star trek assemble : ep . 38:l'ammutinamento

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la voyager ***
Capitolo 2: *** Addio Harry! ***
Capitolo 3: *** Janeway si arrende ***
Capitolo 4: *** la direttiva omega ***
Capitolo 5: *** odino trova un lavoro più consono ***
Capitolo 6: *** thor -cane ***



Capitolo 1
*** la voyager ***



Era scattato il  turno  di  notte. Le luci  si  erano abbassate fino  a diventare soffuse .  Gran parte del personale aveva staccato, sostituito  da  coloro  che coprivano il terzo  turno, quello   più ingrato e noioso. Nel  terzo  turno  raramente succedeva qualcosa di  eccitante. Chissà perchè poi...A Loki piacevano l'atmosfera rilassata  e  i  corridoi  bui. Gli  ricordavano  vagamente il  suo  periodo  da  oscuro  signore del  crimine. Ah che bei  tempi! Loki  scosse  il  capo, che razza di  pensieri  stava facendo ? Se solo  Spock  avesse potuto effettuare  una fusione mentale con  lui, avrebbe perso il  lume della logica. Passando  davanti  alla sala olografica notò  che era  in uso.La sala era stata costruita, da  lui  e Scott, perchè  la  usasse  tutto il personale, ma  c'era qualcuno  che  quasi  ne deteneva il  monopolio. Loki usò il suo codice di  sicurezza per bypassare la chiusura delle porte ed entrò nella sala ologrammi.Con  sua enorme sorpresa si  ritrovò di  nuovo nei  corridoi  di una nave , anche se si  capiva all'istante  che  non erano  quelli  dell'enterprise. Erano  più stretti e decisamente meno  luminosi .
"Ehi , allora ci  hai pensato ?Cosa  hai  deciso? "
Mentre Loki  si guardava intorno un tipo gli si  era avvicinato  da dietro e l'aveva afferrato per un braccio. Aveva la faccia tipica dei  nativi  americani, i tratti  del  viso, duri,come scolpiti  nella roccia , e  un vistoso  tatuaggio  tribale sulla fronte. Indossava un'uniforme che ricordava quella  in uso  alla flotta astrale e i suoi  gradi  dicevano  che era  un comandante. Forse era  il  secondo  ufficiale della nave. Chissà  cosa voleva da Loki e  per chi l'aveva scambiato. Certamente entrando  nella storia aveva assunto  il  ruolo  di  un personaggio, ma quale? Loki  decise di  stare al  gioco :  gli  piaceva l'aria da cospiratore con cui  si  era  rivolto  a lui il  suo  interlocutore. Mentre  l'uomo  aspettava una risposta li  raggiunse  una ragazza. Era bella, ma  le sporgenze che aveva sulla fronte la classificavano come  ibrido  tra  klingon  e umano. Loki  sentì  un brivido  dietro  la schiena all'idea  che  un umano  volesse accoppiarsi  con  un klingon, creature che  lui  trovava repellenti. D'altro canto  gli  riusciva difficile anche  pensare che  un 'asgardiana avesse potuto  accoppiarsi  con  un jotun per concepire lui. Reprimendo una smorfia divertita decise di  unirsi  alla cospirazione.
"Sono  con voi." Dichiarò  con  convinzione.
"Bene allora cerca di  tenere sempre  a mente  il  tuo  ruolo." Lo  redarguì  la donna con  piglio  severo."Il  capitano,per qualche ragione si  fida di  te, tu  dovrai  fingere di  essere  dalla sua parte .Sarai  il  nostro infiltrato."
Eccitante pensò  Loki ."Non  c'è  problema, fingere  è  la mia specialità." li rassicurò.
"Allora,torna in sala macchine B'Elanna, noi  andiamo  sul ponte, vi  darò io  il  segnale ." Ordinò  il  comandante .
"Si  Chakotay ."Confermò lei  allontanandosi.
B'Elanna e Chakotay, certo  il  Moe glieli  aveva casualmente nominati  nei  suoi  sproloqui. Gli aveva nominato  tutto  l'equipaggio in verità, anche se gli  avevano  ordinato  di  non  raccontare nulla delle sue avventure per evitare di  rivelare  informazioni  che avrebbero  potuto  inquinare la linea temporale. Ma pretendere  una cosa del  genere dal  dottore era come pretendere che Thor imparasse correttamente la tabellina del  sette. Un'impresa titanica. I due raggiunsero il ponte di  quella che, come Loki  aveva intuito, doveva essere la Voyager. Era davvero piccolo  e raccolto  a confronto  di  quello  ampio  e luminoso  dell'enterprise. Sulla sedia del  capitano  sedeva una donna .Il  capitano  Janeway , se  Loki  ricordava bene i  discorsi  del  Moe. Aveva  dei lineamenti  sgradevoli ,certamente non si  poteva definire  una gran  bellezza. La flotta astrale era diventata meno  selettiva col  tempo .Ai suoi  tempi arruolava sopratutto miss in minigonna.

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Capitolo 2
*** Addio Harry! ***


Sul ponte  c'erano  altri  due personaggi  che  Loki  aveva sentito  nominare dal  dottore. Un  vulcaniano  di  colore, dall'aria rigida e severa. Si  chiamava Tuvok  ed  era il  capo  della sicurezza. E un giovane asiatico dall'aria ingenua e simpatica,  Harry  Kim .
"E' in ritardo  signor Paris." Lo  rimproverò  il  capitano.
Ora Loki  sapeva anche  il  nome del  suo  personaggio. Era il  tenente Tom  Paris il  timoniere e migliore amico  di  Kim. Loki  chiese scusa e si  sedette al  timone  mentre Chakotay  si  aggirava con  aria falsamente indaffarata sul  ponte. Loki attendeva il  momento  dell'ammutinamento  con una certa impazienza. Era un'emozione ,quella di  compiere una cattiva azione, che  non provava da tempo .E il  bello, era, che sul ponte  ologrammi  poteva farlo  senza alcuna conseguenza. Miracoli  della tecnologia. All'improvviso  sentì una vibrazione provenire dal  suo  badge-comunicatore .Era il  segnale di  Chakotay. Lo  vide impugnare con decisione l'arma che portava al  fianco.
" Fermi tutti." Urlò.
E nessuno effettivamente   si  mosse, più per la sorpresa, che per la minaccia in se.
"Comandante che le prende ?"Chiese Janeway  più perplessa che spaventata.
"Questo è un 'ammutinamento capitano."Spiegò Chakotay tanto per essere più chiaro .
Tuvok  che ora pareva prenderlo  più sul  serio mise la mano  sul  calcio del  suo  phaser.
" E' impazzito  comandante o  è  uno  scherzo  di  cattivo  gusto."Janeway  ancora  non lo prendeva sul  serio.
"Al  contrario  sono  rinsavito. Le ho  permesso  per troppo  tempo  di  giocare con  le nostre vite ."
"Che vuol  dire?""Lei  proprio non si  rende conto, vero? Siamo  qui  dispersi  nel  quadrante delta lontano  dalla nostra casa e dai  nostri  cari solo perchè lei  ha giocato  a fare dio. Beh , è  ora che qualcuno  ponga fine alla sua follia .Noi  torniamo  a casa. Chiunque voglia seguirci  è  benvenuto  gli  altri  li  lasceremo  sul primo pianeta abitato  che troviamo."Concluse Chakotay .
Harry  Kim  che aveva tenuto  d'occhio  il  comandante per  tutto il  suo  discorso  colse un suo  attimo  di  distrazione per lanciarsi impulsivamente verso  di lui e dimostrare il suo  eroismo.Ma inaspettatamente Tuvok  lo  fulminò  con  un  colpo di phaser. Il  personale  sul ponte  fissò sotto  shock  il  corpo  del  giovane ricadere a terra privo  di  vita. Loki  ,che si  ricordò  qual'era il  suo  ruolo si  chinò  su Kim  a tastargli il polso. Era davvero  stupido  tastare il  polso  di un 'ologramma per costatare il  suo  decesso , ma  era  il  gioco  e  lui  voleva giocarlo fino in fondo.
"L'ha ucciso! " esclamò  fingendo   orrore .
"Tuvok  , tu....?" Mormorò  Janeway  allibita .
"Capitano , nel periodo  che ho  passato con  i Maquis come  infiltrato  ho capito  la  logica delle loro  azioni e  ora le condivido. " Spiegò impassibile  il  vulcaniano.
"Ora se  non vi  dispiace seguiteci  nella stiva.Vi  raduneremo tutti  li  e poi  decideremo il  vostro  destino.Lei  con  chi  sta signor Paris?"
"C'è  bisogno  di  chiederlo?" rispose Loki  schierandosi  a fianco  del  capitano.Lei  lo  gratificò  con  un'occhiata di  orgoglio.

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Capitolo 3
*** Janeway si arrende ***


Loki e Janeway  furono  rinchiusi  nella stiva senza troppe cerimonie. Lì  ad aspettarli  c'erano  una ventina di persone tra cui il  dottore. Loki lo  trapassò con  lo  sguardo.
"State bene ?"Chiese il Moe premuroso.
Janeway annuì. "Harry non ce l'ha fatta."aggiunse .
Ebbe un attimo attimo  di  commozione ma riacquistò subito il  suo piglio  deciso. Sapeva che doveva dimostrarsi sicura se non voleva scoraggiare chi  ancora le restava fedele.
"Cosa facciamo ora ?"Chiese Loki sperando in un pò d'azione.
Janeway si guardò attorno. "Una ventola per l'aerazione, potremo usarla per  uscire ."Suggerì.
"E poi ?"Chiese Loki .
"Dobbiamo  sabotare la nave, se  non possiamo usarla noi non dobbiamo permettere neppure  a loro di farlo "A Loki non pareva granchè logico , ma era  il  gioco ."Vado io " Si offrì volontario.Il Moe approvò con  un  sorriso. Era contento  che lui  stesse al  gioco. Si inginocchiò e mise le mani  a coppa perchè lui potesse darsi una spinta e raggiungere  i condotti di  aerazione.
"Faccia attenzione tenente."Gli  gridò dietro il  capitano.
"Tranquilli ,voi pensate solo  a coprire la mia assenza." Rispose  Loki  che si era già infilato  nel  condotto. Strisciò con fatica nello spazio  strettissimo  ,trascinandosi con le braccia fino  a quando udì  delle voci. Erano  quelle che cercava. Aprì con  un pugno  la grata e rotolò fuori  cadendo  rovinosamente a terra. Tuvok  stava per sparargli  ma fortunatamente lo  riconobbe.
"Allora?" Chiese Loki  a Chakotay.
"Purtroppo  abbiamo perso la parte  più importante della nave, la sala macchine.Gli uomini  di  Janeway  si  sono  asserragliati là dentro  e hanno preso in ostaggio  B'Elanna."
La klingon  era molto  amica del  comandante e si  capiva che lui  era  in pena per lei.
"Non è  un problema , ce la riprendiamo" Gli  assicurò Loki  con un sorriso  malefico.

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Chakotay  entrò  nella stiva. Tuvok teneva Loki per  un braccio  e gli puntava una pistola alla tempia.
"Ha perso  qualcosa capitano?" Chiese  ironico.
Janeway lo  fissò con disprezzo.
"Ora voglio  che lei  dica ai  suoi uomini  asserragliati  nella sala macchine di uscire  e  liberare gli ostaggi"
"E' pazzo se pensa che lo  farò."
"Lo farà  è la cosa più logica da fare."
"Come  osi parlarmi  di logica ? Che logica ha questo  vostro  tradimento? Volete tornare a casa? Vi  ci  stavo portando!" Replicò Janeway furente.
"Ma nel modo sbagliato." Rispose seccamente Chakotay.
Janeway era confusa.
"In tutti questi mesi ,lei ha avuto  svariate possibilità di abbreviare questo insensato viaggio in  questa orribile landa desolata.Scambiando la nostra tecnologia con quella di altre specie, pronte ad aiutarci, avremo  risparmiato  decenni.Ma non l'ha fatto! L'etica federale sopra ad ogni  cosa! Sopra anche la pelle dei  suoi uomini! Ma  ora tutto questo avrà fine,io  userò ogni mezzo  a mia disposizione per tornare ,  prima che  tutti  quelli  che amiamo, sulla terra ,siano morti!" Ora il  tono  di  Chakotay  era divenuto insolitamente feroce.
Janeway scosse il capo  e aprì bocca per parlare  ma Tuvok  la interruppe con un gesto.
"Aspetti capitano e rifletta. Se ci ostacola morirete tutti , se ci  aiuta avrete salva la vita ,vi  lasceremo su un pianeta dove potrete vivere  in pace .Ora guardi  questo  ragazzo  e si chieda se preferisce vederlo vivo o morto" Loki tirato in causa si esibì nel  suo  miglior sguardo  da cucciolo bastonato. Janeway  lo fissò  deglutendo ,poi  si  arrese.

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Capitolo 4
*** la direttiva omega ***


"Mi  dia quel  comunicatore." Janeway  allungò  la mano verso  Chakotay  e ordinò  ai  suoi  uomini  di  arrendersi.
Non  lo  stava facendo  sul  serio. Non  lo  aveva mai  fatto in vita sua .Era solo un modo  di  prendere tempo .Era certa che ci  sarebbe stata un 'occasione  in cui  avrebbe potuto cercare di  riprendere  il  controllo  della sua nave, doveva solo  aspettare. Loki  poteva quasi  sentire i pensieri  del  capitano  mentre  Tuvok  platealmente fingeva di  liberarlo.Quindi  decise  di  portare il  gioco  al  suo  massimo livello  di  divertimento .Con un gesto  fulmineo afferrò  il phaser di  Tuvok  e  lo  diresse verso  Janeway  fulminandola all'istante.
"Noooooooooooo!" Il  grido  di  disappunto  era  uscito  dalla bocca del  Moe."Perchè?"
"Perchè il  capitano  Janeway  non ci  avrebbe mai  lasciato  andare sul  serio. Stava già  elaborando  un piano. Potevo  quasi  sentire le rotelline,  girare  nel  suo  laborioso  cervellino." rispose Loki  con  un ghigno  divertito.
"Computer  interrompi  programma." Ordinò il  Moe  stizzito .
Tutto , attorno  a loro , si  congelò  all'istante."Non capisci , tu  eri l'eroe  dovevi  salvare la nave "piagnuccolò  il  dottore.
Loki  si  strinse nelle spalle."Io  faccio  quello  che voglio!"
"Uffa, non mi  va più  di  giocare. Computer arco." Ordinò il  dottore e  l'arco  di  controllo  della sala ologrammi  si  materializzò ."Computer termina il  programma e crea uscita"ordinò. La sala si  fece grigia, ritornando  a essere  una stanza vuota, e una porta si  aprì  per permettere loro  di  uscire nel  corridoio. Loki  ebbe  un motto  di  compassione.
"Scusa" Gridò  dietro  al  Moe che si  stava allontanando con aria mesta.
Loki  si  produsse di  nuovo  nella sua specialità : gli  occhioni  da cucciolo, funzionava con tutti  persino  con  un  ologramma.
"Ok , fa niente  troveremo un 'altro  gioco. " Il dottore lo aveva già perdonato.
Loki  lo  seguì fuori  dalla stanza, ma qualcosa non andava. I  corridoi  erano bui , come dovevano  essere, ma totalmente silenziosi. E questo  non era normale. Loki  scorse davanti  a se  un corpo  accasciato  sul  pavimento.E  più  lontano un 'altro. Erano  membri  dell'equipaggio, ma erano privi  di  sensi o  morti ?
"Dottore..." Non fece a tempo  a dire altro  che  un raggio phaser partì  dal  soffitto  incenerendo il piede del  MOE.
Fortunatamente essendo  lui  composto  di  fotoni il piede si  rigenerò  all'istante ma il dottore sotto  shock  urlava come un aquila. Loki lo  afferrò  per  un braccio  e lo  trascinò  di  nuovo  nella sala ologrammi .
"Che succede?" .Loki  sbirciò  fuori  dalla porta.
Non  era possibile, pensò, ma non c'era altra spiegazione.
"E' scattato il  protocollo  omega."
"Il  cosa?"
"E' un  protocollo  di  emergenza ideato  da Sulu.Se  degli  invasori  di  qualsiasi  natura, si  impadroniscono  della nave, scatta il protocollo omega. Un gas anestetizzante viene rilasciato  nell'impianto  di  aerazione  in modo  che chiunque sia cosciente sulla nave , equipaggio  e  invasori,  cadano  addormentati e se questo  non funziona, i  phaser montati  sopra alle telecamere di  sorveglianza,nei  corridoi , si  attivano  sparando  a qualunque fonte di  movimento. La nave,poi,  viene guidata dal computer verso  la prima base spaziale federale, dove gli  invasori  vengono arrestati   e l'equipaggio  ridestato".
"Questo ...questo...vuol dire che mentre eravamo  chiusi  qua dentro  siamo  stai  invasi? Magari  dai klingon , dai  romulani o  dai  borg?"

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Capitolo 5
*** odino trova un lavoro più consono ***


"E' possibile , ma  se siamo fortunati ora hanno respirato il  gas e giacciono incoscienti la fuori ....." Loki si  bloccò all'improvviso  prima di  terminare la frase tanto che  il  dottore lo  fissò interdetto.
"Che ti  succede?"
Loki  avrebbe voluto prendersi  a calci  da solo  se avesse potuto,o  chiederlo  a Hulk  se fosse stato  nei  paraggi!
"Neppure tu  hai  sentito  cosa ho  detto?"
Il  dottore ,ora,  lo  fissava con una certa preoccupazione. Che fosse  impazzito per  lo shock?
"Nell'atmosfera dell' astronave è stato rilasciato un gas soporifero. Ma l'impianto  di  aerazione  che serve la sala ologrammi è lo  stesso del  resto  della nave, quindi  a quest'ora dovrei  esser anche  io , steso,  a ronfare sul pavimento."Il  dottore si  sentì sollevato. Non era pazzo.
"E'  vero, ma allora che è  successo?"
"Mi  pare  evidente. Non siamo  mai usciti  dalla sala ologrammi .Quella la fuori  è una simulazione. "
Ora anche  il  MOE era preoccupato."Mi  sa che hai  ragioni , ma perchè? Perchè l'uscita non ha funzionato.'"
Loki  scosse  il  capo"Dimmi  come hai scritto  programma del  gioco . "ordinò al  dottore.
Lui lo  guardo senza rispondere  per qualche secondo.Pareva spaventato "Non l'ho  scritto io."Confessò poi imbarazzato.
"L'ho  scaricato nel mio trasmettitore olografico portatile dal  computer della voyager. Non ho idea di  chi l'abbia scritto in verità!"
Loki  si  sentì  avvampare."Hai  scaricato  nel  computer dell'enterprise  un programma che forse  è pieno  di  virus senza farmelo  controllare?"
Il  dottore colto in fallo , per  una volta ,decise che la migliore strategia era tacere.
"Arco. "Ordinò  Loki  e l'arco  comparve  in mezzo  alla sala .
"Uscita." ordinò senza troppa convinzione.
E una porta si  materializzò sotto  l'arco. Ma dove conduceva? I  due l'attraversarono  sperando di  ritrovarsi  nei  corridoi  dell' enterprise, quella vera, questa volta. Invece entrarono   nel  salone di  un palazzo.Era enorme , le pareti  tutte coperte di oro  zecchino e i pavimenti  di un fine mosaico  di  vetro. La sala era dominata da  un trono di  oro  massiccio  posto in cima a una scaletta e ornato  da statue di  draghi  e altre creature mitologiche. Inginocchiato  a terra c'era  un vecchietto vestito  solo  di una   tunica lacera. Aveva  i  capelli  grigi  tutti aggrovigliati e la barba che non vedeva il  rasoio  da   tempo immemorabile  .Teneva  in mano uno  spazzolino  da denti e davanti  a se  un secchio  di  acqua saponata. Alzò l'unico  occhio  sano  su  Loki ,e con  entusiasmo proclamò.
"Ho  finito , mio  sire, ho lustrato  tutti  i pavimenti  come mi  avevate ordinato. Sono  abbastanza lucidì, maestà?"
"Che ti  aspetti  Odino , che ti  faccia i  complimenti ?Hai  fatto  solo il  tuo  dovere!"Replicò  Loki con un  tono insolitamente feroce.
"Lo  sò  mio  sire, che altro  posso  fare  per  compiacervi?"chiese  il  vecchietto  con  aria ansiosa.
"Vai  nelle mie stanze , ho un lavoretto  che ti  si  addice. Scrosterai  il  mio gabinetto, ma non con  lo  spazzolino, con  le unghie!!!!!!!"precisò Loki  strappandoglielo  di  mano.
Odino  non sembrò  scoraggiato  anzi  pareva al  settimo  cielo. "Grazie , mio  sire, sarà  un 'onore  per me scrostare il  tuo  sterco  con  le mie mani."
E ciò  detto  si  allontanò  con  un profondo inchino. Gli  occhi  di  Loki  brillavano  di  beatitudine.
"Che cosa è  questo?" Chiese  il  MOE stupito.
"E' un mio  gioco .Mi  serve a rilassarmi." rispose Loki.
"Ma che ruolo  interpreti ?"Il  dottore era alquanto  perplesso.
"Quello  di un feroce tiranno che vuole vendicare gli  abusi  subiti  da piccolo." gli  spiegò  Loki con semplicità , e  per  una volta  non mentiva.

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Capitolo 6
*** thor -cane ***


Ma le stranezze non erano  finite. Un giovanotto  muscolo  e  biondissimo  si  avvicinò  a Loki  camminando  a quattro zampe. Dal  sedere  gli  usciva  una coda folta e pelosa che lui  agitava furiosamente in segno  di  felicità.Il  ragazzo  cane si  strusciò  con entusiasmo  contro  le gambe di  Loki.
"Non  ora Thor , non ho  tempo! ".
Ma  Thor-cane  non pareva sentire ragioni. Si  mise  in ginocchio  e lasciò cadere la pallina che teneva  in bocca ai  piedi  di Loki,  attendendo che gliela lanciasse. Dalla bocca gli  uscirono  due rivoli  di  bava mentre ansimava con la lingua a penzoloni  per  l'eccitazione.
"Ho  detto  di  no!" Gridò Loki  furibondo."Dovrò insegnarti un pò  di  disciplina. A cuccia , CUCCIA!"
Thor tornò  mogio , mogio  nella sua cuccia e Loki potè  fare ciò  che più  agognava :andarsi   a sedere  sul  suo  trono. Il  Moe sconvolto dalla perversione del  gioco  stava per aprir bocca ma Loki  lo  fulminò con  un 'occhiata.
"Ho  bisogno  di pensare .Devo  trovare  un modo  per disattivare  il ponte  ologrammi."
Stare sul  trono   lo  rilassava .Era dove avrebbe dovuto sempre  essere , anche se quella era solo una patetica simulazione.Si  accomodò  con  il  gomito  piantato  nel  bracciolo e la mano   a reggergli  la testa e chiuse gli  occhi .Cominciava veramente a sentirsi  in pace col  mondo quando  la porta del ponte ologrammi  si spalancò  all'improvviso. Questo bastò perchè  l'oloromanzo si interrompesse di  colpo e Loki precipitò dal trono,  dissoltosi,sul pavimento ,prendendo una gran sederata. Sulla soglia c'era una coppietta di  marinai  che fissava lui  e il  dottore con aria desolata e spaventata allo  stesso tempo.
"Avevamo prenotato, non sapevamo  che ci  fosse gente." Si  giustificarono pensando di  essere finiti  nei  guai.
Loki si rialzò dolorante. "Il ponte ologrammi è rotto, dovremo sigillarlo. "spiegò sfregandosi il posteriore indolenzito. Quando i due se ne andarono  il  dottore scoppiò in un grido di gioia."Siamo liberi!"
In effetti l'intervento  della coppietta di innamorati , che chissà  quale uso volevano fare del ponte  ologrammi , aveva risolto  la situazione. Ma il Moe non sembrava essere stato molto provato  dalla brutta avventura che avevano  appena vissuto.
"Sai Loki , mi è appena  venuta un idea terribile. E se non fossimo  ancora usciti dal ponte ologrammi? E se fossimo  ancora in una simulazione? Una simulazione così perfetta da ricreare un intero mondo! Chi potrebbe dirci  se ciò  che stiamo  vivendo  è verità  o  illusione? Come faremo  a saperlo  con certezza ?."
Loki sul  punto  di aver e un travaso  di bile allungò la mano  sull'emettitore olografico  del  dottore e  lo  spense.Il Moe scomparve nel nulla e la scatolina gli  ricadde  in mano. Loki  se la mise  in tasca con  una certa soddisfazione.In fondo il  MOE aveva ragione:non poteva essere certo  che  questo mondo  fosse reale e non   una simulazione olografica .Ma un  mondo in cui poteva zittire  una individuo  fastidioso come il  dottore, semplicemente   pigiando un tasto, vero o finto  che fosse , era decisamente  un mondo perfetto!

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