The Prophet

di GraceJackson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dicembre 2008 ***
Capitolo 2: *** Dicembre 2015 ***



Capitolo 1
*** Dicembre 2008 ***


Dicembre 2008
Ho 18 anni mi sento vuoto a tratti, non nel posto giusto, mi manca qualcosa ma non so cosa. Per questo a volte mi isolo nei miei pensieri scrutando il cielo, che sia di giorno o di notte. Eppure dovrei essere soddisfatto, frequento l'ultimo anno di scuola superiore, ho molti amici, una ragazza stupenda e un lavoro come cameriere nel weekend. Nonostante questo io credo di avere bisogno di fare qualcosa in più. 
< Terra chiama Marcus, ci sei? > le parole del mio amico Ronald mi riportano alla realtà, è sabato sera siamo usciti tutti insieme dopo i nostri turni di lavoro, sono le 2:30 siamo in locale ma è ora di andare, il giorno dopo lavoriamo tutti e tre. < Sarà di nuovo nel suo paranoico universo mentale a menarsela sul fatto che lui è qualcosa di più e dovrebbe fare di più, il solito. > eccolo il terzo amico Jan. < Ma smettila, ve lo ripeto io a volte sento che non sono nel posto giusto, come adesso che dovrei essere a letto perché domani devo andare a lavoro, quindi andiamo a casa. >. ~cambio del tempo di narrazione~
Ottenuto l'ok di tutti uscimmo e ci dirigemmo alle nostre auto, avevo ottenuto la patente da un mese, salutai tutti e partii verso casa, il locale non distava molto, di solito con 30 minuti ero a casa. 
Lungo la strada all'improvviso inizio a piovere violentemente, così accostai mettendo le quattro frecce e decisi di aspettare che rallentasse o smettesse, ma poi iniziarono a cadere fulmini sulla strada difronte alla mia auto,cadevano sempre più vicini. Due. Tre. Due. Cinque fulmini caddero insieme e tutte le luci del viale si spensero a quel punto stavo letteralmente morendo dalla paura. Ci fu un attimo di silenzio in cui tirai un sospiro di sollievo poi... Cadde l'ultimo gigantesco fulmine che c'entro l'auto con me dentro facendo saltare tutto e io fui colpito da un altro fulmine mentre volavo fuori dall'abitacolo. Persi i sensi. Poi senti delle voci e provai ad aprire gli occhi ma ero troppo frastornato, le voci erano ovattate e riuscì solamente ad aprire leggermente l'occhio destro. Era tutto bianco per quel che riuscivo a vedere e vicino a me c'erano due ombre. < Lui dovrebbe essere il Prophet?? > era una voce possente e determinata, < Stia calmo Anziano, la scelta non spetta a noi, però devo dire che ha sorpreso anche me, più che altro come mai un ragazzino. > questa invece era femminile ed era leggermente più aggraziata.
< Siamo rovinati!! Ok che abbiamo ancora molto tempo, ma perché lui per la quinta generazione?? > di nuovo la voce maschile che ricevette una risposta sempre dalla voce femminile < Si calmi, ancora nn è detto che sia lui il Prophet, appena si sveglierà lo sapremo, eheh > quel l'ultima risata era fresca ma allo stesso tempo mi fece preoccupare ma ero talmente stanco che svenni di nuovo.
Angolo Autore: salve, allora è la mia prima storia spero che la leggiate e soprattutto che vi piaccia. Cercherò di aggiornare spesso, nn so ogni quanto riuscirò a farlo con costanza perché il mio vero lavoro occupa gran parte della mia vita(faccio il cuoco, quindi passo tra le 12 e 15 ore al giorno a lavoro)ma spero di riuscire a fare del mio meglio...
Parlando della storia, questo capito è un po così, abbastanza noiosetto soprattutto perché tranne il finale non succede niente e anche lì non è che mi sono sprecato chissà quanto, purtroppo anche il prossimo sarà più o meno così, ma siamo solo all'inizio ;) al prossimo capitolo, ciaooooo
 

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Capitolo 2
*** Dicembre 2015 ***


Dicembre 2015 "Ti daremo un periodo di pausa, te lo sei meritato" hanno detto così e mi hanno fatto sparire, non credevo che mi avrebbero mandato qui. Ero difronte al bar del padre del mio vecchio amico Ronald, entrai e lo vidi al bancone era completamente differente: era più alto, barba curatissima e aveva le braccia leggermente toniche. Era Indaffarato con molti clienti, poi alzò lo sguardo per la salutare anche il nuovo cliente entrato(io) e rimase a fissarmi facendo cadere la tazzina che aveva in mano. Pensavo che era difficile che mi riconoscesse subito, ero cambiato anch'io: capelli lunghi, barba incolta, alto il doppio di prima. Alzai una mano e dissi: < Ciao, quanto tempo è passato?? Io non so di preciso quanto tempo sono stato assente, ti trovo in gran forma, posso avere un caffè?? > ero preoccupato sul serio, non sapevo veramente quanto tempo ero stato via. Lui corrugò la fronte poi inizio ad avvicinarsi e poi disse < Non sai quanto tempo è passato?? Ma com'è possibile? Cazzo!! Sette, dico sette anni che sei sparito nel nulla, siamo impazziti, ti abbiamo cercato ovunque, i tuoi hanno fatto di tutto fino a perdere le speranze dopo tre anni e dichiararti morto. > concluse con gli occhi che stava per piangere così lo abbracciai chiedendogli scusa, poi gli spiegai che ero finito in posto sicuro e che non mi avevano fatto del male, non potevo raccontargli tutto, non ancora e che a tempo debito avrebbe saputo tutto. Poi gli chiesi anche il favore di non spargere la voce, doveva rimane segreto il fatto che ero vivo e che ero lì, era meglio se per molti io rimanevo morto. Poi lo salutai dicendo che andavo dai miei. Arrivato a casa trovai i miei intenti scaricare la spesa, mi videro e a mia madre stava per venire qualcosa, poi la feci riprendere ed entrammo in casa, spiegai loro tutto ciò che mi era possibile, poi mi madre mi abbracciò e da sopra la maglia senti le cicatrici sulla schiena e mi guardò cercando risposte, ma gli dissi solo che era tutto ok, prima o poi anche loro avrebbero saputo tutto ma ora non mi era permesso parlare. Era primo pomeriggio quando sentii arrivare un'auto, uscendo capii che era Ronald che portava anche dei vecchi amici, tutti mi salutarono con abbracci e pianti, poi Ronald cercava di dirmi perché la mia ex non c'era ma lo fermai spiegandogli che già sapevo tutto e che io ora ero felice. Stavano per entrare tutti in casa quando invece uscirono anche i miei tenendo la testa alzata verso il cielo < Lo stanno mostrando su tutti Tg in diretta, ma cos'è?? > chiese mia madre. Non era possibile, un mostro della razza dei draghi, per le dimensioni forse un cucciolo, era rosso e volava guardandosi intorno, abbastanza distante c'era un elicottero con dentro un cameraman, mentre da dietro molto in lontananza c'era un aereo dell'esercito probabilmente pronto a fare fuoco, ma già sapevo che sarebbe stato inutile. Ma com'era possibile che tutti lo vedevano e non lo scambiavano per qualcos'altro?? < Tutti quanti lo vedete bene?? > tutti i guardarono e annuirono. L'aereo militare si spostò di lato e inizio a sparare, il drago sentì a malapena i proiettili, si girò verso l'aereo e soffio dalle narici, una brezza leggera e glaciale si deposito sui motori di destra dell'aereo che inizio a destabilizzarsi e perdere leggermente quota ma continuo a sparare. Dovevo intervenire altrimenti l'aereo sarebbe precipitato nel centro città e avrebbe fatto una strage, ma ancor di più volevo sapere perché era qui, perché lo vedevano e chi lo mandava. Camminai andando davanti a tutti i miei amici e i miei, mi girai verso di loro e dissi: < Scusate, vi avevo detto che prima o poi vi avrei raccontato tutto, ma non volevo che succedesse così, cercate di perdonarmi, dopo vi spiegherò tutto. > conclusi voltandomi e gridando: < Ehi tu!! >> il drago si voltò, verso di me, era impossibile che mi aveva sentito sicuramente era dovuto al fatto che avevo iniziato a rilasciare energia < Sai che vuol dire in pausa?? Questi dovevano essere giorni di riposo, invece arrivi tu e mi tocca lavorare. > conclusi sbuffando, < Tu sei LUI, sei il Prophet. > ringhiò il drago. Io lo guardai e feci qualche passo in avanti < Armatura base Lv3 > dissi riscoprendomi di luce per attivare l'armatura, una veste bianca con cinta e due fasce sulle spalle rosse, una spada sul fianco destro e sulla schiena la cassa media d'Avorio chiusa, scarpe simili a quelle di Aladino bianche, ai polsi due fasce d'argento. Saltai in aria e mi avvicinai all'aereo, il drago sbuffo di nuovo cercando di colpire l'altro motore dell'aereo ma lo precedetti e con polso destro scacciai la nube, si era formata una leggera patina di ghiaccio sul mio pugno destro, per un po' nn l'avrei potuto usare. Con la mano sinistra mi appoggia al motore congelato dell'aereo iniziando a emanare calore, mi sarei giocato il bracciale ma poco importava, il drago era un cucciolo mi bastava la spada e la cassa. < Come possono vederti?? La barriera come l'hai superata?? Chi ti manda?? > chiesi al drago, < Ah, Ahahah, Prophet sembri molto agitato, risponderò alle tue domande ma prima voglio ammazzare un po' di umani. > concluse il drago voltandosi verso l'elicottero del Tg e ruggendo un getto di ghiaccio affilato, la mia mossa fu rapida, avevo appena finito di scongelare il motore e riavviarlo con una spinta delle pale, presi l'aereo militare e lo lanciai dritto in modo che il piloto potesse tenere il controllo, poi mi materializzai sotto l'elicottero tirandolo in basso e poi lanciandolo verso il mare in mondo che atterrasse in acqua. Afferrai il drago per un ala estrassi la spada e gli puntai la lama dritta sul cuore. < Allora le risposte che voglio avere, dove sono? Hai poco per rispondere poi ti mando a casa. > dissi guardandolo negli occhi. < Ah, mi vedono perché ormai la barriera non può fare più niente, la barriera sta per crollare definitivamente è già piena di falle, chi mi manda lo consci bene e presto farà la sua vera mossa, e non potrai fare niente per fermarlo ahahahahaha. > a quel punto conficcai la spada nel cuore del drago e la trascinai verso il basso squartandolo a metà, poi presi velocemente la cassa dalle spalle e l'aprii ma era vuota < Che significa questo?? Dove sono le porte dell'inferno?? Perché tu non vieni recuperato? > chiesi al drago che aveva un sorriso stampato in faccia. < Ahahah, la prima mossa vedo che l'ha già fatta, ed è stata letteralmente un successo, a definitivamente bloccato i cancelli degli inferi è sicuramente ucciso il Mietitore, Ahahah, ora mi richiamerà. La mia missione era solo tenerti occupato e non percepire il problema. > concluse il drago soffiando dalla bocca questa volta dei sottili coltelli di ghiaccio che mi colpirono ovunque, prima di sparire in una nube di fumo verde. Era successo tutto insieme, la notizia della barriera è quella dei cancelli con la presunta morte del Mietitore, no impossibile l'avevo conosciuto anni prima ed era impossibile che era morto senza combattere o così facilmente; più c'era da spiegare il tutto ad amici e genitori. Scesi a terra e mentre toccai terra mi riavvolsi di luce per tornare ad essere vestito normale e mi accorsi che avevo ancora qualche ghiacciolo infilato su braccia e gambe li tirai via. Tutti loro mi guardavano stupiti, io li guardai e sorrisi, cercai di spiegare velocemente chi ero e cosa avevo fatto durante la mia assenza ma senza entrare troppo nei dettagli, poi dissi loro che probabilmente a breve avrebbero visto molti più esseri strani in quanto la barriera stava crollando, però non avrebbero dovuto temere nessuno perché era da tempo che non c'era più nessun segno di aggressività tra le razze, spiegai quel che mi aveva detto il drago e dissi che dovevo andare a controllare che tutto fosse a posto e che se c'erano problemi avrei risolto tutto io d'altronde era il mio destino. Mentre finivo di parlare, la mia testa vagava tra mille pensieri, volevo correre all'Origine del Mondo per controllare se lei era al sicuro. Finito di parlare con loro mi stavo già preparando a salutarli per partire quando la terra iniziò a tremare, percepii che non era solo nella mia città ma tutto il pianeta, poi l'intero celo inizio a frammentarsi. Gridai a tutti di correre al riparo poi alcuni pezzi di cielo si aprirono e ogni buco sparso per l'intero pianeta mostrava dall'altra parte uno scenario diverso. Poi affianco a me l'aria si increspò e si aprì un passaggio dimensionale, dall'altra parte vidi l'Origine stavo per attraversarlo quando invece uscì lei che mi saltò addosso e disse < Avevo paura che ti fosse successo qualcosa, hanno ucciso l'Anziano e io sono leggermente ferita, hanno distrutto la barriera e sono in procinto di dare il via ad un invasione, al loro comando c'è... > la fermai baciandola, volevo sapere chi era il pazzo che aveva creato tanto caos e che aveva ucciso il vecchio ma non vedevo l'ora di vederla e di sapere che stava bene, gli afferrai i fianchi e la ricoprii di energia per guarirla dalle ferite e donargli energia. < Ti amo, sono felice che tu sia viva, voglio saperti al sicuro, quindi ora andrò a sistemare la questione. > Angolo autore: allora chiedo scusa per il ritardo, ma, avevo scritto già questo capitolo solo che dopo rileggendo, faceva pena così l'ho cestinato e ho ricreato questo, che fa altrettanto pena (asd), passando alla storia c'è stato un timeskip che ho però velocizzato nella parte riunione, perché altrimenti uscivano fuori discorsi inutili. Scopriamo alcune cose, ma non tutte, nel prossimo sapremo altre cose?? Vedremo, intanto chi è lei?? Chi c'è dietro a tutto questo?? E cos'è esattamente un Prophet?? Il Mietitore è morto?? Seguitemi se vi ho incuriosito... Al prossimo cap sperando di postarlo il prima possibile, ciao

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