 

Pov viola

oggi è domenica e come ogni domenica sono libera dalla super visione di frederich.

Non riesco a capire cosa vuole da me quest'uomo .

Mi lusinga ,mi copre di regali ,mi parla dolcemente ,cerca sempre un contatto fisico con me .

Ma non credo sia innamorato . Lui ha trent'anni e io solo diciannove e poi anche se fosse io e Marco ci sposeremo non appena lui si laurerà ,mia madre glielo ha promesso.

Eccolo il mio raggio di luce mi sta raggiungendo nel nostro solito posto .

Qui a vienna abbiamo trovato un delizioso parco non molto lontano dal mio dormitorio ,e questo parco per noi è speciale .

In mezzo al parco C'è un lago dello stesso intenso colore di quello che ci ha visto crescere.

Questo parco sa di casa.

“ciao Marco com'è andata la settimana e il tuo esame “lo aggredisco con la mia solita gioia.

“bene amore mio e tu ,frederich ti ha assillato come sempre”ride lui

“un po' ,ma sai che per me ci sei solo tu “gli dico io

E il nostro pomeriggio continua così tra risate e lunghe passeggiate.

Prima di lasciarmi davanti al dormitorio si fa serio e mi guarda “fra due mesi devo tornare a pisa per dare la tesi e finalmente laurearmi con la lode ,come promesso a tua madre e dopo la cerimonia tornerò a prenderti per portarti a casa e finalmente diventare tuo marito ,poi torneremo qui ,tu sarai la pianista dell'eporà e io il più giovane medico entrato a far parte dell'ospedale più famoso d'europa”

Con la gioia nel cuore “vuoi dire.... che ce l'hai fatta ,hai vinto la cattedrà qui a vienna”sto quasi urlando dalla fecilità.

Mi accarezza la guancia con la dolcezza che solo lui ha”certo amore mio,ne dubitavi per caso. Saremo la coppia più perfetta di vienna invidiata da tutti”mi dice con un sorriso sgembo.

Lo bacio dolcemente sulla guancia”non ti montare la testa però ,lo sai che non mi piacciono le persone altezzose, e poi potrei anche decidere di accettare la corte di frederich”lo prendo in giro io.

“cattiva ,lo sai che sono geloso di quell'uomo ti sta sempre addosso come se tu fossi una sua proprietà.”mi risponde lui.

Stavolta lo bacio sulla bocca “lo sai che tu sei l'unico per me ,dopo mio padre sei l'uomo che amo di più.” e lo saluto.

Entro nel dormitorio e chi ti trovo Frederich .

Mi prende per un braccio “frederich mi fai male ,lasciami”gli intimo io.

“cosa stavi facendo è tardi e domani abbiamo le prove ,devi smettere di vedere quel dottorino da strapazzo”mi dice lasciandomi andare.

Non ho la forza per litigare con lui ,tanto prima o poi se ne farà una ragione.

Credo che dopo avermi vista andare all'inferno e tornare distrutta abbia creduto di potersi sostituire a mio padre .

Bhe non è così l'unica persona che mi ha dato la forza di andare avanti è stato Marco con quelle uniche parole “Più di ieri meno di domani”.

 

I due mesi sono passati ,sto aspettando Marco fuori dall'ospedale ,oggi è il nostro ultimo giorno ,poi quando tornerà non saremo solo marco e viola ,ma i signor e la signora Maglia.

Il mio cuore scalpita ,batte fortissimo ,sembra voglia dirmi qualcosa.

Cerco di ascoltarlo ,voglio capire cosa mi sta chiedendo.

Vedo marco scendere le scale ,gli faccio un cenno con la mano ,mi raggiunge ,mi prende la mano “è finita amore mio ho dato l'ultimo esame domani partirò e fra una settimana sarò un dottore ,e dopo la cerimonia di laurea io e te ..”.

gli metto il mio dito indice sulle labbra e lo bacio solamente.

Passiamo il pomeriggio nel nostro posto speciale.

Questo giorno ci è scivolato tra le dita.

Mi sta accompagnando al dormitorio ,siamo a meno di cento metri dall'edificio ,mi fermo lo guardo lo tiro per tornare indietro”non voglio tornare a casa stasera ,voglio stare con te fino a domani mattina,ti prego”lo guardo con uno sguardo che fa intendere le mie maliziose intenzioni.

Lui mi gurda sospira”non essere capricciosa ,non possiamo ,non sarebbe conveniente,possiamo aspettare fino al matrimonio ,poi io saro tuo e tu mia e sarà così per sempre.”

“ti prego marco”gli dico arrossendo.

Ho vinto ,non sa dirmi di no.

Mi porta a casa sua e ci abbondaniamo alla passione .

Il suo corpo è perfetto ,proprio come avevo immaginato .

Le mie dita finalmente possono passare attraverso i suoi capelli.

La notte la passiamo ad amarci liberamente ,sarà sempre così dopo sposati penso io mentre mi preparo per tornare a casa.

Mi accompagna fino al dormitorio ,ci salutiamo dolcemente ed entro nel palazzo ,chiudo la porta dietro di me ,mi giro e mi arriva un sonoro schiaffone che mi fa cadere a terra.

È frederich ,mi guarda con uno sguardo che non ho mai visto in lui.

Non capisco cosa vuole da me quest'uomo.

“dove sei stata?sei stata con lui ,bhe non importa tanto non lo rivedrai più “

ma cosa sta dicendo ?.

“cosa credi che ti ho portato a vienna solo per il tuo talento o per il tuo bel faccino ,tutto ha un prezzo mia cara.”continua lui.

Mi alzo e lo guardo con aria di sfida “io non ti devo niente sono qui solo per suonare ,ma ora vado di sopra ,prendo le mie cose e al diavolo tutto “

mi stringe in una morsa “tu non andrai da nessuna parte ,tu mi appartieni “

Mi lascia e mi getta addosso un foglio.

È un contratto di matrimonio .

Sono di nuovo all'inferno.

 

Dopo la partenza di marco frederich non mi ha piu lasciata un momento da sola .

Non ho più avuto notizie neanche di marco.

Perchè non viene a salvarmi.

Sono passati due mesi dalla sua partenza e ho scoperto che la notte passata insieme ,ha acceso una speranza per noi .

Sono incinta.

Ora frederich non mi vorrà più penso io sollevata.

Non mi vorrà quando scoprirà che sono gravida di un altro.

Uscita dal dottore ni dirigo subito nel suo ufficio per sbattergli in faccia tutto il mio odio.

Busso entro e chi ti trovo mia madre.

“mamma che ci fai qui ,dov'è quello stronzo che vuoi farmi sposare”la sfido io.

Ecco un altro sonoro ceffone.

Mi fa girare la testa ,ma mi riprendo subito ,la guardo ancora con sfida.

“hai capito che non lo sposerò mai, io sono incinta e sono incita di marco.”gli urlo.

Nessuna reazione.

“lo sapevo gia ,con i soldi si compra tutto mia cara.”dice lei .

“bene allora sai che i tuoi piani sono sfumati “gli rispondo io velenosa.

“non credo proprio ,guarda qui.”

Mi passa un foglio è una participazione di matrimonio .

Le mani mi tremano .

La leggo .le lacrime mi scendono.

 

La famiglia Maglia e la Famiglia capitanio

sono lieti di annuciarvi il matrimonio dei loro figli

Marco maglia e annabella Capitanio.

 

Non posso crederci.

 

“credevi di poter davvero sposare quel contadino?”mi dice lei.

“non è un contadino Marco.

Cosa hai fatto.”gli urlo io.

Lei con una calma che mi manda su tutte le furie mi racconta”quello che andava fatto ,bambina mia.

Se marco non sposerà annabella la sua famiglia perderà tutto. Lascio a te la scelta. Se dici di amarlo sai che non sarà mai felice non a discapito della sua famiglia”.

So che ha ragione.

“non sposerò comunque quell'uomo io e il mio bambino ce ne andremo.”continuo a sfidarla ,non so dove sto prendendo la forza per affrontare quella donna che dice di essere mia madre.

“non credo proprio .se non avrai un soldo come credi di fare?”mi dice lei con malignità.

“non oseresti non sono solo soldi tuoi.”rispondo di nuovo.

“non mi pare che il tuo caro papà abbia lasciato testamento ,niente testamento niente soldi ragazzina.”mi ribatte lei.

Mi arrendo non ho più nessuna possibilità.

“e il bambino? Comunque c'è non svanisce così nel nulla”gli dico io ormai sconfitta.

“bhe domani stesso partirai per una clinica in svizzera ,ci starai li fino a quando partorirai e poi emanuele Maglia verrà a prendersi il loro bastardo e lui e sua moglie lo adotteranno.

Poi ti sposerai con frederich.

Ti vuole a tal punto che è disposto a passare sopra a questo tuo errore di gioventù.”

mi accarezza una guancia come se io gli appartenessi ,mi scosto”non mi toccare ,mi fai schifo.”

Mia madre ,anzi no quella donnaccia come la chiamava mio padre se ne è appena andata ,sono sola in camera mia.

Sono all'inferno e non so la strada per uscirne come posso fare .

Non voglio ,non voglio continuo a pensare.

Ma dove potrei andare ,avrei bisogno di mio padre ,ma lui è morto ,avrei bisogno di Marco ,ma lui è incastrato in questa faccenda quanto me ,avrei bisogno di una madre ,ma io una madre non l'ho mai avuta.

Anzi no una madre io l'ho avuta è madame Selene .

Quando sono partita mi disse: per qualsiasi cosa tu abbia bisogno puoi contare su di me,qui troverai sempre una casa ,se dovessi trovarti in situazioni sconvenienti corri qui da me .

Hai capito piccola mia.

 

Ho deciso ,forse c'è ancora speranza per me e il mio bambino ,se sono riusciti a portarmi via Marco non riusciranno a portarmi via anche ciò che mi resta di lui.

Stando attenta che nessuno mi scopri ,scappo via come una ladra nel cuore della notte .

Arrivo in stazione ,il destino sembra dalla mia parte ,c'è un treno che parte per pisa tra dieci minuti .

Mi ricordo improvvisamente di essere senza soldi . Come fare .

Poi una voce Viola che ci fai qui è notte fonda.

Mi giro ho quasi paura di essere stata scoperta e che mi riporteranno a casa .

Ed ecco il mio salvatore è il dottor franco pizzi .

Mi butto tra le sue braccia e comincio a piangere.

“piccola ma cosa è successo ,stai male?”mi chiede lui preuccupato .

“ho bisogno di tornare a casa ,mi aiuti perfavore ,mia madre....”gli risposi io singhiozzando.

Non disse più niente tenendomi per mano come si fa con una bambina andiamo allo sportello della biglietteria”due biglietti di prima classe per pisa per favore “.

Sono salva ,almeno per ora.

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Capitolo 19
*** sono una lorenzi ***


Viola è sul treno per pisa,il viaggio sembra durare in eterno ,dorme accuciata come se fosse un cucciolo smarrito .

Il suo mondo che credeva perfetto è appena stato distrutto .

Il suo castello di carta è appena crollato .

Ci sarà una via d'uscita per questi due sfortunati ragazzi.

Mentre dorme sogna ,sogna il suo piccolo pezzo di paradiso .

Sogno di viola.

sono di nuovo una bambina avrò circa otto anni ,sto passeggiando saltellano allegramente ,mano nella mano al mio forte papà .

Sento tutto il suo amore ,in ogni parola ,in ogni carezza sento la sua protezione.

Mi sorride ,ci fermiamo in riva al lago ,mi prende tra le sue forte braccia,mi bacia dolcemente sulla guancia ,mi mette giu ,prende tra le mie mani tra le sue mi parla “piccola fatina della musica si forte ,sei una Lorenzi ,i tuoi avi erano nobili e fieri ,sei sempre stata lamia principessa” mi accorgo che mentre mio padre mi sta parlando di non essere più una bambina,ma la donna che sono ora .

Alza la mano ,mi indica un punto ben preciso dove guardare ,vedo una donna ,adulta forte che gioca con una bambina ,quella bambina mi sembra che mi somigli ,giocano allegramente come io e lui facevamo al tempo della mia infanzia .

Sento di nuovo la sua calda voce “le vedi?”,faccio un cenno con la testa e lo ascolto di nuovo “Andrà tutto bene ,ma tutto dipende da te ,si forte piccola mia ,ti amo “e mi bacia dolcemente sulla fronte prima di dissolversi come una nuvola.

Mi sento tirare ,mi stringono ,mi maltrattano ,mi giro sono loro sono venuti a prendermi .

Urlo “no!”.

 

“no !” urla viola sentendosi toccare.

“piccola stai tranquilla sono io ,franco ,viola “è il dottor Pizzi che sentendo la ragazza urlare nel sogno ,cerca di ridestarla.

“oh mi scusi ,credo di essermi addormentata e aver sognato”risponde viola ,ancora visibilmente scossa.

“viola ,piccina siamo arrivati “le dice l'uomo ,guardandola vede l'ombra di ciò che era .

La bambina gioiosa che accompagnava il suo amico trasudava disperazione ora,il raggio di sole più splendente che avesse mai visto si era spento .

Cosa poteva mai essere successo a questa ragazza per ridurla così penso tra se e se.

Viola gli prese la mano “perfavore non mi accompagni a casa mia o io...... mi riporti al conservatorio ,ve ne prego dottor Pizzi.”

“piccina ,vedendoti così distrutta non ti avrei mai riportato a villa Lorenzi,non finche non me lo chiederai tu ,vada per il conservatorio.”

scendono dal treno ,sta piovendo a dirotto ,l'uomo le da il suo impermiabile .

Lei si stringe a lui ",che buon profumo sembra quello di mio padre” pensa lei

Dei carabinieri girano tra la folle come se stessero cercando qualcuno.

Viola nel vederli si fa più pallida .

Pizzi capisce che sono li per cercarla,abilmente non da negli occhi e salta sulla prima carrozza che trova.

“presto al conservatorio di madame Selene è questione di vita o di morte”.gli ordina l'uomo.

 

Pov Viola

finalmente sono a casa ,nel luogo dove per anni mi sono sentita al sicuro .

Busso ,suono il campanello.

Sono bagnata fradicia ,mi sento debole e infreddolita .

La porta si apre vedo il suo dolce viso e poi svengo.

“oh mio dio viola ,cherì”mi sento chiamare dalla sua voce materna.

Mi sento sollevare ,le braccia sono forti,ancora quel profumo ,forse mio padre è tornato dall'aldila.

Sento ancora la voce di madame Selene che da ordini “gustavo presto porta nella mia stanza ,acqua calda e fredda e delle pezze ,la piccola non sta bene,non stare li impalato muoviti ho detto .”sta urlando con la sua voce stridola.

 

Non so quanto sia passato ,ma mi riprendo .

Nella confusione che c'è ancola nella mia testa sento la voce del mio salvatore “si sta riprendendo ,il polso è tornato normale e anche la pressione,troppo stress ,il viaggio deve averla spossata.”

si fa per alzarsi ,gli prendo il braccio “e il bambino?” chiedo io preuccupata.

Lo vedo sbiancare “quale bambino ,mia cara devi aver sognato” mi risponde lui .

Lo guardo ,scuoto la testa e abbasso gli occhi .

Lui capisce.”ah ,ok adesso faccio uscire tutti e ti visito per bene ,se vuoi.”mi chiede lui.

Gli dico si con la testa .

Solo a madame selene permetto di restare .

Il dottore ha finito la sua visita “tutto bene piccina ,ma nelle tue condizioni non avresti dovuto ….”.

scoppio a piangere e singhiozzando comincio a roccontare tutto.

Racconto che dopo un anno Marco mi ha raggiunto per starmi vicino e per fare il suo tirocinio.

Racconto di quanto eravamo felici .

Racconto che ci siamo lasciati trasportare dalla passione ,e che lui non voleva ,ma ero stata io ad insistere.

E poi li vedo cambiare espressione quando inizio a raccontare la mia ascesa all'inferno “la mattina dopo essere tornata a casa dopo aver salutato Marco ,frederich mi aspettava ,mi ha picchiato e dopo di che sono stata il suo uccellino chiuso in gabbia, diceva che gli appartenevo e che tutto ha un prezzo e io lo stavo pagando anche con gli interessi ,devo sposarlo . poi quando ho scoperto di essere incinta ,mia madre si è fatta viva ,pensavo che ne sarei venuta fuori ,che ora lui non mi avrebbe più voluta e che sarei potuta tornare da Marco e invece no mi ha detto che sarei dovuta partire per una clinica in svizzera e che ci sarei stata fino al parto poi il bambino sarebbe stato dato in adozione al fratello di Marco e dopo di che sarei appartenuta per sempre a frederich.”

madame selene si lancia per abbracciarmi “cherì ,perdonami se non avessi chiamato quell'uomo per insegnare ,non avresti dovuto sopportare tutto questo credevo di fare solo la cosa giusta per te”.

Il dottor pizzi da un pugno al muro è visibilmente arrabbiato “e mi dici perchè Marco non è più tornato?”mi chiede lui furioso .

Con voce flebile gli rispondo ,mi vergogno mentre le parole escono dalla mia bocca ,sono stata generata da un angelo e dal diavolo in persona “marco non pù è incastrato quanto me in un matrimonio ,se si rifiuterà di sposare la nipote del marito di mia madre la sua famiglia perderà tutto ,e io non posso ,non posso fargli questo.” e scoppi di nuovo a piangere .

 

Madame selene ,mi guarda mi accarezza amorevolmente i capelli e mi da un bacio sulla fronte “piccola mia credo proprio che tu abbia bisogno di tuo padre “

la guardo frastornata ,mi asciugo le lacrime “madame cosa sta dicendo ,mio padre è morto ,non può salvarmi”le dico io ,forse con la mia storia l'ho scioccata ed è impazzita penso io.

La vedo mentre apre un cassetto della sua scrivania chiuso a chiave .

Prende una busta e me la da “tuo padre qualche mese prima di morire mi diede questa lettera ,non so cosa ci sia scritto ,non ho mai osato aprirla ,ma mi disse che se un giorno avresti avuto bisogno di nuovo di lui di consegnartela ,e credo che tu ne abbia proprio bisogno”mi spiega lei ,ma io non l'ascolto neanche sto aprendo quella busta con avidità ,come se da quel foglio dimpendesse la mia vita.

La leggo e mentre la leggo le mie lacrime non si fermano.

 

Carissima bambina mia ,

quando e se leggerai questa io sarò morto ,ho scoperto di avere una grave malattia.

In questo momento sei una bambina ancora troppo fragile per capire che il mondo gira così .

Si nasce ,si vive e si muore.

Sappi che tu con il tuo sorriso innocente hai riempito la mia vita.

Ti lascio tutto quello che è mio, in modo tale che tu abbia una possibilità di vivere la tua vita con la felicità nel cuore.

Sei una lorenzi e dentro di te scorre una forza tutta da scoprire .

Ho sempre pensato che fossi troppo fragile per affrontare il mondo ,ma mi sbagliavo ,vedo nei tuoi occhi la forza necessaria per opporti a qualsiasi avversità.

So che sei molto affezionata a madame Selene e che lei ti vuole bene come fossi sua figlia ,quindi credo che in lei troverai una alleata.

Lascerò questa lettera a lei che ti verrà consegnata nel momento che lei riterrà più opportuno .

Nel momento in cui tu avrai bisogno di nuovo di me.

Per la questione economica devi rivolgerti allo studio Alazzio e figli.

 

 

Ti amo

Tuo padre Lorenzi Luigi

 

Scoppio a piangere ,il mio dolce papà ha sempre vegliato su di me .

Poi qualcosa scatta in me ripenso al sogno della notte precente alle parole di mio padre “ si forte ,sei una Lorenzi ,i tuoi avi erano nobili e fieri”sono molto simili a quelle scritte nella lettera che ha voluto lasciarmi.

Smetto di piangere ,mi asciugo le lacrime,mi ricompongo e nella mia testa risuona “sono una Lorenzi forte e fiere sono stata generata da un angelo ,ma anche dal quel diavolo di mia madre ,qualcosa avrò preso anche da lei ,vuole la guerra e guerra sia”.

Mi giro verso quelle due fantastiche persone che si sono prese cura di me,ora sono la cosa che ho più simile a una famiglia .

“potreste accompagnarmi oggi stesso a questo studio alazzi ,per favore ,mio padre ha detto che per qualsiasi cosa devo rivolgermi a lui “chiedo io .

“piccina credo che tu oggi debba riposarti altrimenti crollerai”mi dice il dottore.

“ho detto oggi stesso ,marco si sposerà fra solo sette giorni ,devo scoprire se per noi c'è speranza oppure no ,per favore ,le prometto che poi mi riposerò “insisto io.

Suona il telefono ,immagino chi possa essere .

Avranno sicuramente pensato di cercarmi qui ,e dove se no .

Madame selene risponde .

Si è mia madre ,madame mi fa il segno di tacere.

Obbedisco e ascolto solo.

“si signora capitanio ,sua figlia è qui .

No non mi crea alcun disturbo.

È solo molto scossa tutte le spose si spaventano .

Mi lasci una settimana con lei è molto tempo che non stiamo insieme ,le prometto che sarò molto convincente e le restituirò una Viola nuova di zecca pronta per l'altare.

Bene perfetto “

Mette giu il telefono ,mi guarda “abbiamo una settimana cherì dopo di che …..”

la guardo io “me la farò bastare ,grazie per il vostro aiuto ve ne sarò sempre grata ,mio padre ha fatto bene a fidarsi di lei”e le schiocco un bacio sulla guancia.

Mi alzo ,mi gira un po' la testa ,ma non fa niente .

Devo essere forte ,orgogliosa ,una lorenzi .

 

Nota d'autore .

Manca davvero poco forse due o tre capitoli .

Vedrete Viola davvero arrabbiata ,darà una lezione a sua madre e a tutte le persone che credevano di tirare i fili della sua vita.

 

 

 

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Capitolo 19
*** per un breve attimo ho vissuto davvero ***


Marco è partito per pisa ,non sa ancora quello che è successo e quello che lo aspetta.

E felice ha appena passato la notte più bella della sua vita.

Lascia Vienna con la convinzione che la sua vita sarà perfetta.

Lui diventerà un gran medico ,e onorerà quell'uomo che da ragazzo ha creduto in lui.

 

Pov marco.

 

Sono salito sul treno che mi riporterà per l'ultima volta a casa ,poi finito la scuola tornerò a Vienna

per tornare dalla mia donna .

Quando saremo sposati la mia casa sarà dove troverò il suo sorriso ad attendermi.

 

Il viaggio mi ha stancato ,mia madre mi viene incontro ,mi abbraccia”ben tornato figliolo ,tutto bene il viaggio ,sei stato bene a vienna”mi dice.

“bene ho dato l'ultimo esame, fra due giorni darò la tesi e poi è fatta ,sposerò la mia viola mamma”

rispondo io prendendo le sue mani e le faccio fare un giro di valzer.

Lei si ferma ha uno sguardo poco sereno .

Le chiedo”tutto bene mamma.”

lei mi guarda “si,si tesoro sono solo un po' stanca ,la tua stanza è gia pronta,sarai stanco.

Credo tu debba riposare ti aspettano giorni difficili .”

le schiocco un bacio sulla guancia e mi rintano nella mia stanza ,devo ripassare la mia tesi ,voglio essere perfetto ,voglio farla in barba a donna Maria . Lei non ha mai creduto in me.

 

Il mio gran giorno è arrivato .

Sono davanti a una commisione di medici di prestigio.

Illustro la mia tesi ,sono partito alla grande ,un uragano,rispondo a tutte le domande che i miei interculatori mi fanno .

Li ho conquistati .

Ce l'ho fatta la lode è mia .

Mi giro guardo mia madre ,alzo il pezzo di carta che attesta che sono un dottore da 110 e lode.

Distintamente ed educatamente ringrazio .

Vado da mia madre “andiamo un ultima tappa e questa sfibrante giornata è finita.”

“dove vuoi andare ,a casa ci aspettano.”mi risponde lei abbassando gli occhi.

“da donna maria ,lo sai dai ,aspetto questo giorno da due anni .”gli rispondo io perplesso.

La guardo ,i suoi occhi si fanno lucidi.

“cosa c'è ,cosa hai ,ti senti male ?”mi preuccupo io.

“marco andiamo a casa per favore ti devo parlare.” capisco dal suo tono che è molto importante .

L' accingo tra le mie braccia e andiamo a casa.

 

Siamo nello studio di mio padre le parole che escono dalla bocca di quelli che dovrebbero essere la mia famiglia mi lasciano senza respiro .

Credo che il mio cuore si fermerà ,poi la rabbia inizia ad uscire e scoppio.

“tu cosa hai fatto, o si e tu e la tua amichetta avete deciso per noi .

Oh lo immaginavo che quel frederich non aveva solo un interesse per la sua musica.

Bhe voi due avete fatto i conti senza di noi,io non sposerò annabella capitanio e viola non sposerà quel farabutto, io sono suo e lei è mia noi ci apparteniamo ,anzi noi siamo gia marito e moglie.

Domani mattina parto per vienna ,porto via viola e tanti saluti.”

Mio fratello che fino a quel momento è rimasto in silenzio si alza dalla poltrona “mi spiace marco le abbiamo davvero tentate tutte ,ma se tu non sposerai quella ragazza noi perderemo tutto.

Lo capisci vero ,perderemo tutto.

Papà perderà tutto ,tutto quello che abbiamo costruito.

Pensi di mantenerci tutti con il tuo stipendio da dottore?

Anzi no chi credi ti abbia fatto prendere all'ospedale di vienna.

È stato il signor capitanio.

Sappiano che ami viola e che siete anime gemelle e bla bla bla bla ,abbiamo sentito questa storia per anni .

Ma donna Maria non la pensa così.

Dovevi essere più furbo e farti firmare la promessa di matrimonio dal signor luigi prima che morisse.”

lo guardo mi avvicino ,gli tiro un pugno da stenderlo.

Guardo mia mamma “di cosa sta parlando questa serpe che dovrebbe essere mio fratello?”

mia madre inizia a raccontarmi.

“io credevo che sarei riuscita ad avere un buon affare e di convincere Maria in seguito che tu eri perfetto per Viola,ma lei mi ha tirato un brutto tiro,ha usato i soldi dei capitanio per riccattarmi,lui ,lui ….”mi dice mia madre con le lacrime agli occhi.

Mi avvicino ,la scuoto “lui cosa parla “.le urlo conto.

“lui ha detto che se non sposerai sua figlia ci rovinerà ,vuoi che tuo padre muoia di dolore ora che è anche malato?”

Mi arrendo ,ho perso la mia ragione di vita . Giro intorno come un matto “ma come hai potuto scendere a patti con quella donna ,eppure la conosci bene ,sai che razza di donna è ,lo sapevi che non era cambiata e dopo che si era risposata era anche peggio ,più arrivista di prima , lo sapevi che non ti dovevi fidare di lei”incolpo mia madre.

Continuo a girare intorno , i pensieri mi scoppiano in testa .

È colpa mia non avrei dovuto fidarmi della parola di quella donna .

Esco dalla stanza correndo ,entro in camera di mio padre ,si voglio chiedergli di rinunciare a tutto per me ,per il figlio che gli è stato accanto nei suoi anni migliori.

Entro ,lo vedo seduto su una poltrona in vestaglia,ha lo sguardo fisso nel vuoto .

Lo vedo stanco,malato . L'uomo forte e orgoglioso che si inchinava soltanto al cospetto delle sue vigne non esiste più .

Non posso fargli questo ,mi avvicino e lo bacio sulla fronte ,mi rendo conto che non mi ha neanche riconusciuto.

Esco dalla sua stanza disperato ,senza né forza né speranza.

Mi metto a correre, la mia meta è il lago .

Mi butto dentro mi inginocchio e comincio a tirare pugni alla sabbia .

Mi alzo mi incammino e senza rendermene conto mi trovo davanti alla tomba del mio miglior amico ,solo ora mi accorgo che il signor luigi era il mio miglio amico.

Mi inginocchio e comincio a piangere.

“luigi ,ho fallito,non posso mantenere la promessa ,non potrò proteggere viola ,ho degli obblighi verso la mia famiglia ,mi di spiace,ma tu lo devi sapere ,io l'amo ,ci siamo amati come uomo e donna ,non era per mancarle di rispetto ,ma perchè ero convinto che ci saremmo sposati,perdonami se puoi.”.

Il suo ritratto mi guarda come per prendersi gioco di me.

Mi alzo ,voglio vedere gli occhi della donna che ha distrutto la nostra vita.

Sono davanti alla casa che un tempo mi ha visto felice.

Quella donnaccia e li tranquilla che raccoglie rose insieme a quel suo marito .

“sei una donnaccia ,luigi l'aveva capito subito chi eri ,si rivolterebbe nella tomba se solo sapesse quanto veleno sei capace di sputare”gli urlo , incurante della servitù che rimane allibita.

“come ti permetti moccioso ,ritenetevi fortunati, avrei potuto schiacciarvi se solo avrei voluto.”mi risponde lei.

“credevi davvero che avrei dato a te il fiore più prezzioso del mio giardino ,tu che sei stato sempre un ribelle,credevi davvero che mi sarei diminticata di quando mi hai umiliato.?”continua lei.

Davvero non so di cosa sta parlando ,ho sempre cercato di essere il più educato possibile con lei per amore di viola.

“si può sapere di cosa sta parlando ?quando l'avrei umiliata?”rispondo io.

“davvero non ricordi? Gia tu sei un Maglia . Oh tua madre ,una grande amica ,”povera Maria che matrimonio sfortunato ti è toccato ,vedrai andrà meglio” sempre pronta a sbattermi in faccia la sua vita perfetta ,i suoi perfetti figli il suo perfetto marito che la ama tanto ,mi faceva ribrezzo la sua compassione e poi sei arrivato tu ,che a dodici anni mi hai dato della donnaccia mettendomi in ridicolo al compleanno di viola. Bhe donna Maria non dimentica ,serve la sua vendetta su un piatto d'argento”mi dice lei sputandomi addosso il suo veleno come un cobra.

“ma avevo solo dodici anni ,ero un ragazzino e io non....”non mi fa finire di parlare .

“vai via immediatamente da casa mia prima che cambi idea e rovini del tutto la tua vita e quella della tua perfetta famiglia,scio cane.”.

Sto per andare via ,ma lei mi richiama “ah Marco Maglia stai lontano da Vienna fino a quando non avrai la fede al dito ,chissa cosa potrebbe succedere se ti azzardi a mettere un piede fuori da pisa ,e non pensare minimamente di scriverle ,lo saprei immediatamente io controllo sempre le cose che mi appartengono sopratutto quelle preziose.”

Guardo con odio quella donna ,vorrei gettarmi al suo collo e ucciderla.

Torno a casa ,mio fratello mi attende ha la bocca livida ,non dice niente.

Mia madre mi corre incontro ,mi chiede perdono ,cerca di abbracciarmi .

La fermo “Marco Maglia è morto oggi ,tu e la tua amica preparate pure questo matrimonio che sarà la mia tomba”.

Se solo avessi saputo a quella festa non ci sarei mai andato ,ma per un breve attimo della mia vita ho vissuto davvero.

 

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Capitolo 20
*** mi comprerò la mia felicità ***


Viola sta piano piano prendendo coscienza di se stessa ,ha deciso di lottare per il suo lieto fine,non si farà portare via tanto facilmente la felicità che merita.

Ora il suo sogno è uguale a quello di suo padre :la felicità di sua figlia.

Marco nel frattempo si è rassegnato al suo destino.

Non ha scampo pensa .

Donna maria ha sempre tramato alle spalle della sua famiglia.

L'invidia ,la cattiveria ,la rabbia che l'ha sempre contradistinta l'ha portata ad odiare perfino la sua migliore amica.

Donna maria con i soldi dei capitanio e con la complicità di frederich ha potuto mettere in atto una vendetta che apettava da anni.

Si,si sarebbe vendicata di quel suo marito defunto che l'aveva sempre trattata con sufficenza preferendola a una cameriera.

La vendetta su quel ragazzino che anni prima l'aveva a suo dire umiliata in casa sua.

La vendetta contro quella sua amica che dalla vita aveva avuto tutto ,amore soldi e felicità.

E avevano avuto l'ardire di potersi prendere un altro pezzetto della sua vita ,viola.

Lei era sua,si era il suo risarceminto per tutti quegli anni che aveva osservato lucia vivere la vita che lei aveva sempre desiderato.

E ora che aveva i soldi e il potere dei Capitanio sarebbe stata lei a umiliare loro e nel modo più crudele che conosceva.

Togliere la felicità e la serenità ai Maglia.

 

Pov marco.

Mi aggiro in casa come un fantasma.

Penso a viola ,chissà come starà ,pensavo.

Sarà a pezzi ,ma forse no forse il dolore che l'aveva dilaniata per la morte del padre l'aveva resa assuefatta .

Il mio sguardo è vuoto, ho perso tutto in un solo istante senza neanche potermi oppore.

Mi sento come una vigna sterile.

Ogni tanto mi fermo davanti allo studio vorrei entrare e rimettermi in gioco ,sfidare il mondo .

Mandare al quel paese mia madre e mio fratello ,ma le conseguenze sarebbero terribili .Non lo faccio per me ,non per mia madre e di certo non per mio fratello ,ma per mio padre .

Un uomo che era tanto forte fino pochi mesi prima ,poi la malattia ha iniziato a portarselo via lentamente ,lasciando solo un involucro vuoto con pochi ricordi ,se mi sottrarei al mio destino sicuramente lo ucciderei .

Posso io , a causa dell'amore di una donna ,ucciderlo ,no non posso.

Manca davvero poco al mio funerale ,il matrimonio sarà tra meno di dieci giorni .

Aggirandomi per casa ,mi ritrovo di nuovo davanti allo studio ,stavolta sento delle voci .

È mio fratello ,lo sento parlare ,ma credo che sia al telefono perchè non sento nessuna risposta alle sue domande.

Poi il silenzio ,sento solo il clic della cornetta che viene riposta.

Non busso entro solamente.

Mi guarda e con aria ironiaca si prende gioco di me”a quanto pare almeno uno dei due sa procreare”

mi dice lui.

Di che diavolo sta parlando?”per lo meno la nostra famiglia avrà un erede visto che io e valentina non abbiamo avuto figli.”continua lui prendendosi ancora gioco di me.

“di che diavolo stai parlando?” gli chiedo io arrabbiato.

“bhe a quanto pare te la sei spassata almeno una volta con Viola ,hai avuto molto di più di quello che ho avuto io,e come è stato?”schernendomi per umiliarmi.

Gli fiondo addosso lo prendo per il bavero della giacca “non ti permettere”gli intimo io.

Si libera dalla mia morsa e mi ringhia conto “stai attento fratellino o il tuo figliolo concepito con Viola finirà i suoi giorni in un orfanotrofio. Ti sei fatto la figlia di quella donna e lei è rimasta incinta e io ora devo riparare ai tuoi sbagli ,per lo meno valentina finirà di assillarmi per adottare un bambino . Avremo un bambino con il nostro sangue per lo meno e purtroppo di quella che sembrava una santerellina.”.

Viola è incinta ,e le porteranno via anche questo.

Quante volte avevamo fantasticato su un ipotetico figlio ,e ora lei sposerà un altro e non lo vedrà mai e io dovrò far finta di essere suo zio ,non so quale tortura sia peggio .

Sapere di avere un figlio o sapere di aver un figlio e vederlo crescere da qualcun'altro.

Gli urlo tra i denti “sei un bastardo ,tu non sei più mio fratello ,per me sei morto.”

me ne vado torno in camera mia a crogiolarmi nel mio dolore.

 

 

 

Viola è pronta per andare nello studio Alazzi ,si sentiva pronta per scoprire il suo destino.

Forse c'è davvero una possibilità per loro .

Viola insieme alla sua nuova famiglia vengono accolti dal dottor Alazzi.

 

 

“buon giorno dottor Alazzi sono viola lorenzi ,credo che lei abbia qualcosa per me “dice viola mostrando la lettera del padre.

“oh signorina finalmente ,la stavo aspettando da anni ,l'avrei contattata io ,ma lei mi ha preceduta.”dice il notaio .

Dopo aver fatto accomodare il trio.

Alazzi si dirige verso un quadro lo tira via dal muro ,la crosta nascondeva una cassaforte “è qui che nascondo i documenti dei miei clienti speciali e suo padre era proprio un cliente speciale,sa quell'uomo era un gran dottore ha salvato mia moglie dalla febbre puerperale,sarò sempre in debito con lui ,e siccome è morto sono in debito con lei ora signorina Lorenzi”spiega l'uomo.

Viola è nervosa ,attende il suo verdetto con ansia ,si stropiccia le dita nervosamente ,poi l'uomo gli porge una busta gialla .

“l'apra signorina Lorenzi “gli dice il notaio.

 

Pov Viola.

Mi sembra di essere in una realtà parallela ,questo uomo che conosceva mia padre mi ha consegnato l'ultimo pensiero che mio padre ha avuto per me.

L'ultimo gesto di un padre che mi ha ama anche dall'aldilà.

Apro la busta lentamente ,tiro fuori il suo contenuto .

Un testamento ?ma mia madre non aveva detto che non aveva lasciato niente di scritto ,mentiva?no Credo che mio padre conoscesse bene quella donna e aveva giocato di anticipo.

Incomincio a leggere

 

Io lorenzi Luigi nel pieno del possesso delle mie capacità fisiche e mentali redatto il mio testamento

in data 11aprile 1844 .

Alla mia adorata figlia Viola Lorenzi lascio villa Lorenzi e tutto il patrimonio eridatato dalla mia defunta madre Gemma Di sisti vedova Lorenzi.

A mia moglie Maria Baccaci in Lorenzi lascio la casa di famiglia Lorenzi sita in roma e il patrimoni accumulato nella nostra vita.

 

In fede

Lorenzi Luigi

 

Forse sono scioccata ,ma non credo di aver capito, per la prima volta in vita mia,ciò che ho letto .

Riconsegno il foglio ad Alazzi “mi scusi forse per la mia giovane età ,ma credo di non comprendere a pieno il testamento di mio padre.”.

L'uomo legge ad alta voce il testamento e poi mi spiega”credo che abbia capito che suo padre le voleva molto bene signorina ,lei ora è l'eriditiera più ricca d'italia. Questo le da accesso ad un patrimonio di un miliardo di lire ,più qualche interesse maturati negli anni e la proprietà definita Villa Lorenzi ,lei è una donna molto ,ma molto ricca.”

Timidamente prendo la parola “e come mai mia madre non ha potuto disporre di questi soldi?”

“il signor Lorenzi all'apertura del testamento di vostra nonna ,ha aperto un conto e vi ha depositato l'intera cifra a nome vostro signorina. Questi soldi erano gia vostri prima che lui morisse e io in quanto notaio avevo disposto lui come vostro unico tutore.”mi risponde lui .

Sono perplessa “ho un'altra domanda da farvi .

Come mai mia madre non è riuscita a comprare i vostri servigi dottor Alazzi “gli dico io seria ,ho bisogno di sapere se di questo uomo posso fidarmi ,ho bisogno della conferma che anche lui non sia stato corrotto da quella donnaccia.

Il dottor Alazzi sembra offeso ,ma comunque mi risponde “signorina ,la riconoscenza non si può comprare ,come le ho detto ho un debito d'onore verso suo padre ed anche per questo che mi sono rifiutato di trascrivere il suo contratto di matrimonio con frederich zaccherman.”

Mi chiudo in milioni di pensieri ,ho molti soldi ,ma come posso fare per salvarci entrambi .

Incomincio a pensare agli avvenimenti degli ultimi giorni per trovare uno spiraglio che ci salvi .

Penso a frederich per lui sono sua .

Penso a marco incastrato in questa situazione infelice.

Penso all'ultima conversazione di mia madre

““hai capito che non lo sposerò mai, io sono incinta e sono incita di marco.”gli urlo.

lo sapevo gia ,con i soldi si compra tutto mia cara.”dice lei .

bene allora sai che i tuoi piani sono sfumati “gli rispondo io velenosa.

non credo proprio ,guarda qui.”

Mi passa un foglio è una participazione di matrimonio .

Le mani mi tremano .

La leggo .le lacrime mi scendono.

 

La famiglia Maglia e la Famiglia capitanio

sono lieti di annuciarvi il matrimonio dei loro figli

Marco maglia e Isabella Capitanio.

 

credevi di poter davvero sposare quel contadino?”mi dice lei.

non è un contadino Marco.

Cosa hai fatto.”gli urlo io.

Lei con una calma che mi manda su tutte le furie mi racconta”quello che andava fatto ,bambina mia.

Se marco non sposerà isabella la sua famiglia perderà tutto. Lascio a te la scelta. Se dici di amarlo sai che non sarà mai felice non a discapito della sua famiglia”.

So che ha ragione.

non sposerò comunque quell'uomo io e il mio bambino ce ne andremo.”continuo a sfidarla ,non so dove sto prendendo la forza per affrontare quella donna che dice di essere mia madre.

non credo proprio .se non avrai un soldo come credi di fare?”mi dice lei con malignità.

non oseresti non sono solo soldi tuoi.”rispondo di nuovo.

non mi pare che il tuo caro papà abbia lasciato testamento ,niente testamento niente soldi ragazzina.”mi ribatte lei.

Mi arrendo non ho più nessuna possibilità.

e il bambino? Comunque c'è non svanisce così nel nulla”gli dico io ormai sconfitta.

bhe domani stesso partirai per una clinica in svizzera ,ci starai li fino a quando partorirai e poi emanuele Maglia verrà a prendersi il loro bastardo e lui e sua moglie lo adotteranno.

Poi ti sposerai con frederich.

Ti vuole a tal punto che è disposto a passare sopra a questo tuo errore di gioventù.”

mi accarezza una guancia come se io gli appartenessi ,mi scosto”non mi toccare ,mi fai schifo.”

In quelle parole deve esserci la soluzione ,deve esserci .

Incomicio a pensare a cosa farebbe Donna Maria con tutti questi soldi .

Ecco una frase che fa eco nella mia testa “con i soldi si compra tutto mia cara.”.

Ho capito cosa fare .

Mi redesto dai miei pensieri .

Guardo il notaio e le parole escono da sole “e posso usufruire da subito di questo mio patrimoni?”gli chiedo e attendo una sua risposta.

“certo , il tempo di firmare le pratiche e potrà disporre dei suoi soldi “

Bene penso io.

“allora vorrei comprare la mia libertà e quella del signor Marco Maglia”gli rispondo io lasciondolo perplesso.

“mi scusi credo di non aver capito lei è gia libera “mi risponde lui.

Allora inizio a raccontargli la mia storia e quella di marco .

“come sa mia madre vuole farmi sposare frederich zaccherman e come credo abbia inteso ,io non ne ho nessuna intenzione,quello che lei non sa e che mia madre ha incastrato in un matrimonio anche il signor Marco Maglia che dovrà sposare Annabella Capitanio o perderà tutto”

 

Non sembra sorpreso “mi chiedevo come mai una famiglia per bene ,come i Maglia si volesse imparentare con i capitanio che non brillano per la loro onestà negli affari ,avevo sentito qualcosa del genere da dei miei colleghi ,ma davvero non lo credevo possibile. Ma non so davvero come potrei aiutarla a tirar fuori da questo matrimonio il signor Maglia. Per quanto riguarda lei è gia una donna libera ,con i soldi che possiede ha acceso ha innumerevoli oppurtinità.” mi dice lui con franchezza .

“Quello che non sa è che io e marco ci amiamo, avremmo dovuto sposarci ,ma mia madre ha tramato alle nostre spalle.

Lei crede sia possibile acquistare la tenuta Maglia con il mio patrimonio?”gli chiedo io .

Mi piace la sua risposta”certo ,può acquistarne almeno tre di tenute come quella dei maglia ,ma non credo che quella dei maglia sia in vendita”

Mi rimetto a pensare ,ma la soluzione mi arriva subito ,se i maglia non saranno più i proprietari della tenuta non avranno più niente da perdere ,e con i soldi si può comprare anche la vendetta.

Quando avrò finito con i capitanio ,non avranno neanche la faccia per piangere.

Grazie mamma per avermi impartito la lezione “che i soldi comprano tutto.”

 

Mi rivolgo ancora al notaio.

“non si preuccupi se la tenuta Maglia è in vendita oppure no .

Questa sera sarà in vendita ,deve convocare qui oggi stesso la signora Lucia Maglia” gli ordino io fiera e forte .

“ma signorina non credo che sia possibile fare tutto oggi .”mi dice lui slacciandosi il cravattino.

“deve essere oggi ,non rimane molto tempo ,faccia questa chiamata ,parlerò io con donna lucia.” insisto io.

 

Compone il numero e mi passa l'interfono.

“buon giorno vorrei parlare con la signora Maglia sono la segretaria dello studio Alazzi abbiamo urgenti comunicazioni per lei .”non faccio quasi in tempo a finire la frase che sento la voce della madre di Marco .

“buongiorno Donna Lucia sono Viola “le dico io

“Viola devi lasciarci impace ,tua madre ci porterà via tutto “mi risponde lei con una voce tremante e spaventata.

“e di che è la colpa ?”le dico io .

Nessuna risposta.

“bene vedo che ho la sua attenzione ,deve venire oggi stesso nello studio del notaio Alazzi “

“io no credo sia il caso ,non ti intestardire sposa frederich e dimenticati di Marco “ mi dice singhizzando

“ah allora non le interessa sapere che ho trovato un modo per salvare la sua tenuta,donna lucia lei me lo deve ,lo deve a marco e lo deve a suo nipote.”ribatto io.

Silenzio assuluto

“a che ora deve essere li “riemerge lei .

“può venire anche subito ,i tempi come sapete sono un po' stretti”gli rispondo io.”

“faccio preparare la macchina e sarò li il prima che possibile.”e mi mette giu.

Mentre aspettiamo l'arrivo di donna Lucia ,il notaio mi fa firmare le carte che fanno di me una donna ricca.

Mi comprerò la mia felicità .

 

 

 

Non perdetevi i prossimi due capitoli .

Bye bye.

 

 

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Capitolo 21
*** che inizino i giochi ***


Viola ,il dottor pizzi e madame selene sono nello studio alazzi hanno appena scoperto quanto l'amore di un padre possa essere forte e sopravvivere anche dopo la morte.

Madame selene sta parlando con viola ,ora che il notaio è uscito per depositare i documenti in banca vuole capire cosa ha in mente la ragazza perchè non ha mai visto Viola così forte e determinata.

“cosa vuoi fare cherì ,io non l'ho ancora capito.Come può salvarvi l'acquisto da parte tua della tenuta dei maglia dal ricatto dei Capitanio ?”

“semplice voglio far scoppiare uno scandalo ,voglio far perdere la faccia ai capitanio ,comprerò la tenuta dei maglia ,cosa faranno ,mi faranno sposare a me Annabella ?non credo proprio che la legge lo permetta sa. Marco arriverà all'altare e poi ci penserò io “ gli spiega Viola .

“ma tesoro non credo tu sia invitata al matrimonio.”gli risponde la donna.

“abbia fiducia. Domani appena avrò sistemato questa faccenda tornerò a casa ,affronterò mia madre le dirò che se davvero vuole che sposerò frederich senza creare problemi voglio suonare al matrimonio per dire addio a Marco ,se ho imparato a conoscere bene mia madre penso che si crogelerà nel provocarci ancora dolore ,ma io farò passare a loro l'inferno che loro hanno fatto passare a me e a marco in questi due mesi e ho intenzione di restituire il favore con gli interessi “le dice Viola con un tono di magnilità nella voce.

Madame non è molto convinta che le cose andranno come viola spera”ma tesoro anche se tu acquisti la tenuta maglia i capitanio tenteranno lo stesso di rovinarmi sopratutto se li affronti a viso aperto . “.

“madame selene questa storia davvero non le ha insegnato niente. A me si tanto .

Una cosa l'ho capita benissimo con i soldi si possono aprire molte porte ,ma si possono anche chiudere li ripagherò con la stessa moneta.”continua una viola totalmente diversa.

Madame selene si chiude nel silenzio .

Possibile che quella bambina che solo ieri si è presentata alla sua porta come una cane spaurito si sia trasformata in un cane che morde .

È preuccupata non rimarrà scottata ?pensa la donna .

Comunque sia decide di starle vicino .

Il notaio alazzi è rientrato e non è solo è accompagnato dalla signora Maglia.

Viola guarda pizzi , madame Selene e il notaio“ora dovete lasciarci sole tutti quanti . Dottor alazzi ha preparato tutti i documenti che ho richiesto?”.

“certamente signorina Lorenzi “gli risponde lui.

“bene voglio parlare da sola con Donna Lucia e poi lei potrà fare il suo lavoro .”.ordina Viola .

“perfetto noi saremo nello studio di mio figlio ,quando avrà bisogno mi mandi a chiamare “risponde lui con cortesia .

 

Pov luisa.

 

Sono seduta in questo studio ,sento gli occhi di viola puntati addosso ,non ha più lo sguardo limpido che aveva da bambina ,ora sembra quello di sua madre .

E come darle torto per un mio sbaglio ho rovinato le loro vite.

Sono qui per ascoltarla ,ma dubito che quello che ha da dirmi possa in qualche modo cambiare il futuro,comunque ha ragione dovevo a lei a mio figlio almeno una possibilità ,anche se magari è solo uno sfogo.

La vedo che fa avanti indietro dietro la scrivania ,questo suo attegiamento mi innervosisce.

Poi si ferma si siede al posto del notaio ,mi porge un foglio.

“legga questo Lucia”mi dice lei .

Leggo il foglio ne rimango scioccata.

Io lorenzi Luigi nel pieno del possesso delle mie capacità fisiche e mentali redatto il mio testamento

in data 11aprile 1844 .

Alla mia adorata figlia Viola Lorenzi lascio villa Lorenzi e tutto il patrimonio eridatato dalla mia defunta madre Gemma Di sisti vedova Lorenzi.

A mia moglie Maria Baccaci in Lorenzi lascio la casa di famiglia Lorenzi sita in roma e il patrimoni accumulato nella nostra vita.

 

In fede

Lorenzi Luigi

 

“ma,ma tua madre ha sempre detto che tuo padre non aveva lasciato nessun testamento.”le dico io con l'unico filo di voce che mi è rimasta dopo lo sciok.

“lo so ,ma mio padre conosceva quella donnaccia meglio di chiunque altro”mi risponde lei .

“va bene viola ora che mi hai sbatutto in faccia che sei molto ricca ,almeno cosi credo ,non capisco come la mia posizione possa cambiare”le dico io stizzita .

Lei continua e mettendosi con i gomiti appoggiati sulla scrivania ,incrocia le mani e le mette sotto il mente e mi guarda con uno sguardo furbo,conosco quello sguardo è lo stesso sguardo che aveva Maria prima che mi imbrogliasse”lo sa a quanto ammonta la mia a eredità ,sono un miliardo di lire più qualche spicciolo per i vestiti ah e poi c'è villa lorenzi ,ah gia devo ricordarmi di sbattere fuori quella donnaccia prima che inquini l'aria della vallata,comunque veniamo a noi ,io- vo-glio- la -te-nu-ta- Ma-glia.”queste ultime parole le scandisce lentamente.

Mi metto a ridere “allora il vostro è un vizio di famiglia a quanto pare ,mi spiace ti ha preceduto tua madre.”.le rispondo io.

Ma lei non si arrende, il suo sguardo è tornato limpido ,dolce “forse non ha capito ,capisco da chi ha preso Marco a essere un po' lungo a capire, glielo ripeto io voglio la tenuta maglia per noi ,io voglio marco e tutto il pacchetto ,lei ,suo marito e se devo anche emanuele visto che ha confabulato con mia madre per portarmi via mio figlio,ma si sa anche nelle migliori famiglie c'è una pecora nera ,e io lo so bene.”

“non ci capisco più niente viola spiegati meglio ,di quale figlio stai parlando “le chiedo io .

“ah suo figlio emanuele non le ha detto che sono in attesa di suo nipote?”mi risponde lei.

Non lo credo possibile ,ma quando lei e marco ,poi mi ricordo la frase che mi urlò dietro marco “io sono suo e lei è mia noi ci apparteniamo ,anzi noi siamo gia marito e moglie.”

Mi sento di nuovo tradita ,anche mio figlio ,ha tramato alle nostre spalle “no mi spiace viola ,non lo sapevo ,mio figlio mi ha detto che volevano adottare un bambino ,ma non credevo che si sarebbe preso il tuo .”

Mi prende la mano tra le sue ,ritrovo nei suoi occhi lo sguardo dolce di luigi “il nostro lucia ,il nostro”mi dice serenamente.

Come può essere che questa ragazza non mi porti rancore ,per il male subito al quale ho contribuito,

il mio marco ha proprio dei bei gusti .

“Viola voglio fare di tutto per aiutarvi ,ma non vedo in che modo l'acquisto della tenuta possa salvarla dalle mani dei capitanio.”le chiedo io .

“si fida di me?”.annuisco .

“bene cominci a firmare al notaio le carte necessarie per la vendita ,poi i capitanio li lasci a me . Quando avrò finito con loro tutte le volte che sentiranno il nome Lorenzi tremeranno .

Mi farebbe un altro favore consegni questo bigliettino a Marco.” a questa ragazza scorre nelle vene la fierezza del padre ,ma a quanto pare anche la furbizia della madre.

Non ho niente da perdere ,se la spuntera con sua madre lei e mio figlio saranno felici in caso contrario la tenuta non cadrà in mano ai capitanio ,in un modo o nell'altro mi sono ripresa una piccola rivincita su Maria.

 

Firmo i documenti e torno a casa serena dopo tanto tempo.

 

 

Pov. Marco

Mia madre è appena rientrata.

È uscita di corsa che ci sia ancora qualcosa sotto ,cosa avrà combinato ancora.

Mi prende anche in giro a lo sguardo sereno ,felice a quanto pare la mia disperazione diverte la mia famiglia.

Mi si avvicina ed a bassa voce mi chiede di seguirla “vieni andiamo in stalla “.

Non capisco di cosa voglia parlarmi nella stalla ,perchè se ha qualcosa da dirmi non lo fa nello studio?forse perchè ormai emanuele crede di essere il padrone ,sono sicuro che quello non vede che mio padre muoia.

Va bene la seguo più male di così non può farmi.

Arriviamo nella stalla.

“tieni tesoro è da parta di Viola”mi dice di lei .

Ma credo di aver udito male.

Poi vedo un biglietto ,lo prendo e lo leggo.

 

Più di ieri meno di Domani

penso io a te ,tu però reggimi il gioco ,va bene .

Ti aspetto all'altare ,non ti confondere io non sarò quella vestita di bianco.

 

Mi ricordo quella frase “penso io a te ,tu però reggimi il gioco ,va bene .”è la frase che le dissi quando la conoscei,il fatto che se ne era ricordata mi ridava la speranza.

Mia madre mi guarda e mi dice “la viola mi piace tanto ,molto di più di quel stoccafisso di valentina “e mi strizza l'occhio.

Nel mio cuore si fa spazio il perdono ,do un bacio a mia madre sulla fronte e mi preparo per la guerra.

 

 

Pov Viola .

Tutti i pezzi della mia vendetta per riprendermi la mia vita si stanno incastrando perfettamente.

“dottore Alazzi con i documenti siamo apposto “chiedo io .

“si signorina Lorenzi “mi risponde.

“viola ,mi chiami Viola per favore ,ho un ultimo favore da chiederle il giorno dicisette deve recarsi in chiesa e rimanere fuori ,quando vedrà uscire una folla scandalizzata venga dentro deve comunicare a Maria Capitanio che deve lasciare Villa lorenzi.”chiedendogli l'ultimo favore ci salutiamo.

Siamo in macchina ,abbiamo lasciato il dottor pizzi a casa ,guardo madame selene ,quello che le sto per chiedere la farà pensare che sono matta”madame selene mi riporti a villa lorenzi .”

mi guarda incredula”cherì sei impazzita ti porteranno subito in svizzera.”

“no non credo se lei dirà a mia madre che sono disposta a sposare frederich senza dar scandolo se mi permetterà di dire addio a Marco suonando al suo matrimonio.”le spiego io .

“e per quel mascalzone non hai intenzione di far niente.”mi lascia di stucco Madame Selene.

“madame Selene “rido io ,poi torno seria “a tempo debito .”.

 

Arriviamo a villa Lorenzi ,la servitù mi scorta nello studio che una volta era di mio padre ,mi tirano come se fossi un lenzuolo ,quando tutto sarà finito mi libererò anche di loro ,penso io .

Entriamo nello studio ,prendo la mano di madame selene per farmi forza ,si entra in scena.

Mia madre mi si avvicina ,mi da uno schiaffo ,ma non le do soddisfazione “non permetterti più ,solo perchè farò quello che vuoi tu non hai alcun diritto di picchiarmi “le dico io freddamente.

Quella donna per me non è più niente .

In un angolo c'è anche frederich appoggiato al muro ,mi si avvicina ,mi strappa la catenina di marco dal collo ,non lo avresti dovuto fare quando tutto sarà finito e lo dirò a marco ti farà a pezzetti ,penso io .

Comunque me ne sto li immobile, devo far credere di essere sottomessa alla loro volontà.

“non ti serve più questo orribile ciondolo “ mi dice frederich e prende quel mio prezioso oggetto e lo butta nel camino .

Faccio per muovermi ,m a madame selene mi trattiene ,per fortuna ho lei o mi sarei tradita .

“domani parti per la svizzera signorinella “mi dice mia madre.

Interviene madame selene “signora capitanio viola mi ha raccontato un po' la storia ,l'ho convinta che lei deve fare quello che le ordina la sua famiglia ,ma la ragazza ha acconsentito di sposare frederich senza dare scandolo solo se avrà l'opportunità di suonare al matrimonio del signor Maglia per dirgli addio a modo suo “.

Mia madre fa un sorriso ,sembra che ci provi piacere a vedere la gente soffrire ,però capisco che l'ho spuntata.

Frederich mi prende tra il pollice e l'indice il mento “a quanto pare ti piace soffrire ,me lo ricorderò per il futuro ,comunque va bene sarà la prima uscita come coppia,poi partirai e ti libererai di quello schifo che sta crescendo dentro di te”.

Mi libero dalla sua presa ,ma come possibile che questo sia un musicista ,noi abbiamo un animo nobile ,è quello che mi ha insegnato madame selene .

Vorrei sputargli addosso ma mi trattengo o rovinerò tutto ,ma potete star certi che l'unico schifo del quale mi libererò sarà di voi e per sempre.

Ma madame selene non riesce a star zitta “perfavore signor zaccherman non infierisca così ,la piccina ha sbagliato ,ma non siete obbligato a sposarla”.

Lui non la considera neanche e le dice di togliere il disturbo.

Mi abbraccia e mi sussura “sei sicura di quello che stai facendo ,non cred che tu sia al sicuro qui”.

“so difendermi ,non oseranno farmi del male non davanti a tutti questi domestici del quale mia madre si è circondata “la rassicurò io e la saluto.

Li guardo e l'nica cosa che penso è “che inizino i giochi.”

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Capitolo 22
*** se mi dici il tuo segreto io ti dico il mio ***


Viola è tornata a casa ,a villa Lorenzi. Mentre finge di essere prigioniera dei suoi aguzzini può notare i cambiamenti che donna Maria ha apportato alla casa. I vecchi domestici sono stati rimpiazzati da nuovi ,solo la governante che l'ha cresciuta è riuscita a mantenere il posto ,ma crede che per poter stare li è dovuta a scendere a chissa quale compromesso,quindi non si fida neanche di lei. Si aggira per la casa cercando di non restare mai sola nella stessa stanza né con maria né con frederich. Deve essere cauta. È nella sua stanza ,affacciata alla finestra ,piove ,tra le lacrime del cielo lei rivolge il suo sguardo verso il lago,cerca il suo patio,ma è stato smantellato. Bussano alla sua porta ,sospira e dice “avanti”. È la governante Brigida che le ha portato il the e qualche biscotto. “grazie Brigida,ma non ho molta fame oggi.” le dice lei . “signorina deve mangiare qualcosa è così pallida.”le risponde la donna. “brigida che fine ha fatto il patio di mio padre?” le chiede Viola. Il volto della donna si rattrista “la signora Maria ha voluto che venisse smantellato subito dopo che voi siete ritornata al conservatorio quando il povero signor lorenzi è morto.”e mentre risponde alla ragazza ,la governante si fa il segno della croce “che dio lo abbia in gloria”. Viola sorride ,si ricorda che Brigida è sempre stata molto religiosa. “e che fine ha fatto la struttura? È stata percaso conservata da qualche parte?”le chiede viola ,pensa che quando sarà la padrona della sua casa lo rifà ripristinare. “bruciato signorina,insieme a tutte le cose di vostro padre ,il Signor Edoardo ha voluto così”le risponde la governante abbassando lo sguardo . Viola rimane in silenzio “pagarete anche la mancanza di rispetto verso mio padre ,lo giuro.”pensa la ragazza. “brigida mi faresti compagnia per un the ? Sei l'unico viso familiare che mi è rimasto qui.”le chiede Viola facendole il segno di sedersi. “non potrei signorina ,ma se lei mi promette di mangiare qualcosa vi accontenterò.”le risponde Brigida. Sorseggiano il the e nella testa di viola ci sono mille pensieri ,vorebbe chiedere a brigida perchè è rimasta qui,ma non ha il coraggio ,poi pensa a un modo per fargli la domanda senza essere troppo diretta . “brigida come mai tuttà la servitù è stata cambiata ?”le chiede Viola. A Brigida nel sentire quella domanda iniziano a tremare le mani. Pogia la tazza sul piattino e risponde “non è stata cambiata ,sono andati via di loro volontà ,non sopportavano il clima che si era creato qui.” Rimane discreta,ma viola insiste” forse vuoi dire che non sopportavano di lavorare per mia madre e per il suo nuovo marito”. Brigida è imbarazzata ,la ragazza ha colpito nel segno. “bhe, vede,ecco , io.....”tentenna la donna. “non fa niente brigida non ti preuccupare ,non sei obbligata a rispondere ,e tu perchè sei rimasta?” la rincuora la ragazza,Viola sa che è sempre stata eccelente nel suo lavoro,mai un pettegolezzo, sempre fedele ai sui padroni. La donna però inizia a sudare,si stropiccia nervosamente il vestito ,non riesce a guardare negli occhi la ragazza. Pov Brigida. Ho lavorato per anni in questa casa ,ho visto i miei padroni farsi la guerra ,a volte vinceva lui a volte lei,ho visto nascere quella bambina che con il suo sorriso ha portato un raggio di sole in casa. L'ho cresciuta ,l'ho consolata ,l'ho accudita quando era malata ,l'ho vista diventare una donna,l'ho vista scomparire quando il mio povero padrone è morto,l'ho vista andar via ,speravo che non sarebbe più tornata ,che sarebbe scappata lontano da questo luogo pieno di orrori. Gia ho visto accadere cose orribili in questa casa e ho taciuto e ricattato per poter aspettare la bambina che avevo cresciuto per poterla tenere al sicuro. Quando era piccola sono stata la sua allevatrice ,succhiava avidamente la vita che sgorgava dal mio seno. Il compito di una allevatrice non si ferma solo perchè non hanno più bisogno di essere nutriti,le mie ave erano state anch'esse allevatrice e da generazioni tramandavano un codice molto rigido che rendevano le donne della mia famiglia molto richieste nelle case nobili. -nutrire -curare - rispetto -fedeltà -educare -proteggere Era stata la mia trisaura a scrivere questo codice e poi era stato tramandato da figlia a figlia. L'ho sempre seguito alla lettera ,tranne una volta ,si quella volta . Da quella volta ho avuto un segreto terribile da custodire ,ma l'ho fatto solo per proteggere lei. Quando il signor Luigi morì e la signora Maria si risposò la servitù iniziò ad andarsene ,i nuovi padroni di casa non avevo rispetto di nessuno ,non avevano nessuna condotta morale ,erano capaci anche di schiafeggiare le cameriere più inesperte anche per un lenzuolo sgualcito . Lo so io e dio perchè le lenzuola erano sgualcite ,il signor edoardo non riusciva a tenersi i pantaloni addosso ,ho visto tante di quelle cameriere scappare incinte e percosse dalla signora perchè a suo dire avevano circuito il marito. Poi un pomeriggio mi chiamò nello studio “Brigida i tuoi servigi qui non sono più richiesti ,avrai la liquidazione oggi stesso ,io e mio marito vogliamo della servitù della città che sappia stare al suo posto ,che non mette le dita nel piatto mentre serve una semplice zuppa e che non cerchi i favori del suo padrone .” non lascerò questa casa ,penso io ,sopratutto dopo quello che ho visto accadere in questa casa se la signorina dovesse tornare sarebbe circondata da due mostri. In tanti anni avevo imparato a conoscere la mia padrona ,sapevo che non era una donna per bene ,ma non avrei mai pensato che potesse arrivare a tanto . Ricordo di brigida È una notte di luglio sento delle voci che stanno urlando ,sono loro, stanno di nuovo litigando. Mi metto la vestagli ,vado a placare gli animi . In questi giorni ho notato che il signor Luigi è un po' affaticato non vorrei che si sentisse male. Sono più vicina ,sento i loro discorsi. (luigi :ti ho detto che Viola sposerà il giovane Maglia ,domani stesso andrò a parlare con il padre e poi depositeremo il contratto di matrimonio.non darò impasto la mia bambina a qualche lupo scelto da te ,dovesse essere l'ultima cosa che faccio Maria) (maria:ti ho detto di no ,vuoi far sposare viola a un contadino perchè tu non hai potuto sposare la tua sgualdrina) sento il rumuro di uno schiaffo (Luigi :non ti permette qui l'unica …. lasciamo perdere ,tanto la tua upinione non conta sono l'unico che può decidere ,e io ho deciso ) donna maria non risponde più,forse è tornata in camera sua ,questo round l'ha vinto il signor lorenzi ,perfortuna ,penso io . Poi sento un grido di dolore. Corro a guardare ,non vorrei.... la scena al quale assisto mi lascia immobile ,sono dietro una colonna i miei piedi non riescono a muoversi. Il signor luigi è accasciato a terra davanti a donna Maria ,si sta cortocendo dal dolore e con la mano si tiene il petto nelle vicinanze del cuore. Donna maria è fredda impassibile ,gira la testa a destra poi a sinistra ,non mi ha visto ,ma io ho visto lei , i suoi occhi sono iniettati di sangue ,non ha alcuna intenzione di aiutare il marito ,e poi fa una cosa orribile ,da un calcio a signor Luigi che lo fa cadere dalle scale ,lo guarda mentre finisce la sua caduta e se ne va dicendo “muori cane”. Non posso crederci . Mi scaravento giu per le scale per prestare soccorso al mio padrone ,lo chiamo ,non mi risponde ,perde sangue dalla bocca ,poi apre gli occhi ,sono fissi e spenti e con l'ultimo alito i vita mi dice “proteggila”e poi muore. Mi ridesto dal mio ricordo ,stringo i pugni mi faccio forza e rispondo a questa donna “no signora non lascerò questa casa ,non lascerò la signorina in mano ad una assassina e a un pervertito “. Donna Maria è infuriata mi urla dietro “come ti permetti sguattera”. “io quella notte ho visto tutto ,voi avete spinto il signor luigi giu dalle scale,fino adesso non ho detto niente solo perchè viola era distrutta dal dolore e sapere che eravate stata voi ad ucciderlo l'avrebbe uccisa. Ho ringraziato il cielo quando la signorina se né andata ,sopratutto dopo che avete sposato quel pervertito ,troppe ragazzine sono venute a piangere nella mia stanza perchè vostro marito le ha violentate. Io resterò in questa casa finchè la signorina viola non sarà sposata e lontana da voi ,e da oggi in poi sceglierò io personalmente le domestiche ,saranno tutte un po' attempate così forse i bollenti spiriti di vostro marito si concentreranno solo su di voi .”gli rispondo io . L'ho affrontata e lei è rimasta in silenzio . Esco dalla stanza . Ho mancato di rispetto alla mia padrona ho infranto una regola del codice ,ma la regola del proteggere per me è la più importante di tutte dopo il nutrire . Ora sono qui davanti alla signorina Viola che mi fa domande al quale non vorrei rispondere ,devo pensare in fretta e dare risposte che la soddisfino altrimenti continuerà ,la conosco ha una mente molto arguta ,mi ricordo ancora le domande che mi faceva da piccola ,mi scappa un sorriso ancora a pensarci faceva domande del tipo “cos'è un colore ,perchè la musica si può sentire ma non vedere” si devo stare attenta . Devo rispondere alla domanda “e tu perchè sei rimasta?” brigida pensa veloce e pensa bene ,bhe potrei dire la verità. “per lei signorina ,io lavoro per lei ,sono stata la vostra allevatrice ,poi la sua balia e ora la sua governante è lei l'unica che può licenziarmi o chiedermi di andar via. fino a quando vorrà io resterò”bella risposta brigida ,bella risposta. La guardo ,una lacrima le bagna la guancia ,si alza ,mi abbraccia e mi dice nell'orecchio a bassa voce ,ma dolcemente “allora resta per sempre”. Gli accarezzo i capelli ,e finiamo di prendere il the. Brigida si porta dentro questo segreto da anni . Per non far soffrire viola non ha denunciato quello che ha visto :donna Maria ha ucciso il signor luigi in modo che lui non potesse firmare il contratto di matrimonio di marco e viola. Ha taciuto il più vile dei gesti solo per proteggere Viola. A quanto pare Viola è circondata da molti demoni ,ma anche da molti angeli custodi. Ma qualcosa di molto grave sta per succedere e brigida confesserà a viola il suo segreto . Riuscirà viola a non perdere la calma e a vincere l'oscurità per vedere finalmente la luce? Pov Viola Oggi è il giorno del matrimonio di marco. In questi giorni ho scoperto che in casa ho una alleata ,brigida ,la mia vecchia balia ,difficilmente mi lascia da sola sopratutto con il marito di mia madre ,il signor Edoardo ,ma anche se non lo conosco ,e odio la sua famiglia ,non mi sembra pericoloso. In questi pochi giorni Madame selene è venuta a farmi visita con la scusa di portarmi il mio vestito Blu notte che uso per i concerti. Così ho potuto chiederle un favore ,comprarmi un vestito da sposa ,lei sa i miei gusti. Mi ha preso le misure perchè un po' la pancia si sta arrotondando ,non si vede ancora ,ma i vestiti iniziano a tirarmi in vita,e quando tutta questa storia finirà ,mi sposerò con marco,non voglio aspettare che nasca il bambino per sposarmi ma neanche sposarmi col pancione. Quindi oggi diciasette marzo sarà la data del mio matrimonio con marco. Mi devo preparare ,brigida mi ha preparato un bagno caldo ,mi distenderà i nervi . Faccio il bagno da sola ,brigida è andata a prendere il vestito dalla lavanderia pulito e profumato. Esco dalla vasca ,mi infilo l'accapatoio e l'aspetto spazzolandomi i capelli. Sento bussare ,dico avanti credendo che fosse brigida e invece è il marito di mia madre. Cosa vuole ora questo da me. Mi scruta , si avvicina ,si lecca le labbra. Inizio ad innervosirmi”signor capitanio esca dalla mia stanza devo vestirmi o mi metto ad urlare “gli intimo io,ma niente continua ad avanzare e io incomincio ad indreteggiare. Mi si avventa addosso ,mi strappa da dosso l'accapatoio ,cerco di diminarmi ,ma non riesco a liberarmi è molto più forte di me . Sto per urlare ,ma mi mette una mano sulla bocca “zitta puttana ,papà è qui per punirti hai fatto la bambina cattiva”. Sento che si sta slacciando i pantaloni. Non voglio,marco aiutami dove sei. Poi sento che qualcosa l'ha colpito. Mi illudo ,marco è venuto a salvarmi. Scatto in piedi immediatamente per cercare qualcosa con cui coprirmi e la vedo è Brigida con in mano lo stiletto del camino. Sta urlando e minacciando il mio assalitore “fuori di qui MAIALE, non toccare la mia bambina o ti uccido,hai capito ,fuori!!!!”. Lui si rialza si ricompone come se niente fosse successo e se ne va . Sono salva. Corro verso brigida ,sono visibilmente scioccata,e cerco il suo abbraccio. Mi sembra di essere tornata bambina ,lei mi abbracciava sempre quando mi sbucciavo un ginocchio ,solo che stavolta non mi sono sbucciata un ginocchio ,sono stata quasi violentata. Lei cerca di consolare i miei singhiozzi . Mi abbraccia, mi accarezza i capelli, mi bacia la nuca “calmati bambina è tutto finito,non ti toccherà mai più te lo prometto”alle sue parole mi calmo e la guardo riconoscente. Ma il suo viso è triste “siediti Viola devo dirti una cosa” è la prima volta che mi chiama viola . Mi siedo sul letto ,ho l'impressione che non saranno belle notizie. E lei inizia a raccontarmi il suo terribile segreto. “viola cosa ricordi della morte di tua padre.?” mi chiede. Perchè vuole farmi pensare a questo proprio oggi. Le rispondo “mi ricordo che vi ho sentito urlare ,la servitù è accorsa alle vostre urla e poi sono uscita dalla mia stanza è ho visto il corpo di mio padre insanguinato in fondo alle scale,è stata proprio quella scena a farmi soffrire così”gli rivelo io. Ma lei insiste perchè vuole torturarmi così “ma prima non ti ricordi niente?” Sospiro ,rispondo “si i miei pochi attimi prima stavano urlando ,mia madre non voleva che sposassi marco ,poi mio padre le ha detto che comandava lui e basta e poi lei è tornata in camera sua e ho sentito voi avete urlare”. Mi guarda ,ha uno strano sguarda ,cosa sta cercando di dirmi . Sento mancarmi le forze quando leggo nei suoi occhi la verità : mia madre ha ucciso il mio adorato papà. “no !!!” urlo io . “si bambina mia .”mi dice lei . “no .. non è vero ,lui era malato ,no .. non può essere stata davvero lei .”dico io scioccata. “si ,è stata lei ,vostro padre si è sentito male e lo ha spinto.” confessa lei. Ora sono furiosa “e perchè lei non l'ha denunciata ?”le chiedo io arrabbiata. “perchè ,perchè ….” balbetta lei . “mi risponda beatrice “e scuotendola la obbligo a parlare. “perchè vostro padre ,mi ha chiesto di proteggervi e io vi ho detto che sono rimasta per voi ,che lavoro per voi e che voi siete l'unica che può licenziarmi o chiedermi di andar via. Fino a quando vorrà io vi resterò accanto.” La guardo se prima volevo solo umiliarli e riprendermi il mio marco ,ora voglio che paghino amaramente le loro colpe. Sono stata privata degli ultimi mesi di vita di mio padre da quella donna ,mi hanno picchiato ,umiliato e ho quasi subito una violenza sessuale . Basta . “brigida devo dirti anch'io una cosa “le dico io. “si sente male Viola”mi chiede lei preuccupata . “no ,mai stata meglio ,mio padre mi ha lasciato questa casa e molti soldi ,ora insieme ci riprenderemo tutto “.gli confesso io e vedendo il suo sguardo sorpreso continuo “ora lei va e chiama il notaio alazzi e gli deve dire di portare con se i gendarvi e i signor marco maglia e sua Madre . Avevo un altro piano in mente ,ma il suo segreto ha cambiato le carte in tavola ,avrei voluto umiliare mia madre e i capitanio ,ma ora devono pagare per tutto il male che hanno fatto.” “va bene viola” mi risponde lei. “potresti per l'ultima volta aiutarmi a vestirmi ,perchè quando sarà finita questa storia ,tu non lavorerai più per me.”gli ordino io . Lei rimane un po' sbigottita “vuole che vada via ?” la prendo per le mani “no voglio che viva qui con noi ,ma come una di famiglia” e la bacio dolcemente la guancia come quando ero bambina e mi dava di nascosto i biscotti. Nota autore questo sarebbe dovuto essere l'utimo capitolo ,ma lavorandoci sopra e leggendo le vostre recensioni ho voluto prolungare ancora un po' questa storia. Comunque grazie per le vostre splendide recensioni

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Capitolo 23
*** giustizia è fatta ***


Viola è venuta a conoscenza di un terribile segreto .

La governante Brigida si è pricipitata a casa dei maglia ,ha corso più che a potuto .

La servitù le apre la porta .

A casa dei maglia c'è anche il dottor Alazzi e madame selene .

“sugnori maglia ,la signorina Viola ha detto di venire alla villa lorenzi e lei signor alazzi deve far venire i gendermi presto .”urla la donna.

“calmati Brigida ,ma cosa è successo ,dovevamo vedere Viola in chiesa.”chiede spiegazioni lucia.

“oh signora ,mi spiace tanto ,mi spiace davvero ,ma ho dovuto tacere per il bene della signorina viola”dice brigida piangendo.

Marco adesso ha davvero paura “cosa hai dovuto tacere brigida ,cosa”urlaa lui.

“quella donna ,lei è stata lei a uccidere il povero signor Luigi,e suo marito non è meglio di lei ,lui ,lui è un mostro dobbiamo far presto.”urla la donna.

“bastardi “urla marco.

 

Viola nel frattempo è pronta per affrontare il suo passato .

Si è chiusa in camera sua ,sente le cameriere in agitazione annabella capitanio da ordini a destra e a manca.

Deve uscire da quella stanza .

Apre la porta ,sente delle voci ,si spaventa e si rifugia dietro la porta della soffitta.

C'è odore di chiuso ,sale le scale fino alla soffitta .

Li sono custoditi i ricordi della sua infanzia .

I giocattoli che l'hanno accompagnata per tutta la sua fanciulezza .

Cammina in mezzo a loro, un cavallino a dondolo attira la sua attenzione.

Gli accarezza la testa in legno.

Si ricorda di quel suo destreriero inanimato.

Suo padre glielo aveva regalato per natale .

Le sembra di sentire ancora la sua voce di bambina “papà ancora spingi ancora “.

E' felice di aver ritrovato quel suo gocattolo ,pensa che sarà il primo regalo che farà a suo figlio.

Poi la sua attenzione viene attirata da un lenzuolo,lo afferra, lo tira.

Un sorriso le riempe il viso.

“eccoti ti ho ritrovato mio caro papà”.dice lei.

È un quadro di lei e del padre.

Ha lo sguardo fiero ,il pittore ha rinchiuso nella tela l'animo gentile del signor Luigi.

Viola ne rimane affascinata ,lo osserva con attenzione ,in qualche tratto del viso del padre si riconosce.

Respira profondamente ,dalla finestrella vede in lontananza Marco in groppa al suo cavallo ,lui sta tornando da lei.

C'è anche una macchina dei gerdarmi dietro di lui.

È ora.

Scende velocemente le scale .

Nell'uscire da quella stanza che rinchiudeva un passato tenero si trova faccia a faccia con Annabella.

Ha uno sguardo triste questa ragazza pensa Viola.

L'affera per un braccio “tu adesso vieni con me”non è il momento della compassione.

La porta nello studio.

“siediti annabella”le dice lei.

“no io devo andare a sposarmi ,e poi tu come ti permetti di darmi ordini”risponde la ragazza Capitanio.

Viola si avvicina lentamente a lei ,la spinge sulla poltrona ”ho det-to sie-di-ti.”

“mio padre te la farà pagare”si ribella lei.

“oh adesso basta ,qui comando io ,guardati intorno tutto questo è mio ,siete voi gli intrusi.

Mi presento sono Viola Lorenzi e presto scoprirai che non solo i capitanio hanno il potere”la sfida viola.

La ragazza rimane in silenzio.

Fuori dallo studio si sente scompiglio ,gli alleati di viola sono entrati in casa .

Donna Maria chiede spiegazioni ai gendarmi di quella intrusione.

“lucia cosa significa questa sceneggiata ,ora sei davvero nei guai ,il matrimonio è annullato “urla maria istericamente.”

“no donna maria ,lei è nei guai dov'è viola?”urla marco.

Donna Maria si avvicina pericolasamente ,con aria di sfida sotto il viso di marco”tu non vedrai mai più Viola a costo di ucciderla.”

lui non indietreggia ,la sfida “come ha fatto con il signor luigi ,Maria”.

Donna Maria sbianca ,solo dopo si accorge che dietro a tutta quella folla c'è Brigida “maledetta sgattera”dice abbassa voce.

A questo punto il maresciallo interviene “signora Capitanio dov'è la marchesina Viola Lorenzi?”

donna Maria scoppia in una sonora risata “siete tutti impazziti ,mia figlia non ha eriditato il titolo nobiliare della famiglia Lorenzi ,il mio defunto marito non ha lasciato nessun testamento.

Il notaio alazzi allora interviene “signora capitanio ,si sbaglia ,il signor lorenzi ,ha lasciato testamento e ha lasciato tutte le proprietà dei lorenzi alla sua unica figlia.”

donna Maria indietreggia ,non è possibile .

Quante volte aveva tentato di corrompere quell'uomo per sapere se ci fosse un testamento ,ma non ci era mai riuscita.

Viola decide di uscire dalla stanza “signor maresciallo sono qui ,prego entriamo in studio ho delle cose da esporvi .”.

donna Maria prova a cavarsela “bene con il vostro permesso allora io vi lascio discutere di queste cose importanti che questa sciagurata ha da dirvi.”

Viola si avvicina alla donna .

Le tira uno schiaffo ,si gira verso il maresciallo “scorti questa donna nell'ufficio e mandi le sue guardie a prendere il marito e il signor matteo Capitanio , ah se non volessero venire gli dica che ho una cosa che gli appartiene “

il maresciallo si mette sull'attenti “certo Marchesina lorenzi”.

Il maresciallo ordina ai gendarmi di trovare i capitanio e di portarli nello studio ed è lui stesso a scortare donna Maria nello studio.

 

Viola è dietro la scrivania ,è diventata grande ,ha preso il posto del padre .

Si gira verso la governante “Brigida racconti al maresciallo cosa mi hai confessato”

Donna maria si gira verso la donna “non ti azzardare sguattera”

brigida le risponde a tono “io non prendo più ordini da lei “ e comincia a raccontare.

“la sera che il signor lorenzi morì ,lui e la signora stavano litigando ,perchè la signora non voleva che il marito desse in sposa la figlia al signorino maglia,poi lui si sentì male e lei lo spinse dalle scale”.

Il maresciallo non crede alle sue orecchie “e perchè non l'ha denunciata subito ?”

viola prende le difese della governante “perchè mio padre le chiese di proteggermi “

donna maria si sente in trappola ,si fionda addosso a Viola ,ma marco la blocca”si ho ucciso tuo padre ,piccola intrigante e ho goduto nel vederlo morire ,avrei dovuto liberarmi anche di te.”

Il maresciallo fa un cenno a due sottotenenti “per me può bastare, portatela via ,appena avremo finito la marchesina e la signora brigida verranno a firmare la denuncia in caserma”.

I due sottotenenti obbidiscono ,mettono le manette alla donna e la scortano fuori da villa Lorenzi.

Loro escono ed entrano i gendarmi che erano andati a recuperare i capitanio .

Il signor matteo è furioso “esigo delle spiegazioni ,immediatamente ,mia figlia doveva essere in chiesa a sposarsi,è stata disonorata e qualcuno la pagherà” si gira verso la figlia ,spettatrice involontaria della fine dei capitanio .

Viola guarda negli occhi edoardo ,lui ricambia lo sguardo ,le manda un bacio e si lecca le labbra.

Marco fa per muoversi,ma viola lo blocca ,gli accarezza il viso “amore non devi sporcarti le mani con questa bestia “.

Matteo capitanio ribatte all'offesa “esigo subito delle scuse ,la mia è una famiglia per bene e non tollero queste offese.” l'uomo si gira verso il fratello per trovare un appoggio,ma lui rimane immobile.

Viola si gira verso il maresciallo “signor maresciallo ,vorrei sporre denuncia contro edoardo capitanio ,ha cercato di abusare di me ,se guarderete dietro la schiena avrà sicuramente un livido ,beatrice l'ha colpito con lo stiletto del camino per salvarmi”.

Il maresciallo fa un cenno con la testa a uno dei gendarmi .

Il gendarmi si avvicina tira la camicia all'uomo e annuisce al suo maresciallo.

Il signor edoardo cerca di disincolparsi “sono caduto dalla scala della biblioteca ,cercavo un libro da regalare a mia nipote per il suo matrimoni ,che la marchesina qui ha deciso di rovinare con questo spettacolo “.

il maresciallo severamente “può anche spiegare che la confessione di sua moglie di aver ucciso il suo primo marito ?”

edoardo risponde ironicamente “si vede che la pazzia è eriditaria ,la signorina qui lo è di sicuro ,avrà preso dalla madre “.

A quel punto annabella che fino a quel momento era stata in silenzio in un angolo si alza .

Viola la guarda “ho detto che devi stare seduta”.

Dimessamente la ragazza risponde “aspetta viola fammi parlare ,posso confermare quello che dice la marchesina lorenzi ,anch'io ho sobito le attenzioni di mio zio fino a quando non si è sposato con la moglie.”

il signor matteo si fionda sul fratello e incomincia a prenderlo a pugni “maiale hai toccato la mia bambina ,ti uccido ,ti uccido”

il maresciallo urla ai suoi ufficiali “non state li impalati fermatelo prima che lo uccida e portate via quella carogna”.

Le guardie fermano il pestaggio e arrestano edoardo capitanio e lo portano via.

“Marchesina Lorenzi ha bisogno ancora dei miei servigi ?”chiede il maresciallo sull'attenti .

“no signor maresciallo, porti via quelle persone dalla mia proprietà prima che inquinini l'aria ,più tardi mi farò accompagnare per firmare le denunce .” lo congeda Viola .

Scattando sull'attenti ,come richiede l'etichetta il maresciallo si congeda e porta via per sempre Donna Maria e Edoardo Capitanio.

 

Ora marco e viola si lasciano andare ad un abbraccio

“stai bene piccola mia ,e il bambino “ chiede marco .

Viola abbassa timidamente gli occhi “si le tue donne stanno bene”.

Marco le sorride e le accarezza la guancia “e chi te l'ha detto che sarà una femmina?”

Viola lo bacia dolcemente “me lo ha detto mio padre”.

 

Le loro affusioni vengono interrotte da matteo capitanio “signora maglia le ricordo che noi abbiamo comunque un contratto ,siete pronti a cedermi la tenuta Maglia.”

Viola si gira verso di lui “la tenuta Maglia non appartiene più alla loro famiglia ,ma ben si ai lorenzi ,che parole aveva usato il signore qui , Donna Lucia, per convincervi a firmare il contratto di matrimonio del mio marco ?”

Lucia risponde alla sua futura e coraggiosa Nuora “ che avrebbe speso fino all'ultimo soldi per rovinarci”

Viola scuote la testa e si mette a ridere “forse lei non sarà un mostro come vostro fratello ,ma lei ,mia madre e suo fratello la pensate nella stessa maniera ,i soldi comprano tutto ,vero ,li usate per fare del male ,mia madre ha ucciso mio padre per i soldi .

Signor capitanio lo sa a quanto ammonta il patrimonio della famiglia Lorenzi più quello dei maglia?è davvero sicuro di volere una guerra?”

l'uomo deglutisce e si allarga il colletto .

“bene ,vedo che ci siamo intesi ,vorrei che lasciasse la mia casa immediatamente e spero di non dover più sentire parlare della sua famiglia”gli ordina una viola vittoriosa.

L'uomo esce dalla stanza con la figlia ,ma viola le corre dietro afferra annabella per il braccio “mi spiace che tu abbia dovuto subire tutto questo ,non ce l'avevo con te ,volevo solo riprendermi la vita che mio padre ha sempre sognato per me”

Annabella l'abbraccia “grazie per avermi salvata ,avevo accettato di sposarmi solo per salvarmi da mio zio ,e invece mi hai salvato tu ,non ti preuccupare per mio padre sembra burbero ,ma mi vuole bene ,non vi darà nessun problema ,te lo devo”.

Le ragazze si salutano .

Viola si gira verso la sua nuova famiglia “e ora Marco, madame selene e brigida mi aiuteranno a prepararmi perche noi oggi ci sposiamo “.

Il ragazzo si avvicina alla sua ragione di vita la prende tra le braccia e la fa roteare .

In quel momento frederich zaccherman entra in casa e trovandosi davanti quella scena strappa dalle braccia di Marco la donna”che diavolo sta succedendo qui ,stai lontano da lei ,lei mi appartiene .”

Marco si avvicina all'uomo ,sposta dolcemente viola dietro di lui “stai lontano da lei ,è finita,hai perso”e gli sferra un pugno.

Viola guardo l'uomo a terra “frederich esci da casa mia immediatamente e quando scriverò a vienna la tua carriera sarà finita .”.

L'uomo si alza velocemente e correndo fuori risale sull'auto e lascia la casa.

 

Marco si gira verso Viola “ti amo amore mio” ,le accarezza il collo dolcemente cercando il suo pegno d'amore”frederich immagino “gli chiede lui.

Viola annuisce “fa niente io sono tua e tu sei mio ,più di ieri meno di domani ,non ho bisogno di un ciondolo che mi ricordi quanto ci amiamo,mi basti.”

 

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Capitolo 24
*** la mia vita perfetta ***


Nota d'autore

forse il finale è un po' scontato ,ma a me piacce il lieto fine.

Questo ultimo capitolo viola vi racconterà la sua nuova vita che ora è piena d'amore.

 

Pov Viola.

Mi chiamo Viola Lorenzi sono felicemente sposata con il mio unico amore Marco Maglia ,dal nostro amore è nata prima la dolce rose che è bella come una rosa d'inverno ,poi è nato luigi fiero e forte e poi è nato lorenzo che è come suo padre gentile e paziente.

Vivo felicemente a villa lorenzi.

Con i soldi che ho eriditato ho aperto un conservatorio a vienna .

Le persone che hanno cercato di rubarmi la felicità hanno pagato .

La donna che mi ha messo al mondo si è suicidata in carcere per la vergogna .

Edoardo Capitanio è vivo ,ma sta scontando la sua pena in carcere.

Frederich zaccherman è stato cacciato dall'operà di vienna ,ma non so altro ,ho sentito dire che si era trasferito a new york ed è stato assassinato per un debito di gioco ,che sia vero o no non mi interessa.

Con annabella siamo diventate ottime amiche ,si è sposata ed è serenamente felice.

Io di tanto in tanto vengo invitata come madrina a qualche concerto.

Il mio marco è diventato un ottimo medico ,ogni tanto sparisce e lo ritrovo a curare le sue vigne.

La signora lucia purtroppo è diventata vedova ,ma ha riempito il vuoto lasciato dal signor lorenzo con i nipotini.

Emanuele e valentina hanno lasciato la tenuta e con la rendita che lucia gli ha concesso sembrano vivere felici a parigi,hanno anche adottato un bambino.

Brigida è stata per i miei figli una seconda nonna finchè dio non l'ha chiamata a se.

Madame selene gestisce una associazione per ragazze in difficolta e io la aiuto con delle donazioni e ogni domenica pranza con noi.

Il figlio del dottor alazzi ha preso il posto del padre e si occupa dei nostri affari.

E il dottor pizzi è andato in pensione e viene a trovarci di tanto in tanto ,i miei figli lo adorano.

 

 

Sono in giardino con i miei figli ,gioco allegramente con loro ,alzo gli occhi ,vedo quei salici che sono diventati grandi e solidi come la mia famiglia.

Non so se è il riflesso del lago ,ma mi sembra di vedere mio padre che mi saluta e mi manda un bacio .

Ti voglio bene papà ,grazie per questa meravigliosa vita.

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