Con l'amaro in bocca

di Silviax
(/viewuser.php?uid=732395)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Priya, la nuova ***
Capitolo 2: *** Inizio a preoccuparmi ***
Capitolo 3: *** Avrai quello che meriti ***



Capitolo 1
*** Priya, la nuova ***


CAPITOLO 1 - PRIYA, LA NUOVA
 
 
È uno spoiler bello e buono dell’episodio 27 per chi non avesse ancora giocato, scusate ma non ho resistito ahah
Avrei ucciso Priya se fossi stata la dolcetta, quindi riprendo questo episodio dal mio punto di vista. Spero di non essere la sola a pensare queste cose ahah
Non mi ricordo bene i dialoghi, quindi non fate caso se alcuni sono totalmente inventati da me, come anche alcuni pezzi del racconto ahah ho ostruito spontaneamente i pezzi della storia dove la dolcetta parlava del ragazzo che le piace, sarebbe stata troppo lunga ._.
Ci tengo a dire che questa storiella non c’entra nulla con la mia storia vera e propria (che, tra l'altro, dovrei riuscire a pubblicare il prossimo capitolo nella settimana che viene, ma non assicuro nulla><)
Beh, vi auguro una buona lettura:)
***
 
Andavo talmente di fretta quella mattina che mi ero dimenticata di una cosa importante: avrei finalmente conosciuto la nuova alunna del Dolce Amoris.
In quel fine settimana nella mia testa frullavano un sacco di combinazioni sul suo aspetto. Me la immaginavo prima con gli occhi dannatamente azzurri e dei bellissimi capelli mossi e biondi, mentre un secondo dopo con gli occhi marrone intenso ed i capelli lunghi, lisci e neri. Ma non era il suo aspetto a preoccuparmi, avevo più paura del suo carattere. Non sarei riuscita a sopportare un’altra ragazza con gli stessi comportamenti altezzosi di Ambra, le manie di protagonismo di Debrah o la disinvoltura di Laeti.
-Isabelle, hai già incontrato la nuova ragazza?-
Alzai la testa per scrutare la provenienza di quella voce e davanti a me trovai Armin insieme a Iris e Melody.
Ci avevo pensato tutta la settimana eppure quella mattina era l’ultimo dei miei pensieri. Come avevo fatto a dimenticarmene?
-Veramente no, mi sono scordata- rivelai timidamente –andrò a cercarla -
Il mio istinto curioso iniziò a dimenarsi in me, volevo assolutamente conoscerla. Ci avevo pensato tutta la settimana ed ora era arrivato finalmente il fatidico momento di incontrarla.
-Sarà di sicuro con la preside adesso- disse Armin, spiazzandomi
-Già- aggiunse Melody –Tutte le pratiche da compilare-
Non mi importava, dovevo conoscerla ad ogni costo.
-Non mi importa ragazzi, andrò a cercarla e se non la trovo pace- dissi salutandoli con un cenno della mano per poi avventurarmi all’interno del liceo.
Sorpassai il corridoio sbirciando dentro ad ogni classe ma della nuova arrivata non c’era nemmeno l’ombra. Incontrai alcuni ragazzi durante i miei spostamenti da un luogo all’altro e tutti sembravano averla già incontrata. A detta loro gli era sembrata una ragazza carina e gentile ma finché non l’avrei vista con i miei occhi non potevo dare anche io un parere su di lei.
Provai a salire le scale con la speranza di trovarla almeno al piano di sopra ma non c’era nemmeno in aula di scienze. Uscì dalla porta quasi abbattuta, mi sarebbe piaciuto incontrarla prima dell’inizio delle lezioni, eppure sembra dispersa nel nulla.
-Ei piccoletta-
La voce di Kim mi fece sobbalzare, ero troppo immersa nei miei pensieri per preoccuparmi di tutto quello che mi stava intorno.
-Ciao Kim, come stai?-
-Ho passato un week-end abbastanza difficile- mi disse un po’ abbattuta
-Che ti succede?- chiesi titubante, leggevo nei suoi occhi una leggera tristezza
-Nulla di cui preoccuparti, passerà con un’altra giornata qui al liceo-
Non avevo mai visto Kim così abbattuta, le doveva essere per forza successo qualcosa. Lei era sempre così motivata e arzilla e vederla in quello stato mi metteva addosso un po’ di disagio.
-Scusatemi-
Ci voltammo tutte e due all’udire di quella voce sconosciuta, chi poteva essere?
-Scusate se vi disturbo, ma mi sono persa-
Compare all’improvviso davanti a noi una bellissima ragazza con alcuni tratti orientali. Possedeva due tatuaggi fatti con l’henné sulle mani, dei lunghi capelli castani e gli occhi dello stesso colore del ghiaccio.
Avevo trovato la nuova arrivata.
O meglio, era lei ad aver trovato me.
-Mi chiamo Priya-
Priya. Me ne ricordò.
-Io sono Isabelle- mi presentai cercando di sembrare il più gentile possibile –e lei è Kim-
-Sto cercando l’aula B, ho lezione di geografia alla prima ora-
Sarà in classe con noi, fantastico.
-Sei in classe con noi allora- esordì Kim, il suo malumore era passato –sei stressata per il tuo primo giorno?-
-Veramente no. Mi capita spesso di cambiare scuola, ormai sono abituata- disse con un sorriso a trentadue denti, anche quello era perfetto
-E da dove vieni?- chiesi
-Beh, è complicato- mi rispose, facendo riapparire il sorriso sul suo volto
È complicato.
Da ora dire da dove si viene è complicato, fantastico.
Il suono della campanella si diffuse in tutto liceo raggiungendo anche le nostre orecchie, era arrivata l’ora di entrare in aula.
Anche se Priya aveva l’aria simpatica dovevo starci comunque attenta, le apparenze ingannano. Avevo pensato la stessa cosa riguardo al comportamento di Debrah ed infatti poi si è rivelata solamente una farsa la sua.
Appena mettiamo piede in classe ogni persona presente in quell’aula ha iniziato a fissarci, non tanto per me o per Kim ma perché eravamo in compagnia della nuova arrivata. La tanto attesa Priya.
Kim ed io siamo andate a sederci ai nostri rispettivi posti lasciando Priya nelle mani del professor Faraize. Dopo una loquace presentazione da parte sua ci ha lasciato del tempo per porle alcune domande ed io colgo l’occasione per riproporle la domanda che le avevo fatto poco tempo prima: da dove veniva.


 
***
Per ora pensavo di pubblicare solamente questo pezzo, il prossimo lo pubblicherò domani. Ho finalmente trovato un po’ di tempo per me e pensavo di dedicarmi anche all’altra storia.
Un bacio. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Inizio a preoccuparmi ***


CAPITOLO 2 - INIZIO A PREOCCUPARMI

La sua risposta fu qualcosa che attirò l’attenzione di tutti: è nata in India ma poi ha iniziato a viaggiare e spostarsi da un posto all’altro a causa del lavoro del padre. Prima di venire qui in Francia era in Polinesia per quattro mesi e prima ancora era a Tokyo. Dopo la sua presentazione si susseguirono alcune domande da parte di noi studenti al quale lei rispose sempre educatamente.
Stava attirando l’attenzione di tutti.
Quando Faraize capì che era arrivato il momento di iniziare la lezione iniziò a parlare di qualcosa che riguardava l’Unione Europea, ma la mia testa non stava seguendo la lezione in quel momento perché era occupata a voler capire qualcosa di più su questa Priya.
Quando rispose perfettamente anche alla domanda posta dal professor Faraize iniziai a preoccuparmi. Quella ragazza sapeva troppe cose, aveva girato il mondo ed era anche una bella ragazza. Stavo iniziando ad avere paura e iniziai a trovare fondate le mie deduzioni quando la vidi in compagnia di tutti i ragazzi del liceo.
 
Il primo è stato Nathaniel.
Quella mattina mi svegliai presto e decisi di andare a ripassare un po’ nella biblioteca della scuola, i miei voti non erano decisamente alti ed era arrivata l’ora di darmi una svegliata e fare qualcosa prima che finisse l’anno scolastico. Quando arrivai a scuola trovai Violet fuori dal cancello dell’istituto, era un po’ impaurita e teneva dei fogli in mano.
-Violet, che ci fai qui a quest’ora?-
-Volevo parlare con la Delanay. Credo si sia sbagliata a darmi il voto-
-Ah si?- chiesi sorpresa –Vai a parlarci allora-
-Ho un po’ paura ma credo che lo farò- mi disse poi sorridendomi leggermente
Ripresi la mia camminata verso la biblioteca scolastica. Una volta entrata cercai qualche libro riguardante gli argomenti che mi servivano fino a quando non colsi da dietro uno scaffale due figure: una maschile e una femminile. Stropicciai un po’ gli occhi incredula ma poi realizzai che erano veramente Nathaniel e Priya. Erano concentrati in una discussione sui libri e non si accorsero della mia presenza, chiusi la bocca ed iniziai ad ascoltare quello che avevano da dirsi. Sembravano così intimi che quasi non riuscivo a credere a quello che stavo sentendo, in un giorno era successo tutto questo, non mi sembrava possibile. Con Nathaniel è davvero difficile essere complici in questo modo e lei c’era riuscita, spero solo che lo charme di Priya non contagi tutti i ragazzi del liceo. Di Nathaniel non mi importava molto, l’avevo sempre trovato troppo perfettino per i miei gusti eppure avevo paura che anche gli altri ragazzi cedessero di fronte a quella ragazza.
Quando i due se ne uscirono da quel luogo così pieno di sapere mi diressi anche io verso l’aula, avevo lezione di scienze. Appena tutti gli studenti entrarono nella classe e si sedettero al loro banco la Delanay prese la palla al balzo con la storia della nuova arrivata per fare alcuni cambiamenti sui binomi: spostò Armin con Charlotte e lasciò Priya nelle mani di Ambra.
Durante l’esperimento Ambra ne fece una delle sue, facendo cadere una boccetta. La preoccupazione si fece chiara sugli sguardi di tutti visti i precedenti, ma quella volta non successe nulla. Priya salvò Ambra dall’imminente sgridata della professoressa che non tardò ad arrivare ma che, dopo un controllo, fu costretta a scusarsi in quanto era colpa del fornello difettoso. Il resto della lezione passò tranquillo e quando misi piede fuori dall’aula dopo la sua fine che capì che Priya piaceva a tutti: anche Ambra voleva averla nel suo gruppo.
 
Poi toccò a Lysandro.
Durante la pausa entrai in un’aula in compagnia di Rosalya. Stavamo parlando tranquillamente di cose nostre quando improvvisamente sbuca Lysandro da dietro la porta annunciando che aveva perso per l’ennesima volta il suo quaderno. Mi offrì ad aiutarlo e così iniziai a girovagare per il liceo alla ricerca di quel blocco che veniva costantemente perso. Girai ogni stanza del Dolce Amoris ma del suo quaderno non c’era nemmeno l’ombra così decisi di andare a cercare Lysandro per avvisarlo che non ero riuscita ad aiutarlo nella sua ricerca ma lo trovai in compagnia di Priya.
Le stava ridando lei il suo quaderno mentre Lysandro, un po’ impaurito, chiedeva dove l’avesse trovarlo.
-L’ho trovato in biblioteca- disse con il suo sorriso perennemente stampato in faccia –Non preoccuparti, non l’ho letto. Ho chiesto un po’ in giro di chi era e poi Castiel mi ha detto che era tuo-
-Grazie l’ho cercato dappertutto-
Dopo aver raccolto i ringraziamenti Priya si allontanò e finalmente Lysandro mi notò, ero poco distante da loro. Mi sorrise e poi con molta nonchalance mi disse che aveva trovato qualcuno che mi rimpiazzasse.
Il mio cuore perse quasi un battito a sentire quelle parole da parte sua. Lysandro è sempre stato così gentile con me e ora sentirmi dire che ero stata rimpiazzata da una che conosceva da un giorno era troppo.
 
Si aggiunse anche Kentin.
Avevo bisogno di un po’ d’aria e così scesi le scale per dirigermi in cortile ma sentì chiudersi la porta del seminterrato e andai a controllare chi era entrato. Dentro trovai Kentin quasi disperato che continuava a girare per tutta la stanza.
-Isabelle, sei tu?- mi chiese strizzando gli occhi mentre puntava lo sguardo su di me –Ho perso una lente a contatto e l’altra mi è caduta nel lavandino. Solo che non voglio rimettere gli occhiali-
-Dai Kentin- dissi, cercando di calmarlo –Non è la fine nel mondo, starai bene lo stesso-
-Tu non capisci-
Il modo in cui mi rispose mi fece quasi fare un passo indietro, non mi aveva mai trattato così –No, non capisco- dissi, infine, prima di andarmene
Andai in giardino per respirare un po’ di aria pulita e quando entrai rimasi di sasso: Priya aveva convinto Kentin a mettere gli occhiali e lo stava pure aiutando a indossarli. Non aveva voluto ascoltare me che mi conosceva da tanti anni e si era fatto abbindolare da una ragazza che conosceva da un giorno a malapena.
 
Questa Priya sta esagerando.


 
***
Il prossimo capitolo, nonchè quello finale, arriverà domani nel tardo pomeriggio:)
Un bacione:)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Avrai quello che meriti ***


CAPITOLO 3 - AVRAI QUELLO CHE MERITI
 
Mi dirigo verso la palestra, la lezione di ginnastica sarebbe iniziata a momenti ma non avevo nessuna voglia di partecipare, così sono rimasta in disparte e ho guardato i miei compagni mentre giocavano a pallavolo.
Alla fine della lezione Boris mi blocca in palestra con la scusa di riordinare il materiale ma sfortunatamente Priya era poco distanza da me e le è stata chiesta la medesima cosa da Boris. Ci siamo messe a riordinare le cose insieme ma l’atmosfera era piuttosto tesa, soprattutto da parte mia. Quando tutto il resto fu in ordine rimase solamente da tirare giù e mettere a posto la rete di pallavolo.
-Ecco, resta solo la rete da sistemare. Posso farlo anche da sola- annunciò lei con l’ennesimo sorriso in faccia
-Non ce n’è motivo, ti aiuto- replicai subito
Perché non la smetteva di fare la ragazza modello? Sarei riuscita a smontarla anche da sola.
Mi avvertì di non tirare troppo la rete visto che dalla sua parte c’era un nodo e non ebbi la forza di non sospirare. Tenevo la rete in modo che non cadesse ma ad un certo punto abbiamo sentito un forte rumore e ci siamo ritrovate tutte e due con metà della rete in mano. Il nostro sguardo stupito venne subito scambiato con uno agitato così decidemmo entrambe di andare al bazar a comprare una rete nuova prima che qualcuno si accorgesse di quello che era accaduto.
Una volta fuori dalla scuola ci siamo dirette in fretta e furia al bazar e, dopo esserci accordate a pagare metà ciascuno il prezzo della rete, abbiamo fatto ritorno al liceo. Quando siamo rientrate in palestra abbiamo messo la rete al suo posto e poi tutte e siamo uscite.
Iniziai a girare per i corridoi fino a quando, passando davanti all’aula B, sentii la voce di Ambra e delle sue amiche così mi avvicinai per sentire meglio quello che stavano dicendo.
Stavano parlando di Priya.
Priya non era voluta entrare nel loro gruppo e allora Ambra voleva ad ogni costo vendicarsi, ma non sapeva ancora come. Ad un certo punto però si accorse della mia presenza
-Non è perché ho preso di mira la nuova arrivata che mi dimentico di me- mi annunciò all’improvviso
Ero costretta ad uscire dal mio nascondiglio dietro la porta –Si è rifiutata di entrare a far parte del nostro gruppo-
-Per farvi portare le borse o darvi qualche spicciolo per il pranzo?- dissi, per poi andarmene via subito dopo
Avrei dovuto avvisare Priya del piano di Ambra, ma non ero totalmente sicura di volerglielo dire veramente.
Trovai Priya in aula A, intenta a scrivere qualcosa. Mi raccontò che stava scrivendo un romanzo su tutti i viaggi che aveva fatto ma all’improvvisò Armin entrò dalla porta con gli occhi fissi sulla sua consolle, Priya lo guardava incuriosita.
Priya iniziò a chiedergli perché passasse tutto il tempo sui videogame ed Armin si iniziò ad alterare un po’ rispondendole che non tutti avevano la fortuna di girare il mondo come lei.
Forse qualcuno che non adorasse Priya c’era.
Quando Priya chiese se voleva essere adottato dalla loro famiglia Armin si irrigidì di colpo avvisandola che lui era stato adottato veramente. Sia io che Priya ci rimanemmo di sasso, nemmeno io sapevo che era stato adottato. Presi le difese di Armin ed per un attimo attaccai Priya ma prima che lei potesse replicare il nerd scoppiò a ridere informandoci che lui viveva la cosa benissimo. Priya lo spinse delicatamente mentre Armin si mise a ridere per la seconda volta.
Mi sbagliavo, anche Armin la adorava.
 
Il giorno tornai a scuola di malumore e durante la fine delle lezioni incontrai Nathaniel e scoprii che era preoccupato per il comportamento di Ambra, a detta sua aveva la solita faccia di una che ne stava per combinare una delle sue. Feci finta di non saperne nulla eppure sapevo benissimo che Ambra stava tramando qualcosa.
Nel corridoio vidi Priya intenda a cercare qualcosa nel suo armadietto quando ad un tratto compare Ambra dietro di lei con in mano un paio di forbici. Sapevo che ce l’aveva con lei ma non pensavo avrebbe osato così tanto. Guardai la scena in silenzio e Priya si girò appena in tempo per bloccare Ambra.
Dopo un prese litigio tra le due la situazione di capovolse inaspettatamente: alla fine fu Priya a tagliare una ciocca di capelli ad Ambra. Dopo qualche insulto rivolto alla nuova arrivata Ambra corse in bagno per constatare il danno.
 
Castiel fu l’ultimo, ma il più doloroso.
All’improvviso apparse Castiel che si complimentò con Priya per quello che aveva fatto alla reginetta della scuola. Subito dopo quel complimento ne seguirono molti altri da parte sua. Non riuscivo a riconoscere Castiel ma soprattutto non capivo perché continuava a farle complimenti.
Il suono della campanella interruppe le loro chiacchiere e, insieme, uscimmo dalla scuola. Annunciai che sarei andata nella direzione opposta alla loro e tutti e due presero l’altra strada fregandosene di me. Era riuscita a mettersi in tasca anche Castiel. Avrei sopportato tutti i ragazzi con lei ma non il rosso.
Quando tornai a casa impugnai il telefono e composi il numero di Ambra –Ascolta Ambra- dissi sogghignando –forse potrei aiutarti a mettere a tacere la nuova arrivata-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3240385