Al piccolo Richard è sempre piaciuto passare i pomeriggi chiuso nella sua cameretta a costruirsi una casetta di cuscini e coperte: a volte riesce anche a sollevare il materasso o a rubare due o tre dei grandi cuscini che ci sono sul letto di mamma. 
Quelle volte viene bellissima.
I giorni migliori, però, sono quelli in cui la sua mamma ritorna presto dal lavoro, lo trova mentre colora sul pavimento della sua piccola abitazione e si unisce a lui. 
Stanno un po' stretti, ma è in quei giorni che la casetta di Richard si può definire una vera casa.

Angoletto di Hope-barra-Gio:
Salve gente! Ricompaio con un esperimento: una raccolta di Drabble. È la prima volta che ci provo ed ogni consiglio/critica è assolutamente gradito.
PS: chiedo perdono se, causa mancanza tempo, non sto recensendo le voste storie, sappiate che comunque le ho lette (quasi) tutte e che le trovo sempre magnifiche :)
Un abbarccio e a presto!

La loro casa non è grande: mentre culla la sua bimba di pochi mesi Johanna riesce a girarla tutta in pochi minuti. 
Però la adora: ama vedere gli abiti sparsi ovunque, 
ama trovare un ciuccio di Katie in mezzo alle scartoffie del lavoro, 
ama il fatto che lei e Jim si sentono chiaramente quando parlano anche se si trovano agli opposti dell'abitazione
e ama riuscire a pulire tutto in poco tempo.
La loro casa è piccola e disordinata, ma è vissuta, ed è per questo che la possono definire la loro casa.

92 parole

"È enormemente enorme!" la piccola Alexis osserva l'appartamento vuoto ad occhi spalancati, 
poi guarda il suo papà, il quale sorride a tanto entusiasmo. 
La guarda correre per le stanze e condivide con lei ogni sua nuova scoperta: 
la bambina lo chiama quando nota che dalle finestre si riesce a vedere Central Park 
e lo stesso accade quando nota dei poliziotti inseguire un rapinatore.
Mentre sono distesi sul pavimento testa contro testa e con un orecchio sul parquet per ascoltare l'acqua che scorre nelle tubature,
Richard decide che quel posto è quello che d'ora in poi vuole chiamare casa.

98 parole

È corsa via, lontana dal suo appartamento vuoto, 

lontana da suo padre ubriaco e delirante,

lontana da quei poliziotti incompetenti,

lontana da quella vita che ormai non le appartiene più.

E ora se ne sta qui, in una fredda stanza d'albergo, distesa a pancia in su su di un letto che non ha il profumo di sua madre:

osserva il soffitto mentre le lacrime scorrono sul suo viso. La sua vita non ha più un senso senza la sua mamma.

Forse potrebbe rimanere lontana, potrebbe far diventare quella spoglia camera la sua casa. 

E ricominciare a vivere.

98 parole

Toccata-e-fuga di Hope-barra-Gio: 
ma.... questa Fanfiction è davvero così pessima, dato che nessuno la recensisce? :P

È seduta al bancone della cucina e sorseggia un caffè: 
osserva sua nipote correre ovunque in cerca degli appunti dispersi chissaddove e con la coda dell'occhio nota suo figlio gesticolare con enfasi dall'altra parte della stanza.
Sospira e sposta la pila di giornali di fianco a lei: 
"Alexis, i tuoi fogli sono qui! Richard, smettila di cercare scuse e fila alla casa editrice!" esclama.
Adorava la tranquillità del loft che condivideva con il suo ex compagno, 
ma è felice di essere tornata finalmente nell'unico posto in cui si sente davvero a casa.

92 parole

Drabble ambientata alla fine della puntata 5x08 (“Dopo cena”)

Una pioggia di proiettili colpisce l'auto e lei si sente mancare il respiro: 
urla disperata mentre cerca di fermare quel pazzo, le lacrime che spingono prepotenti per scendere sul suo volto.
Poi lo vede spuntare da un angolo e l'aria ricomincia ad entrare nei suoi polmoni: 
è vivo, non l'ha lasciata sola.
Con le lacrime agli occhi gli corre incontro e lo abbraccia: 
lo stringe forte mentre lui le sussurra che non la lascerà mai. 
Si lascia stringere e si sente finalmente bene: i suoi abbracci hanno il potere di calmarla, di farla sentire a casa.

96 parole

Le sue manine si aggrappano ancora una volta al bordo dello scaffale della libreria e tentano di nuovo di tirare su il suo corpicino: 

cade subito a sedere, ma non si dà per vinto.

Quando le sue gambine riescono finalmente a rimanere dritte i suoi occhietti osservano ciò che li circonda:

è tutto così strano, visto da lassù. 

Decide che gli piace stare in piedi.

Tutto sorridente si volta verso i suoi genitori: 

papà lo nota e comincia a dare gomitate alla mamma. 

Ride. 

Alexis invece gli corre incontro per stringerlo forte in un abbraccio: 

la guarda negli occhi ed esclama: "Sa-sa!" 

Casa

103 parole

Angoletto di Hope-barra-Gio:
eccomi qui, scusate il ritardo! 
Con questa drabble si conclude la raccolta: spero che sia stata di vostro gradimento :)
Alla prossima!