AMORI E SEGRETI AD HOGWARTS di vale93 (/viewuser.php?uid=44184)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** LO ODIO. LO DETESTO. LO.... ***
Capitolo 3: *** NON MI SALUTA. E ALLORA?... ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** LITIGI ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** -DICHIARAZIONE - ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** QUANDO SARAI PRONTA IO CI SARO'.. ***
Capitolo 14: *** MALFOY ***
Capitolo 15: *** LA TORRE / MA LE STELLE QUANTE SONO ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** LA LETTERA ***
Capitolo 18: *** L'APPUNTAMENTO ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** UN MALFOY PUO' PERDERE UNA BATTAGLIA... ***
Capitolo 22: *** TROPPO TARDI ***
Capitolo 23: *** AVVERTENZA ***
Capitolo 1 *** 1 ***
UNO
-Liilyy-
No. Non posso crederci.
-Ehi, Lily, mi seentiii?-
Questo è davvero troppo.
-Potter! Che cavolo ti urli in mezzo al corridoio?!-
Sono stufa. E' insopportabile. Ma che cos'ha in testa?
-Eih, che caratterino-
esclama il cavernicolo ridendo come un idiota. Mmmm quanto mi dà
ai nervi quando tira fuori quei suoi orribili sorrisini divertiti.
Sembra ancora più scemo di quanto già non sia. Sbuffo
irritata. Ma cosa ho fatto? COSA HO FATTO?!?!! Possibile che non possa
lasciarmi in pace...nemmeno quest'anno?!?!!
-Ehi, no aspetta! Non andartene!!!-
E urla. URLA! Ma che cosa avrà da urlare tanto? Possibile che non abbia un minimo di autocontrollo? E' incorreggibile.
-Lily! Ehi Lily!!-
E insiste! Insiste!! Non
capirà mai. Apro la porta dell'aula di Incantesimi e vado a
sedermi al mio banco, vicino ad Agata.
-Ehi Lily!- esclama Potter entrando in classe come un forsennato -Ma che fai scappi?-
Mi giro di scatto
-Si Potter, scappo.
Scappo da te!!- gli urlo contro pensando che in questo modo non
può evitare in alcun modo di afferrare il concetto.
Lui sembra non capire. Assume un'espressione tra il sorpreso e l'incredulo.
-Da me?- ripete come uno
scemo. Aaah!!! Possibile che non capisca mai niente? Per fortuna in
quel momento entra il classe il professor Lumacorno levandomi dall'impegno
di spiegare a Potter i più svariati significati della parola:
"sparisci".
Tiro la borsa sul banco
e prendo libri, pergamene, penna e calamaio.
Agata al mio fianco soffoca una risatina.
-Che c'è da ridere?- dico
-Niente figurati!- mi risponde continuando a sorridere -tu e Potter siete una forza-
Io mi volto lentamente verso di lei.
-Che cosa hai detto?-
sillabo trattenendo un sorrisino -non ti ci mettere pure tu sai?-
esclamo cominciandole a farle il solletico.
-ahahahahah non..no ahah ok ok ok ok!-
-Silenzio!- la voce
tonante del professor Lumacorno richiama all'ordine e nell'aula cala un
silenzio di tomba. Io e Agata tratteniamo a stento i risolini e apriamo
i libri. Lumacorno comincia la lezione.
-Ohi, prima della
lezione...ho sentito una notizia fantastica!- mi sussurra Agata da
dietro le pagine del libro. Ha uno sguardo che conosco.
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Capitolo 2 *** LO ODIO. LO DETESTO. LO.... ***
tre
Fine della lezione di incantesimi. I ragazzi si alzano e cominciano
ad uscire chiacchierando. Sembrano tutti presi da un qualcosa di
eccitante... come se ci fosse una novità ...della quale Lilian
Evans, però, non è ancora al corrente. Avrà forse
a che fare con quello che Agata voleva dirmi? Forse... e infatti:
-Allora, ti dicevo- comincia, ma viene interrotta dall'esuberante comparsa di...
-Potter, mi spiegheresti perché te ne stai lì impalato a guardarmi come un deficiente?- sbotto
-Ammiro la tua bellezza...- risponde lui con sincerità...forse
un po' troppa! Chi gli dà il permesso di rivolgersi a me con
così tanta confidenza?!
-Si dà il caso che la cosa non sia reciproca- rispondo con un
falso sorrisetto -ed ora, se non ti dispiace stavo parlando con una mia
amica prima che tu arrivassi a disturbarci, quindi prendi e vattene-
-Ma perché non posso sentire anch'io?- mi chiede assumendo una faccetta da cane bastonato
-Guarda che non mi incanti! Io non sono come tutte quelle stupide oche
che ti cascano ai piedi come deficienti! Agata ed io stavamo parlando
di cose nostre e gradiremmo continuare a farlo...da sole!-
-Ah ho capito- esclama Potter prendendo il suo borsone da terra. Non ci posso credere! Forse ha capito davvero!!
-Non puoi certo dire alla tua amica quanto mi ami se io sono qui. Me ne
vado subito- continua e con scatto felino si precipita alla porta.
-Quanto-è-scemo- esclamo. Intanto Sirius e Remus lo seguono e prima di andare si rivolgono a noi:
-Che dire ragazze, l'avete proprio scosso! Ah ah. Ci si vede all'intervallo. Ciaoo-
-Intervallo? Quale intervallo?- domando non credendo alle mie orecchie.
-Ecco è proprio di questo che volevo parlarti! Per noi del
settimo anno è inserito un intervallo dopo un tot di ore. In
teoria sarebbe per aiutarci ad anticipare i compiti, ma...-
-Cosa? Dici sul serio?- esclamo -Wow fantastico!!-
-Già, però ora andiamo, se no facciamo tardi a Rune!- mi
ricorda la mia amica prendendo la borsa e così ci avviamo alla
porta.
E così il fatidico intervallo è arrivato. So che dovrei
approfittarne per studiare, ma voglio godermi almeno questo primo
giorno in pace! Per una volta...^^
-Non è fantastico?- mi chiede Agata raggiante
-Eccome!! Non posso crederci! E' un sogno...- annuisco ridendo, ma la
risata mi muore in gola. Potter si sta avvicinando. Come non detto,
è un...incubo! Con lui però ci sono anche Sirius e Remus.
Meno male...loro mi stanno simpatici. Sono i tipici Malandrini,
è vero...mascalzoni, scherzosi, divertenti...ma è proprio
per questo che mi piacciono. Diciamo che quando sto con loro la mia
vita si colora un po' più del solito. Certo, se non ci fosse
Potter...
-Ciao, Lily!! Hai visto? un intervallo! E chi se lo aspettava? E' uno sballo ve'?-
-Sì Potter, lo era...prima che arrivassi tu-
-Non essere sempre così scontrosa- mi rimprovera lui
-Che coosa? Non dirmi quello che devo fare eh Potter!- inveisco sul limite di una crisi di nervi
-Ok ok calma
ragazzi eh!- interviene Sirius prima che io salti addosso a quel
demente -cerchiamo di non rovinarci questo bel prima giorno-
Mi ricompongo all'istante.
-Sì hai perfettamente ragione, Sirius. Credo che sia ora che Potter se ne vada- dico incrociando le braccia.
-Io?! Io non vado da nessuna parte, non hai capito!- grida allora Potter. Sembra seriamente...offeso.
-Bene, allora me ne andrò io- esclamo prendendo Agata per un braccio
-Ma che fai?- mi bisbiglia lei
-Perché?- chiedo -che c'è?-
-Ma non vedi come ti comporti?-
-Cosa? Io non mi comporto assolutamente in alcun modo, che vuoi dire?-
-Non fare la finta tonta. Non dirmi che non ti rendi conto di essere un po'...scontrosa?-
-Io non sono scontrosa- mi difendo, ma in fondo al petto sento una morsa che mi stringe il cuore.
-Ah no?- dice lei guardandomi fissa negli occhi. Abbasso lo sguardo
-Beh...f-forse non
hai proprio torto- balbetto, e poi, alzando lo sguardo -è solo
che lo sai com'è Potter! Non lo sopporto!
E'...è...troppo...-
-Troppo cosa?-
Io la guardo col
mento tremante e non riesco a dire altro. Possibile che nessuno mi
capisca? Sento che le lacrime mi stanno per scendere dagli occhi, non
so neanche perché, ma non posso fermarle. Così mi volto e
corro via.
Sono rintanata in
bagno. Il mio non è stato un vero e proprio pianto...non so se
vi è mai capitato di sentirvi dire delle cose che non vi
piacciono e sentire che non potete controribbattere perché se lo
faceste comincereste solo a balbettare e qualche lacrima imbarazzante comincerebbe a
scendervi sul viso.... beh, è proprio
così che mi sono sentita. Ma quando sono arrivata in bagno non
avevo avuto nulla da piangere. Avevo giusto lasciato che quelle due
lacrime sgorgassero libere dai miei occhi umidi e poi più
niente. Così ero rimasta lì a pensare. Perché?
Perché ogni volta che Potter mi si avvicina, o mi parla provo
quel senso di infastidimento, intolleranza? Io... mi rendo conto di
essere scorbutica, scontrosa a volte...ma è una cosa che mi
viene naturale ormai, quando c'è lui. Io non lo sopporto. Tutte
quelle arie che si dà...si crede tanto figo, tanto
bello...è solo un pallone gonfiato! Sì, è vero che
tutte le ragazze gli vanno dietro....ma come si permette di darsi tutte
quelle arie solo perché bello, attraente e... oh mio dio, ma che
sto dicendo?! Lui non è bello! E neanche attraente! Come mi
è potuta solamente passare per l'anticamera del cervello una
cosa del genere?!? Lui è solo un babbeo! Sì, un babbeo.
Un imbecille. Uno stupido. Io lo odio. Non lo sopporto. Lo detesto. Io
lo....
Ecco qui un altro capitolo. Ringrazio molto chi mi ha letto e mi sta leggendo ancora, in particolare :
PrincessInPink
per avermi commentata...sì hai ragione, ho sbagliato a scrivere
professor Piton, ma sai, è la forza dell'abitudine!^ ^ Mi scuso
tantissimo con tutti quelli che mi hanno letto per il mio
errore-orrore, ma sapete dirmi per caso il vero nome del prof. di
pozioni a quel tempo? Se lo sapete, se no me lo invento...grazie mille
a tutti, aspetto una vostra risposta e un vostro commento^^ ps: comunque non vi preoccupate, Piton centra lo stesso in questa storia!^^ bacioni Vale
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Capitolo 3 *** NON MI SALUTA. E ALLORA?... ***
tre
Sto ancora chiusa in bagno quando sento dei passi avvicinarsi.
-Lily?-
E' Agata. Rimango in silenzio per qualche secondo, poi mi decido a rispondere:
-Sì, sono qui...- . Esco dal bagno. Lei mi guarda ma non dice
niente. Io faccio lo stesso. Dopo un po' mi si avvicina ed io, con
uno slancio che incarna tutta la mia tristezza e la mia
frustrazione, la stringo in un forte abbraccio. Lei mi accarezza
delicatamente i capelli
-Su su...vedrai che ce la farai...-
Sono finite le lezioni. Sto sistemando le mie cose e sento dietro di me
un continuo bisbigliare. Mi volto. Sono loro: Sirius, Remus e...Potter.
Si gira a guardarmi. Fa qualche passo avanti ed io sono pronta a
gridargli qualcosa contro tipo: "vattene Potter! Non rompere" ma lui
non si ferma. Avete capito bene: non si ferma! Passa davanti al mio
banco senza nessun accenno e si dirige alla porta. Adesso si ferma.
Penso. Adesso si ferma, si gira, e mi dice : "Ciao Lily". Adesso si
ferma. Ma lui oltrepassa la soglia e cammina da solo nel corridoio. Non
ci posso credere. Non si è fermato. SE NE E' ANDATO SENZA NEANCHE
SALUTARMI! Non un cenno. Un saluto. Un sorriso. Niente. Ma che mi
importa! Che mi importa di Potter. Che mi importa se non mi saluta. Che
mi importa. Ma mentre penso questo sento una morsa soffocante chiudermi
lo stomaco.
-Voi che fate?- è la voce di Sirius
-Noi? Mm..Lily?-
Mi giro con lo sguardo vuoto verso Agata
-Lily, che c'hai? Stai male?- mi chiede preoccupata
-No, figurati...- sussurro. Poi riprendo un po' del mio abituale
autocontrollo - male? No. Assolutamente no.
Perché...perché dovrei stare male? Non ho la febbre,
né il raffreddore, non ho niente!-
Sento il loro sguardo perplesso fisso su di me
-Beh che c'è?- domando
-No niente...sei ...- questa volta è Remus. Mi volto a guardarlo ma per qualche strano motivo non finisce la frase
-Allora tu che fai Lily?- mi chiede quindi cambiando discorso
-Che faccio? Perché, che dovrei fare?-
-Beh potresti venire con noi ad Hogsmeade sta sera- propone Sirius
-Hogsmeade?-
sussurro incerta. Sì, potrei andare...mi divertirei...ma mi
sento strana. Non so, sento quella sensazione di soffocamento...che...
mi toglie la voglia di fare qualsiasi cosa. Non voglio uscire, non
voglio stare in compagnia...voglio solo restare da sola.
-Mm, no...mi
dispiace ragazzi ma oggi proprio non me la sento. E' che è il
primo giorno...sono un po' stanca. Credo che resterò qui
a..riposare- dico sforzandomi di sembrare allegra. Avverto che Agata
sta per dire qualcosa ma la fermo appena in tempo:
-No Agata. Tu vai,
non devi rovinarti la serata anche tu- le dico facendole l'occhiolino.
Lei arrossisce. Ha capito di cosa parlo. Ha capito anche perché
io non voglia venire. Lei mi capisce sempre. E lo stesso vale per me
nei suoi confronti. E' per questo che è la mia migliore amica.
Non abbiamo bisogno neanche di parlarci per capirci. Ognuna riesce a
capire esattamente cosa passa per la testa dell'altra. E per le
emozioni non ci sono parole. Ma non insiste.
-Ok, ho capito-
-Allora vieni?- le chiede Sirius visibilmente speranzoso.
-Sì certo che vengo- annuisce la mia amica. Il volto del Malandrino si illumina tutto d'insieme
-Bene allora, andiamo. Ciao Lily, ci si vede domani-
-Ciao...ehi, ma aspetta un attimo, dov'è Potter? Non viene con voi?- domando perplessa
Sirius e Remus si scambiano una breve occhiata.
-No, lui no...pensava che anche tu...bah, credo che sia stanco pure lui- mi risponde quest'ultimo
-Ah- dico. Sono
sorpresa. Com'è possibile? Insomma. Stiamo parlando di James
Potter. Il Malandrino. Che rinuncia ad un'uscita.Ad Hogsmeade con gli
amici....non vi suona un po' strano?
-Bene- taglia corto Sirius a cui pare sia improvvisamente venuta una gran fretta -noi andiamo, Ciaao-
-Ciao ragazzi. Divertitevi pure per me eh!!- esclamo salutandoli
-Ciao- saluta
Remus e Agata sorride. Almeno lei è felice. Li seguo con lo
sguardo fin quando raggiungono il portone d'ingresso. Poi oltrepassano
la soglia e spariscono. Sento la morsa allo stomaco stringersi ancora
di più. Sono rimasta sola. Sola con questo senso nauseabondo dal
quale non riesco a liberarmi. La morsa allo stomaco mi si stringe
ancora di più. Corro in camera. Chiudo la porta alle mie spalle
e mi butto sul letto. Non posso crederci. Non mi ha salutata. Ripenso
alla sua uscita dalla classe rapida e decisa. Non un cenno. Un saluto.
Un sorriso. Ma perché mi importa tanto? Che mi frega di quello
stupido pallone gonfiato? Ho sempre desiderato che mi lasciasse in pace
ed oggi finalmente sono stata graziata. Dovrei ritenermi la donna
più felice del mondo. Ma allora perché non riesco
più a liberarmi da questa sensazione sgradevole che si è
impadronita di me?...
Ed ecco terminato un altro capitolo.
Spero che vi piaccia. Ringrazio tutti coloro che mi leggono e in
particolare Jaily e Alexandra_Grifondoro per avermi commentato e fornito il
vero nome del prof. di pozioni a quei tempi!Grazieee ^^ Un bacione a
tutti!!!
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Capitolo 4 *** 4 ***
QUATTRO
Sto
sdraiata qui sul letto, con il cuscino stretto fra le braccia,
già da un po'. Ho pensato molto. Non posso continuare a fingere.
Non posso continuare a comportarmi così. Ma non riesco a fare
altro...sono troppo insicura. E se non gli piacessi veramente? Se...se
mi pensasse solo come un altro dei suoi trofei da conquistare? Io non
voglio essere un premio da vincere. Non voglio essere come tutte le
altre. Non voglio cedere e lasciarmi andare dai sentimenti per poi
essere tradita. Abbandonata. Scartata. Se solo sapessi cosa prova lui
veramente....mi ama davvero? Ma come posso saperlo? Dovrei
parlargli....no! Neanche per sogno! Figurati...mi prenderebbe per una
scema. Appena gli direi ciò che provo e ciò che mi
aspetto da lui mi scoppierebbe a ridere in faccia. Non devo
assolutamente fargli capire quello che provo. Non deve sapere niente!
Sbuffo, alzandomi. Credo che andrò a farmi un giro...ci sto
facendo la muffa sdraiata qui! Mi alzo e mi dò una pettinata ai
capelli che si sono tutti arruffati. Dò un'occhiata alla mia
immagine riflessa nello specchio..accettabile. Esco. La sala comune
è completamente vuota. Certo, staranno tutti fuori a
divertirsi... Scendo le scale e arrivo al pian terreno. Sto camminando
nel corridoio quando sento delle voci. Sono confuse...non riesco a
capire cosa dicano. Seguo il brusio che mi trascina fino ad una porta
chiusa. Accosto un orecchio alla fessura per ascoltare. Sì lo
so, non è carino...ma vi giuro che non è da me origliare
le conversazioni altrui. E' solo che questa...non è una
conversazione normale! Non riesco a capire neanche una parola di questo
brusio confuso. Più che parlare sembra che stiano...sibilando!
Di colpo il sangue mi si gela nelle vene. E' serpentese!!! Ma chi lo
starà parlando? E...perché? Scosto l'orecchio per
avvicinare l'occhio alla fessura. Spio dentro e provate a indovinare
chi vedo? E' Severus!!! Il mio cuore manca un battito. Sta girato di spalle e
accanto a lui c'è un'altra persona. Non faccio in tempo a capire
chi sia che all'improvviso la porta si apre di scatto e vengo travolta
da un qualcosa di invisibile.
-Aih, accidenti!- esclamo scompostamente seduta per terra.
-Ma porca...- come per magia davanti a me percepisco un rapido
spostamento d'aria e a pochi centimetri dal mio viso indovinate chi
c'è?
-James...- esclamo sorpresa -Cioè, volevo dire, Potter!! Ma che
ci fai qui? E che ci facevi sotto al mantello dell'invisibilità?-
-Ssssssh! Zitta- mi dice lui poggiandomi un dito sulle labbra (il che mi fa sentire inspiegabilmente imbarazzata)
-Potter! Come ti permetti di...-
-No, non parlare! Ci sentiranno!!-
E infatti sentiamo il brusio interrompersi di colpo e dei passi avvicinarsi di corsa alla porta
-Oh, ca...- esclamo
-Zitta! Presto, vieni sotto!!- mi sussurra Potter alzandosi e
coprendosi con il suo mantello dell'invisibilità lasciandone alzato un lembo invitandomi a fare lo stesso. Non me lo
faccio ripetere due volte e mi infilo anch'io sotto di esso. Severus in
quel momento apre la porta con scatto deciso. Sembra sorpreso nel
constatare che non ci sia nessuno nel corridoio. Rimane così per
un po' per controllare bene nei dintorni. Potter ed io intanto stiamo
stretti l'uno all'altra trattenendo il respiro. Mio dio. Non ci posso
credere. Sono proprio qui! Il mio corpo stretto al suo, e il suo fiato
caldo così vicino che mi sfiora la pelle. Il mio cuore batte
così forte che sono sicura che anche lui possa sentirlo. Non
posso crederci...vorrei restare così per sempre....
Purtroppo Severus si decide a richiudere la porta.
-Tutto a posto- lo sentiamo dire al suo compare -non era niente-
Sposto riluttante il mio corpo dal suo per uscire ma lui mi afferra
per la vita e mi trattiene. Il mio cuore in quel momento manca un
battito.
-Aspetta- sussurra -qui non siamo ancora al sicuro-
Guardo i suoi occhi scuri. Ha uno sguardo serio e deciso. Annuisco
senza neanche accorgermene. Lui fa qualche passo in avanti ed io lo
seguo con il cuore in gola. Non riesco ancora a credere di stargli
così vicino... Continuiamo in questo modo anche su per le scale
senza toglierci mai il mantello di dosso. Mi sta portando alla sala
comune dei Grifondoro. Quando ci troviamo davanti alla porta col quadro
lui pronuncia la formula segreta e la porta si apre. Una volta dentro
James...e cioè, Potter lancia il mantello su una sedia e si
butta sul divano. Io rimango là in piedi a guardarlo.
-Beh, che fai lì impalata?- mi chiede -Siediti no?-
Penso che forse dovrei urlargli contro cose del tipo: "Non dirmi quello
che devo fare!" ma non lo faccio. Stranamente, non sento nessuna
riluttanza al sedermi vicino a lui. Così annuisco e mi siedo sul
divano mantenendo un po' le distanze.
Ho lo sguardo abbassato e il cuore che mi batte a mille, così: TUMTUMTUMTUMTUM! Sono qui da sola con lui.... da sola!!
Non c'è nessun altro. Solo lui...ed io. Rimaniamo in silenzio
per un po'. Mamma mia, che imbarazzo, che imbarazzo!! Io non so cosa
cavolo dire! Parla, Lily, parla! Fa' qualcosa!!
-Cosa...cosa ci facevi lì?- sussurro. Ho la gola secca e le
parole mi escono dalla bocca con una difficoltà allucinante. Lui
si volta a guardarmi sorridendo
-Non so, tu che ci facevi?- domanda con uno dei suoi soliti sorrisi furbi. Arrossisco
-Io....io... beh, avevo sentito dei rumori...e volevo andare a vedere
che fosse tutto a posto- balbetto. Il suo sorriso si allarga ancora di
più
-Sì sì come no-
-Senti, se non mi credi
non me ne frega niente sai?!- sbotto senza
riuscire a controllarmi. Lui non dice niente, ma vedo che il suo volto
si rabbuia. Oh mio dio, cos'ho fatto. Sono sempre la solita. Non
cambierò mai. Abbasso lo sguardo. Lui non dice niente per un po'
Decido di andarmene, Non ho niente da fare qui. Ma prima che io mi alzi
lo sento dire:
-L'avevo seguito. Avevo
notato il suo strano comportamento negli ultimi tempi. Ho pensato di
scoprire cosa nascondesse. E infatti...-
Lo guardo stupita
-Tu capisci il serpentese?- esclamo. Lui torna a sorridere, il che mi fa sentire inspiegabilmente bene
-No...non lo capisco. Ma
non c'è bisogno di sapere con precisione cosa stessero dicendo
per capire che non può essere nulla di buono. Perché
avrebbero dovuto chiudersi una stanza? E parlare in serpentese?-
Annuisco
-Ma come hai fatto a capire che nascondesse qualcosa?-
-Ultimamente è
sempre più strano...si isola e appena può sparisce senza
che nessuno ne sappia niente. Un comportamento un po' sospetto, non
trovi?-
Annuisco di nuovo. Ha
ragione. E' da qualche tempo che si vede poco in giro. Certo, è
da quando abbiamo rotto che non lo vedo spesso, ormai ci evitiamo a
vicenda. Ma negli ultimi giorni devo ammettere che non l'ho più
visto, e non perchè cambio strada ogni volta che lo incontro. Se
solo sapessi cosa... Scuoto la testa, scacciando quel pensiero. E'
inutile. Ormai non siamo più amici. Siamo lontani anni luce,
abbiamo preso due strade completamente differenti e quello che fa o non
fa a me non deve minimamente interessare. C'è solo un'ultima
domanda che mi viene in mente:
-Ma...chi era la persona con cui stava?-
Ecco qui un altro capitolo. Spero di
starvi incuriosendo e spingendo a continuare a seguire la mia storia^^
Ringrazio i moltissimi che mi leggono e in particolare
Alexandra_Grifondoro per il suo bellissimo commento. Sono contenta che
la mia storia ti piaccia e che ti abbia incuriosito! Spero che
continuerai a leggermi con lo stesso entusiasmo, fa sempre piacere
avere elle lettrici come te!! P.s: sono andata a leggere le tue ff,
davvero carine! Vai a leggere il commentino che ti ho lasciato :)
Bacioni a tutti e a presto! Ciaoo
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Capitolo 5 *** LITIGI ***
CINQUE
Noto che alla mia domanda il suo sguardo si fa
sprezzante mentre pronuncia quelle due parole:
-Lucius Malfoy-
-Oh-
Solo "oh". Non mi viene nient'altro da dire.
Sarà che un
po' me lo aspettavo. Sarà che in questo momento non riesco a
pensare
realmente ad altro che non sia: "Non è possibile. Sto seduta accanto
a lui. Stiamo parlando". Poso il mio sguardo sui suoi occhi nocciola.
Sono profondi ed infiniti come il deserto.... guardandoci dentro non
posso fare altro che perdermici e vagare sperduta in mezzo a quel
paradiso...mi sento così smarrita..ma stranamente anche al
sicuro.
-A che pensi?- la sua voce mi distoglie dai miei pensieri
-Uh....io...- balbetto abbassando lo sguardo. Lui sorride ed
io mi perdo in quel sorriso incantevole. Oh dio, ho detto davvero
incantevole?! Ok... tanto fingere è inutile, no?
-Io.... mm...perché oggi non mi hai salutata?
Quando..quando sei uscito da Rune?- gli chiedo prima di poter
fermare quelle parole che mi ero ripetuta segretamente fra me e me per
tutto il giorno. Lui si fa serio.
-Ero arrabbiato-
-A-arrabbiato?- balbetto
-Sì... oggi, dopo la litigata in cortile. Non è
la prima volta e lo so. E' solo che..non mi aspettavo quella reazione
da te. Io non ti avevo fatto niente-
Non so cosa dire. Ha ragione. Ha dannatamente ragione. Sono
stata una stupida. Una presuntuosa. Ingiusta. Scontrosa. Antipatica.
Vorrei dirgli tutte queste cose ma ancora una volta il mio stesso
orgoglio mi tradisce
-Ehi aspetta un attimo! Tu... tu mi hai dato della
scontrosa! Non ti dovevi permettere!- balbetto senza riuscire a
frenarmi
-Cosa?! Io ti ho dato della scontrosa perché tu mi hai gridato contro!- riabbatte lui impuntandosi
-Io ti ho gridato contro perché....
perché... perché non ti sopporto Potter!!! Non ti
sopporto, sei un accollo! Non mi lasci mai in pace. Mi stai sempre
appresso. Tu, tu tu ... hai rotto!!- le parole mi escono a raffica
senza che io possa fare niente per fermarle mentre dentro di me sento
riaffiorare quel groppo allo stomaco, come una ferita che si riapre
dopo averla sforzata troppo. Lui mi guarda con gli occhi spalancati ed
io mi sento tremendamente stupida. Ma ormai
lo sbaglio è fatto ed io non posso più tornare indietro.
Mi sento una cretina. Non posso più restare qui. Non reggerei
quel suo sguardo un minuto ancora. Così mi alzo di scatto e
fuggo via. Corro, corro a rotta di collo su per le scale lasciandolo
lì, senza neanche una parola. Corro in camera e chiudo la porta.
Mi butto sul letto con il viso affondato sul cuscino e piango. Piango
lacrime amare perché non va mai come vorrei. Piango lacrime
sofferenti perché è anche colpa mia ed io lo so.
Piango. Perché non posso fare altro. Mi sento uno schifo.
Ecco qui un altro capitolo.
Sì, lo so è un po' corto, ma è incentrato tutto su
quei pochi momenti sereni che Lily e James passano insieme...prima di
riscoppiare in una nuova litigata. Eh, le faccende in amore sono molto
più complicate di quello che sembra e Lily lo sa bene. Spero
comunque che vi sia piaciuto, o che comunque che non vi sia dispiaciuto
;) e mi raccomando commentateee!!!
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Capitolo 6 *** 6 ***
SEI
La porta si apre. Alzo la testa ancora adagiata sul cuscino umido. E' Agata. Mi guarda a lungo.
-Non dirmi che sei rimasta tutto il tempo chiusa qua dentro!-
Non rispondo.
-Ma sei andata a parlagli?-
Vedendo la mia faccia si avvicina e mi abbraccia
-Oh, Lily...dai, raccontami tutto-
Le dico ogni cosa. Di
Piton, di Lucius...di noi sotto al mantello dell'invisibilità.
Di noi nella sala comune. E del litigio. Lei mi guarda seria. So cosa
starà pensando. Ma non dice niente. Questa volta sono io a
parlare.
-Sono una stupida. Sono
un disastro, un completo fallimento. Dopo di questo...non mi
vorrà più vedere..- esclamo tutto d'un fiato e scoppio a
piangere sulla sua spalla. Lei rimane in silenzio accarezzandomi i
capelli. Aspetta che io mi calmi un po' e poi mi dice:
-No-
Alzo la testa per guardarla bene negli occhi
-N-no?-
-No- ripete scuotendo la testa -non è vero. Non è la prima volta che ti comporti così...-
Mi lascio scappare un singhiozzo
-Succede sempre. Da anni... eppure lui continua ad esserci..-
Tiro su col naso
-...continua a girarti
attorno. Continua a cercarti. Continua...ad amarti. Lily- esclama
prendendomi il viso fra le mani -lui ti ama. Lo devi capire, una volta
per tutte. Devi riuscire a lasciar fuori tutte le tue paure. Devi....-
-...aprirgli il mio cuore- sussurro. Lei mi sorride.
-Brava. Vedo che hai capito-
Le restituisco il sorriso e l'abbraccio
-Oh, Agata.... come fai ad avere sempre ragione?-
Lei mi stringe forte fra le sue braccia.
-Io vedo solo le cose
come stanno- dice, e questa sua affermazione mi riempie il cuore di un
non so che...di speciale. Come un venticello fresco che mi solletica il
cuore. Le cose come stanno....
Apro gli occhi. E'
l'alba. Ho fatto un sogno. C'era lui. Ed io....io gli aprivo il mio
cuore. Gli dicevo tutto quello che provo per lui. Tutto. Lui mi si
stava avvicinando e.... ed io avevo aperto gli occhi. Me li
stropiccio con il palmo delle mani. Guardo nel letto di Agata. Lei sta
ancora dormendo. Ributto la testa sul cuscino sospirando. E' strano
addormentarsi con un pensiero...e risvegliarsi con lo stesso la mattina
dopo. Come se il tempo non fosse mai passato. Ma in un certo senso
è così... quel pensiero mi ha seguita tutta la notte...
da ieri, nei sogni, fino ad ora. Mi rigiro nel letto cercando di
riprendere sonno, ma non ci riesco. Sento qualcosa dentro il mio
cuore...che mi spinge ad alzarmi. E' come se volesse dirmi qualcosa.
Decido di ascoltarlo. Per una volta seguo quello che mi dice il cuore,
senza pensare a nient'altro. E' curioso come quando abbandoni
l'irrazionalità e segui la voce dei tuoi sentimenti, questi ti
portino sulla via giusta... ed è come se quella strada fosse
sempre stata lì, illuminata, aspettando solo...di essere
seguita. Senza quasi pensarci mi ritrovo in cima alle scale. Scendo i
gradini senza esitazione. So perfettamente dove mi sta portando. Arrivo
il sala comune. Mi avvicino al divano. C'è un ragazzo. E'
amabilmente sdraiato con un cuscino sotto alla testa. Ha il broncio.
Come un bambino che si addormenta pensando a qualcosa di brutto.
Sorrido. Quel ragazzo è... James. Non so bene cosa fare. Ma
preferisco non pensare... fin'ora la ragione mi ha portato solo a
compiere le scelte sbagliate. Oggi invece, voglio seguire il cuore. Mi
siedo di fronte al divano, proprio davanti a dove lui ha la testa.
Rimango seduta lì. Non mi importa quanto dovrò aspettare.
Non mi importa se starò scomoda. Voglio che la prima cosa
che veda quando si sveglia...sia me.
Ecco terminato il sesto
capitolo. Sì, lo so che è corto, scusatemi, ma in questi
ultimi tempi mi stanno riempendo di compiti! Aiuutooooo!! Spero
comunque che non mi abbandoniate, se c'è una cosa che mi solleva
dallo stress scolastico siete proprio voi, miei cari lettori, con i
vostri commenti sempre più belli! Mi raccomando continuate a
commentare per dirmi sempre cosa ne pensate...se volete potrete pure
dirmi qualcosa che vi piacerebbe che succedesse... vedrò di
potervi accontentare!^^
p.s: nota per Alexandra_Grifondoro:
felice che tu abbia letto il mio commento. Sono contenta che la mia
storia ti piaccia sempre di più...fa sempre piacere sentirsi
dire queste cose^^ anch'io spero che continuerai a scrivere! Sono
ansiosa di leggertii ^^ Ciao bacioni a tutti
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Capitolo 7 *** 7 ***
SETTE
Sono qui seduta da un'ora e mezza circa. E sono commossa. Per tutto il
tempo James non ha fatto altro che agitarsi nel sonno e sussurrare il
mio nome. E' stata una cosa dolcissima, e credo di avere finalmente
trovato la risposta a tutti i miei dubbi. Sono le sette e mezza.
Comincio delicatamente ad accarezzargli i capelli. Non voglio
svegliarlo. E' solo che per tutto il tempo ho desiderato farlo ma ho
sempre avuto paura di disturbarlo. Ora invece, anche se si
sveglia...beh, diciamo che non sarebbe grave come svegliarlo alle sei
di mattina. Lui sembra tranquillizzarsi e una lacrima di
felicità mi solca il viso. Allora è vero... In quel
momento lui apre gli occhi. Sorpresa ritiro la mano con uno scatto e
resto lì a fissarlo incerta. Di colpo mi sento incredibilmente
imbarazzata e comincio a pensare che forse mi sono lasciata un po'
troppo trasportare. Lui chiude gli occhi e li riapre. Poi se li
stropiccia ed io rimango lì immobile incapace di fare qualsiasi
cosa. Oh, mio dio. E ora? Che gli dico? Lui mi fissa ed io sbatto le
ciglia senza sapere cosa dire. Lui sorride
-Allora è proprio vero- esclama all'improvviso -Lily Evans è davvero seduta qui accanto a me-
Io arrossisco
violentemente senza rispondere. Ho gli occhi smarriti. Mi
sento una scema. Chissà cosa penserà adesso. Lui resta in
silenzio a guardarmi. Ha uno sguardo indecifrabile. Un misto tra
l'incredulo, il sorpreso, il soddisfatto e... cos'è quella luce
che vedo risplendere nei suoi occhi? Poi si accorge del rivolo d'acqua
che mi ha rigato la guancia. Alza la mano e me la asciuga con l'indice.
Il mio cuore comincia a battere più forte ed io trattengo il
respiro. Lui continua a guardarmi negli occhi. Vorrei abbassare lo
sguardo per non essere costretta a leggere dentro ai suoi...leggere
quello che pensa. Leggere che...ha capito. Ma non ci riesco. Una forza
invisibile mi attrae e mi impedisce ogni movimento, tenendomi legata a
quello sguardo dal quale staccarmi mi sembra un'impresa impossibile. O
forse semplicemente voglio restare a perdermici dentro. Lui mi sorride.
Ma 'sta volta non è uno di quei suoi sorrisi furbi, smaliziati,
arroganti. E' un sorriso dolce e sincero. Un sorriso che mi
attrae...mi fa venire voglia di baciarlo... Lui si alza e mi prende una
mano, spingendomi delicatamente su. Ora stiamo in piedi una di fronte
all'altro. I suoi occhi...le sue labbra, il suo viso sono così
vicini.... lui mi tiene delicatamente accostata a lui. Ho il petto
contro il suo e sono certa che lui possa sentire i battiti forti del
mio cuore. Restiamo muti guardandoci intensamente negli occhi.
-Vieni- mi dice solo. Io lo seguo senza dire niente. Mi porta fuori
dalla sala comune. Scendiamo le scale, per mano. Quel momento mi fa
ricordare il giorno prima...quando salivamo quelle stesse scale stretti
l'una all'altro sotto a quel mantello che ci rendeva invisibili a
tutti... tranne che a noi stessi. Lui mi guida fino in cortile. Cammina
lento. Sembra non avere fretta. Volersi godere questa camminata il
più possibile. Come me, d'altronde. Si avvicina al portone ed io
capisco solo adesso le sue intenzioni.
-Cosa fai?- sussurro, riluttante a spezzare quel magico incanto fatto
di silenzi, vuoto di parole, ma carico di sensazioni. Lui mi porta un
dito alle labbra
-Ssssh- sussurra e poi mi sorride. Inspiegabilmente torno a sentirmi
tranquilla. Lui apre piano il portone e fa un passo avanti. Restiamo
così per un attimo. Lui fermo al di là della soglia ed io
ancora di qua, dentro alle mura sicure della scuola. La mia mano nella
sua. Non mi spinge. Resta immobile, guardandomi. Non l'avevo mai visto
così. Non mi obbliga, non mi tira, non mi costringe a seguirlo.
Sembra volermi lasciare libera di scegliere. Questa non è
solamente la soglia tra la scuola e il mondo fuori. Questa è la
soglia tra tutte le mura sicure che mi sono creata attorno in tutto
questo tempo, dentro le quali mi sono sempre chiusa lasciando fuori
tutto e chiudendo tutto dentro di me, e....lui. Il ragazzo che è
sempre rimasto a metà fra il mio piccolo mondo e...il suo.
Ripenso a tutti questi anni. A quando da piccoli ci facevamo i dispetti
e bisticciavamo, tirandoci fuori la linguaccia. A quando lui era
diventato James Potter, il dio del Quiddich, il bello ma impossibile
che ogni ragazza sogna e desidera da sempre. A quando lui era diventato
un Malandrino e tutti avevano cominciato a volteggiargli attorno,
specie le belle ragazze, ed io mi ero sempre di più allontanata
da lui, temendo che così preso dalla sua popolarità, non
avrebbe mai avuto tempo né spazio nel suo cuore, per un amore
vero, serio, non superficiale. Avevo sempre temuto di diventare uno dei
suoi innumerevoli trofei. Uno in più. Uno da mostrare agli amici
per farsi più figo, per poi metterlo su uno scaffale impolverato
insieme agli altri, dimenticato per sempre. E' un passaggio da tutte le
mie sicurezze a quello che ho sempre temuto e tentato soffocare dietro
alle mie grida e alla mia intolleranza. Ma ora non sono sola a dover
affrontare questo grande passo. Non ho paura di sbagliare, di rimanere
delusa, respinta, ricacciata indietro. Ora c'è lui con me.
Lui...mi sta invitando. Non mi sta attirando come un cacciatore alla
sua preda. Mi sta.... aspettando. Improvvisamente mi rendo conto
davvero cosa significhi avermi aspettato per tutto questo tempo. Lui ci
ha sempre provato, ed io l'ho sempre rifiutato. Ma lui non si
è arreso. Ha continuato a provarci e provarci e riprovarci. Non
si è mai stancato ed ora che sta quasi raggiungendo il suo
obbiettivo, ora che manca solo una spinta per vincere.... ancora mi
aspetta. Sono sorpresa. Non me lo sarei mai aspettata. Sono sempre
stata talmente convinta e distaccata da non averlo mai conosciuto
veramente. Di colpo tutte le mie paure, le mie convinzioni svaniscono ed
io sento che c'è solo una cosa da fare. Le cose come stanno... Prendo la spinta e compio il mio grande, fatidico passo. Lui mi sorride. Ora, so che non ho più nulla da temere.
Ecco a voi il settimo
capitolo...allora, che ve ne pare? Contenti che fra Lily e James stia
finalmente cominciando a nascere qualcosa? Ma le cose non saranno tanto
facili come sembra... la storia continua! Please, commentate, mi
farebbe molto piacere^^ a presto bacioni
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Capitolo 8 *** 8 ***
OTTO
Ci guardiamo in silenzio per un po'. Ha un sorriso che non ho mai visto
prima d'ora. E'...sincero. Non diciamo niente (le parole a volte sono
così inutili), ci limitiamo a tenerci per mano e a sorridere.
Poi lui si gira e mi invita a seguirlo nella foresta proibita. Sto per
accettare quando una voce squillante che conosciamo fin troppo bene
spezza l'incanto che ci avvolge...
-Signor Potter! Signorina Evans! Che piacere vedervi!! Ma che ci fate qui fuori a quest'ora?-
-Oddio...- mormoro scocciata. E' quello stupido pallone gonfiato del
professor Lumacorno, che anche questa volta non ha perso l'occasione
per apparire nel momento meno adatto.
-Professore!- esclama James con finta allegria -Che piacere davvero!-
-Eh, già, per noi è sempre un piacere incontrarci!-
esclama il professore avvicinandosi e dandogli una pacca sulla spalla.
-Allora, cosa fate qui fuori tutti soli soletti?- riprende ammiccando
Io arrossisco. Possibile che non si faccia mai gli affari suo?!?
Vedendoci leggermente in difficoltà scoppia in una sonora risata
e poi si avvia verso il cancello.
-James Potter e Lilian Evans. L'ho sempre detto..- e poi sparisce.
Restiamo lì impalati cercando ancora di riprenderci da quella
comparsa inaspettata.
-Mmm..beh... er...- comincia a balbettare James arrossendo. Accidenti. Quello stupido egocentrico ha rovinato tutto.
-Ecco, mm...- continua senza dire realmente niente
-Ah!!- esclama all'improvviso la stessa voce irritante che poco fa è riuscita a fare a pezzi il nostro momento
-Non vi conviene allontanarvi proprio adesso. Fra un po' iniziano le
lezioni- e un'altra gracchiante risata ci raggiunge dall'altra parte
del muro. Sto ribollendo. Non è possibile. Non ci credo! Deve
sempre rovinare tutto! Deve sempre mettersi in mezzo!! Grrr. Accidenti
a lui. James nota la mia faccia allibita e ridacchia divertito
-Su, Lily... abbiamo aspettato per tutti questi anni. Ora possiamo farcela anche fino a 'sta sera-
-'Sta sera?- ripeto alzando lo sguardo su di lui
-'Sta sera- afferma
prendendomi il mento fra il pollice e l'indice. Ho
un sussulto. E' il tipico gesto del ragazzo sicuro di se che
tratta la fidanzata come una bambolina. In un attimo, un deja-vù
(non so se si scrive così^^)...mi tornano alla
mente tutte quelle volte che glie l'ho visto fare. E' sempre stato con
una di quelle stupide oche ingenue che gli volteggiano attorno sperando
che il loro dio le grazi. E' sempre stato così. Una di loro che
gli si avvicina timidamente per chiedergli un appuntamento. E lui le
alza la testa con le dita guardandola negli occhi e... Ma è
sempre stata una presa in giro. Non ha mai amato davvero nessuna. Ha
sempre e solo voluto divertirsi. Questo pensiero mi mette una strana
sensazione addosso, di nausea. Ha sempre ingannato tutte quante. E
questo con un semplice gesto. Sono anch'io una di quelle? Una...delle
tante bamboline da usare? Ritraggo il viso quasi d'istinto. Anni e anni
a guardarlo illudere migliaia di ragazze sempre con la stessa
tattica....anni e anni, che non si possono cancellare con un giorno.
Che non posso dimenticare. Non posso far finta che non esistano.
Ignorare le loro lacrime dopo due giorni mentre lui continuava a
sorridere spavaldamente, come se non fosse mai successo
niente...cercando la prossima preda. E' così? Sono....la sua
prossima vittoria? Io...io non voglio. James si accorge della
mia riluttanza e rimane stupito. Ma non dice niente. E' un silenzio
pesante, teso. Non come quello di prima. Questo è un silenzio
che ti si avvinghia addosso ogni secondo che passa...che non ti lascia
respirare. Cosa starà pensando adesso? Che si è
sbagliato? Forse pensava che fossi come tutte le altre. Che bastassero
un sorriso, qualche parola carina e un gesto per imbambolarmi. Forse
contava di divertirsi con me. Ed ora che mi sono tirata in dietro....
sento una morsa stringermi il cuore. E' così. Lui non voleva
nient'altro. Solo...divertirsi. Sento gli occhi pizzicarmi. Mi
trattengo a stento dall'alzare le mani e sfregarmeli.... Lui continua a
guardarmi in silenzio. Non ce la faccio più...
-Potter, sei un idiota!- urlo. E corro via.
Ecco qui un altro capitolo. Sì
lo so, in questo momento mi vorrete uccidere! Aaiutoooo!!! Però
capite, non potevo farli mettere insieme così facilmente, stiamo
solo all'ottavo capitolo! E poi Lily ha troppo sofferto, ha troppo
avuto paura in tutti questi anni per lasciarsi andare tanto facilmente.
L'amore non è una cosa semplice....comunque spero che non
l'abbandoniate e che continuiate a leggere. La storia continua.... ps:
ringrazio riddikulus
per il commento, sono contenta che il capitolo precedente ti sia
piaciuto e spero di non averti delusa troppo con questo nuovo. Spero
che continuerai a leggermi anche perché dobbiamo ancora svelare
il mistero di Piton.... a presto!!^^ pps: comment please :)
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Capitolo 9 *** 9 ***
NOVE
Sono tornata in stanza giusto per preparare la borsa. Non posso credere
di essermi lasciata fregare così facilmente. Lui... sembrava
così sincero...ma dopotutto lo deve sembrare sempre se tutte ci
cascano. Mi siedo sul letto con lo sguardo perso nel vuoto. Lui mi ha
solo ingannata. Eppure...ripenso a quando mormorava il mio nome nel
sonno. A quando mi ha portata fuori. A quando mi aspettava tenendomi
per mano..sembrava tutto così....
-Mmmm- Agata si gira nel letto ed apre gli occhi. Mi sorride
-Buongiorno!- esclama -Eih ma sei pazza?-
-Perché?-
-Ma sei già bella che vestita!!-
-Io...- lo sguardo si perde nel muro davanti a me. Ma il mio pensiero
lo oltrepassa e torna al cancello della scuola. Chissà
perché ho come la sensazione...di aver sbagliato. Oh dio, non so
più cosa pensare. Giocava? Faceva sul serio?
-Oiih!?- la voce della mia amica mi riporta alla realtà -A che pensi?-
Sospiro.
-Sono stata con Potter- sussurro alla fine e le racconto tutto per filo
e per segno, da quando mi sono alzata dal letto per raggiungerlo a
quando è arrivato il professor Lumacorno (al che Agata non ha
potuto trattenere uno sbuffo di disappunto) e poi...
-Agata io non sono più sicura di niente!- sbotto alla fine -In
questi ultimi tempi mi sto sconvolgendo. Se prima potevo ignorarlo ora
non riesco a fare a meno di perdermi in quei suoi occhi nocciola e
desiderare un suo sorriso. E poi non so cosa credere...mi ama davvero o
no? Oddioo- mi butto sul materasso coprendomi il viso con le braccia
-Aiutami, non ci capisco più nientee-
Agata mi sorride dolcemente
-Beh, innanzitutto stai ammettendo a te stessa che ti piace. E questo
è già un enormiiissimo passo!- esclama ridendo mentre io
le tiro una cuscinata addosso
-Ahah, no a parte gli scherzi, l'unica cosa che ti manca ora è solo un po'...di fiducia-
Io la guardo pensierosa. Sembra facile a dirsi ma non a
farsi...soprattutto quando si sta parlando di un certo James Potter,
che va con tutte e che non ha mai portato avanti una storia per
più di una settimana (il suo record massimo).
-Dimmi Agata, secondo te è possibile che io gli interessi veramente?-
Lei mi guarda con un sorrisetto ironico
-Beh, secondo me c'è una piccolissima e remotissima
possibilità che lui abbia in qualche modo pensato magari
svegliandosi una mattina ma che probabilmente, no dico sicuramente,
abbia subito dimenticato... di non essere affatto interessato a te!
Ahahah-
Io le lancio una cuscinata ancora più potente della prima che
'sta volta la fa letteralmente sbarellare giù dal letto mentre
continua a ridere come una matta. Io allora le salto addosso e comincio
a farle il solletico alla pancia (cosa che lei non sopporta più
di ogni altra cosa, e io lo so bene, ah-ah). Inaspettatamente
però lei riesce a sottrarsi alle mie grinfie e la situazione si
ribalta. Mi comincia a riempire di pizzichi e mi solletica dappertutto.
Io divento rossa dalle risate e quando finalmente la smette mi siedo
davanti a lei e l'abbraccio
-Oh, Agata..cosa farei senza di te! Riesci sempre a mettermi di buon umore!-
-Beh, è a questo che servono le amiche-
Le sorrido riconoscente, poi però mi torna alla mente una cosa
-A propoosito- comincio assumendo un'espressione furbetta -Non mi hai ancora detto niente della tua uscita con
Siirius!- esclamo dandole un pizzicotto sulla pancia. Lei arrossisce e fa la vaga
-Non esagerare...e poi c'era pure Remus, ricordi?-
-E allora?- insisto -Lui non può certo impedirvi di divertirvi! Allora, raccontami tutto-
E lei inizia a dirmi come
fosse stato bello uscire la sera con lui, e che Remus era stato davvero
gentile ad inventarsi sempre nuove scuse per allontanarsi e lasciarli
soli per un po'. I suoi occhi si illuminano si luce propria mentre mi
racconta di quando il lupetto aveva detto di entrare un attimo nella
libreria e li aveva lasciati soli a girovagare per le vie. L'atmosfera
era magica, lì sotto alle stelle...e poi...
-Lui mi ha preso per mano- dice con aria trasognata -Poi si è fermato e mi si è avvicinato...-
-E...?- dico senza riuscire a trattenermi sporgendomi verso di lei ansiosa di sapere se finalmente..
-No, niente bacio- sospira tornando con i piedi per terra
-Oh...- dico delusa -e...come mai?-
-Tutta colpa di quegli stupidi di Malfoy e company!- esclama alzando la voce infuriata -Mai che restassero al loro posto!!-
-Cosa? Che hanno fatto 'sta volta?- chiedo indignata
-E cosa vuoi che abbiano
fatto? Si sono messi a ridacchiare e a fare le loro solite battutine...
rovinando tutta l'atmosfera... che cretini!- mi risponde lei
con espressione irritata. Ci guardiamo un momento in silenzio e
poi scoppiamo a ridere.
-Ah ah, beh, credo che
sia ora che tu ti prepari..sai com'è, fra un po' inizierebbero
quelle noiosissime ore di cultura chiamate "lezioni"- esclamo alla fine
alzandomi
-Mmm noo- biascica lei stiracchiandosi. Le sorrido complice
-Dai, che c'è il tuo bel cagnolone che ti aspetta!!-
Lei mi sorride
-E tu c'hai il tuo bel
occhi di cerbiatto che aspetta solo delle tue scuse- riabbatte
guardandomi di sbieco mentre va in bagno a lavarsi.
-Senti, io non lo so
davvero. Non...riesco..a fidarmi. E' più forte di me. Tutti
questi anni a guardarlo usare migliaia di ragazze con tanta
facilità...-
-Ma mi risulta che in tutti questi anni non abbia mai insistito tanto con la stessa ragazza senza
arrendersi mai anche quando quella gli gridava dietro le cose
più offensive ed orripilanti!- rincalza lei sciacquandosi il
viso. Rimango in silenzio. Ha ragione. Ma ho paura lo stesso. E se il
suo fosse solo un capriccio? Del tipo: "lei ancora non mi ha ceduto,
non mi arrendo finché non vinco io"? Il punto è che io
non reggerei una delusione...una ancora.
-Fatto- esclama Agata
uscendo dal bagno con mezza divisa infilata. Con un ultimo movimento
secco finisce di indossarla e prepara la borsa con i libri. Si
dà un'ultima occhiata allo specchio prima di dirmi un:
-Pronta- ed uscire dalla
stanza. Io la seguo in silenzio, ancora assorta nei miei pensieri
quando in fondo alla scala sentiamo le voci dei tre Malandrini
discutere.
-Oddio..- sussurro al pensiero di dover incontrare James.
-Sssh- mi zittisce
acquattandosi sui gradini facendomi segno di imitarla. Non capisco
perché voglia origliare la loro conversazione ma non obbietto
anche perché quella che sento è proprio la voce di James
-Non capisco cosa ho fatto di male! Un attimo prima andava tutto bene e un attimo dopo...-
-Tu non hai ancora
capito! Questi tuoi atteggiamenti da play-boy, con lei non attaccano!-
questa è la voce di Remus. Mentre ascolto le sue parole mi si
stringe una morsa allo stomaco. Allora è vero...voleva..voleva
solo atteggiarsi! Fare..fare il play-boy!! Agata si accorge della mia
espressione e mi ferma prima ancora che io mi alzi.
-Aspetta...- mi sussurra
sorridendo. Ha uno di quei sorrisi supplichevoli, che cercano di
convincerti a fare qualcosa. Sbuffo ma obbedisco, anche se non capisco
proprio cosa abbia in mente. Ma proprio in quel momento James dice
qualcosa che mi colpisce...
-Ma io non l'ho fatto
apposta! Io..io non volevo sembrare arrogante o provocatorio, o tutte
quelle cose che lei odia. Io...io non ci ho neanche pensato, mi
è venuto naturale..sono solo stato me stesso! Io...io la amo
davvero!! Più di ogni altra cosa-
Silenzio. Silenzio nel quale mi sembra di sentire rimbombare il mio cuore per tutta la scala.
-Non ho mai pensato che
l'amore fosse una cosa facile...- dice a quel punto Sirius. -Ho passato
tutta la mia vita a fare lo sciupa femmine, senza curarmi mai davvero
dei sentimenti delle ragazze con cui andavo. Finché poi non ho
conosciuto lei. Dal primo momento in cui l'ho vista si è smosso
qualcosa dentro di me. Qualcosa che non avevo mai provato prima... ho
cominciato a sognare quando mi sorrideva e a sentirmi male quando non
stavo con lei...Agata è la prima che è riuscita a far
nascere questo in me...- a quelle parole sento la mano della mia amica
appoggiata sul mio braccio stringersi attorno ad esso ed un sorriso
dolce e profondo sbocciarle sulle labbra.
-... ma lei è
diversa da Lily... lei...credo che sia più sicura, più...
spontanea. Con lei non ho problemi, ma credo che Lily abbia
bisogno di molto più affetto e sicurezza.- resto sorpresa
nell'ascoltare le parole di Sirius...non mi ero mai accorta che mi
conoscesse così bene. Sì certo, noi siamo a conoscenza
del loro piccolo segreto e passiamo insieme moltissimo tempo...ma non
avevo mai parlato con lui né con Remus dei miei sentimenti, del
mio io interiore. Quella era una parte di me che solo Agata ha avuto
modo di scoprire. Eppure ora mi rendo conto che il legame che ci lega a
quei tre ragazzi è molto più forte e profondo di quello
che pensavo. E' incredibile... forse ora capisco perché Agata
abbia voluto farmi ascoltare la loro conversazione. Forse... Sirius
riprende a parlare rivolto a James:
-Io credo che tu...debba solo farle capire quello che provi veramente-
-Ma io cerco di dirle in tutti i modi che l'amo!- esclama James con impeto. Scorgo Sirius scuotere la testa
-Non è il semplice amore che desidera.... lei ha bisogno dell'amore vero!-
James lo guarda apparentemente senza capire
-Te lo spiego io
perché ha reagito così!- dice Remus -Tu hai fatto quello
che fai con qualunque di loro. Sempre così, è il tuo modo
per conquistarle e lei lo sa bene, non ti credere. E' per questo che si
è tirata indietro. Te lo ripeto. Lei non ha bisogno di essere
una qualunque...- a quelle parole mi sento così strana. Remus e
Sirius hanno capito tutto. Vuol dire che mi conoscono. Che sono...miei
amici. E James...
-Io...io sono uno
stupido- dice buttandosi a sedere su una poltrona e coprendosi il volto
affranto con le mani -io....- resta in silenzio per un po'
...........poi scatta in piedi e il suo viso ha cambiato repentinamente
espressione. Ora ha uno sguardo serio e deciso
-Le farò capire
quanto l'amo! Costi quel che costi! Lily Evans, ti farò capire
che non fingo. L'unica ragazza che io possa amare sarai sempre tu e non
mi arrenderò finché non te l'avrò dimostrato- con
questa promessa fatta più a se stesso che a chiunque altro esce
dalla sala comune con passo spedito. Sirius sorride dandosi una spinta
per alzarsi e Remus prende la sua borsa da terra accompagnandolo
all'uscita. Io resto ancora lì rannicchiata per qualche secondo
incapace di muovere un muscolo. Le parole di James mi aleggiano ancora
nella mente. La sua promessa...fatta con tanto impeto, con tanto
sentimento..senza sapere che la persona a cui l'ha fatta stava proprio
qui.
Agata si alza soddisfatta.
-Visto?- esclama raggiante. Io la guardo negli occhi
-Lo sapevi vero?-
Lei fa spallucce e si tira una ciocca di capelli castani dietro all'orecchio
-Diciamo solo che sapevo che un po' di verità ti avrebbe fatto bene-
Io la guardo senza
parlare. Lei mi sorride dolcemente, uno di quei sorrisi così
familiari... uno di quei sorrisi dolci e affettuosi che ti
potrebbe rivolgere una mamma o una sorella. Solo che da Petunia
non ho mai ricevuto molto affetto. Figurati... Quindi Agata
è come se fosse un po' diventata una sorella per me. Una
sorella che mi ascolta e mi capisce. Che mi consola e mi rassicura.
Ecco, questo è tutto quello che si rispecchia nel suo sorriso in
questo momento...dolcezza e sicurezza.
-Le cose come stanno...- sussurra piano guardandomi dall'alto e porgendomi la mano mi aiuta ad alzarmi.
Ecco qui un altro capitolo. Spero che
vi sia piaciuto e vi abbia in parte consolato.. ^^ Grazie
a riddikulus e a Alexandra_Grifondoro x continure sempre a
commentarmi!!ps: ho letto la tua nuova storia...triplo wow, continua
così che vai forte!^^ Graziee a tutti bacioni :)
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Capitolo 10 *** 10 ***
10
Stiamo entrando nell'aula di trasfigurazione che io percorro rapida con
lo sguardo cercandolo. Eccolo! Vicino a Sirius, come sempre. Davanti a
loro ci sono Remus e Peter. Lui mi guarda con sguardo
colpevole...sembra voler parlare con gli occhi in cui leggo scuse e
timore. Che dolce!! Gli rivolgo un largo sorriso. I suoi occhi mi
guardano stupiti. Sembra non voler credere a quello che vede. Beh,
dopotutto non ha torto...dopo quello che gli ho detto l'ultima volta
che gli ho parlato! A quel pensiero sorrido ancora di più
divertita dalla sua espressione incredula ma anche impagabilmente
felice. Lui risponde al mio sorriso con uno un po' timido e timoroso.
Mi volto e mi siedo al banco trattenendo un risolino divertito e
soddisfatto. Ora che so la verità sento che le cose
cambieranno...
Fine lezione. Ci alziamo e mentre preparo la borsa chiacchiero con
Agata. Mi sento così rilassata! Da quando ho sentito le parole
di James mi sento come se il mio cuore si fosse trasformato in un
piccolo sole che mi riscalda dentro. Tutto mi sembra più bello,
più allegro... forse sto correndo troppo, ma non sapete cosa
vogliano dire per me quelle parole...tanto aspettate, sognate,
desiderate.... ci pensate? James Potter. JAMES POTTER, che mi dice
questo!! Agata si accorge della mia espressione estasiata e scoppia a
ridere:
-Mio dio se basta questo per ridurti così!-
Arrossisco e faccio una domanda tanto stupida quanto retorica:
-Così come?-
-Beh, guardati: hai gli occhi più luminosi di una stella e la
voce più trillante di un campanello! Ma almeno sei felice... non
ti vedevo così da non so quanto tempo!-
Rido contenta. E' vero. E' così tanto che non mi sentivo
così bene. Raggiante decido che d'ora in poi non rovinerò
più niente. Mi volto verso i miei tre amici Malandrini
(sì lo so, dovrei dire quattro ma se devo essere sincera Peter
Minus è l'unico con cui non ho legato, sarà per la sua
timidezza esagerata o semplicemente non ho mai sentito nessuna voglia
di farlo) e li saluto con la mano. Loro rispondono e James ha ancora
quell'espressione incredula e imbarazzata di prima. Decido di
sciogliere la tensione con un:
-Ciao James-
-C-ciao- risponde arrossendo. Non capisco proprio perché ora si
comporti così. Dov'è finita tutta la sua sicurezza, il
suo autocontrollo? Sembra un bambino che parla con la prima ragazzina
che gli piace. Ah, che tenero!
-Ciao, Lily- mi saluta Remus con un sorriso
-Ooh, Lily, come siamo arzille! A cosa dobbiamo tutta questa allegria?- esclama Sirius ridendo
-Eh, sapeste...un sogno...che diventa realtà!- rispondo vaga consapevole di lasciarli interdetti
-Beh, che facciamo qui impalati! Su, andiamo ad erbologia se no credo
proprio che il prof. ci farà mangiare da una delle sue piante!-
scherzo ridendo ed esco dall'aula seguita dai miei amici che mi
guardano increduli e divertiti. Eh, sì. E' arrivato il momento
di sconvolgere la Lily di sempre e farne uscire una nuova, fin'ora
tenuta a freno.
Stiamo nel bel mezzo della lezione e nell'aula aleggia un silenzio
anormale. Per chi non lo sapesse è assai raro assistere ad una
lezione di erbologia che possa dignitosamente ritenersi tale quando
tutta la classe non fa che parlare e scherzare senza prestare la minima
attenzione, in questo stato. E' semplicemente un fatto eccezionale,
irripetibile, inaspettato...quanto la notizia che ci ha dato il prof.
appena entrato in classe: compito a sorpresa. Ha detto che vuole
testare le nostre conoscenze per accertarsi che nessuno rimanga indietro col programma. E quando un alunno ha alzato la mano per
protestare del fatto che non avesse avvertito prima, egli ha risposto:
-Se ve l'avessi detto, voi vi sareste messi sotto a ripassare o probabilmente a studiare per
la prima volta- al che aveva lanciato un'occhiata significativa al
ragazzo che aveva osato protestare -e il mio intento di sapere con
esattezza quanto realmente avete studiato fin'ora sarebbe stato
inutile!-. Così aveva detto e dopo averci consegnato i
fogli si era seduto alla sua scrivania leggendo il giornale. Come ho
detto siamo già a metà lezione, e per quanto io abbia
studiato diligentemente tutto il programma fino ad ora non sono
ancora riuscita ad arrivare a buon
punto, e questo perché tre Malandrini di mia conoscenza, seduti
esattamente al banco dietro al nostro, hanno continuato a bisbigliare e
confabulare sotto voce per tutto il tempo, ininterrottamente. Sto
per voltarmi per chiedere loro cosa abbiano di così
importante da dirsi proprio durante il compito, quando una pallina di
carta ben accartocciata mi colpisce la spalla e va ad atterrare proprio
sul mio banco, vicino al mio braccio. Lo prendo cercando di non farmi
scorgere dal prof. Sarà sicuramente una richiesta di aiuto di
qualcuno che non ha studiato abbastanza. Ma quando lo apro constato
stupita che non si tratta affatto di questo. La scrittura è
frettolosa e disordinata ma riesco comunque a capire cosa dica:
Ciao, Lily. Um..senti, ti va di incontrarci dopo?
Alla pausa? Ti devo parlare.. spero che ci sarai
James
Sono
poche righe, semplici e chiare, eppure le rileggo ben cinque volte
perché altrimenti non potrei mai credere a quello che ho letto." Ti devo parlare...".
Sorrido felice fra me e me. Accidenti, non mi ero mai accorta che le
lezioni di erbologia fossero così lunghe e noiose!
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Capitolo 11 *** -DICHIARAZIONE - ***
11
Fine lezione. Mi ci è voluto uno sforzo immane per completare il
test in tempo. Soprattutto dopo che ho letto il messaggio... non
riuscivo più a concentrarmi. Ma poi mi sono detta di calmarmi e
sono riuscita a finirlo. Tutti consegnano il foglio al professore ed
escono dall'aula con espressione leggermente afflitta. Chissà se
l'hanno saputo fare. Ma non è questo che importa adesso. Quello
che mi importa, invece, è che James Potter mi ha chiesto di
parlare! Mi chiedo cosa mi dirà... sto uscendo dalla classe con
Agata quando sento la sua voce chiamarmi:
-Lily aspetta..-
Mi fermo, arrossendo. Agata sorride. Sa già tutto. Le ho fatto leggere il bigliettino.
-Buona fortuna- mi sussurra all'orecchio -E mi raccomando: segui-il-cuore!-
Sorrido
-Non preoccuparti- e le schiocco un bacio sulla guancia. Lei se ne va
soddisfatta subito seguita da Sirius che le cinge la vita con un
braccio e da Remus che cerca di consolare Peter per non aver saputo
fare il compito. Il professore esce per ultimo
-Allora, voi che fate ragazzi? Non approfittate della pausa?-
-No professore. Ci sono
delle cose che non mi sono chiare e ho chiesto a Lily di rispiegarmele.
Dentro ad un'aula, con il silenzio, riesco a concentrarmi meglio!-
risponde James prontamente.
Il prof. resta un'attimo a guardarlo con aria dubbiosa e inquisitoria. Sembra
non credere alla sua scusa. Ma poi non dice nulla e se ne va.
Perfetto.
Siamo rimasti soli.
Io sto ancora vicino alla porta e lo guardo di
sottecchi. Quello che sto provando in questo momento
è...indescrivibile. Mi sento in ansia, ho la testa che ribbolle
e il cuore che batte all'impazzata. Lui, dal canto suo, sembra essere
molto più tranquillo. Sta appoggiato ad un banco e mi fissa. I suoi occhi
nocciola puntati su di me mi fanno sentire inspiegabilmente
imbarazzata. Eppure non mi da fastidio. Tutte le altre volte, appena lo
beccavo a guardarmi a quel modo gli urlavo contro di levarmi gli occhi
di dosso e di non importunarmi. Ma 'sta volta è diverso. Mi
fa...piacere. All'improvviso si raddrizza e infilandosi le mani nelle
tasche dei pantaloni si avvicina lentamente. Io trattengo il
respiro. Ha un'andatura spettacolare. E' sicuro di se, composto,
cammina completamente a suo agio, tranquillo. Ed è davvero
bellissimo. Capisco come tutte le ragazze della scuola gli sbavino
dietro. E' alto, magro ma non mingherlino, ha una buona muscolatura
dovuta ai duri allenamenti per il Quiddich. Il viso dai lineamenti gentili, eleganti, incorniciato da una cascata
di corti capelli castani, scalati. La bocca non troppo sottile ma
neanche carnosa. E poi ci sono gli occhi. Ciò che mi fa
impazzire più di tutto... sono accattivanti, intriganti...con
quelli riesce a trasformare qualsiasi sguardo in un sogno.
-Lily...-
Sento percorrermi un brivido lungo la schiena mentre pronuncia il mio nome.
-Lily, io... vorrei che noi parlassimo-
Mi guarda negli occhi. Ma io resto in silenzio. Incapace di dire
qualsiasi cosa. Lui sembra prendere il mio silenzio per un sì, e
continua:
-Lily, sono anni che io ti vado dietro. Anni e anni a cercare di
catturare la tua attenzione, farti innamorare di me...e solamente ieri
mi sono reso conto... di aver sempre sbagliato-
Alzo lo sguardo sul suo, presa alla sprovvista da quella affermazione.
-Sono stato uno stupido-
Le sue parole mi risuonano dentro come un tuono nel silenzio.
-Con il mio comportamento, il mio modo di fare...che uso per
attirare la tua attenzione...ho solo ottenuto il risultato di
allontanarti ancora di più da me. Ero così cieco da non
capire perché tu non fossi come le altre. Non riuscivo a darmi
una risposta. Milioni di ragazze che mi cadevano ai piedi con un
semplice sguardo mentre tu... mi respingevi, mi rifiutavi, mi
allontanavi-
Deglutisco a fatica. E' così strano sentirgli dire quelle cose...
-... ho sempre pensato che nessuna potesse resistermi. Un sorriso, uno
sguardo accattivante e credevo di poter avere tutte...te compresa. Ma tu
continuavi a non cascarci, e io a non capire, rimanendo nel mio errore-
A quel punto mi prende le mani, dolcemente
-Ma adesso ho capito Lily. Ho capito tutto. Ma soprattutto, ho capito
che se mi dirai di no ancora, io non vivrò più-
A quelle parole sento le mie guance infiammarsi e gocce di sudore invisibili impregnarmi il corpo, scottandomi.
-Lily, io ti amo. Ma non è un "ti amo" senza significato, come a tutte le altre. Quello che ti sto dicendo è: ti amo.
E ti amo davvero. Con tutto me stesso. Se stavo con altre ragazze
aspettandoti, ci riuscivo solo immaginando di stare con te. Se
c'è qualcosa a cui non riesco a non pensare tutto il giorno,
quella sei te. La mattina, quando mi sveglio, sei il mio primo
pensiero, e l'ultimo quando mi addormento. E continuo a vederti nei
miei sogni. Ti vedo quando non ci sei, perché ormai sei impressa
indelebilmente in me...nel mio cuore. E' per questo che ti dico, se mi respingerai ancora...io non riuscirò più a vivere...non riuscirò a vivere senza di te-
Tace. Mi
guarda negli occhi ed io faccio lo stesso. Non posso crederci. Nono
posso credere che mi abbia veramente detto questo. A me. Sento una
forza
attirarmi e tenermi legata a quegli occhi nocciola come una calamita.
Adesso in quegli occhi vedo tutto. Tutto. Il suo amore, il suo
desiderio, le sue speranze, le sue paure...
Il silenzio che
c'è qui è surreale e mi sembra che non
esista più niente... solo lui ed io. Le voci lontane dei
ragazzi, il vento.... è tutto sparito come se una nebbia magica
li avesse avvolti e portati lontano. Oppure siamo noi che ci siamo
avvolti dentro. Il mio sguardo si perde nelle profondità del
suo, al punto che mi sembra di entrarci dentro, anima e corpo. Senza
che quasi me ne sia resa conto i nostri visi si sono avvicinati e la
distanza che ci separa è pari ad un soffio. La
sua mano continua a stringere la mia. E in questo momento non penso
più a niente. L'unica cosa che so è che quello che ha
detto vale anche per me. Di scatto, senza fermarmi a
pensarci, annullo tutte le distanze, posando le mie labbra sulle
sue. E' questo quello che ho sempre voluto. Lo so.
Lui è
stupito. Vedo i suoi scuri occhi nocciola aperti per la sorpresa. Ma
poi il
suo sguardo cambia espressione e si riempie di dolcezza. Socchiudendo
gli occhi preme le sue labbra sulle mie, avvicinandosi. Io lo lascio
fare, sentendo le sue mani salire a prendermi per i fianchi. La sua
presa è forte, è sicura, ed io sento che potrei
abbandonarmi a lui completamente. Schiude le
labbra e lo sento. Una scossa elettrica mi percorre fulminea la
schiena, come un brivido. Sotto l'effetto di quella scossa schiudo le
mie labbra, ed entrambi, ci accogliamo. Amore, dolore, volere. Il
nostro bacio
è fatto di questo. Il mio primo bacio. Con lui. Sorrido a fior
di labbra. Non avrei potuto sognare un primo bacio più bello di
questo. Semplicemente bello, dolce, magico...perfetto! Chiudo gli occhi
per annullare tutto il resto. La stanza, i banchi, la scuola. Ora,
avvolta nel buio, sento solo lui. Le sue mani si muovono,
accarezzandomi, e spingendomi più contro di lui. Io alzo le
braccia e glie
le metto al collo. E' così strano sentirsi così bene.
Pensare che il mio primo bacio sia stato proprio con lui. Ma forse, sta
proprio qui tutta la magia: un bacio inaspettato, desiderato,
nascosto... è destino. Il nostro amore è scritto nelle
stelle. Ed è così dolce.....
Piano piano ci
stacchiamo. Riapro gli occhi per rincontrare i suoi. I nostri sguardi
si rispecchiano l'uno nell'altro. Sorridiamo. Restiamo in silenzio. Non
c'è bisogno di parole per esprimere tutto ciò che
sentiamo, dirci tutto ciò che vogliamo. E' stato tutto qui. Nel
nostro bacio.
"Ti amo"....
Ecco qua il capitolo che tanto
aspettavate. Però devo dirvi la verità, non so
perché ho l'impressione che non mi sia venuto molto bene...forse
dovevo far succedere qualcosa di più? E' solo che mi sono voluta
mantenere fedele all'immagine che ho voluto creare di Lily nella mia
storia: una ragazza che non ha fretta, e preferisce non agire troppo
avventatamente. E questo James l'ha capito dalla reazione del giorno
precedente per cui non ha voluto, diciamo, spingersi troppo oltre con
il rischio di creare altri casini... spero comunque che vi sia
piaciuta...commentate per favore, e fatemi sapere cosa ne pensate! Un
grazie a tutti quelli che mi leggono, recensiscono e aggiungono ai
preferiti. Se porto avanti questa storia è solo perché
voi mi date la forza per farlo! Grazieee bacioni^^
|
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Capitolo 12 *** 12 ***
12
Eccomi
di nuovo qui con un altro capitolo! Chiedo immensamente scusa a tutti
per questo imperdonabile ritardo, ma ultimamente ho avuto un sacco di
compiti e di cose da fare, e poi ero in cerca di ispirazione...e spero
di averla trovata!! Leggete e ditemi che ne pensate! grazie a tutti
Riapro gli occhi. Lui è lì che mi guarda. Pian piano ci stacchiamo, ma
restiamo ancora abbracciati. E' così dolce... lui alza una mano
per accarezzarmi i capelli, ed io poggio la mia testa sul suo petto.
Chiudo gli occhi.. sento il suo cuore battere... Mi sento così
bene...
Pian piano sentiamo i passi degli studenti tornare a riecheggiare per i corridoi e capiamo che la pausa è terminata.
-Dobbiamo andare...- dice James
-Mmm- mormoro. Non voglio. Non voglio staccarmi da lui. Non voglio andare via. Lui ride divertito.
-Per me potremmo pure non andare-
Alzo il mio sguardo su di lui con un sopracciglio alzato -Cioè?-
Lui mi guarda intensamente negli occhi -Andiamocene- sussurra
Il mio cuore fa un balzo
-Andarcene?- ripeto -Adesso?!-
-Ahah sì. Adesso. Molliamo tutto- risponde divertito
-Ma, ma... come? E le lezioni??-
Lui fa spallucce - Che ti importa, potremmo benissimo esserci sentiti male ed essere tornati in camera-
-Tu sei matto!- esclamo ma devo ammettere che l'idea mi mette addosso una certa eccitazione
-Dai...- dice lui accostando la sua fronte alla mia e guardandomi negli
occhi -non dirmi che ti dispiacerebbe fare sega con me...-
Deglutisco. Fare sega...io?? Ma stiamo scherzando?! Io non potrei mai
fare sega!! Poi però non posso fare a meno di lasciarmi
coinvolgere dal suo sguardo malizioso
-E va bene...- mormoro arrossendo sotto quegli occhi così
intriganti. Lui sorride e mi bacia. Poi si stacca e prende il suo
borsone. Lo apre e ne tira fuori il mantello dell'invisibilità.
-Vieni-
Io annuisco e mi infilo accanto a lui senza esitazione. Eccomi qui.
Un'altra volta abbracciata a lui, invisibile. Ma sta volta il nostro
abbraccio è molto più sicuro di ieri, quando salivamo
incerti le scale. Ora è più deciso, più
coraggioso...
ed infinitamente più dolce!! Così abbracciati usciamo
dalla classe e attraversiamo i corridoi, attenti a non urtare nessuno.
Mentre ci avviciniamo al portone un' elettrizzante sensazione di
trasgressione si impadronisce di me ed il mio cuore batte a mille
quando lui, con un incantesimo, apre l'uscita e mi accompagna fuori
dalla scuola. Ma prima di richiudere il portone abbassa lo sguardo sul
mio, come per chiedermi permesso a continuare. Io gli sorrido e
annuisco, cercando di sembrare il più calma possibile,
nonostante il mio cuore martelli dentro di me come un campanello di
allarme. Lo ammetto, sono preoccupata. Ho paura. Insomma, stiamo
facendo sega!! Ce ne stiamo andando dalla scuola nel bel mezzo delle
lezioni, fregandocene di tutto il resto!! Lui, al contrario di me,
sembra essere
tranquillissimo.. chissà se l'ha già fatto altre volte...
ripenso a quando non si presentava in classe e Remus portava
giustificazione dicendo che non si era sentito bene... ora sono
più che sicura che fosse sempre uscito dalla scuola. Bene. Buon
per lui. Ma io. IO! Nessuno se lo sarebbe mai aspettato...nemmeno io!
Io non posso permettermi certi comportamenti, sono una ragazza modello!
I professori si fidano di me! Silente si fida di me! Io...mi fidavo di
me... Ma mentre penso tutte queste cose continuo a camminare accanto a
lui. Mi sta portando nel cuore della foresta. Gli alti alberi
frondosi ci sovrastano e sembrano osservarci dall'alto. Un brivido di
eccitazione mi percorre la schiena mentre mi accompagna all'ombra di
un'alta quercia.
-Eccoci qui- dice togliendoci il mantello di dosso e sedendosi
sull'erba. Il vento gli scompiglia i capelli corvini buttando qualche
ciuffo qua e la davanti al viso, il che lo rende inevitabilmente
più bello. Un altro brivido di eccitazione mi percorre la
spina dorsale come una scossa elettrica. E' la terza volta che mi trovo
da sola con lui. E ancora non ci credo. Lo guardo attentamente per
studiarne i lineamenti, le espressioni, lo sguardo...mamma mia, non
capisco più niente! Questo ragazzo mi manda letteralmente fuori
di testa! Lui si accorge di come lo sto guardando e mi sorride
malizioso.
-Eih ehi piano. Non mi ti mangiare con gli occhi eh!-
Io arrossisco e cerco una risposta adeguata a quella provocazione
-tranquillo non succederà, i miei occhi sono abituati a ben
altro!-
-Oh, ma davvero?! Questo vuol dire che io non sarei il primo eh!-
risponde mettendosi lentamente sulle ginocchia come un felino che
aspetta il momento adatto per saltare addosso alla sua preda. Io lo
ignoro completamente e chiudendo gli occhi con atteggiamento noncurante
rispondo:
-Tzè, sciocchezze! Credi che abbia perso tempo ad aspettare te? Ma neanche per sogno, sapessi quello che ho visto...-
Naturalmente non è vero niente, ma questo non ha importanza, quello che voglio è solo provocarlo.
-Ah davvero? E allora vediamo di fare in modo di sorprendere questi
tuoi occhietti dall'aria innocente!- esclama e prima che io possa
tornare a guardarlo per capire a cosa si riferisca mi sento afferrare
per le gambe e buttare giù.
-Potter, ma sei pazzo!!- grido affondando nell'erba alta sotto il peso del suo corpo.
-Come mi hai chiamato?!- sussurra lui afferrandomi per i gomiti e inchiodandomi le braccia a terra.
-Hai sentito benissimo Potter!- grido senza riuscire a trattenere le risate -e ora lasciami subito andare animale!-
-E così sarei un animale.. mm bene, allora tirerò fuori
tutto l'istinto animalesco che c'è in me e ti converrà
cominciare a scappare, Lily Evans se non vorrai finire sotto alle mie
implacabili fauci!-
-Ahah, non credo proprio che riuscirai a farmici finire Potter!-
esclamo e con una spinta lo faccio rotolare giù dal mio corpo.
-Questo è da vedere!- ribatte lui balzando in piedi e
allungando le mani per acchiapparmi, ma io sono più veloce e gli sfuggo cominciando a correre come una lepre.
-Vuoi la guerra?- mi grida lui dietro mentre comincia a rincorrermi a
gran velocità. Io per tutta risposta mi metto a ridere mentre
zigzago fra gli alberi e i cespugli cercando di seminarlo. Ride anche
lui. Ha una risata così bella... chiudo gli occhi cercando di
assaporare il vento che mi soffia in faccia e s'infiltra tra i miei
capelli. E' così bello stare qui, insieme a lui....a scherzare,
a giocare...mi sento libera e felice, così...serena! Sorrido
tra me e me assaporando la sensazione dell'aria fresca che mi accarezza
le guance quando un paio di forti mani mi afferra per la vita e
mi attira indietro. Colta di sorpresa non riesco a mantenere
l'equilibrio e così casco letteralmente addosso al ragazzo che
mi ha presa il quale inaspettatamente cade all'indietro trascinandomi
con se. Ci ritroviamo a terra una sopra all'altro pieni di terra e di
fili d'erba.
-Accidenti a te Potter, guarda che cosa hai combinato!!- esclamo
pulendomi la camicetta e la gonna (tirandola giù con un rapido
gesto prima che lui possa accorgersi di quanto mi sia salita su nella
caduta).
-Ancora osi chiamarmi in quel modo?!- esclama lui cominciando a pizzicarmi i fianchi e a farmi il solletico sulla pancia.
-Ahahah, s-sì.. ahah...sì..ahahahaha..non mi stancherò mai di..ahah di dirtelo! ahahah-
-Mm, vedo che con te ci vogliono le maniere forti!- esclama e mi butta
di lato salendomi sopra e cospargendomi di pizzichi da tutte le parti.
-Ahahah fermati! Smettila! SMETTILA!!- strillo continuando a ridere
come una matta, e anche lui comincia a ridere a crepapelle mentre lo
butto di lato e gli risalgo su facendogli il solletico. Continuiamo con
questa lotta per un bel po' di tempo rigirandoci e rotolandoci
nell'erba come due gatti. Alla fine non ce la faccio più, un po'
per le risate un po' perché lui è decisamente più
forte di me (con tutti gli allenamenti del Quiddich, vorrei vedere!) e
mi arrendo.
-Ok Potter, tregua! Non ce la faccio più-
-Ooh, vedo che ti sei arresa!!- esclama lui trionfante salendomi sopra
e spingendomi le braccia a terra. Abbiamo tutti e due il fiatone, la
sua camicia si è leggermente sbottonata per la zuffa e qualche
goccia di sudore gli riga i lati del viso, il che lo rende
incredibilmente...sexy!
-Bene, sentiamo, e ora che avresti intenzione di fare?- gli chiedo divertita con un sopracciglio alzato
-Divertirmi con la mia preda!- esclama
-E cioè?-
-E cioè...- il suo viso si avvicina pian piano al mio mentre
sento il suo fiato caldo accarezzarmi il collo. La sensazione che mi da
il suo fiato caldo mischiato al vento fresco mi fa rabbrividire. Lui si
avvicina con lentezza innaturale ed io assaporo vogliosa quella lunga
attesa. Alla fine le sue labbra toccano finalmente le mie ed io mi
sciolgo sotto a quel contatto lasciandomi trasportare.... il bacio da
casto si fa più acceso e sento la voglia crescere dentro di me
come un leone impazzito. Lo sento abbassarsi di più sopra di me
e spingere le sue labbra sulle mie. Anche io sento questo bisogno di
averlo più vicino, e così alzando le mie braccia glie le
metto al collo e lo stringo dolcemente. Lui appoggia i gomiti per terra
e con le mani comincia ad accarezzarmi il viso e i capelli...ha un
tocco così dolce..... all'improvviso sento una mano scendere e
poggiarsi sulla mia pancia. Con le dita comincia a sbottonarmi la
camicetta. Parte dal primo bottone dal basso e va avanti con
esasperante lentezza il che mi fa agitare ancora di più. Lui
è perfettamente consapevole dell'effetto che provoca in me e
sorride a fior di labbra soffocando una risatina. Piano piano mentre
libera i bottoni mi accarezza la pelle con le mani calde e sale sempre
più su.... finalmente arriva all'ultimo bottone. Dopo di quello
non ci sarà più niente a coprirmi. Guardandomi dritta
negli occhi lo prende fra il pollice e l'indice. Si ferma un attimo
prima di sbottonarlo del tutto, e poi.......
Scrash, sfrash, crack! Sobbalziamo. C'è qualcuno. Lo guardo con
gli occhi pieni di panico e ci stacchiamo velocemente come presi da una
scossa elettrica. Io mi riabbottono in fretta e furia la camicetta e mi
aggiusto i capelli. Lui dal canto suo si da una sistemata e si passa
una mano fra i capelli per metterli in ordine. Crack! I passi vengono
da un punto non molto lontano da noi. Restiamo assolutamente immobili
cercando di non farci vedere e sperando che l'erba sia abbastanza alta
da nasconderci ai visitatori inaspettati. Ma nessuno si fa vedere.
Restiamo un po' in silenzio col fiato sospeso, ma non sentiamo nulla.
Il silenzio è totale, tanto che sento i battiti del mio cuore
rimbombare all'impazzata per il colpo preso. Sposto lo sguardo su
James, il quale stringe gli occhi per vedere meglio nei dintorni.
-Non c'è nessuno- dice infine
-Ma... chi sarà stato?- chiedo tornando a respirare normalmente
-Non lo so...ma deve aver sentito che c'era qualcuno...si è smaterializzato-
Resto in silenzio, chiedendomi chi mai poteva essere.... non un
professore, a quest'ora ci sono le lezioni, quindi neanche un alunno...
a meno che non abbia fatto sega come noi, ma se così fosse stato
perché andarsene? Chi pensava che fossimo? Tanto i prof sono
tutti a scuola... Avrà preferito non rischiare...
Persa nei miei pensieri non mi accorgo che James è tornato
all'attacco. Non lo vedo più accanto a me e prima che possa
chiamarlo mi sento prendere da dietro per i fianchi. Io mi lascio
trascinare e mi appoggio mezza seduta mezza sdraiata al suo torace. Lui
mi abbraccia da dietro e infilando il viso fra i miei capelli comincia
solleticarmi vicino all'orecchio
-Allora... dove eravamo rimasti?-
-Da nessuna parte Potter, da nessuna parte- rispondo con una risata
-Mmm come no...- si lamenta girandomi il viso e baciandomi
-Ahah..mm...hai sentito bene Potter-
-Lo vedo! Continui a chiamarmi in quel modo orribile!-
-Orribile?! E' il tuo cognome!-
-Ma io per te non sono più soltanto un cognome..- riprende
infilandomi le mani sotto la camicetta. Io trattengo una risatina di
piacere e lo lascio fare finché non sale un po' troppo su...
-Eh no!- esclamo fermandogli le mani. Lui mi guarda con un'espressione da cane bastonato. Io rido
-Eh no, per oggi ti sei già preso troppe libertà! Non puoi mica avere tutto subito!-
-Mm..ma io voglio!- si lamenta assumendo un atteggiamento da bambino. Io ne approfitto per sgattaiolare via dal suo abbraccio
-Ehi!!- esclama lui preso alla sprovvista
-Ahah- rido mentre riprendo a correre fra l'erba. Lui torna ad inseguirmi.
-Ti prendo!- grida cercando di raggiungermi. Io sorrido fra me e me. Poverino...non sa dove lo sto portando.
Se ne accorge troppo tardi, quando gli alberi cominciano a diradarsi e
in lontananza si scorgono le mura della scuola. Si ferma di botto.
-No!- esclama lasciandosi ricadere le braccia suoi fianchi. Io scoppio
a ridere mentre lui mi lancia un'occhiataccia che vorrebbe incenerirmi
-Dai- gli dico -si è fatto tardi. Dovevamo tornare-
Lui sbuffa sonoramente, ma poi sembra rianimarsi
-Va bene, però ora dobbiamo tornare indietro a prendere il mantello!-
Io sorrido mentre tiro fuori la mia bacchetta e, puntandola verso la foresta..
-Accio mantello!-
Il mantello vola dritto da noi e ci raggiunge in cinque secondi.
Soddisfatta rimetto la bacchetta a posto e lo guardo divertita mentre
lui mi fissa a bocca aperta con un'espressione fra il sorpreso e
l'arrabbiato. Rido
-Dai, Potter, andiamo-
-Non chiamarmi più così!- grida e fingendo di inferocirsi
come un toro mi corre incontro a testa bassa. Io cerco di fuggire, ma
'sta volta è più veloce di me e riesce a prendermi in
braccio. Io rido, rido come una matta. Rido perché oggi mi sono
divertita moltissimo. Rido perché non mi sono mai sentita
così bene, così felice, serena e in pace con me stessa in
tutta la mia vita. Rido perché finalmente il mio sogno si
è avverato, e perché il sole che ha sempre riscaldato i
miei pensieri si è finalmente avvicinato per asciugare le mie
lacrime.
Lui continua a portarmi in braccio per tutto il tempo, sotto il
mantello, fino davanti alla porta della Dama Grassa. Lì ci
scopriamo ed entriamo. Nella sala comune non c'è nessuno,
staranno già tutti rintanati in camera a studiare. Lui mi mette
a terra e mi schiocca un bacio sulle labbra.
-Ciao Lily... ti amo-
Io gli sorrido e lo bacio. Con una corsetta salgo le scale che portano
al dormitorio femminile, e prima di sparire completamente dietro alla
porta mi volto a guardarlo e sorrido
-Ciao, ti amo anch'io...James-
Spero immensamente che vi sia piaciuto.
Ringrazio tutti coloro che mi leggono, recensiscono o mettono tra i
preferiti. 1 bacio, al vostra Vale
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Capitolo 13 *** QUANDO SARAI PRONTA IO CI SARO'.. ***
11
Salve
a tutti! Eccomi tornata con un altro capitolo.. mi dispiace per il
ritardo, ma vi prometto che ora che è finita la scuola
scriverò di più!! Spero comunque che il capitolo vi
piaccia...
Apro la porta della camera con il sorriso sulle labbra.
Agata è sdraiata sul letto con un libro sotto il naso. Appena mi sente entrare si volta verso di me e sorride.
-Ciao- la saluto
-Dove siete stati?- mi domanda sedendosi
-Chi?- chiedo senza riuscire a trattenere un sorrisino
Lei alza un sopracciglio con fare scettico
-E tu vorresti farmi credere che hai passato tutto questo tempo in biblioteca forse??-
Non rispondo e vado a posare le mie cose sulla sedia sotto alla
finestra. Poi mi siedo sul letto e comincio a sfilarmi le scarpe. Sento
i suoi occhi me mi seguono ad ogni mio movimento. Ok, non resisto
più!
-Sono stata con James...- dico senza guardarla. Lei rimane in silenzio
-Mi ha portata nella foresta..-
A quel punto si alza e si scaraventa letteralmente sul mio letto
-E??- domanda prendendomi le mani. Arrossisco e il mio cuore comincia a
battere inspiegabilmente forte al ricordo di quei momenti passati
insieme
-Ci siamo baciati...- sussurro con le guance in fiamme. Lei sale in piedi sul letto con un balzo
-URRAAAA!!!- urla
-Ma sei matta???- strillo ributtandola giù con uno strattone
-Lily ce l'hai fatta! Ce l'avete fatta! STATE INSIEMEEE!!!-
-Sìsì, ho capito, ma non c'è bisogno di fare tutta
questa scena!- esclamo trattenendo le risate. Lei scende dal letto con
un salto e mi acchiappa tirandomi per le braccia.
-Lily Lily! State insieme! Finalmente!!-
-Sì..- sussurro tutta rossa sorridendo come un ebete
-Oh Lily, sono troppo felice per te! Complimenti!!-
-Ehi, non ci sposiamo mica!- esclamo ridendo. Lei non mi ascolta
neanche e mi getta le braccia al collo abbracciandomi. Io faccio lo
stesso stringendola forte a me
-Grazie..- sussurro
-Ma ti pare..-
Entriamo nella sala del banchetto e il mio sguardo vaga subito tra i tavoli dei Grifondoro in cerca di lui...
Lo trovo al solito posto insieme a Remus, Sirius e Peter. Accanto a lui
c'è un posto vuoto. Mi avvicino sorridente al gruppo. Lui
si volta verso di me con il sorriso più bello che io abbia mai
visto e si alza per venire da me. Arrossisco irrimediabilmente mentre
lui si avvicina.
-Ciao- mi sussurra all'orecchio, e mi bacia. Ancora una volta sento
quella scarica elettrica percorrermi la spina dorsale. Ma...è
una mia impressione o c'è un po' troppo silenzio qui? Quando ci
stacchiamo noto che tutta la sala è girata dalla nostra parte
con gli occhi puntati addosso a me e James. Arrossisco ancora di
più se possibile, ma per fortuna (o sfortuna dipende dal punto
di vista) lui mi prende per mano e mi porta al suo tavolo facendo finta
di niente. Sento gli occhi di tutti che ci seguono come calamite da
ogni parte, dietro, di lato davanti... due paia di occhi in particolare
ci fissano insistentemente, ma con un'espressione diversa, direi
quasi..soddisfatta. Sono quelli di Sirius e Remus. Scommetto che sanno
già tutto. E infatti...
-Eccoli qua i nostri due fidanzatini!- esclamano sorridenti salutandoci
Lui sorride compiaciuto ed io faccio lo stesso arrossendo un po'.
-Ma..perché ci guardavano tutti?- domando poco sicura di non sapere già la risposta.
-Beh..- dice Sirius prendendo una coscia di pollo dal vassoio nel mezzo
del tavolo -Non capita tutti i giorni di vedere Lily Evans e James Potter
intenti a scambiarsi effusioni di questo genere...soprattutto dopo ben
sette anni passati a insultarvi a vicenda!-
Sorrido imbarazzata. In effetti questa situazione ha un che di comico...
Dopo cena ci alziamo
tutti quanti per andare a fare una
passeggiata fuori dalla scuola. Sirius e Agata si prendono per mano e
vanno avanti mentre Remus parla con Peter a pochi passi da noi. James
mi guarda in silenzio mentre camminiamo ed io trovo improvvisamente
molto interessanti le punte delle mie scarpe. Ad un certo punto sento
la sua mano sfiorare la mia. Io non ritraggo, quindi lui fa scivolare
in un attimo la sua sotto la mia e intreccia le nostre dita. Alzo i
miei occhi sul suo volto e incontro due profondi paradisi color
nocciola... lui mi sorride avvicinandosi un po' di più ed io
abbasso lo guardo dall'altra parte arrossendo. Camminando ci inoltriamo
nella foresta al che ci scambiamo una breve occhiata d'intesa
sorridendo. Lui fa scivolare lentamente il suo braccio intorno alla mia
vita stringendomi ancora più a lui ed io appoggio la testa sulla
sua spalla guardandolo negli occhi. Lui fa lo stesso e mi sembra di
perdermi in un universo senza spazio ne tempo... dopo un po'
però mi riscuoto e abbasso lo sguardo per evitare che lui non
distingua più il mio viso dai miei capelli. Ci accorgiamo
che gli altri sono spariti.
-Ma...- sussurro fermandomi. Lui sembra leggermi nel pensiero
-Saranno andati avanti..-
-E adesso?- domando preoccupata
-E adesso restiamo noi da soli- sussurra lui girandomi davanti a lui.
In un attimo rincontro i suoi profondi occhi nocciola che mi incatenano
come una calamita distraendomi da tutto il resto. Senza che quasi me ne
accorga i nostri visi si sfiorano e i nostri nasi si toccano...ma di
colpo lui sembra ripensarci e si allontana. Io lo guardo senza capire, ma lui mi prende per mano e avvicina il viso al mio
orecchio
-Seguimi...- sussurra.
Mi lascio condurre tra il folto degli alberi lungo una strada
inesistente illuminata appena dalla luce della luna. Sopra di noi
sentiamo il verso di qualche gufo e la voce delle cicale che sembrano
intonare una canzone apposta per noi. L'atmosfera è magica... le
lucciole ci danzano attorno e quando lo guardo il suo viso sembra
risplendere di luce propria. Sempre tenendomi per mano mi porta fino
alla riva del lago. Rimango incantata a guardare la superficie piatta
dell'acqua bagnata dal candido riflesso della luna.
-E'..è...bellissimo...-
-Mai come te- sussurra lui vicino al mio orecchio. Sorrido e mi siedo
accanto a lui sull'erba umida. Le lucciole intanto volano sopra al lago
e sembrano improvvisare una luminescente danza magica. E' lo spettacolo
più bello a cui io abbia mai assistito... chiudo gli occhi
concentrandomi sui rumori della notte...il vento che soffia fra le
fronde degli alberi...il leggero andare delle onde del lago, le
cicale che cantano... Ad un tratto sento delle dita sfiorare le mie. Un
brivido mi riscuote. Poi quando poggia la sua mano sulla mia apro gli
occhi e lo vedo..il viso a pochi centimetri dal mio...
Trattengo il respiro
mentre lo vedo avvicinarsi sempre di più.
Un vento leggero ci soffia sulla pelle avvolgendoci in una carezza che
sembra volerci stringere ancora di più... lui mi alza il mento
con la mano, mi fissa negli occhi e le nostre labbra si incontrano
e si abbandonano in un bacio
mozzafiato. Schiudiamo le labbra
e continuiamo a baciarci ininterrottamente mentre le sue mani salgono
ad accarezzarmi la schiena ed io mi aggrappo alle sue spalle per
stargli più vicina. Mano a mano il nostro bacio si fa sempre
più infuocato e lui mi spinge delicatamente per terra. Per la
seconda volta in tutta questa giornata mi ritrovo sotto
di lui mentre ci baciamo appassionatamente. Sento il mio corpo fremere
e la mia pelle ardere
sotto il suo tocco caldo che mi percorre tutta in una lenta
esplorazione. Io gli cingo il collo con le braccia e affondo le dita
nei suoi capelli. Ad un certo punto però comincia a sollevarmi
la gonna fin sopra la pancia e sento le sue mani afferrare l'orlo delle
mie mutande. D'istinto, senza neanche sapere perché lo blocco.
Lui la smette di baciarmi e mi guarda intensamente negli occhi.
Restiamo in silenzio a guardarci per un tempo che mi sembra
interminabile. Lentamente sento
nascere un groppo allo stomaco per quello che ho appena fatto. E
adesso?? Cosa penserà di me? Che non lo voglio?? O peggio, che
non lo amo??? Impaurita da quella che potrebbe essere la sua reazione
resto immobile, senza sapere cosa fare. Lui rimane lì a
fissarmi. Oh mio dio.. adesso.. adesso penserà che io sia una
stupida... sento i miei occhi inumidirsi e con una spinta lo levo da me
e faccio per alzarmi. Ma lui mi sorprende afferrandomi per il polso e
costringendomi a voltarmi.
-Dove vai?-
-Me ne vado-
-Perché-
Tiro un lungo sospiro... -Perché io non sono quella che vuoi tu-
Detto questo con uno
strattone mi libero dalla sua presa e mi volto per nascondere le
lacrime che copiose mi stanno rigando le
guance. Ma lui mi riprende da dietro e sta volta mi spinge a terra. Io
non ho abbastanza forza per resistere..oppure abbastanza voglia... e mi
lascio ricadere giù.
-Non provare mai più a ripetere quello che hai detto- mi sussurra all'orecchio
Io alzo gli occhi ancora umidi su di lui..non sono sicura di quello che ho appena sentito...
-Come?- chiedo con voce strozzata
-Non dire più queste cazzate neanche per scherzo..- ripete e prendendomi il viso tra le mani mi bacia dolcemente.
Io all'inizio rimango sorpresa dalla sua reazione. Ma poi mi do della
stupida per aver pensato quelle cose e per aver ancora una volta
dubitato di lui e mi abbandono completamente alle sue coccole
innocenti.
E così restiamo lì, abbracciati, a contemplare il lago.
Le dita intrecciate, la mia testa poggiata sulla sua spalla
-Quando sarai pronta io ci sarò... sempre e comunque...-
-E se non sarò mai pronta?- domando a bruciapelo, senza pensarci
troppo. Lui fissa gli occhi lontano, in un punto indefinito della
superficie del lago
-..se non sarai mai pronta non lo faremo mai.. ma io ti amerò per sempre-
Allora
che dite? fa schifo?? spero d no..ma ditemi cmq tt quello ke pensate, cm
smpr, mi rakkomando! =) 1 grazie a tt qll ke mi seguono e recensiskono
e mettono fra preferiti! GRAZIE
1 bacione ciauu
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Capitolo 14 *** MALFOY ***
15
Stiamo ancora abbracciati l'una all'altro quando sentiamo dei passi dietro di noi. E poi delle voci..
-Eccovi! Non vi trovavamo più!!-
-Agata- esclamo girandomi
-Sirius, Remus, Peter!-
-Biancaneve!!- aggiunge Sirius provocando una risata generale
-Ma dove eravate finiti voi!- dice James alzandosi -all'improvviso non vi abbiamo visti più-
-Noi stavamo camminando, poi ad un certo punto ci siamo girati e voi eravate spariti!- si giustifica Remus
-Vabbè, l'importante è che ci siamo ritrovati- concludo sorridendo
-Che cosa stavate facendo?- chiede Peter beccandosi una gomitata da parte di Sirius
-Stavamo ammirando il lago- rispondo rivolgendo lo sguardo alla piatta distesa d'acqua illuminata dalla luna
-Sese...- ridacchia Sirius dando una pacca sulla spalla di James. Io faccio finta di niente e mi rivolgo ad Agata
-Allora?-
Lei arrossisce e sorride felice
-Mi ha chiesto di metterci insieme- sussurra abbassando lo sguardo
-Ma è fantastico!!!- esclamo abbracciandola e schioccandole un bacio sulla guancia.
Lei sorride e proprio in quel momento arriva il ragazzo oggetto della
nostra conversazione che la prende per la vita e la fa appoggiare al
suo torace. Li guardo sorridendo...sono così carini
insieme...Come se mi avesse letto nel pensiero anche James mi si
avvicina e mi fa sedere fra le sue gambe. Appoggio la testa sul suo
petto piegandola all'indietro per sorridergli. Lui ricambia e mi da un
bacio sulla fronte.
E così restiamo tutti insieme a contemplare lo spettacolo
che le lucciole hanno messo in scena per noi. Credo che in tutta la mia
vita io non mi sia mai sentita felice come ora...
E' mattina. La luce del sole filtra attraverso le tende e mi accarezza
il viso, svegliandomi. Mi stiracchio ancora assonnata..ieri siamo
tornati tardi. Sorrido tra me e me ad occhi chiusi rivivendo quei
bellissimi momenti...
-Dai alzati, bella addormentata!-
Apro gli occhi. Agata è già in piedi che si prepara.
-Mmm...che ora è?- biascico ficcando la testa sotto il cuscino
-Le 8:00-
Sobbalzo
-Coooosa??? Le 8:00??!?!!? E adesso me lo dici??-
Come un fulmine mi precipito fuori dalle coperte e mi chiudo in bagno.
Dopo venti minuti (durante i quali ho fatto una bella doccia per
svegliarmi, mi sono pettinata, truccata e vestita) sono pronta. Prendo
la mia borsa dalla sedia e afferrando Agata per un braccio mi precipito
giù dalle scale il più in fretta possibile.
-Eih, ma dove corri??- grida lei evitando di inciampare ad ogni passo
-Faremo tardi! Faremo tardi! Faremo tard..-
SBAM!!!
All'improvviso mi ritrovo a terra dopo essere finita violentemente addosso a qualcuno.
-Mezzosangue bada a dove metti i piedi!-
Alzo lo sguardo sull'alta figura stagliata davanti a me.
-Malfoy- ringhio cercando di rialzarmi. Ma purtroppo inciampo sulla
divisa che mi si è infilata tra i piedi e ricado a terra. Lui
scoppia a ridere ed io sento l'improvviso impulso di sferrargli un pugno su quella fottutissima faccia
-Cosa ti ridi Malfoy! Sei tu che mi sei finito addosso!-
-Non credo proprio mezzosangue!- risponde lui con il suo solito ghigno insopportabile
-Malfoy non ti azzardare più a chiamarmi...-
Non finisco di
pronunciare la frase che lui avvicina il suo viso al mio. Sorpresa
rimango immobile e trattengo il respiro. Lui mi guarda fisso negli
occhi con quella sua espressione sarcastica e maliziosa
-Io di te faccio quello che mi pare...-
A quelle parole sbarro gli occhi e lo spingo via urlando
-Stammi lontano Malfoy!!-
Lui scoppia in una sonora risata e mi afferra per un braccio
-Malfoy, cosa vuoi?!- è la voce di James che proviene dalle spalle della serpe. Sospiro di sollievo a vederlo arrivare.
-Non sono affari tuoi Potter- risponde quest'ultimo voltandosi verso di James.
-Io invece credo di
sì- ringhia lui avvicinando il suo viso a quello di Malfoy. Poi
il suo sguardo si sposta dietro di lui
-Stai bene Lily?-
-Sì grazie James, è tutto apposto..-
Malfoy sorride sprezzante -Visto Potter? La tua ragazza era in ottima compagnia..-
Vedo James irrigidirsi e serrare i pugni. Penso sia meglio intervenire prima che qui si faccia male qualcuno
-James lascialo perdere, andiamo..- dico prendendolo per il braccio e tirandolo via.
Lui lancia un'ultima occhiata d'odio alla serpe e si convince a seguirmi. Ma non prima di aver ammonito Malfoy con un:
-E lascia stare la mia ragazza o ti ammazzo-
A quelle parole sento il
mio cuore saltare qualche battito e arrossisco di gratitudine. Malfoy
non risponde niente ma non mi sfugge uno strano ghigno a fior di labbra
ne la sua espressione soddisfatta. Mentre camminiamo verso l'aula di
trasfigurazione ripenso a quello che è successo. Cosa voleva
Malfoy? E cos'era quel ghigno? Non so darmi delle risposte, ma tutto
ciò non mi convince per niente...
Salve
a tt!! Scusate per il capitolo così corto, ma è una
specie di introduzione ai capitoli successivi...spero comunque che non
abbiate vomitato in faccia al pc...!! Se così fosse mi dispiace
tnt e prometto di fr meglio la prox volta! 1 bacio a tt la vostra vale
=)
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Capitolo 15 *** LA TORRE / MA LE STELLE QUANTE SONO ***
16
La lezione di trasfigurazione sarebbe molto interessante se solo riuscissi a seguirla come si deve...
Purtroppo una bionda serpe dagli occhi di ghiaccio non fa altro che
girarsi nella mia direzione e lanciarmi sguardi molto eloquenti e poco,
decisamente poco rassicuranti... James se ne accorge e si trattiene a
stento dal non saltargli addosso durante la lezione. Ma non penso
resisterà ancora per molto...io, dal canto mio, proprio non ci
riesco..è estremamente fastidioso! E poi cosa avrà da
guardare?? E quel suo solito ghigno made-in-Malfoy...grrr che nervi!!
Finalmente la lezione termina...mio dio, credo sia stata la lezione
più lunga a cui io abbia mai assistito! Mi alzo dal banco e
metto a posto i libri e i pochi appunti che sono riuscita a prendere
mentre cercavo di non pensare a Malfoy che mi fissava. Prendo la mia
borsa e faccio per raggiungere James all'ultimo banco quando l'alta
figura del biondo Serpeverde si avvicina e passandomi accanto sussurra:
-Ci vediamo Lily-
Mi immobilizzo di colpo, interdetta. Ho sentito bene?? Rimango per un attimo sorpresa senza
sapere che dire. Sbatto le palpebre per assicurarmi di essere sveglia e
rispondo un po' incerta:
-Ci vediamo..Malfoy-
Lui sorride soddisfatto e se ne va seguito dai suoi compagni tra cui c'è anche Severus.
Io rimango a guardarlo attonita. James, che deve aver visto tutto, si avvicina e mi si para davanti con aria preoccupata
-Tutto bene Lily?-
-Umm..-
-Lily? Lily?!-
-Eh? Che c'è?-
Lui mi guarda accigliato con un sopracciglio alzato
-Che c'è?- ripeto
-Niente, lo chiedo io a te-
-Ma non c'è assolutamente niente, è solo che...-
"ci vediamo Lily"...
com'è possibile?? Malfoy che mi saluta?? Ma soprattutto, Malfoy
che mi saluta chiamandomi per nome????? Ma se fino ad un'ora fa ero
ancora la Mezzosangue... "non ti azzardare più a chiamarmi..."
-Che??- insistette James guardandomi sempre più accigliato.
Torno alla realtà cacciando via quei pensieri assurdi e gli sorrido
-Niente James, è solo che mi chiedo come mai Malfoy sia venuto a lezione visto che la prima ora la marina sempre-
Lui non sembra molto convinto e capisco anche il perché.
Malfoy non ha fatto altro per tutta l'ora che guardarmi e sorridermi
maliziosamente, il che ha dato notevolmente fastidio al mio ragazzo che
livido di rabbia imprecava sotto voce e gli lanciava sguardi di fuoco.
E la cosa più buffa è che Malfoy ne sembrava pienamente
soddisfatto! Sembrava lo facesse apposta... Per tranquillizzare il mio
ragazzo mi alzo sulle punte dei piedi e gli schiocco un dolce bacetto a
fior di labbra. Lui a quel punto mi sorride e prendendomi per la vita
mi accompagna fuori dall'aula.
E' pomeriggio inoltrato. Le lezioni sono terminate e siamo tutti
riuniti in sala comune a parlare. Mi guardo attorno felice. E'
fantastico, stare riuniti qui tutti insieme. Guardo Agata, parlare
tutta enfatica, senza fermarsi un attimo..e guardo Sirius, che non le
toglie gli occhi di dosso e la fissa incantato. Guardo Remus, molto
concentrato, annuire e obbiettare esponendo le sue idee. E poi guardo
lui. James. Il mio James. Quant'è bello... quel suo sorriso,
quei suoi occhi dove ogni volta mi perdo come fosse la prima... e poi
quei gesti, quelle espressioni, mentre parla mentre mangia mentre
ride... a un tratto si accorge che lo sto fissando e mi rivolge il
più bel sorriso che io abbia mai visto (ok lo so che dico sempre
così, ma il fatto è che quando lo fa è talmente
bello... che mi sembra ogni volta più bello!!) io ricambio e
sono sicura che se fossi un cartone animato a questo punto vedreste i
miei due occhioni grandi luccicare come se vi ci fossero incastonate
tante piccole stelline. Lui si alza e mi si avvicina. Inginocchiandosi
ai piedi del divano si sporge sopra di me e mi sussurra all'orecchio
-Che ne dici di un giretto?-
Io sorrido sotto ai baffi
e lo seguo fuori dalla sala comune. Penso che
voglia riportarmi giù invece mi prende per mano e mi guida su
per una lunga scala. Lo seguo in silenzio mentre i nostri passi
riecheggiano tra le pareti. So dove mi sta portando. Finalmente
giungiamo al termine della lunga scalinata e ci troviamo di fronte
un'ampia porta intarsiata d'oro e pietre preziose. All'apparenza sembra
molto pesante, ma in realtà basta una piccola spinta per
aprirla. E così usciamo. Subito un venticello leggero arriva a
darci il benvenuto. Nella nostra torre. Mi volto a guardarlo e sorrido.
Quello è il posto dove da sempre mi rifugio nei momenti
particolarmente tristi o particolarmente difficili, nei quali voglio
solo essere lasciata sola a perdermi nell'immensità del cielo e
nella semplicità del vento che porta via i miei brutti
pensieri... è lì che ci siamo visti per la prima volta.
Lo ricordo ancora come fosse ieri... ero scoppiata a piangere in mezzo
ai corridoi perché Lucius Malfoy mi aveva chiamata per la prima
volta Mezzosangue. Era stato un colpo al cuore. Non volevo essere
diversa. Non volevo essere inferiore. Era il terzo giorno ad Hogwars
per me, e mai mi ero posta il problema di essere una "babbana" prima
d'allora. Ma poi avevo capito. Che c'erano i maghi. Quelli veri. I
purosangue. E c'erano i mezzosangue, ossia "maghi per caso" senza
alcuna discendenza magica. Quel giorno avevo pianto tanto, ero salita
sul punto più alto della scuola, per sfuggire da tutto e da
tutti. Avevo vagato per corridoi ancora a me sconosciuti. Avevo salito
scale deserte. E avevo trovato questa. La Torre di Grifondoro. E qui
avevo pianto tutte le mie lacrime fin quando non ne avevo più
voglia. Ed è stato qui. Quel giorno. Quel giorno di sette anni
fa, che lo incontrai per la prima volta in tutta la mia vita. Un
ragazzino moro con i grandi occhi color cioccolato aveva fatto capolino
da dietro la porta. Aveva sentito piangere.
"Ehi! Perché piangi?". Non avevo risposto. Non volevo che oltre
a essere una mezzosangue pensassero che fossi anche una piagnona.
Sarebbe stato il colmo. "Perché non rispondi?" "VATTENE!". Lui
era rimasto lì a guardarmi per un po'. Io, dal canto mio, non mi
ero mossa di un millimetro. Lui si era avvicinato e si era seduto
accanto a me. Ed era stato allora che avevo avvertito qualcosa.
Ma ero ancora troppo piccola per rendermene conto. Beh..adesso che
ci
penso forse lo ero fino a pochi giorni fa... rido.
-Che ridi?- mi chiede lui guardandomi sorpreso
-Niente..pensavo al nostro primo incontro...ricordi?-
Sorride. -Come dimenticare..- Prendendomi per mano mi porta a sederci
sul pavimento freddo di mattoni. Vicini. Come quel giorno...
-Eri bellissima lo sai?-
Mi volto a guardarlo
-Ero andato in giro per la scuola, con l'intento di perlustrarla da
cima a fondo e scoprire ogni angolo più nascosto.. e
così ero arrivato lì, in cima a quelle lunghe scale..e
avevo sentito piangere. Mi ero affacciato per guardare e avevo visto te...la creatura più bella che avessi mai visto-
Sorrido.
-Esagerato..-
Lui non ribatte, ma continua:
-Eri bellissima...quei
lunghi capelli color fiamma ondeggianti al vento..e quei grandi occhi
verdi in cui mi persi già dal primo istante... una fata. Mi
avvicinai e ti chiesi quale fosse il problema ma tu non mi rispondesti.
E mi cacciasti. Ma io già allora sapevo che non ti avrei mai
lasciata-
Lo guardo intensamente. Quello che mi sta dicendo è..
-Ti amavo già,
senza saperlo. Senza sapere ancora cosa fosse l'amore. Eppure lo
sentivo già... anche quando sedendomi accanto a te tu dopo un
po' te ne andasti... rimasi lì a contemplare il paesaggio..a
perdermi nel ricordo dei tuoi grandi occhi verdi.-
Sorrido
-Chi l'avrebbe mai detto...-
-Già...-
Restiamo così per
un po' ad occhi chiusi, ad assaporare il profumo dell'aria, ascoltando
i sussurri del vento...che mi riportano a giorni lontani..a giorni di
sette anni fa...
Restiamo li su fino a sera, quando il cielo si fa buio e cominciano ad apparire le prime stelle.
Stiamo sdraiati l'uno
accanto all'altra contemplando la notte, con i suoi mille rumori, i
suoi mille colori nascosti. Ci divertiamo a contare le stelle, a fare a
gara a chi ne trova di più...sembriamo due bambini...
-Ma le stelle quante sono...- sussurro ad un tratto
-Tantissime..-
-Già...-
Restiamo in silenzio. Poi riprendo
-Sono
bellissime...talmente luminose che le vediamo brillare fin
quaggiù...anche quelle più lontane...farebbero invidia
alla luna...il cielo dovrebbe tenersele strette, qualcuno potrebbe
rubargliele...-
Lui si volta verso di me e appoggia la testa ad una mano per guardarmi bene negli occhi
-Allora...sarà meglio rientrare...prima che si accorga che gli ho rubato la sua stella più bella-
Sorrido e gli do una
spintarella divertita. Lui finge di perdere l'equilibrio e si fa
ricadere a terra trascinandomi con se. Io per scherzo mi metto a
gridare come una matta:
-Cieelooo!! James Potter mi ha rapitaaa! Vienimi a riprendere!!-
-Zitta!- grida lui ridendo e mi tappa la bocca con un bacio.
E restiamo così, a
ridere e a baciarci, a giocare e a rotolarci, e ancora a baciarci a
baciarci a baciarci, finché non ne possiamo più e
restiamo stremati abbracciati l'una all'altro sul pavimento freddo
della torre.
-Stai tranquillo... non tornerei lassù per nulla la mondo... con te..il cielo lo tocco con un dito-
Salvee!! Spero di non avervi fatto
aspettare troppo per il nuovo capitolo, e spero che vi sia piaciuto!!
Un grazie a tutte quelle che mi seguono, che recensiscono o mettono tra
preferiti... volevo fare un annuncio a tutte voi: dopodomani
partirò e starò via un mese circa. Comunque non
preoccupatevi, resterò attiva per tutto il tempo e
scriverò le mie idee su un quaderno così quando
tornerò non dovrò fare altro che batterle al computer!!
Un bacione a tt e vi auguro delle buone bellissime divertentissime vacanze!! =) ciauuu kiss
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Capitolo 16 *** 16 ***
18
Salve
gente!! Eccomi tornata dalle vacanze! Ed ecco un nuovo capitolo fresco
fresco tutto per voi. Spero non sia troppo noioso dato che riporta
più riflessioni
che dialoghi... infatti nn ne ero molto convinta ma alla fine ho deciso
di pubblicarlo così...vbb, vi lascio alla lettura, ci vediamo
giuuuù...
Oggi è Domenica e abbiamo la giornata libera.
-Andiamo ad Hogsmeade?-
E così ci ritroviamo qui, io, James, Agata, Sirius e Remus a
passeggiare per le vie e a fermarci nei negozi di vestiti più
belli (questo ovviamente vale per me ed Agata che non riusciamo a
resistere davanti alle numerose vetrine illuminate dietro alle quali
posano splendidi vestiti e gioielli luccicanti).
I ragazzi invece sono un
po' pensierosi. Oggi Peter Minus non è
venuto con noi, ha detto che non si sentiva molto bene e preferiva
restare a scuola. Ma a James la cosa non convince, pensa che ci sia
qualcosa sotto... è da un po' di tempo infatti che si comporta
in modo strano: non passa più molto tempo con loro e sparisce a
volte senza una motivazione valida stando fuori anche fino a notte
inoltrata. James crede che gli stia nascondendo qualcosa ed è
certo che ci sia lo zampino delle serpi. Non a caso oggi all'uscita
mancano anche Malfoy e Severus... non posso fare a meno di rabbuiarmi
al pensiero che stiano tramando qualcosa. Quant'è cambiato...
Sospiro.
-Oi Lily, guarda!-
Mi avvicino ad un negozio chiamato:
MODA DA SOGNO
E' un negozietto grazioso, non molto grande ma con
un'infinità di vestiti e accessori. Le pareti sono rosa pastello
e ai lati dell'entrata vi sono due grossi vasi di rose selvatiche che
si arrampicano per le pareti verniciate a nuovo del negozio andando ad
incorniciare una piccola porticina lilla in legno.
Deve aver aperto da poco, da meno di un mese perché non l'avevo
mai visto...neanche durante l'ultima uscita, ne sono sicura.
Agata è affacciata alla grande vetrina colorata che si apre su tutta la parete del negozio a lato dell'entrata.
-Cosa c'è?- domando raggiungendola. Lei non risponde, ma
mantiene quel suo sguardo illuminato mentre col dito mi indica di
guardare. Allora sposto lo sguardo dentro la vetrina e...
-Wou- esclamo meravigliata.
All'interno della vetrina giace il più bel vestito che io abbia
mai visto. E' un abito da sera lungo, di un tessuto verde dall'aria
preziosa che pare più liscio e lucente della seta, più
fresco e leggero del lino. Esso fascia delicatamente il busto e ricade
poi morbidamente lungo le gambe terminando appena sopra la caviglia
davanti con una sottile striscia di tessuto. Dietro invece è
più lungo e si abbandona sul pavimento come un piccolo strascico.
Deglutisco. Questo vestito è una favola! Sembra uscito veramente... da un sogno!
-Entriamo!- esclama Agata, e afferrandomi per un braccio, spinge la
porticina di legno lilla e mi trascina dentro. Appena entriamo ci
accoglie un delicato scampanellio e una graziosa donnina di mezza
età ci raggiunge da dietro una fila di vestiti.
-Buongiorno ragazze, posso aiutarvi?-
-Buongiorno signora- rispose Agata -vede, io e la mia amica stavamo
passeggiando quando abbiamo notato lo splendido vestito che avete
esposto in vetrina... è davvero bellissimo! E non abbiamo
resistito alla curiosità di entrare e visitare il vostro negozio-
La donna sorride cordialmente e ci invita a curiosare nel suo negozio
-Potete provare tutto quello che volete, qui troverete ciò che
avete sempre solo sognato-
Ed è assolutamente vero!
Il negozio è strapieno di vestiti di ogni genere: da ballo, da
sera, da cerimonia, ma anche abiti più semplici, per tutti i
giorni, ma che ti danno quel tocco in più che ti rende
più speciale del solito. Vestiti, accessori, collane, gioielli,
scarpe, scarpette, piatte, col tacco...
-Ma qui siamo nel paese delle meraviglie!!- esclama Agata correndo da
uno scaffale all'altro con gli occhi che le brillano. Già, ha
ragione. E' tutto bellissimo, ma il mio sguardo vola a più
riprese a quel vestito in vetrina. Come sarebbe
bello poterlo indossare..andarci ad un ballo...la mia mente comincia
irrimediabilmente a fantasticare e devo avere davvero
un'espressione sognante, perchè a un tratto la signora mi si
avvicina guardandomi compiaciuta e, alludendo all'abito, dice:
-E' davvero un vestito bellissimo. E' opera di fate, sai? Loro
sanno quello che c'è nei sogni della gente e possono realizzare
i desideri di chi glie lo chiede. Mi faccio aiutare da loro per
realizzare i miei capi d'abbigliamento e questo è senza ombra di
dubbio quello riuscito meglio.-
-Ha detto...fate??- domando incredula
-Esatto piccola, proprio fate. D'altronde... chi avrebbe potuto realizzare un simile capolavoro?-
Annuisco -Sì, avete proprio ragione...è davvero bellissimo...-
Rimango in silenzio per un po', a contemplare l'abito dei miei sogni.
-Vuoi provarlo?- mi domanda ancora la gentile signora.
Io mi volto a guardarla incredula.
-Posso davvero?-
-Ma certo cara! Ecco vieni, di qua ci sono i camerini. Tieni, credo proprio che sia l'abito giusto per te-
Ringrazio la donna ed entro in un piccolo camerino anch'esso con le
pareti rosa pastello. Indosso l'abito e dopo cinque minuti scosto la
tendina e mi avvicino alla signora. Lei rimane un attimo a guardarmi
con un'espressione direi quasi sorpresa, poi mi sorride e mi porta
davanti ad un alto specchio lucente contornato da una scintillante
cornice d'oro.
Lentamente alzo lo sguardo sulla mia immagine riflessa e...
-...-
Rimango senza parole.
Il vestito mi cade a pennello e le sue morbide forme sembrano
sistemarsi sul mio corpo come se quello fosse sempre stato il loro
posto. Ogni piega ricade addosso naturalmente e sul busto il tessuto mi
fascia perfettamente, senza una piega fuori posto.
-Sembra che ti sia stato cucito addosso!- esclama la signora
congiungendo le mani al petto. Io sorrido imbarazzata e non so cosa
rispondere. Sono rimasta davvero senza parole.
-Oh santo cielo, Lily!! Sei...stupenda!!-
Mi volto sorridente verso Agata che si è fermata accanto alla signora con una pila di vestiti in mano.
-Sei fantastica! Ti sta benissimo, Lily... te lo devi assolutamente
comprare!!- squittisce lei avvicinandosi e girandomi intorno stupefatta.
-Certo, ti sta come d'incanto cara, ma un bel vestito non si può
indossare senza una bella collana...- interviene la signora infilandomi
una meravigliosa collana di smeraldi
-..e un bel paio di scarpe!- e detto ciò mi porta un paio di
graziose decoltè trasparenti con un esile tacco a spillo.
Sembrano quasi fatte di...cristallo! Come quelle di Cenerentola...
sorrido fra me e me a quel pensiero stupido. A volte ragiono ancora
come se avessi cinque anni...
-Fantastica! Fantastica!- squittisce Agata battendo le mani.
Già... ma purtroppo non posso permettermi una spesa del genere.
Questo vestito costerà tantissimo, senza contare che dovrei
comprare anche le scarpe, perché non ne possiedo alcun paio
abbastanza elegante da poterci abbinare. Sospiro rassegnata.
-Grazie signora, è stata molto gentile a farmelo provare, ma non credo di poterlo comprare...-
-Stai scherzando?!?- interviene Agata visibilmente scandalizzata.
-Non posso permettermelo- mi giustifico -credimi, lo vorrei tanto, ma non è cosa per me...-
La gentile signora annuisce comprensiva -Capisco perfettamente, cara.
In effetti verrebbe a costare un bel po', considerando poi che il
vestito è opera di fate... ma sono sempre dell'idea che questo
vestito non possa essere indossato da altri se non da te, sinceramente-
-Grazie- sorrido, e rientro nel camerino per cambiarmi. Uff.. Non è giusto. Perché le cose più
belle, quelle che ci piacciono così tanto sono sempre quelle
impossibili da avere?! Ma poi ripenso a James... anche lui è la
cosa più bella che potessi desiderare, ed ora è mio.
Tutto per me.
Esco dal camerino con il vestito e le scarpe in mano. Nel frattempo
Agata è andata a chiamare i ragazzi e sta facendo gli occhi
dolci a Sirius perché le regali una borsa rossa di stoffa
ricoperta di paillettes e un paio di ballerine argentate con un
fiocchetto azzurro di lato. Saluto James con un sorriso e lo
tranquillizzo con lo sguardo sul fatto che io non abbia bisogno di
farmi prestare soldi da lui.
-Tenga- dico alla signora poggiando il vestito e le scarpe sul bancone.
Poi mi sfilo la collana di smeraldi dal collo e glie la porgo.
-Grazie cara, sei una ragazza giudiziosa, non come tutte quelle
ragazzine viziate che pretendono di avere tutto quello che desiderano-
-Inutile pretendere se so di non poter ottenere- rispondo accompagnandola a risistemare il vestito sul manichino nella vetrina.
-Anche se devo ammettere che non ho mai desiderato in vita mia un vestito tanto quanto ora desidererei questo..-
Nel frattempo Agata ha convinto Sirius a prestarle i soldi e corre al
bancone per pagare. Fatto ciò salutiamo la signora gentile e
usciamo dal negozio. Do un'ultima occhiata al vestito esposto in
vetrina.
-Ti piace molto?- mi domanda James mettendosi al mio fianco.
-Bello ma costoso, come tutte le cose di questo mondo- rispondo avviandomi.
-Anche più bello di me?- domanda lui assumendo un'espressione da cucciolo dagli occhi grandi e lucenti.
-Oh, molto, mooolto più bello di te- ribatto ridendo -e molto più irraggiungibile-
-Cosa intendi dire? Che io non valgo niente? Che sono un piatto facile??-
Lo guardo per un po' cercando di mantenere un atteggiamento serio e
noncurante, ma non ce la faccio. Allora gli sorrido e saltandogli
addosso gli regalo un bacio mozzafiato per farmi perdonare.
-Lo sai che tu per me sei la cosa più importante del mondo- gli
sussurro all'orecchio e lo sento sorridere sulla mia pelle.
Così passiamo il pomeriggio per le vie di Hogsmeade, tra bar,
negozi di libri (e qui c'è lo zampino mio e di Remus), il
negozio degli scherzi (e dove volete che andassero a finire due
Malandrini come Sirius e James??) e negozi di vestiti. Anche se, devo
dire la verità, nulla mi entusiasma più tanto, dopo aver
visto quel vestito... come si dice: dopo avermi fatto assaggiare la
luce, come pretendi di farmi tornare a vivere nel buio? O qualcosa del
genere... comunque è proprio vero. Non so bene come mi ritrovo a
pensare a James, e se un giorno fra me e lui dovesse finire? Se ci
lasciassimo, se lui si innamorasse di un'altra? Io come farei?? Come
potrei continuare a vivere, a tornare alla vita di tutti i
giorni, senza lui.. A vederlo camminare per i corridoi abbracciato ad
un'altra ragazza??
Rabbrividisco.
-Che c'è, hai freddo?- mi domanda stringendomi un po' a lui.
-No, tranquillo, sto bene-
-Sicura?-
-Sì sì James, tranquillo, è tutto a posto. Stavo solo pensando...-
-A cosa?-
Sto per rivelargli i miei pensieri, le mie paure, ma poi preferisco
restare in silenzio, mettere a tacere i miei timori. Se accadrà,
accadrà, ora come ora non possiamo farci nulla. Poi potrebbe
anche pensare che io stia racimolando attenzioni, stia cercando di
convincerlo a non lasciarmi mai... ed io non voglio questo. Non voglio
che lui rimanga con me per farmi un favore. Se stiamo insieme lui deve
amarmi. Non voglio essere un peso.
-Niente. E' che fa freddo, e se andassimo a prenderci della Burrobirra?-
Sirius si volta e sorride
-Ottima idea Lily, non pensavo che tu gradissi...-
-Sciocchezze! E poi con questo freddo...-
-Già- interviene Remus -siamo solo ad Ottobre e già si
gela... non mi sorprenderei affatto se fra qualche giorno cominciasse
pure a nevicare!-
-Sarebbe bello però!- esclama Agata
-Non bisogna affrettare le cose- dice Remus -se nevica adesso a Natale
non ci sarà nessuna festa perché staremo tutti a letto
congelati e dovremo aspettare l'estate per scioglierci-
-Oddio Remus, ma come te ne esci?! Un po' di ottimismo!- 'sta volta
è Sirius a parlare che appena sente Remus cominciare con questi
discorsi subito si infastidisce. "Sei troppo serio e pessimista, non
sembri neanche un Malandrino a volte!" gli rinfaccia sempre.
-Ma guarda che la mia era una battuta!- ribatte lui visibilmente offeso.
Ed è così che raggiungiamo la bottega dei manici di scopa, chiacchierando e battibeccando come dei ragazzini.
Ma James non sembra credere alla storia della Burrobirra. Anche
perché solo cinque secondi prima gli avevo assicurato di non
avere freddo. Ma per fortuna non mi chiede niente. Deve aver capito che
non ne voglio parlare e non insiste, anche se continua a guardarmi un
po' preoccupato. Io gli sorrido e lui ricambia, non molto convinto. Mi
si stringe il cuore a vederlo così preoccupato per me. Dio, ma
può esistere un ragazzo migliore di questo??
Eccomi qua! Allora, cm'è andt?
Accettabile? Da buttare? Spero di no, e spero anche che non lasciate
perdere la mia ff xkè nel prox cap, ve lo prometto,
succederà qlks d mlt + interessante... vi ho lasciati sulle
spine? Sxo di sì, al- nn morirò x "astinenza da commenti"
XD 1 bacio a tt qnt ciauuu ^^
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Capitolo 17 *** LA LETTERA ***
18
Siamo appena tornati. Sono le 18:00.
Fra due ore dovremo scendere per la cena. Nel frattempo mi faccio un bel bagno caldo e mi cambio d'abito.
-Fra una settimana sarà Halloween-
-Già..- rispondo asciugandomi i capelli.
-Stavo pensando... e se si organizzasse una festa?-
-Umm...-
-Potremmo addobbare la scuola, animare le zucche..-
-Umm...-
-Anzi, anzi! Un'escursione notturna! Sì, nella foresta proibita!-
-Umm...-
-Lily, ma mi stai ascoltando?!-
-Umm..-
-Lily?!?!-
-Um, sì Agata, certo che ti sto ascoltando, è solo che lo sai come la penso...-
-Sì sì,
è una festa inutile, che sta perdendo tutto il suo fascino
diventando solo un evento a scopo commerciale... ma questo è
quello che accade nel mondo dei babbani, Lily, qui invece è
tutto diverso! Maghi e streghe hanno ancora ben presente la tradizione
di Halloween e se si celebra è per ricordarla e tramandarla
ancora. E' una festa di molta
importanza, tutti i maghi e le streghe lo sanno! E' per questo che non
capisco come mai in tutti questi anni qui a scuola non si sia fatta
nemmeno una misera celebrazione-
-Forse perché
questa non è una scuola di soli maghi di nascita ma un punto
d'incontro fra maghi di generazioni e maghi figli di babbani. Silente
avrà voluto rendere l'ambiente gradevole a tutti, ci possono
essere ragazzi, figli di babbani, che non gradiscono questo genere di
feste!-
-Mmm... sarà, ma
io ormai ho deciso! Andrò a parlarne con Silente e gli
proporrò la mia idea, sono certa che non rifiuterà,
almeno per una volta...-
-E quando avresti intenzione di chiederglielo?-
-Mmm...adesso! Tanto sono pronta. E poi così darà l'annuncio già sta sera a cena. Vieni con me?-
-No Agata, devo finire di preparami, non vedi?-
-E io con chi vado? E' meglio se mi presento assieme ad un prefetto no?-
Sbuffo.
-Non puoi andare con Remus?-
-Uf... ok. A dopo allora. Vediamoci direttamente giù, tanto manca poco-
-Ok ciao-
Do un'ultima passata di
phon e spazzola. Come al solito i capelli mi si gonfiano a dismisura
facendomi sembrare un leone. Li raccolgo in una coda e fermo qualche
ciuffo ribelle con le forcine.
Una festa. Se Agata ha
ragione non dovrebbe essere poi tanto male. A dire il vero sono sempre
rimasta molto affascinata da questo evento. I ragazzi che vagano
mascherati per le vie con una zucca luminosa in mano spaventando gli
spiriti e impedendo il loro ritorno. Che poi dico, e se invece di
spaventarli e cacciarli l' intenzione fosse quella di accoglierli??
Magari si celebra il ritorno dei propri defunti e si inaugura una festa
in loro onore... chi può dirlo? Comunque... ricordo ancora
quando da piccola tiravo fuori il mio vecchio vestito da strega e lo
indossavo con tanto di cappello a punta. Andavo in giro per le strade
da sola, perché Petunia non voleva accompagnarmi, e seguivo gli
altri bambini lungo le strade. Certo una notte di paura per le strade
di Londra non era il massimo del terrore, ma credo che qui sarà
tutta un'altra cosa. Se poi andremo pure nella foresta proibita...
Rabbrividisco. Forse però non è una buona idea...
chissà cosa potrebbe succedere... Qualcuno si potrebbe perdere,
i Serpeverde poi di sicuro organizzerebbero qualche scherzo di cattivo
gusto... Essendo prefetto devo preoccuparmi di queste cose!
Forse sarebbe stato
meglio se fossi andata anch'io con Agata... ma no Lily dai, rilassati.
Sarà solo una festicciola, cosa vuoi che accada? Senza contare
che Silente non ha ancora dato il suo consenso...
Tock. Tock.
Qualcuno bussa alla porta.
-Chi è?-
Nessuna risposta.
Mi arrotolo velocemente
l'asciugamano intorno al corpo e vado alla porta. Ma quando la apro
vedo che davanti non c'è nessuno. Mi guardo attorno accigliata
ma l'ingresso del dormitorio femminile è completamente deserto.
Sto per rientrare e richiudermi la porta alle spalle quando il mio
sguardo cade su una piccola busta da lettere bianca posata proprio
davanti ai miei piedi. Sorpresa la prendo e la porto dentro.
La busta è di un
bianco immacolato, senza nessuna scritta che possa indicarne il
mittente. Mi chiedo per chi sia... per me o per Agata? Ma lei è
uscita cinque secondi fa, chiunque sia venuto a bussare alla porta deve
averla vista per forza uscire dalla camera! Me la
rigiro fra le mani e vedo che sul retro, in basso a destra c'è
scritto qualcosa. Per Lilian Evans.
Sempre più curiosa
mi vado a sedere sul letto e la apro. All'interno un piccolo pezzo di
carta color crema porta scritte poche parole in una calligrafia precisa
ed elegante.
Ore 23.00
alla fontana
Stacci.
Rimango sorpresa a fissare quel foglio. Ore 23.00.
Cos'è, un appuntamento? Ma perché non si è
firmato? Chi è? Di sicuro, questa non è la scrittura di
James.
Salve!! Allora cosa ne pensate? Spero di avervi incuriosite ^^ 1 bacio e 1 grazie a tt qll ke leggono e recensiscono! ciauu
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Capitolo 18 *** L'APPUNTAMENTO ***
19
Sono pronta. Indosso una gonna di jeans con i leggins sotto e una
maglia leggermente scollata nera. Ho sciolto i capelli che ora mi
ricadono composti sulle spalle e mi sono spruzzata un po' di profumo
dietro alle orecchie. Un filo di matita, un velo di lucida labbra e
fatto. Scendo veloce le scale del dormitorio e mi precipito nella sala
del banchetto. Sono in lieve ritardo. Agata, James e gli altri sono
già seduti al nostro solito posto e quando mi vedono arrivare mi
salutano sorridendo. Al mio passaggio sento fischiare fastidiosamente
dal tavolo dei Serpeverde e quando mi volto per fulminare quei cretini
con lo sguardo scorgo Malfoy farmi l'occhiolino. Rimango un attimo
perplessa ma mi riprendo subito pensando che quella viscida serpe abbia
solo voglia di prendermi un po' per il culo.
Mi siedo vicino a James
schioccandogli un bacio sulla guancia da dietro
e cerco subito Agata con lo sguardo. Sta parlando con Remus a
proposito della proposta fatta a Silente, pare sia stata accettata e i
due stanno già organizzando tutto nei minimi dettagli. Che devo
fare? Glie lo dico o non glie lo dico? E' che ho paura che sia uno
scherzo. Insomma niente firma, nessun indizio... la cosa mi puzza di
imbroglio. Non voglio poi fare la figura di quella che ci crede e ci va
e poi non trova nessuno. Beh però potrei farmi accompagnare da
lei, così se poi non trovo nessuno ho sempre la scusa di fare
una passeggiata con la mia migliore amica. Sì vabbè
così magari poi c'è davvero e quando vede che arrivo
accompagnata scappa. No, devo andarci da sola. Ma resta il dubbio: glie
lo dico o non glie lo dico? Ma sì, dai. Dopotutto se non lo dico
a lei... Però non qui. Assolutamente. Vi immaginate
cosa potrebbe succedere se James scoprisse che mi presento ad un
appuntamento con uno? Anche se sinceramente non ci sarebbe motivo di
arrabbiarsi, non lo tradisco mica. La mia è solo
curiosità. Per sapere chi mi abbia scritto il biglietto.
Però sempre meglio non far sapere niente. Magari gli potrebbe
venire la brillante idea di venire a spiarci! E, come si dice, occhio
non vede cuor non duole. Anche se poi non ci sarebbe nulla da
vedere...
-Agata- sussurro
-Sì Lily?-
-Vieni, ti devo dire una cosa-
Ecco fatto. Secondo Agata
dovrei andarci all'appuntamento. "Ti pare che non ci sarà? E se
anche fosse sarebbe lui a farci la figura di merda, mica te! Lo sanno
tutti che stai con James". Sì, questo è vero... ma
proprio per questo non capisco perchè qualcuno abbia voluto
vedermi. Intanto lei ha
promesso di tenere occupati James e gli altri mentre io starò
via, così non ci saranno problemi.
Sono le 23 meno dieci e il mio cuore sta impazzendo dalla
curiosità di scoprire chi sia il ragazzo misterioso. Un
Grifondoro? Magari durante la cena mi stava guardando ed io non me ne
sono accorta. E poi se così fosse dovrebbe sapere bene che io
sto con James. A parte che lo sa tutta la scuola!
Corro. Scendo le scale e
sbuco nel corridoio del primo piano. Non c'è nessuno in giro.
Lentamente e silenziosamente, quasi avesi paura di essere vista da
qualcuno, mi affaccio sul cortile dai portici. Sembra deserto, ma da
qui non posso esserne sicura. Sospiro, e facendomi forza esco allo
scoperto dirigendomi verso la fontana. Mi fermo. Mi guardo
intorno. Non c'è nessuno.
Ecco. Lo sapevo.
Era solo uno scherzo.
Nervosa penso di andarmene, poi però guardo l'orologio e mi rendo conto che mancano ancora due minuti. Magari adesso arriva...
Mi siedo sul bordo della
fontana e fisso la piatta superficie d'acqua sulla quale si rispecchia
la luna. L'aria è frizzantina e tira un lieve venticello che mi
scompiglia i capelli. Ad un tratto sento un rumore dietro di me. Mi
volto di scatto e vedo che dal buio di un corridoio emerge l'alta
figura di Malfoy. Accidenti a lui. Proprio ora doveva arrivare!
Da un momento all'altro arriverà il ragazzo della lettera
e se mi vede con lui...
-Buonasera Evans..- dice con la sua solita voce melliflua mentre si avvicina a passi lenti e misurati.
-Che ci fai qui, Malfoy? Vattene- sibilo peggio di una serpe
-Ehi ehi che modi!- esclama ridacchiando.
-Che ci faccio qui? Dovresti saperlo-
-Che intendi dire?-
sussurro riducendo i miei occhi a due fessure mentre un'idea troppo
assurda comincia a prendere forma nella mia mente.
-Non hai ricevuto la lettera?-
Il mio cuore manca un battito. No. Non è possibile. Non può essere lui. Cerco di frenare un po' il mio stupore.
-Non era firmata- ribatto -non potevo sapere chi fosse quel ragazzo-
-Beh...- risponde avvicinandosi ad un passo da me -ora lo sai-
Rimango immobile senza sapere cosa dire. Non è possibile. Non è possibile. Non è possibile. Deglutisco.
-E... potrei sapere per quale motivo hai voluto vedermi, Malfoy?-
Lui si avvicina ancora di
più e prendendo una ciocca dei mie capelli se l'arrotola attorno
al dito spingendomi verso di lui. Trattengo il respiro. Avvicina il
suo viso al mio e, a due centimetri dal mio orecchio, sussurra:
-Sicura di non saperlo?-
A quel punto sento il
sangue gelarmi nelle vene mentre realizzo all'improvviso quello che
prima era solo un sospetto, ma che ora è una certezza: Malfoy ci
sta provando con me.
Lo allontano, stranita.
-Ti ha dato i volta il cervello?!- urlo senza fiato -A che gioco stai giocando Malfoy? Che cosa vuoi da me?!-
-Evans, il passato
è passato. E' tempo di lasciarci alle spalle gli insulti e
i dispetti di quando eravamo bambini. Ora siamo cresciuti. Io sono
cresciuto. Tu sei cresciuta...- al che mi squadra dall'alto in basso
con un ghigno carico di malizia -...e direi che sei cresciuta molto
bene-
-Stai zitto!- urlo -Non
dire cazzate! Solo l'altro giorno ti sono finita addosso e tu non ti
sei certo risparmiato uno dei tuoi soliti insulti!-
Ma lui, invece di controbattere, scoppia a ridere
-Allora lo ammetti che
sei stata tu a finirmi addosso e non io!- esclama
-E poi, se proprio lo vuoi
sapere, è stato proprio quel giorno, quando mi sei venuta
addosso, che mi sono magicamente accorto che tu sei una ragazza- ride
-ho avuto, come lo vuoi chiamare, un colpo di fulmine-
Ripenso alla scena. Poi, quelle parole... "Io di te faccio quello che voglio". Rabbrividisco.
-Stammi lontano Malfoy- dico con voce ferma e decisa -Stammi lontano e lasciami in pace, io sto con James.-
-Potter- dice lui
pronunciando quel nome come se sputasse veleno -Potter è solo
uno stupido pallone gonfiato. Una ragazza intelligente come te... come
ha fatto a finire come una di quelle oche senza cervello che gli
ronzano attorno. Ti facevo diversa-
Deglutisco. Se penso che
questo è quello che ho sempre detto io... Che ho sempre pensato,
fino a pochi giorni fa. L'avevo sempre sottovalutato. Mi ero sempre
fermata solo alle apparenze, senza vedere oltre. E poi credevo che
fosse lui quello superficiale...
-James è cambiato. Lui mi ama veramente!-
-Ne sei sicura?- domanda la serpe guardandomi dritta negli occhi -Lo credi davvero?-
Io mantengo alto lo sguardo, sfidando il suo.
-Io non lo credo, Malfoy. Lo so.-
Lui non dice niente ma il
suo solito ghigno made-in-Malfoy gli increspa le labbra e non sembra
minimamente scosso da quello che gli ho detto. Come immaginavo, non
glie ne frega niente. La sua è tutta una presa in giro. Tutto un
gioco. Ed io mi sono stancata di giocare.
-Sei tu Malfoy che non
sei cambiato affatto- sibilo -ed io mi sono scocciata di star qui a
perdere tempo con te. Per l'ultima volta: lasciami in pace-
Mi volto e me ne vado.
Lui resta lì. O almeno così pare, non sento alcun rumore
che possa suggerirmi che se ne stia andando. Io, dal canto mio, non mi
volto certo a controllare. Continuo dritta per la mia strada , certa
che lui stia ancora lì a guardarmi. Sento i suoi occhi puntati
addosso. Poi, come a dar prova dei miei sospetti, sento la sua voce
raggiungermi alle spalle:
-Hai un bel culo, Evans-
Mi fermo.
Lo sento ridere.
-A domani Evans-
Mi volto di scatto.
Non c'è più.
Salve a tt!! Allora ke ne pensate?
Scusa germana, so di averti delusa profondamente...l'ammiratore segreto
non solo era un Serpeverde, ma proprio il principe delle serpi in
persona! Ma stai tranquilla, non tutto è sempre come sembra,
continua a leggere e ne vedrai delle belle... 1 grazie e 1 saluto a tt
ciauu
|
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Capitolo 19 *** 19 ***
20
Salve!
Allora, qst capitolo sarà corto, riporterà i pensieri che
turbano Lily dopo quello che le è successo alla fontana. Sono i
suoi dubbi, le sue domande, i suoi perchè. Spero comunque che vi
piaccia...
Sto sdraiata qui sul letto da un po' ma proprio non riesco a prendere sonno.
E' per via di Malfoy.
E' che non so cosa pensare.
E' tutto uno scherzo. E' tutto uno scherzo. Non faccio che ripetermi.
Ma c'è qualcosa che non mi convince. E quel qualcosa si può riassumere in una parola sola: perché??
Perché fingere di piacergli? Che cosa vuole da me?
Mi stringo un po' nelle coperte. Fa freddo.
Agata nel letto accanto al mio dorme della grossa.
"Allora, com'è andata? Chi era?? Che ti ha detto??", "Mm, sono
troppo stanca, ho bisogno di dormire, te lo racconto domani..."
Non è vero. Non ero affatto stanca. Ma non voglio dirle di Malfoy. Non so perché, ma non mi va.
Mi rigiro un'ultima volta prima di rinunciare. Mi siedo sul materasso
lasciando penzolare le gambe dal letto. Guardo l'orologio appeso alla
parete Le 5:00. Cosa posso fare in queste tre ore? Sorrido.
Apro piano la porta possente intarsiata d'oro e diamanti. Un vento fresco viene subito a solleticarmi la pelle. Sorrido.
"Eccomi".
Mi richiudo la porta alle spalle e vado ad affacciarmi. Sotto di me la
scuola dorme ancora. Più in là la foresta oscilla ancora
mezza addormentata cullata dal vento. E' ancora un po' buio ma una
timida chiazza di luce ad est comincia a sfumare e ad allungare le sue
esili dita rosate verso l'alto.
Un venticello gentile accorre a solleticarmi il naso con i suoi profumi
delicati. Odore di pini, di erba bagnata, di fiori appena svegli.
Sorrido ad occhi chiusi lasciandomi invadere da quella calma e
serenità che solo questo luogo sa darmi. Abbandono il cornicione
della torre e vado a sedermi sul liscio pavimento di pietra.
Aspetterò l'alba. E con lei sorgerà un nuovo giorno.
Voglio che cominci così. Per darmi serenità.
Perché sento che non sarà una giornata facile.
-Ciao-
-Ciao-
...
Non è facile tornare a "casa" e sapere che chi ti aspetta vuole
sapere proprio quello che ti ha spinta ad andartene. Non voglio
parlarne. Ma se non lo faccio potrebbe pensare male. Capirebbe che
c'è qualcosa che non va. E non c'è niente che non va.
Solo... non mi va di parlarne. Perché che lo dico non cambia
niente. Ed io mi sento presa in giro. E in fondo non sono neanche tanto
sicura di questo. Insomma ho una grande confusione. E non voglio che si
pensi che io stia in confusione per Malfoy. E' solo che... oh insomma ma
con chi mi sto giustificando? E' così e basta. Non ne voglio
parlare. E' solo stress del momento. Poi glie lo dirò. Adesso
semplicemente no.
-Allora?-
Ecco. Appunto.
-Non c'era nessuno-
Non so nemmeno io il
perché di questa bugia. Avrei potuto dirle:
adesso non mi va di parlarne. Ma non mi va di farla stare in pensiero.
Perché non ce n'è bisogno. Perché mi rendo conto
di star esagerando. Perché non ce n'è
davvero bisogno. Perché non so nemmeno io perché. Il
fatto è che è stato così strano, dopo anni e anni
passati a insultarci, a umiliarci, a odiarci, vederlo provarci con me.
Anche se sono sicura che sia tutto un gioco. Ma continuo a chiedermi
perché. E la risposta mi fa ancora più paura.
Mi fissa, mentre io prendo i libri e preparo la borsa, cercando di non guardarla.
-Io vado, vieni?- chiedo fissando la porta.
-No, ancora non ho fatto-
-Ah-
-...-
-Beh, ci vediamo giù allora-
-...-
-Ciao-
-Ciao-
Non arrabbiarti. Te lo dirò. Ma non ora. Non oggi.
Eccomi! Allora, cm avrete capito la
nostra Lily è 1 bel po' confusa. Crede che quella di Malfoy sia
una presa in giro e si chiede perchè. Ma qualcosa in fondo al
cuore la fa dubitare anche di questo e ciò la confonde ancora di
più. Cosa farà adesso? Ne parlerà alla sua
migliore amica? Ma soprattutto, ne parlerà a James?? 1 bacio a
tt qnt e vi ringrazio x continuare a seguirmi e a lasciarmi recensioni
così positive! GRAZIE!!! ^^
|
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Capitolo 20 *** 20 ***
e
Salve salve!! Sn tornata!!
Kiedo umilmente scusa a tt x nn aver aggiornato x così tanto
tempo, ma ho avuto, ehm, dei problemini... Scusate!! Cerkerò d
scrivere qlk capitolo prima d ripartire (ma starò via solo 1
7mana)... Spero ke nel frattempo nn mi abbiate abbandonata tt... *_*
anke se me lo meriterei proprio... Vbb, vi lascio al capitolo, ci
vediamo giù...
Scendo le scale torturandomi una ciocca di capelli rossi che mi spunta
sulla spalla da dietro la schiena. Sento delle voci. Sono loro. Stanno
uscendo. Che devo fare? Forse dovrei parlarne con James... lui saprebbe
cosa fare, penso mentre mi avvicino ai quattro Malandrini.
-Oh, Lily! Che piacere vederti!- esclama Sirius vedendomi arrivare.
-Buongiorno- saluta Remus.
-Buongiorno a tutti- dico sorridendo e facendo un cenno con la mano.
-E Agata??- mi domanda il ragazzo.
Sorrido.
-Tranquillo, adesso arriva. Stava finendo di prepararsi-
-Ah, bene- dice lui lanciando un'occhiata alle scale che portano al dormitorio femminile.
Sento un paio di mani prendermi da dietro e in un attimo mi ritrovo avvolta dalle sue braccia.
-Buongiorno piccola, non si saluta?-
Sorrido girandomi a guardarlo.
-Buongiorno- dico e poi mi alzo in punta di piedi per scoccargli un
bacio a fior di labbra. Lui risponde e poi sorride. Lo guardo negli
occhi. E' felice. E' tranquillo, è sereno. A quale scopo dirgli
di Malfoy? Per farlo preoccupare inutilmente? Già so come
andrebbe a finire. Partirebbe subito all'attacco e lo spedirebbe da
Madama Chips appena lo incontrerebbe. No, non c'è alcun bisogno
che lui lo sappia. Basterà far capire a Malfoy che deve starmi
alla larga. Due paroline, quelle giuste e sono sicura che
lascerà perdere. Dopotutto lui non è tipo da abbassarsi a
corteggiare una Mezzosangue che lo ha già rifiutato, giusto?
Basterà fargli capire che non ha speranze. Sì,
farò così. Alla prima occasione...
-Agata!- esclama in quel momento Sirius precipitandosi sulle scale. Ma
esse appena messo piede sul primo gradino si trasformano in men che non
si dica in un ripido scivolo liscio come il ghiaccio.
-Aaah- con un grido il ragazzo agita per un momento le braccia in aria
cercando di mantenere l'equilibrio, ma finisce presto a terra, gambe
all'aria. Agata che ha assistito alla scena dalla cima delle scale
scoppia a ridere divertita.
-Sirius, non sapevo che tu mi cadessi così ai piedi- dice raggiungendolo
-Beh, ora lo sai- risponde lui alzandosi e guardandola come mai nessuna
aveva guardato. Agata gli sorride e gli scocca un bacio a fior di
labbra. Poi si stacca ma il ragazzo la ritira a sé per
approfondire un po' di più quel bacio.
Io li guardo divertita. Fanno proprio una bella coppia. James fa
scivolare il suo braccio dietro la mia schiena e insieme usciamo dalla
sala comune per avviarci alla sala grande. Mentre passiamo per i
corridoi mi guardo attorno nervosa. Non vorrei incontrarlo ora, non
qui. Devo parlargli il prima possibile, ma dobbiamo essere soli.
Bene, penso. Fin'ora non si è ancora fatto vivo. Un po'
sollevata svolto l'angolo pensando che forse per ora me la sono cavata.
Ma quando mi ritrovo a camminare nel corridoio che porta alla sala dei
banchetti inorridisco. Lui è lì. Con tutta la sua
combriccola. Improvvisamente impallidisco. Trattengo il fiato. Lui si
gira. Mi vede. Sorride con uno dei suoi soliti ghigni. Mi fa un cenno
con la testa. Io mi irrigidisco. Devo fare finta di niente. Devo fare
finta di niente.
-Lily, ma cos'hai? Sei diventata pallida!- esclama James in quel momento.
Agata si gira a guardarmi.
-Niente, non ho niente- dico cercando di
sorridere e di sembrare il più tranquilla e serena possibile.
-Mah, non so... sei tutta rigida, ti senti bene?-
Con la coda dell'occhio vedo Malfoy guardarmi e sghignazzare. Maledetto.
-Ma certo! Benissimo, mai stata meglio- rispondo voltandomi a guardare il mio ragazzo.
-Con te sto sempre bene- aggiungo ad alta voce, sorridendogli. Poi mi sporgo verso di
lui e lo coinvolgo in un bacio mozzafiato. Lui dapprima rimane un po'
sorpreso, ma poi risponde, con passione. Sorrido a fior di labbra. So
che lui ci sta guardando. Quando ci stacchiamo James mi guarda un po'
rosso in viso.
-Wow...- dice.
Io sorrido.
-Non ti avevo ancora salutato come si vede-
Lui mi sorride e alza una mano per accarezzarmi i capelli. Così
abbracciati entriamo in Sala Grande lasciandoci alle spalle Malfoy e la
sua combriccola di zotici Serpeverde. Tié. Prendi e incassa,
serpe!
Sono passate tre ore di lezione. Siamo nella serra, a cercare di trapiantare le mandragole e di non svenire mentre lo facciamo.
-Bene bene- dice la professoressa Sprite rimboccandosi le maniche -Siete pronti? Uno, due, tre!-
Con uno strattone, tutti gli studenti tirano simultaneamente fuori le
piante antropomorfe dai loro vasi. Un coro di urli sovrumani riempie la
serra come un tuono e i visi di tutti i ragazzi si deformano in
smorfie di sofferenza. Il grido che sprigionano quelle dannate creature
è insopportabile ed io mi sbrigo a ficcare la mia dentro al vaso
vuoto. Poi lo riempio di terra il più possibile, in modo da
calmare la pianta.
-Benissimo, signorina Evans, ottimo! Se vuole può uscire intanto che anche i suoi colleghi finiscono!-
-Grazie- rispondo e lanciando un sorriso ai miei amici che sta per "ci
vediamo fuori" corro verso l'uscita lasciando le cuffie sul tavolo a
fianco la porta. Quando esco dalla porta tiro un lungo respiro. Per
fortuna la serra è insonorizzata, altrimenti credo
che troveremmo un mucchio di persone svenute per i corridoi, fuori
dalla porta! Sorrido al pensiero. Mi accorgo di essere ancora
appoggiata alla porta quando la sento aprirsi. Faccio appena in tempo a
spostarmi che vedo uscirne niente popò di meno che Malfoy in
persona.
-Salve- dice con voce melliflua.
Io alzo gli occhi al cielo. Oh no, ancora lui!
-Che cosa vuoi?- rispondo, scontrosa.
-Come siamo nervosette-
-Con te vicino rilassarsi è impossibile-
-Faccio davvero tutto questo effetto?-
Giro la testa dall'altra parte senza rispondere. Lui rimane lì
fermo, senza dire niente. Infastidita dalla sua presenza mi allontano,
andandomi a sedere contro il muro qualche metro più in là.
-Perché ti allontani?- dice in tono divertito. Lo vedo avvicinarsi. Mi rialzo.
-Stammi lontana- ringhio.
-Perché dovrei?- ribatte lui continuando ad avvicinarsi.
Indietreggio.
-Lasciami in pace-
-Non ti sto facendo niente-
Indietreggio ancora. Lui ride, visibilmente divertito.
-Che c'è, hai paura che ti stupri?-
-L'idea mi disgusta- dico guardandolo torva.
-Non puoi dirlo finché non lo provi- ribatte lui bloccandomi
addosso al muro. Io spalanco gli occhi, improvvisamente spaventata. Ora
che lo vedo così vicino mi rendo conto di quanto possa essere
forte. E' alto e attraverso la divisa si vede che ha i muscoli ben
scolpiti per merito dei duri allenamenti del Quiddich. Mi sento
improvvisamente fragile ed indifesa in confronto a lui. E comincio
seriamente ad avere paura. Mi rendo conto che se lui volesse potrebbe
farmi qualsiasi cosa. Sento il rumore della porta della serra che si
apre. Anche Malfoy la sente, e in un attimo si è già
staccato da me. Giro la testa, sperando di veder uscire James.
-Ci si vede Lilian-
-Evans- sottolineo io riacquistando in un attimo tutta la mia forza.
Ora che non mi è più così addosso sento di aver
recuperato il mio naturale temperamento. Lui scuote la testa ridendo e
sparisce, dietro al corridoio. Una lunga fila di studenti esce fuori
dalla porta. E poi eccoli, anche loro. Faccio un respiro profondo per
recuperare la calma e vado da loro. Ma che mi è preso? Io non ho
paura di Malfoy.
James si guarda attorno cercandomi con lo sguardo. Lo raggiungo alle spalle.
-Ciao amore- dico puntellandogli il dito sul braccio. Lui si gira e mi sorride.
-Oh eccoti, non ti vedevo-
-Mi ero spostata per far passare gli altri-
Annuisce. Insieme ci dirigiamo in aula di Storia della Magia. Con la
coda dell'occhio scorgo Severus passare, la testa bassa e le
braccia avvinghiate attorno al mantello. Lui si accorge che lo sto
guardando e alza la testa. Io riporto subito lo sguardo dritto davanti
a me. Ho chiuso con lui.
E' ora di pranzo. Gli studenti si alzano tutti dalle sedie e sistemano
le proprie cose dentro alle borse. Agata ed io non ci siamo ancora
parlate. Eppure stiamo sedute vicine. Credo abbia capito che le
nascondo qualcosa. Ma non sembra arrabbiata. Più che altro
direi... preoccupata. Lei è sempre stata molto protettiva nei
miei confronti. Da quando ci siamo conosciute siamo subito diventate
ottime amiche. Ci siamo sempre dette tutto, e abbiamo cominciato a
capirci senza neanche parlare. Lei per me è come una sorella.
Come quello che Petunia non è.
Decido che devo cercare di comportarmi il più normale possibile.
Non voglio farla preoccupare. E non voglio far preoccupare nemmeno
James. Anche lui si è accorto di qualcosa che non andava 'sta
mattina, nel corridoio, quando abbiamo incrociato Malfoy.
Malfoy... ripenso a quando me lo sono ritrovata così vicino. Al
suo fisico grande e possente. Ripenso a quanto mi sono sentita piccola
e fragile. Non deve essere così. Non deve farmi questo effetto.
Io non devo avere paura
di lui. Devo essere forte, come lo sono sempre. Avrei dovuto chiarire
tutto subito. Avrei dovuto mettere in chiaro le cose, come mi ero
ripromessa di fare. Ma quando me lo sono ritrovata davanti non ce l'ho
fatta. E' stato più forte di me. Ho avuto paura. Paura di lui.
Paura di Malfoy. Rabbia. Sono sicura che è tutto quello che
voleva. Mettermi paura. Crede che così facendo mi inibisca!
Crede che così io mi faccia fare tutto quello che vuole! Ah, ma
si sbaglia! Si sbaglia di grosso! Non ha ancora capito chi è
Lilian Evans!
-Lily ma che fai, sbatti i libri sul tavolo?-
E' Remus. Mi accorgo di star letteralmente scaraventando i libri dentro alla borsa. Oops.
-Ehm, no niente, sono un po' nervosa- mi giustifico.
-E come mai?- s'intromette James preoccupato -Qualcosa non va?-
Oh no, ti prego.
-Ma certo che no, sto benissimo. Ho solo un po' di mal di pancia... ehm... mi devono venire...- farfuglio imbarazzata.
-Ah...- dice James visibilmente tranquillizzato.
-Bene, possiamo andare!- esclamo dopo aver messo l'ultimo libro in
borsa. Agata mi lancia un'occhiata preoccupata. Penso di far finta di
niente, ma poi penso che lei lo capirebbe. Con lei non funziona. La guardo e sorrido.
-Forza, vieni- dico, sempre con il sorriso stampato sulle labbra.
Lei mi guarda un po' dubbiosa, ma non fa domande. Forse si è convinta. O forse sa che non è il momento.
Insieme ci dirigiamo verso la Sala Grande. Ho deciso. Gli darò
appuntamento. Lo farò venire in un posto appartato, dove potremo
parlare indisturbati e metterò le cose in chiaro una volta per
tutte!
-Lilian Evans, noi due dobbiamo parlare!-
Agata sta in piedi davanti alla porta della nostra camera con le
braccia incrociate al petto e un'espressione di quelle che non
ammettono repliche.
-E di cosa dovremmo parlare?- domando sorridendo ingenuamente.
-Da quando ti vengono di questo periodo?!-
-Sono in anticipo, succede-
Lei alza un sopracciglio continuando a guardarmi con la stessa faccia della McGranitt.
-Che c'è?- chiedo mantenendo quel sorrisino ingenuo.
-Lilian Evans non mi inganni-
-Non so di che cosa tu stia parlando-
-Sì invece-
-Non credo-
-Forse devo farti tornare la memoria-
-Forse, non ricordo chi tu sia e cosa ci faccia io qui-
-Non fare la spiritosa-
-Hai detto che ho perso la memoria-
-Smettila di scherzare e dimmi chi c'era ieri sera all'appuntamento-
-Sì da il caso che io non ricordi ci fosse qualcuno- faccio io con un altro dei miei sorrisini più falsi di Lumacorno quando fa le moine a Silente.
Agata sbuffa e lascia ricadere le braccia lungo i fianchi.
-Ok, come vuoi Lily, vorrà dire che userò la forza-
La vedo tirare fuori la bacchetta dalla tasca.
-C-che cosa vuoi fare??- domando impallidendo.
-Risucchiarti la memoria, ovviamente!-
-Che cosa?! Sei matta?!!-
-Ahah no, mia cara, a mali estremi estremi rimedi, te lo ricordi
questo? E' un detto di voi babbani- ribatte lei avvicinandosi con la
bacchetta puntata dritta per dritta sulla mia testa.
-Agata ferma!!- strillo e le lancio un cuscino a dosso. Con un solo gesto della bacchetta lei lo schianta contro il muro.
-Ed ora...- dice guardandomi fissa negli occhi, fermandosi a un passo da me.
-... dimmelo o ti faccio il solletico!- esclama e buttando a terra la
bacchetta mi acchiappa e comincia a riempirmi di pizzichi da tutte le
parti.
-Aah!- urlo mentre cadiamo tutte e due sopra al tappeto.
-Ahah! Smettila! Smettila!!- strillo al colmo delle risate.
-Solo se giuri di raccontarmi tutto!-
-Ok ok- dico col fiato grosso -Ok va bene!!-
Agata mi lascia ed io mi porto una mano alla pancia per riprendere fiato.
-Allora?- chiede Agata sedendosi a gambe incrociate e incrociando le braccia al petto.
-Allora...- dico io tastando il pavimento -Sì, allora diciamo
che... il fatto è che... che non te lo posso dire
adesso!!- e alzando la bacchetta di Agata verso di lei...
-Levicorpus!-
-Ehi! Ehi, non vale! Imbrogliona!!- esclama Agata presa alla sprovvista
mentre una bolla invisibile la porta a galleggiare per aria sollevata
dal mio incantesimo.
-Mi dispiace Ag- dico avvicinandomi alla porta -Ma adesso non posso proprio dirti niente, devo andare-
-Cosa?! Ehi, ferm..-
Con un ultimo colpo di bacchetta la lascio ricadere sul letto e mi
richiudo la porta alle spalle, precipitandomi giù dalle scale.
Malfoy, credo che noi due dovremmo parlare.
Ti aspetto alla fontana tra venti minuti.
Lilian Evans.
Mi rigiro fra le mani quel piccolo rettangolino di carta prima di accartocciarlo e buttarlo a terra insieme agli altri.
Cavolo, non va bene! Troppo cortese, troppo poco... reale.
Possibile che scrivere un insignificante bigliettino debba essere
così difficile?! Strappo dal mio quadernetto degli appunti un
altro pezzetto di carta, promettendomi che sarà l'ultimo. Mi
solletico il mento con la punta della piuma pensando a quello da
scrivere. Poi mi piego sul tavolo.
Vieni alla fontana fra venti minuti.
Vedi di esserci se non sei una schifosa serpe codarda.
Lo guardo. Perfetto. Breve ma chiaro. Niente "Caro Malfoy", se gli
arriva la lettera non potrà essere che per lui, dato che io
intelligentemente glie la mando via gufo. Niente "da Lilian Evans",
manco fossimo amici di lunga data che si scrivono. E poi ci sta quel
giusto tocco di disprezzo che servirà a fargli capire che la
nostra non sarà una chiacchierata amichevole. Sorrido
soddisfatta fra me e me. Eh, Malfoy, se credi che io sia come tutte le
altre ti sbagli di grosso. Sta volta hai preso un bel granchio!
Lego il biglietto alla zampetta della mia civetta, Elsa. Poi avvicino la bocca alla sua orecchia.
-A Lucius Malfoy-
Elsa emette un verso e poi spicca il volo attraverso la finestra.
Mi guardo intorno.
C'è molta gente in biblioteca. Sono tutti indaffaratissimi a
prepararsi per i M.A.G.O, gli esami finali per quelli del settimo anno.
Prendo il libro
che avevo preso dallo scaffale di Storia della Magia e lo apro. Leggo
poche righe quando vedo ritornare la mia Elsa dalla finestra. Quando
atterra sul tavolino noto che ha un bigliettino legato alla zampetta.
Lo prendo.
Mi dispiace dolcezza, ma ho gli allenamenti.
Se vuoi puoi venire a fare il tifo per me.
Al diavolo!!
Neanche se mi paghi, grazie!
Chiudo il libro seccata. Bisognerà rimandare a domani.
Accidenti a me quando non glie l'ho detto subito!! Eravamo soli, non
c'era nessuno... Cavolo, non mi devo più far intimidire da
quella lurida serpe strafottente! Sbuffo. Avevo programmato tutto
così bene. Ci saremmo visti adesso, io avrei messo le cose in
chiaro così da far finire questa storia assurda subito e poter
finalmente raccontare tutto ad Agata. Ma se le cose stanno ancora
così non posso dirle niente. Sospiro. Dovrai aspettare, Ag.
Prima questa storia deve finire.
Arieccomi!
Allora... cosa ne pensate? Spero d nn avervi deluse troppo, soprattutto
dopo la mia luunga assenza... Mi perdonerete mai?? Per favore!!!
Guardate cm ve lo kiedo ::*.*:: (i puntini ai lati sn le
lacrime a fontanella)! Allora? Non vi faccio neanke 1 po' pena? Spero
ke ci sia ancora qlk1 così magnanimo da lasciarmi 1
miniminiminicommentino... Grazie a tt, 1 bacione la vostra Vale
|
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Capitolo 21 *** UN MALFOY PUO' PERDERE UNA BATTAGLIA... ***
22
Prendo un elastico dal mio beauty case e mi sistemo i lunghi capelli in
una coda alta. Agata sta ancora dormendo. Ieri sera non sono tornata in
camera prima di cena. Ci siamo viste direttamente lì, insieme
agli altri, dove non ha potuto fare domande. Sorrido. Almeno su questo
è stata leale. Non ne ha parlato in pubblico. Quando ci siamo
ritrovate da sole in camera ha voluto che le spiegassi cosa stesse
succedendo.
-Senti Ag, te lo direi, davvero, ma non posso-
-Ma perché??-
-Perché prima devo fare una cosa, e poi dopo te lo potrò dire-
-E perché non me lo puoi dire subito?-
-Perché non è una cosa importante ed è meglio che prima io faccia questa cosa-
-Non ti fidi di me? Io potrei aiutarti!-
Sorrido.
-E' proprio questo che mi preoccupa-
Poggio la spazzola sul tavolino e mi do un'occhiata allo specchio. Poi prendo la borsa e poso il bigliettino sul suo cuscino.
Sono andata a fare una passeggiata.
Ci vediamo giù. Ti voglio bene.
Esco. Ho deciso: oggi glie lo dirò. E sta sera
racconterò tutto ad Agata. Scendo le scale con decisione. Lucius
Malfoy non è tipo che si fa dire di no da nessuno. Soprattutto
non da una Mezzosangue. Sorrido. Non avrei mai creduto che questo
fattore mi sarebbe tornato utile, prima o poi. Ringrazio il cielo che
quella lurida serpe sia così razzista.
Guardo il mio orologio da polso. Sono da poco passate le sette.
Andrò a sedermi in cortile a leggere e poi andrò
direttamente in Sala Grande per la colazione. I corridoi sono deserti.
Nessuno si sogna di anticipare la sveglia, soprattutto non in un giorno
di scuola! Beh, almeno potrò leggere in pace, senza che nessuno
mi disturbi. Il cortile è ancora poco illuminato, la fontana
spruzza un getto solitario mentre gli alberi ondeggiano le loro grandi
chiome frondose al vento. C'è una panchina sotto ad un grosso
salice. E' la mia preferita. La raggiungo con passo svelto. E'
bellissimo sedersi qui, sotto questo grande albero, e sentire il
fruscio del vento che ti soffia attorno mentre leggi. Lo trovo molto
rilassante. E questo è quello di cui ho bisogno ora: rilassarmi.
Mi siedo e poggio la borsa al mio fianco. Tiro fuori il mio libro
preferito. "Romeo e Giulietta", un classico di tutti i tempi, una
storia d'amore sconvolgente ed indimenticabile. L'avrò letto un
centinaio di volte, e lo leggerei altre mille. Apro il libro alla
pagina dove sono arrivata e comincio a leggere, cullata dal fruscio del
vento. Dopo un po' di tempo, quando volto l'ennesima pagina e alzo un
poco la testa per sgranchirmi il collo, mi prende un colpo. Dall'altro
lato del cortile, mezza nascosta da una colonna del corridoio un'alta
figura nera mi sta fissando. La guardo cercando di capire chi sia, ma
con la poca luce che c'è, e il fatto che essa sia vestita
interamente di nero, non riesco a vederla bene. So che sa che l'ho
vista. Ma perché resta lì ferma a guardarmi? Chi
è? Faccio scivolare il libro che tengo sulle gambe sulla
panchina e mi alzo. Compio qualche passo verso di lei ma
essa indietreggia e corre via. Io rimango lì impalata a
guardare il punto dove prima stava in piedi.
Ma chi era?
-Vinceremo anche quest'anno!-
-James, non devi essere così sicuro di te stesso, tutti possono sbagliare-
-Ma non noi, vero ragazzi?-
-Già, quelle viscide serpi non hanno alcuna speranza, perderanno anche quest'anno!-
Sospiro. Sono proprio incorreggibili. Spero solo che non perdano la
concentrazione. La partita di Grifondoro contro Serpeverde
avverrà fra due settimane, e i ragazzi si allenano tutti i
giorni dopo le lezioni. Ma non vorrei che dessero per scontato la
vittoria, distrarsi anche solo per un attimo potrebbe essere fatale.
Devono cercare di rimanere con i piedi per terra. Beh... per quanto sia
possibile su una scopa volante!
-Vieni a vedermi oggi, piccola?-
-Ehm, ecco...-
Accidenti. Oggi devo parlare con Malfoy!
-Ehm, magari domani. Oggi... avrei una cosa da fare...-
-Oh...- fa lui guardandomi deluso.
-Mi dispiace James, ti prometto che domani verrò- dico sorridendogli dolcemente.
-Um, va bene... ma cosa devi fare?-
SDENG. E ora cosa mi invento?!
-Ehm, ecco... io...-
Aiuto. Aiuto. Aiuto.
-...devo aiutare Agata con Pozioni- dico lanciandole un'occhiata implorante.
James si gira a guardarla.
-Oh sì- dice lei -Non ho capito bene l'ultima lezione, e non vorrei venire interrogata domani-
-Oh, capito-
Tiro un sospiro di sollievo. Poi mi volto a guardarla.
-Grazie- sillabo.
La lezione di Storia della Magia è appena finita. Gli studenti
si alzano e preparano le loro borse. Oggi non avremo nessuna lezione
insieme con i Serpeverde. Devo assolutamente incrociare Malfoy in
corridoio per dirgli di questo pomeriggio.
-Ragazzi, io devo andare a fare una cosa, voi intanto andate, torno subito-
-Ok a dopo-
Bene, adesso, dove cavolo posso trovarlo?? Corro a leggere le lezioni
del giorno appese alla parete. Ecco: Serpeverde, terza ora,
Trasfigurazione. Mi guardo attorno per assicurarmi che nessuno faccia
caso a me, poi imbocco il secondo corridoio a destra. Eccole, le serpi
si stanno tutte dirigendo in aula. Per fortuna Malfoy è fra gli
ultimi della fila e cammina molto lentamente insieme ad altri
Serpeverde. Deve avere una gran voglia di cominciare la lezione, penso.
Ed ora come faccio? Non posso mica andare da lui in mezzo a tutte
quelle serpi! Lo chiamo.
-Malfoy!-
Lui si gira e mi vede. Sorride, o forse farei meglioe dire ghigna. Dietro di lui Bellatrix Lestrange, Severus Piton,
Narcyssa e Regulus Black mi guardano. Mi aspettavo che mi squadrassero
da capo a piedi facendo qualche commento poco carino nei miei
confronti. Invece stanno lì fermi impalati apparentemente per
nulla sorpresi di vedermi, e tanto meno di sentirmi chiamare
Malfoy. Lui dice loro qualcosa ghignando e poi si avvicina. Gli altri
mi lanciano un'ultima occhiata e poi se ne vanno, entrando in aula. Mi
chiedo come mai sembrava sapessero per quale motivo fossi lì e
perché non abbiano approfittato del fatto che fossi sola per
prendermi in giro. Malfoy mi raggiunge.
-Ma guarda un po' chi si vede-
-Malfoy dobbiamo parlare-
-E di cosa?-
-Di quello che stai facendo-
-Ossia?-
-Malfoy non è il caso di fare il finto scemo, e questo non
è certo il luogo e il momento adatto per parlarne. Ti aspetto
nel corridoio del terzo piano alle cinque, vedi di esserci-
-Certamente- risponde lui ghignando.
Non avendo nient'altro da dirgli giro i tacchi e me ne vado. Speriamo che venga...
Sono le 16:45. Fra un quarto d'ora arriverà.
-Allora io vado-
Agata alza lo sguardo dalla rivista che sta leggendo. Nei suoi occhi
fermi e seri posso scorgere un velo di preoccupazione e la voglia di
sapere.
-Ci vediamo dopo- dico chiudendomi la porta alle spalle.
Corro giù dalle
scale con il cuore in gola. I quadri mi guardano
passare chiedendosi cosa ci faccia Lilian Evans, la ragazza più
brillante di tutta la scuola, in giro per i corridoi a quest'ora,
quando dovrebbe stare chiusa in camera o in biblioteca a studiare.
Svolto l'angolo e mi ritrovo nel corridoio del terzo piano. Sembra
deserto. Vengo presa dal terrore che lui non venga. Compio qualche
passo e mi accorgo di un'alta figura affacciata alla finestra. Mi fermo.
-Sei venuto-
Si gira.
-Perché non avrei dovuto?-
Non rispondo, ma continuo
a studiarlo. Cerco nell'espressione, nei suoi occhi di ghiaccio un
segno, una traccia, qualcosa che possa tradirlo. Non so nemmeno io il
perché, ma non posso credere che lui sia veramente interessato a
me. Semplicemente è un qualcosa di inconcepibile. Il suo sguardo
è del tutto imperscrutabile.
-Per quale motivo volevi vedermi?-
-Credo che noi due dobbiamo mettere in chiaro un paio di cose- dico, fissandolo dritta negli occhi.
-Io amo James, stiamo
insieme, e non potrei desiderare di stare con nessun altro. Quindi tu
mi devi stare alla larga. Non voglio più che mi ti avvicini, per
nessunissima ragione, e devi lasciarmi in pace-
Mi fermo, per cercare di carpire dal suo sguardo qualche emozione. Niente.
-Ancora non riesco a
capire per quale motivo tu abbia deciso di venirmi dietro, e non mi
interessa. L'unica cosa che voglio è che mi lasci perdere
una volta per tutte. Tu non mi piaci-
Ecco l'ho detto. Ora non
potrà più volere nulla da me. Si arrabbierà, forse
si vendicherà, me la farà pagare per il fatto di essere
stato respinto, ma almeno non mi starà più addosso con
quell'aria da stupratore ambulante ed io starò con James,
e non me ne importerà niente di lui, non avrò paura.
Lui rimane in silenzio a
guardarmi. Io sostengo lo sguardo, fiera, decisa, orgogliosa. Ma dentro
comincio a sentirmi insicura, improvvisamente impotente. Perché
non reagisce? Perché non si arrabbia? Avrebbe dovuto urlarmi
contro e andarsene. Oppure scoppiarmi a ridere in faccia,
deridendomi, dicendomi che sono un'illusa e che lui non si è mai
veramente interessato a me. Invece se ne sta lì, fermo, non una
parola, un gesto, non un'emozione traspare da quei superficiali occhi
di ghiaccio.
-Beh?!- sbotto alla fine irritata.
-Beh cosa?- chiede lui con la massima calma.
-Hai sentito quello che ho detto?-
-Non sono sordo-
Sento l'irritazione ribollirmi dentro.
-E allora? Non hai niente da dire?- chiedo, la voce alterata.
Non posso credere che se
ne stia lì, calmo, come fosse niente. Gli ho appena detto che
non mi piace e che mi deve stare alla larga. Possibile che non glie ne
freghi niente? Ma a che gioco sta giocando?!
-Una cosa effettivamente ce l'avrei- dice lui avvicinandosi, il passo lento e calcolato, sempre con la solita calma.
-Ah sì?- dico io
sentendomi un po' più rilassata. Ora sgancerà la bomba
finale, la sua vendetta, e se ne andrà.
-Sì- afferma lui
fermandosi ad un centimetro da me. Poi si sporge fino a sfiorare il mio
orecchio con le labbra. Rabbrividisco.
-Un Malfoy può perdere una battaglia, ma la guerra la vince lui-
E detto questo prosegue dietro di me scomparendo dietro l'angolo del corridoio.
Salve
a tt! Allora, ke ne pensate d qst nuovo cap? ho notato ke negli ultimi
capitoli le recensioni sn 1 po' calate... sarà xkè nn ho
recensito x così tanto tempo? Mi scuso, ma vorrei tanto ke anke
i vekki lettori esprimessero le loro impressione riguardo l'andamento
della storia. Anke commenti negativi sn ben accetti, se costruttivi...
spero ke mi farete sapere... x me sn importanti i vostri pareri...
Ringraziamenti a:
germana:
nn ti piace la storia d Malfoy? mm... nel senso ke sei preoccupata o ke
avresti preferito ke nn la inserissi nella storia? E d qst cap ke mi
dc? fammi sapere 1 bacione tadb
felpa_fan:
ciao! ke bello, mi fa piacere ke il capitolo t sia piaciuto e ke tu mi
abbia perdonato qst imperdonabile ritardo! E d qst cap ke mi dc? Mi
dispiace, ma nn credo finirà presto la storia cn Malfoy... siamo
appena all'inizio! Fammi sapere ke ne pensi! 1 bacione tadb
XXXBEAXXX:
1 nuova lettrice! caspita, ke bello!! sn felice ke la storia t piaccia
^^ e d qst cap ke ne pensi? continua a seguirmi, mi rakkomando! 1
bacione ciauuu
Grazie a tt qll ke recensiscono, mettono fra preferiti, o leggono soltanto! 1 bacione a tt ciauuuu
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Capitolo 22 *** TROPPO TARDI ***
23
Cammino sola per i corridoi ripensando all'incontro avuto da poco con
Malfoy. Devo ammettere che non è affatto andato come mi sarei
aspettata. Non si è ne arrabbiato, ne offeso, sembrava essere
del tutto impassibile a tutto quello che gli ho detto. E poi quelle
parole... "Un Malfoy può perdere una battaglia, ma la guerra la vince lui". Che cosa avrà voluto dire?
Poso il piede sul primo scalino, pronta a tornare nei dormitori, quando qualcuno, da dietro, mi chiama.
-Lily, aspetta!-
Mi irrigidisco. Riconosco questa voce. Salgo un altro scalino e poi un
altro ancora, quando una mano mi afferra per il braccio e mi costringe
a restare. Furiosa mi volto e lo guardo con un misto di rabbia,
irritazione, risentimento.
-Che cosa vuoi?!- chiedo secca, fissandolo dentro ai suoi scurissimi occhi di piombo.
-Io...- lo vedo vacillare. Il mio sguardo gli fa male. La mia non è una domanda, ma una condanna.
-E' tanto che non parliamo...-
-Cosa mai avremmo ancora da dirci?!-
-Io... lo sai che mi dispiace, io non volevo...-
Libero brusca il mio braccio dalla sua presa con uno strattone.
-Troppo tardi- sibilo guardandolo dura. Poi mi volto e mi allontano da
lui, senza più girarmi indietro.
Lui mi guarda andare via. Poi
abbassa lo sguardo, e stringendosi dentro il suo lungo mantello nero,
se ne va.
Sto qua ferma davanti la porta della mia camera, indecisa se entrare o
no. Non posso dirglielo. O sì? Nella voce di Malfoy, seppur
calma e controllata, fra le righe delle sue parole, posso sentire il
suono orribile e stridente della minaccia. Non è finita qui.
Questo è chiaro. Ma cos'altro avrà in mente? Dove vuole
arrivare? Sospiro, appoggiandomi con una mano al muro. Chiudo gli occhi
per un attimo, per riordinare le idee. Poi li riapro. Con uno scatto
deciso apro la porta ed entro. Agata è lì dove l'ho
lasciata. Credo stia dormendo. Mi avvicino a lei per controllare e la
trovo con gli occhi chiusi, il petto che si alza e si abbassa
lentamente al ritmo del respiro. Mi siedo accanto a lei e la guardo con
dolcezza. Non potrei mai trovare persona migliore di te. Tu sei tutto.
Sei la mia compagna, la mia migliore amica, sei mia sorella. Se non ci
fossi stata tu... Lui è stata una grande delusione per me.
Credevo fossimo amici... Peggio. Credevo fossimo migliori amici.
Ma evidentemente il sangue, le case, le famiglie, tutto è stato
più importante. Ti sei comportato da sciocco. Hai perso qualcosa
di importante per le ragioni più futili. Ed ora, mi dispiace, ma
non la riavrai indietro.
Agata apre piano gli occhi. Ha lo sguardo fisso davanti a se, mentre la
sua mente ritorna velocemente da un viaggio irreale, poi lo
sposta su di me. Sbatte un attimo le palpebre per mettermi meglio a
fuoco. Poi la sua mente torna del tutto in questo mondo e lei ricorda.
-Lily!- esclama saltando a sedere
-Sei tornata!-
-Sì, ho fatto-
-E allora?- chiede lei guardandomi ansiosa
-Adesso puoi dirmi tutto?-
Io la guardo con un misto di dolcezza e malinconia.
-Agata, mi dispiace...-
-Cosa? Ma non vale! Avevi promesso di...-
-Lo so, lo so cosa avevo promesso, ma... vedi, per una volta vorrei
cavarmela da sola e voglio sistemare tutto senza l'aiuto di nessuno.
Voglio dimostrare a me stessa che posso farlo-
-Ma la cosa che dovevi fare oggi...-
-Non è andata come speravo, e credo che questa storia non sia ancora finita-
-Ma di cosa...-
-Ti prego- dico, o forse al supplico.
-Tu ci sei sempre stata per me. Mi hai sempre aiutata. Ma 'sta volta voglio fare da sola-
Lei mi guarda negli occhi seria, vagandoci dentro in cerca di qualcosa, di un indizio che possa tradirmi. Poi cede.
-E va bene- sospira -Farai come credi-
Con un grido di entusiasmo le salto con le braccia al collo e l'abbraccio forte.
-Grazie, Ag! Ti voglio bene-
-Anch'io Lily-
Mi stacco da lei e la guardo sorridendo.
-Vedrai, ne verrò
a capo in pochissimo tempo e poi, quando tutto sarà
definitivamente finito, ti prometto che ti racconterò ogni cosa-
-Se se come no-
-Giuro!-
-Va bene, va bene, mi fido- dice lei facendomi la linguaccia.
Sorrido.
-Ah, un'ultima cosa- dico, tornando seria
-Sei l'unica che, bene o
male, sa, quindi... ti prego di non dire nulla agli latri...
soprattutto a James. Nessuno deve sapere niente, deve essere tutto come
sempre, capito?-
Agata non risponde, guardandomi di nuovo un po' preoccupata.
-Allora?-
Sospira.
-Tranquilla. Terrò la bocca cucita-
-Benissimo, signorina Evans, ottimo! 10 punti per Grifondoro-
-Grazie professore-
Mi risiedo al banco vicino ad Agata mentre Lumacorno riprende la spiegazione.
-Brava piccola- mi sussurra James da dietro.
-Grande- concordano Remus e Sirius.
Agata, affianco a me, si
gira a sorridermi. Ma è un sorriso timido, incerto, come se
sapesse che tutta questa calma e tranquillità, tutta questa normalità, è solo una facciata.
Ieri, quando sono
tornata, ho trovato il tempo di fare i compiti per oggi, studiando come
una matta solo per impedirmi di pensare a Malfoy. 'Sta mattina ci siamo
incrociati per i corridoi e lui non ha dato segni di badare a me. Stava
parlando con la Lestrange. Dio, quella tipa mi da i brividi solo a
guardarla. E' una ragazza di indubbio fascino, ma nasconde in se
un'anima più nera della notte. E' una di quelle persone capaci
di mettere zizzania ovunque, disseminando rovi e spine anche là
dove è tutto rose e fiori. Non mi sono mai trovata in aperto
conflitto con lei, ma entrambe sappiamo benissimo di non sopportarci.
Credo che mi detesti solo per il fatto di essere una Mezzosangue e di
avere una carriera scolastica più brillante della sua.
-E anche di superarla in bellezza- ha aggiunto una volta Agata.
Ma io non mi do arie per
il fatto di essere carina. Non sono una di quelle ragazze che amano
mettersi in mostra e godono nel mostrarsi migliori degli altri.
-Ma lei sì- aveva
aggiunto la mia amica -E non credo la farebbe passare liscia a chiunque
tentasse di superarla. Ho sentito dire che è molto vendicativa-
Eppure fino ad ora non
abbiamo mai avuto motivi concreti per metterci una contro l'altra.
L'arma migliore è l'indifferenza, questo è il mio motto.
Come facevo con James quando credevo che fosse solo un arrogante
pallone gonfiato pieno di se. E come sto continuando a fare anche
adesso con un'altra persona...
Mi si stringe una morsa al cuore quando ripenso a quello che è successo.
"Schifosa Mezzosangue"
Mai.
Mai me lo sarei aspettata da lui. Non avrei mai creduto che potesse
arrivare a tanto. E' colpa delle persone che ha cominciato a
frequentare. Lo hanno manipolato, cambiato, avvelenato con il loro
stesso odio. Peggio per lui. Lui ha scelto le sue amicizie e io le mie.
Tra noi era finita già dal momento in cui aveva cominciato a
frequentarlo. Aveva preferito quella vita ed ora niente ci accomuna
più. Niente avrebbe più potuto portarci indietro a quello
che eravamo. Quello che è fatto è fatto. Non si torna
indietro.
Sospiro riemergendo dolorosamente dai miei ricordi. Non mi ero accorta che la
lezione è già finita. Metto a posto le mie cose ed esco
con i miei amici dall'aula di Pozioni.
Salve,
gente!! Allora, ke ne pensate d qst nuovo capitolo? Vi è
paciuto? Vi ha fatto skifo? Spero ke lascerete 1 pikkola recensione x
dirmelo, mi farebbe molto piacere! ^^
Ringrazio specialmente...
B
Bellatrix: ciao! sn felice ke il cap precedente t sia piaciuto ^^ e d
qst ke ne dici? purtroppo mi dispiace ma Lily nn può dire ancora
nulla ad Agata. Devi capirla, Ag c'è sempre stata x lei e l'ha
sempre aiutata qnd era in difficoltà. Ora vuole cavarsela da
sola, dimostrare a se stessa ke può tener testa a Malfoy senza
l'aiuto d nessuno. Dopott è sempre Lily Evans! La coraggiosa
Grifondoro fiera e ke nn si fa mettere i piedi in testa da nessuno!!
hihi spero ke mi dirai cosa ne pensi del seguito della storia! 1
bacione tadb
piccola_puffola:
ii ke bello, sn contenta ke hai riiniziato a leggermi! mi ha fatto 1
gran piacere saperlo, anke xkè mi sembra d capire ke molte delle
mie vekkie lettrici mi hanno abbandonata... sniff sniff, ma xk nn ho
aggiornato x così tanto tempooo?!?! T..T Vbb, tornando a
noi... ke mi dc d qst cap? t è piaciuto? spero tanto d
sì! fammi sapere, mi rakkomando! 1 bacione tadb
scatty:
ciao! sn contenta ke trovi interessante la cosa d Malfoy! sai
all'inizio nn ero sicura se inserirla nella storia, ma poi mi sn detta
ke se ll so facevo sarebbe stata la solita Lily/James, uguale a milioni
d altre, e così mi sn decisa! Beh, ke m dc d qst cap? fammi
sapere! 1 bacione tadb
XXXBEAXXX:
ciao! sn contenta k ela ramanzina t sia piaciuta! eh sì,
un'amica cm Agata è davvero speciale, credo si sia capito dai
pensieri di Lily... e d qst cap ke mi dici? spero d ricevere altre tue
recensioni!! 1 bacione tadb
1
grazie a tt quelli ke leggono, recensiscono e mettono fra i preferiti!!
Spero ke le persone ke mi seguivano prima torneranno a farsi vive, mi
farebbe molto piacere! 1 bacione ciauu
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Capitolo 23 *** AVVERTENZA ***
gfgfhujn
Salve a tutti.
Mi dispiace darvi
questa brutta notizia, ma ho deciso di sospendere questa ff. Di
interromperla.
Vi prego non mi
avadakedavrizzate, ma rileggendola ho capito che non mi piaceva ne come
l'avevo scritta, ne come avevo fatto succedere certi avvenimenti. Ho
deciso quindi di riscriverla, ovviamente modificandola, dandole un
nuovo titolo: ~Changing
La storia
sarà la stessa, ma in una nuova versione.
Cambierò, taglierò e aggiungerò alcune
scene iniziali, per non rendere la storia identica a questa, e
manterrò sempre in campo l'idea di Malfoy e Piton cominciata
a sviluppare qui.
Spero che passerete 1
secondo a dare 1 occhiata alla nuova storia, per dirmi se vi piace come
la sto facendo ora.
Un grande saluto a
tutte, mi dispiace per questa novità, ma credetemi, ho
sentito il bisogno di farlo. Questa storia mi piace molto, ma non come
l'ho scritta. Spero che seguirete la mia nuova versione, mi farebbe
felicissima! Ho pubblicato oggi stesso il primo capitolo, il prologo.
Ringrazio tutte quelle che mi hanno seguita fino ad adesso e che hanno
commentato il capitolo precedente, e mi scuso ancora infinitamente. 1
bacio a tutte, spero di risentirvi in ~Changing.
saluti la vostra Vale*
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