Ho voglia di te

di per sempre insieme
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova compagna di squadra ***
Capitolo 2: *** È arrivato il momento di farti mia ***
Capitolo 3: *** protezione ***



Capitolo 1
*** Una nuova compagna di squadra ***


"Storia partecipante al contest la luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare indetto da Ayumu Okazaki e Himeko Kuruba sul forum di efp"

Nickname su efp: per sempre insieme
Nickname sul forum: sonounsayan2000
Titolo: ho voglia di te
Personaggi: Bardack, Taanipu
Genere: romantico, introspettivo, guerra, erotico
Rating: arancione
Avvertimenti: missing moments
Introduzione: la storia d'amore tra Bardack e Taanipu. Come nascerà l'amore tra i due?
Note dell'autrice: ho deciso di parlare di Bardack e Taanipu in quanto penso che siano dei personaggi molti dolci ma abbastanza sottovalutati anche per la loro poca presenza nel cartone.
Spero vi piaccia e che mi lascerete un commento.

1 capitolo: una nuova compagna di squadra

Con un boato la navicella monoposto di Bardack giunse sullo spazio metallico appositamente creato per gli atterraggi.
Uscì dalla navicella e non aspettò i suoi compagni di squadra che erano tornati, assieme a lui, dalla missione di conquista del pianeta Gearl.
Camminò con passo deciso senza voltarsi a guardare se i suoi compagni, Toma e Seripa, avessero bisogno d'aiuto per via delle numerose ferite che si erano procurati in missione, infatti, la resistenza degli abitanti del pianeta era stata molto forte e, oltre ad aver procurato molto filo da torcere allo stesso Bardack e ai suoi compagni avevano ucciso un membro della squadra.
Il corvino si librò in volo cercando di non sentire le fitte di dolore che gli procurava la schiena ad ogni suo minimo movimento.
Volò per circa dieci minuti verso il palazzo reale e, quando arrivò percorse i lunghi corridoi lasciando dietro di sé dei rivoli di sangue che gli cadevano dalla schiena gravemente ferita.
Bussò alla porta della stanza reale del suo re, e dopo aver ottenuto il permesso d'entrata entrò.
"Bardack, finalmente sei qui. Perché ci hai messo così tanto alla conquista del pianeta?" chiese re Vegeta.
"La resistenza degli abitanti era molto forte mio signore. Ma non sono venuto a dirle questo." spiegò inchinandosi al suo cospetto e cercando di non contrarre la schiena per non avvertire il dolore.
"E allora che c'è?" domandò curioso il re cercando di individuare qualche indizio nella faccia corrucciata e tesa per il dolore del suo primo ufficiale.
"Un membro della mia squadra è morto e vorrei rimpiazzarlo subito, se lei permette io farei delle selezioni per decidere chi è in grado di entrare nella mia squadra. Mi da il suo consenso?"
"Sì, e ora vattene: mi sporchi tutto il pavimento con il tuo sangue." ordinò autoritario il sovrano.
Bardack si diresse nella infermeria del palazzo, aveva bisogno di qualche ora nella vasca rigeneratrice per alleviare il dolore alla schiena e alle numerose ferite sparse nel suo corpo già martoriato da molte cicatrici. Impartì ad un schiavo l'ordine di radunare i trenta migliori combattenti che volessero far parte della sua squadra per l'indomani sulla stanza dove si svolgevano le selezioni ed entrò nella vasca.

Il giorno seguente Bardack arrivò sulla stanza delle selezioni e trovò trenta guerrieri disposti tutti in fila, uno accanto al altro.
"Allora, non ho tempo da perdere, io, perciò vedete di far sul serio già da subito.
La prova consiste nel combattere uno contro l'altro, vince chi rimane per ultimo.
Io assisterò da qui e guai se qualcuno mi viene addosso, chiaro?"
Nessuno fiatò, tutti avevano una grande paura di quel sayan in quanto era famoso per la sua eccezionale forza e la sua severità ma tutti volevano far parte della sua squadra un po' per vantarsi e un po' per apprendere i grandi insegnamenti che Bardack impartiva agli uomini della sua squadra.
"Potete cominciare." esortò mettendosi a braccia conserte mentre i guerrieri si mettevano in posizioni d'attacco pronti a scattare contro il vicino per sconfiggerlo.
Il combattimento, sin dall'inizio cominciò senza esclusioni di colpi, ognuno combatteva contro chi si trovava davanti e presto i corpi di quelli meno forti cominciarono a cadere sul freddo pavimento di marmo.
Sin dall'inizio Bardack occhiò una guerriera molto brava e anche bella che si distingueva dagli altri per via della velocità e della forza; la ragazza era minuta e non aveva il minimo accenno di grasso e di massa muscolare anche se i suoi colpi erano molto forti, aveva dei lunghi capelli neri che le arrivavano fin sotto il sedere ed erano raccolti in una coda a cavallo che sventolava come una bandiera ad ogni suo movimento.
Alla fine rimase solo lei.
"Vieni qui." le ordinò perentorio Bardack.
"Come ti chiami?"
"Taanipu."
"Chi ti ha allenato?" chiese curioso il corvino.
"Mia madre fin quando Dolon non mi ha preso con sé e mi ha allenato lui." spiegò la ragazza.
"Cosa? Dolon che ha allenato una ragazza?" si chiese l'uomo; lui non aveva nulla contro le donne sayan perché sapeva che in combattimento erano agili e forti era un esempio Seripa, ma non riusciva a trovare una spiegazione sul fatto che Dolon, che era il braccio destro del padre di re Vegeta l'avesse allenata di persona.
"Perché Dolon ti allenò?"
"Lui mi aveva concepita assieme a mia madre, ma non lo fece perché voleva essere un buon padre ma solo perché si accorse della mia forza, ero un oggetto di vanto per lui." spiegò la ragazza.
"Va bene e, dimmi, perché vorresti far parte della mia squadra?"
"Quando Dolon morì, tre anni fa, mi fece promettere che prima o poi sarei entrata nella tua squadra, penso che volesse mandarmi a te perché io imparassi dai tuoi insegnamenti." gli spiegò.
"Perciò tu lo fai solo per il volere di tuo padre?" chiese lui, stuzzicandola.
"Non solo, lo faccio anche per me, per accrescere il mio sapere sulle arti marziali."
"Mi piaci ragazzina. Ti voglio vedere qui domani mattina, ti farò capire cosa pretendo dai componenti della mia squadra." le disse andandosene soddisfatto: le piaceva proprio il modo e la determinazione di quella ragazzina, era una delle poche che non tremava alla sua vista.
L'indomani Taanipu si presentò nella stanza dove aveva passato le selezioni il giorno prima e notó che il suo nuovo capo non era ancora arrivato.
Era un po' tesa per le cose che Bardack avrebbe potuto farle visto che erano veramente innumerevoli: poteva approfittare di lei portandola a letto, poteva picchiarla a sangue fino a mandarla all'altro mondo o poteva farla soffrire, ma lei sapeva che le percentuali che Bardack facesse quelle cose erano veramente basse, lui non era una bestia come molti altri sayan ma era un uomo e si comportava da tale.
"Bene, vedo che sei già qui." disse il sayan comparendo all'improvviso alle sue spalle.
"Oggi ti dirò i comportamenti che non accetto ma prima voglio chiederti se sei veramente sicura di voler far parte della mia squadra,io non ho tempo da perdere perciò lo decidi adesso o mai più."
"Ma certo che voglio." Rispose con determinazione.
"Molto bene, la prima cosa che pretendo è il gioco di squadra: non accetto in nessun modo che abbandoni un compagno sul campo di battaglia, piuttosto la morte."
Taanipu annuì decisa, in nessun modo avrebbe trasgredito a uno degli ordini o consigli di Bardack, l'uomo che suo padre stimava per la sua forza fisica e per la sua bravura nel campo di battaglia.
"Per seconda cosa pretendo che obbedisci ai miei ordini con la stessa naturalezza con cui respiri. Per terza voglio che ti alleni costantemente e che partecipi a uno degli allenamenti di squadra almeno una volta a mese." annunciò il sayan.
"Certo, lo farò." dichiarò la ragazza consapevole che avrebbe avuto un capo alquanto severo e di conseguenza doveva applicarsi in modo maggiore di quanto già non faceva.
"Bene, fra due giorni partiamo alla conquista di un pianeta e verrai anche tu, ma prima ti devo far vedere cosa faccio ai miei compagni che non mi obbediscono. Questa è la prassi: io lo faccio ad ogni "novellino" perciò anche a te." avvisò il corvino.
"Va bene, sempre se riuscirai a farmi del male." asserì Taanipu maledicendo il suo orgoglio sayan che l'aveva spinta a dire quella frase, sapeva benissimo che l'uomo avrebbe potuto farle male senza la possibilità che lei lo sfiorasse.
"Mi piace molto il tuo carattere, perfino Seripa non mi stuzzica così." dichiarò lui teletrasportandosi dietro alla ragazza e dandole una gomitata sulla testa facendole perdere i sensi per poi continuare nella sua opera mandandogli dei ki-blast addosso.
Finì solo quando sentì che il livello combattivo di Taanipu stava precipitando a livelli troppi bassi e la fece portare nella vasca rigeneratrice, era contento di aver in squadra quella ragazza in quanto era grintosa, bella e forte. **

Dopo due giorni Taanipu uscì dalla vasca, stava bene e non aveva apparenti cicatrici; fece per andarsene quando il medico la fermò comunicandole che Bardack la voleva vedere il giorno seguente per valutare i suoi punti deboli e la resistenza, la corvina assentì senza premurarsi di ringraziare e se andò.
L'indomani la ragazza si presentò nel posto in cui Bardack aveva lasciato detto al dottore e lo trovò in mezzo alla stanza intento a conversare con i suoi compagni di squadra.
"Eccomi." disse la ragazza per informare della sua presenza. "Bene, sei già qui, loro sono Seripa e Toma, i tuoi compagni di squadra." disse Bardack presentandogli i compagni con un cenno di capo.
"Adesso, ci farai vedere cosa sai fare combattendo contro Seripa." l'informò il suo capo invitando, con un gesto rapido delle mani le due ragazza a raggiungere il centro della stanza.
Le due s'incamminarono con passo risoluto verso il nucleo della stanza, ognuna era convinta di vincere.
Una volta giunte al posto ordinatole si misero in posizione d'attacco pronte a scattare ad ogni minimo passo falso dell'avversaria, si guardarono fronteggiandosi in una guerra di sguardi; entrambe avevano tutti i muscoli contratti e gli occhi lampeggiavano dalla voglia di vedere la compagna a terra, erano disposte a tutto pur di fare bella figura davanti al loro capo.
Seripa fu quella che fece la prima mossa sferrando un pugno al cranio della corvina che lo schivò facendo un movimento lesto alla testa, questa, intenta fin da subito a mettere in chiaro la sua supremazia contro la compagna gli diede una gomitata alla schiena che la fece sputare un groviglio di sangue e salivo.
Il combattimento non andò per le lunghe, Seripa cadde a terra stremata dai colpi di Taanipu facendola vincere e indicando la sua supremazia in battaglia.
"Bene ragazze, con questo duello abbiamo capito che la nostra nuova compagna è molto agile nei movimenti e nel combattimento, ci sarà d'aiuto nelle battaglie." constatò Bardack dopo essersi avvicinato alle due ragazze con Toma.
"Vi voglio vedere domani mattina qui, per un allenamento di squadra in quanto se dovessimo combattere contro dei nemici potenti dobbiamo fare gioco di squadra." spiegò il corvino per poi andarsene.
Quando anche Taanipu fece per andare per la sua strada venne chiamata da Seripa, che nel frattempo si era rimessa in piedi. "Sei riuscita a sconfiggermi solo perché ero distratta perciò è inutile che fai tanto la lecchina con il nostro capo."
"Guarda che io non faccio la lecchina con nessuno." ribattè Taanipu trattenendosi dalla voglia di prendere a pugni la compagna che, fin da subito, le era parsa antipatica.
"Sì, come no. Vedremo se Bardack alla fine sceglierà come preferita te o me anche se, io, non ho dubbi visto che sono già stata a letto con lui."
"Senti, io non voglio essere la preferita di nessuno e tanto meno andare a letto con il mio capo, mi disgusterebbe e ora, se tu non hai nient'altro da aggiungere me ne andrei." disse e, senza aspettare che Seripa rispondesse se ne andò. Taanipu entrò nella sua camera con una furia tale che ruppe la porta d'ingresso, era felice perché era nella squadra di Bardack e avrebbe imparato molte cose ma era anche estremamente arrabbiata contro la sua compagna di squadra, non aveva nessun diritto di dirle ciò che aveva detto solo perché aveva perso e po', a lei, non fregava proprio niente di andare a letto con Bardack, era un bel uomo, certo, ma non l'avrebbe mai immaginato a letto con lei.

* Il giorno seguente l'intera squadra di Bardack si incontrò per affrontare l'allenamento di squadra.
"Io sarò il nemico e voi dovrete combattere INSIEME, dovrete riuscire a bilanciare i colpi in modo equilibrato in modo da colpire me e non il compagno, insomma dovrete essere una squadra. Cominciamo, forza." gli spronò.
Toma fu il primo ad attaccare e subito le due ragazze lo copiarono; Seripa sferrava dei pugni al corvino mentre Taanipu lo attacava con dei calci in direzione del viso e dello stomaco e Toma lanciava dei Ki-blast, ma tutti questi colpi vennero prontamente schivati da Bardack.
"Più impegno Seripa, i tuoi pugni non mi sfiorano nemmeno, Toma cerca di buttare addosso a me i tuoi colpi e non alle tue compagne, Taanipu devi essere più svelta a scattare." gli correggeva paziente il corvino, lui voleva che i suoi compagni di squadra fossero dei bravi guerrieri per fare in modo che potessero risultargli utili nelle missioni e nelle battaglie.
A un certo punto del combattimento Bardack si stancò di non avere un po' d'azione perciò si teletrasportò dietro Toma con una velocità impressionante, gli lanciò una sfera d'energia alla schiena facendolo cadere a terra dolorante e sanguinate; subito dopo il corvino volò da Seripa e gli diede un pugno allo stomaco e, infine, per concludere la sua opera andò di fronte a Taanipu che aveva capito l'intenzione del suo capo e si era preparata al suo attacco. Bardack le assestò un calcio bel deciso al fianco destro, fu quel gesto così naturale nel combattimento che fece perdere la datazione del tempo ai due: Taanipu sbilanciandosi per il colpo subito cadde addosso al corvino facendo trovare i loro visi distanti di pochi paia di centimetri, gli toccó di striscio il petto potendo sentire i muscoli duri come l'acciaio e caldi per la temperatura elevata della stanza.
La ragazza alzò il viso e, con esso lo sguardo incrociando quello del suo capo facendola sussultare, lo sguardo profondo del sayan era bellissimo, il suo fisico era perfetto e il fiato del uomo sul suo petto la mandava quasi in estasi; dal altro campo anche il sayan ebbe quella sensazione: Taanipu era una bella ragazza e provò a immaginarla a letto ma, la sua limitata immaginazione da scimmione non lo portò tanto distante; una voglia di baciarla e averla lo pervade, voleva assaporare ogni parte del suo corpo e, infine farla sua.
Poi, in un attimo di lucidità Taanipu si riprese volando dei metri dietro di lei.
"Scusa." gli disse arrossendo per la figuraccia.
"Sta più attenta la prossima volta." le ordinò imperativo, cercando di non far trapellare le emozioni che aveva provato.
"Per oggi è tutto, potete andare. Ci vediamo tra una settimana, andremmo alla conquista del pianeta Soal. Taanipu, tu, domani devi venire di nuovo qui." annunciò facendo un cenno di saluto ai suoi compagni che nel frattempo si erano alzati da terra e andandosene.
Sia Bardack che Taanipu erano sconvolti, entrambi non riuscivano a capire il groviglio di emozioni che avevano provato quando avevano incontrato lo sguardo dell'altro ma Bardack era certo di una cosa: voleva portare la ragazza a letto, voleva sentire il suo sesso bagnato, il suo corpo contro quello della corvina, e lui tutto ciò che voleva lo aveva o lo prendeva.

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Capitolo 2
*** È arrivato il momento di farti mia ***


"Storia partecipante al contest la luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare indetto da Ayumu Okazaki e Himeko Kuruba sul forum di efp"

Nickname su efp: per sempre insieme
Nickname sul forum: sonounsayan2000
Titolo: ho voglia di te
Personaggi: Bardack, Taanipu
Genere: romantico, introspettivo, guerra, erotico
Rating: arancione
Avvertimenti: missing moments
Introduzione: la storia d'amore tra Bardack e Taanipu. Come nascerà l'amore tra i due?
Note dell'autrice: ho deciso di parlare di Bardack e Taanipu in quanto penso che siano dei personaggi molti dolci ma abbastanza sottovalutati anche per la loro poca presenza nel cartone.


2. È arrivato il momento di farti mia

Il giorno seguente Bardack si destò dal suo sonno stranamente inquieto, qualcosa gli diceva che sarebbe stato un bel giorno ma non riusciva a spiegarsi il perché e poi, risvegliandosi improvvisamente dal torpore si rammentò del fatto che aveva dato appuntamento a Taanipu nel pomeriggio.
Andò a lavarsi con l'intenzione di scrollarsi da addosso il nervoso e il senso di angoscia che lo pervadeva , non poteva credere che lui, il sayan che aveva distrutto una quantità di vite innumerevoli e che non si fermava davanti a niente provasse afflizione per un appuntamento con una componente della squadra.
Quel pomerrigio si sarebbe comportato in modo burbero, se fosse stato necessario, ma l'avrebbe portata a letto; la ragazza gli aveva fatto subito un ottimo effetto per via del suo fisico mozzafiato e il suo carattere degno di una sayan, esattamente come piaceva a lui e non se la poteva fare scappare.
Si vestì e uscì dalla sua stanza incurante del fatto che i capelli sgocciolassero ancora, sentiva la necessità di opprimere l'ansia che gli attanagliava lo stomaco con un allenamento.
Entrò nella stanza riservata ai guerrieri di terza classe, e con grande stupore vide che, oltre ad altri combattenti c'era anche Taanipu che si allenava con Toma; quando vide che il suo migliore amico sin dall'infanzia si esercitava con la ragazza provò un grand motto di rabbia e voglia di saltare li al collo, provava forse gelosia verso Taanipu? si chiese stupendosi delle sue stesse emozioni.
"Ehi, Bardack, vuoi allenarti con me e mio fratello?" gli chiese un sayan comparendogli davanti.
"Va bene."
Bardack cominciò a guerregiare contro i due sayan che si erano proposti di allenarsi con lui con una furia mai vista, lui che di solito era un uomo che non perdeva mai la pazienza, che provava calma anche quando si scontrava contro i nemici più forti e antipatici.
Dopo aver steso a terra entrambi i fratelli si diresse verso alle coppie di combattenti con l'intento di avvicinarsi alla omoagna di squadra, era come se...avesse bisogno di lei, di vederla e di sentire il profumo della sua pelle.
Sferrò un pugno al guerriero che gli era davanti facendolo precipitare a terra e continuò la sua opera finché non sentì più il nervoso e lo stato d'apprensione che aveva fino a pochi minuti prima.
Se ne andò veloce com'era arrivato, tra l'incredulitá totale.
"Che gli sarà preso?" chiese Taanipu al compagno osservando il suo capo andarsene con un'aria soddisfatta.
"Non lo so, ci vado a parlare." comunicò Toma seguendo l'amico.
"Ciao Bardack."
"Che vuoi?" domandò senza voltarsi a guardarlo in faccia ma continuando a camminare.
"La domanda non è quello che voglio io visto che io ho già una donna ma quello che vuoi tu. È inutile che non me lo dici, si vede, sai?" disse beffardo cercando di non sorridere.
"Si vede cosa?"
"Che ti piace Taanipu, la cerchi, la vuoi per tutta per te ed è per questo che ti sei messo a combattere contro i sayan che si stavano allenando, avevi bisogno sfogare la rabbia alla visione che io mi allenato con lei."
"Pensa a quello che vuoi, a me non interessa."
"Certo, guarda che anche i combattenti migliori si innamorano prima o poi e, diciamocelo, tu hai proprio bisogno di una donna fissa invece di cambiare delle puttane ogni notte."
"Non è vero." pronunciò anche se sapeva che stava mentendo: lui aveva bisogno di vedere Taanipu, le piaceva e non vedeva l'ora di farla sua ma non voleva dirlo a Toma.
"Non devi cercare di opprimere le tue emozioni ma ascoltarle, non sei meno rispettato se stai con lei!" gli spiegò il compagno anche se, queste cose Bardack le sapeva.
"Basta." disse girandosi di scatto e sferrandogli un pugno nello stomaco; voleva stare solo con le sue emozioni e i suoi pensieri e voleva preagustare i fatti che nel pomeriggio sarebbero successi. Il resto della mattina passò in modo lento e noioso per Bardack che, quando arrivò il pomeriggio andò nella stanza dove avrebbe incontrato Taanipu e, con suo sommo piacere la trovo già lì intenta a meditare a mezz'aria.
"Preparati a combattere." le ordinò cercando di reprimere la voglia di starle ad osservare le curve del suo esile corpo. "Sì." rispose scendendo a terra e mettendosi in posizione d'attacco.
Con una velocità inaudita Bardack le fu dietro e le prese le braccia bloccandogliele.
"Ti conviene seguirmi nella mia stanza." La ammonì lasciandola andare e incamminandosi verso l'uscita.
"Come sarebbe a dire? Perché dovrei venire con te in camera?" gli chiese con tono malizioso e cercando di non mostrare la sua eccitazione e la voglia di seguirlo. "Ti conviene seguirmi se non vuoi che ti prenda con la forza."
"Va bene, vengo ma a patto che tu mi faccia godere."
"Farò tutto il possibile, seguimi." le disse cercando di non sentire l'eccitazione del suo membro che gli cresceva sempre di più.
Una volta entrati nella dimora di Bardack lui si spogliò velocemente, il desiderio di fare sesso con la ragazza aumentava sempre di più.
Dopo aversi tolto di dosso la tuta si buttò nel letto ad ammirare la bellezza che aveva davanti, infatti Taanipu era rimasta immobile vicina alla porta d'entrata a guardare il suo capo spogliarsi e dovette ammettere che era maledettamente bello, mai avrebbe pensato di riuscire ad andare a letto con lui, il sadico sayan.
"Vuoi stare lì impalata a non fare niente?" le chiese in modo beffardo.
"No, ma voglio osservare il tuo corpo quasi perfetto."
"Come quasi?"
"È solcato da profonde cicatrici ma, mi sento buona perciò ti accetterò lo stesso."
"Guarda che io sono perfetto e lo dimostra il fatto che tutte mi sbavano dietro."
"Be io no, tu sei molto bello e mi piaci ma per me non sei perfetto ma mi piaci così come sei, capo." rispose maliziosa e mancando bene l'ultima parola.
"Spogliati." le ordinò ammirando il suo corpo e la sua voce melodiosa.
"Tu sei il sesto sayan con qui vado a letto ma vedo che sei molto diverso: gli altri erano molto rudi e brutali e, molte volte mi sono rifiutata proprio per questo."
"Taanipu è normale, loro volevano fare sesso e non l'amore."
"Bardack?"
"Che c'è?"
"Voglio essere tua."
"E lo sarai." rispose osservando la ragazza spogliarsi con gran velocità e questo lo fece sorridere: anche lei, come lui, aveva una voglia grandissima.
Dopo essersi spogliata, Taanipu, venne buttata sul letto e dopo che Bardack le ebbe ammirato il corpo da vicino la penetrò facendola gemere, prima per la violenta intrusione e poi per il piacere che provava per le spinte che l'uomo le dava.
"Ti amo Taanipu, sei mia."
"Oh, Bardack, amph, continua." gli disse tra i gemiti di passione.
Quando entrambi ebbero raggiunto l'orgasmo Bardack prese tra le sue mano il viso pallido e senza una perfezione di Taanipu.
"Vuoi essere mia per l'eternità?" le chiese disgustato dalla tanta dolcezza in quella frase ma fondamentale se si voleva avere una compagna per tutta la vita.
"Tu mi stai chiedendo di stare con te come moglie?" chiese incredula Taanipu, lei sapeva che l'uomo si era invaghito di lei ma non avrebbe mai pensato che sarebbe mai arrivato a quel punto.
"Esatto, io ti voglio mia soltanto."
"Ne sarai onorata, ora baciami Bardack e sappi che non voglio che tu abbia qualche "scappatella" con altre, tu e il tuo membro siete miei, chiaro?"
"Chiarissimo." rispose baciando la mentre un groviglio di emozioni lo assaliva, era felice e non era la solita felicità di quando, per esempio, aveva conquistato un pianeta in pochissimo tempo ma era...strana, quasi mai sentita, che fosse questo l'amore? si chiese sicuro del fatto che non avrebbe mai rivelato a nessuno ciò che provava per paura di essere definito troppo sdolcinato.
Dal altro campo anche Taanipu era molto felice, dentro di sé aveva una gioia quasi incontenibile, era felice per la prima volta da quando, tre anni addietro, le era morto il padre che le aveva fatto conoscere le migliore tecniche e dato molti consigli che le si erano rivelati molto utili; era contenta di poter dividere la propria vita con uno come Bardack, era sicura che la voleva non solo per usarla per appagare i suoi bisogni sessuali ma anche perché l'amasse.
Passarono il resto della serata e della nottata intenti a fare dei giochi erotici che gratificò molto entrambi.
"Taanipu, è arrivato il momento di farti mia, di sposarti." comunicò ad un certo punto l'uomo.
"Non vedevo l'ora, dai, prepariamoci." disse rivestendosi.
Dopo che entrambi si ebbero vestiti si diressero verso il dottore dei guerrieri di terza classe a fare il "tatuaggio" a Taanipu come segno che era ufficialmente di qualcuno; per i sayan la lealtà, sia nel combattimento sia nella vita di tutti i giorni, è molto importante e la specie di tatuaggio che viene fatto sulla spalla destra della donna indica che nessuno può stare a letto con lei eccetto suo marito.
Una volta fatto il tatuaggio i due se ne tornarono nell'alloggio di Bardack entrambi felici, non solo avevano trovato il vero amore ma avevano anche compiuto il fatidico passo che ogni sayan doveva compiere prima o poi per poter creare una famiglia, e con essa un'erede.
"Bardack?" chiese la donna a suo marito entrando nella loro casa.
"Sì?"
"Non è meglio se io vado a fare parte di un altra squadra visto quello che c'è fra noi?"
"Assolutamente no, io ti voglio vicina, ti devo proteggere." le rispose abbracciandola , mai avrebbe pensato di dire quelle cose a qualcuno e soprattutto di sentire la necessità e il bisogno di dirle.
"Bardack, mi devi giurare che in missione e negli allenamenti mi tratterai in modo normale e che non mi darai dei favoritismi rispetto agli altri della squadra."
"Certo, guarda che fuori da questa casa io resto sempre il sayan spietato e mi comporterò da tale." annunciò anche se, nel suo cuore sapeva che non avrebbe mai più trattato male Taanipu, adesso era sua e non le avrebbe procurato la minima ferita per paura di farle del male.

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Capitolo 3
*** protezione ***


"Storia partecipante al contest la luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare indetto da Ayumu Okazaki e Himeko Kuruba sul forum di efp"

Nickname su efp: per sempre insieme
Nickname sul forum: sonounsayan2000
Titolo: ho voglia di te
Personaggi: Bardack, Taanipu
Genere: romantico, introspettivo, guerra, erotico
Rating: arancione
Avvertimenti: missing moments
Introduzione: la storia d'amore tra Bardack e Taanipu. Come nascerà l'amore tra i due?
Note dell'autrice: ho deciso di parlare di Bardack e Taanipu in quanto penso che siano dei personaggi molti dolci ma abbastanza sottovalutati anche per la loro poca presenza nel cartone.


3. Protezione

Era già passata una settimana da quando Taanipu e Bardack si erano sposati e avevano cominciato a vivere insieme, ma nessuno lo sapeva o lo aveva notato.
Un giorno, mentre Taanipu si stava sedendo nella navicella monoposto che l'avrebbe portata su il pianeta da conquistare Toma vide il tatuaggio, e senza chiedere l'autore della richiesta del tatuaggio andò da Bardack che stava per partire, anch'esso.
"Te la sei fatta tua, vero?" chiese sorridendo, Toma sapeva che il suo amico si comportava in modo sbarazzino e furtivo quando si trattava di amore ma glielo chiese lo stesso.
"Qualche problema?"
"Era ora che trovassi quella giusta!"
"Ma taci." gli rispose azionando la navicella e partendo per lo spazio lasciando dietro di sé una scia blu.
Dopo alcune ore di viaggio tra i confini dello spazio arrivarono nel pianeta da conquistare.
Bardack uscì dalla sua navicella pacamente, un raggio di uno dei sette soli che aveva il pianeta lo colpì diritto in faccia tanto che fu obbligato a socchiudere gli occhi per il fastidio; si guardò attorno e constatò che doveva essere stato il primo della squadra ad arrivare in quanto non c'era traccia dei suoi compagni. Si alzò in volo per fare un giro di ricognizione e vide che il pianeta era abitato da strani esseri: erano piccoli di statura, al posto delle orecchie avevano due antenne che superavano di gran lunga le dimensioni del corpo. Stava per attaccare il villaggio sotto di lui quando sentì un boato alle sue spalle, si girò in modo lesto per cercare si individuare la causa del rumore e il rilevatore segnò la la presenza di Taanipu.
"Allora è arrivata." pensò volandole incontro sereno, sebbene non la vedeva da solo due ore le mancava, era come se avesse bisogno di lei in modo costante. Bardack atterrò sulla superficie fredda mentre la ragazza usciva dalla navicella.
"Ciao, attendiamo gli altri prima di intraprendere la nostra missione. Oh, la c'è Seripa, riferiremmo a lei che noi andiamo verso ovest mentre lei e Toma verso est." comunicò l'uomo.
"Non hai intenzione di aspettarlo?"
"No, lui è sempre lento." le disse mentre volavano dalla compagna.
"Seripa, tu aspetta qui Toma e quando arriva cominciate la distruzione degli abitanti in direzione est, chiaro?"
"La sai una cosa? Mi fai schifo, metterti con una squaldrina del genere." pronunciò con disprezzo facendo un segno verso Taanipu che, un po' per l'offesa ricevuta e un po' per l'odio che provava nei confronti della ragazza gli si scagliò addosso facendola cadere per terra.
"Come ti permetti?"
"Basta ragazze, non siamo qua per discutere, comunque, Seripa, appena torneremo sul nostro pianeta verrai punita per ciò che hai detto." la informò volando via assieme a Taanipu.
Dopo alcuni minuti i due arrivarono nei pressi di un villaggio.
"Scendiamo e attacchiamolo." ordinò cominciando a perdere quota per atterrare e lasciando che l'aria fredda gli punzecchiasse il viso e gli sventolasse i capelli.
Una volta atteratti cominciarono a lanciare sfere energetiche da ogni parte distruggendo abitazioni, la natura, gli abitanti e tutto ciò che c'era lì attorno. Rasero al suolo circa quattro villaggi quando la resistenza degli abitanti arrivò: gli strani abitanti del pianeta circondarono i due sayan e cominciarono ad attacarli con delle armi simili a pistole che non fecero niente ai due evasori che, con espressione beffarda incrementarono l'aura e fecero volare a parecchi metri di distanza la popolazione uccidendola.
Stavano per spiccare il volo per raggiungere un altro villaggio quando Bardack si accorse che un abitante stava attaccando Taanipu alle spalle con le sue antenne; il corvino scattò subito a difendere la ragazza mettendosi dietro di lei, faccia a faccia con il strano individuo che allungò le sue antenne verso il suo collo, soffocandolo con una stretta molto forte.
Bardack emise un gemito strozzato e cercò di liberarsi dalla stretta con le mani ma non riusciva a muoversi, sentì l'energia calargli improvvisamente e fu lì che capì che l'alieno gli stava risucchiando tutta l'energia; sentì il respiro diminuire, ogni centimetro del suo corpo chiedeva ossigeno, aria.
Prima di chiudere gli occhi per andare nel buio totale vide Taanipu colpire con un Ki-blast l'alieno e poi fu tutto buio.
Si risvegliò che si trovava in una delle vasche rigeneratrici e Taanipu gli era davanti che lo stava guardando attraverso il vetro.
"Bardack, come stai?" le sentì chiedere, provò a parlare ma non ci riuscì e ricadette nel profondo sonno dove si era rintanato fin qualche istante prima.
Vide delle figure nell'oscuritá muoversi quasi stessero ballando, le sagome erano due ma non poteva idenrificarle bene per via del buio che c'era; s'incamminò verso di loro con l'intento di scoprire chi fossero, quando arrivò a una distanza minima il cuore perse un battito: era Taanipu che ballava e si baciava con un altro uomo.
Urlò come mai aveva una urlato prima e aprì gli occhi, si trovava ancora all' interno della vasca e il suo era stato solo un sogno.
Attraverso la vetrata vide sua moglie seduta davanti a lui e aveva gli occhi rossi, segno che non dormiva da tempo o che aveva pianto.
"Come stai?" gli chiese mentre un dottore, spuntato dietro di lei lo faceva uscire dalla vasca.
"Bene."
"Sei stato lì dentro tre giorni." lo informò Taanipu baciandolo.
"Cosa? E il pianeta? Quel stupido alieno?"
"Il pianeta è stato conquistato da Toma e Seripa, io sono restata qui con te."
"Ma l'alieno? Toma e Seripa non possono aver conquistato un pi..."
"Bardack, calmo, l'alieno che ti ha fatto del male era il loro re, il più potente. Gli altri erano deboli." spiegò pazientemente.
"Va bene, andiamo a casa ora, mi è venuta una certa voglia." rispose malizioso.
"Grazie."
"Di cosa?" domandò stupito.
"Di avermi protetta."
"Io ti prottegerò sempre, amore." voleva risponderle ma il suo orgoglio sayan glielo impedì e riuscì solo a dire:"Niente."
Taanipu sorrise e corse nella stanza del marito, le era mancato stare con lui, sentire la sua voce profonda e il respiro sulla sua pelle, gli era mancato tutto di lui.
Si spogliò velocemente, voleva essere sua per l'ennesima volta; gettò la tuta sul pavimento e si diresse verso il marito che era stato ad osservare il suo fisico perfetto ai piedi del letto, lo spogliò piano piano in modo sensuale e cominciò a fargli una sega facendolo gemere di piacere. "Adesso basta, tocca a me." disse l'uomo prendendola sotto di sé e penetrandola. "Dimmi che mi ami Taanipu, dimmi che non mi tradirai mai." le disse quando ebbero finito di fare l'amore.
"Ti amo e non ti tradirò mai, te lo giuro." comunicò appoggiando la testa al petto del marito e accarezandogli una mano. "Tu sei riuscita a cambiarmi, sai?"
"In che senso?" chiese curiosa la ragazza.
"Tu mi hai fatto conoscere emozione mai sentite, è come se avessi preso il mio cuore."
"Non facevo il grande Bardack così sdolcinato." disse per prenderlo in giro anche se era felice delle parole appena sentite.
"Ti conviene non prendermi in giro, ti potrei punire." comunicò eccitandosi.
"Dormi." gli disse ridendo e mettendosi a dormire lasciando il ragazzo eccitato.

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