London city.

di Flavia_Fiore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** Introduzione. ***
Capitolo 3: *** L'idiota. ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***


Primo giugno. Primo giorno di vacanze. Finalmente. Quest'anno scolastico non è stato uno dei miei migliori, ma non perché non ho messo abbastanza impegno nello studio, anzi, mi sono impegnata come non mai, ma per i nuovi professori che mi sono ritrovata in classe, che tutto ma proprio tutto possono essere tranne che professori. Fortunatamente (per loro) sono stata promossa ed adesso mi aspettava un lungo e meraviglioso viaggio per London city! Questa però non è una vera e proprio vacanza.. Lì vado a "perfezionare" la cosa che amo più al mondo: LA DANZA. L'anno scorso infatti fui ammessa ad un importante scuola inglese "dance institute". Ma a proposito, non mi sono ancora presentata. Io sono Flavia Fiore, ho 18 anni e sono italiana, precisamente di Napoli. Sono una ragazza solare e sfacciata, una di quelle schiette, che non ha peli sulla lingua. Inoltre sono bionda, occhi di un insignificante marrone, alta e ne magra ne grassa, insomma con le forme al punto giusto. Io amo ballare e sono una scrittrice di testi di canzoni, infatti ne ho alcuni niente male davvero.Veniamo a noi, in questo momento sto preparando la valigia perché fra meno di 8 ore sarei dovuta partire. Non ho molti amici qui perciò l'ho detto solo ai miei due migliori amici: Nello e Francesca. Mi mancheranno troppo, ma ci vedremo domani prima che parta. All' improvviso sento i miei genitori chiamarmi dal piano di sotto per informarmi della cena pronta. Dalla fame scendo dimenandomi per le scale e mangio tutto più in fretta possibile per poi sorbirmi le stupide raccomandazioni di mio padre che sono tipo:" non dare conto ai ragazzi sull'aereo", "non dare conto ai ragazzi quando arriverai all'aeroporto di Londra", "non dare confidenza ai ragazzi a Londra" e le altre cazzate che spara troppo spesso per i miei gusti. Subito dopo corro in camera mia, imposto la sveglia e cerco almeno di riposare un po', sapete com'è L' EMOZIONE È DAVVERO TROPPA.

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Capitolo 2
*** Introduzione. ***


Primo giugno. Primo giorno di vacanze. Finalmente. Quest'anno scolastico non è stato uno dei miei migliori, ma non perché non ho messo abbastanza impegno nello studio, anzi, mi sono impegnata come non mai, ma per i nuovi professori che mi sono ritrovata in classe, che tutto ma proprio tutto possono essere tranne che professori. Fortunatamente (per loro) sono stata promossa ed adesso mi aspettava un lungo e meraviglioso viaggio per London city! Questa però non è una vera e proprio vacanza.. Lì vado a "perfezionare" la cosa che amo più al mondo: LA DANZA. L'anno scorso infatti fui ammessa ad un importante scuola inglese "dance institute". Ma a proposito, non mi sono ancora presentata. Io sono Flavia Fiore, ho 18 anni e sono italiana, precisamente di Napoli. Sono una ragazza solare e sfacciata, una di quelle schiette, che non ha peli sulla lingua. Inoltre sono bionda, occhi di un insignificante marrone, alta e ne magra ne grassa, insomma con le forme al punto giusto. Io amo ballare e sono una scrittrice di testi di canzoni, infatti ne ho alcuni niente male davvero. Veniamo a noi, in questo momento sto preparando la valigia perché fra meno di 8 ore sarei dovuta partire. Non ho molti amici qui perciò l'ho detto solo ai miei due migliori amici: Nello e Francesca. Mi mancheranno troppo, ma ci vedremo domani prima che parta.All' improvviso sento i miei genitori chiamarmi dal piano di sotto per informarmi della cena pronta. Dalla fame scendo dimenandomi per le scale e mangio tutto più in fretta possibile per poi sorbirmi le stupide raccomandazioni di mio padre che sono tipo:" non dare conto ai ragazzi sull'aereo", "non dare conto ai ragazzi quando arriverai all'aeroporto di Londra", "non dare confidenza ai ragazzi a Londra" e le altre cazzate che spara troppo spesso per i miei gusti. Subito dopo corro in camera mia, imposto la sveglia e cerco almeno di riposare un po', sapete com'è L' EMOZIONE È DAVVERO TROPPA.

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Capitolo 3
*** L'idiota. ***


Il suono assordante della sveglia mi fa capire che ora di alzarsi e prepararsi per partire.mi preparo più in fretta possibile dato che, sono in ritardo. Indosso un paio di pantaloncini di jeans a vita alta e una T-shirt bianca corta. Più in fretta possibile mi lavo e mi preparo e mio padre mi aiuti ascendere in giardino le mie cose. Alle aeroporto mi accompagnano i miei e prima di lasciarmi andare mi fanno, come sempre, le ultime raccomandazioni mi abbracciano. Li incontro anche i miei due amici che corrono verso di me piangendo saltandomi letteralmente addosso. . disse Francesca con tono prima malizioso e poi subito dopo intristito. disse Francesca con tono prima malizioso e poi subito dopo intristito. dissi scherzando. dico riferendomi a Nello. < mhh vedi chi parla, la stronza più bona della scuola. Senti vedi di tornare sana e salva.. Possibilmente senza gravidanze..>. Dice serio, ma si capisce che sta scherzando. dico assecondandolo. All'improvviso sento annunciare il mio volo, così abbraccio i miei amici e dico Loro con le lacrime agli occhi ricambiarono il mio abbraccio e mi lasciarono andare. Dopo ore di varie code di persone finalmente riesco a salire su un fottutissimo aereo e, dopo le indicazioni delle hostess, l'aereo parte.Dopo alcune ore arrivo e scendo dall'aereo . "Cavolo, l'aeroporto è gigantesco, dove posso chiedere indicazioni per uscire di qui!?". Camminando vedo quattro ragazzi con dei buffi cappellini e, non vedendo nessun altro in giro decido di chiedere al loro alcune informazioni. Mi avvicino a quello un po' strano che ha alcuni ricci che gli escono dal cappello. Lui appena mi vede sbuffa e prende di scatto la mia guida turistica. dico spontaneamente e prendo di scatto la mia unica fonte di salvezza in quel momento: la guida. mi chiede con quel tono di superiorità che mi faceva venire qualcosa di nervoso. Io rimango un secondo con la bocca e con gli occhi spalancati e, con tutta l'acidità possibile rispondo dicendo:< E tu vuoi un calcio dove so io o il mio solito ceffone?> detto questo mi guarda stranite e continua senza farlo ribattere dicendo:< adesso levati dalle palle, che ho da fare.> subito cammino lontana da lui. "Ma come è possibile che al giorno d'oggi esistono ancora persone così!? Si crede di essere un re per caso?". Continuo a pensare arrabbiata per il fatto accaduto prima e senza neanche accorgermene mi trovo davanti riuscita. . Dico ad alta voce senza riuscire a mantenermi. Era tutto meraviglioso e così pulito e civile. Un vero spettacolo, ed ero sola lui all'uscita dell'aeroporto!!. Dopo vari sbagli e varie indicazioni (sì, sono un po' imbranata) riesco a trovare l'appartamento in cui dovevo abitare in questo periodo. Dovevo condividerlo con una ragazza di più o meno la metà e di cui non sapevo niente altro. Busso al citofono e senza neanche che rispondessi, una ragazza bellissima viene ad aprirmi la porta. È molto bella ed alta e appena mi vede mi stringe forte la mano ed inizia parlare a raffica. la interrompo bruscamente mettendole le mani sul viso. < frena, frena, frena pappagallina> dissi con un sopracciglio inarcato. annuisco e lei mi segue quasi incantata. Poi scoppia ridere e si scusa con me. < scusa davvero ahaha, è Che io ho sempre vissuto da sola, e condividere questo appartamento con una ragazza e per me è una cosa pazzesca!> dici ridendo come un ebete. Dopo questa breve parentesi ci sediamo e parliamo un po' di noi: sui nostri amici, sul nostro futuro, sul perché mi trovo lì a Londra, sulla mia passione per la danza e su nostri gusti musicali. Sono rimasta colpita su una cosa in particolare che mi ha detto, cioè che felicemente fidanzata con un cantante che fa parte di un gruppo di nome "one direction". Mi disse anche che finalmente quel gruppo era ritornato a Londra dopo un tour molto lungo e che un giorno di quelli mi avrebbe fatto conoscere il suo ragazzo e i suoi tre amici. Non so il perché ma collegai quel ragazzo idiota riccio a questa notizia. Ma vabbè. Sarà stata la mia stanchezza a farmi pensare a questa cazzata.

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