La nostra vita insieme

di Selva oscura
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Inuyasha ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 Kagome ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 L'inizio ***



Capitolo 1
*** Cap.1 Inuyasha ***


'Il caldo mi stava soffocando. La tenuta era immensa e il matrimonio tra mio fratello Sesshomaru e Rin si stava svolgendo, senza intoppi nel giardino della grande villa appartenuta a nostro nonno materno, ora addobbato da nastri bianchi e rossi. Sospiro allentandomi il nodo della cravatta, guardo con occhio critico: l'abito da sposa che non era nulla di veramente spettacolare, un semplice abito bianco, senza spalline che avvolgeva il corpo esile di Rin, il grande arco bianco in cui vi erano infilati i fiori in prevalenza rose bianche e rosse, l'altare piccolo e funzionale per la cerimonia, le sedie color avorio coperte da una stoffa che sembrava seta credo che il tessuto sia raso o roba simile, lo scenario più sdolcinato che abbia mai visto e per i miei gusti stomachevole, ero in piedi vicino allo sposo in quanto sono il testimone, lo smoking grigio perla mi sta facendo soffrire non capisco la tradizionale tortura dell'abito elegante, certo la wedding planner senza dubbio aveva fatto un buon lavoro, ma era tutto così perfetto e sfavillante persino gli invitati sembrano essersi trasformati in delle comparse di quei film vecchi e romantici, fortunatamente al banchetto nuziale mancava pochissimo,  ho passato molte notti insonni per ricercare, il menù perfetto adatto a loro, senza essere ripetitivo ho creato delle nuove ricette in base ai gusti dei sposi, avendo carta bianca ho sperimentato molto, e anche gli iniziali insuccessi, non mi sono mai arreso, fortunatamente per me e i miei piedi, il prete ha concluso la classica domanda agli sposi, segno che la cerimonia è quasi giunta a termine. Tra poco, tutti gli invitati inizieranno ad avviarsi, nel  mio ristorante. Guardo lo sposo baciare la sposa, come da tradizione, sommersi da uno scroscio di applausi e fischi maliziosi, mentre la mia nuova cognata, arrossisce deliziosamente. 
Una delle damigelle, afferra il lungo strascico del vestito da sposa, indossato da Rin, reprimo uno sbadiglio avvicinandomi a mio fratello.
- "Sesshomaru, io vado a controllare al ristorante sia tutto in ordine." - dico appoggiandogli una mano sulla spalla, noto che lui sbarra gli occhi.
- "Inuyasha aspetta non dirmi che non lo sapevi." - risponde a denti stretti, sorridendo ad un'anziana signora che si stava congratulando con lui.
- "Che cosa dovevo sapere, Sesshomaru." - provo uno sgradevole presagio sulla questione.
- "La wedding planner, ritiene che il tuo ristorante non era adatto al nostro matrimonio, è troppo famoso e in vista dai paparazzi, ha già allestito il tuo pranzo nuziale dentro la villa." - risponde a bassa voce, allontanandosi lungo il sentiero principale del giardino, come ha osato quella dare ordini ai miei collaboratori, come ha osato metter parola nel mio ambiente doveva almeno consultarsi con me. Ingoio l'orgoglio, che mi sembra un sasso troppo grande e duro, per il mio stomaco, decido di non fare scenate, per non rovinare la festa di Sesshomaru e Rin.
- " È qui quella intrigante, rompiscatole." - sussurro velenoso nell'orecchio di Sesshomaru, che annuisce e con la testa mi indica la damigella, che ha alzato lo strascico, e la testa abbassata vedo solo una capigliatura corvina stretta in una elaborata acconciatura, abbasso gli occhi sul vestito grigio perla, che ha uno spacco laterale, intravedo una gamba, snella e tornita, trattengo il respiro, avverto  un' immediata reazione nelle zone delicate, risalgo con lo sguardo lungo la sua figura, noto che il vestito la fascia sensualmente, rivela un corpo da modella, curve generose e perfette, per il quale molte donne farebbero un patto con il diavolo pur di ottenerlo, forse si senti osservata a lungo perché alzo gli occhi su di me guardandomi direttamente, e la rabbia che ho provato un istante fa si dissolse come bolle di sapone al vento.
'Eccola, finalmente ho trovato la donna giusta per me.' penso sfoderando uno dei miei famosi sorrisi, i stessi per cui le donne che cenano al mio ristorante, sperando che le noti, ma lei gira la testa di scatto in segno di sfida rompendo ogni contatto visivo.'
 
- "Sorpresa." - sento gridare, appena varco la soglia di casa, alzo di scatto la testa riscuotendomi dai ricordi precedenti, e guardo una trentina di visi sorridenti di persone sconosciute e amici stretti, sono confuso cosa ci fa tutta questa gente a casa mia, io odio il mio compleanno, mi ricorda la separazione da mia moglie, ma ovviamente loro non lo sanno.
- "Suvvia, dategli spazio è appena arrivato, Inuyasha buon compleanno." - dice una figura femminile, facendosi spazio tra gli invitati, la guardo storto, sono sicuro che è stata lei ad organizzare tutto, gli avevo detto che non volevo festeggiare il mio trentesimo compleanno, ma come al solito Kikyo fa di testa sua.
- "Kikyo, chi sono queste persone, e perché sono a casa mia." - sussurro vicino al suo orecchio a bassa voce, abbracciandola.
- "Come chi sono, Inuyasha. Sono i tuoi amici." - risponde aderendo sul mio corpo, ridendo e trascinandomi ancheggiando a ritmo di musica, vicino a due ospiti sconosciuti. 
- "Non sono i miei amici, sono solo persone che sperano che elargisco denaro,  per i loro stupidi investimenti." - volteggio assieme a lei, sulle note di una salsa, fasciata in un abito lamé dorato, mette un broncio infantile alle mie parole, arricciando le labbra carnose velate da un rossetto rosa, che si sarebbe tolto con un semplice bacio.
- "Allora, non sei contento della festa, e avresti preferito che non organizzassi nulla, vero." - scurendosi un poco, sul volto.
Inizia a vibrare il cellulare nella tasca, smetto di ballare, cammino veloce attraverso la folla, allontanandomi da Kikyo e dagli invitati, guardo il display del cellulare è Kagome, entro veloce nello studio chiudendolo a chiave, per avere privacy.
- "Inuyasha....." - dice appena rispondo, un infinita di ricordi invade la mia mente al suono della sua voce, come potrei mai dimenticare la sua dolcezza, l'amore che avevo condiviso con lei, i nostri tre figli e i nostri sette anni di un matrimonio che credevo felice, sgretolarsi fino a giungere alla separazione tra noi. 
- "Inuyasha." - grida straziata al telefono, mi rendo conto che sta piangendo.
- "Kagome, che cosa è successo, perché piangi?" - gli domando  gentilmente, sta piangendo come quella sera, che mi ha accusato di lasciarla sempre sola, di non passare molto tempo assieme a Satoshi, Sheera e Sesshomaru jr, che il lavoro veniva sempre prima di tutto anche di loro e che era stufa di quella vita insignificante, voleva di più e voleva la separazione da me.
- "Inuyasha, sono in città, la tua amante ha invitato i tuoi figli al tuo compleanno, ma c'è stato un incidente stradale, Satoshi e Sesshomaru sono in gravi condizioni, e....." - parla troppo veloce è in stato di shock.
- "Arrivo, Kagome, calmati e dimmi in quale ospedale siete." - riapro la porta velocemente, precipitando fuori di casa, verso la macchina.
- "Inuyasha, siamo all'ospedale in cui nacque Satoshi, non ricordo ora il nome." - balbetta, sento i suoi denti battere attraverso il cellulare.
- "Calmati, Kagome sarò lì tra pochi minuti e ti prometto che tutto andrà per il meglio, non piangere cara." - cerco di calmarla, parlando con dolcezza, avviando il motore della macchina sgommando sul viale.
- "Sei un bugiardo, Inuyasha. Ora nulla andrà per il meglio, la nostra piccolina, la nostra dolce principessina non c'è più." - rivela scoppiando in lacrime, grido dentro la macchina, un dolore mi strazia il cuore lacerandolo, le immagini di una piccola fatina dagli occhi neri, e dai capelli corvini volteggiano nella mia testa, il suo sorriso innocente mi rallegrava quando tornavo a casa, la mia bambina è morta e la colpa è solo la mia.
 
 
 
 
 
Note autrice 
Ciao sinceramente cosa ne pensate di questo primo capitolo, spero che la storia vi piaccia, e che non ho fatto molti errori grammaticali e di ortografia. Ringrazio i recensori che con la loro sincerità mi spingono a migliorare sempre di più. Un caloroso saluto da selvy 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 Kagome ***





Capitolo 2 
 
'Il grande salone, era stato allestito seguendo attentamente le mie istruzioni. Non avevo tralasciato nessun particolare, il pavimento in marmo era lucente, i grandi lampadari di cristalli splendevano, i quadri appesi alle pareti spolverati e ripuliti. Ricordo un mese prima delle nozze, Sesshomaru e Rin mi avevano contattato, erano in grave difficoltà in quanto la loro wedding planner era fuggita con i soldi della caparra, all'inizio ero molto arrabbiata con loro, per non avermi affidato fin dall'inizio l'organizzazione del loro matrimonio, ma poi visto il loro sincero pentimento finii per acconsentire, di occuparmi di tutto, perfino dei danni creati da quell'incapace fuggiasca. Fin dall'inizio sapevo che non era facile, ancora doveva essere prenotata la chiesa, la location, l'abito da sposa, il bouquet e molte altre cose, avevo il morale sotto terra non credevo di farcela in così poco tempo. I duri scontri avvenuti, nei giorni seguenti con il presidente del Platinum Luxury, uno splendido albergo di lusso, che mi aveva negato il salone imperiale per un suo subdolo capriccio, pretendeva di concludere l'affare solo se io ero inclusa nel pacchetto. Ero sul punto di gettare la spugna, quando Rin mi ha letteralmente trascinato all'atelier, per provare il mio abito da damigella, aveva iniziato a descrivermi questa stupenda villa appartenuta al nonno del suo Sesshomaru e di suo fratello Inuyasha, in testa mi era subito piaciuta l'idea di organizzare la cerimonia e il banchetto nunziale in un unico posto, mentre la sarta appuntava spilli sul vestito grigio perla.
Appoggiata alla splendida colonna, in stile barocco, seguivo con lo sguardo gli ospiti che si guardano intorno meravigliati, tranne uno, quel ragazzo che qualche minuto prima, mi aveva rivolto un sorriso da farmi tremare, come un'adolescente alla sua prima cotta, è alto e snello, il suo volto aveva un'espressione imperiosa e di assoluta sicurezza, che sovrastava gli altri uomini presenti in sala, sembrava emanare una mascolinità sensuale e letale a ogni suo gesto, che a nessun'altra donna passa inosservato e gli uomini sembrano intimoriti dalla sua presenza, quasi si scostavano davanti al suo passo. Mi sudavano  i palmi delle mani, guardandolo, mentre si inchinava su di  Rin baciandole una guancia, per poi stringere la mano a Sesshomaru, noto una certa somiglianza, scrollo la testa cercando di togliermi dalla testa idee assurde.
- "Attenzione. A tutti vorrei proporre un brindisi, agli sposi." - disse, picchiettando un coltello su un bicchiere di cristallo, con voce profonda e calda, ottenendo immediatamente l'attenzione richiesta.
- "A mio fratello Sesshomaru e a Rin. Che ogni giorno vi porti la felicità, che meritate. E ovviamente, sbrigati fratellino a dare degli eredi." - continuò alzando il braccio, sorridendo.
- "A Sesshomaru e Rin." - ripetemmo tutti, alzando i calici pieni di champagne,io lo riposai subito, dirigendomi in cucina per verificare l'andamento dello staff. 
- "Se fossi in te, non metterei piede nella mia cucina." - mi disse una voce profonda, facendomi girare di scatto, incontrando gli occhi più magnetici e profondi, che abbia mai visto.'
 
 
Un assordante suono di una sirena, mi ha fatto aprire gli occhi, mi sento dolorante su ogni punto del corpo, muovo una mano la porto sul viso e sento una maschera di plastica dura. Sgrano gli occhi, vedo delle attrezzature mediche, un infermiere appoggiato, sono dentro un autoambulanza, non è possibile cosa è successo non riesco a ricordare, un assordante suono di un clacson, mi riporta in mente il litigio con i miei figli, la mia distrazione per guardare la piccola Sheera che si è slacciata la cintura di sicurezza, il camion sbucato all'improvviso sulla corsia che percorrevo, la mia brusca frenata e sterzata per evitarlo, l'impatto devastante, ricordo il sangue e le urla dei bambini, poi il buio.
- "Signora, si è svegliata. Presto saremo in ospedale." - dice dolcemente, passa una piccola torcia davanti ai miei occhi accecandomi.
- "Dove sono i miei figli?" - chiedo, inizio ad agitarmi, mi sento vuota senza di loro, un brutto presentimento serpeggia dentro di me, l'infermiere volta la testa, colgo un espressione triste, e la sensazione che ci sia qualcosa di negativo, che ancora non so, nel suo atteggiamento si fa sempre più forte. 
 
Sono passate quattro ore, da quando sono arrivata, la prognosi è una frattura alla gamba e una commozione celebrare. Dei miei figli ancora non so nulla, nessun dottore sembra volermi dire nulla, l'attesa è snervante nel freddo corridoio,bianco e blu, l'ansia e la paura mi stanno facendo impazzire.
- "Signora  Taisho. Signora Kagome no Taisho." - mi sento chiamare, da dietro alle mie spalle, respiro  profondamente prima di voltarmi prendendo il poco coraggio che ho.
- "È lei la signora Taisho, giusto." - ripete il dottore, guardandomi dritto negli occhi - "Signora, sono Naraku Kitamura, il primario di questo reparto. La informo che i suoi figli, Sesshomaru e Satoshi, sono in gravissime condizioni cliniche, hanno riportato entrambi fratture multiple su gambe e braccia. E svariate lesioni profonde, su tutto il corpo. Ora sono sotto l'effetto dei sedativi, le consiglio di chiamare suo marito." - mi informa, professionale ed a tratti gelido, mi da l'impressione che non vorrebbe essere qui davanti a me.
- "E mia figlia, dottore come sta?" - domando con un nodo alla gola.
- "Kagomeeeee. Oh mio dio, stai bene." - urla trafelata Sango, irrompendo nel corridoio, correndo come una matta, - "Non sai, che accidente mi hai fatto prendere, con la tua telefonata nel cuore della notte." - fermandosi a pochi metri da me, riprendendo fiato.
- "Dottore mia figlia, dov'è." - ripeto, ignorando la mia migliore amica.
- "Mi dispiace, signora. Sua figlia non c'è l'ha fatta." - mi dice con dolcezza, appoggiando una mano sulla spalla, con espressione triste. 
Mi sento girare forte la testa, un aria fredda passa sul collo, le gambe mi cedono cado sul pavimento, battendo le ginocchia malamente su di esso, sento un acuto dolore al cuore. Morta, penso, la dolce Sheera non c'è più, e la colpa è solo mia.
Urlo di dolore con tutto il fiato che ho, mentre sento le calde lacrime scorrere sulle guance.
- "Ditemi che non è vero, è solo un brutto sogno." - grido, cerco con lo sguardo il viso del dottore, che si affretta a scuotere la testa.
- "Dottore, presto...." - grida Sango, mentre l'oblio mi inghiotte.
 
 
- "Kagome, ti prego svegliati. Svegliati amica mia." - le parole, penetrano lentamente nella testa, chi deve svegliarsi, perché sto dormendo, apro gli occhi piano battendoli più volte, mi sento confusa poi quel dolore ritorna più forte di prima e allora comprendo, che è accaduto veramente l'incidente, e tutto il resto. Giro la testa lentamente, mentre le lacrime scendono inarrestabili sul viso, la stanza è piccola e scarna, il letto è troppo duro e scomodo, noto sul braccio sinistro che mi hanno inserito un ago. Questo giorno doveva essere di gioia, portavo i miei figli dal loro papà, a festeggiare il suo compleanno, e invece si è trasformato in un giorno infausto e di morte.
- "Ti sei ripresa, sei svenuta. Il dottore ti ha somministrato, un calmante." - dice dolcemente accarezzando la guancia. - "Dovresti chiamare Inuyasha, anche se è stato un egoista in passato, credo abbia diritto di sapere cosa vi è accaduto." - continua passandomi, il mio cellulare. 
 
 
 
 
Note autrice:
Ciao a tutti, come avrete capito, ogni capitolo inizia con un flashback, che i nostri protagonisti ricordano. Spero che non ho fatto molti errori e che la lettura sia scorrevole, ringrazio le cinque persone che hanno recensito il capitolo scorso, chi ha messo questa storia tra le seguite, le preferite o le ricordate e ringrazio anche chi ha solo letto senza esprimere alcun commento. Un bacione a tutti voi da selva.

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Capitolo 3
*** Cap. 3 L'inizio ***


Capitolo 3
Inserisco bruscamente la marcia mentre sfreccio ad alta velocità.
Il mio unico pensiero è per i miei figli maggiori e per Kagome. Mi rimprovero duramente dentro di me;  egoista, egocentrico, nonchè pessimo padre e marito.
Ricordo ancora il giorno dopo l'inaugurazione del mio secondo ristorante, il Shikon no Tama,  ed anche l'inizio della mia carriera da chef, ora affermato e premiato con riconoscimenti a livello internazionale.
All'epoca  potevo vantarmi con i miei amici e conoscenti di aver conquistato le stelle Michelin. 
Eppure lei non era rimasta impressionata anzi, il suo atteggiamento indifferente  mi irritava un pò; eppure senza rendermene conto mi ritrovai attratto ed intrigato.


(Otto anni prima)
Selwyn Shan, noto critico gastronomico  sedeva ad un tavolo appartato, mentre con atteggiamento diffidente scorreva il menù storcendo la bocca con espressione inquisitoria e tendente al disgusto.  Scrutando con curiosità da uno spiraglio della cucina, con piccola apprensione osservavo il cameriere prendere l'ordinazione del sig.Shan.
 " Forza ragazzi, è ora di di mostrare il meglio del nostro talento!" - esclamai verso i miei collaboratori. Li consideravo molto più di semplici dipendenti. Li ho scelti e cresciuti per un compito che andava oltre il semplice ruolo professionale. Amore e Passione in ogni piccola cosa. Nessuno è meglio di un altro, e tutti insieme formiamo un'equipe straordinaria.
Come risposta eloquente, notai che dai loro sguardi attenti e compiaciuti per l'ennesima sfida, traspariva entusiasmo.
- " Ordine del tavolo vip: 1 antipasto Profondità dei sette mari*, 2 primi Gnocchetti all'italiana con La speciale di Inuyasha*. Secondi piatti: Scaloppine al profumo di zenzero e Paranza della casa*, contorni Duchesse al forno con Insalata Alsania*. 
Chef, una signorina desidera vederti, quindi ti attende accomodata in ufficio." - dice Jonny il cameriere, lasciando un'ordinazione in cucina.
- " Molto bene, abbiamo due ore per concludere questo primo servizio. Alice, per favore sostituiscimi un attimo, io torno subito." - togliendomi il cappello e il sinale. 
Uscendo dalla cucina, non sò perchè, insolitamente notavo a malapena i clienti prendere posto al tavolo assegnato. 
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- " E tu che diavolo ci fai qui? Higurashi." -  riconoscendola all'istante, aprendo la porta dell'ufficio; lei si volta con sguardo attento e indagatore.
- " Sempre cordiale Taisho, sono qui per lavoro ovviamente." - risponde guardandomi con quegli occhi che sembrano cioccolato fuso, dai quali intravedo quella carica di energia elevatissima e sempre pronta alla sfida. 
-  " Rapida, se possibile, come vedi sono impegnatissimo con il ristorante da gestire. E tu..... Scusa, diciamo che non è un buon momento, Come potrai notare." -   mostrando la sala colma di clienti ed i camerieri indaffarati. Con un sorriso accennato, attendo ed assaporo l'imprevedibile reazione della sua espressione battagliera, tipica della sua indole. Donna affascinante, bellissima, strana, unica, altezzosa; quanto dolcissima, prevedibile e misteriosa. Probabilmente pericolosa anche per un farabutto. Posso supporre con certezza quanto sia consapevole di se stessa, e quanto possa distinguersi fra tutte le donne che ho conosciuto o frequentato. Non nascondo l'attrazione intrigante che mi provoca. Probabilmente avvertiamo entrambi questa empatia assai profonda e reciproca. Tuttavia non voglio abbassare alcuna difesa e cerco di controllare ogni emozione. 
- " Tranquillo, non è mia intenzione farti perdere troppo tempo. Stavo pensando di proporti un affare vantaggioso per entrambi. Come ben saprai, ora ho acquisito una discreta notorietà come wedding planner, e vorrei inserirmi nel settore ristorativo di qualità con reciproco interesse." - spiega lei, accomodandosi meglio sulla poltrona, con naturalissimi movimenti aggraziati, femminili, seducenti. A lei non sfugge la mia attenzione "maschile" e lo sguardo alle sue gambe slanciate mentre mi siedo alla scrivania.  Abbigliamento adeguato al suo fascino: camicetta rosa antico, scollata per mostrare quanto basta.  La sua pelle naturalmente perfetta, luminosa, setosa e vellutata come porcellana.  Jeans aderenti che mostrano le sue curve sempre perfette. Piedi calzati da décolleté dal tacco medio in tinta con la camicetta. Sicuramente avverte la mia reazione ed attrazione; intensa ed evidente come la prima volta che ci conoscemmo.
- "Parlami di questo lavoro." - scrutandoci negli occhi, tamburello con le dita, muovo le mani, sposto oggetti, ed altri piccoli gesti scomposti per cercare di nascondere l'intenso desiderio intimo.  Il pensiero mi sfugge mentre vorrei affondare tra i setosi capeli corvini, ed un brivido mi scorre per la schiena.
- " Se posso, Inuyasha, ci sto arrivando." - risponde con quello sguardo eloquente che ben conosco.
- " Scusa, ti ascolto." - mentre mi alzo dalla poltrona incrociando le braccia e spostandomi dalla scrivania.
- " Ti interessa un'esclusiva su ogni mio contratto? Penso che potresti occuparti personalmente dei "miei" contratti di catering. Stai diventando famoso e la tua cucina è una delle migliori. Inoltre hai tutti i requisiti che ritengo essenziali: serio quanto basta, divertente e affascinante, puntuale, efficiente, innovativo e i tuoi piatti sono unici, originali, eleganti ma soprattutto sono speciali. Che ne pensi?" - quanto adoro quel tono deciso e sicuro. Potrebbe rivelarsi una proposta allettante, penso, mentre cerco faticosamente di sgombrare la mente .

- " E io quali vantaggi avrei? Finora ho solo capito, che ti trovi nei guai e che ti serve il mio aiuto. Kagome, non sono uno sciocco forza spunta il rospo." - qui c'era lo zampino di Sesshomaru, lei non si sarebbe mai rivolta a me dopo il nostro incontro-scontro al matrimonio di mio fratello. Il suo improvviso sussulto e la sua testa che si abbassa, conferma il mio sospetto.
- " E va bene. Ti dirò tutto, due settimane fa due giorni prima del matrimonio della Principessa Kagura di Masyaf* e del Principe Byakuya di Damasco*, lo chef con cui avevo stipulato il contratto di catering; ha avuto un malore improvviso e come avrai già intuito mi è stato richiesto dai futuri sposi, vogliono te e nessun'altro." - sospira guardando dritto negli occhi miei.
- " Hanno richiesto di me personalmente? Accidenti Kagome, potevi dirmi subito come stavano le cose cose. Ovviamente ne ho sentito parlare del matrimonio reale, ma mai avrei immaginato che l'organizzatore fossi tu. Capisco che se io rifiutassi metterei in cattiva luce la tua società, ma onestamente non posso lavorare a stretto contatto con te, sei troppo impulsiva e non ti fai scrupoli a fare di testa tua. " - 
- " Ho capito Inuyasha, non ti disturberò mai più. Credevo che tu..... Lascia stare mi arrangerò da sola." - replica alzandosi, mi sfiora nel uscire dal ufficio, percepisco il suo profumo delicato un misto di fiori primaverili e pesca, noto di sfuggita uno sguardo deciso e infuriato.
- " Aspetta non ti ho detto che rifiuto. Ma se dovessi accettare ho delle condizioni irreversibili." - la blocco afferrando il suo braccio, e mi tuffo in quei occhi stupendi rimango avvinghiato a loro. Sento il suo respiro leggero sulla bocca, le lascio il braccio lentamente allontanandomi da lei, prima che perda il totale controllo della situazione. 
- "  Accetto la tua offerta, ma ad una condizione non dovrai mai e ripeto mai; prendere decisioni senza prima consultarmi sulla mia cucina o sul mio staff. Ad ogni tuo contratto devo aver diritto di esporre la mia opinione. Ora sta a te la scelta accetti tutto questo?" - vedo il suo viso cambiare dalla sorpresa fino ad assumere un espressione seria, mi sembra che sta valutando attentamente le mie parole.
- " Inuyasha faccio immediatamente preparare il contratto." - dice sfoderando un sorriso solare, allungando la sua piccola mano verso di me gliela stringo leggermente, e una scossa elettrica mi attraversa; noto che anche lei l'ha sentita ritraendo immediatamente la mano. - " Ora è meglio che vada, Inuyasha. Questo è il mio numero, in caso dovessi contattarmi."  -


Finalmente sono riuscito ad arrivare in ospedale, alla reception non c'è nessuno. Mi guardo intorno e scorgo un dottore uscire da una stanza; corro verso di lui prima che vada via.
- " Dottore mi scusi! Sono Inuyasha no Taisho, mia moglie e i miei figli sono stati portati qui, hanno avuto un incidente. Dove si trovano?" - respiro affannosamente, mentre spiego la telefonata della mia ex moglie ad un dottore un po' troppo assente.
- "Mi aspetti qui, vado a controllare il registro dei ricoveri. Mmmmmm. Taichi, Takumi, eccoli qui Kagome no Taisho, Satoshi no Taisho e Sesshomaru no Taisho; dunque sono in terapia intensiva al sesto piano." - mi informa solennemente.
Ringrazio il dottore molto velocemente, avvicinandomi all'ascensore pigiando più volte il tasto di chiamata; mi sembra che ci metta un eternità ad aprirsi invece di qualche secondo entro di corsa all'interno e pigio il tasto sei. Le porte si chiudono alle mie spalle mentre io riprendo letteralmente fiato appoggiato alla fredda parete.




Note autrice: 
Salve a tutte/i, finalmente Inuyasha è arrivato in ospedale da Kagome, ma non avrà forse l'accoglienza che lui si aspetta chissà? Avrà molto da farsi perdonare dalla sua famiglia chissà se riuscirà.
Avete sicuramente notato gli asterischi vicino ad alcune parole, qui sotto riporterò un mini elenco e la spiegazione:
- Profondità dei sette mari, è un antipasto composto non solo da frutti di mare e molluschi, ma anche da filetti di pesce marinati alle erbe. Il nome del piatto l'ho inventato come la ricetta.
- La speciale di Inuyasha è sempre un piatto inventato dalla sottoscritta, sono linguine condite con panna, salsa marinata, pangasio, gamberoni, scampi e trota salmonata.
- Paranza della casa è un semplice fritto misto di pesce, ho usato questo nome perché prima di tutto  è adatto e poi non volevo rovinare il mio piatto preferito con un altro nome. Credo che siate d'accordo.
- Insalata Alasania, ho cambiato solo qualche lettera in realtà si chiama  Alsaziana esiste veramente ed è un insalata fatta con crauti, carne di maiale o gamberetti, ananas fresco e salsa rosa poi la ricetta varia.
- Masyaf e Damasco, sono i nomi delle città che ho preso dal videogioco Assassin Creed, anche se molti fan e giocatori mi squarteranno viva (hahahahahah), ho pensato che si accostassero molto bene a Kagura e Byakuya mi suonava esotico.

Un ringraziamento particolare a chi mi recensisce, chi ha messo la mia storia tra seguite/preferite e anche a chi solo legge. Un bacione selva oscura.

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